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L:A II I ' . A SCI SUL Lavoro IIWM* ' tudi & ricerche h1 Pagina 84188 Foglio 1 1 5 Quanto sono efficaci le attuali norme ISO sui disturbi muscoloscheletrici? a cura di O Partner PwC e Direttore Tecnico Fondazione Ergo Responsabile Centro Studi Fondazione Ergo In un Paese manifatturiero come l'Italia, cosa possiamo fare per migliorare l'efficacia e l effi- cienza dell'ecosistema che si occupa di ergono- mia nelle fabbriche italiane? Fondazione Ergo è partita da questa domanda per elaborare e proporre un manuale d'uso per le aziende sulla movimentazione manuale dei carichi e un quadro generale sulla normativa ita- liana, tra criticità e azioni da intraprendere, a sup- porto delle attività di datori di lavoro, RSL, EH&S, H&S, RSPP, ASPP, ergonomi, i lavoratori stessi, le organizzazioni sindacali e settoriali. L'articolo esamina il processo scientifico per lo sviluppo degli standard ISO riguardanti i fattori biomeccanici, confrontandolo con i processi uti- lizzati da altre organizzazioni professionali, tra cui i comitati scientifici che lavorano allo svilup- po di linee guida cliniche. Pur riconoscendo il valore del processo di svilup- po ISO, è anche necessario rilevare la carenza di validazione scientifica a supporto degli standard riguardanti una materia così rilevante come sa- lute e sicurezza sul lavoro. 82 9äiente ° esieurezaa sul Ia aprile 2019 Perché tutto ciò è importante nel contesto industriale italiano? Facciamo un passo indietro. Se è vero che gli stan- dard ISO sono "volontari" e sono considerati dalle comunità scientifiche e tecniche come "buone prassi ', ' è anche vero , in un'eccezionalità tutta "no- stra, ' che proprio gli standard ISO in materia di er- gonomia sono stati inseriti nella legge italiana. Nel Testo Unico in materia di sicurezza - Decreto Legislativo 81/2008, nello specifico nell'allegato XXXIII, la normativa italiana, in tema di movimen- tazione manuale carichi, "sponsorizza " le "norme tecniche ISO"della serie 11228 (parti 1-2-3). II dibattito è aperto.Tutto ciò può rimanere una diatriba nelle alte sfere o può essere oggetto di un processo di discussione più ampio, che coinvolge consapevolmente tutte le parti interessate in un'opera di sensibilizzazione e informazione in materia di prevenzione. Quello che appare evidente è che la comunità scientifica , ma anche i diversi stakeholder, non hanno prestato sufficiente attenzione ad un feno- meno, che forse non farà notizia sulla stampa co- Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

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Quanto sono efficaci le attuali norme ISOsui disturbi muscoloscheletrici?a cura di O Partner PwC e Direttore Tecnico Fondazione Ergo

Responsabile Centro Studi Fondazione Ergo

In un Paese manifatturiero come l'Italia, cosapossiamo fare per migliorare l'efficacia e l effi-cienza dell'ecosistema che si occupa di ergono-mia nelle fabbriche italiane?Fondazione Ergo è partita da questa domandaper elaborare e proporre un manuale d'uso perle aziende sulla movimentazione manuale deicarichi e un quadro generale sulla normativa ita-liana, tra criticità e azioni da intraprendere, a sup-porto delle attività di datori di lavoro, RSL, EH&S,H&S, RSPP, ASPP, ergonomi, i lavoratori stessi, leorganizzazioni sindacali e settoriali.

L'articolo esamina il processo scientifico per losviluppo degli standard ISO riguardanti i fattoribiomeccanici, confrontandolo con i processi uti-lizzati da altre organizzazioni professionali, tracui i comitati scientifici che lavorano allo svilup-po di linee guida cliniche.Pur riconoscendo il valore del processo di svilup-po ISO, è anche necessario rilevare la carenza divalidazione scientifica a supporto degli standardriguardanti una materia così rilevante come sa-lute e sicurezza sul lavoro.

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Perché tutto ciò è importantenel contesto industriale italiano?

Facciamo un passo indietro. Se è vero che gli stan-dard ISO sono "volontari" e sono considerati dallecomunità scientifiche e tecniche come "buoneprassi ', ' è anche vero , in un'eccezionalità tutta "no-stra,' che proprio gli standard ISO in materia di er-gonomia sono stati inseriti nella legge italiana.Nel Testo Unico in materia di sicurezza - DecretoLegislativo 81/2008, nello specifico nell'allegatoXXXIII, la normativa italiana, in tema di movimen-tazione manuale carichi, "sponsorizza " le "normetecniche ISO"della serie 11228 (parti 1-2-3).II dibattito è aperto.Tutto ciò può rimanere unadiatriba nelle alte sfere o può essere oggetto di unprocesso di discussione più ampio, che coinvolgeconsapevolmente tutte le parti interessate inun'opera di sensibilizzazione e informazione inmateria di prevenzione.Quello che appare evidente è che la comunitàscientifica , ma anche i diversi stakeholder, nonhanno prestato sufficiente attenzione ad un feno-meno, che forse non farà notizia sulla stampa co-

