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^ EMMMENTI POSTUMT 6z non può aver Preso e così di aver nel divenrre a le azioni in- e.-,.^_ L'uomo conosce conosce se stesso do svela a lui n do svela a rur " viglia di se stesso e uc,o r- - r plicata. rgir rgl Si deve senzaltroi:-t";iìl; che in rrn tempo L :he in un temPo fu non ire di Eraclito' non ^ , ' .ì' Porre alla basg q"l,i"^:*: r HJ.'j: |.,,'J:i: iffi ',tg**-t, :"iilf :lTJ;i"";i;;; :, l: :::l"l'":i lT lsa ] LIJ ;l'§.':TJ:rit"fi I'*"t*'"ta' noi non lì'":".t";'if :." iì,.iol "e r' s"'i * Esr-ÀTE 18?2 - INrzro 181319[118'125] 63 sistema solare ruoti attorno ad una immensa stella. r q I r z 3] Non si può stabilire il significato -'.tunii.o dell'esiitenza, né quello etico' quello estetico. r o I r sa I L'ordine nel mondo' il risultato più i'""'." I "ir faticoso di spaventose evoluzioni' ,,*ro.à-" essenza del mondo - Eraclitol ,lil ':*^". tuttavia la piena possiaililà che il 1rr,,,,,1., siu così come ci appare Dal punto dt llrlir personale, d'altronde, questa P-o-s[rone Itr,l *,io complesso non serve a nulla Nessunòl llr', il temPeramento. ',,,,ii,,, trr'r.rru non sta nel conosco'e' bensi r rrarzl La nostra grandezza si trova nella su- rlrundo si ammettano t"."t lt.t"t,!l:.p:11:; , vivere in questo scetticismo' ,l,l,i;rmo superare questo scetticismo' dob- 1' tr|n im?n ticd,rlo! Quante cose dobbìamo Ot-1 lrrtir:rre in questo mondo! L'arte' la hgura' scrnbianza, n"ella più nobile emozione'

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^ EMMMENTI POSTUMT6z .ò non può aver Preso

e così di aver

nel divenrrea le azioni in-

e.-,.^_

L'uomo conosce

conosce se stesso

do sì svela a lui ndo sì svela a rur "viglia di se stesso e uc,o r- - r

plicata.

rgir rgl Si deve senzaltroi:-t";iìl;che in rrn tempo L:he in un temPo funon ire di Eraclito'non

^ , ' .ì' Porre alla basg q"l,i"^:*:r HJ.'j: |.,,'J:i: iffi ',tg**-t,:"iilf :lTJ;i"";i;;; :, l: :::l"l'":i lTlsa] LIJ ;l'§.':TJ:rit"fi I'*"t*'"ta' noi non

lì'":".t";'if :." iì,.iol "e

r' s"'i tà *

Esr-ÀTE 18?2 - INrzro 181319[118'125] 63

sistema solare ruoti attorno ad una immensa

stella.

r q I r z 3] Non si può stabilire né il significato

-'.tunii.o dell'esiitenza, né quello etico' né

quello estetico.

r o I r sa I L'ordine nel mondo' il risultato più

i'""'." I "ir faticoso di spaventose evoluzioni'

,,*ro.à-" essenza del mondo - Eraclitol

,lil ':*^". tuttavia la piena possiaililà che il

1rr,,,,,1., siu così come ci appare Dal punto dt

llrlir personale, d'altronde, questa P-o-s[rone

Itr,l *,io complesso non serve a nulla Nessunòl

llr', il temPeramento.',,,,ii,,, trr'r.rru non sta nel conosco'e' bensi

r rrarzl La nostra grandezza si trova nella su-

rlrundo si ammettano t"."t lt.t"t,!l:.p:11:;

, vivere in questo scetticismo',l,l,i;rmo superare questo scetticismo' dob-

1'

tr|n im?n ticd,rlo! Quante cose dobbìamo Ot-1

lrrtir:rre in questo mondo! L'arte' la hgura'

scrnbianza, n"ella più nobile emozione'

64 FRAMMENTI PoSTUMI

Se non ci importa nulla dell'universo, avremopure il diritto di disprezzarlo.

r9 [rz6] -

rTerribile solitudine dell'ultimo filo-sofo! La natura lo serra, agghiacciandolo, gliawoltoi si librano su di lui. Ed egli invoca la na-tura: dammi l'oblio, l'oblio! - No, egli soppmta ild,olnre come un Titano sinché nella stprerna artetragica gli sarà offerta la riconciliazzone.

tgIrz7lx Considerare lo -spirito". un pro-dotto del cervello, come soprannaturale! divi-nizzarlo addirittura, quale follia!

r g I I 28] Fra milioni di mondi in decomposi-zione, alla fine uno possibile! Anch'esso si de-compone! Non è stato il primo!

rg [ 129] * Filosofi preplatonici.Platone.Scuole socratiche.

Poetica.Ritmica.Retorica.

Grammatica latina.Grammatica greca.

tg[l3ol* Coefore.Erga.Lirici.Teognide.

rg I 13 r] EDrpo.Soliloqui

dell'ultimo filosofo

Frammentodalla storia della postedtà.

ESTATE 1872 - rNlzlo 1873 19t1251321 65

r ont un'ora con te, amata voce, con te, ultimo

rr'.sra morto, non sopporta l'orrore della piùrolitirria solitudine e mi costringe a parlare-co_rrrr.se io fossi due.( ) nria voce, Li odo ancora? Tu sussurri, mentrerrrrrkrdici? Eppure la tua rnaledizione dovrebbe

,llrirla voce! In questo universo muore ancoraurir cosa, all'infuori di me, l,ultimo uomo: e

r,1lr3z] Tremende conseguenze del darwi-trirnro, che considero d'aìtronde come vero.( )gni nostra venerazione si riferisce a delle,;rrrrlità, che noi riteniamo eterne: qualità mo_r.rli, artistiche, religiose, ecc.llrr orrendo agli isrind. non si compie nessunlr.rsso in avanti nella spiegazione del finalismo.

