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IL FENOMENO NELLA REALTA’ OSPEDALIERA Giulio Fornero Direttore SC Qualità, Risk Management e Accreditamento AOU Città della Salute e della Scienza di Torino

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IL FENOMENONELLA REALTA’ OSPEDALIERA

Giulio Fornero

Direttore SC Qualità, Risk Management e AccreditamentoAOU Città della Salute e della Scienza di Torino

● Una persona su tre, di età superiore a 65 anni, cade ogni anno, ma meno della metàricorre ai servizi sanitari;

● Nella stessa fascia di età, le cadute sono la causa principale di lesioni mortali e dilesioni non mortali irreversibili;

● Tra le persone di età superiore a 65 anni, la maggior parte delle fratture è causata da cadute. Oltre il 95% delle fratture dell'anca è causata da cadute;

● Molte persone che cadono, anche se non si feriscono, sviluppano paura di cadere. Questa paura può causare riduzione delle loro attività, mobilità ridotta, perdita di forma fisica e aumento del rischio di caduta;

● Nelle persone adulte “meno giovani”, con scarsa mobilità, la attività fisica regolare è sicura e riduce del 30% il rischio cadute.

LE CADUTE

Fonte: Physical Activity for Health WHO 2010

• Quarto fattore di rischio per mortalità globale( 6%delle morti globali)

• Nelle persone adulte meno giovani con scarsa mobilità, la attività fisica regolare è sicura e riduce del 30% il rischio cadute

INATTIVITÀ FISICA

FORMAZIONE

▪ Le cadute rientrano tra gli eventi avversi più frequenti nelle strutture sanitarie e possono determinare conseguenze immediate e tardive anche gravi fino a condurre, in alcuni casi, alla morte del paziente.

LE CADUTE

fonte: Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie, novembre 2011

GOVERNO CLINICO,QUALITA’ E SICUREZZA DELLE CURE

Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio

Azioni del Ministero della Salute

Raccomandazioni agli operatori

Prevenzione e gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie, novembre 2011

Evento avverso di particolare gravità, che causa morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del Servizio Sanitario.

EVENTO SENTINELLA

Protocollo per il Monitoraggio degli Eventi Sentinella , luglio 2009

1. Procedura in paziente sbagliato2. Procedura chirurgica in parte del corpo sbagliata (lato, organo o parte)3. Errata procedura su paziente corretto4. Strumento o altro materiale lasciato all’interno del sito chirurgico che richiede un

successivo intervento o ulteriori procedure5. Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità AB06. Morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica7. Morte materna o malattia grave correlata al travaglio e/o parto8. Morte o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500 grammi non

correlata a malattia congenita9. Morte o grave danno per caduta di paziente10. Suicidio o tentato suicidio di paziente in ospedale11. Violenza su paziente 12. Atti di violenza a danno di operatore13. Morte o grave danno conseguente ad un malfunzionamento del sistema di

trasporto (intraospedaliero, extraospedaliero)14. Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione del codice triage

nella Centrale operativa 118 e/o all’interno del pronto soccorso15. Morte o grave danno imprevisto conseguente ad intervento chirurgico16. Ogni altro evento avverso che causa morte o grave danno al paziente

GLI EVENTI SENTINELLA

EVENTI SENTINELLACASISTICA NAZIONALE

Fonte: Reportistica SIMES 2016

TIPO EVENTO N° %

MORTE O GRAVE DANNO PER CADUTA DI PAZIENTE 1140 29,3

OGNI ALTRO EVENTO AVVERSO CHE CAUSA MORTE O GRAVE DANNO AL PAZIENTE532

13,7

SUICIDIO O TENTATO SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE 494 12,7

ATTI DI VIOLENZA A DANNO DI OPERATORE455 11,7

STRUMENTO O ALTRO MATERIALE LASCIATO ALL'INTERNO DEL SITO CHIRURGICO CHE RICHIEDA UN SUCCESSIVO INTERVENTO O ULTERIORI PROCEDURE

274 7,0

MORTE O GRAVE DANNO IMPREVISTO CONSEGUENTE AD INTERVENTO CHIRURGICO

233 6,0

MORTE O DISABILITÀ PERMANENTE IN NEONATO SANO DI PESO SUPERIORE A 2500 GRAMMI NON CORRELATA A MALATTIA CONGENITA

150 3,9

MORTE, COMA O GRAVI ALTERAZIONI FUNZIONALI DERIVATI DA ERRORI IN TERAPIA FARMACOLOGICA

132 3,4

REAZIONE TRASFUSIONALE CONSEGUENTE AD INCOMPATIBILITÀ AB0113 2,9

MORTE MATERNA O MALATTIA GRAVE CORRELATA AL TRAVAGLIO E/O PARTO 972,5

▪ Determinazione n. 45/DB2000 del 27/1/2014"Linee di indirizzo e informazioni utili per la prevenzione delle cadute nelle strutture sanitarie“.

