Notiziariodic2013

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BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” Dicembre 2013 Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino Stampato su carta revive pure natural riciclata al 100%

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NOTIZIARIO DEL CIRCOLO PD "Angelo Vassallo" di Botticino -Bs

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BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” Dicembre 2013

Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino

Stampato su cartarevive pure natural

riciclata al 100%

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Il percorso congressua-le del Partito Demo-cratico è iniziato con il

rinnovo delle cariche dei circoli locali e delle Fede-razioni Provinciali. Dopo le primarie del 27 ottobre, l’Assemblea Provinciale ha scelto Michele Orlando - Sindaco di Roncadelle - come Segretario della Fe-derazione di Brescia del Partito Democratico.

A Botticino il giorno 27 ottobre pres-so la sala delle colonne si sono riu-niti gli iscritti del Pd Botticino per il rinnovo delle cariche di Circolo. Si è deciso di dare continuità al manda-to dell’attuale Coordinatore Andrea Casali e tutta l’assemblea ha votato a favore del documento portato a sostegno della candidatura.

Nella sua relazione è stato ricostrui-to il percorso di questi anni, ma so-prattutto è stata indicata la direzione da percorrere nei prossimi mesi per affrontare le prossime elezioni am-ministrative.

“Il ruolo del Partito Democratico dovrà essere determinante. Dovre-mo essere capaci di formulare una proposta politica di spessore sui vari temi che in questi anni abbiamo discusso e approfondito cercando di tenere alta la qualità della vita a Botticino puntando prima di tutto sul grande valore della cittadinanza attiva e del senso di comunità da va-lorizzare e da costruire. Quindi prima di tutto:

- Partecipazione. Dovremo esse-re in grado di coinvolgere nell’am-ministrazione della cosa pubbli-ca la maggior parte delle perso-ne possibile. Sarà inoltre compito della nuova squadra di Governo di Botticino di allargare la partecipa-zione. Cominciando dai giovani, dai ragazzi. Pensando ad un con-siglio comunale dei ragazzi, pen-sando ad una consulta dei giovani,

pensando anche di affidare incarichi di responsabilità agli stessi. I giovani sa-ranno adulti matu-ri se responsabiliz-zati. Si dovrà avere coraggio di incon-trare i cittadini con assemblee perio-diche nelle frazio-ni o nei quartieri. Magari consultare

i cittadini con lo strumento del re-ferendum consultivo in particolari casi di interesse pubblico. Questo per far sentire la gente responsa-bile di ciò che succede, cercando di stimolare la classe dirigente del futuro, insegnando che la politica è uno strumento importante, an-che se non il solo, di gestione del territorio e della cosa pubblica.

- Occasioni di incontro impor-tanti. Se vogliamo che la comuni-tà viva dobbiamo creare occasioni di incontro e luoghi idonei per es-sere vissuti. Dai bimbi, dai ragaz-zi e dagli adulti. Il centro Lucia ha queste caratteristiche che devono essere esaltate con convinzio-ne. Abbiamo un polmone verde al centro del Paese che è una ri-sorsa importantissima. Dovremo

renderlo ancora più affascinante e fruibile. E luogo d’eccellenza per la creazione di spazi per l’aggre-gazione giovanile. Dovremo creare percorsi sicuri per le bici e i pedoni che vogliono vivere questi luoghi di incontro.

- Alta qualità dei servizi alla per-sona, cercando di non essere co-stretti a tagliare in questo settore che crediamo sia fondamentale per la dignità delle persone che ne hanno bisogno.

- Tutela del territorio: il minore consumo di suolo possibile e la tutela zone di pregio si devono perseguire tutti i giorni. Evitare di fare cassa svendendo territorio. Bisogna creare esperienze dif-fuse di risparmio energetico da ristrutturazione che siano un ulte-riore incentivo al recupero. Utiliz-zo di mezzi pubblici e abbandono dell’automobile sono percorsi da perpetrare . La nuova gestione dei rifiuti finalmente ci avvicinerà agli standard di recupero dei paesi vir-tuosi.”

