N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

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Bruno Biriaco Jonathan Zebina Ousmane Dabo Interviste Mensile a distribuzione gratuita ANNO IV - 15 Aprile - 14 Maggio 2014 WWW.ILBALDUINO.IT la rivista che non si compra Election Day Speciale Miami Subiaco Viaggi

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Speciale Election Day - Viaggi: Miami Subiaco - SPECIALE: Balduina, il bicchiere mezzo vuoto - INTERVISTA: Jonathan Zebina

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Bruno BiriacoJonathan ZebinaOusmane Dabo

IntervisteMensile a distribuzione gratuita

ANNO IV - 15 Aprile - 14 Maggio 2014

WWW.ILBALDUINO.IT

la rivista che non si compra

Election Day

SpecialeMiami

Subiaco

Viaggi

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SOMMARIO

RUBRICHEConsigli firmati . . . . . . . . . . . . . . . .08

Cani, Gatti & Associati . . . . . . . . . .10

Comics . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12

Gli Aristoranti . . . . . . . . . . . . . . . . .18

L’anti Chef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19

Aroma di Roma . . . . . . . . . . . . . . .22

Web . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28

Salute e benessere . . . . . . . . . . . .32

Le piacenti note . . . . . . . . . . . . . . .34

Mostre & Musei . . . . . . . . . . . . . . .36

Broom Broom . . . . . . . . . . . . . . . . .42

Tecno News . . . . . . . . . . . . . . . . . .50

Toda Moda . . . . . . . . . . . . . . . . . . .56

Cineconsiglio . . . . . . . . . . . . . . . . .61

INTERVISTEBruno Biriaco . . . . . . . . . . . . . . . . .26

Jonathan Zebina . . . . . . . . . . . . . .54

Ousmane Dabo . . . . . . . . . . . . . . .55

NOTIZIECuriosità dal mondo . . . . . . . . . . .13

Gossipaio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52

PROFESSIONIOculista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24

VIAGGIMiami . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16

Subiaco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30

BALDUINABalduina:il bicchiere mezzo vuoto . . . . . . . .06

Baldustrada . . . . . . . . . . . . . . . . . .49

VARIESu & Giù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .04

Prepariamoci all’election day . . . .14

“Bulli senza gloria” . . . . . . . . . . . . .20

Raccolta a domicilio rifiuti ingombranti

e RAEE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39

Voglia di leggerezza . . . . . . . . . . .40

Annunci Occasione . . . . . . . . . . . .48

Annunci immobiliari . . . . . . . . . . . .58

Aiutiamo Ludovica . . . . . . . . . . . . .60Cosa sta succedendo ai giovani? 63

Anno IV°15 Aprile14 Maggio

2014

Iscrizione al Tribunale di Roma N°396/2011 del 21.12.2011

Direzione e Redazione:Via Teodosio Macrobio, 32 - 00136 Roma Tel. 06/ 354 04 384 Fax 06/ 354 98 767Editore: Studio Emme sncDirettore Editoriale: Claudio Everaldo MoroniDirettore Responsabile: Salvatore d’ArminioCoordinatrice editoriale: Laura Tortorici

Redazione: Pino Acquafredda, Sandra Canizares, Alessandro Capezzuoli, Salvatore d’Arminio, Maria

Concetta Della Ripa, Dado Franchi, Gianni Lucioli, Claudio Moroni, Daria Moroni,Tiziano Moroni, Manuela Nocella, Matteo Pettinelli, G. Silvestri, Daniela Tamburrino. Progetto grafico e impaginazione:Giordano Anzellotti - [email protected]à: Studio Emme di Maggi e Moroni sncStampa: C.S.C. Grafica s.r.l.Via A. Meucci 28 - 00012 Guidonia Montecelio (RM)Tel. 0774 353308www.cscgrafica.it - [email protected]

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Balduina.

Eh sì, dovevo saperlo: il bicchiere non è mai mezzo pieno omezzo vuoto; il bicchiere è come vogliamo vederlo noi.

Così, il mese scorso, affacciandomi dallo Zodiaco, scoprendo i la-vori del parco Lineare, valutando la qualità degli abitanti e dei

commercianti del nostro quartiere, ho come riscoperto la con-sapevolezza che vivere alla Balduina è proprio un bel piacere.Poi, qualche giorno dopo, passeggiando per le strade intornoalla redazione della rivista e scoprendo a poche centinaia dimetri l'uno dall'altro diversi rifiuti e suppellettili abbandonati

nelle vicinanze dei cassonetti, mi è venuto di pensare il con-trario.

Mi sono detto: “Sì, purtroppo siamo infastiditi dalle scritteche deturpano muri e saracinesche; vediamo sempre piùspesso persone che rovistano nell'immondizia e che la-sciano un “porcile” tutto intorno ai contenitori; però, loschifo degli oggetti abbandonati e dei lasciti organici dei

cani non raccolti lo procuriamo noi Balduini.Questa volta possiamo prendercela con i bravi borghesi che

risiedono in zona e che dimenticano le più normali regole dellaconvivenza civile. Dunque la copertina “Il bicchiere mezzovuoto” e l'articolo a pagina 6.

Roma

Mi arrivano telefonate ed email nelle quali i lettori mi inter-rogano sui lavori che dovrebbero restituire agli automobi-

listi la Panoramica e parte della via Olimpica finalmenterestaurate. Io mi limito a rispondere ciò che ho appreso, intervi-stando Valerio Barletta il mese scorso: si stanno facendo in colla-borazione con l'Università (CERI) degli interventi seri escrupolosi, al fine di eliminare ogni possibilità di nuove frane. Inuna città famosa per le “romanelle” (sia in carrozzeria che nellavinificazione) tese ad aggiustare senza risolvere, l'attesa di qual-che settimana in più per fare lavori che affrontino il problema inmodo definitivo mi sembra un segnale buono.

Italia

Legge elettorale, abolizione, o meglio, modifica delle province,soldi a maggio in busta paga: chi è dotato di pazienza e buon

senso aspetta e, come diceva Totò nella barzelletta di Pasquale,pensa fra sé e sé: “voglio vedere questo cretino dove vuole arri-vare!” Questo è lo stato d'animo di molti di noi nei confronti degliimpegni che si è assunto il Premier. Aspettare per credere.Purtroppo i dati sulla disoccupazione non cambieranno nel corsodi quest’anno; ma se, già dai prossimi mesi, si intravedesse un'in-versione di tendenza con cenni di ripresa dell'economia, farebbepiacere a tutti o, quanto meno, a molti.Intanto, siamo anche attraversati dal dubbio: Europa sì, Europano. Per questo motivo all'interno illustriamo i pareri dei favorevolie dei contrari all'euro e non solo.

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EDITORIALEdi

Claudio Moroni

BalduinaRomaItalia

ATTENZIONE!Dal mese di maggio, ACEA, inizierài lavori di adeguamento della rete idricain tutto il territorio della Balduina

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Marcello Finizio

Per la quarta volta è riuscito adeludere la sicurezza e a «sca-lare» la cupola di San Pietro.L’imprenditore triestino Mar-cello Di Finizi è salito ancorasulla basilica, dalla quale ha lan-ciato una richiesta di aiuto aPapa Francesco e al Presidentedella Repubblica, Giorgio Na-politano.Di Finizio, titolare del celebrelocale «La Voce della Luna» sullungomare di Trieste, è ormai

una «vecchia conoscenza» della gendarmeria vaticana. I suoi blitzsulla più celebre delle cupole romane hanno ormai scadenza ci-clica. Il primo risale al 30 luglio 2012, quando protestò contro la di-rettiva Bolkestein che, a suo dire, danneggerebbe la sua attivitàimprenditoriale. Il 10 ottobre dello stesso anno replicò l’iniziativa,questa volta per manifestare contro il governo Monti e le multina-zionali. «Help!!! Basta Monti, basta Europa, basta multinazionali. Cistate ammazzando tutti. Sviluppo??? Questa è solo macelleria so-ciale», aveva scritto sul solito lenzuolo bianco.Finizio si deve dare una calmata. Altri imprenditori sono quotidia-namente impegnati a combattere la crisi; non per questo affollanola cupola di San Pietro. L'impressione che abbiamo è quella di esseredi fronte a un mitomane che cerca le prime pagine dei giornali.

Joanne Milne

Lo stupore e poi una gioia irrefrenabile e le lacrime. Così ha reagitoJoanne Milne, una 40enne britannica sorda dalla nascita, la primavolta che ha potuto sentire dopo un recente intervento al quale èstata sottoposta all’ospedale Queen Elizabeth di Birmingham. Il video filmato dalla madre della donna, travolta dall’emozione, èfinito sui principali media britannici e sta spopolando su YouTube.«Lunedì, martedì, mercoledì...», sono state le prime parole che hasentito Joanne, pronunciate dalla sua terapeuta. La donna è nata con

la sindrome di Usher, che l’ha condannata a non sentire e anchealla cecità a partire dai 25 anni, fino a quando, il mese scorso, è statasottoposta a un intervento con un «impianto cocleare», una sortadi orecchio artificiale elettronico, che le ha donato l’udito. «Quandoè stato attivato l’impianto è stato il momento più emozionante etravolgente della mia vita e sono tuttora scioccata», ha detto Joannealla stampa britannica. Joanne merita tutto il nostro apprezzamentoper tre splendidi motivi: ci fa partecipare alla sua gioia e ai suoi sen-timenti; ci regala emozioni vere, lontane un miglio da quelle fittiziedi certi spettacoli televisivi fatti di “Uauh” e ”Mio Dio!”; infine, ciricorda che è lecito sperare.

Kim Jong Un

In Nord Corea anche il taglio di capelli è una cosa seria. In base auna nuova legge proclamata due settimane fa, ma pubblicata soloadesso dalla Bbc, i cittadinimaschi dovranno avere tuttilo stesso taglio del supremoleader Kim Jong-Un. Peccatoche il taglio non sia molto po-polare presso i nordcoreani,visto che ricorda troppo da vi-cino quello dei narcotraffi-canti cinesi. Prima della nuovalegge gli uomini potevanoscegliere soltanto tra 10 taglidi capelli differenti, gli unicipermessi dal severissimo re-gime per reprimere ogni «vezzo» occidentale. Tutti devono inoltremantenere i capelli più corti di cinque centimetri e devono ta-gliarli ogni 15 giorni.Dalla stretta rimangono fuori le donne, che comunque non pos-sono discostarsi dai 18 tipi di acconciature «legali». Secondo le fer-ree leggi dello Stato le donne sposate devono avere sempre unaacconciatura composta, mentre quelle single possono permettersitrecce e pieghe più ardite. Pensando a certe acconciature dellenostre signore o guardando il taglio e i colori delle capigliaturedei “nostri” calcitaori, una notizia come questa, pur nella sua tra-gicità, ci induce al sorriso. Resta solo una speranza: che sotto i ca-pelli rimanga uno spazio di libertà per i Coreani.

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SUE GIÙ

di G. Silvestri

Marcello FinizioJoanne MilneKim Jong Un

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Le foto che vedete in queste pagine parlano da sole;però, da sole non bastano a farci cambiare parere sututto ciò che abbiamo sostenuto nel numero di marzo

de Il Balduino. E, cioè, che qui si vive bene; che c'è moltoverde; che l'aria è migliore che in tanti altri posti dellaCapitale; che la maggior parte delle persone della zonaè fornita di una buona e piacevole educazione.

Poi, esistono, anche fra noi, gli incivili: quelli che per smaltire iloro rifiuti ingombranti anziché chiamare l'Ama (vedi istruzionia pag. 39) o recarsi presso l'isola ecologica di via Mattia Batti-stini, si limitano a parcheggiare le loro “infamie” a fianco dei cas-sonetti.

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SPECIALE

Balduina: il bicchieremezzo vuoto

di Claudio Moroni

La signora si è resa conto che siamo a Pasqua...

È morta nonna?

Triste carriera: prima ciclette, poi attaccapanni, infine rifiuto.

Lasciarsi prendere dalpessimismo è una tentazionesempre in agguato,specialmente nel mondogiornalistico. Ma...

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Purtroppo, sono più di quanti immaginiamo, per il fattostesso che noi della redazione non abbiamo fatto una ri-cerca specifica in tutta la Balduina per fotografare certi og-getti abbandonati; ci siamo semplicemente imbattuti

casualmente in questa mini barbarie.Sappiamo perfettamente che in altre zone di Roma è

anche peggio. Ciò non toglie che abbiamo il dovere diindignarci; così come facciamo con i vagabondi che,avendo rovistato all'interno dei cassonetti, lasciano difuori “montagne” di immondizia.

Segnalateci altri fenomeni di degrado.•

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SPECIALE

Balduina: il bicchiere

mezzo vuoto

Con le belle giornate… un salottino all'aperto.

È morto nonno?

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Il corpo non dimentica di Violetta Bellocchio , racconta un

triennio difficile, quello vissuto tra i 25 e i 28 anni, in cui l’au-

trice è stata risucchiata nella spirale della dipendenza dall’alcol.

Un periodo pieno di problemi e per molto tempo rimosso, che ri-

torna preponderante nell’ultima pubblicazione, come se fosse una

terapia. Nel suo ultimo libro, parla con durezza ma anche con molta

autoironia, di un tremendo periodo della sua vita, una storia fatta di

angosce, umiliazioni, paura, una storia iniziata per caso, ma da cui

non è stato facile uscirne. Perché “basta poco per rovinare la strada

difficile della disintossicazione, un momento di incertezza e si ri-

torna nel baratro della dipendenza”. Una storia fatta di incontri sba-

gliati, ricoveri in ospedale, bruciature, svenimenti, del terrore di

chiudere gli occhi per l’ultima volta; iniziata quasi per caso, "come

altre cadono negli incontri di lotta clandestina, oppure vanno a

recitare nei porno con calci e sputi", una storia che resta ta-

tuata sulla pelle con tutta la sua violenza ma anche con l’as-

surdo splendore delle esperienze estreme,

Non è un manuale con tutte le mosse per ritornare alla sere-

nità o la ricerca di una rasserenante metafisica interiore. L’au-

trice, con maturità stilistica sorprendente, entra nella

carnalità del suo dramma e, in modo diretto e consape-

vole, lo mette a fuoco. Con terrore e pazienza, scheggia

dopo scheggia, Violetta Bellocchio ricostruisce se stessa at-

torno a parole chiave che, come calamite, chiamano intorno a

sé immagini e storie; e così facendo dà vita a un libro che è corag-

gioso, di graffiante autoironia, e un documento letterario di straor-

dinaria forza emotiva.

Più che un romanzo dunque, un’intima confessione. Sofferta, pun-

gente, liberatoria: il racconto di un viaggio all’inferno e il suo ritorno.

Ma è anche un testo di grande speranza perché per quanto il corpo

non dimentichi , si può scappare da quella fiamma tentatrice e in-

gorda. Una lettura in cui la sincerità è tagliente come la lama di un

rasoio. Pagine che vibrano di dolore e che ci raccontano come li-

berarsi da se stessi non sia mai possibile, come ogni catarsi sia un

mito pericoloso, come solo la forza di riconoscere il passato apra la

porta a un futuro possibile, consapevole, migliore.

