notiziario giugno2011
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Transcript of notiziario giugno2011
pag. 1
BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” giugno 2011
Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino
Stampato su carta
revive pure natural riciclata al 100%
certifi cata FSC
Quante e quali sono le risposte che dovrem-mo dare ai quesiti referendari del 12 e 13 giugno prossimi?
Sicuramente queste:
1 Votare SI per dire NO AL
NUCLEARE.2 Votare SI per dire NO ALLA
PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.
3 Votare SI per dire NO AL
LEGITTIMO IMPEDIMENTO.
Se passa il SI per dire NO AL NUCLEARE, nes-suno potrà più specu-lare o fare arricchire i “furbetti” di turno con i nostri soldi e a scapi-to della nostra salute; forse non tutti sanno, ad esempio, che un bambi-no abitante a 5 km da una centrale rischia 2,2 volte in più di ammalarsi di leucemia rispetto ad un bambino che non ha centrali nucleari nelle vicinanze.
Se passano i due SI per dire NO ALLA PRIVATIZ-ZAZIONE DELL’ACQUA, non sarà consentito lu-crare su un bene di prima necessità ed elemento prezioso (non a caso denominato “oro blu”) di cui tutti hanno diritto di disporre
Se passa il SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPE-DIMENTO, Berlusconi e i suoi ministri torneranno ad essere uguali come tutti gli altri cittadini di fronte alla legge.
Queste motivazioni dovrebbero essere già più che suffi cienti per indurci a partecipare massic-
ciamente alla votazione, ma LA motivazione di fon-do va rintracciata nel recupero della nostra dignità civica, ignorata e spesso ridicolizzata da un governo che rilancia il valore della “sovranità del popolo” solo
quando essa è funzionale alla necessità di imporre la “bon-tà” delle proprie scelte.Il voto referendario costitu-isce un’eccellente occasione per riaffermare il nostro di-ritto alla libera scelta, espri-me l’intelligente consapevo-lezza nel decidere quali sono i beni primari dell’ esistenza di ciascuno di noi, offre l’op-portunità, libera e legittima, di contrastare l’applicazione di leggi che costituirebbero serio ostacolo alla sicurezza sanitaria, alla corretta ge-stione di beni comuni come l’acqua, al paritario trat-tamento giuridico in ambiti processuali.Si vota SI per tutte le ragioni fi n qui esposte, ma soprattut-to per dare seguito e voce a quell’onda crescente di dis-senso rispetto alle molteplici strategie governative ormai sempre più affi date alla “leg-
ge dei numeri” parlamentari, anziché alla democra-zia delle idee e del confronto.TUTTO QUESTO DEVE FINIRE.Il 12 e il 13 giugno ci recheremo ai seggi con la certez-za di esercitare un diritto costituzionale e con l’au-spicio che anche i SI espressi diventino gli strumenti che sapranno dire BASTA al populismo di comodo e agli interessi “ad personam”.p
io non mi astengoio non mi astengo
BATTIQUORUMBATTIQUORUM
♥♥♥ACQUA PUBBLICA
FERMARE IL NUCLEARE LEGGE UGUALE PER TUTTI
SÌ
SÌSÌ
SÌREFERENDUM
12-13GIUGNO
pag. 2
AMBIENTE.
STIAMODALLAPARTEGIUSTA
pag. 3
BBOOTTTTIICCIINNOOBOTTICINO
Il tema più importante dei pros-
simi decenni sarà la capacità
del Pianeta di sostenere la pres-
sione dell’uomo e delle sue attività
sull’ambiente e la natura.
L’acqua dolce per soddisfare le esi-
genze vitali.
L’energia necessaria per sostenere
la vita, la produzione di cibo, i tra-
sporti, le attività industriali.
La riduzione delle emissioni che
stanno modifi cando il clima moltipli-
cando i problemi di sussistenza di
molte popolazioni: desertifi cazione,
rialzo dei livello dei mari, fenomeni
alluvionali senza precedenti, riduzio-
ne della biodiversità.
