natural mind n.2 2012

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1 Econotizie per gli amanti della natura e del bello Anno 2012 • N. 2 in collaborazione con FAITA natural-mind.it Magazine prodotto con energia certificata Positivo lancio del Sipac di Padova RECEPTION Quel che non si dice sul razzismo STILI DI VITA Le isole galleggianti degli Uros ITINERARI DI

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La nuova ecorivista online per gli amanti della natura e del bello, completamente gratuita

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Econotizie per gli amanti della natura e del bello

Anno 2012 • N. 2

in collaborazione con FAITAin collaborazione con FAITA

natural-mind.it

Magazine prodottocon energia certifi cata

Positivo lancio del Sipac di Padova

RECEPTION

Quel che non si dice sul razzismo

STILI DI VITA

Le isole galleggianti degli UrosLe isole galleggianti degli UrosITINERARI DI

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3GRADIREMMO CONOSCERE LA TUA OPINIONE SU natural mind®. PER FORNIRCELA, CLICCA QUI.

Caro lettore,

il governo dei professori sta raccogliendo successo ed alla di-

minuzione dello spread sembra cominciare a corrispondere il

crescere di un qualche bagliore in fondo al tunnel. Tutto ancora

da verifi care, ma meglio così. Ci dà, perlomeno, la speranza di

poter remare contro corrente, ma non in prossimità delle rapide.

E ci prospetta una stagione del turismo, che in defi nitiva è l’ar-

gomento di maggior peso nel nostro magazine, con buone po-

tenzialità per l’Italia. Il turismo è, anzi dovrebbe essere perché

come tante altre cose non è ben gestito, oro a diciotto carati per

il nostro Paese e la crisi di concorrenti come Spagna, Grecia e

la fascia adriatica ex jugoslava dovrebbe consentirci di risalire

qualche posizione di quelle malamente perse negli anni fra l’ot-

tanta e oggi.

Questo mese vi raccontiamo del mondo incontaminato degli

Uros, di come il razzismo e la violenza appartengano, purtroppo,

alla natura umana, delle Marche, una delle oasi del campeggio

in Italia, di come avere cura di un preziosissimo bene personale,

i capelli, e di tante altre cose.

Buon divertimento.

La redazione

Qualche barlume di luce

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18RECEPTION• POSITIVO LANCIO DEL SIPAC DI

PADOVA• LE OASI DEL CAMPING IN ITALIA:

Le Marche, tra mare e collina• ITALIA, TERRA DEL SOLE E DELL’ARTE:

Natura e spiritualità nelle Marche• FAITA HOME BY IRM • FIAT DUCATO CAMPER,

DALLA PARTE DEL CLIENTE

38SFIDE & SPORTL’OSSERVATORIO VIRTUALCLASS®

47IL CLUB NATURAL MINDLA POSTA DEI LETTORI

ITINERARI DI 6

42JUNIOR CLUBI PIRATI DELL’ARIALe avventure di Luc, Lazo e Full

LE ISOLE GALLEGGIANTI DEGLI UROS

natural mind®

Econotizie per gli amantidella natura e del belloPeriodico online del Club

‘natural mind’

Anno 2012 • N. 2

REDAZIONE,COORDINAMENTO E PUBBLICITÀDall’esperienza ultraventennale di

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UN’ESPLOSIONE SENSORIALEConsigli per la salute dei nostri capelli

14SALUTE & BELLEZZA

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QUEL CHE NON SI DICE SUL RAZZISMO

RICETTE MARCHIGIANE• Crema fritta• Olive all’ascolana

IL MILITE IGNOTOL’arroganza delle idee

L’ETA’ DEL NONNOCiao Lorenzo: come nasce un libro

12STILI DI VITA

E-SHOPPING44

A GUSTO MIO34

PASSIONI 36

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ITINERARI DI

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Gli effetti speciali del cinema di oggi ci hanno abituato a recuperi spettacolari del

passato, anche remoto. Abbiamo visto di persona i dinosauri calpe-stare quella che doveva essere la Terra di sessanta milioni di anni fa, ricostruita con dovizia di particolari scientifi ci e di studi archeologici. Li abbiamo visti correre, lotta-re fra di loro e con g l i altri animali,

con f ron-tarsi con

gli uomini. Abbiamo familiarizzato con il rigogliosissimo ambiente nel quale vivevano durante il periodo ju-rassico, prima che l’impatto con la Terra di un misterioso asteroide lo stravolgesse irrimediabilmente.

In sostanza, abbiamo visto animarsi un fi abesco mondo ultrapassato al quale avevamo già avuto accesso attraverso le favole, prima, e le rap-

presentaz ion i dei grandi m u s e i

Le isole galleggianti degli Uros

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ITINERARI DI

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e di Disney, poi. Il cinema, giocando sulla spettacolarità dei moderni ef-fetti speciali a sua disposizione, ha dato a queste primitive ricostruzioni statiche vita e spazio virtuali così vi-cini alla realtà da farli quasi sembra-re veri reperti del tempo andato. Per giunta, aumentando di molto il tas-so didattico della conoscenza dei dinosauri e della loro vicenda sulla Terra, tanto che i bambini,

ma anche gli adulti, d i

oggi sono molto più indottrinati sull’argomento, e più correttamente, di quanto ne fossero prima del se-quel di Spielberg.

Il ritorno al passato attraverso il ci-nema o la ricostruzione scientifi ca lasciano sempre, però, un senso di posticcio, di artifi ciale. Un dubbio se le cose stessero effettivamente così o se siano state, invece, arricchi-

te dalla fantasia di un genia-l e auto-

r e . In-

Le isole galleggianti degli Uros viaggio nel tempo

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ITINERARI DI

s o m m a , una bella storia con un fondo di verità storica.

Non al-trettanto a c c a d e se il tuffo nel pas-sato è re-ale, senza trucco e

senza inganno, con la possibilità di vedere e toccare oggi esattamente quello che era ieri e ancora prima. Persone e cose miracolosamente conservate tali e quali per secoli in una bolla del tempo.

Questa eccezionale magia si produ-ce allorché s’incontra il popolo degli Uros sulle acque del Titicaca, il lago mistico degli Inca e bacino navigabi-le più alto al mondo con i suoi 3.800 metri di altezza, a cavallo dell’alto-piano che divide Perù e Bolivia. Lì, come in un sogno cullato dal suono

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ITINERARI DI

dolce del fl auto di Pan, ti viene in-contro uno spettacolo che la pura fantasia avrebbe faticato ad imma-ginare.

