Newsletter 45 2012

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Notiziario sportivo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 - Anno IV n. 45/2012 Poteva essere la partita della svolta, per Banca Cras, e non lo è stata. La vittoria che avrebbe proiettato i senesi nell’alta classifica si è tramutata in una scon- fitta con un passivo pesante (cinque mete subite) che rimanda ancora di qualche settimana il momen- to della ritrovata maturità dei bianconeri. Va detto, per correttezza, che la settimana non aveva dato presagi brillanti: alla lunghissima lista degli infortuna- ti si erano aggiunti Bielli e Montarsi e la modesta disponibilità delle truppe aveva costretto i tecnici ai salti mortali per formare non solo il XV da schiera- re ma anche la panchina. E di fronte c’era il temibile Terni, squadra dal gioco fisico e veloce, che punta anche quest’anno alla promozione in B. Non proprio il miglior avversario per una squadra in convalescen- za. Ma andiamo alla cronaca. Si comincia con un Terni subito proiettato nella metà campo senese che rac- coglie immediatamente i frutti della propria supre- mazia: al 4’ Frittella centra una facile punizione e all’8’ l’estremo Cardinali scava, con una serie di ele- ganti finte, un corridoio centrale nella difesa senese e riesce a raggiungere la linea bianca (0-10). La rea- zione di Siena c’è, ma è un flebile nei risultati, vanifi- cata da troppi errori e da eccessive frenesie nel desi- derio di riportarsi sotto. Solo al 19’ due cariche in successione, di Dupré e Pucci, scaldano il pubblico del Sabbione. E’ il momento migliore, per efficacia dei senesi, che al 23’ muovono il tabellino con i piedi di Gaggelli che mette dentro un calcio di punizione da posizione non troppo agevole (3-10). Per una decina di minuti le squadre giocano su un piede di sostanziale parità, condizionate dal fondo fangoso e dalla difficile controllabilità dell’attrezzo ovale. Un ovale umido e fangoso provoca molti errori gestua- li che spezzano sul nascere molte iniziative, da una parte come dall’altra. Il gioco di Siena, però, è condi- zionato anche da errori concettuali (troppi rilanci al piede calciati verso il centro del campo sono facile preda dei difensori umbri). In questo contesto non entusiasmante il Terni piazza comunque una zampa- ta che fa male al 35’ con Michele Canulli, grazie a A bocca asciutta Terni Rugby passa al Sabbione sconfiggendo un XV senese rimaneggiato (34-10)

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La Newsletter 45 del rugby senese!

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Notiziario sportivo dell’Associazione Siena Rugby Club 2000 - Anno IV n. 45/2012

Poteva essere la partita della svolta, per Banca Cras,e non lo è stata. La vittoria che avrebbe proiettato isenesi nell’alta classifica si è tramutata in una scon-fitta con un passivo pesante (cinque mete subite)che rimanda ancora di qualche settimana il momen-to della ritrovata maturità dei bianconeri. Va detto,per correttezza, che la settimana non aveva datopresagi brillanti: alla lunghissima lista degli infortuna-ti si erano aggiunti Bielli e Montarsi e la modestadisponibilità delle truppe aveva costretto i tecnici aisalti mortali per formare non solo il XV da schiera-re ma anche la panchina. E di fronte c’era il temibileTerni, squadra dal gioco fisico e veloce, che puntaanche quest’anno alla promozione in B. Non proprioil miglior avversario per una squadra in convalescen-za.

