Nuovo Artigiano - il Magazine di CNA Vicenza e CNA Verona 04/2013

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IL MAGAZINE DI CNA VICENZA E CNA VERONA NUOVO ARTIGIANO www.nuovoartigiano.it OTTOBRE 2013 Impresa Artigiana & P.M.I. - ANNO X N°35 del 3 ottobre 2013 - Poste italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma, DCB Po CONTIENE IP F+L=S FORMAZIONE + LAVORO = SVILUPPO SCOMMETTERE SUI GIOVANI, SULLA FORMAZIONE E SULLO SPIRITO IMPRENDITORIALE L’INVESTIMENTO PER IL FUTURO DELLE IMPRESE ARTIGIANE OLTRE LA CRISI

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Formazione + Lavoro = Sviluppo Scommettere sui giovani, sulla formazione e sullo spirito imprenditoriale l’investimento per il futuro delle imprese artigiane oltre la crisi

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a moltissimo tempo e in modo particolare in questi ultimi anni

ho insistito perchè anche le piccole impre-se e le micro imprese, che rappresentano la maggioranza della nostra Associazione, tro-vino la forza e il coraggio di intraprendere un cammino di cambiamento che consenta loro non la mera sopravvivenza, bensì un significativo rilancio verso il futuro.

03editoriali

D Cambiamento sul modo di fare impresa, anche e soprattutto nel mondo dell’artigia-nato.CAMBIARE PER NON MORIRE! È questo l’imperativo.Cambiare per non perdere decenni di storia e cultura delle nostre piccole imprese che tanto hanno dato, in modo particolare nel Nordest, in termini di contributo determi-nante allo sviluppo socio-economico-cultu-rale dal Dopoguerra in poi anche in Veneto. Imprese prese spesso a riferimento come modello da altre realtà anche straniere.Purtroppo ancora oggi le nostre piccole aziende, quelle che sono riuscite a rimane-re in piedi, risentono fortemente delle dure conseguenze della crisi economica globale. Però bisogna essere anche realisti. Vi sono moltissime realtà che dalla crisi hanno saputo trovare la volontà e le risor-se per il cambiamento che mai altrimenti avrebbero compiuto e che hanno permesso loro di superare non soltanto la crisi, ma an-che di trovare nuovi sbocchi commerciali e mercati che consentono di guardare con più speranza e serenità al futuro.

Anche piccole realtà. Anche quelle micro imprese che mai avrebbero

pensato di uscire indenni dal-la crisi. E che invece, anche grazie alle iniziative portate avanti con determinazione dalla nostra Associazione e da alcuni suoi dirigenti, han-no permesso loro di trovare uno sbocco produttivo in-sperato nei più svariati mer-cati, anche internazionali.Voglio sottolineare, tra le altre cose, l’iniziativa “AAA CERCASI NUOVO ARTI-

GIANO” che tanto lustro ha dato e continua a dare alla nostra CNA provinciale. E altre importanti iniziative, sull’onda di quel suc-cesso, sono già in cantiere e troveranno rea-lizzazione concreta nei prossimi mesi.Oggi più che mai le nostre aziende associate hanno intrapreso la strada dell’innovazio-ne e vanno a scuola di design per salvare l’impresa e progettarne il futuro. L’arte e la professionalità, unite all’innovazione, sono le protagoniste a tutto campo dello svilup-po economico delle imprese artigiane e non solo. Dopo dieci anni da presidente provin-ciale, voglio ricordare al neoeletto Nereo Sella che mi succede in questa carica che il compito primario di un presidente è quel-lo di operare in tutto e per tutto con il solo scopo del mantenimento e sviluppo delle imprese socie, collaborando in armonia e facendo sistema con tutto il mondo asso-ciativo. Il bene di CNA e di tutto quello che rappresenta.Una frase tratta dal libro di Edoardo Nesi mi è rimasta particolarmente impressa: “QUANDO SEMBRA CALARE IL SIPA-RIO SULLO SPLENDORE DI UN PAESE, SULLE PASSATE RICCHEZZE, SI APRO-NO DUE POSSIBILITÀ. ABBANDONAR-SI AL TRAMONTO OPPURE COGLIERE, NEL PRESENTE, I SEGNI DEL FUTURO.”Ora, cari amici, io vi invito con forza a co-gliere i segni del FUTURO!

artE, CuLtura, artigiaNato: LavoroLa forza delle piccole imprese: trasformare la crisi in un significativo rilancio verso il futuro - È questo il

messaggio del presidente uscente di CNA Vicenza al mondo imprenditoriale - A chi mi succede ricordo che il compito primario è operare per il mantenimento e lo sviluppo delle aziende socie

di Silvano Scandian

SILVANO SCANDIANCNA VICeNzA

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Nuovo artigiaNoA cura di CNA Vicenza e CNA Verona

Via G. Zampieri, 19 - 36100 VicenzaTel. 0444.569900 - Fax [email protected] www.facebook.com/nuovoartigiano

iMMagiNE, graFiCa E iMpagiNaZioNEAmos MontagnaEditrice MIllennium

Capo rEDattorELuisa Nicoli

rEDaZioNEUfficio Stampa CNA VicenzaUfficio Stampa CNA VeronaHassel Comunicazione

CoorDiNaMENto EDitoriaLEFerdinando MarchiPaolo Monaco Marco Troncon

HaNNo CoLLaBoratoiN QuESto NuMEro:Antonio GirardiGiuseppe ManteseAnna MartellatoAndrea PolelliElisabetta ScalaSilvano ScandianIrene Tecchio

FotograFiaFotografi CNA VicenzaArchivio CNA e Hassel

impresa artigiana & p.M.i.Periodico della CNAAut. Tribunale di Praton°6 del 25/6/04Dir. Resp.: B. LiseiRed. e Amm.: Media srl,Via Lombarda 72, ComeanaTel. 055 8716801Stampa: Rindi - copia 0,10

CoNtiENE i.p.

Informativa ai sensi del decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003.Spettabile Impresa, il D. Lgs. n 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEII DATI PERSONALI” , all’art. 13 impone l’obbligo di infor-mare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente vi si adempie compiutamente informandoLa che : 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuovere l’attività; 2) in relazione alle summenzionate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti carta-cei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonchè la piena ossevanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti dapubblici registri, elenchi; 4) contro la sopra indicate finalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Vicenza srl, corrente in Vicenza, via Zampieri, n. 19, Vicenza, Agosto 2010.

SoMMario

03 EDitoriaLi

artE, CuLtura, artigiaNato: Lavorodi Silvano Scandian

07 EDitoriaLi

ForMaZioNE pErESSErE CoMpEtitividi Ferdinando marchi

09 ESpEriENZE

CNa E uNivErSitÀ:iNSiEME pEr i giovaNi iN“iNtErNEt MarkEtiNg”

10 CopErtiNa

oBiEttivo: avviCiNarESCuoLa E Lavoroparla l’assessore regionaleElena Donazzan di luisa nicoli

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18 CopErtiNa

LaurEati artigiaNi:DaLL’uNivErSitÀaLLa BottEga

22 SpECiaLE

ForMaZioNEiNCNa

26 ruBriCHE

LEtturE

29 ruBriCHE

NEwS

24 SpECiaLE

È NErEo SELLaiL Nuovo prESiDENtEDi CNa viCENZa

20 StoriE artigiaNE

StagE E ForMaZioNEiN MEtaLMECCaNiCadi irene tecchio

27 ruBriCHE

DEStiNaZioNi

I SUOI SOGNI,LA NOSTRA

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07editoriali 07

arlare di formazione a volte ri-chiama alla mente fastidiosi e costosi adempimenti obbligato-ri. Qui trattiamo d’altro.

Con Nuovo Artigiano abbiamo intrapreso una sfida: offrire agli artigiani un magazine che ogni numero affronti un tema diverso, per cercare assieme idee e strumenti per re-agire a questa crisi, o meglio a questo cam-biamento planetario che stiamo vivendo e soffrendo.La formazione è un elemento fondamentale per la competitività dell’impresa e del nostro Paese.Ogni attività artigiana è sempre stata intrisa di formazione, di coesistenza tra apprendi-mento e lavoro. Il mestiere che si impara in bottega, un sapere che si tramanda verbal-mente.A questo addestramento ognuno ha sempre poi dato un tocco in più di fantasia, di crea-tività, di innovazione.Da qui partiamo.La forza economica del nostro Paese è sem-pre stata e rimane la capacità di trasforma-zione manifatturiera, non abbiamo materie prime, non possediamo altre ricchezze se non il nostro saper fare.Su questo oggi stiamo andando in crisi, stiamo subendo cambiamenti così veloci e radicali, che i nostri ritmi di evoluzione del saper fare non riescono a tenere.Cosa dobbiamo cambiare?Nelle interviste e negli articoli di questo nu-mero troviamo riflessioni sul tema ed espe-rienze.Abbiamo sempre vissuto una dicotomia tra scuola e lavoro, troppo spesso considera-ti come scelte alternative. Oggi il Ministro

Carrozza afferma giustamente “mai più a 25 anni senza un giorno di impiego”.Qui andiamo anche oltre e riportiamo le storie di laureati che hanno scelto di esse-re artigiani: laurea e sapere sprecato? No, tutt’altro!Tradizione e creatività, quando incontrano nuovi saperi e nuove tecniche, creano com-petitività.Con ciò non si vuol dire che per essere arti-giani sia necessaria una laurea. Sicuramente una scuola più orientata al lavoro ed un la-voro più intriso di formazione permanente (e ciò vale anche per chi possiede la sapien-za del mestiere), sono concetti da mettere in pratica da subito.Agli artigiani si richiede la curiosità di aprir-si a nuovi saperi, alla scuola di accogliere il sapere degli artigiani, vedi in proposito la bella iniziativa del “Master in arti e mestieri” portato negli ultimi anni delle scuole supe-riori di Verona.Certo che, in un momento in cui serve inno-vare, non possiamo permetterci 40 giovani su 100 senza lavoro: se l’obiettivo è fermare il declino, proviamo a realizzare una scuola che sia più impresa e viceversa!

