n.1 maggio 2019...cercando di soddisfare il bisogno di salute di tan - te persone che ai nostri tre...

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di Giacomo Centini - Direttore Generale Come previsto dal Piano Strategico, partiamo con una news dedicata ai dipendenti, che li vedrà protagonisti per diffondere quelle attività quoti- diane che non sono ordinarie ma straordinarie e che vengono realizzate in questa Azienda Ospe- daliera. Per le storie di buona sanità che questa Azienda sa esprimere e che deve condividere. Per i buoni esempi e le buone prassi che mi pia- cerebbe diventassero patrimonio comune. Eroghiamo ogni giorno un gran numero servizi, cercando di soddisfare il bisogno di salute di tan- te persone che ai nostri tre presidi ospedalieri fanno riferimento. Questo nuovo giornale nasce per condividere la nostra attività e la tensione costante a svolgere il nostro lavoro nel miglior modo possibile. Inoltre, abbiamo una grande opportunità di mi- gliorarci ancora: la Regione Piemonte ha delibe- rato la candidatura della nostra Azienda Ospeda- liera insieme ad ASL AL, lo scorso 22 marzo per l’avvio del percorso a Irccs. Un percorso nato per rispondere all’emergenza del mesotelioma sul territorio, che accanto agli specifici percorsi as- sistenziali, ha dato avvio e implementato il per- corso di istituzionalizzazione e organizzazione della ricerca attraverso l’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione. Un percorso teso al coinvolgimento di alcune strutture aziendali, af- finché possano essere incluse in questo progetto di eccellenza. La creazione di un polo dedicato alle patologie ambientali, attualmente non presente in Italia, candidato a divenire riferimento nazionale, pri- mo IRCCS pubblico in Piemonte rappresenta la sfida sulla quale intendiamo lavorare con forza. Credo sia una grande opportunità di crescita e sti- molo a continuare a migliorare ed innovare per tut- ti noi, nonché il giusto riconoscimento per il grande lavoro di molti in Azienda svolto in questi anni. A B C news La Regione Piemonte ha adottato lo scorso 22 marzo la delibera fondamentale per avviare formalmente il riconoscimento di Irccs (Istituto di ricerca e di cura a carattere scientifico) all’Azienda Ospedaliera di Ales- sandria insieme all’ASL AL specializzato nelle patolo- gie ambientali e mesotelioma. La documentazione necessaria sarà poi inviata al Mini- stero della Salute, che dovrà valutarla e avviare la pro- cedura di riconoscimento. Si tratta di un passaggio fondamentale per la no- stra Azienda Ospedaliera, che da anni sta lavorando in modo sempre più puntuale sulla ricerca: la nostra Azienda, infatti, presenta una produzione assistenzia- le ed una produzione scientifica comparabili a quelle di un medio Irccs nazionale per dimensione e qualità. La domanda di costituzione di un nuovo Irccs nell’ambito delle Patologie ambientali e mesotelioma ha aspetti innovativi, potenzialità di sviluppo future e ricadute in termini di miglioramento della ricerca e dell’assi- stenza sanitaria. Gli Irccs sono strutture di eccellenza riconosciute a li- vello ministeriale, svolgono attività di ricerca nel cam- po biomedico su uno o più aree, che devono trovare necessariamente sbocco in applicazioni terapeutiche all’interno degli ospedali. Attualmente in Italia sono una cinquantina, alcuni pubblici e altri privati, uno solo si trova in Piemonte ed è quello di Candiolo, specializ- zato nel trattamento delle patologie oncologiche. La relazione tra ambiente di vita e salute umana è ri- conosciuta come uno dei temi che dovranno essere af- frontati dai sistemi sanitari di tutto il mondo, alla luce delle recenti evidenze scientifiche rilevate dall’Orga- nizzazione Mondiale della Sanità, che indicano che cir- ca il 24% di tutte le malattie nel mondo è dovuto all’e- sposizione a fattori ambientali. AZIENDA OSPEDALIERA di ALESSANDRIA n.1 maggio 2019 Nei primi due anni dall’attivazione, il 112 in Piemonte ha ricevuto 3.239.000 telefonate di cui il 43% inappropriate, cioè errori o richieste di informazione. I dati della provincia di Alessandria sono stati presentati il 22 febbraio da Walter Occelli, referente della Centrale di Savigliano che opera sulla parte di Regione che non include Torino. ABC news Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria Direzione e redazione: [email protected] Direttore Responsabile: Mariateresa Dacquino Reg. Tribunale Alessandria al n. 1 del 17/06/11 Pubblicato online sul sito: www.ospedale.al.it

