naturalmente · Piante e sostanze naturali psicoattive // Chabaco Armijos e Paola Vita Finzi p. 34...
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nnaturalmente
Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro Rosalba Conserva p 4 para In sintesi eccovi una cellula Luciano Cozzi p 11 para Per Christian
de Duve Fabio Fantini p 16 para La candela Elio Fabri p 18 para Gazebo Fabrizia Gianni p 25 para A cosa servono le vespe Joachim Langeneck p 32 para
Piante e sostanze naturali psicoattive Chabaco Armijos e Paola Vita Finzi p 34 para La biologia russa degli inizi del Novecento Brunella Danesi p 41
para Ancora le Indicazioni Maria Arcagrave p 46 para Insegnare scienze in Italia La situazione al contorno Vincenzo Terreni p 50 para Il verziere di Melusina
Laura Sbrana p 52 para Un seme Angiolo Innocenti p 56 para Recensioni Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere p 58
Fatti e trame delle Scienze
numero 0
quadrimestrale
copia omaggio
anno 1
maggio 2014
In questo numero
Continuiamo rinnovandoci Redazione
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anno 6 bull numero 3 bull ottobre 1993 quadrimestrale
periodico di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTEAggregati alla scuola
Preconcetti in Biologia
In mancanza daltro dibattiamo le idee
Riflessioni (quasi) edificanti di un masticatore diFisica
Keplero e le sue leggi
Lapprendimento di una cultura scientifica unosforzo interdisciplinare
Borges Funes o della memoria
Scienze della Terra unanalisi dei testi piugravediffusi
La candela
Il verziere di Melusina
La didattica della Biologiaspunti per un dibattito
Langolo del morbido
Bird-watching
Notizie dallANISN
Vincenzo Terreni
Enrico Pappalettere
Carlo Bauer
Giovanni Cercignani
Maurizio Artoni
Stefano Vallin
Francesca Civile
Sandra Piacente
Elio Fabri
Laura Sbrana
Marisa Caccia Liliana Zappi
Anna Gatti
Andrea Romegrave
anno 2 bull numero 1 bull febbraio 1989 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
SOMMARIOSOMMARIO
Notizie dallANISNNotizie dallANISN
editorialeeditoriale
Le scienze sperimentali ed i capponi diLe scienze sperimentali ed i capponi diRenzo (Alessandra Mannucci)Renzo (Alessandra Mannucci)
La sperimentazione di Scienze al DiniLa sperimentazione di Scienze al Dini(ins scienze del Dini)(ins scienze del Dini)
Scienze della Terra unevoluzione a sbalziScienze della Terra unevoluzione a sbalzi(Livio Trevisan)(Livio Trevisan)
Itinerario naturalisticodidattico (AndreaItinerario naturalisticodidattico (AndreaRomegrave)Romegrave)
RecensioniRecensioni
Motori Cani amp Umani (Vincenzo Terreni)Motori Cani amp Umani (Vincenzo Terreni)
anno 9 bull numero 2 bull aprile 1996 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTE
La biosfera si evolve comeunrsquounica entitagrave complessa
Lodovico GalleniFossi nata pianta
Fabrizia GianniMorte in differita
Nicola CardaciLa scuola si aggiorna
Vincenzo TerreniChe cosa provoca le ere glaciali
Paolo FarinellaLa candela
Elio FabriQuali sono i contenuti fondamentali della
BiologiaFabio Fantini Simona Monesi Stefano Piazzini
Descrizione chimica della realtagraveverifica mediante esercizi
Giorgio Montagnoli Adriano Podestagrave
Una lagunaGiampaolo MagagniniSessualitagrave nei vertebratiAnna BuscaComrsquoegrave bello ldquostudiare da granderdquoLuciano LucianiIl verziere di MelusinaLaura SbranaVerso una societagrave sostenibileDaniele ScapigliatiCaulerpa lrsquoinvasoreMonica PighiniLrsquoangolo del morbidoRaffaello CorsiBird-WatchingAndrea RomegraveRecensioniAnna Lepre Francesca CivileLaura Sbrana M Teresa De Nardis
I Fiori della Terra
Gli audiovisivi nella didattica della BiologiaVincenzo Terreni
Contro il narcisismo delle teorie interpretativeFrancesca Civile
Un Progetto Ombra per le Scienze della TerraMaria Teresa De Nardis
Un fiore in fondo al mareGiampaolo Magagnini
Prima di tutto non lasciamoci prendere dal panicoCarlo Bauer
La chimica nel negozio di giocattoliMaria Luisa DEugenio
Il Verziere di MelusinaLaura Sbrana
Riflessioni su HeurekaAnna Tongiorgi
Proposta di istituzione di un albo professionale di dottore naturalistaRecensioni
anno 5 bull numero 1 bull febbraio 1992 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
Lrsquoangolo del morbido
Recensioni
Del disagio di insegnare Biologia
Una tonnellata di cavoli alla deriva
Lettera ad un fratello ed una sorella mai nati
Mi permetta Signor Ministro
Termodinamica e biologia (II)
Non fa che piovere e io vado al mare
La candela
Della (presunta) bontagrave dellemolecole enantiomeriche
Il verziere di Melusina
Ricerca-azione ed insegnamento riflessivo
Il coniglio e il cilindro
Scienza della materiauna proposta curriculare
Bird-watching
Unrsquoaltra storia vera
anno 7 bull numero 2 bull maggio 1994 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Enrico Pappalettere
Mimma Liber
Roberto Barale
Vincenzo Terreni
Carlo Bauer
Giampaolo Magagnini
Elio Fabri
Giorgio Montagnoli
Laura Sbrana
Luciana Campanaro
M Teresa De Nardis
Ferdinando DaviniMaria Luisa DrsquoEugenio
Andrea Romegrave
Maurizio Antonetti
anno 2 bull numero 3 bull ottobre 1989 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Le scienze nella scuola secondaria superioreEnrico Pappalettere
Orti biologiciCarmela DrsquoAngelo Carla Pacini e Aldo Marrocco
Ecologia dei protozoi Nicola Ricci
Ripensando al metodo induttivoGraziella Fucci e Enrico PappalettereTecnopatie del docente di scienze
Vincenzo TerreniUn anniversario e un itinerario
Sandra BocelliIl verziere di Melusina
Laura SbranaRecensioni
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
anno 10 bull numero 1 bull gennaio 1997 trimestrale
CompleannoEnrico Pappalettere
Il lsquo900 e le Scienze NaturaliVincenzo Terreni
Evoluzione e letteratura nel tardoOttocento italiano
Floriano RomboliLorenzo la Nonna ed il sesso dei bambini
Giampaolo MagagniniLrsquoorigine della coltivazione dellrsquoolivo e lo
sviluppo dellrsquoagricoltura mediterraneaTommaso Di Fraia
Esistono le razze nella specie umanaMaria Alati
GazeboFabrizia Gianni
La biologia contemporanea al bivioSalvatore Lazzara
La candelaElio Fabri
Il difficile cammino del caffegraveLuciano LucianiIl verziere di MelusinaLaura SbranaLrsquoangolo del morbidoUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinBird-WatchingAndrea RomegraveAlimentazione egrave cultura la culturapreviene il cancroAnna Di Milia TongiorgiRecensioniAssunta Mariottini Brunella DanesiUn convegno su LamarckLodovico Galleni5 ottobre 1996Luciana BussottiScherzoGraziella Fucci
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anno 7 bull numero 1bull febbraio 1994 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Che cosa ci rimane
Non ci resta che piangere
Appunti di viaggio
Ritratto di una vecchia signora
Termodinamica e biologia
Dalle leggi di Keplero alla gravitazione diNewton
Il cloroplasto lo zio veterinario e lacqua difosso
La candela
I molluschi e luomo
Il verziere di Melusina
Come Mendel salvograve DarwinCome Mendel salvograve Darwin
Bird-watching
Peccato
Vincenzo Terreni
Brunella Danesi
Graziella Fucci
Mimma Liber
Carlo Bauer
Paolo Farinella
Giampaolo Magagnini
Elio Fabri
Elena Menesini
Laura Sbrana
R C LewontinR C Lewontin
Andrea Romegrave
Maurizio Antonetti
Lrsquoangolo del morbido
Recensioni
anno 2 bull numero 2 bull maggio 1989 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
SOMMARIO
Segnalazioni
editoriale(Vincenzo Terreni)
Seminario didatticodella facoltagrave di scienze(Paolo Meletti)
n verziere di Melusina(Laura Sbrana)
La parola e limmaginei vizi e le virtugrave(Marica Terzi)
Itinerario naturalisticodidattico(Andrea Romegrave)
Recensioni
Lettere
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anno 9 bull numero 3 bull ottobre 1996 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTEIl nano e i giganti le idee della
geologia tra il lsquo700 e il lsquo900Marco Tongiorgi
Il sesso i Pedagoghi e lrsquoimmortalitagraveGiampaolo Magagnini
La candelaElio Fabri
Modi di dire modi di fare modi di essereuna distinzione importante
Alessandra MagistrelliLaboratorio ambiente
Fabio OlmiIl concetto di modello nella didattica delle
scienze nella media dellrsquoobbligoFulvio Costagli
Lrsquouso del computer aiuta a prevenirela dispersione scolasticaVincenzina NeroniLe nevi di VenereMario CifelliUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinIl verziere di MelusinaLaura SbranaItinerari naturalistico-didatticiLuciana BussottiBird-WatchingAndrea RomegraveEstinzioneVincenzo Terreni
NATUATUA RALMENTERALMENTERanno 5 bull numero 2 bull maggio 1992 quadrimestrale
bollettinbollettinooddiiinformazioninformazioneedegldegliiInsegnantInsegnantiiddiiScienzScienzeeNaturaliNaturali
EditorialeEnrico Pappalettere
Lrsquoinsegnamento delle discipline naturalistiche e lrsquoUniversitagraveNicola Ricci
tra il 5frac12 e il 6=Vincenzo Terreni
Della ricerca del piacere del dovere e della fugaBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
Un villaggio che non avrebbe voluto diventare famosoGiampaolo Magagnini
Sperimentazioni spontanee o assistite la confusione non diminuisceCatia Pardini
LInsegnante prende lAIDSMaria Teresa De Nardis
Il Verziere di MelusinaLaura Sbrana
Il tempo e i confiniFrancesca Civile
Recensioni
I saperi allo specchio
Gli eredi di re Mida e il vento
Piccoli pensieri eretici su teorie e modelli ingeologia
Audiovisivi alcuni suggerimenti per la Biologia
La sfortuna di portar fortuna
Etologia e studenti
La candela
Educazione ambientale riflessioni per la scuoladellrsquoobbligo
Il verziere di Melusina
Whitman Van Gogh e il cielo stellato
Gli esami degli altri
Bird-watching
Labbaglio
anno 7 bull numero 3 bull ottobre 1994 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Mimma Liber
Giovanni Montagnoli
Sandra Piacente
Vincenzo Terreni
Giampaolo Magagnini
Brunella Danesi
Elio Fabri
Fiorenzo Gori
Laura Sbrana
Paolo Farinella
Monica Menesini
Andrea Romegrave
Maurizio Antonetti
Lrsquoangolo del morbido
Recensioni
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deormazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione deormazione deormazione deormazione deorororormazione deororormazione deororormazione deororormazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione degli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienze Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Naturture Nature Nae Nae Nae Nature Nae Nae Naturturturturturturturture Nae Nae Nature Nae Nae Naturturture Nae Nae Nature Nae Nae Nature Nae Nae Nature Nae Nae Naturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturturalialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialialiali
13
13shy
Saragrave la volta buonaVincenzo Terreni
Biologia cultura scuolaAlfredo Mazzoni
Le idee di una riformaTeresa Mariano
Riflessioni di un insegnante di EvoluzioneMarco Ferraguti
Lo studente Charles DarwinAnna Busca
Pericolo impatti per la TerraPaolo Farinella
La scuola che promuove ma non ldquopromuoverdquoFrancesca Civile
La candelaElio FabriA ddorsquo va
Carlo LaudadioIl Verziere di Melusina
Laura Sbrana
Sulla Biologia del biennioCarlo BolelliGazeboFabrizia GianniLrsquoangolo del morbidoUno sguardo fuori drsquoEuropaStefano VallinBird-watchingAndrea RomegraveVedi alla voce lsquoScienzarsquoSalvatore LazzaraI libri di testo questi sconosciutiAlessandra MagistrelliRecensioniPaolo Farinella Anna Di Milia TongiorgiLucia Campaniello Torricelli Claudia BinelliMaria Teresa De Nardis Luciano CozziUn archivio per NATURALMENTE
Nicola CardaciCi vado o non ci vado
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTEanno 10 bull numero 2 bull aprile 1997 trimestrale
PERCHErsquo UN NOTIZIARIO
-Percheacute da quasi sempre gli insegnan-ti di Scienze si confrontano scarsamentetra loro rispetto a quanto sarebbe ne-cessario sul terreno dei contenuti edelle condizioni del proprio lavoroInfatti e sempre prevalso il momento dellapartecipazione a corsi di aggiornamentogiagrave confezionati rispetto a quello del-la discussione e dello scambio di idee
-Percheacute gli insegnarti di Scienze la-vorarlo da sempre in condizioni diffici-li e in scuole anche molto diverse lunadallaltra quarto a curricoli etagrave de-gli alunni metodi didattici pesoculturale effettivo della materia ri-spetto allinsieme delle altre disci-pline
-Un NOTIZIARIO se ben pensato e rea-lizzato puograve costituire un utile strumen-to in piugrave per attenuare lo stato di iso-lamento reale dei colleghi di scarsoconfronto delle idee reciproche su que-stioni rilevanti della nostra profes-sione di eterogeneita delle situazionigenerali di lavoro di ineguale e casua-le diffusione di informazioni utili perla proprie attivitagrave quali quelle sulibri riviste sussidi didattici spun-ti e proposte didattiche su contenutispecifi etc che spesso viaggiano lungocanali irregolari e discontinuidipendndo per lo piugrave da rapportiinterpersonali
-Un NOTIZIARIO quindi come modestoservizio offerto ai Colleghi e pertantomezzo di collegamento e conserservazionedegli iscritti vecchi e nuovi oltre cheun luogo di sedimentazione dell attivi-tagrave e della produzione culturale dellasazione pisana
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di scienze naturali
A N I S N - sezione di PisaDISTRETTO SCOLASTICO
anno 1 numero 1 marzo 1988numero riservato ai soci
SOMMARIO Percheacute un notiziario Il futuro dellANISNLe scienze nelle scuole sperimentali
PesentiBuonarrotiLettere alla redazioneI corsi di aggiornamento nella scuola primariaAngolo della provocazioneRecensioni e segnalazioni
anno 6 bull numero 2bull aprile 1993 quadrimest
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La scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteLa scuola adotta lambienteAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primaveraAppunti di primavera
Un soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn 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facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due 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facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facce
della stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliaLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e 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scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave 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VVVVVVVVVVVVVVerzierVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVerzierVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV e di Melusinae di Melusinaerziere di Melusinaerziere di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinaerziere di Melusinaerziere di Melusinae di Melusinae di Melusinaerziererziererziere di Melusinaerziererziererziere di Melusinaerziererziererziere di Melusinaerziererziererziere di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusina
Bird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotchingBird-wotching Albanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreAlbanella minoreEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstaEstate al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al marte al mareete al marete al mareeeeeeeete al marte al marte al marete al marte al marte al mareeete al marte al marte al marete al marte al marte al marete al marte al marte al marete al marte al marte al mareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Pericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzioneRoberto SirtoriMaria Teresa De NardisGermano Federici Gianmario Bonati
Anna Amati Alessandra ModelliGiampaolo MagagniniPaolo FarinellaElio FabriVincenzo TerreniFabio OlmiBrunella DanesiLaura Sbrana
Andrea RomegraveMaurizio Antonetti
Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del morbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbido
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anno 9 bull numero 1bull febbraio 1996 quadrimestrale
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NATURALMENTE
Il colore dello scozzeseRoberto Sirtori
Insegnare BiologiaMaria Arcagrave
Lrsquoenergia geoterminca lrsquoenergia dallrsquointernodella Terra
Enrico BarbierParole e concetti intoerno agliesseri viventi
Pietro OmodeoLrsquookkupazione
Vincenzo TerreniLa candela
Elio Fabri
Percheacute un gioco di ruoloCarla Calcagno Marisa Caccia Liliana Zappi
Basta fare una proporzioneGiorgio Montagnoli Adriano Podestagrave
Della bici e altroLuciano LucianiLa programmazione didaticaCatia PardiniIl contratto a scuola un problema di qualitagraveMimma LiberUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinEducazione ambientale un esempio di percorsodidattico miratoAlessandra Madonia Maria Grazia TollotI1 verziere di MelusinaLaura Sbrana
Bird-WatchingAndrea RomegraveConsultare sfogliare leggereBrunella Danesi
Langolo del morbido
Recensioni
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NATURALMENTEanno 5 bull numero 3 bull ottobre 1992 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturalibollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Appunti destateSandra Bocelli
Lanno di ColomboMaria Luisa DEugenio Antonietta Maria Ricci
Laltra faccia di ColomboMaria Teresa De Nardis
Il capitombolo di UlisseJacopo Tomasi
A lume di nasoGiampaolo Magagnini
La candelaElio Fabri
Articolo unicoVincenzo Terreni
Il gioco dei ricci di mareLuciana Bussotti
La sentinella
30000 anni faBrunella Danesi
Il Verziere di MelusinaLaura Sbrana
Itinerario naturalistico-didattico
Angolo del morbido
Il moscone
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NATURALMENTE
NATURALMENTEanno 6 bull numero 1bull febbraio 1993 quadrimestrale
bollettino di bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturaliinformazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Alessandra MannucciEnrico PappalettereMarcello BuiattiElio FabriStefano PaoliBrunella DanesiVincenzo Terreni
Catia Pardini
Raffaello CorsiMaria Luisa Bertolegrave Alba Gainotti
Giorgio MontagnoliLaura SbranaPatrizia Cappadonna
Maurizio Antonetti
EditorialeLa Scienza nei temi di maturitagrave
Scienza e paradigmi socialiLa candela
La complicazione della complessitagraveInsegnare la diversitagrave
Il commissarioMedia dellobbligo-biennio superiore
un raccordo difficileUna proposta pluridisciplinare nella Media
dellobbligoDidattica della Biologia e aggiornamento
Elettrone pomodori e approccio storico allaChimica
Il Verziere di MelusinaItinerari naturalistico-didattici
Langolo del morbidoLa Luna
TEST DINGRESS0 DI SCIENZESPERIMENTALI NELLE CLASSI INIZIALI
DELLA SCUOLA SUPERIORE
- perchegrave il test- articolazione del test- prime analisi dei risultati e ta
belle- prime conclusioni
PERCHEgrave IL TESTLe scienze della Natura fin dalla
scuola primaria sono inserite neicurricoli scolastici i nuovi programmidella scuola elementare cosigrave cose quel-li della scuola media prevedono unaquantitagrave di contenuti di tutte le disci-pline scientifico-sperimentali biologi-che ed abiologiche tali che alla finedella scuola dellrsquoobbligo un allievodovrebbe sapere tutto o guasi La realtagravecon la quale quotidianamente ci scon-triamo egrave profondemente diversa gli stu-denti dimostrano di conoscere dei conte-nuti di argomenti vari e spesso senzaconnessione e soprattutto acquisiti inmodo acritico le fonti di queste infor-mazioni sono le piugrave disparate la scuolatra le ultine molto spesso sono i mass-nedia fondementalmente la televisioneI1 metodo sperimentale da tutti indica-to come fondementale per la crescita in-tellettiva degli allievi viene comple-tamente ignorato
Questo stato di cose porta gli inse-gnanti di Scuola Superiore a prenderselacon i colleghi delle Medie e questi aloro volta con quelli delle Elementari
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di scienze naturali
A NISN-sezionedi Pisa
DISTRETTO SCOLASTICOanno 1 numero 2 maggio 1988
numero riservato ai sociSOMMARIO 1- TEST DI INGRESSO SC SUPERIORE
2- SPERIMENTAZIONE Dl SCIENZE ITC FERMIL SC XXV Aprile ISA RUSSOLI
3- RECENSIONI E SEGNALAZIONI4- VISTO IN TV4- VISTO IN TV
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anno 8 bull numero 2 bull ottobre 1995 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NANAN TURALMENTEATURALMENTEA
Darwin e il tipografoVincenzo TerreniScienze naturali a HollywoodAlessandra MagistrelliManifesto per una generazione senza storiaJasmine La MorgiaLallevamento dei bachi da pescaMarco BenefortiI1 verziere di MelusinaLaura Sbrana BlobBrunella DanesiBird-WatchingAndrea RomegraveGli occhi di BenAndrea Milani
I fossili e il tempoMarco Tongiorgi
I Viaggio verso le cittagrave invisibiliNada Pesetti
Palomar allrsquoaltezza degli occhiRoberto Sirtori
Uno sguardo sulla scuola privataFrancesca Civile
Uno sguardo fuori drsquoltaliaStefano Vallin
Progetto ERSAMaria Renga
Educazione sessuale il punto di vista biologicoFabio Fantini
La candelaElio Fabri
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NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTEanno 5 middot numero speciale middot novembre 1992 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturalibollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
EditorialeCatia Pardini
Cerano una volta le minisperimentazioniEnrico Pappalettere
Il lascito Brocca-MezzapesaGiorgio Porrotto
Aggiornamento riflessioni e ipotesiAlessandra Mannucci
Area di progetto tra utopia e praticabilitagraveFabio Olmi
Biologia finalitagrave innovative contenuti arretratiMarcello Buiatti
CommentarioGiovanni Cercignani
Il peccato originale e la BiologiaGraziella Fucci
Negrave sanitario negrave chimico ma soltanto biologicoAnna Amati Bruna Baggio
S d T Cenerentola delle disciplimie sperimentaliMaria Teresa De Nardis
Chimica unoccasione perdutaGiorgio Montagnoli
Nota sulla ChimicaAnna Valenti Fratoianni
La Fisica nei programmi BroccaElio Fabri
I programmi di FisicaAffio Pelli
La MatematicaDonata Foagrave
Post scriptumVincenzo Terreni
anno 8 bull numero 2 bull aprile 1995 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTE
Analisi disciplinare della biologiaStefania Zaccherini Marangoni
Una scienza allo specchioFabio Olmi
I simboli di un dramma il racconto mitologicodel conflitto con la natura
Anna De NardisConsiderazioni sullrsquouso di domande aperte e di
test prima di affrontare le unitagrave di studioAnna Amati Alba Gainotti
Questionari primadopo che cosa sonoe a che cosa servono
Vincenzina Neroni MercatiCon le telomerasi verso lrsquoimmortalitagrave
No grazieRoberto Barale
Insegnare lrsquoastronomia o guardare il cieloInsegnare lrsquoastronomia o guardare il cieloPaolo Farinella
La candelaElio Fabri
Uno sguardo fuori dItalia il progettoScience Across Europe 1deg
Stefano Vallin
Alcune riflessioni dopo la lettura diIl giardiniere appassionatoFabrizia GianniLa metascuolaVincenzo TerreniIl verziere di MelusinaLaura SbranaScienzeincittagraveLuciana BussottiStrumentiBrunella DanesiLangolo del morbidoPaolo CarosiMagda FabrettiBird-WatchingAndrea RomeacuteRecensioniRecensioniLettereSegnalazioniLrsquounico genioMaurizio AntonettiRicordo di Renzo NobiliGiampaolo Magagnini
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Ai nostri governanti si sa la scienza interessa poco o niente e tanto meno la rete di connessioni esistente fra scienza e cultura Da tempo il Paese egrave soffocato da una spessa nebbia di barbarie le argomentazioni pacate sono state sostituite da un chiacchiericcio vuoto di contenuti dubbi personaggi propongono senza portare il minimo dato sperimentale medicine miraco-lose e molti cittadini preferiscono affidarsi a talismani segnature pentacoli per liberarsi dalle malattie o dalla mala sorte tanto che alcuni intellettuali pensano stia facendosi largo un nuovo Medioevo Noi sin dal nostro nasce-
re siamo sempre stati convinti che ldquopiuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candelardquo (Lao Tzu) pensiamo ancora come quando fondammo la rivista che le capacitagrave di apprendimento e la curiositagrave dei giovani ma anche quelle di molti adulti siano smi-surate se si forniscono loro stimoli adeguati e che forse egrave sufficiente anche coinvolgerne pochi per instaurare un circolo virtuoso che contribuisca a cambiare la societagrave rendendo-la migliore La nostra rivista ha conquistato nel tempo identitagrave e autorevolezza anche se realizzarla non egrave mai stato facile e alcuni pro-blemi strutturali sono rimasti irrisolti un nu-mero di abbonati non sufficiente a garantire la completa autonomia economica della rivi-sta una diffusione geografica nazionale ma non omogenea una platea di validi collabora-tori ma non cosigrave estesa e articolata da garan-tire quella capacitagrave di ascolto interpretazione e risposta che le esigenze culturali dei nostri lettori meritano Malgrado le nostre difficol-tagrave economiche e organizzative malgrado la societagrave in cui viviamo stia attraversando una fase di incertezza e di cambiamenti di cui non si intravede il termine la redazione ha pensa-to e avviato un progetto di rilancio editoriale della rivista Con questo numero passiamo da trimestrale a quadrimestrale per contenere i costi e contemporaneamente offrire ai lettori articoli piugrave snelli preservandone la qualitagrave Il nostro desiderio egrave continuare a produrre articoli che siano letti con piacere da docenti
e studenti della scuola secondaria e dellrsquoUni-versitagrave ma anche da chiunque abbia interes-se e curiositagrave culturale percheacute fanno scoprire le strette connessioni fra scienze sperimenta-li e altri campi del sapere Lrsquoimpegno che ci ha portato ai 100 numeri di ldquoNaturalmenterdquo non verragrave meno anzi stiamo allargando la cerchia di collaboratori con particolare atten-zione a giovani interessati a impegnarsi nella divulgazione scientifica di qualitagrave Il primo pensiero va allrsquoEditore ETS di Pisa che ha creduto in noi e con cui continuiamo a colla-borare Il desiderio di un rilancio ci ha porta-to ad una scelta radicale la veste grafica si egrave rinnovata e la stampa e la diffusione si sono trasferite a Milano presso Scalpendi editore Ringraziamo di cuore il direttore della casa editrice Fabio Vittucci che ha apprezzato il nostro lavoro e dato suggerimenti preziosi Un ringraziamento particolare va alla grafica Barbara Borgonovo che disinteressatamente ha curato il restyling di ldquoNaturalmenterdquo Gra-zie anche a tutti coloro che con grande gene-rositagrave hanno scritto e continuano a scrivere per la rivista La gratitudine piugrave sentita va ai lettori che ci sono rimasti fedeli nel tempo e che invitiamo a inviarci suggerimenti e criti-che (e abbonamenti) Speriamo che le scel-te fatte incontrino lrsquointeresse e la curiositagrave dei nostri vecchi amici e di persone nuove Per il 2014 proponiamo in apertura uno sguar-do approfondito sulla figura del maestro al di fuori di ogni idealizzazione ma con la
Direttore responsabileLuciano Luciani
Segretario di redazioneEnrico Pappalettere(epappaletterealiceit) 348 7934426
copy 2014 Scalpendi editore MilanoISBN 9788889546819Codice Rivista E 185358Issn 1128 - 6334
RedazioneSandra Bocelli Francesca Civile Brunella Danesi Fabio Fantini Fabrizia Gianni Isabella MariniVincenzo Terreni
Progetto gracoStudio Priori amp C Milano
ImpaginazioneBarbara Borgonovo
Edizione e stampaScalpendi editore SrlSede legale Piazza Antonio Gramsci 920154 MilanoSede Operativa Grayenche Milani Spa Via Guglielmo Marconi 171920090 Segratewwwscalpendieditoreeu infoscalpendieditoreeu
ProprietagraveANISN - Pisa co Museo di Storia naturale edel Territorio Via Roma 79 - 56011 Calci (Pi)
Informazioniwwwnaturalmentescienzait050 9916430 ndash 02 4983498 347 9437878infoscalpendieditoreeu
CollaboratoriMaria Arcagrave Centro studi Ac Nucleici CNR RomaMaria Belluccidocente St Fil PratoClaudia Binellidocente Sc Nat TorinoMarcello Buiattidocente Genetica Universitagrave di FirenzeLuciana Bussotti docente Sc Nat LivornoStefania ConsigliereDipartimento Antropologia Universitagrave di GenovaLuciano Cozzi docente Sc Nat MilanoTomaso Di FraiaDipartimento Archeologia Universitagrave di PisaElio Fabridocente Astronomia Universitagrave di PisaTiziano Gorini docente Lettere LivornoJoachim Langeneckdottorando in Biologia Marina PisaAlessandra Magistrelli docente Sc Nat RomaPiergiacomo PaganoENEA BolognaMarco Piccolino docente Fisiologia e Storia della ScienzaUniversitagrave di FerraraGiorgio Porrottocultore di Politica scolastica RomaLaura Sbrana docente Lettere PisaMarco Tongiorgi docente Stratigrayena Universitagrave di PisaMaria Turchetto Dipartimento Filosoyena e Beni culturaliUniversitagrave Carsquo Foscari di Venezia
Hanno collaborato a questo numeroRosalba Conservadocente di Lettere RomaAngiolo Innocenti Chabaco ArmijosUniversidad Tecnica Particular de Loja EcuadorPaola Vita Finzidocente di Chimica OrganicaUniversitagrave di Pavia
Per i testicopy degli autori 2014
Nessuna parte di questo rivista puograve essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico meccanico o altro senza lrsquoautorizzazione scritta dei pro-prietari dei diritti e dellrsquoeditoreTutti i diritti riservati Lrsquoeditore egrave a disposizione per eventuali diritti non riconosciuti
consapevolezza della complessitagrave e ricchez-za della sua funzione (R Conserva) A una panoramica sulla biologia russa ai primi del lsquo900 seguiragrave una messa a fuoco della figura di Dobzhansky (B Danesi) In una prospetti-va simile e per lo stesso periodo proporre-mo ricerche sulle contaminazioni tra scienza e letteratura Per Arte e Scienza M Stefanini analizzeragrave i nessi con zoologia e botanica di opere pittoriche e ldquogrottescherdquo allrsquoinizio del 1600 Con Gazebo F Gianni ci mostra sulla base della sua esperienza diretta in Ecuador lrsquoarmoniosa convivenza tra ambiente natura-le e gruppi umani nelle zone delle Mangrovie di cui approfondisce le piugrave importanti carat-teristiche biologiche J Langeneck proporragrave invece le caratteristiche di piante e animali che vivono in ambienti limicoli spesso mol-to vicini a noi ma poco noti Nella Candela di E Fabri proseguiranno le riflessioni di un prestigioso fisico su molteplici aspetti della realtagrave Nel Verziere di Melusina L Sbrana ci racconta le piante da una prospettiva un porsquo diversa seguendone la diffusione gli usi ali-mentari e terapeutici lrsquoeventuale presenza in letteratura e poesia Terra rubata affronta il difficile rapporto dellrsquouomo col territorio (A Marsili) Sul versante della formazione e dei sistemi educativi proponiamo approcci diversi esperienze praticabili a vari livelli di scuola in ambiente marino (GB Bello) orga-nizzazione dellrsquoistruzione e dibattito in vari paesi del mondo (T Mariano) didattica delle
