Notiziario Fiscab Nov-Dic 2007

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Anno V - N. 11-12 Novembre-Dicembre 2007 www.fiscab.it - e-mail: [email protected] FEDERAZIONE ISTRUZIONE SCUOLA comitati autonomi di base Firmato il contratto della scuola. Come nei precedenti momenti concertativi morti- ficanti l’etica della profes- sione docente e Ata, si è subito messa in movimento la collaudata macchina della “manipolazione” dell’infor- mazione attraverso la diffu- sione delle cifre degli au- menti al lordo e calcolate secondo la classica “media del cosciotto di pollo.” Le cifre al netto in realtà vanno da meno di 50 euro per un Collaboratore scola- stico di nuova nomina a po- co più di 80 euro per un do- cente delle superiori con 35 anni di servizio. Il resto, corrispondente ad un ulteriore aumento me- dio lordo dello 0,5%, è inse- rito nel calderone costituito IL CONTRATTO CHE NON C’E’ di Vincenzo Servedio, Segretario Generale dal fondo d’istituto e quindi distribuito con criteri varia- CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL COMPARTO SCUOLA QUADRIENNIO GIURIDICO 2006-09 E 1° BIENNIO ECONOMICO 2006-07 LE NOVITA’ INTRODOTTE RISPETTO AL PRECEDENTE CCNL, AUMENTI ED ARRETRATI (Il testo integrale è L’ipotesi di con- tratto sottoscritta (La GILDA ha firmato con riserva) penalizza fortemente i lavoratori della scuola dal punto di vista salariale per- ché per la prima volta si salta in pratica un anno e mezzo di con- trattazione; infatti gli aumenti relativi al 2006 sono meno del 10% dell’aumento a regime, di per sé stesso già irrisorio, e per il 2007 l’aumento è inferiore al 50% (vedi tabelle all’interno). segue a pag. 4 Natale 2007 Capodanno 2008 Il giorno 21 dicembre 2007, alle ore 17,00, come da consuetudine, scambio di Auguri presso la sede nazionale FIS-CAB e IRFOS di Bari. Saranno presenti, quali graditi ospiti, il Senatore, Magistrato Mario Greco e l’On.le Salvatore Greco. Tutti gli iscritti sono invitati. NOTA: M.P.I. PROT. N° 13022/Fr del 22/10/07 LA FIS-CAB CONVOCA LO SCIOPERO GENERALE PER IL GIORNO 27 OTTOBRE 2007 Contrattazione d’Istituto e Fis Il Fondo delle Istituzioni Scolastiche (Fis): Istruzioni d’uso PENSIONI, UN ACCORDO CHE NON CI CONVINCE Intanto per evitare confu- sione si ricorda che le norme contenute nel protocollo sotto- scritto il 23 luglio 2007 dovran- no essere votate in Parlamento entro dicembre 2007 per entra- re in vigore. Lo sciopero del 20 ottobre 2007, promosso da una parte politica dell’attuale assetto di governo, dimostra quanto sia ancora da costruire una stabile maggioranza politica attorno al “protocollo d’intesa sulla previdenza, sul lavoro, sulla competitività e per l’equità e la crescita” Va subito detto che l’accordo, per quel che concer- ne le pensioni, non tocca l’età pensionabile (cioè l’età per an- dare in pensione che rimane di segue a pag. 3 Il contratto che non c’è pag. 6 FEDERAZIONE FIS-CAB/GILDA DEGLI INSEGNANTI CCNL 2006-2009 di Antonio Quarta segue a pag. 2

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Notiziario Fiscab Novembre Dicembre 2007

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Anno V - N. 11-12 Novembre-Dicembre 2007

www.fiscab.it - e-mail: [email protected]

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comitati autonomi di base

Firmato il contratto dellascuola.

Come nei precedentimomenti concertativi morti-ficanti l’etica della profes-sione docente e Ata, si èsubito messa in movimentola collaudata macchina della“manipolazione” dell’infor-mazione attraverso la diffu-sione delle cifre degli au-menti al lordo e calcolatesecondo la classica “mediadel cosciotto di pollo.”

Le cifre al netto in realtàvanno da meno di 50 europer un Collaboratore scola-stico di nuova nomina a po-co più di 80 euro per un do-cente delle superiori con 35anni di servizio.

Il resto, corrispondentead un ulteriore aumento me-dio lordo dello 0,5%, è inse-rito nel calderone costituito

IL CONTRATTOCHE NON C’E’

di Vincenzo Servedio, Segretario Generale

dal fondo d’istituto e quindidistribuito con criteri varia-

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALEDEL COMPARTO SCUOLA

QUADRIENNIO GIURIDICO 2006-09E 1° BIENNIO ECONOMICO 2006-07

LE NOVITA’ INTRODOTTE RISPETTO ALPRECEDENTE CCNL, AUMENTI ED ARRETRATI

(Il testo integrale èL’ipotesi di con-

tratto sottoscritta (LaGILDA ha firmatocon riserva) penalizzafortemente i lavoratoridella scuola dal puntodi vista salariale per-ché per la prima voltasi salta in pratica unanno e mezzo di con-trattazione; infatti gliaumenti relativi al2006 sono meno del10% dell’aumento aregime, di per séstesso già irrisorio, eper il 2007 l’aumentoè inferiore al 50%( v e d i t a b e l l eall’interno).

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Natale 2007Capodanno 2008

Il giorno 21 dicembre 2007, alle ore 17,00,come da consuetudine, scambio di Auguri

presso la sede nazionaleFIS-CAB e IRFOS di Bari.

Saranno presenti, quali graditi ospiti,il Senatore, Magistrato Mario Greco

e l’On.le Salvatore Greco.Tutti gli iscritti sono invitati.

NOTA: M.P.I. PROT. N° 13022/Fr del 22/10/07

LA FIS-CAB CONVOCALO SCIOPERO GENERALE

PER IL GIORNO 27 OTTOBRE 2007

Contrattazione d’Istituto e FisIl Fondo delle Istituzioni Scolastiche

(Fis): Istruzioni d’usoPENSIONI, UN ACCORDOCHE NON CI CONVINCE

Intanto per evitare confu-sione si ricorda che le normecontenute nel protocollo sotto-scritto il 23 luglio 2007 dovran-no essere votate in Parlamentoentro dicembre 2007 per entra-re in vigore.

