Odm gennaio/febbraio 2013 - Sito ufficiale · Sicurezza e terapia farmacologica NEWS Alberto Masala...

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3 SOMMARIO Bollettino OMCeO Napoli Gennaio/Febbraio 2013 EDITORIALE Sull’assicurazione obbligatoria 4 «La Federazione degli Ordini nella prossima legislatura deve interloquire con il parlamento per poter rivedere questa legge “mannaia”...». PRIMO PIANO Focus su «Assicurazione e medici» 6 Il tema dell’obbligo assicurativo affrontato, da diverse angolature pro- fessionali, da otto esperti che traccia- no una panoramica dettagliata sul delicato argomento. SPECIALE CORSI Arresto Cardiaco e Defibrillazione 16 L’Eccellenza in Sanità: Donazione degli Organi - Trapianto di Rene 18 La Comunicazione medico-paziente: il dialogo con il malato quale strumento concreto per l’alleanza terapeutica 20 Corso Fotografia Digitale per Odontoiatri 22 RUBRICHE Previdenza oggi 24 Riforma Enpam, novità e dettagli Pillole fiscali 26 Scheda utile sulla legge di stabilità Farmacovigiliamo 27 La farmacovigilanza nell’anziano Clinical Risk Management 28 Sicurezza e terapia farmacologica NEWS Alberto Masala eletto presidente della Società Italiana di Urologia 29 La modernizzazione della Neurochirurgia 30 Studio linfociti, siglata la convenzione tra FDA e Ospedale Cotugno 31 CULTURA Quell’antieroe del quieto vivere 32 La favolosa storia del Premio Nobel 33 RICORDIAMOLI INSIEME In ricordo di Giuseppe Tirri 34 20 MARZO: ASSEMBLEA ORDINARIA Martedì 19 marzo, alle ore 18.30, presso l’Auditorium dell’Ordine (via Riviera di Chiaia 9 C) si terrà, in prima convocazione, l’annuale assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo. Mercoledì 20 marzo, alle ore 18.30, in seconda convocazione, presso l’Auditorium dell’Ordine, si svolgerà l’annuale assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo dell’ente ordinistico. A conclusione dei lavori, come da tradizione, verranno conferite le medaglie d’oro agli iscritti con 50 anni di laurea. 01 ODM gennaio-febbraio 2013.qxt_Odm gennaio/febbraio 2013.qxd 14/03/13 17.14 Pagina 3

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3SOMMARIO Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

EDITORIALESull’assicurazione obbligatoria 4«La Federazione degli Ordini nellaprossima legislatura deve interloquirecon il parlamento per poter rivederequesta legge “mannaia”...».

PRIMO PIANOFocus su «Assicurazione e medici» 6Il tema dell’obbligo assicurativo affrontato, da diverse angolature pro-fessionali, da otto esperti che traccia-no una panoramica dettagliata suldelicato argomento.

SPECIALE CORSIArresto Cardiaco e Defibrillazione 16

L’Eccellenza in Sanità: Donazionedegli Organi - Trapianto di Rene 18

La Comunicazione medico-paziente: il dialogo con il malato quale strumentoconcreto per l’alleanza terapeutica 20

Corso Fotografia Digitale per Odontoiatri 22

RUBRICHEPrevidenza oggi 24Riforma Enpam, novità e dettagli

Pillole fiscali 26Scheda utile sulla legge di stabilità

Farmacovigiliamo 27La farmacovigilanza nell’anziano

Clinical Risk Management 28Sicurezza e terapia farmacologica

NEWSAlberto Masala eletto presidentedella Società Italiana di Urologia 29

La modernizzazione della Neurochirurgia 30

Studio linfociti, siglata la convenzionetra FDA e Ospedale Cotugno 31

CULTURAQuell’antieroe del quieto vivere 32

La favolosa storia del Premio Nobel 33

RICORDIAMOLI INSIEMEIn ricordo di Giuseppe Tirri 34

20 MARZO:ASSEMBLEA ORDINARIAMartedì 19 marzo, alle ore 18.30,presso l’Auditorium dell’Ordine (viaRiviera di Chiaia 9 C) si terrà, in primaconvocazione, l’annuale assembleaordinaria per l’approvazione delbilancio consuntivo e preventivo. Mercoledì 20 marzo, alle ore 18.30, inseconda convocazione, pressol’Auditorium dell’Ordine, si svolgeràl’annuale assemblea ordinaria perl’approvazione del bilancio consuntivoe preventivo dell’ente ordinistico. A conclusione dei lavori, come datradizione, verranno conferite lemedaglie d’oro agli iscritti con 50 annidi laurea.

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13luglio 2013. È La data incui andrà in vigore ilregolamento attuativo del

DPR 138/2011 che prevede laobbligatorietà assicurativa pertutti i medici e odontoiatri per laresponsabilità, quindi da quelgiorno, al momento di un attomedico, il professionista dovràmostrare al proprio cliente lapolizza assicurativa.Questo è uno scenario sul qualetutta la nostra categoria deveporre la giusta attenzione, aprescindere dall’età, dalladisciplina esercitata, dal tipo dirapporto lavorativo, tutti e dicotutti, dobbiamo essere moltoattenti e metterci in moto peraffrontare questo spinosoproblema.Per questo motivo abbiamodedicato il primo piano delBollettino con un’introduzione delnostro presidente Commissioneodontoiatri e gli interventi dicolleghi molto sensibili sulproblema quali il presidenteeletto della Società italiana dichirurgia ed il segretarionazionale dell’Associazione deiginecologi (che il giorno 12febbraio hanno scioperato conuna manifestazione eclatante), ilprocuratore aggiunto che ha ladelega a Napoli per la colpaprofessionale dei medici, ilpresidente della Camera Penaledi Napoli, una rappresentante deibroker assicurativi .

Sempre il giorno 12 febbraioabbiamo tenuto una tavolarotonda all’Ordine partendo dauna riflessione su un libro scrittodal collega Pietro Forestieri daltitolo “I chirurghi: macellai erazza cialtrona?” .Le diverse voci vi daranno mododi sedimentare una vostraopinione, ma a me preme , allaluce di quanto esposto, cosal’Ordine può fare per tentare diarginare le conseguenze diquesta normativa.Partiamo da una premessa: comesi evince chiaramente dallestatistiche date dalla Procurasono in aumento le denuncepenali contro i medici, ma ben il99.5% dei processi si concludecon la loro assoluzione conarchiviazione nel 98.8% dei casidi lesione colposa e nel 99.1% deicasi di omicidio colposo.

1) La IV sezione della corte diCassazione, presieduta da CarloBrusco, pochi giorni orsono harisposto al quesito posto circal’art 3 della legge 189 (leggeBalduzzi) se la norma avessedeterminato la parzialeabrogazione delle fattispeciecolpose commesse dagliesercenti la professionesanitaria: la risposta è stataaffermativa annullando la colpalieve se, e sottolineo se, ilprofessionista ha seguito le lineeguida. Chi valida le linee guida e

quali sono fra le tantequelle a cui fareriferimento?Ci vuole un sistemacentralizzato, un ente terzo,incaricato dell’accreditamento dellelinee guida approvate dalle diversesocietà scientifiche.

2) Quest’atteggiamento di assaltoda parte di alcuni avvocati, conpubblicità subdola ed ingannevoleche solletica il cliente, va nellalinea di una slide di 10 anni orsonofiglia del sistema assicurativoamericano che diceva“ Tuo figlio vamale a scuola? Denuncia il tuoginecologo!”, su questo il nostroOrdine, in particolare laFederazione, deve chiedere lasolidarietà dell’Ordine degliavvocati per percorrere tutte lestrade che vadano a combatterequesto fenomeno scandalistico.

3) È tempo che vi sia da partenostra un aiuto nei confronti deimagistrati fornendo una consulenzatecnica di livello, avendo deglispecialisti che dianoun’interpretazione dei fatti conriscontro scientifico: è opportunoche si cominci a riflettere se siaancora moderno un albo dei Ctuindistinto che non evidenzicurricula e specificità.

4) Le aziende sanitarie tutte devonomettere in pratica le Unità di riskmanagement che abbiano

Assicurazione obbligatoria,legge “mannaia” da rivedere

4EDITORIALE Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

Bruno ZuccarelliPresidente OMCeO - Napoli[

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l’obiettivo diridurre l’effetto

“gruviera” delsistema sanitario che

è il principaleresponsabile dell’errore in

medicina; solo una reale culturadella prevenzione, senzacolpevolizzare le persone maperseguendo la perfezionedell’organizzazione, può dare unrisultato concreto nella riduzionedegli incidenti.

5) La Federazione degli Ordininella prossima legislatura deveinterloquire con il parlamento perpoter rivedere questa legge“mannaia” per emendarlasull’obbligatorietà per tutti imedici e comunque per obbligareil trust delle assicurazioni astipulare il contratto con tabelleper i premi che risentano di indicioggettivi che tengano conto delrischio specifico per disciplina,reale attività, età edorganizzazione in cui il collegaesercita.L’atto medico va normato con unalegge specifica che disciplini laresponsabilità professionale delmedico in una logica di sistemasia dal punto di vista civile epenale.In ogni caso, nella moredobbiamo tentare di avere unaccordo come Federazione, conle assicurazioni in modo dacalmierare il prezzo delle polizze .

Sicuramente avrete ricevuto il librodel centenario con il numero didicembre, ognuno avrà avuto lapossibilità di tuffarsi nella nostrastoria e nella nostra memoria, esarà stata una piacevole scopertadi cui andare orgogliosi.Al nuovo prefetto abbiamo posto ilproblema, già affrontato con ilpredecessore, di mantenere altal’attenzione sulla sicurezza deimedici sul posto di lavoro; perquesto è stato fatto un verticechiedendo ai diversi interlocutori,aziende sanitarie e forzedell’ordine, il monitoraggiocontinuo della situazione.Al nuovo governo poniamo un solointerrogativo: quale sistemasanitario possiamo offrire allacittadinanza? Su questo ci vuoleuna risposta chiara.

Vi ricordo il mio [email protected]

Bollettino Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatridi Napoli e Provincia

Fondato nel 1913 - Anno 83 n. 1 - Gennaio/Febbraio 2013

DirettoreBruno Zuccarelli

Direttore ResponsabileAntonio Di Bellucci

Coordinamento redazionaleUmberto Zito

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5EDITORIALE Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

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Dal Decreto legge, n138 del 13.8 2011, convertito conmodificazioni dalla L. 14 settembre 2011, n. 148 (in G.U.16/09/2011, n. 216). Ecco il testo del capitolo II - paragrafoe. “A tutela del cliente, il professionista è tenuto a stipulareidonea assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio del-l’attività professionale. Il professionista deve rendere noti alcliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estre-mi della polizza stipulata per la responsabilità professionalee il relativo massimale. Le condizioni generali delle poliz-ze assicurative di cui al presente comma possono essere ne-goziate, in convenzione con i propri iscritti,dai Consigli Na-zionali e dagli enti previdenziali dei professionisti”. L’obbligo dell’assicurazione professionale che abbia fun-zione di tutela del paziente-cittadino-cliente è nella sua so-stanza giusto, ma la sua applicazione in campo sanitariocambierà in modo epocale il rapporto medico/cittadino.E’ difficile valutare quanto esso inciderà sul costo della pre-stazione, quanto inciderà sulla proposta terapeutica delprofessionista, di quanto aumenterà la medicina difensiva. Ovvio prevedere che, prima di formulare una diagnosi, pri-ma di prescrivere una terapia o di proporre un interventochirurgico, il medico avrà la priorità di dover valutare qua-li siano i “propri” rapporti di costi/benefici. La paura di errori, anche formali, inciderà sulle decisioni:sarà sempre più difficile per il professionista la scelta tra unaterapia, non validata da protocolli o da linee-guida, ma che

egli ritiene, in quella occasione specifica, più idonea per ilpaziente, ed una terapia che l’operatore giudica meno effi-cace, ma che invece è contemplata dalle linee-guida. La rilevanza penale nell’esercizio della professione sanita-ria, con la legge 189 del 8-11-12, è prevista solo in caso di col-pa medica grave o gravissima, e si è presentata come unanecessità allo scopo di ridurre il ricorso eccessivo ed inuti-le a procedimenti penali: nel corso degli anni, infatti, si è vi-sto che questi procedimenti si risolvevano generalmentecon il 99,5% di assoluzioni. Tra le prevedibili ripercussioni,inoltre, come è successo per il mercato delle pratiche auto-mobilistiche, ci sarà una fioritura di nuove organizzazionidi faccendieri che vedranno in questa operazione solo unanuova fonte di guadagno. L’errore umano, la colpa lieve nonpossono naturalmente essere azzerati, ma certamente nondevono bloccare il professionista. Non sarà un’assicurazio-ne ad evitare gli errori terapeutici. È dunque compito degliaddetti ai lavori difendere la buona sanità e i buoni profes-sionisti al fine di offrire la migliore medicina e le prestazio-ni più appropriate. In fin dei conti la verità è che il cittadi-no, in sanità, chiede, se possibile, di guarire e non di ripor-tare danni con conseguente risarcimento economico.

PRIMO PIANO Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

Antonio di BellucciPresidente del Cao Napoli[

ASSICURAZIONE E MEDICIUNA SVOLTA, TANTI DUBBIFocus su tutte le incognite del cambiamento

Focus sul tema dell’obbligo assicurativo per imedici. Nelle pagine che seguono i pareri, da di-verse angolature professionali, di otto espertiche tracciano una panoramica dettagliata suldelicato argomento.

