Nel 2016 era quinta, quest'anno al 3 posto, diet ro ... · per la qualit dei fiumi e dei tor- ......

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Associazione a delin- quere finalizzata alla commis- sione di frodi ai danni di compa- gnie di assicurazioni messe a se- gno dal febbraio del 2014 all’otto- bre del 2016, denunciando inci- denti stradali che in realtà non sarebbero mai avvenuti. Questi i reati ipotizzati dalla Procura di Sondrio dopo aver vagliato più di 40 “sinistri” che avrebbero fruttato 190mila euro di inden- nizzi non dovuti dalle compagnie di assicurazione , gabbate con la complicità di periti, carrozzieri e persino di un poliziotto (sospe- so dal servizio). E non a caso i reati ipotizzati dall’indagine che è giunta a con- clusione e che nei giorni scorsi Chiuro Una storia lunga 120 anni La festa alla “Nino Negri” Una storia lunga 120 anni, iniziata nel 1897, quando, insieme alla moglie Amelia Galli, iniziò a scriverla il suo “autore” principale Nino Negri, il cui nome è e rimane il segno distintivo della casa vinicola di Chiuro, che ieri ha celebrato l’ambizioso anniversario aprendo le porte al pubblico. In trecento hanno potuto degustare i vini, presentati negli spazi di via Ghibellini sotto la direzione di Casimiro Maule, che ha fatto gli onori di casa. LUCCHINI A PAGINA 28 sume una connotazione del tut- to particolare. La società è infatti il partner industriale individuato per l’operazione di creazione della nuova Multiutility del Nord che vede tra gli attori protagonisti l’Azienda energetica di Valtelli- na e Valchiavenna. BORTOLOTTI A PAGINA 26 Il caso Pendolari “ostaggio” di Trenord per ore SERVIZIO A PAGINA 30 Teglio Restyling per i giochi Parco rimesso a nuovo SERVIZIO A PAGINA 35 Grosio Natalina e Michele Vite da prima pagina GHILOTTI A PAGINA 33 Gordona Tutti in Val Bodengo Merito del canyoning SERVIZIO A PAGINA 37 Per essere raggiunti da un’ambulanza è ne- cessario scendere di qualche centinaio di metri fino alla strada principale, perché la via non viene rilevata dalle mappe dei navigatori in uso sui veicoli e nessun cartello ne indica il nome lungo tutto il percorso che raggiunge le case. La via Sirta a Cosio Valtellino è riportata negli indirizzi di quanti vi abitano o vi risie- dono nel tempo libero, ma di fatto non è riconosciuta. Un problema anche per ricevere pacchi tramite cor- riere. «Viviamo in un limbo – dicono gli abitanti –. Ci è successo di dover scendere di notte facendo segnali con una torcia elettrica per essere individuati dall’am- bulanza». ACQUISTAPACE A PAGINA 36 9 771590 588032 71128 di FRANCESCO ANFOSSI U na delle novità di questa campagna elettorale in vista delle politiche di marzo 2018 è costituita dalle cosiddette “fake news”, le false notizie che ammorbano la politica e la società, alimentando spesso e volentieri quell’odio già molto diffuso e praticato nel nostro Paese che è alla base della demagogia e del populismo. Più che di notizie false, si dovrebbe forse parlare di propaganda, anzi di “digital propaganda”, quell’attività pilotata attraverso Internet tesa a inventare notizie, o a distorcerle, per alimentare una credenza già molto diffusa, come già faceva il ministro della Propaganda di CONTINUA A PAGINA 23 IL RITORNO DEL CAVALIERE L’ETERNO UGUALE di ANDREA FERRARI F orse la cosa più geniale che Silvio Berlusconi ha detto da Fazio l’altra sera in televisione è che il futuro (se vincerà le elezioni) governo del centrodestra garantirà “il dentista gratuito a tutti”. Ricordate quando Berlusconi da presidente del Consiglio garantì le dentiere gratis a tutti i vecchietti? Ecco, siamo sempre su quella strada: farà storcere il naso agli intellettuali, regalerà battute acide ai vignettisti, ricorderà ai memori il famoso pacco di CONTINUA A PAGINA 23 Novate Mezzola «Tassa rifiuti esosa» La gente a Bresciadega paga quel che vuole PRATI A PAGINA 37 ha visto notificare 35 avvisi di garanzia, comprendono pure fal- si relativi ad atti pubblici redatti da pubblici ufficiali. MARSETTI A PAGINA 29 Filo di Seta «Altro che fake news, ne vedrete delle belle» dice il Movimento Sei Stelle Incidenti truffa: 35 gli indagati Falsi sinistri per incassare gli assegni - Pioggia di avvisi di garanzia dalla Procura ANNO 126 . NUMERO 328 • www.laprovinciadisondrio.it MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017 • EURO 1,30 LA CLASSIFICA DEL “SOLE 24 ORE” Qualità della vita Sondrio sale sul podio Nel 2016 era quinta, quest’anno è al 3° posto, dietro Belluno e Aosta. La provincia di Sondrio è una delle «capitali del buon vivere» in Italia, secondo l’indagine de “Il Sole 24Ore”. BETTINI A PAGINA 27 INSERTO INVERNO IN VALTELLINA NON C’È SOLO LA NEVE VERA FISOGNI ALLE PAGINE 7-22 LE BUFALE SUI SOCIAL FANNO MALE ALLA POLITICA A2A: in Valle distribuiti 47 milioni Quarantasette milioni di euro di ricchezza distribuita sul territorio nel 2016, 248 occu- pati in Valtellina e Valchiavenna, 3000 gigawatt di energia pro- dotta e 3 nuovi progetti di soste- nibilità realizzati sul territo- rio.Sono alcuni dei numeri del legame tra A2A e la Provincia contenuti nel bilancio di soste- nibilità di Valtellina-Valchia- venna che riassume, con fatti e cifre, gli impegni e i risultati ot- tenuti in campo ambientale, economico e sociale sul territo- rio. Un documento giunto alla sua seconda edizione per quanto ri- guarda la Valle, ma che con il suo messaggio forte di legame con Sondrio in questo frangente as- Sirta, via fantasma «Un vero incubo» /ygjpah1i0FVCJI2KCenqNnM48rbcdTXhy928vSXj7U=

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Associazione a delin-quere finalizzata alla commis-sione di frodi ai danni di compa-gnie di assicurazioni messe a se-gno dal febbraio del 2014 all’otto-

bre del 2016, denunciando inci-denti stradali che in realtà nonsarebbero mai avvenuti. Questii reati ipotizzati dalla Procura diSondrio dopo aver vagliato più

di 40 “sinistri” che avrebberofruttato 190mila euro di inden-nizzi non dovuti dalle compagniedi assicurazione , gabbate con lacomplicità di periti, carrozzieri

e persino di un poliziotto (sospe-so dal servizio). E non a caso i reati ipotizzatidall’indagine che è giunta a con-clusione e che nei giorni scorsi

ChiuroUna storia lunga 120 anniLa festa alla “Nino Negri”

Una storia lunga 120 anni, iniziata nel 1897, quando, insieme alla moglie Amelia Galli, iniziò a

scriverla il suo “autore” principale Nino Negri, il cui nome è e rimane il segno distintivo della

casa vinicola di Chiuro, che ieri ha celebrato l’ambizioso anniversario aprendo le porte al

pubblico. In trecento hanno potuto degustare i vini, presentati negli spazi di via Ghibellini

sotto la direzione di Casimiro Maule, che ha fatto gli onori di casa. LUCCHINI A PAGINA 28

sume una connotazione del tut-to particolare.

La società è infatti il partnerindustriale individuato perl’operazione di creazione dellanuova Multiutility del Nord chevede tra gli attori protagonistil’Azienda energetica di Valtelli-na e Valchiavenna. BORTOLOTTI A PAGINA 26

Il casoPendolari “ostaggio”di Trenord per oreSERVIZIO A PAGINA 30

TeglioRestyling per i giochiParco rimesso a nuovoSERVIZIO A PAGINA 35

GrosioNatalina e MicheleVite da prima paginaGHILOTTI A PAGINA 33

GordonaTutti in Val BodengoMerito del canyoningSERVIZIO A PAGINA 37

Per essere raggiunti da un’ambulanza è ne-cessario scendere di qualche centinaio di metri finoalla strada principale, perché la via non viene rilevatadalle mappe dei navigatori in uso sui veicoli e nessuncartello ne indica il nome lungo tutto il percorso cheraggiunge le case. La via Sirta a Cosio Valtellino è riportata negli indirizzi di quanti vi abitano o vi risie-dono nel tempo libero, ma di fatto non è riconosciuta.Un problema anche per ricevere pacchi tramite cor-riere. «Viviamo in un limbo – dicono gli abitanti –. Ciè successo di dover scendere di notte facendo segnalicon una torcia elettrica per essere individuati dall’am-bulanza». ACQUISTAPACE A PAGINA 369

771590

588032

71128

di FRANCESCO ANFOSSI

Una delle novità diquesta campagnaelettorale in vistadelle politiche di

marzo 2018 è costituita dalle cosiddette “fake news”, le false notizie che ammorbano la politica e la società, alimentando spesso e volentieri quell’odio già molto diffuso e praticato nel nostro Paese che è alla base della demagogia e del populismo.

Più che di notizie false, si dovrebbe forse parlare di propaganda, anzi di “digital propaganda”, quell’attività pilotata attraverso Internet tesa a inventare notizie, o a distorcerle, per alimentare una credenza già molto diffusa, come già faceva il ministro della Propaganda di CONTINUA A PAGINA 23

IL RITORNODEL CAVALIEREL’ETERNOUGUALEdi ANDREA FERRARI

Forse la cosa più genialeche Silvio Berlusconi hadetto da Fazio l’altrasera in televisione è che

il futuro (se vincerà le elezioni) governo del centrodestra garantirà “il dentista gratuito a tutti”. Ricordate quando Berlusconi da presidente del Consiglio garantì le dentiere gratis a tutti i vecchietti? Ecco, siamo sempre su quella strada: farà storcere il naso agli intellettuali, regalerà battute acide ai vignettisti, ricorderà ai memori il famoso pacco di CONTINUA A PAGINA 23

Novate Mezzola«Tassa rifiuti esosa»La gente a Bresciadegapaga quel che vuolePRATI A PAGINA 37

ha visto notificare 35 avvisi digaranzia, comprendono pure fal-si relativi ad atti pubblici redattida pubblici ufficiali.MARSETTI A PAGINA 29

Filo di Seta

«Altro che fake news, ne vedrete delle belle» dice il Movimento Sei Stelle

Incidenti truffa: 35 gli indagatiFalsi sinistri per incassare gli assegni - Pioggia di avvisi di garanzia dalla Procura

ANNO 126 . NUMERO 328 • www.laprovinciadisondrio.it MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017 • EURO 1,30

LA CLASSIFICA DEL “SOLE 24 ORE”

Qualità della vita Sondrio sale sul podioNel 2016 era quinta, quest’anno è al 3° posto, dietro Belluno

e Aosta. La provincia di Sondrio è una delle «capitali del buon

vivere» in Italia, secondo l’indagine de “Il Sole 24Ore”.

BETTINI A PAGINA 27

INSERTO

INVERNO IN VALTELLINA

NON C’È SOLO LA NEVE

VERA FISOGNI ALLE PAGINE 7-22

LE BUFALESUI SOCIALFANNO MALEALLA POLITICA

A2A: in Valle distribuiti 47 milioniQuarantasette milioni

di euro di ricchezza distribuitasul territorio nel 2016, 248 occu-pati in Valtellina e Valchiavenna,3000 gigawatt di energia pro-dotta e 3 nuovi progetti di soste-nibilità realizzati sul territo-

rio.Sono alcuni dei numeri dellegame tra A2A e la Provinciacontenuti nel bilancio di soste-nibilità di Valtellina-Valchia-venna che riassume, con fatti ecifre, gli impegni e i risultati ot-tenuti in campo ambientale,

economico e sociale sul territo-rio.

Un documento giunto alla suaseconda edizione per quanto ri-guarda la Valle, ma che con il suomessaggio forte di legame conSondrio in questo frangente as-

Sirta, via fantasma«Un vero incubo»

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LA PROVINCIA 25MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

Responsabilità ambientale ed energia«Impegno costante per la qualità dei fiumi»

«La produzione idro-elettrica è di per sé produzione di energia pulita che quindi fa-vorisce l’ambiente e a questo si aggiunge l’impegno costante per la qualità dei fiumi e dei tor-renti sui quali sono state fatte grandi sperimentazioni con oneri rilevanti». Introduce cosìRoberto Gianatti, il responsa-bile degli impianti di A2A, la parte del bilancio relativo alla responsabilità ambientale.

Una responsabilità che, co-me ricorda Gianatti, parte an-

che dalla fondamentale cono-scenza dei corsi d’acqua da un punto di vista scientifico.

Nel 2016 gli impianti idroe-lettrici di Valtellina e Mese hanno prodotto energia rinno-vabile per 3.036 milioni di chi-lowattora, pari al 72% della produzione idroelettrica di A2A, evitando l’emissione in at-mosfera di 1,6 milioni di ton-nellate di anidride carbonica. Atutela dell’integrità dei corpi idrici interessati e della fauna che li popola, A2A ha rilasciato

quest’anno 312 milioni di metricubi di acqua, per deflusso mi-nimo vitale.

In fatto di sostenibilità am-bientale e salvaguardia dei fiu-mi, Gianatti non si sottrae ad una riflessione su quanto acca-duto alla Mera, in Valchiaven-na, a causa della frana di Bondoscesa ad agosto e con un rischioancora incombente. «La stella polare che ha guidato le nostre azioni - dice in relazione alla di-ga di Villa - è sempre stata quel-la della tutela della sicurezza. Ci

siamo mossi in quella direzionedurante un evento così eccezio-nale. Adesso è difficile prevede-re come e quando potrà stac-carsi il versante instabile».

Infine, il responsabile degliimpianti ricorda che A2A è partner di Secam nell’impiantoper il recupero della frazione residua dei rifiuti solidi urbani dopo la raccolta differenziata diCedrasco. E nell’impianto sonostate trattate 44mila tonnellatedi pattume. M.Bor. Roberto Gianatti, Carlo Rabbi, Elisabetta Gatti FOTO GIANATTI

MONICA BORTOLOTTI

Quarantasette milioni di euro di ricchezza distribuita sul territorio nel 2016, 248 occu-pati in Valtellina e Valchiaven-na, 275mila chiamate al call cen-ter di A2A Energia che ha sede aSondrio con il 92,5% di clienti soddisfatti, 1,6 milioni di ton-nellate di anidride carbonica evitate grazie alla produzione idroelettrica e 3 nuovi progetti di sostenibilità realizzati sul ter-ritorio.

Sono alcuni dei numeri del le-game tra A2A e la provincia con-tenuti nel bilancio di sostenibi-lità di Valtellina-Valchiavenna che riassume, con fatti e cifre, gliimpegni e i risultati ottenuti in campo ambientale, economico e sociale sul territorio.

Partner industriale

Un documento giunto alla sua seconda edizione per quanto ri-guarda la Valle, ma che con il suomessaggio forte di legame con Sondrio in questo frangente as-sume una connotazione del tut-to particolare. La società è infat-ti il partner industriale indivi-

A2A e la Valtellina«Un legame che si consolida»Il punto. Presentata la seconda edizione del bilancio di sostenibilità per il territorio provincialeSono in tutto 47 i milioni di ricchezza distribuiti

duato per l’operazione di crea-zione della nuova Multiutility del Nord che vede tra gli attori protagonisti l’Azienda energeti-ca di Valtellina e Valchiavenna. Un’operazione sulla quale non più tardi di venerdì anche il con-siglio comunale di Sondrio (il capoluogo è socio di maggioran-za di Aevv) si è espresso favore-volmente - e all’unanimità -, masulla quale A2A, intanto, non in-tende sbilanciarsi. «L’indivi-duazione della nostra azienda come partner industriale è il ri-conoscimento del grande lavorosvolto sul territorio con traspa-renza e affidabilità - si limitano acommentare -. Crediamo che la Multiutility rappresenti un’op-portunità che i territori coinvol-ti devono saper cogliere». Oltre questo non si va e non resta che attendere l’evoluzione delle trattative che comunque do-vranno portare ad un primo step entro la fine di gennaio.

