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Offerta a partire da 1,50 euro N.12 febbraio-marzo 2017 SIAMO NOI LA LORO SPERANZA Un semplice esempio di buona volontà Noi ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado del Polo Scolastico di Mondovì Piazza (Cuneo) periodicamente pubblichiamo “Give me Five”, il giornalino della scuola, in cui parliamo delle attività e dei progetti svolti in classe. Nel numero precedente abbiamo trattato dei diritti umani negati nel mondo, soprattutto dei diritti dei bambini alla vita, all'istruzione e a una sana adolescenza. Il miglior contributo che noi possiamo offrire a questa causa è quello di devolvere il ricavato all’ Ente benefico “Casa do menor” di Don Chiera”, che da anni lavora in questo ambito. Speriamo che questa donazione possa contribuire a migliorare la condizione di bambini e ragazzi molto meno fortunati di noi, bambini, che ogni giorno lottano per non soccombere e sopravvivere. Incontreremo Don Chiera qui al Polo scolastico la mattina del 26 Aprile; in questa occasione gli offriremo il nostro contributo I ragazzi del Polo Scolastico di Mondovì Piazza CENSURIAMO LA CENSURA Il giornalismo è l’insieme delle attività e delle tecniche volte a diffondere e a commentare notizie tramite ogni mezzo di pubblicazione. A tutt’oggi, pur essendo stato scritto l’articolo diciotto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che esplicita: ’’Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero e di espressione …’’, purtroppo, in alcuni casi, la possibilità di esercitare questo diritto viene violata dalla censura. Per censura si intende il controllo e la limitazione della comunicazione e di varie forme di libertà di parola da parte di un’ autorità. Nella storia, autori tutt’ora molto importanti, anche se in diversi settori, sono stati censurati. Nell’ambito della letteratura il poeta Alessandro Manzoni ha dovuto ambientare una delle sue più famose opere nel ‘600, perché non poteva situare la vicenda durante i moti rivoluzionari del 1848 contro gli Austriaci. Nel campo della musica il compositore Giuseppe Verdi in relazione alla pubblicazione di “Nabucco”, per non parlare della sottomissione degli Italiani agli Austriaci, l’ha ambientato nel periodo babilonese in cui gli Ebrei erano ridotti in schiavitù. I suoi seguaci, per sostenerlo, scrivevano sui muri W. V.E.R.D.I. (che corrisponderebbe a Vittorio Emanuele re d’ Italia). Per finire, nel ramo dell’arte, ci furono le avanguardie storiche, i cui quadri vennero bruciati e distrutti per la troppa libertà che esprimevano. A.Bracco, G.Ziolla, classe 3B LE NEWS: Ci attendono grandi eventi: Progetto Tetris classi 3°: prevenzione dipendenze Biciclettata a Sanemo classi 1° 30 Maggio ore 18.30 performance “I quattro elementi” e improvvisavioni musicali- classe 1°A e Scuole Primarie del Primo Circolo Direttori R.Basso P.Mondino Segretari D.Osma A,Roatta Editing: R.Basso A.Giordana P.Mondino Ciao a tutti ragazzi e ragazze! Per questo numero ci siamo raddoppiati infatti siamo due direttori e due caporedatori ad inaugurare questa nuova edizione di Give Me Five. In questi due mesi abbiamo realizzato molte uscite e progetti come “Sport e Benessere” che ha coinvolto noi ragazzi in tre giorni dedicati alle attività sportive, lezioni sulla corretta alimentazione e testimonianze di campioni di sport di nicchia. Di questo vi parleremo; inoltre troverete anche informazioni su Torino Barocca e l'opera Manon Lescaut a cui abbiamo assistito al Regio. Vi abbiamo illustrato una parte del giornalino ora spetta a voi, non sprecate altro tempo iniziate a leggere! I Direttori R. Basso, P. Mondino- Caporedattori A. Giordana, F. Tomatis Caporedattori A.Giordana F.Tomatis

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Offerta a partire da 1,50 euro N.12 febbraio-marzo 2017

SIAMO NOI LA LOROSPERANZA

Un semplice esempio di buona volontà

Noi ragazzi della Scuola Primaria eSecondaria di primo grado del PoloScolastico di Mondovì Piazza (Cuneo)periodicamente pubblichiamo “Giveme Five”, il giornalino della scuola, incui parliamo delle attività e dei progettisvolti in classe. Nel numeroprecedente abbiamo trattato dei dirittiumani negati nel mondo, soprattuttodei diritti dei bambini alla vita,all'istruzione e a una sanaadolescenza. Il miglior contributo chenoi possiamo offrire a questa causa èquello di devolvere il ricavato all’ Entebenefico “Casa do menor” di DonChiera”, che da anni lavora in questoambito. Speriamo che questadonazione possa contribuire amigliorare la condizione di bambini eragazzi molto meno fortunati di noi,bambini, che ogni giorno lottano pernon soccombere e sopravvivere.Incontreremo Don Chiera qui al Poloscolastico la mattina del 26 Aprile; inquesta occasione gli offriremo il nostrocontributo