Si tratta di ricostituirsi, di ricomporsi dopo essere stati frantumati

dalla dipendenza. La disintossicazione è una salita che inizia ripida,

una parete verticale in cui trovare appigli è costantemente difficile,

in cui il rischio di cadere è sempre elevato e in cui la cima sembra

avvolta dalla nebbia. Ma quando finalmente ci si riesce, si tira un so-

spiro di sollievo rendendosi conto di essere a tutti gli effetti dei so-

pravvissuti.

Un libro duro e forte, beffardo, vorticoso con un tasso di onestà che,

nei libri e nella vita, si raggiunge di rado. Ma soprattutto bello e la

buona letteratura, per fortuna, è contagiosa. •

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CONSIGLIFIRMATI

Il corpo non dimentica

di Maria Concetta

della RipaAutore: Bellocchio ViolettaPrezzo € 17,00 2014, 276 p., brossuraMondadori (collana Strade blu)

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zione clinica che prevede una forma acuta, una forma cronica eduna forma subclinica.

La forma acuta può avere una durata di 15-30 giorni, durante iquali l’Ehrlichia si moltiplica all’interno di alcune cellule delsangue, del fegato, della milza e dei linfonodi, causando unaprogressiva anemia, che peggiora man mano che la malattia

evolve verso la cronicità.La fase cronica può alcune volte e periodicamente riacutiz-

zarsi con un grave decadimento dello stato di salute dell’ani-male ammalato.Per quanto riguarda la forma subclinica, come nel caso del

tuo Pastore Franz, il cane può non presentare nessun sin-tomo clinico della malattia e questa forma può permanere per

tantissimi anni. Da questa fase subclinica si può passare alla guari-gione del cane se il sistema immunitario riesce a difenderlo in modoadeguato, altrimenti si può instaurare uno stato di cronicità dellamalattia, con il cane che può diventare un portatore sano della ma-lattia.In questa forma subclinica, basta una situazione di stress, una dimi-nuzione delle difese immunitarie del cane oppure l’instaurarsi diun’altra malattia concomitante ( spesso la Leishmaniosi) per fare inmodo che si scateni nel cane una forma aggressiva della malattia.I sintomi clinici, che più di frequente presenta il cane, variano a se-conda della forma clinica della malattia, ma in generale possono es-sere: febbre che supera i 40° C, inappetenza, depressione, anemia,difficoltà respiratoria, rinite, congiuntivite, aumento di volume deilinfonodi, zoppie e segni neurologici.In assenza di un trattamento terapeutico, man mano che la malattiaevolve, si possono presentare dei fenomeni emorragici con perditadi sangue dal naso, presenza di sangue nelle urine o nelle feci edemorragie sulle mucose e sulla pelle, visibili maggiormante in cor-rispondenza dell’addome e delle parti prive di pelo.Altri sintomi che possiamo riscontrare con minore frequenza sono

Ho un Pastore Tedesco di 6 anni che si chiama Franz. Du-rante un controllo annuale del sangue abbiamo scopertoche dalla puntura di una zecca si è preso l’ehrlichiosi. MaFranz, sta bene, non ha nessun segno di malattia; è possibileche possa rimanere per tutta la vita così ?

Grazie, Claudio F.

L’Herlichiosi è una malattia parassitaria del cane tra-smessa da zecche. L’agente che ne è la causa (alle no-stre latitudini) è un microrganismo che appartiene alla

famiglia delle Rickettsiaceae (Ehrlichia canis) che si localizzaprevalentemente in alcune cellule circolanti del sangue e nelle cel-lule di alcuni organi come milza, fegato e linfonodi. Una volta attac-catosi alla membrana cellulare il parassita, a causa degli effetti tossicie degenerativi, può portare alla morte delle cellule colpite causandoserie lesioni vascolari. Queste lesioni ai piccoli vasi sanguigni fannosi che le piastrine aderiscano sulle cellule infette e danneggiate, fa-cendone diminuire notevolmente il numero di quelle che riman-gono nel circolo sanguigno. Ciò impedisce all’organismo dibloccare le micro emorragie che si possono presentare sulla pelle,sulle mucose o in altri distretti dell’organismo.Il serbatoio naturale della malattia è costituito prevalentemente dauna zecca, Rhipicephalus sanguineus, che si è infettata dopo avereffettuato un pasto di sangue su un cane ammalato di una formaacuta o di una forma cronica della malattia. Una volta che la zeccasi è infettata, diventa portatrice della malattia e può trasmet-terla per un periodo di molti mesi. Questo spiega perché se lazecca si infetta nel periodo finale dell’ estate e riesce a sopravvivereall’inverno, può trasmettere la malattia durante la primavera del-l’anno successivo.Inoltre, sappiamo che una zecca, può sopravvivere senza ali-mentarsi fino ad un anno e mezzo. Questo spiega il perchédella presenza della malattia e di tante zecche in moltissime areecittadine.Una volta che la zecca infetta, effettua il pasto di sangue su di uncane sano, lo infetta con E.Canis, e la malattia può avere un’evolu-

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CANI, GATTI&

ASSOCIATI

Proteggerlo dalle zecche per proteggerlo dall’ehrlichiosi

Potete inviare delle domande al Dott. Giuseppe Larosascrivendo a: [email protected]

Dott. Giuseppe Larosa

Medico Veterinario

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una adeguata prevenzione con adatti prodotti antiparassi-tari, per il controllo delle zecche, sia nell’ambiente nel quale vive ilcane, sia sul cane, per evitare che possa venire parassitato durantele sue passeggiate giornaliere. I prodotti antiparassitari, presenti in commercio, sono tanti e in varieformulazioni. Polveri, spry, collari, prodotti “spot on” in pipette, pro-

dotti iniettabili ed altro ancora. E molto importante che la zeccarimanga attaccata il meno possibile sulla cute dell’animale oche muoia il prima possibile, poiché si è visto che, per potertrasmettere la malattia, sia necessario che la zecca debba ri-manere attaccata alla cute a “pasteggiare” per almeno 48 ore.

Maggiore è il tempo che la zecca rimane attaccata a fare ilpasto di sangue sul cane, maggiori sono i rischi di trasmis-

sione della malattia sia al cane che all’uomo.L’Erlichiosi è una zoonosi (malattia trasmissibiledall’animale all’uomo), per questo motivo è ancora

più importante prevenire l’infestazione sui nostrianimali per riuscire a prevenire il contagio agli uo-

mini. È quindi fondamentale iniziare la prevenzione neiconfronti delle zecche già all’arrivo del primo caldo.•

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Proteggerlo dallezecche per

proteggerlodall’ehrlichiosi

edema della cornea (opacamento), difficoltà a camminare che puòarrivare addirittura a delle paresi su uno o più arti, a causa di piccoleemorragie del Sistema Nervoso Centrale o periferico. A complicareancora di più le cose si può instaurare uno stato di immunodepres-sione, causato da una seria compromissione del sistema immunita-rio. Vista la gravità della malattia, e non essendo presenteattualmente alcuna possibilità vaccinale è molto importante fare

Dott. G

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dia, un grosso e nerboruto bobtail di nome Mosè, aspettando

il momento propizio per scendere e fare razzie.

All'inizio è solo la fame a spingerlo a Mckenzie, ma in seguito

Lupo Alberto, più che per sfamarsi, va alla fattoria

per vedere Marta, la gallina che ha per fidan-

zata. Allora, quasi ne fosse un segno, la collina su cui vive

Lupo Alberto, si abbassa tanto da non essere più tale e

scendere al livello della fattoria; l'ira del bobtail sbollisce un

po’ e tutto il fumetto prende altre direzioni, come quella della

satira politica. Così, ad esempio, a volte si contrappongono Al-

berto, il lupo, ed Enrico, la talpa, dei quali il primo rappresenta il

classico giovane idealista, un po' anarchico e ribelle, mentre

l'altro rappresenta lo stereotipo dell'italiano medio o del plu-

tocrate intento a manipolare il potere a suo vantaggio (a

volte Enrico è stato disegnato con le fattezze di Sil-

vio Berlusconi).

Col passare del tempo, il fumetto è cresciuto, andando a

toccare molti temi: l'utilizzo del telefono cellulare, i talk show,

l'immigrazione, la frustrazione della vita di coppia, la morte, e

molti altri ancora. Questi e molti altri argomenti, leggeri o

seri che siano, hanno trovato spazio sulle strisce di

Lupo Alberto.•

Lupo Alberto nasce dalla matita di Silver,

al secolo Guido Silvestri. Dopo la sua prima com-

parsa sul Corriere dei Ragazzi nel '74 e su altre pubbli-

cazioni dell'Editoriale Corvo, Lupo Alberto ha cominciato ad

essere pubblicato come albo mensile dal maggio 1985. Da al-

lora non ha perso un colpo: alla veneranda età di 40 anni,

ha raggiunto il numero di 1038 strisce, 4453 tavole, 392

storie, senza con ciò perdere di qualità (fino al 21 Set-

tembre, il Museo Luzzati di Genova, celebra con

una mostra il quarantesimo compleanno di Lupo

Alberto).

Questo lupastro azzurro perennemente affamato, sin

dalle prime strisce, vive s'una collinetta boscosa

presso l'orwelliana fattoria Mckenzie, popolata di

soli animali, donde spia le mosse del cane da guar-

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COMICSdi

Matteo Pettinelli

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Renne con le corna fosforescenti

Helsinki (Finlandia), - La tradizione natalizia vuole che Ru-dolph la renna abbia il naso rosso e luminoso, per indi-care la via da seguire alla slitta di Babbo Natale. Il dono

della luminescenza ora è stato dato anche ad alcuni suoi similiin Finlandia, dove le autorità hanno dipinto le corna di 20 rennecon diversi strati di vernice fluorescente, per renderle visibiliagli automobilisti. Sono infatti migliaia in Finlandia gli incidentimortali provocati da collisioni fra le auto e le renne. Anne Ollila,dell'Associazione finlandese degli allevatori di renne, ha spiegatoche la pittura delle corna è stata adottata in via sperimentale percapire le reazioni degli animali e se le vernici sono in grado diresistere al clima artico. Se l'esperimento avrà successo, le rennecon le corna fluorescenti saranno lasciate circolare liberamentein Lapponia, regione nel nord della Finlandia dove vengono al-levati circa 200mila esemplari di questi animali. I riflettori e i na-stri catarifrangenti precedentemente usati, ha detto Ollila, sisono rivelati insufficienti a proteggere le renne perché gli ani-mali se li strappano di dosso. Altrettanto inefficaci sono i cartellistradali che avvertono della loro possibile presenza, poiché ven-gono rubati dai turisti che li portano a casa come souvenir.

Miroslav Mandic: l’uomo magnete che at-trae a sè i metalli

V i presentiamo Miroslav Mandic, 67 anni, di Belgrado: ha laparticolarità di attrarre a se i metalli. Si, avete capito bene,si tratta di un vero e proprio magnete umano, che sta fa-

cendo impazzire i medici e gli scienziati di tutto il mondo. Mo-netine, forchette, tutto ciò che è di metallo viene irresistibilmenteattrattao da Miroslav, il quale sostiene che l’origine di questo fe-nomeno sia da ricercare nella sua infanzia: “Tutto è cominciatoquando ero bambino e cercavo di pagare il giornale dal cartolaioe le monete non volevano saperne di staccarsi dalla mia mano”.Miroslav riesce ad attrarre a se i metalli, ma non sa il perchè. Enessuno è ancora riuscito a spiegare questo fenomeno.Miroslav ammette che nel corso del tempo, la sua attrazioneverso i metalli è andata crescendo, anche se ormai ha imparato aconviverci. L’unica cosa che gli crea problemi sono i curiosi chegli si avvicinano con monetine, chiavi o cellulari per controllareche le voci sull’uomo magnetico siano vere.Però Miroslav, l’uomo magnete, un problema ce l’ha: “Eppurequalcosa che mi crea problemi c’è. Mia moglie si arrabbia tantis-simo con me, perché ogni volta che passo vicino al televisore oalla radio, cambio canale o stazione”. •

CURIOSITÀDAL MONDO

di Daria Moroni

Renne con le corna fosforescenti

L’uomo magnete

13

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EUROPAI seggi sono ripartiti secondo il principio di «proporzionalità

decrescente», in base al quale i paesi con una maggiore

consistenza demografica dispongono di più seggi rispetto

ai paesi meno popolosi, ma questi ultimi hanno più seggi

di quanti sarebbero previsti applicando strettamente il

principio di proporzionalità. Il Parlamento europeo è

l’unica istituzione dell’Unione europea eletta diretta-

mente dai cittadini. Ha un ruolo chiave nell’elezione

del presidente della Commissione europea e condi-

vide con il Consiglio i poteri relativi al budget europeo

e alla legislazione.

COMUNISempre il prossimo 25 maggio (con eventuale ballottaggio l’8 giu-

gno) si svolgeranno le elezioni in 4.102 comuni italiani alcuni (244)

hanno più di 15 mila abitanti, altri (3.858) ne hanno meno. Poi, ci

sono 26 comuni capoluogo: Firenze, Biella, Verbania, Vercelli, Ber-

gamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio nel-

l’Emilia, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Pescara,

Teramo, Potenza, Campobasso, Bari, Foggia, Caltanissetta, Tortolì.

REGIONIIl 25 maggio infine si voterà per eleggere presidente della Regione

e Consiglio regionale in Piemonte e in Abruzzo.

TESI A FAVORE DELL'EURO (tratta dall'Espresso)

All’epoca della crisi greca circolarono dei piani B, da realizzare nel

caso l’euro saltasse o alcuni Paesi ne uscissero. Ora la situazione ap-

pare più stabile. Ma che succederebbe nel caso di implosione della

moneta unica? Le ipotesi sono infinite e gli effetti, a detta degli eco-

nomisti, imprevedibili. Soprattutto per la forte integrazione delle

economie.

CODE AGLI SPORTELLISi presume che l’annuncio venga fatto all’ultimo momento, prima

del weekend, ma subito al lunedì i risparmiatori darebbero l’assalto

alle banche per capire che succede e proteggere i loro risparmi.

TUTTO VALE MENOSi calcola nel caso della lira una possibile svalutazione tra il 30 e il

50 per cento o anche oltre. L’adeguamento è graduale, ma piuttosto

rapido. Qualora solo l’Italia e altri Paesi minori uscissero dall’euro il

14

IL PUNTOdi

Tiziano Moroni

Il prossimo 25 maggio: oltre 51milioni di italiani sarannochiamati a eleggere i 73 membrispettanti all’Italia del nuovo

Parlamento Europeo. Nello stesso giorno,17.639.518 milioni di italiani saranno chiamati arinnovare 4.102 comuni (l’eventuale turno diballottaggio è l’8 giugno) e si voterà anche pereleggere Presidente e Consiglio in due Regioni,Abruzzo e Piemonte.