Scelta innovativa

Sul tavolo di A2A intanto, a di-sposizione di tutti, ci sono però inumeri del bilancio di sosteni-bilità suddivisi tra responsabili-tà economica, sociale ed am-bientale.

«Da quest’anno è obbligato-ria un’informativa su perfor-mance ambientali, economico esociali per tutte le aziende - spiega Anna Villari, responsabi-le Corporate identity e social re-sponsibility -, ma noi ancor pri-

ma abbiamo fatto la scelta inno-vativa di avviare nelle aree più importanti - e la provincia di Sondrio certamente lo è - la ren-dicontazione del singolo terri-torio».

Conti e occupazione

Dal punto di vista della respon-sabilità economica, nel 2016, A2A ha distribuito sul territoriocomplessivamente 47 milioni dieuro (il 41% tra canoni e conces-sioni), con 3,4 milioni spesi in forniture e servizi a favore di 42aziende locali, mentre gli inve-stimenti, mirati in particolare alsettore idroelettrico, per l’otti-mizzazione del deflusso mini-mo vitale e la manutenzione de-gli impianti, hanno raggiunto i 6milioni di euro.

Ricadute anche in terminioccupazionali dalla presenza dell’azienda in Valtellina e Val-chiavenna. Nel 2016 ci sono sta-te otto nuove assunzioni (7 un-der 30) che hanno portato a 248(il 19% al femminile) il numero dei collaboratori che lavorano nelle sedi territoriali del gruppo.Più di tremila i clienti di A2A Energia tra elettricità (3.052) e gas (23) in sessantacinque Co-muni della provincia «a dimo-strazione di una penetrazione complessiva sul territorio». Il call center di A2A Energia pre-sente a Sondrio ha risposto a 275mila chiamate, riscuotendo l’apprezzamento del 92,5% dei clienti.

n nMultiutility? Un’opportunità che i territori devono saper cogliere

Anna Villari e Roberto Corona FOTO GIANATTI

Alternanza scuola-lavoroProgetto per 25 all’Itis Mattei

Impegno economico,ma anche responsabilità so-ciale. C’è anche questo nel bi-lancio di A2A che riporta, ri-cordandolo, il contributo di-retto alle iniziative sociali,culturali, ambientali per unimporto complessivo di69mila euro.

Anche Fondazione Aem haconfermato il suo impegno, fi-nanziando altri progetti per27mila euro, tra i quali la rea-lizzazione della nuova sededella onlus “Il Gabbiano”, al-l’interno dell’ex-carcere di Ti-rano, e il tour a Bormio, Tirano

e Sondrio della mostra foto-grafica “Le cattedrali del-l’energia. Architettura, indu-stria e paesaggio nelle imma-gini di Francesco Radino”.

A questi impegni, vanno ag-giunti i 73mila euro spesi perrealizzare i tre progetti - tuttiportati a termine - selezionatidurante il forumAscolto diGrosio del 2016. Ovvero la Ci-clovia dell’Energia, il percorsopanoramico di ciclo-trekkingche collega gli impianti idroe-lettrici di A2A, inaugurato amaggio grazie alla collabora-zione del Cai e degli enti locali

- «un modo per valorizzare ilterritorio e le sue attività» -; la“Scuola energetica”, che hacoinvolto tre istituti tecnici: ilPinchetti di Tirano, il Da Vincidi Chiavenna e il Romegialli-Saraceno di Morbegno e, infi-ne, il progetto relativo all’al-ternanza scuola-lavoro che hacoinvolto 25 studenti dell’ItisMattei di Sondrio. In questocaso l’attività avrà una duratadi tre anni con numerose oredi formazione, curate dai ma-estri di mestiere e dalla Asso-ciazione volontari di Prote-zione civile A2A.

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26 Sondrio economiaLA PROVINCIA

MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

lorizzare qualcosa prima che vadaperso. Fin dal nostro insediamen-to nel 2013 abbiamo scelto di valo-rizzare le specificità dei territorilombardi, ricchi di storia, tradizio-ni, paesaggi e lingue che costitui-scono elementi identitari, così co-me i tesori enogastronomici cherendono unica la Lombardia». Ed

Flavio Bottoni, Cristina Cappellini e Luca Della Bitta

n nL’identità di un territorio è legata alla sua cultura alimentare

Il concorso

Orgoglio per esserestati fra i progetti ritenuti piùcreativi e inventivi dal punto divista digitale, ma anche un piz-zico di amarezza per aver per-so per un soffio il premio. Gliunici due progetti valtellinesi -“Alperubra” di Maurizio Bre-sesti di Teglio e “La sartoria inremoto” di Sartoria Rosalba diTalamona – selezionati fra i fi-nalisti a “Il coraggio di innova-re - Digital Award”, premiopromosso da Regione Lom-bardia, gestito da Unioncame-re Lombardia e realizzato inpartnership con “Meet the me-dia guru”, sono arrivati terzinelle categorie Design e Moda.

La cerimonia di proclama-zione dei vincitori si è tenuta aMilano nei giorni scorsi. I pro-getti vincitori sono stati sele-zionati dalla giuria e dal popo-lo del web che ha espresso lapropria preferenza votandosul sito www.ilcoraggiodinno-vare.it.

Per la provincia di Sondriofinalista era Maurizio Bresesticon il progetto “Alperubra” byBremawood che ha voluto rac-contare il territorio montanoattraverso un processo di fab-bricazione digitale. Partendodalla morfologia delle cimedella Valtellina, presa dallemappe di Google Maps, e mo-dificando i file con dei pro-grammi 3D è stato innescatoun processo di fabbricazionedigitale con il quale sono stateriprodotte porzioni di territo-rio in oggetti destinati alla ta-vola. La sartoria Rosalba haproposto, invece, “La sartoriain remoto” che prevede la pos-sibilità di creare abiti a distan-za grazie a un sistema integra-to di punti vendita dislocati inpiù parti del mondo e al portaleTailor’s cut. C.Cas.

Digital AwardPer la Valledue postisul podio

Il punto

Creval PiùFactorS.p.A., società interamentecontrollata da Credito Valtel-linese S.p.A., ha ottenuto daBanca d’Italia l’autorizzazio-ne allo svolgimento dell’atti-vità di concessione di finan-ziamenti nei confronti delpubblico ai sensi degli artico-li 106 e seguenti del D.Lgs. 1settembre 1993, n. 385(“TUB”). Creval PiùFactorverrà iscritta nell’Albo Unicodi cui all’art. 106 TUB una vol-ta completata l’iscrizione delnuovo statuto sociale nel Re-gistro delle Imprese di Mila-no.

La Società è stata costituitada Creval il 10 maggio 2017con l’obiettivo di svilupparel’attività di factoring pro-so-luto e pro-solvendo a favoredella clientela del Gruppobancario Credito Valtelline-se.

«L’iniziativa - sottolineanodall’istituto di credito - è coe-rente con gli obiettivi del Pia-no industriale 2018 – 2020relativamente all’ottimizza-zione e innovazione del mo-dello di servizio e consentiràdi rafforzare l’offerta desti-nata alle PMI, con effetti po-sitivi sul profilo della redditi-vità, grazie all’incrementodella componente dei ricavidi Gruppo, a basso assorbi-mento di capitale. Come in-cluso nelle proiezioni econo-miche – finanziarie del Pianoindustriale 2018 – 2020, siprevede che la start-up possaraggiungere nel 2020 un vo-lume di turnover superiore a1,5 miliardi di euro, con un ri-sultato netto della gestioneoperativa di circa 5,8 milionidi euro, un utile netto di circa2 milioni di euro e un out-standig stimato a circa a 0,7miliardi di euro».

“CrevalPiùFactor”L’ok di Bancad’Italia

L’iniziativa

La Cisl Scuola di Son-drio ha prorogato fino al 30novembre il termine per iscri-versi al corso di preparazioneal concorso per dirigenti sco-lastici, che il sindacato di viaBonfadini ha organizzato in-sieme ad altri partner e le cuilezioni si terranno a Milano.Da inoltrare online l’iscrizio-ne, che deve essere sottoscrit-ta utilizzando la “Carta del do-cente”, attraverso cui accede-re alla piattaforma S.O.F.I.Aal l ’ in dirizzo h tt p: //www.istruzione.it/pdgf/. Unavolta entrati, basta cercare nelcatalogo all’home-page la pa-rola “Uciim”, e selezionarel’iniziativa “Corso di prepara-zione al concorso a dirigentescolastico”. Complessiva-mente il corso, che inizieràcon la prima lezione sabato 2dicembre, si articola in 50ore. D.Luc.

ha aggiunto: «La storia delle co-munità che hanno tramandato determinati valori, i saper fare, lepreparazioni dei prodotti tipici, imodi di vivere la convivialità sonoil nostro filo conduttore».

L’assessore ha ricordato i pro-getti messi in campo, come la “Fe-sta de lo Pan ner” l’iniziativa che,giunta alla sua seconda edizione,ha permesso di far rivivere antichiforni della Valtellina e della Valca-monica, ma anche in Val d’Aostae in Piemonte, in cui sono stati cotti pani di segale, simbolo di sto-ria e tradizione.

Riconoscimento meritato

A sottolineare il peso della seratail parterre di autorità presenti, dalprefetto Giuseppe Mario Scalia alquestore Gerardo Acquaviva, dalneo comandante provinciale deiCarabinieri Emanuele De Ciuceisal presidente della Provincia LucaDella Bitta, dal sindaco di Teglio Elio Moretti al presidente del PoloPoschiavo Cassiano Luminati.

«Appoggiamo l’iniziativa dellaRegione, perché crediamo la dietaalpina, nel nostro caso incentratasul grano saraceno, meriti un va-sto riconoscimento», ha detto Bottoni, mentre proprio Giancar-la Maestroni dell’associazione diproduttori di grano saraceno e ce-reali alpini di Teglio ha propostoun excursus storico sul saraceno.

ne sta seguendo per raggiungerel’importante obiettivo. «Stiamo lavorando insieme ad altri partnereuropei, in pratica gli Stati che compongono la macro regione al-pina, per porre le basi per questacandidatura - ha detto -. Siamo partiti nel periodo pre-Expo, vistoche il tema era il cibo, con progettiche valorizzassero le tradizioni alimentari alpina. Ricordo il pro-getto con il Cantone dei Grigionie, in particolare, con la Valpo-schiavo. Ai fini della candidaturadel patrimonio alimentare alpinopuntiamo sul programma AlpineSpace che comprende 14 partner,da cui dovrebbe uscire un lavorocomune».

Cappellini è consapevole che itempi fra presentazione e procla-mazione saranno lunghi, ma «giàil fatto che si avvii il processo di candidatura accende i riflettori sul territorio, consentendo di va-

TEGLIO

CLARA CASTOLDI

«L’identità di un territo-rio è legata alla sua cultura alimen-tare, un tema molto sentito dallepopolazioni alpine. Dietro un piatto ci sono i valori del territorioe quello che una comunità sa fa-re». Lo ha affermato con convin-zione Cristina Cappellini, asses-sore alle Culture, Identità e Auto-nomie della Regione Lombardiaa Teglio, ospite dell’Accademia delpizzocchero per parlare della can-didatura della dieta alpina a Patri-monio immateriale dell’Umanità.

Percorso articolato

Davanti ad un piatto di pizzocche-ri, che rappresentano l’apice dellacucina valtellinese e tellina in par-ticolare, Cappellini - presentata dalla giornalista Rai Daniela Cuz-zolin - ha raccontato al ristoranteBellavista il percorso che la Regio-

La dieta alpinaall’UnescoIter già avviato

DirigentiscolasticiProrogaper il corso

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LA PROVINCIA 27MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

Tema posizione

Tema posizione Tema posizione Tema posizione Tema posizione

Ricchezza e consumi

Lavoro e innovazione

Ambiente e servizi

Demografia e società

Giustizia e sicurezza

Cultura e tempo libero

Pil pro capite

Importo pensioni

SONDRIOPOSIZIONE 3

Qualità della vita

4

75

1

7

4

42

30

59

Depositi bancari

Canoni di locazione

Beni durevoli

Protesti pro capite

Acquisti online

Imprese registrate

Tasso di occupazione

Impieghi su depositi

Quota export su Pil

Startup innovative

47

16

1

97

27

72

74

100

6

45

Gap retributivo di genere

Tasso disoccupaz. giovani

Ecosistema urbano

Emigrazione ospedaliera

Spesa sociale procapite

Sportelli+pos attivi

Spesa in farmaci

Consumo di suolo

Banda larga

Densità demografica

16

2

56

1

54

6

95

10

81

25

Tasso di natalità

Indice vecchiaia

Saldo migratorio interno

Laureati

Acquisizione cittadinanza

Numero medio anni di studio

Rapine

Truffe e frodi informatiche

Scippi e borseggi

Furti in abitazione

46

99

15

60

8

66

7

3

30

49

Furti di autovetture

Cause over 3 anni

Indice litigiosità

Librerie

Sale cinematografiche

Ristoranti e bar

Numero spettacoli

Indice sportività

Spesa viaggiatori stranieri

Onlus iscritte all’anagrafe

4

20

5

37

75

29

44

46

47

33

scivolano in classifica su culturae tempo libero, con il posto nu-mero 42, ma anche in tema di la-voro e innovazione. Qui la pro-vincia si posiziona complessiva-mente al posto 75, ma risulta fra ifanalini di coda per le start-up innovative: è centesima. Altra nota dolente la diffusione della banda larga, posizione 95, anchese in questo campo la situazioneè destinata a migliorare a breve, visto che «in Valle stanno par-tendo gli interventi per il poten-ziamento della copertura con fi-bra ottica», come ricorda Della Bitta. «Bisogna continuare nel-l’impegno e lavorare sull’inno-vazione – rimarca il presidente -,sarà importante aprirsi, con-frontarsi con altre realtà». Per intanto, Sondrio si piazza piut-tosto bene nelle classifiche sul tasso di disoccupazione, venti-settesimo posto per il dato gene-rale e venticinquesimo per la fa-scia 15-19 anni, mentre slitta nella seconda metà della gra-duatoria per quote di export ri-spetto al Pil e di investimenti.

Nel macro-settore relativo aricchezza e consumi spiccano invece il sesto posto nazionale per depositi bancari, 29mila eu-ro pro capite in media, e il prima-to in Italia per acquisti via e-commerce. Sondrio si trova in-vece a metà classifica per costi

degli affitti e spese delle famiglieper beni durevoli, mentre risul-ta trentesima per Pil pro capite. Il primato su ambiente e servizi,poi, nasce da ottimi parametri sul consumo di suolo e sull’emi-grazione ospedaliera, mentre in tema di demografia Sondrio si trova a metà classifica per indicedi vecchiaia e agli ultimi posti per laureati ogni mille residenti.

«Territorio speciale»

Terzo posto complessivo, dun-que, e Della Bitta non nasconde la soddisfazione: « I valtellinesi ed i valchiavennaschi amano la propria terra e sono consapevolidi vivere un territorio davvero speciale - rimarca -. Questo rico-noscimento ci riempie di orgo-glio e conferma l’impegno e la passione che mettiamo ogni giorno. Voglio ringraziare in particolare tutti i nostri sindaci e gli amministratori, volontari ogni giorno in trincea per dare sviluppo e benessere ai cittadini,le nostre imprese che hanno te-nuto duro in questi tempi diffi-cili e non hanno rinnegato il le-game con il territorio».

E secondo il presidente il ri-sultato «ribadisce il ruolo del-l’ente Provincia» e porta ancora «maggior valore per il percorso di maggiore autonomia condivi-so con Regione Lombardia».

FRANCESCA BETTINI

Nel 2016 era quinta, quest’anno sale al terzo posto, sul podio con Belluno - la vinci-trice - e Aosta.

