Non lasciamo bruciare i boschi in silenzioe con compiti differenziati, alle azioni di previsione,...

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Area Generale Coordinamento Sviluppo Attività Settore Primario SETTORE TECNICO AMMINISTRATIVO PROVINCIALE FORESTE C A S E R T A GLI INCENDI DI BOSCO: PREVENIRLI È MEGLIO CHE SPEGNERLI Non lasciamo bruciare i boschi in silenzio

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Area Generale Coordinamento Sviluppo Attività Settore PrimarioSETTORE TECNICO AMMINISTRATIVO PROVINCIALE FORESTE

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GLI INCENDI DI BOSCO: PREVENIRLI È MEGLIO CHE SPEGNERLI

Non lasciamo bruciare i boschi in silenzio

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“... quando brucia un albero brucia una vita.E quando brucia una vita, qualunque essa sia,va in fumo anche la stessa ragione di un uomodi esistere su questo meraviglioso pianeta”

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Tutelare e valorizzare gli oltre 300 mila ettari di foreste dellaCampania è l’obiettivo che ci siamo riproposti per fare dellearee interne il vero volano dello sviluppo della nostra regio-ne.Il nostro impegno per il mantenimento e il potenziamentodelle risorse agro-forestali montane e del tessuto socio-economico che innerva le aree interne passa attraverso ilrilancio delle politiche di sostegno ai giovani agricoltori, lapromozione e la valorizzazione delle produzioni agroali-mentari tipiche, dei siti di interesse storico-artistico e degliitinerari religiosi, dell’artigianato, delle sagre, dei borghi edelle contrade, ma si sostanzia anche di un lavoro attentoe costante per la tutela e lo sviluppo delle risorse boschiveregionali.Per rilanciare le risorse boschive è fondamentale agire sudue direttrici: da un lato preservarle dai molteplici impattidannosi, soprattutto di origine antropica, a cui sono co-stantemente esposte, dall’altro renderle sempre più acces-sibili e fruibili ai cittadini campani, offrendo, in tal modo,nuove opportunità di reddito per le comunità locali cherisiedono nei territori montani e di alta collina e avvicinan-do, altresì, il mondo cittadino a questi territori, inestimabilegiacimento di valori ambientali, paesaggistici, culturali estorici.Tra i rischi che maggiormente incombono sulla preziosarisorsa rappresentata dal nostro patrimonio boschivo re-gionale sicuramente figura al primo posto il fenomenonefasto degli incendi di bosco.Tale fenomeno caratterizza le stagioni estive dei paesi del

PRESENTAZIONE

bacino del Mediterraneo, arrecando un danno ambientaleassai rilevante, ma anche un ingente dispendio di risorseeconomiche ed un impegno assiduo di un numero cospicuodi risorse umane.Nel 2007 la ricorrente calamità degli incendi di bosco haa s s u n t o p r o p o r z i o n i i n u s i t a t e , p r o v o c a n d oun’incontrollabile devastazione di estese superfici boscate,con marcate ripercussioni di lungo periodo su taluni pae-saggi di notevole bellezza di molti Paesi dell’area del Medi-terraneo e causando, purtroppo, anche la perdita di viteumane.L’esperienza dell’anno 2007, rivelatosi il più catastroficodegli ultimi cento anni, ha indotto le istituzioni ad unariflessione attenta su quanto avvenuto e ad un’analisi pun-tuale degli elementi di debolezza del sistemadell’antincendio boschivo in Regione Campania ed in Italiapiù in generale.A seguito di questo ripensamento nel 2008 si sono poste inessere nuove strategie operative imperniate su una saldasinergia ed un proficuo coordinamento tra una pluralitàdi soggetti, preposti, a vari livelli della filiera istituzionalee con compiti differenziati, alle azioni di previsione, preven-zione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.Grazie al lavoro lodevole svolto da tutti gli attori coinvoltinel sistema dell’antincendio boschivo, nel 2008 si è registra-ta una drastica diminuzione degli incendi rispetto all’anno2007.Tuttavia, questo Assessorato ritiene di fondamentale egenerale importanza avviare nei confronti dei cittadini e

