Numero 10 anno 2013

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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA La Newsletter del Lunedì Numero 10/ 2013 - Anno 3 18.03.2013 16 MARZO UNA BELLA GIORNATA!

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Numero 10 anno III

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CGILTOSCANA

La Newsletter del Lunedì

Numero 10/ 2013 - Anno 3

18.03.2013

16 MARZOUNA BELLA GIORNATA!

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Indice

Editoriale di Alessio Gramolati02 Necessario governo che dia risposta a domanda di cambiamento

Primo Piano03 490 mila in cassa integrazione

Copertina04-05 16 marzo, 150 mila in corteo

Primo Piano Toscana06 Toscana: drammatica situazione dei cassintegrati07 Toscana: disoccupazione giovanile al 30%08 Maggio Musicale: sì a trattativa ma niente...09 Careggi: accordo per assunzioni- No accorpamento con Università Stranieri di Siena

La rubrica10 Infortunio sul lavoro

Toscana in breve11-13 Notizie dalle province toscane

Intorno a noi14 Iniziativa a Firenze

NonSoloToscana15 Sciopero del Trasporto Pubblico

... in evidenza 16 sito

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Editoriale

La disoccupazione in Toscana nel 2013 arriverà al 9%. I giovani senza lavoro sono diventati 80.000 .Nel Paese vi sono oltre 300 aziende gestite da un commissario governativo, un altro centinaio attendono una soluzione ai tavoli del Ministero. Non va meglio per quanto riguarda alcune imprese e alcune grandi infrastrutture sulle quali manca ogni indirizzo strategico.Il rischio di nuove migliaia di licenziamenti è dietro l’angolo.Intanto gli investimenti internazionali nell’incertezza politica prendono tempo o prendono il largo mentre speculatori e millantatori si leccano i baffi.Di certo sappiamo che senza un’azione di governo nei prossimi mesi aumenterà la TARES (la nuova imposta sui rifiuti) e scatteranno altri 2 punti di IVA con conseguenze prevedibili per redditi e consumi soprattutto per lavoratori e pensionati. Allo stesso tempo senza un provvedimento di rifinanziamento mancheranno le risorse per la Cassa Integrazione e

per il pagamento dei 90 miliardi di arretrati che la Pubblica Amministrazione deve alle imprese italiane. Aggiungo che senza un governo che affronti il tema non troverà soluzione il dramma degli esodati.Non c’è dubbio che il voto ha espresso una profonda e sincera domanda di cambiamento; ma se non vogliamo che rifluisca rapidamente, questa domanda deve trovare la forza e il modo di coniugarsi con la necessità di governo e dare risposta ai temi urgenti del Paese. La grande riforma della politica deve fare i conti con questa sfida. O la politica torna a servire i cittadini di questo Paese o sarà un brutto colpo per la nostra gente e per la democrazia.

P.S. Sabato è stata una grande giornata! Bella la manifestazione di Libera per le strade di Firenze e belle persone quelle elette Presidenti di Camera e Senato. E per non farci mancare nulla una straordinaria Italia con l’Irlanda nel rugby. Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto.

di Alessio Gramolati segretario generale CGIL Toscana

Necessario un governo che dia risposte alla domanda di cambiamento

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Primo Piano

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Crisi: CGIL, 490 mila in cassa integrazione, -1.300 euro in busta paga Secondo la Confederazione i dati contenuti nel rapporto di febbraio dell'Osservatorio Cig della CGIL Nazionale "dimostrano, ancora una volta, che la priorità da affrontare è sempre e soltanto il lavoro. Il Parlamento e il prossimo governo devono, in fretta, dare priorità assoluta al tema della crescita e del lavoro, anche con interventi straordinari altrimenti il conflitto sociale e i livelli di povertà diventeranno entrambi insostenibili”

Sono 490 mila i lavoratori in cassa integrazione a zero ore per un taglio del reddito di circa 650 milioni di euro, pari a circa 1.300 euro per ogni singolo lavoratore. Dati che derivano dal ricorso alla cassa integrazione guadagni a febbraio che, seppure in calo rispetto al mese precedente (79.200.718 ore il totale dello scorso mese per un -10,88% su gennaio), registra un aumento da inizio anno sullo stesso periodo dello scorso anno: 168.069.718 per un +22,71%. Sono questi i dati che emergono dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale nel rapporto di febbraio.

