Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio...

24
Nel giusto tempo umano Giace nel vento di profonda luce, l’amata del tempo delle colombe. Di me di acque di foglie, sola fra i vivi, o diletta, ragioni; e la nuda notte la tua voce consola di lucenti ardori e letizie. Ci deluse bellezza, e il dileguare d’ogni forma e memoria, il labile moto svelato agli affetti a specchio degli interni fulgori. Ma dal profondo tuo sangue, nel giusto tempo umano, rinasceremo senza dolore. Da Salvatore Quasimodo, Erato e Apollion, 1936

Transcript of Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio...

Page 1: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Nel giusto tempo umanoGiace nel vento di profonda luce,l’amata del tempo delle colombe.Di me di acque di foglie,sola fra i vivi, o diletta,ragioni; e la nuda nottela tua voce consoladi lucenti ardori e letizie.

Ci deluse bellezza, e il dileguared’ogni forma e memoria,il labile moto svelato agli affettia specchio degli interni fulgori.

Ma dal profondo tuo sangue,nel giusto tempo umano,rinasceremo senza dolore.

Da Salvatore Quasimodo, Erato e Apollion, 1936

Page 2: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

L’isola

A una proda ove sera era perenne

di anziane selve assorte, scese,

e s'inoltròe lo richiamò rumore di penne

ch'erasi sciolto dallo stridulo

batticuore dell'acqua torrida,e una larva (languiva

e rifioriva) vide;ritornato a salire vide

ch'era una ninfa e dormivaritta abbracciata a un olmo.

Page 3: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

In sé da simulacro a fiamma veraerrando, giunse a un prato ovel'ombra negli occhi s'addensavadelle vergini comesera appiè degli ulivi;distillavano i ramiuna pioggia pigra di dardi,qua pecore s'erano appisolatesotto il liscio tepore,altre brucavanola coltre luminosa;le mani del pastore erano un vetrolevigato da fioca febbre.

Giuseppe Ungaretti, L’isola in La fine di Crono, inSentimento del tempo

Page 4: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Fissità

Da me a quell'ombra in bilico tra fiume e mare

solo una striscia di esistenzain controluce dalla foce.Quell'uomo.

Rammenda reti, ritinteggia uno scafo.Cose che io non so fare. Nominarle appena.

Da me a lui nient'altro: una fissità.

Ogni eccedenza andata altrove. O spenta.

Vittorio Sereni, in Stella variabile, 12/9/1981

Page 5: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Felicità raggiunta

Felicità raggiunta, si camminaper te sul fil di lama.Agli occhi sei barlume che vacilla,al piede, teso ghiaccio che s'incrina;e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invasedi tristezza e le schiari, il tuo mattino

è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.Ma nulla paga il pianto del bambinoa cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale in Ossi di seppia in Ossi di seppia

Page 6: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Giardino autunnaleAl giardino spettrale al lauro mutode le verdi ghirlandea la terra autunnaleun ultimo saluto!A l’aride pendiciaspre arrossate nell’estremo soleconfusa di rumori rauchi grida la lontana vita:grida al morente soleche insanguina le aiole.S’intende una fanfarache straziante sale: il fiume sparene le arene dorate; nel silenziostanno le bianche statue a capo i pontivolte: e le cose già non sono più.E dal fondo silenzio come un corotenero e grandiososorge ed anela in alto al mio balcone:e in aroma d’alloroin aroma d’alloro acre languente,tra le statue immortali nel tramontoella m’appar, presente. Dino Campana, in Canti Orfici 1914

Page 7: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Questo giardino che nella mia figuratamente sembra volere aprire nuovi piccoliorizzonti alla mia gioia dopo la tempestadi ieri notte, questo giardino è biancoun poco e forse verde se lo voglio colorare ed attende che vi si metta piede, senzafascino la sua pacificità. Un angolo mortouna vita che scende senza volere il benein cantinati pieni di significato orache la morte stessa ha annunciato coni suoi travasi la sua importanza. E nel travaso un piccolo sogno insiste d’esserricordato - io sono la pace quasi gridae tu non ricordi le mie solenni spiaggie!Ma quieto è il giardino - paradiso per scherzodi fato, non è nulla quello che tu cerchifuori di me che sono la rinuncia, m’annunciada prima doloroso e poi cauto nel suocrearsi quel firmamento che cercavo.Amelia Rosselli, in Serie ospedaliera, 1969

Page 8: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Una sera come tanteUna sera come tante, e nuovamentenoi qui, chissà per quanto ancora, al nostrosettimo piano, dopo i soliti urlii bambini si sono addormentati,e dorme anche il cucciolo i cui escrementiun’altra volta nello studio abbiamo trovati.Lo batti col giornale, i suoi guaiti commenti.

Una sera come tante, e i miei proponimentiintatti, in apparenza, come annior sono, anzi più chiari, più concreti:scrivere versi cristiani in cui si mostriche mi distrusse ragazzo l’educazione dei preti;due ore almeno ogni giorno per me;basta con la bontà, qualche volta mentire.