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soprattutto delle giovani generazioni iniziative ed attivitàdi comunicazione ed informazione, dirette a diffondere,nelle forme più opportune, la cultura dell’attenzione e delrispetto verso la natura e l’ambiente in generale ed i boschi,più in particolare.In quest’ottica siamo persuasi che il presente opuscolorappresenti un utile ed agevole strumento attraverso cuiveicolare ai singoli cittadini ed ai giovani, in particolare,nozioni semplici, ma importanti al fine di preservare evalorizzare il patrimonio boschivo, di cui la Regione Cam-pania è dotata.In sintesi, anche la realizzazione di questo agevole supportodivulgativo contribuisce a perseguire una delle opzioni difondo dell’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività produt-tive: fare della montagna una risorsa viva e uno strumentodi crescita e conoscenza per i più giovani, il che non puònon passare attraverso la sensibilizzazione degli stessi sullanecessità di rispettare i boschi e concorrere, anche con ilproprio personale impegno, a ridurre il grave fenomenodegli incendi boschivi, di natura volontaria e involontaria,e le conseguenze sociali ed ambientali che da essi derivano.

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Gianfranco Nappi Assessore all'Agricoltura

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Il bosco è un complesso ecosistema in cuicoesistono atmosfera, piante, acqua, sole ed animali,strettamente collegati tra di loro. Le pianteforniscono nutrimento e rifugio a diverse specieanimali, che a loro volta contribuiscono all’equilibriodell’ecosistema, provvedendo a diffondere i semie a limitare la presenza di specie dannose per lasopravvivenza delle piante stesse, nutrendosi deiparassiti, nonché contribuendo allo sviluppo delsottobosco.In sintesi possiamo definire il bosco “… come unacomplessa associazione di animali e vegetali chevivono su di un terreno: alberi, arbusti, piantearboree, funghi, organismi, batteri, insetti, animaliche con la foresta vivono ed in essa trovano cibo erifugio”.Anche il suolo, grazie alla sua dotazione di elementiminerali, è di vitale importanza, in quanto fornisceil nutrimento necessario agli alberi per la crescitaregolare. Gli alberi, a loro volta, contribuiscono adevitare l'erosione del suolo e conferiscono stabilitàalle pendici delle zone montuose.

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CHE COSA È UN BOSCO

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Il bosco è un insieme di piante erbacee, funghi,arbusti e piante legnose in grado di riprodursi dasole. Esistono diversi tipi di bosco che possonoessere classificati a seconda delle condizioniambientali , di quelle biologiche ed allecombinazione di specie, nonché alla forma digoverno.Ecco come è possibile classificare i boschi.

In base alle specie legnose s i hanno:• boschi misti se sono formati da più specie;• boschi puri se sono formati da una sola specie.

In base all’età, si possono distinguere:• boschi coetanei, quei boschi formati da piante

che hanno tutte la stessa età;• boschi disetanei, quei boschi formati da piante

di età differenti fra loro.

In base alla rinnovazione si distinguono:• boschi naturali, formatisi senza l’intervento

dell’uomo;• boschi artificiali sono quei boschi impiantati e

seminati dall’uomo.

In base alla forma di governo, ovvero alla modalitàdi rinnovazione del bosco, si individuano:

• le fustaie;• i cedui.

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LE TIPOLOGIE DEI BOSCHI

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La Fustaia generalmente è formata da piante nateda seme e lasciate crescere fino alla loro maturità.

Il Bosco Ceduo si forma quando si interrompel’accrescimento delle piante con tagli periodici. Ilbosco è formato da ricacci, detti polloni, emessidalle ceppaie rimaste nel terreno.