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di Giacomo Centini - Direttore Generale

Come previsto dal Piano Strategico, partiamo con una news dedicata ai dipendenti, che li vedrà protagonisti per diffondere quelle attività quoti-diane che non sono ordinarie ma straordinarie e che vengono realizzate in questa Azienda Ospe-daliera. Per le storie di buona sanità che questa Azienda sa esprimere e che deve condividere. Per i buoni esempi e le buone prassi che mi pia-cerebbe diventassero patrimonio comune.

Eroghiamo ogni giorno un gran numero servizi, cercando di soddisfare il bisogno di salute di tan-te persone che ai nostri tre presidi ospedalieri fanno riferimento. Questo nuovo giornale nasce per condividere la nostra attività e la tensione costante a svolgere il nostro lavoro nel miglior modo possibile.

Inoltre, abbiamo una grande opportunità di mi-gliorarci ancora: la Regione Piemonte ha delibe-rato la candidatura della nostra Azienda Ospeda-liera insieme ad ASL AL, lo scorso 22 marzo per l’avvio del percorso a Irccs. Un percorso nato per rispondere all’emergenza del mesotelioma sul territorio, che accanto agli specifici percorsi as-sistenziali, ha dato avvio e implementato il per-corso di istituzionalizzazione e organizzazione della ricerca attraverso l’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione. Un percorso teso al coinvolgimento di alcune strutture aziendali, af-finché possano essere incluse in questo progetto di eccellenza.

La creazione di un polo dedicato alle patologie ambientali, attualmente non presente in Italia, candidato a divenire riferimento nazionale, pri-mo IRCCS pubblico in Piemonte rappresenta la sfida sulla quale intendiamo lavorare con forza.

Credo sia una grande opportunità di crescita e sti-molo a continuare a migliorare ed innovare per tut-ti noi, nonché il giusto riconoscimento per il grande lavoro di molti in Azienda svolto in questi anni.

ABCnews

La Regione Piemonte ha adottato lo scorso 22 marzo la delibera fondamentale per avviare formalmente il riconoscimento di Irccs (Istituto di ricerca e di cura a carattere scientifico) all’Azienda Ospedaliera di Ales-sandria insieme all’ASL AL specializzato nelle patolo-gie ambientali e mesotelioma. La documentazione necessaria sarà poi inviata al Mini-stero della Salute, che dovrà valutarla e avviare la pro-cedura di riconoscimento. Si tratta di un passaggio fondamentale per la no-stra Azienda Ospedaliera, che da anni sta lavorando

in modo sempre più puntuale sulla ricerca: la nostra Azienda, infatti, presenta una produzione assistenzia-le ed una produzione scientifica comparabili a quelle di un medio Irccs nazionale per dimensione e qualità. La domanda di costituzione di un nuovo Irccs nell’ambito delle Patologie ambientali e mesotelioma ha aspetti innovativi, potenzialità di sviluppo future e ricadute in termini di miglioramento della ricerca e dell’assi-stenza sanitaria.Gli Irccs sono strutture di eccellenza riconosciute a li-vello ministeriale, svolgono attività di ricerca nel cam-po biomedico su uno o più aree, che devono trovare necessariamente sbocco in applicazioni terapeutiche all’interno degli ospedali. Attualmente in Italia sono una cinquantina, alcuni pubblici e altri privati, uno solo si trova in Piemonte ed è quello di Candiolo, specializ-zato nel trattamento delle patologie oncologiche.La relazione tra ambiente di vita e salute umana è ri-conosciuta come uno dei temi che dovranno essere af-frontati dai sistemi sanitari di tutto il mondo, alla luce delle recenti evidenze scientifiche rilevate dall’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità, che indicano che cir-ca il 24% di tutte le malattie nel mondo è dovuto all’e-sposizione a fattori ambientali.