Ti appare una fl otta di islas fl otan-tes dal predominante color giallo vegetale, animato dai vivaci abiti delle persone che ci abitano sopra. Queste isole galleggianti sono fatte a mano dall’uomo secondo un’an-tica tecnica tramandata di padre in fi glio, intrecciando un particolare giunco acquatico locale chiama-to totora. Una incredibile comunità di zattere viventi ancorate al fondo, che fl uttuano liberamente per adat-tarsi all’oscillante livello del lago, im-permeabili a quell’acqua sottostante sulla quale ti sembra, comunque, di camminare.

In questo pittoresco habitat si rifu-giarono molti secoli fa’ gli Uros, con tutta probabilità per sfuggire alle in-sidie portate da vicini bellicosi come gli Inca. All’inizio, la loro etnia dove-va essere unica, con un suo parti-colare sistema sociale, religioso ed economico. Ed anche la lingua era

autonoma, diversa da quella dei vi-cini che parlavano aymara, l’idioma di molta parte del centro andino, o quechua, la lingua degli Inca. Poi, con il tempo e con le unioni miste, le stirpi s’imbastardirono e della lingua originale Uros non rimase più traccia evidente.

Rimane, però, un sentiero molto vivo che unisce passato e presente ed è rappresentato dagli usi e costumi degli Uros. Basta osservarli nelle oc-cupazioni quotidiane per ripercorre-re tal quale la loro lunga strada. I loro vestiti, i loro colori, le occupazioni, gli strumenti del lavoro sono ancora, in gran parte, quelli dei loro progeni-tori. E così i gesti e la loro traballante andatura da marinai.

Si nutrono ancor oggi di ciò che for-nisce spontaneamente l’aqua mater del lago Titicaca: verdure, pesci, uc-celli acquatici che in gran numero di specie frequentano uno dei sistemi ecologici meglio conservati al mon-do. A questo patrimonio nutritivo spontaneo continuano ad unire un succedaneo contributo pastorizio

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ITINERARI DI

che, attraverso l’allevamento dei lama, fornisce soprattutto ai piccoli carne e latte, il carico proteico ne-cessario per contrastare le rigide temperature locali.

Un ecosistema, dunque, dove l’uo-mo si è perfettamente integrato con la natura.

E le risorse, magre oggi come ieri ma suffi cienti per sostenere un te-nore di vita basato sull’essenziale, consistono ancora nella vendita di prodotti artigianali come cesti, nin-noli ed altri oggetti in vimini, o tessu-

ti e pelli ricavati nell’autarchia delle islas fl otantes, disegnati con motivi tradizionali e venduti o barattati con il miglior offerente.

Che una volta era il vicino d’isola o l’acquirente della terraferma. Ma che ora, invece, diventa sempre di più il turista alla scoperta di quest’ultima frontiera del passato, il quale con-tribuisce alla sua metabolizzazione sempre più rapida nel presente.

È, infatti, pittoresco notare come i segnali classici della civiltà dei con-sumi comincino ad appiccicarsi

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ITINERARI DI

a questa realtà fi nora avulsa dalla modernità. Improbabili cabine tele-foniche per chiamate internazionali e mini pannelli solari sono ormai vi-sibili su molte islas fl otantes, quasi un teatrino a rovescio di quanto ab-biamo annotato all’inizio a proposito dei dinosauri.

Nel confronto con la realtà che avan-za, le tradizioni e gli usi degli Uros ini-ziano a scricchiolare. Molte famiglie hanno da tempo accettato che i loro fi gli piccoli varchino la terraferma per frequentare le scuole elementari più vicine. Altre hanno già fi gli lon-

tani, all’università, con la prospettiva quasi certa che non ritorneranno per fare lo stesso mestiere dei padri.

Incontrare gli Uros oggi non è sol-tanto un viaggio verso una delle de-stinazioni più pittoresche al mondo, ma è anche rubare gli ultimi fram-menti di un tempo lontano destinato rapidamente a scomparire.

Ulisse

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STILI DI VITA

Quel che non si dice sul razzismoDa un sondaggio Ipsos

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I discorsi sul razzismo sono da sempre infl uenzati dal pregiudizio, in un senso o nell’altro. In genere

prevale quello buonista che, a parole e soprattutto in pubblico, vuole le persone disponibili nei confronti del prossimo, pronte a sentire ed accogliere chi ha bisogno, disposte anche a fare sacrifi ci personali per la causa comune, pronte a stigmatizzare chi la pensa diversamente. Una visione diversa rappresenta un pegno d’immagine da pagare, un gesto non “politically correct”. E quindi ci si astiene dal sostenerla. Lo sanno bene i media che, se litigano un cane ed un gatto, sono sempre a favore del felino perché il cane è più forte. E lo sanno altrettanto bene i politici, schierati per defi nizione a favore del debole socialmente, salvo quando la situazione sia talmente insostenibile da ritorcersi a loro danno. Qualche volta, però, si scopre

fra le righe che c‘è molta ipocrisia in materia e che quando ci sono in gioco interessi personali diretti le cose cambiano. Le righe alle quali facciamo riferimento sono quelle proposte dai risultati di un sondaggio demoscopico effettuato dal francese Ipsos, uno degli istituti di ricerca più accreditati al mondo, con l’obiettivo di verifi care l’atteggiamento della popolazione mondiale nei confronti degli immigrati. Lo studio, intitolato “Global Views on Immigration”, è stato condotto lo scorso agosto in 23 paesi rappresentativi della popolazione mondiale (11 europei, 2 nordamericani, 3 sudamericani, 4 asiatici, 1 mediorientale, 1 sudafricano, 1 australiano) intervistando 17.601 persone selezionate dall’Ipsos Online Panel. Sono state poste 6 domande elementari sull’immigrazione nel paese di ciascun intervistato. Eccole, insieme alle risposte.

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STILI DI VITA

Quel che non si dice sul razzismo

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Domanda 1: “Pensi che ci siano trop-pi emigranti nel tuo paese?” Risposta del panel: si per il 52% (67% in Italia).

Domanda 2: “Negli ultimi 5 anni, se-condo la tua opinione la quantità di emigranti nel tuo paese è aumentata, rimasta la stessa o diminuita?”. Rispo-sta: aumentata per l’80% (93% in Italia).

Domanda 3: “Diresti che l’immigra-zione ha avuto un impatto general-mente positivo o negativo sul tuo pa-ese?”. Risposta: molto/abbastanza positivo: 21%; né positivo, né nega-tivo: 29%; molto/abbastanza nega-tivo: 45% (in Italia, 56%); non so: 5%.