Prepariamociall'election day

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Page 17: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

rischio potrebbe essere che, a fronte di salari in lire, le rate del

mutuo stipulato per acquistare la casa o le obbligazioni legate ai

mercati internazionali restino in euro pena perdite clamorose da

parte del sistema. Schizzerebbero i rendimenti dei titoli di Stato che

però verrebbero ampiamente svalutati, tipo anni Settanta. Il debito

pubblico ne risentirebbe.

PREZZI BOOML’aumento dell’inflazione viene dato per scontato, anche se è diffi-

cile fare i conti oggi in una situazione in cui il rischio principale è

la deflazione. Tutte le importazioni, dall’energia alle materie prime,

subirebbero un forte aggravio di costi.

EXPORT OKAl contrario ne potrebbe trarre vantaggio l’industria italiana che

vende all’estero perchè i suoi prodotti diventerebbero meno cari

rispetto alla concorrenza.

FALLIMENTIBanche, imprese e al limite famiglie che si sono indebitate all’estero

o con titoli soggetti al diritto internazionale potrebbero subire dalla

svalutazione una vera e propria débâcle. Con il rischio di chiusure,

fallimenti e disoccupazione.

IPOTESI CONTRO L'EURO (tratta dalle tesi dell'imprenditore Ernesto Preatoni)

Ernesto Preatoni,inventore al momento poco fortunato di Sharm

El Sheikh e ora preso dal fuoco sacro anti-euro, sostiene «I giornalisti

hanno in larga parte un pregiudizio pro-euro; ma io ho 4 certezze.

Primo, tra trent’anni nessuno avrà più dubbi sul fatto che l’euro sia

stato un errore. Secondo, un’uscita ben programmata ci consenti-

rebbe di svalutare un debito pubblico ormai insostenibile e di far

ripartire il mercato interno attraverso un’inflazione programmata.

Terzo, l’inflazione stessa, come dimostrano i casi di Giappone e Usa,

non è uno spauracchio.

Quarto, proprio con la moneta unica si rischia invece il baratro di

un’inflazione incontrollata».

Preatoni ha avviato un club di discussione “Un’Europa diversa” e

al primo dibattito, assieme a Heisbourg, erano presenti Paolo Savona

e Giuliano Urbani.

EXPORT OKInfine, dall’uscita dall’euro potrebbe trarne vantaggio l’industria

italiana che vende all’estero, perché i suoi prodotti diventerebbero

meno cari rispetto alla concorrenza.

CONCLUSIONELe prossime del 25 maggio saranno le prime elezioni europee che

vedranno i cittadini schierarsi in virtù dei propri convincimenti pro

o contro la UE. Abbiamo un mese di tempo per schiarirci le idee e

decidere come votare.•

i15

IL PUNTOPrepariamoci all'election day

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Page 18: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

South Beach è indubbiamente una delle icone più note

che identificano Miami.

Dopo l’uragano Andrew del 1992, le casette dei guardia-

costa sono stata ricostruite con l’aiuto di architetti e crea-

tivi che ne hanno fatto una caratteristica colorata e vivace

del territorio. Nel distretto Art Decò c’è la più alta con-

centrazione di edifici stile anni ‘20 parigini, che fanno

di South Beach una riviera a metà tra

St. Tropez e l’atmosfera del Grande Gatsby.

A vederla oggi è incredibile pensare che un tempo fosse

solo una palude di mangrovie infestata da zanzare. Oggi Miami

ospita il porto da cui salpano le navi da crociera più grandi del

mondo, hotel di lusso e negozi che vendono le più grandi griffe

della moda. Tra le vie dello shopping non è difficile imbattersi in

ristoranti di ottimo livello non solo italiani, ex magazzini conver-

Grazie alla sua ispanicità si avverte, a Miami, un fortissimo

“aroma cubano” che la rende avamposto caraibico in

Florida e cosiddetto “tropico della bella vita”.

Miami è suddivisa in due grandi sezioni: South Beach con i suoi

quartieri Decò e la spiaggia e l’oceano da una parte, e North

Beach con i suoi grattacieli e palme da cocco.

16

SÌ...VIAGGIARE

MiamiMulticulturale, vintage e moderna allo stesso tempo, un tutt’uno tragrattacieli e mare, tra modernecostruzioni e negozi d’epoca, relax in spiaggia e frenesia notturna... tutto questo è Miami ed è per questocosì amata ed è la città americana più visitata dagli italiani.

BUONO

SCONTO

€ 200SU UN VIAGGIO

BEST TOURS

E KUONI

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Page 19: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

(naturalmente ristrutturati e ipermoderni).

Tra scenari cinematografici, passerelle di legno, edifici art

Decò e pavimenti in plexiglass illuminati di ogni colore,

una passeggiata a Miami è oggi una passeggiata per una

città dove il tempo della dolce vita sembra non essersi

mai fermato. •

titi in showroom e strade decorate da graffiti che sono vere e

proprie opere d’arte. Anche le gallerie d’arte non mancano e ogni

secondo sabato del mese, oltre 100 di esse, ospitano notti bianche

alla scoperta delle tendenze del momento e della creatività.

Non si può non menzionare Ocean Drive, una passerella pedo-

nale ricca di hotel di lusso, Caffè open air, pattinatrici e turisti

sdraiati al sole.

Per chi invece ama la tranquillità c’è Miami Beach con i suoi hotel

resi leggendari negli anni ‘60 come l’Eden Roc e il Fountainbleu

17

Miami

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Per un festoso aperitivo, una cena elegante o una pizza tra amici,

scegliere Parco Massimi significa scegliere il meglio!

A Pasqua e Pasquetta niente traffico e nessuna coda, solo tanto spa-

zio verde e ottima cucina!

Per info sui menù, prezzi e prenotazioni •

Via della Balduina 300 – tel. 06.35.40.47.78

www.parcomassimi.it - [email protected]

Nonna Betta, un'esperienza da provare

Quando Mark Elliott Zuckerberg entrò con la sua

fresca mogliettina nei locali di Nonna Betta, il per-

sonale di servizio ebbe difficoltà a riconoscere in quel

giovane cliente il fondatore di Facebook. Ma, passati pochi secondi,

si scatenò la lieta novella: il miliardario statunitense far tanti risto-

ranti romani aveva scelto quello di via del Portico d'Ottavia 16. Que-

sta notizia io l'ho appresa recentemente “smanettando” su Internet,

poiché Umberto, il titolare con il quale mi sento costantemente,

non me l'aveva neppure accennata, in quanto lui i suoi agno-

lotti alla spigola col ripeno di carciofi, piuttosto che i

tagliolini cicoria e bottarga li prepara per tutta la sua

clientela. Poi, se li apprezza Marco Rossi o Mark Zuckerberg

la sua soddisfazione è la stessa. Probabilmente, a quest'ultimo,

che è di origini ebraiche, è sembrato normale andare a man-

giare in un ristorante Kosher e, fra i tanti, ha scelto Nonna

Betta, perché la qualità del suo Carciofo alla Giudia ha vali-

cato i confini dell'Atlantico. Comunque, amici lettori, sap-

piate che una “capatina” in questo grazioso ristorante al

Portico d'Ottavia è d'obbligo, specie quando avete degli ospiti;

infatti, tutti restano affascinati dai piatti di Nonna Betta, dalla

sua posizione nel cuore del Ghetto e dalla qualità di tutto il

personale.Vini della casa eccellenti, prezzi anticrisi.•

Via del Portico d’Ottavia, 16

Tel. 06 68 80 62 63 – www.nonnabetta.it

18

GLIARISTORANTI

Il Balduinoconsiglia

Il Festo AvienoParco MassimiNonna Betta

Il Festo Avieno, l'eccellenza a due passi da casa

Amico lettore, lo dico con dolcezza: se abiti alla Balduina e

ancora non hai mai varcato la soglia del fatidico civico

52 di via Fiesto Avieno, allora sappi che è arrivato il

momento di farlo per assaggiare un'insalata di mare così fre-

sca che sembra te l'abbia preparata Nettuno; per scoprire il sapore

delle orecchiette alla pescatora o l'incantevole novità del ri-

sotto provola e radicchio. Telefona, prenota! Perché i gamberoni

e la spigola sono già pronti per te. Perchè il tortino di verdure è

un'esperieza irrinunciabile e i dolci di Giancarlo sono un

involontario attentato al tuo equilibrio ponderale. Anzi, no.

Non credere alla mie parole. Non sono attendibile: io “sto a

rota” del Ristorante Festo Avieno; dunque, fidati solo delle tue

sensazioni. Vai, scopri la luminosità e la pulizia degli interni. Rivolgiti

ai gentilissimi camerieri e, al limite, fai solo un paio di assaggini, ma-

gari a pranzo... Così, scoprirai l'acqua calda; cioè che qui si lavorano

soltanto materie prime eccelenti, che tutto è cucinato a vista, con

incredibile professionalità e tanta passione. Insomma, la mia co-

scienza è a posto; ogni volta che consiglio ai miei amici o ai lettori

della rivista questo ristorante, so di fare il piacere di regalare loro

un grande piacere: quello di mangiar bene, in un rapporto

qualità-prezzo molto apprezzabile.•

Via Festo Avieno, 52 – 06/35420478 - 347/6583717

Parco Massimi: apre la stagione con nuovi imperdibili appuntamenti e un menù tutto rinnovato.

La natura si risveglia e gli ambienti del Massimi si scoprono.

Il giardino dei limoni alterna i frutti maturi ai nuovi fiori e

in tutta la struttura si respirano i profumi della primavera.

Da non perdere: il brunch domenicale e il nuovo appuntamento

con l'aperitivo, che per i più giovani è servito nel parco su comodi

cuscini o sulle invitanti sdraio o nel suggestivo ArcheoBar con vista

sull’area archeologica.

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Spesso rimprovero mia madre di non saper rinnovare isuoi menù … e cosa accade? Una sera ci stupisceproponendoci dei rotolini di pollo dal sapore fresco egustoso serviti su un letto di insalatina condita conaceto di mele ed un buon olio evo. Non riuscivamo adevitare il bis, il tris, ecc.Ho quindi “rubato” la sua ricetta e ve la propongo

pensando che la primavera è già arrivata e che sarebbeperfetta per le cene in terrazza, per una festa, unpicnic.

Ingredienti:Sale q.b. - Olio e.v.o. - Senape q. b.

Petto di Pollo 8 fette da 100 gr ciascunaCetriolini in agodolce e peprone in agrodolce

Prosciutto crudo 8 fette

Preparazione: Iniziamo ad avvolgere singolarmente le fette di petto di pollocon carta forno e battendole con il batticarne per assottigliarle.Prendete una fetta di pollo, spalmatela di senape e farcitela concetriolino e peperone; poi arrotolate la fetta su sé stessa e rive-stirla con la fetta di prosciutto crudo.Procedete allo stesso modo con tutte le altre fette di pollo.Disporre tutti gli involtini in una pirofila, in cui saranno moltovicini, per evitare che si aprano in cottura e cuocere in fornoper 20 minuti a 180°. A metà cottura girarli.Quando saranno cotti lasciateli riposare e tagliateli a rondelle

presentando i rotolini serviti su un letto di insalata, nel mio casoho scelto il radicchio. •

Roberta Vannozzi - Robbi cooks4youPer info: [email protected]

19

L’ANTICHEF

di Robbicooks4you

Rotolini di pollo

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Page 22: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Oggi incontriamo la Prof.ssa Giovanna Pini. Docente di “Teatro

di Animazione” presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione

dell’Università di Roma Tre, si occupa fin dagli anni 80 di teatro mi-

rante alla prevenzione del fenomeno bullismo. Fenomeno di cui,

in tutto questo tempo, ha parlato

e sta continuando a parlare attra-

verso ogni mezzo di comunica-

zione possibile. Pubblicazione di

libri, partecipazioni televisive e

radiofoniche, ma soprattutto l’or-

ganizzazione di uno spettacolo

teatrale giunto quest’anno alla

sua terza edizione nella presti-

giosa sede del Teatro Olimpico e

alla decima edizione se si consi-

derano precedenti sedi teatrali.

Buongiorno Giovanna, perché scegliere un palcoscenico

teatrale per parlare di bullismo?

Perché l’attività teatrale aiuta a migliorare se stessi e a crescere. Nes-

suno, meglio dei ragazzi stessi, può parlare dei disagi, dei problemi

e dei pensieri negativi che li assalgono e li rendono fragili. Il teatro

è la chiave vincente per spingerli a farlo. E non solo salendo sul

palco, ma anche stando dietro le quinte. Così facendo, anche i più

timidi, riescono a costruire o a ritrovare la propria autostima, quella

che i bulli cercano di intaccare che e a volte purtroppo arrivano a

distruggere.

Ben 250 ragazzi dell’Istituto Paritario G. G. Visconti del quartiere di

Prati di Roma si sono divisi in diversi laboratori per dare vita a “Bulli

senza gloria” in scena al Teatro Olimpico il 27 aprile prossimo.

In che modo si concretizza il bullismo?

Il bullismo può manifestarsi in qualunque ambito anche se il luogo

privilegiato da parte dei bulli è l’ambito scolastico. A seconda del

livello scolastico assume connotazioni diverse. Alle elementari si

esplicita con scontri ed azioni di natura fisica. Al liceo, è invece

l’aspetto psicologico che prende il sopravvento. E ciò avviene sem-

pre più facilmente tramite i social network di cui i liceali si nutrono

minuto per minuto. In tal caso si parla di cyberbullismo, sottile e

distruttivo.

Quindi nessuna fascia di età è esente dal bullismo, ma

quella adolescenziale risulta la più colpita?

Esatto. Il fenomeno si riscontra a partire dai 10-11 anni, ma il picco

è tra i 14-16 anni. Da studi recenti risulta che almeno il 33% dei gio-

vani di quest’ultima fascia d’età è vittima di azioni di bullismo.

A teatro per parlare di bullismo.

20

SPECIALE

a cura di Elisa

Santurri

Spettacolo imperdibile il 27 aprile al Teatro Olimpico realizzato interamente dai ragazzi dell’Istituto Paritario G. G. Visconti

“Bulli senza gloria”

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Page 23: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

In che modo la famiglia può riuscire a capire se il proprio

figlio è vittima del bullismo?

Il primo campanello d’allarme è un cambiamento repentino del-

l’umore e del comportamento a cui si possono aggiungere silenzi

prolungati, non giustificati da motivi specifici o atteggiamenti eva-

sivi. Allo stesso modo non è da sottovalutare l’insonnia nonché la

svogliatezza nel non voler frequentare la scuola.

Quando si parla concretamente di azione di bullismo?

Quando le vessazioni, fisiche e/o psicologiche sono ripetute sfo-

ciando in accanimento. Quando tra il bullo e la vittima c’è una netta

disparità di personalità o di età. Il primo se la prende sempre con

i timidi e con chi non è abbastanza forte da poter reagire.

Ogni anno lo spettacolo è realizzato con l’idea di dedi-

carlo a qualcuno in particolare.

