OBESITA' - moodle2.units.it...Fisiopatologia dell'obesità ... aggiuntiva nel DM2 e oltre a...
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OBESITA'Secondo l’OMS, l'obesità è l'"epidemia" non infettiva di piùvaste proporzioni del terzo millennio. L'obesità e il sovrappesointeressano 2,3 miliardi di persone nel mondo e l'obesità da sola650 milioni di persone al di sopra dei 18 anni
L'obesità è definita sulla base dell'INDICE DI MASSA CORPOREA o BMI (Body Mass Index)
massa corporea in: peso (kg)/quadrato dell'altezza (metri)
se BMI è maggiore di 25 si parla di sovrappesose BMI è maggiore di 30 si parla di obesità
OBESITA'
Il BMI dipende dal bilancioenergetico: Se l'apporto calorico supera ilconsumo energetico, sidetermina un valoreeccessivamente grande di BMI
Un eccessi di tessuto adiposo, in particolare quello intra-addominale o viscerale, rilascia maggiori quantità di acidi grassiliberi (FFA) e citochine pro-infiammatorie che causano
⭕ insulino-resistenza: l'obesità è il più importante fattore di rischio per lo sviluppo del DM2⭕ alterazioni del metabolismo lipidico⭕ disfunzioni dell'endotelio⭕ effetti protrombotici e proaterosclerotici: Aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione
OBESITA' COME FATTORE DI RISCHIO
L'obesità predispone allo sviluppo di sindrome metabolica, neoplasie, apnea ostruttiva durante il sonno, alterazioni muscolo-scheletriche, infertilità e depressione
IctusCataratta
Malattia coronaricaDiabete tipo 2DislipidemieIpertensione
Neoplasie
Flebiti
Malattie polmonari
Steatosi epaticaCirrosi
Patologie vescicali
Patologie ginecologiche
OsteoartitiFlebiti
Gotta
COMPLICAZIONI COLLEGATE ALL'OBESITÀ
Fisiopatologia dell'obesità
Ogni individuo ha un proprio set-point di grasso corporeo geneticamentedeterminato regolato strettamente grazie ad un complesso meccanismoomeostatico
L'obesità si manifesta quando il meccanismo omeostatico viene alterato, assieme alla presenza di altri fattori come eccessiva introduzione di cibo, scarsa attività fisica, fattori sociali, culturali e psicologici
La componente genetica influenza le variazioni di peso dal 40 al 70%L'obesità monogenetica è rara (topi ob)
Fisiopatologia dell'obesitàIn condizioni fisiologiche, due ormoni stimolano la spesa di energia e diminuiscono l'apporto di cibo (segnali di energiasufficiente) a lungo termine: insulina e leptina(dal greco leptos, magro)
Una diminuzione dei livelli di insulina e leptina determinanoriduzione del dispendio energetico e aumentano l'apporto di cibo
Questi effetti sono mediatidalla stimolazione di recettori espressi a livellodel Sistema NervosoCentrale
La resistenza alla leptinasembra essere unacaratteristica dell'obesità
Topo ob/ob
Topo +/+
Fisiopatologia dell'obesità:i topi ob/ob non producono LEPTINA
ob/ob +/+ +/+ +/+
Magro
Magro
ObesoRiduzione apporto di cibo
Ridotta insulinemiaRidotta glicemia
Normale insulinemiaNormale glicemia
Nessun cambiamento
db/db +/+
+/+
+/+
Magro
ob/ob
DiabeteAumento peso corporeoAumento massa adiposa
Ridotto apporto di ciboRidotta insulinemiaRidotta glicemiaMorte per consunzione
Fisiopatologia dell'obesità:i topi db/db* non hanno i RECETTORI della leptina
db/db
Diabete
ObesoRidotto apporto di ciboRidotta insulinemiaRidotta glicemiaRiduzione della massa adiposaMorte per consunzione
Aumento peso corporeoAumento massa adiposa ob/ob non
producono LEPTINA
* db/db:modello di DM2
La LEPTINA è il principale controllore omeostaticodel set point della massa grassa
Peso stabile
Riduzione del grasso corporeo
Aumento del grasso corporeo
Obesità
introduzione di cibo=
spesa energetica
> introduzione di cibo
< spesa energetica
< introduzione di cibo
> spesa energetica
introduzione di cibo =
spesa energetica
Leptina
Leptina
Leptina
Leptina
LEPTINA: segnale di energia sufficenteLa leptina ė un peptide prodotto del gene ob, rilasciato quasi esclusivamente dal tessuto adiposo
Agisce tramite i propri recettori ad attività tirosino-chinasica intrinseca espressi in un gruppo di neuroni a livello del Nucleo Arcuato dell'ipotalamo determinando:
⭕ riduzione dell'apporto di cibo e della massa grassa⭕ aumento della spesa energetica
Il segnale della leptina sinergizza con quello dell'insulina
