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Periodico trimestrale della Parrocchia di Mirandola iscritto nel registro dei giornali del Tribunale di Modena al n. 641 del 31-1-80 inestra ANNO 34° - NUMERO 2/2013 l a Il 2013 per me è un anno di ricorrenze par- ticolari: 22 giugno 85 anni, 28 giugno 60 di sacerdozio. Non mi pare vero, ma sono volati. Nato e battezzato a Gavello, ho frequentato le scuole elementari a Mortizzuolo e al termine della guerra entro in seminario a Carpi. Termi- nati gli studi, vengo consacrato dalle mani di Mons. Prati in cattedrale, che da poco era en- trato in Diocesi e sono unico sacerdote novello in quell’anno 1953. Ricordo con commozione e gioia la Prima Messa a Mortizzuolo. Dopo pochi mesi vengo chiamato ad iniziare il mio ministero a Mirandola. Accolto come un figlio dal Prevosto Mons. Tosatti, si vive in canoni- ca familiarmente con gli altri cappellani. Non posso dimenticare quei giorni per la gioia, la fraternità, il clima di collaborazione e di entu- siasmo che ci coinvolgeva tutti. I miei compiti: insegnante all’Avviamento, presenza al Confes- sionale, assistente al Nuovo Oratorio San Do- menico Savio frequentato anche dai ragazzi da fuori di Mirandola, attività Catechistico Formative, Fiamme Rosse, Fiamme Verdi, GIAC, CTG. All’Oratorio ogni giorno, prima della TV dei ragazzi visita alla cappella, preghiera e momenti formativi. Posta al secondo piano, con la presenza del Santissimo era il cuo- re dell’Oratorio. Anche all’Ospedale per diversi anni ho lavorato, incominciando con la Messa alle ore 6 (che faticaccia), visitando i reparti, portando l’Eucarestia, assistendo i moribondi, quanto bene ho potuto modestamente fare, ma quanto mi sono arricchito spiri- tualmente. Nel dicembre 1961 senza tanti preamboli, il vescovo mi chiama a Carpi, mi nomina Arciprete a Cortile di Carpi. L’antivi- gilia di Natale senza tante solennità e cerimonie, accompagnato da Don Luciano inizio il mio lavoro in quella comunità così provata. La grazia del Signore, la collaborazione con le Suore di Palagano per ben 17 anni, l’impegno di laici battaglieri, mi hanno sostenuto e confortato. Certo 47 anni tra lacrime e gioie ho testimoniato la mia fede sicuro della benedizione di Dio. E raggiunto il bel traguardo di 80 anni, carico di acciacchi, accolto dalla sorella, ho rinunciato alla parrocchia e sono tornato a Mirandola. La benevola accoglien- za di don Truzzi, dei confratelli ha mitigato il dolore del distacco. Sono sempre quel don Benito che dopo tanti anni ha ritrovato tanti amici che un giorno aveva lasciato. La preghiera, qualche visita alle famiglie, i diversi incarichi che il prevosto mi ha assegnato rendono attivo e meno mesto il naturale tramonto. Non mi sento inutile; anzi confesso sinceramente che ho la stessa gioia ed entusiasmo di fede e di apostolato come il 28 giugno 1953, giorno del MIO pri- mo SÌ, del MIO ECCOMI! don Benito Poltronieri Don Benito, 60 anni di sacerdozio Nozze di diamante Don Germain, 25 anni di sacerdozio Nozze d’argento La sera del 13 marzo 2013 Jorge Mario Bergoglio è eletto Papa con il nome di Francesco, primo pontefice a chiamarsi come il Santo di Assisi. Di origine italiana, cardinale di Buenos Aires, Bergoglio è il primo gesuita a diventare Papa ed il primo pontefice proveniente dal continente ame- ricano. Attento ai poveri e agli emarginati, umile, desideroso di costruire una chiesa povera, legato a uno stile essenziale e comunicativo, nel suo primo discorso ai fedeli riuniti a San Pietro, prima di dare la benedizione, ha chiesto “un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”. E anche noi vogliamo pregare il Signore per il nostro papa Francesco: auguri, che il Signore ti protegga e illumini il tuo pontificato. Canterò in eterno l’amore del Signore, di ge- nerazione in generazione. Farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: “È un amore edificato per sempre, nel cielo rendi stabile la tua fedeltà”. Faccio mio questo salmo 88 (89), non so come rendere grazie al Signore per la sua fe- deltà, che mi ha accompagnato da sempre, nonostante la mia infedeltà e la mia povera e umile persona. Il mio sacerdozio è stato è e sarà sempre un ringraziamento al Signore il Dio della mia vita. Non ho nessun merito di essere il suo servitore nel sacerdozio, è merito suo e mi fido e confido. Dalla mamma mia ho ricevuto questa fede e la devozione alla Madonna. Fin da chieri- chetto ho sentito la vocazione a essere prete. In seminario ho seguito tutto il percorso dei miei studi nelle diverse città del Benin fino all’ordinazione sacerdotale ricevuta dal cardi- nale Joseph Tomko, prefetto di Propaganda Fide, a Cotonou il 27 novembre 1988 insieme agli altri 15 confra- telli. Tutta la mia riconoscenza al defunto don Mosè per la forma- zione all’attività pastorale basata sulla spiritualità del Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria. Fiorisco dove sono stato seminato per esercitare il mio ministero, felice di essere servitore di Dio nella sua Chiesa-famiglia di fratelli e sorelle, per apportare il mio contributo al regno di Dio. Per questo canterò in eterno l’amore del Signore tutta la mia vita. Il mio ringraziamento anche alle due Chiese sorel- le di Lokossa e di Carpi, rispettivamente a sua Ecc. Mons. Victor e a sua Ecc. Mons. Francesco; e a don Carlo Truzzi, parroco di Miran- dola. Qui mi sento felice nell’esercizio del mio ministero. Don Germain Kitcho Dossou