Lo sciopero del 20 ottobre2007, promosso da una partepolitica dell’attuale assetto digoverno, dimostra quanto siaancora da costruire una stabile

maggioranza politica attornoal “protocollo d’intesa sullaprevidenza, sul lavoro, sullacompetitività e per l’equità ela crescita”

Va subito detto chel’accordo, per quel che concer-ne le pensioni, non tocca l’etàpensionabile (cioè l’età per an-dare in pensione che rimane di

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Il contratto che non c’è

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FEDERAZIONE FIS-CAB/GILDA DEGLI INSEGNANTI

CCNL 2006-2009

di Antonio Quarta

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IL CONTRATTO CHE NON C’E’bili. Una sola certezza: pocoo niente per molti, qualcosadi più per pochi.

Altro dato sottaciuto èche gli arretrati di un anno,il 2006, si riducono a 45euro netti per il solito Col-laboratore scolastico presoa “modello statistico”e a 90per il collega docente con35 anni di servizio.

E, dopo un ridicoloscambio di battute ritualicon i sindacati “concert-ativi”, il governo ha ribaditoche nel 2007 non darà uneuro per il rinnovo del con-tratto di docenti ed Ata, giàscaduto da 18 mesi, depri-mendo ancor più una cate-goria al limite della povertà.

Nel pre-accordo conCgil-Cisl-Uil, poi sconfes-sato, l'aumento mensile me-dio lordo previsto per il pub-blico impiego era di 101euro (aumento netto circa60 euro), con un incrementopercentuale che coprirebbea malapena la meta 'dell'inflazione reale del bi-ennio. Ma, come se nonbastasse, per avere i 60 euronetti bisognerebbe attenderela Finanziaria 2008, -poichégran parte delle risorse, as-senti nella Finanziaria 2007,verrebbero stanziate con es-sa – che entrerà in vigore dagennaio prossimo- e, tenen-do conto che occorronosempre un paio di mesi dallafirma all’attuazione, il con-tratto non potrebbe essereoperativo prima di aprile2008; e a quel tempo gli ar-retrati verranno dati comun-que solo per il 2007 (e ne-anche pienamente), mentreper il 2006 ci sarebbe solola corresponsione dell'inden-

nita' di vacanza contrattuale(aumento medio dello 0.7%,11 ¤ lordi mensili). In questomodo il contratto passerebbeda biennale a triennale: unautentico tracollo in materiadi tutela economica minimacontrattuale per il personaledella scuola, docenti e Ata.

Si riporta alla memoriadei Colleghi che l’ultimocontratto stipu-lato con il pre-cedente Go-verno (biennio2 0 0 4 - 2 0 0 5con il Mini-stro Morattialla guida delMIUR), purinsufficienterispetto alleattese della ca-tegoria, anzi,assolutamentemisero, com-portava un au-mento mensilemedio di 126euro lordi e gli ar-retrati vennero dati – a gen-naio 2006 - per entrambi glianni e non solo per l’ultimo.

I Contratti di lavoro nellaloro sequenzialità temporaledovrebbero essere migliora-tivi rispetto ai precedenti;nel nostro caso ci troviamodi fronte ad un “illogicocontrattuale” in un sistemarelazionale “drogato.”

Basterebbe che il Gover-no usasse il famoso “teso-retto”, diventato un’ “arabafenice” e fonte di divisionee scontri nella maggioranza,per conseguire due obiettividi rilevanza sociale e politi-ca: da una parte riconoscerele legittime aspettative eco-nomiche ad una categoria

fortemente penalizzata e fa-nalino di coda nell’UnioneEuropea in merito alle retri-buzioni; dall’altra una mag-giore stabilità nella compa-gine governativa, venendomeno il motivo del conten-dere nella maggioranza circail suo utilizzo.

Taluni aspetti positivi,ottenuti grazie alle continuespinte propositive della no-

stra Federazione Sinda-ca le , seppure

marginali ri-s p e t t o a l l acomplessi tàdelle aspetta-tive della ca-tegoria, sonoravvisabi l isulla deci-sione di im-piegare le ri-s o r s e d e lf o n d o d ii s t i t u t oprioritaria-mente perle attività

di insegnamento, che si tra-duce in un serio tentativoridimensionamento della“scuola progettificio”, sullarivalutazione dei compensirelativi alle ore di insegna-mento e sul miglioramentodelle norme riferite a precarie permessi. Di interesse an-che altri elementi che dannocertezze e fanno chiarezzasu alcuni istituti contrattualidel ‘vecchio’ contratto, co-me la riformulazione delmonte ore di riunioni colle-giali, passate da “almeno40” a “fino a 40”; la cassa-zione dell’articolo che impe-diva la trasformazione delrapporto a tempo determina-to in rapporto a tempo inde-

terminato; il riconoscimento dellacondizione del mobbing e il fattoche i permessi di tre giorni sianodiventati un diritto per i docentie quindi non siano più sottopostialla discrezionalità dei dirigentiscolastici.

Un giudizio, il nostro, com-plessivamente negativo; inevita-bile, quindi, per la nostra Fe-derazione Sindacale, laconvocazione dello SCIOPEROGENERALE, per rivendicare:

• il pagamento integrale ditutti gli arretrati dal 2006,

• il mantenimento della sca-denza biennale del contratto

• significativi investimenti inFinanziaria per il biennio contrat-tuale 2008-2009;• contro il Protocollo del 23

luglio, stipulato tra governo eCgil-Cisl-Uil, che penalizzale pensioni e rende permanen-te la precarietà;

• contro i tagli alla scuola nellaFinanziaria;

• per l’aumento degli organicie dei finanziamenti alle scuoleper la didattica, l’ammini-strazione, il sostegno e le sup-plenze;

• per l’assunzione dei precarisu tutti i posti disponibili e laparità di trattamento salarialee normativo tra precari e“stabili”;

• per un vero Tempo Pieno pertutti i richiedenti;

• per dire NO ad interventiestemporanei del MinistroFioroni (vedi docenti fannul-loni, facendo di un’erba ununico fascio)

• per il riconoscimento dei di-ritti degli ATA ex-EE.LL;

• per la libertà di Assembleasindacale per tutti i Sindacatie per tutti i lavoratori.

