Novellando n2 1/12/2012
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Transcript of Novellando n2 1/12/2012
Novellando
Giornale del Liceo Novello
A.S. 2012/2013
Anno XXII
Informazione per Giorgio
Bondioli, classe 2°M, arbi-
tro venduto!
dalla IIA
Italiano Prof: A Firenze, oltre ai Guelfi,
che partito c’era?
Alunna che suggerisce:
Ghibellini!
Alunna interrogata: Chiellini!
La Redazione: Direttore: Alberto Galloni (4°D)
Redattori: Elisa Vigotti (4°D), Hajar El Alaoui (4°D), Giulia Capi (4°D),
Marialuisa Arci (4°D), Andrea Monfredini (4°B), Michela Cremonesi (3°D),
Rebecca Ricci (4°D), Noemi Morales (2°C), Federica Lempi (3°B),
Serena Toscani (3°L), Anna Pancotti (3°B), Martina Ferri (3°B),
Tiziano Niglio (4°B), Wiam Masrour (3°L),
Illustratori: Michela Palazzini (4°D), Federica Aggogini (1° Cl), Monica Priori,
Federica Lempi (3°B), Ginevra Rossi (V°L)
Docenti Referenti: Gianfranco Bosoni, Isabella Ferrari Aggradi
BESTIARIO
Italiano A: Grande prof!
P: Solo 1.70
Poco dopo..
A: Grande prof!
P: Sempre 1.70
Italiano P: Cosa sono i settenari?
A: Facile prof, Mammolo,
Cucciolo..Sonnambulo
Italiano
P: Non mi piacciono questi
nuovi rappresentanti
A: Ma prof, spaccano di brutto!
P: …Non diciamo cosa!
Inglese Prof: “Injury” è una ferita da
incidente.
“Wound” è una ferita
d’arma da fuoco come
la spada.
Fisica La retta tangente è una
curva tangente a una retta.
ANNUNCI
A.A.A. cercasi idraulico
per bambini con
risvoltini
Pietro Bricchi è
un figo
Anonima
Ammiratrice
Per vestirti griffata e far vedere i
tuoi soldi non hai bisogno di orga-
nizzare la giornata dell’eleganza..
E’ vero ho aumentato i
punti alla 2°M, sono
un arbitro
Venduto, dal tuo…
Giorgio B.
Attenzione:
Si ricercano volontari per la festa
di natale per servire panettoni e
pandori nei vari spazi della scuola
ed una band che suoni nella nostra
scuola la mattina della festa.
Rivolgersi ai rappresentanti
d’istituto per informazioni.
Concorso di disegno del
Novellando Aperto a tutti gli studenti
Sportello di
Volontariato
Michela Cremonesi
1
Anche quest’anno il Liceo Novello ripropone il
servizio dello Sportello di Ascolto con una picco-
la novità: sarà aperto anche ai genitori e ai docen-
ti.
Abbiamo parlato con la Prof. Piccinelli, referente
del servizio. Consiste in un servizio di consulenza
di aiuto nella gestione di problematiche inerenti
la vita scolastica. Quest’anno sarà gestito dalla
Dottoressa Caccico. Si svolgerà a scuola in date
prestabilite dalle ore 9.00 alle ore 12.00 previo
appuntamento preso attraverso la
Prof. Piccinelli.
Da 5 anni a questa parte c’è stata una diminuzio-
ne degli studenti interessati, ma si è deciso di ri-
proporlo per tutti coloro che continuano a parteci-
parvi. Secondo la prof di scienze è un servizio
utile per superare l’idea negativa dell’aiuto psico-
logico, per le relazioni tra noi adolescenti e per
l’organizzazione della vita scolastica. I genitori,
invece, potrebbero discutere dei loro rapporti con
i figli, del linguaggio da utilizzare con loro e per
le varie problematiche famigliari. Per i docenti lo
Sportello è aperto riguardo alle relazioni con gli
alunni e per aiutarli a vivere serenamente
nell’ambiente scolastico.
Artisti del Novello,
Per permettere agli studenti di esprimere la
propria vena artistica, il Novellando da
inizio ad un concorso artistico aperto a tutti
gli studenti, dal tema
“la vita di tutti i giorni”.
Preparate il vostro disegno, con tecnica
libera, in bianco e nero, e su foglio da
disegno A4.
Consegnate l’opera a me presso
la classe 4°D entro il 13 dicembre.
Il disegno vincitore verrà esposto nell’atrio
del Liceo e riceverà come premio una
cartelletta contenente:
-fogli da disegno riquadrati 33x48
-linea tecnica per disegno (x2)
-goniometro
-squadra
-inchiostro
-mine
-cartoncini colorati A3
Materiali, dunque, utili anche per la scuola.
Partecipare in molti ed esprimete voi stessi!
Il direttore
Cari Lettori,
ben trovati ad un nuovo nume-
ro del Novellando.