I ragazzi del Polo Scolastico diMondovì Piazza

CENSURIAMO LA CENSURAIl giornalismo è l’insieme delle attività e delletecniche volte a diffondere e a commentarenotizie tramite ogni mezzo di pubblicazione.A tutt’oggi, pur essendo stato scritto l’articolodiciotto della Dichiarazione Universale deiDiritti Umani, che esplicita: ’’Ogni individuoha il diritto alla libertà di pensiero e diespressione …’’, purtroppo, in alcuni casi, lapossibilità di esercitare questo diritto vieneviolata dalla censura. Per censura si intendeil controllo e la limitazione dellacomunicazione e di varie forme di libertà diparola da parte di un’ autorità. Nella storia,autori tutt’ora molto importanti, anche se indiversi settori, sono stati censurati.Nell’ambito della letteratura il poetaAlessandro Manzoni ha dovuto ambientareuna delle sue più famose opere nel ‘600,perché non poteva situare la vicendadurante i moti rivoluzionari del 1848 controgli Austriaci. Nel campo della musica ilcompositore Giuseppe Verdi in relazione allapubblicazione di “Nabucco”, per non parlaredella sottomissione degli Italiani agliAustriaci, l’ha ambientato nel periodobabilonese in cui gli Ebrei erano ridotti inschiavitù. I suoi seguaci, per sostenerlo,scrivevano sui muri W. V.E.R.D.I. (checorrisponderebbe a Vittorio Emanuele re d’Italia). Per finire, nel ramo dell’arte, ci furonole avanguardie storiche, i cui quadri vennerobruciati e distrutti per la troppa libertà cheesprimevano.

A.Bracco, G.Ziolla, classe 3B

LE NEWS:

Ci attendono grandi eventi:

Progetto Tetris classi 3°:prevenzione dipendenze

Biciclettata a Sanemo classi 1°

30 Maggio ore 18.30 performance“I quattro elementi” eimprovvisavioni musicali- classe1°A e Scuole Primarie del PrimoCircolo

Direttori R.BassoP.Mondino

Segretari D.Osma A,Roatta

Editing: R.BassoA.GiordanaP.Mondino

Ciao a tutti ragazzi e ragazze! Per questo numero ci siamo raddoppiati infatti siamo due direttori e duecaporedatori ad inaugurare questa nuova edizione di Give Me Five.In questi due mesi abbiamo realizzato molte uscite e progetti come “Sport e Benessere” che ha coinvolto noiragazzi in tre giorni dedicati alle attività sportive, lezioni sulla corretta alimentazione e testimonianze dicampioni di sport di nicchia. Di questo vi parleremo; inoltre troverete anche informazioni su Torino Baroccae l'opera Manon Lescaut a cui abbiamo assistito al Regio.Vi abbiamo illustrato una parte del giornalino ora spetta a voi, non sprecate altro tempo iniziate a leggere!

I Direttori R. Basso, P. Mondino- Caporedattori A. Giordana, F. Tomatis

Caporedattori A.GiordanaF.Tomatis

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EVOLUZIONE TECNOLOGICA O INVOLUZIONE DELLASOCIETA’?

In base alle interviste rilasciate da un campione di giovanie anziani, abbiamo tracciato la storia e l’evoluzione dellatecnologia, con l’invenzione di nuovi mezzi percomunicare.Un tempo si comunicava con lettere formali einformali, poi, successivamente, nacque il telegrafo esuccessivamente il telegramma per le urgenze.In seguito arrivarono le centraline, che si trovavano alcentro di ogni città. Successivamente nacquero le cabinetelefoniche in contemporanea al telefono fisso al muro,che si trovava solo nelle case ricche, ma anche nelle poste,naturalmente a pagamento, con gettoni e poi con leschede magnetiche. Ora, invece, si comunica con cellulari,computer, tablet… Per molti anziani la tecnologia è unelemento positivo sotto molti aspetti e secondo loro latecnologia è buona se è usata bene e in modo moderato;invece se viene utilizzata per le stupidaggini e in manieraesagerata, fa male e può generare anche delle malattie.Questo messaggio lo hanno condiviso anche alcunigiovani.Inoltre molti genitori, per calmare i propri figli, invece diconsolarli, farli giocare o regalare giochi manuali, donanoun mega tablet, così risolvono il loro problema, però ilbambino giocando perde ogni capacità, esponendosianche a delle malattie e riducendo la vista.Una nuova patologia legata al mondo della telefoniamobile è la nomofobia che è un’ esigenza incontrollata diguardare sempre il cellulare perché si ha una paurairrefrenabile di rimanere sconnessi con la rete di telefoniamobile. Inoltre ci sono forme di bullismo che si sviluppanosulla rete come il (cyberbullismo): una piaga che consistenell’ insultare e minacciare, creando paura nella personacoinvolta tanto da farla chiudere in se stessa.Quindi, perfavore, staccatevi ogni tanto dai cellulari, guardate chiavete intorno, scoprirete un mondo nuovo e ritornerete acomunicare parlando e ascoltando.

