News sa 1 2014

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Notiziario Sicurezza Alimentare/Food Safety News Statistics

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News 01/SA/2014

Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi

Sono 23 le segnalazioni diffuse dal sistema di allerta rapido comunitario per alimenti e mangimi (Rasff) durante la prima settimana dell’anno.

L’elenco italiano si apre con una allerta per la presenza di mercurio in un lotto di squalo mako (Isurus oxyrinchus) congelato a fette proveniente dalla Spagna.

Sono tre i respingimenti alle frontiere effettuati dalle autorità italiane: forbici da cucina   e macchine per affettare patate di provenienza cinese per migrazione di cromo, peperoncini indiani con tracce di pesticidi (dicofol, profenofos, ethion).

Una notifica di informazione che non implica un intervento urgente segnala trattamento con monossido di carbonio per filetti di tonno (Thunnus albacares) refrigerati provenienti dalla Spagna.

Per quanto riguarda infine le segnalazioni riguardanti prodotti italiani esportati una informativa delle autorità finlandesi segnala la presenza del batterio Bacillus cereus in timo fresco (Thymus vulgarus) veicolato attraverso i Paesi Bassi.

(Fonte:www.sicurezzaalimentare.it )

Allerta epatite: 700 persone colpite dall’inizio dell’anno per i frutti di bosco. Il Ministero non avverte in modo adeguato i cittadini. I supermercati devono mettere i cartelli

Non mangiate frutti di bosco surgelati se non sono stati cotti per 2-3 minuti. Questo messaggio, timidamente suggerito dal Ministero della salute a distanza di quattro mesi dall’inizio dell’epidemia di epatite A, dovrebbe invece essere diffuso con una certa rilevanza, visto che sino ad ora le persone colpite sono oltre 700. La situazione è fuori controllo e non si sa cosa fare per capire da dove arriva la materia prima contaminata. I frutti di bosco sotto accusa provengono da: Serbia, Bulgaria, Romania, Ucraina, Polonia e Canada e questo rende molto complicato individuare le partite pericolose. Si ipotizza che lotti di frutta con il virus mescolati ad altri abbiamo contribuito ad estendere la contaminazione ormai

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giunta anche in Irlanda e Francia. In un documento redatto dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna datato 19 settembre 2013, si dice che“a partire dall’ottobre del 2012 sino al mese di aprile 2013 ci potrebbe essere stata una continua immissione sul mercato di frutti di bosco congelati potenzialmente contaminati“.

(Fonte:www.ilfattoalimentare.it )

Alici Delicius con istamina: l’azienda risponde ma non dice nulla sui punti vendita interessati. Chiesta la revisione di analisi

I supermercati Crai hanno ritirato dalla vendita un lotto di filetti di alici all’olio d’oliva a marca Delicius per l’eccessiva presenza  di istamina. L’allerta è datata 31 dicembre 2013 ed è stato ripresa sul sito ufficiale della Valle d’Aosta.  Il prodotto è in fase di ritiro anche se in realtà i 1800 pezzi sotto accusa sono stati venduti tutti in 180 supermercati della catena Crai situati in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria.Il vasetto è stato ritirato presumibilmente anche in altri punti vendita che non fanno parte della catena Crai.  Si tratta della confezione di vetro di Filetti di Alici da 90 grammi con numero di lotto 073H e termine minimo di conservazione  14/09/2014. Dopo due articoli apparsi su Il Fatto Alimentare   che chiedevano alla Delicius Rizzoli chiarimenti sul ritiro dal mercato per eccesso di istamina dei filetti di alici tesi all’olio d’oliva in vasetto da 90 grammi (lotto 073H e termine minimo di conservazione 14/09/2014), l’azienda ha risposto. In uno scarno comunicato di otto righe, dice di avere avviato tutte le procedure di richiamo e ritiro previste dalle autorità competenti. Il testo  precisa che il richiamo è avvenuto in meno di 4 ore, che i vasetti sotto accusa non sono più in distribuzione e che è stata chiesta una revisione di analisi perché i controlli interni non hanno rilevato alcuna anomalia.

(Fonte:www.ilfattoalimentare.it )

1052 kg di smeriglio congelato ritirato da 65 supermercati A&O, Famila e varie pescherie: troppo mercurio. La ditta fa le analisi e decide volontariamente il richiamo

La società DE A. Mare di Chioggia un mese fa ha richiamato e ritirato dal mercato 1052 kg di smeriglio congelato a fette importato dalla Spagna. La decisione è stata presa quando la Capra di Biassono, che aveva acquistato un lotto di smeriglio, nel corso di analisi di laboratorio previste dalle procedure di autocontrollo ha riscontrato una quantità di mercurio (4,2 mg/kg) superiore ai livelli previsti  in un lotto acquistato dalla DE A. Mare. L’azienda di Chioggia a questo punto ha avviato subito una campagna di ritiro dell’intero lotto di 1052 kg (da cui vanno sottratti 140 kg di scarti di lavorazione). Il ritiro-richiamo ha

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interessato soprattutto la società Finpesca che aveva acquistato  buona parte dello smeriglio per confezionarlo e distribuirlo a 65 punti vendita ( nell’elenco troviamo molti supermercati A&O Selex e Famila, la catene di cash and carry Dimar e alcune pescherie. Buona parte dello smeriglio però è stata venduta. Quello rimasto (390 kg di pesce) è stato restituito alla società DE A. Mare di Chioggia.

I rivenditori hanno l’obbligo di esporre un cartello per avvisare la clientela e invitare i cittadini a non consumare il prodotto che può essere restituito per il rimborso.

(Fonte:www.ilfattoalimentare.it )

Truffa on line: Carrefour e Ministero dello sviluppo economico mettono in guardia da false carte prepagate

“500 euro di spesa regalati!”: è la promessa dell’ultima truffa informatica a danno di ignari cittadini,  denunciata dalla catena di supermercati Carrefour e dal Ministero dello sviluppo economico. Attraverso e-mail, sms e alcuni siti internet si viene invitati a beneficiare di una presunta carta prepagata denominata “SpesAmica”, di importo variabile da 300 a 500 euro. Per ottenerla, oltre all’inserimento dei dati, bisogna sborsare dai 60 ai 100 euro e fornire i dati della carta di credito.Sia Carrefour sia il Ministero, mettono in guardia i cittadini pubblicando nei propri siti internet ufficiali l’avviso della frode con tutti i dettagli.

(Fonte:www.ilfattoalimentare.it )