La provincia di Sondrio è unadelle «capitali del buon vivere» in Italia, secondo la classifica pubblicata ieri dal quotidiano economico “Il Sole 24Ore”.

L’analisi dei settori

Un terzo posto conquistato da-vanti a Bolzano e Trento, realtà alle quali da queste parti spesso si guarda con un po’ di invidia,

ma pure a Trieste e Verbania, tanto che l’analisi del “Sole” si sofferma proprio sul primato delle Alpi.

Un elemento significativo,secondo il presidente della Pro-vincia Luca Della Bitta: «In molti in questi anni hanno pen-sato alla montagna come ad un territorio in ritardo, nelle retro-vie - commenta -, invece la mon-tagna si dimostra all’avanguar-dia della qualità della vita e que-sto deve tradursi in scelte politi-che e legislative che mettano al centro i nostri territori».

Come ogni anno, a comporrela graduatoria sono 42 indicato-ri suddivisi in sei macro-settori: ricchezza, lavoro e innovazione, ambiente e servizi, demografia esocietà, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. La pro-vincia conquista i punteggi più alti su ambiente e servizi, setto-re in cui è prima in Italia, ma “viaggia” molto bene anche nel-le graduatorie per ricchezza e si-curezza. Valtellina e Valchia-venna sono nella top ten nazio-nale anche per il macro-settore “demografia e società”, mentre

Qualità della vitaLe Alpi primeggianoSondrio sul podioLa classifica. Valtellina e Valchiavenna al terzo posto dietro soltanto alle province di Belluno ed AostaDella Bitta: «La montagna si dimostra all’avanguardia»

Il dettaglio

Teatro Socialeil contributodel capoluogo

«Il primato su ambiente e servizi è

particolarmente importante,

perché segnala l’alta qualità delle

prestazioni date ai cittadini. Ci

sono ambiti che non dipendono

dagli enti locali, ma in questi campi

le amministrazioni possono fare la

loro parte». A rimarcarlo è il sinda-

co di Sondrio Alcide Molteni, che ha

accolto con soddisfazione i dati

della classifica pubblicata ieri dal

quotidiano “Il Sole 24Ore” in tema

di qualità della vita nelle province

italiane. Sui punteggi complessivi

dei vari territori i capoluoghi

hanno il loro peso, segnala l’indagi-

ne del “Sole”, e non soltanto per

l’inserimento dei dati dell’analisi di

“Ecosistema urbano” di Legam-

biente. E secondo Molteni c’è un

elemento in cui Sondrio negli

ultimi anni ha segnato un forte

miglioramento: «Sul tema della

cultura e del tempo libero – rimar-

ca – con l’apertura del Teatro

Sociale la città ha sicuramente dato

un contributo rilevante sui nume-

ri». F.BET.

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

Ci saranno riflessi anche sullasezione penale , diretta da Pie-tro Della Pona che perderà ilgiudice Barbara Licitra (isuoi processi saranno portatiavanti dal giudice onorarioBarbara Della Nave) desti-nata a formare il collegio delcivile assieme al giudice del la-voro Fabrizio Fanfarillo (cheprovvisoriamente si occuperàanche di fallimentare) e al pre-sidente del Tribunale GiorgioBarbuto. Da maggio 2018, ar-riveranno 4 nuovi giudici, unodei quali finirà al penale. Ma,come detto, i tempi tecnici po-trebbero comportare un ral-lentamento della macchinaoperativa per almeno cinquemesi. Ad essere ottimisti. Antonia Marsetti

blicherà i termini del trasferi-mento (in gergo tecnico “tra-mutamento”) di ben quattrogiudici, tutti della sezione civi-le. In realtà Claudia Marra sene è già andata e presto la se-guiranno Luca Giani, MartaPaganini e Marco Quatrida.Saranno sostituiti da magi-strati ordinari alla loro primaesperienza, attualmente im-pegnati nel tirocinio che siconcluderà nella primaveraprossima. Questo significa chesino a settembre 2018 (calco-lando il loro arrivo a maggio,l’organizzazione del lavoro, leferie e quant’altro) la sezionecivile sarà in stallo. Le emer-genze verranno garantite, ov-vio, e il ruolo civile verrà ridi-stribuito sui giudici onorari.

non abbiamo una delinquenzadiffusa. E quella che viene dafuori è molto contenuta e con-trastata. Prevenzione e inda-gini sono i fronti che vedonoimpegnate tutte le forze del-l’ordine che grazie ad un siner-gico coordinamento della Pre-fettura qui riescono a dare ilmassimo», sottolinea il que-store.

Pochi - è vero - i reati gravi(le rapine sono nell’ordine di10 ogni 100mila abitanti, con-

solo per il numero di reati - incalo anche del 40% come per ifurti (crescono invece quellisulla violenza, ma qui occorre-rebbe aprire una parentesisulla “tolleranza zero” e quin-di sull’aumentata propensio-ne alla denuncia, merito anchedelle campagne di informazio-ne che abbiamo varato)-, o perle tipologie dei crimini com-messi, è soprattutto che qui vi-ge una forte coscienza civica,superiore alla media, e quindi

«Stupisce ma non piùdi tanto la classifica de “Il So-le” e soprattutto ci spinge a fa-re di più e meglio. Però, devoammetterlo - è una grandesoddisfazione per noi e per inostri uomini che ci mettonol’anima».

Il questore Gerardo Ac-quaviva commenta così i datiapparsi sul quotidiano econo-mico che “premiano” anchequest’anno la provincia diSondrio. «Le ragioni? Non è

Reati in calo e meno graviMa la giustizia “frena”

tro le 115 di Milano, penultimain classifica chiusa da Napoli),ancora meno sono i furti inabitazione: parliamo di quasi36 ogni 100 mila abitanti con-tro gli 873 di Milano.

Anche sul versante giustiziale cose vanno bene. Benissi-mo: Sondrio 37 esima su 110 inquanto a cause penali penden-ti da più di 3 anni ed è addirit-tura quarta come indice di liti-giosità: le nuove cause a ruolonel 2016 non vanno oltre le485 ogni 100mila abitanti.

Ma la fotografia immortala-ta quest’anno dal quotidianoeconomico, potrebbe prestosbiadirsi per diventare un lon-tano ricordo. Tra pochi giorni- per la precisione il 30 novem-bre - la gazzetta ufficiale pub-

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28 SondrioLA PROVINCIA

MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

ta, del presidente del Bim Alan Vaninetti e del presidente di Ersaf Elisabetta Parravicini: a presiedere questo primo mo-mento, Bruno Di Giacomo Russo direttore dell’Osservato-rio sulla Valtellina. Seguiranno due lezioni magistrali che avranno come filo conduttore iltema “Amicizia, generatività e promozione sociale”: alle 9,30 a prendere la parola sarà il teolo-go e biblista Patrizio Rota Sca-labrini che parlerà delle “Pro-spettive bibliche sul dono del-l’amicizia”; poi alle 11,30 a salirein cattedra sarà il professor Ma-rio Garbellini, papà di Lisa, cheintratterrà la platea sul tema “Formazione psicosociale di un imprenditore pedagogico: l’esempio di Vittorino Chizzoli-ni”. «Abbiamo voluto organiz-zare un evento - ha sottolineatoDi Giacomo Russo - che possa spaziare su diversi ambiti e temivisto che Lisa era una persona speciale, ricca di interessi e pas-sioni e che amava la ricerca e la montagna». «In questi cinque anni - sottolinea Mario Garbel-lini - ho visto realizzati molti deisogni di Lisa: per noi è naturale fare riferimento al culto del-l’amicizia, visto che le sue amici-zie prendono corpo e durano comunque nel tempo». G.Mai.

L’iniziativaAppuntamento venerdì

dalle 9: interventi

e premiazione

degli studenti

Appuntamento vener-dì a partire dalle 9 alla sala con-siliare di palazzo Muzio con la quinta giornata di studi in ricor-do di Lisa Garbellini, ragazza sondriese scomparsa nell’estatedi alcuni anni fa a seguito di un incidente stradale. L’iniziativa, organizzata dall’Osservatorio sulla Valtellina, dalla cooperati-va sociale Ippogrifo e dall’asso-ciazione Asma con il contributodi Ersaf, Bim, Cisl, Credito Val-tellinese e Banca Popolare di Sondrio sarà l’occasione per proclamare i vincitori del pre-mio di laurea dedicato proprio alla memoria di Lisa Garbellini: la premiazione delle tesi e degli studenti scelti dalla commissio-ne giudicante avverrà alle 10,30,mentre un “abstract” di tutte le tesi partecipanti al “concorso” verrà pubblicato sulla rivista “Percorsi Valtellinesi”. La gior-nata di studi dedicata a Lisa Gar-bellini si aprirà alle 9 con i salutidel Prefetto Giuseppe Mario Scalia, del sindaco di Sondrio Alcide Molteni, del presidente della Provincia Luca Della Bit-

CHIURO

DANIELA LUCCHINI

Una storia lunga 120anni, iniziata nel 1897, quando,insieme alla moglie AmeliaGalli, iniziò a scriverla il suo“autore” principale Nino Ne-gri, il cui nome è e rimane il se-gno distintivo della casa vini-cola di Chiuro, che ieri ha cele-brato l’ambizioso anniversarioaprendo le porte al pubblico.

Clienti, vigneron e autorità

In trecento tra clienti e vigne-ron valtellinesi, autorità e rap-presentanti delle istituzioni edelle forze dell’ordine, hannopotuto degustare la produzio-ne “Nino Negri”, una trentinadi vini, presentati negli spazi divia Ghibellini sotto la direzio-ne di Casimiro Maule, che hafatto gli onori di casa.

Dalla sala accoglienza allasala diplomi, dalle cantine allasala di rappresentanza, sette lepostazioni di degustazione deltour guidato, oltre a tre semi-nari sul terroir - il rapporto chelega un vitigno al microclima ealle caratteristiche mineralidel suolo in cui è coltivato -della Valtellina: primo semi-nario su “Le variabili meteoro-logiche: vento, sole e impor-tanza dell’esposizione e del-l’altitudine”, il secondo dedi-cato a “Tradizione e innova-zione: il mercato e la tradizio-ne”, infine “La tipologia delterreno: granito e scisto, gene-si e abbinamento ai piatti”.

Cibo e vino, rapporto tanto

Giornata di brindisi e visite nelle cantine Nino Negri di Chiuro ieri FOTO GIANATTI

Nino Negri, in alto i calici per i 120 anniLa festa. Cantine aperte e grande partecipazione ieri alle iniziative per il traguardo della casa vinicola di ChiuroCasimiro Maule: «I punti di forza sono i nostri conferenti e le posizioni dei vigneti, nelle zone più prestigiose»

importante quanto delicato,«perché il nostro vino ha ca-ratteristiche particolari, dovu-te da quella spigolosità datadal tannino, che dà sì forza alvino di vivere per dieci anni,ma che deve essere abbinato algiusto piatto, per esaltarne laqualità» dice Maule, che è di-ventato uno dei co-autori diquesta storia ultrasecolare -«dopo lo storico fondatore Ni-no Negri, subentrò in aziendail figlio Carlo, da tutti chiamatoCarluccio, che fu il mio mae-stro» -, che va avanti, nel segnodel miglioramento.

I punti di forza

Sempre e comunque: «Non bi-sogna mai accontentarsi - so-stiene Maule, da 46 anni inazienda - C’è ancora spazio permigliorare la qualità: dobbia-mo investire nelle sotto-zo-ne», quindi sui Sassella, Gru-mello e Inferno.

Due sono, secondo Maule, ipunti di forza dell’azienda: «Si-curamente i nostri conferenti,riuniti nella cooperativa Vivas,con i quali dal 1988 abbiamo unrapporto di dialogo e concre-tezza: loro lavorano bene e noi

garantiamo il ritiro delle uve eil giusto pagamento». Secondopunto di forza, «indubbiamen-te le posizioni dei nostri vigne-ti, nelle zone più prestigiose -Castel Grumello, la Fracia el’Inferno centrale tra Poggi Al-to e Poggi Basso - La zona è si-nonimo anche di qualità: sonoi vigneti meglio esposti». Ter-razzamenti, dai quali nasce an-che il vino di bandiera della“Nino Negri”, il “5 Stelle Sfur-sat di Valtellina Docg”, checontinua a mietere consensi. Epremi: l’ultimo in ordine cro-nologico, lo scorso agosto “TheWineHunter Award 2017” aMerano. Un’eccellenza, prota-gonista anche nelle più presti-giose vetrine a livello mondia-le, quale ad esempio “WineSpectator’s Critics’ ChoiceAward” a New York lo scorsoottobre.

Un’azienda, la “Nino Negri”,conosciuta nel mondo, ma checon il suo territorio ha unostretto legame, che custodiscegelosamente e costruisce pas-so dopo passo. Basti pensare alprogetto “Sciur”, che la casa vi-nicola da anni ha iniziato incollaborazione con il Politec-nico di Milano e la partecipa-zione attiva dei giovani stu-denti dell’indirizzo Edile delPolo di formazione professio-nale Valtellina (Pfp), «un pro-getto che porteremo avanticonvinti della sua validità»,con un rammarico, «mi aspet-tavo maggior interesse e parte-cipazione delle istituzioni».

n nAvanti col progetto “Sciur”, ma ci aspettavamo più interesse dalle istituzioni

Una trentina i vini presentati in occasione dei festeggiamenti GIANATTI

del 1987 creò parecchio proble-mi e «potrebbe crearne ancora, se non si tenesse l’alveo sgom-bro da erbacce e sterpaglie che naturalmente, col tempo, cre-scono», dice Anastasia Cal-dirola, volontaria del gruppo antincendio boschivo di Lanza-da. Anastasia è l’unica donna presente nel gruppo antincen-dio: «Vi faccio parte da quasi set-te anni e voglio ringraziarli tuttiper avermi offerto - e per offrir-mi tuttora - l’occasione di fare questo lavoro; anzi, più che la-voro, si tratta di un impegno che

L’iniziativaA Lanzada alpini e membri

dell’antincendio boschivo

non si sono tirati indietro

E ora cercano nuove leve

Un sabato decisamen-te “alternativo” a Lanzada. Due gruppi di volontari - Alpini e an-tincendio boschivo - si sono al-zati di buon mattino per darsi dafare a ripulire il letto del torren-te Spini, nella omonima località.Un torrente - attualmente in secca - che durante l’alluvione

Giornata di studiper ricordare Lisa

serve per aiutare il paese dove vivo. A volte, si tende ad evitare di fare qualcosa di buono per la comunità trincerandosi dietro la tipica scusa del “non ho tem-po”; invece, penso che il tempo lo si possa trovare, basta avere lavolontà di farlo. La pigrizia non deve essere la scusa per evitare lavori che possono essere utili per l’ambiente in cui viviamo. È bello quello che faccio: rastrellole erbacce, sposto i rovi, li am-monticchio e, mentre lo faccio, mi ritrovo a parlare con la natu-ra. È un’attività appagante. Fa piacere vedere l’alveo di un tor-rente pulito e ordinato. Le mon-tagne e i boschi mi proteggono, senza chiedere nulla in cambio; ma vogliono rispetto». Come tutti i gruppi di volontari, anchel’antincendio boschivo di Lan-zada è sempre in cerca di nuovi membri, possibilmente di gio-vane età. «Per questa ragione, recentemente siamo stati an-che all’asilo di Lanzada per spie-gare ai più piccoli chi siamo e co-sa facciamo; soprattutto, abbia-mo cercato di spiegare loro che non c’è età per fare volontariato,si può iniziare fin da piccoli. An-che loro - nel loro piccolo - pos-sono contribuire a mantenere pulito l’ambiente in cui vivono. Mi piacerebbe essere fonte d’ispirazione per i giovani della nostra valle, per far venire loro voglia di diventare più attivi nei confronti della natura che li cir-conda; e poi, visto che sono l’unica donna presente, mi pia-cerebbe che la quota rosa del gruppo aumentasse». R.Rov.