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7PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

INTERVISTA a Nunzio Fragliasso - Procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli

Errori medici, indagini caute

Le cifre sono note. Negli ultimi due anni 223 esposti conipotesi di omicidio colposo nei confronti dei medici. Lei hagià avuto modo di evidenziare che nel 99% dei casi l’ini-ziativa è nata da privati e nell’1% dalla polizia giudiziaria.Come valuta queste cifre? E quali sono stati gli esiti del-l’azione investigativa? Inoltre: è ampiamente plausibileun’industria del “calcolo risarcitorio” che specula sull’e-vento avverso. Capita al giudice di cogliere talvolta, in que-sto, profili di rilevanza penale nel comportamento del de-nunciante o di chi lo patrocina? Per sgombrare il campo dagli equivoci va subito chiarito chepurtroppo gli errori in campo medico si verificano, anchese fortunatamente sono una percentuale ridottissima.La comune esperienza giudiziaria ci dice che i procedi-menti penali per colpa medica, nella quasi totalità dei casi,scaturiscono da denunce di privati e solo in una percentualeridottissima di casi si concludono con una sentenza di con-danna del medico denunciato.Le cause di tale fenomeno sono molteplici. Il miglioramentodella qualità della vita, il prolungamento della durata me-dia di quest’ultima, la percezione generalizzata dei pro-gressi scientifici in campo medico fanno sì che sia semprepiù difficile accettare l’evento morte anche quando questoè ineludibile. Senz’altro una parte delle denunce per pre-sunta colpa medica è ispirata da un intento speculativo,come quelle sporte a distanza di anni dall’evento. Semprepiù frequentemente le denunce per colpa medica sono suf-fragate da consulenze tecniche medico-legali “di parte” ef-fettuate da medici non specializzati nella materia trattata,che, alla prova dei fatti, rivelano la loro inconsistenza. Se so-lo una minima parte delle denunce per colpa medica ap-proda alla fase del giudizio e una parte ancora inferiore del-le stesse sfocia in una sentenza di condanna, ci si dovreb-be interrogare sulla serietà e sull’attendibilità delle consu-lenze medico-legali “di parte” che corredavano le denuncearchiviate o definite con sentenze di assoluzione. Va detto, però, che a volte le denunce per colpa medica so-no anche il frutto di un non corretto rapporto tra il medicoed il paziente. Invero, in genere, nelle denunce dei privatiper presunta colpa medica ci si duole, oltre che del manca-to ottenimento del risultato sperato (la guarigione o il man-tenimento in vita del malato), della cattiva o inesistente in-formazione sui rischi e sulle conseguenze dell’interventochirurgico o terapeutico, che, a ben vedere, è quella che le-gittima delle aspettative eventualmente ingiustificate che,una volta disattese, inducono a sporgere la denuncia.E’ evidente che il paziente o il suo congiunto, che non siastato adeguatamente e realmente preparato in ordine ai ri-schi, alle difficoltà, alle complicanze dell’intervento tera-peutico o chirurgico, né sia stato puntualmente informatodell’andamento dello stesso, è più difficilmente portato adaccettare l’evento infausto che si dovesse verificare. Certamente capita al Pubblico Ministero di rendersi conto

del carattere verosimilmente pretestuoso o strumentale diuna denuncia per colpa medica, ma in genere non è possi-bile richiederne senz’altro l’archiviazione.Infatti, di regola, di fronte ad una denuncia per colpa me-dica, specie se già corredata da una consulenza tecnica me-dico-legale “di parte” che la conforti, stante, da un lato, l’ob-bligatorietà dell’azione penale, e, dall’altro, la necessità dicognizioni tecnico-scientifiche altamente specializzate (dicui il magistrato normalmente non dispone) per risolverele questioni tecniche sottese alla denuncia, viene comun-que instaurato un procedimento penale, il quale normal-mente postula l’espletamento di una consulenza tecnicamedico-legale da parte del PM con conseguente necessità,imposta dal codice di procedura penale nei casi di irripeti-bilità della stessa, di inviare un’informazione di garanzia almedico denunciato. Per il medico indagato anche un semplice avviso di ga-ranzia innesca sentimenti di panico. Ma è utile ricordareche un “avviso” è un atto compiuto anche nell’interesse del-l’indagato. Notoriamente in crescita esponenziale, il con-tenzioso medico-paziente produce però conseguenze nonsolo sul piano individuale ma anche su quello sociale. Ladelicatezza della materia impone all’inquirente approcciparticolari?I magistrati della Procura di Napoli che si occupano dellecolpe mediche hanno ben presente quali conseguenze ne-gative, sia sotto il profilo morale, che sotto il profilo econo-mico, possa avere per un medico ricevere anche una sem-plice informazione di garanzia per omicidio colposo o perlesioni colpose. Né va sottaciuto il rischio che il medico sot-toposto a procedimento penale possa fare ricorso alla me-dicina difensiva, che rappresenta un vero e proprio costo so-ciale. Ed è per questo che i pubblici ministeri che ho il pri-vilegio di coordinare, di fronte ad una denuncia per colpamedica, procedono sempre con estremo rigore e con do-verosa cautela anche nell’individuare i medici nei confron-ti dei quali sia effettivamente necessario l’invio di un’infor-mazione di garanzia o nella scelta dei propri consulenti tec-nici, di regola nominati in composizione collegiale ed inte-grati da specialisti della singola branca medica.D’altra parte va ribadito che l’informazione di garanzia, aldi là di eventuali distorte amplificazioni giornalistiche, è ef-fettivamente uno strumento di garanzia per lo stesso me-dico indagato, finalizzato a consentirgli di partecipare atti-vamente alle indagini, ponendolo nelle condizioni di di-fendersi anche tecnicamente, e addirittura imposto dal co-dice nel caso di consulenza medico-legale irripetibile, co-me nel caso di un’autopsia.Attualmente il ricorso al penale viene fatto per poi rivalersisul civile. E’ auspicabile una nuova legge che fissi regoleprecise e i motivi dei casi in cui è giusto ricorrere al pena-le per abbattere la litigiosità? E una nuova norma di cosaaltro dovrebbe tener conto? (SEGUEAPAGINA8) >>

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8PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

>> (SEGUE DA PAGINA 8) In materia di responsabilità professionale medica negliultimi anni si è registrato un forte incremento dell’azio-ne penale rispetto a quella civile, in quanto, da un lato, ilprocesso penale è comunque molto più celere di quellocivile e, dall’altro, l’instaurazione di un processo penaleper colpa professionale nei confronti di un medico de-termina nei confronti di quest’ultimo una “pressione”maggiore ai fini risarcitori ed assicurativi. Personalmente ritengo che non sia possibile risolvere ilproblema, come pure da taluno auspicato, attraverso unintervento normativo radicale che preveda l’esenzione daresponsabilità penale tout court per l’attività medica, inquanto una norma siffatta sarebbe incostituzionale.D’altra parte c’è già stato di recente un intervento nor-mativo estremamente significativo. L’art. 3 del D.L. 13.9.12 n. 158, convertito nella legge8.11.12 n. 189, ha circoscritto la rilevanza penale dellacolpa medica ai soli casi di colpa grave e gravissima, aven-do escluso la responsabilità penale dell’esercente la pro-fessione sanitaria nei casi di colpa lieve, qualora, nellosvolgimento della propria attività, si sia attenuto alle li-nee guida e alle buone pratiche accreditate dalla comu-nità scientifica.Si tratta di una modifica significativa in quanto, in pre-cedenza, era pacifico in giurisprudenza che il medico do-vesse rispondere, in sede penale, anche dei casi di colpalieve e lievissima.Trattandosi di una norma di recentissima approvazione,è ancora presto per apprezzarne in pieno le ricadute, maè verosimile ritenere che la stessa, se correttamente ap-plicata, sia destinata a ridurre drasticamente la litigiosi-tà in sede penale nella materia della colpa medica.In sede di consuntivo provvisorio, la Procura ha avver-tito gli effetti della mediazione obbligatoria?Sostanzialmente no, in quanto l’istituto della concilia-zione obbligatoria, previsto dall’art. 5 co. 1 D.L.vo 4.3.10n. 28 era applicabile solo nel contenzioso civile e non an-che in quello penale ed è stato dichiarato costituzional-mente illegittimo dalla Corte Costituzionale con senten-za n. 272/12 del 24.10.12.A breve, scatterà l’assicurazione obbligatoria per i me-dici. La mole imponente di richieste per danni da mal-practice, secondo gli osservatori, innescherà la pro-gressiva chiusura del mercato assicurativo diretta aspuntare condizioni assicurative sempre più onerose:non è rilevabile in ciò un vero e proprio allarme socia-le? La copertura assicurativa obbligatoria per i medici para-dossalmente, lungi dal tutelare questi ultimi, potrebbeesporli maggiormente al rischio di un procedimento pe-nale. La certezza di una copertura assicurativa dei danni even-tualmente cagionati dal medico nell’esercizio della pro-pria attività professionale potrebbe avere l’effetto per-verso di incentivare maggiormente il ricorso alla denun-cia per colpa medica in sede penale per evidenti finalitàspeculative.

Sono in aumento le denunce contro i medicima il

99,5% dei processi si conclude con la loro

assoluzione.

Su 357 procedimenti penali, secondo dati recenti,

solo 2 conclusi con condanna.

Archiviati il 98,8% dei casi di lesione colposa.

Archiviati il 99,1% di omicidio colposo.

Denunce contro i medici triplicate in 15 anni:

33.862 nel 2010.

Ogni anno in Italia circa 250 procedimenti penali

contro i medici di cui il 56% per omicidio colposo

e il 39% per lesioni.

Categoria più colpita i chirurghi59% seguita dai

ginecologi24%

Nel 2011 i nuovi nati in Italia sono stati

546.607Le donne preferiscono l’ospedale dove avviene l’

87,7% delle nascite contro il 12,1 sceglie

case di cura e lo 0,2% si rivolge altrove.

Il 66,7% dei parti avviene in strutture dove

avvengono 1000 parti annui: 204 strutture che rappre-

sentano il 37,2 dei punti nascita.

Il 7,92% dei parti avviene in strutture che

accolgono meno di 500 parti l’anno.

Eccesso di parti cesarei38%.

Cesarei nel 28,6% di mamme straniere, percen

tuale che sale al 40,1 per madri italiane.

Diamo i numeri

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Professore Claudio Buccelli, da luglio diventerà obbli-gatoria per tutti i medici una polizza assicurativa per-sonale.«È un'iniziativa che da sola non contrasta bene il feno-meno del dilagare della responsabilità professionale me-dica, soprattutto se si pensa all'assicurazione come so-luzione di tutti i problemi per i medici. Nelle aziende sa-nitarie esiste già da tempo l'obbligo assicurativo. Il punto è che si concentra l’attenzione sulla necessità as-sicurativa per governare il danno, quando il paziente è de-ceduto o dall'intervento medico ha riportato o ritiene diaver riportato conseguenze negative. Serve invece una se-rie di raccomandazioni, di procedure, di regole di com-portamento che prevengano efficacemente gli errori nel-l’attività del medico dandogli delle soluzioni preventivenei confronti della responsabilità professionale. Mi rife-risco al clinical risk management e a eventuali ipotesi diorganizzazione per il rapido riconoscimento del danno datransigere senza lungaggini per il cittadino».Assicurazione obbligatoria per tutti. Medici che lavora-no in strutture pubbliche o convenzionate e nel priva-to, camici bianchi in pensione ma ancora iscritti al-l'Ordine. Le tariffe assicurative potrebbero scattare in al-to.«Il medico è già sotto scacco per l’enorme quantità diazioni giudiziarie che i pazienti intentano contro di lui perpresunte responsabilità. Temo che l'obbligo assicurativoe le sue particolari modalità di realizzazione possanoportare all’effetto perverso di incrementarle ulterior-mente. La legge che entrerà in vigore prevede che il pro-fessionista deve render noto al cliente, al momento del-l’assunzione dell’incarico, gli estremi della polizza stipu-lata e il relativo massimale, ma il paziente può avere daciò sollecitazioni in più per determinarsi a richieste ri-sarcitorie di presunti danni. Sul fenomeno tenta di inci-dere la legge Balduzzi, ma francamente vi si ravvisanoelementi di confusione ed anche di incostituzionalità. Lalegge prevede, con riferimento all’ambito penale, che seil medico ha seguito le linee guida non risponde di colpalieve. Ma si possono accennare almeno due considera-zioni: 1) il codice penale non prevede, ai fini dell’accer-tamento della colpa, il grado di questa; 2) il generico ri-ferimento a linee guida, che, peraltro, non hanno alcuncarattere vincolante per il medico, crea confusione per-ché per ogni grosso argomento di ciascuna disciplina esi-stono spesso molteplici linee guida, non sempre in ar-monica corrispondenza tra loro e delle quali non puòfarsi, se non in via arbitraria, una classificazione di auto-revolezza».Professore, da direttore della medicina legale del Poli-clinico federiciano che effetto le fa la pubblicità di tan-ti legali che si propongono per tutelare eventuali dan-neggiati da atti medici?

«La ritengo una cosa scandalosa. Basta prendere il metròper leggere inserzioni pubblicitarie di questo genere: que-sto atteggiamento alimenta richieste risarcitorie anche in-giustificate. Una saggia prospettiva deve essere quella di diffondere lacultura della prevenzione e non di pubblicizzare l’assal-to risarcitorio. Servono meccanismi di controllo preven-tivo con regole chiare partendo dal principio che la preoc-cupazione di ingiuste accuse di danno e di elevati rischidi risarcimenti non dovuti e di condanne giudiziarie ge-nera una medicina difensiva che punisce innanzitutto ilpaziente. Chi genera questo clima deve fare un passo in-dietro, a cominciare anche dai mass media che spessodanno una visione unilaterale del problema che generaenorme sfiducia nei pazienti».Come bloccare eventuali «cartelli» delle compagnie as-sicurative?«Negli Stati Uniti per alcune categorie di specialisti unapolizza assicurativa costa oltre 200 mila dollari l'anno; perquesto alcuni tipi di specialità sono esercitate sempremeno ed i medici sono preoccupati al punto da chiude-re i propri studi in regioni ad alto tasso di cause per ri-sarcimento per aprirli in altre dove il fenomeno è menoconsistente. Nel nostro paese per alcune scuole di spe-cializzazione che formano specialisti professionalmen-te esposti si assiste ad un progressivo fenomeno di ridu-zione delle richieste di ingresso. Dopo un’ondata di par-ticolare rigore nei confronti dei medici i giudici penalihanno oggi assunto atteggiamenti di minore severità, main ambito civilistico nulla è cambiato ed anzi le cose so-no peggiorate raggiungendosi all’incirca il 70% di con-danne per i medici nelle cause contro di loro intentate permalpractice. Contro la progressiva elevazione dei premiassicurativi occorre una mobilitazione dell'Ordine, deisindacati, delle società scientifiche. Ma con l'aumentodelle richieste di risarcimento come si fa a chiedere allecompagnie assicurative di non aumentare il costo dellepolizze? Serve un aiuto anche dagli stessi consulenti tec-nici (spesso non medico-legali), che in alcuni casi dan-no al magistrato visioni di responsabilità che non ci so-no, talvolta presentando interpretazioni dei fatti senza al-cun riscontro scientifico. Un esempio è la paralisi cerebrale infantile: ne è avvenutoun completo ribaltamento di cognizioni etiologiche percui si è evidenziato che solo all’incirca nel 20% dei casi ècollegabile al parto con possibile responsabilità dell’o-stetrico; ma c'è difficoltà a diffondere tale realtà nelleaule giudiziarie. Una volta l’evento avverso era addebi-tato al fato, ora lo si pone a carico del medico. Per que-sto c'è bisogno di ritrovati equilibri di giudizio, anchescientifici, e di medici ben preparati che sappiano indi-viduare errori tecnici ove presenti e non postularli dovenon ci sono.

9Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI

INTERVISTA a Claudio Buccelli - Direttore di Medicina Legale Università Federico II

Obbligo ok, ma subito regole certe

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10PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

INTERVISTA ad Antonio Chiàntera - Segretario Nazionale dell’AOGOI

La bocciatura dei ginecologi

Professore Antonio Chiàntera, a partire da luglio ognimedico dovrà sottoscrivere una propria polizza assicu-rativa. Come valutano questo provvedimento i gineco-logi ospedalieri?«Male, molto male. Proprio per questo l'Aogoi (Associa-zione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani) di cui sonosegretario nazionale ha proclamato per la prima voltauno sciopero nazionale. L'obbligatorietà della polizza as-sicurativa da luglio determinerà certamente una lievita-zione dei costi che già sono molto elevati. E l'autoassicu-razione può rivelarsi ancora più dannosa per i mediciospedalieri perché, nel caso dopo una denuncia venisseaddebitata al medico in giudizio la colpa grave, l'aziendasanitaria o ospedaliera potrebbe rivalersi nei confronti delsanitario».Rivalersi in che modo, professore?«In maniera quasi automatica: il direttore generale unavolta accertata la colpa grave prende posizione contro ilsanitario chiedendogli la restituzione dell'importo paga-to per la sua assicurazione e la sua richiesta, a quanto sem-bra, trova conforto nella Corte dei Conti. In questo mo-do il ginecologo o l'ostetrica pagano due volte l'assicura-zione perché al costo della polizza personale devono ag-giungere il rimborso dell'assicurazione che l'ospedale hapagato per loro».C'è un modo per tutelarli meglio?«Abbiamo proclamato il primo sciopero nazionale di ca-tegoria proprio per risvegliare l'opinione pubblica e i po-litici su un problema che coinvolgerà tutti i camici bian-chi. Con la nostra azione ci auguriamo che prendano po-sizione a favore dei propri dipendenti i direttori delleaziende sanitarie e ospedaliere e i titolari delle case dicura e speriamo che la loro presa di posizione possa ser-vire a qualcosa. Ci auguriamo che nei confronti della no-stra categoria intervengano pressioni tali da calmierare icosti delle singole polizze».Con i chirurghi, o addirittura davanti a quella catego-ria, figurano proprio ginecologi e ostetrici per le ver-tenze giudiziarie che li coinvolgono.«E' colpa della sala parto. Quello che fa letteralmenteesplodere le richieste di risarcimento danni è la sala par-to e chi non ha capito bene il problema continua a direche si fanno troppi cesarei, soprattutto in Campania. Pro-blema vero e reale. Ma chi contesta questo tipo di medi-cina che per certi versi si può definire difensiva deve ren-dersi conto di quello che spesso succede nelle aule di tri-bunale. Per un bambino nato con cerebropatia il gineco-logo e l'ostetrico sono condannati a pagare i danni pro-vocati al neonato. Ma a questa richiesta si aggiungonoquelle della mamma, del padre, dei nonni, degli zii, ditutte le persone che vivono con un paziente con cere-bropatia. Si parla di rimborsi da milioni di euro. Ecco ilperché dei troppi cesarei».