AZIENDA OSPEDALIERA di ALESSANDRIA

n.1 maggio 2019

Nei primi due anni dall’attivazione, il 112 in Piemonte ha ricevuto 3.239.000 telefonate di cui il 43% inappropriate, cioè errori o richieste di informazione. I dati della provincia di Alessandria sono stati presentati il 22 febbraio da Walter Occelli, referente della Centrale di Savigliano che opera sulla parte di Regione che non include Torino.

ABC newsPeriodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria

Direzione e redazione: [email protected] Direttore Responsabile: Mariateresa Dacquino

Reg. Tribunale Alessandria al n. 1 del 17/06/11Pubblicato online sul sito: www.ospedale.al.it

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Progetto LEAN

Sono questi i pilastri su cui si basa la Lean Operation, ovvero il progetto di Gestione Operativa previsto dal nuovo Piano Strategico dell’Azien-da Ospedaliera di Alessandria. Si tratta di una vera e propria filoso-fia manageriale che ha come fine il raggiungimento dell’efficienza eli-minando gli sprechi e ridefinendo i percorsi di materiali e informazioni attraverso la razionalizzazione e il monitoraggio. Tuttavia la vera novità è costituita dal fatto che il miglioramento dei processi azien-dali viene realizzato secondo le in-dicazioni del personale, creando le condizioni per cui i professionisti

stessi possano contribuire al rag-giungimento di tali obiettivi. “Ogni ospedale ha una zona del valore – ri-corda il Direttore Giacomo Centini – dove i professionisti interagiscono con i pazienti e una zona di supporto che deve far sì che la prima funzioni al meglio. Affinché questo accada, però, occorre che gli operatori sani-tari, veri protagonisti dell’attività di cura, vengano coinvolti nel processo di perfezionamento, ascoltando le loro idee e mettendole nelle condi-zioni di individuare i problemi e at-tuare i miglioramenti”.Al termine di un percorso di analisi delle azioni che caratterizzano la

routine quotidiana dei nostri specia-listi e di valutazione dell’ambiente lavorativo, attraverso un affiatato e metodico lavoro in team, venti professionisti aziendali lo scorso 26 marzo hanno presentato i cinque progetti strategici elaborati per mi-gliorare l’Ospedale.

classifica LEAN

1° classificato 2° classificato

3° classificato 4° classificato 5° classificato

“Arianna ha rischiarato la giornata allo smonto dalla notte in una settimana abbastanza impegnativa. La sua nascita rappresenta uno di quei rari ma me-ravigliosi eventi che danno senso al nostro lavoro”.

