no a l i B C D Cibo per il a m o c Cuore I S E R O t T r a ... · come abitudine quotidiana cambia...

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Cibo per il Cuore l cibo è fonte di energia e di vita, ma può diventare causa di malattia: si muore perché manca, o si muore perché è troppo. Nutrirsi è indispensabile: nutrirsi bene è un privilegio, molto spesso una scelta. La scienza ha dimostrato che un’alimentazione equilibrata per quantità e qualità mantiene sani e protegge dalle malattie da Trombosi, che possono cambiare la vita. Scegliere per noi e per i nostri figli un’alimentazione sana come abitudine quotidiana cambia la vita in meglio. Sovrappeso e obesità sono concetti noti da tempo, ma qualcosa non funziona se un adulto su due e un bambino sui tre sono sovrappeso. Siamo troppo indulgenti nel giudicare il nostro aspetto: basta uno specchio per dirci come mangiamo e come nutriamo i nostri ragazzi. Non giustifichiamoci falsamente: sono grasso, eppure non mangio niente. Chi troppo e chi troppo poco, ed ecco lo spettro dell’anoressia. Recuperiamo il senso dell’equilibrio e il buon senso. Se è vero che noi siamo quello che mangiamo, dedicare un po’ di tempo ad informarci può servirci a vivere meglio. Prevenire le malattie da Trombosi richiede attenzione anche a tavola, non necessariamente sacrificio, ma certamente intelligenza. Una pillola certo renderebbe tutto più semplice, ma non esiste la pillola che supplisca alla nostra incapacità di assumerci la responsabilità delle scelte che facciamo, per noi e per chi ci vive accanto. A maggior ragione se nella nostra famiglia qualcuno è già stato colpito. Il nostro peso dipende da noi, e dal nostro peso dipende la nostra vita. Il Presidente Lidia Rota Vender ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP DI ROSERIO – MILANO PER RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI Periodico quadrimestrale - N. 68 - giugno 2010 - Poste Italiane s.p.a.- Sped. in Abb. P.- D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Milano I

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Cibo per ilCuore

l cibo è fonte di energia e di vita, ma può diventare causa di malattia: si muore perché manca, o si muore perché è troppo.

Nutrirsi è indispensabile: nutrirsi bene è un privilegio, molto spesso una scelta.La scienza ha dimostrato che un’alimentazione equilibrata

per quantità e qualitàmantiene sani e protegge dalle malattie da Trombosi,

che possono cambiare la vita.Scegliere per noi e per i nostri figli un’alimentazione sana

come abitudine quotidiana cambia la vita in meglio.Sovrappeso e obesità sono concetti noti da tempo,

ma qualcosa non funziona se un adulto su due e un bambino sui tre sono sovrappeso.Siamo troppo indulgenti nel giudicare il nostro aspetto:

basta uno specchio per dirci come mangiamoe come nutriamo i nostri ragazzi.

Non giustifichiamoci falsamente: sono grasso, eppure non mangio niente.Chi troppo e chi troppo poco, ed ecco lo spettro dell’anoressia.

Recuperiamo il senso dell’equilibrio e il buon senso.Se è vero che noi siamo quello che mangiamo,

dedicare un po’ di tempo ad informarci può servirci a vivere meglio.Prevenire le malattie da Trombosi richiede attenzione anche a tavola,

non necessariamente sacrificio, ma certamente intelligenza.Una pillola certo renderebbe tutto più semplice,

ma non esiste la pillola che supplisca alla nostra incapacità di assumerci laresponsabilità delle scelte che facciamo, per noi e per chi ci vive accanto.A maggior ragione se nella nostra famiglia qualcuno è già stato colpito.Il nostro peso dipende da noi, e dal nostro peso dipende la nostra vita.

Il PresidenteLidia Rota Vender

ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus

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Che cosa serve al nostro corpo?Il nostro corpo è composto di car-bonio, idrogeno, ossigeno e azotoin concentrazione molto superio-re a quella dell’ambiente che locirconda. Per vivere dobbiamoprodurre energia, carburanteindispensabile perché le nostrecellule possano mantenere que-sta differenza di concentrazio-ne e possano funzionare.

Da dove proviene l’energia?Dal cibo: carboidrati, lipidi eproteine sono la base dalla qualeil corpo estrae l’energia e con laquale costruisce i pezzi di ricam-bio per sostituire le parti usurate.Si chiamano macronutrienti(macro=grande): ne dobbiamoassumere quanti ne servono. Letrasformazioni che queste sostan-ze hanno dal momento in cui

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Cibo e malattiecardiovascolarida Trombosi

ANNO XX - N. 68

Giugno 2010

Direttore responsabileClaudia Rota

Testi diLidia Rota VenderFrancesco Saverio DioguardiSergio CoccheriViola Dapiaggi

EditoreALT - Associazioneper la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - OnlusVia L. da Viadana, 520122 Milanotel. 02 58.32.50.28fax 02 [email protected]

Comitato scientificoValentin FusterZaverio M. RuggeriJohn MartinIrwin H. RosenbergGiorgio AgrifoglioRosario BrancatoAngelo BranziGaetano CrepaldiLeandro GennariGian Franco GensiniAdalberto GrossiDaniela MariRoberto Sterzi

Segreteria scientificaMarco MoiaFrancesco Saverio DioguardiElena Maria Faioni

Realizzazione editorialeStampaLeva Arti Grafiche S.p.AViale Edison, 60520099 Sesto San Giovanni

Abbonamento annuo 17 euroc/c postale n. 50 29 42 06

In questo numero:

Cibo e malattiecardiovascolarida Trombosi 2

Ricette della salute 15

Una finestra sull’Europa 17

Lavori in corso 19

Le malattie cardiovascolari da Trombosi rappresentano la prima causadi morte e di grave invalidità nei Paesi cosiddetti civilizzati: colpiscono ildoppio dei tumori, colpiscono molto più di AIDS, malaria, cancro messiinsieme. Ma possono essere evitate, almeno in un caso su tre. Il sovrap-peso, il grasso a livello addominale, un’alimentazione quantitativamentee qualitativamente sbilanciata, una vita poco attiva fisicamente, il subdo-lo e progressivo sviluppo dei danni provocati da una pressione del sanguemal controllata o mai verificata, da una glicemia mossa o elevata, da unquadro lipidico sbilanciato, la mancanza di motivazione e di determina-zione nell’astenersi dal fumo di sigaretta sono fattori di rischio che nonrichiedono necessariamente un passaggio dal medico per essere valutati,ma solo una sosta davanti allo specchio.

Intervista al prof. Francesco Saverio DioguardiMembro della Segreteria Scientifica di ALT OnlusProfessore associato in Medicina Interna e Cattedra di Nutrizione Clinica alDipartimento di Medicina Interna all’Università degli Studi di Milano.

entrano nel nostro intestino finoal momento in cui ne rimangonosolo le scorie si chiama metabo-lismo. Carboidrati (ami di e zuc-cheri), lipidi (grassi) e proteinecontengono carbonio, idrogenoed ossigeno: ma solo le proteinecontengono e ci forniscono lemolecole di azoto che ci sonoindispensabili.

Che cos’è una caloria?E’ la quantità di energia che lacellula produce partendo dal car-burante che le viene fornito.L’automobile ha bisogno del car-burante per muoversi, il corpo habisogno di cibo da trasformare inenergia. E’ anche un modo pocopreciso di calcolare l’energia for-nita al nostro corpo. Si dovrebbecalcolare quante molecole ener-getiche (si chiamano ATP) ven-

no alle cellule, che soffrono. Mangiare troppoe male può fare gravi danni.

Mangiare bene aiuta a sentire meno la fatica?Mangiare in modo equilibrato aiuta i nostriorgani più “delicati” (cuore, reni, cervello) afunzionare in modo sorprendentementemigliore, anche negli anziani e nei soggetti chesoffrono di malattie croniche.

Novità dalla scienza?SI: la scienza si occupa da anni della relazio-ne fra cibo e salute, talmente logica da esserespesso banalizzata. Sta cambiando l’indica-zione della proporzione ideale fra carboidrati,proteine e lipidi. Di solito si calcola la neces-sità di proteine in base a una percentuale fissadelle calorie totali introdotte ogni giorno: èsbagliato, in alcune situazioni questa stradapuò rivelarsi pericolosa. Ad esempio in tutte le malattie croniche il fab-bisogno di proteine è molto aumentato, anchedel 50%, a parità di necessità caloriche. Ognicondizione in cui ci sia resistenza all’insulinaconsuma enormi quantità di aminoacidi essen-ziali per fare energia (diabete tipo 2).