Lo spettacolo viene ogni anno dedicato alla prima vittima di bulli-

smo italiana, Francesco Scerbo, un quattordicenne ucciso per mano

di un bullo. Lo scorso anno è stato premiato Emanuele Riccelli che

ha avuto il coraggio di denunciare i suoi aggressori. Quest’anno

“Bulli senza gloria” premierà Alessia Caiazzo, la quale, dopo es-

sere stata vittima della droga fino al punto di arrivare a perdere gli

arti inferiori, oggi è impegnata attivamente in attività per prevenire

e debellare la droga. •

21

SPECIALE

“Bulli senza gloria”Serata su invito.

Per info spettacolo:Dott.ssa Marika Di Cecco

cell. [email protected]

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Page 24: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Le Terme di Diocleziano, di straordinaria estensione (all'incirca 14 ettari, cioè due volte la

superficie delle Terme di Caracalla), furono erette, secondo quanto si deduce dai dati epigra-

fici, su volontà dell'imperatore Massimiano, Augustus dell'Impero romano d'Occidente, nel

298 e aperte tra il 305 e il 306. Per far spazio alla gigantesca costruzione furono demoliti numerosi

edifici, alcuni dei quali sono stati rinvenuti in piazza della Repubblica durante i lavori per la fermata

della Metropolitana. Nonostante i saccheggi dei barbari, le terme rimasero almeno in parte fruibili

sino al 537, allorché i Goti di Vitige tagliarono gli acquedotti. Così come gran parte delle costruzioni

22

ServiziEsame computerizzato del passo in fase statica e dinamica

Esame della

postura

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Le Terme di Diocleziano

di Matteo Pettinelli

AROMADI ROMA

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Page 25: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

lasciate dai Romani, anche le Terme di Diocleziano furono

sventrate e usate come cava per il recupero di materiale edile

pregiato, mentre le aule interne furono adibite persino a

stalle. Ciò nondimeno, le rovine conservarono un'imponenza

tale da richiamare ed ispirare gli artisti dal Rinascimento in poi:

il Palladio, ad esempio, le disegnò interamente. Nel 1560 il tepi-

darium fu trasformato in chiesa: difatti già c'era, a ridosso delle

mura antiche, una cappella dedicata agli Angeli e custodita da un

monaco. Allora i Certosini sollecitavano il Papa per avere un

nuovo convento; così Pio IV incaricò Michelangelo di trasformare

detta cappella in basilica e di progettare il convento dei Certosini.

Nacque così Santa Maria degli Angeli e dei Martiri: la dedica ai

martiri è stata aggiunta perché secondo la tradizione agiografica

le terme sarebbero state costruite da cristiani resi schiavi da Dio-

cleziano, l'imperatore artefice dell'ultima grande persecuzione

del 303.

La chiesa fu poi ulteriormente modificata dal Vanvitelli, che nel

1749 ne ruotò di 90° l'orientamento aprendo l'ingresso sul cali-

darium.

Con l'Unità d'Italia il convento fu chiuso ed espropriato, diven-

tando nel 1889 la prima sede del Museo Nazionale di antichità

romane. Nonostante l'intensa urbanizzazione di quest'area, la

grande piazza d'ingresso (l'esedra) fu conservata, così che facesse

da quinta scenografica alla nuova via Nazionale. La piazza fu

quindi denominata piazza dell'Esedra, nome ancora in voga ben-

ché dopo la guerra e la proclamazione della Repubblica, sia av-

venuto il cambio in piazza della Repubblica.

Si segnala, tra l'altro, che la mostra di Rodin (Parigi 1840 – Meu-

don 1917) allestita nelle Grandi Aule delle Terme, sarà visitabile

fino al giorno 24 maggio.

È forse la mostra più esaustiva che sia stata mai dedicata

allo scultore. Non dimenticate però di visitare oltre

alla mostra, anche le altre sezioni espositive del

Museo. •

23

Le Terme di Diocleziano

Dott.ssa Carlotta FedeleVia Romeo Rodriguez Pereira, 116 Roma

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Attualmente la più seguita negli Stati Uniti da atleti pro-fessionisti e da famosi personaggi dello spettacolo, è ilnuovo percorso alimentare per:• Perdere peso definitivamente• Potenziare la massa magra

ovvero la massa muscolare• Prevenire le malattie• Raggiungere la massima performance fisica• Migliorare l’efficienza mentale• Contrastare l’invecchiamentoLa Dieta Zona stronca brutalmente il mito dei carboi-drati, delle diete dissociate, di quelle iperproteiche, delconteggio dei punti e delle calorie.Il cibo contiene proteine, carboidrati e grassi e ognivolta che ingeriamo questi macronutrienti, provo-chiamo nel nostro organismo complesse risposte or-monali, che possono determinare l’accumulo di grasso.Rispettando precise proporzioni tra proteine, carboi-drati e grassi si possono innescare corrette risposte or-monali che potenziano le capacità dell’organismo, conil vantaggio non marginale di stimolare la sintesi pro-teica ossia la crescita della muscolatura e di ridurre lamassa grassa.Un’alimentazione corretta e equilibrata ci permetteràdi raggiungere quello stato di benessere psicofisico cheBarry Sears chiama “La Zona”.La Zona non è un fatto mistico ma una condizione realeraggiungibile da chiunque e mantenibile nel tempo. Èlo stato metabolico in cui l’or-ganismo lavora al suo mas-simo picco di efficienza, è unregime alimentare completoche permette di raggiungere irisultati voluti senza ricorrerea reali privazioni.

La Dieta Zona

Analisi della massa magra e grassagratuita a tutti i lettorifino al 30 aprile 2014

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Page 26: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

formazione di aderenze irido-lenticolari, dette sinechie. La vitreite

è il segno più costante di uveite intermedia; si può dire che ne è

il segno principale

L’umor vitreo può diventare torbido a tal punto da rendere diffi-

coltoso l’esame del fondo oculare e le opacità possono arrivare a

compromettere l’acuità visiva del paziente. Le cellule e l’essu-

dazione del vitreo hanno la tendenza a migrare verso la pe-

riferia retinica inferiore L’edema maculare cistoide è la

complicanza più grave di questa infiammazione intraocu-

lare in quanto rappresenta la causa principale di perdita vi-

siva e può manifestarsi all’esordio o nel corso del follow-up.

Oltre l’edema maculare cistoide, che si riscontra nel 30%

circa dei casi, le complicanze più comuni dell’uveite in-

termedia sono la cataratta (42%), seguita in ordine decre-

scente di frequenza dal glaucoma secondario, distacco di

retina, retino schisi, emorragie vitreali, neovascolarizzazione

retinica e del nervo ottico. Nonostante l’alta incidenza di compli-

canze la prognosi è generalmente favorevole: l’80% dei pazienti

conserva un’acuità visiva uguale o superiore a 5/10 dopo 10 anni

dalla diagnosi .

Come si accorge il paziente di questa patologia?

La diagnosi di uveite intermedia è essenzialmente clinica. Gene-

ralmente il paziente riferisce la comparsa di annebbiamento visivo

con presenza di corpi mobili del vitreo di entità variabile a se-

conda della gravità del quadro clinico. In presenza di edema ma-

culare cistoide si rileverà all’esame obiettivo un decremento

dell’acuità visiva, soprattutto nella visione per vicino, con la pre-

senza di immagini deformate ( metamorfopsie.) . Anche le opacità

vitreali e la cataratta possono essere responsabili di un disturbo

variabile del visus

Esistono analisi od esami specifici per la diagnosi?

Non esistono tests di laboratorio utili per l’inquadramento ezio-

logico dell’uveite intermedia, la maggior arte delle quali rimane

idiopatica. Gli esami strumentali ed ematologici verranno richiesti

Quali terapie oggi sono utilizzate?

La terapia dell’uveite intermedia prevede l’utilizzo di steroidi per

via peribulbare o sistemica, a seconda del prevalente interessa-

mento mono o bilaterale.

Talvolta vengono utilizzati farmaci immunosoppressori e quando

le opacità vitreali sono la causa se non unica, ma almeno preva-

lente, di una cospicua riduzione dell’acuità visiva si decide di in-

tervenire chirurgicamente con una vitrectomia. •

Dott. F

ederico

Ferr

oni

L’uveite intermedia, secondo una classificazione topo-

grafica, è definibile come un’infiammazione intraocu-

lare coinvolgente soprattutto il vitreo anteriore, la parsa

plana e la periferia retinica in corrispondenza della base vitreale.

È più comune nei bambini e nei giovani adulti. Viene anche defi-

nita ciclite cronica, uveite periferica o pars planite.

È caratterizzata dalla spiccata cronicità, dal decorso subdolo ed

insidioso fino alla comparsa delle complicanze. Anche se la mag-

gior parte delle uveiti intermedie sono idiopatiche , una associa-

zione tra alcune malattie sistemiche come la sclerosi multipla e la

sarcoidosi è stata riportata e quindi è stato considerato il ruolo

determinante dell’autoimmunità nella patogenesi di questa infiam-

mazione. Sono stati descritti dei casi sporadici a trasmissione fa-

miliare associati anche alla sclerosi multipla. Non sembra esserci

una predilezione di sesso o razza.

L’uveite intermedia rappresenta il 20% dei casi di uveite del bam-

bino; nell’adulto l’esordio è in genere fra la 2° e la 4° decade di

vita. È una forma clinica prevalentemente bilaterale, in cui la se-

verità del quadro clinico può essere diversa fra i due occhi. I pa-

zienti possono essere asintomatici o più comunemente possono

lamentare sensazione di annebbiamento variabile con la presenza

nel campo visivo di “corpi mobili, mosche volanti o ragnatele”,

soprattutto in ambienti ben illuminati e osservando superficie

chiare. Sono assenti dolore, fotofobia e congestione oculare

.L’esordio è subacuto e l’andamento clinico è subdolo con esa-

cerbazioni cicliche e tendenza alla stabilizzazione dopo un certo

periodo di anni.Si può riscontrare una lieve infiammazione del

segmento anteriore, per un passaggio di cellule vitreali in camera

anteriore. L’iride non è mai congesta e non c’è la tendenza alla

24

A TU PER TUCON

L’OCULISTA

Parliamo di una infiammazione dell'occhio:l'uveite intermedia.

Intervista al Dott. Federico Ferroni

Dott. Federico FerroniOFTALMOLOGIA E CHIRURGIA OCULARE

Studio: via Cicerone, 28 - Sc. A-II p. RomaCell. 338/7611285

[email protected]

COLLOQUIO INFORMATIVO GRATUITO

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da zero per incamminarmi verso “orizzonti musicali” molto impe-gnativi e mai percorsi prima. Fu un momento di grande coraggiopremiato dall’apprezzamento di tanti Musicisti. Ricordo fra tutti leparole di stima del M° Ennio Morricone e del M° Carlo Savina che,durante la preparazione di una trasmissione televisiva di RAIduedal titolo “La Musica c’è” addirittura mi regalò la sua “bacchetta”prevedendo in me delle grandi attitudini alla direzione d’orchestra.Hai suonato e collaborato con grandi artisti: a chi sei più le-gato?A tutti gli amici con i quali ho potuto condividere una delle espe-rienze artistiche più importanti: il PERIGEO. Giovanni Tommaso,Franco D’Andrea, Tony Sidney e Claudio Fasoli. Una grande espres-

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INTERVISTAdi

Pino Acquafredda

Bruno, sul tuo sito ufficiale campeggia la frase “Musicadegna di Nota” e le note della tua musica attraversano,quasi tracciandone la colonna sonora, l’Italia appas-sionata di melodie e armonie.

Questo gioco di parole, in realtà, vuole sintetizzare il granderispetto che sento nei confronti della Musica e del Jazz inparticolare che mi ha dato tantissimo, offrendomi l’op-portunità di un cammino importante a fianco di grandiartisti, italiani e stranieri. Quel “degna di nota” vuole così

significare l’importanza ed il “valore” che ogni nota assumequando viene scritta in partitura dove, interagendo con

le altre e con i suoi colori espressivi, può dar vita ad unconcetto, un’emozione, un ricordo.Hai iniziato con il pianoforte, poi la batteria lacomposizione, la direzione di grandi orchestre.

Quale il periodo che ricordi con più emozione. Senza dubbio quando debuttai come direttore d’orchestra

a metà degli anni’80: è stato il momento incui diedi un “reset” alla mia vita artistica ricominciando, si può dire,

Bruno Biriaco, punta di diamante del jazz italiano

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sione di affiatamento umano e musicale che avrebbe scritto neglianni ’70 le più belle pagine di quel “rock-progressive” italiano cheancora oggi ci viene riconosciuto e ricordato con l’affetto e la stimadi molti “fans”.La tua esperienza in programmi televisivi di grande suc-cesso come Domenica in, Piacere Raiuno, Colorado, Seratad’onore, Novecento.Lavorare in Televisione per un Musicista vuol dire avere delle qualitàparticolari che alle volte prescindono dall’aspetto meramente mu-sicale. Una grande dose di pazienza unita ad una buona psicologiaed una buona capacità organizzativa aiutano a risolvere tanti pro-blemi spesso creati all’ultimo minuto. Un aneddoto riferito ai tanti programmi di cui sei stato pro-tagonista.

Nella prima edizione di “Domenica In”, condotta da Mara Veniernel 1993, avevo un piccolo gruppo in studio di 6 elementi. Adun certo punto, mezz’ora prima di andare in onda, si sentiimale il batterista!!! Lo sostituii io, mettendomi allo strumentoe suonando per tutto il programma. Non lo dimenticherò mai.Cosa ne pensi del momento che sta attraversando la

musica italiana tra i vari Sanremo e talent-show?Credo siano l’espressione di un momento di grave decadenza

che proprio per questo caratterizza un periodo particolar-mente problematico per la Musica. Privi di veri “progetti”,ci si preoccupa solo di “speculare” sugli artisti senza valo-rizzare una benché minima idea. C’è così un fiorire di me-

diocrità che viene “contrabbandata” come grande talentoe incapace di gestire un intero spettacolo “live” se non al

prezzo di una noia mortale. Come sai questa rivista è nata ed è la voce della Balduina.Tu abiti in un altro quartiere, seppur limitrofo, che riferi-menti hai con il nostro territorio? Da liceale, alla fine degli anni ’60 venivo alla Balduina per incontraregruppi di amici e ragazze con i quali ci si ritrovava la domenica nellaPiazza dove c’è la chiesa. Un illustre abitante della Balduina è statopoi uno dei più grandi pianisti di Jazz italiano: Franco D’Andrea. Oravive a Milano ma negli anni ’70 abitava a Via Attilio Friggeri. Quantevolte venivo a prenderlo per andare ad un concerto e ritornare acasa a notte fonda o nel primo mattino.Una curiosità : nella storia del jazz italiano un ruolo fonda-mentale lo ha avuto Massimo Urbani che abitava a MonteMario, solo poco più su del nostro territorio. Lo hai cono-sciuto? Massimo lo conobbi quando Giorgio Gaslini iniziò, per primo, il suocorso di Jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia nel 1972. Giàallora si faceva notare per le sue indubbie capacità musicali. Ci sa-rebbe comunque voluto del tempo per dargli la possibilità di “ma-turare” nella maniera giusta, riscoprendo grandi figure come quelladi Coltrane, Charlie Parker, alla quale si sarebbe legato, sul pianoespressivo, in maniera viscerale. So che hai in programma belle cose per il prossimo futuro,le puoi anticipare per i lettori del Balduino?A parte il lavoro in Televisione, a breve partirò con una produzionedi RAI Uno che andrà in onda la prossima estate, proseguo con unprogetto a cui tengo tantissimo: la “Galaxy Big Band”, con la qualesi stanno concludendo diversi concerti per le prossime manifesta-zioni estive in vari Comuni. Una nuova Era nel panorama jazzisticoitaliano, quella legata alle Big Band ed al fascino di una sonorità maicosì attuale e coinvolgente che nel tempo si è evoluta nel suo stilee linguaggio. •

27

INTERVISTA

Bruno Biriaco

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centemente un kayak è stato interamente costruito con

questa tecnologia, assemblando 28 sezioni tra loro. Il risul-

tato è ben evidente...