scienze in Italia (S Caravita) Da S Consiglie-re che negli ultimi due anni ha pubblicato su ldquoNaturalmenterdquo una riflessione approfondita sul rinnovamento di prospettive dellrsquoantro-pologia ci aspettiamo nuovi contributi Non si tratta di uno schema bloccato Proposte coerenti di vario tipo e provenienza potran-no essere inserite via via anche in base alla ricchezza del contributo di collaboratori sto-rici e nuovi In questo numero crsquoegrave anche un racconto egrave giagrave successo in passato ma non in modo regolare Molta attenzione saragrave riserva-ta alle recensioni e al Tornalibro (che ripro-pone letture magari difficili da reperire ma utili da ripercorrere anche a distanza di vari anni dalla pubblicazione) I lettori saranno anche aggiornati sulle iniziative prese con al-tri gruppi ed esponenti della cultura e della divulgazione scientifica con i quali ci egrave suc-cesso e continua a succedere di inventare o condividere momenti di approfondimento e di discussione
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Occorre
laquomoltissimo
pensieroraquo per
fare un maestro1
Rosalba Conserva
Ciascuno di noi egrave anche le persone che ha incontrato Poi quando alle nostre spalle si sono accumulati molti anni e facciamo un resoconto della nostra vita le occasioni mancate e quelle che avremmo voluto mancare fanno pendere di molto il piatto della bilancia nella parte in guadagno ndash che pesa meno ma vale di piugrave ndash troveremo quei due tre eventi che hanno segnato per noi una svolta una discontinuitagrave e a cui attribuiamo quanto di buono o di sorprendente la vita ci ha riservato
Dice un proverbio africano laquoCi vuole un intero villaggio per educare un bambinoraquo E anche noi riteniamo lrsquoeducare unrsquoimpresa collettiva una sola persona non basta
Accade tuttavia che una certa persona abbia ndash da sola ndash la capacitagrave di segnare a lungo la vita di un altro nel bene e nel male E anche da adulti anche quando coltivare il dubbio egrave diventata la nostra regola siamo pur predisposti ad accogliere la parola di una persona ndash un Maestro ndash che abbia il coraggio la saggezza e la presunzione di illuminare i nostri pensieri e di indirizzare il nostro agire Forse percheacute la condizione umana egrave cosigrave segnata dallrsquoincertezza abbiamo bisogno di prestar fede a una qualche pur provvisoria ldquoveritagraverdquohellip
Insomma a un certo punto nella nostra vita si egrave aperta una finestra che dagrave una nuova e diversa luce
Quella nuova finestra sulla vita e sulla conoscenza sono state per me le opere di Gregory Bateson
Egrave vero che per quanto grande sia la figura di un maestro le sue qualitagrave non sono meccanicamente ldquotransitiverdquo emergono piuttosto da un riconoscimento laquolrsquoaltro capo della sonda egrave nel cuore dellrsquoesploratoreraquo scrive Bateson Siamo sempre noi il contesto in cui la parola di un maestro ha significato
La cornice teoricaNello scrivere questo articolo ho provato a mettermi nei panni di quel maestro che affincheacute sia riconosciuto tale dai suoi allievi e dalla societagrave in cui vive ha dovuto eser-citare laquomoltissimo pensieroraquo E siccome lrsquoesperienza che mi egrave piugrave familiare egrave quella di insegnante di scuola il maestro di cui parlerograve avragrave le caratteristiche del maestro di scuola Non penso dunque al Maestro ndash con la M maiuscola ndash come guida spirituale o che eccelle in una qualche nobile arte Tuttavia se per maestro intendiamo una perso-na che assume su di seacute il compito e la responsabilitagrave di orientare la crescita e lrsquoappren-dimento di altri individui ndash in una relazione che egrave quindi asimmetrica ndash ciograve che dirograve del maestro di scuola potragrave riguardare a tratti anche il maestro piugrave in generale
Chiediamoci ora qual egrave lrsquoopinione comune come la comunitagrave si rappresenta la figu-ra del maestro di scuola
La retorica di stampo ottocentesco accanto a esempi di ldquocattivi maestrirdquo (pensiamo al repertorio di tiranni in Charles Dickens) ci ha consegnato esempi di dedizione a volte patetica icone da santificare e ciograve ha generato in noi (laici) il rifiuto di una idealiz-zazione della figura del maestro a vantaggio di unrsquoidea piugrave cauta e meno pericolosa il maestro egrave definito esclusivamente dalla sua professionalitagrave Quindi un esperto in uno specifico campo del sapere
Tuttavia che cosrsquoaltro deve sapere oltre a ciograve che insegna Qual egrave la forma lo stile della sua vita dentro e fuori lrsquoaula scolastica Qual egrave il suo rapporto con il contesto piugrave generale in cui opera Quanto ne egrave condizionato quali ambiti di libertagrave puograve ndash o decide di ndash concedersi
Cominciamo da questrsquoultima domanda Come egrave nel gioco degli scacchi dove oltre ai due contendenti crsquoegrave un terzo ldquoattorerdquo costituito dalle regole del gioco e dalle possibilitagrave di movimento cosigrave succede nel ldquogioco dellrsquoeducarerdquo Premesse e condizionamenti (socia-li culturali) creano una cornice che permette e limita lrsquoagire di un maestro Un esempio
1 Il titolo riprende adattandola una frase di Mary C Bateson laquoCrsquoegrave voluto moltissimo pensiero per fare una rosaraquo (in G e MC Bateson Dove gli angeli esitano Milano 1989 p 299)
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In sintesi eccovi
una cellula
O quasi
Luciano Cozzi
IntroduzioneChe cosrsquoegrave una cellula Spesso propongo questa domanda ai miei studenti invitandoli a rif lettere su quali siano le componenti davvero indispensabili al di lagrave del fiorire della diversitagrave che si osserva in natura Non esistendo una vera definizione il tentati-vo non ha unrsquounica risposta possibile Negli anni io ho individuato tre punti sui quali credo si possa essere abbastanza drsquoaccordo
Una cellula deve avere1 una componente che la identifichi separandola dallrsquoambiente circostante senza perograve isolarla2 una componente che conservi ed esprima le informazioni ereditarie e che sia in grado di modificarsi nel tempo3 una componente che consenta di trasformare materia ed energia in modo da sostenere la riproduzione cellulare
Nelle cellule moderne le tre componenti corrispondono rispettivamente alla membrana cellulare agli acidi nucleici e al citoplasma che contiene anche i ribosomi
Da anni sono affascinato dallo studio delle prime fasi della storia della vita e dalla comparsa delle strutture cellulari Egrave questo un aspetto che spesso chi studia il mondo a RNA trascura o dagrave per scontato accentrando lrsquoattenzione sulla duplicazione Per alcuni ricercatori le micelle lipidiche non sono piugrave interessanti dei granuli di mon-tmorillonite sono soltanto possibili catalizzatori delle reazioni di polimerizzazione dei nucleotidi Secondo questo punto di vista lrsquoevoluzione prebiotica riguarda i nu-cleotidi e i polinucleotidi disciolti nelle acque primordiali e lrsquoassociazione a strutture protocellulari egrave un evento successivo e meno fondamentale
Questa visione non mi ha mai convinto e perciograve negli anni ho seguito con atten-zione i lavori di Pier Luigi Luisi sulle micelle lipidiche autoduplicanti e poi quelli del gruppo di Daniel Segregrave sul mondo lipidico al quale ho dedicato un articolo sul nume-ro di maggio 2004 di questa rivista
Lo studio dellrsquoorigine della vita egrave uno dei campi piugrave ardui dellrsquointera biologia destinato a restare in larga misura ipotetico e incompleto a causa della mancanza quasi totale di rilevanze empiriche dirette e della natura altamente congetturale degli esperimenti che si possono condurre Tuttavia da quando Aleksandr Ivanovič Oparin circa ottantrsquoanni fa ha fatto dellrsquoabiogenesi o biopoiesi come lui la definiva una branca della biologia tante cose sono cambiate e le nostre idee attuali sono piugrave delineate e meglio fondate
Una delle piugrave importanti personalitagrave che lavora attualmente in questo campo egrave Jack William Szostak Ricercatore di grande fama Szostak ha ottenuto il premio No-bel per la Fisiologia o la Medicina nel 2009 per le sue scoperte sulla funzione dei telomeri e della telomerasi
Le protocelluleA capo del suo gruppo Szostak sta studiando lrsquoorigine della vita ponendo al centro delle sue ricerche quattro aspetti principali che avrebbero guidato la transizione da sistemi chimici a vere protocellule precursori delle cellule attuali e con caratteristi-che piugrave biologiche che puramente chimiche
1 lrsquoimportanza di fattori fisici ambientali in luogo dei precisi meccanismi bio-chimici delle cellule attuali2 la compartimentazione delle protocellule garantita da strutture lipidiche3 un primitivo meccanismo di duplicazione legato allrsquoattivitagrave autocatalitica dellrsquoRNA4 lrsquoorigine di un protometabolismo in grado di sostenere il costo energetico della duplicazione
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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Fatti e trame delle Scienze
AT RALME TEscienza
150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Continuiamo rinnovandoci Redazione
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anno 6 bull numero 3 bull ottobre 1993 quadrimestrale
periodico di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTEAggregati alla scuola
Preconcetti in Biologia
In mancanza daltro dibattiamo le idee
Riflessioni (quasi) edificanti di un masticatore diFisica
Keplero e le sue leggi
Lapprendimento di una cultura scientifica unosforzo interdisciplinare
Borges Funes o della memoria
Scienze della Terra unanalisi dei testi piugravediffusi
La candela
Il verziere di Melusina
La didattica della Biologiaspunti per un dibattito
Langolo del morbido
Bird-watching
Notizie dallANISN
Vincenzo Terreni
Enrico Pappalettere
Carlo Bauer
Giovanni Cercignani
Maurizio Artoni
Stefano Vallin
Francesca Civile
Sandra Piacente
Elio Fabri
Laura Sbrana
Marisa Caccia Liliana Zappi
Anna Gatti
Andrea Romegrave
anno 2 bull numero 1 bull febbraio 1989 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
SOMMARIOSOMMARIO
Notizie dallANISNNotizie dallANISN
editorialeeditoriale
Le scienze sperimentali ed i capponi diLe scienze sperimentali ed i capponi diRenzo (Alessandra Mannucci)Renzo (Alessandra Mannucci)
La sperimentazione di Scienze al DiniLa sperimentazione di Scienze al Dini(ins scienze del Dini)(ins scienze del Dini)
Scienze della Terra unevoluzione a sbalziScienze della Terra unevoluzione a sbalzi(Livio Trevisan)(Livio Trevisan)
Itinerario naturalisticodidattico (AndreaItinerario naturalisticodidattico (AndreaRomegrave)Romegrave)
RecensioniRecensioni
Motori Cani amp Umani (Vincenzo Terreni)Motori Cani amp Umani (Vincenzo Terreni)
anno 9 bull numero 2 bull aprile 1996 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTE
La biosfera si evolve comeunrsquounica entitagrave complessa
Lodovico GalleniFossi nata pianta
Fabrizia GianniMorte in differita
Nicola CardaciLa scuola si aggiorna
Vincenzo TerreniChe cosa provoca le ere glaciali
Paolo FarinellaLa candela
Elio FabriQuali sono i contenuti fondamentali della
BiologiaFabio Fantini Simona Monesi Stefano Piazzini
Descrizione chimica della realtagraveverifica mediante esercizi
Giorgio Montagnoli Adriano Podestagrave
Una lagunaGiampaolo MagagniniSessualitagrave nei vertebratiAnna BuscaComrsquoegrave bello ldquostudiare da granderdquoLuciano LucianiIl verziere di MelusinaLaura SbranaVerso una societagrave sostenibileDaniele ScapigliatiCaulerpa lrsquoinvasoreMonica PighiniLrsquoangolo del morbidoRaffaello CorsiBird-WatchingAndrea RomegraveRecensioniAnna Lepre Francesca CivileLaura Sbrana M Teresa De Nardis
I Fiori della Terra
Gli audiovisivi nella didattica della BiologiaVincenzo Terreni
Contro il narcisismo delle teorie interpretativeFrancesca Civile
Un Progetto Ombra per le Scienze della TerraMaria Teresa De Nardis
Un fiore in fondo al mareGiampaolo Magagnini
Prima di tutto non lasciamoci prendere dal panicoCarlo Bauer
La chimica nel negozio di giocattoliMaria Luisa DEugenio
Il Verziere di MelusinaLaura Sbrana
Riflessioni su HeurekaAnna Tongiorgi
Proposta di istituzione di un albo professionale di dottore naturalistaRecensioni
anno 5 bull numero 1 bull febbraio 1992 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
Lrsquoangolo del morbido
Recensioni
Del disagio di insegnare Biologia
Una tonnellata di cavoli alla deriva
Lettera ad un fratello ed una sorella mai nati
Mi permetta Signor Ministro
Termodinamica e biologia (II)
Non fa che piovere e io vado al mare
La candela
Della (presunta) bontagrave dellemolecole enantiomeriche
Il verziere di Melusina
Ricerca-azione ed insegnamento riflessivo
Il coniglio e il cilindro
Scienza della materiauna proposta curriculare
Bird-watching
Unrsquoaltra storia vera
anno 7 bull numero 2 bull maggio 1994 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Enrico Pappalettere
Mimma Liber
Roberto Barale
Vincenzo Terreni
Carlo Bauer
Giampaolo Magagnini
Elio Fabri
Giorgio Montagnoli
Laura Sbrana
Luciana Campanaro
M Teresa De Nardis
Ferdinando DaviniMaria Luisa DrsquoEugenio
Andrea Romegrave
Maurizio Antonetti
anno 2 bull numero 3 bull ottobre 1989 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Le scienze nella scuola secondaria superioreEnrico Pappalettere
Orti biologiciCarmela DrsquoAngelo Carla Pacini e Aldo Marrocco
Ecologia dei protozoi Nicola Ricci
Ripensando al metodo induttivoGraziella Fucci e Enrico PappalettereTecnopatie del docente di scienze
Vincenzo TerreniUn anniversario e un itinerario
Sandra BocelliIl verziere di Melusina
Laura SbranaRecensioni
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
anno 10 bull numero 1 bull gennaio 1997 trimestrale
CompleannoEnrico Pappalettere
Il lsquo900 e le Scienze NaturaliVincenzo Terreni
Evoluzione e letteratura nel tardoOttocento italiano
Floriano RomboliLorenzo la Nonna ed il sesso dei bambini
Giampaolo MagagniniLrsquoorigine della coltivazione dellrsquoolivo e lo
sviluppo dellrsquoagricoltura mediterraneaTommaso Di Fraia
Esistono le razze nella specie umanaMaria Alati
GazeboFabrizia Gianni
La biologia contemporanea al bivioSalvatore Lazzara
La candelaElio Fabri
Il difficile cammino del caffegraveLuciano LucianiIl verziere di MelusinaLaura SbranaLrsquoangolo del morbidoUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinBird-WatchingAndrea RomegraveAlimentazione egrave cultura la culturapreviene il cancroAnna Di Milia TongiorgiRecensioniAssunta Mariottini Brunella DanesiUn convegno su LamarckLodovico Galleni5 ottobre 1996Luciana BussottiScherzoGraziella Fucci
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anno 7 bull numero 1bull febbraio 1994 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Che cosa ci rimane
Non ci resta che piangere
Appunti di viaggio
Ritratto di una vecchia signora
Termodinamica e biologia
Dalle leggi di Keplero alla gravitazione diNewton
Il cloroplasto lo zio veterinario e lacqua difosso
La candela
I molluschi e luomo
Il verziere di Melusina
Come Mendel salvograve DarwinCome Mendel salvograve Darwin
Bird-watching
Peccato
Vincenzo Terreni
Brunella Danesi
Graziella Fucci
Mimma Liber
Carlo Bauer
Paolo Farinella
Giampaolo Magagnini
Elio Fabri
Elena Menesini
Laura Sbrana
R C LewontinR C Lewontin
Andrea Romegrave
Maurizio Antonetti
Lrsquoangolo del morbido
Recensioni
anno 2 bull numero 2 bull maggio 1989 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
SOMMARIO
Segnalazioni
editoriale(Vincenzo Terreni)
Seminario didatticodella facoltagrave di scienze(Paolo Meletti)
n verziere di Melusina(Laura Sbrana)
La parola e limmaginei vizi e le virtugrave(Marica Terzi)
Itinerario naturalisticodidattico(Andrea Romegrave)
Recensioni
Lettere
1
anno 9 bull numero 3 bull ottobre 1996 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTEIl nano e i giganti le idee della
geologia tra il lsquo700 e il lsquo900Marco Tongiorgi
Il sesso i Pedagoghi e lrsquoimmortalitagraveGiampaolo Magagnini
La candelaElio Fabri
Modi di dire modi di fare modi di essereuna distinzione importante
Alessandra MagistrelliLaboratorio ambiente
Fabio OlmiIl concetto di modello nella didattica delle
scienze nella media dellrsquoobbligoFulvio Costagli
Lrsquouso del computer aiuta a prevenirela dispersione scolasticaVincenzina NeroniLe nevi di VenereMario CifelliUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinIl verziere di MelusinaLaura SbranaItinerari naturalistico-didatticiLuciana BussottiBird-WatchingAndrea RomegraveEstinzioneVincenzo Terreni
NATUATUA RALMENTERALMENTERanno 5 bull numero 2 bull maggio 1992 quadrimestrale
bollettinbollettinooddiiinformazioninformazioneedegldegliiInsegnantInsegnantiiddiiScienzScienzeeNaturaliNaturali
EditorialeEnrico Pappalettere
Lrsquoinsegnamento delle discipline naturalistiche e lrsquoUniversitagraveNicola Ricci
tra il 5frac12 e il 6=Vincenzo Terreni
Della ricerca del piacere del dovere e della fugaBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
Un villaggio che non avrebbe voluto diventare famosoGiampaolo Magagnini
Sperimentazioni spontanee o assistite la confusione non diminuisceCatia Pardini
LInsegnante prende lAIDSMaria Teresa De Nardis
Il Verziere di MelusinaLaura Sbrana
Il tempo e i confiniFrancesca Civile
Recensioni
I saperi allo specchio
Gli eredi di re Mida e il vento
Piccoli pensieri eretici su teorie e modelli ingeologia
Audiovisivi alcuni suggerimenti per la Biologia
La sfortuna di portar fortuna
Etologia e studenti
La candela
Educazione ambientale riflessioni per la scuoladellrsquoobbligo
Il verziere di Melusina
Whitman Van Gogh e il cielo stellato
Gli esami degli altri
Bird-watching
Labbaglio
anno 7 bull numero 3 bull ottobre 1994 quadrimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Mimma Liber
Giovanni Montagnoli
Sandra Piacente
Vincenzo Terreni
Giampaolo Magagnini
Brunella Danesi
Elio Fabri
Fiorenzo Gori
Laura Sbrana
Paolo Farinella
Monica Menesini
Andrea Romegrave
Maurizio Antonetti
Lrsquoangolo del morbido
Recensioni
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deormazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione deormazione deormazione deormazione deorororormazione deororormazione deororormazione deororormazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione demazione degli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegli Insegnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienzgnanti di Scienze Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Nae Naturture Nature Nae Nae Nae Nature Nae Nae Naturturturturturturturture Nae Nae Nature Nae Nae Naturturture Nae Nae Nature Nae Nae Nature Nae Nae Nature Nae Nae 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Saragrave la volta buonaVincenzo Terreni
Biologia cultura scuolaAlfredo Mazzoni
Le idee di una riformaTeresa Mariano
Riflessioni di un insegnante di EvoluzioneMarco Ferraguti
Lo studente Charles DarwinAnna Busca
Pericolo impatti per la TerraPaolo Farinella
La scuola che promuove ma non ldquopromuoverdquoFrancesca Civile
La candelaElio FabriA ddorsquo va
Carlo LaudadioIl Verziere di Melusina
Laura Sbrana
Sulla Biologia del biennioCarlo BolelliGazeboFabrizia GianniLrsquoangolo del morbidoUno sguardo fuori drsquoEuropaStefano VallinBird-watchingAndrea RomegraveVedi alla voce lsquoScienzarsquoSalvatore LazzaraI libri di testo questi sconosciutiAlessandra MagistrelliRecensioniPaolo Farinella Anna Di Milia TongiorgiLucia Campaniello Torricelli Claudia BinelliMaria Teresa De Nardis Luciano CozziUn archivio per NATURALMENTE
Nicola CardaciCi vado o non ci vado
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTEanno 10 bull numero 2 bull aprile 1997 trimestrale
PERCHErsquo UN NOTIZIARIO
-Percheacute da quasi sempre gli insegnan-ti di Scienze si confrontano scarsamentetra loro rispetto a quanto sarebbe ne-cessario sul terreno dei contenuti edelle condizioni del proprio lavoroInfatti e sempre prevalso il momento dellapartecipazione a corsi di aggiornamentogiagrave confezionati rispetto a quello del-la discussione e dello scambio di idee
-Percheacute gli insegnarti di Scienze la-vorarlo da sempre in condizioni diffici-li e in scuole anche molto diverse lunadallaltra quarto a curricoli etagrave de-gli alunni metodi didattici pesoculturale effettivo della materia ri-spetto allinsieme delle altre disci-pline
-Un NOTIZIARIO se ben pensato e rea-lizzato puograve costituire un utile strumen-to in piugrave per attenuare lo stato di iso-lamento reale dei colleghi di scarsoconfronto delle idee reciproche su que-stioni rilevanti della nostra profes-sione di eterogeneita delle situazionigenerali di lavoro di ineguale e casua-le diffusione di informazioni utili perla proprie attivitagrave quali quelle sulibri riviste sussidi didattici spun-ti e proposte didattiche su contenutispecifi etc che spesso viaggiano lungocanali irregolari e discontinuidipendndo per lo piugrave da rapportiinterpersonali
-Un NOTIZIARIO quindi come modestoservizio offerto ai Colleghi e pertantomezzo di collegamento e conserservazionedegli iscritti vecchi e nuovi oltre cheun luogo di sedimentazione dell attivi-tagrave e della produzione culturale dellasazione pisana
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di scienze naturali
A N I S N - sezione di PisaDISTRETTO SCOLASTICO
anno 1 numero 1 marzo 1988numero riservato ai soci
SOMMARIO Percheacute un notiziario Il futuro dellANISNLe scienze nelle scuole sperimentali
PesentiBuonarrotiLettere alla redazioneI corsi di aggiornamento nella scuola primariaAngolo della provocazioneRecensioni e segnalazioni
anno 6 bull numero 2bull aprile 1993 quadrimest
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Un soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn soggiorno-studio sperimentaleUn 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facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facceEcologia-educazione ambientale due facce
della stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliadella stessa medagliaLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal NavyLantenato le acciughe e la Royal Navy
Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplificaricaricar Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplificar Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif Semplif 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complessitagravee la complessitagravee la complessitagravee la complessitagravee la complessitagravee la complessitagravee la complessitagravee la complessitagravee la complessitagravee la complessitagraveLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa candelaLa 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maPrPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrPrPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrPrPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrPrPrPrPrPrPrPrProposte di temi per la maPrPrPrPrPrPrProposte di temi per la maPrPrPrPrPrPrProposte di temi per la maPrPrPrPrPrPrProposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maoposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maPrProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maProposte di temi per la maPrPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maPrPrProposte di temi per la maoposte di temi per la 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scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave 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scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaicaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave 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scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave 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scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientificaitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientifitagrave scientif
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VVVVVVVVVVVVVVerzierVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVerzierVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV e di Melusinae di Melusinaerziere di Melusinaerziere di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinaerziere di Melusinaerziere di Melusinae di Melusinae di Melusinaerziererziererziere di Melusinaerziererziererziere di Melusinaerziererziererziere di Melusinaerziererziererziere di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusinae di Melusina
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Pericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzionePericolo estinzioneRoberto SirtoriMaria Teresa De NardisGermano Federici Gianmario Bonati
Anna Amati Alessandra ModelliGiampaolo MagagniniPaolo FarinellaElio FabriVincenzo TerreniFabio OlmiBrunella DanesiLaura Sbrana
Andrea RomegraveMaurizio Antonetti
Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del Langolo del morbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbidomorbido
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anno 9 bull numero 1bull febbraio 1996 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTE
Il colore dello scozzeseRoberto Sirtori
Insegnare BiologiaMaria Arcagrave
Lrsquoenergia geoterminca lrsquoenergia dallrsquointernodella Terra
Enrico BarbierParole e concetti intoerno agliesseri viventi
Pietro OmodeoLrsquookkupazione
Vincenzo TerreniLa candela
Elio Fabri
Percheacute un gioco di ruoloCarla Calcagno Marisa Caccia Liliana Zappi
Basta fare una proporzioneGiorgio Montagnoli Adriano Podestagrave
Della bici e altroLuciano LucianiLa programmazione didaticaCatia PardiniIl contratto a scuola un problema di qualitagraveMimma LiberUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinEducazione ambientale un esempio di percorsodidattico miratoAlessandra Madonia Maria Grazia TollotI1 verziere di MelusinaLaura Sbrana
Bird-WatchingAndrea RomegraveConsultare sfogliare leggereBrunella Danesi
Langolo del morbido
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NATURALMENTEanno 5 bull numero 3 bull ottobre 1992 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturalibollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Appunti destateSandra Bocelli
Lanno di ColomboMaria Luisa DEugenio Antonietta Maria Ricci
Laltra faccia di ColomboMaria Teresa De Nardis
Il capitombolo di UlisseJacopo Tomasi
A lume di nasoGiampaolo Magagnini
La candelaElio Fabri
Articolo unicoVincenzo Terreni
Il gioco dei ricci di mareLuciana Bussotti
La sentinella
30000 anni faBrunella Danesi
Il Verziere di MelusinaLaura Sbrana
Itinerario naturalistico-didattico
Angolo del morbido
Il moscone
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NATURALMENTEanno 6 bull numero 1bull febbraio 1993 quadrimestrale
bollettino di bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturaliinformazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
Alessandra MannucciEnrico PappalettereMarcello BuiattiElio FabriStefano PaoliBrunella DanesiVincenzo Terreni
Catia Pardini
Raffaello CorsiMaria Luisa Bertolegrave Alba Gainotti
Giorgio MontagnoliLaura SbranaPatrizia Cappadonna
Maurizio Antonetti
EditorialeLa Scienza nei temi di maturitagrave
Scienza e paradigmi socialiLa candela
La complicazione della complessitagraveInsegnare la diversitagrave
Il commissarioMedia dellobbligo-biennio superiore
un raccordo difficileUna proposta pluridisciplinare nella Media
dellobbligoDidattica della Biologia e aggiornamento
Elettrone pomodori e approccio storico allaChimica
Il Verziere di MelusinaItinerari naturalistico-didattici
Langolo del morbidoLa Luna
TEST DINGRESS0 DI SCIENZESPERIMENTALI NELLE CLASSI INIZIALI
DELLA SCUOLA SUPERIORE
- perchegrave il test- articolazione del test- prime analisi dei risultati e ta
belle- prime conclusioni
PERCHEgrave IL TESTLe scienze della Natura fin dalla
scuola primaria sono inserite neicurricoli scolastici i nuovi programmidella scuola elementare cosigrave cose quel-li della scuola media prevedono unaquantitagrave di contenuti di tutte le disci-pline scientifico-sperimentali biologi-che ed abiologiche tali che alla finedella scuola dellrsquoobbligo un allievodovrebbe sapere tutto o guasi La realtagravecon la quale quotidianamente ci scon-triamo egrave profondemente diversa gli stu-denti dimostrano di conoscere dei conte-nuti di argomenti vari e spesso senzaconnessione e soprattutto acquisiti inmodo acritico le fonti di queste infor-mazioni sono le piugrave disparate la scuolatra le ultine molto spesso sono i mass-nedia fondementalmente la televisioneI1 metodo sperimentale da tutti indica-to come fondementale per la crescita in-tellettiva degli allievi viene comple-tamente ignorato
Questo stato di cose porta gli inse-gnanti di Scuola Superiore a prenderselacon i colleghi delle Medie e questi aloro volta con quelli delle Elementari
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di scienze naturali
A NISN-sezionedi Pisa
DISTRETTO SCOLASTICOanno 1 numero 2 maggio 1988
numero riservato ai sociSOMMARIO 1- TEST DI INGRESSO SC SUPERIORE
2- SPERIMENTAZIONE Dl SCIENZE ITC FERMIL SC XXV Aprile ISA RUSSOLI
3- RECENSIONI E SEGNALAZIONI4- VISTO IN TV4- VISTO IN TV
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