La mancanza congenita di leptina nell'uomo (rara) causa obesità reversibilecon terapia sostitutiva con leptina
NUCLEO ARCUATO
DELL'IPOTALAMO
ANORESSIGENI(SAZIETÀ)
ORESSIGENI(APPETITO)
INSULINALEPTINA
POMCCART
NPYAgRP
Pancreas
Il nucleo arcuato dell'ipotalamo contienedue popolazioni di neuroni:
+-
Tessuto adiposo
ANORESSIGENI(SAZIETÀ)
ORESSIGENI(APPETITO)
INSULINALEPTINA
POMCCART
NPYAgRP
Pancreas
Il nucleo arcuato dell'ipotalamo contienedue popolazioni di neuroni:
+-
Tessuto adiposo
I neuroni oressigeni sintetizzanoe rilasciano⭕ Neuropeptide Y (NPY)⭕ agouti related protein (AgRP)
La leptina diminuisce la sintesi di NPY e AgRP nei neuronianoressizzanti
I neuroni anoressigeni che esprimono⭕ pro-opio-melanocortina (POMC)⭕ cocaine e amphetamine related transcript (CART)sintetizzano e rilascianomelanocortina (MCH) e altritrasmettitori
La leptina aumenta la sintesi di MSH nei neuroni POMC
Neuroni POMC: Aumenta la sintesi di a-MSH (↑ SAZIETÀ)
IL RECETTORE DELLA LEPTINA:meccanismo di trasduzione del segnale
(leptina e insulina)
Neuroni NPY/AgRPDiminuisce la sintesi di NPY e ArRP(↓ APPETITO)
SEGNALE DI SAZIETÀ
ORESSIGENI(APPETITO) POMC
CART
NPYAgRP
Neuroni di 2' ordine
NPV DELL'IPOTALAMO
Dal nucleo arcuato i neuroni oressigeni e a anoressigeni siproiettano al nucleo paraventricolare (NPV) dell'ipotalamoregolando la spesa energetica, la risposta simpatica e la termoregolazione
ANORESSIGENI(SAZIETÀ)
Neuroni di 1' ordine
Negli individui normo-peso, la concentrazione plasmatica di leptina è strettamente correlata alla massa di tessuto adiposo: ⬇ durante il digiuno e ⬆ dopo introito calorico
⭕ Riduzioni della massa adiposa correlano con la diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di leptina e dell'insulino-resistenza⭕ Negli individui obesi i livelli circolanti di leptina sono elevati ed associati a resistenza alla leptina stessa (come nel DM2!)
LEPTINA
Il recettore della leptina è espresso anche a livello delle gonadi ed è coinvolto nella⭕ maturazione sessuale e riproduzioneLa deprivazione da cibo sopprime l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (anoressia, digiuno prolungato)
Peptidi di origine gastrica:
GRELINA
l'unico ormone rilasciatodurante il digiuno e chestimola l'assunzione di
cibo
Altri peptidi fungono da segnali a breve termine di appetito/sazietà (pasto per pasto)
Peptidi di origine intestinale:
PEPTIDE YYGLP-1
OSSINTOMODULINACOLECISTOCHININA
Peptidi di origine pancreatica:
POLIPEPTIDE PANCREATICOAMILINA
LEPTINA (tessuto adiposo) e INSULINA (pancreas) fungono da segnali a lungo termine della riserva energetica
IPOTALAMO(NPV)
TRONCOENCEFALICO
(NTS)
AFFERENZE VAGALI
Durante il pasto le fibre vagaliafferenti e quelle dell'area postrema(AP) sono stimolateda stimoli meccanici, chimici (nutrienti) e ormonali.Queste fibre raggiungono il nucleo del tratto solitario (NTS) nel tronco encefalico.Dal NTS partono efferenze vagali per la modulazione delle funzioni digestive e afferenze verso il nucleo arcuato e l'ipotalamo, il sensore del bilancio energetico
NEURONI ORESSIGENI(APPETITO)
GRELINA
NPYAgRP
When your stomach is growling it's making ghrelinAumento
dell'assunzione di cibo
+
L'unico ormone intestinale noto con attività di stimolazione dell'appetito: la sua secrezione correla con l'insorgenza dello stimolo della fame
I livelli di grelina aumentano prima del pasto (iniziatore del pasto) e diminuiscono in relazione alla quantità delle calorie introdotteGrelina
GPCRPeptide secreto dalle ghiandole ossintiche dellostomaco, stimola i propri recettori espressi sui neuroni oressigeni aumentandone l'eccitabilità e ilrilascio di NPY (aumento dei segnali di appetito)
NPY agisce anche sui neuroni anoressigeniriducendone l'attività (riduzione dei segnali di sazietà)
In individui normopeso i livelli plasmatici di grelina correlani inversamente con il peso corporeo (maggiori i livelli di grelina, minore il peso corporeo)
In individui obesi la riduzione post-prandiale dei livelli di grelina è ridotta
In individui a dieta la perdita di peso correla con l'aumento dei livelli di grelina (potrebbe vanificare il tentativo di restrizione calorica: insuccesso delle diete?)