Possiamo fare a meno delle proteine? NO:molte diete a basso tenore calorico sugge-rite per perdere grasso (e quindi peso) sonopovere di proteine. In organismi con elevatobisogno, come bambini e anziani, scendere aldi sotto delle quantità necessarie può esseremolto pericoloso.

Le proteine sono tutte uguali? NO: sono la nostra fonte di azoto, ma nonsono tutte uguali. Sono costituite da aminoaci-di: aminoacidi diversi, assemblati in quantitàdiverse costituiscono proteine diverse. E sottoquesta forma le mangiamo. Nel loro viaggio nell’intestino, le proteine siscompongono: la loro efficienza in terminienergetici deve essere calcolata in funzionedella quantità assorbita (nessuno assorbe il100% di quello che mangia) e della qualitàdegli aminoacidi che le compongono e neiquali si scompongono.

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gono prodotte per ogni molecola di ossigeno“bruciata” per produrre energia, cioè quantiATP rende una molecola di ossigeno.

Quante calorie servono ogni giorno?Non esiste una regola assoluta: il fabbisognocambia in funzione di età, altezza, peso e dellaquantità di calorie bruciate con l’attività fisica.Il consumo di calorie aumenta per esempiodurante la febbre: la malattia aumenta il consu-mo di calorie in generale e di alcuni nutrientiin particolare.

Modi di mangiare diversi in età diverse?SI: un organismo in rapido accrescimentocome quello di un bambino ha bisogno di car-boidrati, lipidi e proteine in proporzioni ade-guate ai bisogni del proprio corpo. Chi fa unaattività fisica intensa o chi è ammalato o ha lafebbre deve assumere nutrienti in quantità equalità adeguati al bisogno.

Aumentare di peso equivale ad ingrassare?NO: ingrassare non è sinonimo di aumentaredi peso. Un atleta ha poco grasso e il suo pesoè dovuto ai molti muscoli. Molte malattiefanno perdere peso, ma a scapito dei muscoli:questo modo di dimagrire non è di per sé unacosa buona. Fare attività fisica e mangiare inmodo equilibrato permette di raggiungere emantenere un peso ideale. Quello giusto pernoi.

Alimentazione e malattie del cuore e dei vasi: sono legate?Il sovrappiù di tutto quello che mangiamoviene trasformato in grasso. I muscoli utilizza-no i grassi per estrarre energia necessaria alloro lavoro, il fegato elimina i grassi graziealla sua capacità di trasformarli e filtrarli. Ilresto si deposita. Se i muscoli non ne consu-mano o il fegato non funziona adeguatamenteo semplicemente ha un sovraccarico di lavoroda fare, i grassi si accumulano nel sangue, neltessuto adiposo e intorno agli organi (intestino,cuore, rene…) e sulle pareti delle arterie.Arterie “otturate” dai depositi di grassi (atero-sclerosi) portano meno sangue e meno ossige-

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Proteine e aminoacidi sono sinonimi? NO: le proteine sono “le parole”, gli aminoa-cidi sono “le lettere” che le compongono.Nessuna proteina presente in natura contienesolo tutte le “lettere” (gli aminoacidi) che ser-vono al corpo umano per scrivere le “parole”(le proteine) che ci servono per vivere. Le pro-teine animali che mangiamo ogni giorno con-tengono molti aminoacidi non-essenziali,poco o per niente utili, e pochi aminoacidiessenziali.

Dove si trovano gli aminoacidi essenziali?Il nostro corpo è una macchina sofisticata emeravigliosa, ma con dei limiti: scompone leproteine e trasforma gli aminoacidi essenziali,indispensabili per la vita, in amino acidi NONessenziali, e lo fa proprio negli organi dovequesto serve. In effetti siamo costretti a man-giare un elevato quantitativo di aminoacidiinutili per coprire il fabbisogno di aminoacidiutili.

Meglio le proteine animali o vegetali?Ogni proteina vale in funzione della qualitàdegli aminoacidi che contiene e non solo dellaquantità totale. Molti aminoacidi inutili nonfanno una buona proteina, qualunque sia l’ori-gine, vegetale o animale.

Le proteine sono importanti solo nell’età dello sviluppo? NO: nell’anziano, ad esempio, è fondamenta-le conservare un apporto di proteine sufficien-ti a mantenere integro il patrimonio di aminoa-cidi tenendo conto del bilancio fra consumo(aminoacidi spesi per produrre energia) enecessità di averne abbastanza per la sintesi diproteine nel corpo umano. La maggiore facili-tà ad ammalarsi e la maggiore difficoltà a gua-rire negli anziani dipende spesso dalla mal-nutrizione proteica!

Quante proteine vanno assunte ogni giorno?Quante bastano a “saldare” i debiti e ad avan-zarne per costruire nuove cellule: non esisteuna quantità ideale e fissa, nemmeno propor-zionale al peso.

Che cosa succede se si mangiano troppe proteine?Se si supera la dose utile giornaliera il corpodeve eliminare gli aminoacidi in eccesso,anche trasformandoli in grassi, che si accumu-lano.

Gli esami del sangue servono?SI: i livelli di azotemia nel sangue indicanoquante scorie si sono formate e non riesconoad essere eliminate dal rene. Le proteine sonoindispensabili anche per produrre le immuno-globuline, meglio conosciute come anticorpi,indispensabili per proteggerci dall’attacco divirus e batteri: un paziente malnutrito in termi-ni di proteine produce meno anticorpi e sidifende meno dalle infezioni.

Quali cibi contengono proteine?Abbiamo bisogno di mangiare in modo equili-brato assumendo carboidrati, proteine e grassiad ogni pasto, in proporzione ragionevole. Ilmedico specialista in scienza della nutrizioneo il dietologo possono aiutare chi non riesce afare del proprio meglio con l’intelligenza e lasaggezza.

Di quante proteine abbiamo bisogno?Dipende, chi è malato per una infezione o hasubito un intervento chirurgico ha bisogno dimaggiori quantità di proteine: guarire o ripa-rare gli organi e i tessuti del corpo è assaicostoso in termini di proteine. Per esempio,dopo un intervento di rimozione dell’appendi-ce il fabbisogno di proteine aumenta di cinquevolte e in corso di infezione (sepsi) si arriva a20 volte! Ecco perché i pazienti spesso dima-griscono durante la degenza in ospedale, anchese non sono stati tenuti a digiuno!

Quali danni causa un debito di proteine?Se non si “pagano i debiti” non si guarisce o siguarisce lentamente e male. Molti pazienti chesi portano dietro infezioni o malattie per setti-mane, specie se anziani o se non rispondonoagli antibiotici, hanno problemi non per l’anti-biotico che non funziona, ma perché mangianotroppo poche proteine e hanno quindi un siste-ma immunitario fragile e inefficiente.

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La dieta mediterranea

Perché dieta mediterranea?La prevenzione delle malattie del cuore,del cervello e dei vasi passa per la via piùsemplice: la qualità e la quantità delcibo che mangiamo ogni giorno. E’ statoscoperto e scritto ovunque che la dietamediterranea aiuta a mantenere sani ilcuore, il cervello, le arterie e le vene, per-ché è equilibrata, povera di grassi nocivie ricca di frutta e verdura. Vino rosso, oliodi oliva crudo, the, verdure crude e fre-sche, frutta e pesce sono indicati per chivuole ridurre o mantenere bassi coleste-rolo e omocisteina, due importanti fattoridi rischio.

Serve davvero?SI: serve scegliere fin da piccoli un’ali-mentazione equilibrata, ricca di verdura,frutta, fibra (cereali integrali), povera digrassi animali (carne, latte, uova, formag-gio e derivati). E’ più facile non ingrassareche perdere peso più avanti. Ma nessunaalimentazione funziona senza attivitàfisica.

Perché si collega l’attività fisica al cibo?Ogni organo del corpo ha bisogno di energiae ne consuma in proporzione alle proprienecessità. Il cibo in eccesso viene trasforma-to in grasso e depositato come riserva.Abbiamo bisogno di energia durante il gior-no per respirare, per far lavorare il cervello,per regolare la temperatura del corpo, duran-te la veglia, per distruggere le strutture vec-chie e costruirne delle nuove più efficienti siaquando siamo attivi, ma anche mentre dor-miamo.

Il cibo fornisce solo energia?NO: fornisce anche gli elementi base cheservono alle cellule per costruirsi, rigenerar-

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si e funzionare: proteine, grassi, minerali,vitamine, zuccheri.