22 FRAMMENTI POSTUMI

modo si ottenga al tempo stesso un'elevazioneed una concentraziolle.Il laisser aller* d,ella nostra scienza è analogo acerti dogmi dcll'economia politica: si ha fede in unesito assolutamente favorevole.Anche Kantha, in un certo senso, influito dan-nosamente: la fede nella metafisica è infatti an-data perduta. Nessuno potrà contare sulla sua

"cosa in sé ". considerandola come un princi-pio raffrenante.Oggi noi comprendiamo come sia notevole lafigura di Schopenhauer: egli raccoglie tutti glielementi che hanno ancora un valore per do-minare la scienza. Egli si rivolge ai più profon-di e originari problemi dell'etica e dell'arte, eimposta il problema del valore dell'esistenza.Mirabile unità di Wagner e Schopenhauer! Es-si sorgono dal medesimo impulso. Le qualitàpiù profonde dello spirito germanico si appre-stano qui alla lotta: come era awenuto presso iGreci. Ritorno d,ella riJlessione.*

lg [29]x Descrizione dell'enorme pericolo dirnond,znizzazione nel sesto e quinto secolo:l'esuberanza delle colonie, la ricchezza, la sen-sualità.

rg [3o]x Il problema: troaare la ciuiltà adeguataalla nostra musi,cal.

r g [3 1 ] Occorre determinare il metodo se-condo il quale deve ù,uerel':uomo filosofico.

ESTATE 1872 - INIZIO 1873 t9[28,34] 23

rg[3s]* Per caratterizzare la superficialitàdella nostra cultura: David Strauss, i nostri tea-tri, i nostri poeti, la nostra critica, le nostrescuole.

r g I g 3 ] Il mio compito '. comprendere l'intima connessione e Ia necessità di ogni, cultura aera. Imezzi di difesa e i rimedi di una cultura, il rap-porto fra questa e il genio popolare. La conse-guenza di ogni grande mondo artistico è unacultura: ma spesso, a causa di correnti ostili,non si riesce a giungere a questa conclusioneperfetta di un'opera d'arte.La filosofia deve tener salda attraverso i secolilil cresta montuosa d,ello spirito:* e in tal modo lalccondità eterna di tutto ciò che è grande.l)er la scienza non esiste grande o piccolo - in-v(ce per la filosofia! Da questa proposizione si

rnisura il valore della scienza.'l'enere stretto il sublime!*

Quale straordinaril m,aneanza, nella nostra e-

l)oca, di libri che spirino una forza eroica! -Non si legge più neppure Plutarco!*

rg[34] Kant dice (nella seconda prefazione

'ila Critica): "ho d,ouuto eliminare il sapne, per far t ''

lnsto allaJede; e il dogmatismo della metafisica,ossia i1 pregiudizio di poter procedere in essa§(:nza una critica della ragione pura, è la veralirnte di ogni incredulità contrastante alla mo-rtlità, incredulità che è sempre assai dogmati-cu".* Molto importante! Egli è stato spinto daurì urgente bisogno della cultura!

24 FRAMMENTI POSTUMI

Strana antitesi tr^ «sa.pere e cred,ere "1. Che cosa

avrebbero mai pensato i Greci di ciò? Karrt non

conosceaa altra antitesil Ma t{or!Un urgente bisogno della cultura spinge Kant:egli rrrole salvare un campo dall'invadenza del

sapere.lt questo campo pone le radici di tutto

] ciò che è pìù alto e più profondo, pone l'arte e

i l'etica - Schopenhauer.

dell'esistenzalLa lo il sapue!Scho attenzione anche sul sa-

pere e sfuggono alla nostra ro-

scienza.Si deve vedere ora, se il c ll'impulsoconoscitiuo* sia a faaore ili oppure diuna cultura artistàca; Pro secondocaso.A ciò aggiungo la questione sul ver-onn della.onos.ànra stori'ca iconica,* anche rispetto allana,tura.Presso i Greci tale contenimento è a favore diuna cultura artistica (ed anche religiosa?), chevtole preseraare da un completo scatenamento:noi vogliamo doruare d'i nuoao I'istinto che si èdel tutto scatenato.

trsrATE l8?2 - INTZIO 1873lS[3436]

r 9 t35J Il filosofo della conoscenza tragi.ca. Eglirloma.io scatenato impulso conoscitivo,+ non

l)erò attraverso una nuova metafisica. Non sta-

lrilisce affatto una nuova fede. Egli sente tragi-ca.mente che òl terreno d,ella metafisica è uenuto me-

,ro, e non può d'altro canto appagarsi mai delvlriopinto e vorticoso gioco delle scienze. Eglilavora ad una nuova uira: restituendo all'arte isrroi diritti.ll filosofo della conoscenza disperata si consume-

Qui si tratta di ffeare un concetto: 1o scettici- I

rrigliore.Si deve addirittura uolere l'illusione - in ciò sta l

I't:lemento tragico. )

I g tB6]' L'uLTrMo FILosoFo - può trattarsi diirìtere generazioni. Egli deve soltanto aiutare a

ritne. "L'rtltilrr:,o », naturalmente in senso rela-tivo. Per il nostro mondo. Egli dimostra la ne-cr:ssità dell'illusione, dell'arte e di un'arte cherkrmini la vita. Nel nostro caso, non è possibileprodurre di nuovo una tale serie di filosofi, co-rrre ha fatto la Grecia nell'epoca della tragedia.ll loro compito è ora assunto unicarnmte dall'ar-

FRAMMENTI POSTUMI

ffaÉ6

L", .,.uau. Questa co nsiste tu ..

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li,iri**i*:,xz#.:!'#;::#:

e

"ti non deve comuntcal c' ''i - ^ " to

i"ili; À" ne sgorga lo costrrnge'

rg[ro4ì\ Essere unanglioso Piacere ero

solo inirenzogneral t'to è\l brrmenzognel ar uùu è il I

",:':; : :t ;!;:;#:;il: ; ;ll5 ;qfi ; ; ";

ESTATE 1872 - INIZTO 18?319[102-10r] b7

rlel tutto nuoua. Le scienze invece hanno subì- I

lo la prima degrad,azione. ]

r q Iro5lr r (ìsta.

Sincerità d,ell'arte'. essz sola è ora o-

artiitiche e limi-( Ìrsì noi, dopo avere allungato enormementelir strada, ritorniamo indietro al comportamen-t<t natural.e (dei Greci). Il costruire una culturarrrl sapere si è rivelato impossibile.

rl1[ro6] Lottare per una uerità e lottarc psr'\r,,r verità sono cose ben diverse.

rclti, e quindi corr intuizi,oni.lirlc peraltro è il procedimento deduttivo delllkrsofo e dell'artista che contemplano. Costorori ( omportano come tutti quanti, di fronte agliltirnoli fisiologici personali, trasferendo tale com-

lrr in seguito di sostituire un pensiero concet-

lrrulc in luogo -^r:^-.^ immagi-illlll(ì ln ruogo rturtr46r- L

trl Anche gli i re in urr

tlllrrtto pensie che alla<liventa stimolo e motivo.