ForMaZioNE pErESSErE CoMpEtitivi

La forza economica del nostro Paese è il “saper fare”, che sta andando in crisi a causa di un mondo che cambia in maniera veloce e radicale - Ma non possiamo permetterci 40 giovani su 100

senza lavoro: per fermare il declino e ripartire, servono una scuola che sia più impresa e viceversa - Agli artigiani oggi si chiede di aprirsi a nuovi saperi e alla scuola di accogliere il sapere artigiano

FerDINANDO MArChIDIrettOre CNA VerONA

P

I SUOI SOGNI,LA NOSTRA

RESPONSABILITÀCNA E LE IMPRESEL’ITALIA CHE SOSTIENE L’ITALIA ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE

di Ferdinando Marchi

CNa E uNivErSitÀ:iNSiEME pEr i giovaNi

0909esperienze

Contaminare il mondo dell’artigianato e della tradizione con il mondo dei giovani comunicatori e “smanettoni”? È quello che ha fatto CNA Vicenza, per il secondo anno, attivando un progetto di sperimentazione con il corso di Comunicazione dell’Univer-sità di Padova. L’interazione è avvenuta tra-mite il prof. Marco Bettiol che ha proposto ai 140 studenti del corso “Internet Marke-ting” di elaborare una strategia web cucita sulla pelle delle aziende. Una collaborazione che ha avvicinato questi due mondi: da una parte Alberto Zanchetta (legno), Antonel-la Martinato (restauro), Antonio Bonaldi (ceramiche), Arduino Zappaterra (metalli preziosi), Marco Guerra (metalli prezio-si), Marco Riatti (giardiniere), Maurizio Stragliotto (maglificio), Paola Gasparotto (agriturismo), Raffaella Bassa (laboratorio ceramico), Roberto Cestaro (mandorla-to), Valeria Rigon (metalli preziosi), Vania Sartori (ceramica) e Vittore Tasca (cerami-ca); dall’altra 13 gruppi di ragazzi pronti a mettersi in gioco. I risultati sono stati così soddisfacenti che CNA Vicenza ha deciso di premiare, con una borsa di studio, i due gruppi migliori: “iBrandy” e “Ad Maiora”. I due team, che hanno sviluppato un progetto rispettivamente per l’azienda orafa “Ardo-

vari” di Arduino Zappaterra e per l’agritu-rismo “Corte Del Maso”, raccontano così la loro esperienza:“Fin da subito abbiamo cercato di coglie-re le potenzialità del mestiere artigiano; da qui poi siamo partiti per il nostro proget-to di Social Media Marketing. Con questa esperienza abbiamo avuto la possibilità di conoscere un mondo spesso poco conside-rato dai giovani, scoprendo e toccando con mano ciò che sta dietro ad un accessorio come il gioiello”.“MANUALITÀ, QUALITÀ dei materiali, AMORE per il proprio lavoro e INNOVA-ZIONE. Queste le keyword che abbiamo attribuito all’affascinante mondo dell’arti-gianato; caratteristiche che non sempre ven-gono valorizzate al meglio, ma che grazie

alle nuove tecnologie possiamo far emer-gere. Cogliamo l’occasione per ringraziare CNA Vicenza, il prof. Marco Bettiol e Ar-duino Zappaterra per questa fantastica op-portunità, ritenuta da noi realmente utile per l’arricchimento culturale che ci ha dato e per le fantastiche esperienze costruttive che ci ha fatto vivere”.“Noi di Ad Maiora abbiamo partecipato con grande piacere al progetto propostoci dal prof. Bettiol e da CNA Vicenza. Un proget-to, secondo noi, valido sia per il nostro corso di studi, sia per la possibilità di toccare con mano quello che un domani potrebbe essere il nostro lavoro. Nei due mesi di progetta-zione, ci siamo messi a completa disposizio-ne dell’artigiano, cercando di trovare la via giusta per migliorare la sua presenza online. Nel fare ciò abbiamo riscontrato anche delle difficoltà, come è normale che sia, ma il ri-sultato è stato più che apprezzato. Dal nostro punto di vista, le università italiane dovreb-bero favorire sempre più progetti di inter-scambio tra le aziende e l’università. Questi, infatti, sono un’opportunità per le imprese di confrontarsi con idee e proposte nuove, e per noi studenti di imparare a capire i tempi e i modi del mondo del lavoro”.

L’interazione è avvenuta con il progetto di “Internet marketing” dell’ateneo di Padova - Coinvolti 140 studenti del corso di comunicazione del prof. Marco Bettiol - Tredici artigiani vicentini hanno aperto le loro botteghe ai ragazzi per varcare le soglie del web 2.0: premiati i team “Ad Maiora” e “iBrandy”

CNa E uNivErSitÀ:iNSiEME pEr i giovaNi

team iBrandy A. Giavara, A. Gallan, C. Giora, F. Giusti, G. Giannotti, G. Salerno, J. Miola, L. Lazzarotto, M. Peron

team Ad Maiora A. Mason, C. Gasparini, I. Agostani, E. Foffani, C. Azzalin, A. Pontarollo, J. Germini , M. Menon, G. Scipilliti, N. Dalla Pietà.

1010 attualitÀ

oBiEttivo: avviCiNarESCuoLa E Lavoro

Quando si parla di integrazione tra i “mondi” della scuola e del lavoro, di con-taminazioni e competenze trasferibili tra formazione e impiego, l’assessore regio-nale all’Istruzione, Formazione e Lavoro elena Donazzan, ci tiene a precisare che il Veneto ha scelto di non separare, nell’affi-dare gli incarichi di giunta, le competenze di questi referati come invece spesso ac-cade in altre regioni d’Italia. “È stata una decisione di governo importante. Perché solo così si possono costruire politiche mi-rate che possano comprendere tutte queste realtà e rompere quel ‘dialogo tra sordi’ di cui spesso si accusano in maniera recipro-ca mondo del lavoro e mondo della scuola troppo distanti tra loro”. Del resto, continua l’assessore Donazzan, il Veneto ha storicamente nel proprio Dna la

volontà di avvicinare queste realtà. “Non a caso qui, a fine Ottocento, ci sono stati an-che gli imprenditori mecenati” precisa. Così è stato quasi automatico per la Regione Ve-neto, e quindi per l’assessore Elena Donaz-zan, proseguire su questa strada spingendo molto la scuola verso l’impresa e viceversa: perché l’impresa veneta oggi non è più chiu-sa tra le sue quattro mura, ma si ingegna, crea, esporta, e quindi si deve avvicinare an-cora di più al mondo dell’istruzione e della formazione. E i numeri a Venezia sono in effetti significativi in tal senso. “Il primo obiettivo è stato costruire politi-che di governo efficaci, il secondo incidere con forza in un cambio mentalità perché il binomio scuola-lavoro sia considerato un unicum, in continuità, che mira alla crescita della persona, che a scuola deve trovare lo sbocco alla sua vocazione professionale. Il

terzo obiettivo è stato costruire strumenti e garantire risorse al progetto alternanza scuola lavoro. Durante l’anno scolastico i nostri ragazzi infatti fanno esperienze nel-le imprese grazie a interventi statali a cui si affiancano investimenti regionali importan-ti: il Veneto è la prima regione in termini di stanziamenti economici in questo. Stage e tirocini formativi sono fondamentali per introdurre la cultura del lavoro nelle scuole”.I percorsi di alternanza scuola lavoro hanno numeri importanti, di progetti ap-provati e studenti coinvolti. La regione Veneto ha anche avviato un’attività di mo-nitoraggio su un campione significativo di 20 istituti scolastici, 465 studenti e 44 aziende tra i progetti approvati 2011 e 2012, che ha rilevato l’efficacia dell’intervento. A completare invece il quadro dell’offerta formativa post-diploma il progetto degli ItS, istruzione tecnica superiore, ov-

di Luisa Nicoli

30%2011/2012

in 6 mesi

50%2010/2011

in 12 mesi

Il Veneto sta investendo risorse importanti per far dialogare due mondi che possono rilanciare le imprese e tamponare la mancanza di impiego tra i giovani - L’assessore regionale Elena Donazzan

parla dei risultati ottenuti con i percorsi di alternanza scuola-lavoro, di progetti per conservare i mestieri artigiani, di formazione professionale e del ruolo importante delle associazioni di categoria

eLeNA DONAzzAN, ASSeSSOre reGIONALe IStrUzIONe, FOrMAzIONe, LAVOrO

FORMAZIONE INIZIALE: TASSO DI OCCUPAZIONE

1111attualitÀ

vero un percorso formazione altamente specialistica, della durata solitamente di un biennio, che ha dato risultati positivi. “Questo è un obiettivo raggiunto, perché quasi tutti i ragazzi che hanno frequentato il primo biennio hanno trovato un posto di lavoro. Anzi, alcuni di loro sono stati ‘pre-notati’ ancora prima di concludere il percor-so di formazione specialistica. È stata una scommessa vinta. Vennero istituiti due anni fa, voluti dal ministro Gelmini, con pretese importanti, e cioè che fossero un’iniziativa pubblico-privata realizzata in fondazione, strettamente legata al mondo del lavoro. I primi studenti si sono diplomati quest’an-no, nei diversi ambiti, turistico, alberghiero, agroalimentare, meccatronica e logistica, della moda e made in Italy. E nel triennio 2013-2015 verrà introdotta anche la specia-lizzazione lavorazione orafa a Vicenza”.La Regione Veneto ha investito anche nella formazione professionale.“Direi proprio di sì: parliamo di 84 milioni di euro per 17mila ragazzi, e di questi qua-si il 50% ha trovato lavoro entro i primi sei mesi. Lì si ottiene una qualifica imparando un mestiere. E questo ci ha impegnati a so-stenere i centri professionali, in totale gra-tuità, praticamente sostituendoci allo Stato per garantire una parificazione tra scuola

