Numero 4 Maggio 2011 - GAP

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Numero 4 Maggio 2011 FOGLIO DI COLLEGAMENTO DEL GRUPPO ALPINISTICO PRESOLANA Dalla presidenza NUOVI ORIZZONTI Editoriale I BUONI PROPOSITI L’assemblea annuale è pas- sata ed il resoconto delle at- tività proposte, ancora una volta, dà il diritto al Gruppo Al- pinistico Presolana di ritener- si soddisfatto. Oltre ad aver offerto la possi- bilità di frequentare l’ambien- te montano ed aver diffuso la cultura ad esso legata, il GAP ha rinnovato l’impegno di so- lidarietà nei confronti della popolazione del Ciad; l’ultima pagina del Nodo è dedicata proprio a rendere conto dei progressi fatti a tal proposito. Quest’anno il gagliardetto ha viaggiato, è arrivato fino in Si- cilia: nuovamente, a distanza di 151 anni, un gruppo entu- siasta e circospetto di Ber- gamaschi giungeva sull’isola pieno di grandi progetti. Ora sta arrivando la stagione più dolce, le montagne di- schiudono il loro volto più gioviale e ci piace l’idea di po- ter viaggiare in scioltezza, con lo zaino alleggerito. Adesso più che mai è possi- bile sperimentare la semplici- tà del vivere in stile alpino; adesso si cammina spediti, li- beri da ciarpami ed attrezzi. Si segue il sentiero del passo lieve perchè, come diceva il saggio Lao Tzu: “Il buono cammina senza orma né traccia”. Matteo Ferrante S olo alcuni giorni fa, in occa- sione dell’Assemblea annuale ci siano “guardati indietro”, ri- costruendo le attività che il GAP ha realizzato nel corso del 2010 coin- volgendo un numero elevato di ap- passionati, che già il nostro sguar- do è proiettato alle nuove iniziative ed ai nuovi impegni che ci atten- dono. La stagione invernale è ormai chiu- sa; sciatori, fondisti e sci-alpinisti ri- pongono gli attrezzi invernali ed in un simbolico cambio di stagione si passa dalle pelli di foca, rampanti e scioline alle pedule, magliette di cotone, scarpette da arrampicata e tutto il nuovo look estivo. La voglia di montagna non conosce stagioni e si esprime nel modo in cui ognuno di noi la frequenta e cerca di avvicinare ad essa altre persone: la collaborazione con le scuole elementari, le iniziative con gli Oratori ed i CRE, il progetto “la montagna come scuola”, la colla- borazione con la biblioteca e gli in- contri con il Parco delle Orobie, la serata con l’alpinista e la rassegna dei film di montagna, le proposte di gite ed escursioni del programma, rappresentano il filo conduttore che il GAP deve sviluppare per avvici- nare alla montagna coloro che vo- gliono iniziare a frequentarla. Si scioglie la neve e ricompaiono i segnavia bianchi e rossi sui nostri sentieri, la voglia di camminare esplode nella sua capacità di espri- mere anche un nuovo desiderio di socialità, di conoscenza e di rispetto per l’ambiente in cui l’ascensione ad una cima, la vertica- lità di una parete o il peregrinare per valli non rappresentano una “conqui- sta o una vittoria” sulla montagna ma il tentativo di entrare, in punta di pie- di, in simbiosi con essa. Senza la- sciare traccia del nostro passaggio. Iniziamo la stagione estiva con il Trekking di Primavera che vedrà il GAP alla scoperta della macchia mediterranea in Maremma, un’am- biente poco alpinistico ma di sicuro fascino, per proseguire con le uscite ai Laghi del Cardeto, il monte Legno- ne, la 3 giorni con i ragazzi del CRE, l’ascensione al Monte Rosa, ed an- cora il trekking di ferragosto, la ferra- ta in Dolomiti per concludere con la montagna simbolo delle nostre Oro- bie, il Pizzo Coca. Un calendario ric- co di proposte e di sicuro interesse, ulteriormente arricchito dalle iniziati- ve dei singoli Soci che non manche- ranno di coinvolgere amici e appas- sionati. L’augurio sincero che mi permetto di fare è che ognuno di noi possa conquistare “il suo Cervi- no”, come ci ha ricordato Gabar- rou, consapevoli della ricchezza che si esprime nella solidarietà, l’amicizia e perchè no, una sana bevuta ed un’allegra cantata! Buon cammino a tutti Gigi