Il rapporto della Cgil segnala come a partire da gennaio del 2009 e fino ad oggi, le ore di cassa integrazione autorizzate siano state stabilmente

intorno alle 80 milioni di ore per mese. “Prosegue senza sosta il deperimento del tessuto produttivo e il progressivo processo di deindustrializzazione del paese”, spiega il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, secondo la quale: “Centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori si trovano in una condizione di grandissima sofferenza, acuita dalle complicazioni e dai mancati pagamenti della cassa integrazione in deroga che vanno assolutamente risolti e superati”.

Per la dirigente sindacale “i numeri ci dimostrano, ancora una volta, che la priorità da affrontare, l'emergenza alla quale dare risposta, è sempre e soltanto il lavoro. Il Parlamento e il prossimo governo devono, in fretta, dare priorità assoluta al tema della crescita e del lavoro, anche con interventi straordinari altrimenti il conflitto sociale e i livelli di povertà diventeranno entrambi insostenibili”.

Dati Cig febbraio - Nel dettaglio dell’analisi di corso d'Italia si rileva poi come la cassa integrazione ordinaria (cigo) aumenti a febbraio sul mese precedente, per un totale pari a 32.347.693 di ore e un +4,73% su gennaio. Da inizio anno la cigo invece ha raggiunto quota 63.234.852 di ore per .. LEGGI TUTTO ...

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Centocinquantamila: un fiume di persone ha invaso oggi pacificamente Firenze, raccogliendo l'invito dell'associazione Libera in memoria delle vittime di mafia. Sono arrivati da tutta Italia, con centinaia di autobus e anche con un treno speciale per dire no alla criminalità, per unirsi all'impegno dell'associazione guidata da don Luigi Ciotti che dà voce alle richieste "troppo spesso"

inascoltate dei tanti familiari delle vittime. "Non uccideteli una seconda volta", è il messaggio forte e chiaro arrivato dal serpentone del capoluogo toscano e ripetuto più volte da don Ciotti. Anche Firenze ha dato il suo tragico tributo: era il 27 maggio 1993 quando in via dei Georgofili esplose un Fiorino imbottito di tritolo. Oggi, a quasi venti anni di distanza, si é marciato in ricordo di quei morti e di tutte le altre vittime della mafia: 900 i nomi che, come una triste litania, un megafono sistemato su un furgone che ha aperto il lungo corteo, ha continuato a scandire per tutto il percorso. Quei nomi erano già risuonati ieri sera nella Basilica di Santa Croce, in occasione di una veglia interreligiosa, e sono risuonati nuovamente alla fine della manifestazione dal palco allestito accanto allo stadio comunale fiorentino davanti a un piazzale che a fatica ha radunato solo una parte del corteo. A leggere 'per non dimenticare' i nomi delle vittime tanti personaggi più o meno noti: il ct della Nazionale Cesare Prandelli e la segretaria della Cgil Susanna ... LEGGI TUTTO ...

16 Marzo, Giornata della MemoriaOltre 150.000 in corteo

Sabato 16 marzo per un tragico incidente è venuto a mancare Vittorio Giordano, poliziotto delle Scorte iscritto al SILP per CGIL che avrebbe dovuto essere con noi

alla manifestazione.Il cordoglio di Pierluciano Mennonna e di Alessio Gramolati - CLICCA QUI

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16 Marzo, Giornata della MemoriaOltre 150.000 in corteo

Il corteo

Si firma per IO RIATTIVO IL LAVORO

Il seminario in CGIL Toscana

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Primo Piano ToscanaCGIL Toscana: drammatica la situazione dei cassintegrati nella nostra regioneLa cassa cresce (+180,19%) esplode la deroga, mancano le risorse e i tempi burocratici sono intollerabili anche per le scelte improvvide del governo uscente. Nessuno dei 22.600 lavoratori in cassa o mobilità in deroga dal 1° gennaio ha percepito o percepirà a breve 1 euro.