Da tempo in molti si sono posti
questi problemi ed hanno indicato
la necessità di cambiare il modo di
vivere di produrre e soprattutto di
consumare. La domanda è: faran-
no in tempo gli uomini, i governi,
gli Stati, ad accorgersi di questa
esigenza ponendo in atto le misure
che consentono di invertire la rotta e
riportare il Pianeta ad una esistenza
sostenibile per il genere umano?
La risposta a questa domanda è a
mio giudizio la guida ad ogni azio-
ne che impatti con l’ambiente. Per
questo la società che ho diretto
già nel 2002 costruiva abitazioni in
quella che è oggi la classe C. Per
poi passare ad edifi ci in classe B, ad
interi quartieri, Sanpolino, in classe
B, ad edifi ci in classe A, fi no alle
ultime realizzazioni certifi cate Casa
Clima Oro e certifi -
cate Passiv Hause
Dortmund Institu-
te. Abitazioni che
non consumano
energia, le abita-
zioni che L’Unione
Europea ci pro-
pone per il 2020.
Così come già nel
2003 abbiamo in-
stallato impianti
fotovoltaici quan-
PORTA A PORTAE’ MEGLIO
do ancora non esistevano i conti
energia, ed impianti solari termici ed
impianti geotermici.
Il tema dei rifi uti sta dentro questi
temi e gli obbiettivi che ci devono
guidare sono il recupero, il riuso,
la riduzione. Che si traducono in ri-
sparmio di energia, in risparmio di
risorse, in riduzione di inquinamen-
to, in riduzione di emissioni.
Fra i vari sistemi la raccolta porta a
porta ha questi pregi:
• da i risultati più elevati in termini di
quantità di raccolta differenziata,
oltre l’80%;
• da la differenziata di qualità miglio-
re, e quindi realmente riutilizzabi-
le, vetro, plastica, carta, metallo,
compost di qualità;
• coinvolge tutti i cittadini nello sfor-
zo ed anche nel disagio di parteci-
pare ad un risultato che interessa
tutti;
• educa i cittadini alla riduzione dei
rifi uti, alla corretta differenziazione,
alla consapevolezza civica;
• restringe i margini per coloro che
si sentissero furbi, limitando la
possibilità di non rispettare le re-
gole;
• migliora l’ambiente del paese in
quanto consente di eliminare gli
orrendi cassonetti che ingombra-
no i pochi marciapiedi esistenti;
• crea alcuni posti di lavoro sul terri-
torio.
Tutti questi benefi ci in cambio un
piccolo impegno di tutti i cittadini
per i cittadini. Certo ad alcuni può
essere richiesto di più, a seconda
del tipo e dimensione di abitazione,
per particolari condizioni (penso alle
persone anziane) ecc.
Questi problemi possono però es-
sere attenuati con una azione di so-
lidarietà reciproca, con un concetto
più elevato di comunità, con un più
elevato senso civico. Ma non è pro-
prio di questo ciò di cui abbiamo bi-
sogno per vivere una vita migliore?
Il fatto che a Botticino si sia costitui-
to un comitato a favore della raccol-
ta porta a porta, che centinaia di cit-
tadini abbiano fi rmato una petizione,
è una buona base di partenza per
creare gruppi di sostegno nelle varie
zone del paese, pronte ad aiutare
chi si trovasse in diffi coltà soprattut-
to nella fase di avvio. L’amministra-
zione comunale dovrebbe essere
felice di queste disponibilità.
Per tutti questi motivi ed in coerenza
con le mie posizioni radicali sui temi
ambientali, condividendo la posizio-
ne del circolo PD di Botticino, sono
convinto che la raccolta dei rifi uti
porta a porta sia il meglio che si può
oggi proporre ai cittadini di Botticino.
Non è tempo di mediazioni quando
c’è di mezzo il futuro del Pianeta,
ma di pratiche coraggiose.
