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Manuale di Estimo 2e - Vittorio Gallerani Copyright © 2011- The McGraw-Hill Companies srl

Capitolo 20

Criteri e metodi di valutazione

dei beni ambientali

SECONDA PARTE


Approcci alla valutazione dei

beni ambientali

• Può avvenire usando due famiglie di tecniche:

– le valutazioni monetarie

– le valutazioni non monetarie

il criterio di riferimento è la

disponibilità a pagare (DAP),

ottenibile con diversi metodi

fanno riferimento all’analisi

multicriteriale


Valutazione multicriteriale

• Le tecniche di analisi multicriteriale permettono di

confrontare alternative di scelta, di solito riferite a

progetti, sulla base di diversi criteri di valutazione

• Fasi della valutazione:

– analisi del problema di scelta e identificazione delle alternative

– identificazione degli impatti potenziali

– misurazione degli impatti mediante opportuni indicatori

– trasformazione degli indicatori in indici di impatto

– determinazione dei coefficienti di ponderazione

– calcolo dei parametri di valutazione

– scelta dell’alternativa

Fase di

valutazione

vera e

propria


Valutazione multicriterialeAnalisi del problema e identificazione delle alternative

• Identifica gli obiettivi, il contesto di

realizzazione, le diverse modalità con cui il

progetto può essere realizzato

• Le alternative devono essere:

– mutualmente escludibili

– coerenti nel tempo e nello spazio

– comparabili per tutte le caratteristiche rilevanti


ANALISI DEL PROGETTO

• fornisce la base informativa per le fasi successive

• illustra gli elementi costitutivi del progetto

A) IDENTIFICAZIONE

a1) obiettivi del progetto

a2) giustificazione tecnico-economica

B) MODALITA’ DI REALIZZAZIONE

b1) disegno (descrizione delle opere)

b2) risorse (umane, finanziarie, immateriali, ecc.)

b3) tempi

b4) responsabilità


ESEMPIO DI PROGETTO

• Via di trasporto autostradale che

interseca un’area sensibile sul

piano ambientale

• applichiamo a questo esempio

schematico la metodologia multicriteri


Valutazione multicriterialeAnalisi del problema e identificazione delle alternative

• Tra le alternative occorre includere anche la

cosiddetta “alternativa zero”, vale a dire l’ipotesi

di non fare nulla

• Il problema minimo è costituito dal confronto tra

una ipotesi di intervento e l’”alternativa zero”

• È sempre un approccio comparativo


GENERAZIONE DI ALTERNATIVE

• Le alternative possono differenziarsi per una serie di variabili molto ampia:

• localizzazione (point) o tracciato (non point);• tecnologie;• tipi di manufatti e strutture;• tipi di materie prime;• caratteristiche del prodotto;• tempistica;• dimensione;• trattamento rifiuti;• formazione e gestione personale;• controlli inquinamento ed emergenza;• modalità di dismissione.


ALTERNATIVE DELL‟ESEMPIO

• ALT 1: tracciato interno all’area

sensibile e lontano dall’abitato

• ALT 2: tracciato al margine

dell’area sensibile e vicino

all’abitato

• ALT 0: non fare l’opera

L‟alternativa zero è sempre il riferimento alla situazione

senza progetto



Identificazione degli impatti potenziali

• Identifica quali siano gli impatti rilevanti e,

in relazione a questi, i criteri di valutazione

da utilizzare

• Possono essere usati strumenti quali:

– classificazioni dei fattori ambientali (da

letteratura o normativa)

– check list (liste di controllo) degli impatti

potenziali

– matrici e grafi


INDIVIDUAZIONE DEGLI

IMPATTI POTENZIALI

• liste di controllo (check list)

• matrici

• grafi (network)


