Newsletter Psya - N° 5 EDITORIALE - forumtools.biz · Siamo diventati partner ufficialidella...

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PSYA È PARTNER UFFICIALE DELLA CAMPAGNA EU-OSHA 2014-2015 “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato” Laurence Duretz, Country Manager EDITORIALE Siamo diventati partner ufficiali della campagna europea EU-OSHA 2014/2015 Insieme per la preven- zione e la gestione dello stress lavoro correlato”: È questa per noi la notizia più bella dell’estate! Abbiamo de- dicato uno spazio di questa newsletter per raccontarne caratteristiche ed obiettivi. Parleremo del Breakfast Meeting di Psya “Stress lavoro-correlato e Qualità della vita al lavoro: A CHE PUNTO SIAMO? Testimonianze e strumenti d’intervento”, durante il quale sono state presentate da aziende italiane, quali Edison ed Amiu, alcune delle principali testimonianze sulla promozione della qualità della vita al lavoro. Vorremmo poi raccontarvi i nostri nuovi progetti: Una prima novità è la realizzazione di un progetto di assistenza ai caregiver familiari. Maria Ouazzani, Re- sponsabile Team psicologi clinici e assistenti sociali di Psya France, approfondirà il progetto “Aide Aux Ai- dants”, attivato in Francia per il sostegno dei dipendenti con un familiare anziano non autosufficiente a carico. Un’altra novità riguarda l’ambito della formazione a distanza, con un modulo di e-learning incentrato sul- l’identificazione dei segnali precoci di disagio e dei fattori di rischio stress lavoro-correlato. Infine, stiamo proponendo alle aziende di scoprire la Mindfulness ed i suoi benefici. Buona lettura! Il team di Psya Lo stress lavoro-correlato genera costi notevoli per le organizzazioni e le società Lo stress è il secondo problema di salute legato all’attività lavorativa più frequente in Europa e, insieme ad altri rischi psicoso- ciali, si pensa sia la causa di oltre la metà (50-60%) di tutte le giornate lavorative perse. Un ambiente di lavoro psicosociale inadeguato può avere effetti negativi si- gnificativi sulla salute dei lavoratori. La campagna EU-OSHA 2014-15 L’obiettivo dell’Agenzia Europea per la Si- curezza e la Salute sul lavoro (EU-OSHA) è di contribuire a rendere l’Europa un luogo più sicuro, salubre e produttivo in cui lavorare. Oltre a svolgere ricerche, ela- borare e distribuire informazioni affida- bili, equilibrate e imparziali nel campo della sicurezza e della salute, l’Agenzia organizza campagne paneuropee di sen- sibilizzazione. Il compito fondamentale della campagna 2014-2015 "Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro corre- lato", è sensibilizzare sulla tematica dello stress e dei rischi psicosociali sul posto di lavoro e incoraggiare i datori di lavoro, i dirigenti, nonché i lavoratori e i loro rappresentanti, a collaborare per la gestione di tali rischi. Disporre di una forza lavoro sana è essenziale per gestire un’azienda di successo La gestione efficace dello stress e dei ri- schi psicosociali è possibile. Infatti i rischi psicosociali possono essere gestiti nello stesso modo in cui vengono gestiti gli altri rischi per la sicurezza e salute sul lavoro. Affrontarli può proteggere la salute dei la- voratori e migliorare le prestazioni com- plessive dell’azienda, in particolare sulla sostenibilità del business a lungo termine e nella responsabilità sociale d'impresa. PSYA è stata nominata PARTNER EUROPEO ufficiale della campagna Psya è lieta di essere stata nominata a li- vello europeo partner ufficiale della cam- pagna EU-OSHA “Insieme per la preven- zione e la gestione dello stress lavoro cor- relato”. Condividiamo infatti con la cam- pagna l’impegno a livello europeo (essen- do presenti, oltre che in Italia, anche in Francia e Spagna) per la prevenzione dei rischi psicosociali e la promozione del be- nessere nei luoghi di lavoro. www.psya.it Newsletter Psya - N° 5 Per maggiori informazioni: www.healthy-workplaces.eu

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PSYA È PARTNER UFFICIALE DELLA CAMPAGNA EU-OSHA 2014-2015“Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato”

Laurence Duretz, Country Manager

EDITORIALESiamo diventati partner ufficiali della campagna europea EU-OSHA 2014/2015 “Insieme per la preven-zione e la gestione dello stress lavoro correlato”: È questa per noi la notizia più bella dell’estate! Abbiamo de-dicato uno spazio di questa newsletter per raccontarne caratteristiche ed obiettivi.