dello stato e paritaria. I numeri sono im-portanti, i ragazzi trovano spazio per la loro vocazione oltre ad avere facilmente poi un posto di lavoro”.Veneto impegnato anche in progetti destinati a conservare i mestieri di un tempo.“Stiamo lavorando in maniera importante negli ultimi anni per fare in modo che sia favorito anche il passaggio generazionale. Ci sono alcuni mestieri del mondo artigia-no, anche considerati strategici, su cui ser-ve attenzione perché rischiano di sparire. E sono settori in cui c’è un’altissima professio-nalità delle maestranze che si sta perdendo. Il bando sulla formazione, con strumenti

specifici, prevede che un maestro artigia-no possa prendersi un giovane di bottega a cui insegnare il mestiere, e il tutto a carico della Regione Veneto. Che riconosce nell’ar-tigiano un ‘maestro’, al di là dei titoli, e nel progetto la valenza formativa dell’esperienza di lavoro per favorire quindi l’inserimento professionale”.Qual è il messaggio oggi?“La necessità è non scoraggiarsi. Credo molto nell’orientamento che si deve fare nei primi mesi dell’anno. E punterò alle scuole medie, impegnando in questo le associazio-ni di categoria. Dobbiamo andare a dire ai ragazzi e alle famiglie che certamente c’è la crisi e di conseguenza un rallentamento nel mondo del lavoro, ma che scegliere percorsi che sfociano verso una formazione più pro-fessionalizzante è una cosa buona e giusta, e mi riferisco agli istituti tecnici professio-nali. Non arrendiamoci ma formiamoci. La crisi passerà e abbiamo un patrimonio, un valore di storia di impresa, di imprenditori e di cultura del lavoro, che non possiamo né trascurare né abbandonare. Dobbiamo dire agli studenti di oggi che saranno gli artefici della ripresa e che per questo devono prepa-rarsi, studiare e recuperare anche quei me-stieri che possono rappresentare un nuovo rinascimento. Il messaggio principale alle famiglie è che hanno un ruolo orientativo importante e devono tornare ad assumer-selo”.In tutto questo che ruolo devono inter-pretare le associazioni di categoria?“Hanno un ruolo fondamentale per due aspetti. Perché possono fungere da testimo-nial con i loro imprenditori migliori, diven-tare quindi sponsor per favorire percorsi professionali raccontando le loro storie di impresa. Dando indicazioni al mondo del-la scuola, alle figure professionali di cui c’è maggiore bisogno. E poi nel ruolo non solo di servizio ma anche di vera e propria guida per le proprie aziende, come se fossero una multinazionale organizzata per le imprese”.

118 PrOGettI APPrOVAtI

55401.209.300 impegno finanziario

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TOTALE RISORSE STANZIATE

€ 278.917.495,88€ 281.697.737,38

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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

1212 copertina

Il consiglio arriva dal dirigente scolastico del Liceo Quadri di Vicenza Edoardo Adorno, referente per il CTS provinciale: “L’insegnamento va finalizzato alla prosecuzione degli studi e alla comprensione

della natura del mondo del lavoro” - Le possibilità di scelta devono essere chiare già durante il percorso formativo - E la scuola non è solo studiare sui libri, ma anche creatività e lavoro di gruppo

aprirE La SCuoLavErSo L’EStErNo

“Oggi è molto migliorato il rapporto scuo-la-lavoro rispetto a non troppi anni fa. C’è più attenzione. Ma c’è ancora molto da fare”. A dirlo è Edoardo Adorno, dirigente scola-stico del liceo Quadri di Vicenza e referente per il CTS provinciale. “In questo momento economico i ragazzi devono veramente fare di tutto per inserirsi nella società civile e nel mondo del lavoro. Ed è così difficile che la scuola non può far finta che non sia un suo problema. In un momento oggettivamente complicato, in cui il paese fatica a rilanciarsi come economia forte dell’Europa, la scuola deve dare il suo contributo. E gli unici ele-menti su cui puntare non possono che esse-re conoscenza, tecnologia, creatività, brevet-ti e il ‘Made in Italy’. In questo la scuola può fare molto”.

Più difficile avvicinare la scuola al mondo del lavoro in un liceo?“Facciamo un grande sforzo al Quadri per tentare di avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, sviluppando l’idea che c’è una profes-sione all’orizzonte e che bisogna prepararsi. Lo facciamo finalizzando l’insegnamento alla prosecuzione degli studi o alla com-prensione della natura del mondo del lavoro, tentando di far arrivare ai ragazzi l’impor-tanza della professione. L’idea è di formare un uomo, un cittadino e un professionista. E discipline e curricula vengono utilizzati per costruire queste dimensioni della persona, attraverso le quali si sviluppa la capacità di inserirsi nel tessuto sociale e di vivere i di-versi aspetti della nostra esistenza. Significa aprirsi all’esterno, guardare al mondo fuori dalla scuola”.

Di solito si parla soprattutto di stage.“Sì, esistono le forme classiche tradizionali

degli stage o dell’alternanza scuola lavoro. Gli istituti tecnici e professionali in questo sono attrezzati, i licei hanno iniziato con più fatica questo percorso perché l’idea di questi istituti è che siano molto lontani dal mondo del lavoro. Ma anche il liceo, vedi per esem-pio lo scientifico, ha bisogno di pensare all’inserimento professionale del ragazzo. A dare un indirizzo, un’attitudine, una voca-zione da sviluppare. Quasi tutti gli studenti dei licei proseguono gli studi. Ma anche il mondo universitario si differenzia in scelte

e percorsi. La scuola quindi deve dare la ca-pacità di leggere le diverse ipotesi di scelta e cogliere quali profili professionali ci posso-no essere all’orizzonte”.

In ambito scolastico, dove si deve an-cora lavorare per avvicinarsi al mondo del lavoro?“L’errore grave del mondo della scuola, che però stiamo cominciando ad evitare, è che le azioni su dove puoi andare arrivino alla fine del percorso informativo. Bisogna fare

prof. eDOArDO ADOrNO, Dirigente Scolastico liceo Quadri Vicenza

di Luisa Nicoli

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in modo che tutto questo avvenga durante il percorso, che ci sia la possibilità di spe-rimentare sul campo, di comprendere la spendibilità delle diverse discipline per orientarsi nel mondo del lavoro. E poi la scuola dovrebbe rinunciare all’idea sacrale dell’ora di lezione in classe, anche se nella percezione di molti docenti è una monta-gna difficile da superare. Ognuno pensa allo svolgimento del suo programma, ai conte-nuti in un rapporto frontale docente-alunni. Ma la scuola è anche fare, è sperimentazione dell’imparare. E dovrebbe fare un grande sforzo nella direzione della capacità di lavo-rare in team. Non valutiamo mai la capacità di collaborare dei ragazzi. Diamo sempre un voto individuale. Invece dovremmo dire agli studenti: organizzatevi, dividetevi i compiti, facciamo una ricerca, un approfondimento insieme. Proviamo a raccontare, a creare un prodotto che rappresenti la nostra esperien-za. Non qualcosa di ripetitivo e meccanico, ma di creativo e collaborativo. Quante scuo-le chiedono creatività ai ragazzi? Troppo po-che. Non serve la sola ripetizione di quello che il docente dice, la centralità del libro di testo, il modello intellettuale dell’insegnante è un’idea superata della scuola”.

E il mondo del lavoro cosa dovrebbe fare?“Evitare alcuni errori del passato, non del tutto scomparsi, di pensare alla scuola non come potenziale bacino di lavoratori di un settore ma come persona preparata a co-gliere diverse possibilità. L’addestramento in azienda deve servire in dimensione orien-tativa, per conoscere diverse mansioni e aspetti del lavoro, nel rispetto di una perso-na che sta crescendo, che è in età evolutiva, in cui vanno sviluppati il valore e la capacità di adeguare”.

Che ruolo hanno in tutto questo le asso-ciazioni di categoria?“Possono contribuire ad avvicinare questi due mondi. L’ex ministro all’Istruzione Mo-ratti ha tentato far passare l’esigenza che la scuola abbia un comitato tecnico scienti-fico, almeno come indicazione. E l’entrare nella scuola da parte del mondo del lavoro per giudicare i curricula che costruiamo, per spiegare quali competenze nelle figure professionali della scuola servono fuori è un dialogo molto fruttuoso, una collaborazione virtuosa che può produrre ottimi effetti per la scuola e la società”.

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È sempre più importante nel sistema educativo regionale veneto - Oltre 19mila studenti infatti scelgono questa strada - Il direttore dell’area formazione e lavoro Giancarlo Vincenzi detta le linee

del cambiamento: guardare al problema come sfida, tra capacità qualificate e autonomia

ENaip: ForMaZioNEproFESSioNaLE

Formazione professionale sempre più im-portante all’interno del sistema educativo regionale veneto. Basti pensare che gli stu-denti che scelgono questa strada quest’anno sono più di 19mila a fronte dei 200mila che frequentano percorsi quinquennali. Non più una scuola “di minor difficoltà”, ma per pro-blemi reali e compiti professionali specifici dei processi di lavoro. Quello di cui la nuova Italia ha bisogno. Ne parliamo con Giancar-lo Vincenzi, Direttore Area Formazione e Lavoro Enaip Veneto.Come cambia la formazione professionale attraverso i mutamenti socio-economici?“L’aver raggiunto nel Veneto questi nume-ri vuol dire rappresentare per le famiglie e per i giovani una possibile risposta al mo-mento di incertezza economica e sociale che attraversa la nostra società. I qualificati dei percorsi di Formazione Professionale (IeFP) hanno percentuali di inserimento lavora-tivo, a un anno di distanza dalla fine degli studi, che raggiungono il 70% e per il 65%. Questo, grazie a metodologie attive ‘del fare’, in cui lo studente è protagonista”.elevare la formazione di base, quanto è importante?“Formare un giovane al cambiamento e al risolvere problemi dipende dalle metodolo-gie per problemi reali che il formatore usa, ma vuol dire fornire sempre più conoscenze essenziali relative ai saperi scientifici e lin-guistici. Elevare la formazione di base vuol dire creare dei qualificati con le capacità e l’autonomia, guardando al ‘problema come sfida’: condizione prima per mantenere la competitività del nostro sistema economi-co”.Scuola e lavoro: due ambiti che avrebbero bisogno di più integrazione?“Nei nostri percorsi per i primi due anni già

