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I processi mediante i quali
le molecole biologiche
vengono scisse e
risintetizzate formano una
rete di reazioni
enzimatiche, complessa e
finemente regolata, detta
metabolismo
dell’organismo.
Questa rete consente
anche di produrre ed
utilizzare energia libera.
Membrane Biologiche
2
Nella cellula le vie metaboliche hanno
localizzazioni specifiche
Vantaggio : compartimentalizzazione di vie
metaboliche opposte e di attività
enzimatiche “antagoniste”
Svantaggio : necessità di trasportatori
attraverso le membrane che delimitano i
compartimenti cellulari.
Traffico di membrana
Le membrane cellulari hanno la stessa composizione
Chimica ed organizzazione molecolare
Delimita il citoplasma formando una barriera meccanica
Controlla l’accesso dei soluti e dei solventi
permettendo che le caratteristiche del
citoplasma differiscano da quello dei liquidi
esterni
Risponde alla presenza di molecole segnale
presenti all’esterno innescando reazione
interne di risposta
Permette l’entrata e l’uscita di macromolecole
e strutture di dimensioni maggiori
Presenta molecole specifiche che permettono alla
cellula di essere riconosciuta, di aderire ad altre
cellule e di comunicare con loro
La membrana plasmaticaFunzioni della membrana plasmatica
La componente lipidica dei sistemi membranosi
I lipidi di membrana sono la componente “fluida” del
modello di membrana a mosaico fluido.
Sono molecole anfipatiche che formano
spontaneamente un doppio strato.
Fortemente polare
Affinità per l’H2O
Gruppo
fosforicoFortemente apolare
Affinità per i lipidi
Fosfolipidi
I fosfolipidi hanno una struttura affine a quella dei
trigliceridi dove al una delle catene di acidi grassi
è sostituita da un gruppo fosforico
Tre diversi tipi di
lipidi di
membrana
Ognuno possiede una
componente
idrofobica
ed una idrofilica
(in rosso)
Interazione di una molecola idrofilica ed una idrofobica con l’acqua
Fosfolipidi:
a) fosfogliceridi derivati dal glicerolo (fosfatidilcolina…)
b) sfingolipidi derivati dalla sfingosina (sfingomielina…)
Glicolipidi: possono essere modificati dall’aggiunta di carboidrati. I più comuni sono
i cerebrosidi ed i gangliosidi.
Abbondanti in membrane cellule nervose (40%)
Funzioni:
Effetto protettivo sulla membrana apicale delle cellule epiteliali (da cambiamenti di
pH e/o enzimi degradativi)
Effetti elettrici: alterazione del campo elettrico e della concentrazione di ioni
Isolamento elettrico: nella mielina
Riconoscimento: tossina del colera si lega a GM1
Adesione cellulare
Gli SFINGOLIPIDI lipidi complessi contenenti la sfingosina,
un amminoalcol a lunga catena, al cui amminogruppo è
legato, con legame ammidico, un acido grasso saturo quasi
sempre composto da 22 atomi di carbonio. In tal modo, si
viene a costituire l’unità invariante di tutti gli s., detta
Ceramide, che rappresenta la porzione idrofobica degli s.
stessi.Gli sfingolipidi sono costituenti delle membrane plasmatiche
dei Mammiferi e sono particolarmente abbondanti nella
sostanza bianca del SISTEMA NERVOSO centrale
Possono essere suddivisi in tre gruppi differenti:
sfingomieline
cerebrosidi
gangliosidi.
Glicolipidi: a) e b) possono essere modificati dall’aggiunta di
carboidrati. I più comuni sono i cerebrosidi ed i gangliosidi.
Abbondanti in membrane cellule nervose (40%)
Funzioni:
Effetto protettivo sulla membrana apicale delle cellule epiteliali
(da cambiamenti di pH e/o enzimi degradativi)
Effetti elettrici: alterazione del campo elettrico e della
concentrazione di ioni
Isolamento elettrico: nella mielina
Riconoscimento: tossina del colera si lega a GM1
Adesione cellulare
Sono stati identificati soggetti con patologie per deficit
enzimatici relativi all’enzima normalmente responsabile di
molte delle reazioni del catabolismo degli sfingolipidi. Queste
enzimopatie ereditarie, note come sfingolipidosi, sono
caratterizzate dall’accumulo intracellulare di uno sfingolipidi e
si manifestano clinicamente soprattutto con alterazioni più o
meno gravi del sistema nervoso.
La sfingomielina, l’unico s. contenente fosforo è
particolarmente abbondante nella sostanza bianca e nel
rivestimento di mielina che circonda e isola
elettricamente molti assoni delle cellule nervose; è
presente anche nei lipidi del sangue.
In alcuni stati patologici, quali la sindrome di Nieman-
Pick, quantità eccessive di sfingomielina si accumulano
nel Tessuto nervoso.
Steroli: colesterolo
°Aumenta proprietà di barriera permeabile del doppio strato
lipidico
°Interagisce con –CH2 degli acidi grassi, facendone diminuire
la mobilità
°Il doppio strato diventa meno deformabile e quindi meno
permeabile
°Impedisce anche alle catene di –CH2 di interagire troppo e di
cristallizare, quindi inibisce transizioni di fase.
