Monografia OdM
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L’Officina della Moda
Documento riservatoa chi possiede un negozio di pregio
Un crescendo di valore
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Una collaborazione che va oltre il franchising,per movimentare ben specifici negozi di pregio
con sensibili risultati economici.
nomico e organizzativo dell’avvia-mento senza costi d’ingresso, nétantomeno royalties.A saracinesche alzate, ci si avvale,insieme a tanti altri punti ven-dita affini, della reputazione, delprodotto e dell’intera attività promo-zionale di un marchio affermato.I guadagni sul venduto si dividonosecondo gli accordi contrattuali,mentre l’invenduto viene riassorbitodall’organizzazione senza penalizza-zioni.
Il negozio è un valore che può es-sere messo a frutto in diversi modi,noi proponiamo il più redditizio: unintervento diretto del posses-sore, che con lo spirito di chi vuole“mettersi in proprio” entra come af-filiato in un circuito commercialedove la regola è quella della parteci-pazione e della condivisione.L’Officina della Moda diventacosì un partner d’impresa atutti gli effetti.Si sostiene insieme l’impegno eco-
Nell’universo femminile l’acquisto
di un capo di moda è un tipico
atto d‘amore verso se stessa.
Per questo l’abbigliamento è
sempre uno dei protagonisti dello
scenario commerciale, in primo
piano nelle vie più animate e
nei centri shopping di successo.
Il layout commerciale
Il programma dei negozi è statolungamente meditato e testato.L’esperienza pilota a Milano nel1993 in una zona strategica per loshopping, quindi lo studio del feno-meno dei centri commerciali conl’apertura di diversi punta-vendita.Contestualmente, un’attenzione par-ticolare è stata dedicata alla meto-dologia per l’impiego degli ambientiinterni.
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Il modello è preciso e collaudato, sia in dimensionee configurazione degli spazi che nell’approccio
alle aspettative dell’acquirente.
conoscenza del mercato, chiara fi-sionomia della consumatrice tipo,collezioni mirate.Allo stesso modo il punto venditadeve rispondere a precisi re-quisiti: superficie di vendita minimadi 50/100 metri quadri, ubicazionein centri con almeno 50.000 abitanti,posizione in zona centralissima, op-pure in importanti Shopping Center.Le condizioni per il successo sonosevere e rispettarle fa bene a tutti.
L’intero progetto si è formato e per-fezionato nel corso degli anni,quando il disegno imprenditorialedell’Officina della Moda si è orien-tato verso la scelta strategicadell’insegna monomarca, primacon negozi di proprietà tuttora attivi,poi con la formula dell’affiliazione inpartnership.I vantaggi per chi aderisce sono evi-denti: allestimento degli ambienti emodalità espositive sperimentate,
La marca come patrimonio
Le collezioni nascono tutte nel
centro-stile dell’Officina della
Moda sotto la direzione di
Elisabetta Villa, che provvede
personalmente alla scelta dei
modelli, alla selezione di tessuti
e accessori, alla decisione di
finiture particolari.
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Un marchio che opera dal 1983, punta avanzatadi un Gruppo con esperienza trentennale in tutti
i canali dell’abbigliamento donna.
ficina della Moda rimaneva laselezione del cuore e raggiun-geva le boutique attraverso agenti edistributori di fiducia, mentre la mac-china aziendale forniva parallela-mente i molteplici canali distributividell’abbigliamento di fascia media:sempre i cataloghi, la grande distri-buzione, l’ingrosso, le catene inter-nazionali… Un’esperienza preziosa,che ha costituito il vantaggio com-petitivo dell’Officina della Moda: la-vorare artigianalmente maragionare in termini seriali,perseguendo con sapienza la ma-gica alchimia prezzo/qualità.
La volontà di far nascere l’Officinadella Moda è scaturita dall’orgogliodi un’Azienda di giovani che neglianni Settanta realizzavano capi fem-minili per conto dei principali catalo-ghi di vendita per corrispondenza.Raccoglievano commesse, che otte-nevano anche perché fornivano ilprodotto completo: oltre a taglioe confezione, idea, disegno, modello,ricerca dei tessuti e degli accessori.Una parte di queste linee veniva peròmessa da parte e alimentava le colle-zioni di un marchio proprio, L’Officinadella Moda appunto.Nell’evoluzione d’impresa l’Of-
Produttori a tutto tondo
All’interno del settore tessile
essere produttori” costituisce un
chiaro elemento di identificazione
e distingue chiaramente da chi
affida a terzi la realizzazione delle
proprie creazioni, oppure dalla
organizzazioni distributive che
“griffano” i capi commercializzati.
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Il completo controllo dell’intera filiera realizzativagarantisce rapidità d’azione con aggiornamenti
anche in corso di stagione.
zione. Certo, anche per l’Officinadella Moda è vantaggioso avvalersidi risorse alternative e variabili, masalvaguardare il completo ciclo pro-duttivo interno consente di fornireai propri negozi regolari inte-grazioni delle collezioni, insi-stendo sui temi di stagione chehanno maggior successo e mante-nendo quindi sempre vivo l’inte-resse della clientela.Non dimentichiamo mai che l’Offi-cina della Moda ha sempre unospiccato stile di tendenza.
