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SlANNO LI - Settembre-Ottobre 2009 - N. 427 Mensile Socio-Economico-Culturale

Biagio e Michele Paimeri: due sacerdoti figli della nostra terra...

U n a s c e l t a c h e c i r i e m p i e d ’ o r g o g l i o

Poche, ai nostri tempi, le vo­cazioni. Non è ambita, oggi, la via alla santità, né all'eroismo e al martirio. Troppi e martellanti i canti delle sirene che cercano di irretire i giovani disorientati in cerca di una loro dimensione. Troppe e allettatiti le offerte - no­torietà, potere, denaro - apparen­temente gratuite, da pagarsi, però, poi con gli interessi.

Il sacerdozio, se risponde a una vera vocazione, è legato in­dissolubilmente al servizio, al­l'abnegazione e contrasta, quindi, con le tendenze proprie di ima società che dell'edonismo e dell 'interesse personale ha fatto il proprio credo.

Chi decide di consacrarsi a Dio rinuncia alle lusinghe del mondo, eppure ha come teatro il mondo con tutte le contraddi­zioni e le miserie che lo appesan- tiscono.

Se meditata e consapevole, la scelta diventa una sfida vera e propria, quella di schierarsi dalla parte del diritto e della ragione e richiede tenacia, perseveranza e coraggio. Quanti preti martiri sono caduti nella più angosciosa solitudine per combattere il mal­costume, il degrado sociale, il po­tere mafioso e costruire una so­cietà più giusta.

Ma è anche un percorso gioioso, quello del prete, ricco di opportunità, se si prefigge di al­leviare le sofferenze, di indiriz­zare i giovani verso scelte libere, di dare centralità alla persona e cambiare il mondo.

Che due figli della nostra terra, Biagio e Michele Paimeri, siano stati consacrati sacerdoti ci riempie di orgoglio e di spe­ranza.

Il nostro augurio è che pos­sano coltivare la bellezza, in un mondo che di giorno in giorno, si fa sempre più brutto.

E la bellezza è giustizia, ve­rità, legalità.

Licia Cardillo

---------------------------servizio a pag. 10)

ConcertoOriettaBerti(pag. 12)

Meetinglegalità

(Pag. 6 )

Itinerario pittorico del CappuccinoMostra fotografica

di Fra Felice

Cantina CellaroC o m e

s a l v a r l a ?di Giuseppe Merlo

La C ellaro, al centro di in ­fuocate polem iche e contesta­zioni. Si è orm ai pervenuti al dunque. È certo infatti che non si può andare avanti alla car­lona, in un m om ento tanto d if­ficile caratterizzato da una gra­vissim a crisi di m ercato. E ciò, nonostante tutta la buona vo­lontà di ch i si trova ad am m ini­strare, sforzandosi di far qua­drare il cerchio. O ccorrono,

giim a di tutto, interventi dal asso. C iò significa dare un

m andato a term ine al C onsi­glio di am m inistrazione in ca­rica per assum ere, a condizioni approvate da tutta l'assem blea dei soci, un m anager in grado di gestire con com petenza la cantina. In seconda battuta, oc­corre incalzare la classe politica perché dia una accelerata al varo di norm e che prevedreb­bero form e di sostegno per il settore vitivinicolo. O ccorre in- ---------------------------- (segue a pag. 3)

Un sambucese tra i collaboratori

di giustiziaLa n o tiz ia si è ap p resa

m en tre a P a lerm o si ce leb rav a d av an ti a l G ip il p ro cesso re ­la tiv o al seco n d o tron con e d e ll'in ch ie sta Scacco M atto. C a lo g ero R izzu to , arresta to lo scorso an n o n e ll'a m b ito d el­l'o p e ra z io n e ch e h a d ecap i­ta to le co sch e b e lic in e , da q u a lch e m ese è so tto p o sto a m isu re di p ro tez io n e ecce z io ­n ale . A n ch e i su oi fam iliari son o stati p o rta ti v ia da S a m ­b u ca e trasferiti in un lu o g o sicu ro . La m o lla ch e av reb b e fa tto sca ttare il p e n tim en to sa ­reb b e stata la co n v in z io n e ch e la su a fin e fosse orm ai p ro s­sim a.