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Periodico trimestrale della Parrocchia di Mirandola iscritto nel registro dei giornali del Tribunale di Modena al n. 641 del 31-1-80

inestraANNO 34° - NUMERO 2/2013la inestrainestrainestrainestraaa

Il 2013 per me è un anno di ricorrenze par-ticolari: 22 giugno 85 anni, 28 giugno 60 di sacerdozio. Non mi pare vero, ma sono volati. Nato e battezzato a Gavello, ho frequentato le scuole elementari a Mortizzuolo e al termine della guerra entro in seminario a Carpi. Termi-nati gli studi, vengo consacrato dalle mani di Mons. Prati in cattedrale, che da poco era en-trato in Diocesi e sono unico sacerdote novello in quell’anno 1953. Ricordo con commozione e gioia la Prima Messa a Mortizzuolo. Dopo pochi mesi vengo chiamato ad iniziare il mio ministero a Mirandola. Accolto come un � glio dal Prevosto Mons. Tosatti, si vive in canoni-ca familiarmente con gli altri cappellani. Non posso dimenticare quei giorni per la gioia, la fraternità, il clima di collaborazione e di entu-siasmo che ci coinvolgeva tutti. I miei compiti: insegnante all’Avviamento, presenza al Confes-sionale, assistente al Nuovo Oratorio San Do-menico Savio frequentato anche dai ragazzi da fuori di Mirandola, attività Catechistico Formative, Fiamme Rosse, Fiamme Verdi, GIAC, CTG. All’Oratorio ogni giorno, prima della TV dei ragazzi visita alla cappella, preghiera e momenti formativi. Posta al secondo piano, con la presenza del Santissimo era il cuo-re dell’Oratorio. Anche all’Ospedale per diversi anni ho lavorato, incominciando con la Messa alle ore 6 (che faticaccia), visitando i reparti, portando l’Eucarestia, assistendo i moribondi, quanto bene ho potuto modestamente fare, ma quanto mi sono arricchito spiri-tualmente. Nel dicembre 1961 senza tanti preamboli, il vescovo mi chiama a Carpi, mi nomina Arciprete a Cortile di Carpi. L’antivi-gilia di Natale senza tante solennità e cerimonie, accompagnato da Don Luciano inizio il mio lavoro in quella comunità così provata. La grazia del Signore, la collaborazione con le Suore di Palagano per ben 17 anni, l’impegno di laici battaglieri, mi hanno sostenuto e confortato. Certo 47 anni tra lacrime e gioie ho testimoniato la mia fede sicuro della benedizione di Dio. E raggiunto il bel traguardo di 80 anni, carico di acciacchi, accolto dalla sorella, ho rinunciato alla parrocchia e sono tornato a Mirandola. La benevola accoglien-za di don Truzzi, dei confratelli ha mitigato il dolore del distacco. Sono sempre quel don Benito che dopo tanti anni ha ritrovato tanti amici che un giorno aveva lasciato. La preghiera, qualche visita alle famiglie, i diversi incarichi che il prevosto mi ha assegnato rendono attivo e meno mesto il naturale tramonto. Non mi sento inutile; anzi confesso sinceramente che ho la stessa gioia ed entusiasmo di fede e di apostolato come il 28 giugno 1953, giorno del MIO pri-mo SÌ, del MIO ECCOMI!

don Benito Poltronieri

Don Benito, 60 anni di sacerdozio

Nozze di diamanteDon Germain, 25 anni di sacerdozio

Nozze d’argento

La sera del 13 marzo 2013 Jorge Mario Bergoglio è eletto Papa con il nome di Francesco, primo ponte� ce a chiamarsi come il Santo di Assisi. Di origine italiana, cardinale di Buenos Aires, Bergoglio è il primo gesuita a diventare Papa ed il primo ponte� ce proveniente dal continente ame-ricano. Attento ai poveri e agli emarginati, umile, desideroso di costruire una chiesa povera, legato a uno stile essenziale e comunicativo, nel suo primo discorso ai fedeli riuniti a San Pietro, prima di dare la benedizione, ha chiesto “un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”. E anche noi vogliamo pregare il Signore per il nostro papa Francesco: auguri, che il Signore ti protegga e illumini il tuo ponti� cato.

Canterò in eterno l’amore del Signore, di ge-nerazione in generazione. Farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: “È un amore edi� cato per sempre, nel cielo rendi stabile la tua fedeltà”.Faccio mio questo salmo 88 (89), non so come rendere grazie al Signore per la sua fe-deltà, che mi ha accompagnato da sempre, nonostante la mia infedeltà e la mia povera e umile persona. Il mio sacerdozio è stato è e sarà sempre un ringraziamento al Signore il Dio della mia vita. Non ho nessun merito di essere il suo servitore nel sacerdozio, è merito suo e mi � do e con� do.Dalla mamma mia ho ricevuto questa fede e la devozione alla Madonna. Fin da chieri-chetto ho sentito la vocazione a essere prete.In seminario ho seguito tutto il percorso dei miei studi nelle diverse città del Benin � no all’ordinazione sacerdotale ricevuta dal cardi-nale Joseph Tomko, prefetto di Propaganda

Fide, a Cotonou il 27 novembre 1988 insieme agli altri 15 confra-telli. Tutta la mia riconoscenza al defunto don Mosè per la forma-zione all’attività pastorale basata sulla spiritualità del Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria. Fiorisco dove sono stato seminato per esercitare il mio ministero, felice di essere servitore di Dio nella sua Chiesa-famiglia di fratelli e sorelle, per apportare il mio contributo al regno di Dio. Per questo canterò in eterno l’amore del Signore tutta la mia vita. Il mio ringraziamento anche alle due Chiese sorel-le di Lokossa e di Carpi, rispettivamente a sua Ecc. Mons. Victor e a sua Ecc. Mons. Francesco; e a don Carlo Truzzi, parroco di Miran-dola. Qui mi sento felice nell’esercizio del mio ministero.

