notiziario giugno2011

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pag. 1 BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” giugno 2011 Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino Stampato su carta revive pure natural riciclata al 100% certificata FSC Q uante e quali sono le risposte che dovrem- mo dare ai quesiti referendari del 12 e 13 giugno prossimi? Sicuramente queste: 1 Votare SI per dire NO AL NUCLEARE. 2 Votare SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA. 3 Votare SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Se passa il SI per dire NO AL NUCLEARE, nes- suno potrà più specu- lare o fare arricchire i “furbetti” di turno con i nostri soldi e a scapi- to della nostra salute; forse non tutti sanno, ad esempio, che un bambi- no abitante a 5 km da una centrale rischia 2,2 volte in più di ammalarsi di leucemia rispetto ad un bambino che non ha centrali nucleari nelle vicinanze. Se passano i due SI per dire NO ALLA PRIVATIZ- ZAZIONE DELL’ACQUA, non sarà consentito lu- crare su un bene di prima necessità ed elemento prezioso (non a caso denominato “oro blu”) di cui tutti hanno diritto di disporre Se passa il SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPE- DIMENTO, Berlusconi e i suoi ministri torneranno ad essere uguali come tutti gli altri cittadini di fronte alla legge. Queste motivazioni dovrebbero essere già più che sufcienti per indurci a partecipare massic- ciamente alla votazione, ma LA motivazione di fon- do va rintracciata nel recupero della nostra dignità civica, ignorata e spesso ridicolizzata da un governo che rilancia il valore della “sovranità del popolo” solo quando essa è funzionale alla necessità di imporre la “bon- tà” delle proprie scelte. Il voto referendario costitu- isce un’eccellente occasione per riaffermare il nostro di- ritto alla libera scelta, espri- me l’intelligente consapevo- lezza nel decidere quali sono i beni primari dell’ esistenza di ciascuno di noi, offre l’op- portunità, libera e legittima, di contrastare l’applicazione di leggi che costituirebbero serio ostacolo alla sicurezza sanitaria, alla corretta ge- stione di beni comuni come l’acqua, al paritario trat- tamento giuridico in ambiti processuali. Si vota SI per tutte le ragioni n qui esposte, ma soprattut- to per dare seguito e voce a quell’onda crescente di dis- senso rispetto alle molteplici strategie governative ormai sempre più afdate alla “leg- ge dei numeri” parlamentari, anziché alla democra- zia delle idee e del confronto. TUTTO QUESTO DEVE FINIRE. Il 12 e il 13 giugno ci recheremo ai seggi con la certez- za di esercitare un diritto costituzionale e con l’au- spicio che anche i SI espressi diventino gli strumenti che sapranno dire BASTA al populismo di comodo e agli interessi “ad personam”. io non mi astengo io non mi astengo BATTIQUORUM BATTIQUORUM ACQUA PUBBLICA FERMARE IL NUCLEARE LEGGE UGUALE PER TUTTI REFERENDUM 12-13 GIUGNO

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BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” giugno 2011

Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino

Stampato su carta

revive pure natural riciclata al 100%

certifi cata FSC

Quante e quali sono le risposte che dovrem-mo dare ai quesiti referendari del 12 e 13 giugno prossimi?

Sicuramente queste:

1 Votare SI per dire NO AL

NUCLEARE.2 Votare SI per dire NO ALLA

PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.

3 Votare SI per dire NO AL

LEGITTIMO IMPEDIMENTO.

Se passa il SI per dire NO AL NUCLEARE, nes-suno potrà più specu-lare o fare arricchire i “furbetti” di turno con i nostri soldi e a scapi-to della nostra salute; forse non tutti sanno, ad esempio, che un bambi-no abitante a 5 km da una centrale rischia 2,2 volte in più di ammalarsi di leucemia rispetto ad un bambino che non ha centrali nucleari nelle vicinanze.

Se passano i due SI per dire NO ALLA PRIVATIZ-ZAZIONE DELL’ACQUA, non sarà consentito lu-crare su un bene di prima necessità ed elemento prezioso (non a caso denominato “oro blu”) di cui tutti hanno diritto di disporre

Se passa il SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPE-DIMENTO, Berlusconi e i suoi ministri torneranno ad essere uguali come tutti gli altri cittadini di fronte alla legge.