A difesa della vostra categoria, ci sono stati scioperi inaltre nazioni Europee?«Sì, in Francia. E dopo lo sciopero di ginecologi e ostetri-ci intervenne il governo per calmierare il problema assi-curativo. Parlavo di sala parto, ma i nostri problemi esi-stono anche per la diagnostica ecografica. Una recentesentenza ha condannato un collega al risarcimento di unmilione perché al controllo ecografico non ha spiegato aigenitori che stava per nascere una bambina affetta dacromosomopatia. Oggi il costo di una polizza per un oste-trico o ginecologo che vanno in sala parto raggiunge espesso supera i 20mila euro annui: come fa a pagare unacifra del genere un giovane strutturato che guadagna po-co più di duemila euro al mese? O non mangia o non sifa la polizza. Sapete finora cosa hanno fatto? Si sono tol-ta ogni proprietà, si separano dalla moglie per bloccare ilpagamento degli alimenti e non si assicurano. Per questochiediamo di far slittare la data di luglio e sollecitiamo unconcreto intervento di calmieraggio dei costi assicurati-vi»Come mai siete soggetti a tante vertenze?«Solo in Campania ci sono tanti avvocati quanto in tuttala Francia. Si fanno pubblicità su giornali e tv proponen-do ai presunti danneggiati di farsi carico loro della quo-ta lite. Se si va a giudizio spetta loro il 25 per cento del-l'importo fissato dal magistrato. Come segretario nazio-nale dell'Aogoi ho denunciato questa cosa a Milano. L'Or-dine degli avvocati ci ha risposto che se l'importo è fat-turato è legittimo».

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11Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI

INTERVISTA a Franco Corcione - Presidente eletto della Società Italiana di Chirurgia

Fermiamo la criminalizzazione

Professore Franco Corcione, voi chirurghi come valutatel'assicurazione obbligatoria dei medici?«Rappresenta un problema serio per tutta la categoriaperché si è preso l'andazzo di vedere la malasanità chenon c'è nel 99 per cento dei casi, come confermano le sta-tistiche. Su cento procedimenti giudiziari alla fine c'è unsolo medico condannato per errori od omissioni. Conl'assicurazione obbligatoria ci avviciniamo al sistemaamericano che si basa molto sulle assicurazioni dei sin-goli professionisti. E questo non rappresenta per noi unmotivo di soddisfazione. Il paziente che non è contentodella prestazione cita in giudizio il medico e l'assicura-zione negli Stati Uniti paga i danni. I cittadini devono ca-pire che tutto questo ha fatto lievitare i costi delle singo-le polizze, automaticamente i chirurghi hanno aumenta-to le tariffe dei loro interventi e alla fine di tutto questopaga molto di più il paziente».Lei è direttore del dipartimento di chirurgia dell’azien-da Monaldi ed è presidente eletto della Società italianadi chirurgia: come vivete questo momento?«Male, con molta tensione. In campo chirurgico i colle-ghi di una certa età si stanno disaffezionando alla pro-fessione. Perché c'è il rischio che ogni volta che entranoin sala operatoria il dopo intervento può trasformarsi inuna citazione a giudizio. E allora si frena l'entusiasmo delmedico che pensa: è un intervento a rischio? il pazientepuò morire? è un’operazione delicata che può determi-nare una serie di complicanze? Se ci sono queste even-tualità io mi fermo. Non opero e invito il malato a rivol-gersi a un altro chirurgo. Purtroppo molti colleghi giàadottano questo sistema. Con i giovani va ancora peggioperché a un collega strutturato che lavora a Villa Betania,con uno stipendio basso, l'assicurazione ha proposto unapolizza da cinquemila euro l'anno. Pari cioè ad almenodue mesi di stipendio. Anche le strutture sanitarie han-no problemi di questo genere perché molto spesso le lo-ro gare per i contratti assicurativi sono deserte».Cosa fare, come intervenire?«Cambiando la legge. Se un paziente muore sotto i ferrisi deve mettere in conto che questo può avvenire. Si do-vrebbe annullare il penale che punisce i medici e finiscecon l'imporre una chirurgia difensiva lasciando l'azionedi risarcimento civile. Come Società italiana di chirurgial'abbiamo chiesto almeno cento volte, ma pare che perraggiungere questo obiettivo serva una riforma della Co-stituzione. Intanto si dovrebbe bloccare immediatamen-te la pubblicità televisiva, gli spot sui giornali e sui mani-festi di quegli avvocati che chiedono ai pazienti: sei sta-to danneggiato da un atto medico? ti difendo io. E a vol-te propongono di anticipare loro i costi dell'azione lega-le. A queste continue aggressioni che subisce la classemedica potrebbe esserci una risposta nuova che stiamovalutando. Se un chirurgo viene citato in giudizio ed è as-

solto dovrebbe restare in contatto col suo legale citandoa sua volta in giudizio per danni il paziente o i suoi pa-renti. Una causa determina stress e una serie di costi an-che al medico che ne esce assolto perché non ha provo-cato la morte o danni al paziente. Per dimostrarlo chi vain sala operatoria deve però pagare un avvocato, un me-dico legale e dedicare tanto del suo tempo a quella ri-chiesta di danni. Il chirurgo comincia a dire basta, sonoconvinto che a breve ci sarà una controrivoluzione di chiva in sala operatoria».È una battaglia da portare avanti solo con la Società ita-liana di chirurgia?«Si muoverà sicuramente la nostra società scientifica. Mavogliamo aprire un fronte ampio coinvolgendo gli Ordi-ni e la Federazione degli Ordini dei medici, le societàscientifiche, l'Ordine degli avvocati, i politici, la magi-stratura e le varie associazioni che difendono i diritti deicittadini. Rispetto al passato con i giudici sono migliora-te tante cose, come dimostra il numero limitato di rinviia giudizio per provvedimenti penali. I magistrati hannocapito che malasanità è asportare il rene sbagliato o la-sciare la garza dentro la ferita. La maggioranza delle com-plicanze invece fanno parte della casistica operatoria,anche quando l'intervento è stato effettuato nel rispettodi tutti i protocolli. Proveremo a coinvolgere tutta la so-cietà civile, la gente deve capire che il momento è matu-ro e i chirurghi non ce la fanno più».

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12PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

INTERVISTA a Luana Pepe - Hospital Risk Manager e Broker Assicurativo; Presidente IGB Srl

Caos polizze, la parola al broker

A luglio scatta l’obbligatorietà della polizza profes-sionale per gli esercenti delle professioni sanitarie. Ilconseguente dibattito sulla novità ha già evidenziatoil timore di continue richieste di risarcimento chepotrebbero derivarne anche per futili motivi, conconseguenze negative come l’aumento esponenzialedi cause contro i professionisti. Come si pone l’universo assicurativo di fronte a taleeventualità?Il settore assicurativo già da tempo ha provveduto arealizzare una offerta varia ed articolata per quantoattiene alle coperture assicurative destinate al settoresanitario. E' possibile reperire per il Medico Dipen-dente o Libero professionista la copertura maggior-mente rispondente alle proprie esigenze, sia per irischi derivanti da RC Professionale sia per quelliesclusivamente legati alla RC Colpa Grave. L'interesse del mercato è quindi sintomatico di unavalutazione positiva degli aspetti commerciali legatialla introduzione della obbligatorietà di coperturaprevista dal Decreto 138/2011 che ha realizzato lariforma degli ordini professionali ed il cui regolamen-to attuativo entrerà in vigore dal 13 luglio 2013.. L’alta litigiosità che si registra nel confronto medico-cliente potrebbe indurre le compagnie ad una chiu-sura del mercato per spuntare condizioni contrat-tuali più gravose in termini di costi e di minori ga-ranzie? Oppure il regime di concorrenza potrebbeviceversa calmierare l’onerosità delle polizze? Non credo. In realtà, come ho precedentemente ac-cennato, l'offerta del mercato si era già sviluppata aprescindere dalla obbligatorietà della copertura e glioperatori che hanno commercializzato tali prodottisono anche quelli in possesso della più ampia statisti-ca relativa alla sinistrosità. Tali operatori sono prevalentemente esteri , più preci-samente di matrice anglosassone,e, potendo contaresu una maggiore conoscenza statistica del rischio,risultano essere sicuramente più competitivi in puntoeconomico e tecnico rispetto alle compagnie nazio-nali. E' chiaro che la durata annuale senza tacitorinnovo, che caratterizza tali polizze, può costituireuna problematica in fase di rinnovo contrattualeindividuale, specie qualora il rapporto sia gravato dasinistri. Per questo aspetto è preferibile provvedere,ove possibile, alla sottoscrizione della polizza utiliz-zando le numerose convenzioni già in vigore sulnostro territorio nazionale, sottoscritte tra Ordini oSocietà scientifiche o Enti Pubblici con compagniespecializzate nel settore RC professionale Sanitario.I medici si preoccupano non solo di condizioni eco-nomiche accessibili, ma anche della “idoneità –ade-guatezza” del contratto assicurativo loro proposto. Il

rischio insomma è quello di contratti insufficienti etali da lasciare spazi più o meno ampi entro i quali,l’assicurato, ma ancor prima il terzo danneggiato,resterebbe scoperto. E’ un timore giustificato? Ecome scongiurarlo?Indubbiamente la maggiore conoscenza del rischiocomporta una maggiore capacità di circoscriverloevitando di concedere alla platea degli Assicuraticondizioni definite "gravose". Tuttavia per la persona-le esperienza che mi deriva dalla quotidiana verificadei testi contrattuali presenti sul mercato nazionaleed estero devo dire di essere particolarmente soddi-sfatta del livello qualitativo dell'offerta RC Professio-nale destinata al Settore Medico che si è sviluppata inItalia. Per quanto attiene agli aspetti economici posso giàregistrare una discreta concorrenza tra operatorispecializzati che ha portato ad un decremento (ancheper specialità ad elevata rischiosità) dei costi iniziali.Il timore di una offerta inadeguata è, comunque,ampiamente giustificato e si verifica ogni qualvolta ilmercato assicurativo decide di entrare in manieramassiva in un segmento di mercato: le offerte fornitedevono pertanto essere vagliate attentamente dalcontraente per evitare di sottoscrivere contratti con-notati da garanzie non rispondenti alle reali esigenze.L'unico modo per scongiurare questo rischio consistenel farsi assistere, peraltro gratuitamente come previ-sto dalla vigente normativa, da un broker, cioè unprofessionista altamente specializzato in materia.Focus sui neolaureati in medicina, e non ancorapercettori di reddito: qui l’obbligo di polizza si prefi-gura come un impegno insostenibile economica-mente e discutibile sotto il profilo dell’equità. Saran-no possibili atteggiamenti lucrativi delle Compagnienei loro confronti o è lecito prevedere un trattamen-to assicurativo più comprensivo? Il target dei neolaureati, purtroppo,non è mai statovisto con particolare favore da parte del settore assi-curativo e, ciò in spregio ai dati relativi alle cause emodalità di sinistro nelle aziende sanitarie ed ospeda-liere. In realtà il neolaureato ha compiti estremamen-te limitati nel corso della attività di specializzazioneed è sotto la supervisione costante di un tutor respon-sabile. Credo però che, in considerazione della obbligatorie-tà, queste valutazioni siano state recepite dal mercatoassicurativo in quanto è già possibile registrare qual-che effetto positivo laddove alcune Compagnie, tral'altro di elevato standing, già praticano tariffe perquesta fascia di operatori che sono decrementaterispetto a quelle degli operatori con maggiore anzia-nità, in alcuni casi sino al 30%.

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13Bollettino OMCeO Napoli –Gennaio/Febbraio 2013PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI

Avvocato Domenico Ciruzzi, nuove norme impongo-no ai medici di sottoscrivere un'assicurazione perso-nale a partire da luglio.«Sono d'accordo su questa iniziativa. Iniziamo col direche, a mio avviso, ogni libero professionista dovrebbemunirsi, nello svolgimento della propria attività , dicopertura assicurativa. Un avvocato, un ingegnere, uncommercialista, un architetto, un medico possonolavorare con maggiore serenità sapendo che unapolizza assicurativa li mette al sicuro da eventualierrori. Il problema vero è determinato dal costo dellepolizze che potrebbero avere sbalzi improvvisi. E inquesto caso riprende corpo il sospetto che il provvedi-mento che riguarda i medici sia stato deciso da ungoverno tecnico che ha garantito banche, assicurazio-ni e i grossi flussi finanziari».Come tutelarsi da una corsa al rincaro?«Con un controllo costante che deve essere effettuatodal governo, dai politici, ma anche dalle singole strut-ture che tutelano i diritti dei medici. Parlo degli Ordiniprofessionali e delle società scientifiche che devonoattivarsi molto prima della stipula delle singole poliz-ze assicurative. Il rischio è che alcune compagnie,pri-ma ancora di contattare i singoli utenti, potrebberoformare un «cartello» per tenere i costi più alti».Come presidente della Camera Penale, è a conoscen-za di iniziative al ribasso per le polizze degli avvoca-ti?«La nostra categoria si è mossa con compattezza ed èriuscita ad ottenere costi ragionevoli per i propriiscritti. Noi come avvocati fino a poco tempo fa, conuna trattativa portata avanti dall'Ordine forense paga-vamo, prima che entrasse in vigore la polizza obbliga-toria, circa 250 euro l'anno per polizze che garantiva-no rimborsi fino a 500mila euro. So che in Campaniagli iscritti all'Ordine dei medici e degli odontoiatrisono circa 23mila, numero alto che in una trattativa,anche solo limitata a Napoli e provincia, può determi-nare ribassi sui costi delle polizze».La paura di finire in Tribunale spinge molti medici auna forma di assistenza «difensiva».«È un problema che si è verificato soprattutto in pas-sato, quando la magistratura ha esercitato un potereinvasivo che spesso ha sconfinato. Oggi ho la sensa-zione che la stessa magistratura ha compreso gli ec-cessi del passato. La conferma viene da alcune senten-ze, come una nota a noi legali per il caso Franzese.D'altra parte non bisogna sottovalutare l'altro aspettodel problema: in campo sanitario il cittadino è spessoabbandonato a se stesso. E non c'è da stupirsi sequando si sente danneggiato chiede che i suoi dirittivengano tutelati dalla magistratura».Da penalista affermato, anche lei sa che ci sono dei

suoi colleghi pronti a tutelare gli interessi anche dichi non ha subito danni da malasanità .«Quello degli avvocati-provocatori è un fenomenonegativo, perché c’è addirittura una pubblicità cheisitiga quasi alla denuncia. Fino a qualche anno fa ildanneggiato che denunciava era un benestante, oggila tutela è ampliata anche a chi ha pochi mezzi. Nellanostra categoria, come diceva Goethe, ci sono angeli ediavoli. La tutela legale da un lato è positiva, ma di-venta pericolosa se si registrano degli eccessi. E alcunicolleghi son border line: un eccesso di avvocatura chedovrebbe essere controllato dai consigli dell'Ordine».Come spiega l'obbligo di assicurazione personaleimposto dal governo ai medici?«Noto che ha preso piede la cultura del governo del-l'invito alla denuncia, alla delazione, per un apparentefin di bene. Dietro a questo invito spesso c'è la caren-za del governo stesso a non rispettare le regole chedovrebbero garantire il pieno sviluppo della persona-lità e dei diritti del cittadino. Così si colpevolizza chi èvittima di eventi naturali o di inefficienza del sistemasanitario. E spesso la vittima di tutto questo è anche ilmedico di pronto soccorso che, per i mancati finan-ziamenti del governo, lavora in strutture poco e maleattrezzate e poi si ritrova in giudizio. Oggi ci impon-gono il redditometro mentre il governo non garantisceun'Italia più giusta e più equa. Dovremmo risponderealla Grillo e chiedere a tutti i politici: non noi, ma voidovete dire come spendete i nostri soldi!».

