Anno LXXXII - Numero 7/8 - Luglio - Agosto 2011

Family 2012 a MilanoVerso il nuovo Consiglio Pastorale

BressoMensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso

laSQUILLA

BenvenutoBenvenuto

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C ’è un nuovo vescovo per laDiocesi milanese: il cardinalAngelo Scola. È l’occasione di

chiederci chi è il Vescovo, e comeaccoglierlo. Il vescovo è innanzitutto un padre. Lapaternità è uno straordinario donoche la vita ci fa; avere un padre signi-fica che noi non siamo i costruttori dinoi stessi, che l’io di ciascuno crescesano se si legge dentro un amore checi precede, e sa che solo l’amore cicostituisce e ci invia nella vita confiducia. Anche nella fede in Gesù ècosì: riconoscere il vescovo comepadre, significa che non siamo cri-stiani per nostra geniale intuizione oper merito acquisito sul campo, chela fede non è nostro possesso, ma èdono di una volontà più alta. Questopadre che è il vescovo ci rimanda unaltro Padre, ben più alto. Certo, conun padre si può dissentire, anche liti-gare. E nella chiesa accade. Ma unpadre non si può ignorare, non si puòvivere come se non ci fosse. Pena ladissoluzione della fede dentro un iosoggettivo, individuale o di gruppo,pieno solo di sé. Anche questo nellachiesa accade.Un vescovo, poi, è un fratello. E nellavita un fratello non si sceglie. Arriva,ci è dato. Un fratello fa saltare il crite-rio del gradimento (in altre occasionidella vita un criterio importante), ci“costringe” a giocarci sull’amore esulla fiducia come i fondamentali delvivere, e ci schiude così il cuore ariconoscere che “ogni uomo è miofratello”. Il vescovo, riconosciuto fra-tello, ci sprona a riconoscere che solola fraternità è la base fondante diogni rapporto umano, anche nellaChiesa: non faceva così anche Gesù?

Se un vescovo è riconosciuto solocome un ‘capo’, non si può fare espe-rienza di un Dio che si è fatto nostrofratello; e diventa difficile pensareche noi dobbiamo fare altrettanto. Uncredente o una chiesa ‘militante’diventano spesso poco accoglienti efraterni. Un vescovo, infine è anche… madre.La vita ci insegna che se il padre indi-ca la via, la madre su di essa ciaccompagna. Con pazienza, amore-volezza; per una madre 1+1 non fasempre 2, a volte un po’ di meno, avolte un po’ di più: eppure non sba-glia. Una madre cerca l’unità per isuoi figli, tutti i suoi figli, accoglie eama anche chi sbaglia, ne ha curaanche quando sono fuori casa. Unvescovo è anche madre allora; lamadre chiesa necessita di questapazienza verso tutti e di questoamore per l’unità. Cosa richiestaanche a ciascuno di noi, se vogliamovivere seguendo Gesù. Sentire unsapore materno così, in un vescovo,significa riconoscere la forza delloSpirito di Cristo come agente vitaledella Chiesa di Dio. E, non a caso, inebraico “Spirito” è proprio un nomefemminile.Così dunque accogliamo il nuovovescovo: con fiducia, affetto e gratitu-dine.Ce lo chiede lui stesso nel primomessaggio scritto ai milanesi:“Vengo a Voi con animo aperto e sen-timenti di simpatia e oso sperare daparte Vostra atteggiamenti analoghiverso di me”. Lo faremo di certo.Quindi senza tifoserie o diffidenzeideologiche: perché il vescovo ènostro padre, fratello e anche madre.

I preti della città di Bresso

la parola del parroco

Angelo Scola, il nuovo Vescovo di Milano

Un vescovo padre, fratello…madre

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la nostra comunità

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Riposano in CristoREMOLI Giorgio di anni 65FEDELE Caterina di anni 80BOSCARDIN Pierina di anni 73PALLADINI Angela di anni 89DE SIO Giuseppina di anni 91DI CEGLIE Antonio di anni 47BUFFO Placidino di anni 80RECALCATI Carlo di anni 89

Rinati al fonte battesimaleBOTTANI NicolòCASTELLANO ViolaDE CILLIS EmmaDE LUCA FedericoNUZZI AlessandroNUZZI SaraRONCHI CarolinaROVELLI MatteoSPINONI LuciaDE MARCO VirginiaLESMA BeatriceLESMA Costanza MariaMORA VERA Riccardo RaffaelSYED MORA ArmandoRIGONI Daniele

Legati del mese di Luglio1 ore 7 REGONDI Giuseppe e GRANELLO Matilde

ore 9 AULETTA Antonio e AGOVINO Saveria9 ore 9 PRINA Francesco e SAVINI Agnese

ore 18.30 ANNONI Angelo (dal 4 h.7)11 ore 9 TAGLIABUE Enrico e STRADA Angela16 ore 18.30 DE PONTI Antonia e STRADA Carlo (dall’11 h.7)

LOCATELLI Sonia (dal 12 h.7)GIUSSANI Ambrogio e DE PONTI Luigia (dal 15 h.7)

23 ore 9 STRADA Alessandro e Albertoore 18.30 RISI Innocenta (dal 20 h.7)

COMI Don Giulio (dal 22 h.7)

S. Messe e legati mese di luglio 2011I legati e le intenzioni già stabilite

delle SS. Messe feriali delle ore 7 dal 3 di luglio sono tutti spostati alla s. Messa del sabato successivo alle 18.30

Il motivo è la presenza di un solo prete in questo mese estivo per cui non ci sarà la s. Messa delle 7

Legati del mese di Agosto4 ore 9 ORIANI Erminio e Isolina

13 ore 9 ANNONI Giancarlo20 ore 9 ORIANI Luigi e ROSSONI Carla26 ore 9 ROSSONI Carla e ORIANI Luigi

Per verificare il calendario 2012 dei legati in suffragio dei defuntiil Parroco chiede ai parenti

- qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni -di passare in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19).