Queste motivazioni dovrebbero essere già più che suffi cienti per indurci a partecipare massic-

ciamente alla votazione, ma LA motivazione di fon-do va rintracciata nel recupero della nostra dignità civica, ignorata e spesso ridicolizzata da un governo che rilancia il valore della “sovranità del popolo” solo

quando essa è funzionale alla necessità di imporre la “bon-tà” delle proprie scelte.Il voto referendario costitu-isce un’eccellente occasione per riaffermare il nostro di-ritto alla libera scelta, espri-me l’intelligente consapevo-lezza nel decidere quali sono i beni primari dell’ esistenza di ciascuno di noi, offre l’op-portunità, libera e legittima, di contrastare l’applicazione di leggi che costituirebbero serio ostacolo alla sicurezza sanitaria, alla corretta ge-stione di beni comuni come l’acqua, al paritario trat-tamento giuridico in ambiti processuali.Si vota SI per tutte le ragioni fi n qui esposte, ma soprattut-to per dare seguito e voce a quell’onda crescente di dis-senso rispetto alle molteplici strategie governative ormai sempre più affi date alla “leg-

ge dei numeri” parlamentari, anziché alla democra-zia delle idee e del confronto.TUTTO QUESTO DEVE FINIRE.Il 12 e il 13 giugno ci recheremo ai seggi con la certez-za di esercitare un diritto costituzionale e con l’au-spicio che anche i SI espressi diventino gli strumenti che sapranno dire BASTA al populismo di comodo e agli interessi “ad personam”.p

io non mi astengoio non mi astengo

BATTIQUORUMBATTIQUORUM

♥♥♥ACQUA PUBBLICA

FERMARE IL NUCLEARE LEGGE UGUALE PER TUTTI

SÌSÌ

SÌREFERENDUM

12-13GIUGNO

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AMBIENTE.

STIAMODALLAPARTEGIUSTA

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BBOOTTTTIICCIINNOOBOTTICINO

Il tema più importante dei pros-

simi decenni sarà la capacità

del Pianeta di sostenere la pres-

sione dell’uomo e delle sue attività

sull’ambiente e la natura.

L’acqua dolce per soddisfare le esi-

genze vitali.

L’energia necessaria per sostenere

la vita, la produzione di cibo, i tra-

sporti, le attività industriali.

La riduzione delle emissioni che

stanno modifi cando il clima moltipli-

cando i problemi di sussistenza di

molte popolazioni: desertifi cazione,

rialzo dei livello dei mari, fenomeni

alluvionali senza precedenti, riduzio-

ne della biodiversità.

Da tempo in molti si sono posti

questi problemi ed hanno indicato

la necessità di cambiare il modo di

vivere di produrre e soprattutto di

consumare. La domanda è: faran-

no in tempo gli uomini, i governi,

gli Stati, ad accorgersi di questa

esigenza ponendo in atto le misure

che consentono di invertire la rotta e

riportare il Pianeta ad una esistenza

sostenibile per il genere umano?

La risposta a questa domanda è a

mio giudizio la guida ad ogni azio-

ne che impatti con l’ambiente. Per

questo la società che ho diretto

già nel 2002 costruiva abitazioni in

quella che è oggi la classe C. Per

poi passare ad edifi ci in classe B, ad

interi quartieri, Sanpolino, in classe

B, ad edifi ci in classe A, fi no alle

ultime realizzazioni certifi cate Casa

Clima Oro e certifi -

cate Passiv Hause

Dortmund Institu-

te. Abitazioni che

non consumano

energia, le abita-

zioni che L’Unione

Europea ci pro-

pone per il 2020.

Così come già nel

2003 abbiamo in-

stallato impianti

fotovoltaici quan-

PORTA A PORTAE’ MEGLIO

do ancora non esistevano i conti

energia, ed impianti solari termici ed

impianti geotermici.

Il tema dei rifi uti sta dentro questi

temi e gli obbiettivi che ci devono

guidare sono il recupero, il riuso,

la riduzione. Che si traducono in ri-

sparmio di energia, in risparmio di

risorse, in riduzione di inquinamen-

to, in riduzione di emissioni.