Parleremo del Breakfast Meeting di Psya “Stress lavoro-correlato e Qualità della vita al lavoro: A CHE PUNTOSIAMO? Testimonianze e strumenti d’intervento”, durante il quale sono state presentate da aziende italiane,quali Edison ed Amiu, alcune delle principali testimonianze sulla promozione della qualità della vita al lavoro.

Vorremmo poi raccontarvi i nostri nuovi progetti: ■ Una prima novità è la realizzazione di un progetto di assistenza ai caregiver familiari. Maria Ouazzani, Re-

sponsabile Team psicologi clinici e assistenti sociali di Psya France, approfondirà il progetto “Aide Aux Ai-dants”, attivato in Francia per il sostegno dei dipendenti con un familiare anziano non autosufficiente a carico.

■ Un’altra novità riguarda l’ambito della formazione a distanza, con un modulo di e-learning incentrato sul-l’identificazione dei segnali precoci di disagio e dei fattori di rischio stress lavoro-correlato.

■ Infine, stiamo proponendo alle aziende di scoprire la Mindfulness ed i suoi benefici.Buona lettura! Il team di Psya

Lo stress lavoro-correlato genera costi notevoli per le organizzazioni e le societàLo stress è il secondo problema di salutelegato all’attività lavorativa più frequentein Europa e, insieme ad altri rischi psicoso-ciali, si pensa sia la causa di oltre la metà(50-60%) di tutte le giornate lavorativeperse. Un ambiente di lavoro psicosocialeinadeguato può avere effetti negativi si-gnificativi sulla salute dei lavoratori.

La campagna EU-OSHA 2014-15L’obiettivo dell’Agenzia Europea per la Si-curezza e la Salute sul lavoro (EU-OSHA)è di contribuire a rendere l’Europa unluogo più sicuro, salubre e produttivo incui lavorare. Oltre a svolgere ricerche, ela-borare e distribuire informazioni affida-bili, equilibrate e imparziali nel campodella sicurezza e della salute, l’Agenziaorganizza campagne paneuropee di sen-sibilizzazione.Il compito fondamentale della campagna

2014-2015 "Insieme per la prevenzionee la gestione dello stress lavoro corre-lato", è sensibilizzare sulla tematicadello stress e dei rischi psicosociali sulposto di lavoro e incoraggiare i datori dilavoro, i dirigenti, nonché i lavoratori e iloro rappresentanti, a collaborare per lagestione di tali rischi.

Disporre di una forza lavorosana è essenziale per gestireun’azienda di successoLa gestione efficace dello stress e dei ri-schi psicosociali è possibile. Infatti i rischipsicosociali possono essere gestiti nellostesso modo in cui vengono gestiti gli altririschi per la sicurezza e salute sul lavoro.Affrontarli può proteggere la salute dei la-

voratori e migliorare le prestazioni com-plessive dell’azienda, in particolare sullasostenibilità del business a lungo terminee nella responsabilità sociale d'impresa.

PSYA è stata nominata PARTNER EUROPEO ufficialedella campagnaPsya è lieta di essere stata nominata a li-vello europeo partner ufficiale della cam-pagna EU-OSHA “Insieme per la pre ven- zione e la gestione dello stress lavoro cor-relato”. Condividiamo infatti con la cam-pagna l’impegno a livello europeo (es sen- do presenti, oltre che in Italia, anche inFrancia e Spagna) per la prevenzione deirischi psicosociali e la promozione del be-nessere nei luoghi di lavoro.

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Newsletter Psya - N° 5

Per maggiori informazioni: www.healthy-workplaces.eu

L’evento ha visto la partecipazione di nu-merose grandi aziende, attraverso le figuremaggiormente coinvolte nei temi della pre -ven zione dello stress e promozione del be-nessere in azienda: Responsabili delle ri sor seumane, responsabili della sicurezza, medicicompetenti. L’evento è avvenuto in contem-poranea con il lancio della Campagna Eu-ropea EU-OSHA 2014/2015 ed ha avuto loscopo di raccogliere e condividere testimo-nianze di aziende Italiane che hanno realiz-zato progetti di miglioramento della qualitàdi vita al lavoro.

