Notiziario 125

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anno 21 numero 125 gennaio 2013 Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993 NUMERO 125 GENNAIO 2013 All’interno PERCORSI MEDIEVALI A COMO

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Gennaio 2013

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22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 21numero 125gennaio 2013Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 125GENNAIO 2013

All’internopERcORsI MEdIEvAlI A cOMO

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SOMMARIO assemblea generale 3il presidente 4l’ordine informa 5gruppo giovani ingegneri 6argomenti 13inarcassa 14fondazione inarcassa 15

insertopercorsi medievalia como

giurisprudenza 17fisco 18attività istituzionale 22lavoro: richieste - offerte 24legislazione 25aggiornamento dell'albo 26segnalazioni 30servizi 31

direttore responsabileluisella Garlaticomitato di redazioneGiampiero ajanimanlio cantaluppi marco cattaneoluisella GarlatiFranco Gerosaleopoldo marelli progetto graficolavori in corsosedevia a. volta n. 62 - 22100 comotelefono031/269810fax031/[email protected]://www.ordingcomo.org

il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il consiglio dell’ordine né il gruppo redazionale. i testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati.

stampato pressoGrafica marelli s.n.c.via leonardo da vinci, 28 - 22100 como

in copertina: porta torre, progetto di rifunzionalizzazionein quarta di copertina:porta torre

coNsiGlio dell’ordiNe deGli iNGeGNeri della proviNcia di comopresidenteing. leopoldo marellivice presidenteing. FraNco Gerosasegretarioing. ariaNNa miNorettitesoriereing. aNdrea taGliabue

consiglieriing. Giampiero ajaNiing.iunior Federico bassaNiing. Giulia bolliNiing. maNlio caNtaluppiing. luisella Garlatiing. pier Giuseppe lozejing. GiordaNo zappa

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia Como

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SERVIZI A CuRA DEll’ORDINE

Filiali in città: Vighizzolo - Mirabello - Cascina Amata - Pianella

Filiali: Brenna, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Capiago Intimiano - Intimiano,Capiago Intimiano - Olmeda, Carimate, Carugo, Cermenate - Asnago, Cermenate centro, Cernobbio, Como centro, Como - Albate, Cucciago, Figino Serenza, Fino Mornasco, Lomazzo, Lurate Caccivio, Mariano Comense, Mariano Comense - Perticato, Novedrate, Olgiate Comasco, Solbiate, Sondrio, Vertemate con Minoprio, Villa Guardia.

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La mia banca. Ogni giorno.

Barbara, imprenditrice

orario di apertura al pubblico della segreteria: lunedì/venerdì ore 9,00 - 12,00il presidente ing. leopoldo marelli riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il vice/presidente ing. Franco Gerosa riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il segretario ing. arianna minoretti riceve: lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)delegato iNarcassa ing. pier Giuseppe lozej riceveprevio appuntamentocontatti: 031.426177 - 335.6373663 consulenza fiscale: dott. Walter moro riceve: giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)consulenza legale: avv. mario lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)tariffecertificati di iscrizione € 5,20certificati di iscrizione in bollo € 20,00duplicati tessere € 5,20tassa di liquidazione parcelleparcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

iscrizione albo specialistirequisiti: 5 anni di iscrizione all’albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione negli elenchi del ministero dell’interno di cui alla l. 818/84 - prevenzione incendirequisiti: iscrizione all’albo professionalee attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione albo provinciale dei collaudatorirequisiti: 10 anni di iscrizione all’albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)dimissionidomanda al presidente dell’ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata a.r. entro il 15 febbraio. trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.trasferimentidomanda in bollo al presidente del nuovo ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

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AssEMblEAGENERAlE

Como, 31 gennaio 2013 A tutti gli Iscritti

Oggetto: Assemblea degli iscritti

Il Consiglio dell’Ordine convoca l’Assemblea degli iscritti presso la sede in Como, via A. Volta 62, in prima convocazione, per il giorno 20 aprile 2013 alle ore 6,00 ed in seconda convocazione, per il giorno

20 APRIlE 2013sAbATOORE 10.00per deliberare sul seguente ordine del giorno:

1) Relazione attività svolta nel 2012;2) Approvazione bilancio consuntivo anno 2012;3) Approvazione bilancio di previsione anno 2013;4) Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como: consuntivo attività e approvazione bilanci;5) Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como: proposta di modifica dello Statuto;6) Varie ed eventuali.

p. IL CONSIGLIO DELL’ORDINE IL PRESIDENTE (Ing. Leopoldo Marelli)

Al termine dei lavori ci saluteremo con un rinfresco.

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Il PREsIDENTE

Cari colleghi,inizia un nuovo anno, speriamo di lasciarci alle spalle i momenti più difficili e di poter vedere una ripresa della nostra professione, anche se all’orizzonte ci sono ancora molte incertezze, che ci lasciano perplessi rispetto a quan-to ci aspetterà nel nuovo anno.Avremo il cambio alla guida della nostra Regione, con-testuale alle elezioni politiche, entrambi eventi che nel clima di attuale incertezza lasciano aperti molti spazi di dubbio sul futuro che ci aspetta.Ci auguriamo che vi sia da parte di tutti una presa di coscienza sul fatto che la situazione attuale richiede sia di mantenere il rigore nelle spese, evitando soprattutto gli sprechi inutili, sia di finanziare le attività che possono permettere la crescita, quindi la ripresa economica del nostro paese.La nostra categoria ha le capacità e le risorse tecniche, gestionali, organizzative per collaborare alla ripresa e dare nuovo slancio all’economia.Gli ingegneri sono competenti in ogni settore dell’attività produttiva, dalle costruzioni all’informatica, dall’organiz-zazione aziendale alle energie rinnovabili, dalla meccani-ca alla sicurezza sul lavoro: la società ha bisogno di figure competenti e serie, che sappiano fare proposte concrete e orientare l’attività verso fini costruttivi.

Per quanto riguarda il delicato e doloroso tema dei com-pensi, voglio brevemente richiamare la vostra attenzione su alcuni punti:

• l’abolizione delle tariffe di riferimento non significa che l’ingegnere deve accontentarsi di compensi modestissi-mi e lesivi della dignità professionale: è sempre in vigore l’art. 2233 del Codice Civile che fa esplicito riferimento al “decoro della professione”.

• Dal 24/01/2012 in base al Decreto Legge n. 1 del 24.01.2012 sulle liberalizzazioni il professionista deve presentare al cliente offerta scritta con indicate le prestazioni che svolgerà ed il relativo compenso: questo è cosa utile anche per il professionista, che facendosi controfirmare l’offerta per accettazione dal cliente ha in mano un documento che lo garantisce. In tale docu-mento vanno indicati anche gli estremi della polizza professionale assicurativa. Si suggerisce di inserire una

clausola circa la possibilità di adeguamento dei compen-si nel caso di prestazioni aggiuntive o per particolare complessità imprevedibile all’atto dell’offerta. Anche gli adeguamenti successivi è bene siano presentati in forma scritta e sottoscritti dal cliente per accettazione.

• I compensi non possono più fare esplicito riferimento alle tariffe, abrogate.

• Si consiglia di predeterminare i compensi con riferimen-to ai parametri giudiziali, entrati in vigore il 23/08/2012 in base al D.M. n. 140 del 20.07.2012, pur senza citarli esplicitamente nell’offerta, in quanto, in caso di conten-zioso è a questi che dovrà far riferimento la liquidazione da parte dell’Ordine professionale e la determinazione del Giudice. Nell’offerta conviene fare riferimento a pre-stazioni calcolate a costo orario o a forfait con l’aggiunta di spese determinate a forfait o a piè di lista, facendo in modo che il totale converga con quanto determinato con i parametri giudiziali.

• Per la liquidazione da parte dell’Ordine di parcelle rela-tive a lavori precedenti, fa riferimento per il criterio da adottare la data di conclusione della prestazione profes-sionale: se questa è stata ultimata prima dell’entrata in vigore dei parametri giudiziali (23/08/2012) la liquida-zione avverrà secondo le tariffe professionali previgenti, se successiva a tale data secondo i nuovi parametri giudiziali.

Buon anno a tutti con l’invito a vedervi sempre numerosis-simi alle iniziative che l’Ordine propone, grazie all’instan-cabile lavoro di chi mi è vicino e collabora con dedizione all’attività della nostra organizzazione.

Leopoldo Marelli

buON ANNO 2013!

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AVVIsI

l'ORDINEINfORMA

QUOTA ANNO 2013Il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di riscuotere l’im-porto della quota annuale per l’anno 2013 di euro 160,00 a mezzo MAV trasmessi dalla banca Credito Valtellinese. Il pagamento della quota deve essere effettuato entro il 28 febbraio 2013. I pagamenti effettuati dopo tale data dovranno essere maggiorati di € 25,00 fino al 31 maggio 2013, di € 50,00 dopo tale data.

AGGIORNAMENTO RIMBORSI SPESEIl Consiglio dell’Ordine, nella seduta del 8 novembre 2012, ha deliberato di aggiornare i rimborsi spese per le trasfer-te come segue: Quota fissa € 25,00Rimborso chilometrico €/km 0,80Il rimborso chilometrico è complementare alla quota fissa.

INARCASSA: CONTRIBUTO INTEGRATIVO SULLE COLLABORAZIONIDal 1 gennaio 2013 il contributo integrativo del 4% è dovuto anche sui corrispettivi relativi alle prestazioni effettuate in favore di ingegneri, architetti, associazioni o società di professionisti e società di ingegneria. Nella dichiarazione dei redditi annuale a Inarcassa si potrà dedurre, dall’importo del contributo integrativo dovuto, la quota del contributo integrativo risultante dalle fatture passive ricevute da ingegneri, architetti o loro associazioni e società.

TUTTOINGEGNEREIl sito www.tuttoingegnere.it è stato ideato e predisposto dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con lo scopo di promuovere e qualificare la professione dell'ingegnere in Italia. Vengono offerti servizi di consultazione e ricerca suddivisi in diverse aree “Lavoro”, “Formazione”, “Normativa”, “Lavori pubblici”, “Gare”, “Banca Dati CNI”, “Circolari CNI”, “Visure Catastali”.L'accesso alle aree riservate del sito è regolato dall'in-serimento di apposita User-ID e Password che vengono rilasciate agli iscritti dall’Ordine di appartenenza.Gli interessati possono richiedere le credenziali d’accesso alla segreteria dell’Ordine a mezzo e-mail [email protected].

ENTRO IL 30.06.2013 RISTRUTTURARE CASA COSTA LA META’L'iniziativa presenta i vantaggi previsti dal Governo per i proprietari di case che intendono ristrutturare e riqualifi-care energeticamente la propria abitazione. Il progetto è nato dalla sinergia di Associazioni e Ordini professionali (ANCE Como, Confartigianato Imprese Como, CNA Como, Ascomed, Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como, Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Como, Collegio dei Geometri della Provincia di Como, Confedilizia Como ed ANACI) e due Banche (BCC di Alzate Brianza e di Cantù, Intesa San Paolo). 30 giugno 2013 è la data entro la quale il D.L. 83/2012 ("Decreto Sviluppo" convertito in L. 34/2012) prevede la possibilità di usufruire dell'agevolazione fiscale del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edi-fici e del 50% sugli interventi di recupero sugli immobili residenziali.Tutti i dettagli sul sito www.30giugno2013.it – numero verde 800.978.500

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GRuPPO GIOVANI INGEGNERI

REGOlAMENTO sullA RIfORMA DEllE PROfEssIONI: fORMAZIONE CONTINuA PERMANENTEIl Consiglio Nazionale Ingegneri, dopo il Congresso di Rimini, ha prontamente avviato i lavori sulla riforma delle professioni e inserito come membro effettivo di ogni tavolo tematico un rappresentante del Network Giovani, rispettando quanto indi-cato nella Mozione Congressuale.Il primo Gruppo di Lavoro che ha iniziato la stesura del rego-lamento, riguarda la formazione continua permanente e che ho avuto l’opportunità di partecipare come rappresentante dei giovani ingegneri d’Italia.Alla riunione tenutasi il 27 dicembre a Roma, si è rivista la bozza di regolamento e tutte le proposte avanzate dalle com-missioni giovani d’Italia, sintetizzate in un unico documento, sono state recepite o già inserite nella bozza durante le prece-denti riunioni.Ecco alcune delle proposte avanzate dal Network Giovani e inserita nella bozza di regolamento:

DEfINIZIONI

Credito formativo (CfP):è l’unità di misura per la valutazione dell’impegno richiesto al professionista per il quale sussiste l’obbligo di formazione professionale continua

Anno formativo: è l’unità di tempo minima di svolgimento dell’attività di for-mazione;

Periodo formativo (Obbligo): è l’insieme di uno o più anni formativi che identificano l’arco di tempo minimo rispetto al quale il professionista dovrà assolve-re al proprio obbligo di formazione continua;

CONTENUTI

Il periodo di formazione è di 3 anni con un totale di CF (Crediti Formativi) pari a 90, dei quali è obbligatorio acquisire 10 CF sulla deontologia professionale;

I CFP vengono conferiti in funzione alle attività svolte (conve-gni, corsi, seminari, pubblicazioni, docenze, attività di ricerca, ecc ecc). Nel regolamento ci sarà un allegato riepilogativo con i pesi di ciascuna attività, al fine di raggiungere i CFP;

In alternativa alla formazione permanente o per lo meno con-siderata tale, è la certificazione delle competenze acquisite e rilasciata dal rispettivo Ordine Provinciale (Progetto Qing).Permane però l’obbligo di acquisire i 10 CF sulla deontologia professionale in ogni periodo formativo;

I giovani neoiscritti vengono dispensati dal primo periodo di formazione (primi 3 anni), si mantiene però l’obbligo dei 10 CF sulla deontologia professionale;

La formazione già obbligatoria per corsi specialistici (vedi aggiornamento Coordinatori Sicurezza, RSPP, prevenzione incendi, …) e dell’ingegneria forense (CTU e Mediazione Civile) è esplicitamente considerata e conteggiata tra i Crediti Formativi della formazione permanente.

Si considerano nella formazione continua gli incontri tecnici (gratuiti) delle aziende che presentano l’evoluzione tecnologi-ca. I seminari devono avere una forte connotazione tecnica più che quella commerciale.

Si valuta la retroattività del regolamento per chi negli ultimi anni ha seguito corsi di aggiornamento.

I contenuti sopra indicati sono quelli emersi durante la riunio-ne del 27 dicembre 2012.I tempi per la stesura del regolamento e consegna la ministero della stessa sono ristretti, pertanto il Gruppo di Lavoro è in “work in progress”, pertanto al momento della pubblicazione dell’articolo potrebbero sussistere delle variazioni.Gli iscritti verranno edotti mediante i canali comunicativi dell’Ordine.

Mauro Volontè

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In merito alle dichiarazioni dell’ex ministro Elsa Fornero sui giovani laureati che difficilmente trovano impiego perché sono troppo “choosy”, il nostro collega Ing. Mattia Fantinati della commissioni giovani dell’Ordine di Verona ha messo in luce attraverso una lettera inviata al ministro e alla stampa la reale situazione lavorativa dei giovani professionisti.Buona lettura!!