Don Germain Kitcho Dossou

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DAL 15 GIUGNO ORARIO ESTIVO DELLE SS MESSECanonica: Feriali ore 8.30-19.00Centro Sportivo via Posta Prima festiva ore 19.00 Festive ore 9.00-10.30-12.00-19.00

Da MARTEDÌ 6 a MERCOLEDÌ 14 agosto ore 21.00 Novena dell’Assunta (canonica)GIOVEDÌ 15 agosto ore 9.30 Processione dalla Chiesa della Madonnina alla Chiesa di via Posta ore 20.00 S. Rosario e cena (canonica)

vita della parrocchia

SONO NATI ALLA VITA

In Redazione: Don Carlo Truzzi, Laura Michelini, Rossana Ferrarini, Marisa Ghizzoni Braghiroli, Ermelina Artioli, Don Benito Poltronieri,Don Germain Kitcho Dossou, Massimo Bertellini. Foto Marchi. Direttore: M. Eugenia Lugli

17 Marzo, Pozzato Asia

21 Aprile, Balletta Dario, Casolari Giulia, Fabbri Enrico, Ghizzoni Lucia, Malavasi Federico, Merlotti Anna

5 Maggio, Stefanini Anna

19 Maggio, Angelini Gaia, Barelli Giovanna, Castorri Emma, Dalla Zuanna Francesca, Muzzioli Milena, Ru� oni Anna, Zaccarelli Giada

La Segreteria parrocchiale è rientratain canonica via Don Minzoni, 3tel. 0535.21018 - fax 0535.27330e.mail: [email protected]: lunedì-sabato 9.00-12.30

3vita della parrocchia

HANNO COMPIUTO IL CAMMINO

Borsari EnnioPignatti ArturoFerrarini Alvezio TitoGualdi Anna MariaBaraldini LinaGhel� DelminaSmereri VandaRebecchi VirginiaMalavasi LinaBonini DonatoCalanca NaraTredesini Valerio AbramoVincenzi FrancoGreco IvanoPalazzini Maria Teresa

Bassoli GinaGolinelli EmmaSgarbi MariaGozzi DinoAlbertazzi EfremCattabriga LinaMontagna MartaSentimenti ZorindoVignato LuigiMantovani RiccardoGalavotti LuciaPini MilaGualdi IoleMaschi ErmeteMolinari Aldo

25 Maggio, Carvisiglia Claudio, Guidi Elia 26 Maggio, Ste� anini Emil

2 Giugno, Donati Margherita

SI SONO UNITI IN MATRIMONIOPaolo Verri con Franca Cavazza Lidio Giordani con Carla Bettoni

AZIONE CATTOLICA (Mirandola e Cividale)ACR medie 15 - 24 luglio RONCEGNO TERME (TN) don AlexGiovanissimi 1ª-4ª sup. 24 lug - 2 ago RONCEGNO (TN) don Flavio (don Alex)ACR elementari 26 ago-3 set RONCEGNO (TN) don AlexAGESCIMirandola 1LC 4 ago. - 10 ago. DAONE (TN) suor Anna MariaEG 30 lug. - 10 ago. LENZUMO (TN) diac. Claudio Zerbini

Clan 15 - 22 ago ROMANTISCHE STRASSE (D) don Francesco PrezioziMirandola 2LC 3 - 10 ago CESCLAN DI CAVAZZO (UD don Gianni ZiniEG 1 - 10 ago CESCLAN DI CAVAZZO (UD) don Gianni ZiniClan 1 - 4 ago CESCLAN DI CAVAZZO (UD) diac. Stefano ZERBINI

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4 vita della chiesa

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Dal 1974

Odoardo Focherini è beatoOdoardo Focherini è stato beati� cato in piazza Martiri a Carpi lo scorso sabato 15 giugno 2013. Nato il 6 giugno del 1907 a Carpi da una famiglia di origini tren-tine, Odoardo cresce e si impegna attivamente nella Chiesa locale e nell’Azione cattolica, di cui diverrà anche presidente diocesano. Nel 1927 inizia a collaborare, come corrispondente per la Diocesi di Carpi, con il quotidiano cattolico L’Avvenire d’Italia di Bologna e poi con L’Osservatore Romano.Nel 1930 sposa Maria Marchesi e tra il 1931 e il 1943 nascono i sette � gli. Dal 1934 lavora alla Società Cattolica di Assicurazione di Verona divenendo ispettore per una vasta area del nord Italia. Nel 1939 è nominato amministratore de L’Avvenire d’Italia.Quando anche in Italia inizia la persecuzione degli ebrei da parte del regime nazi-fascista, insieme al parroco di San Martino Spino don Dante Sala organizza una rete di fuga dei perseguitati verso la Svizzera, grazie alla quale, tra il 1943 e il 1944, vengono salvati oltre 100 fratelli del popolo di Israele. Inviso al regime nazista, nel marzo del 1944, presso l’ospedale di Carpi, Odoardo viene arrestato mentre cerca di organizzare la fuga di Enrico Donati, l’ultimo ebreo che riesce a salvare. Viene incarcerato a Bologna, poi internato come esponente