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In seguito ad un’antica e diffusa presenza diinsediamenti umani, i boschi italiani sono ormaiframmentati o comunque fortemente determinatidall'impatto della presenza antropica.Pur non essendoci estese aree di boschi incon-taminati, l'Italia è ricca di boschi ad alto valorenaturalistico ed ecologico, e quindi meritevoli diazioni incisive per la tutela e la conservazione, invirtù di caratteristiche spesso uniche, strettamentelegate non solo a fattori biologici, ma anche a valoristorici, paesaggistici, culturali e sociali. Inoltre, iboschi italiani rappresentano una grande ricchezzaanche per la diversità biologica; l'Italia è il paesecon la maggiore varietà di boschi d'Europa: si passa,infatti, dai boschi alpini temperati e boreali, ai boschicedui dell'Italia centrale, alla macchia mediterranea,ad alcune aree della Sicilia con formazioni boschivesubtropicali.

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I BOSCHI IN ITALIA

Alcuni dati sui boschi in Italia

ZONE MONTUOSE 20%ZONE COLLINARI 60%

PIANURE 20%

8.675 ettariFORESTE

6.436 ettariBOSCO

2.577 ettariFORESTA MONTANA

2.240 ettariARBUSTI - BOSCAGLIA

MACCHIA MEDITERRANEA

858 ettariBOSCO COMUNE

80%Boschi cedui

16%Conifere

28,8%Media copertura forestale dell’Italia

41,2%Nord Italia

21,3%Mezzogiorno

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La superficie boscata della Regione Campaniainteressa un totale di ettari 288.068 ed è pari al21,26% della superficie territoriale regionale.I Comuni sono gli Enti che gestiscono la maggioresuperficie forestale, che spesso riveste anche unnotevole interesse economico. Molti dei boschi dipubblica proprietà sono concentrati in provincia diSalerno dove sono presenti importanti formazioniboschive dal punto di vista botanico, storico edambientale. La ripartizione della superficie boschivaper provincia vede Salerno al primo posto con138.272 Ha di superficie, seguita dalla provincia diAvellino con 63.002 Ha, quindi dalla provincia diCaserta con 47.990 Ha e da quella di Beneventocon Ha 24.963 ed infine troviamo la provincia diNapoli con 13.841 Ha di superficie boscata.La forma di governo dei boschi campanicomprende: fustaie di resinose, fustaie di latifoglie,boschi misti di resinose e fustaie di latifoglie, ceduisemplici, cedui composti e macchia mediterranea.Circa 100.000 Ha di bosco di nuova formazionesono stati individuati nella regione nell’ultimodecennio. Si tratta di nuovi rimboschimenti naturalidei suoli agricoli abbandonati, in aree di collina edi montagna, che sebbene catastalmente noncensiti, sono a tutti gli effetti da considerarsi boschisia per la legislazione regionale che per quellanazionale e comunitaria.

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I BOSCHI NELLA REGIONECampania

SUPERFICIE BOSCATA 21,26%ETTARI 288.068

Salerno 138.272 Ha

Avellino 63.002 Ha

Caserta 47.990 Ha

Benevento 24.963 Ha

Napoli 13.841 Ha

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possono essere individuati come causa scatenantedi un incendio boschivo (fenomeni rarissimi diautocombustione), quest’ultimo è quasi sempregenerato dall'uomo in maniera colposa, a seguitodi semplice disattenzione, imprudenza,comportamento inadeguato, o dolosa, cioèappiccato intenzionalmente, per perseguire scopiilleciti di varia natura.Poiché la maggior parte degli incendi è causatadall'uomo occorre la collaborazione ed ilcomportamento responsabile da parte di tuttiaffinché sempre più boschi vengano preservati econ essi la vita stessa dell'uomo e la salubrità delnostro pianeta.