Sposati nel SignoreRUTIGLIANO Massimilianocon IPPOLITO AngelaGRASSI Simonecon PEREGO SaraRIGONI Paolocon PELLICORO SaraMACCARONE Christiancon AMODEI Daniela

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notiziario

Un fulmine sulla nostra chiesaVenerdì 10 giugno, durante un forte temporale, è caduto un fulmine sulla nostrachiesa, scaricando una fortissima potenza sull’edificio e la casa parrocchiale attra-verso l’impianto elettrico e telefonico. È saltata così la centralina delle campane(ecco il perché dell’orologio fermo per giorni), l’impianto voce della chiesa, l’im-pianto antintrusione, la linea telefonica (e conseguentemente l’Adsl) e altre coseminori. Un sommario conto iniziale dei danni parla di qualche decina di migliaiadi euro, cifra che non totalmente sarà coperta dall’assicurazione. E sì che pensa-vamo di poter stare a galla, mentre ci avviamo a terminare di pagare i debiti per ilcampo sportivo! C’è preoccupazione per questo. Il parroco e la commissione affa-ri economici parrocchiale si affidano alla Provvidenza e alla generosità dei parroc-chiani, ancora una volta. Matrimoni e battesimi, momenti di gioiaGiugno è stato un mese ricco di battesimi (15) e di matrimoni (4); bellissimimomenti per tante famiglie, perché ricchi di speranza e di gioia.Speranza e gioia vere; ma non fini a sé stesse, bensì come una promessa.Potranno generarne ancora, di gioia, e farci vivere nella pace, solo prendendo sulserio la proposta: camminare nella fiducia in Dio che accoglie e sostiene, e nonlesinare sull’amore paziente e sapiente. Il seme, ricco di vita, è dato gratuitamen-te da Dio; ora tocca a queste famiglie, e con il sostegno di tutti noi.Accompagnare le famiglie al battesimo, prima e dopoMai lasciare soli coloro che iniziano a camminare nella fede. Ecco che cosa spin-ge la nostra Diocesi a chiedere a ogni Parrocchia di accompagnare le famiglie chechiedono il battesimo per i loro figli. La nostra comunità da anni ormai lo fa conuna équipe di catechiste battesimali, che incontrano nelle case le famiglie chechiedono questo sacramento dell’inizio del cammino cristiano. Le altre Parrocchiedi Bresso ci hanno chiesto di essere aiutate a far partire un analogo servizio edu-cativo, cosa che è già in attuazione. Ma con loro abbiamo concordato anche uncammino dopo il battesimo, con appuntamenti e occasioni che renderanno vicinala comunità alle giovani famiglie negli anni della prima crescita dei loro figli finoall’aggancio con l’Oratorio intorno ai 7 anni. Su una strategica strada così nonmancherà una precisa informazione a tutti. La processione del Corpus Domini“Grande concorso di popolo”: una volta si diceva così. Forse oggi si può cambia-re linguaggio, ma la sostanza è la stessa: anche quest’anno la processione cittadi-na del Corpus Domini ha visto moltissima gente. Moltissimo popolo, appunto:famiglie, bambini, anziani, i preti, le suore, i ministri dell’Eucaristia, e i giovani inpartenza per la Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid il prossimo agosto,che, al termine della processione, nella chiesa della Madonna della Misericordiahanno ricevuto il mandato di rappresentare là Bresso. Bellissimo momento, checi incoraggia tutti a seguire Gesù: perché la processione del Corpus Domini è pro-prio questo, una sbilanciante professione pubblica della nostra volontà di seguireGesù. Che altro, se no? Le campane e il nostro nuovo arcivescovoMartedì 28 giugno, alle 12 in punto, l’annuncio in contemporanea a Roma aVenezia e a Milano: il papa ha nominato arcivescovo della diocesi ambrosiana ilpatriarca di Venezia, cardinal Angelo Scola. Preannunciato già la sera prima dallaTV (ah, non c’è più il riserbo vaticano di una volta!) solo con l’ufficialità si dà l’an-

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notiziario

nuncio al popolo di Dio con il suono solenne e festoso delle campane.Nonostante il guaio provocato dal fulmine, anche le nostre hanno suonato adistesa. Tanto che qualcuno ha detto: “Ho sentito le campane, e allora sono corsosu Internet: era proprio l’annuncio del nuovo arcivescovo!”. Interessante: le cam-pane battono internet in velocità. Non l’avremmo mai pensato..

ADOTTA UNA FAMIGLIAAGGIORNAMENTO MENSILE - LUGLIO 2011

A giugno e a luglio sono stati stanziati € 22.000 a favore di altre 13 famiglie.A tutt’oggi sono accompagnate 40 famiglie

(122 persone, di cui 47 minori) per un totale di € 62.000. Grazie a chi continua a contribuire: anche in estate il bisogno è vivo!

Sabato 8 ottobre 2011 Un giorno a Roma dal beato Giovanni Paolo II

Un giorno a Roma, solo per ringraziare il beato Giovanni Paolo II, e affidarsi a Dio con lui, “beato per la fede”. In maniera sobria, fraterna e… per i robusti di gamba.