Ma andiamo alla cronaca. Si comincia con un Terni

subito proiettato nella metà campo senese che rac-coglie immediatamente i frutti della propria supre-mazia: al 4’ Frittella centra una facile punizione eall’8’ l’estremo Cardinali scava, con una serie di ele-ganti finte, un corridoio centrale nella difesa senesee riesce a raggiungere la linea bianca (0-10). La rea-zione di Siena c’è, ma è un flebile nei risultati, vanifi-cata da troppi errori e da eccessive frenesie nel desi-derio di riportarsi sotto. Solo al 19’ due cariche insuccessione, di Dupré e Pucci, scaldano il pubblicodel Sabbione. E’ il momento migliore, per efficaciadei senesi, che al 23’ muovono il tabellino con i piedidi Gaggelli che mette dentro un calcio di punizioneda posizione non troppo agevole (3-10). Per unadecina di minuti le squadre giocano su un piede disostanziale parità, condizionate dal fondo fangoso edalla difficile controllabilità dell’attrezzo ovale. Unovale umido e fangoso provoca molti errori gestua-li che spezzano sul nascere molte iniziative, da unaparte come dall’altra. Il gioco di Siena, però, è condi-zionato anche da errori concettuali (troppi rilanci alpiede calciati verso il centro del campo sono facilepreda dei difensori umbri). In questo contesto nonentusiasmante il Terni piazza comunque una zampa-ta che fa male al 35’ con Michele Canulli, grazie a

A bocca asciuttaTerni Rugby passa al Sabbione sconfiggendo un XV senese rimaneggiato (34-10)

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un’azione originata da un pes-simo rilancio senese e prose-guita con un calcio di punizio-ne, avvicinato di dieci allalinea di meta (proteste deisenesi).

Siena va al riposo sotto didodici punti (3-15): la giorna-ta non eccezionale degli ospi-ti, che appaiono in qualchemisura sottotono rispetto adaltre sfide con i senesi, ali-menta le flebili speranze direcupero. Tuttavia i senesi, purcombattivi come sempre,sono troppo poco lucidi perriequilibrare il match. Così,dopo un buon quarto d’ora ledue squadre si fronteggiano ad armi quasi pari, tra il15’ e il 25’ gli umbri vanno due volte in meta (rimar-chevole quella di Galassi, che finalizza un armonicomovimento dei trequarti, e apprezzabile anche quel-la del tallonatore Piergentili, che percuote al centrolo schieramento difensivo senese) scavando, grazie alloro gioco comunque armonico, un fossato incolma-bile per i bianconeri (3-27). Con il risultato ormaiacquisito la partita regala le emozioni di cui è statafinora avara: al 29’ l’arbitro infligge un cartellino gial-lo al centro umbro Canulli e Siena si scuote per sal-vare l’onore. Subisce, è vero, la quinta meta ad operadi Frittella, ma la sua pressione si fa così intensa negliultimi minuti da costringere gli umbri al fallo ripetu-to. Al 42’ nel recupero l’arbitro giudica troppe leinfrazioni degli ospiti sanzionandoli con una meta dipunizione, che fissa il punteggio sul 10-34 finale.

Gabriele Maccianti

CUS SIENA RUGBY –TERNI RUGBY 10-34

(0-5)

CUS SIENA RUGBY:Donati; Buonazia, L. Maestrini,Porciatti, Gaggelli; Sestini,Pieri; Dupré, Bocci,Rocchigiani; M. Maestrini,Marzi; Bendinelli, Baleani,Pezzuoli. All. Camillo –Barone.

TERNI RUGBY: Cardinali;Lausi, J. Canulli, Monicchi,Galassi; Frittella, Angelini;Battisti, M. Canulli, M. Novelli;Borghetti, Giovenali; S.

Novelli, Natalini, De Florio. All. Borghetti.

ARBITRO: Cennini (Citerna)

MARCATORI: 4’ cp. Frittella (T); 8’ m. Cardinali(T) tr. Frittella; 23’ cp. Gaggelli (S); 35’ m. M. Canulli(T). St. 15’ m. Galassi (T) 25’ m. Piergentili (T) tr.Frittella; 34’ m. Frittella (T) tr. Antonini; 42’ M.T. CusSiena, tr. Gaggelli.

NOTE: Spettatori 100 circa. Cartellino giallo per J.Canulli (T) al 29’ st. A disposizione per Cus Siena:Pucci, Faleri, Bertolozzi, Mariotti, Ferrazzani, Naraci,Gembal.