Molte testimonianze, una convinzionecomune: Conoscere per migliorareL’intervento di apertura è stato tenuto daFrancesca Grosso, Ricercatrice INAILe Coordinatrice della campagna EU-OSHA. La relatrice ha illustrato i punti es-senziali della Campagna, mostrando comel’obiettivo principale dell’Agenzia Europeasia la sensibilizzazione e l’orientamentodelle aziende nel campo dei rischi psicoso-ciali. Conoscere per cambiare è l’espres-sione che meglio sintetizza la filosofia dellaCampagna: Soltanto promuovendo la con-sapevolezza del rischio sarà infatti possi-bile ottenere ambienti di lavoro più sani,mirando anche all’aspetto organizzativo.

L’intervento di Cristiano Valiante, Specia-lista Ambiente e Sicurezza di Edison, si

è inserito nel solco di questa riflessione. Ilprogetto promosso da Edison nell’arco delquinquennio 2010-15, si articola su un ef-ficace coinvolgimento delle diverse unitàHR (Direzione, Amministrazione, Organiz-zazione, Sviluppo e Formazione), degli RLSe della medicina del lavoro. Dopo unaprima fase di valutazione, che ha portatoall’identificazione di una Matrice di rischio(carichi e picchi di lavoro, accesso alla for-mazione, diffusione della cultura organiz-zativa), la società sta mettendo in attoazioni correttive finalizzate a ridurre, a li-vello organizzativo, i fattori correlati al-l’aumento dello stress. Per realizzare ciò è

stato sviluppato un piano che prevede for-mazione per i dipendenti, training residen-ziale per i dirigenti, sportello telefonico diconsulenza psicologica e potenziamentodei benefit a carattere sanitario.

La testimonianza di Bruno Moretti, Diret-tore HR di AMIU, si è incentrata su un pro-getto di prevenzione denominato “Activeageing” (“invecchiamento attivo”). L’espres-sione, coniata dall’OMS, designa il processodi salvaguardia e valorizzazione delle poten-zialità fisiche, mentali, sociali ed economichedelle persone “anziane” o Senior. Il progettoparte dalla consapevolezza del progressivoaumento dell’età della popolazione attivache si è prodotto con l’ultima riforma dellepensioni. L’azienda è intervenuta attraversoun adattamento del protocollo sanitario pergli over 55, in collaborazione con i medicicompetenti, e la somministrazione di un que-stionario di self assessment. È stato inoltresviluppato un programma formativo su ali-mentazione, attività fisica e mentale.

La giornata si è conclusa con l’intervento diMaria Ouazzani, Responsabile deglipsicologi clinici e assistenti sociali diPsya France, che ha illustrato il progetto“Aide Aux Aidants” di cui si parlerà di se-guito a pag. 3.

MILANO, 25 GIUGNO 2014: Il BREAKFAST MEETING DI PSYA“Stress lavoro-correlato e Qualità della vita al lavoro: A che punto siamo? Testimonianze e strumenti d’intervento”Claudia De Noia, Account Manager

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Maria Ouazzani, Responsabile Team psicologi clinici e assistenti sociali

UN PROGETTO PER MIGLIORARE IL WORK-LIFE BALANCE DEI DIPENDENTI CAREGIVER

È un vantaggio per le aziende offrire un so-stegno ai propri dipendenti che si prendonocura di un familiare a carico. Benché gli attorisociali non abbiamo al momento alcun ob-bligo di agire, alcuni di loro stanno creandodegli strumenti di aiuto per i loro dipendentiche sono dei caregiver familiari.Un caregiver è una persona che aiuta un pro-prio familiare parzialmente o totalmentenella sua vita quotidiana a titolo non profes-sionale. Anche se c’è ancora molto da farenell’ambito dei caregiver familiari e conside-rando le diversissime situazioni che rientranoin questa definizione, la presa di coscienzada parte delle istituzioni pubbliche, delle as-sociazioni e delle aziende è un dato di fatto. Si valuta che in Italia, i caregiver fami-liari siano circa 11 milioni.