Con 14. 955.590 ore la cassa integrazione in Toscana segna nel primo bimestre un nuovo record.Esplodono sia la cassa ordinaria che raddoppia a 2.210.000 ore contro 1.053.133 ( +109,9%) la straordinaria che raggiunge 4.985.753 ore contro le 1.872.341 del 2012 (+ 166,3%) e la deroga che con 7.759.072 ore richieste* va oltre la triplicazione rispetto al 2012 ( *221,65%) con un dato di richiesta che era di 2.412.236 ore.

Quest'ultima fattispecie che interessa oltre 22.600 lavoratori compresi gli oltre 1.000 in mobilità in deroga, cioè lavoratori che avendo terminato ogni ammortizzatore hanno ancora potenzialmente accesso a qualche mese di sussidio è l'aspetto più increscioso.

Come noto a fronte di una serie di “blocchi” operati da Ministero del Lavoro per l'indisponibilità delle sia pur insufficienti risorse stanziate nelle settimane scorse, il Governo, sotto la pressione di sindacati e regioni aveva provveduto a sbloccare prima i mesi residui del 2012, anche se non del

tutto, e poi 2 settimane fa i mesi dal 2013 ad oggi.

Senonchè, il via libera con gli adempimenti burocratici necessari alle regioni per quest'ultimo periodo è di Martedi 12 e il risultato, tenuto conto dei tempi di smaltimento delle 4.926 domande pervenute e dei tempi burocratici dell'INPS, sempre più a corto di personale, che in alcune provincie vanno dai 2-3 o più mesi dall'approvazione al materiale pagamento, si verificherà il fatto che un lavoratore senza salario da Gennaio possa percepire la retribuzione se va bene 6-7 mesi dopo.

Una situazione intollerabile che sta dando luogo comprensibilmente ad una esasperazione crescente e a fenomeni di disperazione che talvolta sfociano in drammatici fatti di cronaca.

Non bastasse, il Ministero aveva incomprensibilmente diramato una direttiva, respinta dalle regioni anche nella giornata di ieri, secondo cui gli accordi, anziché in sede aziendale avrebbero dovuto obbligatoriamente essere sottoscritti in sede istituzionale con il comprensibile appesantimento burocratico.

Rimane inalterato inoltre, il drammatico tema dell'esiguità delle risorse: nella nostra regione risultano ad oggi impegnate più del doppio di quelle attribuite. ....LEGGI TUTTO ...

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Primo Piano ToscanaToscana: disoccupazione giovanile al 30%

La disoccupazione giovanile, tra i 15 e i 24 anni, in Toscana è raddoppiata dal 15 al 30% dal 2008 al 2012, ed ha raggiunto il 20% nella fascia d'età tra i 15 e i 29 anni. Lo ha stimato l'Irpet nel rapporto sul mercato del lavoro in Toscana presentato oggi a Firenze, evidenziando, inoltre, che in Toscana nel 2013 ci saranno circa 80.000 Neet, ossia giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano, non seguono corsi di formazione, non cercano un'occupazione. Il fenomeno dei Neet (acronimo che sta per 'Not in education, employment or training') è europeo e la Toscana non fa eccezione. Nella regione i Neet sono saliti al 18% giacché nel 2008 erano il 13%. Fra loro sono prevalenti gli inattivi (62%) e coloro che non hanno mai avuto un'esperienza di lavoro (41%); tanti gli "scoraggiati". "Giovani e occupazione giovanile sono una priorità - ha commentato i dati dell'Irpet l'assessore regionale al lavoro, Gianfranco Simoncini - cui abbiamo cercato di dare risposta con la nuova legge per l'imprenditoria giovanile e femminile, con la normativa sui tirocini nell'ambito di Giovanisì, che punta alla riaffermazione della funzione formativa

del tirocinio, introducendo l'obbligo di contributo e scongiurando forme mascherate di sfruttamento. La legge prevede un consistente incentivo in caso di assunzione, dopo la fine dello stage, del tirocinante, a tempo indeterminato o determinato".(ANSA).

