Notiziario n. 13 dal 27 Marzo al 3 Aprile 2016 · Mercoledì 30 Scuola di Comunità: ... della...

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Pasqua di risurrezione del Signore Notiziario n. 13 dal 27 Marzo al 3 Aprile 2016 L’innocente ha riconciliato noi peccatori con il Padre Letture: At 10, 34a.37-43; Col 3, 1-4; Gv 20, 1-9 Credere nella Risurrezione. La notte di Pasqua ci siamo trovati, abbiamo acceso un fuoco all’aperto, ad esso abbiamo attinto la fiamma per accendere il cero Pasquale e le nostre candele battesimali e abbiamo letto il Vangelo della Risurrezione. Si, Gesù è vivo e da qui parte ogni fede, ogni gioia, ogni riflessione. Abituati a fissare lo sguardo sul dolore del crocifisso, siamo ora invitati a compiere un gesto molto più difficile: credere nella Risurrezione. Se è relativamente semplice credere in un Dio che con noi condivide il dolore, è molto più difficile condividere con lui la gioia: la gioia ci obbliga a guardare oltre, ad alzare lo sguardo, a non restare chiusi su noi stessi. Abbiamo tutti dei buoni motivi per soffrire, ma per gioire occorre superare la nostra natura, saper vedere le cose con gli occhi di Dio. Pietro e Giovanni corrono al sepolcro, le donne li hanno avvisati: Gesù è scomparso. Corrono lasciando alle proprie spalle il proprio sordo dolore, il senso di colpa di Pietro per aver rinnegato l’amico, per aver oltraggiato il Maestro. Ma ora che importa? Tutto è superato, tutto è oltre, tutto è al di là. Giovanni e Pietro trovano delle bende: non un segno esplicito, non una manifestazione sfolgorante, non un gesto evidente, eclatante. La fede obbliga a sbilanciarsi, non s’impone; Gesù chiede di schierarsi, di cogliere i segni, talora impalpabili, con cui si rende presente. Gesù è vivo: non rianimato, né tanto meno reincarnato (la reincarnazione contrasta in modo assoluto con la visione cristiana della risurrezione), ma vivo in modo nuovo. E’ lui: mangia, sorride, parla. E’ diverso: non si riconosce subito, appare all’improvviso, consola e dona lo Spirito. No, gli apostoli non si aspettavano questo. Se Gesù è risorto, la loro consapevolezza su di lui cambia radicalmente: Gesù non è solo un grande Rabbi di Israele, né solo un Profeta, né il Messia tanto atteso. E’ di più: E’ l’impronta di Dio, il suo volto luminoso, è Dio diventato noi perché noi diventassimo lui. Una tomba vuota è il cuore della fede, la morte non è riuscita a imprigionare Dio. Da quella tomba vuota inizia il cristianesimo. Alla luce di quella tomba vuota noi rileggiamo la vita di Gesù, le sue parole. Per questa ragione san Paolo afferma che negare la risurrezione significa negare la fede stessa. Se Gesù non è risorto, è solo un grande saggio che ha portato avanti con coraggio una bella idea. Se Gesù non è risorto, siamo qui a celebrare un rito, a pensare ad un cadavereGesù è vivo, amici. Che ci creda o no, che me ne accorga o meno, è risorto, vivo, straordinariamente vivo e presente, ora, qui, accanto a me, accanto a te, se lo vuoi. Gesù è risorto, e noi? Siamo come le donne, intenti ad imbalsamare un crocifisso? Ascolteremo l’angelo che ci dice: “Perché cercate tra i morti uno che è vivo?” Perché la nostra fede, le nostre parrocchie, le nostre messe troppe volte celebrano un morto e non un vivente? Avremo cinquanta giorni (dieci in più della quaresima!) per vedere come Gesù – ora – è raggiungibile, attraverso quali segni si rende presente. Apriamo il cuore alla fede: Gesù è davvero risorto!. P. C

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Pasqua di risurrezione del Signore Notiziario n. 13 dal 27 Marzo al 3 Aprile 2016