▪ Azione 18.1.6 del PP.OO. 2013-2015obiettivo: fornire agli operatori del Servizio Sanitario Regionale strumenti utili al fine di ridurre il rischio di caduta del paziente all'interno delle strutture di cura.

PIEMONTE

E’ Evento Sentinella la caduta che abbia determinato:

Morte

Disabilità permanente

Coma

Trauma maggiore conseguente a caduta di paziente (Injury Severity Score).

Trasferimento ad una unità semintensiva o di terapia intensiva

Necessità di intervento chirurgico a seguito della caduta

Rianimazione cardio‐respiratoria

LINEE DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE NELLE STRUTTURE SANITARIE

PIEMONTE

LEGGE 8 MARZO 2017, N. 24DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA DELLE CURE E DELLA PERSONA ASSISTITA, NONCHÈ IN MATERIA DI RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE DEGLI ESERCENTI LE PROFESSIONI SANITARIE. (17G00041) - (GU n. 64 del 1732017) Vigente al: 1/04/2017

Art. 1

Sicurezza delle cure in sanità1. La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è

perseguita nell'interesse dell'individuo e della collettività.2. La sicurezza delle cure si realizza anche mediante l'insieme di tutte le attività

finalizzate alla prevenzione e alla gestione del rischio connesso all'erogazionedi prestazioni sanitarie e l'utilizzo appropriato delle risorse strutturali,tecnologiche e organizzative.

3. Alle attività di prevenzione del rischio messe in atto dalle strutture sanitarie esociosanitarie, pubbliche e private, è tenuto a concorrere tutto il personale,compresi i liberi professionisti che vi operano in regime di convenzione con ilServizio sanitario nazionale.

LEGGE 8 MARZO 2017, N. 24

Articolo 5, co 1Buone pratiche clinico-assistenziali e raccomandazioni previstedalle linee guida

1. Gli esercenti le professioni sanitarie, nell'esecuzione delle prestazionisanitarie con finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche,palliative, riabilitative e di medicina legale, si attengono, salve lespecificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle lineeguida pubblicate ai sensi del comma 3 ed elaborate da enti eistituzioni pubblici e privati nonché dalle società scientifiche e dalleassociazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte inapposito elenco istituito e regolamentato con decreto del Ministrodella salute, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata invigore della presente legge, e da aggiornare con cadenza biennale.In mancanza delle suddette raccomandazioni, gli esercenti leprofessioni sanitarie si attengono alle buone pratiche clinico-assistenziali.

Agency for HealthCare Research and Quality RACCOMANDAZIONI

“Making Healthcare Safer II”

▪ Revisione sistematica della letteratura per valutare l'evidenza di un gran numero di pratiche relative alla sicurezza del paziente.

▪ “Patient Safety Practice” procedura la cui applicazione riduce la probabilità di eventi dannosi.

Evidence for Patient Safety Practices - AHRQ, marzo 2013

Agency for HealthCare Research and Quality PRATICHE FORTEMENTE RACCOMANDATE

▪ Checklist preoperatoria e checklist anestesiologica per prevenire eventi avversi operatori e post-operatori

▪ Bundle che includono checklists per prevenire infezioni associate a catetere centrale

▪ Interventi per ridurre l'uso non necessario del catetere vescicale, incluse la tempestiva rimozione e altre strategie per prevenire infezioni del tratto urinario associato alla cateterizzazione.

▪ Bundle che includono corretto posizionamento con testa rialzata, interruzione della sedazione, igiene orale con clorexidina, e tubi endotracheali con aspirazione subglottica per

prevenire la polmonite associata a ventilazione

▪ Igiene delle mani

▪ Lista "Non usare" per abbreviazioni pericolose

▪ Interventi multifattoriali per ridurre le ulcere da decubito

▪ Precauzioni di isolamento per prevenire le ICA

▪ Utilizzo ecografia per il posizionamento di catetere centrale

▪ Interventi per migliorare la profilassi del tromboembolismo venoso

Evidence for Patient Safety Practices - AHRQ, marzo 2013

Agency for HealthCare Research and Quality PRATICHE RACCOMANDATE

▪ Coinvolgimento del farmacista clinico per ridurre gli eventi avversi da farmaci