Fra i vari sistemi la raccolta porta a

porta ha questi pregi:

• da i risultati più elevati in termini di

quantità di raccolta differenziata,

oltre l’80%;

• da la differenziata di qualità miglio-

re, e quindi realmente riutilizzabi-

le, vetro, plastica, carta, metallo,

compost di qualità;

• coinvolge tutti i cittadini nello sfor-

zo ed anche nel disagio di parteci-

pare ad un risultato che interessa

tutti;

• educa i cittadini alla riduzione dei

rifi uti, alla corretta differenziazione,

alla consapevolezza civica;

• restringe i margini per coloro che

si sentissero furbi, limitando la

possibilità di non rispettare le re-

gole;

• migliora l’ambiente del paese in

quanto consente di eliminare gli

orrendi cassonetti che ingombra-

no i pochi marciapiedi esistenti;

• crea alcuni posti di lavoro sul terri-

torio.

Tutti questi benefi ci in cambio un

piccolo impegno di tutti i cittadini

per i cittadini. Certo ad alcuni può

essere richiesto di più, a seconda

del tipo e dimensione di abitazione,

per particolari condizioni (penso alle

persone anziane) ecc.

Questi problemi possono però es-

sere attenuati con una azione di so-

lidarietà reciproca, con un concetto

più elevato di comunità, con un più

elevato senso civico. Ma non è pro-

prio di questo ciò di cui abbiamo bi-

sogno per vivere una vita migliore?

Il fatto che a Botticino si sia costitui-

to un comitato a favore della raccol-

ta porta a porta, che centinaia di cit-

tadini abbiano fi rmato una petizione,

è una buona base di partenza per

creare gruppi di sostegno nelle varie

zone del paese, pronte ad aiutare

chi si trovasse in diffi coltà soprattut-

to nella fase di avvio. L’amministra-

zione comunale dovrebbe essere

felice di queste disponibilità.

Per tutti questi motivi ed in coerenza

con le mie posizioni radicali sui temi

ambientali, condividendo la posizio-

ne del circolo PD di Botticino, sono

convinto che la raccolta dei rifi uti

porta a porta sia il meglio che si può

oggi proporre ai cittadini di Botticino.

Non è tempo di mediazioni quando

c’è di mezzo il futuro del Pianeta,

ma di pratiche coraggiose.

Rossi Francesco

Con i cassonetti stradali raccolta “porta a porta”abitanti Produzione

(Kg/ab/anno)RD(%)

Rifiuto dasmaltire(Kg/ab/a)

Produzione(Kg/ab/a)

RD (%) Rifiuto dasmaltire(Kg/ab/a)

Montebelluna(Treviso)

30.000 657 (2002) 42% 276 444 73% 120

Novara 102.473 526 (2003) 28,9% 374 475 68,97% 148

Padula(Salerno)

5.000 * * * 321 69,95% 96

Capannori(Lucca)

14.000(3 frazioni)

628 (2002) 33,4% 418 412 82,2% 73

Cons. Priula(Treviso)

220.000(23 comuni)

440 (2000) 33% 320 368 77% 84,7

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CON ANGELO VASSALLOSINDACO PESCATORE...

Sabato 30 aprile 2011, h

17.00: tutto è pronto, i colori

rosso e verde del PD e i co-

lori della bandiera italiana parlano

di per sè nel Teatro Centro Lucia a

Botticino. L’affl uenza delle persone

è compatta, ordinata, sorridente;

c’è voglia di sapere, di ascoltare,

di partecipare ad un progetto co-

mune. E’ il giorno dell’intitolazione

del circolo PD di Botticino ad An-

gelo Vassallo e suo fratello Dario

è giunto puntualmente aderendo

all’invito con semplicità e disponi-

bilità.

Va in scena la politica, quella vera,

con la P maiuscola. Quella in cui

i suoi rappresentanti e le sue pe-

culiarità più signifi cative, sanno

raccontare di un sindaco, di un

uomo semplice e “invisibile” agli

occhi dei potenti, che ha costruito

e realizzato un sogno collettivo: la

perfetta sintonia tra cittadini e ter-

ritorio, fra benessere individuale e

interesse collettivo.

Di Angelo Vassallo alleghiamo di

seguito una breve biografi a che

sicuramente non rende completo

onore alla grandezza dell’uomo

sindaco/pescatore di un paese

cilentano geografi camente lon-

tano da Botticino, ma diventato

improvvisamente luogo talmente

prossimo al nostro territorio da

poter condividere sogni e percorsi

politici, perché è questo il senso

della cerimonia e dell’intitolazione:

potenziare simbolicamente il rac-

conto di una nuova storia politica

per l’Italia intera, al di là delle di-

stanze e delle divisioni regionali.