Il Dott. Victor Malatesti del 118 racconta così la rocam-bolesca venuta la mondo di Arianna, la bimba, che ora ha circa un mese, nata sul sedile della macchina al ca-sello di Alessandria Sud in una fredda mattina di gen-naio. Ma facciamo un passo indietro.È martedì 29 e la famiglia Robbiano, di Ovada, ancora non sa che sta per vivere l’avventura più incredibile di sempre. Sulla carta la figlia di Enrica sarebbe do-vuta nascere tra sabato e domenica, ma alla sera improvvisamente iniziano le contrazioni. Alle 6.30 la frequenza è così alta che i due genitori non possono far altro che precipitarsi in macchina all’Ospedale di Alessandria, dove la donna è seguita dalla Dott.ssa Tiziana Fortunato dell’Ostetricia AO AL. La bambi-na, però, è stata più veloce del suo papà e all’altezza di Predosa è venuta alla luce con quello che in termi-ni tecnici viene definito un “parto precipitoso”. Omar ed Enrica, increduli ed emozionati, hanno però saputo mantenere la calma e, scortati da una pattu-glia della Polizia Stradale incrociata lungo il tragitto e a cui non era sfuggita la velocità sostenuta dell’auto, hanno raggiunto il casello della A26 al telefono con gli operatori del 118. “Mi sono subito assicurata che la bimba avesse pianto – ha ricordato Luana Porta, infer-miera del 118 – e poi ho offerto un supporto psicolo-gico ai genitori fino al loro arrivo al punto di incontro con l’ambulanza dove, con un lavoro di equipe, abbia-mo messo in sicurezza madre e figlia con delle coperte termiche dato il clima pungente”. Accertata la buo-na salute di tutta la famiglia, Enrica e l’appena nata Arianna sono poi state trasportate all’Azienda Ospe-daliera di Alessandria e affidate alle cure dei medici e degli infermieri dell’Ostetricia e Ginecologia e della Neonatologia. Da questo evento così emozionante e imprevisto è in seguito nata anche un bella e altrettanto inaspet-tata amicizia tra i Robbiano e il medico del 118 che li ha soccorsi. “Siamo rimasti in contatto attraverso Fa-cebook – racconta Victor Malatesti – e circa due setti-mane dopo ci siamo incontrati. Abbiamo mangiato le paste tutti insieme e io ho giocato sia con Arianna sia con il fratello di tre anni più grande, Riccardo: è stata un’esperienza del tutto naturale, sembrava una vera e propria domenica in famiglia. È qui che Enrica mi ha ringraziato non solo per la mia assistenza medica, ma soprattutto perché, dopo aver tagliato il cordone om-belicale, ho preso in braccio sia lei sia la piccola e questo mio gesto, percepito come estremamente umano, le ha subito permesso di tranquillizzarsi in quella situa-zione così convulsa”.Un episodio quasi da film che, attraverso il sorriso sempre presente sui volti dei genitori, ancora una volta sottolinea come la nascita di un bambino sia un’esperienza spettacolare nonostante il contorno non proprio convenzionale.

Piano Strategico

Sono circa una quarantina i gruppi di lavoro partiti e pienamente operativi per dare corso ai progetti contenuti nel Piano Strategico 2018-2023 dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Un piano che supera la scadenza dell’attuale Direzione in quanto cinque anni sono il periodo corretto per la programmazione di una azienda e soprattutto perché il piano non è della Direzione, ma di tutti gli operatori che lavorano all’interno dell’Azienda stessa.“Il Piano – spiega il Direttore Generale Giacomo Centini – è un documento che rappresenta un vero e proprio strumento di lavoro, un “piano aperto” che può vedere l’uscita di un progetto terminato come l’entrata di una azione funzionale al raggiungimento di un obiettivo. In questo percorso abbiamo voluto condividere le nostre idee con tutto il territorio, inteso in senso ampio: il Comune, la Provincia, le ASL che lavorano insieme a noi, le Associazioni, allo scopo di proseguire uniti verso l’obiettivo unico che è quello di dare una risposta migliore alla persona che si reca nelle nostre strutture ospedaliere”. E a qualche mese dall’attivazione siamo lieti di vedere che i lavori procedono con determinazione ed entusiasmo.

OPERA è l’acronimo scelto per sintetizzare i cinque obiettivi strategici: Luana Porta e Victor Malatesti

AZIENDA ALL’OPERA

1. progetto: AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA CHE C’È UN RICOVERO IN PIÙ!team: Beqiraj Iva, Boverio Riccardo, Pironti Anna, Ricci Pietro

2. progetto: LEANEA AL DAY HOSPITALDH internistico team: Aiosa Giuseppe, Drago Giovanna, Ferretti Maria Luisa, Pizzorno Marco

3. progetto: PERCORSO GARE.. 400 GIORNI AD OSTACOLI!team: Fadda Barbara, Legora Delfina, Meda Stefano, Sterpone Rossella

4. progetto: FAST GARDELLAteam: Arcidiacono Simona, Catena Nunzio, Gnecchi Elisabetta, Porro Fiammetta

5. progetto: L’ALLEGRO CHIRURGOteam: Bolla Cesare, Careddu Erika, Massobrio Michela, Pollis Francesca