INTERVISTA a Domenico Ciruzzi - Avvocato penalista; Presidente della Camera Penale di Napoli

Più controlli per arginare i rincari

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14PRIMO PIANO / ASSICURAZIONE E MEDICI Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

INTERVISTA a Pierino Di Silverio - Consigliere dell’OMCeO Napoli e responsabile Sportello Giovani

Giovani in campo contro l’obbligo

A partire da luglio ogni medico dovrà sottoscrivereuna propria polizza assicurativa. Come valuta que-sto provvedimento?Un provvedimento a mio avviso iniquo senza i dovutiaccorgimenti atti ad evitare che si perpetri una spe-culazione insostenibile a carico dei medici.Assicurazione obbligatoria per tutti. Medici chelavorano in strutture pubbliche o convenzionate enel privato, camici bianchi in pensione ma ancoraiscritti all'Ordine. Le tariffe assicurative potrebberoscattare in alto. È possibile evitare tutto questo?A mio avviso sì, basterebbe calmierare i prezzi delleassicurazioni, stabilire tariffe uniche, omogenee sulterritorio, ma soprattutto far in modo che l’Ordinedei Medici diventi parte attiva in questo annosodibattito.Qual è secondo lei, invece, un provvedimento chemetterebbe tutti d’accordo?Obbligare le assicurazioni a tetti massimi, ma soprat-tutto depenalizzare la colpa grave che, ad oggi haprovocato l’insaturarsi di contenzioso medico-legaledavvero insostenibile e che, in molti casi, impedisce

al medico di svolgere la propria professione.Focus sui neolaureati in medicina, e non ancorapercettori di reddito: qui l’obbligo di polizza siprefigura come un impegno insostenibile economi-camente e discutibile sotto il profilo dell’equità.Cosa ne pensa?Ritengo che le polizze assicurative debbano esserecommisurate al tipo di impegno ed al rischio cheogni medico corre durante la propria attività, maritengo anche che non possono essere le Assicurazio-ni a stabilire il valore del rischio in maniera arbitrariae senza adeguati controlli.Da qui a luglio ha in mente qualche iniziativa daportare avanti con i giovani medici per far sentiremaggiormente le vostre problematiche sulla que-stione assicurazioni e su altre tematiche?Organizzeremo un’iniziativa sicuramente atta sia adinformare i giovani medici sullo status quo, sia a farcapire perché nasce la problematica. Naturalmenteporremo in evidenza le posizioni delle parti in causae, soprattutto, cercheremo un confronto onde evitaredi cercare inutili capri espiatori.

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SPECIALE CORSIArresto Cardiaco e Defibrillazione

L’Eccellenza in Sanità: Donazione degli Organi - Trapianto di Rene

La Comunicazione medico-paziente: il dialogo con il malato quale strumentoconcreto per l’alleanza terapeutica

Corso di Fotografia digitale per Odontoiatri

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Arresto Cardiaco e DefibrillazioneIII Edizione - Sede: Sala Conferenze Ordine (via Riviera di Chiaia, 9/c Napoli)

Il Corso ha ricevuto 6 crediti ECM e sarà articolato in 24 EDIZIONI -

CORSO ECM ORGANIZZATO DALL’ORDINE

Modalità di iscrizione: gli interessati dovranno inviare il fac-simile, riportato in allegato, debitamente compilato, al fax dell’Ordine(081.7614387). Saranno iscritti ad ogni edizione del corso i primi 25 richiedenti, secondo l’ordine cronologico di arrivo dei fax. La richiesta d’iscrizione non è reiterabile da chi ha già partecipato al corso (farà fede la data e l’orario del report del fax ricevente).

APERTURA DEI LAVORI Dr. Bruno Zuccarelli - Presidente OMCeO Napoli Dr. Antonio Di Bellucci - Presidente CAO NapoliDirettore del CorsoDr. Giuseppe Galano - Direttore UOSC CentraleOperativa Regionale Campania e Centrale OperativaTerritoriale 118 Napoli Città ed Isola di Capri Coordinamento scientificoDr. Claudio De Luca - Dirigente Medico UOSCCentrale Operativa Regionale Campania e CentraleOperativa Territoriale 118 Napoli Città ed Isola di Capri Dr. Pierino Di Silverio - Consigliere OMCeO NapoliDr. Silvestro Scotti - Consigliere OMCeO Napoli

I° SESSIONE TEORIAOre 08,30 – 09,00 inizio lavoriL’importanza della defibrillazione immediata.Dr. Giuseppe Galano / Dr. Claudio De LucaDr. Silvestro ScottiOre 09,00 – 9.30Arresto cardiaco e defibrillazioneDr. Giuseppe Galano / Dr. Claudio De LucaDr. Silvestro ScottiOre 9.30 – 10.00Sistemi di valutazione e presidiDr. Giuseppe Galano / Dr. Claudio De LucaDr. Silvestro ScottiOre 10.00 – 10.30Funzioni vitaliDr. Giuseppe Galano / Dr. Claudio De LucaDr. Silvestro Scotti / Dr. Fabio Lucchetti

ore 10.30 -11.00Il defibrillatore semiautomatico esternoDr. Giuseppe Galano / Dr. Claudio De LucaDr. Silvestro Scotti / Dr. Fabio Lucchettiore 11.00 -11.30Tecniche e sequenze della rianimazione cardiopolmo-nare di base e cenni sulla defibrillazione precoceDr. Giuseppe Galano / Dr. Claudio De Luca/Dr. Silvestro Scotti / Dr. Fabio Lucchetti

II° SESSIONE PRATICAAlbo Istruttori della UOSC Centrale OperativaRegionale Campania e Centrale Operativa Territoriale118 Napoli Città ed Isola di Capri Ore 12,00- 13.00Esecuzione pratica dei discenti in scene simulate(con l’ausilio del defibrillatore)Dr. Giuseppe Galano/ Dr. Claudio De Luca /Dr.ssa Gabriella Azzinnari/ Dr. Fabio Lucchetti/Dr. Silvestro Scotti/ Dr. Gaetano Pagano / Dr. Antonio Augiero / Dr. Gabriele Mariniello/Dr. Flavio Romito / Dr. Gennaro IppolitoGruppi da 5 discentiOre 13,00 – 13,15test finale di superamento della parte teoricaOre 13,15 – 14,15 test finale di superamento della parte pratica(skill test)Ore 14,15 – 14.30 fine lavori, questionario di gradimento e consegnaattestati

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L’Eccellenza in Sanità: Donazione degli Organi - Trapianto di ReneNapoli - Sala Convegni dell’Ordine dei Medici - 8 Marzo 2013

CORSO ECM ORGANIZZATO DALL’ORDINE

Il corso è a titolo gratuito, l’evento è in fase di accreditamento. Modalità di iscrizione: gli interessati dovranno inviare il fac-simile,riportato in allegato, debitamente compilato, al fax dell’Ordine 081.7614387. Saranno iscritti al corso i primi 100 richiedenti, secon-do l’ordine cronologico di arrivo dei fax (farà fede la data e l’orario del report del fax ricevente).L’elenco degli ammessi sarà pubblicato il giorno 01 Marzo 2013 sul sito dell’Ordine www.ordinemedicinapoli.it

Con il Patrocinio di:REGIONE CAMPANIA - COMUNE DI NAPOLI - ASL NAPOLI 1 CENTRO - UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

PRESENTAZIONE DELL’EVENTO

Dott. Bruno Zuccarelli Presidente Ordine dei MediciNapoli

Saluto delle Autorità: 9:30–10:00

On.le Stefano CaldoroPresidente Regione Campania

On.le Raffaele CalabròSenatore della Repubblica

On.le Bianca D’AngeloConsigliera Regione Campania

Dott. Luigi De MagistrisSindaco di Napoli

Dott. Ernesto Esposito Direttore Generale ASL Napoli

Prof. Claudio NapoliDirettore CRRT CampaniaProfessore di Patologia ClinicaSUN

Dott.ssa Giovanna MazzoneConsigliera I Municipalità

Dott. Guglielmo VendittiPresidente AIDO - Campania

MODERATORI:

Prof. Stefano FedericoProfessore di Nefrologia Università di Napoli “Federico II”

Prof. Claudio NapoliDirettore CRRT CampaniaProfessore di Patologia Clinica SUN

Prof.ssa Maria TriassiProfessore di Igiene Università di Napoli “Federico II”

RELATORI:

10:00 - 10:20Prof.ssa Maria Triassi Professore di IgieneUniversità di Napoli “Federico II”“Il management dell’eccellenza in sanità”

10:20 - 10:40Prof. Enrico Di Salvo Professore di Chirurgia Università di Napoli “Federico II” “L’etica nel trapianto renale”

10:40 - 11:00Prof. Stefano Federico Professore di Nefrologia Università di Napoli “Federico II”“La morte encefalica”

11:00 - 11:20 Coffee break

11:20 - 11:40 Prof. Claudio BuccelliProfessore di Medicina Legale Università di Napoli “Federico II”“Il ruolo della medicina legale nel-l’accertamento della morte encefa-lica” 11:40 - 12:00Prof. Andrea Renda Professore di Chirurgia Università di Napoli “Federico II”“Il trapianto renale dal punto divista del chirurgo”

12:00 - 12:20Dott. Luca Apicella

Nefrologo del Trapianto “Il trapianto renale dal punto divista del clinico”

12:20 - 12:40Dott.ssa Rosa Carrano Dirigente Medico di NefrologiaUniversità di Napoli “Federico II”“Organizzazione della rete trapiantologica italiana”

12:40 - 13:00Dott.ssa Maria CapuanoDirettore UOC “Nefrologia e Dialsi”Ospedale dei Pellegrini - Napoli“La prevenzione della malattiarenale”

13:00 - 14:00 Discussione

14:00 - 15:00Tavola Rotonda: La prevenzione della Malattia Renale in Medicina GeneraleModeratore: Dott.ssa Rosa CarranoDirigente Medico AOU Federico IIDiscussione:Dott. DomenicoAdinolfiConsigliere OMCeO Napoli - MMG Dott.ssa Annamaria Agliate Direttore Distretto Sanitario 25ASL Na 1 CentroDott.ssa Lucia TaralloDirettore Distretto Sanitario 24ASL Na 1 Centro

Inoltre si terranno esercitazionipratiche su Ambulatorio mobile 1ª Sede: Ordine dei Medici di Napoli2ª Sede: Piazza Dante

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La Comunicazione medico-paziente: il dialogo con il malato quale strumento concreto per l’alleanza terapeutica

Sede: Sala Conferenze Ordine (via Riviera di Chiaia, 9/c Napoli) Il corso, a titolo gratuito, ha ricevuto 10,5 crediti ECM e sarà articolato in 3 moduli.

CORSO ECM ORGANIZZATO DALL’ORDINE

Modalità di iscrizione: gli interessati dovranno inviare il fac-simile, riportato in allegato, debitamente compilato, al fax del-l’Ordine 081.7614387. Saranno iscritti al corso i primi 120 richiedenti, secondo l’ordine cronologico di arrivo dei fax (farà fedela data e l’orario del report del fax ricevente). L’elenco degli ammessi sarà pubblicato il giorno 01 Marzo 2013 sul sito dell’Ordine www.ordinemedicinapoli.it

Responsabili Scientifici: Dr. Bruno Zuccarelli – Dr. Antonio De RosaReferenti Scientifiche: Dr.ssa Vincenza Di Riso – Dr.ssa Rosa Ruggiero

I GIORNO DI FORMAZIONE - 9 MARZO 2013I linguaggi della comunicazione: tra dovere etico e giuridi-co di informare correttamente il paziente ed opportunitàconcreta di fare buona sanità, contenendone anche i costiModeratori: Dr. Vincenzo Schiavo e Dr. Antonio De RosaORE 08.45: saluto del Presidente Dr. Bruno Zuccarelli ed introduzione al corsoOre 09.15: “la comunicazione della notizia sanitaria, dalconsenso alla definizione diagnostica ed alla prognosi: leresponsabilità’ del medico” Dr. Antonio PernaOre 09.45: “saper comunicare: una vecchia/nuova sfida peril medico” Dr.ssa Vincenza Di RisoOre 10.15: “l’educazione terapeutica quale strumento del-l’alleanza, tra corretta comunicazione e presa in carico”Dr.ssa Paola MatteiOre 10.45: “le frontiere della comunicazione sanitaria: spe-rimentazioni cliniche, espianti d’organo, testamento biolo-gico” Dr.ssa Rosa RuggieroOre 11.30: “parlare al paziente che prova dolore o che e’ infine vita: dall’ascolto al prendersi cura” Dr. Luigi LeopaldiOre 12.00 pausaOre 12.30: tavola rotonda: voci a confronto sui linguaggidell’ l’alleanza terapeutica Dr. Bruno Zuccarelli, Dr.ssa Vincenza Di Riso Dr.ssa RosaRuggiero, Dr. Nicola Abbamondi, cittadinanza attiva ed ilgiornalista Dr. Bruno BuonannoOre 13.30: sessione interattiva: esempi di comunicazionemedico-paziente mediante lo strumento del role playing,con annessa discussione Dr.ssa Alessandra DionisioOre 14.15 chiusura dei lavori

II GIORNO DI FORMAZIONE - 16 MARZO 2013Comunicare nelle strutture di ricoveroModeratori:Prof.ssa Carolina Ciacci e Dr. Domenico AdinolfiOre 08.45: apertura dei lavori.Ore 09.15: “comunicare con il paziente in medicina internae col bambino in ospedale”Prof. Mario Visconti Dr. Renato PascottoOre 10.15: “il dialogo tra l’anestesista ed il paziente o i suoicongiunti” Dr. Giuseppe GalanoOre 10.45: “il dialogo col paziente oncologico in ambito chi-rurgico” Dr. Carlo BergaminelliOre 11.15: “il dialogo al femminile in ospedale: parlare alladonna tra la sala parto e la sala operatoria”