esiste una ripartizione tra le aree di insegna-mento delle competenze professionali e cul-turali uguale al 50%; al terzo anno diventa per il 60% a favore dell’area professionale. Inoltre è obbligatorio lo stage. L’integrazio-ne potrà essere ancora maggiore quando sarà ulteriormente facilitata agli enti di for-mazione la possibilità di utilizzare la ‘forma-zione in assetto lavorativo’. Ciò porterebbe al completamento del sistema duale di for-mazione tanto declamato come succede in Francia o in Germania”.Nel nostro Paese abbiamo bisogno più di buoni operai oppure di buoni imprendi-tori?“Una cosa che viene continuamente detta agli studenti nei CFP è che ciascuno ‘è im-prenditore di se stesso’: un valore aggiunto per l’azienda perché evidenzia le capacità del

lavoratore di farsi carico delle situazioni, di affrontarle e di fare tutto quello che gli è per-messo per risolvere, compreso l’apprendere ulteriori cose nuove. Sono le persone che in momenti di crisi come questi sanno anche rischiare avviandosi in proprio e diventando imprenditori”.Cosa chiede a chi governa?“Alla Regione chiederei la legge sulla forma-zione professionale che permetta di uscire da una logica precaria di bandi annuali e che non mette in condizione gli Enti di Forma-zione di fare piani mirati di investimento. A livello nazionale è necessaria che la IeFP sia considerata un servizio pubblico essenziale per la crescita sociale, civile ed economica e che quindi i finanziamenti regionali previsti a bilancio possano essere considerati fuori dal patto di stabilità”.

di Anna Martellato

Giancarlo Vincenzi, Direttore Area Formazione e Lavoro eNAIP VeNetO

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La Fondazione Centro Produttività Veneto opera dal 1955 sul territorio - Fondata dalla Camera di Commercio, in collaborazione con il mondo associativo, lavora nel campo delle politiche del lavoro

e dei progetti per l’innovazione - Fiori all’occhiello: il Demotech e la Scuola d’Arte e Mestieri

Cpv: StruMENtia BENEFiCio DELLE pMi

delle politiche attive del lavoro, dei progetti per l’innovazione, delle iniziative per favo-rire l’imprenditorialità femminile e giova-nile, della promozione della responsabilità sociale d’impresa. Cuore pulsante del CPV sono i 12 Gruppi di Studio, che riuniscono

no un cenno a parte quelle dell’attivazione del Demotech (a Schio) e del rilancio della Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza. Il Centro TMD Demotech, Centro per il Trasferimento Tecnologico è stato pro-mosso dalla Camera di Commercio IAA di Vicenza e dal Comune di Schio, in collabo-razione con Confindustria, Confartigiana-

to e CNA e realizza importanti iniziative a beneficio del-le imprese del territorio nell’ambito dei materiali innovativi, del design in-dustriale, dell’informazio-ne e consulenza brevettuale e del trasferimento tecnolo-gico. I servizi che vengono erogati dal Demotech sono: servizio di innovazione nei materiali e nei processi pro-duttivi attraverso (MaTech Point e Future Lab); servizio di formazione e consulenza sul design industriale; ser-vizio brevetti e marchi (IP); servizio offerte e richieste di tecnologia; servizio di forma-

zione e training. Il rilancio della Scuola d’Arte e Mestieri (che è dotata di attrezzati laboratori) riguarda non soltanto il comparto orafo, ma tutta la filiera della creatività: dal settore della pel-letteria a quello dell’accessorio moda; dall’e-spressione artistica (disegno, acquerello, stampa) al design. La sfida è quella di “con-servare” gli straordinari valori dei “mestie-ri” e di collegarli alle moderne tecnologie, operando nel contempo per la protezione di marchi e degli altri elementi della proprietà intellettuale. La formazione presso la Scuola d’Arte e Mestieri è rivolta sia verso i giovani che verso coloro che operano in azienda.

imprenditori, manager e tecnici e che svi-luppano approfondimenti integrati su te-matiche specifiche di settore o di funzione aziendale.Fra le recenti iniziative del CPV merita-

“Formazione” è una sorta di parola chiave, che è entrata nel vocabolario socio-eco-nomico e negli obiettivi del mondo delle aziende, anche di quelle artigiane. Talvolta la formazione di imprenditori e dipendenti è obbligatoria (si pensi al tema della sicurez-za); in altri casi è connaturata alla tipologia del contratto utilizzato (si pensi all’appren-distato); in altri casi ancora è strumento as-sai utile sia per l’aggiornamento che per la crescita in termini di conoscenze e di rela-zioni sia interne all’azienda sia con i clienti ed i fornitori. Sul tema della formazione un elemento po-sitivo è quello del generale superamento del dualismo fra formazione in aula e formazio-ne “sul lavoro” (on the job): ad entrambe si riconosce oggi un grande rilievo e questo per il mondo dell’artigianato è di grande importanza. Quelle da trasferire infatti non sono solo conoscenze, ma anche “saperi” tradizionali e comportamenti. Per quanto riguarda il nostro territorio sia il sistema scolastico che quello formativo possono es-sere considerati di eccellenza; lo dimostrano anche specifiche indagini. La Fondazione Centro Produttività Veneto (CPV), fondata nel 1955 dalla Camera di Commercio di Vicenza in collaborazione con il mondo associativo e gli enti del ter-ritorio opera nel campo della formazione,

di Antonio Girardi

Antonio Girardi, direttore Fondazione rumor Centro Produttività Veneto

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di Andrea Polelli

La società consortile dell’Associazione, di tutte le sedi provinciali e regionali e di recente anche del Friuli Venezia Giulia, accompagna a vari livelli l’aggiornamento tecnico e professionale degli artigiani e dei

loro collaboratori - Un sostegno a 360° tra innovazione, sicurezza, ambiente e organizzazione d’impresa

ECipa, ForMaZioNE

Sin dalla propria costituzione CNA ha ac-compagnato l’azione di sostegno politico e sindacale alle diverse categorie di “mestie-ri” con l’attività di aggiornamento tecnico e professionale degli artigiani e dei loro colla-boratori. Un’attività che è cresciuta nel tem-po e si è sempre più articolata e sofisticata fino ad arrivare alla costituzione dell’ente consortile eCIPA. Alle prime esperienze di aggiornamento tecnico si sono progressivamente aggiunte molteplici attività. In maniera particolare quelle finalizzate alla crescita delle com-petenze imprenditoriali, al miglioramento organizzativo aziendale, alla formazione dei neo imprenditori e delle donne impren-

nuove ed indispensabili competenze, per sostenere reti di aziende, favorire la ricerca e l’innovazione nei contesti aziendali, sostene-re le imprese artigiane su sicurezza, ambien-te, organizzazione d’impresa, responsabilità sociale, promozione e commercializzazione dei prodotti e servizi.Le CNA grazie agli uffici Formazione stanno svolgendo un ruolo importante di traduzio-ne dei fabbisogni delle aziende dei territori in percorsi formativi rivolti sia agli impren-ditori che ai loro collaboratori perché la for-mazione sia effettivamente tarata sui fabbi-sogni dei settori e delle imprese stesse e sulle concrete esigenze delle persone in funzione della loro occupabilità. E parallelamente va-lorizzando e rinforzando il riconoscimento dell’apprendimento negli stessi luoghi di la-voro (competenze non formali e informali).Gli orientamenti in tema di politiche forma-tive sono a favorire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita per permettere a tutti gli attori della vita economica e sociale di rispondere alle richieste dall’attuale società della conoscenza, sottolineando l’indisso-lubile legame che esiste fra sviluppo delle risorse umane e promozione degli interessi degli individui, delle imprese e della società. Un impegno difficile da sostenere per i di-versi uffici formazione di CNA, ma perse-guibile da una grande “rete” dedicata. Un’or-ganizzazione capace di progettare e gestire progetti complessi anche con altre Regioni o Paesi europei, capace di conseguire e man-tenere numerosi accreditamenti regionali, autorizzazioni ministeriali, valorizzando le numerose esperienze pregresse. Questa rete di CNA è l’Ecipa, la società consortile di tut-te le CNA provinciali e regionale del Vene-to e recentemente anche del Friuli Venezia Giulia per lo sviluppo della formazione e dei servizi a favore delle imprese artigiane.

ditrici; per facilitare il passaggio generazio-nale, la formazione degli apprendisti e per l’organizzazione di percorsi formativi volti al conseguimento di svariate abilitazioni pro-fessionali o “patentini”, la formazione sulla sicurezza. Le esperienze formative rivolte ai giovani in raccordo con Istituti Professiona-li e Tecnici per favorire la preparazione dei giovani ed il loro inserimento lavorativo, per favorire l’occupazione e migliorare le competenze dei lavoratori cassa integrati, in mobilità, ed i percorsi di inclusione sociale. Da evidenziare le sempre più significative esperienze con le Università per affinare la ricerca nei contesti delle imprese artigiane, per sviluppare nella nostra Associazione

ANDreA POLeLLI, DIrettOre eCIPA s.c.a.r.l.

pER lE impREsE di cna

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di Anna Martellato

Dal 21 al 23 novembre alla Fiera di Verona ritorna il salone nazionale dell’orientamento, scuola, formazione e lavoro: oltre 500 realtà presenti, 90 appuntamenti - E quest’anno lancia un messaggio

importante: l’artigianato tra tradizione e innovazione, si vince così la scommessa della rinascita

