Newsletter 2012 Reef Check Italia Onlus

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Riassunto delle attività svolte da Reef Check Italia Onlus nel 2012

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Lettera del Presidente

Gentili soci e simpatizzanti di Reef Check Italia Onlus, è giunto il momento di fare un bilancio dell’anno che sta per concludersi. No-nostante la grave crisi che ha colpito pesantemente settori come la ricerca e la subacquea, per noi entrambi di importanza capitale, grazie all’impegno dei nostri trainer e dei numerosi subacquei che continuano a seguire con grande partecipazione le nostre manife-stazioni possiamo considerarci comunque soddisfatti. Quest’anno abbiamo celebrato il week end del monitoraggio con un’iniziativa dedicata alla biodiversità del Nord Adriatico, in occasione della gior-nata internazionale della diversità biologica. Abbiamo in programma di ripetere questa manifestazione nel 2013, già altre realtà ci hanno chiesto di poter partecipare. Se qualcuno fosse interessato ad orga-nizzare nella sua località un evento analogo saremo lieti di offrirvi tutta la nostra collaborazione. Abbiamo inserito nuove specie target per i censimenti visivi. Il numero di Ecodiver MAC è in continua cre-scita siamo arrivati a 130 Ecodiver e 51 Ecodiver Trainer, con una rappresentanza anche in Grecia. È questo un ulteriore passo verso l’obiettivo di far diventare il protocollo MAC di Reef Check Italia On-lus un riferimento per l’intero Mediterraneo. Abbiamo confermato la nostra partecipazione a importanti eventi come i Dive Days 2012 di Marina di Ravenna e la Fiera Sale&pesce di Andora. Siamo interve-nuti per la prima volta alla fiera della subacquea: Eudi show 2012, tenutasi a Milano, dove abbiamo condiviso lo stand Subacquea

Scientifica con importanti partner come AIOSS, Coral Eye, ISSD, Hydra. Grazie alla partnership con ESA Worldwide, in tale occasio-ne, sono stati presentati i primi risultati della "Campagna per la pro-tezione delle gorgonie e del corallo rosso".

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La campagna è continuata nel 2012 e, grazie alle osservazioni di amici come Mario Romor e Miho Tsuruoka e alla collaborazione con il club Komaros Sub di Ancona, abbiamo ripetuto la crociera nell’Arcipelago dell’Argentario, dove oltre all’attività di censimento dei gorgonacei, abbiamo potuto assistere allo straordinario fenome-no della riproduzione di Paramuricea clavata. Siamo stati inoltre coinvolti in una serie di iniziative da parte dell’emittente Nichelode-on produttrice del cartone animato Spongebob, presso l'Acquario di Genova, in cui il ricavato della vendita di alcuni quadri che ritraggo-no Spongebob insieme a quattro campioni olimpici: Josefa Idem, Tania Cagnotto, Massimiliano Rosolino e Yuri Chechi, sarà devolu-to a un progetto di Reef Check Italia Onlus. Esso prevede la ripopo-lazione delle spugne nel mare di Alassio ed è patrocinato dal Co-mune e dal C.E.A. (Centro di educazione ambientale) di Imperia. Purtroppo quest’anno non siamo riusciti a dare lo spazio che a-vremmo voluto al protocollo Tropical Ecodiver ma abbiamo in pro-gramma importanti iniziative in questo ambito nel 2013.

Vorrei concludere con un invito a tutti di continuare a dare il vostro prezioso supporto al nostro progetto: Reef Check Italia nasce come organizzazione che mira a coinvolgere i subacquei nel monitorag-gio dei fondali marini costieri senza il vostro fondamentale apporto il progetto non avrebbe alcun significato.

Approfondimenti su tutte queste notizie sono disponibili nelle pagi-ne di questa newsletter o nel sito internet di RCI.

Grazie nuovamente a tutti e arrivederci al 2013.