Pochi punti imprescindibili da cui partire per creare un gruppo di per-sone valide, competenti che sap-piano essere credibili, trasparenti ed efficaci.

IL CONGRESSO LOCALEDEL CIRCOLO “A. VASSALLO”

Membri:Arici Mario - TesoriereBaitelli FabbioBenetti MarioCasali CesareCasali ItaloCasali MarioGuerini ElenaLonati AnnaMariaLonati LoredanaPisante AmeliaPortesi GiovanniRossi FrancescoRossi GiuliaTaglietti MaurizioSmillovich GiampaoloZattini Marisa

DIRETTIVO DI CIRCOLO 2013 Segretario: Andrea Casali

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UN PARTITO DEMOCRATICO A MISURA DELL’ITALIA CHE VORREMMO

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BOTTICINOBOTTICINO

“La rivoluzione della dignità”: il PD può guidare la riscossa civile, economica e morale del Paese…..

“Cambiare verso al PD”: la fo-tografia di queste ore ci consegna l’immagine di un’Italia stanca, im-paurita rassegnata……

“Dalla delusione alla speran-za”: la novità è a sinistra…..

Questi i titoli e le frasi iniziali dei tre documenti congressuali cor-rispondenti , nell’ordine, a Gianni Cuperlo, Matteo Renzi, Pippo Ci-vati.

Si tratta di tre contributi impor-tanti per la discussione interna ed esterna al partito che si ac-cinge ad eleggere e rinnovare la sua leadership dopo un percorso congressuale territoriale. L’8 di-cembre 2013 saremo chiamati ad esprimere direttamente la nostra preferenza assegnata ad uno dei candidati in corsa per la segreteria nazionale.

Ognuno di noi sa che in gioco non c’è solo il futuro del nostro partito, ma anche e soprattutto la qualità della governabilità di un’Italia in-chiodata agli effetti di una crisi di cui non si riesce ancora a vedere sbocco.

I documenti congressuali denun-ciano trasversalmente la dramma-ticità socioeconomica e politica del nostro paese, ponendo paral-lelamente al centro della discus-sione la necessità di invertire la rotta delle scelte che riguardano sia gli interventi indispensabili per uscire dalle secche governative sia le modalità che dovrebbero sgom-brare quelle zone d’ombra che da troppo tempo offuscano l’identità del partito democratico.

Tutti noi abbiamo avuto la possi-bilità di consultare i punti di vista dei candidati e abbiamo formu-lato opinioni nel merito; ci stiamo

misurando con la difficoltà com-prensibile della scelta che non può essere affidata alla casualità emotiva del momento, bensì ad una consapevole condivisione del progetto delineato da ognuno di essi, pensando che un congres-so e un’elezione costituiscono un patto che si rinnova e allo stesso tempo un processo che ci conta-mina e deve farci crescere.

Ci dobbiamo riappropriare del no-stro ruolo di iscritti/elettori/ cittadi-ni per far sentire non solo la nostra voce, ma soprattutto per assumer-ci la responsabilità dell’attuazio-ne delle proposte che riteniamo congrue, opportune e realizzabili.Rispetto alle legittime perplessità di alcuni che considerano “anoma-la” la modalità delle primarie aper-te a tutti, forse è il caso di pensare che il popolo del PD e della sinistra non è fortunatamente tutto nel re-cinto del partito, ma è distribuito equamente nelle varie categorie sociali ognuna delle quali attende risposte ad istanze finora disatte-se e sottovalutate.

E allora ricominciamo da qui, dal nostro esistere, dalle nostre plura-

lità ognuna delle quali sa raccon-tare e ipotizzare un’altra Italia e un altro PD, senza rinnegare la storia della sinistra, mantenendone i va-lori di laicità, di solidarietà e di co-erente progettualità.

Cuperlo, Renzi, Civati, ci forni-scono prospettive e uno sguardo aperto sul futuro e, di fatto, si rive-lano efficaci e differenziate espres-sioni di una stessa identità e di una stessa appartenenza.