LISTE DI CONTROLLO

• sono liste di elementi ambientali, sociali ed economici cui

l„estimatore deve far riferimento nello studio di impatto, per

evitare di trascurarne qualcuno

• possono essere organizzate per gruppi omogenei

– azioni elementari

– componenti ambientali

• non sono un metodo di valutazione d‟impatto

• sono semplicemente uno strumento per definire gli elementi

del progetto che più influenzano i fattori ambientali

• sono utili nella fase di scoping, per fornire un quadro

informativo sulle principali interrelazioni che dovranno

essere analizzate nel SIA


MATRICI

• Sono strumenti di identificazione ed, eventualmente,

valutazione degli impatti previsti

• Funzionano come una check list bidimensionale, in cui

un asse del sistema descrive le azioni del progetto e

l'altro asse elenca le componenti ambientali

• Ogni casella marcata identifica la presenza di un

impatto potenziale indotto da un‟azione progettuale su

una componente ambientale (interazione)

• A volte la matrice esprime anche una quantificazione

dell‟impatto

– la casella contiene un numero (o un simbolo) che dà una misura

dell'impatto corrispondente


GRAFI (network)

• Tecnica basata su diagrammi a blocchi che descrivono

gli impatti secondo processi causa-condizione-effetto

– rispetto alle matrici, non pongono vincoli sul numero delle fasi

intermedie da evidenziare

• Logici: esplicitano differenti passaggi logicì nella

considerazione di un impatto

– rumori - disturbo alla popolazione residente - abbassamento della

qualità di vita

• Sequenziali: esplicitano differenti momenti spazio-

temporali di una linea d‟impatto

– scarico di nutrienti nel corso d‟acqua - convogIiamento nel lago -

sviluppo eccessivo di biomasse algali nel periodo estivo


IMPATTI POTENZIALI INDIVIDUATI

NELL‟ESEMPIO

• Ci si limita, per comodità

espositiva, a 3 aspetti

principali:

– inquinamento idrico

– inquinamento atmosferico

– economia locale


Valutazione multicriterialeMisurazione degli impatti mediante indicatori

• Consiste nel calcolo del valore assunto da ogni indicatore

in ciascuna alternativa

• E’ possibile fare uso di liste di indicatori già elaborate

(es. OCSE, Eurostat, l’Agenzia Europea per l’ambiente)

• La griglia di indicatori deve essere:

– esaustiva (non trascurare impatti rilevanti)

– coerente (fornire un panorama equilibrato degli impatti)

– non ridondante (non contenere doppi conteggi)

– misurabile (fornire misure ragionevolmente collegabili al

benessere sociale)


MATRICE DI MISURAZIONE

• raccogliendo in una tabella gli indicatori

di misurazione di ogni alternativa

(colonne), per ciascun fattore di impatto

(righe) si ottiene la matrice di

misurazione

• ogni riga della matrice di misurazione

contiene indici espressi in unità di

misura diverse, legate a ciascun fattore

d‟impatto analizzato


MATRICE DI MISURAZIONE

DELL‟ESEMPIO

FATTORE indicatore unità di misura alt.0 alt.1 alt.2

acqua nitrati mgr/l 10 20 50

aria ossido di carbonio ppm 6 66 36

economia locale reddito p.c. 000 € 20 100 40

3 alternative x 3 fattori = 9 coefficienti


Valutazione multicriteriale Fase di valutazione vera e propria

• sulla base della matrice di misurazione è

possibile unicamente una descrizione degli

impatti di ciascuna alternativa

• la fase di valutazione, invece, permette di

esprimere giudizi di valore:

– prima su ciascun impatto (trasformazione in indici)

– poi sull‟impatto complessivo di ciascuna

alternativa (calcolo parametri di valutazione)


Valutazione multicriteriale Trasformazione da indicatori a indici di impatto

• Gli indici sono elaborazioni degli indicatori che

forniscono direttamente una misura del livello relativo di

impatto (utilità) di ciascuna alternativa, relativamente a

ciascun indicatore

• Il valore di utilità è espresso in una scala tra zero e uno

• Per svolgere questa operazione si ricorre a scale di

qualità ambientale (funzioni di utilità)


FASI DELLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI CON IL

METODO DELLE FUNZIONI DI UTILITA’

conversione da indicatori di misurazione a

indici di qualità

aggregazione di indici omologhi

elaborazione della matrice di valutazione


FUNZIONI DI UTILITA‟ MULTICRITERI:

MODELLO FORMALE

MAX Z = F ( x )

dove:

Z = utilità sociale

F (x) = [ ( f1 (x), f2 (x), …, fn (x)]

f1 (x) = funzione di qualità ambientale per il 1°fattore

f2 (x) = funzione di qualità ambientale per il 2°fattore

….