Bene, siamo arrivati al cuore
di questo primo periodo scola-
stico: l’estate è ormai lontana
ed unico baluardo di speranza
sembra essere il Natale, con la
sua atmosfera e (si spera) la
festa del Liceo. Siamo immersi
nello studio, ed il mio consi-
glio è quello di trovare del
tempo per se, distrarsi e legge-
re il Novellando (sono un po di
parte, ammetto). Comuqnue
restiamo studenti, ci
impegniamo, ma siamo anche
umani. Un eventuale brutto
voto non pregiudicherà l’anno,
l’importante è rimediare! Dun-
que bisogna credere in se stes-
si ed essere ottimisti!
Ma parlando del nostro
Novellando, in questo numero
abbiamo dato spazio alle no-
stre studentesse, con una pagi-
na interamente dedicata alle
ragazze. Se pensate di cavar-
vela in campo artistico, il No-
vellando da il via ad un con-
corso di disegno per tutti gli
studenti (troverete
informazioni nell’articolo sot-
tostante). Ed anche se ormai
passato, Halloween ha trovato
il suo posto anche sul nostro
giornale, con un articolo in cui
leggere la sua storia, tra realtà
e leggenda. Ed ora,
buona lettura!
Il direttore
2
Le diamo il benvenuto al Novello Grazie, me l’avete già dato in tanti modi, ma fa sem-
pre piacere.
-Come si trova al Novello? Benissimo, è una scuola che conoscevo già perché
ci sono stati i miei figli e poi sono venuta diverse
volte a presiedere l’esame di maturità, però
quest’anno mi sono più addentrata nella vostra spe-
cificità. Qui si respira aria di una scuola viva, con
una vivacità d’intenti che è veramente eccezionale.
Ragazzi avete fatto la scelta giusta!
-Lei è anche reggente al Tosi come divide il
tempo tra le due scuole? A volte devo fare delle corse, adesso sono presa in
una commissione d’esame per i periti agrari che è
come una commissione di stato.
Dedicherò del tempo al Novello e penso di farcela.
Grazie al cielo mi aiuta anche l’esperienza ormai
ventennale di dirigente che mi permette di fare sin-
tesi spesso e di risolvere i problemi velocemente.
-Qualche tempo fa ha rilasciato un’intervista
al cittadino riguardo al nostro utilizzo dei
laboratori dell’Agraria. Voi fisicamente, ovviamente non sempre, potrete
usufruire dei laboratori del Tosi spostandovi anche
grazie al pullmino che ha in dotazione l’agraria. Pur
essendo i bilanci staccati voglio darvi la possibilità
di approfittare l’uno delle risorse dell’altro.
- Per le lavagne elettroniche al Novello cosa
ci dice? Ci stiamo dando da fare al massimo, il Novello si
sta attivando, ci sono delle commissioni di docenti
che stanno lavorando su questo, non solo sulle lava-
gne interattive, ma anche sull’ informatizzazione
della comunicazione dei voti; stiamo aprendo l’era
digitale al Novello. Quest’anno la studiamo e vedia-
mo tutti i preventivi, dall’anno prossimo parte.
- Con “ cittadini del mondo” cosa intende? Intendo che non vi fermiate né con la testa è con la
fisicità in questa scuola e in questo paese, voglio che
impariate, e adesso grazie a internet lo fate anche
già da soli, a comunicare con il mondo, ma poi an-
che a muovervi. Prima di tutto è una questione di
testa, non facciamo una scuola autoreferenziale, ma
che si confronta con il mondo.
- Cosa pensa del corpo decente di questa
scuola? Che è preparato e assolutamente ricco di voglia di
fare e quindi, ripeto, siete fortunati ad esserci!
-E degli alunni? Che siete dei tesori (ride) per adesso non ho sanzio-
nato nessuno!
- Che cosa l’ha spinta a diventare preside? Bella domanda…un po’ c’è una mia ansia vitale di
cambiamento, dopo un po’ ho bisogno di rinnovar-
mi. Ho fatto mia questa una frase: ogni cambiamen-
to porta con sé la magia dell’inizio. Nella vita ho
fatto anche molti lavori: la sindacalista, sono stata
segretaria provinciale della CISL di lodi e per un
po’ ho fatto la terapeuta. Mi sembrava una giusta
conclusione vivere tutte le fasi della vita della scuo-
la, quindi sono stata studente, docente e adesso pre-
side. Quando sei da una parte hai quella visione ed è
bello sperimentare nuovi ruoli che magari hai criti-
cato fino al giorno prima. In conclusione l’ho fatto
per completare un ciclo, da studente a dirigente.
- In cosa si è laureata? In scienze biologiche a Pavia nel collegio Ghislieri e
mi piace citarlo perché è stato un’ opportunità di
vita veramente grandissima e vorrei che voi lo fre-
quentaste di più, perché affrontate in pochi
l’esperienza dei collegi universitari. In un secondo
tempo mentre che facevo l’insegnate mi sono laure-
ata in psicologia perché capivo che non conoscevo
tutti i canali di comunicazione e questo l’ho fatto a
Padova viaggiando, sposata, con due figli
- Si descriva in tre aggettivi: Non è un aggettivo, ma sono una persona amante
della vita, gioiosa e direi che la caratteristica più
bella che mi riconosco è la generosità verso gli altri
che, non è una contraddizione, mi permette di essere
generosa verso me stessa
- Qualche consiglio da dare agli alunni? Vivete, vivete, vivete e vivere vuol dire anche e so-
prattutto saper fare le scelte giuste nel tempo giusto;
guardate che il tempo dello studio è un arricchimen-
to. Studiate, studiate, studiate, se io dovessi pensare
a una carta vincente della mia vita direi che sono
stati gli studi, fatti non come imposizione, ma con
entusiasmo.