Lunedì 30 maggio 2011, h

15.00: le urne delle elezioni

amministrative si aprono e

lo scenario politico che ne esce

narra la sconfi tta secca e inequi-

vocabile del centrodestra, della

sua arroganza e della sua miopia

progettuale. Per molti, troppi anni,

ci si è parzialmente dimenticati

che “il sonno della ragione gene-

ra mostri”. Oggi, in tempo reale e

nel ricordo dell’azione politica di

Angelo Vassallo, possiamo dire

che la ragione dell’indignazione

ha dato i suoi frutti e ha guidato le

coscienze verso una consapevo-

lezza civica capace di non tolle-

rare oltre il “Potere della stupidità”

(saggio di Giancarlo Livraghi di cui

si consiglia la lettura ai signori del

centrodestra).

La vittoria del centrosinistra

parte da lontano e, nel caso

di Angelo Vassallo, già dal

1995 quando fu eletto sindaco per

realizzare quella “utopia” politica

che mette in primo piano la tutela

dei luoghi da amministrare e che,

per poter essere realizzata, deve

saper contrastare, con l’ottimismo

della razionalità e la lungimiranza

delle scelte, una pressione malavi-

tosa e cancerogena della crimina-

lità organizzata che sta devastan-

do l’Italia.

Il sindaco/pescatore procede,

decide, non tentenna, conquista

un consenso duraturo senza mai

chiederlo, guida con polso fermo

una piccolissima realtà comunale

incastonata, come pietra preziosa,

in un contesto turistico/geografi co

tra i più belli d’Italia, fi no a quando

sette proiettili calibro 9 non spen-

gono defi nitivamente il sorriso del-

la sua onestà umana e politica.

Un’esperienza silenziosa e vincen-

te la sua, quasi anonima se l’as-

sassinio non l’avesse brutalmente

portata sotto i rifl ettori della crona-

ca e oggi, alla luce dei risultati elet-

torali non possiamo non prendere

atto che quello stile amministrativo

costituisce la premessa ineludibile

per conquistare la credibilità di cui

necessita ogni ruolo rappresenta-

tivo.

Il vento, con Angelo Vassallo,

era già cambiato.

Amelia Pisante

Biografi a di Angelo Vassallo

Angelo Vassallo (Pollica, 22

settembre 1953 – Pollica, 5

settembre 2010) è stato un

politico italiano. Sindaco del co-

mune di Pollica, è stato ucciso in

un attentato la cui sospetta matri-

ce camorristica è tuttora oggetto di

indagini da parte della magistratura.

Sindaco di Pollica in tre mandati (dal

1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e

dal 2005 al 2010), nel 2010 si era

presentato per un quarto mandato:

unico candidato, rieletto il 30 marzo

con il 100% dei voti.

Esponente del PD, in passato aveva

ricoperto anche l’incarico di consi-

gliere provinciale a Salerno tra le fi le

della Margherita; oltre alla carica di

sindaco, ricopriva anche quella di

presidente della Comunità del par-

co, organo consultivo e propositivo

dell’ente Parco nazionale del Cilento

e Vallo di Diano.

Soprannominato il “sindaco pesca-

tore”, politicamente Vassallo si di-

stingueva per un marcato ambien-

talismo. Vassallo ha mostrato criti-

che nei confronti dei vertici locali del

PD, per la poca capacità di essere

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...IN TEMPO REALE

vicino alla gente individuandone le

esigenze. Vassallo, il cui comune è

stato l’epicentro degli studi sui re-

gimi alimentari mediterranei (molti

degli studiosi del Seven Countries Study, come Ancel Keys, Jeremiah

Stamler, Flaminio Fidanza e Martti

Karvonen, avevano stabilito la loro

residenza estiva nella frazione co-

munale di Pioppi), si è fatto pro-

motore nel 2009 della proposta di

inclusione della dieta mediterranea

tra i Patrimoni orali e immateria-

li dell’umanità. La proposta è stata

accolta dall’UNESCO il 16 novem-

bre 2010, a Nairobi.

La delegazione del Ministero del-

le Politiche Agricole, Alimentari e

Forestali, presente in Kenya per la

proclamazione, ha dedicato il rico-

noscimento alla fi gura del suo pro-

motore.