ProgrammaViaggio: sarà coi mezzi pubblici: partiremola mattina presto in treno da MilanoCentrale (h.7.15)e torneremo la sera stessa(h. 23.45).Visiteremo la basilica di s. Pietro, preghere-mo presso la tomba del beato GiovanniPaolo II, e prima di tornare celebreremo aRoma l’Eucaristia.Costo: € 111 (treno A/R + metro Roma). Acarico di ciascuno il pranzo al self service ela cena (acquisto in loco o da casa) e il viag-gio in bus/metro verso la stazione.Iscrizioni: fin da ora in segreteria parroc-chiale (lun-ven h.17.30-19) versando il costoper prenotare il biglietto.Fino a esaurimento posti prenotati e comun-que non oltre il 7 settembre.Serata di formazione e di informazioni det-tagliate: lunedì 26 settembre h. 21 in orato-rio s Giuseppe. Occorre buona salute e spi-rito di adattamento...

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commissione affari economici

Situazione economicaa cura della Commissione per gli affari economici

1) Campo sportivo oratorioPagamenti effettuati giugno 2011Malegori: 5° Acconto lavori eseguiti € 30.448,00Totale pagamenti effettuati al 30/06/2011 € 426.448,00

Offerte per campo sportivo oratorio(giugno 2011)Dalle famiglie della Cresima € 1.700,00NN per gli 80 anni € 500,00Una famiglia € 50,00JFR € 500,00NN € 50,00Totale offerte di giugno 2011 € 2.800,00Totale offerte al 30/06/2011 € 49.270,00

2) Mutuo Credito Sportivo - Roma (fino al 2013)Debito residuo in linea capitale € 67.343,63

3) Lavori in parrocchiaTecnorex: saldo impianto antintrusione chiesa € 4.800,00Fusi: Interventi idraulici in casa di don Gianfranco € 920,00Fusi: Interventi su centrale termica spogliatoi € 828,00

In seguito all’appello a favore dei ragazzi le cui famiglie non possono coprire i costi dell’oratorio feriale e delle vacanze in montagna

sono stati consegnati a don Pierpaolo € 4.000. Grazie della sensibilità!

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A lcune considerazioni sul lavorocompiuto le abbiamo già condi-vise insieme lo scorso autunno.

Luci e ombre, abbiamo visto: questoCPP ha “pagato” anche l’inesperienzadel parroco, al suo primo mandato.Una cosa va sottolineata di quellariflessione: il CPP non serve per farfunzionare una Parrocchia. Serve perdiscernere dove la Parrocchia deveandare, insieme e come.Una Parrocchia “funziona” innanzitut-to in virtù della grazia dello Spirito diDio, che agisce (non solo, ma anche)attraverso la testimonianza dei cre-denti. Organizzativamente laParrocchia “funziona” grazie i suoisettori pastorali (liturgia, catechesi,carità, cultura, educazione...), vivaci eattrezzati per il loro compito, da cura-re sempre.Il CPP deve aiutarci a comprenderedove lo Spirito, qui e oggi, chiede aquesta porzione di Chiesa di andare ecome andare.Perché il “chi essere” (l’identità) èdata anche dal “come essere”, e cioèsecondo il Vangelo, e non altro. Comeparroco devo dire: questo CPP mi haaiutato proprio in questo.Non posso che ringraziare Dio e cia-scun consigliere.Ora ci aspetta l’ultimo compito: quel-lo di costituire il nuovo CPP, che saràeletto il prossimo 16 ottobre. Comedovrà essere?Vorrei confrontarmi con voi su questeriflessioni, per impostare il lavoro checi è richiesto.1) Un CPP che sappia discernere chie-

de alcune condizioni di numero parti-colari. Non può essere vasto e generi-co, da assemblea generale: deve arri-vare a conclusioni pastorali serie epraticabili. Ma non può essere nem-meno un “ristretto gruppo di mentielette”: va quasi sempre a finire chediventa un “eletto gruppo di mentiristrette”. Il numero deve aggirarsisulla ventina di persone circa. Il diret-torio lo consente.2) Le caratterizzazioni del nuovo CPPvorrei che fossero le seguenti: Ecclesiale: non è né un parlamento néun palco per le idee personali o digruppo. È un momento di Chiesa: aogni singolo membro del CPP è chie-sto di amare e vivere realmente que-sta Chiesa che a Bresso crede, spera,ama. Ciò è essenziale e dà il tono difondo al lavoro del CPP.Rappresentativa: le diverse significa-tive sensibilità spirituali, culturali egenerazionali presenti nella comunitàcristiana (e si è in essa per ilBattesimo, non per il servizio che sisvolge) devono trovare qui unmomento di ascolto.Ognuno è portatore di un dono perl’utilità comune; al CPP è chiesto didiscernere il suo contributo, non sem-plicemente rappresentarlo.Qualificata: la genericità non serve.Chi discerne deve conoscere l’oggettoin questione, giungere preparato allasessione, sapere come si vive l’eserci-zio del discernimento ecclesiale, acco-gliere i pareri diversi e le conclusioniche il pastore della comunità è tenutoa sintetizzare, ascoltati i consiglieri.

Alcune considerazioni del parroco

Verso le elezioni del nuovo Consiglio PastoraleL’appuntamento il prossimo autunno. Già aperte le candidaturea cura della segreteria del CPP

consiglio pastorale

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Occorrono consiglieri capaci di esseretali, insomma.3) Le forme sono garanzia di serietà.Ma la serietà non è riducibile all’os-servanza delle forme. Per questooccorrerà una buona conoscenza deldirettorio, senza farne un obiettivo:l’obiettivo è il discernere dove e comequesta Chiesa bressese, in sintoniacon il Vescovo – chiunque egli sia –, èchiamata a vivere la sua missione.