Domanda 4: Pensi che l’immigrazione causi troppa pressione sui servizi pub-blici (sanità, trasporti, educazione)? Risposta: si per il 51% (56% in l’Italia).

Domanda 5: “Gli immigrati rendono il tuo paese più interessante da vivere?” Risposta: si per il 31% (18% per l’Italia).

Domanda 6: “Pensi che l’immmigrazio-ne sia un bene per l’economia?”. Ri-sposta: si per il 28% (30% per l’Italia).

Appare, quindi, evidente come ci sia un’insofferenza generale nei confronti del fenomeno dell’immigrazione e come in Italia questa insofferenza si manifesti in percentuale superiore alla media mondiale ma, comunque, abbastanza in linea con quella europea. Vale a dire che la solidarietà, come tanti altri aspetti ecumenici dell’umanità, ha sempre un aspetto peloso: la si concede più volentieri quando ci costa poco.

Tiffany

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SALUTE & BELLEZZA

Un’esplosione sensorialeConsigli per la salute dei nostri capelli

Cape l l i . Capelli vittime

della moda, senza mai un momento di riposo, espo-sti a numero-se aggressio-ni. In questo nuovo percor-so alla ricerca del benessere psico-fisico, non pote-va mancare una sorta di vademecum sulla vitalità della nostra chioma.

14Jennifer Lopez per L’Oréal Paris

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SALUTE & BELLEZZA

CAPELLI FRAGILI E SOGGETTI A CA-DUTA OCCASIONALE?

Causa. La forza del capello risiede nel bulbo, che apporta il nutrimento essen-ziale per la crescita, e nella fi bra, che attraverso uno scudo fatto di squame, proteine e lipidi ne garantisce la solidi-tà. I problemi di debolezza iniziano dalla superfi cie del capello. Gradualmente le squame si sollevano, si frammentano e si staccano, i capelli tendono a spezzar-si. Il contenuto proteico diminuisce e i capelli perdono forza.

Soluzione. Un valido aiuto viene dalla ri-cerca L’Oréal Paris, con la nuova gamma ARGININA RESIST X3, che ha una tripla azione rinforzante: nutre il bulbo (grazie all’arginina, amminoacido essenziale alla crescita del capello), rinforza la fi bra capillare dalle radici alle punte e rende i capelli più forti. Quattro i prodotti della gamma con effetto rinforzante dall’incre-dibile sinergia: shampoo, balsamo, ma-schera e trattamento spray intensivo per un’azione mirata dalla radice.

CAPELLI SPENTI, DA NORMALI A FINI?

Causa. I capelli fi ni sono particolarmen-te delicati, mancano di consistenza, re-sistenza e volume. Hanno quindi biso-gno di un prodotto leggero, che li aiuti a risplendere senza appesantirli. Perché i capelli risplendano devono rifl ettere la luce. Questo è ciò che accade quando la cuticola che avvolge il capello è per-fettamente liscia ed in buono stato: ri-fl ette la luce come uno specchio. Una cuticola danneggiata, invece, presenta una superfi cie frastagliata: il capello ri-sulta quindi ruvido, indistricabile e vul-nerabile alle aggressioni esterne.

Soluzione. La gamma di trattamenti ELVIVE CRYSTAL GLOSS, una nuova generazione di formule arricchite in mi-crocristalli, rinvigorisce i capelli sottili e dona lucentezza e morbidezza estrema. I capelli rovinati diventano più regolari ed uniformi, più lisci. La superfi cie del ca-pello cattura e rifl ette meglio la luce, per una ritrovata brillantezza. Tre i prodotti della gam-ma: sham-poo, balsa-mo e l’elisir i s t a n t a n e o (trattamento senza tempo di posa).

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RECEPTION

Si è tenuta a PadovaFiere, lo scorso 14, 15 e 16 febbraio, la prima edizione

del Sipac, Salone Internazionale e Professionale di Attrezzature per Camping. L’iniziativa, dedicata esclusivamente ai proprietari e gestori di camping e strutture ricettive all’aria aperta, è frutto dell’incontro tra FAITA FederCamping, che associa la maggioranza delle imprese ricettive

dell’open air italiano, e la Federation de l’Hôtellerie de Plein Air Languedoc-Roussilion, la Federazione che associa le strutture di campeggio della Francia meridionale. Con il suo fatturato di circa 2,7 miliardi di euro e 70 milioni di pernottamenti stagionali, equivalenti a circa il 20% del mercato turistico nazionale, il mercato dell’open air italiano è oggi il 2° in Europa, dopo quello francese.

POSITIVO LANCIO DEL SIPAC DI PADOVA

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Parimenti a quello transalpino, esso è in costante aumento, a testimonianza del crescente interesse del turista per questa forma di vacanza che associa aria e natura alle forme residenziali sempre più comode ed eleganti offerte dalle case mobili. Da questi presupposti è nata questa prima edizione italiana del Sipac, in realtà una nuova costola dell’affermato Salon Sett di Montpellier, la più grande manifestazione internazionale della stessa natura, giunta alla sua 34° edizione. Nel presentarla, il Dott. Maurizio Vianello, Presidente di FAITA Nazionale, ha sottolineato come la scelta dell’Italia testimoni l’interesse del mondo imprenditoriale francese a stabilire relazioni commerciali e professionali sempre più strette con il nostro mercato. In occasione del Sipac, FAITA FederCamping ha organizzato un convegno nazionale di settore dal titolo: “Apertura della stagione 2012: verso il campeggio del

futuro” con l’obiettivo di fornire agli associati i necessari riferimenti

e suggerimenti per aggiornare e sviluppare costantemente le strutture ed il loro livello di affari. Il convegno ha riscosso un particolare successo. Sono, infatti, intervenuti circa 350 titolari di campeggio ed addetti ai lavori, in rappresentanza di oltre 150 fra le maggiori strutture italiane dell’open air.