- Ci dia la sua definizione di preside: E’ dura, io credo che ci voglia capacità di ascoltare,
di cogliere i bisogni e la generosità di saperli soddi-
sfare, io insisto su questa cosa, che vedendo bene
l’altro dai un’identità anche a te stesso.
Abbiamo incontrato la nostra nuova preside, ha molto gentilmente risposto alle nostre domande:
Hajar El Alaoui,
Noemi Morales
Intervista alla preside
1. Guercilena Maurilio Agostino 1. Cognome - Nome? 1. Parenti Valeria
2. Lettere 2. Che materia insegna? 2. Lettere
3. Tanti.. Sono un patito di poesia ma il preferito rimane Fernando Pessoa
3. Autore preferito? 3. Tanti.. Non posso sceglierne uno, ce ne son troppi che amo tantissimo
4. Poeti del ‘600 come Busi (troppo pornografici)
4. Autore che le piace di meno? 4. Cicerone
5. Codogno 5. Dove vive? 5. Codogno
6. Montodine (Cremona) 6. Da dove viene? 6. Codogno
7. 59 (tra una settimana) 7. Età? 7. 58 portati con disinvoltura
8. Sposato 8. Sposata/o? 8. Sposata felicemente
9. Il nome della rosa - Umberto Eco Gli anni della nostalgia - Oe Kenzaburo
9. Libro preferito? 9. La Bibbia, è il libro dei libri
10. Musica italiana anni ’60-’70 e contempo ranea.. Mi piace anche Amy Winehouse
10. Che musica ascolta? 10. Queen, sono eccelsi
11. L’attimo fuggente, mi emoziona ancora 11. Film preferito? 11. Film del neorealismo, quelli in bianco e nero
12. Sport e attualità, il necessario.. vorrei non guardarla
12. Cosa guarda alla TV? 12. Quasi niente.. I TG e qua e là Report e Ballarò
13. Mai bocciato né avuto debiti 13. Bocciata/o? 13. Mai bocciata
14. Materie scientifiche, soprattutto geometria
14. Materia che odiava di più? 14. Nessuna, ma non voglio passare da studentessa modello!
15. Ho interrotto di radermi per inseguire una ragazza vista dalla finestra del mio bagno
15. Una pazzia che ha fatto? 15. Non le definirei pazzie ma scelte azzardate, sono una persona razionale
16. La Bellucci.. vanesia ma bella fisicamente
16. Uomo/Donna più sexy? 16. Sean Connery.. Il 007 più sexy!
17. Far colazione 17. La prima cosa che pensa quando si sveglia?
17. Oh mamma devo andare a scuola ! Ma poi mi convinco ad andarci
18. La manualità.. Aggiustare e sistemare, rompo o spezzo tutto
18. Cosa odia di più? 18. Ipocrisia
19. Suonare uno strumento oppure fondare una casa editrice o discografica
19. Sogno più grande? 19. Il sogno più grande è veder realizzati i miei figli; Sogno domestico:divano e un buon libro
20. Son un po’ narcisista, vorrei essere ancora me stesso con qualche ritocchino (più alto, meno pancia, più capelli)
20.Se potesse rinascere chi vorrebbe essere?
20. Un bravo medico
21. Da piccolo mio padre. Adesso l’uomo di strada
21. Il suo idolo? 21. Bosoni vorrebbe che dicessi Cristo.. e io gli do ragione
22. Grecia 22. Dove le piacerebbe vivere? 22. Vivrei ancora in Italia, nonostante tutto
23. Creatività, anticonformismo e umorismo 23. Qualità apprezzate nei suoi studenti?
23. La capacità di “amare” quello che fanno
24. Non essere polli di un allevamento tecnologico.. C’è troppa tecnologia
24. Che consiglio darebbe ai suoi studenti?
24. Ricordarsi che nell’esistenza devono avere radici e ali
25. “Il poeta è un fingitore” - Fernando Pessoa “Attualmente non mi conosco” - Alda Merini “ L’italiano non è l’italiano... E’ il ragionare” - Leonardo Sciascia
25. Una citazione per concludere?
25. “Chi tira al sole di mezzogiorno, anche se sa che non coglierà mai il bersaglio, sicuramente mirerà più in alto di chi tira ad un cespuglio”
Giulia Capi
Tiziano Niglio
Intervista doppia
3
Orientamento per Scuole Medie al Liceo Novello
4
Mostri e studenti,
Halloween ha bussato alle porte, ma quanto ne sapete in proposito?
