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Introduzione: beni pubblici e pubbliche utilità L’obiettivo dell’efficienza: la regolamentazione L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati Note su teoria economica e servizi pubblici Domenico Suppa (Università di Napoli "Federico II") Università di Bergamo - Scienza delle finanze 19/05/2011 Domenico Suppa (Università di Napoli "Federico II") Note su teoria economica e servizi pubblici

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Introduzione: beni pubblici e pubbliche utilitàL’obiettivo dell’efficienza: la regolamentazione

L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Note su teoria economica e servizi pubblici

Domenico Suppa (Università di Napoli "Federico II")

Università di Bergamo - Scienza delle finanze

19/05/2011

Domenico Suppa (Università di Napoli "Federico II") Note su teoria economica e servizi pubblici

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Introduzione: beni pubblici e pubbliche utilitàL’obiettivo dell’efficienza: la regolamentazione

L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

I beni pubblici

I beni pubblici [Lindahl (1919)] sono caratterizzati da:

I NON rivalità: il consumo da parte di un individuo non impedisceil consumo da parte degli altri.

I NON escludibilità: sono disponibili per tutti i consumatori, nes-suno escluso.

Ciò implica che le curve di domanda individuali devono esseresommate verticalmente per ottenere la curva di domanda com-plessiva di tutti i consumatori. Pertanto, la condizione di effi-cienza nella produzione dei beni pubblici richiede che la sommadei saggi marginali di sostituzione sia uguale al saggio margina-le di trasformazione (tra beni pubblici e beni privati) [Samuel-son (1954)]. Con queste condizioni può facilmente emerge ilProblema del free rider.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

I servizi pubblici tra beni pubblici e beni privati

I I servizi pubblici generalmente si discostano dai beni pubblici esono spesso identificati come pubbliche utilità, beni misti o benimeritori. In molti casi tali beni danno luogo a benefici dai qualipossono essere esclusi i loro potenziali utilizzatori. In particolare,quando la domanda supera l’offerta del servizio pubblico, essopresenta il carattere della divisibilità proprio dei beni privati: nellefasi di congestione l’utilizzo da parte di un individuo impediscel’uso del servizio da parte degli altri individui.

I D’altra parte i servizi pubblici presentano caratteristiche propriedei beni pubblici, in quanto generalmente danno luogo a beneficiche, anche indirettamente (esternalità), si distribuiscono a tutti imembri della collettività per la quale sono prodotti.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Produzione pubblica e regolamentazione

Questa sorta di “ambivalenza” dei servizi pubblici ha fatto si chein alcune fasi storiche per essi si sia privilegiata la produzionepubblica, in altre quella privata sottoposta a regolamentazione daparte della Pubblica Amministrazione. In quest’ultimo caso:

a viene ridotta l’attività di produzione pubblica per concedere mag-giore spazio a quella privata;

b vengono istituiti organi di controllo per evitare il formarsi di con-figurazioni industriali monopolistiche;

c si attuano politiche redistributive in ausilio alla crescita della do-manda;

d si cerca di semplificare il quadro normativo e di snellire le proce-dure burocratiche;

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Tariffazione al livello del costo marginale: Dupuit-Hotelling

Per massimizzare il benessere sociale il prezzo del servizio deveuguagliare il suo costo marginale [Dupuit (1849)]:

a l’area sottesa alla curva di domanda è la misura monetaria delbenessere sociale che proviene dalla fruizione del servizio;

b calcolando il benessere sociale al netto dei costi di produzione siottiene il benessere sociale netto;

c la condizione per la massimizzazione di quest’ultimo si ottieneuguagliando il prezzo del servizio al suo costo marginale;

ma possono presentarsi diverse situazioni in dipendenza dalla di-mensione della domanda e dalla tecnologia di produzione sinte-tizzata nelle funzioni di costo;

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Il valore economico-sociale del servizio pubblico

L’area sottesa allacurva di domandarappresenta il valo-re che i consumatori,nel loro insieme, at-tribuiscono al servi-zio reso nella quanti-tà Q∗, cioè la dispo-nibilità a pagare deiconsumatori per ot-tenere tale quantità.

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p

Q

V

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Profitti, sovvenzionamento ed imposizione fiscale

Se la curva di do-manda è la P1, è ne-cessario un sovven-zionamento per so-stenere la produzio-ne in perdita; il cor-rispondente aumen-to di spesa pubbli-ca può essere inferio-re al guadagno nettodi benessere socialegarantito dalla pro-duzione del serviziopubblico.