Steroidi
Si tratta di una famiglia di composti organici
molto importanti che hanno una struttura comune
basata su più anelli fusi tra loro
Il colesterolo è un
importantissimo componente
delle membrane cellulari
Di questa famiglia fanno parte
una serie di molecole che hanno
funzione di messaggeri chimici,
gli ormoni steroidei
Sono O. steroidei per esempio
gli ormoni sessuali come il
testosterone o il progesterone
Membrane diverse contegno percentuale diverse
dello stesso lipide.
Le diverse percentuali rispecchiano
le peculiarità delle membrane
Nei diversi elementi cellulari
I lipidi e la fluidità della membrana
- Fluidità: misura della facilità di scorrimento
- Viscosità: misura della resistenza allo scorrimento
Fattori da cui dipende la fluidità della membrana:
1) Assenza di legami covalenti tra molecole lipidiche
2) Presenza od assenza di doppi legami nella
catena idrocarboniosa
3) Lunghezza della catena idrocarboniosa
Movimento dei lipidi nel doppio strato fosolipidico
Flip-flop: un evento raro
E’ invece sostenuta la rotazione e la diffusione laterale.
Fluidità del doppio strato lipidico
E’ fondamentale per i processi di trasporto e per le
attività enzimatiche.
Dipende da composizione in lipidi (lunghezza delle
catene di acidi grassi e presenza di doppi legami) e
dalla t°
Temperatura di transizione di fase (Tm): t° a cui il
doppio strato artificiale si gelifica (congela) se
raffreddato o diventa di nuovo fluido (fonde) se
riscaldato.
La membrana deve essere al di sopra di Tm per
funzionare correttamente.
Stearato
• Oleato
• Linoleato
• linolenato
La lunghezza delle catene e la presenza di doppi legami influenzano
il punto di fusione degli acidi grassi
Catene di acidi grassi più corte o
doppi legami riducono la tendenza
delle catene idrocarburiche a fare
legami tra di loro:
la membrana resta fluida a t°più
basse.
Es. acido oleico, insaturo
acido stearico, saturo
Lieviti e batteri regolano la
concentrazione di acidi grassi insaturi
e di catene più corte nella membrana
quando la t° scende (per es. con
catene da 16 piuttosto che 18 C).
Il colesterolo
Impedisce alle catene di –CH2 di interagire troppo e di
cristallizzare, quindi inibisce transizioni di fase troppo
brusche.
Rapporto 1:1 con fosfolipidi
Le specifiche funzioni di ciascuna membrana
dipendono dal tipo di proteine presenti su quella
specifica membrana.
Lipidi e proteine di membrana possono essere
glicosilati.
Le proteine di membrana
• Ciascuna membrana cellulare ha un set specifico di proteine che permettono alla membrana di svolgere le proprie specifiche attività
• Le proteine di membrana sono integrali o periferiche
• Le proteine integrali transmembrana contengono una o più eliche transmembrana
• Altre proteine integrali sono ancorate alle membrane mediante catene di carboidrati attaccate in maniera covalente
• Le proteine periferiche sono associate alle membrane attraverso interazioni con proteine integrali
Per studiare le proteine di membrana si applica la tecnica della
criofrattura della membrana lungo lo strato idrofobico
Molte proteine di membrana si comportano come se galleggiassero in un
mare di lipidi. I lipidi della membrana sono liberi di diffondere lateralmente
nel piano del doppio strato, dando alle membrane carattere di dinamicità e
flessibilità (modello a mosaico fluido).
Le due facce di una membrana
sono asimmetriche, in quanto
differiscono per composizione
lipidica e proteica
Le proteine di membrana
- Svolgono la maggior parte delle funzioni
specifiche della membrana plasmatica
- Possono essere glicosilate sulla faccia
esterna (glicocalice o rivestimento
cellulare)
• Ancoraggio (integrine)
• Trasporto passivo
• Trasporto attivo
• Attività enzimatica
• Attività recettoriale e
trasduzione del segnale
• Riconoscimento cellulare
(formazione di tessuti,
sistema HLA, antigeni di
superficie)
• Giunzione intercellulare
Funzioni delle proteine di membrana
I detergenti sono in grado di solubilizzare le
Membrane e permettono di isolare le proteine
Integrali di membrana
Solubilizzazione delle proteine di membrana
SDS PAGE
Mediante l’impiego
di detergenti (SDS)
è possibile isolare e
visualizzare le proteine
di membrana
Carboidrati e membrane
• Carboidrati
– Vengono attaccati all’estremità che non entra mai in
contatto col citoplasma (lume del RE)
• Glicoproteine
– Proteine di membrana a cui vengono attaccati degli
oligosaccaridi
• Proteoglicani
– Proteine di membrana con una o più catene
polisaccaridiche
• Glicolipidi
– Lipidi con attaccati degli oligosaccaridi
Glicocalice• Strato protettivo formato dalle catene di zuccheri
Glicoproteinatransmembrana
GlicoproteinaEstrinseca
Glico-lipide
Proteoglicanotransmembrana
Glicocalice
Membrana
Cytosol
ECM
Glicocalice• Impedisce alle cellule del sangue di attaccarsi tra loro o
alle pareti dei vasi
• Importante nel riconoscimento cellula-cellula e nei
fenomeni di adesione
– Neutrofili riconosciuti dalle cellule endoteliali, nei siti di infezione,
il riconoscimento permette l’adesione alla parete e
l’extravasazione
Glicocalice Citosol Nucleo Membrana Plasmatica
Il riconoscimento dei carboidrati di superficie sui neutrofili è la fase
preliminare della loro migrazione fuori dai vasi nella sede
dell’infezione