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Tra il 22 e il 24 giugno si è svolta a Marina

di Ravenna, per il secondo anno consecuti-

vo, la manifestazione dei Dive Days, orga-

nizzata dalla onlus Divers for Africa e pa-

trocinata dal Comune di Ravenna, dalla Pro

loco di Marina di Ravenna, dalla Autorità

Portuale e dall'Università di Bologna, in

collaborazione con l'Associazione Paguro,

la Facoltà di Biologia Marina e Reef Check

Italia onlus. In queste giornate è stato possi-

bile effettuare immersioni al "Relitto Pagu-

ro", piattaforma petrolifera affondata nel 1-

965 ed ora diventata meta del turismo su-

bacqueo in quanto reef artificiale caratteriz-

zato da una elevata biodiversità. Seguendo

il protocollo MAC (Monitoraggio Ambien-

tale Costiero), all'imbarco di ogni immer-

sione, i trainer di Reef Check Italia onlus e

gli allievi di Biologia Marina e di Scienze

Ambientali del Polo di Ravenna hanno

coinvolto i subacquei nel monitoraggio del

Relitto Paguro distribuendo e spiegando le

modalità di compilazione delle schede pla-

stificate per effettuare il censimento visivo

subacqueo

A fine immersione sono stati ricavati

dati utili non solo a livello di specie,

ma anche di temperatura della colon-

na d'acqua. I dati raccolti dai volontari

durante questa manifestazione sono

stati caricati nel banca dati di Reef

Check Italia onlus e sono consultabili

all'indirizzo www.progettomac.it/. La

serata di sabato presso il Circolo Veli-

co Ravennate si è incentrata sull'in-

contro con alcune personalità che han-

no lasciato il segno nella storia della

subacquea, tra cui Enzo Maiorca, e si

è conclusa con la premiazione del fa-

moso concorso fotografico organizza-

to dai Divers for Africa che si è arric-

chito quest'anno della presenza del-

l'Historical Diving Society e del suo

concorso video.

Eva Turicchia Eva Turicchia Eva Turicchia --- Coordinatrice Subac- Coordinatrice Subac- Coordinatrice Subac-quei Volontari Mar Adriatico �ordquei Volontari Mar Adriatico �ordquei Volontari Mar Adriatico �ord Reef Check Italia onlusReef Check Italia onlusReef Check Italia onlus

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Monica PreviatiMonica PreviatiMonica Previati

Coordinatrice Subacquei Volontari Mar Tirreno �ordCoordinatrice Subacquei Volontari Mar Tirreno �ordCoordinatrice Subacquei Volontari Mar Tirreno �ord Reef Check Italia Onlus Reef Check Italia Onlus Reef Check Italia Onlus

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Quest'anno Reef Check Italia ha

partecipato, grazie alla collabora-

zione con il diving Sport7 di An-

dora e sotto il patrocinio del Co-

mune di Andora, alla manifesta-

zione "sale&pesce" che ogni anno

da oltre otto anni si svolge nel por-

to di Andora, richiamando nume-

rosi turisti e persone locali a cono-

scere la cultura gastronomica del

territorio. Ospitati nella sala di de-

gustazione, i pannelli e le foto

scattate dallo staff di Sport 7 (in

particolare le foto erano di Alberto

Balbi, Piero Quarone e Stefano

Daldosso) hanno fatto da cornice

alle gustose degustazioni che nel-

l'arco dei 2 giorni si sono susse-

guite.

Inoltre per poter avvicinare le perso-

ne all'enorme patrimonio naturalisti-

co che caratterizza i mari della costa

andorese, Monica e Stefano hanno

organizzato ogni due ore circa una

visita guidata alla mostra fotografica

"Sensazioni nel blu".

Dal pesce luna, osservato spesso nei

dintorni del sito di immersione "il

pappagallo", alla cernia, dal nudi-

branco al polpo, le persone si sono

fatte accompagnare in un interessan-

te viaggio alla scoperta della flora e

della fauna marina. Ancora una volta

Reef Check grazie al contributo degli

amici di Sport 7 ha potuto portare un

po' di persone sott'acqua senza farle

bagnare troppo. A quello ha pensato

la pioggia che è caduta incessante

per tutta la domenica ma che non ha

fermato i visitatori, curiosi di scopri-

re i segreti del loro mare. Reef Check

ringrazia Aldo, Roberto, Stefano,

Francesco, Cecilia e tutte le persone

che ci hanno aiutato e che ogni volta

sono al fianco di Reef Check Italia.