M. Garelli, G. Marengo, E. Bedarida, F. Rovea, G.Gambetta, M. Dersa, G. Martorano, A. Clerico 2^A

IL VALORE DELLA DONNA

Perché la donna viene considerata inferiore se è da lei cheparte tutto? La donna, nel corso degli anni, ha raggiuntotraguardi impensabili ed è riuscita ad eccellere in ognicampo, a dimostrare di essere in gamba e di avere qualitàeccezionali. Eppure ancora troppo spesso vieneconsiderata e trattata come un essere inferiore.Quasi ognigiorno al telegiornale si sente di donne che vengonouccise e gli omicidi sono diventati così numerosi che èstata inventata una nuova parola “FEMMINICIDIO”.Lastrada da percorrere per una reale uguaglianza tra i sessiè ancora lunga e richiede molti cambiamenti nellamentalità e nelle azioni. Per cercare di capire il perché diuna situazione che non ha né senso né ragione, abbiamopensato di intervistare alcune persone adulte e alcunifuturi uomini, scegliendo tra i compagni di scuola, i qualihanno risposto esprimendo i loro pareri personali. Lamaggior parte delle persone ha detto che i lavori domesticidevono essere fatti da tutti: uomo, donna e anche dai figli,se ci sono.Una persona ha detto che le donne possonofare tutti i lavori degli uomini tranne quelli pesanti (es. ilmuratore). Secondo gli intervistati le donne devono averela stessa retribuzione dell’uomo. Infine, le donne devonoavere gli stessi diritti degli uomini, ma anche gli stessidoveri.Ancora più interessanti sono risultate le risposte deicompagni di scuola. Tutti i maschi intervistati, che adessohanno 12/13 anni e che saranno i futuri uomini del domani,hanno dimostrato di ritenere la donna pari all’uomo.In particolare un compagno ha dichiarato nella suaintervista: «Io credo che i lavori domestici si potrebberodividere; ad esempio la ragazza lava e stira e il ragazzolava i piatti…»«Non è per niente giusto che una donna debba sposare unuomo che non ama. Perché dev’essere libera di fare lascelta che vuole».«Una donna può diventare Presidente della Repubblica,ma l’importante è che lo sappia fare bene, anzi meglio unadonna colta ed intelligente che un uomo che non è capacedi fare politica».«I diritti devono essere gli stessi per tutti uomini o donne».In conclusione, possiamo affermare che:-le donne sono le prime vittime della riduzione di personalenel settore privato e pubblico imposto dalle politiche diausterità;-le donne sono altresì le prime beneficiarie dei servizipubblici, anche perché questi ultimi consentono loro lapartecipazione al mercato del lavoro salario;-si assiste ad una sostituzione dei ruoli e responsabilità,esaltando il privato si costringono le donne a ritornare acasa;-i servizi legati alla salute riproduttiva e sessualeconsentono alle donne di esercitare un diritto sul lorocorpo e nella loro vita;Noi pensiamo che la donna siaimportante e che non debba essere sottovalutata.I diritti sono UGUALI PER TUTTI!!!S. Prato, V. Arena, P. Santoro, A.C. Botto, M. Fulcheri,G.Dedomenicis, A. Rizzi, A. Marchisio.

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IL “SOGNO” DI UNA GIOVANE GINNASTA

Frequento con grande interesse un corso di ginnasticaartistica in compagnia di alcune amiche; e’ una disciplinache mi e’ molto congeniale e che mi riempie disoddisfazione.Non bisogna lasciarsi ingannare dall’aspetto soventedelicato delle ginnaste, perché serve tanta forza e tantatenacia per raggiungere dei risultati, che arrivano solo contanto impegno e costanza.Ahimè, non e’ uno sport molto conosciuto, però, se ci sisofferma ad osservare gli esercizi, diventa sicuramenteuna passione.Le ginnaste sulla pedana sembrano tutte bellissime eleggiadre, con body scintillanti, lo chignon e il rossetto;fanno cose difficilissime senza dare l'impressione dellaminima fatica col loro miglior sorriso .Tra tutti gli esercizi acrobatici quelli che so fare megliosono: la ruota, la rondata, la capriola avanti e indietro, laspaccata destra, il ponte medio, il ponte dal basso, il pontedall’alto con rialzo, la verticale, la verticale saltata, laverticale sulla testa, la ribaltata, la rovesciata in avanti eindietro e la ruota saltata; mi manca poco alla spaccatafrontale.Mi piacerebbe arrivare ad eseguire una complessacoreografia, librandomi agilmente in volo, quasi sospesasenza forza di gravita’. mi piacerebbe inoltre eseguireesercizi sulla trave e so che prima o poi ci riuscirò, miauguro che un giorno il mio sogno si avveri.Nel frattempo la notte ho già vinto parecchie medaglie; lamattina, se ho sonno, e’ perché di notte ho disputato tantegare…