Disoccupazione giovanile da bollettino di guerra (39,5%), giovani senza lavoro che toccano i 3 milioni e l’incubo crisi che va a braccetto con l’emergenza lavoro, a ogni età. Quest’anno non poteva che essere il tema del lavoro il nodo centrale di JOB&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuo-la, la formazione, il lavoro, in programma dal 21 al 23 novembre alla Fiera di Verona. “Tema scelto per questa edizione è trovare lavoro a scuola: sembra un ossimoro, ma non lo è – spiega Claudio Gentili, respon-sabile Education di Confindustria e coor-dinatore comitato scientifico JOB&Orienta - Purtroppo in Italia vige il luogo comune che prima si studia e poi si lavora. Ignoran-do che i ragazzi tra i 15 e i 29 anni passano più tempo seduti sui banchi di qualsiasi loro coetaneo in Europa. I giovani italiani che studiano e lavorano in Italia sono solo il 3%;

della nuova Italia partono dai giovani che scelgono un percorso manifatturiero. Non a caso a JOB&Orienta 2013, promosso da VeronaFiere e Regione del Veneto in colla-borazione con Ministero dell’Istruzione e Ministero del Lavoro, va in scena anche la sezione “Arti, Mestieri e Professioni” dedica-ta agli enti di formazione professionale e agli ITS-Istituti Tecnici Superiori, che vede in programma numerosi laboratori e simula-zioni sui vecchi e nuovi mestieri. “Sono con-vinto – svela Gentili - che l’Italia rinascerà sul manifatturiero, in cui c’è, naturalmente, l’artigiano”. Ma in chiave nuova, non dimen-ticando le conoscenze ‘di una volta’. Vincerà la scommessa della rinascita chi riscopre la tradizione artigiana, modernizzandola con nuove tecniche digitali”.

vEroNa JoB&oriENtatra arti E MEStiEri

COSP: UN MASTER DI ARTI E MESTIERIIl Cosp (Comitato Provinciale per l’Orientamento scolastico e professionale di Ve-rona) propone per l’anno scolastico 2013/2014, nell’ambito del progetto Itinera, un master “arti e mestieri”, basato sul tema dell’artigianato, che vedrà il patro-cinio anche di Cna Verona. I master di orientamento del Cosp sono dei percorsi che hanno lo scopo di aiutare gli studenti a capire se la loro idea di uno specifico lavoro corrisponde alla realtà. Potranno vedere e conoscere luoghi, contesti e in-contrare le persone che lavorano nei settori che li interessano. Il master di orienta-mento, uno dei tanti percorsi proposti dal Cosp, è rivolto agli studenti delle classi IV e V degli Istituti Secondari di II grado. Per parteciparvi è necessaria l’iscrizio-ne. Per informazioni www.cosp.verona.it.

in Germania il 33%. Un abisso”.Si apre con queste premesse il dibattito a Verona: con oltre 55mila visitatori nella scorsa edizione, più di 500 realtà presenti in rassegna, 90 appuntamenti in calendario tra convegni, dibattiti e seminari, JOB&Orienta torna con l’obiettivo prioritario di far co-noscere e valorizzare gli strumenti volti a favorire l’inserimento occupazionale dei giovani. Sfidando le vecchie logiche e apren-dosi al nuovo, senza paura: ecco la ricetta per uscire dalla crisi, svela a Nuovo Artigia-no Gentili. Perché una cosa è certa: le basi

18 storie artigiane

di Irene Tecchio

Dalla laurea in architettura al laboratorio di ceramica: quando un hobby diventa un lavoro - Chiara Raccanello, 40enne di Cittadella, ha scoperto la passione per una tradizione artistica tipicamente vicentina e per la lavorazione manuale - Oggi ha un laboratorio artigianale a Bassano del Grappa

LaurEati artigiaNi: uN BLog pEr raCCoNtarE i giovaNi DaLL’uNivErSita’ aLLa “BottEga”

Ha ben poco di tradizionale il suo percorso verso il mestiere artigiano! Chiara racca-nello, quarantenne di Cittadella, diplo-mata al Liceo Classico ha scelto di studiare Architettura con l’idea di insegnare educa-zione artistica nelle scuole medie. Mentre frequentava la facoltà a Venezia ha deciso di seguire, per curiosità, un corso di ceramica presso la bottega “La ciotola” di Cibille Hel-ler. Dopo il corso ha continuato a lavorare come apprendista decoratrice, scoprendo la vera passione per le ceramiche. Da qui poi l’avvicinamento alla lunga tradizione artistica dell’alto vicentino. Durante l’ulti-mo anno di studi ha frequentato un corso a Nove come Operatore Polivalente in Cam-po Ceramico. Un corso sovvenzionato dalla CEE che le ha permesso di approfondire le tecniche della lavorazione e di imparare da maestri artigiani quali Nico Toniolo della “Bottega del Tornio” e Fabiola Scremin di “Futuro Antico”.Nel maggio del 2002, dopo essersi laure-ata, ha aperto il suo laboratorio “Il Pesce rosso” nel centro di Bassano del Grappa. “Aprire un’attività artigianale di punto in bianco non è così facile”, racconta Chiara “Per 5 anni l’ho dovuta tenere come attività secondaria! Mi mantenevo insegnando nuo-

tettura, che spazia dal settore umanistico a quello tecnico, mi ha insegnato quel rigore e quella precisione importanti nel proces-so di lavorazione della ceramica. Di sicuro, poi, presentarmi a clienti e fornitori come Artigiana Laureata è stato ed è un ottimo biglietto da visita, punto di forza e motivo di rispetto.” Una passione per il lavoro manuale che vuole assolutamente trasmettere.“Penso sia importante mostrare ai giovani che lavorare non vuol dire solo andare in ufficio e sedersi a una scrivania. Può essere una cosa che ha attrattive, colore, manuali-tà… E chissà che qualche bambino vedendo il mio laboratorio non inizi a sognare di fare un lavoro alternativo, di diventare magari un ARTIGIANO!”

to nelle piscine e due mattine alla settimana davo sfogo alla mia creatività realizzando oggetti artistici in terracotta. Dal 2008 ho iniziato a ridurre le ore dedicate al nuoto fino a diventare una ceramista a tempo pie-no.” Per fare dell’artigianato il suo lavoro prin-cipale, insomma, le ci sono voluti quasi 10 anni. Questo le ha permesso però di fare esperienza, tarare la sua capacità produt-tiva e scegliere su quali prodotti concen-trarsi. Non è stata una scelta subito condivisa da parenti e amici, ma la sua storia è la dimo-strazione che lavorare in un certo modo paga. “Dopotutto non sono così lontana dai miei studi!”, spiega Chiara “Le ceramiche sono oggetti d’uso e d’arredamento che en-trano nelle case. Inoltre il corso di Archi-

19storie artigiane

LaurEati artigiaNi: uN BLog pEr raCCoNtarE i giovaNi DaLL’uNivErSita’ aLLa “BottEga”

“ho sempre voluto fare questo. Fin da bam-bina. Le mie amiche, come tutte le bambine, volevano diventare ballerine, maestre... Io no: volevo fare la stilista”.Capelli scuri, lineamenti delicati, grandi occhi nocciola e originalità da vendere. Camilla Oliosi è una ragazza di 29 anni che ha realizza-to il suo sogno di bambina con il suo marchio Bizzaria Jewel Cou-ture, nuovissimo brand fondato a Verona da lei, designer, fashion lover e ap-passionata di glam details. Colletti “rock”, ma preziosi, bracciali in stoffa con gioielli; cinture con bottoni vintage, cravatte in tartan con pizzo e fiocchetti, maxi papillon con le carte da poker. “L’idea di base del brand è di creare accessori dal design particolare in grado di trasformare qualsiasi look in pochi attimi - spiega Camilla - un vecchio abitino nero? Una camicia? Un golfino dall’aspetto banale? Con un collier in stoffa o un polsino in tulle tutto può acqui-stare nuova vita e diventare glam”. Ma non è stato sempre tutto facile e in salita. Dopo il liceo linguistico, l’università in Mediazione

Una laurea in mediazione linguistica a Trento, un lavoro all’estero in Ungheria e poi la voglia di realizzare il sogno che aveva fin da bambina - Camilla Oliosi, 29 anni, veronese, oggi è designer e stilista - Con un marchio “Bizzaria Jewel Couture” che mescola il vintage ai dettagli moda e glam

di Anna Martellato

LaureatiArtigiani.it è un blog che racconta le storie di giovani che, dopo la laurea, hanno deciso di dedicarsi a un mestiere artigiano.Il progetto è nato nel dicembre del 2012 per iniziativa di Elisa Di Battista, giornalista freelance che da tempo si occupa di mondo del lavoro e giovani. Elisa ha osservato una tendenza in aumento tra i giovani italiani che, per passione o per necessità, intrapren-dono un percorso dall’università alla bottega. Dopo essersi imbattuta nelle prime storie e dopo esserne rimasta affascinata, ha deciso di scovarne altre e condividerle online. Storie positive, di coraggio e intraprendenza, che possono essere uno stimolo per molti ragazzi che non sanno che strada scegliere ma anche la dimostrazione che una formazione accademica può essere un valore aggiunto per chi svolge un’attività manuale.

cos’altro, strada facendo...”. e così sono iniziate le collezioni. “Sì, anche se il mio sogno è e resta quello di creare una linea di abbigliamento. Intanto l’ho creata per i nostri amici a quattro zampe! Un’azienda di Trieste ha visto i miei lavori e mi ha proposto una collezione per cani, setto-re finora a me sconosciuto. E devo dire che mi si è aperto un mondo: la collezione è andata a ruba”.Non dev’essere facile sfidare la crisi e met-tersi in proprio, soprattutto di questi tempi. Cosa ti ha spinto? “Perché è quello che ho sempre voluto fare. Puoi anche avere tutti gli aiuti del mondo ma senza passione difficilmente spicchi. Per avere successo il primo passo è essere convinta della tua scelta. Al 100%”.Che cosa ti aiuta di più nell’avere successo e nel farti conoscere?“Il web, e poi partecipare alle fiere, dove si ac-cumulano ordini che ti portano entrate. Ma non bisogna tenere tutto nel salvadanaio, bi-sogna continuamente investire, con oculatez-za: si tratta di mantenere il giusto equilibrio tra guadagno e investimento”.