che fa opposizione da cattolico al regime nei campi di concentramen-to di Fossoli (Carpi) e Gries (Bolzano), per essere in seguito deportato in Germania, nel campo di Hersbruck, sottocampo di Flossenburg, dove muore il 27 dicembre del 1944. Oltre alle tante lettere dai luoghi di prigionia, sono riportate da alcuni testimoni le sue ultime parole: “Dichiaro di morire nella più pura fede Cattolica Apostolica Romana e nella piena sottomissione alla volontà di Dio, o� rendo la mia vita in olo-causto per la mia Diocesi, per l’Azione Cattolica, per L’Avvenire d’Italia e per il ritorno della pace nel mondo”. Tra i riconoscimenti attribuiti a Focherini vi sono la Medaglia d’oro delle Comunità Israelitiche italiane (Milano, 1955), il titolo di Giu-sto fra le genti (Gerusalemme, 1969), la Medaglia d’oro della Re-pubblica Italiana al Merito Civile (Roma, 2007). Il 10 maggio 2012 Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto di martirio in odium � dei. Il processo di beati� cazione era iniziato nel 1996.

Focherini e MirandolaÈ un legame profondo quello che unisce il beato a Mirandola, di cui era nativa la moglie. Già durante il � danzamento, alla � ne degli anni ’20, Focherini ebbe modo di conoscere la città, la parrocchia, i suoi movimenti giovanili, l’Azione cattolica e anche lo scautismo che con-tribuì a trapiantare a Carpi. Nel 1930 Odoardo e Maria si sposarono nel Duomo di Mirandola. Nel 1940 Focherini, la moglie e i � gli si stabilirono nella casa della famiglia Marchesi in piazza Costituente. Qui nacquero le � glie Carla e Paola. Questa permanenza consentì ad Odoardo di rinsaldare ed ampliare le sue amicizie a Mirandola, basti pensare a quella con don Dante Sala, allora parroco di San Martino Spino, con cui iniziò a collaborare a favore degli ebrei perseguitati. Odoardo risiedeva ancora a Mirandola quando nel marzo 1944, presso l’ospedale di Carpi, fu arrestato.Il 12 dicembre 2004, in occasione del 60° anniversario della morte di Focherini, la parrocchia e l’amministrazione comunale di Mirandola hanno posto una targa ricordo sulla casa da lui abitata in piazza di � anco alla chiesa della Madonnina.

Immagine u� ciale del nuovo beato Veglia in piazza Costituente

5edifi ci parrocchiali

Dopo il terremotoA un anno ormai dall’evento che ci ha messo a dura prova ci voltiamo un attimo indietro. Un primo pensiero va a coloro che ci hanno aiutato moralmente e materialmente. Li ringraziammo come comunità civile e come parrocchia negli ultimi giorni di maggio. Un pensiero non meno partecipe va anche alle vittime, anzitutto a coloro che sono morti. Li ri-cordiamo al Signore, insieme ai loro cari che ancora so� rono la perdita e anche ai tanti che portano il peso di chi non è tornato alla normalità. La depressione, la casa e il lavoro perduti, le delusioni e le incertezze legate alla ricostruzione rendono amari i giorni di tanti. Chiediamo al Signore un aiuto speciale. In particolare come comunità cristiana, ci siamo trovati alla processione del 20 maggio con il croci� sso del Gesù alle ore 21 e alla messa solenne del 29 maggio alle ore 18.30 presieduta dal nostro vescovo. Per quanto riguarda la ricostruzione è a buon punto la rimozione delle macerie e della messa in sicurezza del Duomo. L’opera è svolta dai Vigili del Fuoco guidati da Luigi Benedetti. Lo stesso si fa per la Madonnina e il Gesù. In San Francesco è cominciata la rimozione delle macerie. Il Consiglio pastorale parrocchiale sta promuovendo una raccolta di � rme perché tutte le chiese di Mirandola vengano ricostruite e restituite al culto. Invitiamo caldamente tutti a sottoscrivere presso la canonica e nel Centro di via Posta. La costruzione della “Sala della Comunità” è a buon punto. L’inaugurazione è � ssata per il 7 luglio prossimo. L’opera è interamente � nanziata dalla Caritas nazionale. Speriamo che presto sia avviata l’opera di riquali� cazione del Centro Sportivo di via Posta, per la quale abbiamo chiesto l’intervento del Centro Sportivo Italiano (CSI) sede di Modena.

Sindaco, quale futuro vede per le chiese mirandolesi?1. Tutte le chiese devono essere riportate alla loro funzione di culto, e quindi ricostruite. A seconda della situazione in cui si trovano e dei danni riportati, è verosimile pensare che saranno proposte metodolo-gie diverse di ricostruzione.

Quali sono i rapporti tra i vari enti nella gestione delle chiese 2. nel post - sisma? A che livello entra il Comune?