Chaperon

RECEPTION

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RECEPTION

Le oasi del camping in Italia

Continua il nostro percorso lungo l’Italia del camping. Data la stagione, ci

soffermiamo ancora sulle località che offrono il classico turismo all’aria aperta sul mare abbinato a quello interno, collinare o addirittura di montagna. Come Abruzzo e Molise, le regioni delle quali abbiamo parlato nel numero precedente, anche le Marche delle quali trattiamo oggi rappresentano in larga parte quel balcone affacciato sul mare

mirabilmente descritto da Leopardi. Un balcone che di fatto limita l’ampiezza dei lidi marini, e quindi, le dimensioni delle strutture ricettive classiche, ma che offre anche bellezze panoramiche ed opportunità alternative di vacanza. Le Marche ospitano il 5,2% dei campeggi italiani per un totale di circa 61.000 posti letto. Questi equivalgono, a loro volta, al 4,5% del totale letti messo a disposizione da tutto il mercato open air italiano. L’offerta

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...e questa siepe, che da tanta parte / dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. /Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, e profondissima quiete / io nel pensier mi fi ngo…L’Infi nito, Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

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quantitativa delle Marche risente, dunque, della limitata geografi a del luogo. Ma ciò non impedisce che questa offerta sia comunque altamente qualifi cata e, soprattutto, in continua espansione. Ne fanno fede la reputazione crescente di località marine e spiagge come Altidona, Cupra Marittima, Fano, Fermo, Numana, Porto Recanati, per rimanere in ambiente leopardiano, Porto San Elpidio, Senigallia. Alle quali si aggiungono accoglienti strutture situate in graziose e

rilassanti località di montagna ad oltre mille metri d’altezza come Carpegna, Castelsantangelo sul Nera, o altre ad altezza inferiore come Montefalcone Appennino, Montefortino, Novafeltria, Sarnano, Ussita. Il tutto, con una discreta percentuale di strutture a quattro stelle, signifi cativa della buona qualità generalmente offerta dalle Marche al turista open air, e prezzi competitivi.

Chaperon

RECEPTION

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Le Marche, fra mare e collina

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RECEPTION

La terra del sole e dell’arte continua a svelarsi a poco a poco, in queste po-che righe. Gli spunti che qui forniamo - e che speria-mo utili - non hanno altra pretesa che di solleticare

l’appetito di turisti e girovaghi e suggestionarne gli animi. La curiosità, si sa, è il motore della conoscenza.

NATURA E SPIRITUALITÀ NELLE MARCHE

Affacciate sul mare Adriatico, con poco più di un milione e mezzo di abitanti distri-buiti nelle cinque province, le Marche sono l’unica regione italiana al plurale, dove convivono ambienti e paesaggi assai diversi tra di loro, concentrati in poco meno di 10.000 km quadrati. Infi niti i tour e gli itinerari da percorrere alla scoperta dei più nascosti ma anche dei più suggestivi luoghi, dove si può ancora vivere un’at-mosfera di genuina autenticità. Piccoli borghi, come perle incastonate in paesaggi senza tempo, che conservano ancora i tratti originali, dove si svolgono i lavori di una volta e le persone riservano ai visitatori un’accoglienza calorosa. Tra tutti, ci piace consigliarvi un paio di rotte insolite.

• Nelle Marche esiste uno straordinario complesso sotterraneo di cavità naturali. Si tratta delle Grotte di Frasassi, nei pressi di Genga (AN), uno dei più estesi e interessanti monumenti naturali d’Italia, costituito da un susseguirsi di antri e cavità sotterranee di tipo carsico. La regione vanta, inoltre, un numero eccezio-nale fra parchi nazionali (2), regionali (4) e riserve naturali (6), che si contraddi-stinguono per la buona gestione e l’eccellente manutenzione.

• Tra le prime aree ad aver accolto il fenomeno del Monachesimo, grazie alla fi gu-ra di S. Benedetto da Norcia, le Marche sono costellate di abbazie e monasteri dall’indiscusso valore architettonico. Le più note sono l’Eremo di Fonte Avellana a Serra Sant’Abbondio (PU) e le due abbazie cistercensi di S. Maria in Castagno-la a Chiaravalle (AN) e di S. Maria di Chiaravalle di Fiastra a Tolentino (MC).

Info su www.turismo.marche.it

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Firenze

Perugia

Roma

Bologna

Venezia

Trieste

Trento

MilanoAosta

Torino

Genova

Ancona

L’Aquila

Campobasso

Napoli

Bari

Potenza

Catanzaro

Palermo

Cagliari

VILLAGGIO CAMPING LIDOMaccagno (VA) VILLAGGIO CAMPING BOSCOCannobio (VB)

CAMPING VILLE DEGLI ULIVIMarina di Campo (LI)

CAMPING CANAPAIRio Marina (LI)

CAMPING RESIDENCE AMIATACasteldelpiano (GR)

VILLAGGIO CAMPING LE MARZEMarina di Grosseto (GR)

CAMPEGGIO SUMMERLANDViterbo

HAPPY VILLAGE & CAMPINGRoma

VILLAGGIO CAMPING TESONISMarina di Tertenia (OG)

HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEAPalau (OT)

CAMPING MIRAGEBarano d’Ischia (NA)

CAMPEGGIO EUROPATerracina (LT)

LE PALME VILLAGETerracina (LT)

GREEN VILLAGEMarina di Camerota (SA)

RomaRoma

CAMPING CA’ SAVIOCavallino Treporti (VE)

VILLAGGIO DEL SOLEMarina Romea (RA)

PARCO VACANZE RIVAVERDEMarina di Ravenna (RA)

VILLAGGIO DEI PINIPunta Marina Terme (RA)

HOLIDAY VILLAGE FLORENZLido degli Scacchi (FE)

VILLAGGIO PINETAMilano Marittima Cervia (RA)

BolognaBologna

L’AquilaL’Aquila

CENTRO TURISTICO ECOCHIOCCIOLAMaserno di Montese (MO)

CAMPING VILLAGE DON DIEGOGrottammare (AP)

CAMPING EUCALIPTUSAlba Adriatica (TE)

MilanoMilano

I campeggi preferiti di

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RECEPTION

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In un mondo dove tutto cambia ra-pidamente, il camping sente la ne-cessità di trasformarsi in quella che

i francesi, leader di questo tipo di tu-rismo in Europa, chiamano “hôtellerie en plein air”. L’albergo all’aria aperta al quale ci si riferisce è sostanzial-mente una struttura recettiva dove il comfort ed i servizi hanno molta più importanza e spazio di quelli che ave-

vano per lo spartano campeggiatore del passato.