Questa ricorrenza ha origine da una credenza celtica e pagana anche se il termine
“Halloween” ha derivazioni cattoliche. Anticamente i Celti credevano che le anime
dei morti dell’ anno precedente tornassero la notte del 31 Ottobre, considerato
l’ultimo giorno dell’anno e la fine della stagione calda, per impossessarsi dei corpi. I vivi, per spaventare questi ultimi,
per tre giorni di fila si mascheravano con pelli di animali morti e da qui è nata l’odierna usanza di travestirsi. Anche il
detto “dolcetto o scherzetto” nasce con i primi cristiani, i quali, mentre erano in cammino da un villaggio all’altro,
bussavano alle porte chiedendo un pezzo di pane, chiamato “dolce dell’anima” in cambio di preghiere.
La Leggenda
Tanti e tanti anni fa, in Irlanda, viveva un vecchio fabbro di nome Jack, ubriacone
e taccagno. Era la notte di Halloween quando il vecchio, seduto al bancone di un
pub si imbatté nel Diavolo, venuto per reclamare la sua anima, ma l’uomo riuscì
ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe dato la sua anima in cambio
di un'ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina per pagare
l'oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire a intascarsela. Poiché, poi, possedeva
anche una croce d'argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma
originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo: lo avrebbe lasciato
andare purché questi, per almeno 10 anni, non fosse tornato a reclamare la sua
anima. Satana accettò. Dieci anni dopo si rincontrarono e Jack riuscì a sfuggirgli
ancora. Quando Jack morì, non fu
ammesso al Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle porte dell’Inferno, ma il Diavolo lo rispedì indietro lanciandogli un
tizzone ardente che l’uomo utilizzò per ritrovare la strada giusta. Si dice che da allora Jack vaghi con il suo lumino in attesa
del giorno del Giudizio.
“ Trick or treat
Smell my feet
Give me
something
Good to eat”
Marialuisa Arci
Rebecca Ricci
Tutti gli studenti indaffarati con
l’esame di terza media devono, du-
rante l’ultimo anno che trascorreran-
no in quella scuola, fare una scelta:
devono decidere quale sarà
l’indirizzo di studi che li porterà a
percorrere la propria strada.
Le offerte sono numerose e le abilità
individuali sono ottime guide sulla
linea generale che si dovrebbe segui-
re: quello portato a uno studio appro-
fondito della cultura globale opterà
probabilmente per un liceo, mentre
chi ha più dimestichezza con mestie-
ri concreti si diplomerà in un istituto
tecnico. Oltre alle varie tipologie di
indirizzi vi sono poi anche i campi di
specificazione: a questo punto la
scuola scelta interviene nella valuta-
zione delle alternative presentando al
neolicenziato le varie proposte du-
rante gli "open day", ne confronta le
caratteristiche e infine fornisce una
risposta alle sue richieste. E' vero che
in un periodo difficile dal punto di
vista del lavoro forse è avvantaggiato
chi si ritrova a poter lavorare prima
nei confronti di uno studente univer-
sitario; tuttavia è fondamentale aver
chiaro un concetto: alle spalle di
tecnici preparati e artigiani compe-
tenti è necessaria l'esistenza di una
classe dirigente moderna, giovane, in
grado di fronteggiare le nuove esi-
genze che stanno emergendo in
quest'epoca contemporanea, come la
questione energetica o la crisi della
società dei consumi. Consideriamo
ora la nostra realtà, quella del Liceo
Novello, per rispondere a questa
domanda: "perchè scegliere un lice-
o?"Dai pareri che ho potuto racco-
gliere fra alcuni "Novellini", risulta
che, nonostante alcuni punti deboli,
la preparazione globale (e metodolo-
gica) fornita dal liceo è ottima e le
aspettative sono state soddisfatte a
pieno, anche dal punto di vista dei
laboratori (aule ed attività pomeridia-
ne). In effetti, Un liceo è un luogo in
cui si forma un unità fra scienza e
cultura umanistica, requisiti basilari
per una figura centrale (ovvero di
legame) fra le realtà economiche,
politiche e sociali di una località,
perché in un mondo ormai completa-
mente globalizzato è doveroso cono-
scerne tutte le caratteristiche, saperle
comparare ed indagare tramite mezzi
diversi - da un punto di vista analiti-
co e scientifico, con un approccio più
classico e civico oppure attraverso
un confronto tra le varie culture con-
temporanee - forniti da una forma-
zione più scientifica, classica o lin-
guistica, una "universalità" che in-
fondo caratterizza il Novello.
Andrea Monfredini
Questo numero, per questo nostro angolo dell’ ecologia, la rubrica della scienza si occupa di
qualcosa che spesso diamo per scontato: i processi che subiscono i rifiuti per essere riciclati, e
tornare a nuova vita.
Dunque la domanda è: che fine fanno la lattina di coca cola, il foglio usato o gli avanzi della cena
che buttiamo nel cestino?
Come premessa c’è da dire che la quasi totalità dei processi di riciclo non sono possibili senza la
raccolta differenziata (argomento delicato per il nostro Liceo). Il riciclo è un’ ottima risorsa per
la nostra società. Potremo così smaltire molti dei nostri rifiuti che altrimenti andrebbero a degra-
dare inevitabilmente il nostro pianeta (la vita nelle discariche non sembra appartenere alle
migliori prospettive!).