Ho terminato la costruzione di un kayak personalizzato,

interamente stampato in 3D. La lunghezza è pari a 5,08

metri e la realizzazione mi è costata circa 500 dollari. È

fatto di plastica ABS, viti, inserti in ottone e un po’ di si-

licone isolante. Questo è tutto. Galleggia. Posso utilizzarlo

per navigare. Per poter stampare le sezioni più grandi ho

dovuto modificare la mia stampante 3D fatta in casa, così

da realizzare le parti all’interno di una camera riscaldata

senza deformarle o romperle.

L’imbarcazione è realizzata interamente in materiale

termoplastico, con 28 sezioni diverse tenute insieme

da viti e rese impermeabili con del silicone. Il design è

ispirato a quello del kayak Siskiwit Bay di Bryan Hansel,

modificato però per poter essere diviso in più parti e

stampato. •

28

EVVIVAIL WEB

di AlessandroCapezzuoli

Stampanti 3D, una realtà.

Sono in vendita da parecchio tempo, ma in pochi hanno

realmente capito le potenzialità delle stampanti 3D:

l’unico limite nel loro utilizzo è imposto dalla fantasia. Re-

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L’arguto inventore di questo prezioso accessorio, prima di descriverne

il funzionamento, si dilunga su una riflessone di carattere filosofico:

“Chissà quante invenzioni utili come la mia restano chiuse nei cas-

setti!”.

Già, chissà quante…L’immagine è abbastanza esplicativa: il sugo ‘sparato’

dagli spaghetti è un problema che affligge l’umanità. Eppure la soluzione

è veramente banale: basta sostituire il vecchio tovagliolo con un più pratico

parafango da viso.

Si tratta di un morbido cerchio in silicone adattabile a qualsiasi viso e di-

sponibile in diversi colori, che si ‘installa’ facilmente e protegge collo e

fronte dai fastidiosi proiettili gastronomici.

Il lettore attento si starà chiedendo a cosa servano quelle scanalature…

la risposta è ovvia: fungono da guida a quegli spaghetti che inevitabil-

mente penzolano dalla forchetta. Il costo è un po’ elevato (circa 10 euro),

ma bisogna considerare seriamente quanti soldi di lavanderia fa risparmiare. •

29

STRANEZZEDAL WEB

d1 AlessandroCapezzuoli

Parafango facciale, la vera alternativa al tovagliolo.

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Sul finire del V secolo arrivò a Subiaco Benedetto da Nor-cia, fuggito da Roma. Questi in un antro presso l'antica villaivi costruita da Nerone, condusse vita eremitica per tre

anni e fondò nella zona ben tredici monasteri per dare ospitalitàai suoi primi discepoli, provenienti per la maggior parte dalla no-

biltà romana, che accorrevano attratti dalla sua fama di santità.Di quei tredici monasteri è rimasto solo il monastero di SantaScolastica, sorella gemella del Santo, il quale vanta il titolo diProtocenobio della Congregazione Sublacense dell'Ordine be-nedettino, mentre gli altri furono distrutti o abbandonati.

In prosieguo di tempo, soprattutto grazie alle donazioni da partedi diversi papi (Giovanni X, Leone VII, Giovanni XII, Benedetto VII,Gregorio V) Santa Scolastica crebbe tanto da diventare una grandepotenza feudale e da estendere i suoi domini su amplissimo raggionella regione del Lazio. Gli abati esercitavano allora sul territorio ilpotere sia temporale sia spirituale. Tuttavia, il malgoverno di alcuniabati costrinse i Pontefici a dare in commenda l’Abbazia. Tra i com-

30

UNA GITAIN

PROVINCIA

Subiaco

Subiaco, situato a 70 Km da Roma nell'AltaValle dell'Aniene, è da considerarsi ilcapoluogo laziale della spiritualità, dato ilnumero e la fama dei monasteri chesorgono sul suo territorio.

di Matteo Pettinelli

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mendatari più illustri vi furono il cardinale Torquemada, zio delcelebre inquisitore, e il cardinale Rodrigo Borgia, che eseguìconsistenti lavori di fortificazione della Rocca, in cui nacquero

Cesare e Lucrezia. Nel 1753, Benedetto XIV privò l'Abate di Su-biaco del potere temporale sui beni dell’Abbazia lasciandogli

soltanto il potere spirituale, mentre le proprietà furono inca-merate nei beni della Chiesa. La condizione giuridica dell'Ab-bazia rimase tale (fatta eccezione per la parentesi francese)fino all'Unità d'Italia, quando vi fu la disgregazione del patri-

monio della Chiesa e la chiusura dei conventi, ma i Monasteridi S. Benedetto e di S. Scolastica furono in parte risparmiati perché

dichiarati monumenti nazionali (Papa Benedetto XV soppresse lacommenda reintegrando S. Scolastica nei privilegi di abbatia nulliusnel 1915). Oggi Subiaco, immersa nel parco dei monti Simbruini,offre molto al turista, sia occasionale che "stanziale": dalle attrattiveculturali, alla natura, agli sport invernali; c'è solo l'imbarazzo della

scelta. Ad esempio, sono da poco tornati in efficienza gli impiantisciistici di monte Livata i quali, dopo i fasti degli anni settanta, com-plice forse una cattiva gestione dei servizi, sembravano caduti in unlento ma inesorabile declino. La nuova seggiovia è stata inaugurata l'anno scorso ed è operativada questa stagione sciistica. Sono stati inoltre reperiti i fondi dallaRegione per il completamento dell'acquedotto.•

31

Subiaco

Monastero di S. Benedetto

Ponte di S. Francesco

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Formaggi a basso contenuto di calorieQuando si segue una dieta dimagrante, meglio stare alla larga dailatticini grassi e dai formaggi stagionati (Formaggio:più è secco, piùproduce grasso!); evitiamo anche i prodotti industriali cosiddettiligth; orientiamoci su ricotta, feta e fiocchi di latte. In generale, te-

niamo presente che un formaggio ideale è quello che si posi-ziona sotto le 200 calorie all'etto.GermogliSono un cibo vivo e dunque sono ricchi di principi nutritivicome vitamine, enzimi, oligoelementi, aminoacidi essenziali.

Inoltre, sono facili da digerire e privi di scarti poiché si utiliz-zano per intero. Quelli di soia, sono un alimento estrema-

mente importante per l'alimentazione di atleti e personeimpegnate in lavori pesanti.LimoniFa bene bere al mattino un bicchiere con il succo di un li-

mone diluito in acqua, magari con l’aggiunta di semi di linoricchi di fibre, sali minerali, vitamine ed acidi grassi. Inoltre, ai

pasti, l’acidità del limone aiuta ad assorbire più ferro da foglie verdi,come quelle di spinaci e di cavoli neri.

Olio extravergine italianoL'olio non deve essere soltanto imbottigliato in Italia, ma provenireda olive italiane, magari raccolte nelle regioni più vocate: toscana,liguria, umbria, sabina, ecc.ecc.Il nostro extravergine di oliva è il miglior condimento del mondo,per sapore e per i benefici che derivano da un suo equilibrato con-sumo. In alternativa, scegliete un olio di semi di lino spremuto afreddo per condire le vostre insalate; ma non usatelo per cuocere.Peperoncini piccantiLa capsaicina contenuta nel peperoncino accentua il consumo dicalorie fino al 15%. Così, ad esempio, un piatto di spaghetti che disolito fornisce 350 calorie, scende a meno di 300 quando si ag-giunge il peperoncino. Inoltre, facilita la digestione degli alimenti,combatte cancro allo stomaco e infarto.Uova da allevamento a terraQuando sull'etichetta c'è il numero uno, vuol dire che le uova pro-vengono da un allevamento di galline all’aperto; se c'è lo zero leuova sono biologiche. Queste uova, da allevamento biologico o al-l’aperto, sono più ricche di omega 3, di vitamine, di betacarotene eacido folico; e, poi, contengono meno colesterolo rispetto a quelleprovenienti da galline allevate in gabbia.ZenzeroAiuta la digestione e contrasta ogni tipo di nausea, da quella dovutaai mezzi di trasporto, a quella in gravidanza, a quella dovuta alla che-mioterapia. Inoltre, ci induce a bruciare più calorie. Infatti, secondoalcuni studi, possiede anche un effetto termogenico, ossia producecalore, consumando i grassi.

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SALUTE EBENESSERE

di Tiziano Moroni

Ecco gli ingredienti per “cucinare” il nostro benessere!

Dai formaggi allo Zenzero, la natura ci offre preziosi alimenti per stare in forma.

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!

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da Napoli a Bologna da Milano a Roma.Williams è nato a Virginia Beach il 5 aprile del 1973 e già a diecianni masticava musica jazz. Poi l’incontro Chad Hugo, altro pro-duttore di successo, con il quale fonda il gruppo Neptunes. Ma iprimi successi arrivano con il secondo gruppo di Pharrel e Chad

chiamato N.E.R.D. Quello che impres-siona però di più di Pharrell è la sua ca-pacità di sfornare successi comeproduttore e per i più grandi del pop: Jay-Z,Madonna, Kanye West, Justin Timberlake, Jen-nifer Lopez, Shakira, Beyoncé, Gwen Stefani..e la lista potrebbe continuare. L’unico concui purtroppo non è mai riuscito a collabo-rare è stato Michael Jackson: quando ancoranon era cosi affermato e il re del pop era an-cora fra noi, Pharrell ha più volte provato asottoporgli propri brani ma senza ricevererisposta. Ora però, all’età di quarant’anni

sembra arrivato il suo momento: il suo talento, la sua polie-dricità (suona canta scrive produce) lo stanno spingendo alsuccesso di massa oltre che di critica. Girl è il suo secondo

album da solista registrato per la Columbia. Dopo il successodei brani cantati per i Daft Punk la casa discografica di

quest’ultimi decide di premiarlo producendo un disco dasolista. “Quando la Columbia mi presentò l'opportunitàdi fare un disco, mi vennero in mente tre cose. La primaè il senso di onore travolgente che sentii quando realiz-

zai che loro erano interessati a farmi fare un disco che ho

Con l’uscita del suo ultimo disco Girl ap-profittiamo finalmente per parlarvi un

po’ di Pharrell Williams un nome an-cora poco noto qui in Italia. Finalmente perché,non solo per chi vi scrive ma anche secondochi ci capisce (la rivista internazionale Billbo-ard), è uno dei musicisti-produttori più influenti dell’ultimo de-cennio. Attualmente la sua fama si è fatta strada grazie ad alcuni

brani da lui cantati come Get Lucky o Lose yourself to dance(entrambi nell’ultimo album dei Daft Punk), o come Blurred Lines

in compagnia di Robin Thicke, il tormentone del 2013. Da

ultimo il brano Happy, il cui video è diventato, comesi dice oggi, virale: nell’originale vengono ripresepersone comuni mentre ballano in strada nei modipiù strani possibili. Poi è scattata la moda anche initalia di ripetere l’esperimento in giro per altre città,

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LE PIACENTINOTE

Pharrell Williams GIRLdi

Tiziano Moroni

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sempre desiderato produrre. La secondaè che l'album dovrebbe essere undisco festoso. Per terzo capii subitoche l'album si sarebbe chiamato ''GI R L''. Spero vi piaccia.” Questa la sua

prima reazione, ed eccoci ai 10 branidi questo disco: anche qui non man-

cano le collaborazioni eccellenti daAlicia Keys a Justin Timberlake, da

Miley Cirus agli amici Daft Punk. Siparla di amore ma soprattutto di sesso,

ma visto sia dal punto di vista maschile che

femminile. Addirittura il The Guardian si spingea definire Girl un “disco audace, che celebra le donne al

fine di evidenziare lo squilibrio generale della società”. Su tutte le tracce, ovvio, spiccaHappy, il singolo di successo, ma anche il resto suona davvero bene. L’intento è gioiosoe il sound da dancefloor anni 70 la fa da padrone. Non stiamo parlando di un albumirrinunciabile, ma divertente si, e, come si diceva in apertura, era anche la scusa “cele-brare” un artista che ha un grande dono, quello di trovare quasi sempre il groove trasci-

nante, una caratteristica che davvero lo avvicina ai grandi del pop del passato. •

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Pharrell Williams

Tracklist

1. Marilyn Monroe2. Brand New (feat. Justin Timberlake)

3. Hunter4. Gush

5. Happy

6. Come Get It Bae (feat. Miley Cyrus)7. Gust of Wind (feat. Daft Punk)

8. Lost Queen(Ghost track) Freq

9. You Know Who You Are(feat. Alicia Keys)

10.It Girl

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blicò Ragazzi di vita.Del 1957 è l'importante raccolta di versi Le ceneri di Gramscie due anni dopo uscì Una vita violenta. Nello stesso anno larivista Officina a cui collaborava fu costretta a chiudere a causa

di un suo epigramma contro papa Pio XII.Dal 1960 svolse intensamente l'attività di regista cinematogra-

fico, firmando opere quali Accattone (1961), Il Vangelo se-condo Matteo (1964), Teorema (1968), Medea (1970),fino alla trilogia della vita, costituita da Il Decameron(1971), I racconti di Canterbury (1972), Il fiore delle

Mille e una notte (1974).Pasolini era ormai uno dei protagonisti della vita pubblica ita-

liana; un intellettuale impegnato, criticoverso le storture della società italiana,verso i partiti politici tradizionali, verso laborghesia a cui egli contrapponeva il ri-chiamo della civiltà contadina.Pasolini “visse lo scandalo della propriaomosessualità come una provocazione,come sfida a un mondo divenuto sordo aivalori”.Morì assassinato il 2 novembre 1975, al-l'Idroscalo di Ostia, in uno squallido sce-nario di borgata che ricordava da vicinotante sue sequenze cinematografiche."Pasolini Roma" è un percorsoespositivo in grado di far vivere aglispettatori la vita straordinaria di unuomo profondamente creativo, ap-passionato e pieno di vita, ma anche riccodi contraddizioni.La mostra sarà organizzata cronologica-mente in sei sezioni, dall’arrivo dello scrit-

Pier Paolo Pasolini viene ricordato a Roma, città che devemolto al grande poeta e regista che qui iniziò la sua carrierapiù prolifica e creativa.