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Nelle foto di GianniBonelli alcune combattute fasi delmatch

Delusione a bordocampo

Nicola Bielli: “La squadra era rimaneggiata, con alcuni giocatori forzatamente fuori ruolo. Le strutture digioco che eravamo riusciti a far funzionare nelle ultime due partite sono regredite. In settimana vedremo lepossibilità di recuperare”.Michele Rizzi, Presidente Siena RC: “Nonostante il passivo e vista la caratura dell’avversario posso dire chela difesa è migliorata dall’inizio del campionato. Tuttavia il gruppo deve giocare con maggiore convinzione echiarezza di intenti. Ho visto sbavature nelle decisioni da prendere.Lorenzo Maestrini: “Terni ha giocato una partita molto fisica, come ci attendevamo. Noi dobbiamo miglio-rare nella concentrazione e nella lucidità”. Beppo Camillo: “Ha vinto, meritatamente, la squadra più determinata. Noi dobbiamo ancora lavorare permigliorare la difesa, condotta con atteggiamento sbagliato; e in attacco giocare con minore frenesia. I ragazzistanno vivendo un momento di difficoltà che va superato”.

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Risultati e classifica

Campionato Serie C élite - Zona 3 Centro

Risultati della prima giornata di andataCesena RFC – Firenze 1931 19-12 Parma 1931 – Imola 29- 6 Bologna 1928 - Forlì 1979 16- 5 Città di Castello - Jesi 1970 16-42Riposa: Unione San Benedetto

ClassificaClassifica:Parma 1931 23 Bologna 14 Terni 14 * Imola 14Jesi 13* San Benedetto 10* Cus Siena 10 Forlì 1979 8 Cesena RFC 8 * Firenze 6 * Città di Castello 0

* Una partita in meno

La vittoria conseguita a Siena rilancia le chances di promozione di Terni; tuttavia il risultato più importan-te è la vittoria di Parma 1931 sulla più diretta inseguitrice, Imola. I ducali, al cospetto di una squadra soli-da e certo migliorata dall’inizio di stagione, mettono a segno quattro mete. Gli ospiti pagano anche la pes-sima giornata dalla piazzola. Per il resto Jesi passa come da pronostici a Città di Castello, Bologna batteForlì, nel match tra le due squadre dal rendimento finora più altalenante. La partita più combattuta si ègiocata a Cesena, dove le due squadre lottano alla pari. Alla fine la spuntano i padroni di casa grazie ancheai tre cartellini subiti dai fiorentini.Domenica prossima per i senesi impegno non trascurabile sul lontano campo di San Benedetto del Tronto.

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Gli ottimi risultati delle giovanili bianconere

Under 10 vittoriosa a PratoSecondo fine settimana consecutivo di gioco per ipiccoli Tigrotti della Under 10, scesi in campo a Pratoper un concentramento a otto squadre divisi in duegironi. I ragazzi senesi si sono misurati con GispiPrato, I Cavalieri Prato e Firenze 1931. L’approccioalle partite si è dimostrato interessante evidenzian-do però alcune carenze nella fase difensiva: i ragazzi,troppo attratti dalla palla, si sono dimostrati pocoefficaci nel fermare l’iniziative degli avversari. Labuona attitudine individuale di diversi elementi hapermesso alla squadra di prevalere su tutti gli avver-sari ma questo non può essere considerato unobbiettivo ma un elemento di partenza per la cresci-ta complessiva, che deve vedere tutti i bambini indi-rizzati ad uno sviluppo di gioco di squadra, nell’occu-pazione degli spazi nel sostegno e nell’utilizzo delpallone in forma più efficace.

I ragazzi saranno nuovamente in campo domenicaprossima, 11 novembre, sul terreno amico degliimpianti sportivi dell’Acquacalda, sperando che lecondizioni meteo siano favorevoli. Il fondo del campoè infatti difficile per tutte le sezioni del Cus SienaRugby dai bambini ai seniores. Appuntamento quindiper domenica prossima alle 10:00 per tutti gli appas-sionati del Rugby.

Under 20 vittoriosa contro Terni Rugby

Nettissima vittoria dei ragazzi di Beppo Camillo con-tro Terni Rugby. I senesi si sono imposti per 56-0,andando a segno in molte occasioni e palesando ungioco chiaramente superiore. Decisiva la prima fra-zione di gioco, conclusasi con un perentorio 49-0.