▪ Documentazione circa le preferenze del paziente riguardo al “fine vita”

▪ Consenso informato per migliorare la comprensione dei rischi potenziali relativi aprocedure

▪ Formazione e aggiornamento del team

▪ Riconciliazione dei trattamenti farmacologici pre, durante e post ricovero

▪ Riduzione dell'esposizione alle radiazioni da fluoroscopia e tomografia computerizzata

▪ Utilizzo delle misure di outcome chirurgico

▪ Sistemi di risposta rapida

▪ Utilizzo di metodi complementari per monitorare gli eventi avversi /errori medici relative allasicurezza del paziente

▪ Sistema informatizzato di ordini supportato da decisioni cliniche

▪ Interventi multifattoriali per la riduzione delle cadute

▪ Utilizzo di esercizi di simulazione per la sicurezza dei pazienti

Evidence for Patient Safety Practices - AHRQ, marzo 2013

Area sicurezza pazienti Interventi efficaci per la sicurezza dei pazienti

Eventi avversi correlati alla terapia farmacologica

Interventi multiprofessionali (farmacisti, medici,infermieri, ecc.); Implementazione delle linee guida compresi promemoria e feedback dei dati

Infezioni Correlate all’Assistenza1. Utilizzo dei Dispositivi per cateterismo urinario, cateterismo centrale, ventilazione assistita2. Sepsi

1. Cateterismi- Care bundles e checklists- formazione sul posizionamento appropriato del catetere- protocolli per la riduzione dei cateterismi2. Programmi multicomponenti volti a migliorare l’adesione ai pacchetti di cura della sepsi, inclusi formazione e strumenti di supporto alle decisioni

Delirium Interventi multicomponenti incluso screening cognitivo, consulenza geriatrica e psicoterapia, mobilizzazione e orientamento precoce, mantenimento del ciclo sonno – veglia.

Eventi avversi dopo le dimissioni ospedaliere

Programmi infermieristici di dimissione precoce

BRITISH MEDICAL JOURNAL

Fonte: Evidence – Based interventions to reduce adverse events in hospitalssettembre 2016

BRITISH MEDICAL JOURNAL

Fonte: Evidence – Based interventions to reduce adverse events in hospitalssettembre 2016

Area sicurezza pazienti Interventi efficaci per la sicurezza dei pazienti

Cadute Interventi multicomponenti (schede di valutazione del rischio, fisioterapia, esercizio fisico, educazione, sistemi di protezione dell’anca e valutazione geriatrica).

Eventi avversi in chirurgia Check list per la sicurezza in chirurgia

Arresto cardiopolmonare Team di risposta rapida per l’assistenza critica in emergenza

Percorso clinico Piani di cura multidisciplinari con i passaggi essenziali per contestualizzare linee guida cliniche in procedure locali e in applicazione pratica

Qualità e sicurezza di strutture e impianti

Sovraffollamento

Pronto Soccorso

e Degenze

CRITICITA’ DI DIFFICILE SUPERAMENTO

SICUREZZA DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI

Insufficienza dei finanziamenti per il rinnovo del patrimonio immobiliare sanitario pubblico.

Particolare complessità e durata delle procedure per l’utilizzo dei finanziamenti (ancora oggi in corso l’iter per l’utilizzo di una parte ingente dei finanziamenti statali previsti dalla legge 67/1988 art. 20).

In sanità come in altri settori pubblici difficoltà nella

applicazione delle norme in materia di tutela della salute e

della sicurezza nei luoghi di lavoro

(D.Lgs 09 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.)

SICUREZZA DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI

SOVRAFFOLLAMENTO PRONTO SOCCORSO E DEGENZE

▪ Sovraffollamento Pronto Soccorso e Degenze ospedaliere a causa delle insufficienti risorse devolute per le dimissioni protette in cure domiciliari e residenziali degli anziani non – autosufficienti.

Cattiva qualità di strutture e impianti e sovraffollamento sono possibile fonte di eventi avversi e di contenzioso.