GRELINA
GRELINA: potenziale farmacologico
In volontari normopeso, l'infusione di grelina aumenta l'apporto calorico (aumento dell'espressione e del rilascio di NPY e AgRP)Allo studio inibitori della GOAT (per l'attività recettoriale della Grelina è necessario l'inserimento di un gruppo octanoilico: unico esempio)
Ghrelin O-acyltransferasi
(GOAT)
⬇ della secrezione di insulina
⬆ della attività peristaltica
⬆ della velocità di svuotamento dello
stomaco
GRELINA: effetti centrali e periferici
Stimolazione vagale e feedback indiretto dal SNC
Effetti diretti nel SNC
IL SISTEMA NPY è un sistema multirecettoriale/multiligando che nell'uomo comprende quattro recettori GPCR (Y1, Y2, Y4 e Y5) e tre agonisti (NPY, PYY, PP) che attivano questi recettori con differente affinità
IL PP FA PARTE DEL SISTEMA NEUROPEPTIDE Y (NPY)
Il PP agisce tramite i recettori Y4 espressi nell'area postrema (AP) del tronco cerebrale e nel NPV
Peptidi di origine pancreatica:1. POLIPEPTIDE PANCREATICO (PP)
Secreto dalle cellule PP delle isole pancreatiche del Langerhans dopo ingestione di cibo per stimolazione vagale in proporzione allecalorie ingerite
Agisce principalmente a livello dell'ipotalamo (NPV) ed è un segnale di sazietà:⭕ promuove la soppressione dell'appetito⭕ aumenta la spesa energetica⭕ riduce lo svuotamento gastrico
POLIPEPTIDE PANCREATICO (PP)
Potenziale farmacologico
Degradato da DPP-IV (T1/2 di 6-7 min)Inibitori della DPP-IV (Sitagliptin) aumentano il periodo di soppressione dell'appetito per aumento del T1/2
L'amilina (islet amyloid polypeptide, IAPP) è un peptide
rilasciato dalle cellule β del pancreas con l'insulina in seguito
all'ingestione di cibo ed è un segnale di sazietà (Nei pazienti
DM1, I livelli di amilina sono scarsi o assenti)
L'amilina inibisce il rilascio di glucagone in sinergia con
l'insulina e rallenta lo svuotamento gastrico, con conseguente
riduzione dell'assunzione di cibo
L'amilina agisce tramite recettori espressi nell'AP e nel NTS
(non è stato identificato un recettore specifico dell'amilina e gli
effetti sembrano mediati dal recettore della calcitonina)
Peptidi di origine pancreatica:
2. AMILINA
AMILINA: potenziale farmacologico
Un analogo stabile dell'amilina non-amilogenico somministrabileper via sottocutanea, pramlintide, è autorizzato dalla FDA come terapia aggiuntiva all'insulina nel trattamento di DM1 e DM2 e determina perdita di peso
Assieme al PP e NPY, appartiene alla famiglia NPY
PYY è prodotto dalle cellule L intestinali (ileo terminale e colon) in proporzione alle calorie ingerite ed è un potente segnale di sazietà
Attiva i recettori presinaptici Y2 nel ARC, determinando inibizione dei neuroni oressigeni
PYY stimola l'assorbimento intestinale di fluidi ed elettroliti, riduce la secrezione gastrica e intestinale e rallenta lo svuotamento gastrico
Potenziale farmacologico
In individui sani o obesi, l'infusione di PYY riduce l'appetito e l'assunzione di cibo L'effetto avverso più comune è la nausea (passaggio da una piacevole sensazione di pienezza fino alla nausea)
Peptidi di origine intestinale:PEPTIDE TIROSINA TIROSINA (PYY)
Secreto dalle cellule intestinali L assieme a PYY e ossintomodulina (OXM) in fase post-prandiale
