Notiziario Cimop aprile 2004

12
EDITORIALE Una stagione di grande fermento per la Cimop CAIMOP Ma quale rendita? Come garantirsi una dignitosa pensione integrativa INTERVISTE Pubblico e privato: le dichiarazioni di Proto (Sicoa) e Biasioli (Cimo) Anno II numero 1 bimestrale Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. art. 2, comma 20/c - L. 662/96 - Roma aprile 2004 Ultimi ostacoli sulla str Ultimi ostacoli sulla str ada del rinno ada del rinnov o del contr o del contra tto c tto c he he cambia modi e tempi del la cambia modi e tempi del lav or or o e de o e deg li str li str aor aor dinari. Altr dinari. Altre azioni di lotta dopo l’ennesimo rin azioni di lotta dopo l’ennesimo rin vio nell’incontr vio nell’incontr o r o r omano? omano?

description

Notiziario Cimop aprile 2004

Transcript of Notiziario Cimop aprile 2004

Page 1: Notiziario Cimop aprile 2004

EDITORIALE

Una stagionedi grandefermentoper la Cimop

CAIMOP

Ma quale rendita?Come garantirsiuna dignitosapensione integrativa

INTERVISTE

Pubblico e privato:le dichiarazioni diProto (Sicoa) eBiasioli (Cimo)

Anno II numero 1 bimestrale Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. art. 2, comma 20/c - L. 662/96 - Roma aprile 2004

Ultimi ostacoli sulla strUltimi ostacoli sulla strada del rinnoada del rinnovvo del contro del contraatto ctto chehecambia modi e tempi del lacambia modi e tempi del lavvororo e deo e deggli strli straoraordinari. Altrdinari. Altree

azioni di lotta dopo l’ennesimo rinazioni di lotta dopo l’ennesimo rinvio nell’incontrvio nell’incontro ro romano?omano?

Page 2: Notiziario Cimop aprile 2004

2 aapprr ii ll ee 22000044

L’ESECUTIVO NAZIONALE CIMOP

PRESIDENTE NAZIONALEDott. BIANCO SPERANZAVia S. Maria Assunta, 28-C24022 Alzano Lombardo (BG)E-mail: [email protected]

SEGRETARIO NAZIONALEDott. FAUSTO CAMPANOZZIVia Cardinale Mimmì, 15-A70124 BARIE-mail: [email protected]

VICE SEGRETARIO ITALIA DEL NORDDott. GABRIELE MONACOCorso Francia, 30010146 TORINOE-mail: [email protected]

VICE SEGRETARIO ITALIA CENTRALEDott. STEFANO NERIVia Roma Libera, 1000153 ROMAE-mail: [email protected]

VICE SEGRETARIO ITALIA MERIDIONALEDott. SERGIO PASCALEVia Amoretta, 683100 AVELLINOE-mail: [email protected]

SEGRETARIO AMMINISTRATIVODott. LUCA PUTIGNANOVia Principe Amedeo, 770121 BARIE-mail: [email protected]

FEDERAZIONE LAZIOSegretario Regionale: dott. VITTORIO CASAMASSIMAVia Conca d’Oro, 267 – 00141 ROMATel. 06.821672 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE ABRUZZOSegretario Regionale: dott. ALBERTO CERASOLIV.le Nettuno, 200 – 66023 FRANCAVILLAAL MARE (CH)Tel. 085.815420 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE CAMPANIASegretario Regionale: dott. ANTONIO VETRELLAVia Pietrecarse, 6/b – 80078 POZZUOLI (NA)Tel. 081.3190264 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE PUGLIASegretario Regionale: dott. MICHELE VENTUROVia Pavoncelli, 139 – 70125 BARITel. 080.5024199 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE CALABRIASegretario Regionale: dott. FRANCESCO MARINOVia Vetticello, 334 – 87020 BELVEDERE MARITTIMO(CS)Tel. 0985. 82861 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE SICILIASegretario Regionale: dott. CARMELO MAIOVia Palermo, 435 – 98121 MESSINATel. 090.40971 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE SARDEGNASegretario Regionale: dott. VITTORIO PINNAVia Enrico De Nicola, 27 – 09170 ORISTANOTel. 0783.303003 – E-mail: [email protected]

L’ORGANIZZAZIONE REGIONALE DELLA CIMOP

Si riportano di seguito i nominativi, gli indirizzied i numeri telefonici dei Segretari regionalidella CIMOP, ai quali i medici interessati posso-no fare riferimento:FEDERAZIONE PIEMONTESegretario Regionale: dott. GABRIELE MONACOCorso Francia, 300 – 10146 TORINOTel. 011.724769 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE LOMBARDIASegretario Regionale: dott. UMBERTO PIGNATIELLOVia Martiri di Cefalonia, 4 – 24121 BERGAMOTel. 035.235010 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE VENETOSegretario Regionale: dott. ANTONIO MAESTRIVia Olivi, 2 – 30173 MESTRETel. 0439.304540 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE FRIULI VENEZIA GIULIASegretario Regionale: dott. PETROS PAPANIKOLAUVia delle Ginestre, 12 – 33077 SACILE (PN)Tel. 06.5004063 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE EMILIA ROMAGNASegretario Regionale: dott. GIORDANO AMBIVERIC/o Casa di Cura S. Giacomo – Via San Bono, 5629028 PONTE DELL’OLIO (PC)Tel. 0523.875117 – E-mail: [email protected]

FEDERAZIONE TOSCANASegretario Regionale: dott. GIUSEPPE BONGIOVANNIVia Uguccione della Faggiola, 6 – 50126 FIRENZETel. 055.6811900 – E-mail: [email protected]

CIMOP – SEDE NAZIONALE: VIA CESARE PAVESE, 360 – 00144 ROMA – TEL. 06.500.40.63; FAX 06.502.21.90

Page 3: Notiziario Cimop aprile 2004

L’EDITORIALE

Cari colleghi, in questo numero procede ancora il progettodi trasformazione di Notiziario, che non si limi-ta ad una nuova veste grafica, ma che hal’ambizione di diventare una vera rivista, ingrado di ospitare opinioni, promuovere dibatti-ti, favorire idee, uscendo definitivamente dalvecchio cliché di “foglio notizie”, che pur tantoha rappresentato nel corso degli anni per laCIMOP.