SOVVENZIONE

P1

P2

0 Q1* Q2*

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Costo

Marginale Costo

Medio

p

CMA

CME

Q

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Problemi della tariffazione al costo marginale

a Potrebbe non essere politicamente sostenibile l’introduzione dinuove imposte per finanziare la sovvenzione.

b L’inefficienza dei settori che rientrano nella produzione pubbli-ca o del controllo sulla produzione del servizio fa traslare versol’alto le curve di costo (il ragionamento svolto sulle due curve didomanda può essere ripetuto per altrettante curve di costo).

c Se la la scala ottima di produzione (corrispondente al costo mediominimo) è molto elevata rispetto alla domanda sono probabili fortideficit di esercizio.

d Se i costi marginali sono decrescenti nel tratto nel quale interseca-no la curva di domanda (in presenza di alti costi fissi e rendimentidi scala crescenti) le perdite possono essere di grandi dimensioni.

e La curva di domanda generalmente non è nota.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Un’alternativa all’uguaglianza tra prezzo e costo marginale

La variabile strategica da uguagliare al prezzo (o tariffa) potreb-be essere quella del costo medio pienamente distribuito [SampsonR. J. (1966)] che coincide con il costo medio che si può evitare disostenere se si interrompe l’attività produttiva. Questo costo coin-cide con la somma dei costi variabili e dei costi fissi recuperabili(relativi agli inputs produttivi di facile collocazione sul mercato,che quindi possono essere dismessi senza perdite).

I costi non recuperabili (sunk cost) possono esser finanziati dal-l’imposizione fiscale a fronte dell’utilità pubblica fornita dal ser-vizio (che la curva di domanda potrebbe non può catturare).

In presenza di profitti questa regola richiederebbe una riduzionedel prezzo e potrebbe comportare un aumento del benessere perla collettività.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Le configurazioni industriali ammissibili e sostenibili

Una configurazione industriale è definita dal numero di impresepresenti sul mercato, dalla quantità offerta da ciascuna di essee dal prezzo che la domanda è disposta a pagare per assorbiretutta la quantità offerta. Una configurazione industriale è dettaammissibile se;

1 ogni impresa offre una quantità positiva;2 la quantità totale offerta da tutte le imprese è uguale a quella che

la domanda è disposta ad acquistare al prezzo corrente p ;3 nessuna impresa produce in perdita.

Una configurazione industriale è detta sostenibile se inoltre:4 dato il prezzo p e la domanda ad esso relativa, nessun concor-

rente può entrare nel mercato, praticando un prezzo minore dip, offrendo una quantità minore o uguale a quella domandata alprezzo p, e ottenere profitti positivi.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

La sostenibilità garantisce l’efficienza

a Se non è soddisfatta la condizione 2, la concorrenza tra i consu-matori provoca aumenti di prezzo.

b Se non è soddisfatta la condizione 3, qualche impresa abbandonal’industria.

c Se non è soddisfatta la condizione 4, nuovi concorrenti entranonel mercato attratti dalla possibilità di conseguire profitti.

- La sostenibilità garantisce l’efficienza perché se un’impresa pra-tica un prezzo inferiore a quello di mercato, allora incorre in unaperdita: quindi, tutte le imprese dell’industria producono al livellodel costo medio minimo (senza ottenere profitti).

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Le configurazioni industriali di equilibrio

In una configurazione industriale di equilibrio nessuna impresaha interesse a modificare le proprie decisioni (circa il prezzo o laquantità). Ma:

non tutte le configurazioni industriali sostenibili sono configu-razioni industriali di equilibrio.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

I mercati contendibili

I mercati contendibili [Baumol, Panzar, and Willig (1982)] sonotutti quelli nei quali ogni impresa può entrare ed uscire senzasostenere costi.

I la libertà di entrata implica l’assenza di vincoli o barrire (tecno-logiche, amministrative, etc.)

I La libertà di uscita implica l’assenza di sunk cost.

In un mercato contendibile ogni equilibrio è sostenibile (se fosseviolata la condizione 4 delle configurazioni industriali ammissi-bili e sostenibili non ci troveremmo in presenza di un equilibrio).

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

La concorrenza hit and run

La concorrenza hit and run è possibile quando in un mercato con-tendibile la domanda si sposta immediatamente verso il miglioreofferente e le imprese concorrenti presenti sul mercato non sonoin grado di variare istantaneamente il prezzo se un nuovo concor-rente entra nel mercato praticando un prezzo più basso di quellocorrente.

I La possibilità della concorrenza hit and run costituisce una disci-plina di comportamento per le imprese presenti sul mercato, im-pedendo l’allontanamento da una configurazione industriale so-stenibile. Un potenziale concorrente potrebbe entrare nel merca-to e percepire profitti per poi uscire, senza sostenere sunk cost,nel momento che gli altri concorrenti abbassino il prezzo da essipraticato.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Il risultato della teoria dei mercati contendibili

Proposizione fondamentale dei mercati contendibili: in un mer-cato contendibile, nel quale sono possibili forme di concorren-za hit and run, ogni configurazione industriale di equilibrio èsostenibile e viceversa, quindi è garantita anche l’efficienza.