Una sera come tante (quante ne resta a moriredi sere come questa?) e non tentato da nulla,dico dal sonno, dalla voglia di bere,o dall’angoscia futile che mi prendeva alle spalle,né dalle mie impiegatizie frustrazioni:mi ridomando, vorrei sapere,se un giorno sarò meno stanco, se illusioni

Page 9: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

siano le antiche speranze della salvezza;o se nel mio corpo vile io soffra naturalmentela sorte di ogni altro, non volgareletteratura ma vita che si piega nel suo vertice,senza né più virtù né giovinezza.Potremmo avere domani una vita più semplice?Ha un fine il nostro subire il presente?

Ma che si viva o si muoia è indifferente,se private persone senza storiasiamo, lettori di giornali, spettatoritelevisivi, utenti di servizi:dovremmo essere in molti, sbagliare in molti,in compagnia di molti sommare i nostri vizi,non questa grigia innocenza che inermi ci tiene

qui, dove il male è facile e inarrivabile il bene.È nostalgia di un futuro che mi estenua,ma poi d’un sorriso si appaga o di un come-se-fosse!Da quanti anni non vedo un fiume in piena?Da quanto in questa viltà ci assicurala nostra disciplina senza percosse?Da quanto ha nome bontà la paura?

Page 10: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Una sera come tante, ed è la mia vecchia imposturache dice: domani, domani… pur sapendo

che il nostro domani era già ieri da sempre.La verità chiedeva assai più semplici tempre.Ride il tranquillo despota che lo sa:mi numera fra i suoi lungo la strada che scendo.C’è più onore in tradire che in essere fedeli a metà.

Giovanni Giudici in La vita in versi, 1965

Page 11: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Sidereus nunciusHo visto Venere bicorneNavigare soave nel sereno.Ho visto valli e monti sulla LunaE Saturno trigeminoIo Galileo, primo fra gli umani;Quattro stelle aggirarsi intorno a Giove,E la Via Lattea scindersiIn legioni infinite di mondi nuovi.Ho visto, non creduto, macchie presagheInquinare la faccia del Sole.Quest’occhiale l’ho costruito io,Uomo dotto ma di mani sagaci:Io ne ho polito i vetri, io l’ho puntato al CieloCome si punterebbe una bombarda.Io sono stato che ho sfondato il CieloPrima che il Sole mi bruciasse gli occhi.

Page 12: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Prima che il Sole mi bruciasse gli occhiHo dovuto piegarmi a direChe non vedevo quello che vedevo.Colui che m’ha avvinto alla terraNon scatenava terremoti né folgori,Era di voce dimessa e piana,Aveva la faccia di ognuno.L’avvoltoio che mi rode ogni seraHa la faccia di ognuno.

11 aprile 1984 Primo Levi in Ad ora incerta

Page 13: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicurinelle vostre tiepide case,voi che trovate tornando a serail cibo caldo e visi amici:Considerate se questo è un uomoche lavora nel fango che non conosce paceche lotta per mezzo paneche muore per un si o per un no.Considerate se questa è una donna,senza capelli e senza nomesenza più forza di ricordarevuoti gli occhi e freddo il grembocome una rana d'inverno.Meditate che questo è stato:vi comando queste parole.Scolpitele nel vostro cuorestando in casa andando per via,coricandovi, alzandovi.Ripetetele ai vostri figli.O vi si sfaccia la casa,la malattia vi impedisca,i vostri nati torcano il viso da voi.Primo Levi in Se questo è un uomo, 1947

Page 14: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Verrà la notte e avrà i tuoi occhiVerrà la morte e avrà i tuoi occhi-questa morte che ci accompagnadal mattino alla sera, insonne,sorda, come un vecchio rimorsoo un vizio assurdo. I tuoi occhisaranno una vana parola,un grido taciuto, un silenzio.Così li vedi ogni mattinaquando su te sola ti pieghinello specchio. O cara speranza,quel giorno sapremo anche noiche sei la vita e sei il nulla.

Page 15: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Per tutti la morte ha uno sguardo.Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.Sarà come smettere un vizio,come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,come ascoltare un labbro chiuso.Scenderemo nel gorgo muti.In Cesare Pavese, Verrà la morte e avrà i

tuoi occhi, raccolta edita postuma nel 1951

Page 16: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

TriesteHo attraversato tutta la città.Poi ho salita un'erta,popolosa in principio, in là deserta,chiusa da un muricciolo:un cantuccio in cui solosiedo; e mi pare che dove esso terminatermini la città.

Trieste ha una scontrosagrazia. Se piace,è come un ragazzaccio aspro e vorace,con gli occhi azzurri e mani troppo grandiper regalare un fiore;come un amorecon gelosia.

Page 17: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua viascopro, se mena all'ingombrata spiaggia,o alla collina cui, sulla sassosacima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.Intornocircola ad ogni cosaun'aria strana, un'aria tormentosa,l'aria natia.