Perché mangiamo male?Perché mangiamo pochi cibi “densi”, ricchidi vitamine e minerali e poveri di calorie, eprivilegiamo cibi che contengono molte calo-rie ma pochi nutrienti. Una dieta equilibratadeve essere varia e moderata: sono importan-ti sia la qualità che la quantità del cibo.

SUGGERIMENTI PER UNA SANAALIMENTAZIONE

• aumenta il consumo di frutta e verdu-ra: almeno 5 porzioni al giorno; ognisettimana 3 porzioni di verdura verde,2 di verdura arancione, 3 di legumi, 3di verdura ricca di fibra, 7 di altra ver-dura o frutta;

• aumenta il consumo di latticini magri;• usa poco burro;• preferisci prodotti naturali e freschi aquelli elaborati o conservati;

• consuma più carne bianca;• consuma meno carne rossa;• mangia pesce almeno 2 volte alla setti-mana;

• mangia ogni giorno un cibo a sceltaper ogni gruppo di cibi della piramidedella salute.

Servono le pillole di supplementi?Un’alimentazione equilibrata contiene giàtutti i nutrienti indispensabili per la cresci-ta e per la salute. Il cibo, se sano, contienenon solo le vitamine e i minerali, ma anchemolte altre sostanze come carotenoidi, fla-vonoidi, isoflavoni, inibitori delle proteasiche proteggono dalle malattie croniche. Isupplementi devono essere assunti attraver-so cibi fortificati, solo quando è richiestoun apporto molto aumentato o quando

Carboidrati e zuccheri

I carboidrati sono indispensabili?SI, zucchero e amidi portano energia all’or-ganismo trasformandosi in glucosio. Il glu-cosio è l’unica fonte di energia per i globulirossi, è quella preferita dal cervello, dal siste-ma nervoso, dalla placenta e dal feto. Ilcorpo è in grado di usare sia zuccheri natura-li, sia artificiali: gli zuccheri artificiali, però,portano più calorie e meno nutrienti. Lecalorie assunte e non consumate si deposita-no come grasso.

Dove si trovano i carboidrati?Nel pane, nella pasta, nel riso e negli zucche-ri. Fonti naturali di carboidrati sono la frutta(fruttosio), i latticini (lattosio), le verdure, icibi ricchi di amidi (riso, farine), gli sciroppi,le bibite e i dolci (sotto forma di zuccheri).

Che cosa sono le fibre?Sono carboidrati non digeribili, derivati dellegno e delle piante. Una dieta ricca di fibremigliora la funzione dell’intestino, proteggeil sistema cardiovascolare, riduce il rischio didiabete.

Mangiar male o troppo provoca il diabete?Il diabete è una malattia cronica causatadalla incapacità dello zucchero di raggiunge-

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alcuni tipi di cibo non sono accessibili ocontroindicati per motivi medici.

RACCOMANDAZIONI

• Per mantenere un peso corporeoadeguato regola le calorie assunte conquelle consumate.

• Per non ingrassare riduci progressi-vamente le porzioni di cibo nel piatto edi bibite nel bicchiere. Il sapore deicibi si sente in bocca e non nello sto-maco: mastica lentamente e assaporaquello che mangi.

• Per perdere peso programma un calocontinuo ma lento (di settimana in set-timana) mangiando in modo bilancia-to, riducendo le porzioni e aumentan-do l’attività fisica.

• Per i bambini in sovrappeso: aiutaliad essere responsabili di quanto ecome mangiano. Se non basta chiedil’aiuto di un nutrizionista.

• Per le donne in gravidanza: uneccessivo aumento di peso aumenta ilrischio di Trombosi delle vene dellegambe.

• Per le donne che allattano: non èvero che non si può dimagrire durantel’allattamento, ma con giudizio, lenta-mente e progressivamente.

• Per chi è sovrappeso o obeso, èmalato e prende farmaci: consultasempre il medico ed evita il fai da te.

• Per tutti: scegliete obiettivi raggiungi-bili, specifici, verosimili e non perfetti.Per esempio: “fai più attività fisica” èun obiettivo generico, “cammina ognigiorno per 30 minuti” è un obiettivospecifico e misurabile. “Cammina 30minuti almeno cinque giorni alla setti-mana” è più verosimile e non perfetto.

(Fonte: Dietary Guidelines del Governo americano)

re le cellule: lo zucchero nel sangue (glice-mia) aumenta, ma non arriva a destinazione.

Come si misura la glicemia?Bisogna restare a digiuno dalla mezzanottedel giorno che precede la misurazione. Se laglicemia risulta alta per tre volte è indispen-sabile consultare il medico. L’emoglobinaglicata indica l’efficacia della terapia controil diabete.

MENO ZUCCHERI: 10 REGOLE D’ORO

1 consuma frutta, verdura e cereali inte-grali;

2 aggiungi poco zucchero ai cibi;3 lavati i denti dopo ogni pasto;4 riduci il consumo di bibite zuccheri-

ne;5 consuma ogni giorno 14 grammi di

fibra per 1000 calorie;6 scegli frutta fresca invece dei succhi

industriali;7 consuma legumi molte volte alla set-

timana: piselli e fagioli sono ricchi difibra e di nutrienti;

8 consuma cibi integrali;9 più bibite dolci consumi, più prendi

peso, meno nutrienti assumi;10 le fibre aiutano le funzioni intestinali

(la stitichezza affligge 20 adulti su100 oltre i 65 anni).

I grassi

I grassi si definiscono saturi, monoinsaturi epolinsaturi in base alla loro struttura chimica.La maggior parte dei cibi contiene tutti insie-me i diversi tipi di grassi.- I grassi saturi, principalmente di origineanimale, sono molto lunghi da eliminareper il metabolismo, aumentano il livello del

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colesterolo cattivo (LDL). - I grassi polinsaturi, di origine vegetale,riducono il colesterolo cattivo (LDL), maanche il livello di colesterolo buono(HDL). - I grassi monoinsaturi, di origine sia ani-male che vegetale, contribuiscono adaumentare il colesterolo buono (HDL).

I grassi servono?SI, sono fondamentali in una dieta bilancia-ta. Ma attenti a quali e quanti. Sono indi-spensabili per assorbire le vitamine liposolu-bili (A, D, E, K), per costruire le pareti dellecellule e gli ormoni.

Dove si trovano i grassi nocivi?I grassi più pericolosi si chiamano TRANS-SATURI: sono molto stabili chimicamente,si eliminano in molti giorni nel normalemetabolismo e si trovano nei dolci, nel pane,nei crackers, nella margarina, nelle patatefritte, nei prodotti da forno, negli alimenti diorigine animale e nelle salse proprio per que-sta loro “indistruttibilità” che aumenta laconservazione del prodotto.

Il grasso provoca malattie cardiovascolari?Il sovrappeso e l’obesità dipendono da unosbilanciamento fra quanto mangiamo e

quanto consumiamo: se mangiamo troppo econsumiamo poco, accumuliamo grasso. Lemalattie cardiovascolari nel loro insieme(Infarto, Ictus, Aterosclerosi) sono stretta-mente dipendenti dall’obesità, dal sovrappe-so e moltissimo dalla pigrizia.

Che cos’è il colesterolo?Il colesterolo è un grasso indispensabile perl’uomo. In parte viene prodotto dall’organi-smo stesso (soprattutto dal fegato), in parteviene assunto mangiando. I grassi circolanonel sangue sotto forma di colesterolo e trigli-ceridi. Il colesterolo può essere buono(HDL) o cattivo (LDL).

Colesterolo LDL e HDL sono uguali?NO: il colesterolo “cattivo” (LDL oVLDL), se presente in eccesso, si depositasulle pareti delle arterie facendo perdere loroelasticità e formando una placca aterosclero-tica che si ingrossa e riduce il passaggio delsangue e dell’ossigeno che deve arrivare anutrire i tessuti; il colesterolo “buono”(HDL) protegge le arterie asportando il cole-sterolo cattivo dalle pareti delle arterie e por-tandolo nei siti di eliminazione o stoccaggio,come se fosse uno “spazzino”.

Colesterolo LDL: quali livelli?Ci possono essere differenze in relazione

all’età e al sesso. Il colesterolo LDL nondeve superare i 160 mg/dl nelle persone sanee con meno di 45 anni, 130 mg/dl nelle per-sone che fumano, o hanno la pressione alta,o una storia familiare di malattie daTrombosi, o hanno più di 45 anni (uomini),o di 55 anni (donne), 100mg/dl nelle perso-ne che hanno diabete, Aterosclerosi, malattiadelle carotidi, Ictus, Infarto, Angina,Aneurismi o altre malattie da Aterotrombosi.