LAVORO: SIMONCINI,TOSCANA TIENE MA SERVE GOVERNO CHE RILANCI"Se la Toscana ancora tiene, non possiamo nasconderci che le prospettive, come lo stesso rapporto Irpet mette in luce, non sono buone e l'uscita dalla crisi si fa attendere. Per questo è grande la preoccupazione per la situazione di incertezza presente a livello nazionale, proprio quando ci sarebbe bisogno di un Governo in grado di rilanciare politiche per lo sviluppo e di mettere il lavoro al centro della propria azione". Così l'assessore regionale al lavoro, Gianfranco Simoncini, ha commentato i dati dell'Irpet sull'occupazione in Toscana, che prevedono nel 2013 un tasso di disoccupazione al 9%, il peggiore dal 1990 nella regione, ma che hanno evidenziato un calo dell1,1% ... LEGGI TUTTO ...

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Primo Piano ToscanaMaggio Musicale: sì alla trattativa ma non con coltello alla gola

"Non rifiutiamo la trattativa, ma non possiamo accettare che si svolga con un coltello puntato alla gola: e dire che o si arriva ad una soluzione entro il 30 aprile o il 2 di maggio si porta i libri in tribunale suona un po' così". Lo ha detto Paolo Aglietti della Cgil, al termine dell'assemblea dei lavoratori del Maggio musicale fiorentino organizzata stamani dal suo sindacato e dalla Cisl per discutere della piattaforma di tagli all'ente profilata dal commissario straordinario Francesco Bianchi. Aglietti ha sottolineato che "i dipendenti sono preoccupati e perplessi" per le parole del Commissario, perché "hanno acconsentito a molti sacrifici in questi ultimi

anni per il bene del teatro, l'ultimo dei quali è costituito dai 45 licenziamenti consentiti con l'accordo del 5 giugno scorso". Il sindacalista ritiene opportuna "l'attivazione di un tavolo ad hoc al Mibac", e spiega che "non c'é volontà di dire no alla revisione strutturale del costo del lavoro chiesta da Bianchi, occorre però partire dalla riorganizzazione del lavoro piuttosto che dai tagli". Per Aglietti la disdetta del contratto integrativo formalizzata da Bianchi è "senza effetto, perché per averlo serve l'accordo con la controparte: finché non sarà sostituito con altri contenuti che siano accettati continuerà ad applicarsi". Perplessità vengono manifestate da Aglietti sui "numeri del costo dei dipendenti del Maggio che ci ha comunicato il commissario, 25 milioni: a quanto ci risulta, ci sono 440 assunti stabilmente che costano 18 milioni di euro, direzione e collaboratori della direzione 1 milione di euro; non è possibile che ci siano 5 milioni solo di contratti a termine". Per la Uil "non può essere richiesto ai lavoratori per il terzo anno consecutivo di rimediare ai guasti di una gestione scellerata e irresponsabile" e per questo il sindacto dichiara "la propria netta e forte contrarietà ad individuare nel taglio dei salari dei lavoratori la misura strutturale necessaria per portare il bilancio in pareggio nell'anno in corso".

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Primo Piano ToscanaCareggi, c'è l'accordo per l'assunzione di 106 lavoratori. Firmano CGIL, CISL e UsbUn accordo con la direzione dell'ospedale fiorentino di Careggi è stato siglato oggi dai sindacati Cgil, Cisl e Usb per arrivare, secondo quanto reso noto dalla Cgil, all'assunzione, tra l'altro, di 106 persone tra infermieri e operatori socio sanitari. Un accordo è stato raggiunto anche sul nuovo orario di lavoro degli infermieri, che nei mesi scorsi sono stati al centro di una vertenza tra lavoratori e azienda

poiché, secondo i sindacati, sarebbero stati previsti, in alcuni casi, nove giorni di lavoro consecutivi. Gli accordi sul nuovo sistema di turnazione sono stati contestati dalle altre sigle sindacali Fials, Uil, Cobas e Usi: per queste sigle l'intesa è stata siglata "contravvenendo alle garanzie siglate nel Ccnl Sanità rispetto alle ferie e al riposo settimanale".