Rossi Francesco
Con i cassonetti stradali raccolta “porta a porta”abitanti Produzione
(Kg/ab/anno)RD(%)
Rifiuto dasmaltire(Kg/ab/a)
Produzione(Kg/ab/a)
RD (%) Rifiuto dasmaltire(Kg/ab/a)
Montebelluna(Treviso)
30.000 657 (2002) 42% 276 444 73% 120
Novara 102.473 526 (2003) 28,9% 374 475 68,97% 148
Padula(Salerno)
5.000 * * * 321 69,95% 96
Capannori(Lucca)
14.000(3 frazioni)
628 (2002) 33,4% 418 412 82,2% 73
Cons. Priula(Treviso)
220.000(23 comuni)
440 (2000) 33% 320 368 77% 84,7
pag. 4
CON ANGELO VASSALLOSINDACO PESCATORE...
Sabato 30 aprile 2011, h
17.00: tutto è pronto, i colori
rosso e verde del PD e i co-
lori della bandiera italiana parlano
di per sè nel Teatro Centro Lucia a
Botticino. L’affl uenza delle persone
è compatta, ordinata, sorridente;
c’è voglia di sapere, di ascoltare,
di partecipare ad un progetto co-
mune. E’ il giorno dell’intitolazione
del circolo PD di Botticino ad An-
gelo Vassallo e suo fratello Dario
è giunto puntualmente aderendo
all’invito con semplicità e disponi-
bilità.
Va in scena la politica, quella vera,
con la P maiuscola. Quella in cui
i suoi rappresentanti e le sue pe-
culiarità più signifi cative, sanno
raccontare di un sindaco, di un
uomo semplice e “invisibile” agli
occhi dei potenti, che ha costruito
e realizzato un sogno collettivo: la
perfetta sintonia tra cittadini e ter-
ritorio, fra benessere individuale e
interesse collettivo.
Di Angelo Vassallo alleghiamo di
seguito una breve biografi a che
sicuramente non rende completo
onore alla grandezza dell’uomo
sindaco/pescatore di un paese
cilentano geografi camente lon-
tano da Botticino, ma diventato
improvvisamente luogo talmente
prossimo al nostro territorio da
poter condividere sogni e percorsi
politici, perché è questo il senso
della cerimonia e dell’intitolazione:
potenziare simbolicamente il rac-
conto di una nuova storia politica
per l’Italia intera, al di là delle di-
stanze e delle divisioni regionali.
Lunedì 30 maggio 2011, h
15.00: le urne delle elezioni
amministrative si aprono e
lo scenario politico che ne esce
narra la sconfi tta secca e inequi-
vocabile del centrodestra, della
sua arroganza e della sua miopia
progettuale. Per molti, troppi anni,
ci si è parzialmente dimenticati
che “il sonno della ragione gene-
ra mostri”. Oggi, in tempo reale e
nel ricordo dell’azione politica di
Angelo Vassallo, possiamo dire
che la ragione dell’indignazione
ha dato i suoi frutti e ha guidato le
coscienze verso una consapevo-
lezza civica capace di non tolle-
rare oltre il “Potere della stupidità”
(saggio di Giancarlo Livraghi di cui
si consiglia la lettura ai signori del
centrodestra).
La vittoria del centrosinistra
parte da lontano e, nel caso
di Angelo Vassallo, già dal
1995 quando fu eletto sindaco per
realizzare quella “utopia” politica
che mette in primo piano la tutela
dei luoghi da amministrare e che,
per poter essere realizzata, deve
saper contrastare, con l’ottimismo
della razionalità e la lungimiranza
delle scelte, una pressione malavi-
tosa e cancerogena della crimina-
lità organizzata che sta devastan-
do l’Italia.
Il sindaco/pescatore procede,
decide, non tentenna, conquista
un consenso duraturo senza mai
chiederlo, guida con polso fermo
una piccolissima realtà comunale
incastonata, come pietra preziosa,
in un contesto turistico/geografi co
tra i più belli d’Italia, fi no a quando
sette proiettili calibro 9 non spen-
gono defi nitivamente il sorriso del-
la sua onestà umana e politica.