Ci avvieremo così verso il risanamento della nostra terra, e del nostro stile di vita.
5
Raccolta differenziata al Novello
So per certo che a molti ragazzi
non interessa minimamente
l ’ a r g o m e n t o ‘ r a c c o l t a
differenziata’ e so anche che que-
sti, appena letto il titolo, pense-
ranno ‘ Ma che voglia ho di leg-
germi tutto sta pataffia?!’ per poi
cambiare subito pagina. Beh, vor-
rà dire che scriverò per quelli a
cui interessa e per quelli che cer-
cheranno un’alternativa per occu-
pare il tempo durante una noiosis-
sima lezione. Detto questo, arri-
viamo al dunque: la raccolta dei
rifiuti quest’anno si presenta pro-
blematica. Per informarvi ade-
guatamente ho chiesto al nostro
rappresentante d’istituto Davide
di spiegarmi la situazione; riporto
qui a seguito quanto mi è stato
detto. Si può dire che la prima
cosa di cui ci siamo ‘occupati da
rappresentanti è stata la raccolta
differenziata. Ad essere sinceri
bisognerebbe dare il merito ai
rappresentanti dello scorso anno
noi abbiamo solo regolarizzato la
che hanno fatto partire il tutto;
raccolta e abbiamo iniziato a ri-
diffonderla in tutto l’Istituto.
L'anno scorso il progetto è partito
con il sostegno del Comune di
Codogno che ci ha messo a di-
sposizione i fusti colorati.
Quest’estate, non si sa come, so-
no spariti 20 bidoni della carta e
la maggior parte di quelli della
plastica e dell’alluminio.
Quest’anno il Comune ci ha for-
nito solo 4 fusti, quindi ci siamo
dovuti arrangiare; in alcune classi
abbiamo messo semplici cestini
del rudo o improvvisato degli
scatoloni per la raccolta della car-
ta. Per trovare una soluzione a
questo disagio abbiamo contattato
l' Uffico tecnico, tramite la Prof.
Pamierani; abbiamo ottenuto solo
che, se il Comune troverà i fondi
(visto che stamparli ha un costo),
i fusti arriveranno tra 3 mesi...
(forse). Tuttavia la raccolta della
carta è attiva in tutte le classi e
non appena arriveranno i nuovi
cartoni bianchi, sostituiremo
quelli provvisori e impianteremo
‘fusti’ per la plastica e l'alluminio
almeno nelle zone macchinette.’
Non credo sia necessario aggiun-
gere altro al riguardo. Anzi, forse
un’ultima cosa c’è.. Su tutti i bi-
doni della carta i nostri rappre-
sentanti hanno attaccato un fo-
glietto con scritto cosa può essere
buttato e cosa no, quindi, se gli
date un occhio veloce, e ci buttate
solo quanto è scritto( e soprattutto
non li riempite di fazzoletti spor-
chi.. pensate a quelli che dovreb-
bero tirarli fuori, che schifo! )
credo gli fareste un grande favo-
re.
Elisa Vigotti
-Raccolta e stoccaggio
-Selezionamento, per separare la
fibra utilizzabile dai materiali impuri
-Pressatura e legatura in balle
-Sminuzzamento;
-Sbiancamento
-Riduzione in poltiglia con aggiunta di
acqua calda;
-Affinamento: dall'impasto vengono
sottratte le impurità e le scorie
Aggiunta di cellulosa vergine
La plastica riciclata viene prima sminuz-zata, e poi fusa e ricolorata, per la crea-zione di nuovi
oggetti
- il PVC (PolivinilCloruro) viene usato per Bottiglie, nastro isolante, fili elettrici e tubi. - il PP (Polipropilene) per siringhe e pennarelli - il PE (Polietilene) per i sacchetti di tutti i tipi
La scienza: raccolta differenziata
Riciclo della carta
Riciclo della plastica Il vetro riciclato viene separato dagli
altri materiali, raffinato per renderlo
maggiormente puro.
Da ciò si ottengono diversi tipi di
vetro:
-Vetro flint: vetro bianco
-Materiale vetroso fine: molto fine e
di difficile purificazione.
-Vetro pronto forno: destinato alle
vetrerie.
-Altri materiali
Riciclo del vetro
queste tipiche bancarelle! Inoltre è possibile visitare il sito
ufficiale della fiera, particolarmente ricco di informazioni, in
cui io stesso ho trovato la storia qui riportata.
Spero dunque che tutti gli studenti, soprattutto quelli del pri-
mo anno che potrebbero non conoscere la fiera, non abbiano
lasciato trascorrere questa giornata nel famigerato “otium”,
ma abbiano approfittato dell’ occasione ed abbiano visitato
l’ esposizione codognese.
Buona fiera lettori!