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Riparte la stagione rugbistica e ripartono gli appunta-menti con Oval Tricks. Iniziamo pescando qualche aned-doto dal libro “Il Dizionario degli All Blacks” di Marco

Pastonesi, amico del rugby senese.

La filosofia degli Originals

“Sono gli All Blacks del tour europeo del 1905” … “InGran Bretagna i neozelandesi giocano 33 incontri, nevincono 32, segnano 868 punti, ne subiscono 47. Ilgioco dei Tuttineri è un matrimonio di ferocia e grazia,alla mano più che al piede, un misto di velocità, soste-gno e cura del passaggio, cercando di giocare il pallonea largo o di sfondare in penetrazione” … “DaveGallaher, capitano degli Originals, e Billy Stead, vicecapi-tano, scrivono nel manuale “The Complete RugbyFootballer: ogni avanti dev’essere un potenziale tre-quarti, e nella squadra che andò in Inghilterra non c’eraun uomo nel pacchetto di mischia che non potesseadempire ai doveri di un trequarti in caso di bisogno”.E si sacrificano spesso e volentieri, i punti di un calcioper tentare di andare in meta. Perché è la meta il verotraguardo.” Non a caso sono i padroni del rugby mon-diale, erano moderni già nel 1905…

Regole

“Ogni tanto gli arbitri sono costretti a inventare unaregola. Negli anni Sessanta, durante una partita con gliHornet’s Third Fifteen di Weston-Super-Mare, un pilo-ne degli Hornet’s scoreggia mentre si forma unamischia. Un’orribile puzza, simile – secondo il raccontodello scrittore neozelandese Spiro Zavos – a quella chepuò provenire da un cavallo da tiro che ha mangiato unpiatto di cipolle, impregna i dintorni. Il pilone vieneammonito verbalmente, ma subito dopo scoreggiaancora. Allora l’arbitro concede una punizione controgli Hornet’s e così crea un nuovo fallo nel rugby: la pro-

duzione di aria fetida.”

Religione

“Larrivière-Saint-Savin è un villaggio, un campanile euna chiesetta i Aquitania, nel profondo sud dellaFrancia, dove si respira Atlantico e Spagna. La chieset-ta è un antico oratorio romano, eletto sacrestia dellaparrocchiale: demolita la parrocchiale, la chiesetta

viene trasformata in cappella. Si chiama Notre-Dame-du-Rugby, nostra signora del rugby. In una delle vetra-te, sotto la figura centrale della Vergine Maria, è dipin-ta una mischia. In un’altra vetrata, Maria conforta ungiocatore ferito. E in un’altra vetrata ancora, lamadonna tiene fra le braccia Gesù, che ha fra le maniun pallone da rugby. In un’altra immagine, ai piedi dellaVergine e del Bambino, i giocatori saltano in touche eil Bambino lancia il pallone.La chiesetta di Larrivière-Saint-Savin è meta –il termi-ne suona perfetto – di pellegrinaggio: ogni anno circa12 mila persone, mille per mese, 30 al giorno, ovvia-mente più d’estate che d’inverno, visitano, venerano,ammirano, e anche pregano. Neogotica, di pietra nuda,Notre-Dame-du-Rugby è stata voluta nondall’International Board e neanche da un munifico eimmaginifico sponsor, ma da un frate, l’abate MichelDevert, che ha sempre ritenuto il rugby come ilmigliore catechismo. Devert si converte definitiva-mente all’ovale nel 1963, quando tre giocatori delDax muoiono in un incidente.” … “Quattro anni di lavori, e finalmente l’inaugurazionedel vescovo di Dax. Da allora il rugby francese si pren-de così a cuore la chiesetta da trasformarla nella suaBasilica di San Pietro.” … Tutto questo perché “La reli-giosità del rugby, o forse il rugbismo della religione,sta innanzitutto nei valori, quelli che fanno la differen-

za nella vita, e anche nello sport.”

La frase del giorno

“Il rugby non finisce all'ottantesimo minuto e nemme-no quando appendi le scarpette al chiodo. Il rugby e'

per tutta la vita.” Pablo Devoto - Pilone argentino

di Paolo Galardi