Questa esigenza,che avvertiamo, diconfrontarci inmaniera diversa conil mondo esterno,con i nostri medici,con le istituzioni, econ gli altri operatoridel settore, èespressione di ungrande fermentoche sta attraversan-do il comparto ospe-daliero privato, che

per la prima volta percepisce la possibilità diuna integrazione completa, reale, qualificatanel Sistema Sanitario Nazionale.Riteniamo fondatamente che per la realizza-

zione di questo progetto sia necessario indivi-duare regole di governo chiare ed eguali pertutti i soggetti che si accreditano nel sistemasanitario, siano essi pubblici o privati.E’ innegabile che le leggi di riforma della

sanità italiana negli ultimi dieci anni hannodeterminato uno sconvolgimento del sistema,anche culturale, che a fatica cerca di trovarenuovi equilibri, non sempre compatibili con leesigenze di casta e di cassa.Alla stessa maniera è cambiato il mercato dellavoro, che oggi con la cosiddetta “leggeBiagi”, oltre che con la legge n. 66/2003, èsottoposto a nuove norme e a nuovi modelliorganizzativi, sempre più fortemente ispirati aprincipi di flessibilità.In questo scenario, piuttosto complesso, la

CIMOP sta tentando di articolare la propriaazione su diversi livelli di comunicazione, pro-vando ad uscire da quell’isolamento che, nelcorso degli anni, tutta una serie innumerevoledi condizioni sfavorevoli ha determinato.Pertanto siamo impegnati in un serrato con-fronto con le parti datoriali, ostinatamentearroccate su posizioni fortemente conservatri-ci, per il rinnovo contrattuale, di cui si parla indettaglio e più ampiamente in questo stessonumero. E’ all’attenzione della Federazione Nazionale

degli Ordini dei Medici la questione annosariguardante la condizione giuridico-normativadei medici dell’ospedalità privata, per la qualeè stato presentato al governo un disegno dilegge dal nostro collega sen. Antonio

Gaglione.Il presidente Giuseppe Del Barone, in un

recente incontro ha dimostrato grande inte-resse e sensibilità per l’argomento, garanten-do la massima disponibilità della Federazionea sostenere sul piano del diritto il rispetto dellequestioni deontologiche attinenti il lavoro deimedici nelle case di cura.Inoltre si sono tenuti incontri con il presidentedella CIMO ASMD Stefano Biasioli, col qualeè stata valutata la situazione dell’ospedalitàitaliana, pubblica e privata, alla luce dellaattuazione della riforma sanitaria, degli accre-ditamenti definitivi delle strutture sanitarie, edei problemi che possono derivare dalla modi-fica del titolo V della Costituzione.Dall’incontro con Biasioli è emersa unasostanziale convergenza nella visione dei pro-blemi e degli obbiettivi, tanto che stiamo lavo-rando alla realizzazione di una intesa su pro-grammi comuni, sempre nella salvaguardiadell’autonomia sindacale.Devo purtroppo sottolineare la scarsa disponi-bilità e sensibilità alle nostre problematichedimostrata dal ministro della Salute Prof.Girolamo Sirchia, il quale non ha ritenuto didover dare alcun riscontro al documento chegli era stato consegnato nell’ottobre del 2003,probabilmente distratto dal clima di litigiositàesistente con i sindacati medici del compartopubblico, o dalla indifferibile compilazione dielenchi di razze canine.Massimo impegno sta profondendo laSegreteria Nazionale nella organizzazione diun congresso straordinario che si terrà aRoma nel prossimo mese di settembre.Il Congresso sarà finalizzato alla modifica del-l’attuale Statuto, onde rendere l’architettura el’organizzazione del Sindacato, sia a livellonazionale che periferico, in sintonia con gliobbiettivi che sono stati evidenziati, analizzatied approvati nel congresso politico di Napolidel maggio 2003.Il Congresso sarà affiancato da una tavolarotonda che avrà l’ambizione di puntare il ditosul ruolo giuridico dei medici dell’ospedalitàprivata nel sistema di accreditamento, coin-volgendo esponenti del governo, del mondopolitico, del sindacato.Vorrei, in conclusione, ringraziare tutti i colle-ghi che visitano il nostro sito internet e ci invia-no e-mail ponendo quesiti, facendo apprezza-menti o muovendo critiche, perché comunqueè un modo per esserci vicini e per partecipareattivamente alla vita del sindacato.Cerchiamo di rispondere sempre a tutti e se

qualche volta non ci riusciamo, ci scusiamo ecercheremo di organizzarci sempre meglio.Continuate a sostenere la nostra campagna diiscrizione … e aderite alla CIMOP, il vostrosindacato.

Una stagionedi grandefermento

di Fausto Campanozzisegretario nazionale della Cimop

Organo ufficiale d’informazionedella Confederazione Italiana

Medici Ospedalità Privata

Periodico bimestrale

Direttore: Fausto Campanozzi

Direttore responsabile:Raffaele Antonio Bernardini

Vice direttore:Pietro Picerni

Redattore capo:Luca Putignano

Editore:Confederazione Italiana MediciOspedalità Privata (C.I.M.O.P.)

via C. Pavese, 360 - Roma

Redazione:via C. Pavese, 360 - Roma

Tipografia:Grafiche Eurostampa

via S. Milella 10, Z.I. BariRegistrazione Trib. di Roman. 531/2001 del 4/12/2001

Finito di stampare: aprile 2004

Page 4: Notiziario Cimop aprile 2004

4 aapprr ii ll ee 22000044

Serenità e dignità professionale per i medici che operanonelle strutture private. Medici che soffrono ancora di unasituazione di grave incertezza normativa e contrattuale. Sonoalcune delle questioni di più scottante attualità per la catego-ria, esposte dal Segretario Nazionale della Cimop, FaustoCampanozzi e dal tesoriere, Luca Putignano a Giuseppe DelBarone (nella foto), presidente dellaFnomceo (Federazione Ordini deimedici chirurghi e odontoiatri), nel-l’incontro romano nella sede nazio-nale della stessa FNOMCeO.In particolare, Campanozzi ha sot-

tolineato le carenze di tipo legislati-vo-normativo esistenti che ancoraoggi non consentono il riconosci-mento di un ruolo peculiare per i medici delle case di cura,anche a causa della molteplicità di tipologie nei rapporti dilavoro (rapporto di dipendenza, rapporto libero-professionale,medico “ad hoc”). Del Barone ha dimostrato particolare inte-resse e sensibilità per gli argomenti affrontati, e si è impegna-to ad approfondire le questioni sollevate da Campanozzi,anche attraverso valutazioni sul piano giuridico e legale da