FUNZIONI DI UTILITA‟ MULTICRITERI:

ASSUNTI TEORICI

• le funzioni di qualità di ciascun fattore sono date a

priori e statiche,

– non possono evolvere durante il processo decisionale

• la qualità ambientale complessiva associata

ciascuna alternativa è una funzione lineare

additiva delle funzioni di qualità di ciascun fattore

– le preferenze del decisore sociale circa un fattore

ambientale sono indipendenti dai valori conseguiti dagli

altri fattori ambientali


TRASFORMAZIONE

DA INDICATORI DI MISURAZIONE A

INDICI DI QUALITÀ (UTILITÀ)

determinazione, per ogni indicatore, del tipo

di funzione di qualità (o utilità) da applicare

definizione dei limiti di massima e minima

soddisfazione dell’indicatore

definizione di punti intermedi notevoli

controllo di coerenza della funzione


TIPI DI FUNZIONE DI

TRASFORMAZIONE (CONVERSIONE)

• lineare (crescente e decrescente)

• curva (crescente e decrescente)

• a campana (primo tratto crescente o

decrescente)

• analitica

• ecc.


ESEMPIO DI CONVERSIONE:

FUNZIONE ACQUA

qualità

ambientale

indicatore acqua

• lineare

• decrescente

• a pendenza costante

1.0

0.6

10040 60 80200

0.91

2

0



FUNZIONE ARIA

qualità

ambientale

indicatore aria

• curva

• decrescente

• pendenza decrescente

1.0

0.4

10040 60 80200

0.1

2

1

0



FUNZIONE REDDITO P. C.

qualità

ambientale

indicatore reddito

• curva

• crescente

• pendenza decrescente1.0

0.6

10040 60 80200

0

21

0.90.8


MATRICE DI VALUTAZIONE

• applicando le funzioni di qualità la

matrice di misurazione si trasforma

in matrice di valutazione

• la matrice di valutazione contiene

indici che esprimono un giudizio di

qualità del progetto, per ciascun

fattore considerato


MATRICE DI VALUTAZIONE

DELL‟ESEMPIO

N.B.: non è stata effettuata aggregazione di indici analoghi

FATTORE indicatore unità di misura alt.0 alt.1 alt.2

acqua nitrati utilità 1,0 0,9 0,6

aria ossido di carbonio utilità 1,0 0,1 0,4

economia locale reddito p.c. utilità 0,6 0,9 0,8


AGGREGAZIONE DI INDICI

ANALOGHI

• scopo: accorciare la matrice

– vantaggio: maggiore comprensione

– svantaggio: perdita d‟informazioni

• possibili criteri di aggregazione

– media algebrica

– combinazione lineare (media pesata)

– caso peggiore

– funzione analitica

– ecc.


ESEMPIO DI AGGREGAZIONE DI

INDICI ANALOGHI

• nell’esempio, non viene

effettuata alcuna aggregazione di

indici analoghi

• l’aggregazione viene effettuata

quando vi sono molti indicatori

della stessa famiglia


VALUTAZIONE DELLE

ALTERNATIVE

• eliminazione di eventuali

alternative dominate

• scelta dei parametri d’ordinamento

• definizione dei pesi

• calcolo dei parametri

• analisi di sensitività


ELIMINAZIONE DELLE

ALTERNATIVE DOMINATE

un’alternativa è dominata da un’altra

quando risulta peggiore per almeno un

criterio e non risulta migliore per nessun

altro (criterio di Pareto)

le alternative dominate possono essere

eliminate prima delle fasi successive

quando i fattori considerati misurano

solo gli impatti naturali (e non quelli

socio-economici) l’alternativa zero tende

a dominare le altre


ALTERNATIVE DOMINATE

NELL‟ESEMPIO

nel caso esemplificativo, nessuna

alternativa domina le altre.

l’alternativa 0 dominerebbe le altre due,

solo se fossero presenti solo fattori di

“urto ambientale” (inquinamento idrico e

atmosferico).