linguistica a Trento, poi un lavoro all’estero in Ungheria, per poi tornare in Italia e provarci davvero a realizzare quel suo sogno di bam-bina. C’è stato un momento di svolta, che ti ha portato a intraprendere questa strada? “Tornata in Italia mi sono detta: proviamoci. Nel marzo 2012 ho iniziato un corso di taglio e cucito a Verona all’ufficio della moda: mi ha aiutato moltissimo. E a luglio ho aperto la mia partita IVA, mentre mio marito Francesco si è occupato del sito e dello shop on line”. Ora Camilla punta sulle fiere per farsi co-noscere e far conoscere le sue creazioni: da Weekend donna di Milano, al Macef, impor-tante vetrina per una giovane designer come

lei. Ma l’ispirazione per crea-zioni così insolite da dove viene? “Viene così, non la cerco: prendo una stoffa e riesco a visualizzare nella mia mente il lavoro già fatto. Poi magari ne esce fuori qual-

20 storie artigiane

Esperienza e professionalità giocano un ruolo decisivo per la competitività delle piccole e medie imprese - Due elementi che vanno coltivati e continuamente aggiornati investendo sulle persone

e sulla loro professionalità - La Vlm di Marano Vicentino lo ha fatto, come racconta Ivano Maistrello, titolare dell’azienda e da quest’anno presidente dell’Unione Produzione di CNA e delegato nazionale

StagE E ForMaZioNE iN MEtaLMECCaNiCa

L’importanza della formazione e dell’espe-rienza. Per la competitività dell’impresa. Si ritrova tutto questo, e molto altro, nella sto-ria di Ivano Maistrello, titolare dell’azienda metalmeccanica Vlm di Marano Vicentino, socio di CNA, e da quest’anno anche Pre-sidente dell’unione Produzione e Delegato nazionale. Dopo il biennio della scuola professionale a indirizzo meccanico ha frequentato vari cor-si e un po’ alla volta ha costruito la sua real-tà imprenditoriale. “L’azienda è nata da una sfida con me stesso! - racconta - Lavoravo in un’industria come lavoratore dipendente, svolgendo sempre la stessa mansione e sen-za spazio per la creatività e la riflessione. Era una situazione che mi andava stretta”.Così a 34 anni, con un po’ di esperienza alle spalle e la voglia di sperimentare, ha deciso di mettersi in gioco. Dopo un’esperienza di

ro che svolge.” Dopotutto la conoscenza è alla base di ogni professionalità. La Vlm è un’azienda che si confronta spesso anche con il mondo delle scuole. “Ogni anno attiviamo in media uno stage, soprattutto con gli istituti professio-nali, ma la mia disponibilità è aperta a tutte le scuole. Dalla mia esperienza, stage e ti-rocini sono un’opportunità per le piccole aziende di ricevere nuovi stimoli e di di-venire attori formativi avvicinando i ra-gazzi al lavoro artigiano. Mi capita spesso di accogliere ragazzi di 16/17 anni che non conoscono il lavoro ma che hanno la voglia di impegnarsi e di imparare. Io come titola-re cerco di dare sempre una chance e uno stimolo ai giovani a esprimere le loro idee e a confrontarle assieme. Perché è solo nel confronto che si cresce! Questo vale per gli stagisti, i dipendenti e tutti i miei collabo-

due anni con un socio, nel 1999 Ivano Mai-strello ha aperto la sua officina con solo due dipendenti. Oggi, dopo 15 anni di attività, l’azienda conta dieci dipendenti e realizza lavorazioni meccaniche di precisione anche fuori provincia e per il 10% anche all’estero.Ivano Maistrello è un artigiano che cre-de fortemente nel valore strategico della formazione. “Personalmente la ritengo un valore aggiunto per i miei dipendenti e, di conseguenza, per la competitività della mia azienda. È per questo che, oltre ai cor-si obbligatori, al mio personale propongo regolarmente corsi di inglese, di gestione aziendale e di metrologia con il supporto di ECIPA, Ente di Formazione della CNA. Accrescere le proprie competenze e la pro-pria cultura fa parte di quel bagaglio di espe-rienze e di conoscenze, utile alla persona in quanto tale ma, di riflesso, anche per il lavo-

di Irene Tecchio

21storie artigiane

ratori”.Non è proprio questo il significato di Lavoro Artigiano? Un lavoro che permette di mette-re del proprio nel prodotto creato, un lavoro basato sul contatto umano e che lascia spa-zio alla persona. La Vlm di Maistrello dimostra una gran-de apertura anche nei confronti delle al-

Sviluppo

I NOSTRI SPORTELLI a Vicenza e a Verona Artigiano è un Consorzio Fidi. La sua attività principale

consiste nella prestazione di garanzie, a favore dei propri associa-ti, al fine di agevolare l'accesso al credito. Sviluppo Artigiano si prefigge altresì l'obiettivo di aggregare le imprese per semplificare il dialogo con il sistema bancario e finanziario e migliorare la conoscenza dei prodotti.

Sviluppo Artigiano opera in Veneto e in Lombardia. È iscritto nell'Elenco Speciale degli Intermediari Finanziari, previsto dall'art 107 del T.UB. e, in quanto tale, è soggetto alla vigilanza della Banca d'Italia. Per questa ragione il sistema bancario e finanziario attribuisce particolare vigore alle garanzie rilasciate da un Confidi quale Sviluppo Artigiano.

Le principali linee di credito di Sviluppo Artigiano sono: - credito a breve (fido di c/c, sbf, anticipo fatture, anticipo contratti, etc.) - credito a medio/lungo termine (mutui per investimenti e progetti di innovazione, consolido passività, ristrutturazione di posizioni debitorie, liquidità)- finanziamenti agevolati- credito per l'avvio di nuove imprese

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tre aziende. L’impresa ha aderito infatti a “Mettiamo le ali”, il progetto attivato da CNA Veneto in collaborazione con le CNA provinciali di Vicenza e Padova come rete di imprese per affrontare il mercato estero con un’offerta unica di prodotti. “Lo scopo è fare sistema, unendo le forze”, spiega Ivano Maistrello. “Siamo ancora nella fase iniziale

ma sono molto contento del rapporto che si è instaurato tra le varie aziende e della pos-sibilità che abbiamo di cooperare, confron-tarci e discutere assieme.” Sentire queste parole da un artigiano fa ca-pire come siano davvero le persone il vero capitale di un’impresa artigiana!

22 speciale

“Non sono gli altri che devono modificarsi: siamo noi che dobbiamo crescere”

CrEarE proFESSioNaLitÀ

Le CNA di Vicenza e Verona, grazie agli uffici Formazione, strutturano ogni anno un pacchetto di percorsi formativi tarati sui fabbisogni delle aziende del territorio e di tutta la comunità. La mission di CNA Formazione è creare professionalità che possano rispondere alle esigenze emer-genti e renderle all’altezza di sfide sempre nuove. Il prolungarsi della crisi recessiva interna-zionale, ha messo a dura prova il lento pro-cesso di riorganizzazione avviato dal nostro tessuto produttivo fatto di piccole e piccolis-sime imprese. Un riadattamento necessario nel tentativo di contenere la concorrenza attraverso migliori investimenti verso pro-dotti e processi a maggior valore aggiunto. Un programma di interventi complessi mes-si in atto da singole imprese, da gruppi di imprese creando nuove alleanze di tipo re-ticolare: con l’obiettivo di incontrare nuovi clienti e mercati, ma anche sistemi più effi-caci di forniture. Nell’incertezza della ripresa economica, in particolare per i sistemi di microimpresa, diventa quindi centrale il significato che assumono gli investimenti in conoscenza e innovazione per migliorare le performance aziendali.In questo contesto la formazione ha assunto una posizione di rilievo, in quanto risorsa decisiva per il miglioramento della posizio-ne competitiva. Nel corso del tempo si è passati da un’idea di formazione intesa come semplice adde-stramento finalizzato all’esecuzione di un lavoro, a un concetto più complesso di for-mazione globale, attenta ai cambiamenti del sistema economico e sociale e imperniata sulla centralità della persona. Il riconoscimento del valore strategico at-tribuito alla formazione, e in particolare in materia di formazione degli adulti e appren-

dimento permanente, anche nel nostro Pae-se, è dimostrato dal fermento legislativo di questi ultimi anni. Nella scuola secondaria, per garantire una formazione immediatamente spendibile nel mondo del lavoro, più spazi sono stati desti-nati allo svolgimento di laboratori e tiroci-ni e all’alternanza scuola-lavoro. A tal pro-posito ricordiamo il recente intervento del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Car-rozza “Mai più a 25 anni senza un giorno di impiego”; o le recenti delibere FSE della Re-gione Veneto (Work experience, Inclusione sociale, ecc.).Per i giovani che entrano nel mondo del lavoro, il nuovo contratto di apprendistato che prevede, oltre alle normali mansioni la-vorative, una parte di formazione obbligato-ria da svolgersi sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Per i lavoratori adulti, in una prospettiva di formazione continua, ci sono stati nel corso del tempo una serie di interventi normativi da parte del Ministero del lavoro e delle po-

Formazionelitiche sociali. In particolare con la legge 388 del 2000 sono stati istituiti i Fondi Paritetici Interprofessionali. Per i lavoratori in CIG o mobilità, il conso-lidamento, a seguito dell’attuazione dell’ac-cordo Stato, Regione e Province autonome sugli ammortizzatori sociali in deroga e le politiche attive delle misure integrate attive e passive di contrasto alla crisi.Su questi temi le Associazioni di categoria, grazie agli uffici CNA Formazione, stan-no svolgendo un ruolo importante di tra-duzione dei fabbisogni delle aziende dei territori in percorsi formativi rivolti sia agli imprenditori che ai loro collaboratori perché la formazione sia effettivamente ta-rata sui fabbisogni dei settori e delle imprese stesse e sulle concrete esigenze delle per-sone in funzione della loro occupabilità. E parallelamente valorizzando e rinforzando il riconoscimento dell’apprendimento negli stessi luoghi di lavoro (competenze non for-mali e informali). Alcuni esempi concreti dei servizi offerti