6
La fiera di Codogno La storia Si legge nella Notificazione emanata il
20 ottobre 1791 dalla Regia Intendenza
Provinciale di Finanza: «In coerenza
di Sovrana Disposizione di Sua Maestà
per favorire il Commercio della Pro-
vincia Lodigiana […] essendo stato
accordato al Borgo di Codogno
l’istituzione di un’annuale Fiera d’ogni
sorta di Mercanzia, per la quale sono
stati siffatti li giorni di Giovedì, Vener-
dì, e Sabato della Settimana successiva
al S. Martino d’ogni Anno»
E’ arrivato anche per questo anno il tempo della fiera di
Codogno. Parte della storia della patria del nostro Liceo,
questa fu per molti anni luogo di scambi commerciali in
campo agrario. Oggi è, oltre a ciò, anche motivo di
attrazione per persone di tutte le età. Potrete leggere qui a
fianco la descrizione di come la fiera ebbe ufficialmente
inizio.
Oltre alle bancarelle con ogni sorta di dolci e leccornie, il
cuore della fiera è l’esposizione agraria, in cui sono espo-
sti mezzi agricoli ed il bestiame, luogo che più rispecchia
le sui origini. Spero vi siate dunque soffermati a
Il direttore
CURIOSITA’
- L'accendino è stato inventato prima dei
fiammiferi
- uno scarafaggio può vivere nove giorni
Senza la testa
- Le stelle marine non hanno cervello
-Per rianimare una mosca caduta in un
Bicchiere Bisogna cospargerla di sale
-American Airlines ha risparmiato US$
40.000 nel 1987 eliminando una oliva
per ogni insalata che serviva in prima
classe
Pagina al
Femminile La Moda
Buongiorno lettori del Novellando!
L’autunno ormai è arrivato, la moda
ci dice di abbandonare i colori fluo-
rescenti e quelli pastello tanto
utilizzati durante l’estate per far
posto a dei colori più caldi,
intensi e più “sottobosco”.
Tutti parlano di moda al giorno
d’oggi, e anche nel nostro caro liceo
i modi di vestirsi
e acconciarsi sono molto vari!
ci sono tre categorie di persone nella
nostra scuola sotto questo aspetto:
-quelli che “creano” la moda, che
quasi precedono quella del momento
capelli, indossare accessori, ecc.,
per esempio qualche tempo fa è spo-
polata tra le ragazze la moda del ta-
glio di capelli lunghi da un lato, e
rasati dall’altro;
nel Novello giustamente delle ragaz-
ze così non mancano!
Per quanto riguarda la moda in gene-
rale però, le due “stiliste” per eccel-
lenza sono due gemelle, Maria (3A)
e Laura (3L),
che hanno anche aperto un blog in
rete per dare la possibilità a tutti di
consultare i loro outfit con foto de-
scrizioni dettagliate; per visitarlo
basta scrivere sul motore di ricerca
“Twins’ fashion secrets”, consiglio a
tutte le ragazze di dare un occhiata, è
veramente bello, utile,
e ben organizzato!
Complimenti gemelle! :)
Federica Lempi
molto peso alle mode odierne ma vanno avanti sempre e comunque
per la loro strada
- i modaioli, che seguono la moda e comprano o modificano vestiti
e accessori in base alle ultime tendenze.Ciò non avviene solo nel
modo di vestirsi, ma anche truccarsi (per le ragazze), acconciarsi i
Make up
Ciao ragazze, con questo articolo
apro la prima rubrica sul makeup del
nostro giornalino! Sono Mirea e so-
no a vostra disposizione per rispon-
dere a qualsiasi vostro dilemma sui
trucchi. Purtroppo è arrivato il fred-
do e le giornate si fanno sempre più
scure, ma non preoccupatevi, sono
ancora di tendenza i colori sgargian-
ti, un esempio? Il rossetto arancione.
Sta ormai spopolando su tutte le star,
ma attenzione, non sempre sta bene
con il proprio incarnato… Altri pezzi
forti che non mancano nella lista dei
trucchi cool per quest’inverno sono
assolutamente il rossetto prugna e i
mascara colorati! Cosa è da conside-
rare out? L’uso sfrenato dei blush
troppo rosati (stile bambola di
ceramica, tanto per intenderci).
Per farsi notare il sabato sera vi
consiglio di usare degli ombretti
extra-shimmer (in parole povere,
tanto brillantinati), sono un vero
master! Quindi cosa aspettate?
Dite addio agli ombretti opachi!
Per “completare l’opera” potete
pitturare le vostre unghie con uno
smalto super perlato (magari dello
stesso colore dell’ombretto)…
Ricordate: in genere, gli smalti perlati quando si rovinano si notano
di meno di quelli opachi, quindi durano di più! Cambiando discorso,
cos’ è un pezzo ever green che potete sfoggiare senza preoccuparvi
che sia in o out? Il rossetto rosso! (Naturalmente non è molto adatto
per andare a scuola, però per un aperitivo o per una serata è perfet-
to!) Vi saluto, al prossimo numero con tanti altri consigli! (Se avete
domande potete imbucarle nella scatola degli annunci presente
nell’atrio!) Bye bye
Mirea Gibilaro 7
8
Eccomi Novellini, anche questo mese sono qui a illuminarvi sulla nostra situazione scolastica e,
vi avverto subito, le previsioni non sono delle migliori.
Se vi state chiedendo quale sia la causa vi dico subito che “il problema che affligge tutte noi pove-
re anime in pena” sono i nostri rappresentanti d’istituto.