In questo caso, invece, è previsto anche un

fattore “socio-economico” (reddito), che

penalizza l’alternativa “senza progetto”



Calcolo dei parametri di valutazione

• Sono parametri utilizzati per fornire una sintesi dell’utilità

complessiva di ciascuna alternativa

• Il parametro più comune è la “somma pesata”:

• dove:

• Spj= somma pesata per l’alternativa j

• ai,j= utilità non pesata dell’indicatore i per l’alternativa j

• wi= peso dell’indicatore i

i

jiij awSp ,


PARAMETRI DI VALUTAZIONE

(ORDINAMENTO) DELLE ALTERNATIVE

Nell‟analisi multicriteri si impiegano, oltre alla somma

pesata, anche altri algoritmi di ottimizzazione

vettoriale: somma pesata

indice di concordanza

indice di discordanza

caso peggiore

dominanza debole

Molti di questi algoritmi utilizzano “coefficienti di

ponderazione” degli impatti


Valutazione multicriterialeDeterminazione dei coefficienti di ponderazione

• I coefficienti di ponderazione o “pesi” sono dei

coefficienti che rappresentano l’importanza di ogni

indicatore rispetto agli altri

• Sono in genere descritti da un vettore di valori la cui

somma è uguale a uno

– soggettività del decisore

– necessità di trasparenza

• sono determinanti per il risultato della valutazione

• hanno una funzione simile a quella dei prezzi ombra

dell’ACB


DEFINIZIONE DEI PESI

1) chi definisce i pesi?

2) come si definiscono i pesi?

Due questioni fondamentali:


CHI DEFINISCE I PESI

Il decisore politico

un unico decisore rappresentativo

una pluralità di decisori

gli esperti

Possibili alternative:


Valutazione multicriterialeDeterminazione dei coefficienti di ponderazione

• Modalità di rilevazione:

– determinazione diretta per enunciazione da parte

del decisore

– ranking (ordinamento) dei criteri

– rating (indicazione dell’importanza relativa di

ciascun criterio)

– confronti a coppie


DEFINIZIONE DEI PESI NELL‟ESEMPIO

FATTORE decis. A decis.B decis.C M ED IA

ARIA 0,25 0,30 0,05 0,20

ACQUA 0,25 0,30 0,05 0,20

REDDITO 0,50 0,40 0,90 0,60

eseguita con il metodo diretto


Esempio di confronti a coppie

(coerente)

FATTORI RAPPORTI DECIMALI PERCENTUALI MEDIA VARIANZA

A B C A B C A B C

A 1 1 2 1 6 1 1,00 2,00 6,00 0,60 0,60 0,60 0,60 0,00000

B 1 2 1 1 3 1 0,50 1,00 3,00 0,30 0,30 0,30 0,30 0,00000

C 1 6 1 3 1 1 0,17 0,33 1,00 0,10 0,10 0,10 0,10 0,00000

1,67 3,33 10 1,00 1,00 1,00 1,00 0,00000


Esempio di confronti a coppie

(incoerente)

FATTORI RAPPORTI DECIMALI PERCENTUALI MEDIA VARIANZA

A B C A B C A B C

A 1 1 2 1 6 1 1,00 2,00 6,00 0,60 0,33 0,82 0,58 0,03931

B 1 2 1 1 1 3 0,50 1,00 0,33 0,30 0,17 0,05 0,17 0,01081

C 1 6 3 1 1 1 0,17 3,00 1,00 0,10 0,50 0,14 0,25 0,03262

1,67 6 7,33 1,00 1,00 1,00 1,00 0,08273


DEFINIZIONE DI SOMMA PESATA

• è il principale metodo di ordinamento, che

deriva dalla fase di attribuzione dei pesi;

• per ogni alternativa, si calcola la somma dei

prodotti dei valori riportati nella matrice di

valutazione per i pesi attribuiti ai vari attributi;

• l’alternativa migliore è quella che ha la

somma pesata più elevata.