Per ogni informazione è possibile scrivere a [email protected] il QR CODE per approfondimenti

n. 1 maggio2019

OPERAZIONE ECCELLENZAValorizzare e sviluppare aree ad alto valore aggiunto per alta specia-lità, complessità, produttività

PERSEGUIRE L’EFFICIENZA Aumentare l’efficienza eliminando gli sprechi e ridefinendo percorsi di materiali e informazioni più ordina-ti attraverso la razionalizzazione e il monitoraggio

ESSERE CON IL TERRITORIO Lavorare in sinergia con le istituzio-ni del territorio per dare la migliore risposta di salute ai pazienti

RICERCA COME MISSIONE Sostenere e potenziare l’attività di produzione e ricerca scientifica, an-che attraverso l’integrazione con l’Università

ACCOGLIENZA E BEN-ESSEREGarantire l’ospitalità intesa come vicinanza, ascolto, accoglienza e confort ai pazienti. Promuovere un clima in cui gli operatori si sentono coinvolti e valorizzati

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Ricorrenze

Come da tradizione il nuovo anno si è aperto per l’Azienda Ospedaliera di Alessandria con la celebrazione di Sant’Antonio, il Patrono a cui sono intito-lati l’Ospedale Civile e la Chiesa annessa. Una grande festa che quest’anno, grazie a un programma esteso per la pri-ma volta a tutta la settimana, è diventata ancora più inclusiva, coinvolgendo cittadini, dipendenti, benefattori, studenti e professionisti andati in pensione. L’Azienda Ospedaliera ha voluto, infatti, ricordare in questa occasione anche altri eventi che rendono il 2019 un anno storico: la città di Alessandria celebra gli 850 anni dalla fondazione, l’Università del Piemonte Orientale giunge al suo 20° anno di attività e ricorre infine il bicentenario della nascita di Cesare Arrigo, il benefattore a cui è dedicato l’Ospedale Infantile. Il filo conduttore di tutti gli appuntamenti è stato “Cura e Comunità”, un titolo che ha guida-to le giornate tra commemorazione del passato e testimonianza dei successi del presente e del futuro. Questo percorso si è aperto con una panoramica sui concetti di malattia, cura e ricerca che da sempre caratterizzano la colla-borazione tra Ospedale e Università, per poi proseguire con un interessante viaggio nella storia di Alessandria attraverso le vicende legate ai suoi ospedali e ai personaggi di spicco del passato, in particolare il benefattore Cesare Ar-rigo che ha permesso l’apertura dell’Ospedale Infantile nel giugno del 1890. L’Azienda Ospedaliera ha voluto celebrarlo con l’annullo filatelico di Poste Italiane impresso su speciali cartoline prodotte appositamente in occasione del bicentenario e ha ulteriormente valorizzato questo simbolo di filantropia alessandrina attraverso l’esposizione dei suoi preziosi libri che oggi costi-

tuiscono un importante patrimonio della Biblioteca Biomedica dell’Ospe-dale.I valori dell’assistenza, dell’accoglien-za e del benessere sono stati il per-no della festa, presentati anche nel progetto Hospitalia, raffigurante le strutture ospedaliere dell’Azienda considerate un patrimonio artistico e architettonico inestimabile, e nell’illu-strazione del piano di rinnovamento e valorizzazione degli spazi “da luoghi di cura a luoghi di benessere” . Senza dimenticare ovviamente le tradizionali celebrazioni eucaristiche e le cerimo-nie di ringraziamento dei benefattori e dei dipendenti in pensione, rispet-tivamente per le preziose donazioni offerte e per l’impegno e la passione durante gli anni di servizio.La settimana di Sant’Antonio è stata anche un’occasione per gettare le basi di una collaborazione sinergica non solo con le istituzioni e le associazio-ni del territorio, ma anche con le altre strutture ospedaliere dell’intero Paese grazie al convegno sulla comunicazio-ne di qualità al servizio del cittadino a cui hanno preso parte alcuni esponenti di PA Social.

L’Azienda Ospedaliera ha celebrato le giornate FAI di primavera, riapren-do la Chiesa di Gardella collocata al Sanatorio Borsalino, chiusa da oltre trent’anni.