parte della Federazione, arrivando ad auspicare uno statogiuridico “ad hoc” per i medici dell’ospedalità privata. Anchelui si è dichiarato d’accordo con i rappresentanti della Cimopnel riconoscere fra i problemi che gravano sui medici dellestrutture private, il mancato riconoscimento del loro statusgiuridico e contrattuale e delle carriere interne, ma anche la

molteplicità dei rapporti di lavoro. “Una situazione - ha affermato

De Barone - che crea un clima diprofonda incertezza tra i profes-sionisti - in modo particolare per imedici che operano nelle piccolerealtà assistenziali”. Campanozzi e Putignano hanno

ribattuto: “Non si è ancora fattachiarezza sull’applicabilità ai medici delle case di cura della“legge Biagi” che, con l’introduzione del contratto a progetto,aprirebbe di fatto nuovi scenari contrattuali”.Del Barone nel prendere atto delle “giuste rivendicazioni”

della categoria, ha assicurato ai colleghi il suo appoggio per-sonale e quello della Federazione per “restituire serenità edignità professionale all’interno del settore”.

Una giusta rivendicazione

Del Barone prendeatto delle “giusterivendicazioni”esposte dalla Cimop

FACCIA A FACCIA

Federalismo e sanità: confronto Biasioli-CampanozziLe ripercussioni delle riforme federali

nel settore della sanità. Se ne èdiscusso nell’incontro che si è tenutonelle scorse settimane fra il segretarionazionale della Cimop, dott. FaustoCampanozzi e il dottor StefanoBiasioli, presidente della Cimo, nellasede nazionale della stessa CIMO aRoma.Durante l’incontro è stata valutata la

situazione dell’ospedalità italiana,pubblica e privata, alla luce dellaattuazione della Riforma attraverso gliaccreditamenti definitivi delle strutturesanitarie, ormai in dirittura di arrivo inquasi tutte le regioni, ed i riflessi deri-vanti dalla modifica del titolo V° dellaCostituzione. Particolare attenzione èstata rivolta agli esperimenti di “mixpubblico-privato” che si stanno effet-tuando in alcuni ospedali, in particola-re del Nord.Dall’incontro è emersa una sostan-

ziale convergenza nella visione deiproblemi e degli obbiettivi, tanto che idue dirigenti sindacali hanno conside-rato l’opportunità di pervenire ad unaintesa, sempre nella salvaguardiadella rispettiva autonomia sindacale. Un momento dell’incontro romano tra Biasioli (a sinistra) e Campanozzi

Serenità e dignità

Page 5: Notiziario Cimop aprile 2004

Ma quale rendita?Michele Venturopresidente FondoPensione Caimop

Il Fondo Pensione CAIMOP garantisce ai medici operantinell’ambito delle strutture sanitarie private associate all’AIOPed all’ARIS una prestazione previdenziale complementa-re, mediante una gestione di tipo assicurativo dei contributiprevisti dal CCNL , affidata a Generali Vita. Il piano previden-ziale contemplato nell’attuale convenzione assicurativa pre-vede che, per ciascun contributo che il Fondo affida alleAssicurazioni Generali, le stesse garantiscono un “pezzo dipensione” che viene accantonata a nome del singolo medi-co e che continua a rivalutarsi di anno in anno fino al rag-giungimento dell’età del pensionamento ed anche successi-vamente a tale età (rivalutazione della prestazione pensioni-stica).La somma di tali “pezzi di pensione” darà luogo quindi alla

prestazione conclusiva del piano previdenziale e cioè lapensione integrativa.Il Fondo Pensione CAIMOP, al raggiungimento dell’età pen-sionabile, prevede la possibilità di trasformare una parte ditale prestazione in forma di capitale rivalutato: in particolareper i medici iscritti al Fondo dopo il 28/04/1993 (cosiddetti“nuovi iscritti”) è prevista la possibilità di conversione in capi-tale soltanto di una parte(max. il 50%) della pre-stazione previdenziale,mentre per i medici iscrit-ti anteriormente alla datadel 28/04/1993 (cosid-detti “vecchi iscritti”) lanorma prevede la possi-bilità di poter convertiretotalmente la prestazioneprevidenziale in capitale.Le norme fiscali appro-

vate negli ultimi annihanno introdotto mecca-nismi di tassazione chetendono a penalizzare laprestazione sotto formadi capitale, mentre privilegiano la scelta della rendita vitali-zia. E si ha motivo di ritenere che l’evoluzione della normati-va in materia di previdenza complementare sarà caratteriz-zata in futuro da un’accentuazione di tali penalizzazioni, alfine di “indirizzare” gli aderenti ai fondi pensione verso la ren-dita pensionistica.Come risulta da un’indagine condotta nel 2003 dall’IRSA in

collaborazione con l’EURISKO, circa la metà degli italianiignora l’entità delle prestazioni che è lecito attendersi, unavolta raggiunta l’età della pensione: occorre quindi creare lecondizioni per un monitoraggio continuo della posizione pre-videnziale da parte dei singoli cittadini. E significativa appa-re in tal senso la novità che si rinviene tra le pieghe del dise-gno di legge delega previdenziale, attualmente all’esame delparlamento, laddove si regola (art.4) l’istituzione di unCasellario Centrale delle posizioni previdenziali che consen-ta di accedere all’estratto conto contributivo e di calcolare lapensione sulla base della storia contributiva individuale.Tale riforma certamente contribuirà a diffondere una cultu-

ra previdenziale di tipo previsionale che permetta di poterscegliere ex-ante il proprio percorso previdenziale, basatosull’integrazione tra previdenza pubblica e previdenza com-plementare. Un ruolo importante può e deve essere svolto da un’ade-

guata campagna informativa che veda protagonisti leIstituzioni, i Sindacati, la Scuola e gli stessi Fondi Pensione.Il Fondo Pensione CAIMOP non vuole sottrarsi a taleresponsabilità, e vuole impegnarsi in una campagna infor-mativa che consenta ai propri iscritti di individuare un pianoprevidenziale adeguato alle esigenze dei singoli.

LE DOMANDE RICORRENTI:Quanto deve versare ciascuno di noi per avere una rendita

integrativa degna di chiamarsi tale?Qual è il periodo di contribuzione sufficiente ad accumulare

un capitale tale da garantire una vera pensione integrativa?Quale fetta della prestazione finale del Fondo Pensione è

possibile prelevare in forma di capitale senza compromette-re il valore della rendita vitalizia?