F. Tino, classe 2B

LA GIORNATA BIANCA A PRATO NEVOSO

Venerdì 3 marzo si è svolta la “Giornata bianca”, cioè sullaneve, nella vicina località sciistica di Prato Nevoso. Allagita ha aderito la maggior parte degli studenti della nostrascuola; cosi, quella mattina, alle 8:00 ci aspettavano duepullman ed eravamo tutti desiderosi di trascorrere unagiornata diversa (a cominciare dagli abiti cheindossavamo!). In circa mezz’ora siamo arrivati adestinazione e siamo subito andati al negozio di noleggiodell’attrezzatura. Ci siamo divisi in tre gruppi in baseall'attività che avevamo scelto: discesa, fondo e ciaspole.Io, insieme ad alcuni miei compagni e alla prof. Sardi, honoleggiato i bastoni; siamo poi andati da una guida dinome Giorgia che ci ha fornito di ciaspole e siamo partiti.Con lei c’era anche un cane di taglia media e dall'aspettosimpatico. Abbiamo camminato per tre ore; nonostante inalcuni momenti mi sia sentita stanca e soprattutto sudata,il paesaggio e l’aria che respiravo erano talmente belli cheil tempo è passato velocemente! Quando siamo arrivati aduna panchina gigante, io, altri due compagni e la prof.Sardi ci siamo fermati per riposarci, mentre due nostreamiche e Giorgia con il cane hanno proseguito per andarea vedere un pecorone e un asino. Alla fine, è arrivata l'ora

di pranzo; ci siamo ritrovati tutti insieme per mangiareipanini e quello che ognuno si era portato nello zaino e cisiamo goduti un momento di riposo fisico! Dopo pranzo unvolontario del Soccorso alpino ci ha coinvolto in un’attivitàdidattica e ci ha dato tante informazioni importanti: adesempio ci ha detto cosa portare con sé quando si va inmontagna e di evitare di andare da soli. Al termine,abbiamo ancora avuto a disposizione due ore di temponon organizzato; con alcuni compagni sono andata apattinare Anche se avevo un po ‘ di timore di cadere e difarmi male, mi è piaciuto molto. Alla fine i professori hannopreso la decisione di anticipare il rientro perché stavainiziando a piovere e a fare freddo.La “giornata bianca” è stata un’esperienza molto bella;penso che il prossimo anno ripeterò la gita molto volentierie sceglierò di nuovo di utilizzare le ciaspole.

G. Mansuino cl 2° B

UN’ANTICA ARTE MARZIALE: IL JU-JITSU

Il ju-jitsu è un’arte marziale giapponese praticata sin dalXVI secolo.Il suo significato è molto profondo infatti ju-jitsusignifica “Dolce Arte” o “Arte della cedevolezza”. Un tempoquest’Arte veniva praticata dai Samurai durante icombattimenti a mani nude, ed era di tipo difensivo.Veniva applicato il JU, cioè l’adattamento a una situazionesia nel Dojo che nella vita di tutti i giorni. Ora vienepraticato come sport, anche a livello agonistico, infattiesistono tre tipi di gare: dimostrazione, combattimento oaccademia, dove ci si confronta con altri ragazzi.Nell’ambito di queste dimostrazioni i maestri spiegano agliallievi che “non bisogna mai dire di aver perso, ma dire dinon aver vinto” e questo sta a significare che l’importante èpartecipare indipendentemente dal risultato.Uno degli aspetti più importanti del ju-jitsu è proprio ditipo morale: infatti è tenuto in gran conto il rispetto di sestessi e degli altri e anche l’insegnamento che gli errorinon sono un fallimento ma una via per migliorare.Nell’ambito della pratica di questa disciplina possononascere belle amicizie e sicuramente l’interesse in comunecontribuisce. Le ore di lezione sono un momento pervivere l’esperienza del ju-jitsu con molti altri ragazzi equesto fa sì che poi l’amicizia continui anche fuori dallapalestra.

E. Balocco, classe 2B

Ecco alcune delle nostre occupazioni nel tempo libero !