Bambini e alimentazione

Che cos’è l’obesità infantile?L’obesità infantile è il più diffuso disturbonutrizionale nelle società occidentali: inItalia colpisce un bambino su quattro. E’ ilrisultato di un’alimentazione scorretta cheintroduce più calorie di quante il bambino èin grado di bruciare.

Di che cosa hanno bisogno i bambini?Il corpo dei bambini è in rapida evoluzione ecresce ogni giorno: oltre a proteine, zuccherie grassi ha bisogno di quantità adeguate dicalcio, potassio, sali minerali, magnesio,fibre, vitamine. Un bambino di 2-3 anni habisogno di 1000 calorie al giorno, fino a1400 se è un bambino attivo.

Quali conseguenze?L’obesità infantile può avere numerose con-seguenze sulla salute del bambino, che si pos-sono trascinare ed amplificare in età adulta.L’obesità infantile costituisce un importantefattore di rischio di mortalità nell’adulto: c’èuna probabilità elevata che un bambino obesodivenga, negli anni, un adulto obeso.

Qual è il ruolo dei genitori?I nostri bambini diventeranno uomini edonne sani se lo vorranno e se noi genitori,giorno per giorno, li educhiamo a vivere in

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modo corretto. Incoraggiamo i bambini amangiare una varietà di alimenti sani e por-zioni adeguate.

Qual è il peso della pubblicità nelle scelte alimentari?In Europa la diffusione della pubblicità diprodotti ad alto contenuto di grassi, zuccherio sodio destinati ai bambini varia da Paese aPaese: in Italia è circa il 49%, mentre rag-giunge quasi il 100% in Danimarca e nelRegno Unito.* Durante le trasmissioni tele-visive per bambini la pubblicità privilegiacibi non salutari, mentre la presenza di frut-ta, verdura ed altri alimenti sani è scarsa. E’ormai riconosciuto che la promozione pub-

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blicitaria di merendine e snacks esercitaeffettivamente un’influenza sui consumi esulle richieste dei bambini. * Fonte: Rapporto “Il marketing di prodotti alimentari nonsalutari diretto ai bambini in Europa” (2005), progettoCHOB - Children and Obesity and Associated AvoidableChronic Diseases, 2004-2006 (Bambini, obesità e patologiecroniche evitabili associate).

Alimentazioneal femminile

Le donne devono mangiare in modo diverso?Donne e uomini oltre i 50 anni dovrebberoassumere un’integrazione di vitamina B12.Le donne in età fertile hanno particolarmen-te bisogno di ferro, contenuto nei cibi e neivegetali o assunto attraverso supplementiinsieme a vitamina C, che ne facilita l’assor-bimento. Le donne in attesa di una gravidan-za e quelle già incinte devono consumarequantità adeguate di acido folico, attraversocibi arricchiti o in pillole, oltre che attraversouna dieta adeguata.

Donna “mela” o “pera”: quali differenze?La probabilità di andare incontro a unamalattia cardiovascolare è legata alla quanti-tà e alla distribuzione del grasso sottocuta-neo. Una donna con una silhouette “a mela”ha il grasso concentrato sullo stomaco e sulgiro vita; una donna “a pera” ha il grassosoprattutto sulle cosce. Le “donne a pera”hanno un rischio cardiovascolare minorerispetto alle “donne a mela”, ma pur semprepiù elevato rispetto a chi è in forma. Gliormoni femminili influenzano la quantità ela distribuzione del grasso nel sottocute, maanche nel sangue: il giro vita di una donnanon dovrebbe mai misurare più dell’80%della misura dei fianchi. La donna “pera”potrebbe avere un livello di protezione piùelevato rispetto alla “mela”, ma la protezioneregalata da questi ormoni non è eterna.

LA RICERCA

L’università della California (UCLA) hatestato la relazione tra i contenuti televisi-vi e l’indice di massa corporea (BMI) deibambini.* I ricercatori hanno rilevato leabitudini televisive nel 1997 di più di3.500 bambini fino a 12 anni e hannocontrollato nel 2002 il loro indice dimassa corporea. Tra le variabili prese inconsiderazione c’erano: il BMI dei bam-bini (nel 1997 e nel 2002), gli aspettisocio-demografici ed il BMI delle madri. A parità di ore passate di fronte alla TV, ipiù grassi erano i bambini che seguivanotrasmissioni ricche di messaggi pubblici-tari di “cibo spazzatura”, piuttosto che ibambini che guardavano programmi edu-cativi e privi di spot. E’ emerso che piùche la quantità di ore passate davanti allatv (sedentarietà) è il numero di spot sul“cibo spazzatura” a provocare l’obesitànei bambini.

* Lo studio di F.J. Zimmerman e J.F. Bell è stato pubbli-cato sull’American Journal of Public Health nel febbra-io 2010.

Perché il peso aumenta dopo i 35 anni?Per diverse ragioni: in pre-menopausa siabbassa il livello di estrogeni, si tende aridurre l’attività fisica e a mangiare di più; ilmetabolismo rallenta e la massa muscolarediminuisce, quindi si riduce la necessitàcalorica. Noi siamo il risultato della genetica trasmes-saci dai nostri genitori: se papà e mammasono obesi dobbiamo impegnarci presto ebene per non ingrassare.

Il sale

Abbiamo bisogno di sale?SI: ma in quantità limitata, non più di 3 gral giorno (un cucchiaio da the). Il sale sitrova già nei cibi (77%), e noi aggiungiamocirca l’11%. Una quantità limitata di sale èessenziale per mantenere l’equilibrio deiliquidi nelle cellule, per trasmettere gliimpulsi nervosi, per contrarre e rilasciare imuscoli. Il corpo sa regolare il contenuto disale: il rene elimina con l’urina l’eccesso erifornisce il sangue di sale quando manca. Seil rene non funziona bene, il sodio si accu-mula nel sangue. Troppo sale richiama liqui-di, il volume del sangue aumenta, il cuore fapiù fatica a muovere la massa dei liquidi, lapressione nelle arterie cresce.

Siamo tutti uguali?NO: alcuni più di altri tendono ad accumula-re sodio e sviluppano ipertensione, che portaa malattie cardiovascolari e a malattie delrene.

Quali sono le fonti di sale?Il sale (cloruro di sodio) proviene principal-mente dai cibi conservati e inscatolati, comezuppe, verdure, cibi congelati o precotti,condimenti, carni, salumi, pollame, latticinie acqua minerale.

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Come possiamo misurarlo?Imparando a leggere le etichette riportate suicibi in scatola e sulle acque minerali.Sinonimi di sodio sono glutammato di sodio,soda, lieviti, sodio fosfonato, arginato disodio, nitrito o nitrato di sodio.

10 REGOLE PER RIDURRE IL CONSUMO DI SALE

1 + frutta e verdura fresche;2 + carni e pollame freschi;3 + prodotti bassi in sale;4 + erbe e spezie per condire i cibi;5 – sale aggiunto ai cibi quando cucini;6 – salumi e insaccati;7 – cibi conservati;8 – salse e condimenti;9 – sostituti del sale;10 sempre: sciacquare i cibi

in scatola prima di usarli!

Servono i sostituti del sale?I sostituti del sale contengono cloruro disodio o cloruro di potassio: troppo potassiopuò essere pericoloso per chi ha il rene chenon funziona a dovere o per chi prende far-maci per problemi di cuore o per la pressio-ne alta.

PRINCIPALI FONTI DI POTASSIO(dose giornaliera raccomandata 4700 mg)

Contenuto in mg/per porzione standarduna patata: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 694uno yogurt magro: . . . . . . . . . . . . . . . 579succo di prugna o di carota: . . . . . . . . .530tonno: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .484banana: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .422succo di pomodoro: . . . . . . . . . . . . . . .417latte magro: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .382melone: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .368lenticchie: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 365succo di arancia: . . . . . . . . . . . . . . . . . .355

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Il potassio è un sale?Viene assunto sotto forma di sale, come ilsodio, ed è indispensabile: ne servono 4,7 gral giorno (un cucchiaino e mezzo da the).

Mangiare meno sale aiuta la salute?SI: perché aiuta a ridurre la pressione delsangue e il grasso corporeo.

Chi soffre di pressione alta dovrebbe mangiare in modo diverso?SI: il contenuto di sale nei cibi deve essere piùbasso dell’abituale. Gli americani hanno dise-gnato una dieta apposita definita DASH(Dietary Approaches to Stop Hypertension),che si è dimostrata utile nel ridurre la pressio-ne e la quantità di farmaci necessari per con-trollarla. Non bisogna dimenticare che un pro-gramma di attività fisica quotidiana è fonda-mentale per ridurre la pressione e il peso.