Volontari all’operaRipulito il lettodel torrente Spini

I volontari che hanno partecipato all’iniziativa

Casimiro Maule

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LA PROVINCIA

Sondrio 29MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

ANTONIA MARSETTI

Associazione a delin-quere finalizzata alla commis-sione di frodi ai danni di compa-gnie di assicurazioni messe a se-gno dal febbraio del 2014 all’ot-tobre del 2016, denunciando in-cidenti stradali che in realtà non sarebbero mai avvenuti. Oltre 40 episodi e 35 persone indagate per un presunto “bot-tino” di 190mila euro. Questa lacifra degli indennizzi richiesti alle compagnie di assicurazionecon la complicità di periti, car-rozzieri e persino di un poliziot-to (sospeso dal servizio).

E non a caso i reati ipotizzatidall’indagine che è giunta a con-clusione comprendono pure falsi relativi ad atti pubblici re-datti da pubblici ufficiali (e c’è anche la simulazione di reato).

Sette le misure cautelari cheall’epoca furono prese dal giudi-ce Fabio Giorgi. Obbligo di di-mora per l’agente della volante Gaspare Aiello, (1969, nato a Cosenza ma residente a Son-drio); Giorgio Salini, perito as-sicurativo (Sondrio, 1965), so-cio dello “Studio infortunistica stradale di Ciocca Giuseppe, Sa-

Incidenti stradaliin odor di truffaIndagine conclusaLa Procura. Sarebbero 40 i sinistri denunciatiper i quali le assicurazioni hanno pagato 190mila euro Notificati gli avvisi di garanzia. Al via gli interrogatori

lini Pietro &C”; Alessandro Varisto, legale rappresentante della Proteus Srl (1988) e del bergamasco Aleardo Brignoli (1951).

La misura dei domiciliari fuinvece adottata per le presunte menti dell’associazione a delin-quere: il carrozziere valtelline-se Umberto Varisto del ’63 (padre di Alessandro) e per l’al-tro bergamasco coinvolto nelle indagini, Corrado Coan, classe’68. Un altro carrozziere del Sondriese, Sergio Bernardini, del ’62, ha invece dovuto rispet-tare l’obbligo di firma. Nessun provvedimento invece per il di-rettore tecnico Michele Ber-nardini (1966 Poggiridenti).

Una lunga inchiesta

Tutto ha avuto inizio dalla com-pravendita di un’Audi A5 da parte della Proteus, società di Alessandro Varisto, ma di fatto gestita dal padre Umberto. Prezzo dell’acquisto: 500 euro. L’auto in questione risultava es-sere stata incendiata a Milano il23 luglio del 2014.

Il 17 marzo dell’anno dopo fuvenduta per mille euro alla EsseImmobil di Sondrio - che fa ca-po al bergamasco Aleardo Bri-gnoli, braccio destro di CorradoCoan - e due mesi dopo fu riven-duta per 10mila e 500 euro alla B&B, riconducibile sempre al Coan. Nell’ottobre di quell’an-no, l’auto fu dichiarata rubata. Durante le indagini di rito, la polizia chiese all’ultimo pro-prietario copia delle chiavi, ma

quelle che il Brignoli consegnò agli agenti risultarono in realtà essere di un’Audi Q5 rubata a Tortona. Gli agenti si insospet-tirono e scavarono a fondo: l’Au-di A5 risultò essere stata coin-volta in un incidente e il condu-cente alla guida quel giorno a sua volta era finito in un altro sinistro e via di questo passo. Sul tavolo degli agenti della po-lizia giudiziaria cominciarono ad accumularsi pratiche di inci-denti automobilistici che ripor-tavano sempre alle stesse socie-tà, alla stessa carrozzeria e spes-so ai medesimi conducenti che a volte - addirittura- figuravanolegati da amicizia, oppure si tro-vavano a chilometri di distanza da dove hanno dichiarato di tro-varsi.

I tabulati telefonici

Proprio Gaspare Aiello, duran-te un periodo di congedo, nel-l’ennesimo incidente capitato-gli, figurava presente a Sondrio,mentre dall’esame dei tabulati ilsuo telefono era “agganciato” a una cella di Cosenza. A proposi-to di telefoni. Nelle 10mila e 600pagine dell’inchiesta sono finitianche i tabulati dei telefoni dai quali risulta che spesso prima e anche dopo l’incidente inter-correvano telefonate che per i magistrati altro non erano che gli “accordi” per la messinsce-na. I mezzi finivano quasi sem-pre alla carrozzeria “Paradiso del veicolo” di Caiolo. Ottenuto il via libera per la liquidazione non restava che incassare.

L’inchiesta tra meno di un mese sarà sulla scrivania del Gip

Ben 35 le persone indagateOra potranno dire la loro

Se sette sono le per-sone che avrebbero messo inpiedi e partecipato all’orga-nizzazione criminale, in real-tà sono 35 i nomi finiti nel-l’inchiesta. Cittadini che - adetta degli inquirenti - si sa-rebbero prestati (da capire sevolontariamente o meno) al-le truffe inanellate ai dannidelle compagnie di assicura-zione.

Persone che ora avrannomodo e tempo di chiedereagli inquirenti di essereascoltati per dare la loro ver-sione dei fatti e per forniretutte le spiegazioni del caso.

Il lungo elenco si apre conil nome di Nicholas Cianfa-nelli (1988, residente a Son-drio); seguito da: AndreaLanzi (1991 di Piateda); An-drea Bonomelli (1981, resi-dente in provincia di Berga-mo); Gianluca Maria Schneu-wly (1990, Milano); Domeni-co Melè (1959 Castione An-devenno); Paolo Gianoncelli(1970, Tresivio); Catia Pe-dretta (1975, Morbegno); Vit-torio Renato De Marzi (1980Sondrio), Mattia Dusci (1982Torre Santa Maria); GiovanniTognoli (1966 Delebio); Enri-co Baldini (1960 Montagna in

Valtellina); Stefano D’Alpaos(1967 Sondrio); Antonio Bo-cola (1972, residente a SestoSan Giovanni)Marco Pensa (1974, Traona); Antonio Pensa(1947 Traona); Giorgio DiStefano (1973 Lecco); MariaPia Gianelli (1962 Sondrio);Pietro Ranieri (1967, resi-dente in provincia di Berga-mo); Milvia Miotti (1963 Ca-stione); Gloria Ioli (1991,Sondrio); Matteo Ioli (1981Sondrio); Serena Paola Do-minoni (1986, Bergamo);Athos Selvetti (1973, Morbe-gno); Ketti Spini (1978 Ber-benno); Luca Di Stefano(1964, Dervio); Attilio Del-l’Andrino (1964 Chiesa inValmalenco); Caterina Staiti(1966, Locate Varesino) eMatteo Longoni (1976, Son-drio).

Il progetto. Prima sono saliti dal presidente della sezione penale, il giudice Pietro Della Pona e da lui hanno appreso come si svolge - sulla carta - un processo, poi sono scesi in aula, per assistere alle udienze in programma ieri mattina. Tra la spiegazione e il dibattimento, sono pure riusciti a fare una capatina nella sala intercettazioni dove hanno potuto vedere come gli addetti ascoltano telefonate di indagati e ne trascrivono il contenuto. Giornata davvero interessante per gli alunni di terza ragioneria dell’Isti-tuto Pinchetti di Tirano che nell’ambito del progetto iniziato lo scorso anno dal titolo “La scuola in Tribunale” stanno seguendo lezioni di diritto sul campo. Oltre a studiare in classe nozioni di diritto penale, seguono udienze e incontrano sia i magistrati inqui-renti (il 14 di dicembre toccherà al procuratore capo Claudio Gittardi), sia con quelli giudicanti che con il Foro sondriese (coinvolto l’avvocato Michele Diasio). A seguirli nelle loro trasferte a palazzo di giustizia il docente di diritto Bruno di Giacomo Russo, e il vice preside dell’istituto Pinchetti di Tirano Dario Caelli.

La giustizia si impara sul campo: le lezioni si fanno in aula

n Il verbale di conclusione indagini è di 35 pagine, l’inchiesta di 10mila e 600

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30 SondrioLA PROVINCIA

MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

alle 22,39 hanno fatto scendere i passeggeri. Poi dopo quasi un’ora, alle 23,45, li hanno fatti risalire sul treno... un vero esempio di disorganizzazione. C’erano ragazzi che rientravanoa Milano per l’università, qual-cuno l’indomani aveva esami e lezioni . Sono arrivati in centra-le quando la metro era ormai chiusa e c’erano solo i taxi o le rare corse dei bus notturni. È stato un servizio da dilettanti al-lo sbaraglio». «Quando succe-dono cose del genere - è la con-clusione - i passeggeri finisconocol prendersela con il personalein servizio, ma le responsabilitàsono dei vertici, non loro». P.Gia.

giunto a Milano solo alle 2,57 del mattino».

Rispondendo alle accuse,Trenord ha spiegato che dome-nica sera ha cercato di effettua-re il servizio sostitutivo di auto-bus. Dalla sala operativa - è statospiegato - sono state chiamate le aziende del settore (delle qua-li Trenord ha un elenco), ma senza trovare la disponibilità di un pullman per consentire il trasporto dei passeggeri.

«Il servizio sostitutivo deveessere garantito 24 ore su 24 e sette giorni su sette, in qualsiasigiorno e in qualsiasi situazione. - continua però Giorgio Nana - Non devono più verificarsi epi-sodi come quello dell’altra sera:

ca un incidente nessuno può toccare nulla fino a quando nonarriva il magistrato di turno e vengono fatte le indagini. - con-tinua il sindacalista - Ma un ge-store normale di un servizio pubblico avrebbe organizzato un pullman sostitutivo per por-tare i passeggeri fino a Lecco e poi, con un altro treno arrivare adestinazione. Invece il treno partito da Sondrio alle 20,40 è

po le 22 nei pressi della galleria San Giorgio sulla linea Milano-Lecco- Sondrio all’altezza di Mandello del Lario è stato tro-vato il cadavere di una donna moldava di 42 anni (urtata da un treno, in base ai primi accer-tamenti, mentre si trovava vici-no ai binari) e la circolazione è stata sospesa per tutti gli accer-tamenti del caso. «Sappiamo benissimo che quando si verifi-

Giorgio Nana, segretarioprovinciale della Filt Cgil, puntail dito contro “i gravi disservizi”che si sono verificati, scrivendo al prefetto Giuseppe Mario Scalia e chiedendo anche l’in-tervento del presidente della Provincia Luca Della Bitta, fa-cendosi portavoce dei pendola-ri che si sono rivolti a lui. Alla base di tutto c’è la tragedia che siè verificata sui binari: poco do-

Il casoTreno fermo ore per una donna morta sui binari«E non è stato fattoun servizio bus sostitutivo»

«Domenica sera un centinaio di persone sono rima-ste “ostaggio” di Trenord per seiore. Non possono assolutamen-te cose del genere».

Pendolari “ostaggio” di Trenord«Servizio da dilettanti allo sbaraglio»

La festa in dialettounisce le generazionie un intero paese

POGGIRIDENTI

CLARA CASTOLDI

Felice Piasini, consi-gliere dell’associazione San Fe-dele di Poggiridenti, lo ha pro-posto alla presidente, Franca Prandi, davanti al folto pubbli-co riunito all’oratorio sabato sera: «Dovremmo organizzare una serata dedicata soltanto al nostro dialetto». Difatti la pre-sentazione dell’inventario dei toponimi di Poggiridenti (827 quelli individuati), scritto da Prandi e contenuto nella colla-na della Società storica valtelli-nese, e del nuovo video sul pae-se voluto dall’amministrazionecomunale e realizzato dal regi-sta Enzo Franco è trascorsa inun clima di allegria e vivaci in-terventi da parte di anziani e meno anziani. Segno che il dia-letto e le iniziative volute per radicare il cittadino alle pro-prie origini hanno un senso.

Tuffo nel passato

La serata ha rappresentato la chiusura delle celebrazioni peri 200 anni di fondazione del Comune di Pendolasco (oggi Poggiridenti), con cui «abbia-mo voluto avvicinarci alla no-

L’iniziativa. Grande successo per la serata conclusivadelle celebrazioni per i 200 anni di fondazione di PoggiPiasini: «Abbiamo voluto avvicinarci alla nostra storia»

stra storia – ha sottolineato Piasini – con l’aiuto della popo-lazione, sia con la raccolta di documenti e fotografie sia con le testimonianze orali. Ora si chiude il cerchio con il dialetto e i toponimi». Il sindaco, Gio-vanni Piasini, ringraziando il parroco don Livio De Petri perla disponibilità della sala, ha fatto una carrellata sugli eventiche, dall’ottobre 2016 a novem-bre 2017, hanno costellato i fe-steggiamenti . «É stato un per-corso in cui abbiamo sentito forte l’appartenenza al nostro territorio attraverso la cono-scenza della storia locale e la promozione della cittadinanza attiva fra le nuove generazioni – ha dichiarato il sindaco -. I momenti più rilevanti sono stati la mostra del pittore Fran-cesco Gianoli appartenente ad una nota famiglia del paese e oggi sepolto nel cimitero di Poggi, la cerimonia di apertura delle celebrazioni, la mostra con i documenti messi a dispo-sizione dalle famiglie e tratti dagli archivi, la mostra “Quadridi un paese” allestita dalla scuola primaria Rodari. Un grazie va a Franca Prandi che

ha promosso e coordinato que-sta ricorrenza, oltre ad aver scritto l’inventario. L’ammini-strazione le ha voluto ricono-scere la cifra simbolica di milleeuro che Prandi ha deciso di de-volvere al Fai di Sondrio per gliinterventi di restyling della no-stra torre dei Da Pendolasco».

Il video

Una primizia è anche il video promozionale “Poggiridenti: storia, arte, economia ed eno-gastronomia”, con testi della stessa Prandi e il coordinamen-to di Lorenzo Piasini, che rac-conta la storia, l’arte, l’econo-mia e l’enogastronomia del pa-ese. «Abbiamo scelto di pre-sentare il comune nei suoi vari aspetti – ha spiegato Prandi - dalle tradizioni all’economia fi-no alla filiera alimentare che è la colonna portante del comu-ne». Il video sarà visibile sul si-to internet istituzionale, ma sa-rà possibile anche acquistare i dvd, l’incasso della cui vendita sarà devoluto dal Comune al-l’associazione San Fedele per ilrestauro degli affreschi ligaria-ni all’oratorio del Santissimo Crocefisso.

Da sinistra Felice Piasini, Franca Prandi, Giovanni Piasini e Alfonsina Pizzatti

Un libro con 827 toponimiE una lingua da riscoprire

Sono 827 i toponimi- ovvero termini e parole chedisegnano il nostro rapportocon lo spazio, fanno capiredove ci troviamo, dove si vuo-le andare o dove si trovanoaltre persone – raccolti nel-l’inventario della Società sto-rica valtellinese, pubblicatonel 2004, ma per una serie dicircostanze mai presentato.«L’opera vuole creare le con-dizioni per ripercorrere eparlare il nostro dialetto, lalingua materna», ha spiegatoil consigliere dell’associazio-ne San Fedele, Alfonsina

Pizzatti. Il volume si aprecon un’introduzione sul sen-so del lavoro e sulle fonti con-sultate (d’archivio e orali),seguono un profilo geografi-co, storico e religioso. Tre ledati portanti: il 1514 per il di-stacco della parrocchia diPendolasco da quella di Mon-tagna, il 1816 per l’autonomiadel Comune di Pendolasco eil 1929 quando il toponimoPendolasco (citato in un do-cumento nel 1083) è stato so-stituito con Poggiridenti.Inoltre il glottologo RemoBracchi ha pubblicato un in-

tervento che rappresentauna grammatica del dialetto.Chiude l’inventario un saggiodi Michele Prandi sulla deissiambientale cioè sugli avverbie pronomi di luogo, come“quagiò”, “laìnt”, fö”, che siutilizzano per indicare la di-stanza o vicinanza ad un luo-go. «Il dialetto è una presen-za nello spirito della comuni-tà locale – ha aggiunto Piz-zatti -; è una lingua, anche senon più lingua parlata. È lalingua degli affetti famigliarie pure delle discussioni. Eccoche questi toponimi, leggen-do i quali ci si diverte pure,trasmettono alle nuove gene-razioni un patrimonio cultu-rale che non va dimentica-to». C.Cas.