ORDINAMENTO IN BASE ALLA

SOMMA PESATA NELL‟ESEMPIO

F A T T O R E alt. 0 alt. 1 alt. 2 pesi alt. 0 alt. 1 alt. 2

acqua 1,00 0,90 0,60 0,20 0,20 0,18 0,12

aria 1,00 0,10 0,40 0,20 0,20 0,02 0,08

economia locale 0,60 0,90 0,80 0,60 0,36 0,54 0,48

SOMMA PESATA 0,76 0,74 0,68

Ordinamento: 0, 1, 2


DEFINIZIONE DI CASO PEGGIORE

• per ogni alternativa, si determina il valore

minimo presente nella matrice di valutazione

• l’alternativa migliore è quella che ha il caso

peggiore più alto.


ORDINAMENTO IN BASE AL CASO

PEGGIORE NELL‟ESEMPIO

F A T T O R E alt. 0 alt. 1 alt. 2

acqua 1,0 0,9 0,6

aria 1,0 0,1 0,4

economia locale 0,6 0,9 0,8

caso peggiore 0,6 0,1 0,4

Ordinamento: 0, 2, 1


DEFINIZIONE DI INDICE DI CONCORDANZA

• L’indice di concordanza di un’alternativa h è una misura della soddisfazione

che il decisore ha nello scegliere questa nei confronti di tutte le altre;

• Tanto più alto è il suo valore, tanto più l’alternativa è soddisfacente

COME SI CALCOLA:

• Per ogni alternativa, si calcola preliminarmente la matrice iniziale degli indici

semplici, in cui le alternative sono confrontate a coppie;

• Gli indici semplici di un’alternativa vs. un’altra si ottengono sommando i pesi

degli attributi per i quali la prima è preferibile alla seconda;

• gli indici semplici costituiscono il corpo centrale della matrice generale, che

riporta in riga i punteggi positivi di ciascuna alternativa e in colonna i punteggi

negativi;

• L’indice generale di concordanza di ciascuna alternativa è dato dalla differenza

tra somma dei punteggi di riga e quella dei punteggi di colonna.


MATRICI DI CONCORDANZA NELL‟ESEMPIO

(calcolo standard, VISPA)

INDICI GENERALI

INDICI SEMPLICI

INDICATORI NON PESATI PESI indice s. indice s. indice s. indice s. indice s. indice s.

ALT 0 ALT1 ALT2 zero / uno zero / due uno / due uno / zero due/ uno due/ zero

0 0 0 0,40 0,40 0,80 0,60 0,20 0,60

INDICATORI

acqua 1,00 0,90 0,60 0,20 0,20 0,20 0,20 0,00 0,00 0,00

aria 1,00 0,10 0,40 0,20 0,20 0,20 0,00 0,00 0,20 0,00

reddito 0,60 0,90 0,80 0,60 0,00 0,00 0,60 0,60 0,00 0,60

ALT 0 ALT 1 ALT 2 somma

ALT 0 --- 0,40 0,40 0,80

ALT 1 0,60 --- 0,80 1,40

ALT 2 0,60 0,20 --- 0,80

somma 1,20 0,60 1,20


ORDINAMENTO IN BASE ALL‟INDICE

DI CONCORDANZA NELL‟ESEMPIO

Ordinamento: 1, poi 0 e 2

(parità)

ALT0: 0,80 - 1,20 = -0,40

ALT1: 1,40 - 0,60 = 0,80

ALT2: 0,80 - 1,20 = -0,40

ALT 0 ALT1 ALT2

-0,40 0,80 -0,40


DEFINIZIONE DI INDICE DI DISCORDANZA

• L’indice di discordanza di un’alternativa h è una misura del rincrescimento che

il decisore prova nella scelta, dovendo sacrificare le altre alternative;

• Tanto più basso è il suo valore, tanto più l’alternativa è soddisfacente.

COME SI CALCOLA: (discordanza non pesata)

• Anche qui, per ogni alternativa, si calcola preliminarmente la matrice iniziale

degli indici semplici, in cui le alternative sono confrontate a a coppie;

• Gli indici semplici di discordanza di un’alternativa vs. un’altra si ottengono

individuando, nell’ambito dei diversi attributi, la differenza negativa più elevata

tra gli indici di valutazione della prima rispetto alla seconda,;

• gli indici semplici costituiscono il corpo centrale della matrice generale, che

riporta i rapporti tra gli indici semplici e le maggiori differenze in senso

assoluto tra le due alternative;

• L’indice generale di discordanza di ciascuna alternativa è dato dalla differenza

tra somma dei punteggi di riga e quella dei punteggi di colonna.