Sarebbe, infine, straordinario po-ter attribuire anche alla politica, il significato che Fernando Savater (scrittore e filosofo spagnolo) at-tribuisce alla vita: “….La vita che cerchiamo di conservare e di per-petuare non è un mero processo biologico, ma un divenire di sim-boli che s’intrecciano sotto forma di memoria, di comunità, di codici, di visioni di futuro, di preoccupa-zione di cogliere il senso di ogni gesto e di ogni inciampo…” (da “Il coraggio di scegliere” – Riflessioni sulla libertà di F. Savater)

Amelia Pisante

Pippo Civati Gianni Cuperlo Matteo Renzi

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Prima l’urlo delle sirene, poi il rumore dell’elicottero.

La gente si interroga, guarda lassù verso le cave e …. spera.

Poi tutto tace, nessun suono, non c’è più voglia di parlare.

Sgomento accompagnato da silenzio irreale nell’ora in cui solitamente rimbombano le esplosioni e si sentono operare gli escavatori.

Così è stato anche nei giorni a seguire.

La comunità è ferita: c’è chi piange la perdita di un padre di famiglia e tutti lamentano la scomparsa di un figlio.

Ecco, nei giorni di un triste novembre Botticino ha vissuto con grandissima partecipazione l’esito tragico di un incidente sul lavoro.

È successo in cava, per estrarre quella pietra che ha segnato la vita di questo nostro paese.

Se ora la legge pretende procedure diverse dal passato per il rinnovo delle concessioni alle aziende, escludendo il valore della territorialità, sarà rispettata.

Tuttavia nessuna norma scritta altrove saprà rappresentare il forte legame che esiste tra Botticino e le sue cave: è storia scolpita nel tempo con passione, con lavoro, con sudore e … con sangue!

Il Consiglio Comunale di Bottici-no il 18 Luglio 2013 ha approva-to all’unanimità il “PIANO DELLE

CAVE DEL BOTTICINO - PERIO-DO 2014-2021”. Quattro i consi-glieri assenti. Il nuovo piano, come il precedente, è stato realizzato dal prof. Pinzari.

L’estensore del piano ritiene che con questa configurazione il ba-cino possa continuare per almeno 70 anni a garantire estrazioni con il livello attuale di produzione.La realizzazione di una nuova stra-da di cava, funzionale allo svilup-po e alla sicurezza del bacino; la dismissione di due unità di cava prossime all’esaurimento e l’au-torizzazione di due nuove unità di cava nella parte alta del giacimen-to (dove si propone di trasferire le unità di cava in esaurimento) sa-rebbero il correttivo per garantire in futuro la medesima capacità produttiva.

Il termine del 2021 coincide con la scadenza dell’attuale Piano pro-vinciale cave 2001-2021. Va ricor-dato che vi è incertezza sul futuro della Provincie in generale e sulla Provincia di Brescia in particolare. L’attuale Provincia di Brescia, nelle annunciate decisioni che verranno prese sul riordino delle Province entro la fine del 2013, potrebbe trasformarsi nel volgere di alcuni mesi in Area Vasta (minori pote-

CAVE, ANIMA DI BOTTICINO

APPROVATO IL “PIANO DELLE CAVE DEL BOTTICINO”

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BOTTICINOBOTTICINO

ri rispetto agli attuali, che passe-rebbero alla Regione Lombardia) oppure, secondo alcune proposte bipartisan, diventare Area Metro-politana della Lombardia Orientale (con più poteri), una sorta di con-trappeso all’unica Area Metropoli-tana lombarda, la città di Milano e le zone limitrofe.

Il Piano Cave è il primo punto fer-mo per l’avvio delle procedure del-le concessioni che decorreranno dal 1 gennaio 2015.

Vi sono due aspetti che devono essere tenuti in considerazione per avviare il processo che por-terà, attraverso procedimenti ad evidenza pubblica, all’assegnazio-ne delle concessioni: il percorso procedurale e i l’individuazione dei contenuti.