Sono i dubbi che qualsiasi medico aderente al FondoPensione CAIMOP,soprattutto se prossimoalla pensione, non puònon avere; ma anche chiproprio vicino al pensio-namento ancora non è –e che, quindi, ha ancorameno certezza sul livellodi copertura pensionisti-ca offerta dallo Stato – èinteressato a sapere sequanto sta versando alFondo Pensione saràsufficiente a garantirgli lapensione desiderata,adeguata alle propriefuture esigenze di reddi-

to. Sono questi i dubbi a cui vogliamo rispondere con questointervento e, a tal fine, utilizzeremo un prospetto numericoesemplificativo, elaborato in collaborazione con GeneraliVita. Gli strumenti a disposizione di ciascuno per costruirsiuna pensione complementare sono molteplici e si differen-ziano anche sul piano fiscale.Esaminiamo più nel dettaglio le caratteristiche e i vantaggi

dell’adesione ad un fondo pensione rispetto ad altri strumen-ti, anche di tipo assicurativo, presenti sul mercato.I Fondi Pensione permettono a chi vi aderisce di:- Distribuire il “sacrificio contributivo” in un periodo media-

mente lungo, quello dell’intera vita lavorativa;- Approfittare della contribuzione del datore di lavoro, suddi-videndo quindi tra i due soggetti l’onere della contribuzione;è di tutta evidenza che chi non dovesse aderire al FondoPensione CAIMOP, preferendo magari una forma pensioni-stica individuale, perderebbe il contributo a carico del datoredi lavoro;

(continua nella pagina seguente)

CAIMOP

Risposte a dubbi e domande degli iscitti ai fondi pensionesu come garantirsi una pensione integrativa (dignitosa)

Page 6: Notiziario Cimop aprile 2004

6 aapprr ii ll ee 22000044

Ancora una volta, l’unico rinnovo valido nella trattativa sulcontratto, è quello sul rinvio di circa un mese dell’incontro trale parti. E’ questa l’unica conclusione del vertice svoltosi il 5aprile scorso a Roma, presso la sede nazionale AIOP. Difronte, si sono trovati la Delegazione CIMOP, guidata dalSegretario Nazionale dr. Fausto Campanozzi e dal CapoDelegazione dr. Michele Venturo, e le delegazioni AIOP,ARIS e Fondazione Don Gnocchi, per la prosecuzione dellatrattativa sul rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2001.All’ordine del giorno il confronto fra le parti in merito ai miglio-ramenti economici richiesti dalla CIMOP pari ad un incre-mento del 10% della retribuzione lorda.Le parti datoriali hanno giudi-

cato eccessiva tale richiesta diincremento retributivo dichia-rando comunque di non poter,allo stato attuale, affrontare leproblematiche squisitamenteeconomiche del rinnovo con-trattuale, stante la mancanza digaranzie di copertura deglioneri contrattuali da parte delleRegioni e dello Stato.Forte è stata la protesta della Delegazione CIMOP contro

tale posizione delle parti datoriali, con minaccia di interruzio-ne della trattativa e ricorso ad azioni di lotta compreso losciopero della categoria. Al termine, le parti hanno sottoscrit-to un verbale di incontro (che si riporta integralmente diseguito), concordando di aggiornare la riunione alla data del3 maggio, presso la sede nazionale ARIS.“Al di là delle questioni puramente economiche - spiega il

capo delegazione Cimop, Michele Venturo - è il caso di pun-tualizzare le principali questioni su cui la trattativa registra giàun accordo di massima.

Regolamentazione del lavoro straordinario: le partihanno concordato di recepire integralmente quanto previstodal Dlgs. 8 aprile 2003 n.66, in attuazione delle direttive93/104 e 2000/34 della Comunità Europea.Guardia Medica: eliminazione della “ guardia a gettone” peri medici dipendenti, sottolineando che la guardia deve esse-re effettuata nell’orario di servizio o facendo ricorso al lavorostraordinario, con le limitazioni previste dal su citato Dlgs. 8aprile 2003 n.66.

Tempo Definito: incremento a32 ore settimanali. Nel prossi-mo numero del Notiziario pub-blicheremo il parere pro-verita-te richiesto dalla CIMOP alprof.avv. Gaetano Veneto,Ordinario di Diritto del Lavoropresso l’Università di Bari, inmerito alla possibilità, sul pianogiuridico, di imporre un identicotrattamento economico, a

parità di qualifica e mansione, a tutti i medici dipendenti dauna stessa impresa.Anticipiamo che purtroppo tale parere risulta sfavorevole

all’interesse della CIMOP e dei medici a Tempo Definito.Permessi straordinari: aumentati a 12 i giorni complessivi

di permesso straordinario retribuito per la partecipazione aCongressi e Corsi scientifici e di aggiornamento professiona-le (E.C.M.)”.

Ancoraun rinvio!!

Su 4 punti latrattativa èa buon punto

C.C.N.L.

IL CONTRATTO CHE VERRA’

- Usufruire delle agevolazioni fiscali che il legislatore preve-de per il risparmio previdenziale canalizzato attraverso ifondi pensione;- Realizzare una migliore valorizzazione del TFR.

Si possono però verificare delle situazioni che possonodelineare il rischio di una inadeguata prestazione previden-ziale integrativa, quale ad esempio:- Un periodo di tempo a disposizione per contribuire al

Fondo Pensione non sufficientemente ampio;- La necessità di contare su una pensione che consenta di

mantenere un elevato livello di reddito, magari in considera-zione di una situazione familiare particolare.A tale scopo, gli esempi riportati nella tabella, possono aiu-tare il singolo iscritto a modulare, ad esempio mediante ver-samenti supplementari di tipo volontario, la propria contribu-zione al Fondo Pensione sulla base delle proprie esigenzeprevidenziali.La prestazione previdenziale può garantire una pensione

vita natural durante non solo all’iscritto al Fondo, ma anchealla propria famiglia (coniuge, figli…) in caso di premorienza(reversibilità della prestazione previdenziale). In effetti lacontribuzione al Fondo può essere subordinata non solo allapermanenza in vita dell’iscritto, ma anche della o delle per-

sone che dallo stesso sono state indicate come “reversiona-rie”, cioè beneficiarie del trattamento di reversibilità dellarendita al verificarsi della propria morte. Ne consegue,ovviamente in questo caso, a parità di rendita assicurata, unlivello di contribuzione superiore, dal momento che la proba-bilità per il Fondo di dover provvedere al pagamento dellarendita è superiore rispetto a quella che coinvolge un solosoggetto. Dal punto di vista fiscale, il legislatore è intervenu-to per agevolare il trattamento previsto per le rendite assicu-rative: durante la fase di accumulo dei contributi, i rendimen-ti derivanti dalla gestione sono soggetti a tassazione del11%, mentre in fase di erogazione la rendita è esente datassazione se non per la parte dovuta alla rivalutazione suc-cessiva; per rivalutazione successiva si intende l’incremen-to di valore della rendita, successivamente al primo anno dierogazione, dovuta al rendimento della gestione assicurati-va e tassata al 12,5% come reddito da capitale.In conclusione, abbiamo visto come ciascuno, in relazione

alle proprie specifiche esigenze, alla propria situazionefamiliare, alle abitudini e alle necessità personali, possaintervenire ad integrare la propria pensione pubblica varian-do la propria contribuzione, anche in relazione alle disponi-bilità di cui può godere nei diversi periodi della propria vita.