Dr.ssa Ermenegilda Bellucci SessaOre 11.45: “la cartella clinica: dall’attuale cartaceo al futuro elettronico”Dr.ssa Marta CoppolaOre 12.15: pausaOre 12.45: “il colloquio col paziente fragile” Dr. GennaroFerraroOre 13.15: “ comunicare col paziente in regime di detenzione” Dr. Michele PenninoOre 13.45: “il dialogo col paziente extracomunitario: daiproblemi linguistici e culturali a quelli burocratici ” Dr. Luciano GualdieriOre 14.15: discussioneOre 14.30: chiusura dei lavori

III GIORNO DI FORMAZIONE - 23 MARZO 2013Comunicare sul territorioModeratori:Dr.ssa Vincenza Di Riso e Dr.ssa Rosa RuggieroOre 08.45: apertura dei lavori.Ore 09.15: “comunicare al paziente in ambulatorio e aldomicilio” Dr.ssa Patrizia Iaccarino Ore 10.15: “comunicare in emergenza, tra la corretta identi-ficazione del bisogno e l’appropriatezza dell’intervento” Dr. Mattia Izzo Ore 10.45: “comunicare con l’anziano nell’ambito dellavalutazione multidimensionale del suo bisogno di salute”Dr. ssa Annalisa Di Palma Ore 11.15: “la voce del pediatra di libera scelta” Dr.ssa Giannamaria Vallefuoco Ore 11.45: “la gestione del disagio psichico Dr.ssa Elena Capriola Ore 12.15: “le tossicodipendenze: il dialogo finalizzato aprevenzione, cura, reinserimento sociale”Dr. Giuseppe De Rosa Ore 12.45: pausaOre 13.15: “comunicare in ambito riabilitativo” Dr. Nicola Abbamondi Ore 13.45: “il colloquio per l’accertamento di invalidità” Dr. Flavio IannucciOre 14.15: “il fascicolo sanitario elettronico: innovazionetecnologica al servizio dell’alleanza terapeutica”Dr. Eugenio Bruno Ore 14.45: discussione e somministrazione test di apprendi-mento e valutazione.Ore 15.30: chiusura dei lavori

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Corso di Fotografia digitale per OdontoiatriAuditorium Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli- 14 Marzo 2013

CORSO DI AGGIORNAMENTO IN FASE DI ACCREDITAMENTO ECM

Modalità di iscrizione: Il corso si terrà a titolo gratuito, presso la sede dell’Ordine (Via Riviera di Chiaia, 9/c Napoli).Gli interessati dovranno inviare la scheda di iscrizione debitamente compilata, al fax dell’ Ordine (081/7614387) entro il 4 marzo 2013.Saranno iscritti al corso, max 150 unità, secondo l’ordine cronologico di arrivo dei fax (farà fede la data e l’orario del report del faxricevente). L’elenco degli ammessi sarà pubblicato il giorno 8 marzo 2013.sul sito www.ordinemedicinapoli.it

IL PROGRAMMA

Ore 8,30- Registrazione partecipanti.

Ore 8.45- Introduzione e saluti.Dr. Bruno Zuccarelli (Presidente Ordine dei Medici Napoli).Dr. Antonio Di Bellucci (Presidente Commissione Albo Odontoiatri Napoli)

Moderatori: Dr. Francesco Saverio D’Ascoli – Dr. Pietro Rutigliani.

Relatore: Sig. Carlo Alberto Piacquadio.

Ore 9,00 - Macchina fotografica digitale: com’è composta, requisiti che deve possedere per la documentazione medica-odontotecnica.

- Costi, svantaggi e vantaggi.- Come scegliere una macchina digitale reflex TTL o compatta.- Caratteristica degli apparecchi (diaframma,. profondità di campo, TTL flash).- Zoom ottico e digitale.- Video digitale con le macchine reflex.

Ore 11,00 - BREAK

Ore 11,30 - Memorie: quali e perché.- Accenni sulle differenze tra i sensori.- Come scegliere la risoluzione e la qualità.- Quale illuminazione ? Anulare o due punti luce wireless ?- Illuminazione con luce polarizzata.- Staffe per flash, Scorpion, o Spider ?- Accessori utili e complementari, specchi, divaricatori, fondi, ecc.

Ore 14,00 - BREAK

Ore 15,00 - Consigli sulla documentazione odontotecnica.- Consigli sui settaggi principali da apporre alle macchine fotografiche per la documentazione medica-tecnica.

- Carrellata di foto su come riprendere una buona documentazione dal viso del paziente fino ai particolari di un dente.

Ore 18,00 - Verifica con questionario – Compilazione test.

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24Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

La riforma pensionisticadell’Enpam è stata de-finitivamente approvata ed è entrata in vigore il 1 gen-naio 2013. In via generale tale riforma prevede un gra-duale adeguamento alle nuove aspettative di vita: apartire dal 2013 l’età del pensionamento ordinario divecchiaia sarà di 65 anni e sei mesi e aumenterà di unsemestre all’anno fino a raggiungere i 68 anni nel 2018. Crescerà con lo stesso ritmo anche l’età per accedereal pensionamento anticipato: nel 2013 la soglia mini-ma sarà 59 anni e sei mesi, fino a raggiungere i 62 an-ni nel 2018.

Ma vediamo i requisiti nel dettaglio:

Resta possibile andare in pensione anticipata, anche se,come richiesto dalla riforma Fornero, l’età minima au-menterà fino a 62 anni (dal 2018).

Chi sceglierà il pensionamento anticipato avrà una ri-duzione rispetto alla pensione ordinaria perché per-cepirà l’assegno per un numero maggiore di anni.

Oltre che il requisito dell’età minima sarà necessariomaturare un’anzianità contributiva di 35 anni e un’an-zianità di laurea di 30 anni; oppure, senza il requisitodell’età minima, si potrà andare in pensione anticipa-ta con un’anzianità contributiva di 42 anni e un’anzia-nità di laurea di 30 anni.

Contribuzione

Le aliquote contributive rimarranno invariate fino al2015, anno in cui è previsto lo sblocco delle conven-zioni con il Servizio sanitario nazionale. Dopo quelladata sono previsti aumenti graduali in media dell’unper cento annuo fino a raggiungere un livello massimonel 2021 per i liberi professionisti (Quota B), nel 2023per gli specialisti ambulatoriali, nel 2024 per i medicidi medicina generale e nel 2025 per i pediatri.

Le pensioni di queste categorie verranno calcolate conil metodo caratteristico dell’Enpam (contributivo in-diretto a valorizzazione immediata). Per contributivoindiretto ai fini del calcolo si intende che prestazioneviene determinata in base ai compensi rivalutati (co-munque sempre ricostruiti a partire dalla contribu-zione versata). Mentre meccanismo a valorizzazioneimmediata consente di assegnare subito ai contributi

pagati un valore certo, che sarà riscosso al momento delpensionamento.

La Quota A e il fondo degli Specialisti esterni passe-ranno invece al sistema contributivo definito dalla leg-ge 335/95. Nel rispetto del pro rata la parte di pensio-ne maturata fino al 31/12/2012 verrà calcolata con ivecchi criteri e non verrà toccato quanto assegnatoprima del 2013 (contributi ordinari, aliquota modula-re, riscatti della laurea, allineamento, etc);La differenza tra i due metodi di calcolo consiste nellacondizione che il metodo di calcolo caratteristico del-l’Enpam (contributivo indiretto a valorizzazione im-mediata) consente di assegnare subito ai contributi

Federica ZitoEsperta in materia previdenziale[

previdenza oggi

Riforma Enpam, novità e dettagli

RUBRICHE

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25RUBRICHE Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

pagati un valore certo, che sarà riscosso al momentodella pensione. Nel caso dell’Inps, invece, l’importodel proprio assegno è conoscibile solo al momento delpensionamento. Il contributivo indiretto Enpam inol-tre è agganciato all’inflazione (sempre in crescita) enon al Pil.

Modifiche specifiche differenziate per gestioni

Fondo dei medici di medicina generale (68.670 iscritti attivi; 53% delle entrate contributive En-pam)

L’aliquota contributiva rimane al 16,5%, per i medici dimedicina generale, e al 15%, per i pediatri, fino al 31 di-cembre 2014. Nel 2015 l’aliquota passerà al 17% per i me-dici e al 16% per i pediatri. Dal 2016 è previsto un aumentograduale dell’1% all’anno fino a un massimo del 26% (nel2024; per i pediatri nel 2025). I contributi versati dal 1° gen-naio 2013 verranno trasformati in rendita mensile conun’aliquota di prestazione (o di rendimento) dell’1,4%. Peri pediatri quest’aliquota verrà calcolata in proporzione al-l’aliquota di contribuzione fino a raggiungere l’1,4% dal2025 in poi.Resta in vigore il metodo di calcolo dell’Enpam, il con-tributivo indiretto.

Fondo degli specialisti ambulatoriali (17.720 iscritti attivi; 14% delle entrate contributive En-pam)Dal 1° gennaio 2013 anche per gli Specialisti ambulato-riali sarà più semplice calcolare la pensione. La parte diprestazione maturata a partire da questa data, infatti,verrà determinata con lo stesso metodo (contributivo in-diretto) già impiegato per il fondo della medicina gene-rale.L’aliquota contributiva resterà al 24% fino al 2014. A par-tire dal 1° gennaio 2015 ci sarà un aumento graduale diun punto percentuale all’anno fino ad allinearsi all’ali-quota media dei dipendenti che è del 32,65% (nel 2023).L’aliquota di prestazione (o rendimento) sarà il 2,10% al-l’anno (per gli iscritti con contratto di dipendenza sarà del2,30%). Visto che la pensione verrà calcolata con il con-tributivo indiretto, lo “zainetto” maturato fino al 31 di-cembre 2012 verrà rivalutato al 100% dell’Istat.Dal 1° gennaio 2013 gli iscritti che hanno scelto il contrattodi dipendenza potranno andare in pensione con gli stes-si requisiti che sono validi per gli iscritti convenzionati.

Liberi professionisti (Quota B del Fondo generale) (151.948 iscritti attivi; 15% delle entrate contributive En-pam)L’aliquota contributiva resta il 12,5% fino al 2014. Dal 1°gennaio 2015 ci sarà un aumento graduale dell’1% al-l’anno fino a un massimo del 19,5% (nel 2021). I contri-buti versati dal 1° gennaio 2013 verranno trasformati inrendita mensile con un’aliquota di prestazione (o rendi-mento) dell’1,25%. È previsto anche un aumento del tet-to di reddito entro il quale si pagano i contributi ordina-

ri: nel 2013 sarà di 70.000 euro, nel 2014 sarà di 85.000 eu-ro, fino ad agganciarsi, dal 2015 in poi, al massimale sta-bilito dalla legge per l’Inps.Il metodo di calcolo della pensione resta il contributivoindiretto Enpam.

Specialisti esterni (6.629 iscritti attivi; 0,8% delle entrate contributive En-pam)La pensione verrà calcolata in base al contributivo defi-nito dalla legge 335/95.La parte di pensione maturata fino al 31 dicembre 2012dagli specialisti convenzionati in forma individuale ver-rà calcolata con il contributivo indiretto.

Fondo generale - Quota ALa Quota A è il fondo pensionistico obbligatorio per tut-ti i medici e gli odontoiatri iscritti all’Albo professionale.Dà diritto a tutte le prestazioni della previdenza obbliga-toria, garantisce:- una pensione di base - una pensione nei casi di invalidità o di decesso dell’i-scritto in attività (si applica anche ai giovani medici odentisti indipendentemente da quanti contributi hannoversato);- l’indennità di maternità anche se l’iscritta non ha red-diti professionali;- prestazioni assistenziali (es: calamità naturali, indigen-za, assistenza domiciliare).Contribuiscono obbligatoriamente a tale Fondo tutti i348.846 medici e odontoiatri iscritti all’Ordine; 17% del-le entrate contributive Enpam.La Quota A passa al metodo di calcolo contributivo defi-nito dalla legge 335/95.Per la Quota A continua a non essere prevista la pensio-ne anticipata. Tuttavia, su richiesta dei sindacati dei di-pendenti, è stata mantenuta la possibilità di andare inpensione a 65 anni per chi sceglierà il contributivo (leg-ge 335/95) su tutta l’anzianità maturata, in analogia aquanto previsto dal Ministro Fornero per il pensiona-mento anticipato delle donne nel sistema previdenzialepubblico.Le quote da versare restano sostanzialmente invariate,cambia solo il meccanismo d’indicizzazione: dal 1° gen-naio 2013 i contributi saranno indicizzati nella misura del75% del tasso di inflazione (previsto pari al 2%) maggio-rato di un punto e mezzo percentuale.

AVVISO AI LETTORI. Con questo numero siconclude il ciclo di puntate dedicate al delicatoe complesso tema del sistema previdenziale. Ladottoressa Federica Zito, che ringraziamo per lasua cortese, qualificata e gratuita disponibilià, re-sta a disposizione dei lettori del Bollettino perqualsiasi delucidazione o chiarimento in mate-ria. Chi è interessato può inviare i suoi quesiti al-la seguente mail:[email protected]

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26Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013RUBRICHE

La Legge di Stabilità n. 228/2012 è in Gazzetta Ufficiale; la normativa èentrata a pieno regime dal 1° Gennaio 2013 e consta di un soloArticolo, diviso in 560 commi. Riscontriamo in questa sede il campo diapplicazione per i Professionisti.