La sera del 5 settembre 2010, in-

torno alle 22:15, mentre rincasa-

va alla guida della sua automobi-

le, Vassallo è stato ucciso da uno

o più attentatori allo stato ignoti;

contro di lui sono stati esplosi nove

proiettili calibro 9, sette dei quali a

segno. Benché allo stato la matrice

dell’attentato sia ignota, il pubblico

ministero Alfredo Greco, incaricato

delle indagini, ha avanzato l’ipotesi

che esso sia stato commissionato

dalla camorra al fi ne di punire un

rappresentante dello Stato che si

era opposto a pratiche illegali: un

collegamento potrebbe risiedere nel

fatto che Vassallo, soprannominato

«il sindaco pescatore» per via della

sua attività nel settore ittico e le sue

azioni a tutela dell’ambiente, era vi-

sto dalla camorra come un ostacolo

al controllo del porto che le garan-

tirebbe libertà nei commerci illegali

di droga.

Il parlamento europeo ha decretato

un minuto di silenzio in omaggio a

Vassallo, e il presidente dell’assem-

blea Jerzy Buzek ha ricordato che il

sindaco è «…stato ucciso dalla ca-

morra…» e che «…la sua morte non

deve passare invano».

Le esequie di Vassallo, che lascia

una moglie e due fi gli, si sono te-

nute il 10 settembre a Acciaroli, la

frazione di Pollica che ospita il por-

to, offi ciate dal vescovo di Vallo del-

BBOOTTTTIICCIINNOOBOTTICINO

la Lucania Giuseppe Rocco Favale

alla presenza di numerose autorità

nazionali e locali, tra cui il presiden-

te della regione Campania Stefano

Caldoro, il ministro dell’ambiente

Stefania Prestigiacomo e il leader del PD Pierluigi Bersani, nonché il

leader di Sinistra Ecologia Libertà e

presidente della regione Puglia Ni-

chi Vendola.

Dalla morte di Vassallo, vi sono sta-

ti diversi tributi in suo onore. Gli è

stato dedicato il fi lm di Luca Miniero

“Benvenuti al sud” con Claudio Bi-

sio protagonista.

È stata organizzata in sua memoria

una diretta web e televisiva per ri-

cordarne la persona e per discutere

di lotta alle mafi e.

È stato nominato uomo dell’anno da

parte della redazione di Rainews24.

Riccardo Iacona, il 30 gennaio

2011, nella prima puntata del suo

programma Presa diretta su Raitre,

intitolata La bella politica, prova

a fare il punto sulle indagini legate

all’omicidio del sindaco.

Bot t ic inoPartito Democratico

Circolo

ANGELO VASSALLOSindaco di Pollica (SA)

Difensore dell’ambiente, simbolo di legalità.Ucciso dalla camorra il 5 settembre 2010.

B O T T I C I N O

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ARIAFRESCA

Siamo arrivati a queste ele-

zioni amministrative col fi ato

sospeso. Il voto non era solo

una scelta tra un sindaco o un al-

tro. La preoccupazione principale

era che il voto legittimasse i metodi

del Presidente del Consiglio. Uomo

dello Stato che non perde occasio-

ne per andare contro le istituzioni

costituzionali.

L’accusa di brigatismo giudiziario; i

manifesti contro le Brigate Rosse in

toga; la denuncia di patti scellerati

tra i suoi oppositori politici e i pub-

blici ministeri; la denigrazione della

Carta fondamentale; il disprezzo

per la Corte Costituzionale; la de-

nuncia dei “troppi poteri” del Capo

del Stato; il rimpianto per l’immunità

parlamentare. Insomma un premier

estremista, sempre alla ricerca dello

scontro urlato, incapace tra l’altro di

governare il nostro paese ormai al

collasso.

Il voto amministrativo è stato tra-

sformato da lui stesso in un plebi-

scito pro o contro Berlusconi. Come

sempre. E troppe volte in passato i

cittadini lo hanno premiato.

La preoccupazione di tanti Demo-

cratici era questa: sarà legittimato

questo modo populista e anti ita-

liano di fare politica? La risposta è

stata chiarissima: la volontà popola-

re (da lui tanto sventolata) si è fatta

sentire: lo ha bocciato dimezzando-

gli i voti e negandogli il plebiscito.

In tutto il paese è stato clamoro-

samente sconfi tto. E soprattutto è

stato castigato il suo modo di fare

politica.

Anche la sua gente ha incoronato

persone nuove. Diverse. Rispettose

delle regole e delle istituzioni. Da Mi-

lano fi no a Napoli.