Ancora un nulla di fatto: le parti datoriali neganogli aumenti, la Cimop minaccia altre azioni di lotta

Page 7: Notiziario Cimop aprile 2004

“Rimangono pertanto aperti - continua il capo delegazioneCimop, dr. Venturo - i “nodi” a stretta valenza economica chesaranno con forza ribaditi nella riunione del 3 maggio e chepossiamo così riassumere: - Aumenti retributivi: conferma della nostra richiesta di incre-menti del 10%;- Trattamento di Fine Rapporto: destinazione totale del TFR

al Fondo Pensione CAIMOP per tutti i medici, su base volon-taria e con il meccanismo del silenzio-assenso così comeperaltro è previsto nel disegno di legge-delega di riforma delsistema previdenziale, attualmente all’esame del

Parlamento;- Contrattazione decentrata: istituzione di una retribuzione

aggiuntiva rispetto a quella prevista dal CCNL, da definire insede aziendale tra la Casa di Cura e la RappresentanzaSindacale Medica CIMOP, legata, con criterio di incentivazio-ne, alla produttività aziendale ed al raggiungimento di obbiet-tivi predefiniti.Non sottovalutiamo le oggettive difficoltà della trattativa -

conclude Michele Venturo -, ma se non ci mancherà il neces-sario supporto dei Colleghi alle possibili azioni di lotta, siamofiduciosi sul soddisfacente esito finale della stessa.

IL CONTRATTO CHE VERRA’

In data 05/04/2004 in Roma presso lasede Nazionale AIOP, si sono incontratele delegazioni AIOP, ARIS, FondazioneDon Gnocchi e CIMOP, per il rinnovo delCCNL del personale Medico dipendente.Premesso: - Che il CCNL è scaduto il 31 dicembre2001;- Che le trattative per il rinnovo sono incorso da alcuni mesi e le parti si sono giàconfrontate su gran parte dellíarticolocontrattuale;- Che nel corso dellíodierno incontro, leassociazioni datoriali hanno rappresen-tato che il settore dellíospedalità privataversa in una sofferenza economico –finanziaria per il mancato adeguamentodelle tariffe e l’abbattimento produttivo(con l’imposizione di onerosi tetti sulvolume delle prestazioni, sul fatturatoriconosciuto e con grave e reiterato ritar-do da parte delle Regioni nei pagamen-ti); ciò determina – allo stato attuale –

l’impossibilità di addivenire a qualsiasiipotesi di sottoscrizione del CCNL, stan-te la mancanza di garanzie di coperturadegli oneri contrattuali;- Che peraltro, ritengono le delegazionidatoriali, la prospettiva di una coperturain tempi brevi è improbabile, tenutoconto anche della posizione di recenteassunta dalla Corte dei Conti con riferi-mento al CCNL del personale non medi-co del SSN;- Che la delegazione Cimop ritiene dinon poter condividere la posizioneespressa dalle parti datoriali, che river-sano a cascata i problemi di compatibi-lità economico – finanziaria del settoreesclusivamente sui lavoratori, penaliz-zandoli sul legittimo diritto al rinnovocontrattuale, dichiarando nel contempo

che la trattativa deve comunque prose-guire. Pur tuttavia, ravvisando le oggetti-ve difficoltà in cui versa il settore dellasanità privata, così come sopra rappre-sentate, la delegazione Cimop conside-ra impresciavviare delle iniziative di con-fronto con le istituzioni di governo regio-nale e nazionale, e dichiara che in talsenso si attiverà in tutte le sedi opportu-ne, eventualmente anche congiunta-mente alle parti datoriali ed alle altreassociazioni sindacali del personale nonmedico.Tutto ciò premesso,le parti, preso atto delle rispettive posi-zioni, concordano di perseguire obiettivie strategie comuni, finalizzate alla coper-tura degli oneri contrattuali, sia in sederegionale che, più in generale, nell’ambi-to della Conferenza Stato Regioni.Fissano per il proseguo delle trattative ladata del 3 maggio alle ore 10.00 pressola sede Nazionale ARIS.

Incontro romanoecco il verbale

Page 8: Notiziario Cimop aprile 2004

8 aapprr ii ll ee 22000044

Il prof. Cesare Proto è il presidente della Società italiana car-diologia ospedalità accreditata (SICOA), la cardiologia cioèche opera nelle Case di cura private del servizio sanitarionazionale.Il prof.Proto, illustre cardiologo, ci ha parlato in que-sta intervista dei rapporti tra pubblico-privato in sanità e tra laSocietà che presiede e la CIMOP.

Quale è oggi in Italia nel servizio sanitario nazionale, omeglio nei servizi sanitari regionali, il rapporto pubblico-privato? C’ è una vera competizione tra i due comparti? Evi sono problemi e difficoltà nel citato rapporto?La situazione dell’ ospedalità privata accreditata nei rapporti

con quella pubblica risulta estremamente difforme da regione

a regione, anche indipendentemente dal “colore politico” delleregioni stesse. Ad esempio, la regione Lombardia ha una pre-senza di strutture private accreditate di qualità, quantificabilein circa il 30 per cento dell’ offerta totale, che si stanno ponen-do realmente in competizione con le strutture pubbliche, men-tre la vicina regione Veneto, peraltro con un governo regio-nale dello stesso colore politico di quello lombardo (centrode-stra),possiede un numero di strutture private accreditatemolto più ridotto,costituito soprattutto da strutture di medio-piccole dimensioni e con un ruolo di complementarietà neiconfronti degli ospedali pubblici. Indubbiamente, dopo idecreti legislativi 502 e 517 del 1992 e 1993, che hanno aper-to la strada alla parità pubblico-privato, si è venuta a creareuna competizione tra i due comparti con i limiti però nel pub-blico di un apparato burocratico che, malgrado l’ aziendalizza-zione, ne rallenta l’ azione fino ad immobilizzarlo e nel priva-to dell’ assenza di qualsiasi tipo di ripianamento dei conti esoprattutto degli investimenti, come avviene invece, sottovarie forme per l’ altro comparto, cioè quello pubblico.A suo avviso, vi sono aspetti nei contratti di lavoro dei

medici dell’ ospedalità privata che necessitano di revisio-ni? Sono utili, secondo lei, contratti di lavoro libero-pro-fessionali piuttosto che rapporti di lavoro subordinatosulla base di un contratto collettivo nazionale di lavoro,come è quello in corso di trattativa sindacale tra CIMOP,AIOP, ARIS e Pro Juventute?