TROPPO “ChOOSy” DA RESTAREGentile Ministro Fornero,Eravamo ben consci che dopo la laurea non avremmo più trovato le opportunità di un tempo, che la gavetta iniziale sarebbe stata dura e lo stipendio basso, ma non ci siamo scoraggiati e abbiamo accettato tanti “primi impieghi” pur di incominciare, anche al limite della legalità e della deontologia professionale.Nelle aziende i neolaureati affrontano stage, contratti precari, co.co. pro che nascondono di fatto un tirocinio infinito che non approda mai a ruoli decisionali. La situazione non cambia nemmeno per chi trova posto negli studi, spesso è a partita iva senza contratto con 500-700 euro di “onorario” comprensivo di malattia, previdenza, ferie, e una presenza richiesta di otto ore al giorno, impedendo al “neo-libero professionista” di cercarsi altri clienti.Difficilmente si dà la possibilità di crescita a quegli ingegneri che oggi vengono menzionati come “i giovani”, ma che giovani non lo sono più, quelli che avevano entusiasmo e voglia di emergere ai quali è sempre stata messa davanti la fascia di lavoratori più anziani che ha fatto da “tappo” così come in politica fanno tutti i 70enni che conosciamo bene. Chi parla di occupazione dovrebbe rendersi conto che non ha senso avere un’alta percentuale di ingegneri occupati se poi hanno lavori instabili e malpagati.Capiamo il momento sfavorevole, la crisi. Ma non capiamo perché spendiamo molto per formare i nostri talenti, ma non riusciamo poi a dare loro un adeguato inserimento lavorativo rischiando di vanificare i nostri sforzi e vederli emigrare: qui ci sentiamo sempre dire: “Dobbiamo formarti e quindi non possiamo pagarti”. Poi varcati i confini torniamo ad esse-re gli ingegneri con le qualità che ci hanno reso famosi in tutto il mondo: senza esperienza vero, ma creativi, flessibili, e assolutamente preparati. Una situazione talmente diffusa e radicata da non essere nemmeno più oggetto di discussione. .Non capiamo perché anche dopo anni dalla laurea la musica non cambi, e ci rendiamo conto che è proprio la figura del professionista, dell’ingegnere, che ha perso smalto. Non ci servono nuove leggi, che per natura sono facilmente aggirabili, ma ci serve che la mentalità cambi. Abbiamo bisogno che si valorizzi il lavoro intellettuale che ora ha sempre più burocra-zia e sempre meno “ingegno”; dobbiamo riprenderci quella creatività e la professionalità che ci hanno reso famosi in tutto il mondo. È ora che Governo e Associazioni sinergicamente puntino alle generazioni future in modo concreto. Abbiamo la sensazione di essere in troppi e che nessuno sappia più dove metterci. Va regolato il numero di nuovi laureati in base al grado di assorbimento del mercato: le università, anche per il proprio tornaconto, hanno prodotto troppi ingegneri. Si stabilisca un reddito minimo garantito per i neo-laureati. Si promuovano le società che offrono ai giovani un percorso concreto che li veda stagisti, collaboratori, capi progetto ed infine partners come succede in molti paesi all’estero.Ci piacerebbe vedere la crisi come la considerava Einstein: un momento per rinascere, per sviluppare creatività, strategie nuove. Se talvolta non accettiamo un qualsiasi primo lavoro, ma cerchiamo di fare quello per cui abbiamo studiato, (ma si può dire anche investito) è perché sappiamo che magari guadagneremo un decimo di un portaborse e un centesimo di una velina, ma crediamo che le cose possano ancora cambiare e che in Italia i giovani talenti verranno di nuovo valorizzati. Ci sentiamo dire che siamo il futuro, il motore per ripartire dopo la crisi. Raccogliamo volentieri la sfida, ma sottolineiamo, sig. Ministro, che se siamo effettivamente così “choosy” da non emigrare all’estero è solo perché amiamo il nostro paese e vogliamo vederlo crescere anche grazie a noi.

Mattia FantinatiOrdine Ingegneri di Verona

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Il 19 ottobre 2012 il Gruppo Giovani Ingegneri ha orga-nizzato una visita tecnica presso la cementeria Holcim di Merone, che ha visto la partecipazione di 25 persone.

La visita ha avuto inizio dal centro visitatori, dove il grup-po è stato accolto dal direttore dello stabilimento ing. Luca Danuvola e da Simone d’Arienzo, ingegnere responsabile del processo.Qui è avvenuta la presentazione del gruppo Holcim e dell’impianto di Merone.Holcim è uno dei leader mondiali nei settori cemento e aggregati (sabbia e ghiaia), presente anche in altre atti-vità e servizi legati al mondo delle costruzioni come la produzione di calcestruzzo e asfalto.A livello mondiale a fine 2011 la struttura della Holcim conta 80.967 dipendenti presenti in più di 70 paesi, in 149 impianti a ciclo completo e centri di macinazione per la produzione di cemento con una capacità produttiva di 216 milioni di tonnellate. Il gruppo dispone inoltre di 492 cave di aggregati con impianti di selezione e 1435 impianti di calcestruzzo preconfezionato (fonte rapporto di sostenibilità Holcim 2011). La storia della cementeria di Merone inizia nel 1928, con l’entrata in funzione della “Società/Fabbrica di Cemento Portland Montandon & C.”, divenuta ufficialmente “Cementeria di Merone” nel 1941. Negli anni l’azienda cre-sce sino al 1996 quando entra sotto il controllo del gruppo svizzero Holderbank, che dal 2001 assume il nome Holcim. L’attività principale consiste nella produzione di cemento, ma negli anni l’attività è stata estesa alla produzione di altri materiali da costruzione come gli aggregati (sabbia e ghiaia) e il calcestruzzo.Terminata la presentazione ha avuto inizio la visita all’im-pianto: lo stabilimento di Merone è un’unità produttiva a ciclo completo, comprensiva quindi della fase di cottura.L’accesso all’impianto prevede l’utilizzo di calzature antin-fortunistiche e l’adozione di dispositivi di protezione individuali obbligatori per la visita (caschetto, occhiali, giubbetto alta visibilità, tappi per le orecchie).Il processo produttivo del cemento inizia con l’estrazione della materia prima (calcare, marna, argilla), contenente determinati elementi chimici quali carbonato di calcio, silice, alluminio e ferro. Per facilitare e ottimizzare la movimentazione e il trasporto i blocchi estratti dalla cava

vengono avviati ad un frantoio e quindi trasportati allo stabilimento. In stabilimento avviene la preparazione della materia prima, tramite le fasi di preomogeneizzazione (analisi che consente di definire le correzioni necessarie per otte-nere un'alimentazione ottimale del mulino delle materie prime), e quindi di macinazione (che consente di prepara-re una miscela omogenea di adeguata finezza, pronta per la fase successiva di cottura). (figura 1)

figura 1: macinazione della materia prima

La farina detta “cruda” così ottenuta viene stoccata in un silo e prima dell’immissione nel forno, avviene un processo di omogeneizzazione in modo da ottenere una composizio-ne chimica regolare. Il materiale viene quindi inviato al forno, dove avvengono le reazioni attraverso cui la farina “cruda” è trasformata in clinker. Il forno (figura 2) è un cilindro in metallo, rivestito all’interno di materiale refrattario; ha un diame-tro di 4m e lunghezza di 54m, con una capacità di 2.500 tonnellate/giorno.Durante la cottura il forno ruota sul suo asse e la collo-cazione in leggera pendenza permette l’avanzamento del materiale. La cottura avviene a temperature fino a 1.400-1.500°C, e il prodotto viene denominato clinker.Il clinker in uscita dal forno, viene stoccato in un apposito silo, e viene avviato alla successiva fase di macinazione, (figura 3). Vengono aggiunti materiali correttivi (come gesso, pozzolana, loppa e ceneri volanti): questi mate-riali conferiscono al cemento particolari caratteristiche rispondenti a esigenze di applicazione e prestazioni, quali

VIsITA TECNICA AGlI IMPIANTI HOlCIM DI MERONE

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la migliore lavorabilità, la resistenza agli agenti chimici, o il ritardo di presa.Dopo i necessari controlli di qualità svolti dal laboratorio, il prodotto viene quini insaccato in sacchi da 25kg o ven-duto sfuso .Tutto il ciclo produttivo viene monitorato dalla sala cen-trale (figura 4), operante 24 ore su 24: qui si ha un con-trollo su tutte le fasi del ciclo di produzione dall’ingresso della materia prima allo stabilimento fino all’uscita del prodotto finito.

Marco Cigardi

figura 2: forno

figura 3: mulino verticale

figura 4: sala centrale

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scommessa, ma soprattutto per il territorio comasco, che deve comprendere l’importanza di un cambiamento radicale per tutta la collettività: uno su tutti l’erogazione di servizi anche in lingua inglese da parte degli istituti pubblici (banche, poste, farmacie, biblioteche, ecc.).L’ingegneria informatica continua ad essere la facoltà più gettonata in laurea triennale, seguita dal Design di Prodotto e da ingegneria civile (Fig. 3). Le possibili motivazioni dietro questo dato vanno ricercate nella natura stessa del percorso di studi dell’ ingegneria informatica, che offre solide basi tec-niche in grado di rispondere in breve tempo alle richieste del mercato del lavoro.

La situazione cambia in maniera considerevole in laurea magistrale (Fig. 4), in cui è l’ingegneria gestionale a giocare un ruolo da protagonista. Anche in questo caso è il mercato del lavoro a dettar legge: avere una figura polivalente in azienda, che nei due anni accademici successivi è riuscita a colmare il cerchio delle competenze (strategia, marketing, logistica, produzione, controllo di gestione, ecc.), può essere davvero vantaggioso di questi tempi di incertezza. L’azienda stessa non dovrebbe ricercare altre figure più tecniche, ma potrebbe riposizionare anche per breve tempo, coprendo l’urgenza, la stessa persona. A questo punto sarebbe interessante ed oppor-tuno chiedersi se nel Polo di Como arriveranno, nei prossimi anni, possibilità di studio post-laurea come master dedicati o progetti particolari, in cui figure professionali, già avviate nel mondo del lavoro con determinati requisiti, possano ampliare le loro competenze e capacità. Ovviamente sempre nell’ottica di creare qualcosa che non sia concorrente all’offerta già pre-sente a Milano, ma che anzi la completi.

Marco Cattaneo

INARCAssA

Entrata nel settimo anno dall’introduzione della lingua inglese in laurea magistrale, la sede comasca del Politecnico di Milano continua ad essere una realtà d’elite e di vanto del nostro territorio. I dati relativi agli ultimi tre anni sono sostanzial-mente stabili, con un numero di iscritti che si aggira intorno ai 1.500 studenti (Fig. 1). Il dato non è da sottovalutare in tempi di crisi come quelli in cui stiamo vivendo, poiché molte statistiche e report sul mondo accademico italiano mostrano una flessione delle iscrizioni e degli interessi dei maturandi verso le lauree. Le ragioni di questo fenomeno si possono facilmente identificare in due aspetti: da una parte ci sono

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POlITECNICO DI MIlANO POlO DI COMO

ISCRIZIONI AL POLO DI COMO (fIG.1)

40% 60% ingegneria triennaleingegneria magistrale

gli alti costi degli atenei, sia come tasse sia come materiale didattico, a cui le famiglie fanno fatica a far fronte; dall’altra, invece, l’incertezza del mercato del lavoro su quali saranno le figure professionali più ricercate nei prossimi cinque anni ed il precariato, nonostante il titolo di dottori, che porta i giovani verso percorsi più professionalizzanti.Ecco che dunque il Polo di Como continua ad offrire un dif-ferenziale competitivo non indifferente, basato su due leve:• studiareinlinguainglese;• vivereinuncontestoglobale,formatodacirca50nazionalità.

Se nella laurea triennale, in lingua italiana, la presenza degli studenti stranieri è marginale (5% degli iscritti), in quella magistrale è ormai una realtà consolidata (Fig. 2). Questo dato risulta essere molto significativo non solo per il Politecnico di Milano, che continua a vedere vincente la sua

LAUREA MAGISTRALE - PROVENIENZA (fIG.2)

55% 45% studenti italianistudenti stranieri

LAUREA TRIENNALE - % DI ISCRITTI (fIG.3)

180

450

270

Ing. Civile e Ambientale Ing. Informatica Design prodotto industriale

50%

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30%

20%

10%

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LAUREA MAGISTRALE - % DI ISCRITTI (fIG.4)

60

300

240

Environmental & Geomatic Eng. Management Eng. Computing System Eng.

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risultati di pregio e ricchi di dettagli, in particolare se utilizza-to il telaio jacquard. La macchina jacquard aveva la funzione di inviare al telaio una serie di schede forate sulle quali era stato programmato il disegno da realizzare; la presenza o meno del foro sulla scheda influenzava il movimento dei fili di ordito (la trama è gestita dalla navetta).La tintura veniva realizzata con tecniche differenti a seconda che si dovesse trattare la matassa o il tessuto; in ogni caso in quel periodo venivano utilizzati coloranti all’anilina, tossici, ma che producevano colori vivaci e che non perdevano lucen-tezza con gli anni, come abbiamo potuto verificare osservando i campioni esposti. Un ulteriore trattamento è quello di stam-pa, svolto abilmente a mano dai tecnici stampatori, o con rulli che venivano fatti passare sul tessuto; gli strumenti esposti ci hanno permesso di apprezzare l’evoluzione tecnologica di questa operazione. Il Museo in sé è ricco di reperti del periodo, molti donati da industrie della Provincia di Como; in particola-re non passano inosservate le numerose macchine presenti e protagoniste delle diverse sale. Sono caratteristici però anche i campioni di tessuti, i quaderni scolastici di tessitori e tintori e i cartelli e gli avvisi per gli operai presenti nelle diverse industrie.Insomma, una visita consigliata anche per il legame storico del territorio Comasco con il settore tessile.Per informazioni relative a visite e orari si rimanda al sito uffi-ciale del Museo: http://www.museosetacomo.com/.