Un’esperienza silenziosa e vincen-
te la sua, quasi anonima se l’as-
sassinio non l’avesse brutalmente
portata sotto i rifl ettori della crona-
ca e oggi, alla luce dei risultati elet-
torali non possiamo non prendere
atto che quello stile amministrativo
costituisce la premessa ineludibile
per conquistare la credibilità di cui
necessita ogni ruolo rappresenta-
tivo.
Il vento, con Angelo Vassallo,
era già cambiato.
Amelia Pisante
Biografi a di Angelo Vassallo
Angelo Vassallo (Pollica, 22
settembre 1953 – Pollica, 5
settembre 2010) è stato un
politico italiano. Sindaco del co-
mune di Pollica, è stato ucciso in
un attentato la cui sospetta matri-
ce camorristica è tuttora oggetto di
indagini da parte della magistratura.
Sindaco di Pollica in tre mandati (dal
1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e
dal 2005 al 2010), nel 2010 si era
presentato per un quarto mandato:
unico candidato, rieletto il 30 marzo
con il 100% dei voti.
Esponente del PD, in passato aveva
ricoperto anche l’incarico di consi-
gliere provinciale a Salerno tra le fi le
della Margherita; oltre alla carica di
sindaco, ricopriva anche quella di
presidente della Comunità del par-
co, organo consultivo e propositivo
dell’ente Parco nazionale del Cilento
e Vallo di Diano.
Soprannominato il “sindaco pesca-
tore”, politicamente Vassallo si di-
stingueva per un marcato ambien-
talismo. Vassallo ha mostrato criti-
che nei confronti dei vertici locali del
PD, per la poca capacità di essere
pag. 5
...IN TEMPO REALE
vicino alla gente individuandone le
esigenze. Vassallo, il cui comune è
stato l’epicentro degli studi sui re-
gimi alimentari mediterranei (molti
degli studiosi del Seven Countries Study, come Ancel Keys, Jeremiah
Stamler, Flaminio Fidanza e Martti
Karvonen, avevano stabilito la loro
residenza estiva nella frazione co-
munale di Pioppi), si è fatto pro-
motore nel 2009 della proposta di
inclusione della dieta mediterranea
tra i Patrimoni orali e immateria-
li dell’umanità. La proposta è stata
accolta dall’UNESCO il 16 novem-
bre 2010, a Nairobi.
La delegazione del Ministero del-
le Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali, presente in Kenya per la
proclamazione, ha dedicato il rico-
noscimento alla fi gura del suo pro-
motore.
La sera del 5 settembre 2010, in-
torno alle 22:15, mentre rincasa-
va alla guida della sua automobi-
le, Vassallo è stato ucciso da uno
o più attentatori allo stato ignoti;
contro di lui sono stati esplosi nove
proiettili calibro 9, sette dei quali a
segno. Benché allo stato la matrice
dell’attentato sia ignota, il pubblico
ministero Alfredo Greco, incaricato
delle indagini, ha avanzato l’ipotesi
che esso sia stato commissionato
dalla camorra al fi ne di punire un
rappresentante dello Stato che si
era opposto a pratiche illegali: un
collegamento potrebbe risiedere nel
fatto che Vassallo, soprannominato
«il sindaco pescatore» per via della
sua attività nel settore ittico e le sue
azioni a tutela dell’ambiente, era vi-
sto dalla camorra come un ostacolo
al controllo del porto che le garan-
tirebbe libertà nei commerci illegali
di droga.
Il parlamento europeo ha decretato
un minuto di silenzio in omaggio a
Vassallo, e il presidente dell’assem-
blea Jerzy Buzek ha ricordato che il
sindaco è «…stato ucciso dalla ca-
morra…» e che «…la sua morte non
deve passare invano».