Dalla sua città fi no alla terra dei suoi

successi con i rifi uti “eliminati” in 53

giorni. Si rischia forse di esagera-

re, ma sembra veramente che la

stagione berlusconiana stia per fi ni-

re. E’ ora di ripartire con stili politici

nuovi.

Diffondere nei cittadini il rispetto del-

le Istituzioni Democratiche, il senso

dello stato di diritto, il valore della

legalità e della trasparenza. Sono

proprio i cittadini che lo chiedono.

Il b-day pare avvicinarsi. Lui vuole

restare al suo posto nonostante tut-

to, ma ormai è delegittimato. Si è

delegittimato. Riuscirà a trascinare

la Lega nel baratro oppure lo lasce-

ranno precipitare da solo?

Noi Democratici siamo pronti. Sia

ad andare alle elezioni politiche,

sia ad impegnarci in un governo di

emergenza che sappia dare una ri-

cetta urgente per l’economia, per

la scuola pubblica, per gli stranieri,

per le professioni, per le imprese,

per le energie rinnovabili e per tutto

ciò che negli ultimi anni è stato tra-

scurato.

Lo faremo nel rispetto delle Istituzio-

ni e dei cittadini. Come sempre.

Un passaggio della relazione di Mario Draghi, che per l’ultima volta ha letto le considerazioni fi nali da Governatore di Ban-kitalia, chiarisce bene la critica all’operato di Tremonti: “Per

ridurre la spesa in modo permanente e credibile non è consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci: essi impedirebbero di al-locare le risorse dove sono più necessarie; sarebbero diffi cilmente sostenibili nel medio periodo; penalizzerebbero le amministrazioni più virtuose.Una manovra cosiffatta inciderebbe sulla già debole ripresa dell’eco-nomia, fi no a sottrarle circa due punti di PIL in tre anni.Occorre invece un’accorta articolazione della manovra, basata su un esame di fondo del bilancio degli enti pubblici, voce per voce, commisurando gli stanziamenti agli obiettivi di oggi, indipendente-mente dalla spesa del passato; affi nando gli indicatori di effi cienza dei diversi centri di servizio pubblico (uffi ci, scuole, ospedali, tri-bunali) al fi ne di conseguire miglioramenti capillari nell’organizza-zione e nel funzionamento delle strutture”.

Per questo Stefano Fassina, Responsabile economia e lavoro del-la Segreteria nazionale del PD, ha subito notato come “la relazio-ne del Governatore Draghi ha messo al centro la vera emergenza dell’Italia: la crescita dell’economia, la produttività di sistema, le riforme strutturali per tagliare i nodi che la bloccano. L’abbattimento del debito pubblico può avvenire soltanto dentro

SERVONO MISURE PER LA TAGLI LINEARI CO

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pag. 7

BBOOTTTTIICCIINNOOBOTTICINOPOLITICA O

PROPAGANDA?

Aspetto sempre con impazien-

za il giornale che l’Ammini-

strazione Comunale ci invia

3-4 volte l’anno. Credo sia di buo-

na qualità e informa esaustivamen-

te sull’attività amministrativa. Devo

dire che trovo giusto che i gruppi

consigliari abbiano una pagina a di-

sposizione. Ma mi piacerebbe fosse

usata per fare politica e non propa-

ganda. Nell’ultimo numero l’UDC a

proposito del nuovo asilo nido dice

per concludere: “la fondazione cari-

ni (la scuola dell’infanzia , quella che

gestirà il nido, ndr) sarà costretta a

spalmare sulle rette le rate del mu-

tuo ed in questo modo sarebbero

i nostri bambini a pagare la nuova

struttura.”Ma chi scrive non sa o fa

fi nta di non sapere che sul nostro

territorio ci sono tre scuole mater-

ne, una statale, una comunale e una

fondazione privata più o meno di-

rettamente gestite dal Comune che

da anni praticano le stesse rette?!

Se gli amici dell’UDC hanno preoc-

cupazione dell’aumento delle rette

che scrivano il loro parere. Che fac-

ciano i complimenti a questa scelta

di tenere le rette uguali per tutti. O

veramente si immaginano le bidelle

che si fanno portare il salvadanaio

dei bambini per prelevare fraudolen-

temente qualche euro?! Altrimenti

qui non si entra!