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LE “GIORNATE DELLO SPORT” PER SCOPRIRENUOVI MODI DI DIVERTIRSI

Giornate dello sport. Il progetto ha portato nella nostrascuola la possibilità di provare a praticare sport diversi,che normalmente non rientrano nel programma didattico. Ilprimo è stato il “golf”. È uno sport che si pratica all’aperto eprevede la dotazione di attrezzature precise,le mazze,ognuna con una forma diversa per essere più efficaci indeterminati colpi quali pat, chipper e wedge. Noi abbiamosperimentato con l’istruttrice il pat, mazza con fondo piatto,montando in scuola un campo in miniatura, sul quale ognisquadra ha potuto provare i colpi. È uno sport individualecome il tiro con l’arco che si basa sulla stabilità e sullaconcentrazione. Anche questa disciplina è statadimostrata a scuola. Si può praticare con diversi tipi di arco:il commound, il longlou e l’arco nudo. Gli archi sonocomposti da più parti: una centrale, due flettenti, unbastone ammortizzatore, un eliccher, un rest e il manico.Nel longbou le frecce devono essere obbligatoriamente inlegno. La tecnica provata a scuola prevedeva l’utilizzodell’arco nudo e qualcuno si è dimostrato più portato di altri.Interessante la prova del la“capoeria”: un’arte marziale,elaborata dai discendenti degli schiavi africani capace diunire musica e movimento in un'unica espressione, tantoda essere scambiata spesso per danza, pur essendo unadisciplina di lotta. Infatti è una lotta di liberazioneattraverso la danza. Battendo i palmi della mano a ritmo ecantando, due capoeristi “giocano” al centro del circolo.Non sono mancati gli sport di squadra come il baseball. Loscopo è colpire una palla, rivestita in pelle, con una mazzache può essere in legno o ferro e a volte è rivestita.Quattro basi sul campo, compresa la casa base, cheinsieme formano un diamante. Il fuori campo è il tiro piùpotente che un battitore possa fare. Quando accade, ilbattitore deve effettuare un giro del campo per aggiungereun punto alla propria squadra. L’allenatore che ci haspiegato il gioco ha detto che le squadre sono composte diattaccanti e difensori: i primi fanno parte della squadra delbattitore, i secondi devono prendere la palla appena tiratae lanciarla a un giocatore che, appoggiandola sulla base,eliminerà il giocatore avversario se quest’ultimo non saràarrivato in tempo alla base. Per il lancio bisogna assumereuna posizione che richiede grande concentrazione. Adogni studente è stata data la possibilità di provare. Poi gliveniva assegnato il compito di raccogliere le palle eriportarle al coach.Infine è arrivato il basket. Il “coach” delle squadremonregalesi è venuto a parlarci delle basi , partendo dagliesercizi necessari per gestore il pallone e muoversi incampo verso il canestro. Molto divertente, anche se peralcuni si trattava di emozioni già provate.

Intervista ai campioni olimpionici e non al BarettiUn altro momento interessante è stato l’incontro al Baretticon alcuni protagonisti dello sport locale e internazionale.Abbiamo, infatti, sentito le testimonianze di GiovanniMulassano che ha partecipato a diverse gare olimpionichedi Bob a 2; l’olimpionico di bocce e oraguida per molti giovani; Celeste Poma della squadrafemminile di pallavolo Mondovì in serie A 2, una ragazzache oltre a essere una sportiva di alto livello si è laureata inpsicologia, riuscendo a incastrare lo sport con lo studio; laparaolimpionica di scherma classificatasi terza alleparaolimpiadi di Rio 2016 Andreea Mogos.Inoltre abbiamo incontrato il pallavolista EmilianoCortellazzi del VBC

Classe 1A, Classe 1B

ORIENTEERING A PIAZZAUNA NUOVA AVVENTURA

Il giorno giovedì 2 Marzo si è tenuta la seconda attività diorienteering in quest'anno scolastico; per la prima volta lacompetizione si è svolta a Piazza.Siamo stati noi delle terze di Piazza e di Breo, con iragazzi del Baruffi a testare per primi questa nuovaesperienza. La gara consisteva nel dividersi in terziglie e,dotati di una mappa, correre per il rione di Piazza pertrovare le lanterne. A queste lanterne erano attaccati deipunzonatori; ogni terziglia doveva punzonare le caselle delproprio cartellino, completandolo nel minor tempopossibile, per aggiudicarsi la vittoria.La squadra vincitrice è stata quella formata da RaffaeleBasso, Christian Giuffrè e Dilan Osma, della nostra classe.Questa giornata rientrava nel Progetto “Settimana di sporte benessere”,progetto ideato dal Ministero della PubblicaIstruzione a cui hanno aderito per la prima edizione solo ilPiemonte, il Trentino e il Veneto.E' auspicabile che il progetto, attualmente solo per lescuole medie, si allarghi in tutta l'Italia dal prossimo anno.E' stata un'esperienza divertente, faticosa e gratificante.

R.Basso, C.Giuffrè, D.Osma classe 3°A

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LA MIA ESPERIENZA DI CANTO NEL TEMPO LIBERO

Mi è sempre piaciuto cantare, ho iniziato frequentando uncorso di coro presso la Scuola di musica di Mondovì. Datre anni seguo il corso di canto singolo con un’insegnantemolto brava della Repubblica dominicana. Tutti i martedì,l’insegnante mi accompagna al pianoforte. Le lezioniiniziano sempre con il riscaldamento della voce, con deivocalizzi sia alti che bassi. Talvolta per accompagnare lecanzoni utilizziamo delle basi (karaoke). Solitamente io mele scarico sul telefono per non perdere tempo. Lo scorsoanno preparammo la canzone “Se telefonando” cheinterpretai al saggio di fine anno nella sala Ghislieri diMondovì Piazza. Quest’anno stiamo preparando un paio dicanzoni tra cui “Eppure sentire” e “L’anima vola” di Elisa; iotra le due preferisco la prima. L’insegnante mi ha spiegatoche in questo momento la mia voce sta cambiando e che,siccome la canzone è bassa di tonalità, per me è piùcomodo

L.Tomatis, classe 2B

LA BANDA MUSICALE DI MONDOVI’: CHE SCOPERTALe classi I A e I B partecipano al Concerto al Teatro