Le esequie di Vassallo, che lascia
una moglie e due fi gli, si sono te-
nute il 10 settembre a Acciaroli, la
frazione di Pollica che ospita il por-
to, offi ciate dal vescovo di Vallo del-
BBOOTTTTIICCIINNOOBOTTICINO
la Lucania Giuseppe Rocco Favale
alla presenza di numerose autorità
nazionali e locali, tra cui il presiden-
te della regione Campania Stefano
Caldoro, il ministro dell’ambiente
Stefania Prestigiacomo e il leader del PD Pierluigi Bersani, nonché il
leader di Sinistra Ecologia Libertà e
presidente della regione Puglia Ni-
chi Vendola.
Dalla morte di Vassallo, vi sono sta-
ti diversi tributi in suo onore. Gli è
stato dedicato il fi lm di Luca Miniero
“Benvenuti al sud” con Claudio Bi-
sio protagonista.
È stata organizzata in sua memoria
una diretta web e televisiva per ri-
cordarne la persona e per discutere
di lotta alle mafi e.
È stato nominato uomo dell’anno da
parte della redazione di Rainews24.
Riccardo Iacona, il 30 gennaio
2011, nella prima puntata del suo
programma Presa diretta su Raitre,
intitolata La bella politica, prova
a fare il punto sulle indagini legate
all’omicidio del sindaco.
Bot t ic inoPartito Democratico
Circolo
ANGELO VASSALLOSindaco di Pollica (SA)
Difensore dell’ambiente, simbolo di legalità.Ucciso dalla camorra il 5 settembre 2010.
B O T T I C I N O
pag. 6
ARIAFRESCA
Siamo arrivati a queste ele-
zioni amministrative col fi ato
sospeso. Il voto non era solo
una scelta tra un sindaco o un al-
tro. La preoccupazione principale
era che il voto legittimasse i metodi
del Presidente del Consiglio. Uomo
dello Stato che non perde occasio-
ne per andare contro le istituzioni
costituzionali.
L’accusa di brigatismo giudiziario; i
manifesti contro le Brigate Rosse in
toga; la denuncia di patti scellerati
tra i suoi oppositori politici e i pub-
blici ministeri; la denigrazione della
Carta fondamentale; il disprezzo
per la Corte Costituzionale; la de-
nuncia dei “troppi poteri” del Capo
del Stato; il rimpianto per l’immunità
parlamentare. Insomma un premier
estremista, sempre alla ricerca dello
scontro urlato, incapace tra l’altro di
governare il nostro paese ormai al
collasso.
Il voto amministrativo è stato tra-
sformato da lui stesso in un plebi-
scito pro o contro Berlusconi. Come
sempre. E troppe volte in passato i
cittadini lo hanno premiato.
La preoccupazione di tanti Demo-
cratici era questa: sarà legittimato
questo modo populista e anti ita-
liano di fare politica? La risposta è
stata chiarissima: la volontà popola-
re (da lui tanto sventolata) si è fatta
sentire: lo ha bocciato dimezzando-
gli i voti e negandogli il plebiscito.
In tutto il paese è stato clamoro-
samente sconfi tto. E soprattutto è
stato castigato il suo modo di fare
politica.
Anche la sua gente ha incoronato
persone nuove. Diverse. Rispettose
delle regole e delle istituzioni. Da Mi-
lano fi no a Napoli.
Dalla sua città fi no alla terra dei suoi
successi con i rifi uti “eliminati” in 53
giorni. Si rischia forse di esagera-
re, ma sembra veramente che la
stagione berlusconiana stia per fi ni-
re. E’ ora di ripartire con stili politici
nuovi.
Diffondere nei cittadini il rispetto del-
le Istituzioni Democratiche, il senso
dello stato di diritto, il valore della
legalità e della trasparenza. Sono
proprio i cittadini che lo chiedono.
Il b-day pare avvicinarsi. Lui vuole
restare al suo posto nonostante tut-
to, ma ormai è delegittimato. Si è
delegittimato. Riuscirà a trascinare
la Lega nel baratro oppure lo lasce-
ranno precipitare da solo?
Noi Democratici siamo pronti. Sia
ad andare alle elezioni politiche,
sia ad impegnarci in un governo di
emergenza che sappia dare una ri-
cetta urgente per l’economia, per
la scuola pubblica, per gli stranieri,
per le professioni, per le imprese,
per le energie rinnovabili e per tutto
ciò che negli ultimi anni è stato tra-
scurato.