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LA PROVINCIA 33MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

sponsabile del suo incidente,ha citato l’ente locale in giudi-zio davanti al Tribunale di Son-drio. L’udienza è fissata il 27 di-cembre 2017. Sarà l’avvocatoPaolo Filippo Ferrati di Mi-lano, designato dalla compa-gnia assicuratrice (che si assu-me gli oneri dell’operazione), adifendere il Comune abduano.

«A parte il fatto che ignoria-mo quanto sia successo, vistoche la signora non ha chiamatoi vigili né nessun altro quandoha avuto il problema, fa specieche prima dichiari che sia suc-cesso in una via e poi in un’altra– commenta il sindaco, Fran-co Spada -. In ogni caso è lacompagnia assicurativa che staseguendo la pratica». C.Cas.

compete la manutenzione del-la pavimentazione.

A quel punto l’avvocato del-la signora nel febbraio 2016 haprecisato che l’attraversamen-to non fosse quello di viale Ita-lia, ma quello di via Manzoniparallelo a viale Italia. Cosìl’ufficio tecnico ha provvedutoa redigere una nuova relazionetecnica, mentre l’avvocato hainvitato alla stipula di una con-venzione di negoziazione assi-stita tra le parti, cui il Comunenon ha aderito. Alla fine la si-gnora, ritenendo il Comune re-

bre 2014 in viale Italia 35. Larichiesta è stata presentatadall’avvocato della donna nelfebbraio 2015. L’amministra-zione comunale ha inoltrato ladenuncia alla compagnia assi-curatrice del Comune la quale,nel novembre 2015, ha infor-mato dell’archiviazione del si-nistro, in quanto non si è ravvi-sata alcuna responsabilità delComune nell’evento. Infattidalla relazione dell’ufficio tec-nico si è rilevato che viale Italiaè parte della statale 38 e, cometale, di proprietà dell’Anas cui

La vicendaApproderà in Tribunale

il prossimo 27 dicembre

l’incidente occorso

a una donna comasca

Il Comune di Tiranosi costituirà in giudizio davantial Tribunale di Sondrio nellacausa civile promossa da unacittadina di Olgiate Comasco,in provincia di Como, per unarichiesta di risarcimento didanni derivati da un sinistrocapitato alla signora l’8 dicem-

Cade mentre attraversa la stradaIl Comune di Tirano citato in giudizio

tante sottolineare che i ragazzi dovranno essere muniti di com-puter portatile in grado di con-nettersi alla rete wi-fi, oppure potranno chiederlo alla biblio-teca. L’evento fa parte del pro-getto di FabLab Sondrio Son-drio e Sistema bibliotecario del-la Valtellina con il contributo di Fondazione Pro Valtellina e del-la Provincia di Sondrio e mira adavvicinare i piccoli e i giovani al-la programmazione informati-ca e alla tecnologia più innovati-va in modo pratico e divertente. C. Cas.

TiranoInteressante proposta

per i ragazzi delle scuole

secondarie di primo grado

di età fra gli 11 e i 13 anni

Alla biblioteca Arcari viene organizzato domenica “Biblio Geek”, laboratorio di Co-ding promosso dal FabLab Son-drio. L’iniziativa si terrà dalle 9 alle 12 ed è aperta a venti parteci-panti al massimo. Per iscriversi basta registrarsi sul sito www.fablabsondrio.it. Impor-

All’Arcari con il computerDomenica c’è Biblio Geek

GROSIO

PAOLO GHILOTTI

Natalina Capetti ed il marito Michele “Michelino” Sassella sono senza dubbio la coppia più popolare di Grosio, oggi festeggiano i 50 anni di atti-vità delle rispettive attività di edicola-cartoleria.

Nozze d’oro non solo nel la-voro, ma pure nella vita, visto che tra Natalina e Michelino tutto iniziò nel 1967. Un mese cruciale dal 28 ottobre, giorno delle nozze, fra l’allora 22enne Natalina ed 28enne Michelino, al 28 novembre quando rileva-rono la privativa.

Il primo cliente

Uniti da 50 anni, ma separati ogni giorno dalle due edicole- cartoleria entrambe situate sul-la via Roma di Grosio a qualche centinaia di metri di distanza. «Niente viaggio di nozze - rivelaNatalina - avevamo già l’idea di aprire il negozio e quindi erava-mo già proiettati in quella dire-zione. Ricordo ancora il primo cliente servito, mi tremavano legambe, era un pacchetto di ta-bacco venduto a “Lanterna” Domenico Besseghini, ma poi èandato tutto bene, per 50 anni».

Da mezzo secolo il sorriso e laloquacità di Natalina in un ne-gozio e l’arguzia e la sottile iro-nia di Michelino nell’altro. Ognuno il proprio stile, ma uguale capacità di soddisfare il cliente e le sue più svariate esi-genze. Ormai storico l’approc-cio di Michelino con il suo “Ca-ro al me soci” , come a dire, “amico cosa ti serve” e insieme al cliente ha sempre fatto il pun-to della situazione prima di pas-sare alla cassa e così se pensavi di acquistare pitture e vernici per imbiancare casa, parlando

Natalina Capetti nell’edicola-cartoleria di Grosio

Tirano e Alta Valle

Natalina e Michele“Sulla notizia”da mezzo secoloDoppio anniversario. Nozze d’oro sul lavoro e nella vitaLa coppia Capetti-Sassella è molto popolare in paese «Il viaggio di nozze lo abbiamo fatto aprendo il negozio»

con lui ti rendevi conto che ave-vi bisogno anche di pennelli e nastro isolante. E ti risparmiavidi ritornare un’altra volta in ne-gozio.

Gli anni Sessanta

Ma torniamo da dove tutto è iniziato nel 1967 ovvero quello che fu la privativa di Esterina: «A fine anni Settanta si vendevail carburo che alimentava le lampade nelle case di montagnaper illuminare – ricorda Natali-na. Erano anni nei quali tutti fa-cevano il sapone in casa col grasso del maiale e quindi anda-vano a ruba soda caustica, allu-me di rocca, talco e pece greca».

La svolta nel 1974 quando al-l’attività si aggiunge l’edicola che Michelino e Natalina acqui-stano dal cognato Elio Pini. Mi-chelino resta nel suo negozio, mentre Natalina apre l’edicola. Nel 1976 il definitivo sposta-mento nella sede attuale, diven-tata da pochi anni “La cartoleriadi Natalina” col passaggio del-l’attività alla figlia Federica, ma Natalina dietro il bancone re-sta, alternandosi con il ruolo di nonna.

«Non potrei stare senza , è lamia vita. Mi è sempre piaciuto anche quando la domenica non chiudevamo mai, anche se con l’edicola si lavora 362 giorni l’anno e la sveglia suona prestis-simo all’alba».

Generazioni di bambini gro-sini hanno vissuto l’attesa del compito in classe andando ad acquistare il foglio di protocollopochi istanti prima da Natalina,che ben conosce le richieste de-gli storici professori e non si fa-ceva mai cogliere senza la mati-ta del De Campo (prof di educa-zione tecnica ) all’album del Ri-ghini (docente di artistica). La

pittura invece nel destino di Mi-chelino e non solo per le miglia-ia di latte vendute, ma perché il suo hobby. Dipinge ed è un col-lezionista tanto da essersi meri-tato la vista casalinga di un certoVittorio Sgarbi. È stato un pio-niere in paese: il primo ad inte-ressarsi di antiquariato e di pit-tura. Nella sua vetrina in vista del Natale comparivano i giochidi società. «Ora è cambiato tut-to - rivela Natalina-. La gente legge meno, il cliente si sposta. Noi dobbiamo dire grazie e nonmi stancherò mai di dirlo ai gro-sini che ci hanno sempre dato da lavorare. Ricordo gli anni Settanta e Ottanta quando in estate lavoravamo parecchio con i turisti, avevamo fatto car-toline di Grosio, del costume edimmagini del castello e le bam-boline in costume, ora il turi-smo non c’è più».

Una passione contagiosa

Sono rimasti Natalina e Miche-lino con loro voglia di uscire an-cora dal letto all’alba per aprire l’attività anche se sono pensio-nati, ma dopo 50 anni il negozioè una parte di loro, è la loro bat-teria che li rende instancabili con lo stesso entusiasmo del primo giorno, di quella luna di miele trascorsa in negozio ad accudire la prima loro creatura.Poi nel 1971 è arrivata Federica e nel 1978 Annamaria che ha scelto altre strade. Ludovica, Francesco, Lucrezia e la piccolaMaria Vittoria completano il puzzle familiare col Cecio ed il Colombo, i due generi. Chissà sequalcuno dei nipotini deciderà di continuare l’attività dei non-ni, dai quali hanno l’esempio vi-vente di cosa significa la passio-ne e l’amore per il proprio lavo-ro e la propria famiglia.

Lui e lei, una vita di duro lavoroTante esperienze e soddisfazioni

Che il contatto col cliente fosse il suo pezzo forte Natalina Capetti l’aveva capito fin da ragazzina quando aveva trovato impiego come camerie-ra a Bormio in albergo.

«Mi volevano bene sia i tito-lari dell’albergo sia i clienti e a me piaceva». Era stata quella la prima esperienza lavorativa lontano da casa. In precedenza aveva aiutato la numerosa fa-miglia nei lavori in campagna.

Michelino invece era un mu-ratore: prima esperienza in

Svizzera e poi in Brianza, primadi ritirare nel 1967 quello che per i grosini era il negozio di Esterina (Ester Pruneri) con annessa agenzia di assicurazio-ni. Nel 1971 per restaurare l’at-tuale negozio si trasferì di fron-te alla sede odierna, dal Rota, poi sede dello storico negozio fratelli Mosconi che da Miche-lino acquistarono la “privati-va”, ovvero il negozio in cui si vendevano sali e tabacchi. L’odore di catrame dei giornali entra a fa parte della loro vita

dal 1974 quando acquistarono l’attività di Elio Pini che a sua volta l’aveva avuta da Domeni-co Pruneri” Gambeta”, restan-do sempre nell’attuale spazio occupato ora dal negozio di ab-bigliamento di Giacomina in viaRoma. Nella seconda metà deglianni settanta chiuse la cartole-ria Rodolfi e da allora per lustri Natalina e Michelino sono ri-masti gli unici del settore, pri-ma dell’arrivo della terza edico-la, la cartoleria “ Da Abramo”. P. Ghi.

Michele Sassella con la moglie Natalina Una vita tra i giornali

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LA PROVINCIA

Tirano 35MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

che pensavamo di portare in ap-provazione in consiglio per la fi-ne dell’anno, ma per alcune diffi-coltà generali nell’interpreta-zione delle nuove norme della Tares l’argomento slitterà ai pri-mi di gennaio, un tempo utile per poter pianificare con antici-po l’attività dell’anno scorso». Clara Castoldi

con il metano. «Unico accorgi-mento che resta da fare – precisail sindaco – è il posizionamento delle valvole termostatiche alla scuola di Valgella per rendere ottimale l’impianto. Nella pros-sima variazione di bilancio stan-zieremo per questo intervento 8.500 euro. Stiamo predispo-nendo il bilancio di previsione

meritava un restyling come quello che abbiamo fatto su pro-getto dell’ufficio tecnico. Abbia-mo sistemato alcune attrezza-ture ludiche, le abbiamo messe in sicurezza secondo le nuove norme in materia di campo gio-chi. È stata creata una piccola penisola al centro del parco doveè stato allestito un gazebo, sotto cui saranno disposti un tavolo e delle sedie. Inoltre è stato ag-giunto un gioco nuovo: la telefe-rica che piace ai ragazzi».

Un altro degli aspetti che an-davano rivisti era l’accesso al-l’area che si trova in posizione più bassa rispetto alla strada. È stato realizzato un sentiero in acciotolato affinché le famiglie possano scendere da via Morellial parco senza problemi, anche con carrozzine o passeggini. Dalla parte opposta – da via Par-co della rimembranza – sono state ripristinate le scalette.

Interventi nelle scuole

Si sono conclusi anche i lavori al-le centrali termiche delle scuole.In entrambi i plessi di Teglio e diValgella (Tresenda) sono state sostituite le caldaie in modo chei fabbricati siano ora riscaldati

TeglioSoddisfatto il sindaco

«Non servono grandi opere

ma interventi adeguati

alle esigenze dei cittadini»

«Se un parco giochi può essere ritenuto un biglietto da visita per una località, sono convinto che la nostra area a Pràde resa possa essere consideratatale. Ed, ora che i lavori sono quasi finiti, ancora di più».

Il sindaco di Teglio Elio Mo-retti annuncia la conclusione dei lavori che hanno caratteriz-zato l’area verde e gioco che si trova all’inizio del paese (salen-do da Sondrio) lungo via Parco della rimembranza. Ammonta a45mila euro la somma che l’am-ministrazione comunale ha stanziato per ridare uno spazio più decoroso, più nuovo e più funzionale alle famiglie con bambini che, ormai in tutte le stagioni, affollano la località.

«Sono molto soddisfatto del-l’intervento – spiega il sindaco -.Tante volte non occorre fare opere mastodontiche, ma ade-guarsi alle esigenze del cittadi-no. Il parco giochi di Prà de resa,

Teglio. Sistemate le attrezzature, installati un gazebo e sistemati gli accessiIl Comune ha concluso anche i lavori alle centrali termiche delle scuole

Il parco giochi di Teglio è stato rimesso a nuovo

LIVIGNO

Primo soccorsoSerata con la Cri

Primo soccorso e defibril-lazione precoce sono il te-ma, appuntamento questasera alle 20,30 nell’aulamagna dell’istituto com-prensivo di Livigno in pla-za dali Schola, che la sezio-ne di Sondrio della CroceRossa in collaborazione colComune di Livigno inten-de approfondire. Il relato-re sarà un istruttore del 118della Croce Rossa. La sera-ta è aperta a tutti. P.GHI.

GROSIO

Al via il corsoper fidanzati

Sabato prossimo inizierà ilnuovo corso dedicato ai fi-danzati. Il ritrovo per lecoppie è fissato all’oratorioalle 16,30. Sempre sabatoinvece i giovani sarannoattesi dalle 15,30 alle 22 alritiro di Avvento degli ado-lescenti e giovani al san-tuario di Madonna di Tira-no. P.GHI.

GROSIO

I battesimi sarannoil 7 gennaio

La parrocchia di Grosio hacomunicato che la prossi-ma data scelta per la cele-brazione dei battesimi è laprima domenica di genna-io post Epifania, il 7 genna-io, festa del battesimo diGesù. Gli interessati devo-no contattare la parroc-chia. P.GHI.

Le indagini

Ladri d’auto scatena-ti in città negli ultimi giorni.Sono tre le vetture che sonostate rubate in poco più di unasettimana a Tirano, tanto chec’è il sospetto che possa essereentrata in azione una bandaspecializzata.

I primi furti risalgono allanotte tra l’8 e il 9 novembre: imalviventi, dopo essere riu-sciti a forzare le serrande didue diversi garage, si sono al-lontanati con un suv e una mo-novolume che erano dentro aidue box.

Il terzo colpo è stato messoa segno nella notte tra il 18 e il19 novembre: in questo caso èstata rubata un’auto che eraparcheggiata all’interno di ungarage.

Ora sono in corso le indagi-ni, dopo le denunce presenta-te dai proprietari dei tre mez-zi. In queste ore vengono pas-sate al setaccio le immagini re-gistrate dalle telecamere dellazona, nella speranza di trovarequalche elemento che possaindirizzare le indagini nelladirezione giusta. L’ipotesi chepare al momento più accredi-ta, come detto, è che ad agiresia una banda di professioni-sti, in grado di portare via leauto facendo perdere le lorotracce.