• Per il ripristino della scalamobile.

COMO, UNA NUOVA SEDEPROVINCIALE FIS-CABUna nuova sede Provinciale èstata attivata nella provincia diComo. Responsabile provincialeè stata nominata la collega LuciaDi Liddo, Assistente Amm.vapresso il Circolo Didattico diErba (CO).Alla Collega i Migliori Auguridi Buon Lavoro da tutta laRedazione.

La Redazione si riserva di apportare modifiche agli articoli. Ogni forma dicollaborazione a questo periodico e del tutto volontaria e gratuita. La re-sponsabilità delle opinioni espresse negli articoli firmati è degli autori. Siautorizzano riproduzioni purchè sia citata la fonte. La collaborazione al pe-riodico sindacale nazionale “Fis-Cab” è aperta a tutti.

Direttore Responsabile : Vincenzo SERVEDIO

Coordinamento Redazione : Antonio QUARTA

DirezioneVincenzo Servedio, Antonio Quarta, Mimmo Vicino,

Carlo Mazzoleni, Pino D’AmbrosioComitato di Redazione

Lia Maiolo, Pino Furio, Silvana Peragine,Santina D’Urso, Giovanna Severino,

Maria Donvito, Anna Moretti, Livia Montemurro,Marianna Cuoccio, Pasquale Lomurno

Grafica, Impaginazione e Stampa, presso:Tipografia “Cortese” Bitonto (Ba)

Email: [email protected] web: www.fiscab.it

Telefono/Fax: 080 5563327GRATUITOAI SOCI

Maria Antonietta Letizia, Lucia Di Liddo.

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comitati autonomi di base Convertito in legge il decretosulle misure urgenti di inizio d’anno

Nella serata del 17 ottobre u.s. il decretolegge 147 è stato convertito in legge dall’auladel Senato. Tempo pieno della scuolaelementare e le sanzioni disciplinari per idocenti, le due misure più importanti. Sullesanzioni disciplinari resta la perditadell’obbligatorietà del parere delle com-missioni di disciplina, mentre sull’incom-patibilità ambientale è stata attenuata ladiscrezionalità del Dirigente scolastico cheordinariamente per l’atto di sospensionetornerà a passare attraverso la valutazionedel collegio, fatti salvi i “gravi fattori diturbamento”, i quali però dovranno essereanche “comprovati”.

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65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne) ma riguarda lepensioni di anzianità, cioè l’opportunità di andare in pensioneprima dei 60-65 anni, avendo lavorato almeno per 35 anni.Oggetto della contesa era lo “scalone” previsto dalla legge Maroniche dal 1° gennaio 2008 innalzava l'età della pensione di anzianitàda 57 a 60 anni, per arrivare gradualmente a 62 anni nel 2014.

Il nuovo accordo ha apportato lievi miglioramenti alla LeggeMaroni, trasformando lo “scalone” in vari “scalini” che porterannougualmente alla pensione di anzianità nel 2014 all’età di 62 anni.Sono previsti per i lavoratori che svolgono lavori usuranti (circa1,5 milioni su 15 milioni) di mantenere l'uscita a partire da 57anni con 35 di contributi..

E’ previsto il ritocco dei coefficienti di rendimento previ-denziale che renderà sempre più inconsistenti le pensioni future,con la consequenziale rivalutazione del sistema pensionisticoprivato (per i pochi eletti che se lo potranno permettere)nf ine l ’accordo prevede a l t r i due disposiz ioni : l’aumento dello 0,09% dei contributi previdenziali a carico deilavoratori a partire dal 2011, provocando un ulteriore taglieggia-mento dei magri salari e a pochi mesi di un provvedimentoa n a l o g o i n s e r i t o n e l l a f i n a n z i a r i a ; la preparazione da parte del governo di un piano per unificaregli enti previdenziali che ovviamente porterà ad un travaso disoldi dai fondi in attivo (quello dei lavoratori dipendenti) a quelliin passivo (quelli dei dirigenti d'azienda, autonomi).

Le formule da “Harry Potter” 95, 96, 97 indicano il nuovosistema per chiedere la pensione di vecchiaia, data da uncoefficiente espresso dalla somma dell’età anagrafica minima edegli anni di contributi.

LE FINESTRE PENSIONISTICHE

Vecchie….FINESTRE PENSIONISTICHE PREVISTE DALLA L. 243/04

Nuove ….. FINESTRE DI ACCESSO ALLA PENSIONED’ANZIANITA’ (Accordo 23 luglio 2007)

L’accordo raggiunto tra Governo e Sindacati per il supera-mento dello “scalone” introdotto dalla 243/04, nota come leggeMaroni, che innalzava dal 2008 l’età minima di pensionamentod’anzianità da 57 a 60 anni, prevede un intervento volto adattenuare l’innalzamento dell’età agendo, progressivamente,attraverso gli anni di contribuzione e l’età anagrafica.

La soluzione adottata con l’accordo è comunque più equadella legge Maroni (fermo restando la nostra ferma convinzioneche 35 anni sono più che sufficienti per la pensione di anzianità),perché ristabilisce un principio importante di gradualitànell’innalzamento dell’età pensionabile ed attenua, quindi, glieffetti dello “scalone” diluendoli nel tempo.

Il 1° gennaio 2008, data nella quale secondo la Maroni l’etàanagrafica sarebbe dovuta passare da 57 a 60 anni, il requisitoanagrafico minimo per accedere al diritto di pensionamento

d’anzianità è stato portato dall’accordo siglato a 58 anni, fermi restandoi 35 anni di anzianità contributiva previsti anche dalla normativavigente.

Una modifica ulteriore interverrà dal 1° luglio 2009, quando ilrequisito per il diritto alla pensione d’anzianità sarà costituito dalraggiungimento della cosiddetta “quota 95”, ottenuta sommandoetà anagrafica e anzianità contributiva. Per definire la “quota 95”,l’età anagrafica da sommare a quella contributiva non potrà comunqueessere inferiore ai 59 anni, come risulta dal prospetto di seguitoriportato.