Siena, Università: no all'accorpamento con la StranieriIl sistema universitario nazionale è da anni sotto attacco. Tagli ai finanziamenti, blocco del turn over, blocco dei contratti del personale contrattualizzato, blocco degli scatti del personale docente, attacco al diritto allo studio. Questi i punti di forza di un assalto esterno a tutto il settore pubblico della formazione.Il vero impoverimento del sistema, però, è quando al suo interno si vede fallire un concetto di difesa di un sistema coordinato di Atenei presenti sul territorio nazionale o regionale, ognuno con la sua storia, la sua specificità di ricerca e didattica. Quando fra Atenei viene meno questo spirito, e si inizia a ragionare sulla cannibalizzazione, siamo arrivati ad un punto grave di rottura che va denunciato.Il Rettore Vedovelli dell’Università per Stranieri di Siena è già intervenuto due volte sui quotidiani locali nelle ultime settimane respingendo attacchi all’Ateneo da parte di non meglio identificate

istituzioni locali. L’appello del Rettore alle istituzioni e alle forze politiche locali è caduto di fatto nel silenzio più assoluto, tranne qualche sporadico caso.Come RSU e Organizzazioni Sindacali della Stranieri non possiamo ... LEGGI TUTTO ...

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Nello scorso numero abbiamo dato conto dell’obbligo incombente sul datore di lavoro affinché vigili sull’effettiva adozione delle misure di protezione. In questo numero torniamo a parlare di infortuni sul lavoro per indagare i limiti del possibile concorso di colpa del lavoratore infortunato.Com’è noto in capo al datore di lavoro vige un obbligo di sicurezza nei confronti del lavoratore ai sensi dell’art. 2087 c.c. che impone a questi di “adottare tutte le misure che secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l’integrità psico-fisica e la personalità morale del lavoratore”. In vero l'obbligo di prevenzione di cui all'art. 2087 c.c. impone all'imprenditore di adottare non soltanto le misure tassativamente prescritte dalla legge in relazione al tipo di attività esercitata, che rappresentano lo standard minimo fissato dal legislatore per la tutela

della sicurezza del lavoratore, ma anche le altre misure richieste in concreto dalla specificità del rischio, atteso che la sicurezza del lavoratore è un bene protetto dall'art. 41 Cost, secondo comma, (cfr. C. Cass. N. 6337/2012).Da ciò deriva che l’omessa o incompleta adozione da parte del datore di lavoro delle misure di sicurezza dovute al fine di prevenire eventuali infortuni sul lavoro, genera in capo a questo ultimo una responsabilità di natura contrattuale, oltre a quella di natura extra contrattuale derivante dal più generico diritto alla salute ai sensi dell’art. 32 Cost., parimenti invocabile dal lavoratore.L’interpretazione data dalla giurisprudenza dell’obbligo di sicurezza in capo al datore di lavoro è particolarmente ampia, tanto che pacificamente è riconosciuta la responsabilità del datore di lavoro sia quando ometta di adottare le idonee misure protettive, sia quando non accerti e vigili che di tali misure venga fatto effettivamente uso da parte del dipendente (c.d. culpa in vigilando) (cfr. tra le ultime C. Cass. N. 91/2012 e N. 13701/2012), escludendone d’altro canto la responsabilità solo nell’ipotesi in cui l’infortunio si sia verificato come conseguenza di un rischio elettivo, ossia di un rischio generato da un’attività che non abbia rapporti con lo svolgimento dell’attività lavorativa o che esorbiti in modo irrazionale dai limiti della stessa (cfr. da ultime C. Cass. N. 6363/2012 e N. 9199/2012).Pertanto, la colpa del lavoratore dovuta ad imprudenza, negligenza ed imperizia, salvo i casi di assoluta abnormità del suo comportamento, non elimina quella del datore di lavoro, il quale è obbligato a garantire al lavoratore la sicurezza sul posto di lavoro, tenendo anche conto delle eventuali imprudenze di quest’ultimo.