Parco giochi rimesso a nuovo«È un bel biglietto da visita»

Tre auto rubatein pochi giornidai garagedi Tirano

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36 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

di Andalo Valtellino, e che è il primo passo di un percorso chel’attività economica di Andalo intende portare avanti negli anni a venire, dando spazio ad ogni forma di arte che valorizzile potenzialità del territorio.

Protagonisti sono stati cin-que ballerini tra i 17 e i 18 anni della scuola Dimensione Danza

Andalo ValtellinoL’iniziativa rientra

nel progetto dell’azienda

di sostenere le espressioni

artistiche del territorio

“Il Natale incontra l’arte” è il nome dell’iniziativa che Valtpino, azienda che da ol-tre cinquant’anni produce ad-dobbi natalizi in Bassa Valle, hadato all’iniziativa partita con il sostegno a Sondrio Danza, sta-gione di spettacoli promossa dall’associazione culturale Per-forming Danza, e sfociata saba-to scorso con lo spettacolo “Christmas time” allestito al-l’interno dell’azienda di Anda-lo.

Un lavoro che ha coinvoltotutti i dipendenti dell’azienda

Un momento dello spettacolo

In consiglioSi chiede di adottare

una specifica normativa

improntata

alla semplificazione

Anche il consiglio co-munale di Mello approva il do-cumento sulla valorizzazione dei piccoli Comuni e sulla relati-va necessità di semplificazione degli adempimenti previsti dal-la normativa vigente. Seguendo di pochi giorni l’iniziativa presa dal comune di Albaredo per San Marco, anche l’amministrazio-ne della costiera dei Cech ha de-ciso di aderire all’ordine del giorno che chiede in sostanza a governo e parlamento di adotta-re una specifica normativa per i Comuni fino a 5mila abitanti, improntata alla semplificazio-ne. Il documento rivolge un ap-pello per una legge ad hoc per la salvaguardia dei piccoli comuni «nel totale rispetto dell’autono-mia organizzativa, gestionale e decisionale di ogni singola co-munità tutelandone i servizi es-senziali che vanno dalla sanità alsocio assistenziale, dai presidi ospedalieri di area disagiata alle farmacie rurali, dalle scuole agli uffici postali». In particolare si chiede libera autonomia di scel-ta nella gestione di servizi e fun-zioni nei limiti delle capacità di bilancio, certezza sulle risorse spettanti per la compartecipa-zione alle tasse versate dai ri-spettivi cittadini, affidamento delle risorse proprie quali l’Imu alle comunità locali per le reali esigenze del territorio, la possi-bilità di decidere sul personale, in primo luogo per sostituire mobilità e pensionamenti. Lo stesso documento arriverà in settimana anche sui banchi del consiglio comunale di Traona. A. Acq.

piano di terza fase finanziato con le economie dei precedenti lavori. Si tratta di opere comple-mentari poiché sul versante era-no già previsti lavori, ma nel me-se di aprile dello scorso anno si èverificato il crollo di una parte della parete rocciosa lungo il percorso di accesso al cantiere in località Vallate che ha impo-

Cosio ValtellinoLa Comunità Montana

ha approvato il progetto

esecutivo per le opere

sul versante in località Vallate

Progetto esecutivo per le opere di mitigazione del ri-schio di caduta massi in località Vallate nel comune di Cosio Val-tellino.

L’approvazione è venuta dal-la Comunità montana di Mor-begno che ha fatto rientrare i la-vori tra le opere complementari proponendo un unico livello di progettazione definitiva ed ese-cutiva per la realizzazione del-l’intervento.

I lavori rientrano nel pro-gramma delle opere di manu-tenzione territoriale diffusa nel

sto una comunicazione alla Re-gione per ottenere un ulteriore finanziamento a copertura delleopere straordinarie necessarie. Lo stesso Comune di Cosio Val-tellino ha effettuato con la Re-gione un sopralluogo che ha portato alla definizione, lo scor-so aprile, del quadro finale per gli interventi di manutenzione territoriale diffusa con la previ-sione di un intervento aggiunti-vo che ammonta a circa 28mila euro di cui quasi 18mila per lavo-ri.

La tipologia delle opere pre-viste in progetto riguarda preva-lentemente lavori di scavo e mo-vimentazione di materiali con profilatura del versante con rea-lizzazione al piede di un vallo e diun rilevato di contenimento, ol-tre a opere minori di pulizia del versante e disgaggio leggero del-la parete rocciosa. I lavori ri-guardano un limitato e puntualeintervento che risulta però ne-cessario a seguito dell’imprevi-sto crollo della parete che, oltre adeterminare un pericolo, ha an-che impedito l’accesso in sicu-rezza al cantiere di intervento dei lavori principali. A. Acq.

di Stefania Curtoni – che ha curato la coreografia ispirata alNatale e arricchita dagli addob-bi prodotti dalla Valtpino – e una giovanissima cantante che si sono esibiti negli spazi del-l’azienda diventata palcosceni-co per un giorno. «L’idea di fon-do è quella di aprirsi all’arte in generale – sostiene Clara Per-lini di Valtpino – coinvolgendoanche altre realtà economiche del territorio (per lo spettacolodi sabato “Benessere Naturale”che ha curato hair style e make up e lo chef Celo Colzada che ha preparato il buffet seguito allo spettacolo, nda). L’intento - prosegue Perlini - è quello di avvicinare la realtà produttiva al territorio in cui è inserita, so-stenendone la cultura e le espressioni artistiche e dando loro visibilità. Lo stesso connu-bio che porteremo anche a Francoforte dove si svolge Christmasworld, la più impor-tante fiera per il nostro settore in cui proporremo, tra l’altro, abiti realizzati con le decora-zioni natalizie che hanno ispi-rato quelli indossati dai balleri-ni nello spettacolo». A. Acq.

“Christmas time” La danza fa ingressoalla ValtPino

Sì agli interventi per mitigare il rischiodi caduta massi

La località Vallate

COSIO VALTELLINO

ANNALISA ACQUISTAPACE

Per essere raggiuntida un’ambulanza è necessarioscendere di qualche centinaiodi metri fino alla strada princi-pale, perché la via non viene ri-levata dalle mappe dei naviga-tori in uso sui veicoli e nessuncartello ne indica il nome lun-go tutto il percorso che rag-giunge le case.

La via Sirta a Cosio Valtelli-no, in frazione di Piagno, è ri-portata negli indirizzi di quan-ti vi abitano o vi risiedono neltempo libero, ma di fatto non èriconosciuta.

Le famiglie residenti sonoquattro, quelle che hanno qui

Gli unici cartelli si trovano muovendosi lungo via Europa in direzione ovest per raggiungere Rogolo

Documentosui piccoliComuni, Mello l’ha approvato

Morbegno e Bassa Valle

Un nomece l’ha: SirtaMa è la viache non c’èIl caso. Nella frazione di Piagno c’è una strada che non viene rilevata dalle mappe dei navigatori in uso sui veicoli né segnalata da cartelli

la seconda casa sono cinque.Tutte le loro case insistono sulterritorio comunale di CosioValtellino ma l’accesso possi-bile soltanto attraverso per-corsi che si trovano nel comu-ne di Rogolo.

«Viviamo in un limbo»

Di qui, la difficoltà ad essere in-dividuati: «Viviamo in un lim-bo – dicono gli abitanti, che ne-gli anni più di una volta hannoaffrontato il problema di esse-re difficilmente raggiungibili –a diversi di noi è successo diavere bisogno di un’ambulanzae questa puntualmente riscon-trava difficoltà a trovare lastrada giusta». Provenendo daPiagno e muovendosi lungo viaEuropa in direzione ovest perraggiungere Rogolo, si incon-tra in effetti un doppio cartelloche indica “Via Sirta” e specifi-ca: “numeri civici 5-7” indican-do poi per via Sirta altri numericivici la svolta a sinistra “250metri accesso da Rogolo”. L’ac-cesso, in effetti, è possibile at-traverso la strada che subito

dopo il ponte sul torrente SanGiorgio sale a sinistra per poiincontrare un nuovo bivio checonduce al centro del paese diRogolo oppure verso via Sirtadi Cosio Valtellino.

Nessuna indicazione, però,si trova nei pressi del ponte népiù a monte all’altezza del bi-vio, né lungo l’intera via Sirtadove si incontra invece un car-tello di strada senza uscita.

I corrieri sono disorientati

«Ci è successo di scendere dinotte facendo segnali con unatorcia elettrica per essere indi-viduati dall’ambulanza – dico-no gli abitanti – allo stesso mo-

n nÈ capitato di chiamare l’ambulanza che ci ha trovati con parecchia difficoltà

do, abbiamo ormai perso lasperanza di essere rintracciatida un corriere espresso. Quan-do lasciamo le coordinate peruna spedizione la difficoltà cheincontriamo è sempre quelladi segnalazione di “indirizzoincompleto”, nonostante ven-gano indicate via e numero ci-vico come richiesto». Il risulta-to è merce che ritorna in ma-gazzino oppure pacchi chevengono fatti recapitare daamici, nei bar, da parenti o al-tro purché abitino in una stra-da diversa da via Sirta.

“Unnamed road”

Lo stesso servizio di Google

maps indica la località come“Unnamed road”, cioè stradasenza nome e nemmeno le ri-petute segnalazioni sono ser-vite a modificare lo stradarioon line.

«Abbiamo più volte fattopresente il problema al Comu-ne di Cosio Valtellino – diconogli abitanti – senza chiedere al-tro che due cartelli stradali,uno in corrispondenza dell’in-crocio che dà accesso alle no-stre case su Rogolo e uno comequelli presenti in ogni altrastrada che indica il nome dellavia. A distanza di mesi e nono-stante le rassicurazioni ricevu-te, nulla è ancora cambiato».

Nessuna indicazione per via Sirta si trova nei pressi del ponte e neppure più a monte all’altezza del bivio

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LA PROVINCIA 37MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

NOVATE MEZZOLA

DANIELE PRATI

Credi che le tue tasse siano troppo alte? Pagane di me-no e decidi tu l’importo.

Tassa sui rifiuti fai da te a No-vate Mezzola, o meglio a Bre-sciadega. Abbastanza incredibi-le il racconto di quanto sta avve-nendo tra il Comune lacustre della Valchiavenna e alcuni pro-prietari di baite della località della Valcodera fatto dal sindacoMariuccia Copes.

L’intervento

Un gruppetto di proprietari di immobili del borgo raggiungibi-le solo a piedi avrebbe deciso chela tassa dei rifiuti richiesta non ègiustificata dal servizio offerto e,di conseguenza, di autoridursi il balzello. «Sostanzialmente que-sti contribuenti hanno modifi-cato il loro modello F24 decur-tandosi la cifra da pagare, non ri-tenendo l’importo congruo al servizio - spiega il primo cittadi-no tra il divertito e l’irritato -. Credo che non si sia mai verifi-cato un caso simile in Italia».

Oggetto del contendere sa-rebbe il fatto che a Bresciadega, come negli altri alpeggi della Valcodera, non viene garantito il Le case di Bresciadega, in Valcodera

Il caso. Una decina di proprietari di case ha modificato la cifra richiesta dal Comune«L’importo non è congruo» la giustificazione - Il sindaco: «Pagheranno tutto il dovuto»

ritiro del pattume con il sistema porta a porta. Eppure le agevola-zioni non mancherebbero: «I proprietari di baite di tutto il ter-ritorio hanno dei vantaggi. Dal fatto che si paghi per massimo due abitanti a prescindere dai componenti il nucleo famigliareallo sconto del 30% fino ad un ul-teriore sconto del 10% nel caso in cui si dia prova di fare il com-postaggio domestico. Tutto que-sto senza contare che da Bre-sciadega i rifiuti vengono portatia valle dall’elicottero».

Ce ne sarebbe abbastanza, se-condo il sindaco, per evitare di lamentarsi, insomma: «Parlia-mo sempre di cifre contenute:

80-100 euro. La protesta credo che sia incomprensibile, anche perché se questi contribuenti non pagano la tassa sui rifiuti la pagherà qualche altro novatese per loro».

Il ricorso

Dal punto di vista dei numeri quanto sta accadendo ha un im-patto limitato sul bilancio nova-tese. Si parla di una decina di contribuenti con cifre massime,nel caso di più immobili intesta-ti a un unico soggetto, di circa 250 euro. Ovviamente la que-stione non si è fermata agli F24 pagati.

Il Comune è andato avanti,inviando solleciti di pagamento tramite l’Agenzia delle entrate. Solleciti respinti al mittente at-traverso un ricorso alla Com-missione tributaria provinciale da parte dei privati: «Ora dovre-mo coprire anche i costi per l’udienza - conclude il sindaco -, ma voglio essere chiara: se i pri-vati andranno avanti così per il servizio di raccolta rifiuti ci ri-volgeremo a Secam e tutti i costidi raccolta con il porta a porta, a Bresciadega, saranno imputati direttamente a queste perso-ne».

nDal borgo della Valcoderail pattume viene portato a valle in elicottero

perché la pratica non è pro-prio alla portata di tutti, conun indotto considerevole dalpunto di vista economico. Pertutto il comprensorio.

Il canyoning in Val Boden-go è diviso in tre sezioni. Contre gradi diversi di difficoltà.Si parte dal Bodengo 1, dedi-cato ai principianti, per pas-sare al Bodengo 2, percorsoormai famosissimo di livellomedio per finire con il miticoBodengo 3, molto lungo e dif-ficile che per essere percorsorichiede oltre mezza giornatadi tempo.D.Pra.

Il percorso sul torrente Boggia attira gli appassionati

n nLa stima parla di almeno 5.000 persone entrate in acqua quest’anno

Chiavenna

Alla Comunità montana

serve personale

per Madesimo

e Campodolcino

La Comunità monta-na della Valchiavenna cercaun tecnico in grado di svolgereil ruolo di monitoraggio dellevalanghe potenziali sul terri-torio di Campodolcino e Ma-desimo.

Bisogna vigilare su abitati estrade, soprattutto. Per que-sto da alcuni anni è nato unprotocollo operativo a livelloprovinciale che ha previsto lanascita di un nucleo a suppor-to degli enti locali. Il tecnicodovrà verificare il livello di ri-schio sui centri abitati e sustrade comunali nel territoriodei comuni interessati, limita-tamente a quelli permanente-mente abitati a rischio valan-ghivo, effettuare previsionisulla possibile evoluzione delrischio, determinare il mo-mento in cui, in base all’evolu-zione della neve, sia possibilerimuovere lo stato di rischioper gli abitati, valutare la pos-sibilità di provocare artificial-mente il distacco del mantonevoso. Il professionista do-vrà essere geologo, ingegnereo laureato in scienze forestalie aver superato i corsi Aineva.D.Pra.

«La tassa dei rifiuti? Ingiustificata»A Bresciadega decidono di ridursela

Valchiavenna

Anti valangheNucleoalla ricercadi un tecnico

co più di una scoperta». Il concorso è aperto ai can-

tanti con età non inferiore ai16 anni.

L’iscrizione può essere ef-fettuato consegnando il mo-dulo al negozio Musica di viaDolzino entro il 12 gennaioed è gratuita. Possibile iscri-versi anche attraverso l’indi-rizzo mail [email protected].

In sede di selezione l’ese-cuzione avverrà su base mu-sicale fornita dal concorren-te . I quindici finalisti saran-no scelti da una giuria di qua-lità. Le finali si terranno alteatro della Società Operaiadi Chiavenna il 4-5 maggio. D.Pra.

Chiavenna

Lo spettacolo canoro

per dilettanti

è arrivato

alla sua settimana edizione

Settima edizione delconcorso canoro “Il Microfo-no d’Oro” al via. Si terrannodomenica 14 gennaio le sele-zioni per l’ammissione alleserate finali, in programma ainizio maggio, per il concorsocanoro per voci soliste dilet-tanti organizzato dalla Socie-tà Operaia di Chiavenna.