Tuttavia con la capitale lo scrittore ha avuto un costante rapportodi odio ed amore, di voglia di allontanamento e di piacere del ri-torno. Ma è da una condizione economica precaria e dai sobborghiin cui era costretto a vivere che sono nati i soggetti dei suoi primiromanzi e film.Pasolini nacque a Bologna nel 1922 da padre di origini romagnoleche ebbe con il ragazzo un rapporto conflittuale e da madre miteed affettuosa, originaria di Casarsa in Friuli.Dopo aver frequentato il liceo classico di Bologna si iscrisse a Let-tere e Filosofia. A vent'anni pubblicò a proprie spese le Poesie aCasarsa in dialetto friulano.Nel 1945 si laureò con una brillante tesi su Pascoli e quattro annidopo a causa della denuncia e del processo per omosessualità do-vette rinunciare all'insegnamento. È a questo punto che arriva il tra-sferimento romano con la madre (28 gennaio 1950) tra gravidifficoltà economiche. Per lui fu infatti durissimo trovare lavoro; provava a farsi conoscereinviando i suoi scritti e le sue poesie a riviste, giornali e concorsiletterari. Arrivò secondo ad un concorso di poesia dialettale, nellacui giuria era presente Eduardo De Filippo. Le amicizie pian piano si allargarono e arrivò anche lo stipendiofisso: ventisettemila lire al mese per l’insegnamento presso un isti-tuto privato di Ciampino dove, fra i suoi alunni, era anche VincenzoCerami. Pasolini potè cambiare casa e fu in grado di mantenereanche la mamma.In seguito arrivò il successo letterario, il cinema. Cominciò infatti ascrivere romanzi e sceneggiature cinematografiche e nel 1955 pub-

36

MOSTRE& MUSEI

Pasolini Roma

15 aprile 2014 - 20 luglio 2014«Amo la vita così ferocemente, così disperatamente, che non me ne può venire bene: dico i dati fisicidella vita, il sole, l’erba, la giovinezza:… e io divoro, divoro, divoro… Come andrà a finire, non lo so.»

di Manuela Nocella

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tore a Roma fino alla notte della sua tragica morte ad Ostia. Di tappain tappa si ritroverà il filo conduttore che permetterà di tracciare ilpercorso della sua incredibile vitalità creativa: i luoghi in cui ha vis-

suto, in cui ha ambientato romanzi e film, la poesia, il ci-nema, gli amici, gli amori, le persecuzioni e le lotte.

Mai prima d’ora una mostra su Pasolini è stata tantoricca di ogni genere di materiali; i visitatori potrannoammirare anche i suoi disegni, dipinti ed autoritratti.•

37

Una forza del passato"Io sono una forza del Passato.

Solo nella tradizione è il mio amore. Vengo dai ruderi, dalle Chiese, dalle pale d'altare, dai borghi

dimenticati sugli Appennini o le Prealpi, dove sono vissuti i fratelli.

Giro per la Tuscolana come un pazzo, per l'Appia come un cane senza padrone.

O guardo i crepuscoli, le mattine su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,

come i primi atti della Dopostoria, cui io sussisto, per privilegio d'anagrafe,

dall'orlo estremo di qualche età sepolta. Mostruoso è chi è nato

dalle viscere di una donna morta. E io, feto adulto, mi aggiro

più moderno d'ogni moderno a cercare i fratelli che non sono più".

Pasolini

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Non è vero, signora mia, che non esiste più la mezza sta-

gione. E’ questa! Questa che ci permette di uscire in

giacca o tailleur, questa che basta un jeans e un golfino di

cotone, questa con il lincospernum e la buganville pronti a regalarci

nuovi profumi, nuovi colori.

Così, sarà piacevole incontrarci al Gran Caffè La Terrazza per degu-

stare un prosecco, consolarci degli affanni di una vita davanti a un

piatto di pasta appena sfornato oppure sprofondare nei ricordi più

delicati mentre avviciniamo il naso alla crema vellutata di un ottimo

espresso.

In ogni caso il valore aggiunto qual è?

Il servizio? No. Perché Enrica e Lucio sono sempre così cordiali.

La qualità delle bevande e del cibo? No. Certe piacevoli degustazioni

avvengono anche d’inverno.

La vera differenza è la Terrazza!

Sì, lì sotto scorrono sempre il traffico e la vita.

Sì, tutto intorno ci sono strade e palazzi e negozi... insomma, c’è la

città.

Ma da quassù è tutta un’altra sensazione.

Da qui è un po’ il pomeriggio a Fregene o l’aperitivo al paese in un

giorno qualsiasi di aprile o di settembre. Da qui Roma si sente di

meno.

Insomma, smettiamo di lamentarci: non è la Capitale ad essere cao-

tica, siamo noi che dobbiamo liberarci del caos che alberga nei no-

stri pensieri.

Spegniamo le ansie, regaliamoci una pausa, scegliamoci la compa-

gnia giusta e andiamo a sederci alla Terrazza.

Poi, lo spritz, il caffè, lo spaghetto, l’insalatona, il prosecco o il tra-

mezzino saranno la degna foto inserita in una magica cornice: il

Gran Caffè La Terrazza.

Vai col selfie, scàttati questa foto!

In via San Cipriano, all’angolo con via Appiano, tavoli e sedie e fiori

e verde e aria aperta ti aspettano.

“Il mondo lo abbiamo chiuso fuori con il suo casino”. •

38

SPECIALEdi

T.M.

GRAN CAFFÈ LA TERRAZZAVia San Cipriano, 2 ROMA

(angolo Via Appiano)Info e prenotazioni:

3931980044-3496301026PAGINA FACEBOOK: GRAN-CAFFÈ LA TERRAZZA

Un aperitivo, una pausa, pranzo o un caffè... en plein air!

La Balduina ci regala anche certi angoli di pace,come il Gran Caffè La Terrazza

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Page 41: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Servizio gratuito • Per le famiglie il servizio è gratuito con ritiro al piano stradale

e fino a 2 metri cubi di materiale. Vedi la tabella con le indica-zioni sui materiali e sui metri cubi.

• Si possono richiedere fino a dodici ritiri gratuiti annui, mas-simo due volte al mese.• Se il volume supera i 2 metri cubi, si paga la tariffa sullaparte eccedente• Si ricorda che per la richiesta occorre il codice utentedella Tariffa Rifiuti abitativa

• Fino al 27 maggio 2014 il ritiro è gratuito anche al pianodell’abitazione fino a 2 mc. Si può usufruire di 1 solo ritiro

gratuito. Il servizio viene sospeso se il codice utente dellaTariffa Rifiuti viene utilizzato più volte.

Servizio a pagamentoIl servizio è a pagamento nei seguenti casi

• Ritiro dei materiali al piano stradale o dell’attività lavo-rativa/commerciale (compresi box auto e cantine)

• Ritiro di materiali per le abitazioni oltre i due metri cubi divolume

• I prezzi sono calcolati in base al punto di raccolta (piano stra-dale, piano dell'attività lavorativa) e al volume dei materiali.L'operatore fornisce i costi al momento della conferma dellaprenotazione.

• Sul sito trovi una tabella con l'elenco dei materiali che si pos-sono consegnare e l’indicazione dei metri cubi per le diversetipologie, necessari per definire il volume e il costo del servi-zio di ritiro. I prezzi del servizio sono calcolati in base al puntodi raccolta (piano stradale, piano dell’abitazione o piano del-l'attività lavorativa) e al volume del rifiuto.

Tutto il materiale raccolto viene differenziato e avviato a im-pianti di trattamento per il recupero e il riciclo. Al cittadino vienesuccessivamente fornita la copia del Formulario di Identifica-zione Rifiuto – FIR.Sono accettati rifiuti provenienti da abitazioni e da magazzini,laboratori, uffici, esercizi commerciali, imprese artigiane, asso-ciazioni, enti pubblici ecc.

Come richiedere il servizio• Utilizzare il modulo online• Telefonare a Chiamaroma 060606 del Comune di Roma.•

Raccolta a domicilio

rifiuti ingombranti

e RAEE

39

INFO

(tratto da Internet)

BALDUINO 04 2014_Layout 1 08/04/14 15:34 Pagina 39

Page 42: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

40

VOGLIA DILEGGEREZZA

di Daria Moroni

40

VOGLIA DILEGGEREZZA

di Daria Moroni

L’uomo perfettoIndovina il MOSTRO

Il primo lettore/lettrice che spedirà* (tramite fax o e-mail) le soluzioni esatte (i 5 nomi dei personaggi), riceverà in premio un trittico di vini Cantina Castello di Torre

in Pietra e 1 confezione di biscotti + 2 confezioni di pasta, prodotti per palati raffinati offerti da Zocchi Alimentari.

VISO: Attenti può mordereOCCHIO SINISTRO: È pericoloso invitarlo a cena

OCCHIO DESTRO: Interpreta personaggi stravagantiNASO: È entrato in quella casa

BOCCA: Affascinante ladro, esperto in truffe

Bisogna riconoscere i 5 personaggi che lo compongono

*Per

l’assegnazio

ne d

ei pre

mi fa

ranno testo

la d

ata

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i arr

ivo d

el fa

x o

della

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ail

NOTA: Per quanto riguarda l’occhio, noi intendiamo il lato dx o sx del volto del personaggio.

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Page 43: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

La frase storica“Meglio morire una volta sola,

che temere la morte tutta la vita.”(Giulio Cesare)

Scarto di vocale Come lo zafferano canta ogni dì

Cambio di consonanteC'è scritto qualcosa nel... maniero

Aforisma del mese Esiste un mondo migliore,

però, purtroppo, è carissimo

Soluzioni:

Scarto di vocale:(giallo, gallo)Cambio di consonante:(cartello, castello)

Vogliadi leggerezza

41

BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.40 Pagina 41

Page 44: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Gli stessi inserti (ma qui senza aria) sono riproposti sul

frontale (intorno ai fanali) e in gran parte del posteriore.

Il muso riprende quello della nuova Picasso, mentre i fa-

nali posteriori sono del tutto inediti. Le colorazioni degli

Airbumb a disposizione saranno 4 e tutte in contrasto con

la tinta della carrozzeria.

Anche il disegno dei cerchi in lega è origina-

lissimo e va a completare lo stile della Cactus.

Ma sono tante le novità anche negli interni: la plancia

prevede un blocco unico, una sorta di mensola che

Presentata come con-

cept al Salone di Fran-

coforte la Citroen

Cactus diventa realtà e a

partire da settembre arriverà

nelle concessionarie italiane.

Il progetto quantomeno cu-

rioso resta fedele quasi in

tutto e per tutto all’anteprima

esposta nel settembre del

2013.

La Citroen da sempre ha sfor-

nato vetture con una grande

personalità (dalla 2Cavalli alla

prima Ds.), mai banali, al li-

mite della provocazione; ma tutto questo spesso si è tradotto in

innovazione e stile. La Cactus nasce come vettura che si pone a

metà strada fra le crossover compatta e le classica berlina.

A stupire al primo impatto, oltre alle linee, sono sicuramente gli

Airbump posti sulle fiancate. Sono degli inserti termo-

plastici dotati di piccole camere d’aria che cor-

rono lungo i due sportelli laterali. Una soluzione

davvero intrigante, privi di una vera e propria utilità

(se non quella di eventuali piccoli impatti) sono una

scelta estetica che caratterizza l’intera auto.

42

BROOMBROOMAUTO

di T. M.

Citroen CactusIdee sempreverdi in casa Citroen

BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.40 Pagina 42

Page 45: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

lascia molto spazio alle gambe sia a chi guida che al passeggero.

Leggera anche alla vista è rivestita in pelle e riprende il colore

degli Airbumb all’esterno. Come principali interfacce guida ci

sono due schermi Lcd, uno con le informazioni su velocità chi-

lometri consumi ecc., l’altro posto al centro è un touch screen

per l’infotainmet. L’airbag passeggero è stato spostato nel padi-

glione cosi da lasciare un cassetto portaoggetti dalla ca-

pienza eccezionale. Tutti questi accorgimenti regalano

all’abitacolo una grande vivibilità, ampi spazi anche a chi

siede dietro.

Interessanti anche le motorizzazioni previste per il

lancio: un tre cilindri 1200 benzina, aspirato e turbo, con

potenze di 82 e 110 CV e quattro cilindri turbodiesel, da

92 e 100 CV.

La Cactus è un’auto in pieno stile Citroen, forse

anche di più rispetto alle ultime Ds che hanno tentato

di rinverdire i fasti della Pallas. Di sicuro è una vettura

innovativa, pronta a rischiare su un mercato, quello

delle auto, che dopo un quinquennio di crisi nera intra-

vede la ripresa. Ma sono scelte queste, che spesso ripagano,

perché incontrano il gusto di chi vuole distinguersi senza spen-

dere follie e perché spesso anticipano le tendenze future. •

43

Citroen Cactus

Carrozzeria DI NARDO

BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.41 Pagina 43

Page 46: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Nella storica e gloriosa famiglia BMW Motorrad entra ingrande stile una nuova moto, pensata e modellata per ac-contentare gli amanti delle custom: la Nine-T.

È la prima custom tedesca realizzata senza tanti compro-messi. È il sogno per chi cerca una moto nuova, da poter modifi-care in maniera sostanziale, senza per questo perdere la garanziadella casa madre. Costruita per festeggiare i 90 anni della casa di Monaco, la Nine-Tè quasi un’opera d’arte, una cafè racer in salsa teutonica. Vistosa,con il suo motore, il boxer di 1.170 cc, raffreddato ad aria e olio,con testata bialbero (lo stesso presente sulla R1200R) e senza tantiaccessori: E’ curata in maniera maniacale nei minimi dettagli: dalserbatoio in alluminio saldato a mano al logo BMW Motorrad, pun-

zonato sulla piastra di sterzo, come sulle moto di 40 anni fa. Ma dicevamo della sua vocazione ad essere “truccata”.

Addirittura il telaio, modulare, permette in un attimodi trasformare la zona posteriore in tre moto diverse:si passa da una sella biposto a quella monoposto(con tanto di guscio posteriore in alluminio) a mo-

noposto con sella tronca.

44

BROOMBROOMMOTO

Bmw R Nine-T

di Tiziano Moroni

La Custom secondo i Tedeschi

BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.41 Pagina 44

Page 47: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Anche nella ciclistica non ci si è preoccupati molto dellacontinuità con gli altri modelli: la forcella anteriore abban-dona il sistema Telelever per la più classica forcella a stelirovesciati.

Quello che conta poi in una moto del genere non è solo illook, ma il sound del motore; oltre alle sue prestazioni. I110 cavalli, subito pronti fin dai 2000 giri, e il cambiocorto, rendono la Nine-T fantastica fra le curve. La posi-zione di guida è bassa, la moto relativamente leggera e

il boxer, abbinato al doppio scarico Akrapovic, si fa sen-tire oltre che vedere.

La BMW per facilitare la vita agli amanti dell’aftermarket ha sepa-rato il cablaggio del motore da quello elettrico. Questo significapoter cambiare per esempio i gruppi ottici nel proprio garage senzaimpazzire. Insomma cosa volete di più da una due ruote? Vo-lete sapere il prezzo?