Dieta DASH Dietary Approaches to Stop

Hypertension

Come modificare la pressione alta con il cibo:+ frutta e verdura: 4-5 porzioni al giorno+ cereali integrali+ latticini magri: 2/3 porzioni al giorno+ carni magre (due al giorno)+ calcio magnesio e potassio– grassi saturi e trans-saturi– colesterolo– sale

Fonte: Hypertension 2008

L’acqua

L’acqua è indispensabile per la salute e dasola costituisce il 60% del peso del corpo:tutte le funzioni del nostro organismo dipen-dono dall’acqua. Elimina le tossine dalle cel-lule, porta il nutrimento alle cellule, garanti-

sce un ambiente umido all’orecchio, al naso ealla bocca. Poca acqua porta a disidratazio-ne, riduce le energie e vi fa sentire stanchi.

Quanta ne serve?Non tutti hanno bisogno della stessa quanti-tà. Ogni giorno perdiamo acqua attraversola respirazione, la traspirazione, la produzio-ne di urina e il movimento dell’intestino. Con il cibo assumiamo circa un quinto del-l’acqua che ci serve: bere almeno due litridi acqua al giorno (3 litri per l’uomo, 2,2litri per la donna, circa otto bicchieri grandi)aiuta a colmare queste perdite.

Il bisogno di acqua è costante?NO: deve bere di più chi fa attività fisica,vive in climi caldi, chi va in alta montagna(altitudine >2500 m), chi ha la febbre, chivomita o ha diarrea, chi ha i calcoli renali odella colecisti, chi è in gravidanza o in allat-tamento (almeno 3 litri al giorno).Esiste un parametro del normale esamedelle urine che ci dice se abbiamo bevutoabbastanza acqua, si chiama PESO SPECI-FICO URINARIO: dovrebbe sempre esse-re fra i 1010 e i 1020.

Chi ha meno bisogno d’acqua?Deve bere meno chi soffre di scompenso car-diaco, chi ha malattie del rene, del fegato odelle ghiandole surrenali.

Chi ha bisogno di acqua sente sempre sete?NO: quando si sente il bisogno di bere si ègià un po’ disidratati e invecchiando il corposi accorge sempre meno del bisogno diacqua. Quando si ha sete, la prima sceltadeve essere l’acqua semplice (non bibite ealcolici). E’ utile bere un bicchiere di acquamezz’ora prima di ogni pasto e mezz’oradopo ogni pasto: non durante il pasto (l’ac-qua gonfia il cibo e aumenta la dimensionedello stomaco, aumentando il limite di sazie-

tà e il senso di fame). Si dovrebbe semprebere prima, durante e dopo l’attività fisica.

E se si beve troppo?Chi beve troppo riduce i propri livelli disodio nel sangue, ma succede molto rara-mente. Avere sete in modo esagerato puòessere segno precoce di diabete.

10 BUONI EFFETTI DELL’ACQUA

1 riduce la fame;2 mantiene umidi bocca, occhi e naso;3 protegge gli organi e i tessuti;4 migliora la funzione intestinale;5 riduce le rughe;6 aiuta l’assorbimento e il trasporto deisali minerali alle cellule;

7 regola la temperatura del corpo;8 lubrifica le articolazioni;9 aiuta ad eliminare le tossine da fegato erene;

10 porta ossigeno e nutrimento alle cellule.

Fonte: Mayo Clinic

Alcool

Molti studi hanno rilevato che coloro chebevono alcolici in quantità moderata sonomeno colpiti dalle malattie cardiovascolari(fino al 40% in meno rispetto ai non bevito-ri): queste malattie sono infatti meno fre-quenti nei Paesi mediterranei, in cui il vino èparte integrante della dieta.

L’alcool fa bene sempre?NO: non dà nessun beneficio nei giovani,protegge le arterie coronarie solo se vieneconsumato in quantità ridotte e durante ipasti e solo se è vino rosso.

Troppo alcool fa male?SI: il consumo eccessivo di alcolici aumenta

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il rischio di cirrosi epatica, di tumori alfegato e all’apparato digerente. L’abuso dialcool cancella l’effetto positivo che essosembra avere sui vasi e sul cuore e, superatidati livelli, esso aumenta addirittura la proba-bilità di sviluppare malattie cardiovascolari.

Quanto alcool si può bere?Solo se si è sani, un bicchiere di vino rosso odi birra al giorno per la donna, due bicchie-ri per l’uomo.

Chi deve evitare l’alcool?Le donne in età fertile, in gravidanza, duran-te l’allattamento, i bambini e gli adolescenti,coloro che prendono farmaci, sono malati,sono sensibili agli effetti dell’alcool, coloroche guidano o svolgono attività che richiedo-no attenzione e coordinazione.

Il vino rosso fa buon sangue?Il vino rosso non è una medicina, non cisono evidenze sufficienti per consigliarlo achi non ne beve. Un moderato consumo divino durante i pasti, per via degli antiossi-danti, dei vasodilatatori e degli anti-aggre-ganti naturali in esso contenuti, contribui-sce a proteggere dalle malattie da Trombosicoronarica (Infarto, Angina, Ischemia): ifenoli, presenti specialmente nel vino rosso,frenano la produzione di radicali liberi esvolgono un’azione antiossidante.(Fonte: M. Serafini, R. Bugianesi, F. Simone, G. Maiani, A.Guidi, S. Berni, A. Ghiselli – Istituto Nazionale dellaNutrizione, Roma).

E la birra?La birra contiene numerose sostanze nutriti-ve, come vitamine, minerali e sali. E’ riccadi fenoli che hanno un forte potere antiossi-dante. Un moderato consumo di birra può avereeffetti benefici sul sistema cardiovascolare.(Fonte: A. Gasbarrini – Università Cattolica e IstitutoNazionale della Nutrizione, Roma).

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Che cosa sono i radicali liberi?Sono i prodotti di scarto delle reazioni chimi-che che avvengono nelle cellule del nostrocorpo. Il nostro corpo è protetto naturalmenteda sostanze antiossidanti che ostacolanol’azione dei radicali liberi e ci consentono dimantenere una situazione di equilibrio, maquesto può alterarsi per un aumento degliossidanti (fumo, inquinanti atmosferici,abuso di alcool o farmaci) o per una diminu-zione delle sostanze antiossidanti. Si verificail cosiddetto stress ossidativo, in cui i radica-li liberi disturbano l’attività delle cellule e neminacciano la sopravvivenza. Per mantenere (o ripristinare) l’equilibriodella bilancia ossidativa, il nostro organismoha bisogno di ulteriori sostanze antiossidantiche si introducono con un’alimentazione ade-guata.

Gli oli

L’olio d’oliva fa bene?SI: è ricco di acidi grassi monoinsaturi e,specialmente l’olio extravergine, di potentiantiossidanti che ci difendono dai radicaliliberi. Ma l’olio è fatto sempre di grassi, equesti vanno comunque introdotti in quanti-tà moderate.

Perché fa bene?Le popolazioni mediterranee sono meno col-pite dalle malattie cardiovascolari rispetto aquelle che vivono nell’Europa centrale e set-tentrionale o nel Nord America. Questa differenza è in parte dovuta alla dietatipica di queste popolazioni, ricca di carboi-drati, fibre e antiossidanti naturali, e pove-ra invece di grassi e proteine di origine ani-male.Alcuni studiosi attribuiscono particolareimportanza anche all’olio d’oliva per viadegli acidi grassi monoinsaturi in esso con-

QUANTE CALORIE IN UNA DOSE DI ALCOOL?

Birra: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144Birra light: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .108Vino bianco: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .100Vino rosso: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .105Vino dolce: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .141Superalcolici distillati: . . . . . . . . . . . . . 96

Cosa sono i fenoli?I fenoli sono antiossidanti naturalmentepresenti nei vegetali e nella frutta, nel the, nelcaffè, nel vino e nell’olio d’oliva. Sono presenti soprattutto nel vino rosso:nelle bucce degli acini d’uva, proprio perchéesposte all’aria, è contenuta la maggior partedei fenoli che vengono poi trasferiti allabevanda finita.

Quali sono gli antiossidanti?Gli antiossidanti noti sono la vitamina A(detta anche betacarotene), la vitamina C ela vitamina E: essi possono frenare l’azionedel colesterolo LDL (il “colesterolo cattivo”)prevenendo l’aterosclerosi e, di conseguenza,le malattie del cuore, del cervello e dei vasi.

tenuti; in realtà è più probabile che l’effettopositivo dell’olio d’oliva derivi dalla sua ric-chezza in antiossidanti naturali che svolgo-no una funzione protettiva, analoga a quelladovuta ai fenoli contenuti nel the verde e nelvino rosso.(Fonte: A. Poli – Centro Studi dell’Alimentazione, Milano).