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GLI INCENDI DI BOSCO

Per incendio si intende una combustione noncontrollata, che avviene di solito in luoghi ed inmomenti imprevisti. Per quanto il fuoco sia unfenomeno a tutti familiare, è un evento difficile dacreare ed è il frutto di una serie di condizionifavorevoli. Per questo motivo è facile prevenirlo madiventa difficile contrastarlo quando si è giàsviluppato.Affinché il fuoco si possa sviluppare è necessarioche siano presenti e si combinino tra di loro i treelementi necessari e cioè:

• il materiale combustibile;• l'ossigeno presente nell'aria, detto anchecomburente;• un adeguata fonte di calore.

Gli elementi citati costituiscono il triangolo delfuoco e una combustione si può interrompereeliminando uno dei tre elementi elencati.L'incendio di bosco è rappresentato dall'espansioneincontrollata del fuoco su aree ricoperte da bosco,cespugli o alberi sparsi.Contrariamente a quanto si possa pensare, le causenaturali che possano scatenare un incendio di boscosono poche e rarissime.Di solito quello che manca in un bosco èun’adeguata fonte di calore a differenza invece dellaenorme presenza di combustibile ed ossigeno.Pertanto, essendo assai rari i fenomeni naturali che

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Nel periodo 1991–2007 si sono verificati in Campa-nia 39.091 incendi che hanno complessivamenteriguardato una superficie di 146.369,26 ettari di cui80.790,85 boscati e 65.579,41 non boscati. Dal 1991al 2007 ogni anno mediamente sono stati percorsidal fuoco 4.752,40 ettari di bosco pari a circa l’1,64%del patrimonio boschivo regionale.La superficie media ad incendio della Regione, nelperiodo considerato, si è attestata sui 3,74 ettari eil rapporto tra superficie non boscata e superficietotale incendiata assume il valore di 0,45.Considerando invece le statistiche dal 2000 al 2007ogni anno, in media sono stati percorsi dal fuoco5.256,61 ettari di bosco pari al 1,81% del patrimonioboschivo. Nell'anno 2007, sicuramente uno dei piùcritici degli ultimi anni, si sono avuti 5.723 incendi,il numero più alto degli ultimi 17 anni.Sempre nel 2007 la superficie bruciata nel comples-so è risultata pari a 23.872,40 ettari, il dato più altodel periodo tra il 1991 ed il 2007.

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GLI INCENDI IN REGIONECampania

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Gli incendi che si sono sviluppati dal 01\01\2008 al30\09\2008 sono stati 497 per una superficie totalepercorsa dal fuoco di Ha 1.150.40 suddivisi in Ha466,85 di superficie boscata e di Ha 683,55 disuperficie non boscata. Il periodo di maggioreincidenza è stato il mese di Agosto con un totaledi 248 incendi ed una superficie percorsa dal fuocopari a Ha 577,20, seguito dal mese di Luglio con105 incendi ed una superficie percorsa dal fuocopari ad Ha 276,60 e quindi dal mese di Settembrecon 104 incendi ed una superficie percorsa dalfuoco pari ad Ha 262,00.

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GLI INCENDI IN PROVINCIA DICaserta

Il fenomeno degli incendi nei boschi è dovutosicuramente anche al cambiamento delle condizionisocio-economiche dei territori delle aree interne edi quelle montane, nonché ai mutamenti nelladestinazione produttiva del bosco. Infatti, venendomeno in molti contesti l’ottenimento di unaproduzione legnosa economicamente sostenibile,sono diminuite le cure dei boschi, con laconseguenza dell'incremento notevole dei residuivegetali lasciati sul suolo, il che ha determinato unnetto innalzamento della sensibilità al fuoco. Anchel'abbandono delle coltivazioni cerealicole efrutticole, soprattutto nella fascia collinare epedemontana, dove gli agricoltori, costantementepresenti, garantivano un’assidua pulizia esorveglianza dei propri terreni, costituisceun’ulteriore fattore predisponente all’accentuarsidel fenomeno degli incendi di bosco, poiché questecampagne abbandonate costituiscono oggi luoghidi facile innesco di incendi, che si propagano aiconfinanti boschi.Con riferimento all’anno trascorso, gli incendi chesi sono sviluppati sul territorio provinciale nelperiodo definito di massima pericolosità (ovverodal 16 Giugno al 30 Settembre 2008) sono staticomplessivamente 465 per una superficie totalepercorsa dal fuoco di circa 1.121,40 Ha suddivisi inHa 453,05 di superficie boscata ed Ha 668,35 disuperficie non boscata.