E allora ecco la nota dolente: la Nine-T costa la bellezza di 15.530euro! E non finisce qui, perché purtroppo anche ad averceli, laBMW per ora ha pensato ad una tiratura limitata, fra le 500 e le 1000unità, molte delle quali già prenotate. Ma se sarà successo non credo che a Monaco si faranno troppi pro-blemi a produrne qualcuna in più. •

45

SCHEDA TECNICA:

Motore: Boxer bicilindrico a 4 tempi raffreddato ad aria/olio

Cilindrata: 1,170 ccm - Potenza: 81 kW (110 hp) at 7,500 rpm

Coppia massima: 119 Nm at 6.000 rpm

Catalizzatore: catalizzatore a 3 vie, normativa

sui gas di scarico Euro-3 - Velocità massima: oltre 200 km/h

Consumo in l/100 a 90 km/h: 4,5 l

Cambio: a sei marce ad innesti frontali con dentatura elicoidale

Trasmissione secondaria: Albero cardanico

Dimensioni cerchio anteriore: 3.50 x 17"

Dimensioni cerchio posteriore: 5.50 x 17"

Pneumatico anteriore: 120/70 ZR 17

Pneumatico posteriore: 180/55 ZR 17

Freno anteriore: doppio disco flottante (ø 320 mm), pinza fissa

a 4 pistoncini - Freno posteriore: disco singolo (ø 265 mm),

pinza flottante a 2 pistoncini - ABS: BMW Motorrad ABS

Altezza sella con peso a vuoto: 785 mm

Peso con peso di benzina: 222 kg - Serbatoio: 18 l

Bmw R Nine-T

Dove la pausa pranzo

e l’aperitivosono uno spettacolo

Dove la pausa pranzo

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cornettidella

BALDUINA!

BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.42 Pagina 45

Page 48: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Il Bavaria 32 Sport ha una bella linea filante e una carena

veloce. La postazione di guida è perfetta: ci sono tantissimi

strumenti ben visibili, un bel quadro comandi e una bella pol-

46

BROOMBROOMBARCA

di AlessandroCapezzuoli

Stile moderno, passione antica!

Bavaria 32 Sport

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Page 49: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

trona ergonomica e avvolgente. La coperta è ben strutturata; ha un

prendisole di prua molto ampio, ma difficilmente accessibile a

causa dei passavanti stretti. Il pozzetto tondeggiante ospita

un bel divanetto a ‘T’ ed un paiolato in teak elegante che

funge da antisdrucciolo. La plancia poppiera si raccorda

con il pozzetto ed è ben integrata con la linea dello scafo.

Gli interni sono rifiniti in legni pregiati ed hanno una dispo-

sizione caratteristica che permette di sfruttare gli spazi al

meglio; bella la cucina attrezzata che si estende lungo

la fiancata. Il bagno è ampio, vivibile e ben rifinito. E'

una barca economica nei consumi e nella manuten-

zione: con una motorizzazione contenuta si ottengono

prestazioni di tutto rispetto. Peccato che molti accessori

non siano forniti di serie. •

47

Bavaria 32 Sport

SCHEDA TECNICA: Lunghezza: mt 9,28 - Larghezza: mt 2,98

Portata Persone: 8 - Peso: Kg. 4000Serbatoio Carburante: 500l - Serbatoio acqua: 110 l

Categoria di progettazione: B

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Page 50: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

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BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.42 Pagina 48

Page 51: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

L’amore per il calcio in Italia fa parte dell’uomo, per mo-strare questo sentimento basta aspettare. Con il passaredegli anni, infatti, tutti i ragazzini hanno provato a calcare

i campi di calcio, anche quelli attratti dalla scherma, così solo pernon sentirsi esclusi dagli amici. Chi al classico oratorio, chi nelle

squadrette di quartiere, chi più fortunato economicamente nellesocietà minori. Adesso come ti giri vedi campi da calcio, da calcetto, per torneida sette giocatori, in terra battuta, in sintetico, perfino in erba(anche se spelacchiata). Il bambino ha l’imbarazzo della scelta.Ma se facciamo un salto nel tempo tutta questa scelta non

c’era, anzi. Alla Balduina l’obiettivo per tutti coloro che sognavano di indos-

sare una maglietta con il numero dietro e gli scarpini era giocare alDon Orione.Per arrivarci dovevi essere tesserato (si fa per dire) per una squadra diquartiere, gestita da genitori che per far passare una domenica al-l’aperto ai figli si inventavano dirigenti, iscritta al campionato provin-ciale. La storia, rigorosamente vera, è di un ragazzino delle medie cheamava tantissimo il calcio. Quello della Domenica Sportiva in biancoe nero per intenderci. Spezzoni di partite intraviste una volta la setti-mana e sognate tutte le notti. Questo quindicenne, stanco di giocarenei parchi o in strada davanti ai garage, tramite un amico, riesce a co-noscere un coetaneo che gioca in una squadra di nome Monte Ciocci,dal montarozzo di largo Apuleio oggi trasformato in uno spettacolareparco. Il protagonista del nostro racconto si sottopone ad un provinocasareccio in un campetto dietro piazza del Cenacolo. Superato, vieneconvocato per la prima partita al Don Orione, campionato già in corso.La domenica pomeriggio prende il 47 che ferma esattamente davantiall’entrata del complesso ed entra nel mondo del calcio “professioni-stico”. Subito dopo l’arco d’entrata si trova davanti due campi di calcio.Uno chiamato A sopraelevato circondato da alberi, l’altro il B davantiagli spogliatoi (il C sarebbe arrivato in seguito. Interrato ci arrivavidopo aver sceso tanti gradini. Una emozione pazzesca perché vedeviil campo dall’alto. Neanche fosse il Santiago Bernabeu). Spettatoripochi, qualche parente. Poco distante c’è l’Olimpico e la gente prefe-risce andare vicino alla statua della Madonnina dove si vede con unbinocolo una parte del terreno di gioco dello stadio piuttosto che sor-birsi una partita tra sedicenni. Perfino i ragazzi più grandi durante lapartita tengono l’orecchio per sentire l’eventuale boato provenientedall’impianto dove la Roma o la Lazio a turno si esibiscono.La prima maglietta da titolare arriva subito con la curiosità dei numeriattaccati con lo strappo. Metodo geniale per poter stravolgere la nu-merazione senza scambiarsi le magliette. E poi via in campo. E cosìper tutte le domeniche fino a giugno. I due terreni di gioco del DonOrione ospitano gare su gare senza soluzione di continuità. Tanta gio-ventù che trova la maturità nei rapporti con gli altri (anche gli arbitriche sembrano vecchi, ma sono solo giovani con la giacchetta nera).Ragazzi che disputano partite che per loro valgono tutto. Crescendopoi si rendono conto che il calciatore non potranno mai farlo e chehanno soltanto occupato una giornata diversa dal solito. Adesso il DonOrione c’è sempre, ma forse i ragazzini di oggi hanno perso quella in-genuità che ancora ora rende dolce il ricordo. •

49

BALDUSTRADA

Le domeniche

al Don Orione

La prima parola che un bambino riesce, nel novanta percento dei casi, a dire è mamma. Su questo non c’è

discussione, ma forse perché gol è un termine inglese e civuole tempo per imparare una lingua straniera.

di Maria Concetta

Della Ripa

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Page 52: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Piano piano stanno desistendo tutti, anche gli ultimi giap-

ponesi del cellulare vecchio stampo, quello solo chiamate

e Sms, hanno capito che a breve saranno costretti a pas-

sare al fantomatico smartphone. Fino a qualche annofa il costo

di quest'ultimo era il vero scoglio e faceva partire le solite cri-

tiche ai supercellulari: "mai io col telefono ci faccio solo

chiamate...” ,“Se mi serve internet, lo uso a casa o in uffic-

cio.." e via di seguito. I social network e le applicazioni

come whatsapp, poi, hanno via via convinto le masse; ma i

costi per molti sono ancora troppo alti.

La Nokia sta lanciando porprio per questi motivi, un vero

smartphone low cost: il Nokia X. Con 89 euro ci si porta

a casa un cellulare con interfaccia windows 8 ma con si-

stema Android di ultima generazione, capace quindi di

avere tutte le app in commercio. Connettività Bluetooth, Wi-

Fi, A-GPS, slot microSD per ampliare lo spazio di archiviazione.

Senza parlare della dual sim, opzione ancora sottovalutata dai

grandi brand, ma sempre più richiesta dagli utenti, che desiderano

50

TECNONEWS

NOVITÀ DAL FUTURO

Nokia XSmartphone per tutti

Secretlibertà di parola per le "suocere"

di Tiziano Moroni

Edizioni Studio Emme - Euro 12,00

Le vicende diLorenzo Martini

il giornalistadella Balduina

con il vizio di farel’investigatore

solitario

“...un giallo di facile lettura che ti aiuta a scoprire l’importanza

del tempo e del suo utilizzo”

In vendita presso le librerie PASSAPAROLA di via della Balduina 122

e FRANCIA di Via Festo Avieno 198

Claudio Moroni presenta

BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.43 Pagina 50

Page 53: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

51

separare i contatti lavorativi da quelli personali senza riempire le

tasche con due telefoni.

Solido, colorato, compatto Nokia X ha la scocca in policarbonato

colorata come i Lumia. La fotocamera da 3megapixel non è forse

il massimo, ma per chi cereca un telefono on-line a basso costo

questo potrebbe essere il prodotto giusto.

Malelingue del mondo unitevi! Da poche settimane

negli Usa l'applicazione Secret sta scalando la clas-

sifica dell'App store. Alla base del suo successo

gioca soprattutto il perfetto anonimato con cui ci si interfaccia.

Ma vediamo in breve come funziona: basta scaricare l'app e con-

dividerla con tutti i propri contatti telefonici (per ora esiste solo

la versione per iPhone) e dall'istallazione in poi si potranno leg-

gere pensieri commenti e quant’altro lanciati on line dagli altri

utenti di Secret, tutti quelli della nostra rubrica ovviamente. A fare

la differenza e a rendere a quanto pare divertente l'app è il totale

anonimato che protegge l'identità dei "post" dei pensieri, delle

frasi che scriviamo con il nostro smartphone. Noi potremo leg-

gere tutto quelli dei nostri amici e loro viceversa, ma il softwere

non ci dirà mai da quale contatto proviene tal commento.

Questo scatena un a serie di "dichiarazioni", giudizi o invettive

che animano la curiosità degli utenti.

Il tutto è nato dalle menti di due ragazzi David Byttow e Chrys

Bader, ex dipendenti di Google, che lo hanno prima sperimentato

con i propri amici, riscontrando l'effetto "suocera" di Secret, e,

poi, lo hanno trasformato in un'App di successo, almeno negli

States.•

Nokia X

Secret

BALDUINO 04 2014.qxd:Layout 1 04/04/14 18.43 Pagina 51

Page 54: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

Nei giorni scorsi era trapelata l’indi-

screzione, Alessia Marcuzzi ha un

nuovo amore, il titolare della “Buddy

Film” (casa che si occupa della produzione di

spot pubblicitari) Paolo Calabresi Marconi.

Adesso è arrivata la conferma, foto che non la-

sciano spazio a dubbi; di ritorno a casa, dopo

aver presentato la quinta puntata del Grande

Fratello, la Marcuzzi ha trovato ad aspettarla da-

vanti al portone della sua abitazione romana

Paolo Calabresi Marconi.

Dopo la fine della storia con Francesco Facchi-

netti, padre della piccola Mia, Alessia è rimasta

a lungo da sola, dedicandosi ai figli e ai suoi nu-

merosi impegni di lavoro, ma l’arrivo della pri-

mavera sembra aver risvegliato i “pruriti” della

bionda conduttrice.

È tornata dopo tanti giorni al suo posto, tra

i banchi di Palazzo Madama e ha ricevuto

la solidarietà bipartisan dei colleghi sena-

tori.

Alessandra Mussolini cerca di ripren-

dersi la normalità quotidiana accanto al

marito Mauro Floriani ex finanziere

e manager di Trenitalia, coinvolto nello

scandalo delle baby squillo dei Parioli,

iscritto nel registro degli indagati insieme

ad altri nomi eccellenti e accusato di prostitu-

zione minorile per aver avuto rapporti a paga-

mento con due minorenni.

“Mauro resta il padre dei miei figli e non è vero

che l’ho cacciato di casa” avrebbe detto la Mus-

solini ai giornalisti, ma non si capisce fino a

quando e cosa accadrà se, come sembra, arri-

verà una condanna con giudizio immediato.

Manuela Arcuri si è presa una pausa dalla fic-

tion, perché tra poco più di un mese diventerà

mamma. In sala parto ci sarà anche il compa-

gno, Giovanni di Gianfrancesco

36 anni.

“Mi sa capire, sa come pren-

dermi, siamo partiti come amici

e abbiamo scoperto che ci com-

52

ILGOSSIPPAIO

di Gianni Lucioli G

Ale

ssia

Marc

uzz

i

Notizie lietedal mondo dei V.I.P

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Page 55: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

pletiamo e questo non lo avevo mai provato con nessun uomo”.

La rosa dei possibili nomi per il bimbo è ristretta a 3: Mattia, Jacopo

e Lorenzo.

Ufficialmente single, Barbara D’Urso 56 anni, è stata “pizzicata”

nelle vie di Milano mentre passeggiava abbracciata all’attore

37enne Alex Pacifico e tra loro sembra esserci un certo feeling.

La famosa conduttrice di Canale5 non ha mai nascosto la sua pas-

sione per gli uomini più giovani e chissà che finalmente non abbia

trovato un nuovo compagno di vita.

Alex è un aitante giovanotto con un passato da modello e ha re-

citato in pellicole come “Maschi contro Femmine” e in fiction di

successo “Non smettere di sognare”, “L’Onore e il rispetto 2” e

“Don Matteo 5”.