Indubbiamente la presenza di contratti di lavoro dipendenteper i medici renderebbe il comparto privato più stabile, ma inun mercato che per superare la situazione di “ingessamento”nella quale è precipitato invoca la flessibilità dei rapporti dilavoro, che peraltro sta facendo la sua comparsa anche nelsettore pubblico, è inevitabile che rapporti flessibili (libera atti-vità professionale o altro) consentono al settore privato dimantenere flessibilità e competitività. Per quanto concerne il

contratto collettivo nazionale di lavoro dei medici dell’ ospe-dalità privata è necessario che si giunga sollecitamente al suorinnovo con una adeguata revisione di talune normative. Edauspico che la trattativa in corso tra le CIMOP e le parti dato-riali abbia successo nello stesso interesse dell’ ospedalità pri-vata.E’ utile che vi siano rapporti d’ intesa e di collaborazionetra una Società scientifica come la SICOA e la CIMOP cheè un organismo specificamente sindacale?La Sicoa, come ha detto lei,è una Società scientifica che

intende però occuparsi anche dei problemi della professionemedica, ma sicuramente non di quelli specificamente sinda-cali. Perciò tra SICOA e CIMOP ritengo che vi possano esse-re soltanto rapporti di amicizia e di occasionali collaborazionisu temi che siano congeniali ai rispettivi statuti ed alle lorofinalità istitutive.Infine vuole aggiungere una breve considerazione ai rap-porti pubblico-privato in sanità?Auspico una sempre maggiore integrazione nel sistema sani-tario del nostro Paese tra i due comparti pubblico e privatonello stesso interesse dei cittadini e dei pazienti e delle esi-genze di tutela adeguata della loro salute.

Q u a l e s a n i t à ?Flessibile competitiva

PUBBLICO & PRIVATO

Proto (Sicoa): “Daregione a regione

troppe le difformità”

“Tra Sicoa e Cimop cipossono essere solo

amicizia e collaborazione”

&

Prof. Cesare Proto, presidente Sicoa

Page 9: Notiziario Cimop aprile 2004

Il 2004 si è aperto con un importante incontro al vertice su“Intesa Medica”, la piattaforma sindacale siglata da variefirme del comparto medico pubblico-privato, fra il segretarionazionale della Cimop, Fausto Campanozzi e il presidentenazionale Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri)Stefano Biasioli, a cui abbiamo rivolto alcune domande.Dottor Biasioli, com’è andato questo incontro romano,nei primi di gennaio, con Campanozzi?

Si è trattato essenzialmente di un incontro interlocutorio, diconoscenza reciproca. Tuttavia, posso dire che le conver-genze riscontrate sono state più numerose delle discordan-ze.Come si può sviluppare la collaborazione tra Cimo e

Cimop in questo progetto e quali sbocchi intravede?Non sono in grado di dirlo in questo momento. Quello che

incece posso affermare è che l’augurio della CIMO-ASMD èmirato essenzialmente al fatto che si sviluppi quanto primauna collaborazione proficua, chiara e senza “retropensieri”.Qual è la posizione della Cimo sulla coesistenza di pub-blico e privato accreditato all’interno del sistema sanita-rio nazionale?La CIMO-ASMD ritiene che le regole debbano essere ugua-

li per tutti i settori: pubblico, privato, privato convenzionato,ospedalità privata, università, IRCCS.Può essere considerata risolta la vertenza dei medici

ospedalieri dipendenti del comparto pubblico, dopo lerecenti fibrillazioni?

Questa complessa vertenza, effettivamente, può essererisolta, se ci sarà apertura da parte di tutte le parti interessa-te: Regioni (soprattutto), Governo, e le organizzazioni sinda-

cali mediche.Quale ruolo possono assumere i medici nel Servizio

Sanitario Nazionale del futuro?Personalmente ritengo che i medici possano assumere un

ruolo professionale “vero” per tutti; un ruolo dirigenziale“vero” per alcuni. Per tutti la riconquista del corretto rapportomedico-paziente, ridando al cittadino (paziente e non) laresponsabilità di “custode” del proprio stato di salute. Ritiene che il mondo della politica sia davvero così

distante dalle problematiche della sanità, come qualcu-no asserisce?

Il fenomeno sembra un po’ più complesso. Se per un versola Politica è distante dalla Sanità, come progettualità; peraltro verso la Politica è mescolata alla Sanità nella gestionequotidiana: purtroppo. La degenerazione partitica non è altroche il frutto amaro dell’aziendalizzazione voluta dall’alloraministro della Sanità De Lorenzo, attraverso l’istituzione delleAsl/Aulss, il cui assetto gestionale è perversamente incentra-to sul direttore generale monocratico e tuttologo.Pensa che la distanza tra pubblico e privato nella sanitàsia destinata a farsi sempre più netta?No, penso che Pubblico e privato debbono coesistere in

sanità. E spiego anche in che modo. La programmazionesanitaria deve essere pubblica ma l’attività sanitaria puòessere pubblica o non pubblica, purchè le regole siano chia-re e trasparenti.

Sono state già avviate esperienze ospedaliere di “mixpubblico-privato”. Qual è la sua opinione?Le esperienze “miste” fino a questo momento hanno fornito

risultati contrastanti (e mi riferisco principalmente ai casi diCortina, Zevio, Jesolo, ed altri). Ma tutto ciò è avvenuto per-ché le regole gestionali e le regole sul personale sono statespesso imposte e poco concordate con le OrganizzazioniSindacali Mediche.