INFORTUNIO SUL LAVORO LAVORATORE IMPRUDENTE O NEGLIGENTE NON E’ RESPONSABILE DELL’INFORTUNIO

La rubrica

a cura dello Studio RusconiVia della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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Un incontro con i ministeri del lavoro e dello sviluppo economico per fare il punto sulla vicenda De Tomaso: a richiederlo, con una lettera partita oggi, é l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini insieme alla collega della Regione Piemonte Claudia Porchietto. Lo ha riferito oggi l'assessore Simoncini nel corso dell'incontro con il curatore fallimentare di De Tomaso Carotti, il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, l'assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi, le organizzazioni sindacali provinciali e aziendali. "Al tavolo nazionale - ... LEGGI TUTTO ...

Livorno - De Tomaso, vertice con ministeri

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TOSCANA in breve

Mi si chiede di trovare una strada alternativa per l'acquisizione dell'area Eaton. Esproprieremo, se siamo tutti concordi. Datemi un mese per avviare le procedure". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi agli operai ex Eaton e alle istituzioni, durante un incontro a Massa sulla vertenza aperta nel 2008 e che vede oggi circa 300 operai in cassa integrazione in deroga. "Non basterà espropriare - ha aggiunto Rossi - se poi non avremo un imprenditore disposto ad investire ... LEGGI TUTTO ...

Massa Carrara - Eaton, Regione pronta ad espropriare area. Rossi rispionde a contestazione

"Protezione del prezioso ambiente marino del Giglio e dell'arcipelago toscano, rimozione in sicurezza e smantellamento del relitto della Concordia: sono questi gli obiettivi che hanno guidato l'iniziativa del Ministro dell'Ambiente sin dalla notte dell'incidente", il 13 gennaio 2012 che ha provocato 32 morti. Lo afferma il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini. In questo contesto si colloca la richiesta del Ministro per l'individuazione preliminare del porto dove ricoverare e smantellare il relitto prima delle conclusioni delle operazioni al ...LEGGI TUTTO ...

Livorno - Concordia, per UE è rifiuto. Va nel sito più vicino (Piombino)

Massa Carrara, Pisa, Lucca, Livorno

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Lenzuola bianche con centinaia di firme a sostegno della lotta per la sopravvivenza della Richard Ginori: li hanno esposti oggi, sotto la pioggia, gli operai davanti alla fabbrica di Sesto Fiorentino, in un presidio organizzato nell'attesa di notizie dal Tribunale di Firenze. Alle ore 12 infatti scade il termine per la presentazione di offerte per rilevare la storica azienda delle porcellane, dichiarata fallita lo scorso 7 gennaio.

RICHARD GINORI: NESSUNA OFFERTA PER PRIMA ASTA FALLIMENTARENon è arrivata alcuna offerta ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - "La Ginori deve vivere", presidio sotto la pioggia. Deserta prima asta

L'associazioné Vita, ambiente e Salute onlus' lancia l'allarme su rischi per la salute e per l'ambiente che deriva dall'attività di trattamento di fanghi industriali dell'inceneritore di Baciacavallo, frazione alla periferia sud di Prato. Uno studio commissionato ad un pool di esperti universitari avrebbe rilevato che nel raggio di due chilometri intorno all'impianto di Baciacavallo i livelli di diossina sarebbero superiori fino a 12 volte rispetto a quanto consentito dalla legge. In particolare, l'associazione spiega che l'analisi è stata svolta su tre campioni, due polli ed un'anatra, allevati ... LEGGI TUTTO ...