L’innocente ha riconciliato noi peccatori con il Padre

Letture: At 10, 34a.37-43; Col 3, 1-4; Gv 20, 1-9 Credere nella Risurrezione. La notte di Pasqua ci siamo trovati, abbiamo acceso un fuoco all’aperto, ad esso abbiamo attinto la fiamma per accendere il cero Pasquale e le nostre candele battesimali e abbiamo letto il Vangelo della Risurrezione. Si, Gesù è vivo e da qui parte ogni fede, ogni gioia, ogni riflessione. Abituati a fissare lo sguardo sul dolore del crocifisso, siamo ora invitati a compiere un gesto molto più difficile: credere nella Risurrezione. Se è relativamente semplice credere in un Dio che con noi condivide il dolore, è molto più difficile condividere con lui la gioia: la gioia ci obbliga a guardare oltre, ad alzare lo sguardo, a non restare chiusi su noi stessi. Abbiamo tutti dei buoni motivi per soffrire, ma per gioire occorre superare la nostra natura, saper vedere le cose con gli occhi di Dio. Pietro e Giovanni corrono al sepolcro, le donne li hanno avvisati: Gesù è scomparso. Corrono lasciando alle proprie spalle il proprio sordo dolore, il senso di colpa di Pietro per aver rinnegato l’amico, per aver oltraggiato il Maestro. Ma ora che importa? Tutto è superato, tutto è oltre, tutto è al di là. Giovanni e Pietro trovano delle bende: non un segno esplicito, non una manifestazione sfolgorante, non un gesto evidente, eclatante. La fede obbliga a sbilanciarsi, non s’impone; Gesù chiede di schierarsi, di cogliere i segni, talora impalpabili, con cui si rende presente. Gesù è vivo: non rianimato, né tanto meno reincarnato (la reincarnazione contrasta in modo assoluto con la visione cristiana della risurrezione), ma vivo in modo nuovo. E’ lui: mangia, sorride, parla. E’ diverso: non si riconosce subito, appare all’improvviso, consola e dona lo Spirito. No, gli apostoli non si aspettavano questo. Se Gesù è risorto, la loro consapevolezza su di lui cambia radicalmente: Gesù non è solo un grande Rabbi di Israele, né solo un Profeta, né il Messia tanto atteso. E’ di più: E’ l’impronta di Dio, il suo volto luminoso, è Dio diventato noi perché noi diventassimo lui. Una tomba vuota è il cuore della fede, la morte non è riuscita a imprigionare Dio. Da quella tomba vuota inizia il cristianesimo. Alla luce di quella tomba vuota noi rileggiamo la vita di Gesù, le sue parole. Per questa ragione san Paolo afferma che negare la risurrezione significa negare la fede stessa. Se Gesù non è risorto, è solo un grande saggio che ha portato avanti con coraggio una bella idea. Se Gesù non è risorto, siamo qui a celebrare un rito, a pensare ad un cadavere… Gesù è vivo, amici. Che ci creda o no, che me ne accorga o meno, è risorto, vivo, straordinariamente vivo e presente, ora, qui, accanto a me, accanto a te, se lo vuoi. Gesù è risorto, e noi? Siamo come le donne, intenti ad imbalsamare un crocifisso? Ascolteremo l’angelo che ci dice: “Perché cercate tra i morti uno che è vivo?” Perché la nostra fede, le nostre parrocchie, le nostre messe troppe volte celebrano un morto e non un vivente? Avremo cinquanta giorni (dieci in più della quaresima!) per vedere come Gesù – ora – è raggiungibile, attraverso quali segni si rende presente. Apriamo il cuore alla fede: Gesù è davvero risorto!. P. C

P R O G R A M M A D E L L A S E T T I M A N A

Mercoledì 30 Scuola di Comunità: alle ore 20:45 in Canonica. Sabato 2 Giornata Mondiale di consapevolezza dell’ “Autismo” Ricorre l’ 11° anniversario della morte di S. Giovanni Paolo II° Papa. Lo ricordiamo nelle preghiere. Catechesi per le classi elementari. Genitori dei Bambini di V^ elem.: incontro alle ore 11:00. ACR Gruppo Elementari e Medie: alle ore 15:30 in Patronato, “FESTA” con torneo di calcetto e laboratorio. Il ricavato andrà a vantaggio dell’ “Ass.ne Famiglie e Abilità”. Domenica 3 Giubileo, a Roma, per gli aderenti alla spiritualità della “Divina Misericordia”

Alla S. Messa delle ore 11:00: concelebrazione con il Parroco e Fedeli della Parrocchia “S. Margherita” in Toccalmatto di Fontanellato (Parma).

A V V I S I

Buste di Pasqua E’ stata recapitata in ogni famiglia la busta con la lettera di auguri e il bilancio 2015 del Parroco, del Consiglio Pastorale Parrocchiale e del Consiglio per la Gestione Economica. Saranno ritirate da persone riconoscibili, per conto della Parrocchia Chi non fosse presente al loro passaggio e fosse intenzionato ad effettuare l’offerta, potrà farlo di persona, consegnando la busta al Parroco, nei cestini delle offerte durante le S. Messe o inserendola nel contenitore posto al centro della Chiesa “aiuta la tua Chiesa”. La parrocchia ringrazia sin d’ora coloro che vorranno dare un aiuto concreto.