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Numero 4Maggio 2011

FOGLIO DI COLLEGAMENTO DEL GRUPPO ALPINISTICO PRESOLANA

Dalla presidenza

NUOVI ORIZZONTIEditoriale

I BUONIPROPOSITIL’assemblea annuale è pas-sata ed il resoconto delle at-tività proposte, ancora unavolta, dà il diritto al Gruppo Al-pinistico Presolana di ritener-si soddisfatto.Oltre ad aver offerto la possi-bilità di frequentare l’ambien-te montano ed aver diffuso lacultura ad esso legata, il GAPha rinnovato l’impegno di so-lidarietà nei confronti dellapopolazione del Ciad; l’ultimapagina del Nodo è dedicataproprio a rendere conto deiprogressi fatti a tal proposito.Quest’anno il gagliardetto haviaggiato, è arrivato fino in Si-cilia: nuovamente, a distanzadi 151 anni, un gruppo entu-siasta e circospetto di Ber-gamaschi giungeva sull’isolapieno di grandi progetti.Ora sta arrivando la stagionepiù dolce, le montagne di-schiudono il loro volto piùgioviale e ci piace l’idea di po-ter viaggiare in scioltezza,con lo zaino alleggerito.Adesso più che mai è possi-bile sperimentare la semplici-tà del vivere in stile alpino;adesso si cammina spediti, li-beri da ciarpami ed attrezzi.Si segue il sentiero del passolieve perchè, come diceva ilsaggio Lao Tzu: “Il buonocammina senza orma nétraccia”.

Matteo Ferrante

Solo alcuni giorni fa, in occa-sione dell’Assemblea annualeci siano “guardati indietro”, ri-

costruendo le attività che il GAP harealizzato nel corso del 2010 coin-volgendo un numero elevato di ap-passionati, che già il nostro sguar-do è proiettato alle nuove iniziativeed ai nuovi impegni che ci atten-dono.La stagione invernale è ormai chiu-sa; sciatori, fondisti e sci-alpinisti ri-pongono gli attrezzi invernali ed inun simbolico cambio di stagione sipassa dalle pelli di foca, rampanti escioline alle pedule, magliette dicotone, scarpette da arrampicata etutto il nuovo look estivo.La voglia di montagna non conoscestagioni e si esprime nel modo incui ognuno di noi la frequenta ecerca di avvicinare ad essa altrepersone: la collaborazione con lescuole elementari, le iniziative congli Oratori ed i CRE, il progetto “lamontagna come scuola”, la colla-borazione con la biblioteca e gli in-contri con il Parco delle Orobie, laserata con l’alpinista e la rassegnadei film di montagna, le proposte digite ed escursioni del programma,rappresentano il filo conduttore cheil GAP deve sviluppare per avvici-nare alla montagna coloro che vo-gliono iniziare a frequentarla.Si scioglie la neve e ricompaiono isegnavia bianchi e rossi sui nostrisentieri, la voglia di camminareesplode nella sua capacità di espri-mere anche un nuovo desiderio di