Assieme a OXM e il peptide glucosio-dipendente insulinotropico (GIP) fa parte del sistema delle incretine che stimolano il rilascio post-prandiale di insulina
Gli effetti regolatori sono mediati sia da afferenze vagali, sia dalla stimolazione dei recettori espressi nel ARC e PVN
Peptidi di origine intestinale:Peptide glucagone-simile 1 (GLP-1)
Analoghi del GLP-1: potenziale farmacologico
Exenatide: agonista a lunga durata d'azione, è impiegato come terapia aggiuntiva nel DM2 e oltre a migliorare il controllo glicemico determina perdita di peso
Liraglutide: agonista a lunga durata d'azione grazie alla catena di acidi grassi che favorisce il legame alle albumine
Somministrazione sottocutanea 1/settimana
Semaglutide: agonista a lunga durata d'azionesomministrabile per via orale(FDA settembre 2019)
In Italia per trattamento di DM2 e sottoposto a monitoraggio addizionale
Analoghi del GLP-1: potenziale farmacologico
Polipetide derivante dal preproglucagone e rilasciato dalle cellule L del colon in proporzione alle calorie ingerite, con un potente effetto anoressigeno
Gli effetti gasto-intestinali comprendono inibizione della secrezione gastrica, dello svuotamento gastrico e della secrezione esocrina pancreatica
Non sono stati individuati recettori specifici: gli effetti sembrano mediati dal recettore del GLP-1. Rispetto al GPL-1, ha minor effetto incretinico ma uguale capacità di ridurre l'apporto di cibo
Peptidi di origine intestinale: OSSINTOMODULINA (OXM)
Peptide intestinale secreto dalle cellule I nel duodeno e nel digiuno, è stato il primo per il quale è stata dimostrata la capacità di regolare l'appetito, promuovendo attraverso il vago il termine anticipato del pasto
Agisce tramite recettori accoppiati a proteine G denominati CCK-A e CCK-B, di cui il CCK-A espresso a livello del piloro e nelle afferente vagali media la sensazione di sazietà
Peptidi di origine intestinale: COLECISTOCHININA (CCK)
TRATTAMENTO DELL'OBESITA'
CAMBIAMENTO DELLO STILE DI VITA
Restrizione caloricaCambiamento di dietaEsercizio fisico
Effetti visibili dopo mesiRaramente risultati a lungo termine
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DELL'OBESITÀIntervento su circuiti neuronali coinvolti nella regolazione dell'assunzione del cibo e della spesa energetica:
⭕ sistema serotoninergico⭕ sistema adrenergico⭕ sistema dopaminergico
Sistema serotoninergico
Coinvolto nell'indurre sazietà (satiety e satiation) tramite
⭕ recettori 5-HT2c espressi sui neuroni POMC
⭕ recettori 5-HT1b espressi sui neuroni NPY/AgRP con
iperpolarizzazione e disinibizione dei neuroni POMC
⭕ recettori 5-HT3 espressi nel NTS
5-HT2c
5-HT1b
SIBUTRAMINA - FENFLURAMINAinibitori del trasporto vescicolare
delle monoamine VMAT2 e
dell'uptake di serotonina
Effetti avversi: ipertensione,
valvulopatie, infarto del miocardio
Ritirati dal commercio (2010 - 1997)
LORCASERINAagonista dei recettori 5-HT2c
LORCASERINA
Agonista selettivo dei recettori 5-HT2c (espressi nel SNC e non a livellocardiaco)Introdotto nel 2012 (USA only)Effetti avversi: sonnolenza, insonnia, mal di testa
Sistema noradrenergicoCoinvolto nella riduzione dell'assunzione di cibo tramite⭕ recettori a1- e b-adrenergici espressi nel NPV dell'ipotalamo⭕ recettori b3-adrenergici espressi negli adipociti