Alla nostra domanda “Volete scrivere
sul Novellando dei progetti che avete
intenzione di realizzare” tre di questi suddetti
hanno risposto molto cordialmente con un
“non ne abbiamo voglia”
(la disponibilità di certa gente mi spiazza!)
A questo punto, cari lettori, un articolo su di loro mi
sembrava d’obbligo. Come interpretare questa fantastica risposta?
Nel senso di: “Pff, ormai siamo stati eletti e
possiamo saltare le lezioni quando vogliamo, perché dovremmo scrivere delle idee
(assurde tra l’altro) che ci hanno portato alla vittoria?”
C’è da dire però che se tre di loro (non facciamo nomi…) si sono dimostrati non molto disponibili
almeno uno (sento gli angeli cantare, deus gratia, c’è ancora speranza!) si è mostrato seriamente
interessato ai problemi che ahimè affliggono il nostro liceo.
Che ne dite di commentare insieme le “famose” idee che hanno portato questi personaggi alla
vittoria?
AVVERTENZE:
per l’assurdità delle idee proposte invitiamo le persone facilmente impressionabili a non
proseguire con la lettura.
-Computer aula cic (che poi cosa vuol dire cic non lo sa nessuno): si accettano scommesse su
quanto impiegherà a rompersi, personalmente credo che una settimana sia già tanto, sempre se
passa la proposta.
-Rete wi-fi libera: è stato ormai appurato che questa idea è irrealizzabile, quindi se molto ingenua-
mente ci speravate, mettetevi l’anima in pace;
-Due intervalli: se trovate utile questa proposta chiedete pareri a quelli del triennio che hanno la
sesta ora, vediamo cosa vi rispondono!
-Tablet al posto dei libri, che avremmo dovuto avere partecipando a un concorso, a cui, sorpresa
delle sorprese: non abbiamo partecipato. Sconvolti?
- Ci sono altre proposte, ma sinceramente è meglio finirla qua
Detto questo, mi rivolgo ai rappresentanti: cosa avete intenzione di fare nell’immediato futuro?
Cosa potete effettivamente realizzare quest’anno per migliorare la condizione del nostro liceo?
Perché realizzerete qualcosa. Su questo punto non accettiamo un “non ne abbiamo voglia”
come risposta!
Quindi dai, vi propongo una sfida: a fine anno fateci un resoconto sulle vostre vittorie, su ciò che
siete riusciti a cambiare, so bene che il vostro budget è limitato, quindi non mi aspetto miracoli,
ma almeno le cose più essenziali, quelle sì cari ragazzi!
Aspetto vostre notizie e ricordate che… il Misantropo vi osserva!
Il Misantropo
Antonio Esposito
Musica J-AX
“Era meglio prima?” se lo
chiedono gli anziani, i politici,
gli adulti e i ragazzi; e tra que-
sti, se lo chiede anche Alessan-
dro Aleotti, in arte J-Ax, stori-
co membro degli Articolo 31
che da quando si sono sciolti
(2006) è accusato di essere
venduto, commercializzato,
eppure la sua musica, come
quando era con gli Articolo, fa
saltare tutti i suoi fan e non
solo. L’ultimo album, appunto
“meglio prima(?)”, 18 tracce,
parte con Ancora In Piedi, Me-
glio Prima, Musica Da Rabbia,
Domenica Da Coma, per finire
con Altra Vita, Reci-Divo,
Questi Ragazzini e la radio
edit di Domenica Da Coma.
Altre tracce sono Dentro Me,
Italianimal, Per Una Volta, Il
Mostro Sei Tu!, Tutta Scena,
Farlo Con Te (strappa mutan-
de), Da Milano A Pizzo, ‘na
Bomba, La Notte (vale tutto) e
I Love My Bike. Il messaggio
è solo uno: dire agli italiani di
tirare fuori i denti in questa
società di sotterfugi e Facebo-
ok. Il cd in versione Deluxe
contiene anche il dvd celeber-
rima canzone degli Articolo.
dell’Illegale Live, dove, fra
tutte le tracce più popolari dal
2006, conclude con Domani
Smetto, celeberrima canzone
degli Articolo. Ora Ax è fermo
per due anni con i concerti, lo
possiamo trovare solo in qual-
che dj-set in giro per l’Italia.
Anna Pancotti
Cinema Milion dollar baby—Karate kid
Ogni volta che cadiamo e che
cerchiamo dentro di noi la forza
per rialzarci e non la troviamo,
oppure ogni volta che cerchiamo
di raggiungere un obbiettivo e
vediamo che da soli non ce la
facciamo, ci affidiamo ad un ami-
co,un estraneo o un conoscente. Il
più delle volte speriamo che sia
questo a farci rialzare dalla nostra
brutta caduta o a farci arrivare
alla nostra meta prefissata. Due
film come Million dollar baby di
Clint Eastwood, uscito nel 2004,
e karate kid di John G. Avildsen,
che ha fatto il suo ingresso nelle
sale cinematografiche la prima
volta nel 1984, lo raccontano be-
nissimo. I due film parlano rispet-
tivamente di una ragazza che cer-
ca riscatto dalla vita e vuole im-
parare a boxare a tutti i costi, per
crearsi un mondo in cui sentirsi al
riparo ma soprattutto per sentirsi
padrone di quel piccolo mondo.