T.RAMMENTI POSTUMIt4imoulsi supremi, e tulta quanta la sua essen-

,u ilu"tu ul,a morale piu rilassata: con la mo-

,rf. fi,i pura egli balia al di là della propriaesse nza.

' 4. M"rrrogru nella natura rlmana - ad esem-

pio it "ogrr"o,

autocoscienza (occultamento del-

Ia verità) .

5. Linguaggio sensazione concettl'6. Materia.z. Arte. Menzogna per necessità e menzogna

l'll.rr--e'n.t, " q"uest"ultirna è da ricondursi ad

mento della menzogna'iu u".ita nel sistemà del pessintismo ll pensiero

è qualcosa che sarebbe meglio non esistesse'

zgl5l* Ika'. IÈal Beh-Beh-

L'Ungherese e il professore hegeliano a Ber

lino.*

ESTATE-AUTUNNO I8?3 ?9148] 15

It nibote di Ramea u"* ' La menzogna lh-t :i I".singl si trangugia a gran sorsi' e la verrta cne ct

è aàara la si assapora goccra a goccra » '

q9 [7]+ 'Verità "' .

i. Ve.ita come dovere incondizionato: ostile'

annienta il mondo'-;:;;ù del sentimento comune di verità

7. Individui.8. Forme.o. L arte. Ostilità verso di essa'

,X ;;;; no,, verità non esiste né socierà né

civiltà.I1 conflitto e bella dipende dan ;fJ1ì'.:';cide se stelondamento è I'errore) '

r 6 FRAMMENTI pos r.uMr

resto awiene). Concetto dellasia di una verità tale che propeudemonistica aela e maschera.zogna proibita, che interviene là dove la veritàlecita ha il suo dominio.

I s. Simbolo della verità proibita: fiat oeritas, peI reat mundu'

Simbolo della menzogna proibita: fiat mend,a-cium! pereat mundus.*La prima cosa che va in rovina per opera delleverità proibite, è l'individuo che le pronuncia.L'ultima cosa che va in rovina, mediante lamenzogna proibita, è l'individuo. Il primo sa-crifica se stesso assieme al mondo, il secondosacrifica il mondo a se stesso e alla propria esi-stenza.Casistica: è lecito sacrificare l'umanità per laverità? - r) Non è certo possibilel Dio volesseche l'umanità potesse morire per la verità. z)Se ciò fosse possibile, si tratterebbe di una buo-na morte e di una liberazione dalla vita. 3)

' Senza una certa dose di illusione, nessuno puòcredere con tanta sicurezza di possedere la ve-rità: lo scetticismo non tarderà a mostrarsi. A1-la domanda: è lecito sacrificare I'umanità perrna illusione? , si dovrebbe rispondere negativa-mente. Ma praticamente ciò accade, poichéI'illusione è appunto credere nella verità.3. La fede nella verità - owero l'illusione. Eli- r,minazione di tutte Ie parti costitutive cud,emoni- 'stirhe* di questa lede ( t. come mia propria cre-denza, z. come trovata da me, 3. come fonte diuna buona opinione presso altri, della gloria,

t7dell'essere arnati, 4. come altero e piacevolesentimento di resistenza).'Dopo

avere eliminato tutte queste parti costi-tutive, è ancora possibile il dire la verità pura-mente come d,oaere? Analisi d,ella fed,e nella teri-,à: in effetti, ogni possesso della verità è in fon-do soltanto una credenza di possedere la veri-

. tà. Il pathos. il sentimento del dovere, parte da

', questa fede. non già dalla presunra verirà. La fe-de presuppone nell'individuo una incondizio-nata cApAClr,À. conosci,tiaa, ed inoltre la convin-zione che a questo riguardo nessun essere cono-scente pol.rà, andare oltre: presuppone quindiuna validità vincolante per tutti quanti gli esse-ri conoscenti possibili. La relazione annulla ilpathos della fede - lo annulla, ad esempio, lalimitazione all'umanità - con I'ipotesi scetticache noi tutti forse sbagliamo.Ma come è possibile lo scetticismo? Esso si pre-senta come il vero punto di vista ascetico delpensatore. Esso infatti non crede nella fede, ein tal modo distrugge ogni beneficio della fede.Persino lo scetticismo, tuttavia, contiene in séuna fede: la fede nella logica. Il punto di vistaestremoèdunquel ,iltred,o qui,a absurdum nee la sua negazione. se-guito dell'ascetismo. Nessuno può vivere inquesta posizione, allo stesso modo che nessu-

I no può uitere r,ell'ascetismo puro. Con ciò èdimostrato che la f'ede nella logica, e in gene-i rale la fede nella vita, è necessaiia, e che

-quin-

di il regno del pensiero è eudemonistico. Allo-

ESTATE.AUTUNNO 1873 29J8I

18 FR.AMMENTI POSTUMI

to Der la verità pura in sé: I'impulso verso di.rsl è rolturrto un impulso eudemonistico ma-

scherato.

semDre oresentarsi in un determinato scena-

.io, L ,n, credenza che viene confutata infini-

6. Forme.

ESTATE-A.UTUNNO 1873 ?9I8 1O] rq

re- Ia religione e l'arte. lI primo' attraverso tut-

te le dissi"mulazioni e tulle le mascherate' guar-

au uf ""..i"to, f individuo che soffre' soffren-

terrestre,.* ,r

qq Iro]*"' 1'iotisi dell'uonto di srienza rispetlo al suo

senso della uerità'

,".* un g;;a" uomo vilè di più di un legn-:'oerché Èpiu benefico per turta la posterlta sr-

gnificato àell'azione grande - produrre grandl

aztotei.

l'individuo.

zq|?l* Concerto dell' inrpossibili'à inerente a

r,itiÉ le uirru in cui l'uomo è grande'