Il 22 marzo l’Azienda ha promosso una iniziativa per illustrare le motivazioni di questa sinergia, dove si è parlato del contenitore, insieme all’architetto Jacopo Gardella e all’architetto Claudio Pesce, che hanno ampiamente illustrato

i pregi di questa bella struttura, la cui riqualificazione, come è stato ricorda-to, è stata realizzata dalla società Bor-salino 2000, partecipata dalla Azienda Ospedaliera e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Ma ampio spazio e valore è stato dato al contenuto, grazie alla ricostruzione che il dr. Gabriele Ferretti e il prof. Augusto Ravazzoni hanno saputo dare evidenza del ruolo del sanatorio Borsalino per Alessandria. Ricordando anche le figure della fa-miglia Borsalino, tra i maggiori della vita economica e sociale della città di Alessandria, che diedero un impulso innovativo alla Città affondando allo studio Gardella numerosi interventi che rendono oggi Alessandria un rife-rimento del razionalismo nel panora-ma dell’architettura internazionale. Il prof. Ravazzoni che visse nella casa del Direttore Sanitario, ha potuto testimo-

niare in prima persona alcuni aneddoti relativi alla storia del Borsalino e alla figura stessa di Gardella, mentre il dr. Gabriele Ferretti ha spiegato come mai al Borsalino erano presenti delle sale chirurgiche, cosa che oggi ci sembra inutile. Ricondurre grazie alla storia della medicina per quale motivo i mala-ti venivano ricoverati in questo sanato-rio è utile per capire le dinamiche della società di allora. Il Borsalino è stato la risposta ad una emergenza sanitaria, ha ricordato Antonio Maconi, responsabile dell’In-frastruttura, Ricerca, Formazione e In-novazione dell’AO AL, e rappresenta un luogo simbolo di Alessandria per la storia che racchiude.

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L’Azienda sui social Azienda Ospedaliera Nazionale

Santi Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

alcuni consigliTieni sempre presenti i principi etici aziendali, così come sono esplicitati nel Codice di comportamento (vedi in particolare l’art. 1 e l’art.8), specialmente se rendi evidente sui tuoi profili social dove lavori. Se sei un infermiere, tieni conto delle indicazioni espresse dall’Ordine degli Infermieri su questa tematica.

Non pubblicare foto che violano la privacy di altre persone o post che non mostreresti volentieri ai tuoi genitori o al tuo capo.

Indica chiaramente che le idee e le opinioni espresse sono tue. Parla sempre in prima persona e non parlare a nome dell’Azienda Ospedaliera.

Non utilizzare il logo aziendale, se non dopo esplicita richiesta all’Ufficio stampa e successiva autorizzazione.

Condividi le tue conoscenze, le tue capacità e il tuo talento, ma non divulgare mai informazioni interne né riguardanti i pazienti o i tuoi colleghi e non pubblicare foto che ti immortalano al lavoro, in particolare se sei in divisa e se insieme a te ci sono altri colleghi o pazienti.

Evita di pubblicare dichiarazioni, foto e notizie che possano nuocere all'immagine dell'azienda o mettere in cattiva luce l'operato di chi vi lavora. Se hai critiche o suggerimenti per migliorare, parlane con il tuo superiore, con la Direzione o con il responsabile del servizio in questione.

Non provocare liti. Non pubblicare materiali diffamanti, volgari, osceni o intimidatori.

Rispetta sempre la privacy di tutti coloro che frequentano l’ospedale. Non citare colleghi e/o pazienti e non pubblicare nulla che li riguardi senza la loro esplicita autorizzazione.

Non dare consigli sanitari tramite i social network.

Non utilizzare i social network mentre sei in orario di servizio.