Sara Lucca

Il 30 Novembre 2012 il Gruppo Giovani Ingegneri ha organiz-zato una visita guidata presso il “Museo didattico della Seta di Como”. Ci ha accompagnato una guida molto competente che ha saputo informarci in modo chiaro e dettagliato sui prin-cipali trattamenti necessari per ottenere i tessuti in seta. Le sue spiegazioni e la visita delle sale, strutturate veramente in modo “didattico”, ci hanno permesso una buona comprensione del trattamento serico così come avveniva tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo. Dopo un’introduzione iniziale sull’allevamento e le caratteristiche del baco da seta, abbiamo osservato la strumentazione preposta alla trattura, operazione necessaria per svolgere il filo di seta che costituisce il baco. Era un lavoro molto faticoso, perché le operatrici dovevano lavorare con le mani in acqua quasi bollente per turni di più di dieci ore. I fili venivano accoppiati tra loro sempre in fase di trattura per ottenere un aumento della resistenza del filo stesso, in funzione anche del suo utilizzo finale: alte resistenze venivano richieste ad esempio per i fili che venivano utilizzati per il confezionamento dei paracadute.Una volta ottenute le matasse di fili grezzi, queste venivano trasposte in rocchetti che venivano quindi inseriti nelle mac-chine preposte alla torcitura del filo, ovvero quella procedura che permetteva di “attorcigliare” il filo in modo che i singoli fili di seta accoppiati precedentemente non tendessero a divider-si. Fatta questa operazione le matasse potevano essere tinte direttamente, oppure tessute mediante telai per poi tingere o stampare il tessuto risultante. La tessitura del filato era un’o-perazione abbastanza complessa, ma permetteva di ottenere

VIsITA Al MusEO DIDATTICO DEllA sETA DI COMO

Dettagli delle sale,da sinistra: telaio con macchina jacquard,preparazione alla tessitura

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«VOGLIAMO ESSERE UNA LOBBy ETICA E fARE RETE PER LA CRESCITA»Sabato 24 novembre 2012 a Milano, presso l’ex Palazzo del Ghiaccio, si è svolto il primo raduno dell’associazione degli ex alunni del Politecnico: eravamo oltre novecento tra ingegneri, architetti e designer. Obiettivo: fare networking (cioè fare rete) scambiando contatti, conoscenze ed esperienze in un clima di respiro internazionale. Sì, perché gli alumni del Politecnico sono sparsi in tutti i continenti e hanno contribuito, con la loro preparazione e le loro idee innovative, ad accrescere la già ottima nomea di cui gode il nostro ateneo nel mondo. Al raduno molti di loro sono venuti per portare lapropria testimonianza, in uno spirito di scambio che il rettore prof. Giovanni Azzone ha chiamato “The Give Back Principle” (il principio della restituzione): «Chi ha avuto la possibilità di ricevere una formazione di qualità senza spendere molto ades-so deve restituire al mondo, al Paese e alla nostra università, creando una rete professionale» La conduzione dell’evento è stata affidata a Enrico Bertolino, presentatore d’eccezione ed eccezionale, che con una sapiente miscela di verve e humour ha saputo mantenere viva l’attenzione durante tutta la gior-nata, orchestrando magistralmente presentazioni degli ospiti, aneddoti divertenti scelti ad hoc dal suo background, e spuntidi riflessione. Al mattino la manifestazione si è aperta con i saluti del Rettore e del Comitato organizzatore di AlumniPolimi, che hanno espresso entrambi orgoglio e soddisfazione per gli ottimi risultati raggiunti, tanto dall’associazione - oltre 18.000 adesioni in meno di un anno, con all’attivo numerose reunion e molti gruppi di discussione - quanto dagli ex-alunni stessi che hanno saputo valorizzare il Politecnico. Gli alumni che hanno contribuito in modo particolarmente significativo ad innovare e a migliorare il mondo - grazie al successo delle loro idee e delle loro aziende - sono stati selezionati dal comitato come ambasciatori delle capacità professionali e dei risultati di tutti i laureati del Politecnico di Milano, e sono saliti sul palco a raccontare la propria esperienza. A cinque di questi ambascia-tori è stato successivamente conferito il premio AlumniPolimi Award 2012, un riconoscimento speciale per essersi distinti nei valori chiave della formazione politecnica: Capacità, Creatività, Cultura, Innovazione e Tradizione.Questi stessi valori erano anche riportati su adesivi che ci erano stati distribuiti all’ingresso. Gli organizzatori ci hanno poi invitato ad attaccare sulla giacca l’adesivo (o gli adesivi) che ritenessimo più conformi al nostro spirito: in questo modo

AluMNIPOlIMI CONVENTION 2012

durante il pranzo sarebbe stato più semplice fare rete con colleghi che condividessero gli stessi valori. Sul sito web www.alumni.polimi.it potete trovare il resoconto e le fotografie del raduno; inoltre, nella sezione Minds shaping the world potete trovare schede e videointerviste degli ambasciatori e dei cinque premiati. E se non l’avete ancora fatto, sempre sul sito web potete iscrivervi alla comunità di AlumniPolimi, per con-dividere la vostra esperienza e restare aggiornati con tutte le numerose iniziative promosse dall’associazione durante l’anno.

AlumniPolimi e il gruppo Alumni ComoAll’interno della comunità di AlumniPolimi è possibile creare gruppi di persone che condividono gli stessi interessi, oppure partecipare in gruppi già esistenti, sempre nell’ottica di favo-rire lo scambio di idee e la crescita personale e professionale. A Como, su iniziativa di Mauro Volonté, ha preso il via dalla seconda metà del 2011 il gruppo Alumni Como, che opera in sinergia con il Gruppo Giovani Ingegneri del nostro Ordine e che vuole essere il punto di riferimento per tutti gli ingegneri di Como all’interno di AlumniPolimi. Ad oggi il gruppo conta oltre sessanta iscritti ed è uno dei più numerosi della comu-nità. Fare rete è importante e dobbiamo ricordarci che, come disse Charles R. White1 una ventina di anni fa, “networking è meglio che not working!”Per concludere segnaliamo che il 14 dicembre scorso è stata celebrata la festa di Natale al Polo di Como del Politecnico di Milano, e il nostro Gruppo Giovani Ingegneri è stato invitato in rappresentanza di Alumni Como per presentare AlumniPolimi e il gruppo locale di Como.

Luca Terzi

1 Charles R. White è il presidente di una società di consulenza per aziende in Baltimora. La sua frase divenne famosa dopo che fu richiamata

in un articolo del 1992 del Baltimore Sun che spiegava perché fare networking fosse importante nel lavoro. L’articolo originale, scritto da Ellen James Martin e intitolato “Networking really works for the job

seeker”, è consultabile gratuitamente sull’archivio wen del Baltimore Sun. Gli adesivi con i valori politecnici distribuiti ai partecipanti della Convention

© 2012 AlumniPolimi

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ARGOMENTI

Se è vero che la serendipità (la traduzione dall’inglese è pessima) è il trovare cose interessanti mentre si cerca altro, durante le scorse vacanze di Natale l’ho sperimen-tata mentre cercavo di far addormentare il mio piccolo FrancescoIn quel particolare frangente, infatti, mi è venuto il pen-siero che ora provo a sviluppare. Chi ha avuto la pazienza e la tolleranza di seguirmi negli anni, su queste pagine, sa che uno dei miei cavalli di battaglia è stato il sostenere che i neolaureati sono lungi dall’essere dei buoni a nulla “operativi”, e che sminuire il valore della laurea rispetto a quello dell’esperienza è sminuire il nostro stesso essere professionisti laureati. Ovviamente la battaglia - quella per cui usavo il cavallo, per l’appunto - è persa, e nel pensiero comune è forte l’idea che imparare facendo - learning by doing - sia molto meglio che imparare studiando - learning by studying -. Quello che è strano è che tale affermazione, valida per l’università, perda molta se non tutta la sua forza per i corsi cosiddetti “professionalizzanti”, su cui si basa il con-divisibile concetto della formazione continua e che sono, giustamente, all’ultima moda.Esemplificando si potrebbe dire che nel pensiero comune si ritiene che all’università non si impari nulla, mentre un corso di 20 ore, 40 ore, 100 ore apra le porte a magnifiche e progressive sorti professionali.Esemplificando ancor di più verrebbe da dire che aver sostenuto trenta esami - successivi a trenta corsi di molte ore - vale poco, mentre aver frequentato per qual-che pomeriggio delle lezioni, magari ascoltando sì e no, oppure giochicchiano con il cellulare se non addirittura dormendo, tanto l’esame finale non c’è, vale moltissimo, e consente di iscriversi ad elenchi, albi, sottoalbi e chi più ne ha più ne metta.Non nego che a me la cosa sembra molto strana, eppure pare che ai cantori della formazione continua (comunque giusta) o di altre meno utili quando non strampalate atti-vità lo stesso pensiero non venga mai.Leggevo qualche tempo fa di qualcuno che sosteneva, giustamente, che l’università è il luogo dove la società trasmette il massimo della conoscenza alle sue menti migliori, così che esse possano ampliarla e tramandarla: questa visione è purtroppo oggi del tutto persa, ma rimane quella dell’idea della professionalizzazione.

sTuDI, sTuDENTI E sTuDIATI

Non riuscendo affatto a comprendere come possa esistere questa contraddizione, che pure c’è ed è sotto gli occhi di tutti, mi sono sforzato al massimo per individuarne le cause e, dopo lungo spremermi le meningi, considerato pure che a pensare male si fa peccato ma si indovina, credo di essere giunto a una conclusione.La formazione continua - come già detto ottima nell’idea, forse meno efficace nella declinazione pratica - e i corsi professionalizzanti sono di grande moda perché costano, e c’è qualcuno che con gli stessi fa un enorme business. Con questo non voglio affatto affermare che la formazione post laurea non serve - ne sono anzi un convinto sosteni-tore -, desidero solo segnalare, sommessamente, che forse il sistema dei punti da totalizzare in un anno, per i quali si vedono stimati professionisti partecipare a lezioni tra le più bislacche e fantasiose, non è quello più efficace, e neppure è efficace continuare a proporre, da parte del legislatore, specializzazioni e sottospecializzazioni più o meno utili necessitanti dei mitici corsi. Dei primi - i punti -, che per gli ingegneri non sono ancora necessari, possiamo tranquillamente fare a meno, delle seconde, che ci riguardano appieno, non so se spesso siano fabbriche di aspirazioni deluse o solo oboli da pagare per lavorare.In pratica, per dirla come un mio illustre collega consi-gliere, a me questa storia che faccio un corso da 50 ore e divento cardiologo - è una battuta - sembra un po’ una scempiaggine.Probabilmente per risollevare l’immagine delle professio-ni, e con essa il loro prestigio sociale, è necessario risolle-vare immagine e prestigio delle università, vero motore del Paese soprattutto nell’età della conoscenza. Per fare ciò dovranno essere le università stesse, in primo luogo, a lavorare, ma dovremo essere anche noi a ricono-scere l’importanza di quelle che sono, di fatto, le nostre origini. E a questo punto la vera e utile formazione post laurea potranno farla le università stesse, insieme ad altre istituzioni (magari come il nostro Ordine e la nostra Fondazione), lasciando perdere quelli che hanno solo scopo di lucro. E peccato, o forse meglio, se qualcuno guadagnerà meno.

Andrea Tagliabue

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I CAMBIAMENTI DI INARCASSA RELATIVAMENTE ALLA PREVIDENZA

Poco più di un anno fa il Governo Monti emanava il Decreto “Salva Italia” (D.L. 201/2011). Con riferimento alle Casse di previdenza dei liberi professio-nisti, il decreto imponeva una verifica straordinaria dei conti finanziari di lungo periodo che comportava il superamento di uno stress test a 50 anni. Per Inarcassa la verifica si è tradotta nel passaggio, a partire dal 1° Gennaio 2013, al metodo contri-butiva pro-rata.Il Comitato Nazionale dei Delegati, che si è riunito a Novembre 2012 a Roma, ha scelto di disegnare un metodo contributivo “proprio” che per diversi aspetti si differenzia da quello defini-to dalla Legge 335/1995 in quanto riserva spazio per interventi di solidarietà e l’equità tra generazioni assicurando, come richiesto, la sostenibilità a 50 anni.Il nuovo Regolamento Generale di Previdenza deliberato dal Comitato Nazionale è stato approvato dal Ministero del lavoro e delle politiche Sociali con nota del 19.11.12.Cosa cambia nell’immediato (dal 1° Gennaio 2013).• Per tutti gli iscritti: nei rapporti di collaborazione e su tutti i

corrispettivi,anche quelli fatturati a ingegneri,architetti,associazioni o società di professionisti e società di ingegneria,si dovrà applicare in fattura il 4% del contributo integrativo. Questo è positivo per chi emette fattura perché con la nuova riforma una parte del contributo integrativo verrà retroces-so ed entrerà a far parte del nostro montante previdenziale.

• Per tutti i pensionati: nell’anno corrente e nel 2014 tutti i pensionati non più iscritti dovranno pagare un contributo di solidarietà straordinario e transitorio dell’1% sull’importo lordo di pensione. Sono escluse le pensioni di invalidità,di inabilità,reversibilità ed indiretta ai superstiti oltre a quelle con importi inferiori alla pensione minima.

I pensionati iscritti che continuano la professione e i pensio-nati di anzianità verseranno invece il 2%.

Il contributo di solidarietà verrà trattenuto sull’importo mensile della pensione.

E’ possibile che la norma venga prorogata anche negli anni successivi da parte del Comitato Nazionale Delegati per valide motivazioni.

• Le agevolazioni per i giovani rimangono invariate purchè il reddito dichiarato sia inferiore al primo scaglione pensiona-bile (ad oggi € 43.750,00).

Ai giovani iscritti under 35 che,dopo il periodo di riduzione,pagheranno l’intero contributo per altri 25 anni anche non continuativi, sarà accreditata da Inarcassa una contribuzione figurativa per i periodi di riduzione fino al con-corso dell’intera contribuzione dovuta. INARCASSA: PUBBLICA O PRIVATA?Inarcassa, pur essendo privata, è soggetta al controllo pubbli-co di ben tre Ministeri (ci sono 5 Revisori dei Conti di cui tre di nomina ministeriale).Il Consiglio di Stato si è opposto a considerare l’ente come Cassa privata (ribaltando una sentenza del TAR precedente-mente vinta dalle casse private) limitandone,in contrasto con i principi fissati nel Dlgs 509/1994, l’autonomia finanziaria e gestionale.Inarcassa è stata così inserita nell’elenco ISTAT degli enti pubblici o equiparabili con tutte le ricadute che ne conseguo-no diventando Pubblica o Privata a seconda delle opportunità: considerata privata quando è iniquamente tartassata (doppia tassazione addirittura) sui capitali, immobili ecc. mentre deve comportarsi quale ente pubblico in tutte le procedure di appalto dei lavori, blocco assunzioni di personale, burocrazia, stress test a 50 anni e da ultimo la Spending Review per la quale è già stata obbligata al versamento nelle casse dello stato di una quota percentuale dei propri risparmi.E’ curioso come gli enti pubblici o equiparabili generalmente percepiscano fondi dallo stato mentre Inarcassa, al contrario, oltre a non gravare, debba continuare a versare somme alla gestione pubblica senza far godere ai propri iscritti delle stesse agevolazioni.

LA fONDAZIONESi sta perfezionando l’attività della Fondazione al fine di diventare un importante interlocutore in grado di sostenere gli interessi degli ingegneri e architetti liberi professionisti e creare le idonee condizioni per modificare la percezione e l’immagine esterna della professione migliorandone le oppor-tunità di lavoro.Per diventare Socio è sufficiente il versamento di € 12,00 valido per tutto l’anno.

Pier Giuseppe LozejDelegato Inarcassa Ingegneri della Provincia di Como

RAPPORTO INARCAssA N°1-2013

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stralcio dell’intervento del Presidente della FONDAZIONE INARCASSA, arch. Andrea Tomasi al convegno “Il Mestiere Del Costruire”- ROMA - MAXXI - 28 novembre 2012.

La Fondazione nasce quale atto concreto, positivo, del Comitato Nazionale dei Delegati, l’organo di governo di Inarcassa , per dare, in un momento di enorme difficoltà, una risposta sostanziale, tangibile, al palese malessere, (ma meglio sarebbe definirlo, mi si perdonerà la facile citazione, il grido di dolore) degli architetti e degli inge-gneri italiani che vivono esclusivamente di libera profes-sione. Gli iscritti a Inarcassa. sono oltre 160.000, un numero veramente rilevante, enorme.Già questo numero ci dà la misura di quanto effettiva sia la difficoltà di accesso alla nostra professione: senza addentrarsi nelle statistiche, basti pensare che ci sono più architetti in Italia che negli Stati Uniti; in Italia c’è un architetto ogni 400 abitanti, in Francia uno ogni 2.500, in Inghilterra uno ogni 5.000.Oggi, purtroppo la situazione è veramente molto grave: oltre 160.000 architetti e ingegneri che vivono solo di libe-ra professione non ce la fanno più ed è giunto il momento di evidenziarlo pubblicamente.