• direttamente: cadute, infezioni ospedaliere, difficoltà nell’esercizio delle cure

• indirettamente: generando minore attenzione alla sicurezza dei pazienti

SOVRAFFOLLAMENTO PRONTO SOCCORSO E DEGENZE

FATTORI CONTRIBUENTIIL VERIFICARSI DI EVENTI SENTINELLA

INFORMAZIONEAOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO

INFORMAZIONEAOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO

1. FAD (Posizionamento e controllo del paziente su letto operatorio, Risk

management e l’errore di terapia, check list in sala operatoria, rischio

clinico, La prevenzione delle cadute in ospedale, Procedure per la

gestione dei gas medicinali)

2. Residenziali (Tecniche e strumenti di comunicazione per la

prevenzione del rischio clinico, Gestire e comunicare gli eventi avversi,

Dinamica del lavoro in team secondo LG CRM, Piano di Emergenza per

il Massiccio Afflusso di Feriti, Clinical Governance)

3. FSC (Carta dei diritti del bambino, PEIMAF)

FORMAZIONE 2016 - 2017AOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO

Il rischio di caduta non può esserecompletamente eliminato ma può essere ridottoattraverso l’attuazione di appropriati programmidi prevenzione .

Fonte: Rubenstein, 2006

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE

Una delle strategie ritenute di provata efficacia in tuttii programmi di prevenzione è l’identificazione precoce

dei pazienti a maggior rischio di caduta in quanto

permette di mirare gli interventi di prevenzione allapopolazione che ne ha realmente bisogno

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE

La prima azione necessaria per la prevenzionedelle cadute è l'identificazione dei possibili fattoridi rischio in relazione alle caratteristiche delpaziente, a quelle dell’ambiente e della strutturache lo ospita, in termini di sicurezza, diorganizzazione e di adeguatezza del processoassistenziale.

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE

Cosa non dobbiamo fare

Compilare scale di valutazione: come mero adempimento formale... per dimostrare di aver fatto

almeno qualcosa...

al solo scopo di far risultare in Cartella Clinica almeno una attività divalutazione del rischio...

senza far seguire a queste (e documentare) interventi mirati allariduzione del rischio di caduta…

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE

a) Servizi Sanitari di Comunità sul tema dell’attività fisica presenti varie esperienze: Gruppi di Cammino, anche in collaborazione con Associazioni di Volontariato, per active aging.

b) Ospedale programmi di formazione, procedure e flussi informativi (incidentreporting, flusso dedicato e flusso regionale / ministeriale per la segnalazione degli eventi sentinella). miglioramento della comunicazione del rischio al momento della dimissione.

a) Servizi sanitari residenziali in corso di definizione procedure specifiche e programmi di formazione riguardanti gestione del rischio cadute e segnalazione cadute accidentali di pazienti e visitatori.

CONFRONTO TRA DIVERSE ESPERIENZE

d) Assistenza domiciliare collaborazione con caregiver per la gestione domiciliare del processo di cura per persone non autosufficienti, al fine di prevenire l’incidentalità domestica.

e) Riconciliazione terapia farmacologica procedure per la riconciliazione della terapia farmacologica con attenzione a fattori che possono determinare un aumento del rischio di caduta:• assunzione di farmaci che influenzano lo stato di vigilanza,

l’equilibrio, la pressione arteriosa • politerapia e variazioni della posologia dei farmaci

CONFRONTO TRA DIVERSE ESPERIENZE

Cosa puoi fare per prevenire le cadute

MIGLIORA LA SICUREZZA IN CASA

Togli i tappeti

Metti scarpe chiuse

No vestaglie lunghe

Accendi una luce se è buio

Metti tappetini antiscivolo e maniglioni nella doccia del bagno

CONSIGLI

Controlla la vista

Non chiudere a chiave la porta del bagno

Non correre per andare al telefono

Non voltarti in fretta

Aspetta qualche minuto prima di alzarti dal letto

Tieni vicino il telefono

Ricorda al Medico i farmaci che stai prendendo se ne prendi più di 4

MUOVITI , MANTIENITI ATTIVO

Gruppi di cammino

Nuoto

Bicicletta

Ballo

Gruppi di Attività fisica Adattata (AFA)

BiellaThe “Empowering Hospital”

PRO.... MUOVIAMOCIPromotori: Aziende regionali aderenti alla RETE HPH della Regione Piemonte, SUISM,

CIPES, Associazioni di Cittadini e Pazienti.

Obiettivi: aumentare la popolazione fisicamente attiva, diffondere stili di vita salutari,

ridurre le cadute nella popolazione adulta e anziana.

Azioni:

Evento formativo teorico-pratico rivolto a referenti HPH, volontari associazioni

cittadini e pazienti affinché diventino moltiplicatori di salute, con particolare

attenzione a coloro che utilizzano i servizi sanitari e ai loro familiari.

Partecipazione attiva di cittadini e pazienti.

HPH and Age-Friendly Health CarePrevenzione delle cadute e del dolore cronico