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L'incendio è uno degli eventi più catastrofici chel'ecosistema del bosco possa subire. Quando unbosco prende fuoco non sono soltanto l'albero,l'animale ed il frutto a scomparire, ma anche tuttele molteplici funzioni di regolazione dell'ecosistema,di cui l'uomo stesso è parte integrante oltre chebeneficiaria vengono ad essere marcatamentecompromesse.Il passaggio del fuoco cambia per molto tempo ilrapporto tra i viventi del bosco.Gli animali sanno riconoscere i pericoli ed in casodi incendio tendono a spostarsi, se non sopraffattidall’evento avverso, in maniera veloce trovandorifugio in luoghi più sicuri e spopolando per moltotempo quelli abitualmente abitati.Anche sul clima locale gli effetti di un incendiograveranno per molto tempo.Infatti con la scomparsa della vegetazioneaumenterà la velocità del vento che non incontreràostacoli, l'impatto della pioggia produrrà azione diruscellamento, dilavamento ed erosione del suoloe la temperatura e la luce al suolo aumenterannol'evaporazione dell'umidità naturalmente presentenel sottobosco.

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LE CONSEGUENZE DEGLIINCENDI SUL BOSCO

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Anche l'uomo subisce gravi conseguenze quandoil bosco viene distrutto dal fuoco.

Ecco alcune delle conseguenze più significative edannose che coinvolgono l’uomo:

• Devono passare moltissimi anni prima di poternuovamente utilizzare la legna degli alberi senzaalterare gli equilibri dell'ecosistema.

• Un bosco distrutto trasforma in maniera trauma-tica il paesaggio. Infatti una importante localitàturistica percorsa dal fuoco diventerà una zonanon frequentabile o, comunque, meno attraenteper molti anni.

• Nelle zone boscate a forte pendio, attraversatedal fuoco aumenta il rischio di frane superficialie smottamenti. Il passaggio da un incendio auna frana è breve.

• I boschi bruciati non proteggono più il suolo,pertanto le piogge non trattenute dai rami, dallefoglie e dai tronchi tendono ad erodere il terrenoe le acque scendendo rapidamente verso valle,aumentando le portate dei fiumi e dei torrentie favorendo possibili inondazioni.

L'incendio di bosco, se si propaga in maniera incon-trollata rappresenta un pericolo per gli edifici postiin vicinanza del bosco e per la vita stessa dellepersone.

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L'UOMO E GLI INCENDI

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La campagna di sensibilizzazione sull’antincendioboschivo è un’ iniziativa di informazione e comuni-cazione volta ad impedire o, almeno, a limitare cheil territorio boscato della Provincia di Caserta siadeturpato dagli incendi di bosco. Tale iniziativaviene generalmente realizzata tramite la predispo-sizione di manifesti, locandine, brochure, a cui siaggiunge anche il presente manualetto, che tratta-no del fenomeno degli incendi e degli interventitesi a prevenire e contrastare tale fenomeno, chepossono essere messi in atto da tutti i cittadini.Infatti, si è consapevoli che nonostante il grossoimpegno tecnologico e la preparazione delle unitàdi intervento il problema degli incendi di bosconon è eliminabile e, forse, nemmeno riducibilesenza una forte e convinta mobilitazione della cit-tadinanza nel suo complesso.Nello scorsa campagna di antincendio boschivo(anno 2008), allo scopo di perseguire la suddettasensibilizzazione di ampi strati della popolazionee di accrescere la percezione della dannosità diquesto fenomeno, sul territorio Provinciale sonostati affissi manifesti e locandine, mentre nellescuole sono state distribuite brochure che illustra-vano in maniera dettagliata i danni degli incendi.Nel materiale distribuito sono state indicate anchele norme di comportamento per prevenire lo svi-