Per la concessione dei � nanziamenti al � ne di e� ettuare gli interventi di messa in sicurezza sulle chiese mirandolesi esiste una sorta di “trian-golazione” che parte dal soggetto attuatore, cioè la Diocesi (tranne il Gesù, che è di proprietà comunale), che elabora il progetto e acqui-sisce il parere della Soprintendenza; la pratica viene poi trasmessa al Comune che la inoltra al Commissario delegato per la ricostruzione per l’esame e l’erogazione del � nanziamento richiesto.Parlando invece di ricostruzione occorrerà tenere conto di interven-ti “spalmati” nel tempo e della disponibilità di � nanziamento. E in proposito dovrà esserci condivisione tra Autorità ecclesiastica, Ammi-nistrazione comunale, Struttura commissariale, Soprintendenza; con-divisione supportata da un percorso di partecipazione che coinvolga il più alto numero di cittadini, che contempli anche la possibilità di visitare i cantieri, una volta completata la fase di messa in sicurezza. Certo non sarà un percorso breve.

Come si presenta oggi, a un anno dal terremoto, la situazione 3. delle chiese del capoluogo e delle frazioni?

Al momento sono stati stanziati quasi 6 milioni di euro per gli inter-venti di messa in sicurezza delle chiese di Mirandola e frazioni che sono state tutte gravemente danneggiate dal terremoto. Dove è stato possibile, si sono messe a disposizione dei parroci sedi di proprietà del Comune per le celebrazioni domenicali; è il caso di Quaranto-li (sede della Polisportiva), San Martino Spino (capannine nei pressi della scuola), Tramuschio (sala civica). Molte “messe in sicurezza”, a seguito delle dichiarazioni di inagibilità, sono già state terminate, altre sono in corso, altre da poco iniziate (è il caso ad esempio della Pieve di Quarantoli e della chiesa di Mortizzuolo).

La realizzazione delle opere provvisionali e il progetto di rico-4. struzione della chiesa del Gesù.

Per la chiesa del Gesù sono stati spesi � no a questo momento circa 481 mila euro per la messa in sicurezza dell’interno e dell’esterno e per la rimozione delle macerie. Sono stati inoltre spesi 10.780 euro per il recupero delle opere d’arte. Per il progetto, mi riallaccio a quanto af-fermato prima, ovvero che occorre e� ettuare una ri� essione più ampia su tutti i luoghi di culto cittadini, coinvolgendo i soggetti interessati anche alla luce delle risorse che saranno disponibili.

La realizzazione delle opere provvisionali e le prospettive future 5. che riguardano la chiesa di San Francesco.

Per San Francesco, è stata e� ettuata la puntellatura della facciata dall’esterno con il supporto dei Vigili del Fuoco, per un importo di 120.000 euro; a cura della Dire-zione regionale per i beni cultu-rali e paesaggi-stici dell’Emilia-Romagna è in corso la messa in sicurezza dall’in-terno, anche al � ne di togliere le macerie, per un importo di 297.000 euro; vanno ricordati altri 10 mila euro spesi per proteg-gere le tombe dei Pico risparmiate dal sisma.

Intervista al Sindaco

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L’esercizio 2012 evidenzia un modesto utile � nale pari a € 4.739 co-munque superiore a quello dell’esercizio 2011 che era pari a € 299.L’anno 2012 è stato segnato dal sisma che ha stravolto oltre gli im-mobili anche la situazione economico-� nanziaria della parrocchia. Il bilancio 2012 di conseguenza non è indicativo del reale andamento economico-� nanziario della parrocchia e pertanto il confronto con il 2011 non è signi� cativo. Tuttavia passiamo ad analizzare alcune voci del conto economico con scostamenti signi� cativi tra il 2012 e il 2011.I costi del personale sono diminuiti di € 58.751 a seguito delle di-missioni del sagrestano, del mancato rinnovo del contratto degli edu-catori dell’oratorio, della messa in C.I.G. degli addetti alle pulizie dell’Oratorio, via Luosi e Canonica. I contributi erogati a favore di terzi sono diminuiti di € 14.225 per evidenti di� coltà economiche della parrocchia.Per quanto riguarda le entrate i contributi percepiti da enti sono di-minuiti di € 52.547. Le o� erte in chiesa sono diminuite di € 15.302. Le o� erte per sacramenti sono diminuite di € 7.194. Le o� erte da pri-vati sono diminuite di € 27.463 per le di� coltà dei parrocchiani sia per la crisi economica che per spese proprie a seguito del terremoto.

Le o� erte pro missioni sono diminuite di € 13.266 principalmente a causa della mancata realizzazione del tradizionale mercatino missio-nario. Gli a� tti attivi sono diminuiti di € 6.042 a seguito della in-terruzione del contratto di a� tto dell’u� cio di via Curtatone a causa del terremoto. L’unica voce in aumento è rappresentata dalle o� erte per carità che sono aumentate di € 10.910 per o� erte giunte dopo il terremoto a favore di famiglie terremotate. Le o� erte pro terremoto sono state € 179.564. Sono accantonate nel Fondo Spese straordinarie che dovremo sostenere per i danni da terremoto (Asilo via Luosi, Ora-torio, magazzino scout, cinema, Madonnina, u� ci Sacramento).Sostanzialmente la gestione economica-� nanziaria ordinaria della parrocchia presenta un calo del � usso � nanziario pari a circa € 38.000 (di� erenza tra minori costi e minori ricavi) dovuto in particolare al mancato incasso di contributi dai vari enti erogatori.Ringraziamo a nome della comunità chi si è fatto parte attiva con il contributo in denaro a servizi gratuiti.