Regole uguali. Per tuttiBiasioli (Cimo): “Sanità pubblica, privata, convenzionata,

università e Irccs insieme, solo se c’è equità e trasparenza”

“La degenerazione partiticaè il frutto amaro

della aziendalizzazione”

“Le regole gestionali e delpersonale? Spesso

imposte e poco concordate”

PUBBLICO & PRIVATO

Interviste a cura di Raffaele Bernardini e Luca Putignano

Stefano Biasioli, presidente Cimo

Page 10: Notiziario Cimop aprile 2004

10 aapprr ii ll ee 22000044

on siamo tra quelli che “sparanoa zero” sulla sanità del nostroPaese. Certamente non ci trovia-mo più di fronte ad un serviziosanitario nazionale, bensì, comeabbiamo scritto sul numero pre-cedente di questa rivista, a 21servizi sanitari regionali, essen-dosi “deframmentata” la sanitànazionale. In Italia vi sonocomunque strutture sanitarie,pubbliche e private, che assicura-no buoni servizi e prestazioni

qualitativamente efficaci, tanto che si sono ridotti sensibil-mente quelli che venivano definiti “viaggi della speranza”,viaggi cioè di pazienti che per patologie gravi si recavano all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, per farsi curare.E’ purtroppo rimasta, ancor oggi, l’ emigrazione sanitaria

interna, di quei pazienti che non trovando strutture adeguatenella regione di residenza, soprattutto nel Mezzogiorno, sonoindotti a cercarle nelle aree socialmente progredite dell’ Italiadel nord, ma anche del Centro (Roma, per esempio). Questaemigrazione crea dei problemi ed ha costi notevoli per leesauste risorse del fondo sanitario nazionale, non essendomai stato risolto il problema di una migliore organizzazione egestione dell’ assistenza sanitaria nelle zone meridionali edinsulari.Per la verità, vi sono anche nel Sud strutture di rilievo, qua-

litativamente valide, ma non riescono ad esaudire tutte lerichieste di prestazioni dei residenti, psicologicamente indot-ti a preferire strutture sanitarie del Nord e del Centro dove sitrovano i “professori” più bravi e dove l’ assistenza è partico-larmente attenta alle esigenze dei malati.

Ma occorre anche ribadire che la deframmentazione deiservizi sanitari non ha reso affatto uniforme l’ applicazionedei cosiddetti livelli essenziali di assistenza (Lea) ed ogniregione li ha attuati per conto suo, con una visione localisti-ca delle esigenze sanitarie della popolazione, rapportate allerisorse disponibili.

A tale proposito, ricordiamo che il ministero della Salute, diconcerto col ministro dell’ Economia e delle Finanze (e quin-di i ministri Girolamo Sirchia e Giulio Tremonti, nella foto),

vararono il 12 dicembre 2001 un decreto, pubblicato sul sup-plemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale nr.34 del 9 febbraio2002, concernente un “sistema di garanzia per il monitorag-gio (leggi “controllo”) dell’ assistenza sanitaria”. Insomma le

regioni dovevano essere controllate dallo Stato in materiasanitaria, che è di stretta competenza regionale. Il provvedi-mento in parola stabiliva un insieme minimo di indicatori e diparametri finalizzato al controllo del “rispetto” (sic !) in ciascu-na regione dei Lea ed il decreto acquisì pure l’ “intesa” dellaConferenza Stato-regioni nella seduta del 27 settembre2001.I dati che le regioni dovevano inviare al ministero della

Salute dovevano anche essere sottoposti “ ad un controllodella qualità “ dei servizi e delle prestazioni.E lo stesso mini-stero della Salute doveva dare diffusione pubblica ad unospecifico rapporto nazionale sugli indicatori e sulla “stima diqualità” dei dati di base forniti dalle regioni. Non si hanno

notizie di questo rapporto annuale, che specificamente dove-va riguardare le rilevazioni previste dal decreto ministerialecitato.

Va da sé che l’ attuale situazione della sanità italiana appa-re confusa col drammatico perdurante problema delle liste diattesa in materia di prestazioni specialistiche, che non si rie-scono ad eliminare e neppure in alcune regioni a contenere,liste di attesa che angosciano i cittadini e che sono del tuttodifformi da regione a regione.

L’ attività di comunicazione ed informazione istituzionale inmateria di sanità è assolutamente inadeguata, dovuta anchealla mancanza di risorse finanziarie ad essa dedicata, ed èaffidata soltanto ai media ed ai siti sulla salute di Internet. Edunque le Istituzioni non sono in grado di assicurare esausti-ve informazioni su tutto ciò che riguarda i servizi sanitari aivari livelli.

C’ è quindi uno “stato confusionale” marcato sulla sanità enon si riesce più a capire quali disposizioni legislative sonoancora in vigore o meno e quali norme debbono essereancora applicate o meno delle leggi approvate. E non pareche vengano fatti sforzi per eliminare tale stato confusionale,destinato ad aggravarsi notevolme nte quando sarà vara-ta e dovrà essere applicata la riforma costituzionale chiama-ta “devoluzione”, che attribuisce alle regioni competenzaesclusiva nell’ assistenza sanitaria. Ed occorrerebbe anchesapere a che punto si trova nelle regioni la procedura dell’accreditamento istituzionale definitivo delle strutture sanitariepubbliche e private.In questa situazione sono sempre di più i cittadini con un

buon reddito che si iscrivono alle assicurazioni sanitarie eche ricorrono a prestazioni a pagamento. Ed è questa unasituazione che registra ingiustizie e contraddizioni e che, difatto, lede il diritto alla tutela della salute di tutti i cittadini.

nella sanità italianaRaffaele Bernardinidirettore responsabiledel Notiziario Cimop