I consiglieri PDL (non più appoggiati

dalla Lega) invece criticano l’Am-

ministrazione che non ha sanato il

piano interrato della materna di sera

che dal 2002 è chiuso a causa della

presenza del gas radon, e dicono:

“perché il Sindaco non ha mai tro-

vato i soldi per la salute dei nostri

bambini?”. Ma chi scrive (che maga-

ri è presente in Consiglio Comunale

da 15 anni) non sa o fa fi nta di non

sapere che progetti per realizzare il

cavedio da loro suggerito sono stati

studiati?! E che il cavedio non è fat-

tibile?! Non c’è lo spazio, sarebbe

pericoloso per i bambini e potrebbe

intaccare il canale che scorre inter-

rato sul lato est della struttura. Dav-

vero sono convinti che la salute dei

nostri bimbi sia in pericolo. E la loro

preoccupazione per la loro tutela li

porta addirittura a scriverlo su una

pagina del giornaletto?!

Magari si poteva scrivere che sareb-

be bello recuperare il piano interrato

per restituire un bello spazio ai no-

stri bambini. O potevano apprezza-

re il fatto che con il nuovo asilo nido

si libereranno 4 o 6 aule della scuola

Carini attualmente impegnate per il

pre-asilo e quindi lodare l’Ammini-

strazione per questa soluzione che

restituirà nuovi spazi di gioco e di-

dattici ai nostri fi gli.

Forse se la politica fosse più since-

ra e meno opportunista, ci sarebbe

la possibilità di riconquistare quella

fi ducia che tanti cittadini da anni or-

mai le negano.

Andrea CasaliCoordinatore PD BotticinoCircolo Angelo Vassallo

CRESCITA E NONME QUELLI DEL GOVERNO

una strategia effi cace per la crescita. Draghi infatti ha indicato anche al Ministro dell’Economia che con i tagli ciechi non si va da nessuna parte”.

Anche il Segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha fatto riferimento alle analisi di Mario Draghi: “Appena si abbassa il sipario sul berlu-sconismo arriveranno una enormità di problemi economici e anche chi ha detto che non c’erano e li ha negati per anni dirà che sono molto gravi.La storia del centrosinistra è sempre stata così.Bisogna portare il Paese alla Maastricht della fedel-tà fi scale e caricare un po’ sulle rendite fi nanziarie.E puntare sulla politica industriale, scegliendo le nuove energie. I miracoli non li fa nessuno, non mi aspetto un momento faci-le non dobbiamo raccon-tarci le favole. Lo sforzo è chiedere a chi ha di più per dare lavoro ai giovani”.

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pag. 8

Il 4 giugno di quest’anno si è cele-

brato il centenario del Vittoriano,

meglio conosciuto come Altare della Patria, simbolo dell’Unità na-

zionale, che fu inaugurato nel 50°

dell’unifi cazione.

Il 4.4.1878, poco dopo la morte pre-

matura del re Vittorio Emanuele II,

il ministro dell’interno, il bresciano

Giuseppe Zanardelli, aveva avan-

zato al parlamento, a nome del go-

verno, un progetto di legge volto ad

erigere un monumento per celebrare

il re, artefi ce dell’unità della patria, e

insieme l’Italia. Il 24 giugno 1884 la

Commissione giudicatrice del Con-

corso scelse l’architetto Giuseppe

Sacconi, marchigiano, che venne

nominato anche direttore e sovrin-

tendente dei lavori del monumen-

to. Nel luglio 1889, la commissione

incaricata scelse il marmo botticino

come materiale decorativo, scartan-

do, per minor resistenza strutturale,

altri marmi e molti altri materiali na-

zionali. Successivamente, un nuovo

concorso, indetto per meglio defi nire

la piattaforma, vide vincitore il bre-

sciano Angelo Zanelli che comporrà

il trittico dell’Altare della Patria.

Il monumento venne solenne-mente inaugurato il 4.06.1911, ma

fu solo il 4 novembre 1921, con la

“sepoltura della salma di un soldato

ignoto”, che il Vittoriano divenne ef-

fettivamente l’“Altare della Patria”.

