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Università di Camerino. Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno Corso di laurea in Scienze dell'Architettura. A.A. 2012-2013 Laboratorio di Fondamenti della Progettazione C Composizione Architettonica Gabriele Mastrigli, con Maria Teresa Idone, Silvia Gialluca, Valentina Ciccotosto, Saverio Paolucci OMA / 6 HOUSES Modernità e modelli dell'abitare

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Università di Camerino. Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno Corso di laurea in Scienze dell'Architettura. A.A. 2012-2013 Laboratorio di Fondamenti della Progettazione C Composizione Architettonica Gabriele Mastrigli, con Maria Teresa Idone, Silvia Gialluca, Valentina Ciccotosto, Saverio Paolucci

OMA / 6 HOUSES Modernità e modelli dell'abitare

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Tema e contenuti

Tra le forme della rappresentazione architettonica il modello è forse la più antica e senz’altro la più emblematica. Costruendo modelli gli architetti abbandonano il campo delle convenzioni grafiche che descrivono l’edificio in un mondo virtuale (quello della rappresentazione bidimensionale) per realizzare oggetti che sono essi stessi parte della realtà tridimensionale propria dei manufatti edilizi. Nell’essere una miniatura isomorfa dell’edificio, il modello ne condivide infatti la stessa natura: esso agisce tangibilmente nella realtà, presentando una versione analoga di ciò che si vuole costruire. In tale dimensione analogica si determina quella convergenza tra spazio ideale e reale che costituisce forse il più importante nodo concettuale dell’architettura, alla luce del quale la rappresentazione si mostra come il luogo più autentico dell’indagine progettuale. Per questo, pur rimanendo una forma di rappresentazione dell’architettura, il modello assume un significato diverso dalla semplice trasmissione di un sapere tecnico. Attraverso i modelli, l’indagine progettuale progressivamente rivela proprio la dimensione sperimentale dell’architettura: non la ricerca di un “bello” ideale (oggi diremmo di un rapporto ottimale tra forma e funzione), ma la possibilità di incarnare una presa di posizione nei confronti delle istanze sollevate dal progetto. In questo modo, attraverso i modelli, l’architettura si manifesta insieme come conoscenza della struttura dello spazio e come azione sulla realtà. Un'azione che non è di là da venire, ma si rende evidente nel momento stesso in cui il modello viene realizzato. Il tema specifico del corso è un'ipotesi di sperimentazione nel campo della residenza a partire da un apparente paradosso: quanto più il problema dell'abitazione si frantuma in un universo assai variegato di spazi, di pratiche e di oggetti domestici, tanto più cresce il ruolo pubblico giocato dalla dimensione privata dell’abitare. Ciò in virtù dei tanti fenomeni che, dalla modernità ad oggi, costituiscono sempre più il carattere specifico della vita sociale, a partire dal crollo della separazione tra spazio della residenza e spazio del lavoro. Fenomeni che configurano la casa non come spazio-contenitore, ma come dispositivo che incarna e rappresenta il senso stesso dell'essere al mondo: abitare. Obiettivo del corso è indagare criticamente come tutto ciò si rifletta nella trassformazione dello spazio architettonico: nella messa in crisi delle tipologie tradizionali, nella scelta dei nuovi "materiali" dell’architettura, ma soprattutto nell'articolazione dello spazio in relazione al cambiamento del programma della casa. Il punto di partenza è la considerazione che, nella modernità, l'architettura non inventa ex novo, ma interpreta analiticamente la realtà a partire da condizioni preesistenti. L’uso di modelli in architettura rimanda dunque ad un approccio moderno al progetto, ovviamente non in senso storiografico, né come questione stilistica, ma come categoria concettuale - ‘modello’, e ‘modernità’ condividono la stessa radice mōdus che indica “misura, limite”. Una categoria che estende all’intero spettro dell’azione dell’architettura la facoltà di selezione e valutazione delle condizioni in cui essa opera, mostrando così il vero significato del fare progettuale, delle sue possibilità e dei suoi obiettivi, e misurando, in ultima istanza, la capacità dell'architettura di imparare da sé stessa.