I Applicazione della teoria dei mercati contendibili: il monopolionaturale, in presenza di rendimenti di scala crescenti nel trattorilevante della curva di domanda, può raggiungere una configu-razione industriale di equilibrio che è anche sostenibile e, quindi,efficiente, solo quando il mercato è contendibile ed è possibile laconcorrenza hit and run. Ma, sotto le stesse ipotesi di contendi-bilità, il monopolio naturale non ammette equilibrio in presenzadi rendimenti di scala decrescenti (e subadditività della funzionedi costo) nel tratto rilevante della curva di domanda.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Il monopolio naturale: rendimenti crescenti

Il monopolio natu-rale con rendimenticrescenti, in un mer-cato contendibile do-ve sono possibili for-me di concorrenzahit and run, ammet-te un equilibrio ef-ficiente dal punto divista sociale.

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p

CME

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Costo

Medio

Domanda

E

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Il monopolio naturale: rendimenti decrescenti

Non è possibile rag-giungere una confi-gurazione industria-le sostenibile (sonoviolate le condizionirichieste per la soste-nibilità). Rimuoven-do l’ipotesi di con-correnza hit and runpuò instaurarsi unaguerra d’attrito chepuò condurre a prez-zi predatori.

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Costo

Medio

Domanda

(Viola la condizione 2)

(Viola la condizione 4)

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Riferimenti bibliografici e note:

Baumol W., Panzar J., Willing R., (1982), Contestable Marke-ts and the theory of industry Structure, Harcourt Brace Jovano-vich, New York. - Dupuit J., (1849), De l’influence des péagessur l’utilité des voies de communication, in “Annales des Ponts atChaussées”, trad. it. Pedaggi ed oneri di trasporto, in Tucci G. R.,(1975), [a cura di], Economia dei Trasporti, Angeli. - Lindahl E.,Just Taxation - A positive solution, trad. it. in Forte F. e MossettoG. F., (1972), Economia del Benessere e Democrazia, Franco An-geli. - Sampson J., (1966), The Case for Full Cost Ratemaking,“Icc Practitioners’ Journal”, marzo 1966, trad. it. La fissazionedelle tariffe in base al costo pieno, in Tucci G. R., (1975), [a cu-ra di], Economia dei Trasporti, Angeli. - Samuelson P. A., (nov.1954), The Pure Theory of Public Expenditure, “The Review ofEconomics and Statistics”, pp. 387-389.

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- Le teorie tradizionali e le conseguenti politiche per la concorren-za, basate sul modello di Cournot (e sul concetto di workablecompetition), non giustificano l’esistenza di equilibri efficienti sela tecnologia di produzione è a rendimenti non decrescenti. Negliannai ’70, la teoria dei mercati contendibili innova lo studio dellaconcorrenza alla luce della massima “due è un numero sufficienteper la concorrenza” della tradizione orale di Chicago e del con-cetto di concorrenza alla Bertrand (basata sul prezzo). Abbiamovisto che dalla “contendibilità” può scaturire l’efficienza se sus-sistono alcune condizioni non sempre scontate. Tuttavia, negliStati Uniti la teoria dei mercati contendibili è stata applicata conalcuni esiti positivi a partire dal mercato dei trasporti aerei (nel1975). Tale svolta antiregolamentativa ebbe origine da una inda-gine del Senato americano sull’operato dell’agenzia (Civil Aero-nautics Board) che aveva il compito di regolare il settore dei tra-sporti aerei (in effetti, aumentò l’efficienza del settore, riducendoi costi medi di produzione e le tariffe).

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- Bisogna tenere presente che l’approccio tradizionale allo studiodella concorrenza non riesce a produrre i risultati di equilibrio edefficienza se nella produzione i rendimenti di scala sono semprecrescenti oppure mai crescenti: nel primo caso il numero di im-prese è indeterminato (tendente ad infinito) e la quantità offertada ognuna di esse tende a zero, nel secondo caso una sola im-presa è in grado di produrre meglio oppure, al massimo, nellestesse condizioni di efficienza di quanto potrebbero fare più im-prese. Quindi solo curve di costo medio ad ’U’ sono compatibilicon la teoria tradizionale dei mercati concorrenziali. La teoria deimercati contendibili, invece, è in grado di inquadrare meglio dalpunto di vista teorico il caso dei rendimenti non decrescenti.

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L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

- Il massimo benessere sociale netto può essere calcolato ugua-gliando a zero la derivata della funzione:W (x0) =

∫ x00 p(x)dx − c(x0)

dove x0 è la quantità del bene scambiato, p(x) è l’inversa dellafunzione di domanda e c(x) è la funzione di costo totale.

- Definizione di subadditività della funzione di costo:

La funzione di costo è subadditività su quel sottoinsieme del suodominio per il quale la somma dei costi medi di due distinte quan-tità, appartenenti a tale sottoinsieme, è sempre maggiore del co-sto medio della somma di tali quantità.

- Per il gioco denominato guerra d’attrito v.:

Fundenberg D., Tirole J. (1986), A Teory of Exit in Duopoly, in“Econometrica”, pp. 943-60.

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Sommario:

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L’obiettivo dell’efficienza: la regolamentazione

L’obiettivo dell’efficienza: la contendibiltà dei mercati

Note ed alcuni riferimenti bibliografici

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