Nuove metodiche per la prevenzione CARDIOVASCOLARE...

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31 B c e malattie cardiovasco- lari sono ad oggi la pri- ma causa di morte al mondo. Tra di esse, sicuramente, gioca un ruo- lo da “primo attore” la ma- lattia coronarica e la morte improvvisa. Pertanto, per i cardiologi, sta diventando sempre più importante combattere in modo adeguato contro i fattori di rischio cardiovascolare responsabili delle manifestazioni car- diologiche, quali la cardiopatia ische- mica, cercando soprattutto percorsi di prevenzione cardiovascolare. In tale contesto, assume particolare impor- tanza la diagnostica cardiologica non invasiva. È chiaro infatti che occorra disporre di mezzi idonei non soltanto per le cure dei soggetti coronaropatici ma anche per la loro stratificazione e follow-up clinico. In un simile scenario, quindi, è attuale ed accattivante lo studio ecocardiogra- fico con stress farmacologico per una valutazione della riserva coronarica. Tale esame consente un approccio non invasivo al paziente, in quanto si ricorre alla somministrazione di un farmaco vasodilatatore durante esame ecocardiografico. A differenza della TAC coronarica, ad oggi molto usata e richiesta, l’ecostress è un esa- me meno costoso e capace di valutare la funzionalità del circolo coronarico piuttosto che la sola anatomia. Con la TAC, inoltre, in soggetti partico- lari (obesi, anziani) purtroppo si può incorrere in errori di sottostima o sovrastima dei problemi coronarici derivan- ti da caratteristiche anatomi- che specifiche dei soggetti e/o maggiore/minore presenza di calcio a livello delle placche scovate. Il rischio ulteriore indotto da questi bias di valutazione è quello di portare i soggetti indagati all’esame invasivo (coronarografia) anche laddove non strettamente necessario. In poche paro- le, riassumendo, con un esame a costi contenuti (eseguibile con il SSN), il che mai guasta in era attuale di spending- review e con una durata ed impegno in termini di tempo abbastanza brevi (una valutazione complessiva dura circa 30 minuti), si ottengono dati equiparabili e talora più specifici di una coronarografia (utili nel follow-up dei pazienti con stent coronarico). Per concludere, l’esame ecocardiografico da stress farmacologico con valutazione della riserva di flusso coronarico può esser ritenuto, a tutt’oggi, uno dei gold standard non invasivi in tema di ge- stione diagnostica e prognostica della cardiopatia ischemica. (Dottor Maurizio Turiel, Direttore Ser- vizio di Cardiologia, IRCCS- Istituto Ortopedico Galeazzi)– Milano AME, Associazione Medici Ebrei. Dottor L. Gianturc Dirigente Medico I livello, Servizio di Cardiologia c/o IRCCS) Una startup israeliana potrebbe aver trovato un modo per bloccare la diffusione del virus Zika. Altamente contagioso, il virus ha infettato vaste aree dell’America Latina e dei Caraibi, causando decine di vittime e numerosi neonati con malformazioni congenite. I ricercatori locali hanno trovato uno stretto legame tra questo tipo di malformazioni e il contagio da virus Zika, analizzando il liquido amniotico di due donne con feti affetti da microcefalia. Dal Brasile rendono noto che il numero di bambini nati con sospetta microcefalia abbia raggiunto quota 4.000. L’azienda israeliana SANSIO ha annunciato che potrebbe aver trovato una soluzione per la lotta al virus Zika. Come? Importando nelle aree colpite delle contro-zanzare non infettive, riducendo così notevolmente la capacità riproduttiva della zanzara Zika. Niente più scanner ingombranti e costosi. Il laboratorio della professoressa Yonina Eldar, presso la Facoltà di Ingegneria Elettrica Technion di Tel Aviv, sta mettendo a punto un sistema portatile a ultrasuoni per trasmettere ecografie in tempo reale da eseguire in zone disastrate, in caso di incidenti o nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta di un piccolo dispositivo in grado di acquisire i dati da trasmettere a un’unità di elaborazione remota o cloud. L’immagine verrà poi trasferita su smartphone o tablet dando la possibilità di istruire medici e paramedici che potranno visualizzare i risultati su dispositivo mobile. Con risparmio di tempo e denaro. l Nuove metodiche per la prevenzione CARDIOVASCOLARE Uno studio non invasivo delle coronarie Come combattere i fattori di rischio Tecnologia Virus Zika: da Israele (forse) una soluzione Strategie Ultrasuoni portatili per diagnosi in diretta S ALUTE, ALIMENTAZIONE, REGOLE PER IL BUON VIVERE