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La campagna di comunicazionesull’antincendio boschivo:uno strumento molto importante

luppo degli incendi di bosco e quelle da tenere incaso di incendio in atto, nonché riportati i numeriutili per le chiamate di segnalazione da effettuareal primo appalesarsi di situazioni di emergenza.

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Molti degli incendi boschivi sono causati dall'uomoper disattenzione, negligenza e scarso rispetto dellanatura e dei suoi abitanti.L'attività di prevenzione può essere effettuataattraverso una forte opera di sensibilizzazione,parlando dei problemi e dell’importanza del bosconelle scuole ai ragazzi, futuri fruitori di un bene cheinconsapevolmente stiamo lentamente distruggendo.Anche la realizzazione di manifesti e pubblicazioniche illustrino il valore dell'ambiente possono attirarel'attenzione, nei periodi particolarmente caldi e aridi,sul problema degli incendi di bosco.L'attività di prevenzione vera e propria viene effettuataattraverso un monitoraggio continuo del territoriocon sistemi di telerilevamento oppure attraversol'opera di vedette o avvistatori che presidiano le zonea rischio in punti strategici. Ma qualsiasi strategia diprevenzione non ha possibilità di successo se nonsostenuta dalla partecipazione di tutti noi.Risulta ormai acquisito che la salvaguardia e la tuteladei boschi sono strettamente connesse al grado diciviltà degli uomini e alla loro cultura.Tutte le attività di contrasto al fuoco, benchètecnologicamente avanzate, o altre iniziative adottatehanno scarso successo in presenza di una coscienzasociale poco attenta alle esigenze dell'ambiente in cuiviviamo.In futuro sarà sempre più necessario, pertanto, dareimpulso a tutte quelle attività formative ed informativeche possono far capire l'importanza del bosco,promuovendo la consapevolezza che gli uomini e glialberi appartengono allo stesso contesto naturale eche la salute degli uni è intimamente correlata conquella degli altri.

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LE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE

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Il contrasto agli incendi di bosco, cioè l'attività dispegnimento del fuoco, ha inizio nel momento incui si ha una segnalazione, da parte del COR (CentroOperativo Regionale), delle vedette, dislocate neiComuni più a rischio e spesso appartenenti ad orga-nizzazioni di Protezione Civile, o anche da parte diun qualsiasi cittadino, dell'esistenza sul territorioprovinciale di un incendio.Quando si è certi della veridicità della segnalazioneil personale della SOUP (Sala Radio Operativa Unifi-cata Provinciale) attiva tutte quelle risorse necessarie,presenti in quella parte del territorio, per fronteggiaree domare, nel più breve tempo possibile, il fuoco.La SOUP è in diretto contatto con i CC.OO.TT. regio-nali (Centri Operativi Territoriali), con i CC.OO.EE.DD. (Centri Operativi Enti Delegati), gestiti, secondo lapertinenza territoriale, da Provincia e ComunitàMontane e con il C.O.L. (Centro Operativo Locale )della SMA Campania. Le unità operative in forzapresso i CC.OO.TT., oltre alle attività di prevenzionee di primo intervento sul fuoco, hanno il compito dicoordinare i NOED (Nuclei Operativi Enti Delegati)e le squadre della SMA Campania, ubicate presso leBasi Territoriali. Inoltre, il personale AIB dei CC.OO.TT.,in caso ne ravvisi l’imprescindibile necessità, puòattivare, nelle fasi successive al primo intervento sulluogo dell’incendio, facendone richiesta alla SOUP,l'intervento dei mezzi aerei regionali, che sono co-