Baretti

Il 25 marzo scorso la nostra classe e la I B, con altre classidi Mondovì, hanno partecipato al progetto con cui le scuolehanno avuto modo di conoscere il mondo musicale dellabanda cittadina. In un primo momento l'entusiasmo nonera troppo vivo: tutti noi credevamo di doverci ”sorbire” dueore di brani soporiferi, di quelli che solitamente si suonanoper le strade; invece, quando hanno presentato ilprogramma, siamo tutti rimasti a bocca aperta, in quanto sitrattava non delle solite martellanti marce militari, bensìdelle colonne sonore di film o cartoni animati famosissimi!Solo per citarne alcuni: Star wars( Williams), Let is goFrozen(Lopez), Pirates of the Carribean(Badelt),Superman(Williams) e The mask of Zorro(Horner). Perrendere l'ascolto ancora più memorabile, ogni brano eraaccompagnato da spezzoni dei film. Ogni tre brani unbreve intervallo, per presentarci al meglio i vari strumentidella banda, divisi in tre grandi famiglie: ottoni,legni epercussioni(un intervento precedente a scuola di alcunimembri della compagnia ci aveva permesso di conoscerli).Grande sorpresa è stata vedere il nostro compagnoTommaso Regis, seduto in prima fila,con il suo sax e il prof.Rattalino con il trombone. Tommaso è il più giovanemembro della banda e quindi lo abbiamo intervistato. Cidice che quella mattina è stata un'esperienza moltoemozionante, gli tremavano le gambe pensando che tra glispettatori c'era la sua classe. L'impegno è costante: labanda si ritrova tutti i giovedì sera dalle ore 21 alle 23: siprovano brani di repertorio e brani da imparare; il direttore,molto esigente durante gli spettacoli, si ammorbidisce alleprove. Tommaso ha iniziato a suonare il sax contralto conun maestro dalla quarta elementare ed è entrato nellabanda dal febbraio scorso. Quindi il 25 marzo è stato perlui uno dei primi eventi teatrali. Bravissimo!Il 25 Aprile, in occasione della Liberazione, la bandasuonerà per le vie cittadineUn'esperienza indimenticabile, allo stesso tempo istruttivaper noi giovani strumentisti!

Classe I A

ATTORI PER UN GIORNO SUI DIRITTI NEGATI

Nella scorsa edizione del giornalino, i nostri compagnidella 3°A hanno parlato di personaggi che hanno lottatoper la difesa dei diritti umani.Anche noi abbiamo partecipato al progetto, attraverso laproduzione di un breve video, dove vengono mostrati idiritti umani fondamentali che tutt'oggi vengono violati.Il video è strutturato in due parti: una di recitazioneinterpretata da noi e un'altra costituita da interviste adalcuni bambini delle elementari, delle medie e ai professori.I temi affrontati sono: il diritto di voto femminile, la pena dimorte, i soldati-bambino e le spose bambine.La nostra scelta è dovuta al fatto della negazione dei dirittiin molte parti del mondo come l' Africa, l' Asia ed alcunezone dell'America.Per poter realizzare queste scene, prima di tutto abbiamoapprofondito gli argomenti attraverso ricerche e letturefatte in classe. Per rendere le scene più realistiche cisiamo organizzati per il trucco e l'abbigliamento piùadeguato al contesto culturale. Nonostante non ci siamoallontanati dalle mura scolastiche, siamo riusciti acollaborare tutti insieme in modo efficace e a farecollegamenti interdisciplinari con tecnologia (per le ripresee il montaggio), storia e geografia (per la cultura generaledel paese in cui erano ambientate le scene) e antologia(per le letture informative).Speriamo di avervi incuriosito e vi invitiamo ad andare avedere il video. Vi informeremo quando sarà disponibile.

K. Ezzahraoui, A. Raschieri , G. Rossi e M. Musso, cl. 3B

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UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNAFuturismo: nuova avanguardia del '900

Occasione: mostra “Futur Balla” alla Fondazione Ferrero diAlba

“Liberare le parole traendole fuori dalla prigione delperiodo latino”; questa frase rappresenta la ribellione deiFuturisti contro le regole della letteratura classica.Così si può definire il Futurismo: esplosione di dinamismo,velocità, energia, e fede nel futuro e nel progressotecnologico, credendo nell'energia elettrica e uccidendo ilchiaro di luna. L'obbiettivo dei Futuristi è quello di dare vitaad un movimento rivoluzionario, rifiutando i valoritradizionali del passato. Per cogliere al massimo ilconcetto del Futurismo ci siamo concentrati su un artista:Giacomo Balla: noi alunni della 3 A e 3B abbiamo avutol'opportunità di visitare la mostra a lui dedicata, presso laFondazione Ferrero di Alba.L' esposizione era strutturatain vari periodi della produzione. La prima fase è quelladel Realismo, che rappresenta la realtà dolorosa e crudeledelle classi ai margini della società; un esempio è ilquadro “La pazza”: una donna sul balcone della casa diGiacomo Balla, la quale andava in giro zittendo le persone,credendo di avere un bambino che stava dormendo.Tra la fine '800 e inizio '900 Balla si lega al Divisionismo.Nel 1910 l'artista firma il Manifesto della Pittura Futurista.I suoi primi aspetti futuristi si rivelarono nel dipinto “Il caneal guinzaglio” in cui l’artista, ispirato dal cinema, raffigurapiù volte le zampe, la coda, le orecchie, il guinzaglio delcane e i piedi della padrona; questi dettagli, ripetuticonsecutivamente, danno una sensazione di movimento,come un fotogramma.Con la stessa tecnica Balla realizza “Il volo delle rondini”;in questo quadro il pittore gioca con l'occhio: rappresentainfatti due punti di vista, quello delle rondini e quello delpittore.Una citazione molto significativa dell’artista è:

“ Ho sempre dipinto, sto dipingendo,dipingerò fino all'ultimo istanteE' l'opera d'arte che deve far parlare diè dell'opera d'arte che si deve parlareè l'opera d'arte che deve far conoscerel'artista tutto il resto è mediocrità.

G.Balocco, R.Belcaid, A.Mora, A.Thiello classe 3A

IPIATTI CREATIVI

Il laboratorio decoratù al museo della ceramica

Il 26 Novembre scorso, noi delle terze ci siamo recati alMuseo della Ceramica per un corso di decorazione di piatti.Le tecniche che abbiamo utilizzato sono: lo schizzo, l'impregnatura della spugna, la ricalcatura del pizzo.Abbiamo, prima di tutto, scelto il logo da disegnare, quindiriportato a matita sul piatto e poi colorato con le tempere.Vi presentiamo alcuni dei nostri capolavori!!!!!!

S.Kila, A.Roatta 3°A

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RAGAZZI ALL’OPERA-“Manon Lescaut” di Puccini

Due giornate indimenticabili a scoprire la lirica eTorino

Martedì 7 marzo noi ragazzi delle classi terze di Piazza ela D di Breo ci siamo recati a Torino per visitare il TeatroRegio e assistere alle prove dell’opera “Manon Lescaut” diGiacomo Puccini. Appena arrivati davanti al Regio, leprofessoresse ci hanno fatto notare la cancellata in bronzodi Mastroianni, il primo elemento di modernità in contrastocon l'involucro esterno barocco di Vittorio Alfieri. Entrati nelteatro, abbiamo con stupore notato la grandiosità dell'atrioe la sua modernità, addirittura con scale mobili, e lacontinua presenza della forma ellittica, firma dell'architettoMollino, che ricostruì il teatro, inaugurato nel 1973, dopol'incendio del 1936.Ci hanno portato su per le scale sinuose, ricoperte dimoquette rossa e viola; ma perché il viola? Si diceva chequesto colore portasse sfortuna e quindi Mollino decise disfidare la sorte e di utilizzare il viola ovunque. Unacuriosità: a Mollino fu fatto firmare un patto in qui glivietavano di praticare i suoi sport preferiti, cioè il volo divelocità e l’automobile, perché se avesse avuto unincidente il teatro non sarebbe stato concluso. Un’altraclausola era che il design della facciata doveva mantenerelo stile omogeneo della piazza.Dopo questa visita abbiamo fatto un mini intervallo eabbiamo potuto assistere alle prove dell’opera: siamo cosìentrati nella maestosa sala a forma di conchiglia conpavimento in legno di ciliegio e pareti insonorizzate; cisiamo accomodati sulle poltroncine di velluto rosso e lacosa che abbiamo notato guardando all’insù è stato ilsoffitto da cui pendono più di mille tubi di plexiglass conlampadine che danno un effetto quasi magico. Ilcontrsoffitto inizia con il bianco avorio e con righe semprepiù marcate arriva al viola del boccascena.L’opera racconta di Manon Lescaut, destinata alla vitamonastica a causa della sua leggerezza ed indocilità; siincontra per caso con Renato Des Grieux, un giovanestudente di provincia. Fra i due sboccia all'improvviso unamore travolgente, e la fanciulla, riesce a sfuggire ad untentativo di rapimento che il ricco banchiere Geronte,colpito anche lui dalla sua grazia, aveva progettato. Cosìgli amanti vivono ore felici: ma per poco, perché Manonben presto non resiste alla tentazione del lusso e, conl'appoggio dell'equivoco fratello, si lascia irretire daGeronte, abbandonando Des Grieux. Questi sono il primoatto e parte del secondo: altro non raccontiamo per tenereun po' di suspance. Tra il cambio disceneggiatura abbiamo visitato la sartoria, dove abbiamopotuto vedere i ricchi costumi di scena e le sarte cheeseguivano le ultime riparazioni, poi ci siamo spostati nellasala prove dove i ballerini provano i passi.Dopo la visita al teatro, abbiamo ammirato la bellissimaTorino barocca iniziando da Piazza Castello, una delle piùgrandi piazze di Torino: fu progettata dagli architetti dicorte Carlo e Amedeo di Castellamonte nella secondametà del XVII esc.. Questa piazza è da sempre il fulcrostorico e politico di Torino: su questa piazza si affacciapalazzo Reale, al centro sorge Palazzo Madama la cuifacciata scenografica è opera di Francesco Juvarra.Girando, siamo anche andati a visitare la cappella Realeopera di G. Guarini, architetto che ha realizzato anche lacupola del Duomo rinascimentale dove è custodita laSacra Sindone. Abbiamo potuto osservare la