24 F.RAMMENTI POSTUMI

gli accendano un poco gli affetti: scritti doveegli stesso o il suo ceto sono presi in considera-zione, oppure le sue opinioni politiche, esteti-che o grammaticali: se poi ha una scienza tuttaper sé, possiede anche un mezzo Per essere

sempre di nuovo interessato.g. (ht adagnarsi il pane.* La verità viene servitase è in grado di procurare posizioni e stipendipiù elevati, se grazie ad essa si Può ottenere unavanzamento presso le persone altolocate. Masi serve appunto soltanto questaverità': perciò si

può tracciare un confine fra la verità profitte-vole e quella che non lo è. Quest'ultima nonfavorisce il guadagnarsi il pane, e poiché ri-chiede tempo e fatica e li sottrae a quell'altra,nuoce addiritnrra al guadagnars i 1l pane . Ingeniilargitor aenter.a I "borborigmi di uno stomacoche langue ".xto. Essere considerati dagli altri uomini di scien-za, timore di essere disprezzati da loro. Tutti si

sorvegliano gelosamente a vicenda, affinché laverità, da cui dipendono lante cose: onori. pa-ne e cariche, figuri veramente sotto il nome dichi 1'ha trovata. Tributano rispetto alla verità i,

che un altro ha trovato perché esigono a lorovolta lo stesso rispetto per quella verità che tro-vdno loro. La non verità vien fatta sonoramen-te esplodere perché non valga come verità e

non si appropri di quegli onori e di quei titoliche sono concessi soltanto alla verità irresistibi-1e. Talvolta si fa anche esplodere Ia verità reale,affinché sia fatto almeno posto ad altre veritàche vogliono essere riconosciute. " Idiotismi

ESTATE-AUTUNNO 1873 29[13-15] 25

morali, detti anche furfanterie ". " Eccezioni al-

la pubblica coscienza '.*, r'. L'uo*o di sci,enzaper vanità, una specie che

è già più rara. Vuole avere qualcosa-.tutto persé]peiciò sceglie come suo camPo d'indaginele curiosità, ed è contento se viene considerato

nel far ciò non nrole sforzarsi tropPo' per nonoerdere il senso deì gioco Per questo egli non

,a diritto in profondità. ma sPesso vede quelloche lo scienziato di professione non percepl-sce nell'ottusa prevenzione dei suoi occhi fati-( osamente striicianti: ma almeno la verità gli

'.:rrlt4l* Non esiste alcun impulso verso la co'' ,,.,i.*r, e la verità, ma soltanto un impulso

rcr so la fede nella verità. La conoscenza pura è

1,r iva di impulsi.

'.:,1lrr,l* lmpuls ia-

tr llcilmente Pert (hffiosità, ihe di

EBAMMENTI POSTI]MIu.i"

.", *' t"li"'t**ren6' ma che preferi-

rei che lo fossero'

,;::::,;i,::":;1?ll,ì"i;;;;;;,edeuaitosoia

;Xi U:ì1":."'TIiÌi:*::X; l'ti;3*l imiù'

in noi

l-)trando non si può sapere nulla di vero' la f

rr( nrogna è Permessa . i

t ti noté ognì uo-o. nel sogno' si lascla conu-'... -.. - -- '- l- -".rì e re con menzoqne. ]

F.srATE 1872 - rNIZro 187319[95 102] 55

Qtrando non si può sapere nulla di vero' la

rr(:nzogna è Permessa'

ttlrirmente ingannare con menzogne''t' :' i,,ilr"rl,""rZu" tterità è ùr..a conl"t!111fi::t:li',,:,1.i."i" à. 'umanità' Il nostio senso stori-lll( lllr r( rrL4

,',, ì ".ì -""ao qualcosa di completamente

;;,,,ì",;.; possibile'che esso riesca a soffocarel

r l( l I utto l'arte.'ti ,irii,,l"'ii "*iri "a

ogni costo è q,alcosa di socratico-

ir ,1 I r1fìl IL FILOSOFO't

:,nt.sùlerazioni sulla lotta fra arte e conoscenza'

,,tlttttl "L'oclocrazia dei dotti - invece della

r, prrlrhlica dei dotti *

r ,, l r .o l * Molto istruttivo quando Eraclito con-

i;J,1,ì., il''r; ti"suaggio con quello di Apollo e

rk ll.r Sibilla.

tqllrorl I sensi ci ingannano'

,1q11 r , rr l* , La verità e la menzogna sono qual-

girr,r rli lìsiologico.i;ì,;ì,:;;;;?iàgg' mo'ul'- due ronti della

llli*1],,,, aat verità è giudicata in base agli

rllllrti seducono ad ammettere "verità" in-

ll,, /,,rtudi tali nverità", che vivono per opera

ir",, i,,r^.r;aa il bisogno di trovare un'al-

56ERAMMENTI POSTUMI

ESTATE Ì8r2 - TNTZIO 1873191102-1071 5t(l(:l tutto nuo a.Le scienze invece hanno subito la prima d,egrad,azione.

rry Iro51ll ('s ta.( iosì noi, dopo avere allungato enormementel,r slrada, ritorniamo indietro al comportamen-tt' naturo,le (dei Greci) . Il costruire una cultura,rrrl sirpere si è rivelato impossibile.

rrlf ro6] Lottare per una aerità e lottare Ptr \

t^ v(:rità sono cose ben diverse.

I 11l ro)ì Le inferenze inconsce* .,-,r.ituro iì]rrio sospetto: si iratterà di quel passaggio da l

ttt' inr,magi,ne ad, un'altra'. I'immagine raggiuntarl,r rrltimo agisce allora come stimolo e motivo.ll pcrrsiero inconscio deve prodursi senza con-

ir

'' I I i, (' quindi con intuizioni.

lirl' pt:raltro è il procedimento deduttivo dellllr'nolir e dell'artista che contemplano. Costoroll i orrl)ortano come tutti quanti, di fronte aglitllrrr,rli lìsiologici personali, trasferendo tale com-

lfirr.rrl( nlo ad un mondo non personale.