Sembra proprio che tra i due ci sia qualcosa d’importante, amicizia

o nuovo amore? •

53

Notizie lietedal mondo

dei V.I.P

Mauro Floriani e Alessandra Mussolini

G

G

Barb

ara

D’U

rso

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Page 56: N°4 IL BALDUINO Aprile 2014

In Italia ti sei messo in lucea Cagliari per poi sbarcarea Roma. Un salto impor-

tante per te.“Certamente. Io provenivo dalCannes, una piccola città, anchese famosissima, e Cagliari già misembrava un bel traguardo. L’ap-prodo nella Capitale è stato l’au-tentico salto di qualità. Per giuntaarrivavo in una grande squadra al-lenata da un tecnico tra i miglioridel mondo.”Appena acquistato, hai vintolo scudetto e poi l’anno suc-cessivo la supercoppa ita-liana, due stagioni di grandesuccesso. Poi lo strappo. Nel2004 passi a parametro zero alla Juventus.“È vero. Non rinnovando con la Roma ero libero di firmare conqualsiasi società. Con il Milan c’era stato un approccio, ma alla fine

mi sono traferito a Torino e i tifosi giallorossi se la sono legata aldito. Posso capire, ma il mio rapporto con la capitale si era in-crinato”.Sei sempre stato dipinto come un giocatore ruvidocon un carattere difficile. Anche a Torino non haipassato giorni felici.“Ognuno ha il suo carattere. Io non riesco ad annullare il mio

carattere davanti al datore di lavoro o al mister. Sono fatto così.Anche con Capello, che rispettavo, ho avuto dei diverbi. Lo

stesso Ranieri, persona tranquilla, ha avuto vita dura con ilsottoscritto.”Tu sei anche famoso per le Zebinate, momenti diblack out che costavano dei gol o espulsioni estem-poranee che lasciavano la squadra in dieci.“So che la Treccani ha inserito questo parola. Diciamo che

è un orgoglio, anche se di vere zebinate non ne ho commessemolte. Tecnicamente non ero un fuoriclasse e un difensore può

incorrere in sbagli. Sulle espulsioni il carattere incide.”A Torino sulla carta hai conquistato due scudetti, poi toltidalla giustizia sportiva per Calciopoli. Dalla Roma che hasubito i torti alla Juve avvantaggiata; chi meglio di te puòspiegare quello che succedeva?“Noi giocavamo a calcio e la Juve di quelle due stagioni era la squa-dra più forte d’Italia e tra le tre del mondo. Avremmo vinto ugual-mente. Certo i bianconeri hanno una forza politica enorme, maquesto è sempre accaduto. Gli arbitri sono uomini è subisconol’ambiente, non solo dei tifosi. Un mio fallo a Brescia, dove ho gio-cato, veniva fischiato, a Torino l’arbitro lasciava correre. Ma i bian-coneri, che erano in cima al mondo, poi si sono ritrovati a terra.Ma con le idee e la tenacia ora sono tornati in vetta.”Il tuo rapporto con la tifoseria? A Torino soprattutto nonhai lasciato un buon ricordo.“Se per questo a Roma quando sono tornato con la Juve, lo speakernon ha nominato neanche il mio nome e lo stadio ha cominciatoa fischiare in maniera clamorosa. Io sono una persona schietta chenon si lascia intimidire. Se c’è da discutere, anche in modo acceso,non mi tiro indietro.”Sei un appassionato di arte, hai anche aperto nel passatouna galleria d’arte a Milano.“Sono stato contagiato da Fabio Capello, anche lui un amante dellapittura. Ci diceva che dovevamo avere un interesse oltre al pal-lone.”Per chiudere il podio dei giocatori che sono stati tuoicompagni.“Totti inarrivabile, Ibrahimovic e Batistuta….. tre fenomeni del pal-lone”.Schietto e deciso come sempre. Solo, caro Zebina, su Cal-ciopoli informati meglio! •

54

I “PIÙ” DI

di Salvatored’Arminio

Jonathan ZebinaParliamo con Jonathan Zebina,terzino roccioso e nervoso con ipiedi non benedetti, ma nel pienodella carriera anche lui decisivo perla conquista dello scudetto dellaRoma targata Fabio Capello.

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Ousmane, puoi descri-verci la tensioneprima di battere quel

calcio di rigore?Quando il mister Delio Rossi miha detto che sarei stato io a bat-tere quel calcio di rigore ho sen-tito molta pressione, ero un po’teso, però andando verso l’area dirigore e prendendo il pallone hoacquisito sicurezza, ero convintoche avrei segnato quando ho cal-ciato.Malgrado il periodo non fe-licissimo, il tuo palmarescon la Lazio è di tutto ri-spetto: 2 Coppe Italia e 1 Su-percoppa, quale ricordi conmaggiore affetto?La Coppa Italia dove ho fatto ilgol, nel nostro stadio davanti a60000 tifosi!

Che ricordi hai della Lazio e dei suoi tifosi?Bellissimi. La Lazio è la squadra che ricordo di più di tutte quelledella mia carriera, quella in cui mi sono trovato meglio, mi sonosentito veramente a casa mia.La decisione di lasciare i colori biancocelesti è stata dif-ficile?Molto, ma sentivo che il mio fisico non reggeva più, volevo lasciareuna buona immagine di me.Parlai con Igli Tare e il Presidente per trovare l’accordo; sarei potutorimanere un anno in più ma, ripeto, volevo lasciare una visione dime corretta e non di un giocatore al termine della carriera. Sentivoche non ero più quello di prima, tanto che l’ultimo anno ero sem-pre infortunato.I tempi sono cambiati, adesso ci sono tanti calciatori chevorrebbero andare via dalla Lazio…Non mi va di parlare di argomenti che non conosco bene, per meè stato un onore indossare la maglia della Lazio.Quanto ti manca?Tanto, mi mancano anche tutti quegli amici che avevo all’interno:magazzinieri, dottori, Manzini, anche i calciatori che ci sono ancoracome Ledesma, Mauri…tutti.Cosa fai adesso?Sono fuori dal calcio e, insieme a 2 soci, mi occupo prevalente-mente di una marca di vestiti qui in Francia : la “French Deal”, conottimi risultati.Grazie Ousman e in becco all’Aquila….•

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I “PIÙ” DI

di Gianni Lucioli

Ousmane Dabo Senad Lulic è un nome che

rimarrà per sempre nella storiadella Lazio, un altro che non

verrà mai dimenticato è quello diOusmane Dabo, l’eroe del trionfo

in Coppa Italia del 2009.

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La carrellata comincia con un inno a Roma, quello diBulgari che celebra con un’intera collezione la Città

Eterna, dove 130 anni fa nacque la Maison.

Bulgari pensa a Borse che definiscono una donna moderna

e contemporanea, ma che si

muove nel segno della tradizione.

A Roma si richiamano le forme che ricordano le architet-

ture e i colori della Capitale con tutte le sfumature di

ghiaccio e grigio per l’acqua delle fontane o i toni di verde

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TODAMODA

di Sandra FuCanizares

Accessori,una passionetipicamentefemminile.

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e azzurro del Tevere (una volta biondo), fino al rosso romano; i vari temi sono., inoltre, ac-

compagnati dai serpenti, simbolo di eterna giovinezza e della griffe. Una delle borse dei

sogni è “l’Icona n.10”, in omaggio allo storico negozio Bulgari di via Condotti 10, da cui

è partito il successo della maison. Borsa rifugio, pensata per la donna che ha un bagaglio

a mano e che, quindi, ha bisogno di tanto spazio per le necessità della sua lunga giornata.

E’ proposta in abbinamenti cromatici raffinati che vanno dal rosso scarlatto al nero, bianco

magnolia, grigio e blu luminoso. Furla sceglie la praticità con la “Furla Alice Bag”, dove la

tradizione italiana si abbina alla passione per i dettagli artigianali con linee modernissime

e abbinamenti extra cool. Dalla borsa alla scarpa il passo è breve e tutto è concesso, dal

tacco altissimo alla scarpa flat passando per l’animalier e i tacchi dorati o con colori bril-

lanti come rosso e prugna. Si prosegue con una mutazione, quella di Santoni, che pensa

a una donna in trasformazione dal maschile al femminile, dato che la griffe è nata origi-

nariamente per l’uomo. E, allora, ecco scarponcini comodi o stringate country inglese

declinate per lei che via via sfociano nel lungo stivale quasi fetish, ma con il passante che

richiama i revers di una giacca maschile. La femminilità esplode nei sandali deliziosi co-

struiti con una striscia continua di visone grigio.

E chiudiamo questo articolo dedicato agli accessori, tornando a parlare di borse che pos-

sono esaltare anche l’anima gioiosa della donna come la “Caroline Bag” di Paula Cade-

martori, in nappa con pattina in camoscio con intarsio a fiori in lizard; oppure stupire

come l’effetto tartaruga per le borchie rotonde e piatte della linea “Nouveau laser”.•

e

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Accessori, una passione tipicamente femminile.

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Ludovica è una bellissima bambina che la mamma ed ilpapà hanno tanto desiderato. Dopo anni di attesa e cureLudovica è arrivata.

Purtroppo a pochi mesi dalla nascita si sono resi conto chele cose per la piccola non andavano benissimo, il suo svi-luppo psichico e cognitivo non seguivano il normaletrend, però con l’affetto, le terapie di medici e psicotera-

peuti sono riusciti a far si che la bambina facesse dei pro-gressi e potesse avere una vita quanto più possibile

“normale”.Ma a gennaio del 2013 il loro incubo iniziava: a seguitodi un episodio febbrile i genitori notarono la difficoltàdella bambina a deambulare, riscontrando, infatti una ri-

gidità degli arti inferiori.Successivamente gli episodi di rigidità delle gambe si sono

ripetuti e nel mese di aprile 2013 ha cominciato ad avere diffi-coltà ad urinare. All’ennesimo ricovero della bambina è seguitala seguente diagnosi: “disfunzione minzionale con crisi di riten-zione, deficit di deambulazione in soggetto con ritardo cogni-tivo lieve.” A seguito di altri numerosi consulti medici aLudovica veniva diagnosticata la “sindrome di midollo ancoratoocculto”, una patologia non molto conosciuta di natura neuro-logica. Attualmente Ludovica è nuovamente ricoverata, le suecondizioni di salute stanno precipitando. Da quanto ci è statoriferito da alcuni medici Ludovica avrebbe bisogno di un inter-vento di neurochirurgia molto complesso e delicato, che vienepraticato negli Stati Uniti presso il “ The Chiari Institute” di NewYork dal professor Bolognesi. E’ importante fare in fretta perchéla malattia sta progredendo. Purtroppo l’intervento è molto co-stoso e le condizioni della famiglia non sono rosee; ci rivol-giamo a voi perché i genitori sono ormai disperati e magari conil vostro aiuto riusciremo a trovare una soluzione che possa sal-vare la vita a Ludovica. Grazie di cuore. •

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SOLIDARIETÀ

AiutiamoLudovica

di G. A. Per raccogliere la cifra utile a portare

Ludovica negli Stati Uniti abbiamoaperto un conto corrente presso labanca popolare di Milano (IT89DO558403205000000001069) intestato a Daniela Angiulli mamma diLudica; la causale è aiutiamo Ludovica.

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Se anche voi non potete prendere e partire, allora venite

con noi al cinema a godervi "Rio 2 - Missione Amazzo-

nia", dal 17 Aprile.

Si torna in Brasile con Blu e Jewel (Gioiel nella versione italiana),

i due pappagallini che nell'episodio precedente avevano sco-

perto la libertà scampando al pericolo dei bracconieri.

Blu e Gioiel, appunto, decidono che i loro figli debbano vivere

come dei veri uccelli, e abbandonata la caotica e metropolitana

vita in quel di Rio de Janeiro, vanno tutti in Amazzonia. Sco-

prono così la bellezza del loro luogo natio, ritrovano la fa-

miglia e superato l'iniziale smarrimento del non essere più

'cittadini' ma parte integrante della natura, vivono un'avven-

tura indimenticabile. Accompagnati dal sole, dal samba e da

paesaggi spettacolari che, seppur disegnati e ricostruiti al

computer, non hanno niente da invidiare a quelli veri.

Ma......il pericolo, anche durante la vacanza è dietro l'an-

golo: Miguel il cattivo cacatua ciuffogiallo che nel primo

film collaborava con i bracconieri è pronto a vendicarsi.

Cosa avrà in mente stavolta? E chi lo aiuterà?

L'unione fa la forza, la famiglia è di supporto...e l'Amazzonia farà

il resto. Si ride, si sogna e si balla, e come in tutti i cartoni di ultima

generazione, gli argomenti affrontati sono educativi. Qualunque

genitore puo' trovare, in questo nuovo episodio, qualcosa su cui

riflettere e qualcosa da insegnare ai propri figli.

(Blu incontra per la prima volta suo...suocero...ci sarà da ridere)

E chi non è genitore? Si divertirà lo stesso. Ne siamo sicuri.

Il film, distribuito dalla 20th Century Fox supporta il progetto del

WWF 'Salva l'Amazzonia' basta collegarsi al sito e adottare il

pappagallino blu o una delle specie in via di estinzione.

www.wwf.it/adottablu. Cliccato?! Partiamo?!•

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CINECONSIGLIO

di Daniela

Tamburrino

Rio 2

Distratti dagli Oscar e dai titoli di blockbuster in arrivo...

ci siamo dimenticati che è ora di pensare alle vacanze...e sognare

di posti esotici e mare...

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U na moda made in Usa che sta spopolando quanto a vi-sualizzazioni su YouTube. E che ragazzini dai 15 ai 18 anniromani, per quell'effetto dannoso di cieca emulazione,

hanno trasportato in strade e vicoli di Trastevere, con una fre-quenza ormai quotidiana. "Guardi si riuniscono proprio lì -spiega Alex, gestore dell'hosteria "Il Vicolo" in vicolo del Cinque,indicando una stradina alla destra del suo locale - Tutte le sere.Sono giovanissimi, italiani. Si sballano, bevono, fumano canne epoi sbucano da quella via e partono con le aggressioni ai pas-santi". La via da cui sbucano è via del Cipresso e quello che il ge-store del ristorante ci spiega sono notti di sballo e di violenza incui questi giovanissimi romani, si caricano con l'alcol e poi agruppi partono col gioco del "knockout". "Non so se il gioco sichiami così, io la chiamo violenza pura e le devo dire che siamostanchi di quello che succede in questo quartiere tutte le sere".Si ubriacano e poi, in pieno stile United States, partono a grup-petti e prendendo di mira persone che passeggiano o che esconodal lavoro per andare a casa, si avvicinano, colpiscono all'improv-viso con un pugno al volto e scappano. Lasciando la preda stesaa terra sanguinante e portando tronfi il risultato al resto della co-mitiva. Alcuni giorni fa la vittima di questo inutile gioco è stato il

cameriere del locale "Da Checco", Emilio Di Salvo. Era mezzanottee davanti alla chiesa in via di Santa Dorotea, è stato colpito da undestro in pieno volto. Ha perso i sensi e non sa chi è stato, nonha notato arrivare nessuno, camminava a testa bassa e non ve-deva l'ora di tornare a casa dopo il turno di lavoro. Ma propriolì dove è accaduto uno dei tanti episodi di "knockout" c'è unatelecamera che ha immortalato tutta la scena. E che non si siatrattato di una rapina lo testimonia il fatto che il cameriere avevain tasca i suoi soldi e il suo cellulare: lo ha capito subito, non ap-pena, col labbro spaccato e il volto pieno di sangue, ha ripresoconoscenza. Un'aggressione priva di senso se non quello legatoal piacere di "stendere" una persona con un colpo secco."Non so se quello che fanno sia diventato il gioco preferito degliadolescenti - dice Stefania Porcelli, titolare del ristorante "DaChecco" - quello che posso dire è che negli ultimi sei mesi quia Trastevere hanno aperto sei mini supermarket che vendonounicamente alcolici, soprattutto a minorenni. Qui i controlli ven-gono, eccome. E se qualcuno sgarra, la Municipale, giustamentefa multe. Peccato che sbaglino gli orari degli interventi. Perchéil vero inferno nel quartiere avviene dall'una alle cinque delmattino.•

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INFOCosa sta succedendo ai giovani?

(tratto da Internet)

Stendere un passante con un pugno e lasciarlo a terra. Così si vince al gioco del "knockout".

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