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IL CONTRASTO DEGLI INCENDIDI BOSCO

stituiti da n. 6 elicotteri, opportunamente dislocatinelle diverse province. Le operazioni di spegnimentosono generalmente coordinate dal DOS (DirettoreOperazioni Spegnimento), che, in base alle vigentidisposizioni, è un’unità appartenente al Corpo Fore-stale dello Stato. In caso di incendi di particolaregravità il DOS può fare richiesta del mezzo aereonazionale, generalmente consistente in un Canadair.In caso di intervento di interfaccia, cioè quando gliedifici sia pubblici che privati, nonché le infrastrutturee gli insediamenti civili sono minacciati, ad unadistanza inferiore ai 50 metri, dagli incendi di bosco,intervengono anche i Vigili del Fuoco ed il coordi-namento degli interventi di spegnimento è assuntodal ROS (Responsabile Operazioni di Soccorso), ap-partenente per l’appunto, al corpo dei Vigili delFuoco. Le attività di interfaccia scaturiscono dallaconsultazione dei PEC (Piani di Emergenza Comuna-li), che racchiudono, per ciascun Comune, le notizierelative alle aree potenzialmente interessate dagliinterventi di interfaccia.Ogni evento di incendio boschivo, che può evolvereo meno in incendio di interfaccia, viene archiviatoattraverso un data-base informatico, denominato“sistema SIAI” (Sistema Integrato Archiviazione In-cendi), che dalla campagna AIB 2009 verrà conglo-bato nel più articolato ed ampio programma infor-matico di supporto alle decisioni (sistema DSS).

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• rispettare le norme regionali circoscrivendoe isolando i terreni coltivati con una fascia aratadi sufficiente larghezza per arrestare il fuoco;

• nelle zone più esposte a rischio incendio, intornoalle abitazioni ed ai fabbricati, pulire il terrenodalla vegetazione infestante e da rifiuti infiam-mabili;

• non sostare nei luoghi sovrastanti gli incendi:le fiamme tendono sempre a salire;

• l'incendio non è uno spettacolo, non intralciarele strade di accesso al luogo dell’evento;

• collaborare con le squadre antincendio indi-cando loro le strade ed i sentieri di accesso co-nosciuti;

• non stancarsi mai di sensibilizzare gli altrisulla necessità di proteggere il nostro inestima-bile patrimonio boschivo;

• chiamare in ogni caso i numeri utili indicati,non pensando che altri lo abbiano già fatto.

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LA PREVENZIONEDEGLI INCENDI DI BOSCO

Gli incendi di bosco costituiscono una minacciacontinua per il nostro ambiente.Le strategie di prevenzione e di lotta al fuoco avran-no successo solo se sostenute dalla partecipazionedi tutti noi.In proposito si sottolinea che per prevenire gli in-cendi molto spesso basta rispettare alcune semplicinorme di comportamento, eccole:

• non gettare mozziconi di sigaretta ed assicu-rarsi che i fiammiferi utilizzati siano del tuttospenti;

• non accendere fuochi al di fuori dalle aree at-trezzate;

• gettare i rifiuti negli appositi contenitori, oportarli via, non abbandonarli ai margini delbosco o in maniera incontrollata nel bosco stes-so;

• non parcheggiare le auto in zone ricoperte daerba secca;

• non accendere fuochi in prossimità delle areeboscate;

• non accendere le stoppie nei campi quandola vegetazione è secca e c'è vento;

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Colori compositi

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Ecco alcune chiare e semplici norme comportamentalida osservare se ci si trova in presenza di un incendioo più semplicemente per evitare un incendio:

• dal colore del fumo si può capire che cosa stabruciando:

- colore grigio/bianco – indica la combustio-ne di erba o vegetali secchi, pascolo, stoppie

- colore nero – indica la combustione di pro-dotti derivanti dal petrolio, ovvero probabilecombustione di discarica

- colore marrone/rossiccio – indica la com-bustione di cespugli o aree boscate.