Dal 1° gennaio 2011, invece, la quota necessaria per richiedere ilpensionamento d’anzianità è posta a 96, ottenuta sommando semprei contributi versati con l’età anagrafica, la quale non potrà comunqueessere inferiore ai 60 anni.

L’effetto dell’accordo si concluderà il 1° gennaio 2013 con laquota fissata a 97 ed un’età anagrafica comunque non inferiore ai 61anni. Prima di quest’ultimo passaggio, però, nell’accordo è previstauna verifica sugli effetti e gli obiettivi raggiunti fino a quel momento.Se da tale verifica dovessero emergere risparmi consistenti ed importanti,la quota di riferimento resterebbe quella fissata a 96 nel 2011.

Dal prospetto emerge chiaramente come il complesso dell’accordoattenui sensibilmente gli effetti della legge Maroni, perché diluiscenel tempo l’innalzamento dell’età minima di pensionamento e introduce– attraverso il meccanismo delle quote un elemento di flessibilità delsistema.

NUOVA TABELLA PENSIONISTICA PER LE DONNE

LAVORI USURANTII lavoratori individuati come usurati dall’accordo - e che hanno

svolto tali mansioni per almeno la metà del periodo lavorativo com-plessivo o, nel periodo transitorio, per almeno sette anni negli ultimidieci di attività - possono in tal modo accedere alla pensione dianzianità con tre anni di anticipo rispetto a quanto previsto per larestante platea di lavoratori.

I lavoratori interessati in base alle prime stime sono 1,4 milioni,per circa 5.000 uscite l’anno. Sono esclusi i Docenti.

PENSIONI, UN ACCORDO CHE NON CI CONVINCEcontinua da pag. 1

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CCNL, QUADRIENNIO GIURIDICO 2006-09 E 1° BIENNIO ECONOMICO 2006-07continua da pag. 1

Per quanto riguarda gli au-menti a regime se va benepartiranno da febbraio 2008perché i soldi devono essereancora stanziati nella finan-ziaria 2008.

Si evidenzia, inoltre, che ilContratto diventerà opera-tivodopo una serie di passaggi bu-rocratici tuttora in corso.

LE NOVITA’(gli articoli non citati non han-no riportato modifiche)

PREMESSA: viene chia-rito che «Le disposizioni legi-slative, anche se eventualmenteabrogate, sono da considerarsituttora in vigore ai fini contrat-tuali qualora esplicitamenterichiamate nel testo che segue,come previsto dell’art. 69 deld.lgs. n.165/2001».

CAPO I - DISPOSIZIONI GE-NERALI

ART.. 1 – la modifica piùconsistente riguarda il paga-mento dell’indennità di vacan-za contrattuale (IVC), pur rico-noscendo che è un diritto deilavoratori, si ritagliano il po-tere di contrattarne il pagamen-to: «Per l’erogazione di dettaindennità si applica la proce-dura contrattuale di cui agliartt. 47 e 48 del decreto legi-slativo n.165/2001».

CAPO II - RELAZIONI SIN-DACALI

ART. 4 – riguarda la con-trattazione collettiva integrativasia nazionale che regionale, lematerie oggetto di contrattazio-ne sono ridefinite ed ampliate,la mobilità compartimentaletrova un freno nella continuitàdidattica. Inoltre si contrattanoanche l’utilizzo delle risorseper la formazione e i criteri diesercizio dei diritti sindacali;come rafforzativo di questatendenza viene costituita pressoogni Direzione Scolastica Re-gionale una commissione bila-terale incaricata dell’assistenza,supporto e monitoraggio dellerelazioni sindacali sul territorioregionale.

ART. 5 – r iguardal’informazione preventiva alivello nazionale e regionale,che dovrà avvenire con caden-za almeno annuale ed è stataampliata, sono state inserite trale materie anche: esiti dei mo-n i t o r a g g i e f f e t t u a t i

dall’Amministrazione, accessoall’intranet scolastico per leinformazioni di cui sono titolarile OO.SS. ai sensi del relativoCCNQ, informazione sulle ri-sorse globali assegnate allescuole per il loro funzionamen-to.

ART. 6 – riguarda le rela-zioni a livello di istituzionescolastica ed è l’articolo in cuisono state introdotte più novità.Appare evidente dal nuovo art.6 un rafforzamento del ruolodella contrattazione e dunqueun maggior coinvolgimentodelle RSU nelle decisioni dellascuola. Tutte le materie oggettodi contrattazione divengonoanche oggetto d’informazionepreventiva con l’aggiunta an-che delle risorse esterne. IlDSGA dovrà «sentire» il per-sonale ATA prima di redigereil piano delle attività. Anchel’utilizzazione del personale inprogetti finanziati da enti ester-ni viene decisa in sede di trat-tativa con la RSU. La contrat-t az ione dovrà in iz ia reobbligatoriamente entro il 15settembre e terminare entro il30 novembre. Dopo tale data«potrà» entrare in gioco lacommissione bilaterale regio-nale di cui all’art.4. I compensilegati al fondo d’istituto devonoessere pagati entro il 31 agosto.Il contratto d’istituto, se non visaranno rilievi da parte dei re-visori dei conti, avrà validitàentro 30 giorni dalla sottoscri-zione; i revisori potranno farerilievi solo riguardo alla com-patibilità finanziaria del con-tratto rispetto agli stanziamentidi bilancio. Non potranno en-trare nel merito di quanto èstato contrattato.

ART. 8 –Viene chiarito chein ogni scuola si potranno tene-re al massimo due assembleeal mese «per ciascuna categoriadi personale» ( cioè se le as-semblee sono disgiunte diven-tano due per i docenti e due peril personale ATA).

CAPO III – NORME COMUNI

ART. 10 – i docenti in as-segnazione provvisoria su diun livello superiore hanno di-ritto ad un trattamento econo-mico corrispondente.

ART. 12 – il periodo diastensione obbligatoria «è daconsiderarsi servizio effettiva-mente prestato»anche per i sup-plenti, che hanno diritto anchealle eventuali successive proro-ghe dell’incarico di supplenza.