Cento anni fa il marmo botticino,

l’imprenditoria, i “medoler” e gli scal-

pellini rezzatesi portarono a Roma

l’eccellenza bresciana. Un’antica

tradizione di civiltà materiale e cul-

tura è depositata nella Valverde, che

lega con forza i territori di Botticino

e Rezzato nella storia dell’escava-

zione, trasporto e trasformazione

del marmo. E’ questa un’occasione irripetibile per la nostra comunità per richiamare alla memoria que-gli eventi, promuovendo, al con-tempo, il nostro territorio e la no-stra economia.I Comuni di Botticino e Rezzato

hanno deciso di non far passare sot-

to silenzio l’anniversario.

Le iniziative predisposte dall’Ammini-

strazione Comunale di Botticino, che

si inseriscono peraltro nel program-

ma più generale delle iniziative per

le celebrazioni del 150° anniversario

dell’Unità d’Italia, hanno una duplice

fi nalità:

- rinnovare sul territorio bresciano

la consapevolezza del contributo

locale alla realizzazione del gran-

de monumento nazionale e, al

contempo, far conoscere questa

storia e questa realtà anche ad un

pubblico nazionale, inserendo una

presenza bresciana nelle iniziative

per celebrare i 100 anni del Vitto-

riano all’interno del medesimo mo-

numento.

- le iniziative previste sono anche in-

dirizzate alla promozione dell’eco-

nomia del bacino marmifero, in

quanto da una parte mettono in

mostra la bellezza del materiale e

l’abilità degli artigiani che lo lavo-

rano, dall’altra, tramite il conve-

gno economico che si terrà il 22

ottobre al Teatro Lucia, operano

per il riconoscimento del Distretto

del marmo e la tutela del marchio

“botticino”, imitato nel mondo pro-

prio per il suo prestigio.

Un protocollo d’Intesa per le cele-

brazioni è stato siglato tra i comu-ni di Botticino e Rezzato, dalla

CCIAA, dai consorzi del marmo

produttori/trasformatori, dalla ditta

Lombardi che fornì il marmo, per

sottolineare l’importanza di cogliere

la ricorrenza e per rilanciare l’imma-

gine ed il ruolo economico del botti-

cino, valorizzandone la qualità e l’im-

portanza storica.

La Regione Lombardia, riconosciuta

l’importanza del progetto, ha con-

cesso il Patrocinio, come il Comu-

ne di Brescia. Altri Comuni ed enti

PD BOTTICINO A cura di: Cristina Quecchia, Amelia Pisante,

Annamaria Lonati, Giovanni Portesi

Stampato da Grafi ca DP - Rezzato

Circolo PD Botticino, via Marconi 1

Email: [email protected]

http://pd-botticino.blogspot.com/

Ci trovi anche su Facebook: cerca PD Botticino

Coordinatore del Circolo: Andrea Casali

collaborano all’evento, in particola-

re la scuola di formazione “Vantini”

(simposio di scultura), la PinAC (ela-

borazioni grafi che del monumen-

to), la Scuola Secondaria “Scalvini”

(laboratorio teatrale), le Accademie

d’arte bresciane Laba (linea grafi ca)

e S.Giulia (sito internet), la Facoltà

di Economia dell’Università Statale

(convegno economico), lo STARS

dell’Università Cattolica (video), il

Museo del Marmo (vetrine romane),

la fondazione ASM, la Fondazione

Negri (vetrine romane).

Il progetto si fregia del logo “Italia 1861-2011” concesso dalla Presi-denza del Consiglio dei Ministri.Il progetto, coordinato da Massimo

Tedeschi, comprende anche la pub-

blicazione del libro “Altare della patria

– cento anni di un monumento bre-

sciano” ed un convegno per la sua

presentazione, tenuto a Villa Fenaroli

il 21.05.2011, oltre ad una presenza

a Roma all’interno del Vittoriano con

una vetrina del botticino ed una par-

tecipazione alla mostra per il 100°

anniversario del palazzo di Giustizia

della capitale, attualmente sede della

Corte di Cassazione, costruito con il

marmo botticino ed anch’esso inau-

gurato nel 1911. I capi di Stato, le

delegazioni nazionali e internazionali

ed i milioni di persone di tutto il mon-

do che ogni anno salgono le scalina-

te dell’Altare della Patria, ammirano il

capolavoro dell’architetto Sacconi e

del bresciano Zanelli ed un marmo,

il botticino, unico al mondo, una ve-

trina davvero unica per valorizzare il

nostro bacino marmifero.

I referenti del progettto

Giacomo Rossi e Clara Benedetti

ALTARE DELLA PATRIA100 anni di un monumento bresciano