I caregiver non sempre sanno di esserlo.Definirsi come un caregiver suppone già chela persona si riconosca come tale e non èsempre così. Spesso troppo impegnati aprendersi cura dei loro cari, i caregiver pos-sono avere difficoltà a chiedere aiuto per lorostessi mentre cercano dei compromessi, avolte costosi, tra la loro vita personale, pro-fessionale e quella di caregiver. Secondo lostudio della Fondazione Novartis (2010) sistima che in un anno, il numero di giornimedi di assenza da lavoro per attività dicura dei propri familiari non autosufficienti,sia pari a sedici (utilizzati attraverso con-gedi per malattia, congedi non retribuiti,ecc.). Per quanto riguarda la sfera professio-

nale, le conseguenze dirette o indirette sonomolteplici: assenteismo, presenteismo, man-canza di disponibilità, bassa autostima, esau-rimento fisico o mentale, problemi finanziarie, infine, al di là degli aspetti negativi e co-stosi per le attività di aiuto, non si devono di-menticare né trascurare gli aspetti positiviper i caregiver. Loro rappresentano una verae propria "forza umana" capace di generareperformance individuali e sociali molto im-portanti, in quanto la condizione di caregi-ver aiuta ad esprimere e sviluppare nuovecompetenze. Su questo ultimo punto, è an-cora necessario, naturalmente, che i caregiverfamiliari siano in grado di trovare un equili-brio nella propria vita e che utilizzino sistemidi accompagnamento individuale qualora nesentano il bisogno.

Riconoscere i caregiver tra i propri dipendenti: un puntodi svolta per leaziendeAlcune aziende hanno giàmesso in atto delle azioniconcrete su questo te ma,ad e sempio at traverso at- tività di sensibilizzazione,formazione, accompagna -mento individuale, ecc.Per que ste aziende pio-niere, il fatto di ricono-scere che alcuni di pen- denti sono an che dei ca-regiver, ha segnato unpun to di svolta nell’es -

pre s sio ne di valori comuni come la condivi -sio ne, la solidarietà, la responsabilità sociale enel miglioramento della propria politica sullaqualità della vita lavorativa e sul work-life ba-lance.A sostegno di queste aziende Psya ha ela-borato un programma dedicato ai caregiverfamiliari. Per il nostro team di psicologi, uncaregiver è colui il quale deve trovare unequilibrio tra il dedicarsi completamente al-l’altro e l’imparare a tutelare se stesso. Unavolta che un caregiver è stato accompagnatoin un “luogo” in cui vengono rispettate lesue scelte, le sue risorse e le sue aspirazioniindividuali, aiutare un familiare a carico di-venta una fonte di appagamento in cui lascoperta di sé e dell'altro ripaga l'isolamentoe la mancanza di scelta.

■ Si basa su un'applicazione di Psya dispo -nibile on-line o per via telefonica.

■ Il dipendente compila un questiona-rio autosomministrato per valutaregli aspetti relazionali, affettivi e gliobiettivi legati alla propria situazione,attraverso delle domande mirate.

■ Il caregiver riceve una sintesi e alcunisuggerimenti su come gestire al me-glio la propria situazione.

■ Può inoltre accedere a delle schede te-matiche d'approfondimento.

■ Ha la possibilità di fissare un appun-tamento telefonico con uno psi-

cologo Psya che definirà, in base alleesigenze del chiamante, un piano di as-sistenza personalizzato.

■ Può contattare 24 ore su 24 e 7giorni su 7, i nostri psicologi del Nu-mero Verde Benessere.

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UN PROGRAMMA DI SOSTEGNO PER IL WORK-LIFE BALANCE DEI DIPENDENTI CAREGIVER

Il questionario e le raccomandazioni rimangono del tutto confidenziali e sono accessibili solo al dipendente, non all’azienda.

Intervenire attraverso la conoscenzae la sensibilizzazione La portata innovativa di questa tematica creala necessità di delineare entro quali confiniha senso parlare di stress lavoro-correlato erischi psicosociali, identificando quali stru-menti si possono utilizzare per prevenirli egestirli. A volte questa esigenza viene sen-tita soprattutto per le persone con un ruolomanageriale che sono chiamate nel quoti-diano ad occuparsi di situazioni critiche dovesi presenta la necessità di gestire le dinami-che relative ai rischi psicosociali, ma anchel’opportunità di mettere in atto azioni e stra-tegie che funzionano da agenti preventivi di

questi rischi e quindi di promo-zione del benessere in azienda.

La formazione e-learningsulla prevenzione dellostress lavoro-correlato e irischi psicosociali Abbiamo pertanto sviluppatodei moduli e-learning che pos-sono essere utilizzati separata-mente o in combinazione conattività di training in aula. Con-siderato l’oggetto dell’attività diformazione e la necessità di raggiungere unampio pubblico, abbiamo pensato di pro-

porre uno strumento che per-metta da un lato di dare allepersone la flessibilità necessa-ria per seguire della forma-zione senza vincoli di sedi e diorari, ma potendola svolgere inqualsiasi luogo ci sia un PC eduna connessione. Dall’altro dimettere a frutto punti di forzacome la multimedialità e l’in-terattività che permettono uncoinvolgimento maggiore deifruitori del modulo.