La mia città che in ogni parte è viva,ha il cantuccio a me fatto, alla mia vitapensosa e schiva.

In Umberto Saba, Trieste e una donna, 1912 poi Con imiei occhi, in Canzoniere,

Page 18: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Il canto popolareImprovviso il mille novecentocinquanta due passa sull'Italia:solo il popolo ne ha un sentimentovero: mai tolto al tempo, non l'abbagliala modernità, benché sempre il piùmoderno sia esso, il popolo, spantoin borghi, in rioni, con gioventùsempre nuove - nuove al vecchio canto –a ripetere ingenuo quello che fu.

Scotta il primo sole dolce dell'annosopra i portici delle cittadinedi provincia, sui paesi che sannoancora di nevi, sulle appenninichegreggi: nelle vetrine dei capoluoghii nuovi colori delle tele, i nuovivestiti come in limpidi roghidicono quanto oggi si rinnoviil mondo, che diverse gioie sfoghi...

Page 19: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Ah, noi che viviamo in una solagenerazione ogni generazionevissuta qui, in queste terre oraumiliate, non abbiamo nozionevera di chi è partecipe alla storiasolo per orale, magica esperienza;e vive puro, non oltre la memoriadella generazione in cui presenzadella vita è la sua vita perentoria.

Nella vita che è vita perché assuntanella nostra ragione e costruitaper il nostro passaggio - e ora giuntaa essere altra, oltre il nostro accanitodifenderla - aspetta - cantando supino,accampato nei nostri quartieria lui sconosciuti, e pronto finodalle più fresche e inanimate ère –il popolo: muta in lui l'uomo il destino.

Page 20: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

E se ci rivolgiamo a quel passatoch'è nostro privilegio, altre fiumanedi popolo ecco cantare: recuperatoè il nostro moto fin dalle cristianeorigini, ma resta indietro, immobile,quel canto. Si ripete uguale.Nelle sere non più torce ma globidi luce, e la periferia non parealtra, non altri i ragazzi nuovi...

Tra gli orti cupi, al pigro solicelloAdalbertos komis kurtis!, i ragazzinid'Ivrea gridano, e pei valloncellidi Toscana, con strilli di rondinini:Hor atorno fratt Helya! La santaviolenza sui rozzi cuori il clerocalca, rozzo, e li asserva a un'infanziaferoce nel feudo provinciale l'Imperoda Iddio imposto: e il popolo canta.

Page 21: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Un grande concerto di scalpellisul Campidoglio, sul nuovo Appennino,sui Comuni sbiancati dalle Alpi,suona, giganteggiando il travertinonel nuovo spazio in cui s'affrancal'Uomo: e il manovale Dov'andastàjersera... ripete con l'anima spantanel suo gotico mondo. Il mondo schiavitùresta nel popolo. E il popolo canta.

Apprende il borghese nascente lo Ça ira,e trepidi nel vento napoleonico,all'Inno dell'Albero della Libertà,tremano i nuovi colori delle nazioni.Ma, cane affamato, difende il bracciantei suoi padroni, ne canta la ferocia,Guagliune 'e mala vita! in branchiferoci. La libertà non ha voceper il popolo cane. E il popolo canta.

Page 22: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Ragazzo del popolo che canti,qui a Rebibbia sulla misera rivadell'Aniene la nuova canzonetta, vantiè vero, cantando, l'antica, la festivaleggerezza dei semplici. Ma qualedura certezza tu sollevi insiemed'imminente riscossa, in mezzo a ignarituguri e grattacieli, allegro semein cuore al triste mondo popolare.

Nella tua incoscienza è la coscienzache in te la storia vuole, questa storiail cui Uomo non ha più che la violenzadelle memorie, non la libera memoria...E ormai, forse, altra scelta non hache dare alla sua ansia di giustiziala forza della tua felicità,e alla luce di un tempo che iniziala luce di chi è ciò che non sa. In Pier Paolo Pasolini, Le ceneri di Gramsci, 1957

Page 23: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

La notte lava la mente

Poco dopo si è qui come sai bene,

fila d'anime lungo la cornice, chi pronto al balzo, chi quasi in catene.

Qualcuno sulla pagina del mare traccia un segno di vita, figge un punto.

Raramente qualche gabbiano appare.

In Mario Luzi, Onore del vero, 1957

Page 24: Nel giusto tempo umano Giace ragioni Ci deluse bellezza, e ... · sorge ed anela in alto al mio balcone: ... dico dal sonno, ... In Umberto Saba, Trieste e una donna , 1912 poi Con

Ora c'è la disadorna

In noi giungerà l'universo, quel silenzio frontale dove eravamogià stati

Ora c'è la disadorna e si compiono gli anni, a manciate, con ingegno di forbici e una boria che accosta al gas la bocca dura fino alla sua spina dove crede oppure i morti arrancano verso un campo che ha la testa cava e le miriadi si gettano nel battesimo per un soffio.

In Milo De Angelis, Millimetri, 1983