socialità, di conoscenza

e di rispetto per l’ambiente in cuil’ascensione ad una cima, la vertica-lità di una parete o il peregrinare pervalli non rappresentano una “conqui-sta o una vittoria” sulla montagna mail tentativo di entrare, in punta di pie-di, in simbiosi con essa. Senza la-sciare traccia del nostro passaggio.Iniziamo la stagione estiva con ilTrekking di Primavera che vedrà ilGAP alla scoperta della macchiamediterranea in Maremma, un’am-biente poco alpinistico ma di sicurofascino, per proseguire con le usciteai Laghi del Cardeto, il monte Legno-ne, la 3 giorni con i ragazzi del CRE,l’ascensione al Monte Rosa, ed an-cora il trekking di ferragosto, la ferra-ta in Dolomiti per concludere con lamontagna simbolo delle nostre Oro-bie, il Pizzo Coca. Un calendario ric-co di proposte e di sicuro interesse,ulteriormente arricchito dalle iniziati-ve dei singoli Soci che non manche-ranno di coinvolgere amici e appas-sionati. L’augurio sincero che mipermetto di fare è che ognuno dinoi possa conquistare “il suo Cervi-no”, come ci ha ricordato Gabar-rou, consapevoli della ricchezzache si esprime nella solidarietà,l’amicizia e perchè no, una sanabevuta ed un’allegra cantata!

Buon cammino a tuttiGigi

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INCONTRIAMOIL PARCODELLE OROBIENell’andare in monta-gna, spesso attra-versiamo luoghiquasi magici con lasindrome da “cro-nometro” e non riu-sciamo a focalizzarepienamente nei nostriocchi la bellezza dei pae-saggi, le sfumature dei colori e il deli-cato equilibrio, spesso precario,dell’ambiente che ci circonda. Non cirendiamo conto del grande patrimo-nio che ci è offerto di vedere ed an-diamo oltre, lasciandoci sfuggire dimano la possibilità di percepire ap-pieno il fascino di un contesto am-bientale unico. Per conoscere me-glio l’ambiente montano ed i delicatiequilibri che lo compongono il GAP,in collaborazione con l’assessoratoalla Cultura e la Biblioteca di Scanzo-rosciate, ha promosso 2 incontri dicarattere divulgativo sulla conoscen-za del Parco delle Orobie nelle seratedel 15 e 22 marzo. Relatori degli in-contri sono stati Yuri Belotti, ChiaraCrotti e Laura Rocchi ricercatoridell’Università degli studi di Pavia eMilano e tecnici di Parco che hannointrattenuto i presenti sui temi del-l’evoluzione storica del Parco, la florae la fauna presente sulle Orobie, non-chè i progetti di salvaguardia dellaflora in corso di attuazione.Particolarmente interessante e coin-volgente la relazione sul ritorno deigrandi predatori nel territorio delParco, il lupo e l’orso, che in questiultimi mesi hanno vivacizzato le cro-nache locali. Ritengo che questi in-contri ci abbiano permesso di guar-dare in modo diverso la nostra fre-quentazione della montagna perce-pendo come ogni forma di vita, dal-la più semplice alla più complessa,vegetale o animale, sia in stretta re-lazione l’una con l’altra. Ammirareun fiore od incontrare un animaleselvatico fa parte di questa relazio-ne ed il nostro passaggio deve es-sere talmente leggero da passareinosservato per non alterare questoequilibrio. Un sincero ringraziamentoai relatori che, insieme alle competen-ze tecniche, ci hanno trasmesso lapassione per il loro lavoro ed al Parcodelle Orobie per la possibilità di que-sti incontri.

Gigi

Scialpinismo

SCIALPINISMO GAP,UNA STAGIONE VULCANICA

Febbraio 2011Fra i vapori del crateresommitale dell’Etna

Le temperature piacevoli e il me-teo variabile ci ricordano chesiamo a primavera inoltrata. Ed