4) Un CPP ha suoi organismi: giunta,moderatori, segretari vanno fatti fun-zionare realmente.Per colpa del parroco e delle millecontingenze che premono, in que-st’ultimo biennio non è sempre statocosì. Eppure una buona preparazionedella sessione e del suo calendario eun reale coinvolgimento dei laici nellasua conduzione sono condizione deci-siva della fruttuosità del CPP.

consiglio pastorale

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I n estate, le Messe nelle Parrocchie incittà si riducono di numero e cambia-no l’orario. Va in vacanza anche il

Signore? No di certo: Dio lavora in ognistagione. Ma andiamo in vacanza noi;molti, soprattutto pensionati del Sud, giàa fine giugno partono. E s’avvia l’attivitàestiva dell’Oratorio, con un prete total-mente impegnato con i ragazzi. Menofedeli, meno Messe, dunque. Ma ti rilan-cio io la domanda che mi hai fatto: nonsiamo forse noi che spesso spediamo invacanza il Signore, vivendo come se Luinon ci fosse e saltando allegramente laMessa tutta l’estate?Da giugno non c’è più la Messa ferialedelle 17.30, da luglio anche quella delle 7:ma non avete più voglia di lavorare?Beh, rimane un solo prete a turno inParrocchia, i funerali (100 all’anno) nonmancano mai, e c’è da aiutare qualcheParrocchia vicina… Sai che un prete nonpuò celebrare più di due Messe nei giorniferiali, tre nelle domeniche. Inoltre c’èsempre da fare: l’ascolto delle persone, gliammalati, le faccende amministrative, laprogrammazione, lo studio, l’aggiorna-mento... E poi una settimana di vacanza fabene pure a noi. Brutta cosa avere unprete stressato.Passiamo alla domenica. D’estate saltanole Messe delle 11.30 e delle 18. Toccare l’orario delle Messe è sempredelicato: siamo consapevoli che la vitadelle famiglie è complicata. Ma in città cisono altre Parrocchie facilmente raggiun-gibili. Ecco perché la riduzione delleMesse è concordata con loro: alla dome-nica ai SS. Nazaro e Celso garantiamoMesse in prima mattinata (7.30, 9 e 10.30,oltre alla vigiliare del sabato), mentre lealtre due Parrocchie lo fanno in tarda mat-

tinata e nel pomeriggio.Così anche nei giorni feriali.Insisto: perché proprio queste due, 11.30e 18?Rispondo francamente: la Messa delle11.30 è, in proporzione, la meno frequen-tata; e la meno partecipata in quanto acanti, disponibilità a prestare il servizio dilettori, a portare all’altare i doni o a racco-gliere le offerte. Molti arrivano in ritardo ele panche davanti spesso sono vuote,come se si celebrasse defilati. Una Messache soffre di poca vitalità è destinata aspegnersi: non è mai riducibile a uncomodo orario per sbrigare personali fac-cende religiose. Se una comunità non c’è,viene meno anche l’Eucaristia. Per darlevita non bastano musica, canti, predichebelle (e brevi), catechesi sulla Messa…:occorre che la partecipazione di molti siaviva. Ma ciò non accade. Così è la primache salta.Duro: e la Messa delle 18?Ragionamento non dissimile. Aggiungoche è la Messa della tentazione. Dalle con-fessioni spesso raccolgo cose del tipo:“Volevo andare a Messa alla sera, poi…ero stanco, sono arrivati i parenti, mi sonodimenticato (?!), pioveva…”. E così sisalta. Se divento Papa, proibisco le Messedomenicali dopo le 12. Una raccomandazione a chi va in vacanza.Cerca, subito dopo essere arrivato, lachiesa e informati sull’orario delle Messe.È bello incontrare il Signore con quei fra-telli nella fede che vivono lì: ci sono sem-pre sorprese. E se vai all’estero, scarica dainternet la liturgia in italiano, per seguirlameglio. Ma non saltare la Messa, tu e ituoi figli: si vede da questo se si è “pao-lotti” o cristiani. Buone vacanze, allora.Con la Messa, naturalmente.

Intervista semiseria al prevosto sugli orari estivi delle Messe

Ma allora, d’estate, i preti non vogliono lavorare?

vita parrocchiale

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I l profilo inconfondibile del nostroDuomo che, a guardarlo meglio,ricorda anche la sagoma di una

fabbrica, come quelle che disegnano ibambini. Sotto, una famiglia stilizzatache quasi lo sostiene, con le bracciaalzate in segno di festa. È il logo delVII Incontro mondiale delle famiglieche, come ha scritto Papa BenedettoXVI nella sua Lettera al CardinaleTettamanzi, si svolgerà a Milano dal30 maggio al 3 giugno 2012. Un logoche riassume perfettamente il temadell’incontro: “La Famiglia: il lavoro ela festa”.Argomenti importanti, di scottanteattualità per la Chiesa, ma prima ditutto per la società. In un’Italia – hasottolineato il Cardinale DionigiTettamanzi nella conferenza stampadi presentazione in Curia – sempreagli ultimi posti nelle classifiche inter-nazionali delle politiche familiari e icui politici «dovrebbero dire qualcheparola in meno e mostrare qualchefatto in più», sarebbe necessaria alriguardo una vera e propria «conver-sione culturale». A doppio senso,però: «Quante sono le famiglie – hadetto l’Arcivescovo – che sonocoscienti della propria dimensionepolitica e sociale? È giusto rivendicarei propri sacrosanti diritti, ma bisognaanche fare la propria parte in terminidi responsabilità».L’attenzione alla famiglia è nel Dnadella Chiesa ambrosiana, come testi-monia il Percorso pastorale svolto dal2006 al 2009, a essa dedicato (i testi