ART. 15 – i permessi retri-buiti per lutto sono estesi anchese la ragione riguarda i convi-venti, rafforzato il diritto ai tregiorni di permesso a domanda.

ART. 17 – per le assenzeper malattia il lavoratore è te-nuto, oltre a spedire il certifi-cato entro 5 giorni, a comuni-care «per le vie brevi lapresumibile durata della pro-gnosi» onde permettere di va-lutare subito l’esigenza di chia-mare il supplente.

ART. 18 – l’aspettativa, ol-tre che per motivi di famiglia,di lavoro e di studio potrà es-sere presa anche per motivi«personali»e si potrà fareun’esperienza lavorativa anchenel privato;

ART. 21 – hanno dirittoalla mensa gratuita sia i docentiche i collaboratori scolasticiimpegnati in tale servizio.

ART. – viene introdotta unasequenza contrattuale per il per-sonale impegnato in attività dieducazione degli adulti ed inaltre tipologie di attività didat-tica.

CAPO IV – DOCENTI

ART. 24 – viene rimandataad una successiva sequenzacontrattuale la cosiddetta «va-lutazione e valorizzazione delpersonale docente», vengonoconfermati «gli esiti, sottoscrittiil 24 maggio 2004, della Com-missione che ha operato ai sen-si dell’art. 22 del CCNL24.07.03».

ART. 25 – viene introdottala possibilità del part-time an-che per i supplenti.

ART. 26 – viene introdottauna specie di autovalutazionedelle scuole rispetto al raggiun-gimento degli obiettivi delp.o.f..I risultati saranno comu-nicati alle famiglie «con le mo-dalità decise dal collegio deidocenti».

ART. 27– nell’otticadell’articolo precedente vieneampliato il profilo professiona-le docente introducendo «docu-mentazione e valutazione» trale competenze.

ART. 28 – Si precisa chegli incarichi vanno tutti confe-riti dal D.S. in forma scritta eche l’attività d’insegnamentosi svolge «nell’ambito del ca-lendario scolastico delle lezionidefinito a livello regionale» perc u i q u a l s i a s i a t t i v i t àd’insegnamento che si svolgaal di fuori di detto calendariodà diritto ad una retribuzioneaggiuntiva.

ART. 29 – Introdotto il tetto mas-simo di 40 ore per i consigli di classe.

ART. 32 – i docenti potranno«svolgere attività didattiche rivolteal pubblico anche di adulti, nellapropria o in altra istituzione scolasti-ca, in relazione alle esigenze forma-tive provenienti dal territorio, conesclusione degli alunni delle proprieclassi, per quanto riguarda le materiedi insegnamento comprese nel cur-riculum scolastico e per attività direcupero», il cui compenso vieneportato rispettivamente a 35 e 50euro l’ora.

ART. 35 – viene ribadito che idocenti non sono obbligati a svolgereattività aggiuntive, per cui se neces-sitano risorse umane per queste atti-vità e non sono disponibili all’internodella scuola possono essere acqui-state da altre scuole.

ART. 36 – viene data la possibi-lità al personale in servizio di optareper contratti annuali a tempo deter-minato anche per più di tre anni, madopo tre anni si perde la titolaritàdella sede.

ART. 37 – il supplente rimanein servizio fino al termine degli scru-tini se il titolare rientra in serviziodopo il 30 aprile.

ART. 40 – se l’assenza del tito-lare è continuativa al supplente de-vono essere retribuiti anche i periodidi sospensione delle lezioni. Il sup-plente che espleta l’intero orariosettimanale ha diritto al pagamentoper tutta la settimana, domenica in-clusa;

CAPO V - PERSONALE ATA

ART. 44 – si può optare per ilpart- t ime sin dal momentodell’assunzione sia a tempo indeter-minato che determinato;

ART. – fino alla definizione diuna nuova sequenza contrattuale(prevista all’art. 62) per il personaleATA la mobilità professionale rima-ne la stessa e continueranno a coesi-stere art. 7 ed incarichi specifici.

ART. 51 – si ribadisce l’obbligodel pagamento dello straordinarioda parte dell’amministrazione: ilrecupero compensativo è solo a do-manda del lavoratore;

ART.. 53 – il DSGA deve sentireobbligatoriamente il personale ATAprima di formulare la proposta dipiano delle attività.

ART. 56 – l’indennità di direzio-ne e sostituzione del DSGA vieneaumentata di oltre il 10% dal1/1/2006 ed è utile ai fini del TFR.

ART. 59 – anche al personaleATA a t. i. come per i docenti, vienedata la possibilità di optare per piùdi tre anni per contratti annuali atempo determinato, ma dopo 3 annisi perde la titolarità della sede.

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ART. 60 – come per i do-centi si garantisce al personaleATA con rapporto di lavoro atempo determinato il pagamen-to dell’intera settimana, dome-nica e festivi compresi, indi-pendentemente se le 36 ore diservizio sono state svolte in 5o 6 giorni.

ART. 62 – con questo arti-colo si rimandano ad una se-quenza contrattuale successiva,da attivarsi entro 30 giorni,l’estensione dell’art.7, la riva-lutazione dei compensi el’attribuzione di nuove posizio-ni economiche per l’area B at-traverso concorsini selettivi.Verranno inoltre rivisitati i pro-fili e la riduzione a 35 ore.

CAPO VI - LA FORMAZIONE

ART. 63 –un appello gene-rico alla necessità della forma-zione in servizio definita come«leva strategica fondamentaleper lo sviluppo professiona-le»destinato a cadere nel vuoto,visto che non viene stanziatoneanche un euro.

ART.. 66 – in ogni istitu-zione scolastica, oltre al pianodi formazione per i docentideliberato dal collegio ve nesarà uno per il personale ATApredisposto dal DSGA.

CAPO VII – TUTELA DELLASALUTE NELL’AM-BIENTEDI LAVORO

ART.. 73 – Prevista la pos-sibilità da parte della RSU didesignare il rappresentante deilavoratori per la sicurezza trai lavoratori che non ne fannoparte.

CAPO VIII – ASPETTI ECO-NOMICO-RETRI-BUTIVIGENERALI

ART. 78 – rimanda agli«aumenti» che sono riportatinelle tabelle 1 e 2.