23speciale

Pagina a cura di Elisabetta Scala, Responsabile Formazione Verona e Giuseppe Mantese, Responsabile Formazione Vicenza

da CNA Formazione:- servizio di assistenza e supporto nella definizione, pianificazione e organizzazio-ne delle attività formative da realizzare sia all’esterno che all’interno dell’azienda per i giovani apprendisti;- organizzazione di corsi categoriali rivolti ad artigiani con il supporto finanziario dell’ente Bilaterale Artigianato Veneto (e.B.A.V.) e Fondartigianato, progettazio-ne e organizzazione di corsi rivolti al perso-nale dipendente di imprese artigiane e Pmi in risposta ai fabbisogni formativi aziendali;

– promozione di interventi di orientamento e formazione per sostenere il rilancio pro-duttivo e il ricollocamento dei disoccupati di lunga durata nel mondo del lavoro.Tutti i recenti orientamenti in tema di po-litiche formative, sia livello nazionale che comunitario, sono rivolti in un’unica dire-zione: promuovere e incentivare l’appren-dimento lungo tutto l’arco della vita per permettere a tutti gli attori della vita eco-nomica e sociale di rispondere alle richieste dall’attuale società della conoscenza, sottoli-neando l’indissolubile legame che esiste fra

sviluppo delle risorse umane e promozione degli interessi degli individui, delle imprese e della società. Dalla formazione (continua) dei lavorato-ri e degli imprenditori, infatti, deriva una maggiore competitività dell’intera econo-mia.

apprENDiStato

ForMaZioNE CoNtiNua

ChE COS’è L’APPRENDISTATO?L’apprendistato è un contratto di lavoro a contenuto formativo; è finalizzato a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di un mestiere e/o di una professionalità specifica. È un “contratto formativo” perché si caratterizza per l’alternanza di momenti lavorativi e momenti di formazione che si svolgono in impresa o all’esterno, presso strutture formative specializzate.

COSA è CAMbIATO CON IL DLgS. 14 SETTEMbRE 2011 N.167?Con l’introduzione dell’apprendistato professionalizzante è stata riformata integralmente la normativa in materia di formazione obbligatoria dell’apprendista. Le aziende hanno la responsabilità di garantire, con costi a loro carico, almeno 80 ore annue di formazione professionalizzante per ogni anno di apprendistato.

COME INTERVIENE LA CNA?Gli uffici paghe delle CNA territoriali, per conto delle imprese, provvedono, per le nuove assunzioni di apprendisti, alla compilazione del Piano Formativo secondo il nuovo schema definito dall’Accordo Interconfederale, in cui deve essere indicata “Articolazione e modalità di erogazione della formazione”. Trattandosi di attività formativa obbligatoria, gli uffici formazione della CNA, in collaborazione con Ecipa, propongono un Servizio Assistenza e supporto alle attività formative al fine di aiutare le imprese artigiane nell’organizzazione e gestione della formazione interna degli apprendisti.

ChE COS’è LA FORMAZIONE CONTINUA?È il processo grazie al quale imprenditori e dipendenti sviluppano competenze professionali che migliorano le qualifiche tecniche e professio-nali dell’impresa.

COME SI SOSTENgONO I COSTI DELLA FORMAZIONE CONTINUA?Esiste un fondo che sostiene le iniziative di formazione continua per i lavoratori dipendenti delle piccole imprese: si chiama Fondartigianto (www.fondartigianato.it). Non costa nulla accedere al fondo: se l’azienda aderisce può richiedere uno specifico finanziamento per percorsi formativi e il Fondo copre l’intero costo della formazione.

ChE CORSI SI POSSONO FARE CON FONDARTIgIANATO?Si possono progettare corsi ad hoc per ogni impresa che coinvolgano 5/6 lavoratori dipendenti. I contenuti del corso dipendono dalle specificità dell’azienda e saranno mirati all’aggiornamento/miglioramento della professionalità dei propri dipendenti. Possono essere sviluppati, solo a titolo di esempio, temi del controllo di gestione, certificazione della qualità o mantenimento della certificazione, aggiornamento sull’utilizzo di macchinari/attrezzature, ecc.

24 speciale

L’imprenditore di Montecchio Precalcino è chiamato a guidare la CNA Vicenza per i prossimi quattro anni - Incarico che assume con la consapevolezza di avere una grande responsabilità e con l’obiettivo

di trasmettere fiducia e serenità alle imprese - “CNA deve diventare un faro per le aziende del territorio”

Nuovo prESiDENtE:

sario ripensare il ruolo dell’associazione di categoria e il suo rapporto con le aziende. Non sarà facile in questo mare in tempesta. Oggi la priorità è riuscire a trasmettere un po’ di positività visto il mondo negativo che ci circonda. Riuscire a motivare le persone, a trasformare la crisi in un’opportunità per ri-mettersi in discussione e ripartire. E in que-sto la squadra CNA avrà il compito, l’onore e il dovere di accompagnare le imprese”.

e in ultimo il settore dell’oro. Con queste consapevolezze ho deciso di candidarmi per la presidenza. È stata una decisione ponde-rata e accettata perché so che c’è un team di persone che collabora e alle quali intendo affidarmi. Riuscendo a costituire una squa-dra motivata la CNA può raggiungere i suoi obiettivi, cooperando e unendo le forze per affrontare l’attuale situazione e sostenere il mondo delle piccole imprese”. “Il mercato sta cambiando perciò è neces-

NereO SeLLA, PreSIDeNte CNA VICeNzA

ElETTO nEREO sElla

“Inizio questo mandato con la consapevo-lezza di avere una grande responsabilità. Il mio obiettivo è che l’associazione possa divenire un faro per tutte le aziende del no-stro territorio, che possa guidarle soprat-tutto in questo momento di crisi e di incer-tezza economica riuscendo a trasmettere un po’ di serenità e fiducia sul domani”. Si è presentato così il nuovo presidente di CNA Vicenza Nereo Sella, eletto nella sede della Cooperativa Verlata di Villaverla dai 108 de-legati, nominati nelle Assemblee delle Aree Territoriali, delle Unioni e dei Raggruppa-menti. Succede a Silvano Scandian, alla gui-da di CNA Vicenza in questi anni con gran-de impegno e professionalità.Nereo Sella è nato il 26 settembre 1958 a Sandrigo e vive a Montecchio Precalcino (VI), è sposato e ha una figlia. Imprenditore artigiano, è il fondatore della Sidmec, azien-da nata nel 1981 nel settore dell’automazio-ne industriale e oggi specializzata nella lavo-razione conto terzi. Da quindici anni è inoltre presidente della ditta KGN srl, con sede sempre a Montec-chio Precalcino, azienda leader in Italia nel-la fornitura di tecnologie e attrezzature per la raccolta differenziata. KGN è la prima impresa italiana ad aver portato nel settore dell’igiene ambientale soluzioni informati-che d’avanguardia.Per dieci anni ha guidato il CONFIDI CNA Vicenza. “è stata un’ottima esperienza - di-chiara il neopresidente - che mi ha portato a maturare a tutti i livelli. Mi ha permesso di conoscere personalmente tutte le catego-rie che si affidano al credito. In questi anni ho visto da vicino tutte le attività che com-pongono l’artigianato, comprendendo e vi-vendo anche i ridimensionamenti di alcune di queste, la ceramica in primis, la maglieria

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26 letture

Titolo: 11 idee per l’ItaliaUndici eccellenze del nostro paese in ambiti chiave della vita economica, sociale e pro-fessionale propongono altrettanti spunti per il futuro dell’Italia. Idee concrete e progetti caratterizzati da una visione pragmatica per disegnare, in un momento di crisi acuta, l’I-talia di domani.Di cosa ha bisogno il paese per affrontare e superare la crisi economica, politica e mora-

le nella quale si dibatte da alcuni decenni e che è precipitata soprattutto in questi ultimi mesi? Certamente di una nuova visione della real-tà ma, soprattutto, di idee concrete e realiz-zabili che incarnino inedite modalità di ap-proccio alla gestione di settori decisivi della pubblica amministrazione, dell’economia, della cultura e della società.

Titolo: Italia Revolution. Rinascere con la culturaSiamo abituati a raccontare gli anni Ottanta come un periodo dominato dal glamour e dalla leggerezza. In realtà, è stato un decen-nio molto più pesante, duro e livido di quan-to comunemente si pensi. Dalla diretta della tragedia di Vermicino alla nascita delle Tv private, nulla è più stato come prima: i pro-cessi di trasformazione, rimozione e riflusso si intrecciano e si sovrappongono, nascono i fantasmi che ci visiteranno nei successivi decenni. Il nostro Paese è quindi preda da almeno

trent’anni di una forma di schizofrenia: si è raccontato un’altra verità, stretto nel conflit-to generazionale tra i “vecchi” che avevano vissuto la ricostruzione e il boom e i “gio-vani” sessantottini, che di quei drammi e di quegli slanci non sapevano nulla ed erano cresciuti nel benessere. Oggi quindi - esat-tamente come nel secondo dopoguerra - il nostro Paese va ricostruito, riportando al centro la realtà: solo la cultura potrà dare origine alla grande rivoluzione di cui abbia-mo bisogno.

Titolo: Lepri che vincono la crisi. Storie di aziende (quasi medie) vincenti nei mercati globali

Al Made in Italy manifatturiero il nostro Pa-ese deve tanto in termini di benessere rag-giunto, di posizione occupata tra le grandi economie mondiali e di valore riconosciuto al brand Italia. Il nostro Paese deve tanto anche a quella moltitudine di piccole e me-die imprese a proprietà familiare guidate da imprenditori e famiglie imprenditoriali che ci hanno investito intelligenza e creatività, passione e lavoro, competenze e senso civi-co, denaro e valori. Negli ultimi anni, com-plice la crisi iniziata nel 2008 e il passaggio in mani straniere di alcuni gioielli dell’indu-stria nazionale, si sono fatte strada l’idea che

il Made in Italy abbia perso smalto e la con-vinzione che l’impresa a proprietà familiare abbia esaurito la sua spinta propulsiva.Questo libro non analizza se tutto ciò sia fondato o meno, ma studia le imprese che si sono smarcate dall’immagine di un’Italia in declino e destinata a soccombere nella competizione globale. Analizza le perfor-mance di tutte le 1548 imprese del Made in Italy manifatturiero che hanno adattato ra-pidamente i loro modelli di business al nuo-vo contesto economico, hanno individuato nuovi territori competitivi e hanno comin-ciato a correre. Come delle lepri.