E gli oli di pesce?Gli oli di pesce sono oggetto di studio dadiversi anni, da quando si è osservato quantobassa sia l’incidenza delle malattie cardiova-scolari nella popolazione eschimese che neconsuma grandi quantità. L’effetto benefico dell’olio di pesce si deve,in particolare, alla presenza di omega-3.

Che cosa sono gli omega-3?Sono grassi polinsaturi che tendono a con-centrarsi nella membrana delle cellule delcuore e del cervello, proteggendole e stimo-landone il funzionamento.

Che cosa fanno?Aumentano l’elasticità della parete dei glo-buli rossi, forse possono proteggere il cuoredalle aritmie, alterazioni del battito che pos-sono portare a blocco cardiaco; riducono itrigliceridi, importante fattore di rischio car-diovascolare; mantengono fluido il sangue eriducono la probabilità che si formi unTrombo che può ostruire un’arteria e scate-nare Infarto o Ictus.

Dove si trovano?Nel pesce, nell’olio di semi e nei legumi, inalcuni tipi di carne che li contengono perchéall’origine della catena alimentare degli ani-mali ci sono sempre i vegetali. Questo non vale per la carne bovina: lamucca, essendo un ruminante, ha un metabo-lismo che porta alla distruzione degli omega-3.

IL PESCE SECONDO EHN(EUROPEAN HEART NETWORK)

Il pesce è un alimento molto digeribile,con un contenuto calorico relativamentebasso e viene raccomandato nelle dietecome alternativa alla carne per il minorecontenuto di grassi. Il pesce grasso(acciughe, sgombri, tonno…) ha specifi-che proprietà nutrizionali, perché contie-ne lunghe catene di aminoacidi n-3, inparticolare acido eicosapentoico (EPA) eacido decosahexaenoico (DHA). Il pesce grasso ha un lieve effetto sullivello del colesterolo del sangue, macontiene sostanze antitrombotiche eantiinfiammatorie che riducono la ten-denza del sangue a coagularsi e a prolun-gare il tempo del sanguinamento. E’ statodimostrato che il consumo di questo tipodi pesce abbassa la pressione del sanguee il livello dei trigliceridi.I grassi polinsaturi n-3 si trovano, sebbe-ne in piccole quantità, anche nel pescebianco, nei semi di rapa e nell’olio disoia. Le raccomandazioni di EHN:• la quantità di pesce mediamenteassunta dalla popolazione dovrebbeessere aumentata rispetto ai livelliattuali, se considerata insufficiente;

• le persone dovrebbero mangiarepesce almeno una volta alla settima-na, preferibilmente pesce grasso.

Fonte: Food, Nutrition and Cardiovascular DiseasePrevention in the European Union – The EuropeanHeart Network.

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Ricette della salute

Le ricette sono proposte dallo chef FabrizioFerrari del Ristorante Al Porticciolo 84 diLecco (www.porticciolo84.it).

GAZPACHO DI LATTUGA E GAMBERIIngredienti per 4 persone190 gr di peperone verde senza semi, tritatogrossolanamente; 1 peperoncino verde pic-cante, tritato; 3 scalogni tritati; 170 gr difinocchio tritato; 2 spicchi di aglio tritatogrossolanamente; 1 cespo di lattuga romana;1 manciata di prezzemolo; 200 gr di yogurtgreco; succo di mezzo limone; erba cipolli-na; olio extravergine di oliva; sale; pepe; 8code di gambero di dimensioni medio-gran-di.

PreparazioneScegliere 4 foglie di insalata di medio-gran-di dimensioni e metterle da parte intere.Frullare insieme peperone, peperoncino,scalogno, finocchio, aglio, lattuga e prezze-molo. Mettere il composto in una scodellagrande e incorporare lo yogurt greco lenta-mente, girando con una frusta. Aggiustare dipepe e sale, coprire e riporre in frigorifero araffreddare per 2 ore circa. Sgusciare, puliree cuocere le code di gambero per un minutonell’acqua bollente. Insaporirle con olio,sale, succo di limone e erba cipollina tritatafinemente. Appoggiare due code di gambe-ro su ciascuna delle foglie di insalata e ada-giare delicatamente sul gazpacho versato inogni tazza.

SOBA-NOODLES CON ASPARAGI E CAPESANTEIngredienti per 4 persone400 gr di Soba Noodles (spaghetti orienta-li di grano saraceno facilmente reperibilinel reparto cibo etnico dei grandi super-mercati); 2 mazzi di asparagi; 8 noci dicapesante; 1 cucchiaio di salsa di soya; 1cucchiaio di olio di sesamo.

PreparazioneIn una pentola di acqua bollente cuocere iSoba Noodles per pochi minuti, scolarli epassarli velocemente sotto acqua freddacorrente. Grigliare su una bistecchiera lepunte di asparagi (4-5 cm) divise a metà ele noci di capesante intere per circa unminuto a lato. Saltare in una padella antia-derente i Soba Noodles, le punte di aspara-gi e le noci di capesante tagliate a metà perun minuto a fuoco alto con un cucchiaio disalsa di soya e due cucchiai di acqua di cot-tura. Condire con un cucchiaio di olio disesamo. Servire in una scodella.

HALIBUT SPEZIATO CON MENTA E CAROTEIngredienti per 2 persone2 filetti di halibut alti circa 2 centimetri;mezzo cucchiaino da caffè di cannella inpolvere; mezzo cucchiaino da caffè di pepedi Caienna; 2 carote grandi pelate, lavate etagliate a bastoncini; 14 ml di succo di limo-ne spremuto; 1 cucchiaino di buccia di limo-ne finemente grattugiata; 2 cucchiai da tavo-la di menta fresca finemente tritata.

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PreparazioneCospargere entrambi i lati dei filetti consale, poi con metà della cannella e del pepedi Caienna. Mettere i filetti su un foglio dicarta da forno e cuocere nel forno a 200gradi per 10-12 minuti. Trasferire i filetti nei piatti. In una padellacuocere le carote, il succo di limone e labuccia di limone. Cospargere con sale, lacannella e il pepe di Caienna restante.Mescolare bene. Aggiungere la menta.Disporre le carote sui filetti di halibut e ser-vire.

INSALATA DI MELA VERDE E SEDANO CON NOCI E VINAIGRETTE DI SENAPEIngredienti per 4 persone60 ml di succo di limone spremuto; 60 ml disenape di Dijon; 30 ml di miele di acacia; 80ml di olio extra vergine di oliva; 1 mazzogrande di sedano bianco con le foglie; 2 meleGranny Smith grandi (sbucciate, senza torso-lo, tagliate a fettine sottili perpendicolarmen-te alle fette); 170 gr di noci tostate e tritategrossolanamente.

PreparazioneFrullare limone, senape e miele. Versare inuna scodella e aggiungere l’olio mescolando

con una frusta. Condire la vinaigrette consale e pepe.Tritare abbastanza finemente le foglie disedano. Tagliare gli steli di sedano a metà epoi a strisce sottili. Mettere i pezzi di sedanoin una ciotola di acqua fredda. Scolare il sedano e asciugare con carta assor-bente. Unire il sedano, le foglie di sedano, lemele e le noci in una scodella grande.Aggiungere la vinaigrette e mescolare lenta-mente. Condire a piacere con sale e pepe.

SEMIFREDDO NATURALE DI POMPELMOIngredienti per 4 persone1 l di succo di pompelmo spremuto fresco;80 gr di amido di frumento (frumina); 150 grdi zucchero integrale di canna; 1 cucchiaio dicocco grattugiato; alcune foglie di menta fre-sca.

PreparazioneSpremere il pompelmo. Mescolare l’amidodi frumento con una parte del succo (circa unquarto) in un bicchiere, facendo sciogliere igrumi. Versare il composto, il succo di pom-pelmo restante e lo zucchero in una pentolae scaldare a fuoco basso mescolando.Quando inizierà a bollire togliere dal fuoco eversare in piccoli stampi. Riporre in frigori-fero per una giornata intera. Servire decorando con cocco grattugiato efoglie di menta.

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COME PREVENIRE INFARTO CARDIACO E ICTUS CEREBRALE?Lo chiediamo al prof. Sergio Coccheri – VicePresidente di ALT Onlus e Professore di Ma -lattie Cardiovascolari, Università di Bologna.