l’economo il parroco diacono Maurizio Veronesi don Carlo Truzzi

Relazione al bilancio 2012

7bilancio parrocchia

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in ricordo

Ci ha lasciato un’amica

Teresa Palazzini, da tanti anni catechista nella nostra parrocchia, è scomparsa improvvisamente. Era malata da tempo, aveva sof-ferto molto a causa del terremoto e si era sottoposta a diversi interventi chirurgici, ma aveva ripreso la sua opera di catechesi non appena le era stato possibile. Ricordava spesso di essersi dedicata agli studi in età matura, non avendo potuto farlo da giovane. Gli impegni familiari non le ave-vano impedito però di seguire la vocazione di approfondire la conoscenza della Parola di Dio e di arricchire la sua cultura. Diplomatasi maestra negli Anni Ottanta, aveva iniziato a de-dicarsi alla catechesi in parrocchia, sotto la guida di don Carlo Malavasi, che aveva avviato la sperimentazione dell’ Iniziazione Cristiana dei fanciulli nelle famiglie, grazie alla collaborazione delle madri. Aveva seguito con pro� tto i corsi di formazione, fre-quentato la scuola di Teologia, dove aveva conosciuto il nostro parroco attuale, don Carlo Truzzi, e si era impegnata con entu-siasmo in questo servizio, ma a metà degli Anni Novanta dovette interromperlo per gravi problemi familiari.La � amma della fede continuò ad ardere in lei nonostante i dolo-ri e le so� erenze; riprese vigore alcuni anni dopo, quando decise di riprendere gli incontri di Catechismo. Ha collaborato col nostro gruppo di Catechiste senza preclusioni, dando prova di grande disponibilità, sincerità ed generosità. Aveva fantasia, creatività, voglia di fare e condividere. Si esprimeva con schiettezza e metteva volentieri la sua esperienza al servizio degli

altri nei momenti di di� coltà. In cambio, cercavamo di lenire la sua solitudine, che talora le pesava negli ultimi tempi. Ciò nonostante, sapeva ridere dei casi della vita ed era sempre pronta a collaborare a progetti sociali, iniziative formative, viaggi di studio. Ha lasciato un vuoto nel nostro cuore e in quello di quanti l’hanno conosciuta. Siamo certe che ha trovato � nalmente la pace nell’incontro con Gesù, che amava sopra tutto e tutti. Ciao, Teresa, ti ricordere-mo sempre con a� etto e nostalgia!

Il gruppo delle Catechiste

Pioniere dello sport in parrocchia

Il 10 marzo scorso è tor-nato alla casa del Padre Alvezio Ferrarini, co-nosciuto da tutti come “Tito”. La sua fervente attività di volontariato nell’ambito del Centro sportivo parrocchiale di via Posta, per anni lo ha visto prima allenatore e dirigente nella società di calcio “Folgore”, da lui creata con altri amici nei primi anni sessanta, e suc-cessivamente anche mem-

bro fondatore del circolo tennis “Primavera”. Chi lo ha conosciuto e incontrato ha apprezzato in lui lo spirito di fede sempre orientato all’ottimismo e la serena umanità che gli permetteva di vedere il lato positivo delle cose in ogni momento, specialmente nelle dif-� coltà e nella prova. Un sorriso accattivante e la battuta pronta erano le caratteristiche che di lui si potevano cogliere già al primo sguardo. Generoso e disponibile a spendersi nelle occasioni di bi-sogno, manifestava una speciale capacità di relazionarsi in maniera schietta e di mediare anche posizioni molto distanti. Negli ultimi anni ha prestato servizio nel sindacato CISL come delegato della Federazione Pensionati, distinguendosi per a� abilità e competenza nello svolgere le varie mansioni a lui a� date. A lui va un ringraziamento particolare della Parrocchia, per quanto ha fatto per molti anni nella cura e nella crescita dell’area parroc-chiale di via Posta, ora diventata, dopo il terremoto, crocevia delle molte attività della comunità e “laboratorio di convivenze” nelle di� erenze di numerosi gruppi che ne fanno parte.

La redazione

9

Fabio Osti e Elisabetta Malagola Michele Panza e Laura Michelini

Giovanni Giaquinto e Nicoletta LuppiPaolo Mugnai e Marta ReggianiMarco Sbardellati e Maria Eugenia LugliNino Panza e Mariangela GalavottiMarco Prandini e Lorena ConsoliPaolo Cavicchioli e Loretta TrombaCosimo Quarta e Luigina SignorettiStefano Fabbri e Maura ZiniGian Paolo Gennari e Alessandra Mantovani

9 Giugno, Anniversari di Matrimonio

Rocco Mastasi e Angela BrunoRomano Polacchini e Mariella MarchesiNorberto Pizzetti e Gisella SalaBruno Ghiselli e Anna MalagoliLivio Nicolini e Assia CeriatiLanfranco Zambonin e Vanda GuicciardiVilliam Corradi e Lina PozzettiMario Mussini e Rina MainiGiuseppe Morselli e Celestina PoggiPasquale Pretia e Rosa CataldoCelso Artioli e Tilde Scacchetti

Riccardo Morselli e Paolina Bergonzini

10º

25º

50º

60º

anniversari di matrimonio

Banca popolaredell’Emilia Romagnawww.bper.itGRUPPO BPER

“Dio vi custodisca in tutti i giorni della vostra vita: sia vostro aiuto nella prosperità, conforto nel dolore e colmi la vostra casa della sua benedizione...Signore, benedici questi anelli nuziali: gli sposi che li porteranno custodiscano integra la loro fedeltà, rimangano nella tua volontà e nella tua pace e vivano sempre nel reciproco amore.Per Cristo nostro Signore”.