anno 8 bull numero 2 bull ottobre 1995 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NANAN TURALMENTEATURALMENTEA
Darwin e il tipografoVincenzo TerreniScienze naturali a HollywoodAlessandra MagistrelliManifesto per una generazione senza storiaJasmine La MorgiaLallevamento dei bachi da pescaMarco BenefortiI1 verziere di MelusinaLaura Sbrana BlobBrunella DanesiBird-WatchingAndrea RomegraveGli occhi di BenAndrea Milani
I fossili e il tempoMarco Tongiorgi
I Viaggio verso le cittagrave invisibiliNada Pesetti
Palomar allrsquoaltezza degli occhiRoberto Sirtori
Uno sguardo sulla scuola privataFrancesca Civile
Uno sguardo fuori drsquoltaliaStefano Vallin
Progetto ERSAMaria Renga
Educazione sessuale il punto di vista biologicoFabio Fantini
La candelaElio Fabri
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NATURALMENTEanno 5 middot numero speciale middot novembre 1992 quadrimestrale
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EditorialeCatia Pardini
Cerano una volta le minisperimentazioniEnrico Pappalettere
Il lascito Brocca-MezzapesaGiorgio Porrotto
Aggiornamento riflessioni e ipotesiAlessandra Mannucci
Area di progetto tra utopia e praticabilitagraveFabio Olmi
Biologia finalitagrave innovative contenuti arretratiMarcello Buiatti
CommentarioGiovanni Cercignani
Il peccato originale e la BiologiaGraziella Fucci
Negrave sanitario negrave chimico ma soltanto biologicoAnna Amati Bruna Baggio
S d T Cenerentola delle disciplimie sperimentaliMaria Teresa De Nardis
Chimica unoccasione perdutaGiorgio Montagnoli
Nota sulla ChimicaAnna Valenti Fratoianni
La Fisica nei programmi BroccaElio Fabri
I programmi di FisicaAffio Pelli
La MatematicaDonata Foagrave
Post scriptumVincenzo Terreni
anno 8 bull numero 2 bull aprile 1995 quadrimestrale
bollettino di informazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
NATURALMENTE
Analisi disciplinare della biologiaStefania Zaccherini Marangoni
Una scienza allo specchioFabio Olmi
I simboli di un dramma il racconto mitologicodel conflitto con la natura
Anna De NardisConsiderazioni sullrsquouso di domande aperte e di
test prima di affrontare le unitagrave di studioAnna Amati Alba Gainotti
Questionari primadopo che cosa sonoe a che cosa servono
Vincenzina Neroni MercatiCon le telomerasi verso lrsquoimmortalitagrave
No grazieRoberto Barale
Insegnare lrsquoastronomia o guardare il cieloInsegnare lrsquoastronomia o guardare il cieloPaolo Farinella
La candelaElio Fabri
Uno sguardo fuori dItalia il progettoScience Across Europe 1deg
Stefano Vallin
Alcune riflessioni dopo la lettura diIl giardiniere appassionatoFabrizia GianniLa metascuolaVincenzo TerreniIl verziere di MelusinaLaura SbranaScienzeincittagraveLuciana BussottiStrumentiBrunella DanesiLangolo del morbidoPaolo CarosiMagda FabrettiBird-WatchingAndrea RomeacuteRecensioniRecensioniLettereSegnalazioniLrsquounico genioMaurizio AntonettiRicordo di Renzo NobiliGiampaolo Magagnini
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Ai nostri governanti si sa la scienza interessa poco o niente e tanto meno la rete di connessioni esistente fra scienza e cultura Da tempo il Paese egrave soffocato da una spessa nebbia di barbarie le argomentazioni pacate sono state sostituite da un chiacchiericcio vuoto di contenuti dubbi personaggi propongono senza portare il minimo dato sperimentale medicine miraco-lose e molti cittadini preferiscono affidarsi a talismani segnature pentacoli per liberarsi dalle malattie o dalla mala sorte tanto che alcuni intellettuali pensano stia facendosi largo un nuovo Medioevo Noi sin dal nostro nasce-
re siamo sempre stati convinti che ldquopiuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candelardquo (Lao Tzu) pensiamo ancora come quando fondammo la rivista che le capacitagrave di apprendimento e la curiositagrave dei giovani ma anche quelle di molti adulti siano smi-surate se si forniscono loro stimoli adeguati e che forse egrave sufficiente anche coinvolgerne pochi per instaurare un circolo virtuoso che contribuisca a cambiare la societagrave rendendo-la migliore La nostra rivista ha conquistato nel tempo identitagrave e autorevolezza anche se realizzarla non egrave mai stato facile e alcuni pro-blemi strutturali sono rimasti irrisolti un nu-mero di abbonati non sufficiente a garantire la completa autonomia economica della rivi-sta una diffusione geografica nazionale ma non omogenea una platea di validi collabora-tori ma non cosigrave estesa e articolata da garan-tire quella capacitagrave di ascolto interpretazione e risposta che le esigenze culturali dei nostri lettori meritano Malgrado le nostre difficol-tagrave economiche e organizzative malgrado la societagrave in cui viviamo stia attraversando una fase di incertezza e di cambiamenti di cui non si intravede il termine la redazione ha pensa-to e avviato un progetto di rilancio editoriale della rivista Con questo numero passiamo da trimestrale a quadrimestrale per contenere i costi e contemporaneamente offrire ai lettori articoli piugrave snelli preservandone la qualitagrave Il nostro desiderio egrave continuare a produrre articoli che siano letti con piacere da docenti
e studenti della scuola secondaria e dellrsquoUni-versitagrave ma anche da chiunque abbia interes-se e curiositagrave culturale percheacute fanno scoprire le strette connessioni fra scienze sperimenta-li e altri campi del sapere Lrsquoimpegno che ci ha portato ai 100 numeri di ldquoNaturalmenterdquo non verragrave meno anzi stiamo allargando la cerchia di collaboratori con particolare atten-zione a giovani interessati a impegnarsi nella divulgazione scientifica di qualitagrave Il primo pensiero va allrsquoEditore ETS di Pisa che ha creduto in noi e con cui continuiamo a colla-borare Il desiderio di un rilancio ci ha porta-to ad una scelta radicale la veste grafica si egrave rinnovata e la stampa e la diffusione si sono trasferite a Milano presso Scalpendi editore Ringraziamo di cuore il direttore della casa editrice Fabio Vittucci che ha apprezzato il nostro lavoro e dato suggerimenti preziosi Un ringraziamento particolare va alla grafica Barbara Borgonovo che disinteressatamente ha curato il restyling di ldquoNaturalmenterdquo Gra-zie anche a tutti coloro che con grande gene-rositagrave hanno scritto e continuano a scrivere per la rivista La gratitudine piugrave sentita va ai lettori che ci sono rimasti fedeli nel tempo e che invitiamo a inviarci suggerimenti e criti-che (e abbonamenti) Speriamo che le scel-te fatte incontrino lrsquointeresse e la curiositagrave dei nostri vecchi amici e di persone nuove Per il 2014 proponiamo in apertura uno sguar-do approfondito sulla figura del maestro al di fuori di ogni idealizzazione ma con la
Direttore responsabileLuciano Luciani
Segretario di redazioneEnrico Pappalettere(epappaletterealiceit) 348 7934426
copy 2014 Scalpendi editore MilanoISBN 9788889546819Codice Rivista E 185358Issn 1128 - 6334
RedazioneSandra Bocelli Francesca Civile Brunella Danesi Fabio Fantini Fabrizia Gianni Isabella MariniVincenzo Terreni
Progetto gracoStudio Priori amp C Milano
ImpaginazioneBarbara Borgonovo
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ProprietagraveANISN - Pisa co Museo di Storia naturale edel Territorio Via Roma 79 - 56011 Calci (Pi)
Informazioniwwwnaturalmentescienzait050 9916430 ndash 02 4983498 347 9437878infoscalpendieditoreeu
CollaboratoriMaria Arcagrave Centro studi Ac Nucleici CNR RomaMaria Belluccidocente St Fil PratoClaudia Binellidocente Sc Nat TorinoMarcello Buiattidocente Genetica Universitagrave di FirenzeLuciana Bussotti docente Sc Nat LivornoStefania ConsigliereDipartimento Antropologia Universitagrave di GenovaLuciano Cozzi docente Sc Nat MilanoTomaso Di FraiaDipartimento Archeologia Universitagrave di PisaElio Fabridocente Astronomia Universitagrave di PisaTiziano Gorini docente Lettere LivornoJoachim Langeneckdottorando in Biologia Marina PisaAlessandra Magistrelli docente Sc Nat RomaPiergiacomo PaganoENEA BolognaMarco Piccolino docente Fisiologia e Storia della ScienzaUniversitagrave di FerraraGiorgio Porrottocultore di Politica scolastica RomaLaura Sbrana docente Lettere PisaMarco Tongiorgi docente Stratigrayena Universitagrave di PisaMaria Turchetto Dipartimento Filosoyena e Beni culturaliUniversitagrave Carsquo Foscari di Venezia
Hanno collaborato a questo numeroRosalba Conservadocente di Lettere RomaAngiolo Innocenti Chabaco ArmijosUniversidad Tecnica Particular de Loja EcuadorPaola Vita Finzidocente di Chimica OrganicaUniversitagrave di Pavia
Per i testicopy degli autori 2014
Nessuna parte di questo rivista puograve essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico meccanico o altro senza lrsquoautorizzazione scritta dei pro-prietari dei diritti e dellrsquoeditoreTutti i diritti riservati Lrsquoeditore egrave a disposizione per eventuali diritti non riconosciuti
consapevolezza della complessitagrave e ricchez-za della sua funzione (R Conserva) A una panoramica sulla biologia russa ai primi del lsquo900 seguiragrave una messa a fuoco della figura di Dobzhansky (B Danesi) In una prospetti-va simile e per lo stesso periodo proporre-mo ricerche sulle contaminazioni tra scienza e letteratura Per Arte e Scienza M Stefanini analizzeragrave i nessi con zoologia e botanica di opere pittoriche e ldquogrottescherdquo allrsquoinizio del 1600 Con Gazebo F Gianni ci mostra sulla base della sua esperienza diretta in Ecuador lrsquoarmoniosa convivenza tra ambiente natura-le e gruppi umani nelle zone delle Mangrovie di cui approfondisce le piugrave importanti carat-teristiche biologiche J Langeneck proporragrave invece le caratteristiche di piante e animali che vivono in ambienti limicoli spesso mol-to vicini a noi ma poco noti Nella Candela di E Fabri proseguiranno le riflessioni di un prestigioso fisico su molteplici aspetti della realtagrave Nel Verziere di Melusina L Sbrana ci racconta le piante da una prospettiva un porsquo diversa seguendone la diffusione gli usi ali-mentari e terapeutici lrsquoeventuale presenza in letteratura e poesia Terra rubata affronta il difficile rapporto dellrsquouomo col territorio (A Marsili) Sul versante della formazione e dei sistemi educativi proponiamo approcci diversi esperienze praticabili a vari livelli di scuola in ambiente marino (GB Bello) orga-nizzazione dellrsquoistruzione e dibattito in vari paesi del mondo (T Mariano) didattica delle
scienze in Italia (S Caravita) Da S Consiglie-re che negli ultimi due anni ha pubblicato su ldquoNaturalmenterdquo una riflessione approfondita sul rinnovamento di prospettive dellrsquoantro-pologia ci aspettiamo nuovi contributi Non si tratta di uno schema bloccato Proposte coerenti di vario tipo e provenienza potran-no essere inserite via via anche in base alla ricchezza del contributo di collaboratori sto-rici e nuovi In questo numero crsquoegrave anche un racconto egrave giagrave successo in passato ma non in modo regolare Molta attenzione saragrave riserva-ta alle recensioni e al Tornalibro (che ripro-pone letture magari difficili da reperire ma utili da ripercorrere anche a distanza di vari anni dalla pubblicazione) I lettori saranno anche aggiornati sulle iniziative prese con al-tri gruppi ed esponenti della cultura e della divulgazione scientifica con i quali ci egrave suc-cesso e continua a succedere di inventare o condividere momenti di approfondimento e di discussione
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Occorre
laquomoltissimo
pensieroraquo per
fare un maestro1
Rosalba Conserva
Ciascuno di noi egrave anche le persone che ha incontrato Poi quando alle nostre spalle si sono accumulati molti anni e facciamo un resoconto della nostra vita le occasioni mancate e quelle che avremmo voluto mancare fanno pendere di molto il piatto della bilancia nella parte in guadagno ndash che pesa meno ma vale di piugrave ndash troveremo quei due tre eventi che hanno segnato per noi una svolta una discontinuitagrave e a cui attribuiamo quanto di buono o di sorprendente la vita ci ha riservato
Dice un proverbio africano laquoCi vuole un intero villaggio per educare un bambinoraquo E anche noi riteniamo lrsquoeducare unrsquoimpresa collettiva una sola persona non basta
Accade tuttavia che una certa persona abbia ndash da sola ndash la capacitagrave di segnare a lungo la vita di un altro nel bene e nel male E anche da adulti anche quando coltivare il dubbio egrave diventata la nostra regola siamo pur predisposti ad accogliere la parola di una persona ndash un Maestro ndash che abbia il coraggio la saggezza e la presunzione di illuminare i nostri pensieri e di indirizzare il nostro agire Forse percheacute la condizione umana egrave cosigrave segnata dallrsquoincertezza abbiamo bisogno di prestar fede a una qualche pur provvisoria ldquoveritagraverdquohellip
Insomma a un certo punto nella nostra vita si egrave aperta una finestra che dagrave una nuova e diversa luce
Quella nuova finestra sulla vita e sulla conoscenza sono state per me le opere di Gregory Bateson
Egrave vero che per quanto grande sia la figura di un maestro le sue qualitagrave non sono meccanicamente ldquotransitiverdquo emergono piuttosto da un riconoscimento laquolrsquoaltro capo della sonda egrave nel cuore dellrsquoesploratoreraquo scrive Bateson Siamo sempre noi il contesto in cui la parola di un maestro ha significato
La cornice teoricaNello scrivere questo articolo ho provato a mettermi nei panni di quel maestro che affincheacute sia riconosciuto tale dai suoi allievi e dalla societagrave in cui vive ha dovuto eser-citare laquomoltissimo pensieroraquo E siccome lrsquoesperienza che mi egrave piugrave familiare egrave quella di insegnante di scuola il maestro di cui parlerograve avragrave le caratteristiche del maestro di scuola Non penso dunque al Maestro ndash con la M maiuscola ndash come guida spirituale o che eccelle in una qualche nobile arte Tuttavia se per maestro intendiamo una perso-na che assume su di seacute il compito e la responsabilitagrave di orientare la crescita e lrsquoappren-dimento di altri individui ndash in una relazione che egrave quindi asimmetrica ndash ciograve che dirograve del maestro di scuola potragrave riguardare a tratti anche il maestro piugrave in generale
Chiediamoci ora qual egrave lrsquoopinione comune come la comunitagrave si rappresenta la figu-ra del maestro di scuola
La retorica di stampo ottocentesco accanto a esempi di ldquocattivi maestrirdquo (pensiamo al repertorio di tiranni in Charles Dickens) ci ha consegnato esempi di dedizione a volte patetica icone da santificare e ciograve ha generato in noi (laici) il rifiuto di una idealiz-zazione della figura del maestro a vantaggio di unrsquoidea piugrave cauta e meno pericolosa il maestro egrave definito esclusivamente dalla sua professionalitagrave Quindi un esperto in uno specifico campo del sapere
Tuttavia che cosrsquoaltro deve sapere oltre a ciograve che insegna Qual egrave la forma lo stile della sua vita dentro e fuori lrsquoaula scolastica Qual egrave il suo rapporto con il contesto piugrave generale in cui opera Quanto ne egrave condizionato quali ambiti di libertagrave puograve ndash o decide di ndash concedersi
Cominciamo da questrsquoultima domanda Come egrave nel gioco degli scacchi dove oltre ai due contendenti crsquoegrave un terzo ldquoattorerdquo costituito dalle regole del gioco e dalle possibilitagrave di movimento cosigrave succede nel ldquogioco dellrsquoeducarerdquo Premesse e condizionamenti (socia-li culturali) creano una cornice che permette e limita lrsquoagire di un maestro Un esempio
1 Il titolo riprende adattandola una frase di Mary C Bateson laquoCrsquoegrave voluto moltissimo pensiero per fare una rosaraquo (in G e MC Bateson Dove gli angeli esitano Milano 1989 p 299)
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In sintesi eccovi
una cellula
O quasi
Luciano Cozzi
IntroduzioneChe cosrsquoegrave una cellula Spesso propongo questa domanda ai miei studenti invitandoli a rif lettere su quali siano le componenti davvero indispensabili al di lagrave del fiorire della diversitagrave che si osserva in natura Non esistendo una vera definizione il tentati-vo non ha unrsquounica risposta possibile Negli anni io ho individuato tre punti sui quali credo si possa essere abbastanza drsquoaccordo
Una cellula deve avere1 una componente che la identifichi separandola dallrsquoambiente circostante senza perograve isolarla2 una componente che conservi ed esprima le informazioni ereditarie e che sia in grado di modificarsi nel tempo3 una componente che consenta di trasformare materia ed energia in modo da sostenere la riproduzione cellulare
Nelle cellule moderne le tre componenti corrispondono rispettivamente alla membrana cellulare agli acidi nucleici e al citoplasma che contiene anche i ribosomi
Da anni sono affascinato dallo studio delle prime fasi della storia della vita e dalla comparsa delle strutture cellulari Egrave questo un aspetto che spesso chi studia il mondo a RNA trascura o dagrave per scontato accentrando lrsquoattenzione sulla duplicazione Per alcuni ricercatori le micelle lipidiche non sono piugrave interessanti dei granuli di mon-tmorillonite sono soltanto possibili catalizzatori delle reazioni di polimerizzazione dei nucleotidi Secondo questo punto di vista lrsquoevoluzione prebiotica riguarda i nu-cleotidi e i polinucleotidi disciolti nelle acque primordiali e lrsquoassociazione a strutture protocellulari egrave un evento successivo e meno fondamentale
Questa visione non mi ha mai convinto e perciograve negli anni ho seguito con atten-zione i lavori di Pier Luigi Luisi sulle micelle lipidiche autoduplicanti e poi quelli del gruppo di Daniel Segregrave sul mondo lipidico al quale ho dedicato un articolo sul nume-ro di maggio 2004 di questa rivista
Lo studio dellrsquoorigine della vita egrave uno dei campi piugrave ardui dellrsquointera biologia destinato a restare in larga misura ipotetico e incompleto a causa della mancanza quasi totale di rilevanze empiriche dirette e della natura altamente congetturale degli esperimenti che si possono condurre Tuttavia da quando Aleksandr Ivanovič Oparin circa ottantrsquoanni fa ha fatto dellrsquoabiogenesi o biopoiesi come lui la definiva una branca della biologia tante cose sono cambiate e le nostre idee attuali sono piugrave delineate e meglio fondate
Una delle piugrave importanti personalitagrave che lavora attualmente in questo campo egrave Jack William Szostak Ricercatore di grande fama Szostak ha ottenuto il premio No-bel per la Fisiologia o la Medicina nel 2009 per le sue scoperte sulla funzione dei telomeri e della telomerasi
Le protocelluleA capo del suo gruppo Szostak sta studiando lrsquoorigine della vita ponendo al centro delle sue ricerche quattro aspetti principali che avrebbero guidato la transizione da sistemi chimici a vere protocellule precursori delle cellule attuali e con caratteristi-che piugrave biologiche che puramente chimiche
1 lrsquoimportanza di fattori fisici ambientali in luogo dei precisi meccanismi bio-chimici delle cellule attuali2 la compartimentazione delle protocellule garantita da strutture lipidiche3 un primitivo meccanismo di duplicazione legato allrsquoattivitagrave autocatalitica dellrsquoRNA4 lrsquoorigine di un protometabolismo in grado di sostenere il costo energetico della duplicazione
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
34 bull
IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
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Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEBollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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NATURALMENTEscienza
anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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PISA
anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
-
re siamo sempre stati convinti che ldquopiuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candelardquo (Lao Tzu) pensiamo ancora come quando fondammo la rivista che le capacitagrave di apprendimento e la curiositagrave dei giovani ma anche quelle di molti adulti siano smi-surate se si forniscono loro stimoli adeguati e che forse egrave sufficiente anche coinvolgerne pochi per instaurare un circolo virtuoso che contribuisca a cambiare la societagrave rendendo-la migliore La nostra rivista ha conquistato nel tempo identitagrave e autorevolezza anche se realizzarla non egrave mai stato facile e alcuni pro-blemi strutturali sono rimasti irrisolti un nu-mero di abbonati non sufficiente a garantire la completa autonomia economica della rivi-sta una diffusione geografica nazionale ma non omogenea una platea di validi collabora-tori ma non cosigrave estesa e articolata da garan-tire quella capacitagrave di ascolto interpretazione e risposta che le esigenze culturali dei nostri lettori meritano Malgrado le nostre difficol-tagrave economiche e organizzative malgrado la societagrave in cui viviamo stia attraversando una fase di incertezza e di cambiamenti di cui non si intravede il termine la redazione ha pensa-to e avviato un progetto di rilancio editoriale della rivista Con questo numero passiamo da trimestrale a quadrimestrale per contenere i costi e contemporaneamente offrire ai lettori articoli piugrave snelli preservandone la qualitagrave Il nostro desiderio egrave continuare a produrre articoli che siano letti con piacere da docenti
e studenti della scuola secondaria e dellrsquoUni-versitagrave ma anche da chiunque abbia interes-se e curiositagrave culturale percheacute fanno scoprire le strette connessioni fra scienze sperimenta-li e altri campi del sapere Lrsquoimpegno che ci ha portato ai 100 numeri di ldquoNaturalmenterdquo non verragrave meno anzi stiamo allargando la cerchia di collaboratori con particolare atten-zione a giovani interessati a impegnarsi nella divulgazione scientifica di qualitagrave Il primo pensiero va allrsquoEditore ETS di Pisa che ha creduto in noi e con cui continuiamo a colla-borare Il desiderio di un rilancio ci ha porta-to ad una scelta radicale la veste grafica si egrave rinnovata e la stampa e la diffusione si sono trasferite a Milano presso Scalpendi editore Ringraziamo di cuore il direttore della casa editrice Fabio Vittucci che ha apprezzato il nostro lavoro e dato suggerimenti preziosi Un ringraziamento particolare va alla grafica Barbara Borgonovo che disinteressatamente ha curato il restyling di ldquoNaturalmenterdquo Gra-zie anche a tutti coloro che con grande gene-rositagrave hanno scritto e continuano a scrivere per la rivista La gratitudine piugrave sentita va ai lettori che ci sono rimasti fedeli nel tempo e che invitiamo a inviarci suggerimenti e criti-che (e abbonamenti) Speriamo che le scel-te fatte incontrino lrsquointeresse e la curiositagrave dei nostri vecchi amici e di persone nuove Per il 2014 proponiamo in apertura uno sguar-do approfondito sulla figura del maestro al di fuori di ogni idealizzazione ma con la
Direttore responsabileLuciano Luciani
Segretario di redazioneEnrico Pappalettere(epappaletterealiceit) 348 7934426
copy 2014 Scalpendi editore MilanoISBN 9788889546819Codice Rivista E 185358Issn 1128 - 6334
RedazioneSandra Bocelli Francesca Civile Brunella Danesi Fabio Fantini Fabrizia Gianni Isabella MariniVincenzo Terreni
Progetto gracoStudio Priori amp C Milano
ImpaginazioneBarbara Borgonovo
Edizione e stampaScalpendi editore SrlSede legale Piazza Antonio Gramsci 920154 MilanoSede Operativa Grayenche Milani Spa Via Guglielmo Marconi 171920090 Segratewwwscalpendieditoreeu infoscalpendieditoreeu
ProprietagraveANISN - Pisa co Museo di Storia naturale edel Territorio Via Roma 79 - 56011 Calci (Pi)
Informazioniwwwnaturalmentescienzait050 9916430 ndash 02 4983498 347 9437878infoscalpendieditoreeu
CollaboratoriMaria Arcagrave Centro studi Ac Nucleici CNR RomaMaria Belluccidocente St Fil PratoClaudia Binellidocente Sc Nat TorinoMarcello Buiattidocente Genetica Universitagrave di FirenzeLuciana Bussotti docente Sc Nat LivornoStefania ConsigliereDipartimento Antropologia Universitagrave di GenovaLuciano Cozzi docente Sc Nat MilanoTomaso Di FraiaDipartimento Archeologia Universitagrave di PisaElio Fabridocente Astronomia Universitagrave di PisaTiziano Gorini docente Lettere LivornoJoachim Langeneckdottorando in Biologia Marina PisaAlessandra Magistrelli docente Sc Nat RomaPiergiacomo PaganoENEA BolognaMarco Piccolino docente Fisiologia e Storia della ScienzaUniversitagrave di FerraraGiorgio Porrottocultore di Politica scolastica RomaLaura Sbrana docente Lettere PisaMarco Tongiorgi docente Stratigrayena Universitagrave di PisaMaria Turchetto Dipartimento Filosoyena e Beni culturaliUniversitagrave Carsquo Foscari di Venezia
Hanno collaborato a questo numeroRosalba Conservadocente di Lettere RomaAngiolo Innocenti Chabaco ArmijosUniversidad Tecnica Particular de Loja EcuadorPaola Vita Finzidocente di Chimica OrganicaUniversitagrave di Pavia
Per i testicopy degli autori 2014
Nessuna parte di questo rivista puograve essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico meccanico o altro senza lrsquoautorizzazione scritta dei pro-prietari dei diritti e dellrsquoeditoreTutti i diritti riservati Lrsquoeditore egrave a disposizione per eventuali diritti non riconosciuti
consapevolezza della complessitagrave e ricchez-za della sua funzione (R Conserva) A una panoramica sulla biologia russa ai primi del lsquo900 seguiragrave una messa a fuoco della figura di Dobzhansky (B Danesi) In una prospetti-va simile e per lo stesso periodo proporre-mo ricerche sulle contaminazioni tra scienza e letteratura Per Arte e Scienza M Stefanini analizzeragrave i nessi con zoologia e botanica di opere pittoriche e ldquogrottescherdquo allrsquoinizio del 1600 Con Gazebo F Gianni ci mostra sulla base della sua esperienza diretta in Ecuador lrsquoarmoniosa convivenza tra ambiente natura-le e gruppi umani nelle zone delle Mangrovie di cui approfondisce le piugrave importanti carat-teristiche biologiche J Langeneck proporragrave invece le caratteristiche di piante e animali che vivono in ambienti limicoli spesso mol-to vicini a noi ma poco noti Nella Candela di E Fabri proseguiranno le riflessioni di un prestigioso fisico su molteplici aspetti della realtagrave Nel Verziere di Melusina L Sbrana ci racconta le piante da una prospettiva un porsquo diversa seguendone la diffusione gli usi ali-mentari e terapeutici lrsquoeventuale presenza in letteratura e poesia Terra rubata affronta il difficile rapporto dellrsquouomo col territorio (A Marsili) Sul versante della formazione e dei sistemi educativi proponiamo approcci diversi esperienze praticabili a vari livelli di scuola in ambiente marino (GB Bello) orga-nizzazione dellrsquoistruzione e dibattito in vari paesi del mondo (T Mariano) didattica delle
scienze in Italia (S Caravita) Da S Consiglie-re che negli ultimi due anni ha pubblicato su ldquoNaturalmenterdquo una riflessione approfondita sul rinnovamento di prospettive dellrsquoantro-pologia ci aspettiamo nuovi contributi Non si tratta di uno schema bloccato Proposte coerenti di vario tipo e provenienza potran-no essere inserite via via anche in base alla ricchezza del contributo di collaboratori sto-rici e nuovi In questo numero crsquoegrave anche un racconto egrave giagrave successo in passato ma non in modo regolare Molta attenzione saragrave riserva-ta alle recensioni e al Tornalibro (che ripro-pone letture magari difficili da reperire ma utili da ripercorrere anche a distanza di vari anni dalla pubblicazione) I lettori saranno anche aggiornati sulle iniziative prese con al-tri gruppi ed esponenti della cultura e della divulgazione scientifica con i quali ci egrave suc-cesso e continua a succedere di inventare o condividere momenti di approfondimento e di discussione
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Occorre
laquomoltissimo
pensieroraquo per
fare un maestro1
Rosalba Conserva
Ciascuno di noi egrave anche le persone che ha incontrato Poi quando alle nostre spalle si sono accumulati molti anni e facciamo un resoconto della nostra vita le occasioni mancate e quelle che avremmo voluto mancare fanno pendere di molto il piatto della bilancia nella parte in guadagno ndash che pesa meno ma vale di piugrave ndash troveremo quei due tre eventi che hanno segnato per noi una svolta una discontinuitagrave e a cui attribuiamo quanto di buono o di sorprendente la vita ci ha riservato
Dice un proverbio africano laquoCi vuole un intero villaggio per educare un bambinoraquo E anche noi riteniamo lrsquoeducare unrsquoimpresa collettiva una sola persona non basta
Accade tuttavia che una certa persona abbia ndash da sola ndash la capacitagrave di segnare a lungo la vita di un altro nel bene e nel male E anche da adulti anche quando coltivare il dubbio egrave diventata la nostra regola siamo pur predisposti ad accogliere la parola di una persona ndash un Maestro ndash che abbia il coraggio la saggezza e la presunzione di illuminare i nostri pensieri e di indirizzare il nostro agire Forse percheacute la condizione umana egrave cosigrave segnata dallrsquoincertezza abbiamo bisogno di prestar fede a una qualche pur provvisoria ldquoveritagraverdquohellip
Insomma a un certo punto nella nostra vita si egrave aperta una finestra che dagrave una nuova e diversa luce
Quella nuova finestra sulla vita e sulla conoscenza sono state per me le opere di Gregory Bateson
Egrave vero che per quanto grande sia la figura di un maestro le sue qualitagrave non sono meccanicamente ldquotransitiverdquo emergono piuttosto da un riconoscimento laquolrsquoaltro capo della sonda egrave nel cuore dellrsquoesploratoreraquo scrive Bateson Siamo sempre noi il contesto in cui la parola di un maestro ha significato