Lo scorso anno il concorsofu dedicato alla canzone ita-liana, quest’anno, invece, sitorna all’antico e non ci sa-ranno limitazioni. «Siamoarrivati - commentano gli or-ganizzatori – a una nuovaedizione, la settima, dellospettacolo che ha appassio-nato il pubblico in questi ul-timi anni. Quindici cantantiin gara, all’insegna della pas-sione e della qualità musica-le, accompagnati dal vivo dal-la band del Microfono d’Oro.Una competizione, ma so-prattutto un concerto, cheoffre una panoramica sui ta-lenti locali. Per molti di lorol’inizio di nuove amicizie ecollaborazioni, per il pubbli-

te, si è detto. «Ovviamente èuna stima, ma credo che circail 70 per cento degli ingressisia di persone che hanno svol-to questo tipo di attività. Poiabbiamo i normali escursio-nisti e, soprattutto in autun-no, gli appassionati di funghi,ma il torrentismo è la fonteprincipale».

Il Consorzio incassa i fondiche re investe completamen-te sul territorio. Soprattuttosu una strada che situata sot-to sponde scoscese qualcheproblemino di caduta di ma-teriale ce l’ha. A dare una ma-no a tenere sotto controllo lasituazione, evitare abusi e in-gressi senza bollino, è arriva-to il Comune di Gordona cheproprio all’inizio di quest’an-no ha installato un sistema divideosorveglianza che rendeenormemente più semplice,veloce e meno dispendiososalire per multare i furbetti.«Anche in questo caso - con-clude Capelli - si tratta di unastima, ma credo che le perso-ne entrate in acqua quest’an-no siano state almeno 5.000».Un numero enorme, anche

Gordona

Il Consorzio ha fatto

registrare 3.500 ingressi

il 70% dei quali

per il torrentismo

Annata boom quellache si sta per chiudere per laVal Bodengo.

La selvaggia vallata del ter-ritorio comunale di Gordonaha fatto registrare durante il2017 un vero e proprio recorddi accessi. Merito del canyo-ning - la valle è consideratauna vera e propria mecca nel-l’intero arco alpino per la va-rietà e la particolarità del per-corso sul torrente Boggia -,ma non solo.

«Abbiamo fatto registrare3.500 ingressi - spiega il se-gretario del consorzio Val Bo-dengo e Pilotera Gianni Ca-pelli - . Il dato è riferito ai per-messi che non riguardano iproprietari di immobili. Ov-viamente si tratta di automo-bili e, quindi, il numero dipersone arrivate in Val Bo-dengo è molto più alto». Meri-to del canyoning in gran par-

C’è il canyoningBoom di arriviin Val Bodengo

Microfono d’oroIscrizioni aperte

L’ultimo vincitore: Mattia Bianchi

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LA PROVINCIA 39MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

Bianca Gadola

Italia-Svizzera racconti e argomenti sulla linea di confine

Ticino solidaleBregaglia esportai suoi prodottiL’iniziativa. Dopo le calamità ci si rimette in piediArtigianato ed enogastronomia richiesti a LuganoE intanto la Valle pensa ad un marchio di tipicità

prenditrice che da alcuni anni ha affiancato questa esperienza alla propria attività svolta in Val-chiavenna. «Le conseguenze della frana si sono fatte sentire sull’economia locale - ha rac-contato -. Ma ora le attività sonoripartite, anche perché la comu-nità e l’imprenditoria della Bre-gaglia sono ripartite con deter-minazione».

La seconda società, per laquale erano impegnati nella presentazione Marco e Luisa Pomoni, è espressione della tra-dizione del distretto della coltel-leria di Premana e svolge una parte delle lavorazioni proprio al puntoBregaglia. S.Bar.

preso parte Giacometti Sport, latipografia di Andrea Crüzer con il memory e i puzzle della Bregaglia, Irma Siegwart, Lau-ra Maurizio, e Dolci profumi Kienast, Flavia Roganti-Petti con il calendario 2018 - di cui parte del ricavato andrà a bene-ficio di un nuovo parco giochi a Bondo - oltre alle imprese del puntoBregaglia Pedroni Mul-timedia, Drogheria Girasole, Ecomunicare.ch, Fashion in-gredients e BregagliaKnife. Queste due ultime aziende sonostate rappresentate da impren-ditori italiani. Per la prima, che si occupa di sartoria e ha sede al Fungo in località Farzett, era presente Bianca Gadola, im-

le altre società, cominciando proprio da quelle che hanno la propria sede in questa struttura - ha sottolineato -. Sette aziende,per un totale di circa trenta lavo-ratori, alle quali si affiancano l’associazione e la redazione de labregaglia.ch e Formazione Bregaglia, che si occupa di pro-muovere corsi in sinergia con il Polo Poschiavo».

Alla manifestazione hanno

struttura situata lungo la strada cantonale. Un’occasione per unire un mercatino natalizio al-la possibilità di conoscere le atti-vità svolte dalle imprese del po-sto, come conferma dall’orga-nizzazione Patrik Giovanoli.

«L’intento è la creazione diun’opportunità d’incontro per la comunità della Bregaglia, ren-dendo protagonisti gli appassio-nati di hobbistica, gli artigiani e

BregagliaProdotti di artigianato, hobbistica e aziende In vetrina l’economiaa puntoBregaglia

Si è tenuta a Vicoso-prano l’edizione 2017 di «Natalecon i tuoi, sabato 25 novembre con noi», iniziativa promossa dall’Ufficio di sviluppo nella

Artigiani e produttoriin mostra a Vicosoprano

BERGAGLIA

STEFANO BARBUSCA

Tutto è pronto per por-tare in Ticino i sapori della Bre-gaglia. E intanto si lavora percreare un marchio dedicato aiprodotti locali. Dopo tre mesiresi complicatissimi dalla franadel Pizzo Cengalo del 23 agosto,le imprese bregagliotte sonopronte a portare avanti alcuniprogetti davvero significativi.Alcune aziende e i vertici dell’as-sociazione che raccoglie le so-cietà con sede nel Comune diBregaglia hanno partecipato,sabato, all’esposizione promos-sa a Punto Bregaglia dall’Ufficiodi sviluppo.

I cesti bregagliotti

In Ticino è attiva un’organizza-zione che opera per sostenerel’economia delle zone colpite dacalamità naturali. L’anno scor-so, ad esempio, aveva dedicatola propria attenzione a Norcia,città dell’Umbria devastata dalterremoto. Stavolta ha presocontatti con l’associazione delleimprese bregagliotte, che si è

quindi impegnata nella prepa-razione di cesti con una vastascelta di specialità locali. «Pos-siamo citare torte di castagne edi noci, tagliatelle di castagne,formaggi, salumi e miele - spiegaAndrea Crüzer, presidentedell’Associazione artigiani ecommercianti Bregaglia -. Incontemporanea un negozio del-la zona di Lugano ci ha chiestodi poter contare su una fornitu-ra di prodotti bregagliotti». Crü-zer ricorda le realtà coinvolte inquesto progetto - PasticceriaGonzalez, Molino Scartazzini,Pasticceria Salis, MacelleriaChiesa, Andrea König per il mie-le, Latteria Bregaglia e caseificioTarcisio Pedroni - e sottolinea«la soddisfazione della nostraassociazione aver dato vita aquesto percorso».

Il marchio Bregaglia

Intanto l’associazione guidatada Crüzer è impegnata nellapromozione del marchio Brega-glia, sulla base di un’idea emersaben prima della frana. «L’obiet-tivo è la valorizzazione e la tute-

la dei nostri prodotti», premet-te. Una delle finalità, ad esem-pio, è impedire che si vendano“torte di noci bregagliotte“ checon questa terra hanno ben pocoa che fare. «Per poter contare suquesto marchio sarà necessarioavere la produzione nel territo-rio comunale e utilizzare unapercentuale significativa di in-gredienti locali».

A questo programma potran-no partecipare anche altre cate-gorie di imprenditori come con-tadini e albergatori. L’iniziativadi sabato è stata un’occasioneper esprimere un ringraziamen-to alle autorità che hanno per-messo di riaprire la strada can-tonale a soli tre mesi dalla frana.«Credo che sia stato un inter-vento grandissimo, vorrei sotto-lineare il lavoro svolto da Comu-ne, Cantone e Confederazione,anche grazie all’intervento dimilitari e collaboratori civili - haconcluso il presidente degli im-prenditori -. Anche il bilanciodella catena della solidarietà,che ha raccolto ben undici mi-lioni, è eccezionale».

Marco e Luisa Pomoni, della coltelleria BregagliaKnife

Patrick Giovanoli, Ufficio di sviluppo Andrea Crüzer

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40 LagoLA PROVINCIA

MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

Bellano. Cinquant’anni e non sentirli per la classe 1967 che ha scelto il ristorante “La Darse-na” di Bellano per la cena e la festa.Dopo un po’ di anni che non si organizzava piùnulla, l’occasione del mezzo secolo ha fatto ritro-vare insieme non solo i bellanesi ,ma anche tuttiquelli che hanno frequentato le scuole in paese,provenendo dai paesi vicini.All’appuntamento non è voluto mancare nemme-

no qualcuno che, per ragioni di lavoro o di fami-glia, ha cambiato paese ed ha accolto l’invito perritrovare i vecchi amici d’infanzia e di scuola.Sono stati ricordati i due coscritti scomparsi, Alfio e Daniele, poi la partecipazione alla messaed il rinfresco al bar Testori per concludere quindialla tavolata che ha permesso di apprezzare il menu e rivedere all’indietro il film di mezzo secolo di amicizia tra mille ricordi. M.Vas.

Classe 1967: 50 anni e non sentirliColico. Per la prima volta i coscritti di Dervio eColico della classe 1964 hanno festeggiato insie-me.Una bella idea, apprezzata da tutti, che ha riunitouna sessantina di persone al ristorante “Il Crotti-no” di Dorio, a metà strada tra i due paesi.I cinquantatreenni hanno partecipato alla messa,nella rispettive parrocchie, ed hanno omaggiatoi coscritti che purtroppo sono scomparsi prema-

turamente con una visita alle loro tombe.I colichesi hanno pensato in oltre di invitare allacena Natalia Branchini, la sorella del coscrittoAntonello, a passare con loro la serata.Visto il buon risultato della coscrizione c’è statoil consenso di tutti a continuare a sulla strada intrapresa e cioè a festeggiare insieme anche neiprossimi anni e magari a fare qualcosa in più, masempre assieme. M.Vas.

Il 1964 unisce Colico e Dervio

sfiorare il guardrail.«Da tempo – scrivono ancora

i firmatari – era stato richiesto un secondo cassonetto per i ri-fiuti indifferenziati nel par-cheggio di Noceno poiché quel-lo presente, oltre ad avere il co-perchio danneggiato, in molti fi-ne settimana e nel periodo esti-vo dimostra di essere insuffi-ciente, quindi molti sacchi ven-gono lasciati a terra. Neanche questa richiesta è stata evasa».

È pur vero che i residenti nel-la frazione si contano sulle dita delle due mani ma ci sono anchealcune persone che effettiva-mente abitano a Noceno tutto l’anno.

Tuttavia sono numerose leseconde case che sono abitate inprimavera ed in estate, ancor più in agosto, e che i proprietarifrequentano nei fine settimana.

Fino a sette, otto anni fa lastrada era sterrata poi è stata asfaltata e sistemata in diversi punti, dove sono stati messi so-stegni e protezioni in cemento armato, grazie ad un finanzia-mento ottenuto dalla Comunitàeuropea.

A maggior ragione, i firmataridella petizione sottolineano che«è un peccato che ora la manu-tenzione venga così trascura-ta». M.Vas.

VendrognoQuaranta residenti

chiedono la manutenzione

dell’unica via d’accesso

alla frazione

Una petizione sotto-scritta da una quarantina di re-sidenti, proprietari di immobili nella frazione di Noceno, oltre che di frequenti utilizzatori del-la strada, chiede al Comune di Vendrogno la manutenzione dell’unica via di accesso.

Non solo le firme anche unmini dossier fotografico che di-mostra «lo stato di incuria» in cui versa il collegamento, che inalcuni tratti risulta pericoloso.

Le criticità sono di diversanatura, ma per i residenti posso-no risalire tutte alla stessa cau-sa: «La mancata manutenzione per lungo tempo da parte del Comune».

Le immagini parlano da sole:guardrail danneggiati o man-canti sul pericoloso ciglio di val-le, cedimenti della carreggiata in due punti, già segnalati nel 2015 «senza un riscontro da parte del Comune»; ed ancora, l’ostruzione della griglia in un punto dove una valle “sottopas-sa” la strada, il grosso accumulodi fogliame che restringe la car-reggiata, obbligando le auto a

Le condizioni di sicurezza sono alquanto precarie

ABBADIA

«Il nostro don Mario hadato tutto se stesso in semplicitàe letizia. Per quarantacinque an-ni è rimasto a Crebbio, portandoavanti un umile e costante servi-zio a sostegno degli altri. E tuttinoi gli diciamo grazie». Il vesco-vo di Como monsignor OscarCantoni, ieri mattina ha cele-brato le esequie di don MarioConconi, classe 1939, spiratovenerdì all’ospedale Manzoni diLecco.

Da tempo malato, il suo cuoreha smesso di battere lasciandoun vuoto enorme nella comunitàdi Sant’Antonio a Crebbio doveviveva dall’ormai lontano 1972.

«Si preoccupava dell’assenzadei suoi parrocchiani alle fun-zioni, si informava - raccontanoi parrocchiani - A volte potevasembrare ombroso, ma nonmancava mai il suo buffetto alle-gro».

La chiesa era gremita tanto darichiedere l’apertura del salonedell’oratorio, dove è stato possi-bile seguire il rito funebre.

La missione pastorale

Nativo di Uggiate Trevano nelComasco, era stato ordinato sa-cerdote il 23 giugno 1963 nelduomo di Como, dall’allora ve-scovo Felice Bonomini. Vennedestinato alla parrocchia di Lez-zeno dove restò per nove anni.Il suo secondo incarico fu la par-rocchia di Crebbio nella frazionealta di Abbadia, e da allora nonsi è più mosso.

Era arrivato a Crebbio che eraun giovane sacerdote, e pensavadi fermarsi qualche anno per poipartire verso un’altra destina-zione, come spesso capita. Inve-ce si è fermato per quarantacin-que anni.

La bara con i resti mortali di don Mario Conconi nella chiesa di Crebbio FOTO MENEGAZZO

Petizione a Noceno«Caro Comunesistemaci la strada»

Cantoni: «Grazie don MarioHai dato tutto te stesso»Abbadia. Folla a Crebbio per il funerale del parroco scomparso a 78 anniIl rito è stato presieduto dal vescovo di Como: «Ha vissuto per il Signore»

A portare don Mario Conconia Crebbio fu don Pino Gaddi,negli anni Settanta parroco diVassena ad Oliveto Lario, con cuiaveva un rapporto di grandeamicizia: fu lui a convincerlo adaccettare la parrocchia di San-t’Antonio abate. Quella parroc-chia sotto le cui ali ci sono Creb-bio e San Giorgio nel Comune di

Abbadia; e la chiesa di Maggianain territorio di Mandello, e cheora resta sguarnita. Ad assicura-re le funzioni saranno i sacerdotidi Mandello e Abbadia che tur-neranno fra di loro. In futuro,poi, si vedrà.

«La vita non si chiude con lamorte - ha ripetuto il vescovoCantoni - ripensiamo alla nostra

Il rito funebre è stato presieduto dal vescovo di Como Oscar Cantoni Don Mario Conconi

vita e come l’abbiamo impostataper capire se la viviamo per ilSignore o se solo fine a noi stessi,e don Mario ha sempre vissutoper il Signore».

Al termine della cerimonia,la salma è partita per Germasi-no, nel Comasco, dove è statatumulata.P.San.

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LA PROVINCIA 41MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

DONGO

GIANPIERO RIVA

I cinesi hanno acqui-stato l’acqua minerale Paravi-so in Val d’Intelvi e sempre i ci-nesi potrebbero acquisire Isot-ta Fraschini, ultimo baluardorimasto della gloriosa ferrieradi Dongo.