Grazie a tutto e arrivederci alla fiera

del libro di Imperia!!

Monica Previati

Coordinatrice Subacquei Volontari

Mar Tirreno Nord

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Solcando il Mar Mediterraneo ne hanno vissute di avventure, talvolta an-che turbolente, la Marea ed il suo equipaggioC e questa è la nostra. Il Kòmaros Sub Ancona in collaborazione con Reef Check Italia onlus e lo staff del Sub Tridente Pesaro ha organizzato la crociera subacquea tra il promontorio dell'Argentario e l'isola di Giannutri nei giorni 30 giu-gno e 01 luglio. In concomitanza al weekend subacqueo è stata promos-sa la "Campagna di protezione delle gorgonie e del corallo rosso" di Re-ef Check Italia onlus. La prima giornata è stata scandita da tre immersio-ni: la prima allo Scoglio dell'Argentarola (promontorio dell'Argentario), la seconda e la terza (notturna) alla Secca dei Piemontesi (Isola di Gian-nutri).

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di Eva Turicchia Coordinatrice dei Subacquei Volontari del Nord Adriatico

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Non sono mancate le sorprese a livello biologico in questa crociera! Presso lo Scoglio dell'Argentarola si è assistito ad un evento circoscritto a poche settimane l'anno: la riproduzione sessuale dell'ottocorallo Para-muricea clavata. Durante l'immersione infatti, oltre a registrare l'abbon-danza ed il range batimetrico di uno dei gorgonacei più famosi del Medi-terraneo, si sono potute osservare le uova, di colore viola, che aderisco-no alla colonia grazie ad una mucosa che ricopre la superficie esterna degli esemplari femminili. Spesso il non conoscere fa passare inosservati fenomeni di grande interesse, ma ora ognuno dei subacquei presenti è in grado di segnalare autonomamente l'evento riproduttivo, fornendo dati utili ed un contributo importante alla ricerca scientifica.

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Lungo la parete inoltre non sono mancati esemplari di Eunicella cavolinii, Eunicella singularis e Corallium rubrum; tuttavia sono state avvistate anche specie rico-perte in parte o totalmente da mucillaggi-ne. L'immersione in notturna a Giannutri ha permesso di focalizzarsi sulla diffe-renza fra specie con abitudini diurne e quelle con abitudini notturne. Alcune specie infatti sono più facili da osservare col buio, tra cui Palinurus elephas (aragosta) che deambula fuori dalla pro-pria tana, Alicia mirabilis che la notte si estende in una elegante struttura colon-nare, la lepre di mare (Aplysia spp.) che si muove su una piccola prateria di Cau-lerpa prolifera o la ciprea (Luria spp.) che ricopre completamente la propria conchi-glia con il mantello. Tra una giornata e l'altra il tempo scorre veloce, intervallan-do le immersioni con una presentazione sulla biologia degli ottocoralli, una festa a bordo ed i racconti di avventura del capi-tano.

L'alba della domenica prende voce con i motori che solcano le onde per raggiungere altri due siti di immersione: Punta Secca a Giannutri e Secca del Corallo all'Argentario. Nella prima immersione, una impo-nente parete verticale caratterizzata da spaccature, sono stati osser-vati esemplari tipici del coralligeno e si è campionato l'ottocorallo sella edwardsi. Le colonie di quest'ultimo sono di piccole dimensioni e di colore marrone o verde scuro per la simbiosi con le zooxantelle. I polipi hanno dei grandi scleriti calcarei bianchi visibili alla base della corona dei tentacoli. Questa è una specie target del protocollo di mo-nitoraggio ambientale costiero (MAC) ed è importante segnalarla per-ché la presenza delle alghe simbionti la rende suscettibile ai cambia-menti climatici nonché per conoscerne la distribuzione.