La cornice teoricaNello scrivere questo articolo ho provato a mettermi nei panni di quel maestro che affincheacute sia riconosciuto tale dai suoi allievi e dalla societagrave in cui vive ha dovuto eser-citare laquomoltissimo pensieroraquo E siccome lrsquoesperienza che mi egrave piugrave familiare egrave quella di insegnante di scuola il maestro di cui parlerograve avragrave le caratteristiche del maestro di scuola Non penso dunque al Maestro ndash con la M maiuscola ndash come guida spirituale o che eccelle in una qualche nobile arte Tuttavia se per maestro intendiamo una perso-na che assume su di seacute il compito e la responsabilitagrave di orientare la crescita e lrsquoappren-dimento di altri individui ndash in una relazione che egrave quindi asimmetrica ndash ciograve che dirograve del maestro di scuola potragrave riguardare a tratti anche il maestro piugrave in generale
Chiediamoci ora qual egrave lrsquoopinione comune come la comunitagrave si rappresenta la figu-ra del maestro di scuola
La retorica di stampo ottocentesco accanto a esempi di ldquocattivi maestrirdquo (pensiamo al repertorio di tiranni in Charles Dickens) ci ha consegnato esempi di dedizione a volte patetica icone da santificare e ciograve ha generato in noi (laici) il rifiuto di una idealiz-zazione della figura del maestro a vantaggio di unrsquoidea piugrave cauta e meno pericolosa il maestro egrave definito esclusivamente dalla sua professionalitagrave Quindi un esperto in uno specifico campo del sapere
Tuttavia che cosrsquoaltro deve sapere oltre a ciograve che insegna Qual egrave la forma lo stile della sua vita dentro e fuori lrsquoaula scolastica Qual egrave il suo rapporto con il contesto piugrave generale in cui opera Quanto ne egrave condizionato quali ambiti di libertagrave puograve ndash o decide di ndash concedersi
Cominciamo da questrsquoultima domanda Come egrave nel gioco degli scacchi dove oltre ai due contendenti crsquoegrave un terzo ldquoattorerdquo costituito dalle regole del gioco e dalle possibilitagrave di movimento cosigrave succede nel ldquogioco dellrsquoeducarerdquo Premesse e condizionamenti (socia-li culturali) creano una cornice che permette e limita lrsquoagire di un maestro Un esempio
1 Il titolo riprende adattandola una frase di Mary C Bateson laquoCrsquoegrave voluto moltissimo pensiero per fare una rosaraquo (in G e MC Bateson Dove gli angeli esitano Milano 1989 p 299)
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In sintesi eccovi
una cellula
O quasi
Luciano Cozzi
IntroduzioneChe cosrsquoegrave una cellula Spesso propongo questa domanda ai miei studenti invitandoli a rif lettere su quali siano le componenti davvero indispensabili al di lagrave del fiorire della diversitagrave che si osserva in natura Non esistendo una vera definizione il tentati-vo non ha unrsquounica risposta possibile Negli anni io ho individuato tre punti sui quali credo si possa essere abbastanza drsquoaccordo
Una cellula deve avere1 una componente che la identifichi separandola dallrsquoambiente circostante senza perograve isolarla2 una componente che conservi ed esprima le informazioni ereditarie e che sia in grado di modificarsi nel tempo3 una componente che consenta di trasformare materia ed energia in modo da sostenere la riproduzione cellulare
Nelle cellule moderne le tre componenti corrispondono rispettivamente alla membrana cellulare agli acidi nucleici e al citoplasma che contiene anche i ribosomi
Da anni sono affascinato dallo studio delle prime fasi della storia della vita e dalla comparsa delle strutture cellulari Egrave questo un aspetto che spesso chi studia il mondo a RNA trascura o dagrave per scontato accentrando lrsquoattenzione sulla duplicazione Per alcuni ricercatori le micelle lipidiche non sono piugrave interessanti dei granuli di mon-tmorillonite sono soltanto possibili catalizzatori delle reazioni di polimerizzazione dei nucleotidi Secondo questo punto di vista lrsquoevoluzione prebiotica riguarda i nu-cleotidi e i polinucleotidi disciolti nelle acque primordiali e lrsquoassociazione a strutture protocellulari egrave un evento successivo e meno fondamentale
Questa visione non mi ha mai convinto e perciograve negli anni ho seguito con atten-zione i lavori di Pier Luigi Luisi sulle micelle lipidiche autoduplicanti e poi quelli del gruppo di Daniel Segregrave sul mondo lipidico al quale ho dedicato un articolo sul nume-ro di maggio 2004 di questa rivista
Lo studio dellrsquoorigine della vita egrave uno dei campi piugrave ardui dellrsquointera biologia destinato a restare in larga misura ipotetico e incompleto a causa della mancanza quasi totale di rilevanze empiriche dirette e della natura altamente congetturale degli esperimenti che si possono condurre Tuttavia da quando Aleksandr Ivanovič Oparin circa ottantrsquoanni fa ha fatto dellrsquoabiogenesi o biopoiesi come lui la definiva una branca della biologia tante cose sono cambiate e le nostre idee attuali sono piugrave delineate e meglio fondate
Una delle piugrave importanti personalitagrave che lavora attualmente in questo campo egrave Jack William Szostak Ricercatore di grande fama Szostak ha ottenuto il premio No-bel per la Fisiologia o la Medicina nel 2009 per le sue scoperte sulla funzione dei telomeri e della telomerasi
Le protocelluleA capo del suo gruppo Szostak sta studiando lrsquoorigine della vita ponendo al centro delle sue ricerche quattro aspetti principali che avrebbero guidato la transizione da sistemi chimici a vere protocellule precursori delle cellule attuali e con caratteristi-che piugrave biologiche che puramente chimiche
1 lrsquoimportanza di fattori fisici ambientali in luogo dei precisi meccanismi bio-chimici delle cellule attuali2 la compartimentazione delle protocellule garantita da strutture lipidiche3 un primitivo meccanismo di duplicazione legato allrsquoattivitagrave autocatalitica dellrsquoRNA4 lrsquoorigine di un protometabolismo in grado di sostenere il costo energetico della duplicazione
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
NATURALMENTEscienza
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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Pisa
bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Direttore responsabileLuciano Luciani
Segretario di redazioneEnrico Pappalettere(epappaletterealiceit) 348 7934426
copy 2014 Scalpendi editore MilanoISBN 9788889546819Codice Rivista E 185358Issn 1128 - 6334
RedazioneSandra Bocelli Francesca Civile Brunella Danesi Fabio Fantini Fabrizia Gianni Isabella MariniVincenzo Terreni
Progetto gracoStudio Priori amp C Milano
ImpaginazioneBarbara Borgonovo
Edizione e stampaScalpendi editore SrlSede legale Piazza Antonio Gramsci 920154 MilanoSede Operativa Grayenche Milani Spa Via Guglielmo Marconi 171920090 Segratewwwscalpendieditoreeu infoscalpendieditoreeu
ProprietagraveANISN - Pisa co Museo di Storia naturale edel Territorio Via Roma 79 - 56011 Calci (Pi)
Informazioniwwwnaturalmentescienzait050 9916430 ndash 02 4983498 347 9437878infoscalpendieditoreeu
CollaboratoriMaria Arcagrave Centro studi Ac Nucleici CNR RomaMaria Belluccidocente St Fil PratoClaudia Binellidocente Sc Nat TorinoMarcello Buiattidocente Genetica Universitagrave di FirenzeLuciana Bussotti docente Sc Nat LivornoStefania ConsigliereDipartimento Antropologia Universitagrave di GenovaLuciano Cozzi docente Sc Nat MilanoTomaso Di FraiaDipartimento Archeologia Universitagrave di PisaElio Fabridocente Astronomia Universitagrave di PisaTiziano Gorini docente Lettere LivornoJoachim Langeneckdottorando in Biologia Marina PisaAlessandra Magistrelli docente Sc Nat RomaPiergiacomo PaganoENEA BolognaMarco Piccolino docente Fisiologia e Storia della ScienzaUniversitagrave di FerraraGiorgio Porrottocultore di Politica scolastica RomaLaura Sbrana docente Lettere PisaMarco Tongiorgi docente Stratigrayena Universitagrave di PisaMaria Turchetto Dipartimento Filosoyena e Beni culturaliUniversitagrave Carsquo Foscari di Venezia
Hanno collaborato a questo numeroRosalba Conservadocente di Lettere RomaAngiolo Innocenti Chabaco ArmijosUniversidad Tecnica Particular de Loja EcuadorPaola Vita Finzidocente di Chimica OrganicaUniversitagrave di Pavia
Per i testicopy degli autori 2014
Nessuna parte di questo rivista puograve essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico meccanico o altro senza lrsquoautorizzazione scritta dei pro-prietari dei diritti e dellrsquoeditoreTutti i diritti riservati Lrsquoeditore egrave a disposizione per eventuali diritti non riconosciuti
consapevolezza della complessitagrave e ricchez-za della sua funzione (R Conserva) A una panoramica sulla biologia russa ai primi del lsquo900 seguiragrave una messa a fuoco della figura di Dobzhansky (B Danesi) In una prospetti-va simile e per lo stesso periodo proporre-mo ricerche sulle contaminazioni tra scienza e letteratura Per Arte e Scienza M Stefanini analizzeragrave i nessi con zoologia e botanica di opere pittoriche e ldquogrottescherdquo allrsquoinizio del 1600 Con Gazebo F Gianni ci mostra sulla base della sua esperienza diretta in Ecuador lrsquoarmoniosa convivenza tra ambiente natura-le e gruppi umani nelle zone delle Mangrovie di cui approfondisce le piugrave importanti carat-teristiche biologiche J Langeneck proporragrave invece le caratteristiche di piante e animali che vivono in ambienti limicoli spesso mol-to vicini a noi ma poco noti Nella Candela di E Fabri proseguiranno le riflessioni di un prestigioso fisico su molteplici aspetti della realtagrave Nel Verziere di Melusina L Sbrana ci racconta le piante da una prospettiva un porsquo diversa seguendone la diffusione gli usi ali-mentari e terapeutici lrsquoeventuale presenza in letteratura e poesia Terra rubata affronta il difficile rapporto dellrsquouomo col territorio (A Marsili) Sul versante della formazione e dei sistemi educativi proponiamo approcci diversi esperienze praticabili a vari livelli di scuola in ambiente marino (GB Bello) orga-nizzazione dellrsquoistruzione e dibattito in vari paesi del mondo (T Mariano) didattica delle
scienze in Italia (S Caravita) Da S Consiglie-re che negli ultimi due anni ha pubblicato su ldquoNaturalmenterdquo una riflessione approfondita sul rinnovamento di prospettive dellrsquoantro-pologia ci aspettiamo nuovi contributi Non si tratta di uno schema bloccato Proposte coerenti di vario tipo e provenienza potran-no essere inserite via via anche in base alla ricchezza del contributo di collaboratori sto-rici e nuovi In questo numero crsquoegrave anche un racconto egrave giagrave successo in passato ma non in modo regolare Molta attenzione saragrave riserva-ta alle recensioni e al Tornalibro (che ripro-pone letture magari difficili da reperire ma utili da ripercorrere anche a distanza di vari anni dalla pubblicazione) I lettori saranno anche aggiornati sulle iniziative prese con al-tri gruppi ed esponenti della cultura e della divulgazione scientifica con i quali ci egrave suc-cesso e continua a succedere di inventare o condividere momenti di approfondimento e di discussione
4 bull
Occorre
laquomoltissimo
pensieroraquo per
fare un maestro1
Rosalba Conserva
Ciascuno di noi egrave anche le persone che ha incontrato Poi quando alle nostre spalle si sono accumulati molti anni e facciamo un resoconto della nostra vita le occasioni mancate e quelle che avremmo voluto mancare fanno pendere di molto il piatto della bilancia nella parte in guadagno ndash che pesa meno ma vale di piugrave ndash troveremo quei due tre eventi che hanno segnato per noi una svolta una discontinuitagrave e a cui attribuiamo quanto di buono o di sorprendente la vita ci ha riservato
Dice un proverbio africano laquoCi vuole un intero villaggio per educare un bambinoraquo E anche noi riteniamo lrsquoeducare unrsquoimpresa collettiva una sola persona non basta
Accade tuttavia che una certa persona abbia ndash da sola ndash la capacitagrave di segnare a lungo la vita di un altro nel bene e nel male E anche da adulti anche quando coltivare il dubbio egrave diventata la nostra regola siamo pur predisposti ad accogliere la parola di una persona ndash un Maestro ndash che abbia il coraggio la saggezza e la presunzione di illuminare i nostri pensieri e di indirizzare il nostro agire Forse percheacute la condizione umana egrave cosigrave segnata dallrsquoincertezza abbiamo bisogno di prestar fede a una qualche pur provvisoria ldquoveritagraverdquohellip
Insomma a un certo punto nella nostra vita si egrave aperta una finestra che dagrave una nuova e diversa luce
Quella nuova finestra sulla vita e sulla conoscenza sono state per me le opere di Gregory Bateson
Egrave vero che per quanto grande sia la figura di un maestro le sue qualitagrave non sono meccanicamente ldquotransitiverdquo emergono piuttosto da un riconoscimento laquolrsquoaltro capo della sonda egrave nel cuore dellrsquoesploratoreraquo scrive Bateson Siamo sempre noi il contesto in cui la parola di un maestro ha significato
La cornice teoricaNello scrivere questo articolo ho provato a mettermi nei panni di quel maestro che affincheacute sia riconosciuto tale dai suoi allievi e dalla societagrave in cui vive ha dovuto eser-citare laquomoltissimo pensieroraquo E siccome lrsquoesperienza che mi egrave piugrave familiare egrave quella di insegnante di scuola il maestro di cui parlerograve avragrave le caratteristiche del maestro di scuola Non penso dunque al Maestro ndash con la M maiuscola ndash come guida spirituale o che eccelle in una qualche nobile arte Tuttavia se per maestro intendiamo una perso-na che assume su di seacute il compito e la responsabilitagrave di orientare la crescita e lrsquoappren-dimento di altri individui ndash in una relazione che egrave quindi asimmetrica ndash ciograve che dirograve del maestro di scuola potragrave riguardare a tratti anche il maestro piugrave in generale
Chiediamoci ora qual egrave lrsquoopinione comune come la comunitagrave si rappresenta la figu-ra del maestro di scuola
La retorica di stampo ottocentesco accanto a esempi di ldquocattivi maestrirdquo (pensiamo al repertorio di tiranni in Charles Dickens) ci ha consegnato esempi di dedizione a volte patetica icone da santificare e ciograve ha generato in noi (laici) il rifiuto di una idealiz-zazione della figura del maestro a vantaggio di unrsquoidea piugrave cauta e meno pericolosa il maestro egrave definito esclusivamente dalla sua professionalitagrave Quindi un esperto in uno specifico campo del sapere
Tuttavia che cosrsquoaltro deve sapere oltre a ciograve che insegna Qual egrave la forma lo stile della sua vita dentro e fuori lrsquoaula scolastica Qual egrave il suo rapporto con il contesto piugrave generale in cui opera Quanto ne egrave condizionato quali ambiti di libertagrave puograve ndash o decide di ndash concedersi
Cominciamo da questrsquoultima domanda Come egrave nel gioco degli scacchi dove oltre ai due contendenti crsquoegrave un terzo ldquoattorerdquo costituito dalle regole del gioco e dalle possibilitagrave di movimento cosigrave succede nel ldquogioco dellrsquoeducarerdquo Premesse e condizionamenti (socia-li culturali) creano una cornice che permette e limita lrsquoagire di un maestro Un esempio
1 Il titolo riprende adattandola una frase di Mary C Bateson laquoCrsquoegrave voluto moltissimo pensiero per fare una rosaraquo (in G e MC Bateson Dove gli angeli esitano Milano 1989 p 299)
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In sintesi eccovi
una cellula
O quasi
Luciano Cozzi
IntroduzioneChe cosrsquoegrave una cellula Spesso propongo questa domanda ai miei studenti invitandoli a rif lettere su quali siano le componenti davvero indispensabili al di lagrave del fiorire della diversitagrave che si osserva in natura Non esistendo una vera definizione il tentati-vo non ha unrsquounica risposta possibile Negli anni io ho individuato tre punti sui quali credo si possa essere abbastanza drsquoaccordo
Una cellula deve avere1 una componente che la identifichi separandola dallrsquoambiente circostante senza perograve isolarla2 una componente che conservi ed esprima le informazioni ereditarie e che sia in grado di modificarsi nel tempo3 una componente che consenta di trasformare materia ed energia in modo da sostenere la riproduzione cellulare
Nelle cellule moderne le tre componenti corrispondono rispettivamente alla membrana cellulare agli acidi nucleici e al citoplasma che contiene anche i ribosomi
Da anni sono affascinato dallo studio delle prime fasi della storia della vita e dalla comparsa delle strutture cellulari Egrave questo un aspetto che spesso chi studia il mondo a RNA trascura o dagrave per scontato accentrando lrsquoattenzione sulla duplicazione Per alcuni ricercatori le micelle lipidiche non sono piugrave interessanti dei granuli di mon-tmorillonite sono soltanto possibili catalizzatori delle reazioni di polimerizzazione dei nucleotidi Secondo questo punto di vista lrsquoevoluzione prebiotica riguarda i nu-cleotidi e i polinucleotidi disciolti nelle acque primordiali e lrsquoassociazione a strutture protocellulari egrave un evento successivo e meno fondamentale
Questa visione non mi ha mai convinto e perciograve negli anni ho seguito con atten-zione i lavori di Pier Luigi Luisi sulle micelle lipidiche autoduplicanti e poi quelli del gruppo di Daniel Segregrave sul mondo lipidico al quale ho dedicato un articolo sul nume-ro di maggio 2004 di questa rivista
Lo studio dellrsquoorigine della vita egrave uno dei campi piugrave ardui dellrsquointera biologia destinato a restare in larga misura ipotetico e incompleto a causa della mancanza quasi totale di rilevanze empiriche dirette e della natura altamente congetturale degli esperimenti che si possono condurre Tuttavia da quando Aleksandr Ivanovič Oparin circa ottantrsquoanni fa ha fatto dellrsquoabiogenesi o biopoiesi come lui la definiva una branca della biologia tante cose sono cambiate e le nostre idee attuali sono piugrave delineate e meglio fondate
Una delle piugrave importanti personalitagrave che lavora attualmente in questo campo egrave Jack William Szostak Ricercatore di grande fama Szostak ha ottenuto il premio No-bel per la Fisiologia o la Medicina nel 2009 per le sue scoperte sulla funzione dei telomeri e della telomerasi
Le protocelluleA capo del suo gruppo Szostak sta studiando lrsquoorigine della vita ponendo al centro delle sue ricerche quattro aspetti principali che avrebbero guidato la transizione da sistemi chimici a vere protocellule precursori delle cellule attuali e con caratteristi-che piugrave biologiche che puramente chimiche
1 lrsquoimportanza di fattori fisici ambientali in luogo dei precisi meccanismi bio-chimici delle cellule attuali2 la compartimentazione delle protocellule garantita da strutture lipidiche3 un primitivo meccanismo di duplicazione legato allrsquoattivitagrave autocatalitica dellrsquoRNA4 lrsquoorigine di un protometabolismo in grado di sostenere il costo energetico della duplicazione
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
bull 25
1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
bull 41
La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
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plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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Pisa
bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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NATURALMENTEBollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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consapevolezza della complessitagrave e ricchez-za della sua funzione (R Conserva) A una panoramica sulla biologia russa ai primi del lsquo900 seguiragrave una messa a fuoco della figura di Dobzhansky (B Danesi) In una prospetti-va simile e per lo stesso periodo proporre-mo ricerche sulle contaminazioni tra scienza e letteratura Per Arte e Scienza M Stefanini analizzeragrave i nessi con zoologia e botanica di opere pittoriche e ldquogrottescherdquo allrsquoinizio del 1600 Con Gazebo F Gianni ci mostra sulla base della sua esperienza diretta in Ecuador lrsquoarmoniosa convivenza tra ambiente natura-le e gruppi umani nelle zone delle Mangrovie di cui approfondisce le piugrave importanti carat-teristiche biologiche J Langeneck proporragrave invece le caratteristiche di piante e animali che vivono in ambienti limicoli spesso mol-to vicini a noi ma poco noti Nella Candela di E Fabri proseguiranno le riflessioni di un prestigioso fisico su molteplici aspetti della realtagrave Nel Verziere di Melusina L Sbrana ci racconta le piante da una prospettiva un porsquo diversa seguendone la diffusione gli usi ali-mentari e terapeutici lrsquoeventuale presenza in letteratura e poesia Terra rubata affronta il difficile rapporto dellrsquouomo col territorio (A Marsili) Sul versante della formazione e dei sistemi educativi proponiamo approcci diversi esperienze praticabili a vari livelli di scuola in ambiente marino (GB Bello) orga-nizzazione dellrsquoistruzione e dibattito in vari paesi del mondo (T Mariano) didattica delle
scienze in Italia (S Caravita) Da S Consiglie-re che negli ultimi due anni ha pubblicato su ldquoNaturalmenterdquo una riflessione approfondita sul rinnovamento di prospettive dellrsquoantro-pologia ci aspettiamo nuovi contributi Non si tratta di uno schema bloccato Proposte coerenti di vario tipo e provenienza potran-no essere inserite via via anche in base alla ricchezza del contributo di collaboratori sto-rici e nuovi In questo numero crsquoegrave anche un racconto egrave giagrave successo in passato ma non in modo regolare Molta attenzione saragrave riserva-ta alle recensioni e al Tornalibro (che ripro-pone letture magari difficili da reperire ma utili da ripercorrere anche a distanza di vari anni dalla pubblicazione) I lettori saranno anche aggiornati sulle iniziative prese con al-tri gruppi ed esponenti della cultura e della divulgazione scientifica con i quali ci egrave suc-cesso e continua a succedere di inventare o condividere momenti di approfondimento e di discussione
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Occorre
laquomoltissimo
pensieroraquo per
fare un maestro1
Rosalba Conserva
Ciascuno di noi egrave anche le persone che ha incontrato Poi quando alle nostre spalle si sono accumulati molti anni e facciamo un resoconto della nostra vita le occasioni mancate e quelle che avremmo voluto mancare fanno pendere di molto il piatto della bilancia nella parte in guadagno ndash che pesa meno ma vale di piugrave ndash troveremo quei due tre eventi che hanno segnato per noi una svolta una discontinuitagrave e a cui attribuiamo quanto di buono o di sorprendente la vita ci ha riservato
Dice un proverbio africano laquoCi vuole un intero villaggio per educare un bambinoraquo E anche noi riteniamo lrsquoeducare unrsquoimpresa collettiva una sola persona non basta
Accade tuttavia che una certa persona abbia ndash da sola ndash la capacitagrave di segnare a lungo la vita di un altro nel bene e nel male E anche da adulti anche quando coltivare il dubbio egrave diventata la nostra regola siamo pur predisposti ad accogliere la parola di una persona ndash un Maestro ndash che abbia il coraggio la saggezza e la presunzione di illuminare i nostri pensieri e di indirizzare il nostro agire Forse percheacute la condizione umana egrave cosigrave segnata dallrsquoincertezza abbiamo bisogno di prestar fede a una qualche pur provvisoria ldquoveritagraverdquohellip
Insomma a un certo punto nella nostra vita si egrave aperta una finestra che dagrave una nuova e diversa luce
Quella nuova finestra sulla vita e sulla conoscenza sono state per me le opere di Gregory Bateson
Egrave vero che per quanto grande sia la figura di un maestro le sue qualitagrave non sono meccanicamente ldquotransitiverdquo emergono piuttosto da un riconoscimento laquolrsquoaltro capo della sonda egrave nel cuore dellrsquoesploratoreraquo scrive Bateson Siamo sempre noi il contesto in cui la parola di un maestro ha significato
La cornice teoricaNello scrivere questo articolo ho provato a mettermi nei panni di quel maestro che affincheacute sia riconosciuto tale dai suoi allievi e dalla societagrave in cui vive ha dovuto eser-citare laquomoltissimo pensieroraquo E siccome lrsquoesperienza che mi egrave piugrave familiare egrave quella di insegnante di scuola il maestro di cui parlerograve avragrave le caratteristiche del maestro di scuola Non penso dunque al Maestro ndash con la M maiuscola ndash come guida spirituale o che eccelle in una qualche nobile arte Tuttavia se per maestro intendiamo una perso-na che assume su di seacute il compito e la responsabilitagrave di orientare la crescita e lrsquoappren-dimento di altri individui ndash in una relazione che egrave quindi asimmetrica ndash ciograve che dirograve del maestro di scuola potragrave riguardare a tratti anche il maestro piugrave in generale
Chiediamoci ora qual egrave lrsquoopinione comune come la comunitagrave si rappresenta la figu-ra del maestro di scuola
La retorica di stampo ottocentesco accanto a esempi di ldquocattivi maestrirdquo (pensiamo al repertorio di tiranni in Charles Dickens) ci ha consegnato esempi di dedizione a volte patetica icone da santificare e ciograve ha generato in noi (laici) il rifiuto di una idealiz-zazione della figura del maestro a vantaggio di unrsquoidea piugrave cauta e meno pericolosa il maestro egrave definito esclusivamente dalla sua professionalitagrave Quindi un esperto in uno specifico campo del sapere
Tuttavia che cosrsquoaltro deve sapere oltre a ciograve che insegna Qual egrave la forma lo stile della sua vita dentro e fuori lrsquoaula scolastica Qual egrave il suo rapporto con il contesto piugrave generale in cui opera Quanto ne egrave condizionato quali ambiti di libertagrave puograve ndash o decide di ndash concedersi
Cominciamo da questrsquoultima domanda Come egrave nel gioco degli scacchi dove oltre ai due contendenti crsquoegrave un terzo ldquoattorerdquo costituito dalle regole del gioco e dalle possibilitagrave di movimento cosigrave succede nel ldquogioco dellrsquoeducarerdquo Premesse e condizionamenti (socia-li culturali) creano una cornice che permette e limita lrsquoagire di un maestro Un esempio
1 Il titolo riprende adattandola una frase di Mary C Bateson laquoCrsquoegrave voluto moltissimo pensiero per fare una rosaraquo (in G e MC Bateson Dove gli angeli esitano Milano 1989 p 299)
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In sintesi eccovi
una cellula
O quasi
Luciano Cozzi
IntroduzioneChe cosrsquoegrave una cellula Spesso propongo questa domanda ai miei studenti invitandoli a rif lettere su quali siano le componenti davvero indispensabili al di lagrave del fiorire della diversitagrave che si osserva in natura Non esistendo una vera definizione il tentati-vo non ha unrsquounica risposta possibile Negli anni io ho individuato tre punti sui quali credo si possa essere abbastanza drsquoaccordo
Una cellula deve avere1 una componente che la identifichi separandola dallrsquoambiente circostante senza perograve isolarla2 una componente che conservi ed esprima le informazioni ereditarie e che sia in grado di modificarsi nel tempo3 una componente che consenta di trasformare materia ed energia in modo da sostenere la riproduzione cellulare
Nelle cellule moderne le tre componenti corrispondono rispettivamente alla membrana cellulare agli acidi nucleici e al citoplasma che contiene anche i ribosomi
Da anni sono affascinato dallo studio delle prime fasi della storia della vita e dalla comparsa delle strutture cellulari Egrave questo un aspetto che spesso chi studia il mondo a RNA trascura o dagrave per scontato accentrando lrsquoattenzione sulla duplicazione Per alcuni ricercatori le micelle lipidiche non sono piugrave interessanti dei granuli di mon-tmorillonite sono soltanto possibili catalizzatori delle reazioni di polimerizzazione dei nucleotidi Secondo questo punto di vista lrsquoevoluzione prebiotica riguarda i nu-cleotidi e i polinucleotidi disciolti nelle acque primordiali e lrsquoassociazione a strutture protocellulari egrave un evento successivo e meno fondamentale
Questa visione non mi ha mai convinto e perciograve negli anni ho seguito con atten-zione i lavori di Pier Luigi Luisi sulle micelle lipidiche autoduplicanti e poi quelli del gruppo di Daniel Segregrave sul mondo lipidico al quale ho dedicato un articolo sul nume-ro di maggio 2004 di questa rivista
Lo studio dellrsquoorigine della vita egrave uno dei campi piugrave ardui dellrsquointera biologia destinato a restare in larga misura ipotetico e incompleto a causa della mancanza quasi totale di rilevanze empiriche dirette e della natura altamente congetturale degli esperimenti che si possono condurre Tuttavia da quando Aleksandr Ivanovič Oparin circa ottantrsquoanni fa ha fatto dellrsquoabiogenesi o biopoiesi come lui la definiva una branca della biologia tante cose sono cambiate e le nostre idee attuali sono piugrave delineate e meglio fondate
Una delle piugrave importanti personalitagrave che lavora attualmente in questo campo egrave Jack William Szostak Ricercatore di grande fama Szostak ha ottenuto il premio No-bel per la Fisiologia o la Medicina nel 2009 per le sue scoperte sulla funzione dei telomeri e della telomerasi
Le protocelluleA capo del suo gruppo Szostak sta studiando lrsquoorigine della vita ponendo al centro delle sue ricerche quattro aspetti principali che avrebbero guidato la transizione da sistemi chimici a vere protocellule precursori delle cellule attuali e con caratteristi-che piugrave biologiche che puramente chimiche
1 lrsquoimportanza di fattori fisici ambientali in luogo dei precisi meccanismi bio-chimici delle cellule attuali2 la compartimentazione delle protocellule garantita da strutture lipidiche3 un primitivo meccanismo di duplicazione legato allrsquoattivitagrave autocatalitica dellrsquoRNA4 lrsquoorigine di un protometabolismo in grado di sostenere il costo energetico della duplicazione
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