Composti simil-amfetaminici (aumentato rilascio di noradrenalina):
Fentermina - Dietilpropione - Fendimetrazina (Introdotti dal 1959)Effetti avversi: ipertensione, dipendenza e abuso
Sistema dopaminergico
L'assunzione di cibo determina rilascio di dopamina nei circuiti dellagratificazione (la stimolazione dei recettori D1 striatali aumental'assunzione di cibo palatabile)
Quindi la dopamina sembra più coinvolta nella regolazione del comportamento della ricerca e assunzione del cibo piuttosto che nellaregolazione del peso corporeo
TRATTAMENTO DELL'OBESITA' AGENTI CENTRALI
FENTERMINA Inibitore NAT, attiva i neuroni POMC - per trattamenti a breve termine
FENTERMINA + TOPIRAMATO (anti-convulsivante: blocco di canali voltaggio-dipendenti, potenziamento dell'azione del GABA, e inibizione recettori AMPA) (QNEXA - QSYMIA)Introdotto nel 2012 USAEffetti avversi: sonnolenza, insonnia, mal di testa
LORCASERINAAgonista selettivo dei recettori 5-HT2c
LIRAGLUTIDEincretino-mimetico (riduzione dell'appetito)
NALTREXONE (antagonista recettori MOR degli oppioidi) + BUPROPIONE (antidepressivo, inibitore NAT e DAT)
naltrexone blocca i recettori MOR
bupropione stimola i neuroni POMC
Riduzione dell’appetito aumento della spesa
energeticaa-MSH stimola i
neuroni ipotalamicib-endorfina inibisce
i neuroni POMC
Associazione NALTREXONE + BUPROPIONE:Meccanismo d’azione
TRATTAMENTO DELL'OBESITA' AGENTI PERIFERICI
ORLISTAT -CELISTATLegame irreversibile alle lipasi intestinali che idrolizzano i trigliceridi a FFA con riduzione dei grassi assorbiti di circa il 30%Efficacia: riduzione di 3 kg/anno
Effetti avversi: disturbi gasto-intestinali, urgenza alla defecazione
TRATTAMENTO DELL'OBESITA'
FARMACI RITIRATI DAL COMMERCIORIMONABANT: antagonista dei recettori CB1 degliendocannabinoidiEffetti avversi: depressione, tendenze al suicidio: ritirato nel 2009
TROGLITAZONE: agonista dei recettori PPAR-gEffetti avversi: necrosi epatica (ritirato?)
FARMACI IN FASE CLINICA DI STUDIOEMPATIC: bupropione (inibitore NAT e DAT) e zonisamide(anticonvulsivante)Effetti avversi: nausea, insonnia, mal di testa, ansia
TESOFENSINA: inibitore DAT, NAT e SERTEffetti avversi: depressione, possibili effetti cardiovascolari
RM-493: agonista selettivo dei recettori MC4
TRATTAMENTO DELL'OBESITA' IN ITALIA
ORLISTAT Xenical: 120 mg x 3 volte/dieAlli (OTC): 60 mg
MYSYMBABupropione + Naltrexone
Sottoposto a monitoraggio addizionaleEffetti avversi: suicidio - convulsioni
TRATTAMENTO DELL'OBESITA' IN ITALIA
OFF-LABEL
Fluoxetina, Sertralina (SSRI)MetforminaBupropione (inibizione NAT e DAT)Topiramato, ZonisamideExenatideInibitori della DPP-IV
AntidepressiviIpoglicemizzante oraleAntidepressivoAnticonvulsivantiIncretino-mimeticoIpoglicemizzanti orali
XULTOPHYInsulina Deglutec + liraglutide
TRATTAMENTO DELL'OBESITA'
TERAPIA CHIRURGICA
attualmente la più efficace
Effetti quasi immediati sui livelli di GLP-1 e sull'insulino-resistenza
Efficacia: perdita del 20-30% del peso
Effetti avversi: costosa, spesso irreversibile, 1% di mortalità
PREVENZIONE
A causa della scarsacompliance dellaterapia e delle suecomplicanze, la prevenzionerappresenta ilpresidio fondamentale neltrattamentodell'obesità e delle patologie ad essa correlate