Oggi il camping è in larga parte turi-smo familiare, appetibile non solo per il vantaggio di prezzo che offre, ma soprattutto per il rapporto che il prez-zo ha con la qualità del servizio e del comfort, ormai indispensabili anche per chi ama il piede nudo nella sab-bia. E le case mobili, insieme all’ac-

RECEPTION

Mod. SUPER TITANIA, m. 8x4, n. 3 camere

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FAITA Home by IRM

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cresciuta capacità di entertainment del camping sul modello dei villaggi turistici, rappresentano la chiave di volta rispetto al passato, essendo in grado di offrire a tutta la famiglia spazi modernamente ottimizzati.

Per questo FAITA Nazionale, la Fede-razione che raggruppa gran parte dei circa 2.500 campeggi italiani, ha fat-to un accordo con il gruppo francese Beneteau per la produzione nel nuo-vo stabilimento di Bologna di quattro

modelli di case mobili studiati appo-sta per le esigenze del mercato ita-liano e, perciò, contrassegnati con il marchio “FAITA Home by IRM”. Lad-dove IRM rappresenta il marchio del gruppo francese leader nel mercato europeo delle case mobili.

Le nuove “FAITA Home by IRM” rap-presentano l’ultimo grido in fatto di tecnologia specifi ca, combinando materiali ecologici e duraturi con so-luzioni abitative di grande comfort e

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TECNOLOGIA AVANZATA PER UN MIGLIOR COMFORT

25 Mod. SUPER MERCURE RIVIERA, m. 7,50x4, n. 2 camere

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RECEPTION

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RECEPTION

Mod. SUPER MERCURE, m. 7,50x4, n. 2 camere

praticità per la famiglia ospite.

Un motivo in più a favore del turismo all’a-ria aperta, ormai vicino a rappresentare il 20% della formula di vacanza in Italia.

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La presenza del marchio Fiat sulla motorizzazione e sul telaio del pro-prio camper garantisce affi dabili-

tà, competenza e performance, ma an-che prodotti e servizi innovativi. Come il nuovo sito www.fi atcamper.com, un punto di riferimento da salvare tra i preferiti per i camperisti su base Fiat Ducato. Il portale è disponibile in 9 lin-gue e ricco di informazioni tecniche sul prodotto, servizi, ecologia, news ed eventi, FAQ. Utilissime funzionalità aperte a tutti gli utenti, senza registra-zione, sono la “Verifi ca del telaio”, per

controllare con pochi click se è sog-getto ad una campagna di richiamo o di servizio, e il “Trova offi cina”, che offre la possibilità di ricerca rapida per nazione, comodo per chi stia program-mando un viaggio e voglia avere l’elen-co aggiornato, scaricabile e stampabi-le, delle offi cine che potrà trovare lungo il percorso. In più, una Premium Area con applicazioni esclusive per gli uten-ti che si registrano gratuitamente: con il “Check automatico del telaio” sarà il sistema a controllare automaticamente se è presente una campagna di richia-

RECEPTION

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FIAT DUCATO CAMPER, DALLA PARTE DEL CLIENTEUn nuovo sito e call center dedicati

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mo o di servizio, informando via e-mail il cliente interessato; si potrà scegliere, poi, di scaricare manuali e brochure, in-viare osservazioni o domande nell’ap-posita area dedicata “Ask the Expert” e ricevere newsletter periodiche.

Ma non è tutto. C’è un altro servizio riservato ai possessori di camper su base Fiat Ducato: il numero verde gra-tuito 00800 3428 1111, facilmente memorizzabile in quanto le cifre 3428 corrispondono sulla tastiera del telefo-no alle lettere FIAT. Si tratta di un call

center multilingue per richiedere qual-siasi info o mettersi in contatto con Fiat Camper Assistance, la squadra di assi-stenza stradale riservata ai clienti cam-per su base Fiat Ducato, attiva 7 giorni alla settimana, 24 ore su 24 e presente in 44 paesi europei ed extra.

Insomma, sono molti i vantaggi di pos-sedere un camper su base Fiat Ducato!

RECEPTION

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Come i nostri affezionati lettori sanno, Reception è una rubrica pensata per gli amanti dell’open air. Al suo interno, sentivamo l’esigenza di uno spazio dedicato ai camperi-sti, che tanta parte hanno nel moderno concept di villaggio-campeggio superattrez-zato. Eccolo! Lo realizziamo in collaborazione con Fiat Professional, la società del gruppo Fiat che si occupa della vendita di veicoli commerciali e che è leader euro-peo nella produzione di chassis per camper, sui quali gli allestitori “montano” - per così dire - la cellula abitativa. Solo per dare un dato, tre camper su quattro in Europa sono allestiti su base Fiat Ducato.

FIAT DUCATO CAMPER, DALLA PARTE DEL CLIENTEUn nuovo sito e call center dedicati

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• Rete di assistenza: oltre 6.500 punti di assistenza Fiat Ducato in Europa di cui oltre 1.700 Fiat Camper Assistance specializzati per camper.

• Customer Care: in 13 lingue e per 44 paesi.

• Assistenza Stradale: 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ovunque in Europa.

• Scopri il mondo dei servizi esclusivi Ducato Camper su: www.fiatcamper.com

NATO PER ESSERE IL VOSTRO CAMPER.Il nuovo FIAT DUCATO è stato progettato insieme ai produttori di camper europei per offrire un’integrazione perfetta dello chassis e della cabina con la cellula abitativa.

• 4 nuovi motori Euro 5, Multijet II e con turbina a geometria variabile in funzione della versione: 115, 130, 150 Multijet e 180 Multijet Power, tutti “BEST IN CLASS” nella loro categoria in quanto a rapporto prestazioni/consumi.

• Fino al 15% in meno nei consumi e nelle emissioni.

• Cambio robotizzato “COMFORT-MATIC” da oggi disponibile sulle versioni 130, 150 Multijet e 180 Multijet Power, per una guida ancora più rilassata ed efficiente.

In alternativa, chiama: +39 0244412160

nuovo fiat ducatoCON CAMbIO RObOTIzzATO COMfORT-MATIC.

vacanze vere, pensieri zero.

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La Philips (Royal Philips Elec-tronics) è sempre più concen-trata nell’innovazione verde,

allo sviluppo della quale ha destina-to 2 miliardi di euro, da spendere en-tro il 2015 nei processi produttivi dei suoi tre settori strategici: Healthca-re, Lighting e Consumer Lifestyle. L’impegno Philips nel proporre so-luzioni e prodotti sostenibili ha per-messo di raggiungere già un’inciden-za del 38% dei “green products” sul fatturato globale (rispetto ad un’incidenza del 31% nel 2009).Nel mercato dei televisori, Econova LED TV1 è il TV LED più verde d’Eu-ropa. Con telecomando solare, è in grado di ridurre il consumo energe-tico fi no al 60% – il più basso della

categoria - garantendo immagini di primissima qualità. Inoltre, è costrui-to con materiali riciclati e facilmente riciclabili mantenendo tuttavia inalte-rata la sua straordinaria qualità grazie al robusto rivestimento in alluminio.Insignito del premio European Green TV 2010-2011 dall’Associazio-ne European Imaging & Sound (EISA), Econova LED TV riceverà la classifi ca-zione A+ in occasione dell’introduzio-ne dell’Etichetta Energetica Europea.