ART. 82 – il compenso in-dividuale accessorio per il per-sonale ATA (CIA) viene leg-germente incrementato ediviene utile ai fini del TFR,non matura pensione e tredice-sima. Per il biennio 2006-7verrà corrisposto un importouna tantum di 344,65 euro de-

rivante dai risparmi sugli orga-nici.

ART. 85 – vengono definitii nuovi criteri di attribuzionedelle risorse per il finanziamen-to del fondo dell’istituzionescolastica semplificando le vo-ci (la voce fondamentale divie-ne il numero degli addetti, sen-za più distinzione tra personaleATA e docenti).

ART. 88 – tra le attività daretribuire col fondo d’istituto(FIS) spuntano quelle di ricercae di valutazione, in particolare«l’impegno professionale inaula connesso alle innovazionied alla ricerca didattica». Sitende a r iportare tut toall’interno del FIS, corsi direcupero compresi.

ART.. 90 – in questo arti-colo si promettono ulterioriaumenti «se» il governo met-terà i soldi nella finanziaria2008, in particolare la decor-renza da febbraio 2007dell’aumento stipendiale a re-gime, nonché ulteriori risorseper il FIS. Al comma 4 si sta-bilisce che parte di queste ri-sorse verranno destinate «alleistituzioni che avranno eviden-

ziato un particolare successo forma-tivo a seguito delle oggettive verifi-che previste dal medesimo sistemadi valutazione». Si introduce quindiun criterio meritocratico anche trascuole.

CAPO IX – NORME DISCIPLINARI

Sezione I - personale docente

ART. 91 – Si stabilisce che ancheper i docenti a breve verrà codificatoun codice disciplinare, probabilmen-te simile a quello del personale ATA.

ART. 98 – viene introdotto pres-so ogni Direzione Scolastica Regio-nale un comitato paritetico sul mob-b i n g c o n c o m p i t i d iricerca,monitoraggio, prevenzione,formulazione di «codici di condotta».

Infine nella tabella B vengonoinnalzati i titoli di studio perl’accesso a tutti i profili del personaleATA (diploma anche per il collabo-ratore scolastico). Per il personalein servizio valgono i titoli già inpossesso.

Di seguito le tabelle riassuntiverelative gli aumenti retributivi edarretrati.

La Redazione

Le cosiddette 150 oredi Livia Montemurro

Il 15 novembre prossimo è il termine ultimo per la presentazionedei permessi per il diritto allo studio: le cosiddette 150 ore.I permessi vengono concessi e fruiti in riferimento all’annosolare. Ciò vuol dire che il periodo di tempo di riferimento va

RINNOVO CONTRATTUALE AUMENTI STIPENDIALI ARRETRATI

RINNOVO CONTRATTUALE AUMENTI STIPENDIALI ARRETRATI ATA

dal 1° gennaio al 31 dicembre 2008. In ogni regione viene stipulatoun contratto regionale ad hoc, che recepisce la normativa generalee fissa il termine (che può essere anche diverso dal 15 novembre)e ulteriori disposizioni.La domanda va presentata direttamente a scuola. I docenti chelavorano su più scuole devono presentarla nella scuola dove sonotitolari dello spezzone fino al 30 giugno. Se i contratti relativi aglispezzoni hanno un termine più breve, per prassi, la domanda vapresentata nella scuola dove risulta attivo lo spezzone con più ore.

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•• •• •• FIS- COMITATI AUTONOMI DI BASE DELLA SCUOLA •• •• ••6

Premessa.Il fondo dell’istituzione scolastica è finalizzato a retribuire

le prestazioni rese dal personale docente, educativo ed ATA persostenere il processo di autonomia scolastica, con particolareriferimento alle esigenze che emergono dalla realizzazione de lPOF e dalle sue ricadute sull’organiz-zazione complessiva dellavoro nonché delle attività e del servizio. Il fondo è inoltrefinalizzato alla qualificazione e all’ampliamento dell’offerta diistruzione e formazione anche in relazione alla domanda prove-niente dal territorio ( comma 1 art. 83 del CCNL del 24.7.2003).

Le attività retribuite, compatibilmente con le risorse finanziariedisponibili, sono quelle relative alle diverse esigenze didatticheed organizzative e alle aree di personale interno alla scuola,eventualmente prevedendo compensi anche in misura forfetariain correlazione al POF, su delibera del consiglio di circolo o diistituto, il quale, a tal fine, acquisisce la delibera del collegio deidocenti.

La ripartizione delle risorse del fondo, dovrà tenere contoanche con riferimento alle consistenze organiche delle aree,docenti ed ATA, dei vari ordini e gradi di scuola eventualmentepresenti nell’unità scolastica e delle diverse tipologie di attività(eda,scuola ospedaliera,carceraria,corsi serali, convitti) (comma1 art. 86 CCNL del 24.7.2003.

COMPOSIZIONE FIS DALL’1.9.2003,QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE.

Dopo l’avvio della sequenza contrattuale, di cui all’art. 83comma 5 del Contratto 2003, il MIUR (Dipartimento dei Serviziper il Territorio), in data 2 dicembre 2003 ha emanato la nota diservizio prot. 1609 che, in sostituzione della C.M. n. 107/2001,quantifica le risorse destinate al fondo dell’istituzione scolastica( di seguito Fis), individuando altresì le modalità che le scuoledovranno utilizzare per calcolare autonomamente la composizionedel Fis adeguato al nuovo CCNL del 24.7.2003.

Ricordiamo che l’art. 82, comma 1 del CCNL 2003 definiscele risorse complessive del Fis a decorrere dall’1.1.2003; ilsuccessivo art. 83, comma 2 riassume le fonti contrattuali checontribuiscono alla formazione delle risorse del Fis, infine ilcomma 5 del medesimo art.83 stabilisce che le parti firmatariedel CCNL definiranno nuovi criteri per la distribuzione dellerisorse complessivamente finalizzate al Fis.

Nell’allegato A, di seguito riportato, sono indicate le voci perla determinazione del Fis riferito a tutte le istituzioni scolastiche.