• se ci si trova davanti ad un principio di incendiosi può tentare, sempre con molta cautela e nelrispetto della propria incolumità, di spegnerlobattendo le fiamme, cercando di soffocarle,utilizzando un ramo verde o più semplicementeutilizzando terra o acqua;

• se ci si trova in una situazione di emergenza,evitare di prendere iniziative singole ed impru-denti ed avvertire immediatamente i soggettipreposti all’attività di spegnimento;

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NORME DI COMPORTAMENTO IN PRESENZA DI INCENDI IN ATTO

• porre la massima attenzione alla direzionedel vento, il calore ed il fumo prodotti dallacombustione sono pericolosissimi, pertanto, incaso di presenza di fumo proteggersi imme-diatamente con un fazzoletto bagnato le vieaeree (bocca e naso);

• in caso di incendio rischioso, fare in modo diavere sempre il vento alle spalle ed individua-re al più presto una via di fuga certa;

• non tentare di recuperare auto, moto, tendeo altro: in caso di incendio la vita vale più diqualsiasi oggetto;

• se ci si trova in auto, non abbandonare l'autose non si è certi di una via di fuga sicura.Chiudere i finestrini e le prese d'aria. Segnalarela propria presenza ai soccorritori con il clacsono con i fari;

• se ci si trova in casa non abbandonarla se nonsi è certi di avere una via di fuga sicura. Ilfuoco oltrepasserà la casa prima che la stessasia invasa dal fumo o dalle fiamme. Ricordarsidi sigillare porte e finestre con nastro adesivoo con panni bagnati.

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Colori compositi

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La Sala Operativa Unificata Provinciale – S O U P – riunisce i principali attori istituzionali che concor-rono al contrasto degli incendi boschivi. NellaS.O.U.P. confluiscono e quindi sono immediatamen-te valutate e gestite tutte le segnalazioni relativeai fenomeni di incendio di bosco innescatisi. Dopola valutazione di ogni singolo caso, si procede adorganizzare efficacemente le forze disponibili, ap-partenenti alle diverse istituzioni che a vario titolocooperano nel sistema dell’Antincendio Boschivo.In particolare i Funzionari Regionali responsabilidelle S.O.U.P. coordinano gli interventi necessari sulterritorio provinciale avvalendosi degli Istruttori diVigilanza Regionali presenti nei Centri OperativiTerritoriali (C.O.T.) e degli operatori afferenti aiCOED (Centri Operativi Enti Delegati ) ed ai NOED(Nuclei Operativi Enti Delagati), strutture gestite, aseconda della pertinenza territoriale, dalla Provinciao dalle Comunità Montane.Il personale del Corpo Forestale dello Stato, deiVigili del Fuoco e della Protezione Civile, presentenella SOUP, concorre attraverso le proprie specifichecompetenze, garantendo congiuntamente il coor-dinamento degli interventi di spegnimento incendisia nelle zone boscate che nelle zone di interfaccia.

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LA SALA OPERATIVA UNIFICATAPROVINCIALE

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Colori compositi

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In caso di avvistamento di un incendio di bosco èindispensabile segnalarlo immediatamente, chiaman-do ad uno dei seguenti numeri:

800449911Centro Operativo Regionale – C O R

0823 279099Sala Operativa Unificata Provinciale

S O U P – Caserta

1515Corpo Forestale dello Stato – CFS

115Vigili del Fuoco – VV.F

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NUMERI UTILI

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Colori compositi

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Area Generale Coordinamento Sviluppo Attività Settore PrimarioSETTORE TECNICO AMMINISTRATIVO PROVINCIALE FORESTE

C A S E R T Aa cura di: Flora Della Valle, Domenico De Lucia

Si ringraziano:Maria Florio, Maurizio Cinque, Pasquale Ascione.

Stampa: Arti Grafiche Cecom s.r.l. - Bracigliano (Sa)

www.regione.campania.it