Lo faremo nel rispetto delle Istituzio-
ni e dei cittadini. Come sempre.
Un passaggio della relazione di Mario Draghi, che per l’ultima volta ha letto le considerazioni fi nali da Governatore di Ban-kitalia, chiarisce bene la critica all’operato di Tremonti: “Per
ridurre la spesa in modo permanente e credibile non è consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci: essi impedirebbero di al-locare le risorse dove sono più necessarie; sarebbero diffi cilmente sostenibili nel medio periodo; penalizzerebbero le amministrazioni più virtuose.Una manovra cosiffatta inciderebbe sulla già debole ripresa dell’eco-nomia, fi no a sottrarle circa due punti di PIL in tre anni.Occorre invece un’accorta articolazione della manovra, basata su un esame di fondo del bilancio degli enti pubblici, voce per voce, commisurando gli stanziamenti agli obiettivi di oggi, indipendente-mente dalla spesa del passato; affi nando gli indicatori di effi cienza dei diversi centri di servizio pubblico (uffi ci, scuole, ospedali, tri-bunali) al fi ne di conseguire miglioramenti capillari nell’organizza-zione e nel funzionamento delle strutture”.
Per questo Stefano Fassina, Responsabile economia e lavoro del-la Segreteria nazionale del PD, ha subito notato come “la relazio-ne del Governatore Draghi ha messo al centro la vera emergenza dell’Italia: la crescita dell’economia, la produttività di sistema, le riforme strutturali per tagliare i nodi che la bloccano. L’abbattimento del debito pubblico può avvenire soltanto dentro
SERVONO MISURE PER LA TAGLI LINEARI CO
pag. 7
BBOOTTTTIICCIINNOOBOTTICINOPOLITICA O
PROPAGANDA?
Aspetto sempre con impazien-
za il giornale che l’Ammini-
strazione Comunale ci invia
3-4 volte l’anno. Credo sia di buo-
na qualità e informa esaustivamen-
te sull’attività amministrativa. Devo
dire che trovo giusto che i gruppi
consigliari abbiano una pagina a di-
sposizione. Ma mi piacerebbe fosse
usata per fare politica e non propa-
ganda. Nell’ultimo numero l’UDC a
proposito del nuovo asilo nido dice
per concludere: “la fondazione cari-
ni (la scuola dell’infanzia , quella che
gestirà il nido, ndr) sarà costretta a
spalmare sulle rette le rate del mu-
tuo ed in questo modo sarebbero
i nostri bambini a pagare la nuova
struttura.”Ma chi scrive non sa o fa
fi nta di non sapere che sul nostro
territorio ci sono tre scuole mater-
ne, una statale, una comunale e una
fondazione privata più o meno di-
rettamente gestite dal Comune che
da anni praticano le stesse rette?!
Se gli amici dell’UDC hanno preoc-
cupazione dell’aumento delle rette
che scrivano il loro parere. Che fac-
ciano i complimenti a questa scelta
di tenere le rette uguali per tutti. O
veramente si immaginano le bidelle
che si fanno portare il salvadanaio
dei bambini per prelevare fraudolen-
temente qualche euro?! Altrimenti
qui non si entra!
I consiglieri PDL (non più appoggiati
dalla Lega) invece criticano l’Am-
ministrazione che non ha sanato il
piano interrato della materna di sera
che dal 2002 è chiuso a causa della
presenza del gas radon, e dicono:
“perché il Sindaco non ha mai tro-
vato i soldi per la salute dei nostri
bambini?”. Ma chi scrive (che maga-
ri è presente in Consiglio Comunale
da 15 anni) non sa o fa fi nta di non
sapere che progetti per realizzare il
cavedio da loro suggerito sono stati
studiati?! E che il cavedio non è fat-
tibile?! Non c’è lo spazio, sarebbe
pericoloso per i bambini e potrebbe
intaccare il canale che scorre inter-
rato sul lato est della struttura. Dav-
vero sono convinti che la salute dei
nostri bimbi sia in pericolo. E la loro
preoccupazione per la loro tutela li
porta addirittura a scriverlo su una
pagina del giornaletto?!