Prato - Allarme diossina vicino ad inceneritore

Il Tribunale del Riesame di Firenze ha disposto il dissequestro di 1,12 miliardi deciso nei confronti della famiglia Aleotti, imprenditori alla guida del gruppo farmaceutico Menarini. Il sequestro preventivo era stato chiesto dalla Procura di Firenze, dopo che in Cassazione era stato annullato il sequestro per equivalente da 1,2 mld deciso in un primo tempo dalla Procura. La notizia del dissequestro viene accolta con ''grande soddisfazione'' dalla famiglia Aleotti, spiega l'avvocato Traversi ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - Menarini, Tribunale Riesame dispone dissequestro 1,12 miliardi

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TOSCANA in breveFirenze, Prato, Pistoia

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“In momenti difficili come questi dove il morso della crisi è sempre più forte - interviene la CGIL di Siena - sono fondamentali misure che aiutino le donne a riprendere l'attività lavorativa dopo la maternità. E’ per questo che abbiamo condiviso la scelta della Provincia di Siena di sostenere il lavoro femminile con i voucher per gli asili nido. Purtroppo i servizi alla persona sono sempre più minati dai continui tagli alla spesa sociale ed in questo contesto le donne rischiano di doversi far carico da sole del lavoro di cura”.Il bando provinciale ... LEGGI TUTTO ...

Grosseto - Operaio in cassa integrazione si toglie la vita

Un uomo di 44 anni si è impiccato nel garage della sua abitazione ieri pomeriggio a Grosseto.L'uomo si trovava da tre mesi in cassa integrazione e, secondo le prime informazioni, non aveva ancora ricevuto le rate di gennaio. Il suicidio, secondo gli inquirenti, è essere legato alle difficoltà economiche della sua famiglia. Anche la moglie dell'uomo, infatti, era in cassa integrazione. A trovare, poco prima delle 17, il corpo senza vita dell'operaio, sposato ma senza figli, sono state alcune persone che stavano andando a vedere un ... LEGGI TUTTO ...

Siena - CGIL, voucher asili nido per le mamme lavoratrici

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TOSCANA in breve

ALunedì prossimo ci sarà un nuovo incontro, alla Regione Toscana, per la ex-Mabro di Grosseto, azienda tessile in crisi ormai da anni. Dopo l'ennesimo incontro a Firenze nei giorni scorsi con l'assessore regionale Gianfranco Simoncini, i vertici dell'azienda, i sindacalisti e le autorità cittadine di Grosseto, che si è risolto con una 'fumata nera', l'imprenditore pratese Andrea Barontini ha ottenuto tempo fino al 18 marzo quando in Regione si tornerà a parlare della ex Mabro. La nuova società Abbigliamento Grosseto, incalzata dalle istituzioni, dovrà dare risposte concrete. La crisi ... LEGGI TUTTO ...

Grosseto - In Regione nuovo incontro con la proprietà per la ex Mabro

Arezzo, Siena, Grosseto

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Intorno a Noi

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Venerdì di passione, quello del 22 marzo per il trasporto pubblico fiorentino, che in occasione dello sciopero nazionale per l`intera giornata vedrà anche pesanti ripercussioni nella circolazione locale.Lo sciopero è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti per il rinnovo del contratto nazionale. Saranno però garantite le consuete fasce orarie di garanzia che sono quellefra le sei e le nove e fra le dodici e le quindici, poi lo sciopero continuerà fino a fine turno e il servizio di trasporto riprenderà il giorno successivo. Il

motivo dello sciopero e il mancato rinnovo del contratto nazionale che è scaduto da cinque anni. Periodo in cui le condizioni di lavoro sono diventate molto difficili a causa della crisi, dell`aumento dei costi e dei minori finanziamenti statali."Si spera adesso - commenta Daniele Cresciol i Filt Cgil-, dopo che la presidenza del consiglio dei ministri dopo aver emanato il decreto su finanziamenti al trasporto pubblico si riesca a sbloccare anche la situazione contrattuale, poiché questa cosa rende certo il finanziamento ai chilometri di servizio da effettuare. CLICCA QUI

22 marzo, sciopero nazionale del Trasporto Pubblico

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