Svolgimento del corso Alla luce del tema della casa come modello abitativo – un tema che riguarda, a ben vedere, l’intera storia dell’architettura – il corso propone di affrontare il progetto come analisi e interpretazione di un esempio illustre. Ciò comporta - ed è questo l'oggetto specifico del corso - un nuovo sguardo all'interno del dispositivo e un ripensamento del suo meccanismo. La ricerca è effettuata attraverso l'analisi di alcuni progetti dell'Office for Metropolitan Architecture, lo studio fondato nel 1975 da Rem Koolhaas, Elia Zenghelis, Madelon Vriesendorp e Zoe Zenghelis. Sono sei abitazioni unifamiliari progettate in vari paesi europei negli ultimi venticinque anni del secolo scorso, quattro delle quali realizzate, che mostrano il variare delle idee di spazio al variare delle modalità di tematizzare il progetto di architettura. Si tratta dunque di architetture esemplari, non solo perché emblematiche del percorso progettuale dell'OMA, ma soprattutto perché contengono gli elementi essenziali con cui impostare un discorso architettonico sull'abitare dalla modernità ai nostri giorni: dai riferimenti architettonici alle scelte tipologiche, dall'uso dei materiali all’articolazione geometrica degli spazi, dall’interpretazione del programma al carattere narrativo e autobiografico dei progetti.

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I sei casi-studio sono: 1. Casa a Miami, Florida, USA,1974 (concorso); 2. Residenza del Primo Ministro, Dublino, Irlanda 1979 (concorso); 3. Villa a patio, Rotterdam, Olanda,1988; 4. Villa dall'Ava, Parigi, Francia,1988; 5. Casa nel bosco, Olanda,1995; 6. Maison à Bordeaux, Floirac, Francia,1998; Il corso si svolge in tre parti: la prima parte consiste nello studio di questi progetti con un approfondimento effettuato attraverso l'analisi dei loro dispositivi architettonici; la seconda parte è la costruzione di un modello concettuale dell'esempio analizzato; la terza parte è un esercizio progettuale nel quale i dispositivi analizzati nella prima parte del corso verranno reinterpretati alla luce del modello prodotto. Il corso sarà scandito da una serie di lezioni svolte dai docenti del corso e da ospiti esterni sui temi proposti. Parte 1: Analisi dei casi-studio Nella prima fase, attraverso i sei casi-studio, si cercherà di comprendere come l'architettura, con i suoi spazi, le sue forme, i suoi dispositivi, rappresenta l'abitare. Ogni gruppo (composto da 2 o 3 studenti) sceglierà un caso-studio e ne presenterà un dossier analitico che contenga: a) i dati principali e la descrizione del progetto; b) piante, sezioni e assonometrie ridisegnate in scala 1:100; c) una selezione delle immagini più significative; d) una bibliografia ragionata del progetto. Tutti i materiali prodotti costituiranno un corpus di riferimenti per la successiva fase progettuale. Parte 2: Modello Per modello si intende non la semplice restituzione tridimensionale dello spazio, ma una rappresentazione analitica del dispositivo architettonico. Allo stesso tempo il modello è un dispositivo meta-progettuale, cioè il punto di partenza per immaginare una o più nuove configurazioni architettoniche dell'edificio. In questa chiave ogni gruppo realizza il modello del caso-studio analizzato in scala 1:100. La scelta del materiale è parte del "progetto" del modello. Parte 3: Progetto La terza fase prevede sostanzialmente un progetto di interpretazione dei dispositivi architettonici analizzati nella prima fase del corso, a partire dal modello elaborato nella seconda fase. Ogni gruppo propone una nuova articolazione architettonica del progetto studiato, a partire dalla definizione di un nuovo programma, verificando l'efficacia dell'oggetto architettonico in relazione al suo nuovo dispositivo formale. Il nuovo progetto è rappresentato attraverso piante, prospetti e sezioni in scala 1:50. Esame Il corso si conclude con la prova d'esame che si svolge attraverso la presentazione da parte di ciascun gruppo di studenti, dei materiali prodotti durante le tre fasi. Il dossier, il modello e le tavole progettuali di ciascun gruppo sono esposti in una mostra allestita negli spazi della Scuola e vengono discussi con una commissione, composta dai docenti del Laboratorio e da alcuni ospiti esterni, che valuta i risultati.

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Programma delle lezioni

12 marzo Presentazione del corso Lez. 1 - Gabriele Mastrigli - Introduzione. L'architettura e l'idea di modello Iscrizione al corso / Formazione dei gruppi 19 marzo Lez. 2 - Gabriele Mastrigli - Dispositivi. Architettura e Abitare Revisione dossier casi-studio 26 marzo Lez. 3 - Nicolò Sardo - Il modello architettonico. Storia, temi, rappresentazione Revisione dossier casi-studio - Sospensione per vacanze pasquali - 9 aprile Consegna e discussione collettiva dei casi-studio 16 aprile Lez. 4 - Gabriele Mastrigli - Architettura. La villa come volontà e rappresentazione Revisione dei modelli 23 aprile Lez. 5 - Maria Teresa Idone - Sur le motif. La pittura di Paul Cèzanne Revisione dei modelli 30 aprile Lez. 6 - Silvia Gialluca - Alvaro Siza e la villa Vieira de Castro Revisione dei modelli 7 maggio Conferenza - Luca Galofaro - Ian+ Modelli Consegna e discussione collettiva dei modelli 14 maggio Lez. 7 - Valentina Ciccotosto - L'architettura secondo la fotografia Revisione dei progetti 21 maggio Lez. 8 - Saverio Paolucci - Interpretazioni. La Vanna House di Robert Venturi. Revisione dei progetti 28 maggio Revisione dei progetti 4 giugno Revisione dei progetti; 11 giugno Revisione dei progetti; 18 giugno Consegna e discussione collettiva dei progetti Esami 2 luglio Mostra dei lavori e primo appello d'esame 16 luglio Secondo appello d'esame Le lezioni si svolgono presso la sede Castellano, aula B206 dalle 10 alle 19.