TOBIN TAX. È una nuova imposta sulle transazioni finanziarie a partiredal 1° Marzo. Colpirà le transazioni sui mercati finanziari per far sì direnderci più stabili. L’aliquota applicata sarà dello 0,12%, mentre dal 1°Gennaio 2014 scenderà allo 0,10%. Ci sarà anche un’imposta fissa paria Euro 200,00 per i derivati a partire dal 1° Luglio. Il nome della nuovaimposta è stato mutuato dal Premio Nobel per l’economia “JamesTobin”.IMU. Il 4 Febbraio alcuni soggetti saranno tenuti a presentare,telematicamente, la “Dichiarazione IMU” (ad esempio per immobiliche hanno variato la Rendita Catastale, oppure titolari di contratto dilocazione registrati ante 1° Luglio 2010).RISTRUTTURAZIONE IMMOBILI. Sino al 30 Giugno sarà possibileusufruire del 50% sulle ristrutturazioni edili e del 55% sul risparmioenergetico per lavori effettuati e pagati solo attraverso bonificobancario. Mentre a partire dal 1° Luglio si ritornerà al vecchio bonuspari al 36%.IMPOSTA DI BOLLO. Sui c/deposito, buoni postali l’imposta di bolloaumento dallo 0,10% allo 0,15%, dove il valore minimo da pagare èpari a Euro 34,20. Restano, ancora esenti, i buoni postali fruttiferi conimporto inferiore a Euro 5.000,00 ed anche i fondi sanitari e dipensione.DETRAZIONI PER FIGLI A CARICO. La detrazione per ciascun figlio acarico, a datare dal 1° Gennaio, varia da Euro 800,00 ad Euro 950,00,per quelli invece di età inferiore a 3 anni l’aumento è diverso e cioè daEuro 900,00 ad Euro 1.200,00.AUTO. I costi afferenti l’autovettura per i Professionisti sarannodedotti non più al 40%, bensì al 20%, ovviamente sia per l’acquisto cheper la manutenzione ordinaria e straordinaria (vedasi PolizzaAssicurativa, Bollo auto, carburante, riparazioni,…).IRAP. I Professionisti che non sono coadiuvati nel lavoro da dipendentisia a tempo pieno che parziale e che impiegano nei loro studi pochibeni strumentali (come da Convenzione Nazionale per Medici diMedicina Generale e Pediatri di Famiglia), dovrebbero essere esentatia partire dal 2014 per il pagamento dell’imposta IRAP, mentre saràaumentata la deduzione forfettaria per l’anno in corso.Ci dovrà essere un Decreto del Ministero delle Finanze cheindividuerà l’importo massimo dei beni strumentali ammessi pergodere dell’esenzione totale della famosa imposta.IRAP RIMBORSO. I Professionisti della Regione Campania a dataredal 7 Marzo potranno presentare, telematicamente, istanza dirimborso della maggiore imposta versata a datare dal 2007 e fino al2011, per il costo del lavoro dipendente che non è stato possibilededurre dalla Dichiarazione dei Redditi.Il “Click Day IRAP” presenta non poche difficoltà applicative, dovendorifare di nuovo tutti i calcoli ed il recupero sarà grossomodo del solo

1% del costo complessivo del personale dipendente ed il ristorno daparte dell’Agenzia delle Entrate si avrà, si spera, entro quattro/cinqueanni dalla presentazioneELENCO CLIENTI E FORNITORI. Entro il 30 Aprile si dovrà inviaretelematicamente, all’Agenzia delle Entrate, l’elenco Clienti e Fornitoriper tutte le operazioni fatturate, sia attive che passive. Viene abolita lasoglia di esenzione di Euro 3.000,00 per le operazioni ai fini IVA.IVA. Dal 1° Luglio 2013 l’aliquota IVA ordinaria dal 21% passa al 22%,mentre l’aliquota del 10% rimane inviata per ora.ASSICURAZIONE PROFESSIONALE. Entro il 15 Agosto tutti iProfessionisti iscritti ad Ordini e Collegi, dovranno avereun’Assicurazione per gli eventuali danni provocati ai Clienti afferentil’esercizio dell’attività Professionale. La Polizza potrà esseresottoscritta anche attraverso Convenzioni collettive.Entro il 30 Giugno si avrà un DPR che disciplinerà la procedure ed irequisiti minimi e uniformi per i Contratti assicurativi dei singoli profiliMedici a più alto rischio professionale.ULTERIORE TELEMATICA IN SANITA’. Dal 1° Gennaio la cartellaclinica sarà in formato digitale, graduale sostituzione della ricettacartacea con quella elettronica; la Tessera Sanitaria avrà un fascicolosanitario elettronico.FARMACIE. Dal 30 Giugno ci sarà un nuovo metodo di remunerazioneper la spesa Farmaceutica, per i farmaci prescrivibili attraverso ilServizio Sanitario Nazionale; ci saranno dei tetti massimi territorialiper quanto concerne la spesa per l’anno 2013.ASSISTENZA INDIRETTA. Dal 1° Gennaio le Regioni avranno lacompetenza sull’Assistenza Sanitaria Indiretta, sarà emanato unRegolamento entro il 30 Aprile, che disciplinerà il tutto.TRAPIANTI. Entro il 30 Giugno sarà emanato un D.M. della Salute chefisserà i parametri per tutte le attività sanitarie connesse alla gestionedei trapianti d’organo in tutte le sue fasi.NUMERAZIONE FATTURE. L’Agenzia delle Entrate, attraverso larisoluzione n.01 del 10 Gennaio 2013, fa presente che la fatturaemessa dovrà sempre riportare, a partire dal 1° Gennaio, lanumerazione progressiva seguita dall’anno di riferimento, e cioè: n.001/2013, riportando, ovviamente, sempre la data di emissione.MINI SANATORIA FISCALE. Sono azzerati i debiti fiscali iscritti in ruoliesattoriali esecutivi fino al 31 Dicembre 1999 per importi sino ad Euro2.000,00.CARTELLE PAZZE. Si mette fine alle cartelle di pagamento errate, suistanza del contribuente, sarà annullata di diritto entro 220 giorni dallarichiesta, senza che l’Ente impositore o l’Ente gestore (Equitalia) abbiaprovveduto a risolvere la problematica.TARES. A partire dal 1° Gennaio è stata introdotta una nuova impostache sarà relativa al servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti SolidiUrbani, così denominata “TARES”, che sostituisce la vecchia Tarsu eTia. Questa nuova imposta che graverà su tutti i contribuenti dovràcoprire i servizi resi dall’Amministrazione Comunale e la tariffa dipagamento sarà data sulla effettiva produzione di rifiuti. Iversamenti saranno effettuati attraverso bollettini di c/c e modelloF24; quindi spariranno i parametri della Tarsu che si basavano suiMq. Il primo pagamento dovrà materializzarsi avere dal mese diAprile; ma si apprende ora dalla stampa di nicchia, che è stato giàchiesto un differimento a Luglio, con un cambiamento radicale deltesto originale da poco approvato.

PILLOLE FISCALI / SCHEDA UTILE SULLA LEGGE DI STABILITÀ Francesco Paolo CirilloDottore CommercialistaRevisore legale dei conti[

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27RUBRICHE Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

Per la presenza di più patologie, spessocroniche, gli anziani hanno spesso bisogno di assu-mere un numero elevato di farmaci: più del 40%assume settimanalmente 5 o più farmaci differenti,inclusi quelli da banco, e il 12% ne assume almeno10. E’ stato dimostrato che un anziano che assumeoltre 5 farmaci ha il 35% di probabilità di presentareuna reazione avversa (1). Nell’anziano è anchemaggiore il rischio di sviluppare interazioni farma-cologiche rilevanti; la rilevanza clinica della intera-zione, infatti, è relativa a vari fattori di rischio, qualiil numero di farmaci utilizzati, la durata della tera-pia con farmaci interagenti, le modificazioni fisiolo-giche, la presenza di pluripatologie o di patologiecronico degenerative. Pertanto, è complesso e diffi-cile il compito di operare con “appropriatezza” neiconfronti del paziente anziano, soprattutto se por-tatore di comorbilità, disabilità, deficit cognitivi efragilità sociale. Eventuali errori di assunzione dei farmaci per con-fusioni fonetiche, per doppia assunzione in caso dimolecole uguali ma con nomi differenti, possonoprodurre conseguenze cliniche anche gravi. Per ilpaziente anziano, inoltre può essere complicato estressante mantenere una corretta aderenza aifarmaci, dovendo svolgere azioni quali, ad esempio:

• Tenersi al corrente di numerose pillole, della lorofrequenza e del loro dosaggio • Identificare visivamente le pillole per il loro colore,la forma e quali sono intaccate per essere spezzate • Farne mucchietti per ingerirle 2 o 3 volte al giorno • Separare le “pillole necessarie” dal mucchietto difarmaci programmati • Tenere a mente quali pillole devono essere assuntecon il cibo e l’acqua (ad es. bifosfonati) e per qualipillole è necessario evitare il succo di pompelmo (ades. amlodipina, felodipina, atorvastatina, simvasta-tina) o prodotti caseari (ad es. tetracicline).

Salazar, nel suo lavoro (2) sulla gestione dei pazientianziani con politerapia, suggerisce le seguenti stra-tegie

• Adottare un approccio multidisciplinare che com-prenda medici di famiglia, farmacisti, infermieri,dietisti ed altri providers • Condurre regolari e complete revisioni dei farmaci

su tutte le prescrizioni, sui farmaci da banco e suiprodotti a base di erbe; esaminare i contenitori difarmaci dei pazienti per fare un controllo di even-tuali errori di somministrazione. • Indagare eventuali eventi avversi quando il pa-ziente riferisce nuovi sintomi • Indagare circa la dieta e lo stato nutrizionale e lapresenza di interazioni farmaco-cibo. • Sospendere farmaci non necessari o inappropriati • Prescrivere farmaci che producano beneficio • Modificare l’attuale regime farmacologico • Semplificare i regimi di dosaggio, usare regimi conminori frequenze di dosi • Massimizzare la risposta terapeutica usando menofarmaci possibile • Incoraggiare la comunicazione efficace con i pa-zienti o con chi se ne prende cura • Identificare il supporto di caregiver • Educare il paziente/caregiver durante ogni visitaclinica sulle indicazioni dei farmaci, gli scopi, lafrequenza e il dosaggio

1. Linee di indirizzo sulla terapia farmacologica nell’an-ziano: “I criteri di Beers” http://goo.gl/5n13P2. Salazar JA, et al. Clinical consequences of polyphar-macy in elderly: expect the unexpected, think the unthin-kable. Expert Opin Drug Saf 2007; 6: 695-704

(FINE PRIMA PARTE)

Patrizia IaccarinoMedico di Medicina generale[

farmacovigiliamo

La farmacovigilanza nell’anziano

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I danni iatrogeni sono un importante indicatoredella qualità delle cure. La sicurezza nella sommini-strazione della terapia farmacologica, in tutte le suevarie fasi, impone considerazioni etiche non disgiunteda una attenta riflessione sui costi. L'errore nellaterapia farmacologica costituisce, in ambito ospedalie-ro - ma non solo - uno dei problemi da affrontare invia prioritaria: la Food and Drug Administration(FDA), studiando l’incidenza degli eventi dannosi nellasomministrazione di farmaci ha valutato che essi siverificano con una frequenza stimata dal 2,4 al 6,5%con un tasso medio del 4,3 % ed un costo medio pereventi dannosi di euro 1.736. Sono considerate ad altorischio le categorie di farmaci che richiedono partico-lare attenzione come ad esempio gli antiaritmici, gliantineoplastici, i bloccanti neuromuscolari, gli anti-coagulanti, l'eparina, gli stupefacenti, le benzodiaze-pine endovena, l'insulina, gli ipoglicemizzanti orali, ilsodio nitro prussiato, le soluzioni concentrate di po-tassio cloruro, le soluzioni concentrate di sodio cloru-ro, le soluzioni concentrate di potassio, le soluzioni dicalcio e quelle di magnesio. Frequenti conseguenzedell'errore sono il decesso del paziente, il coma o legravi alterazioni funzionali: questa tipologia di errorerientra nella categoria dei cosiddetti “eventi sentinella”secondo lo studio avviato dal Ministero della Saluteche, appunto, dedica la raccomandazione n. 7 alcorretto utilizzo dei farmaci. L'errore può verificarsidurante tutto il processo di gestione del farmaco: l'approvvigionamento, l' immagazzinamento, la con-servazione, la prescrizione, la preparazione, la distri-buzione, la somministrazione, il monitoraggio. In particolare la fase della somministrazione rappre-senta il momento più delicato del ciclo nel quale piùfrequentemente è possibile l'errore. La responsabilitànel processo di somministrazione della terapia farma-cologica è determinata da tre elementi fondamentali:la modalità di identificazione del paziente, la traccia-bilità delle attività ed infine la tracciabilità del farma-co. Nel 2001 un report, “Building a safer Nhs for Pa-tients”, ha descritto i piani del governo inglese permigliorare la sicurezza del paziente, inclusa la creazio-ne di una commissione per ridurre del 40% il numerodi errori nell’uso di farmaci. Gli errori di somministra-zione, secondo la commissione, determinano circa unquinto (!) delle morti dovute a tutti i tipi di eventiavversi che avvengono in ospedale. In relazione alleresponsabilità per la gestione della terapia farmacolo-

gia, si individuano due figure principali: il medico, lacui competenza si riferisce alla prescrizione del far-maco da somministrare, e l’infermiere, la cui attività èlegata alla somministrazione dei farmaci prescritti: inpratica l’infermiere è direttamente coinvolto in tuttele altre fasi del processo terapeutico, nel corso dellequali può inserirsi un errore. L’infermiere è infattiresponsabile di tutto ciò che avviene dal momentodella prescrizione medica fino al momento della som-ministrazione del farmaco.Gli errori di prescrizionepossono verificarsi sia nel momento della scelta delfarmaco, ivi comprese la indicazione delle modalità disomministrazione ed il relativo dosaggio, sia nel pro-cesso di scrittura della prescrizione stessa. Nel primocaso gli errori possono essere compiuti per scarsaconoscenza del farmaco, dei problemi del paziente odi entrambi. Altro fattore frequente di errore farmaco-logico è la scrittura poco comprensibile. L'errore ditrascrizione avviene quando la prescrizione medica,scritta generalmente a mano, non viene riportatacorrettamente dall'infermiere nelle apposite schede. Per quanto detto, deve necessariamente prevedersiuna adeguata cultura farmacologica del personaleinfermieristico. L'infermiere è, oggi, un professionista,non più un mero esecutore di disposizioni impartitedal medico: sono molte, oggi, le sentenze che identifi-cano l'infermiere, in caso di errore, come unico re-sponsabile. Del resto, in assenza di un mansionariodell'infermiere professionista, il magistrato, nellaindividuazione di eventuali responsabilità, verifica ilcorso degli studi sostenuto dall'infermiere e ne valutal'obbligo di competenza in campo farmacologico peraver egli sostenuto vari esami di farmacologia; inragione di tale competenza, l'infermiere non può nonaccorgersi di un eventuale errore di trascrizione. Variesono le strategie da mettere in atto per ridurre lafrequenza di errori nella somministrazione di farmaci:in primis una corretta identificazione del paziente ( sipensi al rischio di errori nel caso di pazienti barellati !);importante è anche l'informazione al paziente sullaterapia che gli si sta somministrando ( paziente allergi-co ecc) così come una verifica della corrispondenzadel farmaco e della sua scadenza. Vanno infine atten-tamente verificate la corretta diluizione e la modalitàdi somministrazione ( endovena ecc). E' altrettantoimportante, ancora, l'attenzione a non lasciare farma-ci sul comodino delegando al paziente o al suo fami-liare ( come purtroppo è prassi abituale nei nostriospedali) il compito della somministrazione. Va,infine, osservato un monitoraggio attento del pazientenella fase seguente alla somministrazione, fase nellaquale accorgersi tempestivamente di eventi avversi,può consentire di limitare il danno correlato all'even-tuale errore.

28Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013RUBRICHE

Bruno ZamparelliDirettore ospedaliero[

clinical risk management

Sicurezza e terapia farmacologica

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Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013 29NEWS

Nel corso dell’ 85° Congresso Nazionale della SocietàItaliana di Urologia (SIU) è stato eletto Presidente il collegaAlberto Masala (nella foto). Dopo oltre mezzo secolo dallaelezione del 1956 di Michelangelo Sorrentino, maestro dellaurologia, Alberto Masala è l’unico urologo ospedalierocampano chiamato a ricoprire questa importante eprestigiosa carica. Alberto Masala, Presidente anche dellaAssociazione Campana di Urologia (ACU), è stato per anni,con riconosciuta considerazione, Direttore del DipartimentoNefrourologico e della Unità Operativa Complessa diUrologia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, riuscendo acollocare la struttura tra i centri urologici italiani dieccellenza e contribuendo, così, ad elevare il livelloqualitativo dell’assistenza urologica ospedaliera campana.Masala ha riservato da sempre grande attenzione inparticolare allo sviluppo della chirurgia delle neoplasieurinarie, sia conservativa che demolitiva e ricostruttiva ,introducendo, nella pratica comune, le tecniche piùinnovative. E’ stato tra i pionieri italiani della chirurgiamininvasiva, a partire dalla endourologia (la chirurgiaendoscopica delle patologie calcolotiche e non del rene edelle vie urinarie) e fino alle più attuali tecniche di chirurgialaparoscopica, di cui ha promosso e stimolato lo sviluppo el’introduzione nella routine pratica clinica in Campania.L’elezione di Alberto Masala a Presidente della SocietàItaliana di Urologia va certamente oltre la personalegratificazione in quanto di fatto riconosce e sottolinea l’altolivello di professionalità raggiunto dalla nostra comunitàurologica e la qualità dell’assistenza in Campania, in taleimportante settore della specialistica. Al collega neoeletto Presidente della Società Italiana diUrologia rivolgiamo il nostro più sentito ed orgoglioso plausoe compiacimento e le più vive felicitazioni.