è ora di trarre un bilancio sulla sta-gione di scialpinismo. L’annata non èstata certamente delle migliori dalpunto di vista nivologico. Dopo uninizio dicembre con vere e proprietormente di neve, che lasciavanopresagire una grande stagione, sonoseguite le piogge torrenziali delle va-canze natalizie e un gennaio asciuttoe scarso di precipitazioni. Neve qua-si sempre “vecchia”, abbondante inalto, ma dura e gelata a quote inferio-ri. Ciononostante, il collaudato grup-petto di Scialpinisti del GAP ha porta-to avanti l’attività in modo più che di-gnitoso, togliendosi grandi soddisfa-zioni. La prima parte della stagione èstata contraddistinta da gite semprein doppia cifra, con partecipanti nu-merosi. Prime sgambate al Pora, inun suggestivo ambiente “scandina-vo”, poi oltre confine con il Piz Belvairin Svizzera, fuori provincia dai cuginibresciani con Piz Tri in Valcamonicae il classico raduno Scialpinistico contempo orribile alla conca dei Cam-pelli e cima Gardena. A riprova dellagrande continuità dei praticanti, alcalendario ufficiale sono state affian-cate gite intramontabili, come il Pizzodi Petto, il Sasna ed il Ferrante, que-st’ultimo addirittura a ruota del “falco”Savoldelli.Certamente la stagione è stata in-centrata sulla fantastica tre giorniall’Etna, gita nata a ottobre, quando isenatori GAP hanno ripescato que-sta idea ferma da qualche anno “nelcassetto”, come direbbe qualcuno,ma ormai matura per esser realizza-

ta. Da lì, giocando d’azzardo, voloprenotato alla cieca. Poi per mesil’Etna è rimasto asciutto tenendo ipartecipanti con il fiato sospeso, finoalla settimana prima della partenza,quando con tempismo perfetto unacopiosa nevicata ha reso realizzabilel’escursione. Il meraviglioso week-end di sole ha fatto il resto, renden-do magiche due salite: alla cima dalRifugio Sapienza e poco oltre l’osser-vatorio dei Pizzi Deneri da Piano Pro-venzana. L’Etna a suo modo ha rap-presentato il “giro di boa” della sta-gione, le gite numerose si sono ridi-mensionate nei numeri, ma non nelleambizioni. Piccoli gruppetti di scial-pinisti si sono inseguiti ad un giornodi distanza lungo i pendii del Pizzoscalino e sul Monte Pasquale, grandiclassiche lombarde, fino nella ma-gnifica Val d’Ultimo, con la cima Col-lecchio e Orecchia di Lepre, primadi riporre definitivamente le pelli. Tra-endo un bilancio si conclude unastagione positiva all’insegna del-l’esplorazione tra Sicilia e Alto Adige,passando per le Alpi centrali. Allascoperta di ambienti e identità cultu-rali diverse, ma accomunati da unostesso linguaggio comune: le monta-gne. Un bel modo per il GAP di fe-steggiare il 150° anniversario del-l’Unità d’Italia.

Fernando

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Il personaggio

GIOVANNA BRISSONICon l’intervista “semiseria”a Giovanna Brissoni,nostra socia onoraria,si chiude il doppio articoloaperto lo scorso numerocon da Andrea Giovanzana.Proponiamo a tutti gli amicidel GAP, la sua testimonianzadi come vive il gruppoe la montagna.

La prima volta in montagna…Nei miei ricordi la prima volta risaleall’età dei sette-nove anni quandoandavo in colonia al Farno e la pri-ma vetta è stata il Formico. Allorami era sembrata un'impresa. Inoltrenon so se sia scientificamente pro-vato, ma penso che mio padre miabbia trasmesso i geni (così comea mia sorella e mio fratello) perchèabbiamo ereditato tutti e tre la stes-sa passione. Ciononostante ho sco-perto solo quando è deceduto cheandava in montagna ed in partico-lare grazie ai racconti di Terzo (Be-nigni Terzo n.d.r.) che era un suocompagno di salite o meglio di av-venture perchè a quei tempi andarein montagna era una scoperta.