sono disponibili sul sito ufficialedell’Incontro, www.family2012.com).Per questo il Cardinale, nel raccontare«i sentimenti di vera gioia e di sinceragratitudine» con cui ha accolto l’invitodel Santo Padre a ospitare a Milanoquesto avvenimento, ha tenuto a sot-tolineare come il tema del lavoro equello della festa intercettino le istan-ze profonde di ogni famiglia. Unafamiglia che il Papa ha definito «unitae aperta alla vita, ben inserita nellasocietà e nella Chiesa». Insomma, lacellula prima della società.Alla Chiesa ambrosiana che si prepa-ra a questo evento così importante –il primo di una triade (nel 2013 lecelebrazioni per i 1700 anni dall’Edittodi Milano sulla libertà religiosa, nel2015 l’Expo) –, il Cardinale ha chiestodue cose: un coinvolgimento attivo eresponsabile «a cerchi concentrici:dalle Parrocchie alla Diocesi, alle altreDiocesi, alle Conferenze episcopalinazionali» e l’apertura all’ospitalità,altro tratto caratteristico milanese.Ospitalità che – ha chiaritol’Arcivescovo – non significa solo pre-parare le strutture per accogliere lemigliaia di persone attese, ma soprat-tutto «aprirsi al dialogo vero, per faretesoro delle tante ricchezze che ci por-teranno le persone provenienti datutto il mondo».Una sottolineatura fatta propria ancheda monsignor Ermino De Scalzi,Vicario episcopale per la città diMilano e Delegato dell’Arcivescovoper i grandi eventi: «L’organizzazione

Giugno 2012: Papa Benedetto XVI nella nostra metropoli

«Milano, apriti per accoglierele famiglie di tutto il mondo»Il grande incontro mondiale delle famiglie con la presenza del Santo Padre ci chiederà un anno di formazione e una settimana di accoglienza.di Stefania Cecchetti

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dell’incontro sarà un forte stimolo aconcentrare la nostra attenzionepastorale sulle famiglie, con unosguardo aperto alla mondialità». E inquest’ottica monsignor De Scalzi haanche auspicato un’ospitalità comple-tamente gratuita alle famiglie che ver-ranno dai Paesi del Sud del mondo. Aproposito di strutture ricettive e dellamacchina organizzativa, il Delegatoha parlato di una Fondazione,improntata a «essenzialità esobrietà», e ha invitato le famigliedella Diocesi a ospita-re altre famiglie, leParrocchie e le casereligiose ad aprirsi condisponibilità, sia incittà, sia nell’hinter-land.Le location deimomenti più attesi, aiquali parteciperàBenedetto XVI (laFesta delle testimo-nianze di sabato 2 giu-gno e la Messa con-clusiva di domenica 3giugno) non sonoancora state individua-te. Andranno sceltecon oculatezza, perché sono attese500 mila persone. Con una forte pre-senza di Paesi dell’Est, che potrebbe-ro essere “invogliati” dalla relativavicinanza con la nostra città. Saràpossibile seguire passo passo letappe di avvicinamento all’incontroattraverso il sito www.family2012.comDe Scalzi ha concluso con una consi-derazione carica di fiducia per la fami-glia di oggi, che certamente ha i suoiproblemi, «ma sono ancora tante lestorie di fedeltà, che non fanno noti-zia, ma sono l’anima della società». Eda parte dell’Arcivescovo non è man-cata una parola di speranza anche perle famiglie segnate dalle ferite della

separazione e del divorzio.Rispondendo a una domanda in pro-posito, Tettamanzi ha detto:«L’Incontro mondiale si rivolge a tuttele famiglie, quelle perfette e quelleimperfette, quelle sante e quelle pec-catrici». Tratto da “Incroci news” del 24-09-2010Un logo che riunisce Famiglia,lavoro, festaIl logo scelto per caratterizzarel’Incontro mondiale delle famiglie del

2012 pone al centrol’immagine stilizzatadel Duomo. Questascelta da un lato iden-tifica il luogo oveavverrà il VII Incontromondiale delle fami-glie, dall’altro sta arappresentare l’ab-braccio di MariaNascente alle famiglieche da tutto il mondor a g g i u n g e r a n n oMilano.La famiglia si stagliadavanti alla cattedraleed è la cattedrale stes-sa a racchiudere e

definire le figure delle persone. Ciòsta a rappresentare come la fede siala guida affinché la famiglia possasviluppare al suo interno tutti i valoricristiani e umani.Le linee che definiscono il Duomorichiamano alla mente anche il lavo-ro: paiono lo sky-line di una città ope-rosa, dove emergono le ciminiere diditte nel pieno della loro attività.L’atteggiamento gioioso dei compo-nenti della famiglia descrive un’occa-sione di festa, le braccia tese l’unaverso l’altra parlano di felicità e unio-ne. E i colori che compongono la cat-tedrale disegnano un evento il cuiorizzonte è il mondo intero.

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Nella parrocchia dove è stato parroco dal 1963 al 1988

Anche Ranco festeggiail “suo” don GianfrancoLa piccola parrocchia sul lago Maggiore si stringe intorno al suo indimenticato e amatissimo pastore.

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Concelebrazione solenne coi preti locali

E poi dicono che don Gianfranco mangia come un passerotto…

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N on me ne voglia AntonioFogazzaro se, per una volta, iltitolo non coincide con l’autore.

Effettivamente, “Valsolda” è il titolodi una sua raccolta di poesie datata1876, ma anche il nome di una bellis-sima località comprendente 10 frazio-ni sulla sponda italiana del lago diLugano, nonché meta dell’ormai clas-sica tre giorni di inizio estate degliamici di Azione Cattolica di Bresso.