Magari si poteva scrivere che sareb-
be bello recuperare il piano interrato
per restituire un bello spazio ai no-
stri bambini. O potevano apprezza-
re il fatto che con il nuovo asilo nido
si libereranno 4 o 6 aule della scuola
Carini attualmente impegnate per il
pre-asilo e quindi lodare l’Ammini-
strazione per questa soluzione che
restituirà nuovi spazi di gioco e di-
dattici ai nostri fi gli.
Forse se la politica fosse più since-
ra e meno opportunista, ci sarebbe
la possibilità di riconquistare quella
fi ducia che tanti cittadini da anni or-
mai le negano.
Andrea CasaliCoordinatore PD BotticinoCircolo Angelo Vassallo
CRESCITA E NONME QUELLI DEL GOVERNO
una strategia effi cace per la crescita. Draghi infatti ha indicato anche al Ministro dell’Economia che con i tagli ciechi non si va da nessuna parte”.
Anche il Segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha fatto riferimento alle analisi di Mario Draghi: “Appena si abbassa il sipario sul berlu-sconismo arriveranno una enormità di problemi economici e anche chi ha detto che non c’erano e li ha negati per anni dirà che sono molto gravi.La storia del centrosinistra è sempre stata così.Bisogna portare il Paese alla Maastricht della fedel-tà fi scale e caricare un po’ sulle rendite fi nanziarie.E puntare sulla politica industriale, scegliendo le nuove energie. I miracoli non li fa nessuno, non mi aspetto un momento faci-le non dobbiamo raccon-tarci le favole. Lo sforzo è chiedere a chi ha di più per dare lavoro ai giovani”.
pag. 8
Il 4 giugno di quest’anno si è cele-
brato il centenario del Vittoriano,
meglio conosciuto come Altare della Patria, simbolo dell’Unità na-
zionale, che fu inaugurato nel 50°
dell’unifi cazione.
Il 4.4.1878, poco dopo la morte pre-
matura del re Vittorio Emanuele II,
il ministro dell’interno, il bresciano
Giuseppe Zanardelli, aveva avan-
zato al parlamento, a nome del go-
verno, un progetto di legge volto ad
erigere un monumento per celebrare
il re, artefi ce dell’unità della patria, e
insieme l’Italia. Il 24 giugno 1884 la
Commissione giudicatrice del Con-
corso scelse l’architetto Giuseppe
Sacconi, marchigiano, che venne
nominato anche direttore e sovrin-
tendente dei lavori del monumen-
to. Nel luglio 1889, la commissione
incaricata scelse il marmo botticino
come materiale decorativo, scartan-
do, per minor resistenza strutturale,
altri marmi e molti altri materiali na-
zionali. Successivamente, un nuovo
concorso, indetto per meglio defi nire
la piattaforma, vide vincitore il bre-
sciano Angelo Zanelli che comporrà
il trittico dell’Altare della Patria.
Il monumento venne solenne-mente inaugurato il 4.06.1911, ma
fu solo il 4 novembre 1921, con la
“sepoltura della salma di un soldato
ignoto”, che il Vittoriano divenne ef-
fettivamente l’“Altare della Patria”.
Cento anni fa il marmo botticino,
l’imprenditoria, i “medoler” e gli scal-
pellini rezzatesi portarono a Roma
l’eccellenza bresciana. Un’antica
tradizione di civiltà materiale e cul-
tura è depositata nella Valverde, che
lega con forza i territori di Botticino
e Rezzato nella storia dell’escava-
zione, trasporto e trasformazione
del marmo. E’ questa un’occasione irripetibile per la nostra comunità per richiamare alla memoria que-gli eventi, promuovendo, al con-tempo, il nostro territorio e la no-stra economia.I Comuni di Botticino e Rezzato
hanno deciso di non far passare sot-
to silenzio l’anniversario.