NATURALMENTEscienza
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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Pisa
bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Occorre
laquomoltissimo
pensieroraquo per
fare un maestro1
Rosalba Conserva
Ciascuno di noi egrave anche le persone che ha incontrato Poi quando alle nostre spalle si sono accumulati molti anni e facciamo un resoconto della nostra vita le occasioni mancate e quelle che avremmo voluto mancare fanno pendere di molto il piatto della bilancia nella parte in guadagno ndash che pesa meno ma vale di piugrave ndash troveremo quei due tre eventi che hanno segnato per noi una svolta una discontinuitagrave e a cui attribuiamo quanto di buono o di sorprendente la vita ci ha riservato
Dice un proverbio africano laquoCi vuole un intero villaggio per educare un bambinoraquo E anche noi riteniamo lrsquoeducare unrsquoimpresa collettiva una sola persona non basta
Accade tuttavia che una certa persona abbia ndash da sola ndash la capacitagrave di segnare a lungo la vita di un altro nel bene e nel male E anche da adulti anche quando coltivare il dubbio egrave diventata la nostra regola siamo pur predisposti ad accogliere la parola di una persona ndash un Maestro ndash che abbia il coraggio la saggezza e la presunzione di illuminare i nostri pensieri e di indirizzare il nostro agire Forse percheacute la condizione umana egrave cosigrave segnata dallrsquoincertezza abbiamo bisogno di prestar fede a una qualche pur provvisoria ldquoveritagraverdquohellip
Insomma a un certo punto nella nostra vita si egrave aperta una finestra che dagrave una nuova e diversa luce
Quella nuova finestra sulla vita e sulla conoscenza sono state per me le opere di Gregory Bateson
Egrave vero che per quanto grande sia la figura di un maestro le sue qualitagrave non sono meccanicamente ldquotransitiverdquo emergono piuttosto da un riconoscimento laquolrsquoaltro capo della sonda egrave nel cuore dellrsquoesploratoreraquo scrive Bateson Siamo sempre noi il contesto in cui la parola di un maestro ha significato
La cornice teoricaNello scrivere questo articolo ho provato a mettermi nei panni di quel maestro che affincheacute sia riconosciuto tale dai suoi allievi e dalla societagrave in cui vive ha dovuto eser-citare laquomoltissimo pensieroraquo E siccome lrsquoesperienza che mi egrave piugrave familiare egrave quella di insegnante di scuola il maestro di cui parlerograve avragrave le caratteristiche del maestro di scuola Non penso dunque al Maestro ndash con la M maiuscola ndash come guida spirituale o che eccelle in una qualche nobile arte Tuttavia se per maestro intendiamo una perso-na che assume su di seacute il compito e la responsabilitagrave di orientare la crescita e lrsquoappren-dimento di altri individui ndash in una relazione che egrave quindi asimmetrica ndash ciograve che dirograve del maestro di scuola potragrave riguardare a tratti anche il maestro piugrave in generale
Chiediamoci ora qual egrave lrsquoopinione comune come la comunitagrave si rappresenta la figu-ra del maestro di scuola
La retorica di stampo ottocentesco accanto a esempi di ldquocattivi maestrirdquo (pensiamo al repertorio di tiranni in Charles Dickens) ci ha consegnato esempi di dedizione a volte patetica icone da santificare e ciograve ha generato in noi (laici) il rifiuto di una idealiz-zazione della figura del maestro a vantaggio di unrsquoidea piugrave cauta e meno pericolosa il maestro egrave definito esclusivamente dalla sua professionalitagrave Quindi un esperto in uno specifico campo del sapere
Tuttavia che cosrsquoaltro deve sapere oltre a ciograve che insegna Qual egrave la forma lo stile della sua vita dentro e fuori lrsquoaula scolastica Qual egrave il suo rapporto con il contesto piugrave generale in cui opera Quanto ne egrave condizionato quali ambiti di libertagrave puograve ndash o decide di ndash concedersi
Cominciamo da questrsquoultima domanda Come egrave nel gioco degli scacchi dove oltre ai due contendenti crsquoegrave un terzo ldquoattorerdquo costituito dalle regole del gioco e dalle possibilitagrave di movimento cosigrave succede nel ldquogioco dellrsquoeducarerdquo Premesse e condizionamenti (socia-li culturali) creano una cornice che permette e limita lrsquoagire di un maestro Un esempio
1 Il titolo riprende adattandola una frase di Mary C Bateson laquoCrsquoegrave voluto moltissimo pensiero per fare una rosaraquo (in G e MC Bateson Dove gli angeli esitano Milano 1989 p 299)
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In sintesi eccovi
una cellula
O quasi
Luciano Cozzi
IntroduzioneChe cosrsquoegrave una cellula Spesso propongo questa domanda ai miei studenti invitandoli a rif lettere su quali siano le componenti davvero indispensabili al di lagrave del fiorire della diversitagrave che si osserva in natura Non esistendo una vera definizione il tentati-vo non ha unrsquounica risposta possibile Negli anni io ho individuato tre punti sui quali credo si possa essere abbastanza drsquoaccordo
Una cellula deve avere1 una componente che la identifichi separandola dallrsquoambiente circostante senza perograve isolarla2 una componente che conservi ed esprima le informazioni ereditarie e che sia in grado di modificarsi nel tempo3 una componente che consenta di trasformare materia ed energia in modo da sostenere la riproduzione cellulare
Nelle cellule moderne le tre componenti corrispondono rispettivamente alla membrana cellulare agli acidi nucleici e al citoplasma che contiene anche i ribosomi
Da anni sono affascinato dallo studio delle prime fasi della storia della vita e dalla comparsa delle strutture cellulari Egrave questo un aspetto che spesso chi studia il mondo a RNA trascura o dagrave per scontato accentrando lrsquoattenzione sulla duplicazione Per alcuni ricercatori le micelle lipidiche non sono piugrave interessanti dei granuli di mon-tmorillonite sono soltanto possibili catalizzatori delle reazioni di polimerizzazione dei nucleotidi Secondo questo punto di vista lrsquoevoluzione prebiotica riguarda i nu-cleotidi e i polinucleotidi disciolti nelle acque primordiali e lrsquoassociazione a strutture protocellulari egrave un evento successivo e meno fondamentale
Questa visione non mi ha mai convinto e perciograve negli anni ho seguito con atten-zione i lavori di Pier Luigi Luisi sulle micelle lipidiche autoduplicanti e poi quelli del gruppo di Daniel Segregrave sul mondo lipidico al quale ho dedicato un articolo sul nume-ro di maggio 2004 di questa rivista
Lo studio dellrsquoorigine della vita egrave uno dei campi piugrave ardui dellrsquointera biologia destinato a restare in larga misura ipotetico e incompleto a causa della mancanza quasi totale di rilevanze empiriche dirette e della natura altamente congetturale degli esperimenti che si possono condurre Tuttavia da quando Aleksandr Ivanovič Oparin circa ottantrsquoanni fa ha fatto dellrsquoabiogenesi o biopoiesi come lui la definiva una branca della biologia tante cose sono cambiate e le nostre idee attuali sono piugrave delineate e meglio fondate
Una delle piugrave importanti personalitagrave che lavora attualmente in questo campo egrave Jack William Szostak Ricercatore di grande fama Szostak ha ottenuto il premio No-bel per la Fisiologia o la Medicina nel 2009 per le sue scoperte sulla funzione dei telomeri e della telomerasi
Le protocelluleA capo del suo gruppo Szostak sta studiando lrsquoorigine della vita ponendo al centro delle sue ricerche quattro aspetti principali che avrebbero guidato la transizione da sistemi chimici a vere protocellule precursori delle cellule attuali e con caratteristi-che piugrave biologiche che puramente chimiche
1 lrsquoimportanza di fattori fisici ambientali in luogo dei precisi meccanismi bio-chimici delle cellule attuali2 la compartimentazione delle protocellule garantita da strutture lipidiche3 un primitivo meccanismo di duplicazione legato allrsquoattivitagrave autocatalitica dellrsquoRNA4 lrsquoorigine di un protometabolismo in grado di sostenere il costo energetico della duplicazione
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
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Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEBollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
-
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In sintesi eccovi
una cellula
O quasi
Luciano Cozzi
IntroduzioneChe cosrsquoegrave una cellula Spesso propongo questa domanda ai miei studenti invitandoli a rif lettere su quali siano le componenti davvero indispensabili al di lagrave del fiorire della diversitagrave che si osserva in natura Non esistendo una vera definizione il tentati-vo non ha unrsquounica risposta possibile Negli anni io ho individuato tre punti sui quali credo si possa essere abbastanza drsquoaccordo
Una cellula deve avere1 una componente che la identifichi separandola dallrsquoambiente circostante senza perograve isolarla2 una componente che conservi ed esprima le informazioni ereditarie e che sia in grado di modificarsi nel tempo3 una componente che consenta di trasformare materia ed energia in modo da sostenere la riproduzione cellulare
Nelle cellule moderne le tre componenti corrispondono rispettivamente alla membrana cellulare agli acidi nucleici e al citoplasma che contiene anche i ribosomi
Da anni sono affascinato dallo studio delle prime fasi della storia della vita e dalla comparsa delle strutture cellulari Egrave questo un aspetto che spesso chi studia il mondo a RNA trascura o dagrave per scontato accentrando lrsquoattenzione sulla duplicazione Per alcuni ricercatori le micelle lipidiche non sono piugrave interessanti dei granuli di mon-tmorillonite sono soltanto possibili catalizzatori delle reazioni di polimerizzazione dei nucleotidi Secondo questo punto di vista lrsquoevoluzione prebiotica riguarda i nu-cleotidi e i polinucleotidi disciolti nelle acque primordiali e lrsquoassociazione a strutture protocellulari egrave un evento successivo e meno fondamentale
Questa visione non mi ha mai convinto e perciograve negli anni ho seguito con atten-zione i lavori di Pier Luigi Luisi sulle micelle lipidiche autoduplicanti e poi quelli del gruppo di Daniel Segregrave sul mondo lipidico al quale ho dedicato un articolo sul nume-ro di maggio 2004 di questa rivista
Lo studio dellrsquoorigine della vita egrave uno dei campi piugrave ardui dellrsquointera biologia destinato a restare in larga misura ipotetico e incompleto a causa della mancanza quasi totale di rilevanze empiriche dirette e della natura altamente congetturale degli esperimenti che si possono condurre Tuttavia da quando Aleksandr Ivanovič Oparin circa ottantrsquoanni fa ha fatto dellrsquoabiogenesi o biopoiesi come lui la definiva una branca della biologia tante cose sono cambiate e le nostre idee attuali sono piugrave delineate e meglio fondate
Una delle piugrave importanti personalitagrave che lavora attualmente in questo campo egrave Jack William Szostak Ricercatore di grande fama Szostak ha ottenuto il premio No-bel per la Fisiologia o la Medicina nel 2009 per le sue scoperte sulla funzione dei telomeri e della telomerasi
Le protocelluleA capo del suo gruppo Szostak sta studiando lrsquoorigine della vita ponendo al centro delle sue ricerche quattro aspetti principali che avrebbero guidato la transizione da sistemi chimici a vere protocellule precursori delle cellule attuali e con caratteristi-che piugrave biologiche che puramente chimiche
1 lrsquoimportanza di fattori fisici ambientali in luogo dei precisi meccanismi bio-chimici delle cellule attuali2 la compartimentazione delle protocellule garantita da strutture lipidiche3 un primitivo meccanismo di duplicazione legato allrsquoattivitagrave autocatalitica dellrsquoRNA4 lrsquoorigine di un protometabolismo in grado di sostenere il costo energetico della duplicazione
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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Fatti e trame delle Scienze
AT RALME TEscienza
150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
Vincenzo Terreni
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Per Christian
de Duve
Fabio Fantini
laquoMolte cose sono cambiate in me e attorno a me dal giorno in cui davanti a un fuoco da campo ho per la prima volta percepito il mistero dellrsquouniverso Le inge-nue convinzioni dellrsquoinfanzia hanno subito violente scosse ma la mia capacitagrave di meraviglia rimane inalterata Tutta la mia vita di scienziato egrave stata permeata dalla convinzione di essere partecipe di un approccio significante e rivelatore della real-tagrave Ho provato la gioia dellrsquoimparare lrsquoebbrezza quasi voluttuosa del capire il raro lampo di illuminazione lrsquoaustera soddisfazione che deriva dallrsquoosservare le regole del gioco della scienza basato su rigore e onestagrave intellettuale Ho condiviso queste emozioni e questi imperativi indirettamente con altri scienziati Il mio cuore ha pal-pitato su diversi registri in risonanza con i poeti gli scrittori gli artisti e i musicisti che mi hanno commosso con le loro opere e le loro esibizioni E in occasioni straor-dinarie mi sono sentito vicino a qualcosa di ineffabile di totalmente misterioso ma reale almeno per me ndash unrsquoentitagrave che per mancanza di un termine migliore chiamo appunto Realtagrave Ultimaraquo
Questa citazione tratta dal libro Come evolve la vita (Raffaello Cortina Editore Mi-lano 2003) di Christian de Duve egrave una sintesi magistrale della vita dello scienziato belga morto il 4 maggio 2013 a Grez-Doiceau (Belgio) Nato in Inghilterra da una famiglia belga il 2 ottobre 1917 De Duve egrave forse meno noto di altri nomi celebrati del mondo della scienza ma egrave stato uno dei piugrave inf luenti biologi della seconda metagrave del Novecento Premio Nobel per la Medicina nel 1974 grazie agli studi sullrsquoorga-nizzazione strutturale e funzionale della cellula De Duve si interessograve in seguito al problema dellrsquoorganizzazione cellulare come chiave per fare luce sul problema dellrsquoorigine della vita
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
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plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
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Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Questa puntata egrave dedicata agli strumenti musicali O me-glio saragrave una passeggiata in questo vastissimo argomento di cui cercherograve di dare qualche idea generale soprattut-to dal punto di vista della fisica Non ho la minima idea di quanti diversi strumenti siano stati inventati nel mondo neacute di quanti siano effettivamente in uso Dovrograve forzata-mente limitarmi ad alcuni tipi base quelli piugrave comuni nel-la nostra musica e tra questi ai piugrave semplici da trattare
Di sicuro molti strumenti hanno unrsquoorigine ldquonaturalerdquo con ciograve intendo che possono presentarsi almeno in una forma ldquogrezzardquo come oggetti che possono essere capitati sotto gli occhi e le mani di un esploratore curioso anche molte migliaia di anni fa Fondamentalmente gli strumenti che ho definito naturali possono essere raggruppati in due classi quelli a corda e quelli a fiato Di fatto anche la gran parte degli strumenti moderni evoluti rientrano nelle stesse due classi
Ci sarebbero ancora piugrave naturali e piugrave antichi gli stru-menti a percussione ma non penso di parlarne per una ra-gione che spiegherograve piugrave avanti Cosigrave pure non parlerograve dello strumento piugrave naturale di tutti la voce umana Questo per piugrave ragioni prima di tutto percheacute del suo funzionamento so troppo poco e quel poco che ne so sarebbe difficile da esporre in queste pagine Poi si puograve chiamarlo strumento solo in senso lato la flessibilitagrave e varietagrave della voce la rende poco afferrabile tanto per una classificazione e descrizio-ne quanto per unrsquoanalisi scientifica
Il precursore degli strumenti a fiato puograve essere stato una canna un osso cavo o qualsiasi altro oggetto di forma varia che presentasse una cavitagrave con una o piugrave aperture e dal quale si potesse ottenere un suono soffiandoci dentro Per ragioni che vedremo la forma tubolare cilindrica o conica egrave stata privilegiata
Gli strumenti a corda sono meno naturali nel senso che sembra piugrave difficile trovare ldquoin naturardquo delle corde tese capaci di vibrare Egrave invece probabile che lrsquoinvenzione dei primi strumenti a corda sia da collegare a quella dellrsquoarco
inteso come arma per la caccia e per la guerra Dal punto di vista della fisica gli strumenti a corda sono piugrave semplici e quindi cominceremo da quelli
Ma prima di entrare in medias res debbo fornire a chi non ci fosse arrivato la soluzione dellrsquoindovinello che ave-vo proposto nella precedente puntata dedicata alla musi-ca Si tratta del Concerto per piano e orchestra n 23 in La maggiore (K 488) di Mozart Piugrave precisamente come avevo giagrave detto delle prime battute del secondo movimento
Dal punto di vista di un fisico il prototipo degli strumen-ti a corda egrave il monocordo un filo o corda di materiale va-rio teso tra due sostegni rigidi Egrave ben noto che la corda se eccitata in un modo qualsiasi (tipicamente pizzican-dola ossia afferrandola in un punto per scostarla dalla posizione di equilibrio e poi lasciarla libera) si mette a vibrare emettendo un suono piugrave o meno puro e piugrave o meno persistente nel tempo
Lrsquoesperienza mostra che il suono emesso varia al varia-re dei diversi parametri costruttivi dello strumento della lunghezza della corda della sua tensione del materiale di cui egrave costituita Volutamente ho usato unrsquoespressione vaga ldquoil suono variardquo ma tutti sanno che cosa intendevo varia lrsquoaltezza del suono cioegrave quella che nella terminologia mu-sicale diventeragrave la nota emessa
Il primo fondamentale risultato sulla dipendenza dai vari parametri egrave attribuito a Pitagora e alla sua scuola (~500 aC) anche se mi pare che manchino fonti sicure Si tratta della dipendenza della nota emessa dalla lunghezza della corda la dipendenza dagli altri parametri (tensione materiale) egrave assai piugrave difficile da studiare e avrebbe dovuto aspettare parecchi secoli fino allrsquo800
Credo perograve che a questo punto sia meglio per me ab-bandonare unrsquoesposizione storica che non saprei condur-re in modo neppure vagamente fedele In buona parte per mia ignoranza ma anche percheacute la storia egrave complessa e poco documentata Infatti vi srsquointrecciano due aspetti mol-
Piuttosto che maledire il buio egrave meglio accendere una candela Lao Tsu
La candela Elio Fabri
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
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e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
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plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
AT RALME TEscienza
150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bullsettembre 2002 trimestrale
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
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Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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1 F Gianni Gazebo - Le mangrovie gli anfibi vegetali ldquoNaturalmenterdquo XXVI 2 maggio 2013 (parte pri-ma) XXVI 3 settembre 2013 (parte seconda) XXVI 4 dicembre 2013 (parte terza)
2 Il termine tannino utilizzato per la prima volta nel 1796 indica una va-sta classe di composti diversi tra loro dal punto di vista chimico contenuti in numerose piante Si distinguono t vegetali e t sintetici aventi proprie-
tagrave analoghe La sostanza chimica presente negli estratti vegetali egrave in grado di combinarsi con le proteine presenti nella pelle animale e forma-re complessi insolubili di prevenirne la putrefazione a opera degli enzimi
proteolitici e trasformarla in cuoio I tannini sono composti comuni nelle piante vascolari in particola-re nelle Angiosperme Le parti dei vegetali piugrave ricche di t sono le galle particolarmente quelle di varie quer-
PremessaNei precedenti articoli1 ho introdotto le mangrovie (Mgr) considerando la loro origine e distribuzione e ho riporta-to un elenco degli adattamenti trovati come risposta alle difficili condizioni del loro habitat Di seguito ho analizza-to la soluzione data da queste piante al problema dellrsquoalta concentrazione di sali con la quale convivono e le loro ri-sposte morfologiche e fisiologiche al fluttuare delle maree e al terreno paludoso e povero di ossigeno Questo artico-lo si sofferma sullrsquoecosistema della foresta a Mgr sulla sua importanza e sul rapporto che lrsquouomo ha instaurato con esso In particolare rivolgo la mia attenzione alle foreste a Mgr dellrsquoEcuador che conosco in modo diretto e piugrave appro-fondito da queste passo a considerazioni e avvenimenti a livello globale Si possono individuare due modi differenti di rapportarsi con lrsquoambiente quello delle popolazioni lo-cali che si basa su metodi ancestrali rispettosi dei delicati equilibri naturali raggiunti e quello delle grandi compa-gnie industriali (crostacei e legname) caratterizzato da uno sfruttamento intensivo che distrugge irreversibilmente gli equilibri raggiunti La parziale risoluzione del problema come in altre situazioni analoghe egrave stata tardiva Egrave stata avanzata la proposta di approvare rigorose leggi di tutela ambientale al fine di salvaguardare quanto egrave rimasto ma esse ben poco hanno a che vedere con il vero nodo del pro-blema cioegrave un serio cambio di mentalitagrave riguardo al rispet-to dellrsquoambiente naturale
Importanza delle foreste a mangroviePer molto tempo in alcuni casi fino ai giorni nostri i mangro-vieti (Mgrti) sono stati considerati foreste sempreverdi di scarso interesse che colonizzano terreni poveri e sterili privi di alcun ritorno economico Lrsquoidea piugrave diffusa egrave stata quella di sfruttare queste aree per scopi diversi dopo la parziale o totale distru-zione della foresta Alcuni esperti incominciano presto a dis-sentire Misael Acosta Soliacutes botanico specializzato in campo
forestale e impegnato protezionista dellrsquoambiente naturale in Ecuador egrave tra i primi a sostenere che un loro utilizzo equilibra-to puograve offrire grandi benefici alle popolazioni locali e a livello globale In un suo testo del 1959 Los manglares del Ecuador spiega come i Mgrti siano una importante risorsa economico-forestale fonte di legno e tannino Analizza e descrive tutte le specie vegetali presenti mette in luce la loro importanza dal punto di vista ecologico-ambientale e indica il ruolo primario che queste associazioni svolgono nel proteggere la costa dal mare Purtroppo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta si registra uno sfruttamento massivo delle foreste con un ta-glio indiscriminato delle Mgr per lrsquoestrazione del tannino dalla corteccia2 Spetta ancora a Misael Acosta Soliacutes nel periodo in cui ricopre la carica di direttore del Dipartimento Forestale in Ecuador la scrittura di un regolamento per il controllo dellrsquou-tilizzo e dellrsquoesportazione delle Mgr Il regolamento pubblica-to sul Registro Oficial il 19 marzo 1949 e siglato come decreto ufficiale n 477 diviene legge la Ley Forestal de Ecuador e a questa si rifaranno in seguito i protezionisti Solo negli ultimi trentrsquoanni si considerano in modo piugrave approfondito le funzioni dellrsquoecosistema e si fa strada lrsquoidea di una loro valorizzazione a livello mondiale I benefici dellrsquoecosistema possono essere cosigrave brevemente elencati conservazione della biodiversitagrave impor-tanza per lrsquoindustria della pesca importanza socio-culturale e socio-economica protezione dellrsquoambiente
Foresta a mangrovie salvaguardia della biodiversitagraveVisitando in barca la Reserva Ecoloacutegica Manglares Cayapas-Mataje (provincia di Esmeraldas Ecuador)3 non ho avuto la percezione di una grande varietagrave vegetale e animale Foglie chiome rami radici aeree coprono tutto lo spazio a disposi-zione Prima di addentrarmi nel Mgrto mi sono preoccupata solo delle punture di vespe e dei mosquitos (fauna che non si vede ma che si sente) proteggendomi con ogni sorta di repel-lente e lasciando scoperti solo pochi centimetri di pelle Con la mia inseparabile macchina fotografica un piccolo taccui-
Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
Gazebo Fabrizia Gianni
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
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plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
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Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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A cosa servono
le vespe
Joachim Langeneck
Mi ricordo di un vecchio fumetto di Vauro dellrsquoepoca in cui faceva ancora ridere Uno ste-reotipatissimo Dio con tanto di lunga barba e aureola triangolare appare a un ateo (pro-babilmente autobiografico) con la ferma intenzione di convertirlo laquoNon attacca sono un buon ateoraquo dice (appunto) lrsquoateo Poi perograve fa una concessione a Dio laquoSe sei Dioraquo gli dice laquotu hai creato tuttoraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoE quindi tutto ha una funzioneraquo laquoCertoraquo dice Dio laquoA cosa serve la zanzararaquo chiede lrsquoateo laquoA nutrire il passerottoraquo risponde sereno e pure un porsquo supponente Dio laquoE il passerottoraquo laquoA rallegrare col canto lrsquoanimo degli uomi-niraquo risponde olimpico (permettetemi la battuta) Dio
Lrsquoateo si arrovella Poi trova la soluzione laquoA cosa serve Fabrizio Frizziraquo Dio inizia a sudare freddo ripete un paio di volte il nome del presentatore televisivo poi scompare in una nuvoletta dicendo laquohai ragione tu non esistoraquoAtilde
Questa striscia a fumetti si presta a diverse letture anche se probabilmente la mia lettura esula dalle intenzioni dellrsquoautore io la vedo come unrsquoefficace satira dellrsquoantropo-centrismo Antropocentrismo che permea le religioni monoteiste oggetto della satira ma che si rivela decisamente pervicace anche in un contesto fortemente secolarizzato quale quello in cui ci troviamo In fin dei conti lrsquoidea di non essere il centro dellrsquouniverso ma semplicemente una possibilitagrave concessa dalle leggi della natura in nulla dissimile da una seppia o un garofano se non (forse) per lrsquoautocoscienza risulta ancora oggi molto indi-gesta per noi disillusi ed evoluti esseri umani Forse per questo motivo quando parlo di ciograve che studio (policheti) la prima domanda che nove volte su dieci mi sento rivolgere egrave laquoa cosa servonoraquo Questo egrave un dramma condiviso da tutti i biologi che non studiano cer-
1 I Stefanini et al Role of social wasps in Saccharomyces cerevisiae ecolo and evolution ldquoProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of Americardquo 109 2013 pp 13398-13403
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
psicoattive
Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
AT RALME TEscienza
150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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IntroduzioneFin dallrsquoantichitagrave egrave noto che un certo numero di piante e di funghi puograve servire per ottenere stati di euforia e allucinazioni In particolare nei paesi extraeuropei queste piante vengono normalmente considerate ldquosacrerdquo e ldquomagicherdquo percheacute sono utilizzate nelle tradizioni locali sia nei riti religiosi nelle divinazioni nelle stregonerie sia so-prattutto per curare le malattie
Quasi tutte le piante sacre o magiche specialmente quelle in uso presso le popo-lazioni sudamericane per il loro contenuto di sostanze allucinogene devono essere somministrate quasi unicamente dalle autoritagrave religiose e sanitarie locali che si tra-mandano queste conoscenze di generazione in generazione Puograve essere curioso sa-pere che ad esempio le autoritagrave sanitarie dellrsquoetnia dei Saraguro che vivono nel sud dellrsquoEcuador prima di andare a raccogliere le piante sacre medicinali e psicoattive che poi verranno usate per i riti tradizionali e per curare i malati fanno una ceri-monia speciale quasi a chiedere il permesso e la protezione durante questa ricerca in modo da non incorrere in eventi meteorologici sfavorevoli (vento pioggia nebbia eccetera) e poter quindi raggiungere in sicurezza i posti dove le piante crescono
Nella medicina tradizionale spesso si ritiene che le malattie possano essere provo-cate da uno squilibrio tra le varie energie del corpo e quelle esterne e che la pianta essendo essa stessa dotata di particolari energie possa servire a ristabilire lrsquoequilibrio perduto La malattia puograve essere unrsquoaffezione sia del corpo sia della psiche
La conoscenza indigena si basa spesso su una cosmologia cioegrave su un sistema di pensiero proprio di ogni cultura basata sui rapporti tra lrsquoosservatore (il medico) e lrsquoosservato (il malato) entrambi considerati parti di una totalitagrave integrata
La definizione della malattia in un dato ambiente non puograve prescindere quindi da tutte quelle altre rappresentazioni sociali costituenti ciograve che si potrebbe definire il ldquosistema cognitivordquo di una data popolazione (e di un dato individuo) la rappresenta-zione della malattia egrave quindi strettamente correlata con lrsquoimmagine di uomo elaborata allrsquointerno di ogni singola societagrave
Ciograve che distingue questa conoscenza da quella della cultura occidentale egrave la sua integrazione nella visione della vita nel suo complesso culturale