Vi sono urgenti modifiche che chiediamo: in primis, vi è senz’altro necessità di una completa revisione del D.Lgs. 163 del 2006, meglio noto come Codice degli Appalti, per gli aspetti che riguardano l’affidamento degli incarichi professionali (mi si perdonerà, ma io persevero a chia-marli così, anche se, oggi, la definizione corretta dovrebbe essere: appalto di servizi di ingegneria) .Il vulnus del 163 sta proprio in questo: nell’aver fatto, per la normativa di affidamento degli incarichi professionali, un sostanziale “copia/incolla” delle modalità previste per gli appalti dei lavori.Ma chi mai, per scegliere un avvocato che lo difenda in giudizio o un medico che lo guarisca, lo selezionerebbe su basi essenzialmente economiche o, peggio, col criterio del prezzo più basso?Noi tutti conosciamo bene la genesi di questo, che origina da lontano, dal 1992, con la Direttiva Servizi; forse non tutti abbiamo presente che, nel tempo, molti altri Stati

membri hanno però calibrato differentemente le moda-lità di affidamento degli incarichi professionali rispetto all’appalto dei servizi più diversi, come quelli di pulizia, di mensa, e così via.

In Italia nel 2003, con grande enfasi mediatica, sono state di fatto depotenziate le tariffe professionali, eliminando il vincolo del rispetto dei minimi tabellari; nel 2012, con altrettanta enfasi, si sono addirittura cancellate le tariffe, non solo, se ne è vietata anche la semplice citazione. Questo per poi, solo qualche mese dopo, reintrodurle, se non altro per determinare il valore del lavoro professiona-le: cambia solo il nome, sono diventate “parametri”.Tutta questa attività è stata fatta dai vari governi richia-mandosi ai valori messianici della libera concorrenza e della necessità di liberalizzazione del mercato professio-nale richiesteci dall’Europa comunitaria.Peccato, però, che, se andiamo a vedere lo Stato di riferimento per eccellenza delle qualità comunitarie, la Germania, veniamo a sapere che lì non solo le tariffe professionali esistono ancora, ma sono minimi tariffari inderogabili e che, recentemente, esse sono state com-plessivamente riviste, riadeguandole ai nuovi costi ed ai nuovi servizi che la complessità dell’agire professionale oggi richiede.

“lIbERAlIZZIAMO lE IDEE, NON I COMPENsI”

ArchitettoAndrea Tomasi Presidente della Fondazione Inarcassa

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Liberalizziamo le idee, non i compensi.

Abbiamo vissuto sulla nostra pelle, come tutti gli Italiani, (forse noi un po’ di più?) i diversi decreti che si sono suc-ceduti; e fra questi anche quello della revisione della spesa pubblica, la nota spending review.In tutta onestà, come architetti e ingegneri che vivono di sola libera professione, coltivavamo la speranza che, nella riorganizzazione della spesa pubblica, venisse final-mente e definitivamente eliminata una voce rilevante e assolutamente ingiustificata. Mi riferisco all’incentivo che viene corrisposto agli uffici tecnici pubblici per le attività professionali interne.

In primo luogo è oggettivamente difficile comprendere perché, per svolgere solo e unicamente il proprio lavoro, proprio quello e solo quello per cui si è stati assunti, e nel normale orario quotidiano, si possa percepire un incenti-vo. Un incentivo non irrilevante: il 2% del valore dei lavori da eseguirsi. Questo incentivo del 2%, ultima tariffa garan-tita rimasta nel mondo professionale, vale ogni anno più di 500 milioni di Euro.Non desti stupore come, in un momento di riordino della spesa pubblica noi, forse ingenuamente, sperassimo potes-se costituire una consistente voce di risparmio.

Noi riteniamo che il pubblico debba essere ben struttu-rato, veloce ed efficiente nell’attività di programmazione delle opere, attività che oggi costituisce il vero tallone d’Achille dei Lavori Pubblici, così come nell’azione di con-trollo, lasciando tutto il resto all’ambito privato.Infine, ultimo tema, ma non certo per importanza, è quel-lo dell’enorme confusione di ruoli che contraddistingue il nostro mondo, il nostro modo di essere professionisti. Dopo tanti, tanti anni di dibattito sulle professioni ordi-nistiche e sulle loro regole, la nuova recente legislazione è stata, almeno per noi, fortemente deludente: la porta-ta delle novità introdotte, onestamente, non richiedeva cotanta gestazione.

Noi ci aspettavamo un atto di chiarezza: la netta e palese distinzione tra coloro che svolgono la professione di archi-tetto e di ingegnere in prima persona, assumendosene tutte le responsabilità ed i rischi che ne conseguono, e

coloro che, numero non irrilevante, rimangono iscritti agli Ordini con le motivazioni più diverse: per ragioni culturali, o affettive, per giusto orgoglio, per non precludersi una qualche opportunità, perché la quota non ha costi proibi-tivi… tutti soggetti, insomma che nella vita fanno altro.Vi sono molti modi di essere ingegnere o architetto, tutti di pari dignità, ma per una serie di ragioni, non ultimo anche di ordine fiscale e previdenziale, è opportuno vi sia una distinzione tra i diversi modi di fare l’architetto o l’ingegnere.

All’interno di questa confusione di ruoli, infine ve ne è una ulteriore, ben più grave e inaccettabile: quella che vede pubblici dipendenti esercitare atti di libera professione.E’ incomprensibile che venga concesso il part-time al pub-blico dipendente, architetto o ingegnere, per consentirgli poi di fare il libero professionista, ponendolo quindi nella condizione di essere al mattino controllore ed al pomerig-gio al lavoro nel proprio studio: al pubblico dipendente deve essere, come peraltro le norme generali prevedono, assolutamente vietata qualsiasi attività all’esterno dell’En-te di appartenenza; il part-time, quando concesso, deve prevedere il divieto assoluto all’esercizio professionale.Su tutto questo, ma evidentemente non solo, la Fondazione si impegnerà a fondo. Per fare ciò, però, abbiamo bisogno del sostegno dei colleghi, che invitiamo ad iscriversi numerosi, come invitiamo ad aderire tutti coloro, Enti e Società, che hanno a cuore il nostro mondo.Grazie.

Andrea Tomasi

Tutti gli iscritti ad Inarcassa possono aderire alla FONDAZIONE, nata per sostenere a tutti i livelli i liberi pro-fessionisti: nel sito www.fondazionearching.it si trovano le modalità di adesione (il costo annuo è veramente esiguo: € 12,00)

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Le Torri1 di Como, inglobate o adiacenti, alla cinta muraria medievale, sono quattro edifici di proprietà del Comune per i quali, allo stato attuale, non esiste una destinazione d’uso e un programma di manutenzione e valorizzazione. L’obiettivo della tesi di laurea2, di cui questo saggio è una breve sintesi, è di colmare queste lacune e porre l’attenzione sulla conservazione pro-grammata dei beni monumentali.Data l’importanza storica delle Torri, si è resa neces-saria un’approfondita ricerca documentale che ha permesso di conoscere quelle che sono state le tra-sformazioni che le Torri hanno subito nel tempo. In particolare tre sono gli edifici che ancora oggi si trovano addossati alle mura: Torre Gattoni, Porta Torre e Torre San Vitale. Torre Pantera è posta in una zona della città, quella prossima al Duomo, in cui le antiche mura non sono più visibili, ma l’accorpamento alla cinta mura-ria trova riscontro nelle fonti storiche. Oltre la ricerca storica, è stata sviluppata un’indagine conoscitiva molto approfondita tramite una campagna di rilievo topografico, fotografico e materico, che ha permesso di acquisire informazioni di tipo geometrico e patologico delle superfici. In particolare la valutazione del rilievo geometrico ha evidenziato la presenza di preoccupanti fuori piombo in alcuni prospetti, soprattutto per quanto riguarda Torre Gattoni e Torre Pantera. La valutazione delle patologie di degrado3 ha permesso invece uno

PERCORSI MEDIEVAlIA COMOINTERVENTI DI CONSOlIDAMENTO STRuTTuRAlE E RIfuNzIONAlIzzAzIONE DEllE quATTRO TORRI luNGO lE MuRA MEDIEVAlI, PROPOSTI IN uNA TESI DI lAuREA DEl POlITECNICO DI MIlANO

1 Si tratta di Torre Pantera, situata in piazza Verdi, Torre S. Vitale, inglobata nello spigolo sud orientale delle mura medievali, \Torre Gattoni inglobata nello spigolo sud occidentale, e Porta Torre, posizionata al centro delle mura meridionali.2 Si fa riferimento alla tesi di laurea Percorsi medievali a Como: le torri lungo le mura – consolidamento e valorizzazione del patrimonio

medievale comasco, sviluppata dagli autori di questo saggio presso il Politecnico di Milano nel 2011, relatore prof. L. Jurina, correlatore ing. A. A. Bassoli, controrelatore prof.ssa M. Grecchi. La tesi è stata elaborata grazie all’inedita collaborazione fra allievi della Scuola di Architettura (Anna Serafini, nata nel 1987 a Bergamo) e della Scuola di Ingegneria (Filippo Magatti, nato nel 1986 a Como, e Nicolò Zugnino, nato nel 1985 a Novara). Le quattro torri sono state oggetto di approfondita analisi e di progetti d’interventi

di manutenzione, consolidamento strutturale, e recupero funzionale, presentati in questo saggio.3 E’ stata eseguita una mappatura delle patologie di degrado su tutti i prospetti delle torri in oggetto seguendo le linee guida della

norma UNI 11182/2006.

studio sulle prestazioni residue degli edifici e sul loro stato di conservazione, evidenziando alcuni principali problemi: la disgregazione del paramento murario della fascia di coronamento, dovuta al degrado dello strato di tenuta e alle infiltrazioni d’acqua; la mancan-za di alcuni elementi lapidei per effetto del distacco e della caduta di parti; depositi superficiali e croste, nonché efflorescenze e concrezioni dovute a fenomeni di percolamento, allo smog, alla presenza di fauna; un quadro fessurativo diffuso nei giunti di malta che lega-no gli elementi lapidei, dovuto ai cicli di gelo e disgelo, alla presenza di vegetazione, al vento, alle vibrazioni del traffico, distribuito uniformemente sulle parti alte delle torri e puntualmente sulle parti inferiori; la pre-senza di vegetazione, legata alla forte umidità e alla mancata manutenzione; il degrado antropico, presente nelle parti basse delle torri, sporadico ma difficilmente asportabile. Questo quadro conoscitivo potrebbe esse-re ulteriormente approfondito tramite una serie di prove diagnostiche ed un piano di monitoraggio dello stato di conservazione, per i quali è stato elaborato un pro-getto relativo a ciascuna delle torri. Completata la fase conoscitiva degli edifici è stata elaborata una proposta di campagna di manutenzione straordinaria, valutata per ogni torre a seconda delle necessità evidenziate e approfondita negli aspetti operativi, tecnici ed economi-ci. Gli interventi necessari, da effettuare nell’immediato

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futuro, sono: la pulizia dei prospetti da agenti biologici e macchie, la ristilatura dei giunti tra le pietre e la ripara-zione della copertura. Il costo totale di tali interventi per tutte e quattro le torri è stato quantificato con una cifra pari a 230.000 euro circa, per una durata equivalente di 700 uomini giorno. Questi valori sono piuttosto alti poi-ché le lavorazioni hanno un’elevata incidenza percen-tuale della manodopera. Successivamente si è proposto un piano di manutenzione programmata, che consiste in una serie di controlli, diagnosi e interventi di piccola intensità, al fine di conservare le Torri in buone condi-zioni e prevenire ulteriori interventi di tipo straordinario. Il piano consiste in una serie di schede che simulano i compiti del funzionario pubblico: una scheda di rilievo, che permette di mappare le anomalie eventualmente riscontrate sulle Torri; una scheda di diagnosi, che con-tiene delle indicazioni circa gli interventi da effettuare secondo un sottoprogramma temporale o prestazionale; una scheda di registro, a memoria delle attività ispettive o di intervento eseguite. Infine si sono pensate delle proposte di interventi di consolidamento strutturale e di rifunzionalizzazione che possano permettere la fruizione delle Torri.

Torre Pantera è sita in piazza Verdi, di fronte all’abside del Duomo e al Teatro Sociale, e non lontana dalla Casa del Fascio di G. Terragni, in un punto quindi particolar-mente strategico dal punto di vista storico e culturale. La torre si presenta come un parallelepipedo cavo privo di impalcati e di copertura, crollata nell’ottobre del 2010. Al piano terra è presente un locale voltato e, adiacente alla torre, è collocato un vano scale, entram-bi puntellati per contrastare i cedimenti e le lesioni.

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L’interpretazione del quadro fessurativo della torre ha messo in luce il distacco e il cinematismo rotatorio ver-ticale dei paramenti murari prospettanti verso la piazza Verdi. Il progetto di consolidamento di Torre Pantera4 consiste quindi in una serie di interventi volti a ripristi-nare la scatolarità dell’edificio e a renderlo nuovamente agibile. Si propone innanzitutto la realizzazione di un vespaio armato, che ripartisce meglio i carichi verticali a livello fondazionale. La volta viene rinforzata tramite una cappa armata estradossale, mentre gli antichi livelli superiori vengono ripristinati con la creazione di cerchiature e nuovi solai. La ricostruzione dei nuovi impalcati prevede la posa di un profilo metallico peri-metrale con la duplice funzione di cerchiare la struttura, mediante un collegamento diffuso dei profili alla com-pagine muraria, e di offrire un piano di appoggio per i pannelli lignei che formano l’impalcato di calpestio. I pannelli adottati sono in legno multistrato, hanno fun-zione strutturale e non necessitano di ulteriori elementi di sostegno. L’ancoraggio dei nuovi solai alla struttura verticale avverrà riutilizzando le buche esistenti nella muratura, che erano sede delle travi degli antichi solai. Il consolidamento del vano scale è previsto tramite la cerchiatura dello stesso e l’appensione, delle rampe esistenti, alla copertura. La copertura, sia della torre che del vano scale, è stata pensata con la stessa tec-nologia dei solai, con l’aggiunta degli opportuni strati di completamento. Il progetto comprende inoltre un con-solidamento murario tramite l’utilizzo della tecnica del Reticolatus5. Tutti gli interventi sono stati pensati nel rispetto dell’esistente, in modo da modificare minima-mente l’aspetto del monumento e utilizzando materiali compatibili con le murature esistenti.