Ur' rr() pensiero mediante immagini non è sin

{rl pr irrcipio di natura rigorosamente loglra, si

tt,r tultavia già di un procedimento logico,rrrirrrla più o meno grande. Il filosofo si sfor-Irr sr.grrito di sostituire un pensiero concet-I rr luogo del pensiero mediante immagi-Arrr lrc gli istinti sembrano consistere in un t

tto lx.nsiero attraverso immagini, che allarlivlrrl:r stimolo e motivo.

lr"o .,t.uu. Questa consistetT.g: "P-::fi1::1il'f*i.#::#"i"'-""i"É'i'ai?i'j;':XÌ*

:T:".'fi:"i§."""t;;i'^':i,Tli;1T*""'""'i["i'#*ii;;; ;;"Pd' g*i 1.1c-::,

HJ;::*H;':i;;. à:il; .f:::: l:e::l'' .,'

i,i,J,i."1ài ciò che. è.possiaile i-ì?t::i:8:ffilff .L;ì:" "

ààrffi "".r* ::::.:l::;t .olrf.rrru4 , \ q"'--- d,egno di essere sa-

tazione alla sfera di cto t1: t"",,^.,

f;;'i}1,I;;'" \n b,se zrt' effetto)'

:ì:';#''d#;;-; ;;icare' ma il sentimento

i.ìi.i,a.n. ne sgorga lo costrrnge'

Sincerità dell'arte: essa sola è ora o-

1 tutto verace - me:

8o FRAMMENTI PoSTUMI

bì[e ìa vita più alta e piir pura. La fede nella ud./a è n ecessaria all'uomoLa verità si presenta come bisogno sociale: edrn segurto, attraverso una metastasi, viene ap_plicata a tutto, anche dove non è necessaria. '

no da bisogni impellenti.ha inizio il bisogno di ve_'uomo vive in eterni trave_

stimenù. La fondazione degti Stati suscita la ve-raclta. -L'impulso alla conoscenza ha :una fonte morale.

ma in una tendenza in sé. Da un esercizio perdererminati casi sorgc una qualità. _ Ecco ailo_ra l'impulso verso la conoscènza.Tale generalizzazione si verifica attraverso l,in_

Ma l'uomo è sospinto verso insidie semprenuove.

I

Ii 8r

ESTATE I872 - INlzto t873 lqttTr,-179,

il":ffi i::x ror. urt...ì ;..:;;;"1" . .:lffi ,::*,::;": :t l tÉ," ."::*ffi#:nff;d"ltu.".i" rà, -;;;;;': ;,?:1il:i".:i,T::il"; *t#:*::.il'à'r p*:ffil,ls:i",?:fr:l,:X ;m:.,"":''; fr :' ;,ì: il ?;;i 1, i:X:d o. dovre bb e i"s;; ;

";i";l1ti,,i:::".1;;: "flg ra, sua rendenza nerr e sincero verso di lui.i::il1H ::* .h" #;;; il:":iffi,,".ff]

illjl?p"1], ? narura ha circondaro Ilil'J;**"" -

91..:;_ #.i"'J.';,j ff&l,t ,

I ii I'ii; Y:3: j":l:, p;; ;iì ;;i' :", :,?; gl":rIillttra.

siste allo scopo di co_ ,".",1 ar() scopo di co_ /

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arie per scopi diversi _ In,-^-

I :l l;.."*; Gil:ffi fl:?ll;'Uiil#ruX3;,:: I

.l

90 FRAMMÉNTI POSTIIMI

suo nome riemergesse a Poco a Poco dal pro-fondooblio---

r o [zo4]\ Le aslrazioni sono melonirtic' cioè

sàmttiai causa ed effetto. Ora però ogni con-

cetto è una metonimia, ed è per concetti che

nrocede il conoscere. La 'verità' si trasformain rrrra potenza, una volta che I'abbiamo isolata

come astrazione.

cellula, si opPone!

rg [206] Quando io parlo della terribile pos-

.iÉilità .he É .ono..ettra spinga verso il tra-

XV secolo, una tale potenza ed una tale possibi-

lità si manifestano allora sen,a alcun dubbio'

ESTATE 1872 - rNrzro 18t3 19[203 209] gr

r9[zo8l* Lasciar cadere sempre il «noi» el - io -. Limitare altresi Ie proposizioni con

"che,. Eyitare, per quanto è possibile, ognilermine tecnico.

r g Izog] i L'uomo ha imparato sempre di piùird adattare a sé le cose e a conoscerle. Ma at-traverso una conoscenza più completa non si èscostato dalle cose, in ciò l'uomo è più vicino;rlla verità delle piante.I lno stimolo awe.rtito, uno sguardo a un movi-rrrcnto, collegati, forniscono la causalità, anzi-rUlto come proposizione di esperienza: due co-sr'. cioè una determinata sensazione ed una de-l( r minata immagine visiva, si presentano sem-pr. assieme: che l'una sia la causa dell altra èt n,r mctafma)* tralta dafua voLonrìt e dall'azione:r r rr:r inferenza analogica\l,'rrnica causalità di cui abbiamo coscienza èr;rrclla tra volere e agire - noi la trasferiamo atrttc le cose, e ci spieghiamo il rapporto trarlrrc mutamenti che si ritrovano sempre con-grrrrrli. L'intenzione o il volere fornisce i no-rrrr, k l'agire i verbi. L'animale come volente -l,rlc i la sua essenza.ltrtli.ki ed, azione'. lur.a r,osta qualità ci spinge,rrl .rgire : mentre la verità è che dalle azioni noiirr l, r i:rmo le qualità: noi assumiamo le qualità,1,,'r, lrc vediamo azioni di una determinatarlll r r ('.

Irr 1,r irrro luogo viene dunque 1'azione,la qu.ale\l, r!( (h noi connessa con una qualità.Ar,rtrlto nasce la parola per designare l'azio-

r toIl carattere tragico, anzi rassegnato della cono-scenza dopo Kant.Cultura e scienza.Scienza e filosofia.Le gislazione della grandezza.Il procreare nel bel1o.+Il logico.Risultato: lormatosi senza una intenzione. ca-

suale, tendente a qualcosa di impossibile, mo-

rale ed eroico, che disprezza la vita. Quel fan-

tasma onorato come verità ha gli stessi effetti:vale parimenti come fatto metafisico.

1g [248a] x Si tratta di renderlo percepibileMu u èhi dovesse domandarsi perché i più nonriescono a udire nulla di questa melodia infini-ta, potrebbe venire in aiuto Platone alla sua

*u.ri"ru, adducendo la ragione per cui gli uo-

mini non odono la musica delle sfere celesti

r g [248b'l* Tutti gli rsiliali* insiemeIn questa solitudine egli trova le grandi opere,ad es. la Nona SinJoni.a.

la profonda visione del mondo.i veri artistii problemi Profondi.

r g I z4gl* Metalora significa Ìrattare come u8ìl4

bquàliosa che si è in un punto riconosciutocorne simil.e.

r g I250] In ciò la fama s'inganna: mai nessu-

no potrà provare il sentimento della creaziont:

ESTATE 1872 _ INIZIO 1873 19[248 253] r 1 rcome I ha provato il creatore stesso. euindinon sarà mai possibile neppure lu pi.ruìat.,tu_zlone.

tq [z5z] Rispetto alla natura, I,opera d,arte\la. in un rapporlo simile a quello in cui iì cer' hro malemadco sta rispetto al cerchio naturale.