Dopo il pellegrinaggio del 2010 aRoma, dunque, si è scelto un itinera-rio meno “urbano”, ma non per que-sto meno interessante, snodato lungoalcuni gioiellini del lago di Lugano,con prima base a Porlezza. Ed ecco,sotto l’abile guida di don Pierpaolo(che fu lì destinato da sacerdotenovello), un gruppo della nostraParrocchia e di altri amici del decana-to ha potuto accendere i riflettori sulla

Un appuntamento che è ormai tradizione dell’Azione Cattolica della nostra città

ValsoldaUscita di arte, fede e fraternità sulla sponda italiana del lago di Luganodi Valentina Villa

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vena artistico-religiosa della zona,senza dimenticare le sue meravigliepaesaggistiche.

E di luce ne è servita fin troppa, consi-derando il buio e la pioggia torrenzia-le dei primi due giorni che, tuttavia,non hanno impedito la visita già pia-nificata ad alcune chiese, più o menoarroccate su scalinate del versantemontuoso. Nota speciale per la chiesadi San Martino di Castello, con lavolta affrescata da un pittore nativo,Paolo Pagani, accanto alla curiosacasa-museo. “Una volta un po’ sisti-na”, qualcuno fa notare. In effetti,qualche timido richiamo al GiudizioUniversale è proprio lì, nel complessodell’affresco.

Non da meno anche altre chiese:quella in posizione panoramica dellaparrocchia di Albogasio, che ci haospitati per la S. Messa celebrata dadon Pierpaolo, e il Santuario diNostra Signora della Caravina e

annesso piazzale con vista sul lago,che molti parrocchiani ricorderannodallo scorso 22 maggio. E poi, Fogazzaro. La bellissima villa incui Antonio Fogazzaro visse a lungosi erge nella frazione di Oria, a duepassi dal confine con la Svizzera, erientra nel prezioso patrimonio posse-duto dal Fondo Ambiente Italiano. Siaffaccia direttamente sul lago ed èancora circondata dal giardino d’ori-gine. Così, in una domenica finalmen-te assolata, l’appassionato custode ciguida alla scoperta dei luoghi diambientazione di un capolavoro,“Piccolo Mondo Antico”, e tra i milledettagli rispolveriamo la strettoiasulla darsena, la sala da pranzo benarredata, la rima all’ospite musicatasulla porta, la verde terrazzina.Certamenteil romanzoc o m p r e n -deva moltodi più. Cosìcome la tregiorni harappresen-tato moltopiù di unavisita cultu-rale: qualem o m e n t odi condivi-sione fra-terna, infat-ti, ha rega-lato la dosedi armonia necessaria perché ciascu-no si senta davvero parte dell’unicaChiesa. E così, anche per noi è valsa la rimascritta a matita sulla porta della stan-za: “Tra tanto variar d’ombre e diluce, che sui monti e sul lago il soleinduce, una cosa non muta il lietovolto, onde sempre qui vien l’ospiteaccolto”.

vita parrocchiale

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Oratorio feriale 2011, quando il caldo e il gioco vanno a braccetto

colori dell’oratorio

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Bresso Giovani 2011,un’ondata di novità

colori dell’oratorio

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S i chiama EllaOne. La ditta produttri-ce del farmaco (HRA Pharma) hachiesto autorizzazione all’EMA

(European Medicines Agency) per l’im-missione in commercio in tutti i Paesidell’Unione Europea e la commissioneha deciso per il sì, con vincolo per tuttigli Stati membri. Si tratta della pillola del5° giorno dopo, da non confondere conla pillola del giorno dopo (il Norlevo). Ilmeccanismo di azione dei due farmaci èsovrapponibile: inibiscono o ritardano larottura follicolare differendo il picco diLH e bloccando i suoi effetti sull’ovaio,anche quando somministrati al momen-to o subito dopo il picco di LH. L’azionedi EllaOne però è più efficace: quandoassunta entro 5 giorni dal rapporto nonprotetto dimezza il rischio di gravidanzarispetto alla pillola del giorno dopo; seassunta entro 24 ore dal rapporto, ilrischio di gravidanza è diminuito di 2/3.Perché una pillola dei 5 giorni dopo, sece n’era già una, quella del giorno dopo?La risposta è tutta nei numeri dello stu-dio comparso su “Lancet”. Non bastavala pillola del giorno dopo, si dovevaessere più sicuri di poter avere a disposi-zione qualche giorno in più, un incre-mento di efficacia, un “comfort” per chi,non avendo a disposizione subito il far-maco, non voglia correre il rischio, ilrischio di un figlio. In certi casi il figlio èun rischio e basta. Ci scappa la gravidan-za e quindi un figlio. Insomma, una ricer-ca farmacologica tutta orientata acostruire un’arma “intelligente” nata perfallire il meno possibile e per questo“comfort”. A questo utile scopo ha lavo-rato la ricerca farmaceutica: EllaOne frut-terà molti soldi; la ditta produttrice HRA

Pharma è una azienda farmaceuticaeuropea a capitale privato. Le autoritàeuropee l’hanno catalogata come “con-traccettivo di emergenza”; in letteraturaè tra i metodi di contraccezione post-coi-tale come ormai la Ru486, nota a tuttianche nel nostro Paese con il nome diaborto chimico.Dopo la decisione della CommissioneEuropea, l’AIFA (Agenzia ItalianaFarmaco) ha chiesto il parere alConsiglio Superiore di Sanità non riguar-do al meccanismo di azione ma “alla suacompatibilità con la 194”. Sembra che ilmeccanismo di azione competa alleautorità europee, così il ConsiglioSuperiore ha fatto solo una “valutazionedi merito”. Cioè ha posto una clausola.Quello che conta è che la donna che nefa richiesta esibisca l’esito di un testematico che escluda la gravidanza.Grossolanità grave: perché il punto nonè la presenza o assenza di gravidanza,bensì se è avvenuto o no il concepimen-to. E per dimostrare questo non esisteoggi un marker predittivo così precocesu un esame del sangue. Il primo markerdi gravidanza è dosabile a partire soltan-to dall’8° giorno dopo il concepimento.Che ne sarà di quei bambini già concepi-ti, in madri con test di gravidanza negati-vo? Questa è la domanda reale. Se inve-ce si imposta tutta la vicenda (come èstato fatto): “è probabile che l’aborto siverifichi, ma non si veda né si documen-ti”, allora EllaOne è compatibile con la194. Occhio non vede, orecchio nonduole.