Torre Pantera Porta Torre

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Porta Torre è collocata al centro delle mura meridio-nali, in corrispondenza di piazza Vittoria, ed è utilizzata come porta di accesso all’area pedonale del centro storico. Allo stato attuale, l’edificio è privo di solai e di copertura ed è potenzialmente un luogo ideale per ammirare la città dall’alto. Si è prevista quindi l’instal-lazione di una scala metallica all’interno di essa che possa permettere di elevare il punto di vista dell’os-servatore portandolo a beneficiare di un nuovo punto di vista sul centro storico, garantendo al pubblico un rapporto più diretto e ravvicinato con il monumento e permettendo al cittadino comasco o al turista di riscoprire la presenza fisica della torre. Una progetta-zione architettonica e strutturale molto approfondita ha permesso di realizzare una scala dalle forme uniche e irregolari che si pone in contrasto con un edificio quasi millenario, valorizzando la presenza reciproca.La proposta d’intervento consiste nella realizzazione di una nuova struttura, autonoma rispetto alla torre, che permette al pubblico e agli addetti alla manuten-zione, di salire all’interno della torre e di giungere in sommità. La scala si sviluppa con una forma sinuosa che si intreccia attorno a quattro grandi pilastri, richia-

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mando alla mente la leggerezza di un lungo nastro. Quest’immagine è accentuata dal trattamento scelto per i due parapetti: uno pieno, opaco, in acciaio Cor-Ten; l’altro quasi trasparente, costituito da una ringhiera in acciaio zincato. La forma e la scelta dei materiali hanno l’intento di distinguere chiaramente l’intervento dall’e-dificio antico in cui si colloca e di creare un oggetto che attiri il pubblico e renda maggiormente interessante la salita. Il nastro di Cor-Ten parte da terra, dall’arco ovest della facciata sud, e va ad abbracciare i pilastri, ad uno ad uno, fino ad arrivare in cima, dove compie un giro di ronda attorno al perimetro interno delle mura. Le rampe rettilinee s’interrompono in corrispondenza dei pilastri, dove si trasformano in pianerottoli semi circola-ri che fasciano il pilastro ancorandosi ad esso.La partenza del percorso è stata collocata intenzional-mente all’interno di uno dei due archi della facciata sud, e quasi al di fuori della torre, per invitare alla salita e per segnalare all’esterno la presenza dell’intervento. Le prime due rampe di scala sono addossate al muro interno ovest, così da non intralciare il passaggio dei pedoni, dei ciclisti e delle eventuali vetture che possono sfruttare il passaggio sotto l’arco a est. In sommità è

4 Il progetto è stato svolto in collaborazione con lo Studio Tecnico del Prof. Ing. L. Jurina, per il quale gli autori hanno redatto parte del materiale che costituisce il progetto esecutivo presentato all’Ufficio Tecnico del Comune nel maggio 2011. Il progetto di consolidamento strutturale di Torre Pantera è stato commissionato al Prof. Ing. L. Jurina dal comune a seguito del crollo della copertura avvenuto il 25 ottobre 2010.5 Il Reticolatus è una tecnica di rinforzo per murature irregolari, principalmente in pietrame, in grado di salvaguardare il mantenimento

delle caratteristiche di faccia a vista. La tecnica consiste nell’inserimento nei giunti di malta di una maglia continua costituita da sottili trefoli in acciaio i cui nodi sono fissati mediante barre metalliche trasversali al paramento murario. Il risultato finale è quello

di una muratura armata per la quale si possono ottenere, incrementi della resistenza a compressione, a taglio e a flessione ed anche un efficace collegamento trasversale tra i paramenti della muratura. La tecnica è compatibile con la conservazione materica

del manufatto e durevole. La tecnica è stata sviluppata dal prof. A. Borri dell’Università degli Studi di Perugia.

Torre Gattoni Torre S. Vitale

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stata creata una pas-serella rettangolare, ribassata di quasi 40 cm rispetto al corona-mento e distanziata di 30 cm, che ricalca il perimetro interno della torre. Il livello della pas-serella e la posizione interna del parapetto pieno, consentono di alterare solo minima-mente l’aspetto esterno d’insieme della torre. La passerella in sommità è più larga delle rampe di scale, così da permettere la sosta per osservare il panorama che si apre sulla città. Porta Torre è alta 34 m, e dalla sua sommità si gode quindi di una nuova vista sul centro storico e sulle colline che lo circondano, fino ad intrave-dere il bacino del lago. In conclusione, le Torri medievali di Como non ricoprono un ruolo di primaria importanza se comparati ad altri e più conosciuti e frequentati monumenti della città; per questo motivo si trovano in uno stato di parziale o totale incuria.Le patologie che interessano i prospetti hanno evidenziato un gran numero di conci murari che tendono a staccarsi e che rappresentano un grave pericolo per incolumità pub-

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blica, pertanto gli interventi di manutenzione straordinaria sono urgenti

e necessari. Per garantire una migliore conservazione nel tempo dei monumenti sono necessari successivi interventi di consolidamento, come le cerchiature, che migliorino il comportamento strutturale degli edifici. In ultima analisi, gli interventi proposti per il recupero e la rifunzionalizzazione, potrebbero rappresentare l’occasio-ne per porre maggiore attenzione sui monumenti ana-lizzati, sottraendoli allo stato di incuria in cui si trovano.

Filippo MagattiAnna Serafini

Nicolò Zugnino

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GIuRIsPRuDENZA

La recente sentenza n. 686/2012 del Consiglio di Stato offre l'occasione per rileggere, secondo diritto interpretato con buon senso, il riparto di competenze tra ingegneri juniores e seniores di cui al d.P.R. 328/2001. Le questioni sottoposte all'esame dei giudici di Palazzo Spada, e concernenti la progettazione in zona sismica, hanno necessitato il chiarimento di un quadro norma-tivo di per sé lineare ma che, evidentemente, lasciava spazio a dubbi ed incertezze interpretativi. Senza voler procedere ad una parafrasi della sentenza in commento, si ritiene comunque opportuno ripercorrerne, seppur brevemente, i tratti salienti. La vicenda prende avvio con il ricorso presentato da un inge-gnere junior avverso un provvedimento della Regione Calabria e un parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici da cui emergeva, in buona sostanza, l'incompetenza degli ingegneri (ed architetti) juniores alla elaborazione di progetti in zona sismica. Il T.A.R. Calabria, avanti al quale era stato instaurato il giudizio, aveva respinto il ricorso, interpretando in maniera, forse, eccessivamente stringente le prescrizioni normative di cui all'art. 46 d.P.R. 328/2001 che individua, in linea generale, le competenze rispettivamente attribuite ad ingegneri juniores ed ad ingegneri seniores.In particolare, secondo il giudice di primo grado, la competenza degli ingegneri juniores consistente nella “progettazione di costruzioni civili semplici con l'uso di metodologie standardiz-zate” escluderebbe per questi la possibilità di essere chiamati a risolvere problemi di particolare complessità, nel senso che né l'opera da realizzare, né le metodologie da applicare devono risultare complesse. Ciò premesso, e considerato che a detta del T.A.R. Calabria “le costruzioni in zona sismica, dovrebbero sempre reputarsi di speciale difficoltà, poiché la loro proget-tazione presupporrebbe l'applicazione di metodologie e nor-mative complesse e richiederebbe una conoscenza avanzata dell'ingegneria strutturale e geotecnica”, non è difficile trarne le (logiche) conseguenze: la progettazione in zona sismica è una progettazione complessa, quindi non semplice, e come tale preclusa agli ingegneri juniores. Avverso la decisione del T.A.R. Calabria veniva proposto appello avanti al Consiglio di Stato il quale, riformando la sentenza oggetto di gravame, accoglieva il ricorso. Nel far luce sulle questioni sottopostogli, il supremo consesso della giustizia amministrativa svolge una dettagliata disanima del richiamato art. 46 del d.P.R. 328/2001.Come già in parte osservato, tale norma provvede a distribu-ire le tradizionali attività attribuite alla figura professionale dell'ingegnere, tenendo conto dell'intervenuta distinzione tra ingegneri seniores (in possesso di laurea specialistica) ed inge-gneri juniores (in possesso di laurea c.d. breve) introdotta della

L. 4/1999 di riordino dell'ordinamento universitario.La disposizione in questione, quindi, lungi dall'innovare “la materia delle attività riservate o consentite alla professione de qua, ne attua invece una mera ripartizione, previa individua-zione di un criterio di carattere generale, facente riferimento alle professionalità conseguite a compimento dei diversi per-corsi formativi di accesso, relativi, rispettivamente alle lauree (brevi) ed alle lauree specialistiche”. Una volta ricostruito il tessuto normativo sotteso alla controversia, il Consiglio di Stato si sofferma sull'interpretazione delle espressioni letterali con-tenute nell'art. 46 d.P.R. 328/2011 e, in particolare, sul concetto di “costruzioni civili semplici, con l'uso di metodologie standar-dizzate” che caratterizza la categoria degli ingegneri juniores. Dalla lettura delle disposizioni in esame, il Consiglio di Stato riscontra immediatamente “l'assoluta assenza di qualsivoglia richiamo, in senso preclusivo, alle costruzioni insistenti in area sismica”. Ne consegue che la progettazione ed esecuzione di opere in dette aree rientra, senza ombra di dubbio, nel para-metro concettuale dell'espressione “costruzioni civili semplici, con l'uso di metodologie standardizzate”. Si tratta di una con-clusione coerente, e per certi versi obbligata, se si considera che, a seguito del Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 14 gennaio 2008, sostanzialmente non esistono più aree nel territorio italiano non classificate quali “zone sismiche”: infatti, tutto il territorio nazionale è stato classificato in quattro zone sismiche, da 1 a 4 , secondo livelli di pericolosità sismica decrescente. Pertanto, alla luce dell'attuale classificazione del territorio del nostro Paese, affermare che le costruzioni in zona sismica siano sempre e comunque connotate dalla necessità di “risolvere problemi di rilevante complessità”, ovvero “non semplici”, e quindi precluse agli ingegneri juniores, apparireb-be paradossale oltre che in evidente contrasto con il quadro legislativo e regolamentare vigente. In altri termini, pur non escludendo la specificità della progettazione in area sismica, il criterio ex lege - “costruzioni civili semplici, con l'uso di metodologie standardizzate” - non può essere aprioristicamen-te inteso come esclusivo in ogni caso della possibilità per gli ingegneri juniores di progettare opere nelle suddette aree.In queste ipotesi, ossia allorché si verta nel campo della proget-tazione e direzione dei lavori in dette aree, sarà necessario svol-gere una valutazione caso per caso, che tenga conto in concreto dell'opera prevista, delle metodologie di calcolo utilizzate, e che potrà essere tanto più rigida e “preclusiva”, allorché l'area sia classificata con un maggior rischio sismico.

Mario LavatelliAvvocato, consulente legale dell’Ordine

lA PROGETTAZIONE DI OPERE IN ZONA sIsMICA: INGEGNERI JuNIOREs E sENIOREs A CONfRONTO

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In materia tributaria la L. 24.12.2012 n° 228 (cosiddetta Legge di stabilità, ex legge finanziaria) introduce impor-tanti novità. La legge ha assorbito le disposizioni di alcuni decreti legge destinati a non essere convertiti per effetto delle dimissioni del Governo e dello scioglimento delle Camere; per le medesime ragioni, ha anticipato anche il contenuto del consueto “DL milleproroghe” di fine anno. La norma si compone di un unico articolo contenente 561 comma.

DEDUCIBILITA’ DELLE AUTO AZIENDALI E DEI PROfESSIONISTI (COMMA 501)La norma riduce ulteriormente al 20%, rispetto alla riduzione al 27,50% già prevista nel corso del 2012 (L. n° 92/ 2), la per-centuale di deducibilità dei veicoli aziendali e dei professioni-sti. Nessuna modifica è stata apportata, invece, con riferimen-to al tetto massimo di costo fiscalmente riconosciuto previsto dall’art. 164 TUIR (pari nel caso di acquisto ad € 18.076 per l’autovettura, € 2.065 per il ciclomotore).Resta altresì ferma la maggiore deducibilità dell’80% per i vei-coli utilizzati da agenti e rappresentanti di commercio, con i medesimi limiti di costo fiscalmente rilevante previsti dall’art. 164 (€ 25.823 per l’auto).La L. 92/2012 aveva ridotto dal 90% al 70% la percentuale di deducibilità prevista per i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta, misura che non è stata modificata. Tutte le nuove percentuali di deducibilità si applicano a decorrere dall’1.1.2013 per i soggetti “solari”; nella determinazione degli acconti dovuti per il periodo di imposta di prima applicazione si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe deter-minata applicando le nuove disposizioni.

RIVALUTAZIONE DEL COSTO DI TERRENI E PARTECIPAZIONI (COMMA 473)E’ stato nuovamente riaperto il termine per la ridetermina-zione del costo o valore d’acquisto delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati e dei terreni (agricoli o edificabili), non detenuti in regime d’impresa, prevista, rispettivamente, dagli artt. 5 e 7 della L. 28.12.2001 n° 448 e già oggetto di numerose proroghe, mediante la redazione di un’apposita perizia giurata di stima e il versamento della prevista imposta sostitutiva.

Per avvalersi della riapertura di cui alla L. 228/2012, il requisi-to del possesso della partecipazione non quotata o del terreno deve essere verificato alla data dell’1.1.2013 (prima 1.7.2011).Pertanto, non possono beneficiare della disciplina in esame i soggetti che:• non sono più possessori delle partecipazioni o dei terreni

alla data dell’1.1.2013;• hanno acquisito le partecipazioni dopo l’1.1.2013, compresi

eredi e donatari.Entro il nuovo termino del 1.7.2013:• un professionista abilitato (es. dottore commercialista,

ingegnere, geometra, ecc.) deve redigere e asseverare la perizia di stima della partecipazione non quotata o del ter-reno;

• il contribuente interessato deve versare la prevista imposta sostitutiva (per intero o prima rata).

La L. 12.7.2011 n° 106, con riferimento alla precedente riapertura dei termini, ha previsto particolari disposizioni in relazione ai soggetti che si sono già avvalsi della facoltà di rideterminazione dei valori e che effettuano una nuova rivalutazione; tali disposizioni, ancorché non espressamente richiamate dalla L. 228/2012, devono ritenersi applicabili anche in relazione alla relativa riapertura dei termini. Detti soggetti, qualora intendano effettuare una nuova rivalutazione con riferimento all’1.1.2013:• possono scomputare dall’imposta sostitutiva dovuta per la

nuova rivalutazione l’importo relativo all’imposta sostitutiva già versata;

• in alternativa allo scomputo possono chiedere il rimborso dell’imposta sostitutiva già pagata, entro il termine di 48 mesi.

Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, la possibi-lità di effettuare una nuova rideterminazione del costo fiscale è consentita anche nel caso in cui la seconda perizia giurata di stima riporti un valore inferiore a quello risultante dalla precedente perizia.

IVIE E IVAfE (COMMA 518-519)L’art. 19 del DL 6.12.2011 n° 201 ha introdotto due nuove impo-ste rispettivamente sui beni immobili (IVIE) e sulle attività finanziarie (IVAFE) detenuti all’estero.Nel modello UNICO 2012 sono state così dichiarate e liquidate le predette imposte, avuto riferimento all’anno d’imposta 2011.Al fine di evitare censure a livello comunitario, considerato

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che la Commissione europea avrebbe potuto rilevare alcuni profili discriminatori rispetto all’IMU e all’imposta di bollo ordinaria, è stato stabilito lo slittamento dell’applicazione delle imposte dal 2011 al 2012, con la conseguenza che i ver-samenti già eseguiti nel corso del 2012 e riferiti all’anno 2011 si considerano in acconto per il periodo d’imposta 2012.Restano sostanzialmente immutate le altre disposizioni del citato art. 19 del DL 201/2011.