Il modulo introduce subito ad una situazioneaziendale reale, con i suoi dipartimenti, le fi-gure preposte alla Salute e Sicurezza, e lapropria peculiare organizzazione del lavoro.Attraverso scene che riproducono situazionidi lavoro molto comuni nelle aziende, ven-gono illustrati i fattori di rischio psicosocialecollegati al contesto, l’organizzazione e losviluppo economico. L’utilizzo dei quiz e discene animate rende la fruizione del modulodinamica e coinvolgente. Vi sono infine dei video in cui degli speciali-sti del settore approfondiscono delle temati-che chiave e delle domande finali per va lu tarequanto appreso.

LA FORMAZIONE E-LEARNING: UNO STRUMENTOUTILE PER PREVENIRE E GESTIRE I RISCHI PSICOSOCIALI ATTRAVERSO IL COINVOLGIMENTODEI MANAGER Diego Scarselli, Responsabile Area Clinica

Jon Kabat-Zinn, uno scienziato americano,biologo e medico, è stato il pioniere dell’ap-plicazione terapeutica della mindfulness, e ladefinisce come “la consapevolezza cheemerge prestando intenzionalmente atten-zione, nel momento presente e in modo nongiudicante, al dispiegarsi dell’esperienza,momento per momento” (Kabat-Zinn 2003).Secondo un recente studio dell’Università diLiegi (2013) le persone mediamente dedi-cano mentalmente il 43% del loro tempodurante la veglia a pensare al futuro, il 26%al passato e solamente il 15% al presente(un 16% è di collocazione temporale in-certa). Quindi noi dedichiamo quasi il 70%

della nostra vita a due dimensioni temporaliche semplicemente non esistono.La mindfulness rappresenta uno stato men-tale con il quale entriamo raramente in con-tatto durante la vita quotidiana; il tipicostato della nostra mente è infatti assoluta-mente privo di consapevolezza. Trascorriamola maggior parte del tempo persi in ricordidel passato o in fantasie e piani relativi alfuturo. Molto spesso inseriamo “il pilota au-tomatico”: La mente è da una parte e ilcorpo da un’altra. Il semplice divenire con-sapevoli di ciò che accade, dentro e intornoa noi, è l’inizio della liberazione dalle preoc-cupazioni mentali e dalle emozioni difficili

da gestire. Per l’azienda, i manager e il per-sonale, ma anche la clientela è possibile rea-lizzare specifici spazi di benessere fisici etemporali all’interno dell’ambiente lavora-tivo o particolari momenti formativi struttu-rati e continuativi capaci di offrire lecondizioni necessarie per favorire lo sviluppoe il potenziamento della concentrazione, in-crementare le prestazioni, gestire lo stress,determinando migliori condizioni lavorative.Numerose sono oggi le aziende che si inte-ressano al Mindfulness: Google, Apple, Ge-neral Mills....

Contattateci per maggiori informazioni!

FOCUS: LA MINDFULNESS

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■ Sviluppare la consapevolezza delle fi-gure manageriali sul rischio stress lavoro-correlato

■ Identificare i segnali precoci di disagionella realtà aziendale, a partire da situazionireali

■ Promuovere una leadership positivanella prevenzione e gestione dei rischi psi-cosociali

PERCHÉ L’E-LEARNING:

RICONOSCERE I FATTORI DI RPS

L’azienda O’Bonheur

RICONOSCERE I FATTORI DI RPS

L’azienda O’Bonheur

RICONOSCERE I FATTORI DI RPS

L’azienda O’Bonheur ha intrapreso un progetto di prevenzione dei RPS

Fattori di protezione

Direttore Generale

Il gruppo di lavoro è composto da me, il Direttore, il Direttore Risorse Umane che è a capo del gruppo di lavoro,un rappresentante della linea manageriale e dei dipendenti, il Medico del Lavoro..

Introduzione

Introduzione

L’azienda O’Bonheur produce prodotti cosmetici a base di olii essenziali. È leader nel mercato italiano e vuole incominciare ad estendere il proprio business anche all’estero.

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