DISPENSA GENERI ALIMENTARI L’Arciprete comunica che in Canonica, Venerdì 1 aprile dalle ore 10 :00 alle 12:00. saranno disponibili aiuti in generi alimentari per coloro che si trovassero in reali difficoltà. Ad ogni famiglia interessata, sarà richiesto ad ogni ritiro, il contributo simbolico di € 1.

Dal ricavato delle “cassettine” contenenti le offerte dei Bambini, sono stati destinati € 300 per una “Borsa di studio AD GENTES”

per uno studente africano della “SOCIETA’ MISSIONI AFRICANE” di Genova.

O F F E R T E In memoria di Dartora Valentino: ;i figli € 60. pro Caritas, alle porte della Chiesa € 115. Fam. Tacchetto Guido: € 50.

Chi volesse approfondire gli argomenti trattati dalla “Difesa del Popolo”, settimanale Diocesano, può rivolgersi al Parroco.

Questa settimana viene data particolare attenzione agli argomenti di cui alla

seguente scheda.

SS. MESSE - Celebrando l’Eucaristia ricordiamo

Sabato Santo 26 S. Teodoro S. Emanuele Gesù nel sepolcro

Per le anime del Purgatorio.ore 8:00 (in Chiesa) – Celebrazione dell’ ufficio delle letture e lodi mattutine.

ore 21:00 Veglia Pasquale con Liturgia della Luce, della Parola e dell’Acqua Domenica 27 Pasqua nella Risurrezione del Signore – Alleluia!

“Andremo con gioia alla casa del Signore” ore 8:00 Don Bruno Bareato. ore 9:30 Pinton Silvia; Dartora Andrea; Malaman Florindo e Maria, Franceschin Rosanna. ore 11:00 Albertini Patrizia e Ubaldo, Romanato Leone e Antonia; Agnoletto Claudio (4° ann.); Levorato Alessandro; Diedolo Paolo, Monica, Emanuele e Franco; Ceoldo Giovanni e Genitori. ore 18:00 Fattoretto Luigino e Vescovi Luigia; Albertini Landino; Zanovello Albino.

segue

Segue: S. MESSE: Celebrando l’Eucaristia ricordiamo Lunedì 28 Lunedì dell’Angelo S. Sisto I° Papa S. Castore ore 8:00 Per le anime del Purgatorio. ore 9:30 Per la Comunità. ore 11:00 Per le anime dimenticate. Martedì 29 S. Guglielmo Ss. Simplicio e Costantino ore 18:30 Mandro Teresa e Terrin Gino. Mercoledì 30 S. Zosimo S. Amedeo S. Leonardo Murialdo S. Secondo ore 18:30 Per le anime del Purgatorio. Giovedì 31 S. Beniamino S. Guido Abate ore 18:30 Per le anime del Purgatorio. Venerdì 1 S. Ugo S. Gilberto 1° Venerdì del mese ore 18:30 Per le anime del Purgatorio. Sabato 2 S. Francesco da Paola Beata Elisabetta Vendramini ore 8:00 Per le anime del Purgatorio. ore 18:00 (pref.) Piva Tranquillo e Disarò Agnese; Artusi Severino; Parton Umberto, Renzo, Renato e Genitori; Gallo Umberto (ann.); Mazzarollo Antonia in Lovato (1° ann.); Sakaski Marian (trig.). Domenica 3 Domenica in Albis - 2^ di Pasqua o della Divina Misericordia S. Riccardo

“Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre” ore 8:00 Pozzebon Emilio e Primo e Querina Lucia e Fam.. ore 9:30 Def. Fam. Olivo; Novello Armando e Zago Amabile; Brusegan Bruno (ann.). ore 11:00 Berto Carillo, Angela, Giuseppe, Ottavio, Marcella, Giselda, Giorgio;

Zausa Santa, Girolamo, Maria, Maddalena; Bortolozzo Vittorio e Amalia; Fam. Mazzucato, Righetto e per le anime del Purgatorio;. ore 18:00 Def. Fam. Tacchetto e Spinello, Genitori e Nonni; Stocco Giovanni (ann.)

Il 27 Marzo è scattata l’ora legale. Spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio

N.B. Cambia l’orario della Messa vespertina domenicale, dalle 17:00 alle 18:00

MESE DI APRILE: Dedicato alla “Divina Misericordia”

S. Rosario: alle ore 18:00 (in Chiesa) Adorazione del Santissimo: ogni Giovedì alle ore 17:30 (in Chiesa)