ESCLUSIONE DA IRAP PER I PROfESSIONISTI (COMMA 515)La legge di stabilità definisce il concetto di autonoma orga-nizzazione, stabilendo che saranno esclusi dal tributo gli imprenditori individuali e gli esercenti arti e professioni che:• non si avvalgano di lavoratori dipendenti o assimilati e• impieghino, anche mediante locazione, beni strumentali di

ammontare non eccedente una determinata soglia.A tal fine, nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è istituito, a decorrere dal 2014, un fondo per garantire la suddetta esclusione.Il suddetto limite di impiego di beni strumentali sarà definito con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, adot-tato previo parere conforme delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, che si esprimeranno entro 30 giorni dalla data di trasmissione del relativo schema.

RIVALUTAZIONE DEL REDDITO DOMINICALE ED AGRARIO DEI TERRENI (COMMA 512)Il reddito dominicale e il reddito agrario dei terreni sono rivalutati del 15%.La suddetta rivalutazione si applica sull’importo risultante dalla rivalutazione già in essere dal 1996 (L. 662/96), quindi dopo avere rivalutato:• il reddito dominicale, dell’80%;• il reddito agrario, del 70%. La nuova rivalutazione è ridotta dal 15% al 5% in relazione ai terreni agricoli, compresi quelli non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agricola. Le rivalutazioni in esame si applicano:• per i periodi d’imposta 2013, 2014 e 2015;• ai soli fini della determinazione delle imposte sui redditi

(con effetto già sull’acconto 2013).

DETRAZIONI IRPEf PER I fIGLI A CARICO (COMMA 483)Aumentano le detrazioni IRPEF previste per i figli a carico.In particolare, la detrazione d’imposta per ciascun figlio a carico, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affidati, viene incrementata:• da 800,00 a 950,00 euro;• se il figlio ha un’età inferiore a tre anni, da 900,00 a 1.220,00

euro;• se il figlio è portatore di handicap, l’ulteriore detrazione

passa da 220,00 a 400,00 euro.Per i contribuenti con almeno quattro figli a carico è invece confermata l’ulteriore detrazione di 200,00 euro per ciascun figlio.I suddetti importi delle detrazioni sono però “teorici”, in quanto rimane invariato il complesso meccanismo previsto per parametrare l’ammontare della detrazione effettivamente spettante al reddito complessivo del contribuente che ha i figli a carico. Le nuove misure delle detrazioni per figli a carico si applicano a decorrere dall’1.1.2013.

NUOVI OBBLIGhI DI fATTURAZIONE AI fINI IVA (COMMA 325)Operazioni nei confronti di soggetti passivi UE.Per le operazioni non rilevanti territorialmente in Italia, l’ob-bligo di fatturazione (finora limitato alle prestazioni di servizi “generiche”, ad esempio le consulenze) è esteso alla generalità delle operazioni.Per tutte le prestazioni di servizi e le cessioni di beni effettuate nei confronti di soggetti passivi debitori d’imposta in altro Stato UE, il cedente o prestatore di servizi nazionale deve emettere fattura, con l’annotazione “inversione contabile”.

Operazioni extra-UE.Per tutte le operazioni che si considerano effettuate al di fuori della UE, il cedente o prestatore di servizi nazionale emette fattura, con l’annotazione “operazione non soggetta”.

Le operazioni non rilevanti territorialmente sopra descritte concorrono alla formazione del volume d’affari annuo del cedente o prestatore di servizi (tuttavia non generano plafond per l’acquisto senza applicazione dell’IVA).

Obblighi di indicazione in fattura.

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In fattura diventa obbligatorio indicare:• il numero di partita IVA del cliente nazionale (che in prece-

denza veniva generalmente indicato solo ai fini commercia-li, pur non essendovi un obbligo di legge);

• il numero di partita IVA attribuito da un altro Stato UE, nel caso in cui il cliente sia stabilito in un altro Stato membro della UE;

• il codice fiscale del cliente nazionale, se non agisce nell’e-sercizio d’impresa, arte o professione.

Un’altra novità riguarda l’indicazione del numero progressivo della fattura che la identifichi in modo univoco.Rispetto alla disciplina vigente fino a tutto il 2012, la norma non fa più riferimento alla numerazione progressiva per anno solare; sembrerebbe, tuttavia, che la fattura possa ritenersi univoca anche se viene identificata in ragione dell’anno di emissione. In sostanza, la fattura n° 1/2013 è univoca rispetto alla fattura n° 1/2014, emessa il prossimo anno; l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n° 1 del 10.01.2013, precisa che è da considerarsi univoca anche la semplice numerazio-ne accompagnata dalla data di emissione (fattura n° 1 del 05.01.2013).

AUMENTO ALIQUOTA IVA 21% (COMMA 480)Con una modifica all’art. 40 della L. 111/2011, è previsto l’ulte-riore l’incremento dell’aliquota IVA ordinaria per le operazioni effettuate a decorrere dall’1.7.2013, seppur in misura ridotta rispetto a quanto precedentemente stabilito; in particolare, dall’1.7.2013 l’aliquota IVA ordinaria passerà dal 21% al 22% (e non al 23%), mentre resta invariata l’aliquota ridotta del 10% (previsto 11%), ed altresì viene eliminato il riferimento al ter-mine iniziale dell’1.1.2014 per la successiva rideterminazione delle predette aliquote.

TOBIN TAX (COMMA 491-500)Dopo un lungo periodo di gestazione, viene introdotta una nuova imposta di natura indiretta, sulle transazioni finan-ziarie, che si applicherà, in modo scaglionato, a partire dall’1.3.2013. Il prelievo viene operato in relazione a tre diverse fattispecie:• trasferimenti di proprietà di azioni e strumenti finanziari

partecipativi di emittenti;• i contratti derivati e sui titoli che abbiano come sottostante

le azioni di cui sopra;• le “operazioni ad alta frequenza”.

Entro il 31.1.2013 deve essere emanato un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze con il quale saranno definite le modalità di applicazione della nuova imposta, com-presi gli eventuali obblighi dichiarativi.

Azioni e strumenti partecipativi (applicazione dall’1.3.2013).Sono soggetti ad imposta i trasferimenti della proprietà:• di azioni e altri strumenti finanziari partecipativi di cui

all’art. 2346 co. 6 c.c., emessi da società residenti nel terri-torio dello Stato;

• di titoli rappresentativi dei predetti strumenti, indipenden-temente dalla residenza del soggetto emittente;

• di azioni, che avvenga per effetto della conversione di obbli-gazioni.

L’imposta non si applica se il trasferimento avviene a seguito di successione o donazione, ed è dovuta indipendentemente dal luogo di conclusione della transazione e dallo Stato di residenza delle parti contraenti.L’imposta è dovuta in misura proporzionale, con aliquote dif-ferenziate nel tempo:• per il 2013: – 0,22%, per i trasferimenti che non avvengono in mercati

regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione; – 0,12%, per i trasferimenti in mercati regolamentati e

sistemi multilaterali di negoziazione;• “a regime” (dal 2014): – 0,20%, per i trasferimenti che non avvengono in mercati

regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione; – 0,10%, per i trasferimenti in mercati regolamentati e

sistemi multilaterali di negoziazione.

Sono escluse dall’imposta:• le operazioni di emissione e annullamento dei titoli azionari

e dei predetti strumenti finanziari, nonché le operazioni di conversione in azioni di nuova emissione e le operazioni di acquisizione temporanea di titoli;

• i trasferimenti di proprietà di azioni negoziate in merca-ti regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione emesse da società la cui capitalizzazione media nel mese di novembre dell’anno precedente a quello in cui avviene il trasferimento di proprietà sia inferiore a 500 milioni di euro.

L’imposta è dovuta dal soggetto a favore del quale avviene il trasferimento della proprietà, e deve essere effettuato entro il

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giorno 16 del mese successivo a quello del trasferimento della proprietà delle azioni o degli strumenti finanziari.Nel caso di trasferimenti della proprietà di azioni e strumenti finanziari, l’imposta è versata dalle banche, dalle società fidu-ciarie e dalle imprese di investimento abilitate all’esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi e delle atti-vità di investimento, nonché dagli altri soggetti che comunque intervengono nell’esecuzione delle predette operazioni, ivi compresi gli intermediari non residenti.Negli altri casi l’imposta è versata dal contribuente.

Strumenti derivati (applicazione dall’1.7.2013).Le operazioni su strumenti finanziari derivati sono soggette ad imposta in misura fissa determinata sulla base di apposita tabella che classifica le operazioni in base a scaglioni di impor-ti ed a natura del contratto.

TARES (COMMA 387)Sono state introdotte modifiche alla disciplina del nuovo tribu-to comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), di cui all’art. 14 della L. 214/2011, affinché sia applicabile dall’1.1.2013. In particolare, vengono modificati i criteri per la determi-nazione del tributo e previsto un periodo transitorio per il versamento per l’anno 2013.A seguito dell’introduzione della TARES, a decorrere dall’1.1.2013 sono abrogati:• a tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani (TARSU), di

cui al DLgs. 15.11.93 n° 507;• la tariffa di igiene ambientale istituita con il DLgs. 5.2.97 n°

22 (c.d. “TIA Ronchi” o TIA1);• la tariffa integrata istituita con il DLgs. 3.4.2006 n° 152 (c.d.

“TIA Ambiente” o TIA2).

La TARES è dovuta da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.Il nuovo tributo è corrisposto in base ad una tariffa: • commisurata ad anno solare;• calcolata in base alle quantità e qualità medie ordinarie di

rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determi-nati con il regolamento di cui al DPR 27.4.99 n° 158.

Sino all’attuazione delle disposizioni relative all’aggiornamen-

to e allineamento dei dati catastali, la superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel Catasto edilizio urbano assoggettabile al tributo è costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati; a tal fine, si considerano acquisite le superfici dichiarate o accertate ai fini della TARSU o della TIA1 o TIA2.La TARES deve essere versata, a favore del Comune:• mediante il modello F24;• oppure tramite apposito bollettino di conto corrente posta-

le.Per l’anno 2013 è prevista una disciplina transitoria per cui il versamento della prima rata della TARES è posticipata ad aprile (anziché alla scadenza trimestre solare) e, sino alla data di deliberazione delle tariffe del tributo, il pagamento delle rate è determinato in acconto commisurandolo all’im-porto pagato nell’anno precedente a titolo di TARSU, TIA1 o TIA2.

Redatto in data 15 gennaio 2013Walter Moro

Dottore Commercialista, consulente fiscale dell’Ordine

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ATTIVITà IsTITuZIONAlE

3 ottobreL’ing. iunior Bassani partecipa alla riunione della Commissione Sicurezza Cantieri Mobili della CROIL, a Milano19 ottobreL’ing. Gerosa partecipa al tavolo tecnico per la valorizzazione ed il recupero di Villa Greppi, a Monticello Brianza20 ottobreL’ing. Marelli partecipa all’Assemblea dei Presidenti, a Bologna20 ottobreL’ing. Volontè partecipa alla riunione del Network Giovani, a Bologna23 ottobre L’ing. Roda partecipa alla riunione della Commissione Tariffe della CROIL, a Bergamo27 ottobrell Consiglio incontra i nuovi iscritti29 ottobreL’ing. Marelli partecipa all’incontro sull’iniziativa SistemaComo2015, presso la CCIAA di Como29 ottobreL’ing. Ajani partecipa alla riunione della Commissione Sicurezza Prevenzione Incendi della CROIL, a Milano5 novembreL’ing. Marelli partecipa all’incontro sull’iniziativa SistemaComo2015, presso la CCIAA di Como5 novembreL’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano all’incontro con l’Assessore del Comune di Como sull’esito del Concorso Expo 2015 organizzato dall’Ordine Ingegneri di Como6 novembreL’ing. Gerosa partecipa all’incontro sull’iniziativa per il recupero dell’immobile Politeama di Como8 novembreL’ing. Gerosa partecipa all’incontro

per il Concorso di Idee per Consorzio Brianteo Villa Greppi, a Lecco8 novembreRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 11

ottobre 2012;2) Procedimento disciplinare a carico di un iscritto: convocazione dello stesso; 3) Procedimento disciplinare a carico di un iscritto: convocazione dello stesso;4) Ratifica variazioni al bilancio preventivo

2012;5) Quota d’iscrizione anno 2013;6) Bilancio di previsione anno 2013;7) Protezione Civile provinciale: proposta di protocollo d’intesa;8) Adeguamento rimborsi spese auto;9) Nuove iscrizioni e cancellazioni;10) Liquidazione parcelle;11) SPT Holding SpA: richiesta nominativi per

commissione bando di gara;12) Ordine Architetti Como: ratifica segnalazione

nominativi per docenza corso prevenzione incendi;

13) Commissione Protezione Civile: richiesta presa di posizione del Consiglio;

14) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;

15) Varie ed eventuali:15 a) Comune di Carbonate: ratifica segnalazione

nominativi per commissione di gara;15 b) Situazione economica e patrimoniale della

Fondazione: richiesta di ricostruzione fondo;15 c) Sig.ra Carla Cremascoli: richiesta nominativi di esperti in impianti fotovoltaici

per perizia15 d) COIN: proposta di convenzione a favore di

iscritti;15 e) Edison: proposta di convenzione a favore

degli iscritti.