LEtturE

27destinazioni

VIU Venice International University

Progetto reNA Intelligenza collettiva al servizio dell’Italia

CNA NeXt Un’iniziativa di CNA Giovani Imprenditori

VIU è qualcosa di unico nel mondo accademico: un gruppo di univer-sità di tutto il mondo condividono un campus comune nella splendida Isola di San Servolo, nella laguna di Venezia.Queste università elaborano programmi di studio collegialmente per preparare i loro studenti ad affrontare le sfide globali di oggi: lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico, la crescita urbana, l’etica globale, il patrimonio culturale...Gli studenti che scelgono di trascorrere un periodo di studi presso VIU imparano a muoversi tra le discipline e attraverso le culture, con una flessibilità di approccio, una mente aperta e il pensiero creativo.www.univiu.org

reNA è un’associazione indipendente e plurale. È nata dal basso ed è animata da giovani curiosi e aperti al nuovo, disponibili al confronto, interessati al miglioramento continuo dell’ambiente in cui vivono e de-siderosi di inquadrare il proprio percorso personale e professionale in un progetto più ampio di società.reNA mette insieme persone che lavorano con professionalità in mon-di diversi, per fare in modo che le idee, le passioni e le competenze di ognuno incontrino quelle degli altri trasformandosi nell’ambizione co-mune di migliorare l’Italia.L’associazione opera a livello locale, nazionale, europeo ed internaziona-le per fare dell’Italia un paese aperto, responsabile, trasparente, ed equi-librato. reNA è nata attorno a quattro valori: apertura, responsabilità, trasparenza, equilibrio. www.progetto-rena.it

CNA NeXt è un contenitore per le iniziative de-istituzionali; un luogo per raccontare storie, assorbire idee, diffondere passioni, un laborato-rio dove far crescere ed elaborare progetti e prospettive. Un insieme di eventi in giro per l’Italia, organizzati dai giovani di CNA sia a livello nazionale che territoriale. Incontriamo persone che ci possano ispirare, stimolare, raccontare.L’obiettivo di CNA NeXt è diffondere le idee rivoluzionarie che spun-tano ovunque nel mondo e contribuire a costruire una classe impren-ditoriale preparata e coraggiosa. “Vogliamo che i futuri imprenditori, i nuovi artigiani e i nuovi creativi, i digital makers siano visionari e re-sponsabili. Solo loro potranno far ripartire il paese!”Prossimo appuntamento 8 - 9 novembre 2013Firenze “IV Festival dell’intelligenza collettiva”www.cnanext.it

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CNA Produzione prosegue nel proficuo e ormai da anni consolidato rapporto di collaborazione con Senaf (società che organizza eventi fieristici) per la partecipazione alla Fiera MEC-SPE, Subfornitura, Eurostampi, Plastix Expo, Macchine e Utensili, Control Italy, Motek Italy, Logistica, che si svolgerà a Parma dal 27 al 29 Marzo 2014. Chi vorrà partecipare dovrà compilare la domanda e inviarla a SeNAF accompagnata da copia del versamento dell’acconto. Una copia della domanda dovrà essere inviata anche a CNA produzione al fax 051/2133340 o alla e-mail: [email protected] e a CNA Vicenza alla e-mail: [email protected]. CNA Produzione assisterà comunque le imprese che abbiano la necessità di un supporto organizzativo per la partecipazione e sarà, inoltre, presente in fiera con un proprio spazio di rappresentanza.Per tutte le informazioni di dettaglio rivolgersi a: Mirella Borsi (segreteria CNA Produzione Emilia Romagna) tel. 051 2133141 e-mail: [email protected]

MEC SpE- FiErE Di parMa 27 – 29 MarZo 2014 vaNtaggi E opportuNitÀ pEr LE iMprESE E LE rEti Di iMprESE SoCiE Di CNa

“MANIFAttUrA ItALIANA” IL MArChIO Per LA PrOMOzIONe DeL 100% FAttO IN ItALIA PrOMOSSO DA CNA FeDerMODAContinua il programma di azioni per la promozione e il sostegno della filiera moda messo in atto da CNA Federmoda, in particolare con il marchio “manifattura italiana” CNA Federmoda si concentra sulle produzioni interamente fatte in Italia.L’iniziativa è l’evoluzione di un progetto che dal settembre 2010 ha visto CNA Federmoda impegnata nella promozione dell’intera filiera moda italiana sui mercati internazionali ed oggi si trasforma in un marchio che potrà essere utilizzato da quelle imprese che realizzino le loro produzioni interamen-te in Italia ai sensi della legge 20 novembre 2009, n. 166 e che siano in possesso della certificazione di “Ideato e Realizzato in Italia” dal Comitato di Certificazione di Unionfiliere (Or-ganismo di Unioncamere) grazie ad un accordo definito con questo da CNA Federmoda.Le imprese interessate all’utilizzo del marchio possono farne richiesta a CNA Federmoda che trasmetterà alle stesse le in-dicazioni pratiche per l’ottenimento.Riteniamo questa un’importante occasione per le imprese che producono interamente in Italia di promuovere al meglio questa eccellenza in maniera trasparente e garantita

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Lo afferma Alberto Zanellati, Coordinatore nazionale del settore impianti d’antenna, pubblicata su “Sistemi Integrati”, una delle più autorevoli riviste del settore degli impianti elettronici e d’antenna.Zanellati ha ribadito la posizione di CNA Installazione Impianti circa il fatto che gli interventi di installazione dei filtri per la mitigazione delle interfe-renze sugli impianti di ricezione del segnale TV digitale terrestre non possono essere considerati come attività di semplice “manutenzione ordinaria”.Leggi l’intervista integrale su www.cna.it

Flavio Pianegonda è stato eletto Presidente del Gruppo Pensionati. Imprenditore artigiano, dal 1978 è socio della Tecnoservice, azienda di assistenza tec-nica elettrodomestici con sede a Vicenza. Nello stesso anno si è iscritto a CNA Asso-ciazione. Da allora è stato per quattro volte Presidente della zona di Vicenza, oltre che vicepresidente provinciale di CNA dal 2005 al 2009.

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Regione Veneto e CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica) chiamano i giovani a scendere in campo con l’ideazione di progetti innovativi capaci di valorizzare il territorio della Pedemontana Veneta, aumentandone la domanda e la cultura d’impresa turistica, affiancandosi ad aziende che si impegnino nella concreta realizzazione di tali idee progettuali.Le idee progettuali dovranno essere inviate via mail a [email protected] entro il 30 ottobre 2013, attraverso l’apposito format che è possibile scaricare dal sito web del CISET.Per informazioni: www.unive.it/ciset.

CoNCorSo Di iDEE pEr La pEDEMoNtaNa vENEta

La CNA regionale ha rinnovato tutto il gruppo dirigente. Tra i nominativi della nuova Presidenza anche tre vicentini e un veronese. Ecco l’elenco dei neoeletti:CNA Alimentare - Dalla Vecchia Mirco (Belluno), CNA Artistico - Gesiot Luciano (Belluno), CNA Benessere - De Pizzol Romeo (Belluno), CNA Comunicazione - Dalla Villa Filippo (Rovigo), CNA Costruzioni - Pavan Monica (Rovigo), CNA Federmoda - Silvestrin Piergiorgio (Padova), CNA Impresa Donna - Fabris Cinzia (Vicenza), CNA Installazione Impianti - Segalla Roberto (Vicenza), CNA Pensionati - Bruna Vincenzi (Verona), CNA Produzione - Salvalaggio Giovanni (Padova), CNA Servizi - Manea Egidio (Vicenza), CNA Trasporti - Fiorese Massimo (Venezia).

i Nuovi prESiDENti DELLE uNioNi Di CNa vENEto

L’Ufficio Metrico della Camera di Commercio di Vicenza sta traslocando presso la sede della Camera di Commercio stessa. La nuova sede sarà ope-rativa dal 30 settembre 2013 (zona Vicenza ovest).L’indirizzo della nuova sede è:Camera di Commercio Ufficio Metrico Via Montale, 27 36100 Vicenzatel. 0444 994811 - fax 0444 994 210

Nuova SEDE uFFiCio MEtriCo proviNCiaLE a viCENZa

L’edizione autunnale di Abilmente presenta “Arazzi nei palazzi”, rassegna di mostre ed eventi dedicati al mondo dell’arte tessile: prestigiosi palazzi del centro storico di Vicenza faranno da cornice alle opere di alcuni tra i più importanti artisti della Fiber Art. L’ingresso alle mostre è gratuito. Inaugura-zione: sabato 5 Ottobre 2013, ore 11.30 presso Gallerie d’Italia – Palzzo Leoni Montanari – Contrà S.Corona, 25. Per informazioni: Fiera di Vicenza – tel. 0444969111 - www.abilmente.org.

araZZi NEi paLaZZi – dal 5 al 27 ottobre 2013 a vicenza

Giuseppe Professione, Responsabile CNA Pensionati di Vicenza, con decreto firmato dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano il 2 giugno 2013 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Giuseppe è sempre stato al servizio dei lavoratori e delle piccole imprese. Impegnato da sempre nel volontariato, è stato Presidente Regionale dell’Aido. Riveste oggi il ruolo di coordinamento della CNA Pensionati di Vicenza. La CNA tutta si congratula per l’onorificenza!

oNoriFiCENZa Di CavaLiErE pEr giuSEppE proFESSioNE Di CNa pENSioNati viCENZa

BANCA DI ROMANO E SANTA CATERINA • CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI BRENDOLA • BCC DI CAMPIGLIA DEI BERICIBANCA SAN GIORGIO QUINTO VALLE AGNO • BANCA DEL CENTROVENETO • BCC DI PEDEMONTE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO VICENTINO • CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI ROANA • BANCA ALTO VICENTINO

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