Ma loro prima offerta al-l’asta era stata ritenuta troppobassa e ora se la devono vedereancora con altri potenziali ac-quirenti. Dopo quattro mani-festazioni d’interesse, lo scor-so anno, era pervenuta solol’offerta della Elecpro Interna-tional investment holding, so-cietà cinese che comprendeanche l’austriaca Steyr MotorsGmbh; i commissari, comedetto, la giudicarono non con-grua e ci fu l’autorizzazione aprocedere con una trattativaprivata, che si è conclusa neimesi scorsi.

L’impegno

Come spiega il direttore dellostabilimento, Renato Begnis,sulla pagine del Risciun, il gior-nalino di paese, la legge richie-de comunque una vendita pub-blica e, di conseguenza, è stataindetta una nuova asta, che hacome base l’offerta presentatadai cinesi.

La scadenza per la presenta-zione delle offerte è il martedì

L’area interessata dall’ex ferriera Falck

Lago e Valli

Offerta bassa, l’ex Falck torna in venditaDongo. La trattativa privata con l’azienda austriaca a capitale cinese non ha prodotto i risultati auspicatiNuova asta per l’Isotta Fraschini, offerte entro il 5 dicembre. Dei 170 lavoratori potrebbe esserci spazio per 100

5 dicembre e nelle buste occor-rerà presentare anche un im-pegno occupazionale almenoper due anni e un piano indu-striale per cinque anni. È vero-simile pensare, alla luce del-l’andamento della prima asta,che anche stavolta la ElectroInternational non incontri al-cuna concorrenza.

La trattativa privata ha por-tato a un’offerta che prevedeanche l’acquisizione degli im-mobili in cui si svolge l’attivitàdi Isotta Fraschini. La situa-zione lasciata nell’ex Falck do-po i fallimenti è decisamentecomplicata. Nel 2009 è fallitaAfl, lo stabilimento dei raccor-di in ghisa, e l’anno successivoha subito la stessa sorte Dongosrl, la società del gruppo Casticui fanno riferimento tutti gliimmobili del complesso indu-striale altolariano.

Competenze distinte

Per la società della ghisa erastato incaricato, come curato-re fallimentare, AlessandroColombo, che ha provvedutoad alienare quanto era ancoravendibile e ad asportare im-pianti e attrezzature ormai ve-tusti; la curatela fallimentaredi Dongo srl fa invece capo aGiulia Pusterla, che una voltaliberata tutta l’area di compe-tenza, comprendente anche

l’appetibile zona del porto, po-trà procedere alla vendita se-condo le modalità previste dal-la procedura fallimentare; nelcomparto di Afl rimane vivo unprogetto di insediamento diartigiani locali, mentre il portodovrà essere sfruttato, secon-do il pgt, anche a scopo turisti-co.

Oltre duemila occupati

Fino agli anni ’70 la ferriera da-va lavoro ad oltre 2 mila perso-ne; i dipendenti ancora in forzaad Isotta Fraschini sono tutto-ra 170 e nella futura aziendapotrebbero esserne mantenuticirca 100. Ma per il territorio sitratterebbe ancora di una real-tà importante. Il 5 dicembre èvicino e il cambio della guardiain ferriera potrebbe rappre-sentare un bel regalo di Nataleper Dongo e l’Alto Lario.

«Ci stiamo avvicinando, al-meno parzialmente, ad unapositiva conclusione della lun-ga vicenda dello stabilimento –commenta l’ingegner Begnis aconclusione della sua paginainformativa – Tutto ciò grazieall’impegno dei commissari,dei curatori, delle amministra-zioni locali e dei clienti, ma so-prattutto dei lavoratori, chenon hanno mai smesso di cre-dere alla possibilità di uscireda questa difficile situazione». I lavori a luglio nell’ex acciaieria FOTO IRENE BRIZ L’inquinamento di un anno fa

PORLEZZA IN EUROPA CON LA BAND SVIZZERA BARBIE SAILERS

Il batterista Vitali torna dal tourE annuncia il nuovo brano Follow

Jonathan Vitali alla batteria

Jonathan Vitali, attrattodalla batteria fin dabambino, ha appenaconcluso un tour musi-

cale con la band alternative-rock svizzera “Barbie Sailers”,che ha aperto tutti i concerti della tournee europea degli Our Last Night, band america-na che va per la maggiore nel

mondo del rock. «Abbiamo suona-to a Berlino, Amburgo, Lipsia, Saarbruken e Varsavia – riferisceil musicista porlezzino – . A fine mese, tra l’altro, uscirà su youtubeil video della nostra nuova canzo-ne, che ha per titolo “Follow” e chein seguito sarà disponibile su tuttele piattaforme digitali più cono-sciute». Jonathan, trentunenne,

era affascinato dalla musica quan-d’era ancora in fasce e ascoltava tante musicassette.

«Non perdevo mai un’esibizio-ne dal vivo quando nel territorio suonavano gruppi con il batterista– racconta – . A 10 anni miei genito-ri mi hanno regalato la prima bat-teria vera e, da allora, non ho più smesso. Ho cominciato a studiare

lo strumento con maestri privati,da Cristian Barbaro ad Aurel Base-dow, poi sono andato a Milano daWalter Calloni, batterista di Euge-nio Finardi, Alberto Camerini, Lu-cio Battisti, PFM, Roberto Vec-chioni, Antonello Venditti e Fran-co Battiato; sono arrivato a conse-guire il diploma e, dopo aver fre-quentato anche un master di jazza Siena, sono diventato docente dell’istituto civico musicale Alto Lario e dell’Accademia musicale 5Valli, dove seguo un bel gruppo dibambini e ragazzi». L’esperienza con i Barbies Sailers ha avuto inizionel 2011: «Abbiamo condiviso il palco con gruppi del calibro dei Pa-pa Roach, degli Yellowcard e dei The Subways Blessthefall – sottoli-

nea Jonathan – . La recente espe-rienza del tour con gli Our Last Ni-ght è stata qualcosa di entusia-smante; già lo scorso anno avevanoavuto l’onore di fare loro da spallain concerti in Francia, Svizzera, Germania e Italia, ma stavolta è stato tutto entusiasmante, a parti-re dalle folle di pubblico, davveroda brivido. E ora siamo in trepida-zione in vista del nostro nuovo sin-golo, “Follow”, prodotto con la col-laborazione artistica dell’austra-liano Trenton Woodley, cantantedegli Hands Like Houses; sul cana-le youtube della nostra band ci saràanche il videoclip ufficiale che ab-biamo girato con il regista Nick Ru-sconi». G. Riv.

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42 Lago e ValliLA PROVINCIA

MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

di Garlate e insegnante all’asilodi Lipomo.

Il matrimonio è stato cele-brato sabato mattina nella par-rocchia di San Giovanni a Bel-lagio, poi lo spostamento a Co-mo nella Sala Bianca sopra ilTeatro Sociale dove lo chefGandola si è occupato del cate-ring con lo staff del suo risto-rante, il Salice Blu. Proprio latrasmissione del primo canaleRai ha avuto una parte non se-condaria nella storia d’amoretra Luigi e Camilla.

«Ci siamo conosciuti grazie

BellagioIl cuoco titolare del Salice Blu

e la maestra d’asilo a Lipomo

hanno incassato gli auguri

direttamente su Rai Uno

Ieri durante “La pro-va del cuoco” su Rai Uno sonoarrivati anche gli auguri di An-tonella Clerici.

Che hanno così reso noto aipochi che non lo sapevano ilmatrimonio dello chef bellagi-no Luigi Gandola, 34 anni,con Camilla Panzeri, 26 anni,

Luigi Gandola e Camilla Panzeri subito dopo il “sì” FOTO GANDOLA

anche alla trasmissione televi-siva. Lei mi ha visto in video eincuriosita ha partecipato a di-versi miei eventi in provincia,poi è venuta a cenare al risto-rante – spiega il neosposo - Quiabbiamo parlato e poi abbiamoiniziato a frequentarci. È unaragazza molto dolce ed è moltopreparata come educatrice».

Lo chef si è presentato almatrimonio con un vestito gri-gio e porpora, molto più sobriala sposa in bianco. Gandola pernon smentirsi si è occupato onil suo staff del catering portan-do anche la torta da Bellagio aComo. Un cuoco che cucina alsuo matrimonio: «Diciamo cheal lavoro c’era lo staff del SaliceBlu, io ero più defilato ma misono occupato dei preparativie dell’allestimento poi sabatoero abbastanza impegnato. Adare una mano ai miei ragazzici ha pensato Sergio Barzetti,uno dei maestri de “La Provadel cuoco” che è stato anche ilmio testimone di nozze».

A Bellagio mancava peròAntonella Clerici: «Il matri-monio era il sabato alle 11 e nonha potuto venire, però ieri intrasmissione ha chiesto infor-mazioni a Sergio e mi ha fattogli auguri. Inutile dire che miha fatto molto piacere. È ancheun po’ arrabbiata con me, per-ché le ho comunicato che traviaggio nozze, viaggio negliStati Uniti e ristorante, dovròaffrontare un po’ di impegni».

Quindi per qualche mese latelevisione perde un cuoco e ilcuoco trova una moglie. Giovanni Cristiani

Lo chef della Clericiha sposato CamillaLa prova di Gandola

Menaggio. A provocare un incidente stradale,stavolta, non è stato un cervo, ma una minuscolavolpe. Un volpacchiotto ha infatti attraversatola strada e la giovane di Porlezza di 21 anni chel’è trovato dinanzi ha sbandato e perso il con-trollo del veicolo prima finito contro un palodella Telecom e poi in un fosso, ribaltandosi.L’incidente è avvenuto domenica alle 23,15 sullastatale Regina che in quel tratto è compreso sujvia Cadorna al confine fra Croce e Grandola eavrebbe potuto avere conseguenze serie. Lagiovane, che viaggiava in direzione Porlezza, siè vista sbucare l’animale selvatico sulla carreg-giata e, d’istinto, ha fatto di tutto per evitarlo,

con effetti catastrofici per l’auto. Erano le 23.15e sul posto sono intervenuti un’ambulanza el’automedica della Croce Rossa, i vigili del fuocoe i carabinieri della compagnia di Menaggio. Laconducente, per fortuna, non ha riportati parti-colari traumi: è stata trasportata all’ospedaledi Menaggio con qualche lieve ferita ed emato-mi di poco conto; i pompieri hanno quindirecuperato l’auto (nella foto Selva), finita ribal-tata, come detto, oltre la carreggiata. La tesidella ragazza è stata confermata da un automo-bilista che viaggiava appena dietro di lei: anchelui, infatti, ha visto bene la volpe sbucare instrada. G. Riv.

Auto nel fosso per evitare una volpe

CAVARGNA

MARCO PALUMBO

Dopo tre mesi di calmaapparente, il lupo è tornato a col-pire in Val Cavargna.

È un esperto allevatore di Ca-vargna, Osvaldo Butti (stalla inlocalità Collo, frazione alta del minuscolo Comune del com-prensorio) a lamentare la preda-zione di almeno quattro capre, avvenuta in località Vegna. Il sin-daco di Cusino, Francesco Curti- il primo a lanciare nei mesi scor-si “l’allerta lupo” sulle vette al confine tra Canton Ticino e Ca-vargna - conferma la notizia, spie-gando che il modus operandi è ilmedesimo dell’Alpe di Rozzo a Cusino dove l’alpigiano Carlo Panatti a metà agosto aveva do-vuto fare i conti con la predazionedi ben 34 tra capre e capretti.

Sindaco preoccupato

«Ci risiamo. Il lupo è tornato adattaccare le greggi, ma soprattut-to mi preme rimarcare un aspet-to: gli allevatori sono costretti, alla luce di quanto avvenuto in particolare quest’anno, a chiude-re nelle stalle le capre con almenoun paio di mesi d’anticipo rispettoall’abituale crono-programma -sottolinea Francesco Curti - Lo dico con cognizione di causa, avendo anch’io con la mia fami-glia ben 25 capre. Attività che portiamo avanti con grande im-pegno e passione. E all’orizzonte

Il lupo immortalato dalle “fototrappole” a San Bartolomeo Val Cavargna alle 23,22 dell’11 giugno 2015

Allarme. Il ritrovamento delle carcasse a Vegna si aggiunge a quelli della scorsa estateLa conferma del comandante Testa: «Abbiamo disposto accertamenti, ma ci sono pochi dubbi»

non si intravedono soluzioni, an-che se - va rimarcato - all’Alpe diRozzo, ad esempio, è stata fornita(da Regione Lombardia, attraver-so Ersaf, ndr) rete elettrificata perprevenire gli attacchi».

Dunque, stesso modus ope-randi (delle capre sono state la-sciate “sul campo” solo le interio-ra) e stesse prede, ovvero le capreche sfruttano questi ultimi scam-poli di stagione in quota. Difficilecapire se l’attacco sia avvenuto adopera di uno o più lupi. È probabi-le - ad esempio - che ad agire pos-sa essere stato un esemplare sub-adulto, nato nella cucciolata 2016.

Segni tipici

Nel pomeriggio di ieri, la notiziadell’attacco è stata confermata anche dal comandante della poli-zia provinciale, Marco Testa.

«Sul posto sono intervenutipersonale della polizia provincia-le, dei carabinieri forestali e del-l’Ats della montagna per i dovutiaccertamenti. I segni rilevati suipochi resti dell’unica capra al mo-mento rinvenuta sono tipici dellapredazione da lupo. In ogni casoè stato effettuato un tampone sa-livare dal personale operante pergli accertamenti genetici di rito.Come già nei casi precedenti, il personale operante ha fornito supporto all’allevatore colpito per la predisposizione e l’inoltrodella richiesta di risarcimento deidanni da “grandi predatori” ai

competenti uffici regionali». Il sindaco Francesco Curti fa

infine notare che l’allerta sale digiorno in giorno anche in virtù diun altro fattore: «All’appello manca anche un gregge di una quindicina di capre di stanza sulmonte Pidaggia, vetta che sovra-sta Carlazzo. Che fine hanno fat-

to? È stato il lupo? Non possiamoessere lasciati soli. Il problema c’èe di sicuro non può essere sotto-valutato».

Peraltro le foto-trappole del-l’Ufficio Caccia e Pesca del Can-ton Ticino a metà agosto hannoimmortalato in Valle Morobbiaquattro cuccioli nati da poco.

n nMa le vittimedel predatorepotrebbero aumentare«Mancano 15 capi»

Quattro capre sbranate sopra CavargnaLa polizia provinciale: «È stato il lupo»

VELESO

Malore in piazzaArriva l’elicottero

Un uomo di 62 anni è stato colto da malore in piazza Zerboni è stato soccorso e trasportato in elicottero al-l’ospedale di Gravedona in codice giallo. L’emergenza siè verificata alle 11. Sul postoanche i volontari di Veleso.

TREMEZZINA

Violenza alle donneSerata in biblioteca

Per la Giornata internazio-nale contro la violenza sulledonne, oggi in biblioteca a Lenno è in programma unaserata promossa dal Comu-ne e dall’Azienda sociale Centro Lario e Valli. Alle 21interverrà l’assistente socia-le Laura Mazza, referente del servizio donne vittima diviolenza. G. RIV.

PORLEZZA

Guerra e pacecon Anzani

Giovedì 3 alle 15, al centro civico interverrà Giuseppe Anzani, con una conferenzasu “Guerra e pace”. L’inizia-tiva si inserisce nell’attivitàdell’Unitre. G. RIV.

INCONTRO

Imprese e scuolaall’istituto Polo

Incontro all’istituto MarcoPolo venerdì alle 18 con i ti-tolari di aziende dell’Alto La-rio, Valtellina e Valchiaven-na. Sarà un momento di con-fronto importante anche il territorio dell’Alto Lario oc-cidentale, i cui studenti rap-presentano il 22% dell’inte-ra scolaresca dell’istituto su-periore di Colico. G. RIV.

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