MATRICI DI DISCORDANZA NELL‟ESEMPIO

INDICI GENERALI

INDICI SEMPLICI

indicatori non pesati PESI m_d_p m_d_p m_d_p m_d_p m_d_p m_d_p

ALT 0 ALT1 ALT2 zero / uno zero / due uno / due uno / zero due/ uno due/ zero

0 0 0 0,30 0,20 0,30 0,90 0,30 0,60

INDICATORI

acqua 1,00 0,90 0,60 1,00 0,00 0,00 0,00 -0,10 -0,30 -0,40

aria 1,00 0,10 0,40 1,00 0,00 0,00 -0,30 -0,90 0,00 -0,60

reddito 0,60 0,90 0,80 1,00 -0,30 -0,20 0,00 0,00 -0,10 0,00

ALT 0 ALT 1 ALT 2 somma

ALT 0 --- 0,33 0,33 0,67

ALT 1 1,00 --- 1,00 2,00

ALT 2 1,00 1,00 --- 2,00

somma 2,00 1,33 1,33

0,6 –

0,9 =

- 0,3

minimo di colonna

0,3 : 0,9 = 0,33

rapporto tra la

sconfitta

zero/uno sulla

sconfitta più

grande zero/uno

o anche uno/zero


ORDINAMENTO IN BASE ALL‟INDICE

DI DISCORDANZA NELL‟ESEMPIO

Ordinamento: 0, poi 1 e 2 (parità)

ALT0: 0,67 - 2 = - 1,33

ALT1: 2 - 1,33 = 0,67

ALT2: 2 - 1,33 = 0,67

ALT 0 ALT1 ALT2

-1,33 0,67 0,67


ANALISI DELLA SENSITIVITÀ

DEI RISULTATI

• verifica la variazione del giudizio di fattibilità,

in relazione al mutare degli eventi incerti

• si realizza ripetendo più volte la valutazione

con modifiche progressive delle variabili

aleatorie (analisi di scenario, caso

peggiore/migliore, ecc.)

• fornisce valori di soglia di tali eventi, oltre i

quali viene meno la fattibilità


VARIABILI PIÙ IMPIEGATE NELLE

ANALISI DI SENSITIVITÀ

• misurazione degli impatti

• funzioni di conversione

• pesi


SENSITIVITÀ DEI RISULTATI AL

VARIARE DEI PESI

si stabilisce entro quali livelli di

variazione dei pesi l’ordinamento

delle alternative rimane stabile

l’intervallo di variazione è valido solo

per modifiche di un solo peso alla

volta (coeteris paribus)


SENSITIVITA‟ SUI PESI NELL‟ESEMPIO


acqua 1,00 0,90 0,60 0,200 0,20 0,18 0,12

aria 1,00 0,10 0,40 0,200 0,20 0,02 0,08

economia locale 0,60 0,90 0,80 0,600 0,36 0,54 0,48

SOMMA PESATA 0,760 0,740 0,680


acqua 1,00 0,90 0,60 0,185 0,19 0,17 0,11

aria 1,00 0,10 0,40 0,185 0,19 0,02 0,07

economia locale 0,60 0,90 0,80 0,630 0,38 0,57 0,50

SOMMA PESATA 0,748 0,752 0,689

l‟ordinamento passa da 0, 1, 2 a 1, 0, 2

aumentando di poco (+3%) il peso del reddito


SOCIALIZZAZIONE E MITIGAZIONE

I risultati delle elaborazioni, comprensivi delle

analisi di sensitività, devono servire:

ad alimentare un processo di negoziazione tra

le parti sociali coinvolte, per stabilire

decisioni condivise

misure di compensazione

ad individuare adeguate misure di mitigazione

degli impatti più pericolosi

per questo, occorre preparare tale

procedimento con specifici incontri pubblici

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