Sulle procedure vi dovrà essere un chiaro indirizzo politico, pos-sibilmente condiviso. Il Consiglio Comunale andrebbe informato e sollecitato a dibattere. Al responsabile del procedimento, incaricato di portare a compimen-to la missione dei contratti 2015, la Giunta Comunale deve affidare indirizzi chiari e mezzi adeguati, ri-sorse interne ed esterne; la Giun-ta deve verificare costantemente i risultati conseguiti, ed eventual-mente apportare dei correttivi, come prevede la Legge. Utilizzare una procedura di se-

CAVE, ANIMA DI BOTTICINO

lezione basata solo sul prezzo è profondamente diversa da una procedura che tenga conto di più fattori, quelli che nel tempo hanno consentito la diversità delle cave di Botticino rispetto ad altre realtà. Così come è diverso avviare pro-cedure ad evidenza pubblica fra-zionate per lotti funzionali piuttosto di una procedura che interessi l’in-tero bacino per fare in modo che le ditte partecipino collettivamen-te in Associazione Temporanea di Impresa.Deve essere l’interesse pubblico a orientare le scelte consentite dalle norme.

Sui contenuti potrebbero essere presi in considerazione alcuni fat-tori che consentano una valuta-zione che vada oltre il solo fatto-re prezzo. Se ne indicano alcuni, tenendo presente che i pesi delle varie voci complessivamente do-vranno essere pari a 100 centesimi: •La sicurezza dei lavoratori e la

messa in sicurezza dell’intero bacino; la formazione degli ad-detti - le relative certificazioni;

•La tutela ambientale, la salva-guardia del territorio dagli agenti inquinanti – le relative certifica-zioni;

•Il progetto industrialedi coltiva-zione del bacino;

•Ilprogettoculturale;•I processi per dare valore ag-

giunto al marmo escavato;

•Il valore economico del corri-spettivo, per tipologia di mate-riale.

Infine una considerazione che deve costituire ulteriore materia di riflessione.Il 22 ottobre 2013, a causa di un incidente sul lavoro avvenuto nel corso dell’attività di escavazione, è venuto tragicamente a mancare un operatore addetto alla movi-mentazione del blocchi di marmo. Erano quasi trent’anni che non ac-cadeva e non si pensava potesse ancora accadere. Per Botticino il bacino del marmo rappresenta il cuore pulsante della comunità, forte e storico legame che tiene insieme i cittadini, le cave e i ca-vatori.

L’Amministrazione Comunale de-ve garantire che gli operatori agi-scano nelle massime condizioni di sicurezza. Qualora non vi fosse questa certezza, si adoperi per ot-tenere da chi può rilasciarle, (Anti-trust, se non Corte dei Conti), ade-guate deroghe temporali necessa-rie per poter approntare le misure di sicurezza necessarie per poi espletare le procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni di coltivazione dal 1 gennaio 2015.

Maurizio Taglietti

APPROVATO IL “PIANO DELLE CAVE DEL BOTTICINO”

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BOTTICINO CONTROI RISCHI IDROGEOLOGICI

Le cause dei drammatici di-sastri ambientali provocati da eventi estremi che con

maggior frequenza interessano negli ultimi anni il mondo intero e che, purtroppo, non lasciano in-denne il nostro paese, sono ben sintetizzate nel “Sommario per i Decisori Politici” del 5° rapporto di valutazione della Commissione In-tergovernativa per i Cambiamenti Climatici istituita nel 1988 dall’A-genzia per l’Ambiente dell’ONU.

Il documento conferma che il ri-scaldamento globale è inequivo-cabile, che gli eventi estremi sono più frequenti e che le precipitazioni saranno più intense proprio come avvenuto in Sardegna dove, rac-conta il Dr. Sergio Castellari clima-tologo dell’Università di Bologna, “in sei ore sono cadute le precipi-tazioni attese in sei mesi”.

Sebbene la causa dominante di questi cambiamenti sia correla-ta all’attività umana (emissioni ed uso dei suoli) non s’intravedono quei cambiamenti generali di rot-ta spesso annunciati e raramente praticati.

Certamente non si possono risol-vere localmente situazioni climati-che globali ed in periodo in cui ci misuriamo con la scarsità di risor-se ed i vincoli del Patto di Stabili-tà, non è nemmeno facile alleviare questi rischi a livello comunale.