Uno studio approfondito egrave stato fatto da uno di noi (Chabaco Armijos) sulle piante allucinogene utilizzate dagli sciamani dellrsquoAmazzonia ecuadoriana e dallrsquoetnia dei Sa-raguro Gli sciamani dellrsquoAmazzonia sono chiamati ayahuasqueros dato che nellrsquoam-bito di riti magico-religiosi ritenendo che le malattie abbiano unrsquoorigine magica uti-lizzano lrsquoayahuasca bevanda sacra conosciuta da millenni ricavata da due piante (si veda piugrave avanti) che contengono alcaloidi dellrsquoarmala e la dimetiltriptammina sostan-ze stupefacenti e psicotrope
Studi condotti da medici occidentali hanno dimostrato lrsquoefficacia terapeutica dellrsquoayahuasca verso malattie che la medicina classica stenta a curare Egrave notevole so-prattutto la proprietagrave della sola ayahuasca nellrsquoaiutare le persone a vincere la dipen-denza da droghe e alcool con una percentuale di successo del 70 Anche il San Pe-dro come lrsquoayahuasca egrave stato bevuto per migliaia di anni nelle cerimonie sciamaniche allo scopo di indurre in uno stato di trance estatica gli sciamani e illuderli di dialogare con il mondo degli spiriti e delle divinitagrave anche nelle sedute normalmente dedicate alla cura dei malati Egrave stato riportato un notevole numero di ldquoguarigioni miracoloserdquo di una gran varietagrave di malattie inclusi cancro diabete e paralisi cosigrave come soprattut-to problemi emozionali e psicologici quali la depressione e lrsquoafflizione
Gli effetti psichici delle sostanze allucinogene consistono prevalentemente in una radicale modificazione della coscienza verso il mondo esterno chi le assume subi-sce una profonda trasformazione che puograve portare a uno stato di momentanea gioia ma anche di sgomento di euforia ma anche di depressione I pericoli connessi a un
Piante e sostanze
naturali
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Chabaco Armijos
Paola Vita Finzi
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La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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NATURALMENTE
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola Cocco
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
NATURALMENTE
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Pisa
bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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bull 41
La biologia russa
degli inizi del
Novecento
Brunella Danesi
La ricezione della teoria dellrsquoevoluzioneLa comunitagrave scientifica russa della seconda metagrave dellrsquoOttocento era molto vivace e vantava una lunga tradizione In particolare per quanto riguarda la Storia Naturale giagrave nel 1805 Johann G Fischer von Waldheim (1771-1853) aveva fondato a Mosca la So-cietagrave Imperiale dei Naturalisti che studiava la distribuzione della fauna e della f lora fossili soprattutto nella provincia di Mosca Fischer si era laureato in medicina a Lipsia ma si era formato a Vienna e Parigi dove aveva avuto come maestro Georges Cuvier era fra lrsquoaltro intimo amico del grande esploratore Alexander von Humboldt col quale produsse alcuni lavori
Nel 1859 era stata fondata a San Pietroburgo la Societagrave Entomologica Russa il cui primo presidente era stato Karl Ernst Ritter von Baer (1792-1876) questi nato in Esto-nia aveva studiato in varie universitagrave tedesche e austriache e si era successivamente stabilito a San Pietroburgo fece scoperte fondamentali nel campo dellrsquoembriologia comparata identificograve lrsquouovo dei mammiferi e descrisse le sue fasi di sviluppo tanto da essere ricordato come il padre dellrsquoembriologia sperimentale
La Societagrave nel 1917 contava piugrave di cinquecento membri sparsi un porsquo su tutto il territorio del grande Impero altre associazioni si erano diffuse in varie cittagrave molte di esse potevano contare su numerosi laboratori e musei pubblici e privati arric-chiti da innumerevoli esemplari spesso frutto di cospicue donazioni da parte di appassionati qui si potevano osservare insetti provenienti da tutte le regioni Le societagrave erano aperte anche a dilettanti di ogni etagrave e regione percheacute la passione per la caccia agli insetti era molto diffusa fra i ceti colti russi Il ldquopadrerdquo di Lolita Vla-dimir Nabokov (1899-1977) per esempio nella tenuta di famiglia nei pressi di San Pietroburgo aveva iniziato a collezionare e studiare farfalle tanto da diventarne un profondo conoscitore Dopo la rivoluzione la famiglia Nabokov fuggigrave dalla Russia per trasferirsi prima in Gran Bretagna poi a Berlino e quindi negli Stati Uniti nel 1937 Qui Vladimir inizialmente lavorograve presso lrsquoAmerican Museum of Natural History di New York come esperto entomologo1
1 Si veda Non esiste scienza senza fantasia neacute arte senza fatti le far-falle di Vladimir Nabokov in SJ Gould I Have landed Rif lessioni di un naturalista sullrsquoevoluzione ed it
Torino 2009 pp 23-53
St Pietroburgo Russia Accademia della Scienza 1783-1789
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
50 bull
Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
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e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
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plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
AT RALME TEscienza
150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bullsettembre 2002 trimestrale
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
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Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Ancora le
Indicazioni
Maria Arcagrave
Nuovo e difficileEgrave giagrave passato un anno dallrsquoapprovazione da parte dellrsquoex ministro Profumo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistru-zione (2012) che con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono ormai diventate legge dello Stato Tuttavia nella maggior parte dei casi gli insegnanti a cui sono dirette non riescono ancora neacute a gustare neacute a lasciarsi tentare dalle innovazioni metodologiche e disciplinari proposte Questo nasce in parte dalla difficoltagrave di sosti-tuire nella metodologia e nel comune modo di pensare il tradizionale programma con un curriculum di scuola da costruire insieme tra docenti centrato sui ragazzi non nozionistico ma capace di organizzarsi intorno a idee potenti quelle che danno senso e significato alle discipline ma che al tempo stesso sono capaci di collegarle per gettare uno sguardo non frammentario sul mondo
Altre difficoltagrave invocate per giustificare il non-cambiamento sono quelle di sem-pre la mancanza di tempo la pressione dei genitori lrsquoeccesso di alunnihellip la prepara-zione delle verifiche
Di fatto una consolidata routine assoggetta ancora gli insegnanti a una sequenza precostituita di argomenti da svolgere e li costringe a un fare scuola che contrasta con lo spirito innovativo delle Indicazioni stesse
Ovviamente egrave piugrave comodo e piugrave sicuro fare quello che si egrave sempre fatto cioegrave seguire pagina dopo pagina una traccia di lavoro che riduca la fatica di scegliere tra i tanti possibili solo alcuni argomenti significativi di modellarli sulla propria classe di svilupparli in funzione di traguardi da raggiungere di orientare la propria programmazione laquoalla qualitagrave dellrsquoapprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare e necessariamente incompleta di contenuti disciplinariraquo
Nonostante lrsquoapparente garanzia di sicurezza perograve la strada tradizionale non ha por-tato nel tempo a risultati particolarmente buoni e tutti sappiamo quanto siano labili gli imparaticci mnemonici sulla vita dei Terramaricoli o sul trapassato remoto dei verbi
Per questo la richiesta delle Indicazioni alla scuola egrave quella di innovare contenuti e metodologie adeguandosi alle esigenze del nostro tempo dove non egrave difficile re-perire le informazioni di cui si ha bisogno ma dove egrave sempre piugrave necessario essere persone capaci di scelte autonome e socialmente responsabili Si tratta per la scuo-la di un compito molto alto e come tutti i compiti alti difficile faticoso e spesso scomodo ma se ogni cambiamento di sistema richiede sempre tempi lunghissimi si puograve sempre cominciare a fare qualcosa nella nuova direzione soprattutto se si costruiscono condizioni favorevoli Per cominciare non basta introdurre nel didat-tichese rituale la parola ldquocompetenzardquo ma serve che gli insegnanti sviluppino un diverso modo di guardare al proprio lavoro che attivino un differente ldquocontratto didatticordquo capace di legare in modo complesso il loro ruolo quello degli studenti e il mondo della conoscenza Ad esempio per riuscire a cambiare ldquocontrattordquo bisogna che lrsquointera scuola sia solidale con le nuove scelte ma bisogna anche che ogni inse-gnante sia culturalmente autonomo abbia una solida competenza didattica ehellip una buona dose di orgoglio professionale
Lrsquoautonomia che la scuola si propone di sviluppare fin dalla scuola dellrsquoinfan-zia diventa una qualitagrave fondamentale anche per lrsquoinsegnante Come suggeriscono le Indicazioni lrsquoautonomia comporta la fiducia in seacute e la fiducia negli altri la soddisfa-zione nel fare da seacute e il saper chiedere aiuto esprimere le proprie opinioni operare scelte ed esserne responsabile Un insegnante autonomo puograve permettersi di sfida-re il conformismo didattico puograve innovare le proprie metodologie di insegnamento senza temere le ostilitagrave dei colleghi e discutendo i propri obiettivi formativi con i genitori puograve impegnarsi ad arricchire la propria cultura adeguandola al mondo di oggi e alle sue non sempre prevedibili esigenze
Responsabile di Progetti di ricerca sulla Didattica delle scienze consulente esperto nella stesura delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dellrsquoinfanzia e del primo ciclo drsquoistruzione
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
60 bull Recensioni
unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
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Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEBollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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NATURALMENTEscienza
anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
NATURALMENTE
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Insegnare
scienze in Italia
La situazione
al contorno
Vincenzo Terreni
hellipla domanda egrave ldquoEgrave possibile insegnare scienze in Italiardquo Una delle risposte piugrave plau-sibili potrebbe essere ldquosigrave purcheacutehelliprdquo Purtroppo lrsquoelenco dei ldquopurcheacuterdquo prenderebbe almeno due pagine
Proverograve a scegliere un paio di esempi che ritengo significativi per realizzare il facile compito che mi sono proposto convincere il lettore che vivere e lavorare insegnando scienze in modo coscienzioso in questo Paese non egrave solo difficile ma quasi impossibile
Assunto iniziale le scienze sperimentali nelle nostre scuole sono insegnate gene-ralmente poco e male e di conseguenza apprese sempre in generale pochissimo e malissimo Questo avviene in tutti gli ordini di scuole con la sola eccezione ndash for-se ndash della scuola dellrsquoinfanzia il resto egrave un crescendo di malefatte didattiche che culminano con la scuola superiore Se il lettore non egrave drsquoaccordo con questa base di partenza temo che il disaccordo cresceragrave con il proseguire della lettura
Naturalmente la mia non egrave unrsquoosservazione originale hanno costatato questo stato di perenne abbandono molti degli specialisti che forniscono la loro opera preziosa per creare un argine che freni la deriva autodistruttiva della formazione della cultura generale di ogni cittadino formazione che consenta la comprensione minima dei fatti del mondo della Natura Questo non al solo fine di godere intellet-tualmente di quello che la Natura medesima ci offre ma anche per contribuire a rovinarla il meno possibile affincheacute queste offerte di benessere e bellezza passino immutate a coloro che verranno dopo di noi Gli specialisti ai quali mi riferisco sono esperti in didattica delle scienze sperimentali e tentano attraverso la ricerca di tro-vare il sistema migliore per aiutare i docenti a far meglio il loro lavoro
Sono stati istituiti dopo anni di tentativi e unrsquoenorme serie di insuccessi dei corsi di studi in didattica che hanno cominciato a raccogliere studenti piugrave o meno giovani animati dai migliori propositi Si cominciano allora a creare le condizioni per far risalire lrsquoItalia dalla deprimente posizione da essa occupata nelle classifiche internazionali sullrsquoefficacia dei sistemi scolastici Certo egrave un bene ma non decisivo
Prenderograve in considerazione due iniziative che ritengo significative per questa pic-cola riflessione un piano nazionale ufficiale del Ministero dellrsquoIstruzione e una suc-cessiva sperimentazione locale Questa rivista se ne egrave occupata in diverse occasioni (si puograve consultare il sito wwwnaturalmentescienzait alla sezione formazioneistruzione) e molti di coloro che collaborano con noi hanno avuto un ruolo non marginale in que-ste esperienze
La prima egrave il piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali proposto dalle Associa-zioni professionali dei docenti di fisica chimica e scienze naturali e poi fatto proprio dal Ministero dellrsquoIstruzione e da questo finanziato nel 2005 Il piano ebbe la sua fase di avvio nellrsquoelaborazione di un progetto di lungo periodo che si apriva con la formazione (ridotta rispetto alle richieste per motivi di contenimento della spesa) di circa 400 docenti distribuiti in tutto il territorio nazionale e occupati nelle scuole elementari nelle medie e nel biennio delle superiori Lo scopo era arrivare a co-struire dei gruppi di lavoro locali (chiamati ldquopresigravedirdquo) in cui i docenti che avevano partecipato al breve periodo di formazione dovevano avviare una collaborazione di lungo periodo con i colleghi Il piano non era originale in assoluto ma in Italia si-curamente sigrave Fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo velati dallrsquoinva-denza dellrsquoINDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Edu-cativa) che contribuigrave a rendere subito le cose molto piugrave complicate del necessario (ma questo egrave un altro capitolo) Dopo quattro anni il piano non egrave piugrave stato finanziato (i finanziamenti son sempre stati modesti ma tra poco e nulla crsquoegrave una differenza non solo quantitativa un lavoro riconosciuto poco puograve anche essere proseguito con
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
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plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
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Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidaceae di cui egrave lrsquounica con fiori eduli i Nahua popolazione azteca la chiamavano Tilxochitl = bacca nera mentre sia il nome scientifico (Vanilla) che quello volgare che la pianta ha oggi nella maggior parte delle lingue seppur con legge-re variazioni grafiche derivano ldquodallo spagnolo vainilla (che spiega vainiglia la nostra variante piugrave antica) dimi-nutivo di vaina = baccello guaina (dal latino vagina) per la forma a capsula del suo fruttordquo Vainiglia parola atte-stata in italiano nel 1690 in unrsquoopera di Francesco Redi egrave entrata nella nostra lingua ldquoattraverso la mediazione del francese vanille (1664)rdquo
Sulla ldquonascitardquo della V crsquoegrave un tragico mito nahua Tza-copontitza il cui nome riferito alla sua eccezionale bellez-za significava stella del mattino poicheacute era una giovane sa-cerdotessa di Tonacahyoua dea delle messi era votata alla verginitagrave ma il principe Zcatan-Oxga (= giovane cacciato-re) perdutamente innamorato di lei la rapigrave portandola sui monti ligrave i due giovani furono rintracciati dai sacerdoti che per punirli li condannarono alla piugrave crudele delle pene lrsquoasportazione da vivi del cuore da quello ancora sangui-nante della fanciulla lasciato per disprezzo insepolto nac-que una pianta speciale la vaniglia
Il primo a descrivere scientificamente la V fu il me-dico del re Filippo II di Spagna Francisco Hernaacutendez che ne tratta nel Rerum medicarum Novae Hispaniae Thesau-rus mentre ldquola prima testimonianza diretta di come le
popolazioni azteche non si limitassero alla raccolta dei frutti selvatici della V ma ne coltivassero le pianterdquo si deve a fra Bernardino Ribera de Sahaguacuten questo fran-cescano spagnolo che dal 1560 al 1575 fu missionario in Messico riuscigrave ad esprimere al meglio le sue doti di sto-rico e di acuto osservatore della realtagrave locale che pene-trograve senza sovrastrutture o preconcetti ed anche grazie alla conoscenza della lingua nahua tanto da meritarsi per la sua opera Historia general de las cosas de la Nueva Espantildea lrsquoappellativo di ldquoprimo antropologordquo
Delle oltre cento specie di V quasi tutte selvatiche a noi qui interessa la V planifolia pianta perenne ldquoorigi-nariamente parassita dei grandi alberi delle terre dei To-tonac nelle giungle centrali del continente americanordquo bencheacute sia unrsquoorchideacea epifita si presenta sarmento-sa come una liana erbacea robusta e rampicante f les-sibile e sinuosa caratterizzata da un ldquocaule carnoso di color verde-scuro che come le foglie contiene un succo trasparente piuttosto irritante questo fusto semplice o ramificato che puograve esser lungo anche 15 metri ed egrave ricco di radici avventizie che assolvono il compito di assorbi-re lrsquoacqua e sostenere la piantardquo per allungarsi bene ha bisogno di ldquoun sostegno di un tutore [in natura sono] il mango o la zucca a fiasco come se prosciugando tutte le sue forze nellrsquoesuberanza di unrsquoesistenza eccentrica la V necessitasse di esser portata e sostenuta e quando la si coltiva in serra di esser fissata ai tutori anche solo da un filo di pagliardquo
I fiori della V sono riuniti in grappoli sono bianchi tendenti leggermente al giallo o al verdastro la loro fe-condazione poicheacute sono ermafroditi e opercolati da una specie di imene avviene grazie a un particolare colibrigrave o soprattutto alla abeja de monte un imenottero del ge-
La vaniglia
Il verzieredi Melusina Laura Sbrana
hellip che maraviglia Lesbica egrave la vaini-gliahellip
A Palazzeschi
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
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plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
ETS
Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
NATURALMENTEscienza
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Un seme
Angiolo Innocenti
Quella giornata era partita male Si era alzato col cerchio alla testa il caffegrave gli era ve-nuto una sboba e i biscotti li aveva trovati mollicci e non sapeva spiegarsi il percheacute Quando perograve ebbe finito di aprire tutte le finestre osservograve che crsquoera aria chiara e odo-rosa su tutti i latihellip finalmente una giornata di sole in quella primavera avanzata ma sino ad allora cosigrave avara
Comunque sentiva qualcosa di strano forse piugrave dentro di seacute che non in giro Sgran-chito lavato e vestito si mise alla scrivania per dare gli ultimi ritocchi allrsquoarticolo per il mensile dellrsquoAssociazione Ne scriveva uno per ogni uscita ma di quello era particolar-mente soddisfatto percheacute in due cartelle e mezzo ndash i canonici novemila caratteri ndash era riuscito a infilare qualcosa come diciotto lamentazioni mentre le volte precedenti non aveva superato le dieci Come al solito erano ben piantate di fondamenta e circostan-ziate Da uomo di scienza qual era sentiva lrsquoobbligo di non sparare a vanvera i guai denunciati dovevano essere visibili e sperimentabili da qualsiasi persona provvista di intelletto Motivo di maggior soddisfazione poi era il fatto che su diciotto guai elen-cati la colpa di ben dodici di essi era direttamente attribuibile (e attribuita) alle male intenzioni dei politici e solo per le restanti sei si doveva risalire al vago dellrsquoimbecillitagrave umana e dellrsquoincedere della generale pazzia laquoSigrave questrsquoalta percentuale ci voleva pro-prio viste le ultime porcate che sono riusciti a combinare a Romaraquohellip pensograve soddisfat-to Si mise di lena alle limature di frasi aggiustature di sinonimi e correzioni di pun-teggiatura Ma a un certo punto si accorse che quella tal sensazione strana gli si era di nuovo presentatahellip e si bloccograve Cosa gli stava succedendo Era come se dei fantasmetti insolenti gli si fossero messi a danzare e sberleffare sopra il cranio Provograve a cacciarli ma niente da fare le loro voci stridule e sovrapposte non gli dettero piugrave tregua
laquoBravo hai ragione egrave proprio veroraquohellip laquoCerto egrave uno schifo fai proprio bene a dargli addosso a quei mascalzoniraquohellip laquoGiusto e bisognerebbe dire anche chehellip blahellip blahellipraquo Era lrsquointrecciarsi delle declamazioni di lode che gli sarebbero sicuramente arrivate e che gli spiritelli gli anticipavano Lrsquoapprovazione del capo-redattore i complimenti dei col-leghi la solidarietagrave espressa via e-mail da qualche lettore caldi inviti a non mollare Perogravehellip perogravehellip chissagrave percheacute provava fastidio Questa volta lrsquoidea della gratificazione derivante dal consenso non gli piaceva per niente Quando mai ndash pensograve ndash sono anda-to in giro a procacciarmi complimenti Ho sempre battagliato invece spronando al confronto anche acceso percheacute egrave da questo che nasce qualcosa di positivo non certo dalla lode sdolcinata totalmente improduttiva Percheacute gli sviolinamenti Forse sto di-ventando vecchio e bisbetico e mi si dagrave la ragione che si dagrave a chi ormai egrave fuori giocohellip ma no da parte di quel collega non puograve essere cosigravehellip forse la causa vera egrave che ormai ci siamo talmente assuefatti alle lamentele (giustificate percheacute ne abbiamo tutti i motivi) che il piangere egrave diventato parte di tutti noi egrave scontato Forse ormai egrave fondamento socio-culturale e la gara a chi si lamenta meglio e ne trova sempre di nuove egrave il gioco e il costume piugrave di moda Il piugrave allettante quello che dagrave maggior soddisfazionehellip No Peggio ancora Oltre a questo crsquoegrave anche la rassegnazione La convinzione che non crsquoegrave piugrave nessuno tra quelli che potrebbero avviare processi migliorativi ad ascoltare Anzi ascoltano e tirano fuori altre lamentazioni percheacute le colpe sono sempre degli altri e di chi li ha preceduti E cosigrave siamo nel bel mezzo di un pazzesco gioco al massacro un processo di ridondanza che follemente si autoalimenta e che ci porta sempre piugrave allo sprofondo E di cui io con le mie lamentazioni faccio parte attivahellip Ma no Non puograve essere cosigrave Se taccio divento connivente e complice Lrsquoindifferenza egrave il peggiore dei mostrihellip e gli tornograve in mente il dialogo di un film degli anni Sessanta che aveva rivisto in televisione qualche giorno prima in cui una bravissima Ethel Merman in veste di suocera diceva laquoMa che razza di atteggiamento egrave questo Cose che capitano Capita-no soltanto percheacute questo paese egrave pieno di gente che quando queste cose capitano dice
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
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Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola Cocco
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
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Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
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NATURALMENTEscienza
Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
NATURALMENTE
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
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NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Francesca Civile Joachim Langeneck Enrico Pappalettere
Recensioni
Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo Einstein Goumldel e lrsquoesperienza comuneCarocci Roma 2013
Francesca Civile
Lrsquoambizioso intento dellrsquoautore sarebbe dare una soddisfacente definizione filosofica del concet-to di tempo tale da conciliare le caratteristiche diverse e perfino contraddittorie del tempo come lo considera la percezione umana di quello della fisica classica di tipo
newtoniano e del tempo relativistico eventualmente estensibi-li al tempo cosmologico
Il libro non vuole essere unrsquoopera divulgativa se non per lrsquoimpegno a rendere in parte accessibili alcuni temi spe-cialistici della fisica post-Einstein a specialisti di tuttrsquoaltro genere filosofi e studiosi di psicologia e scienze sociali Egrave interessante che questi interlocutori si trovino nella neces-sitagrave di accostarsi ai metodi e al linguaggio fisico-matematici nel momento in cui si occupano dellrsquoidea di tempo un tema molto antico e tradizionale della ricerca filosofica La conci-liazione concettuale tentata da Dorato in veritagrave gli riesce solo parzialmente Il lettore abbastanza ingenuo (io stessa per esempio) riesce a seguire bene la descrizione delle diffi-coltagrave logiche che nascono nel tentativo di dare una risposta univoca alle aporie emergenti assai meno bene a seguire le varie dimostrazioni (in genere per assurdo) sul carattere insoddisfacente delle risposte unilaterali via via esaminate e confutate e alla fine resta persuaso che (a parte la sugge-stiva ipotesi di Goumldel sulla possibilitagrave di concepire anche un tempo di tipo ciclico anzicheacute unidirezionale e irreversibile compatibile tuttavia con i fenomeni fisici noti) diversi modi di pensare il tempo siano funzionali al diverso uso che di
questo concetto si puograve fare nella vita quotidiana nella fisica microscopica e in quella macroscopica in astrofisicahellip
Agostino di Tagaste ha in mente il tempo della nostra esperienza soprattutto interiore ne consegue una visione psicologica in cui reale egrave solo il presente mentre futuro e passato sono proiezioni mentali Mentre le leggi del moto o i rapporti causa-effetto nel quadro della fisica classica han-no bisogno di un tempo come contenitore assoluto invaria-bile di forma lineare lungo il quale i corpi e i loro movimen-ti possono procedere nei due versi in modo reversibile Il tempo e lo spazio per Newton sono entitagrave metafisiche piugrave e prima di essere oggetti o risultati di esperienza (lo spazio lo chiama addirittura laquosensorium Deiraquohellip) Mentre la biologia lrsquoevoluzione e tutti i fenomeni storici che possono diventare oggetto di studio implicano un tempo direzionale a freccia con una direzione privilegiata e non reversibile Dal punto di vista della relativitagrave il parametro-tempo egrave una variabile il nostro pensare a istanti passati o futuri dire ldquoprimardquo e ldquopoirdquo egrave analogo al nostro dire ldquoquirdquo e ldquolagraverdquo quando ci riferiamo allo spazio il mio qui egrave il lagrave di qualcun altro il mio presente egrave il possibile futuro o passato di qualcuno (per cosigrave direhellip) che si trova in una posizione spazio-temporale diversa e lontana dalla mia Per Goumldel la rappresentazione comune del tempo sarebbe laquosolo la conseguenza della nostra interazione con un mondo fisico in seacute atemporale unrsquoapparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le coseraquo1
Egrave proprio necessario cercare di unificare i concetti di tempo Fincheacute Dorato smonta ndash con argomenti in parte fisi-ci in parte filosofici ndash il presentismo (cioegrave una concezione del tempo che riedita in forma aggiornata grosso modo lrsquoipo-tesi agostiniana) puograve essere utile e interessante La teoria in questione pretenderebbe di dimostrare il carattere ogget-tivo del tempo che chiamiamo presente rispetto al passato e al futuro a prescindere da innumerevoli considerazioni in contrario legate da un lato agli studi delle neuroscienze sulla percezione del tempo dallrsquoaltro al punto di vista della relativitagrave e della fisica quantistica (laquoPer noi che crediamo
1 Ivi p 69 lrsquoultima frase egrave citata testualmente da K Goumldel An Example of a New Type of Cosmological Solutions of Einsteinrsquos Field Equations of Gravitation ldquoReviews of Modern Physicsrdquo 21 1949 pp 447-450
Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola Cocco
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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anno 25 bull numero 2 bull maggio 2012 trimestrale
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Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
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Franco Farina
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Recensioni bull 59
e un porsquo sanguigna con un bellrsquoapproccio ldquooperativordquo nei confronti dei problemi della scienza in Italia A differenza dellrsquoariostesco Orlando Redi egrave estremamente lucido e la sua ldquofuriardquo rivolta verso lrsquooscurantismo e la pseudoscienza non travolge chi si trova a dubitare della scienza per scar-sa conoscenza o insicurezza Mentre la quarta di copertina sottolinea il carattere da ldquofiume in pienardquo di Carlo Alberto Redi io ho trovato particolarmente interessante e in un cer-to senso rassicurante come questo carattere impetuoso sia in grado di moderarsi Non una piena che devasta e basta ma che demolisce e lascia materiale per ricostruire