Quale salita ricordicon più piacere?Come dice anche Andrea, tutte lesalite fanno parte dei tuoi ricordi edel tuo vissuto. La Presolana è lamontagna più vicina alle nostreesperienze e per me, nella nostrazona, è anche la più bella. Per tuttiquesti sentimenti abbiamo scelto didare questo nome al nostro grup-po. Una salita, anche se non la piùdifficile, che mi ha esaltato è statalo Spigolo del Velo nel gruppo dellePale di San Martino. Nome più ap-propriato non c'è perchè era comesfiorare qualcosa di leggero. Forseperché la giornata era bellissima,forse per l'ambiente che non ha bi-sogno di commenti. Io ero in granforma e arrampicare era come vo-lare.

I migliori compagni d’avventura?In primis mio marito: con lui ho fattole più belle salite. Credo di esserestata fortunata perchè ho trascorsoi momenti più belli del mio periodogiovanile e alpinistico con un grup-po di amici che definirei, come usa-no i giovani d'oggi, “TOSTO”.

Quel è l’oggettoporta fortuna,cimelio cheporti semprein montagna?Una volta por-tavo con mel'orologio di miopadre, poi pur-troppo l'ho per-so proprio inmontagna!

Giovanna, qual è iltuo segreto? Dubitisempre di farcelae poi sei puntualmentein vetta...Nessun segreto, come tutti sistringe i denti e si va, ora però co-mincio a perdere i colpi e ogni tan-to rinuncio alla vetta perchè la te-sta, ma in particolare il resto, nonmi risponde più come una volta.

Hai mai visto l'Andreasenza barba?Sì, quando avevo 16 anni, e devodire che la prima arrampicata (secosi può chiamare) è stata propriocon Andrea sullo Spigolo Sud dellaPresolana. Stavo salendo per lanormale e Andrea con il suo amicoGianni mi ha chiesto se andavo conloro; da allora non ho più abbando-nato questa passione. Lo Spigolol’ho ripetuto poi più avanti ma è sta-to un po' diverso.

Cosa vuoi dire ai giovanidel gruppo?Questa è una bella domanda. Noncredo di avere un'esperienza taleda poter dare dei consigli. Possosolo dire che per me la montagna èstata ed è ancora una parte impor-tante della mia vitaperchè oltre al piacere la montagnaè anche fatica e sacrificio e questomi ha aiutato ad affrontare la vita inmodo un po' diverso. Ora, se faticoe soffro troppo, vado avanti fin do-ve me la sento perché la cosa piùimportante è divertirsi.

Cosa metti nella borraccia?Di solito tè. Però ultimamente peruna brutta esperienza ho semprecon me degli integratori di sali.D'estate ho anche un po' di Coca

Cola, ho notato che ti da un po’ disprint.

Quale alpinista ammiri di più?Quando ho iniziato ammiravo tutti igrandi. Come per Andrea direi Bo-natti e aggiungerei anche Messner,perché erano e sono ancora gli alpi-nisti più completi. In particolare Co-mici mi affascinava perchè osereidire che portato ai nostri tempi eraun virtuoso, con uno stile di scalatamolto evoluto per i suoi tempi. Alloraleggevo molti libri di montagna percapire e conoscere l'alpinismo. Unalpinista che amavo leggere eraPierre Mazeaud per il suo modo ro-mantico e narrativo di scrivere. Poimi sono un po' stancata dei raccontidi montagna talmente ripetitivi dasembrare relazioni. Ultimamente suuno Scarpone ho letto dei brevi arti-coli di Ivo Ferrari e personalmenteritengo che abbia un modo di scri-vere che ti fa sentire partecipe, ticoinvolge nella salita.

Che impegni hai per il futuro?Se fosse per me andrei in ogni po-sto e luogo e non solo in montagna.Questo con la mente è possibilecon il resto un po' meno. Parlare difuturo è sempre difficile: diciamoche vivo alla giornata e tutto quelloche arriva è ben accetto. Ora pren-do le cose con più tranquillità e cer-co di vedere quello che un tempola foga tipica dei giovani mi impedi-va di vedere.