RECEPTION

I “green products” di Philips

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa sostenibile EcoVision5 di Philips

visita www.philips.com/about/sustainability

Per ulteriori informazioni sulla riduzione del consumo di energia a casa vostra

visita asimpleswitch.com

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I “green products” di Philips

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Ricette marchigianeA GUSTO MIO

Dopo tanto girovagare, in questo numero torniamo ad occuparci della gastrono-mia regionale italiana. E lo facciamo soffermandoci su due ricette tipicamente marchigiane. Terra di antiche tradizioni e grande ospitalità, punto di incontro

tra nord e sud, le Marche vantano una cucina dai sapori forti, con piatti di carne, pesce, brodi, fritture. Tra i più famosi, il fritto misto composto di olive ascola-ne, verdura, carne e crema fritta (che a Venezia, per esempio, viene con-sumata come dessert, soprattutto nel periodo di Carnevale). Già con l’acquolina in bocca, vediamo come preparare alcuni di questi fritti.

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Ingredienti• 500 g di latte• 100 g di zucchero• 85 g di farina• scorza di 1 limone• 3 tuorli• 1 bustina di vanillina• pangrattato• sale• olio di semi per friggere

PreparazioneFate bollire il latte con la scorza del limone. In un pentolino a parte che userete per cuocere la crema, sbattete le uova, lo zucchero e il sale per due minuti con una fru-sta. Aggiungete poi la farina setacciata, la vanillina ed amalgamate, eliminando even-tuali grumi. Quando il latte bolle, togliete la scorza ed aggiungetelo a fi lo, continuando a mescolare con la frusta, al composto di uova e zucchero. Riportate a bollore e lascia-te cuocere per 5 minuti fi nché non si addensi, continuando a mescolare incessante-mente. Versate la crema su un piano di marmo o su un vassoio, spianatela a circa 2 cm di altezza e lasciatela raffreddare. Tagliatela a rombi, passateli nel pangrattato, quindi friggeteli. Scolate ed adagiate su un foglio di carta assorbente. Servite caldi.

Crema fritta

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A GUSTO MIO

Olive all’ascolana

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Ingredienti• 40 grosse olive verdi di

varietà tenera ascolana• 50 g di carne di maiale• 50 g di carne di vitello• 50 g di carne di pollo• 50 g di prosciutto• 100 g di pancetta• salsa di pomodoro• parmigiano reggiano• pane grattugiato• farina• ½ bicchiere di latte• 3 uova• noce moscata• sale• olio d'oliva

PreparazioneTritate la pancetta e fatela rosolare in un recipiente con un po' di olio, aggiungete poi la carne mista, il prosciutto e due cucchiai di salsa di pomodoro. Lasciate cuocere lentamente e, quando sarà pronto, tritate fi nemente, mescolate al fondo di cottura e impastate con un uovo, due cucchiai di parmigiano, uno di pane, ½ bicchiere di latte, sale e un pizzico di noce moscata. Snocciolate le olive e riempitele con il composto ottenuto. Passatele poi nella farina, nel rimanente uovo sbattuto e, infi ne, nel pane grattugiato. Friggetele in abbondante olio bollente e, quando saranno dorate, scola-tele e ponetele su un foglio di carta assorbente. Servite calde.

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“Democrazia: governo di popolo. Forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo, che la esercita a mezzo di persone da lui legalmente deputate“.Zingarelli, Vocab. della Lingua Italiana

È andato largamente in onda in que-sti giorni il fi lmato scoop di Corriere TV che mostrava un dimostrante dei

no-tav mentre insultava un carabiniere nel teatro delle manifestazioni contro il can-tiere dell’alta velocità in Val di Susa.

“Ehi pecorella, vuoi sparare? Che tipo di pecorella sei? Per quello che guadagni, non ne vale la pena…”. E ancora: “Pe-corella ascolta. Io pago anche per te. Vi siete divertiti? Fatti riconoscere. Io non so chi sei. Parla. Noi ci divertiamo un sacco a guardare voi stronzi...”. Questa una sin-tesi degli improperi rivolti da un giovane manifestante in divisa da rivoluzionario, a viso scoperto e con tanto di barba rossa garibaldina e golfi no casual, ad un altro

Lʼarroganza delle ideeIl milite ignoto

PASSIONI

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giovane, in divisa da carabiniere ma con il volto coperto dal casco per evitare sassi e botte.

Due facce speculari della stessa condi-zione sociale, quella del proletario a 1.400 euro di stipendio netto al mese, l’uno come operaio, l’altro come militare. Ma in due fronti completamente opposti: quello della contestazione violenta e quello della legalità. Ed in due situazioni di rischio as-surdamente all’antitesi: l’incolumità fi sica garantita dalla legge per il manifestante e l’esposizione obbligatoria agli oggetti contundenti ed alle bombe carta per il tu-tore dell’ordine.

Il fi lmato così diretto e spontaneo di Cor-riere TV ha fatto gettare la maschera a chi sostiene con arroganza, e peggio ancora con violenza, le proprie idee. Il problema della Val di Susa non è se debba o no pas-sarci l’alta velocità, ma quale diritto han-no le minoranze a resistere manu militari

alle delibere democratiche dello stato. Per giunta, nel caso specifi co, in osservanza di accordi internazionali.

Per troppo tempo l’ipocrisia populista dei media ha stravolto la realtà, mettendo alla berlina l’operato della polizia impegnata a tutelare la legalità e, quindi, il cittadino. Da troppo tempo gli errori, che pure esistono, delle forze dell’ordine sono il paravento per creare eroi negativi alla Giuliani, alla Cucchi, alla Sandri, per non parlare di al-tri ancor più tragici di un passato sempre dietro l’angolo, alla Battisti per intenderci.

Prima che si crei un altro mito Feltrinelli nell’esaltato Abbà, il capo no-tav folgora-to dalla sua stessa folle impresa di scala-re un traliccio dell’alta tensione, lasciateci manifestare la nostra totale solidarietà e simpatia al milite ignoto che, così dignito-samente, ha forse fatto capire agli ipocriti da che parte sta la democrazia.