Un’autentica matrice imprenditorialeha dei punti fermi a cui rimane fe-dele e che difende gelosamente.Per l’Officina della Moda ce ne sonodue sostanziali.Il primo: anche se il Gruppo lavorasu molteplici canali distributivi, “ilfiore nella chiave inglese” con-trassegna l’eccellenza dellaproduzione e questi capi sono de-stinati esclusivamente e diretta-mente a punti-vendita qualificati.Il secondo: non essere condizionatidalle diversificazioni nella produ-
Nati e cresciuti staff
Remigio, Finanza e Controllo
Elisabetta, Creazione e Stile
Giovanna, Amministrazione
Antonio, Organizzazione e Produzione
Maria Grazia, Gestione Negozi
Patrizio, Direzione Commerciale
Lanfranco, Direzione Vendite
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Sembra una favola che sette fratelli costituiscanol’intero management di un’impresa strutturata,
però ecco l’organigramma.
gio, il talento creativo di Elisabetta,la caparbietà e l’attaccamento al la-voro di Antonio, la meticolosità diGiovanna.Appena il tempo di lasciare che ter-minassero la scuola e l’impresa difamiglia si è avvalsa dell’empatia edello spirito diplomatico di Patrizio,del dinamismo di Maria Grazia, dellafacilità a socializzare di Lanfranco.Questo non toglie che i Consigli diAmministrazione siano guerreggiaticome quelli di tutte le altre Aziende.Anzi, sono forse ancor più animati.
Il fatto che la signora GiuseppinaVilla, nel ruolo di mamma, sia riuscitacon i suoi sette figli a fare meglio diuna società di ricerca del personalenon deve meravigliare più di tanto.La spiegazione è molto semplice:dopo che il dottor Giulio Villa hadato l’avvio e ne ha seguito i primipassi, l’Azienda è cresciuta conloro e attorno a loro, valorizzan-done le doti individuali e la conge-nialità per specifiche mansioni.Si è partiti con l’intraprendenza e glistudi di tecnica aziendale di Remi-
Il pallino della comunicazione
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Sono numerosi i personaggi che
con il loro talento e la loro notorietà
hanno partecipato all’avventura
dell’Officina della Moda. Tra tutti,
citiamo Egon von Furstenberguna giovanissima Randi Ingermanappena sbarcata in Italia,
Ana Laura Ribas, quand’era
velina a “Striscia la notizia”.
La storia di una famiglia coincide con un percorsoimprenditoriale, con un marchio e anche con un
vigoroso lavoro di immagine.
vendere concretezza e maifumo.In contrasto, il fiore esprime il sensodi appartenenza a un mondo cheaiuta le donne a piacersi e a rendersidesiderabili.Questi temi sono stati regolarmentedeclinati in memorabili stagioni di co-municazione, che di anno in anno siriproducono parallelamente alle col-lezioni e sono al servizio e a di-sposizione della comunità deinegozi che hanno scelto di far partedel progetto dell’Officina della Moda.
L’attaccamento della famiglia-impresaVilla al simbolo della chiave inglese, ilfatto che il marchio sia stato difesonegli anni dalle tentazioni della diffu-sione massificata, il comune intento diesigere che l’Officina della Moda rap-presenti sempre il vertice della loroopera, trova la sua ragione profondanel riconoscersi collettivamente in unattrezzo di lavoro quotidiano che rap-presenta l’impegno anche fisicodi costruire un poco ognigiorno, di ingegnarsi a trovare so-luzioni continuamente nuove, di
Uno stile internazionale
La sfida nel mercato spagnolo,partita da Alicante, è un bancodi prova emblematico, perchéproprio dalla penisola ibericaprovengono alcuni tra i principaliconcorrenti internazionali dell’Officinadella Moda. La crescente preferenzadella consumatrice spagnola verso“la chiave con il fiore” esprime ilsuo bisogno di differenziarsi dallivellamento della moda di massa.
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Mentre si intensifica la capillarizzazione dell’Italia,la rete dei negozi dell’Officina della Moda
si dirama strategicamente oltreconfine.
blico e la gestione dell’attività,insieme a un altro aspetto chiave,l’assistenza vetrinistica edespositiva. E tutto questo, conte-stualmente alla ricerca stilistica, nonsi può fare tra le quattro mura di unchiuso mondo provinciale.A questo proposito sta decollandoun’importante esperienza pilota inSpagna, negozi monomarca sono at-tivi in Arabia Saudita, Croazia e Mol-davia; la Cina è vista non comeserbatoio di manodopera, ma comeuna smisurata platea di consumatoriinnamorati dello stile di vita italiano.
La moda è il più “internazionale” deifrutti del Made in Italy, una prospet-tiva e un respiro che sono fin dall’ini-zio parte dell’attività imprenditorialedell’Officina della Moda.E, anche se il disegno strategico nel-l’incremento dei punti-vendita sta pri-vilegiando la rete nazionale,l’espansione all’estero è un elementosostanziale del programma di svi-luppo. L’interconnessione dei mercatiaiuta infatti a perfezionare il modellodi business: fondamentale è infatti unulteriore servizio che l’Officina dellaModa rende ai suoi affiliati: la for-mazione per la vendita al pub-
L’Officina della Moda
Via Budriago, 10
24030 Carvico (BG)
fax 035.790309
tel 035.4388520
(riferimento Lanfranco Villa)
www.officinadellamoda.it
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Persone che sognano di mettersi inproprio per condividere un busi-ness avviato.Negozio con una superficie di ven-dita minima di 50/100 mq.Ubicazione in centri con almeno50.000 abitanti.Posizione in zona centralissima, op-pure in importanti Shopping Center.
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Collezioni continuamenteaggiornate, anche nel corso dellastagione.Nessun costo d’ingresso, né ri-chiesta di royalties: solo il paga-mento dei capi venduti.Ritiro dell’invenduto a fine stagionesenza alcun addebito.
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Formazione per la vendita al pub-blico e la gestione dell’attività.Assistenza vetrinistica ed espositiva.Strumenti di comunicazione e attivitàpubblicitarie.
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