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Bibliografia

Testi generali Henri Focillon, Vita delle forme / Elogio della mano, Einaudi, 2002; Jean-Jacques Wunenburger, Filosofia delle immagini, Einaudi, 1999; Penny Sparke, Interni moderni. Spazi pubblici e privati dal 1850 a oggi, Einaudi, 2011; Nicolò Sardo, La figurazione plastica dell'architettura. Modelli e rappresentazione, Kappa, 2004; Gabriele Mastrigli, "L'architettura e l'idea di modello", in Ian+ Modelli, Libria, Melfi, 2010; Testi di OMA / Rem Koolhaas Rem Koolhaas, Delirious New York, 1978, trad. it (a cura di Marco Biraghi), Electa, 2001 OMA, Rem Koolhaas e Bruce Mau, S,M,L,XL, The Monacelli press, New York, 1995; OMA, Living, Vivre, Leben, Birkhäuser, Berlino,1998; Rem Koolhaas, Junkspace (a cura di Gabriele Mastrigli), Quodlibet, 2006 Testi su OMA / Rem Koolhaas Jacques Lucan, OMA Rem Koolhaas. Architetture 1970-1990, Electa, Milano, 1991; Roberto Gargiani, Rem Koolhaas/OMA, Laterza, Roma-Bari, 2006; Libri e riviste (in riferimento ai casi-studio) - Remment Koolhaas, Laurinda Spear, A house in the waterfront in Florida, in "Progressive Architecture", gennaio, 1975, pp. 46-47 (include Casa a Miami); - "Architectural Design", OMA (numero monografico), n. 47, 1977 (include la Casa a Miami); - OMA, Residenza per il Primo Ministro irlandese, in "Lotus International, n. 25, 1979 pp. 19-24; - "Express Extra" (Office for Metropolitan Architecture, numero monografico), New York, 1982 (include la Residenza del Primo Ministro a Dublino); - Parisian villa: Villa dall’ Ava; Architects: Rem Koolhaas/OMA and Xaveer de Geyter, in "Wiederhall", n. 9 1988, p.8-11; - Rem Koolhaas, Villa Dall’Ava, Parigi, in “Domus”, 736, marzo 1992, p.25-35; - “El Croquis”, OMA/Rem Koolhaas, 1987-1993, n.53 (num. monografico, include Patio Villa e Villa Dall’Ava); - “El Croquis”, OMA/Rem Koolhaas, 1992-1996, n.79 (num. monografico, include Dutch House e Maison à Bordeaux); - Rem Koolhaas, Une ouvre (Dutch House), in “L’Architecture d’aujourd’hui”, 304, aprile 1996, p. 78-93; - Rem Koolhaas, Casa unifamiliare, Floirac, Bordeaux, in “Domus” 811, gennaio 1999, p. 46-60; - Marc Emery, Maison à Floirac, Gironde, OMA Rem Koolhaas, in “L’Architecture d’aujourd’hui” - Maisons Individuelles, 320, gennaio 1999, p. 24-33 (include Maison à Bordeaux); - “El Croquis”, AMO/OMA/Rem Koolhaas, 1996-2007 (I), n.131-132 (numero monografico, include Maison à Bordeaux); - “a+u”, OMA@Work, 2005 (numero monografico, include Patio Villa, Villa Dall’Ava, Dutch House, Maison à Bordeaux); - Koolhaas Houselife, A film by Ila Beka e Louise Lemoine, Beka Film, 2008 (sulla Maison à Bordeaux); - Guadaloupe Houselife, in "Abitare" n. 475, settembre 2007 (include Maison à Bordeaux); - Beatrice Lampariello, Villa a Floirac, Aracne, 2011 (sulla Maison à Bordeaux); Siti Web www.oma.nl Per agevolare la ricerca, il corso metterà a disposizione nella Biblioteca della Scuola, uno scaffale dedicato con particolare riferimento ai materiali necessari all’analisi dei vari casi-studio e degli eventuali approfondimenti. Una prima parte del corso verrà dedicata alla raccolta e elaborazione del materiale bibliografico.