Contrattazione d’Istituto e FisIL FONDO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE (FIS): ISTRUZIONI D’USO

Riferimenti normativi.Nota MIUR del 2.12.2003 prot. 1609; artt.82 comma 1 , 83 commi 2 3 e 5 e 86 del CCNL 24.7.2003; art. 14 del CCNL 15.3.2001; art. 28 del CCNI 31.8.1999.

E’ opportuno ricordare che le somme determinate in questo modovanno inserite nel Programma Annuale alla voce A03 - Spese delpersonale e nei specifici progetti che utilizzano il Fis per il finanziamentodelle prestazioni del personale.

Si precisa che le somme del Fis possono essere utilizzate soloper retribuire il personale della scuola docenti ed ATA e nonesperti esterni e beni o servizi, le risorse del Fis che risultino nonutilizzate alla fine dell’esercizio finanziario, sono utilizzatenell’esercizio successivo (art. 83, comma4 delCCNL del 24.7.2003).

Le risorse costituenti il Fis sono inoltre alimentate, sulla base deirelativi fabbisogni comunicati dalle scuole, per retribuire:

• compensi per l’indennità di amministrazione ai sostituti dei Dsgadi cui alla lettera h) dell’art. 86 del CCNL del 24.7.2003 (CCNI31.8.1999- art. 28, comma 4, che richiama l’art. 27, comma 6,punto B, lettera b), che a sua volta richiama l’art. 34, comma 3);

• la quota variabile dell’indennità di amministrazione spettante alDsga di cui alla lettera i) dell’art. 86 del vigente contratto , con lemodalità stabilite dal CCNI del 31.8.1999 e nelle misure stabilitenella tabella 9, allegata al vigente Contratto;

• solo per le scuole di lingua slovena, compensi per indennità dibi/trilinguismo, nell’ipotesi di cui per gli stessi fini non sia giàerogata da soggetti diversi dal Miur ( CCNI 31/8/1999-art. 28,comma 4, che richiama l’art. 27, comma 6, punto B, lettera c) ).

• Compensi per l’indennità di lavoro notturno e/o festivo (CCNI31.8.1999- art. 28, comma 4, che richiama l’art. 27, comma 6,punto B, lettera d)).

Il Fis, determinato in relazione alle configurazioni delle singoleistituzioni scolastiche, è integrato, ai sensi del comma 3 dell’art. 83 delCCNL del 24.7.2003 dalle seguenti risorse:

a) dai finanziamenti previsti dalle vigenti disposizioni e da tutte lesomme introitate dall’istituto scolastico finalizzate a compensare leprestazioni aggiuntive del personale, ivi comprese quelle derivanti darisorse dell’Unione Europea, da enti pubblici o soggetti privati;

b) dalle eventuali economie di cui all’art. 22, comma 6, della legge28.12.2001, n. 448.

L’ammontare del Fis, definito sulla base dei parametri di cui agliallegati A e B sopra riportati, è destinato a finanziare le indennità e icompensi previsti dall’art. 86 comma 2 del vigente contratto di lavoroal personale docente, ata ed educativo di seguito elencati:

4 la flessibilità organizzativa e didattica che consiste nelle prestazioniconnesse alla turnazione ed a particolari forme di flessibilitàdell’orario, alla sua intensificazione mediante una diversa scansionedell’ora di lezione ed all’ampliamento del funzionamentodell’attività scolastica, previste nel regolamento sull’autonomia.Per il personale docente ed educativo in servizio nelle istituzioniscolastiche che abbiano attivato la flessibilità organizzativa edidattica spetta un compenso definito in misura forfetaria in

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RUBRICA LEGALEA cura del Prof. Avv. Vito LACOPPOLADocente a contratto di Diritto del Lavoropresso L’Università degli Studi di Bari Tel./Fax 080/4783758

TAR LAZIO, UN SOLO ALUNNO CONHANDICAP GRAVE PER CLASSE

DomandaSono una docente in servi-

zio in una scuola primariadella provincia di Bari. Inuna classe, formata da 21alunni, sono stati inseriti dal-la Dirigente scolastica, duebambini con handicap grave,creando non poche difficoltàal buon andamento didattico; difficoltà che aumentano inmodo esponenziale allor-quando sono assenti le do-centi di sostegno. I genitoridei bambini hanno protestato per tale situazione, pregiu-dizievole per il recupero for-mativo e didattico del pro-prio figlio, senza ottenerealcun risultato. E’ legittima,Egr. Avvocato, tale situa-zione?

RisposataLa fattispecie, piuttosto in-

frequente, è espressamenteregolamentata dal D.M. 3giugno 1999, n. 141, art. 10.

Recentemente il TAR La-zio, sez. III^-quater, con sen-tenza n. 200709926 del 10ottobre 2007, ha stabilito chein classe non può esserci piùdi un alunno con handicapgrave.

La sentenza è stata emessaa seguito di un contenziosopromosso da alcuni genitoricontro l’istituzione scolasti-ca che aveva inserito duealunni con handicap in si-tuazione di gravità nella stes-sa classe prima, formata daben 22 alunni e contro lostesso Ministero della Pub-

blica istruzione.Il Tribunale amministrati-

vo Regionale ha specificatoche quando in una classe viè già un alunno con problemio patologie importanti non èpossibile ammetterne altri.La stessa censura , inoltre, ilcomportamento illegittimodella Istituzione scolasticaallorquando ha costituito laclasse in palese difformitàdei dettati di cui all’art. 10,c. 2 del già citato D.M. 141.

Il Tribunale Amministrati-vo , inoltre, ha anche accoltola richiesta del diritto del-l’alunno portatore di handi-cap grave ad essere affiancatoda un assistente educativoper supportarlo sia nel-l’apprendimento che nell’as-sistenza igienica, in applica-zione della Legge 104/92, art.40.

Si legge ,infatti nella partefinale del la sentenza:

“In conclusione il ricorso,nei profili qui esaminati, èdunque fondato e deve essereaccolto.