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me gli infortuni sul lavoro, ma che registra numeriin continua crescita.Si pensi che il numero delle malattie professionalidenunciate all'INAIL è passato da 47.310 nel 2011a 58.025 nel 2017 con un incremento del 22,6%.Nello specifico, nel periodo 2011-2017, relativa-mente al settore dell'industria e Servizi l'incre-mento è stato del 18,8%, ed in questo settore lemalattie muscoloscheletriche rappresentano cir-ca il 46% del totale delle malattie denunciate all'I-nail in Italia.Nel 2017 sono state presentate 21.376denunce, 0,7% in meno rispetto al 2016, ma ben il28% in più rispetto al 2011.

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Dai dati INAIL relativi al settore manifatturiero, e-merge che le prime 5 malattie più diffuse nell'an-no 2017 in Italia sono: al primo posto, la sindromedel tunnel carpale (1.232 casi); al secondo, la ten-dinite del sovraspinoso (o sindrome della cuffiadei rotatori) con 1.223 denunce, in aumento del24,3% rispetto al 2011;al terzo, l'ernia discale lom-bare (626 denunce), seguita da epicondilite (459denunce) e spondilodiscopatia del tratto lombare(157 denunce).La disabilità che ne consegue produce effetti ne-gativi non solo sulla qualità della vita lavorativa,ma anche sulla produttività dell'azienda.

aambienteC',sicurezza sul L, . aprile 2019 83Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

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V studi&ricerche

ENUNCE MALATTIE PROFESSIONALI, 2011-2017

70.000

60.000

50.000

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2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Figura 1 . Elaborazione dati INAIL - Open Data ultimo aggiornamento al 31.10.2018

I riferimenti normativiper la movimentazione manualedei carichi

11 Decreto legislativo 81/08

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ire Agricoltura

Industria e Servizi

Stato

_-- Totale

za) sono da considerarsi tra quelle previste all'arti-colo 168, comma 3.'Nello specifico dell'allegato XXXIII, la normativa i-taliana, in tema di movimentazione manuale cari-chi rinvia alle norme tecniche ISO serie 11228(parti 1-2-3).

L'Art. 168, comma 3, dei D . Lgs. 81 /2008 prescriveche "Le norme tecniche costituiscono criteri di riferi-mento per le finalità del presente articolo e dell'AL-LEGATO XXXIII, ove applicabili . Negli altri casi si puòfare riferimento alle buone prassi e alle linee guida.'L'articolo sancisce dunque che il datore di lavoropuò scegliere , perla valutazione dei rischi di insor-genza di patologie da sovraccarico biomeccanico,di applicare o meno la normativa tecnica, le buo-ne prassi , ovvero le linee guida ; questo perché taletipologia di rischio dipende in maniera preponde-rante dalla diversa organizzazione del lavoro diciascuna azienda.L'Allegato XXXIII del D.Lgs.81 /2008 spiega inol-tre quanto segue: "RIFERIMENTI A NORME TECNI-CHE - Le norme tecniche della serie ISO 11228 (par-ti 1-2-3) relative alle attività di movimentazionemanuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta,movimentazione di carichi leggeri ad alta frequen-

84 íbiente ` sicurezza sul Lr aprile 2019

/50 11228-3 - Manual handlingHandling of low loads at high frequency

II datore di lavoro può fare riferimento a diversemetodologie di valutazione tecnica (OWAS, RULA,REBA, PLIBEL, Strain Index, QEC, checklist OSHA,HAL/TLV ACGIH, checklist OCRA e OCRA Index)che tengono conto ognuna di specifiche caratte-ristiche lavorative e organizzative, con conse-guenti vantaggi e svantaggi.Se negli standard ISO vengono citati diversi meto-di e criteri per la valutazione del rischio, OCRA vie-ne tuttavia indicato come "preferred.'

Technical Report l50 TR 12295

Nell'aprile 2014, ISO ha pubblicato il Technical Re-port (TR), ISO TR 12295, che meglio specifica cam-

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po e modalità di applicazione, tra gli altri, dellostandard ISO 11228 parte 3.Lo scopo del TR è di fornire agli utenti e in partico-lare a quelli non esperti in ergonomia, criteri eprocedure per l'applicazione dello standard sopramenzionato e per l'utilizzo di un metodo rapido divalutazione al fine di riconoscere facilmente le at-tività che abbiano un rischio accettabile o critico.