Tuttavia l’amministrazione comu-nale di Botticino, consapevole dei rischi presenti nel nostro territorio, non ha rinunciato ad investire nella prevenzione.

Infatti si è lavorato per la messa in sicurezza del territorio attraverso i lavori di pulizia dell’alveo di alcuni canali, del Rio Musia e delle aree di spaglio e delle briglie, il consoli-

damento degli argini (recentemen-te è stato approvato il progetto esecutivo per un tratto del canale in via Val del Fo’), il monitoraggio di fenomeni franosi (un versante in località S.Gallo), la messa in si-curezza di alcuni massi sul monte Maddalena.Si è anche proseguito nel progetto per le opere di regimazione idrau-lica del Rio Musia per le quali la Regione Lombardia ha concesso recentemente un ulteriore stan-ziamento di 400.000 euro ad inte-grazione del milione di euro prece-dentemente appostato, nonché di 150.000euro, a fronte dei 430.000 euro di progetto, per la realizzazio-ne di interventi di manutenzione

idraulica per la sistemazione degli argini e la pulizia dell’alveo del tor-rente Rino.

Si tratta di contributi che la Regio-ne eroga a fronte della volontà e dell’impegno che l’Amministra-zione Comunale dimostra non solo con le opere realizzate e con l’avanzamento dei progetti, ma anche come riconoscimento dei numerosi apporti del Gruppo Co-munale di Protezione Civile, che grazie all’impegno dei numero-si volontari testimonia l’interesse della comunità per il proprio terri-torio e per chi lo abita.

Annamaria Lonati

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AD UN PASSODALLA META

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BOTTICINOBOTTICINO

La giunta comunale nei mesi scorsi ha approvato il proget-to definitivo per la sostituzio-

ne dell’attuale fondo in erba natu-rale presso lo stadio comunale del Centro Lucia con un manto sinteti-co per un importo totale dei lavori, a base d’asta, di euro 540.000.

Qualcuno ha sollevato il dubbio se questa era davvero un’opera prio-ritaria in un periodo di forte crisi e di tagli ai trasferimenti statali.

Innanzitutto sgombriamo il cam-po, è proprio il caso di dirlo, que-ste risorse non sono state sottrat-te nè potevano essere dirottate ai servizi sociali oppure quali contri-buti a scuole o ad iniziative cultu-rali: queste risorse rientrano nei capitoli di bilancio dedicati agli investimenti e non posso-no essere destinate alle spese correnti!

Gli impianti sportivi dedicati a cal-cio e rugby hanno mostrato varie criticità ed in particolare l’impian-to dedicato al rugby di via Caduti Piazza Loggia era nella condizione di dover rifare gli spogliatoi, di do-versi adeguare anche sotto il profi-lo dimensionale per poter ospitare i tantissimi atleti che ne frequenta-no la struttura e di dover sistemare il terreno di gioco.

È bene ribadirlo: nonostante l’im-pegno profuso dalla società che da 30 anni si cura del terreno di gioco e degli impianti, se si voleva garantire la continuazione di que-sto meraviglioso sport e mettere a disposizione ai tanti bambini e ragazzi che lo praticano strutture finalmente idonee, gli interventi non potevano essere ulterior-mente rinviati.

Anche la situazione al campo di calcio di Via Tito Speri, seppur meno pressante, necessitava di interventi su spogliatoi e terreno di gioco.

Scartata l’ipotesi di nuove tribune, nuovi spogliatoi e nuovo campo per il rugby (costo abbondante-mente oltre il milione di euro), la soluzione che l’Amministrazione ha valutato e approvato è quella che prevede, appunto, la sostitu-zione del terreno in erba naturale allo stadio del Centro Lucia con manto sintetico.

In questo modo l’impianto, attual-mente utilizzabile solamente po-che ore a settimana, potrà essere sfruttato tutto il giorno e tutti i gior-ni per l’attività sia del calcio che del rugby, offrendo così la possi-bilità di fruire maggiormente dei quattro spogliatoi e della tribuna per gli spettatori, già esistenti.