Tip&Tricks

pensionati premiati

Vita in Azienda

annullo filatelico

n. 1 maggio2019

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La valorizzazione dei cosiddetti “non luoghi” dell’Ospedale è iniziata. E quale miglior modo di rivitalizzarli che trasformare il cor-ridoio principale del Presidio Civile in una galleria di cuori colorati?La sezione provinciale A.I.D.O. ha infatti scelto l’Azienda Ospedalie-ra di Alessandria per l’avvio delle attività celebrative dei suoi primi 40 anni in provincia organizzando la mostra “Con il cuore”, realizza-ta dall’artista alessandrino Fabio Gagliardi. All’inaugurazione hanno partecipato le autorità cittadine, gli agenti della Scuola di Polizia insieme agli allievi e tante persone che hanno a cuore la vita. La colla-borazione già duratura tra l’Asso-ciazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule e l’ASO AL si è arricchita così di un ulterio-re importante tassello, portando energia, emozioni e nuova vivibilità agli spazi comuni e di conseguenza creando cultura e benessere, in linea con il Piano Strategico aziendale. Le venti opere di Gagliardi sono rimaste esposte dall’8 al 20 febbraio, lasciando un segno positivo inde-

lebile negli occhi e nell’anima di chi ha percorso il corridoio dell’Ospe-dale Civile per problemi di salute, per andare a trovare una persona cara oppure per lavoro. “Con il Cuore” esprime infatti proprio l’at-teggiamento con il quale i volonta-ri di A.I.D.O. si impegnano nel fare prevenzione e divulgare la cultura della donazione degli organi non come un momento legato alla morte, bensì alla vita, trattandosi di un gesto che permette ad altre persone di continuare il proprio percorso.“La mostra ha ottenuto consensi – ha affermato Nadia Biancato, Presi-dente di A.I.D.O. per la sezione pro-vinciale di Alessandria – suscitando interesse per la tecnica con la quale Fabio Gagliardi realizza le sue crea-zioni, ma soprattutto accendendo un faro sulla donazione degli organi post mortem. A fine 2018 gli italiani in lista d’attesa per il trapianto di un organo erano 8.713 in meno rispet-to al 2017, ma pur sempre un dato importante se paragonato ai 3.718 trapianti eseguiti. Ad oggi, gli italia-ni che hanno detto sì alla donazione

sono meno di un decimo della popo-lazione adulta”. L’Associazione, Medaglia d’oro al Merito della Salute pubblica, ope-ra per rendere la nostra società più consapevole rispetto al biso-gno di organi, ma tanto ancora c’è da fare. Nel suo piccolo, tuttavia, anche “Con il cuore” ha dato il suo con-tributo: in dodici giorni circa qua-ranta persone hanno dichiarato la propria volontà alla donazione firmando il modulo del consenso di A.I.D.O. e altre decine hanno approfittato dell’incontro con i vo-lontari per aggiornare i propri dati. “Il senso di responsabilità con il quale i volontari A.I.D.O. si impe-gnano ogni giorno per far com-prendere che il trapianto è vita e che senza donazione non può es-serci trapianto, continua con un partner di riferimento: l’Azienda Ospedaliera di Alessandria” ha concluso Nadia Biancato.Il 20 marzo il quadro che dà il titolo non solo all’esposizione ma a tut-to un anno di eventi dell’Associa-zione, è stato donato a Papa Fran-cesco in occasione dell’Udienza Generale a cui ha partecipato una delegazione di cinquanta “aidini” dalla provincia di Alessandria.

Spett. Uff. relazioni con il pubblico

ho letto che raccogliete reclami e accogliete elogi. Io sono ben contenta di poter fare solo questi ultimi perché mi sembra giusto e doveroso nei confronti delle persone che non solo fanno il loro dovere ma sanno andare ben oltre nelle loro relazioni con i pazien-ti. Io sono stata ricoverata dal 20/12/18 al 21/1/19 in Riabilitazione all'Ospedale Borsalino nel reparto del Dr. Polverelli II livello. Devo confessare apertamente che non mi sarei mai immaginata di trovare un reparto così ben funzionante, sia dal punto di vista degli operatori sanitari adibiti alle camere, sempre disponibili con competenza e cosa che non guasta mai, con tanta serenità e sia dal punto di vista Palestra. Le fisioterapiste che ho avuto modo di conoscere Silvia Camillo, Cinzia Scalici e Patrizia Ferretti che mi hanno trattato mi hanno fatto sentire bene in tutti i sensi: fisico e morale. Hanno saputo condurmi ad un recupero non solo di mo-vimenti ma anche di tutto il mio essere e questo per me è stato molto importante. Creare in una palestra un clima famigliare ha molta importanza. Anche per gli altri pazienti il clima aiutava a su-perare il dolore e ad accelerare il recupero; gli esercizi e i tratta-menti manuali delle fisioterapiste (instancabili!) nel mio caso sono poi risultati fondamentali. GRAZIE quindi al Dr Polverelli, alle Dr.sse ortopediche che si alternavano nelle visite, al reparto tutto ed in modo particolarissimo alle FISIOTERAPISTE.