. 1l, 91lSSl i) Perché non vogliamo essere ingan_ratl/

Lo vogliamo nell,arte. Desideriamo. almenopcr molti aspetti, l,ignoranza e cioè anche l,in_Slrnno.

FRAMMENTI POSTUMI

L'uomo, nella misura in cui è necessario per la,,//r.,. non vrole essere ingannato. cioè deve ave_r, larl<.1 bSolo,lrrcllttrr.kt, cioè dall'illusion\(:Ìnza non dall'illusione, ma dalle conseguen_ir.di essa, e precisamente da quelle ca'ttive.

FR-ÀMMENTI POSTUMI9oLo ,to-. riemergesse a poco a poco dal pro-

ESTATE t8?2 - rNrzlo 18?3 19[203 20s] 91

rolzo8l* Lasciar cadere sempre i[.'noi'eiY i" ]. r-i*ii^te altresì le proposizioni con

..che-. Evitare, per quanto è Possrblle' ognr

termine tecnico'

\l'( cle - oualelrr primo luovit ne da noiA rrzitutto na I'azio-

fondooblio---

, o f ,.Oi *' Le astrct'zion

sàmbi di causa ed.ette

cetto è una metonlmlorocede il conoscere

ìn una Potenza' una vo

come astrazione'

fju:kfu;tTi-##."J',ffi",i*"ì ...titi-' mentre .tutti i suoi sensr e

'rL".T;;;àì;;'o di sì' ed ogni sua fibra' osnt

cellula, si oPPonel

19 [206sitrilitàmonto,comPlimentosé, eisa non hconsidera iI cammrno

I XV secolo, unlità si manifes

.9 tzoil L'uomo' della natura, ma c

morfosi, fiavestime

si sottoPonccrede anchconfronti'

98 FR-{MMENTT PosruMr

rqIs2rl* La civiltà è un'unità. Ma sembra

cÈe il filosofo ne stia al di fuori. Egli si Évolge

alla oosterità più lontana - Fama.

È aJgno di nota che i Greci siano stati filosofi'La bella menzogna.

rMa ancor più notevole che l'zozro in genere sia

da, creano membra così filiformi - seguendo

l'antica tradizione devota.Platone urole un nuovo Stato dove regni Iad,iatattica, egli nega la cultura della bella men-

zogna.

rg [2 2 2] Attualmente in Germania nonstè la filosofia, perciò chiedersi che cosa

propdamente iI filosofo è per i- Tedeschi

comprensibile. Da ciò deriva anche 1o stupore.orti.,ro, che si tramuta poi in malignità, peril fatto che qualcuno, senza curarsi di loro, ma

pure invocandoli a testimoni, potesse vivele fraài 1o.o .orn. filosofo. Oggigiorno i Tedeschi

non sopportano di essere invocati, come nonlo sopportano gli sPettri.La disperata inoPportunità di esser nato filoso'fo fra i Tedeschi!

rgIzz3ìx Gli istinti della moralità: I'amor ma-

terno - a Poco a poco si arriva all'amore in ge-

ESTATE 1872 - lNIzrO rsi1 tsl22t-22aal 99nerale. Lo stesso vale per I'amore sessuale.Dappertutto riconosco trasposizioni.

tgl224l* Molte cose nella natura sono umi-de: tutto nella natura è umido. L,umidità faparte dell'essenza della natura: l,umidità è l,es_senza della natura. Così Talete.

lgt224alf)Si è sovente ritenuto e detto chersnt sotietà umana ìa flrrrlé r^nraccÀ --^L^trr;'r}

umana, la quale tentasse anche

l

ognr sc

esr-

slatn-

rognero gioco da pigmeo.l\4a ci si semplifrchi pure il problema: potrebbeirrrcora vivete un uomo che improwisamente

I

loo FRAMMENTI POSTUMI

f divenisse visibile a se stesso e, come in una ve-

/ trina illuminata, fosse in grado di percepire iI pirì complicati meccanismi del proprio corpo,i dal contorcersi alla maniera del verme fino ai

I più impercettibili sussulti delle fibre nervose?

lg IzzS]-*' Insincerilà dell'uomo verso se stes-t. r:, Lr4J.r_

f iò e verso gli altri: il presupposto è la mancan-] za di conoscenza - necessaria per esistere (co-

me persona e nella società). Nel aacuum inter-viene I'inganno delle rappresentazioni. Il so-gno. I concetti tramandati (che dominano, no-nostante la natura, il pittore primitivo tedesco)sono differenti in tutte le epoche. Metonimie.Stimoli, non conoscenze piene. L'occhio 6iii-sce figure. Noi rimaniamo aderenti alla su-perficie. Tendenza verso il bello. Mancanza dilogica, ma metafore. Religioni, fllosofre. Imita"zione.

19[226]* l,'imitàre è lo strumento di ognlcultura, onde viene gradualmente prodottof istinto. Ogni confronto (pmsiero originario) A

un'imitazione. Si formano le specie, per il fattoche i primi esemplari, soltanto simili, imino fortemente, cioè copiano i'esemplare pigrande e più potente. Viene così inculcataseconda natura, mediante I'imitazione. Nprocreazione, I'inconscio imitare è la cosanotevole, ed in seguito viene l'educazioneuna seconda natura.I nostri sensi imitano la natura, facensempre di più il ritratto.

Ilasferito a nervi affiniril)etuto in quella traSi verifica un rasferircnsoriale ad un,altra:r t;rti suoni, vedononlr. Questo è un fen

t11,1 zz8lT L'imilare è l.antitesi d.el ronoscere,

:l:i.Ì:::" che il conoscere non ruote u._"*.--j.,. .".,.,rr4 arasposrzione, ma tende a trattenerel. r rrrpressione, senza metafore e senza conse_gut:nze. A questo scopo, l,impressione viene

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r T6 FR-A.MMENTI PoS'I.UMI

Arte.Opere - Eros. Dialettica.Secondo viaggio.Terzo viaggio - Ideale dello Stato.Fine di Dione. A.ltri effetti politici.Parmenide. Scetticismo che prelu-de alla teoria: Platone sopraìtuttolegislatore e riformatore, in ciò maiuno scettico. *

29lr77) La storia che non ci rende né direttamente, né indirettamente uomini e cittadinl

29lr7bl Empedocle.Democrito.Pitagorici: Lorta conrro gli Eleati, più per pro-teggere se stessi. Descrizione della loro setta.Socrate. Morale - dialettico - plebeo.