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Page 1: Nuove metodiche per la prevenzione CARDIOVASCOLARE lmoked.it/ame/files/2016/05/Bollettino-Marzo-31.pdf · della riserva di flusso coronarico può esser ritenuto, a tutt’oggi, uno

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SALUTE, ALIMENTAZIONE, REGOLE PER IL BUON VIVERE

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e malattie cardiovasco-lari sono ad oggi la pri-ma causa di morte al mondo. Tra di esse,

sicuramente, gioca un ruo-lo da “primo attore” la ma-lattia coronarica e la morte improvvisa. Pertanto, per i cardiologi, sta diventando sempre più importante combattere in modo adeguato contro i fattori di rischio cardiovascolare responsabili delle manifestazioni car-diologiche, quali la cardiopatia ische-mica, cercando soprattutto percorsi di prevenzione cardiovascolare. In tale contesto, assume particolare impor-tanza la diagnostica cardiologica non invasiva. È chiaro infatti che occorra disporre di mezzi idonei non soltanto per le cure dei soggetti coronaropatici ma anche per la loro stratificazione e follow-up clinico.In un simile scenario, quindi, è attuale ed accattivante lo studio ecocardiogra-fico con stress farmacologico per una valutazione della riserva coronarica. Tale esame consente un approccio non invasivo al paziente, in quanto si ricorre alla somministrazione di un farmaco vasodilatatore durante esame ecocardiografico. A differenza della TAC coronarica, ad oggi molto usata e richiesta, l’ecostress è un esa-me meno costoso e capace di valutare la funzionalità del circolo coronarico piuttosto che la sola anatomia. Con la TAC, inoltre, in soggetti partico-

lari (obesi, anziani) purtroppo si può incorrere in errori di

sottostima o sovrastima dei problemi coronarici derivan-ti da caratteristiche anatomi-che specifiche dei soggetti e/o maggiore/minore presenza di

calcio a livello delle placche scovate. Il rischio ulteriore indotto da questi bias di valutazione è quello di portare i soggetti indagati all’esame invasivo (coronarografia) anche laddove non strettamente necessario. In poche paro-le, riassumendo, con un esame a costi contenuti (eseguibile con il SSN), il che mai guasta in era attuale di spending-review e con una durata ed impegno in termini di tempo abbastanza brevi (una valutazione complessiva dura circa 30 minuti), si ottengono dati equiparabili e talora più specifici di una coronarografia (utili nel follow-up dei pazienti con stent coronarico). Per concludere, l’esame ecocardiografico da stress farmacologico con valutazione della riserva di flusso coronarico può esser ritenuto, a tutt’oggi, uno dei gold standard non invasivi in tema di ge-stione diagnostica e prognostica della cardiopatia ischemica.

(Dottor Maurizio Turiel, Direttore Ser-vizio di Cardiologia, IRCCS- Istituto Ortopedico Galeazzi)– Milano AME, Associazione Medici Ebrei. Dottor L. Gianturc Dirigente Medico I livello, Servizio di Cardiologia c/o IRCCS)

Una startup israeliana potrebbe aver trovato un modo per bloccare la diffusione del virus Zika. Altamente contagioso, il virus ha infettato vaste aree dell’America Latina e dei Caraibi, causando decine di vittime e numerosi neonati con malformazioni congenite. I ricercatori locali hanno trovato uno stretto legame tra questo tipo di malformazioni e il contagio da virus Zika, analizzando il liquido amniotico di due donne con feti affetti da microcefalia. Dal Brasile rendono noto che il numero di bambini nati con sospetta microcefalia abbia raggiunto quota 4.000. L’azienda israeliana SANSIO ha annunciato che potrebbe aver trovato una soluzione per la lotta al virus Zika. Come? Importando nelle aree colpite delle contro-zanzare non infet t ive, r iducendo così notevolmente la capacità riproduttiva della zanzara Zika.

Niente più scanner ingombranti e costosi. I l laboratorio del la professoressa Yonina Eldar, presso la Facoltà di Ingegneria Elettrica Technion di Tel Aviv, sta mettendo a punto un sistema portatile a ultrasuoni per trasmettere ecografie in tempo reale da eseguire in zone disastrate, in caso di incidenti o nei Paesi in via di sviluppo. Si tratta di un piccolo dispositivo in grado di acquisire i dati da trasmettere a un’unità di elaborazione remota o cloud. L’ immagine verrà poi trasferita su smartphone o tablet dando la possibilità di istruire medici e paramedici che potranno visualizzare i risultati su dispositivo mobile. Con risparmio di tempo e denaro.

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Virus Zika: da Israele (forse) una soluzione

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