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Nella seconda immersione non è mancato il Corallium rubrum, tantissimi delicati esem-plari coloravano la parete di questa secca. Si sono ammirati nuovamente i gorgonacei e le uova di P. clavata. Interessante è stata anche la presenza abbondante di Cladocora caespitosa, madrepora coloniale inserita nel-l'Annesso II del protocollo ASPIM. E così tra risate, cestelli e cannucce colorate, sole ed immersioni è giunto al termine il nostro weekend sopra e sotto il mare. Un ringrazia-mento va a tutti i partecipanti per il loro entu-siasmo e la curiosità di conoscere un mare che non smette mai di sorprenderci, a Fran-cesco per l'organizzazione, l'allegria e la sua imitazione di un tedesco famoso, a Franco per la passione e le conoscenze che riesce a trasmettere, a Marco e Samuele per l'im-peccabile scelta delle immersioni e l'organiz-zazione degli "eventi collaterali" e a tutto l'e-quipaggio del Marea per la professionalità e gli ottimi pranzi e cene.

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L'alba della domenica prende voce con i motori che solcano le onde per raggiungere altri due siti di immersione: Punta Secca a Giannutri e Secca del Corallo all'Argentario. Nella prima immersione, una impo-nente parete verticale caratterizzata da spaccature, sono stati osser-vati esemplari tipici del coralligeno e si è campionato l'ottocorallo Maa-

i. Le colonie di quest'ultimo sono di piccole dimensioni e di colore marrone o verde scuro per la simbiosi con le zooxantelle. I polipi hanno dei grandi scleriti calcarei bianchi visibili alla base della corona dei tentacoli. Questa è una specie target del protocollo di mo-nitoraggio ambientale costiero (MAC) ed è importante segnalarla per-ché la presenza delle alghe simbionti la rende suscettibile ai cambia-menti climatici nonché per conoscerne la distribuzione.

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In collaborazione con ESA Worldwide Srl, sono stati presentati i primi risul-tati della "Campagna per la protezio-ne delle gorgonie e del corallo rosso". In un dibattito moderato da Angelo Mojetta, Carlo Cerrano e Massimo Ponti, ideatori del progetto, hanno dapprima esposto le cause che han-no spinto l'associazione a rivolgere un particolare interesse a queste ca-tegorie di organismi e, in seguito, mo-strato i primi dati frutto delle rilevazio-ni effettuate dai subacquei in diverse località dell'intero Mar Mediterraneo. Una iniziativa di successo, che prose-guirà anche nel 2012. Attendiamo le vostre fondamentali segnalazioni, so-lo così sarà possibile definire una "baseline" per un monitoraggio nel tempo di alcuni degli organismi chia-ve degli ecosistemi che maggiormen-te caratterizzano il Mar Mediterraneo.

Grazie a tutti quelli che sono venuti a trovarci nel nostro stand all'Eudi Show 2012.

EUDI SHOW 2012

Presentati i primi risultati della "Campagna Gorgonie" di Reef

Check Italia Onlus.

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All’inizio del 2012 abbiamo provato ad avviare un dialogo con tutti gli interessati sia attraverso Facebook che Twitter. L’obiet-tivo era di coinvolgere le persone nello sviluppo del progetto Reef Check Italia Onlus, nello spirito e le modalità tipiche di questi social network. Tali strumenti, infatti, consentono un faci-le scambio di opinioni e offrono la possibilità di incrementare i dati a nostra disposizione con il semplice invio di immagini o segnalazioni. Purtroppo riceviamo ancora una scarsa risposta, pertanto vi invitiamo a prendere più iniziative in tal senso. È im-portante da parte nostra comunicarvi il maggior numero di in-formazioni possibile ma è altrettanto indispensabile che vi sia uno scambio di ritorno perché un progetto che mira a far colla-borare ricercatori e subacquei ha necessità di avere un uguale sostegno da entrambe le parti.