29[176]* "La tendenza che hanno gli uomi-ni a ritenere importanti le piccole cosè ha pro-dotto molte cose grandi " dice Lichtenberg.

migliori, è, secondo un'espressione usataBolingbroke* nelle sue famose lettere ozstud9 and use of history: "a specious andsort of id,lnness" .

29 [178] Aristotele dice: "Vi sono soto due cose, che spingono gli uomini a provaattetto e attaccamento: il possesso escìusivola rarità della cosa posseduta, per cui essaventa, ca-ra al possessore".* L'antiquarioprende dunque cura del passato, poithé q

urll r )l rl,* .lmmaginiamoci l.ultimo uomo se-

i:l;::l_ll:'_'*."o inaridito der marcio grobo

172 FRAMMENTI POSTUMI

pc I r 4ìE Fitosofia e popolo. Nessuno dei gr-andl

Éi.rroh' n.".i si"trasiina dietro il popolo: dopo

Éiogo.i è Empedocle colui che tenta di far'.ia [il] ài ogni altro, tuttavia non con la

sofià pu.a, àu con un veicolo mitiSo {iAltri 'retpingono il PoPolo sin dal(Eraclito). Altri ancora-hanno com,e

ir, ..r.hio sceltissimo di uomini colti (

sora). La tendenza democratico-demaii manifesta massimamente in Socrate:

.irrrltuto, vengono fondate delle sette,* ilcostituisce unà controprova Ciò che non è

scito a siflatri filosofi, come potrebbe riurad altri di minore levatura? Non è posrl

fondare sulla filosofia la civiltà di un po1

fi.o"*o ad una civiltà' di consegr.renza' la

.od, .o. potrà mai avere un'importanzadamentale, ed avrà sempre un'importanzalaterale. Qual è quest'ultima?

l.' Conteni.tnento d,ell'el.ernento rtitico - RalTotl

I to del senso della verità di fronte alla

INV.ERNO 7812 73 2Xt t3 1 41

poesia.ivi, oe-ritatis,'rrssia rafforzamento del pu-ro conoscere (Talete, Democrito, Parmenide).

Contenimento d,ell'impuko al sapere* - ossia raf-lìrrzamento dell'elemento mitico e mistico,rlell'aspetto artistico (Eraclito, Empedocle,Anassimandro). Legislazione della grand,ezza.*

l)istruzione del rigid,o tlogmatismo: a) nella religio-rrr: b) nei costumi c) nella scienza. Tendenzatt:r,.ltica.( )gni forza (religione, mito, impulso al sape-rr'), quando è eccessiva, imbarbarisce, rendertrrpidi ed immorali, in quanto esercita un do-rrinio rigido (Socrate).

lli ruzione d.ell.a cieca tendenza mondana (srrro-Hlto della religione). (Anassagora, Pericle).*'ll'trlenzz misti'ca.

Irrrrltato: la filosofia non può creare nessunaciviltàma può prepararlaoppure conservarlaoppure moderarla.

lhr noi: il filosofo è perciò il tribunale supremotlt'llrr scuola:x preparazione del genio: noi in-lnlti non abbiamo alcuna civiltà. Studiando illrrtorni dell'epoca, il compito della scuola ri-tttltrr iI seguente:; ) rlistruzione delle tendenze mondane (man-

r rrnza di una filosofia popolare);ll t rntenimento degli effetti barbarici* dell'im-

prrlso conoscitivo (nel far ciò, astenersi dal-lrr lìlosofi a cavillatrice).

173

l

88 FRAMMENTI PosrrlMr

rn f6"l Il sorgere di sette fit'osof'che nell'antichità

lreca.*fiuìiu proronau trasformazione dello spirito el-

rq[6rl Eraclito nel suo odio contro l'ele-

-"".r"rà' aior-rlriuco,* anch e cont ro Pilagora'*

;:i; ;;;;;; r'erudizione È un Prodotto

aoollineo e parla per oracoli' il cui.senso,bi-

lIJ" ^

i.L.r'."tarJ in riferimento a lui * Non

i"f;;;'i;;;rr".enza. ma la stuPidità'

ESTATE 1872 INIZTO 1873 19[60-64] 39

sce in quanto poeta, ed è poeta in quanto co-r losce.l,ìgli non cresce, voglio dire che la filosofia nonlr:L un corso come le altre scienze; anche se al-r rrni campi della filosofia Passano a poco a po-r o nelle mani della scienza. Eraclito non puòrnai invecchiare.t Si tratta della poesia al di làr I r: ll' esperienza, continuazione d'ell' impuk o mi.-

/rrl; anche e soprattutto in immagini La rap-pr r:sentazione matematica non appartiene allarr;rt rrra della filosofi a.Sul)eramento del sapere per mezzo di forze pro'I u llrici. d,i miti. Kant * degno di nota - sapere e

lcrlc! Intima affinità fra t f,Iosofi, e \ fond'atori d,i,

t tligtontl

| 1t ltì31 I1 divorarsi a vicenda dei sistemi filo-,r,,|ìr:i:* curioso problemal Cosa inaudita nelr .rrrrpo della scienza e dell'arte! Si,rni,lmente ir:-llr c awiene per le religioni: ciò è degno di no-t,r c significativo.

r r 1 | {i4l À L-'iilusione èhecessaria all'essere sen-

,l|n I c per vivere.| 'illrrsione è necessaria per procedere nella

ilrc t osa l,uole I'insaziabile impulso conosci- r;

tl\(lrlrr ogni caso è ostile alla cultura.+

l,r lrlosofra cerca di domarlo;* è uno strumen- l,lr r rl.llrr cultura. lr

I lrl,,s,rlì più antichi.