SUL SITO IL LAVORO DI DELL’ARIAAlberto Masala elettoPresidente della SocietàItaliana di Urologia

«La Capillary Leak Syndrome: clinica e patogenesipostinfettiva e del puerperio» è stato un argomentopresentato al Congresso SNO di neuroscienze a Romanel novembre 2012. L’argomento, di notevole interesse, èstato già oggetto di un’avvincente riflessione del collegaVincenzo Dell’Aria, già direttore del Dipartimento diNeuroscienze dell’azienda Ospedaliera A. Cardarelli diNapoli, in un saggio dal titolo «Eppur si muore. Storia diun nuovo capitolo della medicina» che è stato presentatosul numero 2 del Bollettino nel mese di maggio 2009. Per chi volesse approfondire il lavoro congressualepubblichiamo la versione integrale sul nostro sitowww.ordinemedicinapoli.it.

In relazione all’articolo pubblicato sul numero di dicembrescorso del Bollettino sull’elezione del professor GuglielmoMonaco a Presidente Nazionale della Società Italiana diChirurgia Toracica, desideriamo aggiungere qualcheulteriore informazione. Premesso che il percorso chirurgicodell’amico Monaco era iniziato alla scuola del prof.Giuseppe Zannini con cui conseguì la specializzazione inChirurgia Generale (e tesi con il prof. Giovanni Ferrante,costante riferimento per Monaco nel prosieguo della suaattività professionale), va precisato che il neo-Presidenteeletto conseguì dapprima la specializzazione in ChirurgiaToracica con il professor Costante Ricci, presso l’universitàLa Sapienza di Roma e poi in Fisiopatologia Respiratoriapresso l’ateneo di Pavia. In seguito praticò due “trainingcourse” all’estero presso il Brompton Hospital di Londra e ilCentre Marie Lannelongue di Parigi. Attualmente, perquanto riguarda la sua attività universitaria, Monaco haincarichi di insegnamento presso le Scuole diSpecializzazione della Università Federico II e della SUN.Ora crediamo che sull’argomento tutto sia stato detto.Unicuique suum. (Francesco Iodice).

Il 6 Aprile 2013 ore 9-13, presso la sede dell’ Ordine deiMedici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Napoli,in Via Riviera di Chiaia 9/C a Napoli, si terrà il seminario«Disturbi d'ansia: un approccio integrato. Quando lamedicina e la psicologia collaborano». Seminario diapprofondimento sul tema dei disturbi d'ansia vistiattraverso un modello di intervento integrato tra medicinae psicologia per la diagnosi e il trattamento in alternativaall’uso esclusivo di farmaci. Ideato ed organizzato daS.A.M. Psicologhe in Rete, un gruppo di lavoro che hal'obiettivo di creare sul territorio campano una rete dicollaborazione tra gli operatori della salute. Il seminario èrivolto a medici di ogni specializzazione; lapartecipazione è a titolo gratuito ma necessita diiscrizione scrivendo a [email protected] otelefonando al 3476293654.

NOTA SULL’ ELEZIONE DI MONACO

CORSO DI S.A.M. PSICOLOGHE IN RETE

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NEWS Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013 30

La gran parte delle specialità, chirurgiche, in linea con il progredire delleconoscenze e la rapidità dello sviluppo tecnologico, è divenuta semprepiù mini-invasiva negli approcci chirurgici delle varie patologie. LaNeurochirurgia è una di queste e, negli ultimi vent’anni, ha fatto enormipassi in avanti in tal senso. Infatti, in tutti i comparti delle sue applicazioni(vascolare, tumorale, degenerativo, malformativo, traumatico), vi è statauna notevole evoluzione nel determinismo topografico e funzionale dellelesioni e il conseguente miglioramento del loro approccio terapeutico. Vapur riconosciuto il validissimo contributo fornito dalla Neuroradiologiache, con il notevole sviluppo promosso nel miglioramento diagnostico,morfologico e funzionale, ha dato alla Neurochirurgia lo strumentonecessario per affinare e rendere sempre meno invasivo il suo intervento.Per rendere l’idea di quanto appena detto, è sorprendente constatarequanto il comparto vascolare (aneurismi e malformazioni vascolari) si siapotuto giovare delle tecniche di esclusione dal circolo cerebrale di dettelesioni, attraverso tecniche quali la embolizzazione, che rendono possibileil trattamento mediante accesso arterioso femorale o brachiale.Altrettanto interessante è stata l’evoluzione a carico della patologiatumorale, con il risultato di lasciare inalterata al più possibile la funzionecerebrale, risparmiandola dalle non controllate asportazioni di tessutointegro nelle escissioni tumorali attraverso il mappaggio delle areefunzionali viciniori alla lesione stessa. Così pure si è potuto andare avantinella chirurgia vertebro-midollare, fino ad ieri vista con grandepreoccupazione per i possibili deficit motori secondario. Oggi vi sonotante soluzioni alla patologia di questo comparto, di tipo percutaneo inanestesia locale (terapia percutanea delle ernie discali, vertebroplastica,cifoplastica e distrattori interspinosi), mini-invasivo percutaneo inanestesia generale (stabilizzazioni vertebrali con barre e viti peduncolari)e approcci classici sofisticati e tecnologicamente avanzatissimi , checonsentono interventi altamente risolutivi per i pazienti e poco dispendiosiper la spesa sanitaria in generale. Questi risultati sono senza dubbioespressione dell’impegno profuso dalle professionalità e dalla tecnologiaimpegnate dai vari adetti ai lavori. Di contro a quanto appena esposto, siassiste oggi, con grande preoccupazione, alle difficoltà provenienti dallatempesta economica che investe il mondo intero, il paese e quindi laSanità stessa, condizionandola alla fine nella qualità. Il sospetto, però, èche troppa responsabilità sia lasciata alla crisi economica e poca alleirresponsabilità organizzative che investono il settore, vera causadell’eccessiva spesa sanitaria priva di un buon rapporto qualità-prezzo.Tanto induce a qualche riflessione e la prima, più forte, che viene allamente è che forse è il momento di razionalizzare tutto quello che abbiamoacquisito in questi anni, assegnando alle competenze specificheconquistate il giusto ruolo nell’ affrontare questo tipo di lavoro, cercandosempre più l’ottenimento del più alto risultato di qualità-spesa, eliminandotante dispersioni che, invece, oggi sono dovute proprio alle incompetenzeesistenti nel grande complesso mondo sanitario. In questo modo si sale apieno titolo nella gestione del futuro della assistenza sanitaria, dove nonvi è posto più per sprechi, ma solo per la produzione di qualità con centridi riferimento regionali per patologie, che di fatto in grado di garantire unamigliore assistenza ed è la sola che consente di entrare nel mercatosanitario nazionale e globale.

Luigi Genovese Neurochirurgo - Azienda Ospedaliera A. Cardarelli - Napoli

DI LAURO, MEDAGLIA IN OFTALMOLOGIALa modernizzazionedella Neurochirurgia Prestigioso riconoscimento per

l'Oftalmologia napoletana :Raffaello di Lauro (nella foto),primario oculista dell'ospedaleSan Paolo di Napoli, è statoinsignito della massimaonorificenza «Medaglia d'Oro -Maestri dell'OftalmologiaItaliana», nel corso del 92°Congresso Nazionale dellaSocietà Oftalmologica Italiana(SOI), tenutosi a Roma dal 28 novembre al 1 dicembre 2012. IlConsiglio Direttivo della SOI ha deliberato di conferire taleonorificenza motivando l'assegnazione con la seguentedichiarazione: «Come riconoscimento di quanto Lei ha saputodare all'Oftalmologia nel corso della sua prestigiosa carriera,contribuendo a dare lustro alla nostra disciplina in Italia eall'estero».

Nell’Assemblea elettiva del 5 dicembre 2012 presso la sede delSUMAI/Assoprof di Napoli in via Silvati, 32, sono stati eletti per ilquadriennio 2012/2016 quali Consiglieri Provinciali: CeiAlessandro, Celardo Tommaso, Cerasuolo Luigi, Cutolo Michele,D’Anna Francesca, Ferraro Margherita, Ielpo Maria TeresaLucia, Lombardi Domenico, Marino Saverio, Montella Andrea,Pastore Annarita, Peperoni Gabriele, Savino Salvatore, ScialojaMassimo, Sodano Luigi, Citro Alberto (Rappresentante INAIL),Chiacchio Antonio (Rappresentante Dipendenti), PetroneAntonio (Rappresentante Medicina dei Servizi), ScognamiglioRaffaele (Rappresentante SASN), Cantone Filippo(Rappresentante Psicologi), Bassano Paolo (RappresentanteBiologi), Annunziata Saverio (Rappresentante MedicaGenerale). Come Revisori dei Conti: Membri effettivi: BusielloPasquale, Mastrogiacomo Russo Fulvia, Zinno Giulia; MembroSupplente: il Dott. Saggiomo Giovanni. Nella prima riunione delConsiglio Provinciale è stata eletta la seguente Segreteria: Segr.Provinciale: Gabriele Peperoni, Vicesegr. Provinciale: LuigiCerasuolo, Tesoriere Prov.: Luigi Sodano, Segr. OrganizzativoSettore Specialisti: Andrea Montella, Segr. Organizzativo SettoreDipendenti: Antonio Chiacchio, Segr. Organizzativo SettoreMedicina dei Servizi: Antonio Petrone, Coord. Area MedicinaGenerale: Saverio Annunziata, Rappresentante Medici SASN:Raffaele Scognamiglio, Responsabile Medici INAIL: AlbertoCitro, Coordinatore degli Psicologi: Filippo Cantone,Coordinatore dei Biologi: Paolo Bassano. Presidente delCollegio dei Rev. dei Conti: Fulvia Mastrogiacomo Russo. Come Segr. Regionale del SUMAI/Assoprof Campania il Dott.Francesco Buoninconti. In occasione del Congresso NazionaleSUMAI sono stati eletti nel Consiglio Nazionale per ilquadriennio 2012/2016: Gabriele Peperoni, Luigi Sodano e FilippoCantone (Psicologo) che poi sono stati nominati rispettivamente:Vicepresidente Nazionale G. Peperoni, Direttore Nazionale dellaScuola Quadri L. Sodano, Coordinatore Nazionale degliPsicologi F. Cantone.

SUMAI, RINNOVATO IL CONSIGLIO

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NEWS Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013 31

La penna di Franco Iodice ha partorito un altro libro dal titolo «L’attimofatale» (Photocity Edizioni). Questa volta l’autore ripercorre i suoi primi passinell’ambito della medicina, come studente e poi come laureato. Quante veritàabbia detto e quante fantasie da scrittore ci siano nell’opera narrativa non èopportuno saperlo, sicuramente il risultato letterario è un mix esplosivo diepisodi con punti interrogativi che, piano piano, danno una risposta.Il testo ha il grande pregio di lasciare sempre in sospeso quale possa essere laverità. Solo alla fine, con un colpo di scena (che ovviamente non riveleremo),degno di un giallo, si dipanerà la matassa.Quanto misteriose sono queste periodiche assenze del Maestro? Vi è l’impronta inquesto libro di un amore travolgente fra il nostro protagonista e la moglie delProfessore, vi è la caratteristica del Manuale per come è scritto il testo. La fine delRomanzo, con il repentino ritorno del primo attore a Napoli, lascia l’amaro inbocca perché la storia è così avvincente e sorprendente che il lettore nonvorrebbe che finisse. Un grande pregio di questa ultima fatica di Franco Iodice èla scorrevolezza del racconto che consente di leggere tutto di un fiato il libro.Convincente è, infatti, il processo narrativo che spinge il lettore a metabolizzare alpiù presto quanto letto per poter sapere come va a finire.Caro Franco, auguri per questo tuo nuovo lavoro. Sarà sempre più difficileuguagliarti, ma sono convinto che, come ci hai abituato, supererai te stesso.

Bruno Zuccarelli

Iodice, amori e colpi di scena ne «L’attimo fatale»

Francesco IodiceL’ATTIMO FATALE

Photocity.itEdizioni

2012

1) L’Università degli Studi di Napoli Federico II (Facoltà di Medicina e Chirurgia), l’ Associazione Italiana di RadioprotezioneMedica (Sezione Regionale Campania) presentano il Corso di Formazione in Radioprotezione (Apporto interdisciplinare per ladifesa della salute) arrivato alla sua 24esima edizione. Il corso si terrà dall’8 aprile 2013 al 13 maggio 2013. L’iniziativa formativaè volta a rispondere anche a requisiti di legge (DLgs 187/00, art. 7, comma 8: obbligo per il personale che opera in ambitiprofessionali direttamente connessi con l’esposizione medica di seguire corsi di formazione). Il modulo di iscrizione si può scaricare dal sito www.ecm.unina2) L’Associazione Campana Malati Reumatici (A.C.Ma.R.) e la Cattedra di Reumatologia Seconda Università degli Studi diNapoli presentano il Convegno di Reumatologia presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici di Napoli (Riviera di Chiaia 9 C -Napoli). Il convegno si terrà il 13 aprile 2013. Direttore del convegno il prof. Gabriele Valentini. La partecipazione all’evento ègratuita. Per informazioni: A.C.Ma.R. ( 338.9456569 - 340.5853411) Segreteria Scientifica c/o Istituto Reumatologia (081.5464487)

FORMAZIONE / CORSO IN RADIOPROTEZIONE E CONVEGNO DI REUMATOLOGIA

La Sanità Campana confermal’eccellenza dei propri operatori nelcampo della ricerca anche in clima diausterità economica e di grandidifficoltà. Un’importante e storicaconvenzione è stata siglata tra l’FDA,organo governativo americano, e laVII Divisione di Malattie Infettive edImmunologia dell’Ospedale Cotugno diNapoli, diretta da Oreste Perrella.In particolare lo studio che avrà ladurata di 3 anni, concerne l’analisi deimeccanismi che determinano laguarigione o la cronicizzazione delleepatiti virali B e C, problemi di granderilevanza sociale nella nostra

Regione.Tale convenzione è stataresa possibile per gli studi compiuti daAlessandro Perrella e pubblicati sullapiù importante rivista di epatologiaGastroenterology .La convenzione è stata fortementevoluta dal Direttore Generaledell’Azienda Dei Colli, Dr AntonioGiordano che ha sottolineatol’eccellenza della scuolanapoletana,in particolare quella delCotugno nello studio delle epatiti.Lo studio riguarda nello specifico ilruolo di una nuova classe di linfocitiche avrebbero la funzione di regolaree modulare la risposta immune in

corso di infezioni epatitiche viraliacute. Lo studio del ruolo di talilinfociti è uno degli obiettivi dellaconvenzione.Lo studio potrebbe avereun’importante rilevanza non solo perla comprensione dei meccanismipatogenetici delle epatiti, ma avrebbeanche una ricaduta sulle nuoveproposte terapeutiche che potrebberodeterminarsi.Con questa convenzione la SanitàCampana conferma la presenza diricercatori in grado di collaborarepositivamente con i più importanticentri di ricerca mondiali.