Tratto da: Medicina e Persona,La Redazione, Editoriale

a cura di C. Isimbaldi e F. Bombelli

È ormai anche in Italia. Si chiama EllaOne.

E ora anche la pilloladel 5° giorno dopo!a cura del Movimento per la Vita

gruppi, associazioni, movimenti

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“ ... Il cambio di scenario è statocosì forte e inaspettato da richie-dere una seria riflessione sulla

presenza della Chiesa nel Paese, sullasua capacità di cogliere le istanzenuove che emergono dalla società edi saperle promuovere e rappresenta-re. Il primo dato è la pressoché totaleassenza di esponenti di matrice catto-lica capaci di interpretare il nuovo cheavanza, dal momento che i leader diquesta nuova stagione amministrati-va, fatte salve poche e marginali ecce-zioni, appartengono perlopiù ad areeculturali e politiche altre da quella cat-tolica. Molti di essi ovviamente nonsono insensibili alle istanze delmondo cattolico e hanno costruito illoro successo elettorale sia mettendoin lista esponenti dell’associazioni-smo ecclesiale locale, sia godendodell’appoggio di gruppi di cattoliciche operano sul territorio. Ma, difatto, la danza primaria è stata con-dotta da gruppi e persone di ispirazio-

ne diversa, appartenenti essi all’Idv oall’area Sel o alla parte più laica delPartito democratico. Si è qui avuta laconferma di una tendenza oramai dilungo periodo che vede i cattolici inpolitica relegati più a un ruolo com-primario o di supporto dell’altruicapacità di iniziativa, che in grado diproporsi come punto di coagulo diistanze emergenti. Il Papa e i Vescovicontinuano a ripetere lo slogan“nuova generazione di politici cattoli-ci cercansi” che segnala il loro cre-scente disagio verso la politica italia-na. Ma di fatto, sia per ciò che succe-de nel centro sinistra che nel centrodestra, questo appello non sembraaver seguito, forse anche perché essonon esce dai canoni del richiamoideale e non rientra in una strategiache libera le forze cattoliche a impe-gnarsi a pieno titolo e in modo auto-nomo nel governo della cosa pubbli-ca. In realtà, da quando il gruppo diri-gente della Chiesa è impegnato inprima persona sulla scena pubblica (a

Dopo una muscolosa campagna elettorale, torniamo a ragionare

Un rinnovato impegnodei cattolici in politicaCosì chiede il Papa. Un interessante articolo di Franco Garelli,tratto dal “Messaggero” del 3-6-2011. A seguire, alcuni spunti per la riflessione.

approfondiamo

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difesa e a promozione dei valori nonnegoziabili) il cattolicesimo politicoitaliano stenta a trovare uguale prota-gonismo. ... Ma per quel che ci riguar-da, anche la Chiesa sembra oggi indifficoltà a interpretare la domanda dicambiamento in atto nel Paese. Lasvolta culturale espressa da questatornata amministrativa ha colto disorpresa anche i piani alti di unaChiesa cattolica che pure è ben inseri-ta nel tessuto sociale, che ha i suoipunti di forza nella presenza locale enell’impegno costruttivo in molticampi della vita civile e pubblica.Come mai la Chiesa nel suo insieme(al di là dei suoi capitani coraggiosi edi una base che scalpita) non si è fattainterprete delle nuove istanze che purrientrano nelle sue corde ed esprimo-no l’esigenza di una speranza da rige-nerare, di nuovi modi di convivenza,di una politica più a misura d’uomo,di felicità che si fondano su un lavorodignitoso? Qui non si chiede ovvia-mente ai vertici della Chiesa di schie-rarsi politicamente da una parte o dal-l’altra, ma di superare un modo trop-po prudente di interpretare le diversestagioni della vita pubblica del Paese,esercitando senza sconti ed eccessivepreoccupazioni verso tutte le forzesociali e politiche quel ruolo di discer-nimento etico e spirituale di cui c’è un

gran bisogno.”Dopo questo contributo poniamocialtre domande. L’estate è sicuramenteun periodo favorevole per la riflessio-ne. I politici cattolici italiani (per inten-dersi, quelli formatisi alla dottrinasociale del magistero) possono torna-re ad avere un ruolo di leader come igrandi statisti del passato (da DeGasperi a Moro) oppure devono esse-re relegati a comprimari? Il ruolo disupplenza esercitato direttamentedalla Chiesa in politica è in sintoniacon la sua missione oppure può esse-re giustificato solo da circostanzestraordinarie come l’attuale carenzadi figure di primo piano appartenential mondo cattolico? È giusto separarenettamente le scelte politiche (o diqua o di là) come se la ragione stiainequivocabilmente e interamente dauna parte o dall’altra oppure possonoesistere soluzioni equilibrate e inter-medie? È possibile continuare adavere un bipolarismo esasperato che,anziché favorire il confronto costrutti-vo, spesso porta allo scontro, peraltronon solo di natura politica? È ancoraattuale l’unità politica dei cattolicioppure è definitivamente superatadalla storia ed è meglio che i cattolicisiano “sale e lievito” nei vari partiti?...