Giova ricordare che la realizzazio-ne di un manto sintetico era stata considerata anche durante la rea-lizzazione dello stadio, ma le per-plessità sollevate sulla nocività dei materiali in uso all’inizio degli anni 2000, avevano prevalso. Il materiale che ora sarà utilizza-to per il nuovo manto garantisce la massima salubrità del terreno: sarà al 100% organico di ori-gine vegetale derivante dalla sfibratura di parti di piante ar-boree, del tutto esente da ma-teriali estranei.

Si è quindi data una valida rispo-sta alle richieste che provenivano

da molte famiglie che vedono i loro ragazzi impegnati nell’attività sportiva, ottimizzando le risorse disponibili, sia in termini finanziari che di strutture.Inoltre così facendo si è voluto far diventare il Parco del Centro Lucia un luogo ancora più partecipato, dove i cittadini possano incontrar-si e vivere i loro molteplici interessi.

Chi invece ritiene il rugby uno sport minore, meno meritevole di attenzioni rispetto ad altri, si legga queste poche righe: “L’equilibrio tra il gruppo e l’indivi-duo. Le mischie, che a volte fan-no impressione. Le due squadre si affrontano, gruppi compatti che spingono insieme uno contro l’al-tro e si bilanciano. Poi le azioni indi-viduali, le corse agili verso la meta. Parola bella - la meta - importante: ci fa pensare alla vita perché tutta la nostra vita tende ad una meta. E questa ricerca è faticosa, richiede lotta impegno, ma l’importante è non correre da soli. Per arrivare bi-sogna correre insieme, la palla vie-ne passata di mano in mano, e si avanza insieme, finché si arriva alla meta. Rugby vero modello di vita.”Papa Francesco in occasione di Italia –Argentina del 23 no-vembre 2013.

Andrea Casali

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PER RINGRAZIAREI TANTISSIMI VOLONTARI DI TUTTI I CIRCOLI CHE HANNO DATO VITA ALLA MERAVIGLIOSAFESTA DELLA VALVERDE 2013,SI È DECISO DI ORGANIZZARE UN PRANZO PER CONDIVIDERE ANCORA UN POMERIGGIO TRA AMICI.SARÀ L’OCCASIONE PER INFORMARE SUL RISULTATO DELLA FESTA E PER LO SCAMBIO DEGLI AUGURI NATALIZI.

B O T T I C I N O

PRANZO VOLONTARIFESTA DEMOCRATICADELLA VALVERDE 2013

DOMENICA 15 DICEMBRE 2013ORE 12.30TEATRO PARROCCHIALEBOTTICINO MATTINA

QUOTA GRATUITA PER I VOLONTARI20 EURO PER CHI VOLESSE AGGIUNGERSIPER PRENOTAZIONI ENTRO 8 DICEMBRE:ITALO: 0302691076-3478205618CARLO : [email protected]

Feliz Navidad y Próspero Año Nuevo

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Joyeux Nöel et Bonne Année

Il PD di Botticino augura a tutti i cittadini

pag. 8 PD BOTTICINO A cura di: Cristina Quecchia, Amelia Pisante, Annamaria Lonati, Fabbio Baitelli, Andrea Casali.

Stampato da Grafica DP - Rezzato

Circolo PD Botticino, via Marconi 1Email: [email protected]

www.pdbotticino.itCi trovi anche su Facebook: cerca PD Botticino

Coordinatore del Circolo: Andrea Casali

DOVE SI VOTA - Circolo PD via Marconi 1, dalle ore 8 alle ore 20 - Sala pubblica via Carini dalle ore 8 alle ore 20 - Sala pubblica di San Gallo dalle ore 9 alle ore 16

CHI VOTA Possono votare tutti i cittadini che hanno compiuto i sedici anni di età, che si riconoscono nel Partito Democratico.

COME SI VOTA Basta recarsi al seggio con documento di identità e versare un contributo di euro 2 (non richiesto agli iscritti).

Prima di ritirare la scheda bisogna firmare l’albo degli elettori delle primarie e la normativa per la privacy.

Indicare sulla scheda il candidato prescelto e la lista collegata con una sola .