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L’emittente Nichelodeon produttrice del cartone animato Spongebob, u-no dei personaggi più amati dai bambini di tutto il mondo, sarà al-l'Acquario di Genova fino a settem-bre dove, attraverso una serie di i-niziative, accompagnerà tutti i bam-bini alla scoperta del mondo sotto-marino. Durante l’evento di inaugu-razione sono stati presentati quadri inediti che ritraggono Spongebob insieme a quattro campioni olimpici: Josefa Idem, Tania Cagnotto, Mas-similiano Rosolino e Yuri Chechi. Le tele autografate rimarranno all’Ac-quario per tutta la durata della partnership. Dopo le Olimpiadi di Londra 2012, a settembre, saranno messe all’asta via web e il ricavato sarà devoluto al progetto Reef Check Italia Onlus che prevede la ripopolazione delle spugne nel ma-re di Alassio, patrocinato dal Comu-ne e dal C.E.A. (Centro di educa-zione ambientale) di Imperia.

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Giornata Internazionale della Diversità Biologica

I subacquei della società Subtridente Pesaro, i ricercatori scientifici di Reef Check Italia Onlus e le istituzioni pubbliche unvazione della biodiversità dell'ambiente marino costiero del nord Adriatico.

Il Nord Adriatico è uno dei mari che contribuiscono a rendere il bacino del Mediterraneo, una delle aree del pia-neta a maggior tasso di biodiversità. La promozione di questo valore e il coinvolgimento dei cittadini affinché questo patrimonio sia conservato e protetto per il nostro attuale benessere e per quello delle generazioni future è un dovere di tutte le istituzioni dai livel-li più elevati fino ai singoli cittadini. È con queste motivazioni che la Società Subtridente, in collaborazione con la provincia di Pesaro Urbino, il Parco Naturale del Monte San Bartolo e l'as-sociazione Reef Check Italia Onlus ha organizzato nei giorni 8/9 giugno 2012

una manifestazione inserita nell'ambito del-le attività promosse dalle Nazioni Unite per celebrare la Giornata Mondiale della Biodi-versità. Nel corso delle due giornate si so-no susseguite relazioni scientifiche e attivi-tà di monitoraggio in mare che hanno coin-volto un elevato numero di persone. Il prof. Roberto Danovaro, Direttore del Diparti-mento di Scienze della Vita e dell'Ambiente (DiSVA) dell'Università Politecnica delle Marche, ha riassunto i risultati di oltre dieci anni di ricerche legate al progetto Census of Marine Life. Tali dati evidenziano che il numero di specie presenti nel bacino del Mediterraneo è all'incirca di 17.000, ma si tratta certamente di un numero incompleto.

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I subacquei della società Subtridente Pesaro, i ricercatori scientifici di Reef Check Italia Onlus e le istituzioni pubbliche uniti per la protezione e conser-

La diversità di specie microbiche è di sicuro sottostimata e le aree più pro-fonde sono ancora poco conosciute. Complessivamente si sta assistendo purtroppo a una diminuzione di biodi-versità in tutto il bacino. Quasi tutte le principali specie appartenenti alla ma-crofauna e maggiormente conosciute dalla popolazione in genere, sono in progressivo declino, mentre al contra-rio cresce costantemente il numero di specie aliene provenienti, in particola-re, dall'area orientale del bacino. Que-ste specie rapidamente si stanno e-spandendo verso ovest a causa del riscaldamento in atto delle acque del Mediterraneo e rappresentano una re-ale minaccia alla biodiversità di tutta l'area. Ovunque sono evidenti segnali di uno sfruttamento eccessivo delle risorse di pesca, inquinamento, perdi-ta di habitat e biodiversità, tutti pale-semente riconducibili a impatti di origi-ne antropica. Insieme ai cambiamenti climatici in atto essi costituiscono le principali minacce a questi ecosistemi unici. Seguendo tali premesse il dott. Carlo Cerrano ricercatore del DiSVA e presidente di Reef Check Italia Onlus,