Spett. Ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo

è passato quasi un anno (era il 23 marzo del 2018) da quando un brutto incidente coinvolse me e i miei due figli. Normalmente la gente scrive agli enti pubblici per lamentarsi di eventuali disservizi o altre cose, io vorrei, invece, ringraziare tutte le persone che, mio malgrado, ho avuto modo di incontrare nei mesi successivi a quella data.Sia all'Ospedale, rep. DEA e rep. Ortopedia, che all'Ospedaletto, che alla ASL, per l'esattezza all'A.D.I. del distretto Patria, abbiamo avuto modo, io e i miei famigliari, di incontrare persone di una grande professionalità e, cosa molto importante, di una altrettanto grande umanità e gentilezza.Adesso, per fortuna, ho ricominciato a camminare abbastanza bene e mio figlio più piccolo è tornato alla completa normalità; probabil-mente, considerata la grande qualità della Sanità italiana, in qualsi-asi altro ospedale avremmo ricevuto lo stesso trattamento e risolto altrettanto bene i nostri problemi, ma io mi sento in dovere di rin-graziare tutte le persone che abbiamo avuto modo di incontrare nelle nostre permanenze in ospedale e durante la mia riabilitazione a casa. Grazie di cuore a tutti indistintamente e complimenti, sono sempre più convinta che a volte sia molto più efficace un sorriso o una parola buona di un farmaco.Cordiali saluti

dalle ASSOCIAZIONI

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Infermieri e operatori dell’Oculistica!

Con #attenzione e #competenza al servizio dei #pazienti Ricordiamo che in oculistica è sempre attivo l’accesso#tempozero

Al nido

Si prendono #cura dei #neonati dai primi istanti di #vita, aiutando le neo-mamme fino al rientro a casa. Sono le #infermiere e le #oss del #Nido dell'#Aziendaospedalieradialessandria: accudiscono i bimbi con #professionalità e #umanità

Laboratorio analisiOgni giorno al #laboratorioanalisi vengono processate migliaia di provette, che analizzano il sangue e altro materiale biologico inviato ai biologici, medici e tecnici. Per dare diagnosi precise ai nostri pazienti

Sportello prenotazioniI #volti di chi #accoglie: il servizio delle #prenotazioni in radiologia è svolto con garbo e gentilezza da loro! Per chi non ha tempo di recarsi allo sportello, è possibile prenotare alla mail [email protected] L’elenco dei servizi sul sito www.ospedale.al.it

mandateci le vostre [email protected]

n. 1 maggio 2019

Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, la Regione Piemonte si è resa disponibile all’attivazione del modulo sanitario della Colonna Mobile Regionale al fine di inviare personale in Mozambico per fornire assistenza sanitaria alle popolazioni colpite dalla devastazione provocata dal ciclone Idai.

L’organizzazione dei lavori è stata pre-disposta dalla Struttura Complessa di Maxi Emergenza 118. Tra il personale inserito negli elenchi dell’unità chirurgica per il supporto al PMA (Posto Medico Avanzato do-tato di sala operatoria da campo) hanno dato la propria disponibilità a partecipare all’evento ed hanno già raggiunto le zone colpite dalla cata-strofe anche 4 operatori dell’Azienda Ospedaliera e precisamente i dottori Lorenzo Tacchino e Paolo Camardi e gli infermieri Carla Vigliano e Santa Maria Scozzaro, tutti assegnati alla S.C. Sest 118. lettera firmata lettera firmata