10 Comunioni

Gruppo di Simonetta Pigliapoco e Antonio NataliBitondi GiuseppeBelluzzi RiccardoCrisci AngeloGambuzzi GabrieleGiornelli GaiaMarazzi FrancescoSalvatori BenedettaSavino DesirèBocchi GiulioDe Matteis NicolaLiberti NoemiOltramari DanieleScanzano AngeloBascietta NicolòBellodi Carlo AlbertoLo Vetere AlbachiaraMontorsi Rebecca

Stefanini FrancescoVenturini Camilla

Gruppo di Paola Da Como e Giuseppe TommarelliBalestrieri AlessandroBarbi ElenaBelardi AlessandroBignami Anil KumarBuoli ElisaFiori GiadaMeschieri FrancescoPaltrinieri LucaRiccò DeniseSemioli Valerie

Gruppo di Corinna CristiniBorsari Daniele Cognini Cristian

Castorri Andrea D’Onghia Pasquale Giordano Francesco Salvato Alessio

Gruppo AcrAlbano LorenzoDi Domenico Antonio Gemelli RebeccaMalavasi LorenzoMorette NicolòOliani FedericoStraforino AriannaTesti EnricoVaranzano LindaTavernari MatteoRenna AntonioBorghi Francesco

Gruppo di Franca CavazzaCorsini MassimilianoDomi MelissaDondi PietroMantovani AlessandroMeschiari LorenzoMorselli GaiaPalazzini FedericoPalmieri LorenzoPongiluppi Enrico

Gruppo di Angela GanzerliBellei RiccardoBiagetti MatteoCastorri Alessandro

Ferraresi GiuliaFerraresi RicardoPolacchini SaraPollastri FedericaRossi ChiaraSgarbi JacopoZuccoli Daniele

Gruppo di Paola MantovaniBraghiroli EsterCampedelli LeonardoColoretti PietroCrombi FedericoForapani Anna Jones Claudio

Pinotti KevinPrandini FrancescoVerri GiorgiaVitali Lisa

Gruppo di Sr. Maria RosaBergamini Giulia Crispino AngelaEsposito MartinaGalavotti GiuliaGavioli GabrieleGherardi SilviaMenotti RebeccaMeschieri MarcoNeri Lorenzo

Quaranta So� aQuarta TommasoPotenza Naomi

Gruppo ICFDavid SusannaLosi EdoardoMarletta GiorgiaPongiluppi GiulioSoavi Michele

Ragazzi scoutToselli Luca Clerici Gaia

DOMENICA 10 MARZO ORE 10.00

DOMENICA 17 MARZO ORE 10.00

11Cresime

ACRBagnolati FrancescoBattaglia DavideBenedusi AriannaBrancato MelissaBruno AlessiaCanossa NicolaCappi AliceCorradi BeatriceDe Blasio GiorgiaGranato AngelaLengu GiulianoLeone GiordanaKapcev MichalMalavasi ChiaraMattioli AlessandroMeschieri MichaelMichelini AnnaMinnici DanielMorselli DavidePerani BenedettaPerez Perdomo EdilsonPica MartinaPotenza LucaRagazzi CamillaRodenas GuillerminaRomito Alessia Ra� aella Marialuisa

Rovatti GiacomoSalzillo ValentinaTesti GiorgiaTioli AlessandroTreGlia Miriam ICFCavicchioli TobiaGalavotti ChiaraMarchesi MicheleMarinello RebeccaNegrelli AgneseSgarbi MartaTesti Maria EleonoraCavicchioli LuciaArtioli Teresa

Cat. Marta Dall’Oca/Galavotti Chiara Benatti Giacomo Brani PaoloCalciolari LeonardoCrispino Giorgio Hrjnda AndryPinotti GrecaSgarbanti Giovan FrancescoZucchini Leonardo D'ambrosio Manuel

DOMENICA 5 MAGGIO DOMENICA 12 MAGGIO

Cat. Donata CampagnoliArcangelo SyriaAscari MycollAvolio CristianBertolasi MatteoCrispino FrancescaGuastalla NicolòLonghini AugustoPerrone GiannaPolastri DavideRappisi MartinaReggiani ValentinaRinaldi CamillaRusso CarlaZavatti MartinaPinotti GretaMeschiari Michael

Cat. Maria Eugenia LugliBombarda AlessandroBosis LeonardoBottura AlessandroBottura TommasoCasari WalterDuo' FedericaFergnani FrancescoGhedini Francesco

Golinelli GiacomoGolinelli GiadaPaolini EnricoMarletta Carola (Da Icf )

Cat. Valenti BertaApollo Francesco VittorioBarlera RiccardoBiagetti MartinaBonfatti GiacomoBozzoli CeciliaGhilardi So� aGilioli SimoneIacoangeli EdoardoLodi SaraMalvezzi EdoardoPiazzi Tommaso Cat. Maria Cristina CristiniCipollaro ChiaraContini GregorioGasparini AlejandraParrella GiuliaRomano MarcantonioSartoro Andrea

Cat. Valenti BeatriceAbruzzo DeniseAlboresi FilippoBenatti LauraBergamini Alice Bortoli AliceLeozappa Martina

Lezzi MatildeMazzone FrancescoNegrelli LauraRegalà ChristianSala LeonardoSetti VittoriaZhdan Julia

Cat. Casanova OriettaBenatti EleonoraBergamaschi SimoneCa� ero CristianMolinari Martina Morselli LindaPapotti Chiara

DOMENICA 19 MAGGIO

Scabellone Francesco Tuveri Anna Cat. Tromba LorettaBonfante VittorioCavicchioli GiuliaCornicelli NicoleDa Como ElisaGavioli AndreaGuernieri MircoLeoni AlicePignatti Giacomo

Gr. Agesci Mirandola.2Carione VittoriaGalavotti FilippoGiovannini AdelinLosciale GiuliaMirto Francesco Paltrinieri Beatrice Pivetti Giulia Zizza Annalisa