ha quindi focalizzato l'attenzione su quello che rappresenta un "hot spot" di biodiversità all'inter-no dell'"hot spot" principale, costituito dall'intero bacino mediterraneo: il mare Nord Adriatico, ov-vero quella parte di bacino settentrionale rac-chiusa a nord della congiungente tra le città di Ancona e Zara. Le conoscenze attuali sulla bio-diversità di tutta l'area mediterranea hanno origi-ni lontane, dai tempi dei greci e dei romani, con Aristotele e Plinio, passando attraverso Linneo fino ai tempi più recenti con le esperienze di J. Jaques Cousteau. La ricerca ecologica e la sco-perta delle specie della regione adriatica sono frutto di studi dettagliati opera di vari autori a partire dal celebre manuale di R. Riedl. Diverse pubblicazioni, in anni recenti, hanno provato a incentrare l'interesse dei ricercatori e della popo-lazione in genere, sull'area del Nord Adriatico.

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Questo impegno sta portando ri-sultati molto importanti perché so-lo attraverso una conoscenza più approfondita della biodiversità e delle dinamiche che caratterizza-no questo particolare tipo di habitat sarà possibile avviare le iniziative più utili per la valorizza-zione di un ambiente così prezio-so quanto misconosciuto e sotto-valutato. Secondo questo indirizzo scientifico ha avuto luogo il giorno seguente l'attività di monitoraggio dei fondali marini e della spiaggia antistante al Parco Naturale del Monte San Bartolo. Con il contri-buto di numerosi volontari subac-quei della società Subtridente Pe-saro e degli studenti di una classe del liceo scientifico G. Marconi di

Pesaro è iniziata la prima attività di monitoraggio dell'ambiente marino costiero, sommerso ed e-merso, utilizzando i protocolli dell'associazione Reef Check Italia Onlus. Tale attività è servita a disegnare una mappa di quest'area che rappre-senterà un'utile base per monitoraggi futuri. Ulte-riori e regolari monitoraggi in anni successivi ci permetteranno di avere nel corso del tempo un numero di dati a disposizione, sempre maggio-re.Essi costituiranno una fonte d'informazioni in-dispensabili per una corretta gestione di questa parte di territorio marino. Il loro libero accesso per la consultazione nel database di RCI sarà un utile mezzo a disposizione degli enti gestori re-sponsabili della conservazione e protezione delle risorse di quest'area e in definitiva dell'intero Mar Mediterraneo.

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I censimenti visivi si arricchiscono di 4 nuove specie target di grande in-teresse conservazionistico ed inse-rite negli elenchi delle specie protet-te: l’ormai rara Patella ferruginea, la magnosa Scyllarides latus, il delica-to riccio diadema Centrostephanus

longispinus e la bellissima stella serpente Ophidiaster ophidianus. Questo permetterà di soddisfare la crescente richiesta d’informazioni da parte delle Regioni e della Co-munità Europea cui Reef Check Ita-lia onlus è chiamata a soddisfare. Le specie aggiunte, mantengono i requisiti di “eleggibilità” scelti dal progetto: oltre a rivestire un ruolo importante dal punto di vista ecolo-gico, per la conservazione della bio-diversità e per indicare particolari condizioni ambientali, sono facil-mente avvistabili e riconoscibili da tutti i volontari, con un minimo di for-mazione e attenzione. In particolare la Patella ferruginea, che vive nella zona intertidale, si presta particolar-mente per coinvolgere nei censi-menti tutti i volontari che non fanno immersioni subacquee, compresi i giovani bambini insieme ai loro ge-nitori.

Con l’occasione sono state modi-ficate le schede subacquee e le pagine del sito web. Visto il cre-scente numero di specie target, viene oggi proposta una scheda di censimento generale con gli or-ganismi più comunemente cercati dai volontari, mentre schede con selezioni personalizzate, sempre nell’ambito delle specie target previste dal progetto, possono essere realizzate su richiesta specifica. Sul sito web è sparita la distinzione tra le specie scelte per l’Adriatico, in realtà d’interesse per tutto il Mediterraneo, optando così per un ordinamento tassono-mico.