Lrsquoargomento dei saggi egrave rappresentato da temi ldquocaldirdquo temi riguardanti la biologia assurti alla pubblica attenzio-ne in seguito a controversie mediatiche Temi usiamola la parolaccia di bioetica Redi pone lrsquoaccento sulla necessitagrave di un contributo sostanziale da parte dei biologi e del ri-conoscimento della loro autorevolezza specifica scivolando forse lievemente nello scientismo ogni qual volta riconosce anche la superioritagrave di tale contributo Va anche detto che in un momento in cui tutto viene relativizzato ndash anche la competenza ndash egrave necessario ricordare anche in maniera piuttosto recisa cosa sia scientificamente fondato e cosa no non tanto per spregio verso lrsquoingenuitagrave del comune citta-dino (accusa di cui noi scienziati siamo fin troppo spesso oggetto) quanto per distruggere le argomentazioni di cui campa la malafede politica e confessionale bersaglio giu-stamente favorito dellrsquoautore
Un elemento decisamente interessante dellrsquoapproccio di Carlo Alberto Redi egrave costituito dal suo configurarsi alla stregua di un umanista nel senso ampio terenziano del termine (laquohomo sum humani nihil a me alienum putoraquo) Mentre tradizionalmente la cultura scientifica italiana danneggiata dalla stretta umanistica di inizio secolo (or-mai scorso) si barrica nellrsquooggettivitagrave della scienza misco-noscendo la rilevanza delle discipline umanistiche Redi cosciente dello stato miserando della cultura italiana in ge-nerale sottolinea come non sia piugrave possibile tracciare una netta linea di demarcazione tra le due culture laquoSono [hellip] a portata di mano le basi per una saldatura delle due cultu-re per chiudere una cesura oggi insostenibile se si vuole intervenire efficacemente sulle gravi crisi che il pianeta sta affrontandoraquo La distinzione e la contrapposizione fra cul-tura umanistica e cultura scientifica hanno un reale rilievo solo nella costruzione narcisistica della propria immagine che sia di scienziato o di umanista ed egrave semplice avere buon gioco nel rappresentare la cultura altrui come cinica e disu-mana o velleitaria e inconsistente ma questa impostazione egrave deleteria di fronte ai problemi reali dove il rimpallo di re-sponsabilitagrave egrave sterile e inconcludente e si rivela necessario intervenire prima che decidere chi ha ragione Per questo motivo di fronte alla situazione presente Redi non esita ad
nella fisica la differenza tra passato presente e futuro ha solo il significato di unrsquoillusione per quanto tenaceraquo cita lrsquoautore da una lettera di Einstein del 1955 al figlio di Miche-langelo Besso)2 Il presentismo con cui Dorato polemizza sembrerebbe una posizione piugrave arretrata di quella di Kant che almeno considerava il tempo come una categoria della percezione non come unrsquoentitagrave metafisica Ma percheacute non fermarsi a questo punto
In effetti procedendo nei ragionamenti abbastanza complessi di Dorato sembra di capire che il suo obiettivo sia fondare un ulteriore tipo di metafisica del tempo in cui stiano insieme tutte le proprietagrave legate alla percezione (in particolare i rapporti di successione e di causa-effetto la ca-ratteristica insieme puntuale ed estesa di ciograve che chiamia-mo eventi la condivisibilitagravehellip) accanto alle caratteristiche contro-intuitive del tempo relativistico e di quello cosmico (che in alcuni passaggi del libro sembra una versione ingi-gantita del tempo percettivo una gran freccia che si dirama a forchetta dal Big Bang verso lrsquoesito entropico)
Certamente sulla mia lettura pesa la scarsa competen-za fisica e matematica e la conseguente difficoltagrave di seguire i ragionamenti che hanno la forma stretta di dimostrazioni concatenate Tuttavia spesso la forma delle dimostrazioni ha unrsquoevidente parentela con la logica aristotelica Niente di grave perograve quando stiamo ragionando di relativitagrave e di fisica quantistica non credo sia legittimo utilizzare principi come il terzo escluso e la non contraddizione almeno non senza spiegare in base a quali esigenze lo si fa
Resta il pregio di un testo che sintetizza alcuni dei con-cetti piugrave interessanti emersi dalla ricerca fisica e neurofisio-logica intorno allrsquoidea apparentemente semplice e comune del tempo Va anche detto che lrsquoautore dice espressamente che questo lavoro egrave parte di una ricerca non conclusa che sta portando avanti con altri e che probabilmente vedragrave al-tri interventi in seguito
Carlo Alberto RediIl biologo furiosoSironi Editore Milano 2011
Joachim Langeneck
Spesso le raccolte di saggi sono piugrave informative riguardo lrsquoautore che riguardo lrsquoargo-mento e Il biologo furioso di Carlo Alberto Redi non fa ec-cezione a partire dal titolo In questa bella raccolta di saggi emerge una personalitagrave decisa
2 Si veda httpwwwgalileonetitarticles4c32e12f5fc52b3adf000829 A Einstein Corrispondenza con Michele Besso 1903-1955 lettera 209 (B 113) Napoli 1995
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bullsettembre 2002 trimestrale
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
NATURALMENTEscienza
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
AT RALME TEscienza
Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
Archivio di Naturalmente torna al menugrave principale
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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unrsquoutile guida allo scienziato configurandosi alla stregua di un corposo saggio sulla situazione in cui si trovano la cultura e la divulgazione scientifiche in Italia e dovrebbe essere preso come punto di riferimento sia per ricostruire una cultura della divulgazione sia per costruire una pro-spettiva di bioetica laica e informata carente e quanto mai necessaria in questo momento
Silvia Bencivelli Francesco Paolo de CegliaComunicare la scienzaCarocci editore laquoBussoleraquo Roma 2013
Enrico Pappalettere
Si tratta di un quasi-tascabile di circa 120 pagine allrsquointerno della collana laquoBussoleraquo Come suggerisce il nome della colla-na i volumi che ne fanno parte si propongono come agili stru-menti di orientamento in cam-
pi come il giornalismo la pubblicitagrave la moda la televisione e la radio lrsquoindustria musicale noncheacute la comunicazione e le sue caratteristiche in molteplici contesti (impresa istitu-zioni politica cultura)
Il nuovo libro di Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ce-glia colma una lacuna della collana poicheacute si occupa in parti-colare della comunicazione scientifica e si rivolge a chi intenda cimentarsi in una delle tante forme della comunicazione della scienza come un libro o una rivista un programma televisivo o radiofonico un sito web o un blog un exhibit eccetera
Confesso di essere rimasto (piacevolmente) sorpreso dal fatto di non ritrovarmi tra le mani lrsquoennesimo volume sul senso della divulgazione scientifica e sui suoi limiti di fattibilitagrave ndash secondo non pochi scienziati la divulgazione non egrave possibile neacute auspicabile in ragione della estrema crescente distanza tra linguaggio comune e linguaggi e concetti scientifici Gli autori danno invece per scontato che si faccia divulgazione e si promuova la cultura scientifica in forme diverse e in una varietagrave di contesti sociali e istitu-zionali Il loro scopo egrave allora quello di illustrare con pochi tratti essenziali e uno stile asciutto le caratteristiche princi-pali di quello che dovrebbe essere un buon libro o un buon articolo fornire una serie di indicazioni sui rischi da evitare nel fare unrsquointervista o un articolo per la retehellip
Questa impostazione riflette un dato di realtagrave molte per-sone piugrave di quante si possa immaginare sono coinvolte in
affermare che laquopur con le proprie specifiche competenze egrave solo il possedere le due culture che fa di un intellettua-le un vero protagonista del proprio temporaquo Egrave vero che lo stesso Redi fa una certa fatica a seguire queste linee guida come egrave normale per uno scienziato formato nellrsquoambiente culturale italiano e in linea generale in tutto il libro si per-cepisce una piugrave o meno sottintesa disistima nei confronti delle discipline umanistiche crsquoegrave comunque una distinzione fra un umanesimo consapevole e umile che si abbassa a chiedere al momento di affrontare temi non tipici e ciograve che egrave (diventato) nella sua versione italiana per citare lrsquoautore laquoun sistema autoreferenziale di impostazione pseudofiloso-ficaraquo Parole dure ma oneste e in un certo senso necessarie esattamente come le critiche che Redi non lesina alla cultu-ra scientifica in Italia
Tra i pochi punti deboli di questo libro uno egrave struttu-rale e di poco conto probabilmente i saggi sono stati ini-zialmente concepiti come opere singole e solo successiva-mente riuniti in un unico volume il che determina gioco-forza delle ripetizioni Un punto piugrave problematico egrave legato al carattere sanguigno dellrsquoautore Redi nellrsquointroduzione contrappone la scienza e il suo metodo alle laquopersone che sanno solo urlare e interrompereraquo riferendosi con ciograve alla pletora di politici e opinionisti che si contendono a urla bel-luine una ragione che puograve razionalmente essere ottenuta solo per via dialettica Su questo gli do volentieri ragione ma il tono reciso e acceso con cui attacca determinate pre-se di posizione conferisce in fondo caratteristiche simili al suo intervento A una persona consapevole appare chiaro quale sia lrsquoobiettivo di Redi egli sbugiarda senza pietagrave chi costruisce la propria autorevolezza sullrsquoignoranza altrui mentre egrave disposto a venire incontro a chi pur non avendo una formazione specifica mostra un atteggiamento di di-sagio e diffidenza nei confronti della scienza Tuttavia per la formazione (forse meglio sarebbe dire per la de-forma-zione) del cittadino italiano medio la ruvida passionalitagrave di Redi rischia seriamente di essere confusa con lrsquoatteggia-mento da torre drsquoavorio tipico di buona parte degli scien-ziati un approccio di questo tipo egrave efficace soltanto con chi egrave disposto ad ammettere di non essere competente su un argomento il che sarebbe anche sensato ma in questo momento storico di persone con una simile disposizione ndash con una simile umiltagrave per usare un termine desueto ndash ce ne sono veramente poche
Il biologo furioso puograve essere interpretato come unrsquoo-pera con una duplice funzione Egrave sicuramente un ottimo testo divulgativo chiaro e pervaso di un umorismo aper-to e accattivante e in quanto tale offre al profano unrsquoutile visione drsquoinsieme su un gran numero di argomenti biolo-gici ldquocaldirdquo dalla fecondazione assistita alle staminali da-gli OGM alla sessualitagrave al tempo stesso perograve puograve essere
Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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anno 1 bull numero 4 bull dicembre 2005 trimestrale
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
Vincenzo Terreni
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ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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Recensioni bull 61
plificatoreraquo laquocombinatore e sperimentatore di linguaggiraquo laquomediatore tra saperi ed esperienze diverseraquo laquosostenitore critico delle ragioni della scienza o almeno della raziona-litagraveraquo laquoricercatore denuncianteraquo laquocreatore di immagini ed emozioniraquo laquointrattenitoreraquo laquoproduttore di ricchezzaraquo
Nel secondo capitolo ndash a due mani ndash si tratteggia una sin-tetica storia dellrsquoeditoria periodica in Italia La trattazione cambia taglio e stile percheacute Silvia Bencivelli (medico e gior-nalista scientifica) in forza della sua ormai collaudata espe-rienza di comunicatrice della scienza prende per mano il lettore e gli spiega come si cerca una notizia quali sono le fonti possibili come si cura unrsquointervista e si tengono i con-tatti direttamente con gli scienziati non lesinando consigli sulle caratteristiche che dovrebbe avere una scrittura capa-ce di catturare la curiositagrave del lettore caratteristiche spesso lontane da quelle apprese sui banchi di scuola e piugrave vicine allrsquoimmediatezza del linguaggio parlato
Il terzo capitolo si occupa dellrsquoeditoria libraria de Ce-glia delinea da storico un sintetico quadro della situazione con un occhio al passato e un altro alle tendenze attuali scrivendo perograve anche un interessante paragrafo da cui tra-spare la sua esperienza di autore ricco di consigli su come gestire il rapporto col libro progettato e con le case editri-ci che dovrebbero produrlo Bencivelli affronta con piglio pragmatico i vari problemi che si pongono a un aspirante autore per raggiungere il suo scopo come quelli della pro-mozione e della presentazione del proprio libro
Il quarto capitolo egrave dedicato alla radio come cam-po drsquoazione della comunicazione scientifica con una sua grammatica e proprie regole Ne egrave autrice la Bencivelli che ha una notevole esperienza diretta come redattrice e conduttrice di programmi su Radio 3 Il successivo ca-pitolo si occupa della comunicazione scientifica in tele-visione con unrsquoattenzione particolare dedicata allo stru-mento del documentario
I successivi capitoli si occupano degli uffici stampa del-la comunicazione della scienza in rete (farsi un sito web e condurre una vita da blogger) dellrsquoistituzione museo che in realtagrave vive in forme e dimensioni assai diverse Lrsquoappen-dice ndash Vita da freelance ndash disegna infine con lo stile sobrio e pragmatico di Silvia Bencivelli e anche qui sulla base di una ricca esperienza personale vita quotidiana ed ecologia dei giovani laquocomunicatori di scienzaraquo obbligati dalla cultura del Paese e da questi anni di crisi ad aggiungersi al numero-so e frustrato ldquopopolo delle partite IVArdquo
attivitagrave tra loro diversissime ma tutte riconducibili al deno-minatore comune della comunicazione di tipo scientifico ndash scienziati e ricercatori ma anche giornalisti animatori gestori a vario titolo di musei grandi e piccoli blogger scrit-tori traduttori conduttori di trasmissioni radio e televisive documentaristi membri di uffici stampahellip
Dal libro traspare una visione ldquoottimisticardquo di questa re-altagrave Voglio dire che lrsquoimpegno nel campo della divulgazio-ne e della diffusione della scienza oltretutto inteso come un mestiere tra gli altri mi egrave sempre apparso almeno in Italia minoritario e socialmente povero di ascolto La mia espe-rienza in questo campo si egrave esaurita dentro i confini del co-siddetto volontariato culturale ricco di generositagrave e creati-vitagrave ma obiettivamente misconosciuto nel suo ruolo sociale e nel suo valore Allrsquoesterno di questo mondo ndash popolato di ricercatori e docenti universitari interessati nonostante tutto a comunicare contenuti e senso del proprio lavoro al mondo esterno di insegnanti in servizio e in pensione or-ganizzati a volte allrsquointerno di associazioni professionali ndash si egrave sempre distinta la presenza di qualche gloriosa rivista di qualche affermato format televisivo a contenuto scientifico di unrsquoeditoria libraria alimentata da pochi autori italiani e da una gran quantitagrave di traduzioni Ma nellrsquoinsieme sfera del volontariato e processi e prodotti culturali provvisti an-che di un valore di mercato non hanno mai dato la sensa-zione di costituire un mondo esteso forte un vero tessuto e un vero mercato Sospetto che questa valutazione sia al fondo condivisa anche dagli autori come traspare da alcuni brevi passaggi tuttavia il libro non indulge nelle classiche lamentazioni al riguardo ma parte dal fatto che questo mondo esiste egrave popolato di persone che addirittura inten-dono ricavare il loro reddito vitale da lavori nel campo della comunicazione scientifica e che mediamente sono dotate di scarsissimo potere contrattuale Ecco allora approntato un manualetto di ldquopronto soccorsordquo
Nel primo capitolo Francesco Paolo de Ceglia docente di Storia della scienza allrsquoUniversitagrave di Bari e che da alcuni anni si occupa di Storia della comunicazione scientifica traccia un quadro sintetico ma denso e non banale delle trasformazioni che hanno caratterizzato lrsquoimpresa scientifi-ca e la figura dello scienziato il modo di vedersi e di essere visti dalla societagrave piugrave vasta i suoi valori portanti Parallela-mente sono mutati i modi di comunicare una scienza sem-pre piugrave complessa dal puramente trasmissivo gerarchico e inefficace Deficit model al piugrave democratico e incisivo Dialo-gue model che comincia a porsi lrsquoobiettivo di realizzare una laquocittadinanza scientificaraquo dei destinatari come condizione imprescindibile di una divulgazione non fittizia Interessan-te e in qualche misura sorprendente risulta la caratterizza-zione del comunicatore di scienza come laquotraduttore e sem-
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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anno 1 bull numero 1 bull febbraio 2005 trimestrale
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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NATURALMENTEscienza
Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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anno 26 bull numero 1bull ebbraio 2013 trimestrale
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 20 bull numero 4 bull dicembre 2007 trimestrale
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
Vincenzo Terreni
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
Lettere
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anno 1 bull numero 3 bull settembre 2005 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 4 bull dicembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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anno 20 bull numero 3 bull settembre 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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anno 17 bull numero 2 bull maggio 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
ldquoAnche uno scolaretto sa chehelliprdquoMarcello Sala
Il Mondo lipidicoLuciano Cozzi
Studi sul DNA anticoDavid Caramelli
La candelaElio Fabri
Piccoli belli ehellippungentiGiampaolo Magagnini
Dal luogo della scienza alla storia della scienzaGraziano Magrini
Lrsquoapprendimento cooperativoGiuseppe Bolettieri
La scuola secondo la riforma MorattiAntonella uareng iUn caso di studio di psicologia ambientaleGiacomo Lorenzini Cristina aliCulture lingue e geniTomaso Di FraiaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
icola CoccoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSegnalazioniDove OSAno i passerottiVincenzo TerreniLectio brevisSandra Magistrelli
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anno 19 bull numero 2 bull maggio 2006 trimestrale
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Verso una nuova biologiacenobiologia e simbiologia
Pietro RamelliniLa rivoluzione degli RNA - 1 la RNAi
Luciano CozziOrigine ed evoluzione dei Tetraodontiformi
Francesco SantiniPercheacute non possiamo dirci creazionisti
Tomaso Di FraiaLe scienze a scuola un confronto con
la natura delle coseMaria Arc
Quisquilie e biodiversitagraveGiambattista Bello
Un elettrone tagliato a metagraveVincenzo BoccardiTrasformazioni paesaggistichein Val di CecinaC iara BaldanziLa candelaElio FabriGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoStefano Dalla Casa
RecensioniCon la scuola ora si fa sul serio O no
Vincenzo Terreni
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anno 23 bull numero 1 bull ebbraio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Una lettera a NaturalmenteFederico Finozzi
Ripensando il Piano nazionale ISSSilvia Caravita Marta Gagliardi
Regole e creativitagrave nella scienza e nellrsquoarteMic ela Ma er Francesca D Alessio
LrsquoAnatomia nello Studio Pisano di Cosimo Idersquo Medici Il caso di Andrea Vesalio
Rosalba CiranniLa candela
Elio FabriAlla ricerca dellrsquoorgano morale
Fabio Fantini
I maschi dei polpi olopelagiciGiambattista BelloHarvey una rivoluzione in fisiologiaFederica Turriziani ColonnaUn laboratorio tra le dune Storia diunrsquoadozione didatticaAlberta TellariniGusto sapori e brevettiBeatrice Peru oDel colore e dei colori Il Bianco e il NeroMatilde Ste aniniIl Verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniMa che razza di modo di fare
Vincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 2 bull maggio 2008 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
La scienza insegnata e le banalitagrave dellrsquoovvioMaria Arc
Metodo scientifico o strategiadella ricerca scientifica
Ezio Roletto Alberto RegisLa candela
Elio FabriLa costruzione del modello di membrana
Luciano CozziVerticalizzare
Marcello SalaErsquo la lingua bellezza
Tomaso Di Fraia
Lrsquoalbero di DarwinTiziano GoriniGazeboFabrizia GianniromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoGracido striscio sibilo saltoSara Fornasiero Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniScuola sempre uguale sempre peggioVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 1 bull ebbraio 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Moruzzi e Matteucci due grandi italianiMarco Piccolino
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Lrsquoereditagrave del NovecentoSte ania Consigliere
Geologia non intuitivasi puograve prevedere il passato
Marco Tongiorgi
Ex uno pluresVincenzo Caputo
erangas preziose alleanze e altre strategiedi sopravvivenzaNicola MessinaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl cacciavite e lrsquooliatoreVincenzo TerreniLettere
NATURALMENTEscienza
Uno storno per amicoSte ania Bracci
Ste ania Bracci
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anno 17 bull numero 4 bull dicembre 2004 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Contesti di co-costruzione delle conoscenzada parte dei bambiniMarcello SalaCostantinopoli 1786 la congiura e la beffaLrsquointrigo SpallanzaniMarco PiccolinoProgrammi spazialiStefania ConsigliereCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaStoria di Paacutethos e delle sue dimore
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RecensioniFiere mostre e mostriciattoli
Vincenzo Terreni
Lrsquoinsegnamento delle Scienze nellascuola primaria
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Lrsquoistmo e il canale la natura e lrsquouomoNovantrsquoanni di Canale di Panama
Luciano LucianiDomini cromosomici e architettura nucleare
Luciano CozziStrategie comuni per la variabilitagrave
morfologica dellrsquoocchio animaleMarco Mainardi
La candelaElio Fabri
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anno 19bull numero 4 bull dicembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1996-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
La rete e il neuronePaolo Mazzarello
1906-2006 cento anni di grandi scopertenel campo delle neuroscienze
Yuri BozziLa candela
Elio FabriGene quale definizione
Isabella MariniLa letteratura parascientica
Tiziano GoriniUna intervista a Anton E Lawson
Liberato Cardellini
Curricoli e percorsi didattici tra verticalitagrave etrasversalitagraveFabio Olmi Catia PardiniUn percorso didattico sperimentale per lrsquointrodu-zione alle Sc della Terra nella Scuola elementareAlessandra Tongiorgi Marco TongiorgiCrsquoegrave spazio per lrsquoenergia nella scuola secondaria diprimo gradoLeonardo BarsantiniromammirabileRosalba Conserva e Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniPiano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali
Vincenzo Terreni
ISTITUTI EDITORIALI E POLIGRAFICI INTERNAZIONALIPISA - ROMA
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anno 23 bull numero 3 bull settembre 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Morte e medicinaFrancesco D Alpa
Il vivente come individualitagrave e organizzazioneAndrea Cavazzini
Le basi neurobiologiche dellrsquoempatiaLia Antico
Il movimento delle tartarughe comuni delMar Mediterraneo
Serena Folcarelli
A proposito di ldquodarwinismo socialerdquo prestitiscambi concettuali equivociMaria Turc ettoAlle origini della vita individuale lrsquoimpulso for-mativoFederica Turriziani ColonnaArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniMetempsicosiPaola Galloe noi lo facciamo lo stessoVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bulldicembre 2002 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Ricomincio da doveVincenzo Terreni
Retina e visione elogio dellrsquoimperfezioneAndrea Moriondo Marco Piccolino
Simbiosi e apoptosiGiuseppe Barbiero
Le scuole sistematiche contemporaneeStefania Consigliere
Una sfida da raccogliereFabio OlmiLa candela
Elio FabriDalle vipere ai batteri un pericolo
che arriva da lontanoGiampaolo Magagnini
GazeboFabrizia GianniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaDarwin e Leopardi una simmetriaTiziano GoriniLa termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbaniMarta Ballerini Fabrizio RinaldiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveUno sguardo fuori drsquoItaliaStafano VallinRecensioni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 21 bull numero 4 bull dicembre 2008 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Lrsquoodierna complessitagrave del problema istruzioneGiorgio Porrotto
Da una rilettura di MendelGiovanni Cercignani
La candelaElio Fabri
Ecologia e filosofiaMaria Bellucci
Isole e tartarugheRoberto Barbuti
Il corallo di DarwinMarcello Sala
La costruzione del concetto di cellulaMaria Grazia Gillone Ezio RolettoromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAl Ministro dellrsquoIstruzione Universitagravee Ricerca Mariastella GelminiSilvia CaravitaPremio al meritoVincenzo Terreni
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anno 25 bull numero 3 bull settembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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NATURALMENTEscienza
Siamo davvero liberiFilippo Muratori
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoStefania Consigliere
Il Socrate venezianoTiziano Gorini
Lrsquoinsegnamento dellrsquoevoluzione nei manualiscolastici di otto paesi costieridel MediterraneoMarie-Pierre uessada Pierre ClementAdriana Valente Saba SelmaouiRipensando a J B S HaldaneBrunella DanesiDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
nostra informatica a che val Solo a spregiarlaVincenzo Terreni
Il gatto e la volpeLuciana Bussotti
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anno 17 bull numero 3 bull settembre 2004 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Scienza storia delle scienze storia delle ideeIntervista a Marcello Buiatti
Brunella Danesi Maria BellucciEducazione ad un futuro sostenibile Un pro-gramma di lavoro per insegnanti e ricercatori
Silvia CaravitaLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniProgrammi spaziali Lrsquouso dello spazio
Stefania ConsigliereInsegnare lrsquoevoluzione amp la natura della scienza
Paul FarberLe tossine
Carla CardanoQuello che i libri non spiegano
Lrsquoequazione di velocitagrave per le reazioni chimicheCarlo Bauer Paolo Toti
Ahmed M Osman Valerio Pelaia
Memoria e storia di un esploratore crepuscolareGaetano Osculati Luciano LucianiLrsquoisola misteriosaTiziano GoriniIl verziere di Melusina Il bambugraveLaura SbranaRecensioniLettereAmbivalenza della Scienza nel dibattitoreligione-ateismoCarlo BauerUn lungo ragionamento Per Giampaolo MagagniniEnrico PappaletterePrimo giorno di scuolaVincenzo TerreniLectio brevis AmarcordPremio nazionale ldquoMario RippardquoBando 2004 e vincitori edizione 2003
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anno 19bull numero 3 bull settembre 2006 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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1906-2006 Centrsquoanni di NeuroscienzeMarco Piccolino
Teoria del neurone reti nervose e retinanellrsquoopera di Santiago Ramograven y Cajal
Marco Piccolino Elena Laurenzi Enrica StrettoiScienza storia della scienza storia delle idee
Brunella Danesi Maria BellucciLa rivoluzione degli RNA 2 I ribozimi
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniEducazione e comunicazione nei musei
Marcello Sala
I prioni proteine ereticheIsabella MariniQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoSpazio in affittoStefano Dalla CasaIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl mestiere piugrave bello del mondoVincenzo TerreniPremio Nazionale ldquoMario Rippardquo
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anno 23 bull numero 2 bull maggio 2010 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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150 anni - Per ricordare Vito VolterraMaria Bellucci
Il lascito di S J GouldBrunella Danesi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
GazeboFabrizia Gianni
Il mostro della laguna e il polpo utensiliereGiambattista Bello
Riflessioni sullrsquoinsegnamento e lrsquoapprendimentodelle Scienze della Terra nella scuola di base
Monica C iara nida
Lrsquoessenza dello strumento scientificoTiziano GoriniQuando figliano le cerveRosalba ConservaTremate tremate le locuste son tornatehellipLuciano LucianiLe tappe della nascita e sviluppo della fotografia
icola AgostiniArte e scienzaMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniUna riforma pocaleVincenzo Terreni
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anno 15 bullnumero 3 bullsettembre 2002 trimestrale
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Reti booleane e modelli biologiciLuciano Cozzi
Gli strumenti della sistematicacontemporanea
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraTeachers in progress
Eleonora Aquilini Vincenzo TerreniLe belle notizieLuciano Luciani
Filosofia ambientalePiergiacomo Pagano
GazeboFabrizia Gianni
Culture lingue e geniTomaso Di FraiaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Paolo TotiAhmed Mohamud Osman Valerio PelaiaEcologia e processi del compostaggioGiuseppe BolettieriGerolamo Cardano scienza modernaincrostata di magiaAnna BuoncristianiVolterraAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido
RecensioniSe ne egrave andato un amico
Brunella DanesiPremio nazionale ldquoMario Rippardquo
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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anno 21 bull numero 3 bull settembre 2008 trimestrale
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Pensando a NoriEnrico Pappalettere
La strategia del grembiulinoVincenzo Terreni
Il Signore dei MitiMaria Bellucci Brunella Danesi
Epigenetica lrsquoereditarietagrave oltre il genomaLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
La storia del taglio cesareoValeria Paganelli
Un laboratorio per insegnantiLucia Stelli
Una proposta didattica per lrsquoinsegnamentodelle ScienzeTommaso Castellani Cinzia BelmonteEmanuele Pontecorvo Laura MaggiQuello che i libri non spiegano Carlo Bauer Andrea Spanedda Riccardo FalleniA med Mo amud sman Valerio PelaiaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaANIMAT lrsquoAssociazione di chi insegnaMatematica si presenta
alter Marasc iniRecensioni
Le storie di FrancoMarco Piccolino
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NATURALMENTEscienza
Lrsquoopera elettrofisiologica di Carlo MatteucciGiuseppe Moruzzi
Scienza ricerca scientifica bioeticaMaria Bellucci
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Lrsquoapertura del biologicoSte ania Consigliere
I geni e la grammaticaAnna M Rossi
Come eacute fatto lrsquoanimale prosciuttoLaura LandiniRisorse in reteAldo T MarroccoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroLrsquoipocrisia della privacyVincenzo TerreniPiugrave che affamata ghiottaFranca Cosci Vincenzo Terreni
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Ricerca didattica e insegnamentoMaria Arc
Preistoria del concetto di legge scientificaTiziano Gorini
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Tra epistemologia e buonsensoTomaso Di Fraia
Programmi spazialiStefania Consigliere
Gazebo Fabrizia Gianni
Ecologia ed economia una sintesi problematicaCarlo Genzo
romammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoProviamo a non fermarci allrsquoapparenza del crede-re di saper giagraveGiorgio Matricardi Arianna De Ferrari Rolleri C iaraPrezioso Irina Guazzotti Alessandro Gasola Mic e-la Bellingeri Valeria Farini atia MartiniUn doveroso intervento sulla bioenergeticaGiovanni CercignaniOltre il blog il sito di classeMaria Giovanna GuarguagliniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCrsquoera proprio bisogno di PisaVincenzo Terreni
Lectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 14 bull numero 2 bull maggio 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Autonomia scolastica e riordino dei cicliuna riforma vera
Vittorio Cogliati DezzaLrsquoorganizzazione in biologia
Pietro RamelliniCartografie della terra di mezzo
Stefania ConsigliereLocomozione e Vita
Nicola Ricci Fabrizio Erra e Rosalba BanchettiLa candela
Elio FabriLa natura dei discorsi e
lrsquoeducazione del pensieroRosalba Conserva
Eppure io lrsquoho giagrave vista da qualche parte Bruna Lupetti Battaglini
Filosofia ambientale le radici storichePiergiacomo Pagano
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Le biancane di MonterotondoAngelo MarrucciLrsquoEducazione Ambientale Territoriodi innovazioneMaria Calabrese e Ruggero LunghiLa fauna dei Monti Pisanitracce e segni ci insegnano a capireMarco A L ZuffiIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniDanesi Di Fraia Besana BussottiUno sguardo fuori drsquoItaliaStefano VallinGli strani incontri di YuriSauro DonatiIl destino dei ldquosufficientirdquoVincenzo Terreni
Lectio brevis la sindrome di BachAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 1 bull ebbraio 2007 trimestrale
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La rete e il neurone Paolo Mazzarello
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcLa rivoluzione degli RNA
Luciano CozziLa candela
Elio FabriIl ritmo del tempo
Tiziano Gorini
CoevoluzionePiergiacomo PaganoParole per direGianna Cannaos Marcello SalaDa ambiente-luogo ad ambiente-intreccio Silvia CaravitaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioni
SegnalazioniChe strano Paese il nostro
Vincenzo Terreni
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Docenti universitari in via di estinzioneMaria Turchetto
Le presunte basi biologiche del razzismoAnna Maria Rossi
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Il corpo umano dopo VesalioRosalba Ciranni
Gazebo Le sequoie sono alteFabrizia Gianni
Una scienza tante scienze Percorsi formativiinterculturali verso scenari di sostenibilitagrave
Elena Camino
La deposizione delle uova nei cefalopodi elrsquoevoluzione a rovescioGiambattista BelloPercorsi didattici di Scienze della TerraDalla scuola dellrsquoinfanzia alla scuolasecondaria di primo gradoMonica Chiara OnidaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde StefaniniIl Verziere di Melusina Il glicineLaura SbranaRecensioniAngeli CustodiVincenzo TerreniLettere
anno 23 bull numero 4 bull dicembre 2010 trimestrale
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anno 16 bullnumero 1 bullfebbraio 2003 trimestrale
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Ricominciamo dalle Indicazioni nazionali ma come
Catia Pardini Vincenzo TerreniBiotecnologie tra presente e futuro Intervista al
professor Marcello CiniDaniele MarchettiLe vite della vita
Mario TeiVerso una teoria globale dellrsquoevoluzione
Luciano CozziChe cosrsquoegrave una specie
Stefania ConsigliereFilosofia ambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriVedi alla voce Scienza
Salvatore LazzaraLa raccolta differenziata
Marta Ballerini Fabrizio Rinaldi
Le belle notizie Luciano LucianiLa gestione del territorio per la fauna selvaticaRiccardo CarradoriIl mappamondo smontatoLucia CorboCulture lingue e geniTomaso Di FraiaGli Orti Botanici ldquomusei allrsquoapertordquoSilvia BattagliniIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoRecensioniLrsquoultimo della specieSauro DonatiLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 1 bull ebbraio 200 trimestrale
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Lrsquoevoluzionismo italiano dibattitiantichi e recenti
Pietro modeoSiamo figli di un virus
Luciano CozziLa candela
Elio FabriEcologia e filosofia
Maria BellucciIl riduzionismo in biologiauna discussione ricorrente
Maria Turc ettoGazebo
Fabrizia Gianni
La pandemia di peronospora che ha cambiatola storia di due popoli Giacomo LorenziniLatte o formaggio Tomaso Di FraiaIl polpo coi buchiGiambattista BelloLe Scienze a scuola negli States Germano BellisolaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
La morale e la pubblicitagraveVincenzo Terreni
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Sullrsquointroduzione del pensieroevoluzionistico in medicina
Giovanni SimonettaLa costruzione di un umano
Stefania ConsigliereLa Candela
Elio Fabri Gazebo Le sequoiehellipsono alte
Fabrizia GianniNazareno Strampelli (1866-1942)
Sergio SalviLe piante una fonte di composti naturali
Elsa NervoEdizioni digitali per la scuola
Interventi di I Bovolenta F Fantini G FerrariT Mariano Longo L Stelli V Terreni
Avanguardia della tradizioneGiuliano MartufiLrsquoinfinito della vita animale Sei lezioni su Darwin e RediDissimulazione e tragediaSei conversazioni su Paolo Sarpi e Max Weber Del Colore e dei coloriMatilde StefaniniRadici profonde nel grembo di un monteLe piante di Francesco CalzolariLaura SbranaIl TornalibroBrunella DanesiMarcello CiniElena GagliassoStephen Jay Gould (1941-2002)Sylvie Coyaud
NATURALMENTEscienza
anno 25 bull numero 4 bull dicembre 2012 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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anno 19bull numero 1 bull febbraio 2006 trimestrale
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Pensiero laico ed assolutiGiuseppe Longo
Sorridere a lezione di ScienzeFabio Fantini
La metafora cristallina in SchwannValerio Consonni
Dunque sono ambientalista(e non so cosa vuole dire)
Roberto SirtoriWallace e la teoria della selezione naturale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniLo scienziato nellrsquoisola deserta
Marcello Sala
Divulgazione scientificauna contraddizione in terminiTomaso Di FraiaIl museo delle meraviglieSilvia Battaglini Marianna SalibaEppur si muoveLaura AgostiniSpazio in affittoCarlo Dalla CasaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaRecensioniLettereIndicatori di qualitagraveVincenzo Terreni
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anno 21 bull numero 1 bull ebbraio 2008 trimestrale
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La memoria a lungo termine dellrsquoinsegnamentodelle Scienze sperimentali
Vincenzo TerreniZakhor A settanta anni dalle leggi
razziali (1938 - 2008)Maria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Il divorzio dei protostomiEcdisozoi e Lofotrocozoi
Luciano CozziIncontri pisani Insegne ambigue
Mic el MeuldersGazebo
Fabrizia Gianni
Fatti e trame delle Scienze
Classificare per conoscereidentificare per riconoscereRiccardo Guarino Sabina AddamianoMarco La Rosa Sandro PignattiIl polpo a velaGiambattista BelloScienza e senso comuneTiziano GoriniGracido striscio sibilo saltoMarco A L u iEducazione ambientale ldquomultisensorialerdquoGiada Cordoni Ivan orscia Elisabetta PalagiN I Pirogov il medico russo chesalvograve la gamba di GaribaldiLuciano Luciani
Il verziere di Melusina Laura SbranaRecensioni
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anno 24 bull numero 4 bull dicembre 2011 trimestrale
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La riflessione epistemologicaEzio Roletto Alberto Regis
La candelaElio Fabri
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
Esattamenti e CefalopodiGiambattista Bello
Arriva la guerra delle scuole ideologicheGiorgio Porrotto
Valori impliciti nellrsquoinsegnamento dellagenetica umana nei manuali scolastici
di cinque Paesi del MediterraneoB Agorram P Clement J Casteacutera S Caravita F
ammar S Selmaoui
La vigna di RenzoTiziano GoriniAdmiranda levium spectacula rerumVincenzo CaputoUna bustina di zuccheroRosalba ConservaArte e scienzaMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroBrunella DanesiLrsquoarroganza dellrsquoignoranzaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
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anno 17 bull numero 1 bull febbraio 2004 trimestrale
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
Un ldquotempo perdutordquo tra scienza e letteratura iltemps perdu da Hermann von Helmholtz a
Marcel ProustMarco Piccolino
La grande carestia in IrlandaPiergiacomo Pagano
Francesco Faagrave di Bruno personaggio poliedricodellrsquoOttocento
Anna BuoncristianiLa candela
Elio FabriLa Zoologia a Pisa ieri ed oggi
Giampaolo MagagniniIl verziere di Melusina
Laura Sbrana
Lrsquoarea dunale di Vittoria Apuanago Macc ia
Matemilano percorsi matematici in cittagraveMarina BertoliniRecensioniAppunti di un naturalistaMario TinagliSan Tommaso i bimbi e il mareGiambattista Bello o se provassimo a blindare qualcosrsquoaltroVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra MagistrelliXIII Convegno Nazionale ANISN - TorinoUna visione del mondoCultura atura Comunicazione nell insegnamentodelle Scienze aturali
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anno 22 bull numero 4 bull dicembre 200 trimestrale
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Un numero un porsquo specialeCharles DarwinBrunella Danesi
La teoria dellrsquoevoluzione e il cancroAnna Maria Rossi
Scienza e produzione ideologica(spontanea) degli scienziati
Ranieri Salvadorini
Dallrsquoevoluzione allrsquoantropologiaAndrea CavazziniIl linguaggio per comunicare lrsquoevoluzioneMarcello SalaArte e scienza del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
Gracido strisciohellip sibilohellip saltoMarco A L u i
RecensioniIl falso scopo
Vincenzo Terreni
Fatti e trame delle Scienze
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anno 26 bull numero 4 bull dicembre 2013 trimestrale
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Mondi umani (ottava parte)Stefania Consigliere
La candelaElio Fabri
Gazebo (parte terza)Fabrizia Gianni
Un asteroide chiamato 21891 AndreabocelliSauro Donati
Paolo Mantegazza poligamo di molte scienzeBrunella Danesi
Un mese a LanzaroteVincenzo Terreni
Il verde pubblico nella storia (terza parte)Adriano MarsiliTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a Caiano (terza parte)Matilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl Tornalibro Le cosmicomicheTiziano GoriniCometePaola Gallo
LettereA proposito di Immaginare
La Redazione
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anno 1 bull numero 2 bull maggio 2005 trimestrale
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Tra i sentieri di una biblioteca virtualeMarco Piccolino
La ldquolorordquo Africa Wangari MaathaiRichard Leakey
Brunella Danesi Maria BellucciImparare dagli alberi
qualche istruzione per lrsquouso Giuseppe Busnardo
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Nel cristallino i segreti perritardare lrsquoinvecchiamento
Isabella Marini
La qualitagrave dei luoghiStefania ConsigliereQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amudOsman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaA proposito di Armi acciaio e malattieMarco TongiorgiLrsquoangolo del morbido RecensioniScience on stage al Gran SassoBrunella Danesi
non egrave con esultanzaVincenzo Terreni
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anno 14 bull numero 3 bull settembre 2001 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Quante sono le biologiePietro Ramellini
La sistematica anticaStefania Consigliere
Filosofia ambientale la presa di coscienzaambientale
Piergiacomo PaganoLa candela
Elio FabriIl metabolismo secondario e i metaboliti secon-
dari delle piante e degli animaliFrancesco Ghiretti
Gazebo Parc de la VilletteFabrizia Gianni
Biotecnologie una sfida culturaleDaniele Marchetti
Note sulla scuola di specializzazione per lrsquoinse-gnamento secondario a Pisa
Maurizio Berni
La SISS il suohellip ldquocentro di gravitagraverdquo e la formazio-ne degli insegnanti di scienzeFabio Olmihellip uno strumento di meravigliePaola Testi SaltiniMonterufoli Un territorio perlrsquoeducazione ambientaleAngelo MarrucciIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbido La sala del mareAgostino Codazzi soldato esploratorecartografo e gentiluomoLuciano LucianiRecensioniUna scuola di tutti per tuttiVincenzo Terreni
Lectio BrevisAlessandra Magistrelli
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anno 20 bull numero 2 bull maggio 2007 trimestrale
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
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Anni galileiani Marco Piccolino
Lrsquoocchio di Galileo Marco Piccolino
La candelaElio Fabri
Origine ed evoluzione del codice geneticoLuciano Cozzi
Competenze scientifiche ecompetenze ambientali
Maria ArcPercheacute non possiamo non dirci meticci
Tomaso Di Fraia
Intrecci tra scienza e narrazioneil tempo la biologia e lrsquoinsegnamentoG Matricardi et aliiTrasformazioni paesaggistiche in Val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla Casa si ricominciaVincenzo Terreni
Le Scienze per una nuova cultura del paesaggioIV Convegno nazionale
Ancona 11 - 16 Settembre 2007
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anno 24 bull numero 1 bull ebbraio 2011 trimestrale
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Feste di compleannoEnrico Pappalettere Vincenzo Terreni
Se la politica scolastica egrave molto politica e poco scolastica
Giorgio PorrottoI percorsi della scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoie sono alte
Fabrizia GianniLa migrazione dei Limicoli in Italia
Roberto Guglielmi
La metafora straniante nella scienzaTiziano GoriniForma e sostanzaRosalba ConservaArte e scienza Del colore e dei colori Matilde Ste aniniIl Verziere di Melusina Laura SbranaProgetto fiori selvaticiGian Pietro CarrozzaRecensioniETSsegnalazioni
Edizioni ETS - Pisa
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anno 16 bullnumero 2 bullmaggio 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Note a margineVincenzo Terreni
Teoria dellrsquoevoluzione e religioneun dibattito senza fine
Luciano CozziLe biotecnologie una riflessione aperta
Intervista a Rosario MuleoDaniele Marchetti
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazara
GazeboFabrizia Gianni
Percheacute le pianteDaniela Basosi
Riflessione sulle competenze degli insegnantiPaola Falsini Leonardo Barsantini
Il racconto come esperimento idealeTiziano GoriniErnst HaeckelValerio ConsonniLrsquoisola di PasquaPiergiacomo PaganoLrsquouomo delle pianteAnna BuoncristianiCulture lingue e geni Tomaso Di FraiaIl verziere di Melusina Laura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveSegnalazioniRecensioniLectio brevis Alessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 2 bull maggio 200 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Un viaggio due viaggi Darwin - Leacutevi-Strausscuriositagrave incidenti scoperteMaria Bellucci Brunella Danesi
La candelaElio Fabri
Scienza e arteTiziano Gorini
Scimmie uomo ed evoluzione del linguaggioElisabetta Palagi
Nicolograve Stenone scienziatoneuroanatomico e santo
Paolo PerriniGazebo
Fabrizia Gianni
AT RALME TEscienza
Il polpo pignattaGiambattista BelloCome insegnare a chi (a scuola) nonvuole imparareRosalba ConservaGracido striscio sibilo salto Marco A L u iIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniAdozioni in formato e-book Vincenzo TerreniCari lettoriLa Redazione
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scienza
Libera concorrenza editoriale eautonomia scolastica
Paolo GuidoniUmanizzazione diventare umani
per via ontogeneticaSte ania Consigliere
1I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiesono alteFabrizia Gianni
Considerazioni su oviparitagrave ecure parentali negli uccelli
Roberto GuglielmiLa medicina tradizionale e
la fitomedicinaPaola Vita Finzi
MemeticaTiziano GoriniUna prospettiva storica sulla lebbraC iara StrazzullaldquoContro naturardquo Lrsquoomosessualitagravetra cultura e biologiaoac im Langenec
Terra rubataAdriano MarsiliDel colore e dei coloriMatilde Ste aniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniSiamo sullrsquoorlo del baratroVincenzo TerreniLozGianluca Comuniello
La camera oscura per le osservazioni astronomicheSandro Tropiano
Fatti e trame delle Scienze
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Insegnare Scienze Sperimentali un programmastraordinario per docenti di Scienze
Vincenzo TerreniLa candela
Elio FabriTOL - LrsquoAlbero della Vita
Luciano CozziLa competenza una moda o unrsquoidea utile
Ezio Roletto Marco G irardiGazebo
Fabrizia GianniI perossisomi curiosi organelli
Isabella MariniLrsquoapprendimento cooperativo applicato
alla valutazione dei rischi geologiciGiuseppe Bolettieri
Percheacute non possiamo non dirci onnivoriTomaso Di Fraia
Lrsquoetologo quando lrsquoamore per gli animalidiventa un mestiere Alessandra MagistrelliApprocci didattici scuole reali OSAalcune osservazioni a margineGermano BellisolaQuali metodi per lrsquoinsegnamento delleScienze SperimentaliFabio OlmiLa lunga storia del pesce reginaGiorgio Matricardi Antonietta CalvisiIrene Sc enoneP I S A 2003 la risposta egrave nel ventoGiovanni Cardelliniromammirabile Rosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura Sbrana
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anno 14 bull numero speciale bull dicembre 2001
NATURALMENTEbollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Franco Farina
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Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
La candelaElio FabriLrsquoacqua
Emiliano DegiorgiLamarck durante la rivoluzione francese
Pietro modeoDimorfismo sessuale ed evoluzione
difformitagrave e di-funzioneGiambattista Bello
Becchi di fringuello sviluppo eselezione naturale
Robert VignaliDi fiore in fiore
Lucia Stelli
Un anno di laboratorioLuciana BussottiAi nastri di partenza la ldquoquasi riformardquo FioroniFabio lmi Catia PardiniMeridiani verticaliMarco TestaQuello che i libri non spieganoCarlo Bauer Andrea Spanedda A med Mo amud
sman Paolo Toti Valerio PelaiaromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di Melusina Laura SbranaSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaRecensioni
Repetita stufantVincenzo Terreni
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anno 24 bull numero 3 bull settembre 2011 trimestrale
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Gaia e il simbionte umanoGiuseppe Barbiero
I percorsi della scienza nel XXI secoloLuciano Cozzi
La candelaElio Fabri
Gazebo Le sequoiehellipsono alteFabrizia Gianni
Le cause delle difficoltagrave riproduttiveAnna M Rossi
Il ruolo della Cannabisnei problemi riproduttivi
Daiana Minocci
Un rapporto altalenante gli embriologi e DarwinFederica Turriziani ColonnaItalia amata terra di vulcaniAlessandra MagistrelliLa storia tra natura e culturaMaria Turc ettoDel Colore e dei ColoriMatilde StefaniniIl verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniCapitooVincenzo Terreni
Lettere
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anno 16 bullnumero 4 bulldicembre 2003 trimestrale
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Nuove ipotesi sulle origini degli eucariotiLuciano Cozzi
Obsolescenza e cambiamentoRosalba Conserva
La bomba del sessoGiuseppe Barbiero
Dalla magia alla medicina modernaYuri Bozzi
Scienza e Fede egrave possibile una relazionenon conflittualeLodovico Galleni
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
GazeboFabrizia Gianni
Rifiuti e sostenibilitagraveFabrizio Rinaldi Marta BalleriniCulture lingue e geniTomaso Di FraiaIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLa mentalitagrave balneareUgo MacchiaIn ricordo di Franco ContiPaolo AcquistapaceRecensioniLa riforma di PaperinaVincenzo TerreniLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero 3 bull settembre 200 trimestrale
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Mente e coscienza negli animaliun excursus etologico
Vincenzo CaputoLa candela
Elio FabriGazebo
Fabrizia GianniCarezze baci indimenticabili e biochimica
Isabella MariniQuello che i libri non spiegano
C Bauer A Spanedda A M sman P TotiV Pelaia Gialluca
Biodiversitagrave giocando srsquoimparaGiuseppe BusnardoLa tortura della scienzaTiziano GoriniUna dolcissima RosaMaria BellucciSpazio in affitto Ste ano Dalla CasaArte e ScienzaMatilde Ste aniniIl verziere di Melusina Laura Sbrana
RecensioniUnrsquoestate caldissima
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anno 26 bull numero 3 bull settembre 2013 trimestrale
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NATURALMENTEscienza
ENCODE dal sequenziamentoal significato del DNA
Luciano CozziForme della crisi
Stefania ConsigliereLa candela
Elio FabriIncontri ravvicinati con gli asteroidi
e con S J GouldAndrea Milani Comparetti
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
Coloranti naturali e i loro processi artigianaliper la tintura dei tessuti
Chabaco Armijos Paola Vita FinziCostruire poco e bene
Adriano Marsili
Pecorino versus colesteroloLuciano LucianiTre arazzi pisani delle Cacce per la Villa mediceadi Poggio a CaianoMatilde Stefaninia proposito di Scacco alla Torredi Marco MalvaldiLuciana BussottiOlivi piazze e paesaggioMatilde StefaniniIl verziere di Melusina Il ginsengLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini 99Vincenzo Terreni
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Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Pescare il Leviatano dal suo passatoStep en a Gould
Programmi spazialiStefania Consigliere
TOL - LrsquoAlbero della Vita Luciano Cozzi
La domanda giustaMarcello Sala
Sapere critico e sapere positivoPeppe LongoDune di Tirrenia
go Macc iaLa competenza una moda o unrsquoidea utileEzio Roletto Marco G irardiLrsquoangolo del morbido Brunella DanesiromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura Sbrana
RecensioniDove vanno a finire le Universitagrave
Vincenzo Terreni
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
La Terza Fase di Raffaele Simoneriflessioni di fine millennio
Anna Maria Di PascaleLa parsimonia della cellula eucariote
Luciano CozziBabe irsquom gonna leave you
go where you wanna goFabio Fantini
Geni fossili e pesci pallaFrancesco Santini
La candelaElio Fabri
Vedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore Lazzara
Culture lingue e geniTomaso Di Fraia
Lrsquoetagrave della rivoluzione sistematicaStefania Consigliere
Filosofia ambientaleantropocentrismo ed etica animalePiergiacomo PaganoComunicazione visiva e museoSilvia BattagliniLo specchio rifiutatoRoberto SirtoriIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveLrsquoangolo del morbidoLe buone ideeLuciano LucianiRecensioniSegnalazioniLectio brevisAlessandra Magistrelli
Ersquo questa la scuola del nuovo millennioVincenzo Terreni
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NATURALMENTE ventrsquoanni ben portatiEnrico Pappalettere
Lrsquoocchio di GalileoMarco Piccolino
Scienze storia delle scienze storia delle ideeBrunella Danesi Maria Bellucci
La candelaElio Fabri
Il samurai il professore e il clownMarcello Sala
GazeboFabrizia Gianni
Orzo saliva e lrsquoidea di enzimaIsabella Marini
Evoluzione unrsquoesperienza didatticaAnna Maria Pizzo
Un laboratorio per insegnantiUno spazio per hellip lo spazio
rnella SebellinTrasformazioni paesaggistiche in val di CecinaC iara BaldanziromammirabileRosalba Conserva Laura ScarinoIl verziere di MelusinaLaura SbranaSpazio in affittoSte ano Dalla CasaRecensioniQuale futuro per le Associazioni quale futuroper la scuolaVincenzo TerreniUna prospettiva incoraggiante
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anno 24 bull numero 2 bull maggio 2011 trimestrale
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Fatti e trame delle Scienze
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Le bolle franciose e altri malanniLuciano Luciani
Economia ecologia e tecnologia riflessioni suuna convivenza difficile
R Guarino P Menegoni S PignattiI percorsi della Scienza nel XXI secolo
Luciano CozziLa candela
Elio FabriGazebo Le sequoiehellip sono alte
Fabrizia GianniNon piugrave bambini cattivi
Teresa Mariano Longo
Le Olimpiadi delle Scienze sperimentali per lascuola secondaria di 1^ grado Monica Menesini Lucia StelliMonte Kinabalu centro di biodiversitagrave
icola MessinaArte e scienza Del colore e dei coloriMatilde Ste aniniQualche riflessione sullrsquoarticolo di Elena CaminoFrancesca Civile Fabio FantiniIl verziere di Melusina RecensioniMa che succede in ItaliaVincenzo Terreni
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anno 16 bullnumero 3 bullsettembre 2003 trimestrale
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bollettino di informazione degli insegnanti di Scienze Naturali
Macchine biologiche dai mulini alle molecoleMarco Piccolino e Andrea Moriondo
Professionalitagrave docente e ruolodelle Associazioni
Vincenzo TerreniGli interrogativi sulla professionalitagrave docente
Giorgio PorrottoEnergia un modo di guardare
Paolo GuidoniQuello che i libri non spiegano
Carlo Bauer Paolo Toti Ahmed Mohamud OsmanValerio Pelaia Andrea Spanedda
Tempi distesi e scelta dei contenuti perrinnovare lrsquoinsegnamento scientifico
Paola FalsiniVecchia e nuova biologia
negli strati di una tortaMario Tei
Belle notizie dal PolesineLuciano LucianiLa candelaElio FabriVedi alla voce ldquoScienzardquoSalvatore LazzaraIl verziere di MelusinaLaura SbranaBirdwatchingAndrea RomegraveRecensioniLa Via del ritornoMarianello MarianelliChi era (o cosa era)Lia MarianelliPremio RippaLectio brevisAlessandra Magistrelli
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anno 22 bull numero speciale bull 200 trimestrale
Fatti e trame delle ScienzeNATURALMENTE
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Oltre il DNA
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anno 26 bull numero 2 bull maggio 2013 trimestrale
NATURALMENTEFatti e trame delle Scienze
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Le teorie implicite e lrsquoordine del mondoSte ania Consigliere
Lrsquoimmagine della fisicaSte ania Consigliere
Alice Hallgarten FranchettiLuciano Luciani
La candelaElio Fabri
Gazebo Le mangrovie gli anfibi vegetaliFabrizia Gianni
I fossili la chiave del presente perconoscere il passato
Simone Farina
Charles Darwin il razzistaBrunella DanesiOli essenziali ed aromaterapia un approccioscientificoGianluca GilardoniTre arazzi pisani delle Cacce per la Villamedicea di Poggio a CaianoMatilde StefaniniIl Verziere di MelusinaLaura SbranaRecensioniIl TornalibroTiziano Gorini
Le buone notizie LDT - ValderaVincenzo Terreni
NATURALMENTEscienza
- naturalmente 2014 n 0
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- Continuiamo rinnovandoci
- Occorre laquomoltissimo pensieroraquo per fare un maestro1
- In sintesi eccoviuna cellulaO quasi
- Per Christiande Duve
- La candela
- Gazebo Le mangrovie gli anfibi del regno vegetale Ecosistemabiodiversitagrave ricchezza dei mangrovieti (parte quarta)
- A cosa servono le vespe
- Piante e sostanzenaturali psicoattive
- La biologia russadegli inizi delNovecento
- Ancora le Indicazioni
- Insegnare scienze in ItaliaLa situazioneal contorno
- Il verzieredi Melusina La vaniglia13
- Un seme
- Recensioni
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- Mauro DoratoChe cosrsquoegrave il tempo EinsteinGoumldel e lrsquoesperienza comune
- Carlo Alberto RediIl biologo furioso
- Silvia Bencivelli FrancescoPaolo de CegliaComunicare la scienza
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