Le iniziative predisposte dall’Ammini-
strazione Comunale di Botticino, che
si inseriscono peraltro nel program-
ma più generale delle iniziative per
le celebrazioni del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, hanno una duplice
fi nalità:
- rinnovare sul territorio bresciano
la consapevolezza del contributo
locale alla realizzazione del gran-
de monumento nazionale e, al
contempo, far conoscere questa
storia e questa realtà anche ad un
pubblico nazionale, inserendo una
presenza bresciana nelle iniziative
per celebrare i 100 anni del Vitto-
riano all’interno del medesimo mo-
numento.
- le iniziative previste sono anche in-
dirizzate alla promozione dell’eco-
nomia del bacino marmifero, in
quanto da una parte mettono in
mostra la bellezza del materiale e
l’abilità degli artigiani che lo lavo-
rano, dall’altra, tramite il conve-
gno economico che si terrà il 22
ottobre al Teatro Lucia, operano
per il riconoscimento del Distretto
del marmo e la tutela del marchio
“botticino”, imitato nel mondo pro-
prio per il suo prestigio.
Un protocollo d’Intesa per le cele-
brazioni è stato siglato tra i comu-ni di Botticino e Rezzato, dalla
CCIAA, dai consorzi del marmo
produttori/trasformatori, dalla ditta
Lombardi che fornì il marmo, per
sottolineare l’importanza di cogliere
la ricorrenza e per rilanciare l’imma-
gine ed il ruolo economico del botti-
cino, valorizzandone la qualità e l’im-
portanza storica.
La Regione Lombardia, riconosciuta
l’importanza del progetto, ha con-
cesso il Patrocinio, come il Comu-
ne di Brescia. Altri Comuni ed enti
PD BOTTICINO A cura di: Cristina Quecchia, Amelia Pisante,
Annamaria Lonati, Giovanni Portesi
Stampato da Grafi ca DP - Rezzato
Circolo PD Botticino, via Marconi 1
Email: [email protected]
http://pd-botticino.blogspot.com/
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Coordinatore del Circolo: Andrea Casali
collaborano all’evento, in particola-
re la scuola di formazione “Vantini”
(simposio di scultura), la PinAC (ela-
borazioni grafi che del monumen-
to), la Scuola Secondaria “Scalvini”
(laboratorio teatrale), le Accademie
d’arte bresciane Laba (linea grafi ca)
e S.Giulia (sito internet), la Facoltà
di Economia dell’Università Statale
(convegno economico), lo STARS
dell’Università Cattolica (video), il
Museo del Marmo (vetrine romane),
la fondazione ASM, la Fondazione
Negri (vetrine romane).
Il progetto si fregia del logo “Italia 1861-2011” concesso dalla Presi-denza del Consiglio dei Ministri.Il progetto, coordinato da Massimo
Tedeschi, comprende anche la pub-
blicazione del libro “Altare della patria
– cento anni di un monumento bre-
sciano” ed un convegno per la sua
presentazione, tenuto a Villa Fenaroli
il 21.05.2011, oltre ad una presenza
a Roma all’interno del Vittoriano con
una vetrina del botticino ed una par-
tecipazione alla mostra per il 100°
anniversario del palazzo di Giustizia
della capitale, attualmente sede della
Corte di Cassazione, costruito con il
marmo botticino ed anch’esso inau-
gurato nel 1911. I capi di Stato, le
delegazioni nazionali e internazionali
ed i milioni di persone di tutto il mon-
do che ogni anno salgono le scalina-
te dell’Altare della Patria, ammirano il
capolavoro dell’architetto Sacconi e
del bresciano Zanelli ed un marmo,
il botticino, unico al mondo, una ve-
trina davvero unica per valorizzare il
nostro bacino marmifero.
I referenti del progettto
Giacomo Rossi e Clara Benedetti
ALTARE DELLA PATRIA100 anni di un monumento bresciano