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Vanessa Favaro, di 9 anni abitante a Massanzago (Padova), ha ricevuto la prima Comunione il 5 maggio scorso. Ha deciso di non sprecare i soldi per le bomboniere e altre spese inutili per la sua festa, ma di do-narli ai bambini della parrocchia di Mirandola, rimasti senza sede per gli incontri di catechismo a causa del terremoto. Il gesto testimonia non solo la sensibilità umana di Vanessa, ma anche i valori cristiani dei suoi genitori, consapevoli che si può veramente educare alla fede solo dentro una famiglia saldamente cristiana, che attua nei fatti ciò in cui crede. Essi hanno guidato la � glia ad essere attenta a tutto ciò che accadeva agli altri bambini come lei che vivevano in Emilia e, con l’aiuto della chiesa e della scuola, l’hanno accompagnata ad esprimere la sua personale adesione a Gesù. Altre scelte di carità sono maturate nella piccola comunità scolastica in cui Vanessa è inserita: la sua clas-se, classi� candosi prima ad un concorso, ha vinto un premio di mille euro inizialmente destinato ad e� ettuare una gita di tre giorni per tutta la classe. La bambina e i suoi compagni hanno deciso di rinun-ciarvi, donando il premio ad una scuola terremotata dell’Emilia, per essere solidali nei confronti dei loro coetanei più sfortunati. Questi esempi ci dimostrano che la Parola di Dio, i sacramenti, la Chiesa educano e� cacemente quando i giovani vivono in una comunità che crede, che li mette in diretta relazione con uomini e donne di fede, capaci di creare intorno ai giovani un clima di attenzioni e di a� etti. È così che Dio educa il suo popolo, come a� ermava con forza il com-

pianto cardinale Martini, perché ciascuno di noi si forma in rapporto dialettico con gli altri. Vanessa non fuggirà mai dalla Chiesa, perché ha ricevuto una buona educazione religiosa; con la sua semplicità ella ci insegna che la società del futuro sarà buona se ci saranno adulti educatori e collaboratori di Dio nel promuovere e favorire la crescita personale, religiosa e sociale della gioventù.

oltre la fi nestra

FILIALE di MIRANDOLA Viale Gramsci, 1

C’è un modo nuovo di sentirsi modenese

Una nuova opportunità per l’economia del territorio modenese.

Questo è lo spirito con cui è nata Banca Modenese, la nuova realtà bancaria che racchiude nel proprio nome il mercato in cui credeed al quale chiede fi ducia per crescere.La banca locale vicina e familiarema moderna ed innovativa nei servizi.

Nella società attuale, caratterizzata da uno spiccato individualismo ol-tremodo egoistico, si ha di� coltà a cogliere riscontri di gesti di umana solidarietà come il dono; talvolta poi potrebbe esercitare sul riceven-te e� etti o � ni secondari di utilitarismo, pressione o ricatto. Donare è da sempre un'azione che risulta di� cile da compiere: non solo è dare quel che si possiede (spesso il super� uo), senza ricevere nulla in cambio, ma il problema principale è il dare ciò che si è. Consiste in un'azione spontanea, libera da ogni calcolo o coinvolgimento, che apre ad un rapporto non dettato dal tornaconto, generando quell'uni-co debito cristianamente accettato: l'amore reciproco.Di questo ingenerato sentimento siamo stati testimoni, quest'anno in momenti e luoghi diversi, alcuni fratelli ed io in ambascerìa, per conto della Parrocchia di Mirandola, presso alcune comunità italiane e associazioni di volontariato a forte ispirazione cristiana. Le comu-nità ecclesiali incontrate, oltre al dono materiale in termini monetari (sostanzioso, per l'entità numerica dei donatori), han voluto farci sen-tire la propria vicinanza, o� rendoci una presenza benevola, disinte-ressata e coinvolgente fatta di attenzione, partecipazione emotiva al nostro dramma e parole di condivisione capaci di generare amore e per questo incancellabili. Le associazioni di assistenza volontaria, che,

da tempi remoti, traggono la propria esistenza dalla divina Misericor-dia, hanno a noi donato energie nei primi momenti seguiti agli eventi catastro� ci ed ultimamente una cospicua raccolta di denaro destinata come contributo alla ricostruzione dello stabile di scuola materna di via Luosi. Questi fratelli, a� dandosi alla divina Misericordia e tra-endone insegnamento, hanno saputo superare l'attrazione egoistica donando se stessi a chi come noi, trovandosi in di� coltà, poteva trar-re sollievo dal loro aiuto. Ci hanno dato solidarietà, dedizione di sé, fratellanza che rifuggono la menzogna dell'amore a se stessi; infatti chi vive per se stesso aborrisce il dono ed è sempre più incline a togliere ad altri per costruirsi: avere per essere. Hanno mostrato la parte più nobi-le avendo esercitato queste qualità, fondendole nel concetto di fratel-lanza. Esse sono sorte nella logica dell'amore e si sono manifestate nel dono più grande: le parole e le azioni scaturite dal cuore, che sono così diventate il nostro marchio di � ducia verso chi ce le ha poste. Fiducia, che è amore reciproco, ha lasciato l'impronta ai nostri incontri, così da diventare storia: storia umana suggellata dalla carità che viene dalla Misericordia di Dio. La comunità parrocchiale di Mirandola ringrazia tutti questi fratelli per la ricchezza donataci.

Massimo Bertellini

Quando donare è: dare ciò che si è

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Vanessa con la sorellina Angelica

Cuore di fanciulli