12 novembreL’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano all’incontro per il progetti 12 novembreL’ing. Gerosa partecipa al tavolo tecnico per la valorizzazione e il recupero di Villa Greppi, a Monticello Brianza13 novembreL’ing. Roda partecipa alla riunione della Commissione Tariffe della CROIL, a Bergamo15 novembreL’ing. Marelli partecipa alla riunione dei

Presidenti degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, a Milano15 novembreL’ing. Zappa partecipa al convegno dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese di Como20 novembreL’ing. Garlati partecipa all’incontro con i rappresentanti degli Ordini e Collegi della provincia di Como, presso l’Agenzia del Territorio23 novembreL’ing. Marelli partecipa alla trattazione di un ricorso presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri a Roma26 novembreL’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano al tavolo di confronto tecnico operativo sul tema Lungolago, presso il Comune di Como26 novembreL’ing. Ajani e l’ing. Garlati partecipa-no alla riunione della Commissione Prevenzione Incendi della CROIL, a Milano27 novembre L’ing. Roda partecipa alla riunione della Commissione Tariffe della CROIL, a Bergamo28 novembreL’ing. Gerosa partecipa all’incontro con l’Ordine degli Architetti per la revisione del bando di idee e accordo di programma per la valorizzazione ed il recupero di Villa Greppi4 dicembreL’ing. Garlati partecipa alla cerimonia in occasione della ricorrenza di S. Barbara, patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco6 dicembreRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1. Lettura e approvazione del verbale del 8

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novembre 2012;2. Sito web dell’Ordine: screenshots e architettura del nuovo portale;3. Procedimento disciplinare a carico di tre

ingegneri morosi: convocazione degli stessi; 4. Procedimento disciplinare a carico di un

iscritto: convocazione dello stesso;5. Nuove iscrizioni e cancellazioni;6. Liquidazione parcelle;7. Segnalazioni Cestec: relazioni del Presidente

e del Relatore, ing. Ajani;8. Qing;9. Protezione Civile provinciale: protocollo d’intesa;10. 3° IAGIG: proposta di patrocinio e organizzazione convegno;11. Sig.ra Bonfanti: ratifica segnalazione nominativi per perizia;12. Scuola Orientamento e formazione: ratifica

segnalazione nominativi per esame corso di certificazione energetica;13. Comune di Grandate: ratifica segnalazione

nominativi per audit energetico;14. Docenze di iscritti in corsi organizzati

dall’Ordine e dalla Fondazione: aggiornamento compensi;15. Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;16. Varie ed eventuali:16 a) Concorso di idee Vivere Villa Greppi: bozza del bando;16 b) Conservatorio di Como: richiesta di nominativi RSPP;16 c) Avv. Eugenia Schiera: richiesta nominativi

CTU

10 dicembreRiunione della Commissione Liquidazione Parcelle composta da ing. Castellini, ing. Galli, ing. Garlati e ing. Parravicini11 dicembreL’ing. Gerosa partecipa al tavolo tecnico per la valorizzazione e il recupero di Villa Greppi, a Monticello Brianza11 dicembreL’ing. Ajani e l’ing. Volontè partecipano alla riunione della Commissione Certificazione Energetica della CROIL, a Brescia11 dicembreL’ing. Roda partecipa alla riunione della Commissione Tariffe della CROIL, a Bergamo

13 dicembreL’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano alla riunione della CROIL, a Milano14 dicembreL’ing. Marelli partecipa alla riunione sul progetto Qing, a Roma14/15 dicembreL’ing. Volontè partecipa alle riunioni del Network Giovani, a Roma15 dicembreL’ing. Marelli partecipa alla Assemblea dei Presidenti, a Roma17 dicembreL’ing. Zappa partecipa alla riunione per la preparazione del convegno “Infrastrutture e crescita nel corridoio dei due mari e nel Mediterraneo” che si terrà a Genova nel 201318 dicembreAperitivo di Natale con scambio di auguri19 dicembreL’ing. Marelli partecipa alla riunione del gruppo di lavoro sui lavori pubblici, a Roma27 dicembreL’ing. Volontè partecipa alla riunione del Gruppo di Lavoro del CNI per la formazione continua e permanente, a Roma16 gennaioRiunione della Commissione Parcelle composta da ing. Castellini, ing. Galli, ing. Garlati e ing. Parravicini16 gennaioL’ing. Zappa partecipa alla riunione della Commissione Qualità della CROIL, a Milano17 gennaioRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 6

dicembre 2012;2) Convocazione Assemblea degli iscritti;3) Nuove iscrizioni e cancellazioni;

4) Liquidazione parcelle;5) Procedimento disciplinare a carico di un

iscritto: convocazione dello stesso;6) Procedimento disciplinare a carico di un

iscritto: lettura verbali;7) Commissione Giovani CROIL: nomina del

rappresentante dell’Ordine;8) ing. Franco Penna: richiesta di agevolazione

per familiari e collaboratori di iscritti sulla quota di partecipazione ai corsi;

9) Technologica: richiesta di nominativo;10) Politecnico di Milano – polo di Como: richiesta patrocinio non oneroso;11) Cultura e Ambiente: Convocazione

Assemblea degli iscritti;12) Comunicazioni del Presidente e dei

Consiglieri;

13) Varie ed eventuali.

18 gennaioL’ing. Zappa partecipa alla riunione dalla Consulta Professioni Regionale, a Milano

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lAVORO: RICHIEsTE - OffERTE

OfferteAzienda operante nel settore costruzioni e manutenzioni meccaniche valuta candi-dature per la posizione di responsabile della manutenzione nel settore impiantisti-co e industriale.La figura ricercata è un perito mecca-nico/ingegnere meccanico diplomato di età compresa tra i 30 e i 40 anni (requisito non strettamente vincolan-te) con esperienza nel settore, attitu-dine alla leadership, al coordinamento dipendenti, all’organizzazione lavori, ai rapporti con il cliente. Si prega di inviare dettagliato C.V. al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]

efM srl, azienda di consulenza nei set-tori Real Estate e Facility Management ricerca un Ingegnere junior con iniziale esperienza su impianti meccanici/elet-trici/fonti rinnovabili. E’ richiesta com-petenza specifica nella valutazione tec-nico/economica finalizzata a selezione, dimensionamento e gestione dei siste-mi energetici alternativi e combinati (tradizionali e rinnovabili), nonché nella predisposizione di business plan/bilan-ci energetici in funzione dei parametri economici ed energetici richiesti e degli eventuali contributi/incentivi previsti.CONOSCENZE RICHIESTE: Impianti meccanici/elettrici/rinnovabili, norma-tiva di riferimento (direttive europee, dLgs.192/05 e s.m.i., DL 115/08, norme UNI TS 11300), diagnosi, valu-tazione condizione impianti, sanatorie documentali, certificazione energetica e relativi software. Completano il profilo la conoscenza ed utilizzo dei principali applicativi MS Windows e gli strumenti di navigazione web, così come capacità logico-analitica, curiosità intellettuale, gestione del tempo e delle scadenze, gestione informazioni e dati numero-si e complessi. Inviare Cv a [email protected]

RichiesteMARCELLO AROSIO Ingegnere Civile, 25 anni, neolaureato presso il Politecnico di Milano cerca lavo-ro (Laurea Magistrale, titolo conseguito in lingua inglese - 110/110). Giovane dinamico e flessibile, lo contraddistin-gue un’innata predisposizione a lavorare in team con ottime capacità d’anali-si e nella risoluzione di problemi. Con esperienze di studio e tirocinio all’estero (Scozia e Thailandia), è disposto a tra-sferte e trasferimenti nazionali ed inter-nazionali e/o corsi di formazione. Per ulteriori informazioni e per CV: [email protected] CAIMILaurea magistrale in Ingegneria Edile, indirizzo recupero edilizio, presso Politecnico di Milano. Iscrizione all’Al-bo Professionale degli Ingegneri della Provincia di Como. Conseguiti gli atte-stati di Certificatore Energetico Regione Lombardia e Coordinatore della Sicurezza nei cantieri temporanei e mobili con esperienze maturate in ambi-to di collaborazioni. Stage nell’ambien-te della pubblica amministrazione con esperienza nel project management e nella direzione lavori. Curriculum Vitae consultabile sul sito www.ordingcomo.org Disponibile per differenti proposte lavorative, contattare [email protected] CAMAGNIArchitetto abilitato all’esercizio della pro-fessione e qualifica di coordinatore per la sicurezza si rende disponibile per colla-borazioni part-time/full-time. Comprovata esperienza nella progettazione edilizia, presentazione pratiche, attività di cantie-re, soluzioni di arredo e progetti di grafica. Disponibile subito. Invio CV su richiesta. Contatti: 349 7834913 [email protected] GIUSEPPE CORTINeolaureato in Ingegneria Civile presso il Politecnico di Milano (Laurea Magistrale in Civil Engineering for Risk Mitigation con voto 110 e lode) cerco opportunità di lavoro in studi di ingegneria o architettu-ra, imprese edili o aziende. Buone cono-scenze informatiche riguardanti l’uso dei programmi AutoCAD, pacchetto office e Sap2000. Inglese buono. Maturate brevi esperienze lavorative estive sia nell'am-bito della progettazione architettonica che del lavoro di cantiere. Disponibilità immediata. Automunito. Contatti: lucag.

[email protected] – 348 8831579 - Curriculum Vitae sul sito www.ordingco-mo.org fILIPPO fIORENTININeolaureato in ingegneria delle Costruzioni Civili dell’Università di Pisa con votazione di 110 e lode: tesi riguar-dante l’analisi sismica e interventi di adeguamento su un lotto del complesso ospedaliero di Barga (LU) avente struttura in muratura; tirocinio universitario della durata di 3 mesi presso studio tecnico della provincia di Pisa nel contesto del quale è stata affrontata la progettazione di parti in opera e delle fondazioni di un capannone industriale prefabbricato in cemento armato; buona conoscenza delle normative nazionali NTC2008 e degli eurocodici in materia di antisismica e strutture in acciaio, cemento arma-to e muratura; buone conoscenze infor-matiche riguardanti l’uso dei programmi AutoCAD, Sap2000, Strauss7 e del pac-chetto office; inglese buono e francese di base; abilitazione per la professione di ingegnere da ottenere entro febbra-io. Attualmente risiedo nella provincia di Pisa ma ho intenzione di spostarmi altro-ve (preferibilmente Nord Lombardia) in cerca di lavoro. Curriculum Vitae sul sito www.ordingcomo.orgGIUSEPPE fUCETOLALaureato in Ingegneria Civile nel 2011 cerco contesto formativo e lavorativo all'interno di una società. Ho una forte attrazione per tutto ciò che può essere gestione, sicurezza, studio, progettazio-ne di opere strutturali e sopralluogo nei cantieri. Il mio obiettivo è quello di fare molta esperienza in questo campo e trovare una realtà concreta che mi permetta di fare tutto ciò, perfezionando le mie conoscenze di livello universitario.Contatti: [email protected] – 349 2171040 - Curriculum Vitae sul sito www.ordingcomo.orgMIChELE SPAZZALI Perito elettrotecnico ventottenne con otto anni di esperienza come disegnatore tec-nico all’interno di uno studio di progetta-zione di impianti elettrici. Maturato com-petenze in impianti civili, industriali, gal-lerie e fotovoltaici (fino a 500kW). Ottima conoscenza di AutoCAD e degli applicativi specifici per la progettazione elettrica. Possibilità di fornire referenze. Curriculum Vitae sul sito www.ordingcomo.org – Contatti: Via Roma 14/B, 22020 San Fermo della Battaglia (CO) - Cel. +39-347-7407964 - Email: [email protected]

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lEGIslAZIONE

EDILIZIA SCOLASTICADECRETO MINISTERIALE 3 ottobre 2012Approvazione del programma di edilizia scolastica in attuazione della risoluzio-ne parlamentare 2 agosto 2012, AC 8-00143 delle Commissioni V e VII della Camera dei Deputati.(G.U. n. 7 del 09/01/2013)

LEGGE DI STABILITA’ 2013LEGGE 24 dicembre 2012, n. 228Disposizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Stato.(G.U. n. 302 del 29/12/2012)

DISPOSIZIONI ANTIMAfIA NEGLI APPALTI PUBBLICIDECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2012, n. 218Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi anti-mafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2, della legge 13 agosto 2010, n. 136.(G.U. n. 299 del 13 dicembre 2012)

SICUREZZADECRETO 13 dicembre 2012Modifiche e integrazioni al decreto 18 maggio 2007 recante le norme di sicu-rezza per le attività di spettacolo viag-giante. (G.U. n. 297 del 21/12/2012)

DECRETO CRESCITA BISLEGGE 17 dicembre 2012, n. 221Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.

(G.U. n. 294 del 28 dicembre 2012)

DECRETO LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.(G.U. n. 245 del 19/10/2012 - S.O. n. 194)

RIfORMA CONDOMINIOLEGGE 11 dicembre 2012, n. 220Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. (G.U. n. 293 del 17/12/2012)

AUTOCERTIfICAZIONE EDIfICI IN CLASSE GDECRETO 22 novembre 2012 Modifica del decreto 26 giugno 2009, recante: «Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.».(G.U. n. 290 del 13/12/2012)

VIGILI DEL fUOCODECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 ottobre 2012, n. 214 Regolamento di attuazione dell'articolo 2, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, riguardante i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi di compe-tenza del Ministero dell'interno di durata non superiore a novanta giorni.(G.U. n. 287 del 10/12/2012)

IMPIANTI A fUNEDECRETO 16 novembre 2012 Disposizioni e prescrizioni tecniche per le infrastrutture degli impianti a fune adibiti al trasporto di persone. Armonizzazione delle norme e delle procedure con il decreto legislativo 12 giugno 2003, n. 210, di attuazione della direttiva euro-

pea 2000/9/CE.(G.U. n. 285 del 06/12/2012)

PAGAMENTIDECRETO LEGISLATIVO 9 novembre 2012, n. 92Modifiche al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, per l'integrale recepimen-to della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, a norma dell'articolo 10, comma 1, della legge 11 novembre 2011, n. 180.(G.U. n. 167 del 15/11/2012)

REGIONE LOMBARDIA

LEGGE REGIONALE 24 dicembre 2012, n. 21Interventi normativi per l’attuazione della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizioni legislative Collegato ordinamentale 2013. (B.U.R.L. n. 52 del 28 dicembre 2012)

DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONE LOMBARDIA 21 novembre 2012, N. IX/4416Certificazione energetica degli edifici: modifiche ed integrazioni alle disposi-zioni allegate alla d.g.r. 8745 del 22 dicembre 2008 e alla d.g.r. 2555 del 24 novembre 2011.(BURL n. 48 del 26/11/2012)

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AlbO DEGlI INGEGNERI

AGGIORNAMENTO DEll’AlbO Al 17 GENNAIO 2013

ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione ANuMERO IsCRIZIONE DATA IsCRIZIONE sETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO REsIDENZA

COGNOME E NOME luOGO E DATA lAuREA TEl. REsIDENZA

luOGO E DATA NAsCITA AbIlITAZIONE INDIRIZZO sTuDIO

CODICE fIsCAlE OCCuPAZIONE PARTITA IVA TEl. sTuDIO fAx sTuDIO

1472 A 17/01/2013 Civile e Ambientale-Industriale -Dell'Informazione 22040 LURAGO D'ERBA CO via Delle Grigne 8 BALBONI ALESSANDRO GIOVANNI Politecnico di Milano il 11/06/1986 Milano il 11/06/1961 E.S. Milano 1986 22040 LURAGO D'ERBA CO via Delle Grigne 8 BLBLSN61H11F205A 335 5690 485

2955 A 17/01/2013 Civile e Ambientale 22030 LIPOMO CO via Grassi 344 BARONIO ALESSANDRO Politecnico di Milano il 23/04/2012 Erba il 14/12/1987 E.S. Milano 2012 BRNLSN87T14D416V

2946 A 06/12/2012 Civile e Ambientale-Industriale -Dell'Informazione 22100 COMO CO via Mocchetti 21 BRAMANTI GIUSEPPE Politecnico di Torino il 11/05/1999 Modica il 18/04/1973 E.S. Torino 2000 22100 COMO CO via Mocchetti 21 BRMGPP73D18F258K 338 6383 881

2943 A 08/11/2012 Civile e Ambientale 22060 CARIMATE CO Strada Pr. della Pernice 4 CAIMI fILIPPO Politecnico di Milano il 20/12/2011 031 789 145Magenta il 21/03/1983 E.S. Castellanza (VA) 2012 22060 CARIMATE CO Strada Pr. della Pernice 4 CMAFPP83C21E801P 347 8395 454

2956 A 17/01/2013 Industriale 22020 S. FERMO D. BATTAGLIA CO via Pedotti 8 CASTELLI fEDERICO Politecnico di Milano il 22/10/2010 Como il 06/05/1985 E.S. Milano 2012 CSTFRC85E06C933D Progettista 004191 6406 400 004191 6406 401

2950 A 17/01/2013 Civile e Ambientale 22070 CARBONATE CO via Ugo La Malfa 7 CATTANEO fABIO Politecnico di Milano il 22/12/2005 Legnano il 12/09/1981 E.S. Milano 2006 CTTFBA81P12E514V