Per l’effetto deve esserepronunciato l’annullamentodegli atti impugnati e dichia-rato il diritto dell’alunno han-dicappato rispettivamente adessere l’unico alunno handi-cappato della classe ai sensidell’art. 10 del D.M. n.141/1999; ad usufruire unAEC specializzato; ad avereun assistente all’igiene a luispecificamente “dedicato”.(…)”

contrattazione integrativad’istituto;

4 le attività aggiuntive di in-segnamento, esse consisto-no nello svolgimento, oltrel’orario obbligatorio di in-segnamento e fino ad unmassimo di 6 ore settima-nali, di interventi didatticivolti all’arricchimento e al-la personal izzazionedell’offerta formativa, conesclusione delle attività ag-giuntive di insegnamentopreviste dall’art.70 delCCNL del 4 agosto 1995 edi quelle previste dal pre-cedente art.85. Per tali atti-vità spetta un compensonelle misure stabilite nellaTabella 5;

4 le attività aggiuntive fun-zionali all’insegnamento,esse consistono nello svol-gimento di compiti relativialla progettazione e allaproduzione di materiali utiliper la didattica, con parti-colare riferimento a prodot-ti informatici e in quellepreviste dall’art.28, comma3 - lettera a) del presenteCCNL eccedenti le 40 oreannue. Per tali attività spet-ta un compenso nelle misu-re stabilite nella Tabella 5;

4 le prestazioni aggiuntivedel personale ATA, checonsistono in prestazionidi lavoro oltre l’orariod ’ o b b l i g o , o v v e r onell’intensificazione di pre-stazioni lavorative dovuteanche a particolari formed i o r g a n i z z a z i o n edell’orario di lavoro con-nesse a l l ’a t tuaz ionedell’autonomia. Per tali at-tività spetta un compensonelle misure stabilite nellaTabella 6;

4 i compensi da corrispondereal personale docente ededucativo, non più di dueunità, della cui collabora-zione il dirigente scolasticointende avvalersi nellosvolgimento delle propriefunzioni organizzative e ge-stionali. Tali compensi nonsono cumulabili con ilcompenso per le funzionistrumentali al pianodell’offerta formativa di cuiall’art. 30 del presenteCCNL;

4 le indennità di turno nottur-no, festivo, notturno-festivocon le modalità stabilite nelCCNI del 31.8.1999 e nellemisure definite con la Ta-bella 7;

4 l’indennità di bilinguismoe di trilinguismo, nei casiin cui non sia già previstaa carico di soggetti diversidal MIUR in base alla nor-mativa vigente - nel qualcaso potrà essere contratta-ta la relativa rivalutazione-, con le modalità stabilitenel CCNI del 31.8.1999 e

nelle misure definite con laTabella 8;

4 il compenso spettante alpersonale che in base allanormativa vigente sostitui-sce il DSGA o ne svolge lefunzioni ai sensi dell’art.55,comma 1, del presenteCCNL, detratto l’importodel CIA già in godimento;

4 l a q u o t a v a r i a b i l edell’indennità di ammini-strazione di cui all’art.55del presente CCNL spettan-te al DSGA con le modalitàstabilite nel CCNI del31.8.1999 e nelle misuredefinite con la Tabella 9;

4 compensi per il personaledocente, educativo ed ATAper ogni altra attività deli-berata dal consiglio di cir-colo o d’istituto nell’ambitodel POF.

Il Fis e le relazionisindacali a livello

di istituzione scolastica.

Ai sensi dell’art. 6 delCCNL del 24.7.2003, materiaoggetto di contrattazione inte-grativa da effettuarsi con ca-denza annuale a livellod’istituzione scolastica è la de-terminazione dei criteri generaliper la ripartizione delle risorsedel Fis e per l’attribuzione deicompensi accessori al persona-le docente, educativo ed ATA,ai sensi dell’art. 45, comma 1del d.lgs. n. 165/2001.

Le parti (il dirigente scola-stico per la parte pubblica, laR.S.U. e i rappresentanti terri-toriali delle organizzazioni sin-dacali di categoria firmatariedel CCNL del 24..7.2003 perle organizzazioni sindacali) pos-sono prorogare, anche tacita-mente, l’accordo già sottoscritto.

Il dirigente scolastico nelmerito deve formalizzare lapropria proposta contrattualeentro termini congrui conl’inizio dell’anno scolastico e,in ogni caso, entro i successividieci giorni lavorativi decorren-ti dall’inizio delle trattative.

La contrattazione stipulataa livello d’istituzione scolasticadovrà rispettare le materie e ilimiti prefissati dai contratticollettivi nazionali di compartoe, pertanto, non può contenereclausole in contrasto con vin-coli risultanti dai contratti na-zionali. L’eventuale difformitàcomporterà la nullità delle re-lative clausole.

I contratti integrativi do-vranno inoltre rispettare i limitidi bilancio posti dagli strumentidi programmazione annuale epluriennale di ciascun istitutoscolastico.

Il dirigente scolastico, a talfine, dovrà sottoporre il contrat-to integrativo al controllo deirev isor i de i cont i perl’approvazione del visto di le-gittimità e della compatibilità

con i vincoli di bilanciodel l ’ is t i tu to scolas t ico .

QUALI SONO I TEMPIPER LA DISCUSSIONE

DEL FONDO?

Il Nuovo contratto 2006-2009, tuttora in fase di espleta-mento nelle procedure ammi-nistrative per la sua vigenza dàindicazioni precise nel merito:apertura della fase contrattualed’istituto entro il 15 settembree chiusura della stessa entro il30 novembre.

Dalla normativa del CCNL2002 – 2005, attualmente invigore, non è chiara la tempi-stica. Noi proponiamo di anti-

cipare i tempi del prossimo contrattoe quindi che tutto si esaurisca trasettembre e novembre con:

1) la RSU verifica la rispondenzatra consuntivo e preventivo dell'annoprecedente;

2) l'Assemblea sindacale approvauno schema di attribuzione del Fon-do con tutti i relativi tetti e rendenoto il numero di ore di recupero adisposizione di ogni consiglio diclasse e che questo deve amministra-re nel corso dell'anno;

3) si apre la trattativa con la diri-genza sino ad una ipotesi di accordo;

4) l'ipotesi di accordo è sottopo-sto al voto dell'Assemblea sindacale.

(Fonte: CCNL, ARAN, , M.P.I., Gilda degli Insegnanti)

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Docente Scuola Secondaria di 2° GradoProf.ssa a contratto Università di Bari