STUDIO LINFOCITI, SIGLATA LA CONVEZIONE TRA FDA E OSPEDALE COTUGNO

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« Anche tu hai quel maledetto gusto d'andare a cercare i pericoli, quando c'è tanto sentiero!»Soliloquio di don Abbondio sulla mula, cap. XXIV).

Alessandro Manzoni, per scrivere “I promessisposi” ci mise la bellezza di venti anni. Cominciò nel1821 e finì tra il 1840 e il 1842 con bellissime illustrazio-ni che lo scrittore discusse una per una con il disegna-tore Gonin. Nell’edizione finale Manzoni aveva volutomigliorare la lingua e si era ispirato all’italiano che siparlava a Firenze (ecco perché diceva di “aver risciac-quato i panni in Arno”) per riuscire a farsi capire inmodo chiaro da tutti che allora parlavano tante formediverse di italiano. Ci sarebbe da chiedersi: “Ma perché Manzoni – chesino ad allora aveva scritto solo bellissime poesie edrammi in versi – dedicò tanto tempo a questa storia,che pare una storia da niente che si svolge in un secololontano non solo da noi ma anche dai lettori di quell’e-poca ed in cui due fidanzati fanno fatica a sposarsi, mapoi se la cavano?”. Lo scrittore era un buon patriota e,raccontando la storia di una Lombardia dominata daglistranieri (che ai tempi del racconto erano spagnoli enon austriaci), voleva trattare di vicende che i suoilettori sentissero molto simili alle loro. Questo spiega ilsuccesso del libro che appassionò anche gli stranieri einteressò cinema, televisione e persino i fumetti (ricor-date Topolino ne “I promessi topi”?)La nostra inadeguatezza culturale e le limitate capacitàdi tradurre in scrittura un giudizio critico, ci impongo-no di tralasciare la proverbiale coralità del romanzo(per trattare di ciascuna figura, non basterebbero tuttele pagine di questa rivista). I personaggi del Manzonisono diventati - più ancora di quelli di Dante o dell'A-riosto – molto popolari: si parla di «Lucia », di «DonAbbondio», di «Fra Cristoforo», dell'«Innominato»molto disinvoltamente. Ognuno tuttavia gerarchizzaqueste figure secondo le proprie opinioni e i proprigusti. Se dovessimo accettare il gioco, diremmo cheforse il più bel personaggio de I Promessi Sposi (certa-mente il più popolare) è Don Abbondio che, se non è ilprotagonista della trama del romanzo, è certamente lafigura con cui l’A. ha dispiegato, nelle forme più varie eperfette, tutta la sua virtù comica, la sua capacità ritrat-tistica, le sue doti fantastiche e umane. Infatti, ad ognicomparire di don Abbondio sulla scena, spunta ine-sauribile nel Manzoni la vena pittorica, ed un soffio dicomicità si diffonde per le pagine del romanzo: anche

la guerra, quando apparirà il nostro, cesserà di esseremotivo di incubo e diverrà fonte di spasso. Il parrocopauroso ci viene presentato quasi subito: era talmentepauroso che bastava il battito di una persiana per….fargliela fare addosso. A chi obbiettasse che un prelatoha il dovere di essere buono e coraggioso, potremmorispondere che lo scrittore conosceva bene gli uomini:indipendentemente dal loro mestiere, essi possonoessere coraggiosi o paurosi; inoltre, a quell’epoca moltipreti (e suore) erano tali non per vocazione o per verospirito di sacrificio, ma perché erano tempi di granmiseria, e per un povero, diventare prete o frate (osuora), era un modo per non morire di fame per il restodella vita. E cosi poteva accadere che diventasse parro-co qualcuno che, ai precetti del Vangelo ci faceva po-chissimo caso e tirava a campare. Cane di paglia, sfug-gente, perennemente a disagio, imbarazzato per il solofatto di occupare una spazio fisico nel pur vasto mon-do della natura, desideroso di essere invisibile agli altri,don Abbondio ci appare oggi come il primo antieroedella nostra letteratura. Impersona l’esatto contrariodei personaggi eroici che ammiriamo, che vorremmoammirare, eppure così lontani nella loro irraggiungibi-

Ritratto dell’immortale personaggio di Don AbbondioQuell’antieroe del quieto vivere

Francesco IodiceGià direttore U.O. sc di Pneumologia, Ospedale Cardarelli, Napoli

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CULTURA Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013 32

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CULTURA Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013 33

LA FAVOLOSA STORIA DEL PREMIO NOBEL

La storia dei premi Nobel ebbe inizio alla morte di Alfred Nobel,chimico ed industriale svedese, avvenuta il 10 Novembre 1896nella sua splendida villa di S.Remo, dopo aver vagabondato per ilmondo allo scopo di sfruttare economicamente la invenzionedella dinamite e della cordite (i noti esplosivi).Il testamento di Nobel, datato 27 novembre 1895 e compilatosenza consigli legali, attribuiva l’enorme somma di 31 milioni dicorone svedesi, accumulata con i proventi della sua industriaestesa in tutti i continenti,”a chi avesse contribuito al benesseredell’umanità“. La genericità della espressione in parola suscitòun vespaio di polemiche circa la sua esatta interpretazione a cuidette fine una decisione del Consiglio reale svedese nel 1900 conla quale veniva istituita la Fondazione Nobel che avrebbe ognianno, tramite appositi Comitati di esperti, premiato i più illustrirappresentanti della scienza e della letteratura con le entratederivanti dalla cospicua eredità. In particolare si decretò discegliere coloro che avessero reso”i maggiori servigiall’umanità”nei campi della fisica, chimica,fisiologia e medicina,lettere e della pace. Nel 1968 la Banca Nazionale svedeseaggiunse con propri fondi anche un premio per l’economia. Così, ogni anno, in dicembre, a partire dal 1901, nellaKonserthauset (la più grande Sala Concerti di Stoccolma) sonoinsigniti della prestigiosa onorificenza del Nobel, dalla coppiaregnante svedese del momento, i prescelti delle varie categorie. La medaglia d’oro ed il diploma d’onore sono accompagnati dauna somma in denaro intorno ai 250.000 Euro.Nel 1906 C. Golgi per la medicina e G. Carducci per la letteraturafurono i primi italiani a ricevere il premio Nobel. Ricordiamo ancora i Nobel della Medicina italiani, RenatoDulbecco, Daniel Bovet, Rita Levi Montalcini, Riccardo Giacconi.Ogni anno si accende, nei mesi precedenti la premiazione, il totoNobel, specie per i prescelti nei settori della pace e dellamedicina dai quali l’umanità intera aspetta una rispostaconvincente ai suoi problemi sempre più pressanti di convivenzapacifica e salute psico-fisica.

Renato CiminoPrimario Ematologo EmeritoPresidente AMEC[

le perfezione. Fra il bianco e il nero il curato preferiscenon scegliere. E se proprio deve dire qualcosa scegliesempre quella che sembra nuocergli meno. Ma è pro-prio questa “prudenza eccessiva”, questa assoluta ricer-ca di tranquillità (che un destino beffardo sembra ne-gargli ad ogni costo) a fare di don Abbondio forse ilpersonaggio più umano di tutto il romanzo. Soggiogatodal terrore e dal sospetto, privo di volontà cede a tutti: aibravi, a Perpetua, a Renzo e, persino, alla mula. La suatrincea è che il coraggio, se uno non ce l’ha, non se lopuò dare. Inoltre, attaccato al danaro, è diffidente ditutti, è….: e potremmo continuare a lungo ad elencarnei difetti e le magagne. Eppure, da una persona cosìmeschina, Manzoni ha ricavato il suo personaggio piùattraente. Il genio di don Lisander si è esercitato a talpunto, e con tale sottigliezza, con tale amore, con taleironia su questo personaggio, che forse proprio lui,sebbene senza volerlo, e contro la sua stessa opinione,ci offre la chiave della verità. Per spezzare una lancia infavore di questo povero parroco di paese, diciamo che,se i bravi di Don Rodrigo non avessero mai aspettato ilbrav’uomo sulla stradina di quel lago di Como, e, se DonAbbondio non fosse stato coinvolto da vicende cheesigevano il suo coraggio, avremmo potuto dire che ilcurato era un vile? Avrebbe potuto saperlo, lui stesso? E poi questo prete – sopraffattore per viltà – ha semprel’aria della vittima e, questo contrasto con la realtà,genera spunti di vivacità straordinaria e di arguzia vivis-sima. Valga per tutte la scena esilarante del prete quan-do, durante il tragitto sulla mula dal castello dell’Inno-minato, va farneticando sulla sua sorte di missionario edi martire. Ma chi non ha avuto mai paura? Chi non hanutrito il desiderio di vivere in pace?- “Don Abbondiosono io!” verrebbe da dire a ciascuno di noi in un mo-mento di sincera introspezione. A questa sua umanitàpuò essere fatta risalire almeno in parte la fortuna delpersonaggio, senza dubbio il più riuscito dell’interoromanzo. Non c’è opera che meglio de I Promessi Sposi abbiasaputo parlarci, in estensione e profondità, di noi e delmondo che viviamo, adottando sull’intera storia il pun-to di vista del giudizio morale. Tutti ricorderanno ilcelebre inciso che chiude, nell’VIII capitolo la scena delmatrimonio a sorpresa sventato dalla prontezza di donAbbondio:” Così va spesso il mondo….”. Poi il narratorefinge di correggersi:” Così andava nel secolo decimosettimo”, ma intanto, ci ha messo sull’avviso: cambianole circostanze, ma la storia troppe volte si ripete, perchél’uomo, in fondo, resta sempre lo stesso, con i suoi vizi ele sue virtù. La storia dell’intero romanzo è bellissima e costituisce ilprimo grande romanzo italiano che influenzò enorme-mente tutti gli scrittori che sono venuti dopo: l’occhiostraordinario di Manzoni ci aiuterà non poco a leggeredentro il mondo per cui è augurabile che, specie per ipiù giovani, il “lieto fine” possa trasformarsi in un “lietoinizio”! Ecco perché leggere (ma soprattutto rileggere) IPromessi Sposi, non sarà né fatica sprecata, né oziosaimpresa.

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Ricordiamoli insiemeL’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli partecipa commosso al dolore

delle famiglie per la scomparsa dei colleghi

GAETANO BALSAMO, MATTEO CASSESE, ALVARO CIMAGLIA, EMILIO COGLIANO, RENATO DE ROSA, GIACOMO DI NAPOLI, SALVATORE FAUGNO, FEDERICO FULCINITI, MICHELE GRASSI, MICHELE GRISI,

MARIANO IMPROTA, ENZO MARTELLA, FRANCESCO MAZZEO, ANTONIO MIGLIACCIO, ANTONIO MOLLO,BRUNO NICOLETTI, GOFFREDO NUZZO, ANGELO PERNICIARO, GIOVAMBATTISTA PIROZZI,

ROBERTO PISCOPO, ANNA FRANCESCA SCARPATI, MARIO SCHIOPPA, ENRICO TROJSI

Il loro ricordo resterà nella memoria dei tanti che hanno avuto il privilegio di conoscerli.

PROCEDURE PER ATTIVAZIONE PEC

Si ricordano le procedure perl’attivazione della PEC (Postaelettronica certificata) messa adisposizione degli iscritti con oneri acarico dell’Ordine:

- Collegarsi con il sito www.arubapec.ited inserire il codice convenzione(OMCEO-NA-0039), il codice fiscale, ilcognome, il nome (il sistema verificheràche i dati inseriti siano realmente di uniscritto all’Ordine).

La password deve essere minimo 8massimo 20 caratteri alfanumerici. - La richiesta della casella PEC vienesalvata e vengono generati in PDF idocumenti necessari alla sottoscrizionedel servizio PEC. - I documenti saranno inviati all’indirizzodi posta elettronica inserito on line. - La casella sarà attivata solamentedopo la ricezione via fax (0575 862026)della documentazione e di una copia delproprio documento d’identità. - Sarà inviata in 24/48 ore una e-mail diconferma attivazione unitamente ai linksper poter configurare la casella edaccedere alla web-mail. - Sarà inoltre possibile configurare lacasella sui più comuni client di postaseguendo le istruzioni suhttp://www.pec.it/GuideFilmate.aspxIl servizio di help desk verrà erogatotramite il numero 0575/0500.

34ULTIMA Bollettino OMCeO Napoli – Gennaio/Febbraio 2013

Il 19 ottobre èscomparso , aNapoli, il ProfessorGiuseppe Tirri,Presidente onorariodella Società Italianadi Reumatologia, giàProfessore Ordinariopresso la SecondaUniversità di Napolicon il ruolo diDirettore dell’Istituto di Clinica Medica eDivisione di Reumatologia e di Direttoredella Scuola di Specializzazione inReumatologia della I Facoltà di Medicinadell’Università di Napoli. La suaformazione inizia negli anni ‘50nell’Istituto di Clinica Medica dellaFacoltà di Medicina e Chirurgia di Napolidove insigni Clinici quali il Prof Bossa e ilProf Magrassi trasmettendo la propriacultura scientifica creavano “scuolamedica”. Nel 1968 il prof Tirri ottiene laLibera docenza in Semeiotica Medica.Dal 1979 al 1982 è Professore Stabilizzatodi Idrologia Medica presso la I Facoltà diMedicina Università di Napoli. Dal 1982al 1986 è Professore Associatoconfermato di Idrologia Medica. Nel 1986diviene Professore di ruolo di I Fascia inTerapia Medica Sistematica ed IdrologiaMedica. Dal 1986 al 1989 è ProfessoreStraordinario Titolare della Cattedra diSemeiotica Medica presso la I Facoltà diMedicina dell’Università di Napoli .Dal1987 al 1990 ricopre il ruolo di Direttoredella Scuola di Specializzazione inMedicina Interna. Dal 1989 al 1990 èProfessore Ordinario di SemeioticaMedica. Dal 1990 al 2000 è ProfessoreOrdinario di Reumatologia nonchéDirettore della Scuola di Specializzazionein Reumatologia della Facoltà di

Medicina della IIUniversità di Napoli.L’attività scientificadel Professore Tirri,svolta negli anni inmaniera continua eappassionata, ècostituita da oltre 300pubblicazioniriguardanti ricerchenell’ambito della

Fisiopatologia, Immunologia e Clinicadelle Malattie Reumatiche e del TessutoConnettivo, nonchè nel campodell’Idrologia Medica e della Clinica delleMalattie del ricambio. La suaconoscenza in ambito Internistico,Idrologico e Reumatologico lo ha vistoimpegnato nell’organizzazione dinumerosi Convegni nazionali edInternazionali e a ricoprire, in molteplicioccasioni, il ruolo di relatore emoderatore. La sua esperienzascientifica lo ha portato a far partedell’Editorial Board di numerose RivisteScientifiche Internazionali e Nazionali.Nell’ottobre 2003, per il contributo datoalla comunità scientifica, è stato insignitodel titolo di Socio onorariodell’Accademia di Storia dell’ArteSanitaria dal Ministero dei beni Culturalied Ambientali. Il Prof Tirri era un uomo di grandi qualitàumane e scientifiche, con una profondadedizione agli ammalati e agli studenti.Faceva della sua attività didattica unmezzo per trasmettere, con passione, lesue conoscenze, allo scopo di formaregiovani medici e reumatologi, espertinella diagnosi e nella terapia dellemalattie del tessuto connettivo e delleartriti croniche. Lascia un vuoto disimpatia, di stile e di conoscenza .

IN RICORDO DI GIUSEPPE TIRRI

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