2954 A 17/01/2013 Industriale-Dell'Informazione 22100 COMO CO via Zezio 40 CAVATORTA MAURIZIA Politecnico di Milano il 26/07/1996 Como il 09/07/1967 E.S. Milano 1996 22100 COMO CO via Zezio 40 CVTMRZ67L49C933N 348 8068 803

2951 A 17/01/2013 Civile e Ambientale 22100 COMO CO viale Varese 35 MAGATTI fILIPPO Politecnico di Milano il 20/12/2011 Como il 11/04/1986 E.S. Milano 2012 MGTFPP86D11C933X Libero professionista 333 8847 737

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segue ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione ANuMERO IsCRIZIONE DATA IsCRIZIONE sETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO REsIDENZA

COGNOME E NOME luOGO E DATA lAuREA TEl. REsIDENZA

luOGO E DATA NAsCITA AbIlITAZIONE INDIRIZZO sTuDIO

CODICE fIsCAlE OCCuPAZIONE PARTITA IVA TEl. sTuDIO fAx sTuDIO

2940 A 08/11/2012 Civile e Ambientale 22063 CANTU' CO Via Siracusa 5 MOSCATELLI MARCO Politecnico di Milano il 13/10/2011 Cantù il 19/06/1986 E.S. Milano 2011 22063 CANTU' CO Via Siracusa 5 MSCMRC86H19B639L 03405550132 347 1535 983

2944 A 08/11/2012 Civile e Ambientale 22063 CANTU' CO Via Giulio Carcano 23 NOVATI MATTEO Politecnico di Milano il 24/04/2012 Cantù il 24/08/1987 E.S. Milano 2012 NVTMTT87M24B639N

2952 A 17/01/2013 Industriale 22040 ALZATE BRIANZA CO via Ugo Foscolo 106 PONTIGGIA DAVIDE Politecnico di Milano il 20/07/2011 Como il 31/03/1984 E.S. Milano 2012 22040 ALZATE BRIANZA CO via IV Novembre 387 PNTDVD84C31C933G 347 8850 909

2941 A 08/11/2012 Civile e Ambientale 22072 CERMENATE CO Via Martiri della Liberta' 11 RIGAMONTI CAMILLA Politecnico di Milano il 23/04/2012 Cantù il 21/10/1986 E.S. Castellanza (VA) 2012 22072 CERMENATE CO Via Martiri della Libertà 11 RGMCLL86R61B639Y Consulente 348 3669 659

2953 A 17/01/2013 Civile e Ambientale 22036 ERBA CO via Carlo Porta 48 RIGAMONTI MANUELA MIRIAM Politecnico di Milano il 03/10/2011 031 640 026 Erba il 04/03/1986 E.S. Milano 2012 22036 ERBA CO via Carlo Porta 48 RGMMLM86C44D416B 338 4136 564

2942 A 08/11/2012 Civile e Ambientale 22045 LAMBRUGO CO Via Lecco 19A SALA EMANUELA Politecnico di Milano il 21/12/2010 COMO il 24/09/1982 E.S. Castellanza (VA) 2012 22040 ALZATE BRIANZA CO Via Diaz 29 SLAMNL82P64C933J 338 1772 454

2947 A 06/12/2012 Civile e Ambientale-Industriale- Dell'Informazione 22066 MARIANO COMENSE CO via San Carlo 72 SALA GIUSEPPE MARCO Politecnico di Milano il 15/06/1982 Limbiate il 17/03/1955 E.S. Milano 1982 22066 MARIANO COMENSE CO via San Carlo 72 SLAGPP55C17E591L Libero professionista 03189630134 031 743 137 031 743 137

2949 A 17/01/2013 Civile e Ambientale 22063 CANTU' CO via Vicenza 14 SERGEANT DAVIDE Politecnico di Milano il 20/12/2011 Cantù il 07/03/1987 E.S. Milano 2012 22063 CANTU' CO via Vicenza 14 SRGDVD87C07B639S Consulente 320 8110 589

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2948 A 17/01/2013 Civile e Ambientale 22077 OLGIATE COMASCO CO via Volta 16 SOMASChINI MARCO Politecnico di Milano il 22/12/2006 Varese il 21/11/1982 E.S. Milano 2009 SMSMRC82S21L682C Libero professionista 03950110274 349 6303 395

2945 A 06/12/2012 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22060 FIGINO SERENZA CO via per Castelletto 7/B VETRO GIUSEPPE Università Studi Palermo il 11/04/1995 031 787 945 Favara il 11/07/1968 E.S. Palermo 1995 22060 FIGINO SERENZA CO via per Castelletto 7/B VTRGPP68L11D514L 339 1201 309

CANCELLAZIONE INGEGNERI: sezione ANuMERO IsCRIZIONE DATA IsCRIZIONE sETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO REsIDENZA

COGNOME E NOME luOGO E DATA lAuREA TEl. REsIDENZA

luOGO E DATA NAsCITA AbIlITAZIONE INDIRIZZO sTuDIO

CODICE fIsCAlE OCCuPAZIONE PARTITA IVA TEl. sTuDIO fAx sTuDIO

2777 A 09/09/2009 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22040 BRENNA CO via Leonardo da Vinci 5 AMATI GUIDO Politecnico di Milano il 20/12/2002 031 797 659 Como il 19/09/1975 E.S. Milano 2003 22040 BRENNA CO via Leonardo da Vinci 5 MTAGDU75P19C933V Dipendente 349 0831 201 02 700 512 878 Cancellato su richiesta il 06/12/2012

2115 A 02/01/2001 Civile e Ambientale 22077 OLGIATE COMASCO CO via Mazzini 10 BURChERI GAETANO MASSIMO Università Studi Palermo il 25/03/1988 031 943 007 Caltanissetta il 18/11/1962 E.S. Palermo 1988 22077 OLGIATE COMASCO CO via Mazzini 10 BRCGNM62S18B429M Libero professionista 335 7121 235 36 335 7121 235 Cancellato su richiesta il 06/12/2012

1868 A 25/03/1997 Dell'Informazione 22100 COMO CO via Leone Leoni 26 CATTANEO fABIANO Politecnico di Milano il 07/04/1993 Como il 20/10/1963 E.S. Milano 1993 22100 COMO CO via Leone Leoni 26 CTTFBN63R20C933O Consulente 335 8070 301 02 2395 4470 Cancellato su richiesta il 17/01/2013

574 A 16/04/1971 Civile e Ambientale-Industriale 22063 CANTU' CO via Fossano 79 COLOMBO GIOVANNI Politecnico di Milano il 13/10/1969 Torino il 16/03/1942 E.S. Milano 1969 22063 CANTU' CO via Fossano 79 CLMGNN42C16L219N Cancellato su richiesta il 17/01/2013

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2643 A 16/01/2008 Civile e Ambientale- Industriale -Dell'Informazione 22100 COMO CO via Leonardo da Vinci 10 D'AMATO ALESSANDRO Politecnico di Milano il 20/04/2007 Cantù il 10/03/1976 E.S. Milano 2007 22100 COMO CO via Leonardo da Vinci 10 DMTLSN76C10B639J Project Manager 328 7443 188 Cancellato su richiesta il 17/01/2013

727 A 12/01/1976 Civile e Ambientale-Industriale 22060 CARIMATE CO Montesolaro - via S. Chiara 7 INCONDI AURELIO Politecnico di Milano il 08/11/1974 Chiuro il 05/01/1950 E.S. Milano 1975 22060 CARIMATE CO Montesolaro - via S. Chiara 7 NCNRLA50A05C651I Cancellato su richiesta il 17/01/2013

2195 A 26/02/2002 Industriale-Dell'Informazione 22060 FIGINO SERENZA CO via Ludovico Ariosto 3 MARZORATI fABIO Politecnico di Milano il 17/10/2000 Cantù il 26/06/1969 E.S. Milano 2001 22060 FIGINO SERENZA CO via Ludovico Ariosto 3 MRZFBA69H26B639F 02 700 434 348 Cancellato su richiesta il 06/12/2012

1613 A 02/09/1993 Civile e Ambientale-Industriale 22040 LURAGO D'EBRA CO via Stallaggio 2 REy ENZO MARIA Università Studi Roma il 08/03/1973 Roma il 19/11/1946 E.S. Roma 1973 22040 LURAGO D'EBRA CO via Stallaggio 2 RYENMR46S19H501C Dirigente azienda 031 616 301 031 616 580 Cancellato su richiesta il 17/01/2013

ISCRIZIONI INGEGNERI: sezione BNuMERO IsCRIZIONE DATA IsCRIZIONE sETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO REsIDENZA

COGNOME E NOME luOGO E DATA lAuREA TEl. REsIDENZA

luOGO E DATA NAsCITA AbIlITAZIONE INDIRIZZO sTuDIO

CODICE fIsCAlE OCCuPAZIONE PARTITA IVA TEl. sTuDIO fAx sTuDIO

64 B 17/01/2013 Industriale 22040 ANZANO DEL PARCO CO via dei Faggi Rossi 17 CICERI EMANUELE LORENZO Politecnico di Milano il 28/02/2012 Como il 11/01/1988 E.S. Milano 2012 CCRMLL88A11C933A 340 7873 905

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sEGNAlAZIONI

OTTObRE 2012 - GENNAIO 2013

terne cOllAudAtOrI data ImpresA cOstruttrIce OggettO desIgnAtI

05.11.2012 CONSONNISTRADE 2001 srl Capannone uso deposito in Arosio (CO) 1. Ing. BENZONI Giovanni 2. Ing. ESPOSITO Andrea Antonio3. Ing. OBIEFUNA Moses Amechi

20.12.2012 IMPRESA EDILMALNATE snc Edificio residenziale plurifamiliare in Rodero (CO) 1. Ing. BERNASCONI Marco2. Ing. FRIGERIO Andrea3. Ing. OREGGIA Cristian

17.01.2013 IMPRESA CARBONCINI. Palazzina residenziale in Como 1. Ing. BORELLO Riccardo2. Ing. GALIMBERTI Angelo3. Ing. PACE Mario

segnAlAzIOnI vArIe dell'OrdIne data - OggettO rIchIedente desIgnAtI

11.10.2012Richiesta nominativi esperti in materia biomedica

ASL Lecco Ing. FECCHIO Alberto

22.10.2012Richiesta nominativi per commissione di gara

COMUNE DI CARBONATE Ing. BOTTINELLI MicheleIng. MARELLI LucianoIng. TERRANEO Bruno

12.11.2012Richiesta nominativo per valutazione impianto fotovoltaico

LUCA MACERI SRL Ing. COZZI LucaIng. SPINELLI Franco

15.11.2012Richiesta nominativi per commissione di gara

SPT HOLDING SPA Trasmesso elenco ingegneri iscritti all’Albo Specialisti categoria “Edilie - Edifici collettivi”

20.11.2012Richiesta nominativi per perizia tecnica

SIG.RA KATIA BONFANTI Ing. AUGUADRO GiuseppeIng. GARLATI LuisellaIng. GILARDONI Pietro

20.11.2012Richiesta nominativi per com-missione esaminatrice corso per certificatori energetici

ORIENTAMENTO E FORMAZIONE Ing. PORTA MarcoIng. PREDARIO PaoloIng. VOLPI Agide Alessandro

06.12.2012Richiesta nominativi per redazione audit energetico degli edifici comunali

COMUNE DI GRANDATE Trasmesso elenco ingegneri iscritti all’Albo Specialisti categoria “Termodinamica, termotecnica, risparmio energetico, verifica sui disperdimenti energetici”

13.12.2012Richiesta nominativi per R.S.P.P.

CONSERVATORIO DI COMO Ing. BELLOCCHI DanieleIng. MOSCATELLI FabioIng. TAGLIABUE Emanuele

13.12.2012Richiesta nominativo per consulente tecnico di parte

AVV. EUGENIA SCHIERA Trasmesso elenco ingegneri iscritti all’Albo dei CTU del Tribunale di Como

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sOMMARIO AssembleA generAle 3il presidenTe 4l’ordine informA 5gruppo gioVAni ingegneri 6ArgomenTi 13inArCAssA 14fondAzione inArCAssA 15

inserTopercorsi medievalia como

giurisprudenzA 17fisCo 18ATTiViTà isTiTuzionAle 22lAVoro: riChiesTe - offerTe 24legislAzione 25AggiornAmenTo dell'Albo 26segnAlAzioni 30serVizi 31

direttore responsabileluisella GarlatiComitato di redazioneGiampiero ajanimanlio cantaluppi marco cattaneoluisella GarlatiFranco Gerosaleopoldo marelli progetto graficolavori in corsosedevia a. volta n. 62 - 22100 comoTelefono031/269810fax031/[email protected]://www.ordingcomo.org

il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’ordine né il gruppo redazionale. i testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati.

stampato pressoGrafica marelli s.n.c.via leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

in copertina: palazzo uffici olivettiin quarta di copertina:italia riciclata di pistoletto

coNsiGlio dell’ordiNe deGli iNGeGNeri della proviNcia di comopresidenteing. leopoldo marelliVice presidenteing. FraNco Gerosasegretarioing. ariaNNa miNorettiTesoriereing. aNdrea taGliabue

Consiglieriing. Giampiero ajaNiing.iunior Federico bassaNiing. Giulia bolliNiing. maNlio caNtaluppiing. luisella Garlatiing. pier Giuseppe lozejing. GiordaNo zappa

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia como

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sERvIZI A cURA dEll’ORdINE

Filiali in città: Vighizzolo - Mirabello - Cascina Amata - Pianella

Filiali: Brenna, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Capiago Intimiano - Intimiano,Capiago Intimiano - Olmeda, Carimate, Carugo, Cermenate - Asnago, Cermenate centro, Cernobbio, Como centro, Como - Albate, Cucciago, Figino Serenza, Fino Mornasco, Lomazzo, Lurate Caccivio, Mariano Comense, Mariano Comense - Perticato, Novedrate, Olgiate Comasco, Solbiate, Sondrio, Vertemate con Minoprio, Villa Guardia.

Cantù - Corso Unità d’Italia, 11Tel. 031.719.111 - Fax n 031.7377.800e-mail: [email protected] - n. di CASSAinlinea 840-008800www.cracantu.it

La mia banca. Ogni giorno.

Barbara, imprenditrice

orario di apertura al pubblico della segreteria: lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00il presidente ing. leopoldo marelli riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il vice/presidente ing. Franco Gerosa riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il segretario ing. arianna minoretti riceve: lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)delegato iNarcassa ing. pier Giuseppe lozej riceveprevio appuntamentocontatti: 031.426177 - 335.6373663 consulenza fiscale: dott. Walter moro riceve: giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)consulenza legale: avv. mario lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)tariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 20,00duplicati tessere € 5,20tassa di liquidazione parcelleparcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

iscrizione albo specialistirequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione negli elenchi del ministero dell’interno di cui alla l. 818/84 - prevenzione incendirequisiti: iscrizione all’Albo professionalee attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione albo provinciale dei collaudatorirequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)dimissionidomanda al presidente dell’ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.r. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.trasferimentidomanda in bollo al presidente del nuovo ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

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22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 21numero 125gennaio 2013Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 125GENNAIO 2013

All’internopERcORsI MEdIEvAlI A cOMO