Inoltre inizia a boxare per dimo-
strare quanto possa valere una
donna nel mondo della boxe af-
fermando così che il ruolo della
figura femminile non è seconda-
rio per nulla a quello dell’uomo,
nonostante un allenatore contra-
riato che poi col tempo la ap-
prezzerà e diventerà una delle
persone a lei più care. Invece Ka-
rate Kid parla di un ragazzo tra-
sferitosi da una cittadina all’altra
dell’America che si ritrova a
contatto con una nuova realtà in
cui si trova ad essere escluso da
persone coetanee e ad essere con-
siderato uno zimbello; decide
quindi di farsi valere affidandosi
al karate e alle lezioni del mae-
stro Miyagi ( lezioni non solo
sulla pratica sportiva ma sulla
filosofia di vita in generale ). So-
no senza dubbio due film molto
affascinanti oltreché avvincenti
anche se non recentissimi , ma
vale la pena di vederli e rivederli
sempre perché insegnano come
una persona che ci prova e falli-
sce, ci riprova e fallisce di nuovo
non si deve arrendere perché il
vero fallimento non è il non riu-
scirci ma lo smettere di provarci!
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Libri Eva dorme
Il libro che vi voglio consiglia-
re questo mese, è un libro che
ho scoperto per caso. Un gior-
no in cui ero alla ricerca di
qualcosa di diverso da leggere.
“Eva dorme”, di Francesca
Melandri, è stato quel qualcosa
di diverso. Se dovessi descri-
vere questo libro in tre parole,
probabilmente sceglierei: sto-
ria, vita, amore.
Tre parole, forse banali, ma
che racchiudono tutto il signi-
ficato di questo libro.
Storia, perché “Eva dorme”
parla di un tempo passato, ma
nemmeno troppo lontano da
noi: gli anni sessanta. Anni
difficili, soprattutto per l’Alto
Adige, territorio italianizzato
con la forza e teatro di verità
terribili spesso nascoste. Attra-
verso lo scorrere della vita di
Gerda Huber, e di sua figlia
Eva, ci vengono svelati detta-
gli del territorio e della storia
dell’Alto Adige che forse noi
sottovalutiamo.
Francesca Melandri riesce a
trasmetterci profumi, sapori,
paesaggi e realtà di quella terra
quasi come in un film. Un rac-
conto che si sviluppa su un
treno, con una ragazza che at-
traversa tutta l’Italia e torna
indietro nel tempo, a quando
sua madre era una giovane ra-
gazza.
Vita, perché oltre all’aspetto
storico, questo libro ci raccon-
ta anche quanto fosse difficile,
ai tempi, per un tedesco
Trovare un lavoro e farsi ri-
spettare in un paese così ostile.
Vita di tutti i giorni, insom-
ma.E poi amore, amore di tre
tipi.
L’amore che lega una figlia a
una padre che non è del tutto
suo padre, l’amore che lega
una giovane donna sola a sol-
dati dagli occhi indiscreti, e
poi l’amore che esiste tra una
figlia abbandonata e sua ma-
dre.
Una storia intensa, impegnati-
va, ma decisamente appassio-
nante! Una storia che vi consi-
glio vivamente e che spero
possa catturarvi come ha cattu-
rato me! Ancora buona lettura
novellini, alla prossima!
Serena Toscani
Frittata al forno Cucina
Rieccoci, cari Novellini, nello
spazio dedicato alla cucina!!
Oggi vi parlerò di una ricetta
molto veloce ma sostanziosa,
perfetta da fare al ritorno da
scuola!
E' una frittata al forno, validissi-
ma alternativa a quella tradizio-
nale fatta in padella è addirittura
meno calorica, per chi è attento
alla linea! ;)
Ingredienti per 4 persone
6 uova
1 scatola di pancetta affumicata
2 cucchiai da minestra
di parmigiano grattuggiato
Pepe e sale quanto basta
Sbattete le uova preferibilmen-
te con una frusta per montarle
bene e rendere il composto
spumoso. Salate e pepate, e
aggiungete il parmigiano grat-
tugiato. Amalgamate per bene
il tutto.
Versate il composto di uova
nella teglia con la carta da for-
no e aggiungete la pancetta,
mischiate con un cucchiaio in
modo che la pancetta non stia
tutta in un unico punto.
Infornate la frittata in forno,
preriscaldato a 200°C lascian-
dola cuocere per circa 12/15
minuti o fino a quando risulte-
rà dorata e evidentemente non
vedete alcun liquido.
Togliete dal forno e lasciatela
raffreddare, tagliatela a fettine
o a quadretti e servitela tiepida
o fredda.
Tempo di preparazione 30'
Alcune varianti: invece di uti-
lizzare la pancetta, per avere
una frittata più salutare si pos-
sono aggiungere le zucchine
appena sbollentate e salate, le
erbe aromatiche, i funghi o
delle patate.
Buon appetito!
Martina Ferri
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