Già nel 2007 la “Carta Europea per laSalute del Cuore” indicava le malattie car-diovascolari come causa della metà di tuttii decessi e dei due terzi dei casi di invalidi-tà. Infarto cardiaco, Ictus cerebrale,Trombosi ed Embolie in varie sedi sono imaggiori killer nella nostra realtà sociale,ma contro di essi non facciamo abbastan-za. I loro più importanti fattori di rischiopossono essere neutralizzati con successomediante modifiche della dieta e dello“stile di vita”. Nel settembre del 2009 EHN– European Heart Network, l’alleanzaeuropea di associazioni e fondazioni per ilcuore, ha fatto il punto della situazione conun importante documento sullo stato dellaprevenzione delle malattie cardiovasco-lari in Europea. Per l’Italia hanno colla-borato alla stesura ALT Onlus e FIpC(Fondazione Italiana per il Cuore).

Il caso della FinlandiaTrent’anni fa la Finlandia aveva un tristeprimato: la più alta frequenza di malattiecardiovascolari, con una mortalità annualedi 450 casi per 100.000 abitanti, contro i120-180 di Francia e dell’Italia. Nel 1978fu lanciato un piano di prevenzione, basatosull’educazione sanitaria. I finnici impara-rono a limitare l’uso di burro a favoredegli oli vegetali e a ridurre il consumo disale. Ne risultò un forte e persistente calodei livelli di colesterolo e di pressionearteriosa: le malattie cardiovascolari inFinlandia si ridussero del 50-70% rag-giungendo, nel 2004, la quota di 250 casiannuali per 100.000 persone.

La posizione dell’ItaliaIn Italia si contano 150-180 casi di morteall’anno per 100.000 abitanti. Le nostreabitudini alimentari (la dieta mediterranea)hanno un’evidente azione protettiva se ciparagoniamo a Germania, Gran Bretagnaed Europa dell’Est.Tuttavia, è esploso anche in Italia il pro-blema dell’obesità e del diabete e le rela-tive conseguenze sulle malattie cardiova-scolari.Anche se le nostre cifre di mortalità posso-no apparire “accettabili”, basterebbe consi-derare il peso umano e sociale dell’invali-dità, il carico della malattia, per decideredi potenziare ulteriormente la prevenzionee l’educazione sanitaria. L’esempio dellaFinlandia dimostra che la missione è possi-bile, specie se teniamo presente chel’obiettivo di migliorare la qualità dellavita è un valore in sé, che va ben oltre ogniconsiderazione economica.

Programma WP 7: nutrizione e attività fisicaNell’ambito di EuroHeart II continua l’im-pegno a verificare l’implementazione inogni Paese dell’UE delle raccomandazionicondivise dalle Fondazioni e Associazioniimpegnate nella lotta alle malattie cardio ecerebrovascolari: i dati verranno pubblicatiin un report che sarà poi diffuso agli stake-holders e alla stampa. Sono previsti per oraworkshop regionali in Germania, Slo -vacchia e Italia, quest’ultimo organizzatoda ALT Onlus e da FIpC. Nell’intento disottolineare l’omogeneità delle malattievascolari nelle loro manifestazioni in ogniorgano, e non solo nel cuore, EHN haaggiornato il proprio logo, che riportiamo.

Una finestra sull’EuropaUna finestra sull’EuropaAssociazione per la Lotta alla Trombosi

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Gennaio

ROZZANODIABETE E TROMBOSICon il patrocinio di ALT e SISET (SocietàItaliana per lo Studio dell'Emostasi e dellaTrombosi), si è svolto il 29 e il 30 gennaio2010, presso l'Istituto Clinico Humanitas ilconvegno "Diabete e Trombosi", focaliz-zato sui meccanismi biochimici e fisiopato-logici che legano Diabete e Trombosi.Molto alto il livello dei relatori, fra i qualiZaverio Ruggeri da La Jolla, SergioCoccheri e Marco Cattaneo.

MILANOCONCERTO AUDITORIUMA conclusione del convegno “Diabete eTrombosi”, e grazie alla attiva collabora-zione di Pasquale Guadagnolo e alla dispo-nibilità dell’Auditorium e della Fondazione“La Verdi”, si è svolto il concerto direttodal maestro Wayne Marshall con musichedi Jean Sibelius e Reinhol’d Glière. Al ter-mine del concerto ALT ha distribuito mate-riale educativo ai presenti.

MILANOI GIORNI DEL VOLONTARIATOIl 30 e 31 gennaio, al Palazzo delle Stelline,ALT ha presentato ai milanesi la propriamissione e il proprio lavoro, affiancando lemolte organizzazioni di volontariato lom-barde.

Febbraio

FIRENZE - STROKE 2010 Dal 17 al 19 febbraio si è svolto a Firenze"STROKE 2010", evento patrocinato daALT. Dall’anno di costituzione del gruppodi lavoro ALT partecipa ai lavori di SPRE-AD – Stroke Prevention Awareness andDiffusion – progetto di elaborazione,aggiornamento e diffusione di linee guidaitaliane per la prevenzione dell’Ictus cere-brale, magistralmente guidato e coordina-to dal prof. Gian Franco Gensini, Membrodel Comitato Scientifico di ALT, in colla-borazione con le Società Scientifiche e conALICE - Associazione per la Lotta all’IctusCerebrale. Il progetto SPREAD ha loscopo di fornire ai medici una guida prati-ca e aggiornata sulla prevenzionedell’Ictus nel nostro Paese. Prossimoappuntamento a Firenze a febbraio 2011.

XXII TORNEO GOLFSi è aperto con la gara al Circolo Golf IsMolas (Cagliari) il XXII Trofeo ALT 2010,una tradizione che si rinnova anche que-

Lavoriin corso2010

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st’anno. Ventisei gare dal Piemonte allaSicilia saranno ospitate dai più prestigiosiCircoli di golf. Il Golf è un’occasione diattività fisica e di educazione, e per ALT diraccolta fondi mirati a finanziare la ricer-ca scientifica e la formazione di giovanimedici nel campo delle malattie cardiova-scolari da Trombosi.

BANDO DI RICERCA ALT 2010Il 2010 è un anno speciale per la Trombosie ALT ha stanziato un finanziamento di150.000 euro a sostegno della ricercainterdisciplinare sul tema della Trombosi.I Progetti candidati saranno selezionati egiudicati da un Comitato di referees inter-nazionali utilizzando i criteri di valutazionedi NIH National Institute of Health.

Marzo

MILANOPREMIO INTERNAZIONALE VIVISALUTE 2010A Palazzo Cusani (Milano) GiampaoloLandi di Chiavenna, Assessore alla Salutedel Comune di Milano e Dea D’Aprile, pre-sidente di Vivisalute Lombardia hanno pre-miato coloro che si sono distinti nel 2009 perl’impegno a favore della salute dei cittadinimilanesi. Fra i premiati il Presidente di ALT.

AprileMILANOIL CUORE AL FEMMINILESi è colorato di rosa, il 9 e 10 aprilenell’Aula Magna dell’Università diMilano, il Simposio internazionale HeartFailure & Co, giunto alla sua decima edi-zione: donne scienziato e donne medicohanno illustrato le caratteristiche dellemalattie cardiovascolari nelle donne, dal-l’ipertensione allo scompenso cardiaco,alla malattia coronarica. Organizzatori dell’incontro il prof. Fran -cesco Donatelli, cardiochirurgo, ProfessoreOrdinario dell’Università di Milano eMembro del Consiglio direttivo di ALT, ildott. Edoardo Gronda, primario cardiologodell’IRCCS MultiMedica di Milano, e ilprofessor Luigi Padeletti, Ordinario di Car -diologia dell’Università di Firenze.

ALT: FERMA QUESTOKILLER, FERMA LA TROMBOSIGrazie al lavoro pro bono di Saatchi &Saatchi Healthcare del gruppo Publicis ènata la campagna “ALT: Ferma questokiller, ferma la Trombosi”, con un dupli-ce obiettivo: portare al grande pubblico lamissione di ALT, unica associazione cheopera a livello nazionale per prevenire lemalattie da Trombosi e finanziare la ricer-ca scientifica interdisciplinare. Un grazie particolare a Bobbiese Pub bli -cità e Comunicazione che ha gratuitamenterealizzato lo spot.

SMS SOLIDALEDal 18 al 24 aprile ALT ha lanciato unappello per la raccolta fondi da destinare asostegno del progetto di ricerca scientificache risulterà vincitore del bando di cuiabbiamo parlato in questa rubrica. Lo spot di richiamo alla donazione è stato

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Donazioni on-line

Il modo più facile e veloce per sostene-

re i progetti di ALT.