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GAP e solidarietà

IL VILLAGGIO DI KANKEMADJI

Il GAP continua a sostenere il progetto scolastico diKankemadji. Dopo la costruzione nel 2008 della primaaula in mattoni cotti, con il contributo del GAP si è ora

in grado di costruire la seconda aula di cui il villaggio ne-cessita. Gli abitanti del villaggio hanno intanto iniziato afabbricare i mattoni, mentre occorrerà attendere qualchetempo per affidare l’incarico della nuova costruzione anuovi volontari italiani. Nell’attesa dell’arrivo dei volontari,oggi non presenti in loco, il contributo GAP è depositatopresso l’Associazione di Cooperarzione Rurale Africa eAmerica Latina (ACRA onlus).Forte del suo spirito di solidarietà, il GAP ha inoltre finan-ziato un altro progetto per i nostri amici ciadiani: “Aiutia-moli a camminare” micro-progetto comunitario disabili fi-sici della sottoprefettura di Goundi (Ciad) e dei villaggi vi-cini.Con il microprogetto si intende promuovere un migliora-mento immediato delle condizioni di vita dei bambini edegli adulti con disabilità fisica, che sono relegati ai margi-ni della società.Alcuni di loro sono poliomielitici, altri hanno subito ampu-tazioni degli arti inferiori in seguito a guerre o a incidenti,altri ancora sono nati con malformazioni.I disabili fisici di Goundi si sono raggruppati in un’associa-zione laica, non confessionale, non raziale e apolitica, de-nominata Associazione dei disabili fisici di Goundi(AHPG), che conta attualmente 100 membri.L’associazione si pone l’obiettivo di consentire ad ogni di-sabile di provvedere ai propri bisogni quotidiani (nutrirsi,vestirsi, occuparsi della propria abitazione, spostarsi), diacquisire maggiore autonomia, di migliorare la propria vita.Per raggiungere questo obbiettivo l’associazione si pre-figge, per prima cosa, la dotazione di 50 tricicli e di 50stampelle.Il GAP, insieme a privati locali e la Proloco di Barzana, hacontribuito alla parziale realizzazione del micro-progetto ealla realizzazione di alcune carrozzine-triciclo (costruite inCiad), che sono già pervenute all’Associazione.Grazie al nostro aiuto, ai nostri amici di Goundi è statatolta qualche barriera al loro futuro.

Angelo

GRUPPOALPINISTICOPRESOLANA

24020 Scanzorosciate - BGvia Galimberti 12-BParco “Guidi Galli”

Apertura: martedì e venerdìdalle ore 21 alle ore 23Tel. 035.668.753

rimani sempre collegato!www.gapscanzo.netgap-scanzo.blogspot.com

PROSSIMI APPUNTAMENTIDomenica 5 giugnolaghi del CardetoGita in collaborazione con gli oratori di Scanzorosciate

Domenica 26 giugnoMonte Legnone (Direzione Giovanzana, Carminati)

Venerdì 8 – Domenica 10 luglio3 giorni in montagna con i ragazzi delle scuole medieGita in collaborazione con gli oratori di Scanzorosciate

Sabato 23 e Domenica 24 luglioMonte Rosa Salita - d’alta quota (Direzione Daldossi, Morosini)

FESTA NEL PARCO • 28 maggio 2011Il 28 maggio 2011, alle ore 19,30 il GAP organizza unbuffet per inaugurare la stagione estiva. L’evento siterrà all’aperto, nel parco “Guido Galli” che circondala nostra sede. Sarà un momento conviviale nel qualeritrovarsi per programmare le uscite estive e, perchéno, farci conoscere da nuoviappassionati. Il ricavato dellaserata sarà devoluto intera-mente in favore dei progettidi assistenza in Ciad.

CIADGoundi