Codice civile - Art. 2087

Tutela delle condizioni di lavoro:"L'imprenditoreè tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresale misure che, secondo la particolarità del lavoro,l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tute-lare l'integrità fisica e la personalità morale deiprestatori di lavoro.In sostanza, la norma impone di adottare tutte lemisure necessarie, indipendentemente dal fattoche siano esplicitamente prescritte da una nor-ma di legge, ma in dipendenza dalla tecnica,dall'esperienza e/o dalla particolarità della man-sione. In tal senso le singole disposizioni partico-lari di legge in materia di prevenzione degli in-fortuni hanno, rispetto alla norma generale di cuiall'art. 2087 del codice civile,"carattere applicati-

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vo del più ampio principio in essa contenuto e lemisure che tali disposizioni prevedono, hannocarattere meramente esemplificativo con la con-seguenza che la loro osservanza non esaurisce ildovere generale di adottare ogni misura idoneaa proteggere l'incolumità dei lavoratori dipen-denti" (Cassazione civile sez. lav., 23 febbraio1995, n. 2035).

Aspetti criticie proposte di intervento

L'Italia è uno dei pochi Paesi in cui si rileva unoscollamento tra pratiche aziendali e obblighi re-golamentari/legislativi. La legge "sponsorizza" glistandard ISO, che sono però obsoleti e hanno i li-miti sopra elencati e le buone prassi, il cui ultimoaggiornamento è datato al 2013.II progresso scientifico e le novità in materia ergo-nomica non vengono valorizzati. I tempi per lemodifiche degli standard sono troppo lunghi acausa delle risorse limitate delle organizzazionipreposte alla definizione degli standard (UNI in I-talia, CEN in Europa e ISO internazionalmente). Sipensi che la ISO 11228-1 risale al 2003 e la 11228-3 ha l'ultimo aggiornamento al 2009.

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FONDAZIONE ERGO

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La Fondazione Ergo è l'ente che riunisce imprese,sindacati e università in un progetto di ricerca, for-mazione e certificazione dei sistemi di misurazionedel lavoro e del controllo dei carichi biomeccanici.La Fondazione, che opera nell'assoluta neutralitànelle relazioni tra impresa e sindacato, ha l'obiettivodi armonizzare produttività e sicurezza sul lavoro. Ilmetodo MTM (Methods-Time Measurement), alcentro dell'attività della Fondazione, è il sistema dipredeterminazione dei tempi di esecuzione del la-voro con la più ampia distribuzione mondiale. MTMassegna il tempo in funzione del metodo di lavoroprogettato sulla base di standard di rendimento in-ternazionali. Il modello ERGO-MTM, definito dallaFondazione, consente la progettazione e la gestio-ne ergonomica e produttiva delle postazioni di la-voro.

II Centro StudiIl Centro Studi svolge, nel quadro degli obiettivi del-la Fondazione Ergo, un'attività scientifica autonomae sistematica di indagine, analisi e ricerca su argo-menti di carattere economico-industriale, organiz-zativo, ergonomico e tecnico. I l ruolo del Centro Stu-di è quello di delineare e sviluppare le linee dell'atti-vità culturale della Fondazione oltre che consentireuna maggior conoscenza, diffusione e interpreta-zione dei fenomeni generali del mondo dell'indu-stria italiana.

www. fondazionergo. it

Le proposte di intervento:• Rivedere la nostra legislazione (D.Lgs.81/08)

nella correttezza Terminologica modificando lascelta di traduzione di "norme tecniche"in"stan-dard tecnici"e semplificando l'intero apparato.

• Validare scientificamente le tecniche di valuta-zione del rischio ergonomico e misurarne la de-viazione di sistema.

• Recepire con maggiore reattività il risultatodelle più recenti conoscenze in campo ergo-nomico e di medicina del lavoro con l'obiet-tivo di contenere la deviazione delle tecni-che di valutazione del rischio.

• Ingegnerizzare l'applicazione delle tecnichedi valutazione del rischio ergonomico conl'obiettivo di ridurne il costo di applicazionee la deviazione applicatore.

• Aumentare l'impegno dell'industria italiananei lavori di standardizzazione che riguarda-no l'ergonomia e, nello specifico, la valuta-zione del rischio da sovraccarico biomecca-nico.

La Fondazione Ergo propone di diffondere il si-stema EAWS (Ergonomic Assessment Work-She-et), Sistema di valutazione olistico del caricobiomeccanico.EAWS integra in un'unica valutazione del ri-schio le posture generali del corpo, le azioni diforza, la movimentazione carichi e i movimentiripetuti degli arti superiori (informazioni dispo-nibili sul sito www.eaws.it).

SCIENZA &STANDARD

È possibile leggere e scaricare la versione integraledi `Scienza e Standard - Quanto sono efficacile attuali norme ISO sui disturbi musco loscheletrici"(Manuale d'uso per aziende - Fondazione Ergo)al link: http://bit.ly/2Tm YJD I

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