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Patella ferruginea

Come riconoscerla

È una patella che raggiunge grandi dimensioni, fino a 10 cm di dia-metro. La varietà lamarcki presenta una conchiglia appiattita e solca-ta da costolature ben incise, è presente in microambienti riparati di zone battute; la varietà rouxi, più alta con coste meno marcate, è la forma più frequente. Periodo di riproduzione dalla primavera all'inizio dell'autunno. I sessi sono separati e la fecondazione è esterna. Perché segnalarla

La forte regressione della specie, originariamente diffusa in tutto il bacino mediterraneo occidentale, è dovuta alla raccolta per scopi ali-mentari. Purtroppo i piccoli si insediano inizialmente sulle forme adul-te. La diminuzione delle forme adulte limita le possibilità di successo dei giovanili.

(C) Foto Massimo Ponti

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Scyllarides latus

Come riconoscerla

La specie si riconosce abbastanza facilmente grazie alla presenza del secondo paio di antenne appiattite bordate di viola acceso, a formare u-na sorta di paletta. Il corpo presenta una colorazione bruno-rossastra, è rettangolare, appiattito dorso-ventralmente. Lungo la porzione addominale, all'altezza del primo segmento sono evi-denti tre tacche rosso scuro: quella centrale circondata da una stretta banda giallo chiaro. Raggiunge 45 cm di lunghezza. Di giorno popola substrati rocciosi in condizioni di oscurità e semioscuri-tà. Di notte, in aree indisturbate, si avvicina alla superficie per predare prevalentemente patelle, ma la sua distribuzione batimetrica è molto am-pia e può raggiungere i 100 metri di profondità. Il periodo riproduttivo è in primavera. Perché segnalarla

A causa di un sovrasfruttamento per scopi alimentari, la specie è consi-derata rara in tutto il bacino mediterraneo nord-occidentale. È una specie inserita nell'Annex III della Convezione di Barcellona, che elenca le specie il cui sfruttamento è regolamentato.

C) Foto Carlo Cerrano

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Centrostephanus longispinus

Come riconoscerla

Il corpo è depresso e non supera i 6 cm di diametro. Dermascheletro co-perto da tegumento bruno - violaceo, che nell'oscurità diviene più chiaro, aculei primari viola ad anelli bianchi o giallastri. Gli aculei primari possono arrivare a 10 cm di lunghezza, mentre quelli secondari hanno una lun-ghezza compresa tra 5 e 30 mm. È diffuso soprattutto nel Mediterraneo meridionale e orientale, dove vive sino a 200 m di profondità. Sembra a-vere una dieta prevalentemente erbivora; durante il giorno vive nascosto in anfratti dai quali esce solo durante la notte per andare in cerca di cibo. Vive su fondi sabbiosi, fangosi e detritici, nelle praterie di Posidonia ocea-

nica ma anche su fondi duri. Specie termofila.

Perché segnalarla

In Mediterraneo occidentale, le segnalazioni di C. longispinus sono fre-quenti ma la specie resta rara. Questo potrebbe essere in parte dovuto al-le sue abitudini notturne. Durante il giorno gli esemplari si nascondono al-l'interno di cavità dove risultano difficilmente visibili. La specie è tutelata sia dalla Direttiva Habitat che dalla Convenzione di Barcellona.

(C) Foto Gianni Neto

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Ophidiaster ophidianus

Come riconoscerla

Si distingue dalla più comune stella Echinaster sepositus dalla forma delle braccia che, sviluppandosi da un corpo discoidale, sono cilindri-che e si stringono solo nella parte apicale. In E. sepositus le braccia sono invece larghe alla base e si ristringono uniformemente verso l'a-pice. La colorazione di O. ophidianus varia dal viola scuro all'arancio palli-do con screziature più scure. È tipica del precoralligeno ma è possibile incontrarla anche in am-bienti più superficiali. Perché segnalarla

È una specie inserita nell'Annex II della Convezione di Barcellona, che elenca le specie in pericolo o minacciate.

C) Foto Carlo Cerrano