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fica, avere tante informazioni utili,

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aggiornati. Visita il sito

www.trombosi.org

diffuso grazie alla cessione gratuita di spazida parte delle reti Mediaset (grazie alla col-laborazione di Mediafriends) e di numeroseemittenti locali (elencate nella sezione“Hanno parlato di noi”). Un grazie di cuore a tutti coloro che hannoinviato l’SMS: vi terremo aggiornati suirisultati e sull’impiego dei fondi raccolti.

FRANCIACORTACONGRESSO REGIONALEANCE LOMBARDIA Il Convegno Regionale dei cardiologiextraospedalieri “Cuore nella donna” hacreato un’occasione di incontro fra i cardio-logi del territorio per focalizzare l’attenzio-ne sui sintomi e sulla prevalenza dellamalattia coronarica nella donna.

Maggio

CARDIOLABContinua il progetto Cardiolab, ambulato-rio itinerante voluto e finanziato da Bayerin collaborazione con i medici di famigliadel territorio: dal 2003 ha toccato 140 piaz-ze italiane e valutato lo stato di salute car-diovascolare di 41.000 persone, coinvol-gendo 3.000 medici.

ALT fin dall’inizio ha creduto in questoprogramma di educazione e ha collaboratoalla sua implementazione. Nei mesi di maggio e giugno il laboratorioha toccato Pompei (NA), Dolo (VE),Mantova e Teramo.

PROSSIMAMENTE

Luglio

MILANO21st INTERNATIONAL CONGRESSON THROMBOSISSi riuniranno a Milano gli scienziati e i cli-nici per affrontare in modo interdisciplina-re i meccanismi che generano Trombosi ela cura delle malattie che la Trombosi pro-voca. Organizzato dal prof. P.M.Mannucci,dell’Università degli Studi di Milano, saràun’occasione per fare un bilancio sullericerche in corso e aprire nuovi scenari sulfuturo della ricerca scientifica.

Ottobre

MARSA ALAMVIAGGIO DELLA SALUTEGrazie all’aiuto di Gianmaria Varasi stiamoprogrammando il prossimo viaggio dellasalute, giunto alla settima edizione: settegiorni di relax, benessere, ginnastica, ali-mentazione sana per dimostrare che anchedopo una malattia da Trombosi si può viag-giare, nuotare, ballare, e che si può soste-nere ALT. I pazienti saranno accompagnatida due medici. Appuntamento a Marsa Alam al BraykaBay Beach Resort dal 16 al 23 ottobre2010. Per ulteriori dettagli contattare

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Negli anni la raccolta fondi di ALT grazieal 5x1000 è aumentata, come illustrato nelgrafico: 31.811 euro nel 2006, 46.754 euronel 2007 e 55.411 euro nel 2008. Cifre pernoi molto importanti, anche se molto lonta-ne dalle grandi somme raccolte dai “solitinoti”, che forse ne hanno meno bisogno,data la grande quantità di fondi che raccol-gono comunque. Continuate a sostenercie… passate parola.

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M.Chiara Chistoni 02 58.32.50.28 [email protected].

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HANNO PARLATO DI NOIGiornalisti: Silvia Pigorini (Confidenze), Severina Cantaroni (Voglia di Salute), Olga D’Alì (Dweb.repubbli-ca.it), Chiara Beria di Argentine (La Stampa), Chiara Dall’Anese (Natural Style), Nicoletta Carbone (Radio24), Stefano Fumagalli (TeleNova), Francesco Specchi (TeleNova). E inoltre: Amadeus, Piero Chiambretti,Gerry Scotti, Tiberio Timperi.Redazioni: Adn Kronos, AGI, Chiambretti Night, Chi vuol essere milionario?, Come ristrutturare la casa,Confidenze tra Amiche, Corriere della Sera, Corriere di Como, Corriere Medico, Cuore di Mamma, D – LaRepubblica delle Donne, Daily Media, Daily Net, E Polis, Famiglia Cristiana, Il domani della Calabria, IlGiornale di Sicilia, Il Giornale di Vicenza, Il Giorno, Il Sole 24 ORE, La Gazzetta dell’Economia, LaRepubblica, La Stampa, L’Unità, Leggo, Libero, Mattina in famiglia, Mediaforum, MediaKey, Natural Style,Novamattina, Prima comunicazione, Pubblico Today, Radiocor, Redattore sociale, Roma C’è, Spot and Web,TG Nova, TL Sera, Top, Tv Mia, Vero, Vivo.Siti web: Aboutpharma.it, Alice.it, Angelipress.org, Arianna.iol.it, Associazioni.eu, Benedettofede.com,Biotechmed.it, Corriere.it, Dweb.repubblica.it, Farmacista33.it, Gosalute.it, Humanitasalute.it, Ilbisturi.it,Ilgiornaledizona.it, Ilsole24ore.com, Iltempo.it, Informazione.it, Intrage.it, Italia-news.it, Kurtis.it,Lasaluteinpillole.it, Liquida.it, Lookfordiagnosis.com, Mi-lorenteggio.com, Newscrawler.it,Nonprofitonline.it, Notizie.yahoo.com, Ordfarmacistili.spaces.live.com, Partecipami.it, Radiomosaici.blog-spot.com, Rassegnastampa.tiscali.it, Raulken.it, Salute.leiweb.it, Tantasalute.it, Televideo.rai.it, Ternirete.it,Thrombosis2010.org, Triesteabile.it, Unipd.it, Vita.it, Vodafone.it, Vogliadisalute.it, Wikio.it, Windgroup.it.Radio: Radio 24 (Essere e Benessere), Radio Italia Network, Radio Margherita, Bluradio, Ciao Como Info,Circuito Marconi, Kristall Radio Milano, Max Media, Radio 103, Radio Amore, Radio Beckwith, RadioBelluno, Radio Budrio, Radio Cortina, Radio Eco Sud, Radio Genius, Radio Gorizia Uno, Radio LunaNetwork, Radio Mach 5, Radio Nbc, Radio Nuova Vomero, Radio Parsifal, Radio Potenza Centrale, RadioPunto Nuovo, Radio Record, Radio Selene, Radio Sound, Radio Stella Avezzano, Radio Stereo 5, Radio Stop,Radio Studio 101, Radio Studio Delta, Radio Subasio, Radio Televallo, Radio Venere, Radio Voghera, RadioMontecarlo, Radio Padania, Radio in Blu, CNR Media, Gamma Radio, Radio Lombardia, Radio Studio Più,Radio Cuore, Lattemiele, Radio Panda, Radio Reporter. TV: RAI, Mediaset, 7 Gold, Antenna 3, Antenna Sud, Canale 10, Canale 21, Canale 6, Gruppo Nord Est,Odeon Tv, Quartarete, Rete Nord, Rete Sole, RTTR, RTV 38, Sardegna 1, T9 TV, Telecentro, Telelombardia,Telemolise, TeleNova, Telereporter, Teleroma, Telesalerno, Tsat, Tvr Voxson, Umbria Tv.

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I contributi devoluti ad ALT (ad esclusione delle quote associative) sono dedu-cibili per le persone fisiche e per le persone giuridiche nel limite del 10% del red-dito complessivo dichiarato e nella misura massima di 70.000 euro all'anno,come previsto dal D.L. n° 35 del 14/03/2005.

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ENTRATEQuote soci, donazioni e raccolta fondi 303.458

Proventi finanziari e straordinari 3.586

Totale entrate 307.044

USCITEFinanziamenti alla ricerca, formazione e materiale educativo 82.268

Oneri diversi di gestione e prestazioni di servizi 94.848

Costi del personale 124.698

Affitti 18.500

Spese associative, oneri finanziari e straordinari, ammortamenti e svalutazioni 10.462

Totale uscite 330.776

RISERVE PER IL FINANZIAMENTO ALLA RICERCA E FORMAZIONEFondo Adotta un nuovo medico contro la Trombosi 32.258

Fondo Malattie del Polmone 12.893

Fondo Donne e Trombosi 20.000

Fondo Infermieri Adelino Rota 15.977

Fondo Trombosi e Tumori 2.128

Fondo Trombosi Cerebrali 23.515

Fondo Trombosi Infantili 74.763

Fondo European Heart Network 6.437

Totale 187.971

Il rendiconto di ALT è certificato gratuitamente da

Deloitte & Touche e risponde ai criteri del Codice

della Trasparenza di Summit della Solidarietà

ALT ringrazia

valori espressi in Euro

RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2009ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus

Via Ludovico da Viadana, 5 – 20122 MilanoC.F. 97052680150 – P.IVA 10096950158

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