Leonardo

PASSIONI

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SFIDE & SPORT

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L’ Osservatorio VirtualClass® sugli errori arbitrali nel calcio

Gli errori arbitrali continuano a produrre al calcio irreparabili danni economici e d’immagi-

ne, senza che l’avvicendarsi della di-rigenza dei fi schietti riesca a miglio-rare la situazione. L’arbitro sbaglia per l’effetto concomitante di due fattori: la limitazione delle sue ca-pacità umane, messa sempre più in evidenza dalla crescente tecnologia, e la sudditanza psicologica, tuttora infl uenzata dai fatti di Calciopoli.

È questa la conclusione cui continua ad arrivare da sei anni l’Osservatorio sugli errori arbitrali nel calcio, con-dotto dal marchio VirtualClass® in collaborazione con Adiconsum.

L’esame effettuato dall’Osservatorio attraverso la moviola e la compara-zione con i dati riportati dai 3 mag-giori quotidiani sportivi, rivela che

nelle prime 25 giornate del Campio-nato di Serie A 2011/12 i 29 arbitri impegnati nelle 247 partite disputate hanno commesso 142 errori gravi in situazione da gol/non gol. Questi er-rori hanno virtualmente:

1. alterato il risultato di 114 parti-te (46% del totale, contro il 41% dell’anno scorso);

2. spostato 142 punti di classifi ca, equivalenti a 5,2/giornata calci-stica (contro i 4,3 dell’anno scor-so);

3. prodotto le differenze di classifi -ca indicate nella tabella a fi anco.

Nella roulette russa degli errori arbi-trali messi in luce dalla tecnologia, è tuttavia da notare una costante: l’Inter è l’unica squadra ad aver vir-tualmente ricevuto solo benefi ci nel

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SFIDE & SPORT

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L’ Osservatorio VirtualClass® sugli errori arbitrali nel calcio

*1 partita in meno: Bologna, Juventus, Cesena, Catania, Fiorentina, Parma.

CLASSIFICA UFFICIALE VIRTUALCLASS®

Squadra Punti Squadra Punti DIFF.

1 Milan 51 1 Milan 56 +5

2 Juventus* 50 2 Juventus* 53 +3

3 Lazio 45 3 Udinese 46 +1

4 Udinese 45 4 Napoli 46 +6

5 Napoli 40 5 Lazio 43 -2

6 Roma 38 6 Palermo 38 +4

7 Inter 36 7 Roma 38 =

8 Palermo 34 8 Chievo 38 +5

9 Catania* 33 9 Cagliari 35 +4

10 Chievo 33 10 Parma* 33 +4

11 Atalanta (-6) 31 11 Inter 32 -4

12 Cagliari 31 12 Bologna* 30 +2

13 Genoa 31 13 Genoa 30 -1

14 Parma* 29 14 Siena 29 +3

15 Fiorentina* 28 15 Atalanta (-6) 29 -2

16 Bologna* 28 16 Catania* 28 -5

17 Siena 26 17 Fiorentina* 27 -1

18 Lecce 24 18 Novara 25 +8

19 Novara 17 19 Lecce 22 -2

20 Cesena* 16 20 Cesena* 15 -1

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SFIDE & SPORT

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dopo Calciopoli, seppur raffreddati in tempi recenti: 4 punti nel 2011/12 ad oggi; 3 nel 2010/11; 3 nel 2009/10; 11 n e l 2008/9; 9 nel 2007/8; 6 nel 2006/7.

Per converso, è da notare come alla Juve, prin-cipale imputa-ta di Calciopoli, alla 25a giornata dell’attuale stagio-ne 2011/12, sia sta-to concesso 1 solo calcio di rigore a favore e 3 contro, mentre le sono stati virtualmente negati 12 rigori a favore in rapporto a 6 contro. Al Milan sono stati attribuiti 6 rigori a favore e 1 contro, mentre nel computo dei rigori virtua-li gliene sono stati negati 9 a favore in rapporto a 4 contro. Ciò spiega il credito virtuale di entrambe le squa-dre nel punteggio in classifi ca.

La tipologia degli errori arbitrali sui casi da gol-non gol analizzati ha ri-guardato: rigore/non rigore (69%, contro il 57% dell’anno scorso), fuori gioco (21%, contro 30%), fal-lo in azione da gol (8% contro 11%),

gol fantasma (2% c o n t r o

2 % ) . La mancata concessione del rigore è quindi la causa maggiore dello spostamento virtuale dei punti, mentre ap-pare evidente che il gol fan-tasma ha più valenza emozio-nale che statistica.

Conclusione dell’Osservato-rio: “L’uso documentato e spetta-colare della moviola in campo per decidere sull’episodio determinan-te della partita nella recente fi nale

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SFIDE & SPORT

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del SuperBowl americano, il singo-lo evento sportivo più importante al mondo, ha dimostrato come questo mezzo tecnologico sia l’unico in gra-do di garantire la regolarità della con-tesa e l’etica del risultato. I sensori sulle porte annunciati da Blatter per decidere sul gol fantasma, che rappresenta soltanto il 2% nella casistica degli errori ar-bitrali, sono un’ennesima, re-

calcitrante melina per man-tenere governabile il

risulta-

t o in cam-po. Né ap-pare credi-bile l’idea di Platini che la moviola in cam-

po rallenterebbe un gioco in cui la palla è già ferma per il 50% del tem-po regolamentare. Basterebbe adot-tare il challenge del tennis per risol-

vere in 30” errori che nella maggior parte dei casi

comportano risse in campo, con mi-nuti di stop ed altri errori arbitrali ”.

Olimpia

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JUNIOR CLUB

Le storie di natura che raccontiamo hanno due scopi: divertire i junior di casa e presentare situazioni e località nuove, così da sti-molare la loro curiosità ed apprendimento. In questo caso, la sto-ria raccontata si svolge a bordo di un aeroplano diretto a Istanbul, splendida città al confi ne fra oriente ed occidente. La storia è adatta ai ragazzi dagli 8 ai 10 anni.