Sempre di piùricorrono alle assicu-razionisanitarie private

Un drammaticoperdurare delleliste d’attesa negliesami specialistici

Il certo e l’incerto

L’APPROFONDIMENTO

Page 11: Notiziario Cimop aprile 2004

Continua la produzione scientifica in materia di Diritto sani-tario dell’avv. Nicola Gasparro – Cultore della materia ICattedra Diritto del Lavoro nella Facoltà di Giurisprudenzadell’Università di Bari. In questa circostanza, attraverso ilnuovo libro “Le cause estintive del rapporto di lavoro nellaSanità pubblica” l’autore si occupa dei licenziamenti inSanità. Nel complesso divenire delle norme che regolano ilruolo e le responsabilità gestionali dei dirigenti medici, eraopportuna, anzi necessaria, la concreta individuazione deipunti più importanti ed innovativi della disciplina, senza peral-tro trascurare gli istituti di carattere generale. L’autore, con-sulente giuridico dell’AOGOI, profondo conoscitore del setto-re e forte dell’esperienza giuslavorista, con linguaggio tecni-co e settoriale, ma allo stesso tempo chiaro e lineare, hapuntualmente enucleato la normativa riguardante le verifichenegative nei confronti dei dirigenti, la giusta causa e il giusti-ficato motivo di licenziamento, e il recesso dell’azienda sani-taria. Particolare attenzione è stata rivolta alla “nuovaresponsabilità dirigenziale” conseguente al mancato raggiun-

gimento dei “risultati”. L’analisi sulle cause estintive si com-pleta con un’esaustiva panoramica sulla normativa attinenteil raggiungimento del limite d’età e le relative deroghe. Dinotevole valore sistematico sono anche i richiami in appendi-ce alle previsioni dei CCNL relativi alla Dirigenza Medica eVeterinaria, ai conseguenti orientamenti ARAN, nonché allerecenti pronunce giurisprudenziali riguardanti la disciplina.Così come è stato autorevolmente scritto sui più importantiquotidiani nazionali e su prestigiose riviste del settore (“IlSole 24 ore” n. 49/50 del 23 – 29 dicembre 2003, “PanoramaSanità n. 44 del 24 –11 – 2003) il libro, stante la disciplinacivilistica applicabile anche al Pubblico impiego, è un impor-tante punto di riferimento nel convulso mondo della Sanitàpubblica e privata, costantemente alla ricerca di nuovi equili-bri.

Per informazioni sull’acquisto rivolgersi a: segreteria editoria-le – tel. 0981 – 46234

LA BIBLIOTECA

“Le cause estintive del rapporto di lavoronella sanità pubblica” di Nicola Gasparro

Il codice del prof. Avv. Gaetano Veneto, consulente legaledella CIMOP, ordinario di Diritto del Lavoro presso la Facoltàdi Giurisprudenza della Università di Bari, frutto di un lavorodi equipe condotto con tutti i suoi collaboratori guidati dal-l’avv. Antonio Belsito, si presenta come assolutamente“nuovo” nel mondo del Diritto del lavoro.L’opera, infatti, oltre ad essere la prima a riportare, in un con-testo organico la più recente legislazione (si pensi in partico-lare alla c.d. “Legge Biagi” di febbraio – settembre 2003, conla radicale – è già molto discussa – riforma dell’intero merca-to del lavoro), si segnala per una serie di importanti strumen-ti di supporto che rendono il volume indispensabile per chiun-que debba confrontarsi, per le più varie esigenze, con i pro-blemi del lavoro e del Welfare State.Oltre ai riferimenti al Diritto Internazionale del Lavoro e a

quello Comunitario, il codice presenta tutta la legislazionevigente nel nostro Paese nel campo dei rapporti di lavoro,autonomo e subordinato (e più di recente anche parasubor-dinato), garantendo attraverso originali “schede di lettura” o“di riferimento”, una completa visione della legislazione pre-cedente o collaterale che può essere acquisita utilizzandorinvii ad altre fonti (quali frattutte ad esempio le GazzetteUfficiali). Anche il campo della previdenza, dell’assistenza,della sicurezza sociale, in una parola la magmatica area delWelfare State, viene presentato con lo stesso metodo, cosic-ché globalmente è possibile, attraverso la lettura di quest’o-

pera, ottenere un primo, rapido ed essenziale quanto soddi-sfacente approccio col mondo del lavoro e del welfare daparte di tutti gli interessati, dai professionisti agli studenti, daimagistrati ai pubblici funzionari ed infine dagli operatori sin-dacali a tutti i cittadini. L’opera corredata da un cd-rom chepermette l’accesso all’intero testo cartaceo e la possibilità dirapida ricerca e stampa della norma desiderata è arricchitada un corredo essenziale di sentenze della Cassazione edella Corte Costituzionale, utili – in quanto ultime e comun-que più recenti – a supportare ed interpretare alcune leggi (osingoli articoli) di più comune consultazione, come lo Statutodei Diritti dei Lavoratori.

Così, un codice commentato con la giurisprudenza edaggiornabile, almeno per un biennio, con l’acquisizione deiprossimi cd-rom, si segnala per la sua originalità e comple-tezza sul piano editoriale, insieme ad un altro elemento chelo rende estremamente appetibile: il prezzo.A fronte di una lievitazione generale del costo dei libri, dovu-ta a varie ragioni, il volume, composto di quasi 1400 pagine,oltre al cd-rom, è in vendita presso le principali librerie alcosto di € 32. “Così – ci conferma l’autore – d’accordo conl’editore, s’è deciso di permettere a tutti di conoscere diritti,doveri, realtà e prospettive di un mondo, quello del lavoro edel welfare, che comunque conta tutti, direttamente o indiret-tamente”. La scelta operata sembra veramente indovinata.

Fausto Campanozzi

“Codice del Lavoro e del Welfare State”di Gaetano Veneto, Adriatica editrice, 2003 - 2004, € 32,00

di Luca Putignano

Page 12: Notiziario Cimop aprile 2004

C.I.M.O.P.FEDERAZIONE REGIONALE......................................................................................

SCHEDA DI ADESIONE E DELEGA

Il Dott. .............................................................................................................................................

nato a................................................................................................il ............................................

Indirizzo: Località (c.a.p.)..................................................................................................................

Via ................................................................................................................n. ..............................

operante presso la Casa di Cura ......................................................................................................

sita in .......................................................................con qualifica.....................................................

Specializzazione in............................................................................................................................

in regime di lavoro dipendente

in regime di lavoro libero professionale coordinato e continuativo

ADERISCE ALLA CIMOP E AUTORIZZA

l’amministrazione ad effettuare sulla propria retribuzione una trattenuta mensile in favore della CIMOPstessa e nella misura che annualmente sarà comunicata. Il sottoscritto/a dichiara che la presente delega:

1) ha efficacia dal mese di firma in calce2) ha validità annuale3) si intende tacitamente rinnovata anno per anno4) potrà essere dallo stesso revocata entro il 31 ottobre, affinchè cessi agli effetti a partire dal 1 gen-naio dell’anno successivo, con comunicazione scritta inviata all’amministrazione della casa di cura edalla CIMOP.

IN FEDE

..........................................................(firma leggibile)

Data...........................................

Si prega di scrivere a macchina o in stampatello.

tempo pieno

tempo definito

part time a....................................ore

PER ADERIRE ALLA CIMOP