44 FRAMMENTI POSTUMI

19 [?3] s II filosofo dell'awenire? Egli deve di-

vJntaie ll giudice supremo di una cultura arti-

stica, I'org:ano di P;bblica siatrezza, per così

dire, che impedisce ogni eccesso.

re? No. Si tratta di un colpo d'ala della fanta-

tra oossibilità. -Ma'che cos'è tale 'possibilità"? Un'idea im-orowisa. rior: . potrebbe lorse '. E come si p'ra

irrnla ouesta ideà? Talvotta in modo casuale ed

esteridre: ha luogo un confronto' la scoperta.di una qualche analogia. Poi awiene vt'esten'

"inn.o Li fznt.zsia consiste in .una rafiid,a aisionesi.one. La fantasia co in rna raPida

ESTATE t8?2 - TNIZIO 1873 19[?3 761 45di somiglianze. In seguito, la riflessione misuraun concetto sulla base di un altro concetto, edr:samina. La somiglianza dev'essere sostituitatlallz causalità.In tal caso, il pensiero "scientifico» e quello.lìlosofico" si differenziano soltanto per la d,orr? O forse per le loro s./a.r?

| {) [76 ]* Non esisre una flosofa appartata, sepa-rata dalla scienza: nell'uno come nell'altro casò silnnsa egualmente. Che una filosofia ind,imostrabi/r,abbia ancora un valore, più di quanto nonrrvvenga di solito riguardo ad una proposizionescientifica, dipende dal ualore estetico di unatlle filosofia, cioè dalla bellezza e dalla sublimi-tì. Tale filosofia, anche se non può mostrarsivrrlida come costruzione scientifica, sussistel)rrr sempre come opera d'arte. Ma non awienelìrrse lo stesso riguardo alle questioni scienti-lic he? -lrr altre parole: ciò che decide non è il puro izz-lt.Lro conoscitiao, bensi I'impuko estetico: la pocoilirnostrata filosofia di Eraclito ha un valoie ar-trslico superiore a quello di tutte le proposizio-rri di Aristotele.

26 FRTI'MMENTI po§ t.uMrdaaenture della conoscenza. Ciò che è nuovo eraro contrapposto a ciò che è vecchio e noioso.

fz. alla caccia e al gioco, gustoI p. alìa volpe: non è la verità rch l'astuto aggirarsi l-urtivo. il

; ragBrrare, ecc.'' 3. Impulso alla contraildiziozz, la personalitàvuol farsi valere rispetto ad un'altra. Atteggia-mento battagliero, il piacere consiste nella lot-ta, la meta è la vittoria personale.4. Impuko a trovare csrte<,verità» per sottortissio-n? a persone, religioni, governi.5. Impuko a trovare una verità che sia salvatri-ce e benefica, p?r amore, compassione. ecc.. ver-so una persona, un ceto, o verso l'umanità _I'impulso dei fondatori di religioni.

29[r6]x Tutti gli impulsi sono congiunti conil piacere e il dolore - non può esistere un im-pulso alla verità, ossia alla verità pura, del tuttopriva di conseguenze e di affetti, poiché in talcaso cesserebbero piacere e dolore, e non esi-ste un impulso che non abbia almeno il pre-sentimento di un piacere nella sua soddisfazio-ne. Il piacne d,i pensare non si riporta ad un desi-derio della verità. Il piacere di tutte le perce-zioni sensoriali consiste nel fatto che esse si co-

ESTA.TE-AUTUNNO lll73 29115-171 27

zg [17]* Come è mai Possibile l'arte comei menzognal

Il mio occhio, chiuso, vede in sé innumerevoliimmagini mutevoli - queste sono Prodotte dal-la fantasia, e io so che non corrispondono allarealtà. Perciò credo in esse soltanto come im-magini, non come realtà.Superfici, forme.L'arte contiene la gioia di risvegliare una fede 7

. mediante superfici: ma siamo dawero ingan-nati? in questo caso. I'arte cesserebbelEppure l'a di un in-

I'' ganno: maDonde sor ntato ln- ,ganno, all'illusione, che viene sempre ricono-sciuta come illusione?L'arte tratta perciò l'illusione corne illusione, e

r ciò che essa rT role è quindi proprio di zoz in-gannare: essa è ueriliera.Una contemplazione pura e priva di desideri è

possibile soltanto rispetto all'illusione, che ven-ga riconosciuta come tale, che non voglia affat-to sedurre alla fede, e che quindi non stimoliIa nostra volontà.Soltanto colui che potesse contemplare il

i mondo inLero rome illusione, sarebbe in gradodi considerarlo senza desideri e senza impulsi

- artista e filosofo. A questo punto I'impulsovien meno.Sintanto che si cerca la verità, in relazione almondo, si rimane sotto il dominio delf impul-so: il quale peraltro ,ruole 1l pi'acere e non la ve-

28 FRAMMENTI POSTUMI

rità, r,uole la fede nella verità, e quindi gii effet-ti piacevoli di questa fede.Il-mond,o come illusione - il santo, I'artista, il fi-losofo.

zg I r 81* Tutti gli impulsi eudemonistici susci-tano la fede nella verità delle cose e del mondo

- così awiene Per tutta quanta la scienza -, fe-de rivolta al divenire, non già all'essere.

la verità.

29 [zo] +

ì. La verità come mantello per coprire im-pulsi e istinti deì tutto diversi.

u. I1 pathos della veritàx si riferisce alla fede.

rrr. L'impulso verso la menzogna è fondamen-tale.

rv. La verità è inconoscibile. Tutto ciò che è

conoscibile risulta illusione. Significatodell'arte in quanto illusione veritiera

q9[21]*r. Descrizione dei servi della verità.z. Raffrenamento e limitazione della cono-

scenza a favore della vita, della civiltà.

3. Giustizia fra gli oggetti della conoscenza, valu-

tazione della loro importanza - La grandezza.

ESTATE-AUTUNNO 1873 29t17-231 29

Bisogna richiamare al punto principale e ai

problemi princiPali.Éliminazione del falso splendore.

29122) Le Potenze che hanno un effetto spi-

riiuale sono disseminate in tutte le epoche

la scienza.*Tutte queste potenze sono così sParse e distanti fra loro ché nessun legame le può tener uni-te: la nostra cultura giornalistica+ è quella che

le cementa.Ma è lecito che un giovane sprechi le sue ener-gie migliori nel lavoro microscopico e venga

sottratto all'educazione di se stesso?

zqlztl*Ogni gen?re di sff ilori della aerilà'+

t»ppiima stupore ottimisl"ico! Quanti ricerca-tori delìa verità!il lecito che ie energie migliori si disperdanocosì?l{;rffrenamento delf impulso conoscitivo:x

r rrrodo classico - modo antiquario.Stupore pessimistico! Tutti costoro non sono

.rllatto dei ricercatori della verità!t,ìlogio della giustizia in quanto madre del verorrnoulso alla verità.l,'r'lagare il senso di giustizia dei ' servitori del-lrr verità,.l' giusto che tutti costoro siano esi,liati:* perché