facciata di Palazzo Carignano che fa parte delle residenzesabaude patrimonio dell’Unesco; fu sede del primoParlamento del Regno d'Italia e attualmente ospita ilMuseo Nazionale del Risorgimento italiano.Passo dopo passo abbiamo raggiunto la Galleria SanFederico, edificio commerciale edificato negli anni Trentache ospita sotto il suo tetto ricco di vetrate numerosi localicommerciali tra cui un negozio di antiquariato in stile libertycon prezzi accessibili solo a pochi, una libreria antiquaria eun bar tra i più belli di Torino.Con gli occhi pieni di bellezzee...dolcezze siamo tornati al pulman che ci ha riportati acasa.

SERATA AL REGIO

Giovedì 16 marzo si è svolta l’ultima delle giornate delprogetto “Ragazzi all’Opera. Noi ragazzi siamo arrivatidopo un'ora ed un quarto di viaggio a Torino. Una voltafatta una breve sosta per mangiare uno spuntino, vicino alMuseo del Risorgimento, siamo finalmente entrati nelTeatro verso sera. Sistemate le giacche e gli zaini, cisiamo quindi accomodati nei posti assegnati aspettandocon ansia l’ora di inizio, ed abbiamo poi assistito ad unospettacolo strutturato in quattro atti, con un intervallo dicirca quindici minuti alla conclusione di ogni atto. Per noi èstato abbastanza impegnativo assistere a quest’opera, mamolto entusiasmante inoltre per molti di noi si è trattatodella prima volta in cui abbiamo potuto ammirare un Teatromolto elegante, con una fantastica moquette rossa ed unottimo staff. Ci siamo divertiti ed è stata un’esperienzaistruttiva ed interessante.

Classi 3°A; 3°B

Page 8: Offertaapartireda1,50euro N.12febbraio-marzo2017 · 2017. 5. 17. · Offertaapartireda1,50euro N.12febbraio-marzo2017 SIAMONOILALORO SPERANZA Unsempliceesempiodibuonavolontà Noi

UNA "MAGICA" ESPERIENZA MATEMATICA... Glialunni delle classi prime durante un’attività con ilmitico “mago Elia” e i suoi trucchi con le carte da

gioco.

Dopo l'intervento legato al progetto Diderot, la classeterza si cimenta nella matematica giapponese

Le classi 4^ e 5^ a teatro

I bambini della seconda diventano pittori.... colorifreddi e colori caldi partendo da un disegno dell'artista

naif Karla Gerard.

Successo a teatro, scolaresca di Mondovì sul palco.BAMBINI, SI CANTA!!!! Lunedì 20 Febbraio presso ilteatro Baretti, le classi quarta e quinta della scuolaPrimaria di Mondovì Piazza hanno partecipato allospettacolo finale legato al progetto “Zecchino Moro”.Durante il primo quadrimestre, i bambini sono staticoinvolti in una serie di incontri condotti dall’esperto dimusica e canto corale Roberto Bella, nei quali hannoimparato alcune canzoni legate alla tradizione delcarnevale, altre legate al tema del viaggio, altre ancoratratte dalla manifestazione televisiva “Lo Zecchino d’oro”.I bambini che hanno partecipato al progetto riferiscono checantare in coro è divertente e aiuta ad imparare acollaborare, infatti in un coro nessuna voce deveprimeggiare sulle altre; inoltre partecipare ad unaesibizione corale aiuta a controllare le proprie emozioni, leposture e ad avere coraggio ad esporsi in pubblico. Dopouna mattinata intensa di prove generali, ecco che ilmomento del concerto era arrivato. I bambini,accompagnati dai propri genitori, si sono ritrovati con leloro maestre nell’atrio del teatro: studenti ovunque, tutticon la maglietta con il logo dello Zecchino Moro,insegnanti che invano cercavano di tranquillizzarli,confusione!!! Poi, terminato l’ingresso del pubblico, i coripreceduti dal Moro e dalla” Bela Monregaleisa” hannoraggiunto il palco dando inizio allo spettacolo. La serata ètrascorsa velocemente tra canzoni e momenti di attesa trauna esibizione e l’altra, in cui i giovani cantanti hannopotuto giocare, mangiare caramelle, mantenendo il piùpossibile la calma e la tranquillità. E’ stato un successo, ilpubblico era in delirio. Lo spettacolo è terminato con unagrande festa sul palco con il Moro e tutta la sua corte e,ciliegina sulla torta, a tutti i partecipanti è stata regalata lalettera iniziale del proprio nome, una di quelle che eranostate usate per addobbare le vie del centro storico diMondovì, durante la Mostra dell’artigianato.

Classe 5^: Ada, Alice, Eleonora, Gabriele, Giada,Giovanna, Irene, Iustinian, Ivan, Michelle, Pietro B.

Pietro M. , Sofia.

Spazio Primaria !