Le avventure di Luc, Lazo e Full

Luc e Lazo erano appena saliti sull’areo in partenza da Roma per Istanbul. Si erano accomodati sul

loro sedile e Luc aveva subito control-lato attraverso la speciale telecame-rina da lui inventata come stava Full,

il fi do cane che, non potendo viaggiare con i suoi padro-ni, era stato alloggiato nel

vano speciale dell’aereo per il trasporto animali. Full aveva

notato la chiamata dal suo gabbiotto e aveva risposto agitando le orecchie in senso di festa per tranquillizza-re Luc. Il viaggio a Istanbul si era reso necessario perché i genitori di Luc, scienziati nel campo della fi si-ca e della chimica, avevano bisogno di misurare la velocità della corrente marina nello Stretto dei Dardanelli. Questo stretto collega il Mar di Mar-mara con il Mare Egeo ed è stato da sempre considerato il confi ne fra Eu-ropa ed Asia, nonché culla di grandi civiltà antiche. Sulla riva turca della stretto sorgeva, per esempio, la città di Troia, teatro della guerra descritta nell’Iliade di Omero.

Il compito di misurare la corrente era stato affi dato ai nostri tre eroi dato che i genitori di Luc erano impegnati con altri aspetti del progetto. E per questo motivo, quel genialoide di Luc aveva inventato alcune macchinette speciali di grande valore scientifi co.L’aereo era appena partito e Luc si accingeva a ripassare i disegni delle sue macchinette, quando notò con la coda dell’occhio due uomini nella fi la di sedili a fi anco alla sua. Parlava-no sotto voce e gesticolavano in una maniera veramente strana. Luc dette di gomito al nonno che, incuriosito, cominciò ad osservarli di nascosto an-che lui. Ad un certo punto, quello più basso e con i baffi , si alzò e andò a parlottare con un altro passeggero che si trovava qualche fi la in-dietro. Luc e Lazo lo seguirono con lo sguardo s e n z a fa r s i n o -ta-r e

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e si accorsero che confabulava sotto voce e con gli stessi gesti di prima. Poi ritornò indietro verso la fi la di sedili dalla quale era partito e im-provvisamente alzò il braccio destro. A quel segnale, gli altri due perso-naggi si unirono a lui e gridarono in-sieme: “Fermi tutti. E’ un dirottamen-to!”. Contemporaneamente, nelle loro mani comparvero delle pistole.I passeggeri rimasero paralizzati e alcuni cominciarono a gridare dalla paura. Ma non Luc ed il nonno Lazo che, invece, pensarono subito a come fermare quello che ap-pariva chiaramente un tentativo di sequestro

dell’aereo. Il pericolo era grave

perché sarebbe bastato un colpo

di pistola per far sal-tare in aria tutto. Mentre due dei dirottatori si m u o v e v a n o verso la cabi-na dei piloti,

Luc tirò

fuori dalla sua borsa magica un appa-recchietto che sembrava un videogioco ma che invece emetteva un potente fascio elettrico in grado di paralizza-re le persone. Lo diresse verso i due e li immobilizzò.Contemporaneamente, il nonno prese il suo famoso lazo e lo lanciò sul terzo dirottatore, legandolo come un sala-me. A quel punto arrivarono i piloti e gli steward dell’aereo che immobi-lizzarono defi nitivamente i tre pirati dell’aria. Il viaggio si concluse senza danni e l’unico scontento rimase il fi do cane Full, che aveva seguito tutta la scena attraver- so la sua telecame-

rina senza po-ter dare alcun contributo al di fuori di un solitario e furioso abba-iare.

Fedro

JUNIOR CLUB

Le avventure di Luc, Lazo e Full

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L’ETA’ DEL NONNOCome nasce un libro

L’età del nonno, dopo quel-la del fi glio e del padre, è l’e-tà defi nitiva. Un’età che,

molto più delle altre, marca il tem-po e che, al suo inizio, può crea-re sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapasso dai len-ti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo a quelli frenetici e sem-pre più artifi ciali dell’età moderna.L’annuncio del primo nipote in ar-rivo spalanca d’improvviso la pro-spettiva della vecchiaia. Risuona come la tromba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e faticosa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamen-te far puntare i piedi nel tentati-vo di fermare il tempo o rallentarlo.Invece, quando ci si accomoda den-tro, si scopre che un nipote rega-la nuovi scopi e traiettorie alla vita,

offrendo l’occasione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora es-sere. Un fi l rouge che ha stimolato Luciano Lupi a scrivere “Ciao Lo-renzo”, un libro, bello e tenero, ot-timamente recensito da stampa e lettori, una lettera d’amore da non-no a nipote, dall’ultima generazio-ne della terra alla prima delle stelle.Il dialogo del nonno con Lorenzo, il nipote nascituro, affronta temi impor-tanti diventando, pagina dopo pagi-na, una sorta di vademecum rigoro-so ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelligente e moderno, in grado di aiutare futuri neo geni-tori o nonni a fornire risposte con-crete ai tanti perché di fi gli e nipoti.

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E-SHOPPING

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“Ciao Lorenzo”,una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle.

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LA POSTA DEI LETTORIGrande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo [email protected]; ci aiuteran-no a migliorare il magazine.

IL CLUB NATURAL MIND

Quando ricevo questo gior-nale, passo una piacevole ora di lettura.Vittorio

no a migliorare il magazine.

Quando ricevo questo gior-nale, passo una piacevole ora di lettura.Vittorio

Belle le foto, interessanti i testi, buoni gli spunti.Voto: 9Ciao,Maria Elena

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Salve.

La vostra rivista è ottima!

vorrei che la inviaste anche al mio

amico Innocenzo.

Vi ringrazio e saluto cordialmente.

Annibale

mi piace moltissimo, soprattutto i vari itinerari che vengono propostiMichele

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natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elet-trica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2011 sono stati, infatti, certifi cati con “100% energia pulita Multiutility”.Certifi care i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica in-teramente prodotta da fonte rinnovabile: la certifi cazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certifi cati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie a questa iniziativa è stata evitata l’e-missione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio.

Il marchio "100% energia pulita Multiutility" che ap-pare sulla newsletter, marchio di proprietà di Multiutili-ty S.p.A. registrato a livello europeo e che viene conces-so solamente a chi rispetta l’ambiente, è l’attestazione della scelta etica che ha effettuato l’editore di natural mind®.

natural mind® è il magazine online che rispetta l’ambiente

I certi� cati RECS (Renewable Energy Certi� cate System) sono titoli che attestano la produzione di ener-gia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economi-che per continuare a produrre energia "verde". I certi� cati RECS sono distinti dall'erogazione � sica dell'elettricità e la loro emissione consente la com-mercializzazione dei certi� cati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente � nanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimo-niando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.