(rielaborazione e sintesi a cura diAmbrogio Giussani)

approfondiamo

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Il libroLa cattedrale del maredi Matteo Vasconi

A nche se la dimensione del volu-me potrebbe spaventare, esso sipresenta come l’ideale per un

romanzo da vacanza che non fa anda-re in vacanza né lo spirito, né lamente. In questo libro vengonodescritte due storie: quella diBarcellona e quella di Arnau.Ambientata nel XIV secolo, la storia diquesti due “personaggi” si snodaattraverso i mutamenti sociali e cultu-rali dell’epoca tra fame, ingiustizie etradimenti, barriere religiose, guerre,peste, commerci ignobili. L’azionedell’Inquisizione spagnola non può,d’altronde, che essere posta sullosfondo come potente disgregatoresociale. Di vitale importanza sarà“l’incontro”, in giovinezza, di Arnaucon le maestose mura di una grandecattedrale in costruzione, Santa Mariadel Mar. Intorno all’innalzamento delTempio, cui partecipa, perché affasci-nato, anche il protagonista, giranotutta la storia e le vicende di quest’uo-mo che ha un profilo ascensionaledalle bassezze umane fino alle altez-ze. Un’opera che permette al lettoredi entrare nello spirito spagnolo cosìutile in quest’anno della GMG diMadrid.

recensioni

X-Men: l’inizioLa gioventùdegli eroi mutanti

A ltro che gli eroi dei fumetti: quel-lo con i veri superpoteri è lui,Bryan Singer. Titoli acclamati

come i primi due della serie X-Men, ilriuscito Superman returns e il kolos-sal di guerra Operazione Valchiriasono suoi. Non pago, ha fatto ancoradi meglio lanciando sul piccolo scher-mo il serial cult Doctor House: medi-cal division e poi ancora le pellicoleispirate ai supereroi della Marvel. Seoggi è tra i personaggi più influenti diHollywood è perché i quattro filmdella serie X-Men hanno portato acasa oltre un miliardo e mezzo di dol-lari. Chi fa cinema sa che è arduo nontradire le attese degli appassionati dicomics, sempre pronti a gridare allalesa maestà perché quel dato perso-naggio o quella situazione non corri-sponde all’immaginario del lettore.Bryan Singer, invece, è riuscito a met-ter d’accordo fumettari e cinefili conuna versione cinematografica chemescola fluidamente fantascienza,azione e avventura, dando ai supere-roi una tale carica di tormentata uma-nità da renderli plausibili. Insomma,ci si crede. O quasi.

tratto da “Famiglia Cristiana” 24/11

Ildefonso FalconesLa cattedraledel mareEd. TEA

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calendario liturgico

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calendario liturgico

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i numeri della comunità

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Indirizzo: via Roma, 12 - 20091 Bressowww.santinazaroecelsobresso.it

e-mail: sncbresso@tiscali.it

Telefoni utili

Prevosto - don Angelo Zorloni 02 610 08 82Orari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17,30 - 19Don Gianfranco Radice 02 610 17 79Oratorio - don Pierpaolo Zannini 02 610 17 68Carabinieri 02 610 89 51Vigili del Fuoco 115Croce Rossa 02 610 73 68Ambulanza 118Servizio di guardia medica 02 34567Comune 02 614 551Vigili Urbani 02 614 554 00Ospedale Bassini 02 6176.1Acli 02 66 50 10 72Associazione Centro sociale anziani 02 610 72 36AVIS 02 614 00 95Biblioteca Comunale 02 614 55 349Casa dell’Anziano 02 66 50 30 70Centro della Famiglia 02 66 50 34 39Centro di ascolto Caritas 366 4892343Cinema-Teatro San Giuseppe 02 66 50 24 94Parrocchia San Carlo 02 614 26 60Parrocchia Madonna della Misericordia 02 610 09 96

Orari delle SS. Messe in BressoEstate 2011

SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 9sabato e vigiliari: ore 18.30

festivi: ore 7.30 - 9 - 10.30 (dal 20/6)

SAN CARLO - feriali: 8.30sabato e vigiliari: ore 19festivi: ore 8.30 - 10 - 19

MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30sabato e vigiliari: ore 17.30

festivi: ore 10 - 17.30

Chiesa di San Francescofestivi: ore 11,30

Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celso feriali: ore 8.30-9.30sabato: ore 16-19

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farmacie di turno

Farmacie di turno - LUGLIO(Bresso - Cormano - Cusano)

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VenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenica

RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N. 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/DCOMUNALE N. 3 - Bresso Via Piave, 23COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89COMUNALE N. 1 - Bresso Via Roma, 87BRUSUGLIO Cormano Via V. Veneto, 27MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti, 2COMUNALE N. 2 - Bresso Via A.Strada, 56DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4FORNASE' - Cormano P.zza Bernini, 1/ARIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N. 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/DCOMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26

GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO

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farmacie di turno

Farmacie di turno - AGOSTO(Bresso - Cormano - Cusano)

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BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti, 2FORNASE' - Cormano P.zza Bernini, 1/ARIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89SCOTTI - Bresso Via A. Manzon,i 14COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51COMUNALE N. 3 - Bresso Via Piave, 23PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/DTESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26MORETTI - Cusano M. V.le Matteott,i 2COMUNALE N. 1 - Bresso Via Roma, 87BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27 GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89COMUNALE N. 2 - Bresso Via A.Strada, 56DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4

GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO

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Esame della vistaApplicazione lenti a contattoApparecchi acustici Amplifon

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Direttore: Don Angelo Zorloni Redazione: Ambrogio Giussani - Luca BaraggiaWalter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina VillaDario Landreani, Francesco Boso

Foto: Autori vari - Bruno Vanetti - Flavio Campetti - Valentina Villa - Copertina: Realizzazione grafica a cura di L. W. B. & F. C.

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: info@baraggia.com

Direttore: ANGELO ZORLONI

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di Cerulli Ivan

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