Una bellissima mostra delle tele di Fra Felice, promossa dal­l ’associazione Futura è stata inaugurata domenica 13 settem­bre nell’ex chiesa di S. Caterina ed è rimasta aperta fino al giorno 27. Presenti alla cerimo­nia, il consigliere della Provin­cia di Agrigento, Leo Vinci, il sindaco di Sambuca, Maggio,Giuseppe Abruzzo che ha curato le didascalie e la presentazione della mostra e don Giuseppe Maniscalco. Venti le giganto­grafie realizzate da Antonio Cannova, Giuseppe Di Bella,Carlo Pucci e Enzo Randazzo. È stato proiettato anche un Dvd con altre foto di opere di Fra Fe­lice con un sottofondo musicale con brani di Bach. L ’intenzione ~del presidente dell'Associazione, Salvino Ricca, è «di rendere itinerante la mostra con l'obiettivo di valorizzare un artista di notevole spessore, inspiegabilmente poco noto al grande pubblico». Le gigantografie con­sentono di ripercorrere l ’itinerario del Cappuccino attraverso le città in cui ha lasciato le tracce della sua inconfondibile pittura.

Anno LI Settembre - Ottobre 2009

I Sambuca Paese • Sambuca Paese • Sambuca Paese

2

Annalisa Abruzzo tu to r d i un m asterUn'importante occasione formativa e professionale viene offerta agli av­vocati dalla LUMSA, che, in collaborazione con la Facoltà di Giurispru­denza dell'Università di Palermo, con il Consiglio dell'Ordine degli Av­vocati e con l'Unione Nazionale delle Camere Minorili, organizza un Master universitario di II livello per l'anno accademico 2009-2010 (III Edizione). Interessante il tema: "Diritto di famiglia e giustizia penale mi­norile". Qualificatissimi i docenti, in particolare i professori Gianpaolo Frezza e Antonino Pulvirenti. Apprendiamo che la neoavvocatessa sam­bucese Annalisa Abruzzo è stata nominata tutor del suddetto Master. La redazione de "La Voce" si complimenta con Annalisa e con i suoi geni­tori, il dott. Martino Abruzzo e la prof.ssa Ida Di Maria.

Lions Club - Passaggio cam panaPassaggio della campana al Lions Club Sambuca Belice. Andrea Abruzzo, dopo aver tracciato un breve consuntivo dell'attività svolta "tra mille difficoltà in seguito ad un gravissimo lutto che ha amareggiato l'in­tero sodalizio ed in particolare il suo fondatore", ha consegnato il mar­tello a Vito Renato Maggio. Il neopresidente ha presentato il direttivo al completo. Questi i soci che ne fanno parte: Immediato Past President: Andrea Abruzzo; Primo Vice-Presidente: Tonino Bonifacio; Secondo Vice-Presidente: Giuseppe Vaccaro; Segretario: Cristoforo Di Bella; Teso­riere: Franco Mangiaracina; Cerimoniere: Saverio Giordano. Comitato soci: Giuseppe Salvatore Montalbano, Pietro Sortino; Revisori dei conti: Girolamo Ferraro, Pietro Caruana; Pubbliche relazioni: Franco Valenti; Censore: Rita Bilello; Consiglieri: Lemmy Artale, Santino Antonio Oliveri, Paolo Morreale, Ignazio Parrino. Maggio ha poi illustrato, per sommi capi, le linee programmatiche che caratterizzeranno la sua attività. Spic­cano tra l'altro un viaggio negli USA, la partecipazione nd una trasmis­sione televisiva, Service sui principali temi di attualità; iniziative sociali nell'ambito del territorio. Ha quindi proposto, tra un lungo applauso di approvazione, di rendere socio onorario del Club, il professore Gaetano Miraglia. Ad intrattenere i soci e gli ospiti presenti alla cerimonia, il so­prano Sara Chianetta col suo gruppo musicale.

Progetto A.L.FA a lla P o lilaborLa Cooperativa Polilabor, nell'ambito delle attività organizzate nel corso dell'anno 2009, ha realizzato il Progetto A.L.Fa (Armonizzare Famiglia e Lavoro). Il progetto, finanziato dalla Regione Siciliana e da Italia La­voro, ha permesso a donne lavoratrici ed alle famiglie di usufruire del servizio gratuito di ludoteca per i propri figli minori (in giorni ed ore dif­ferenti dalla già esistente ludoteca comunale). Le attività realizzate hanno impegnato i minori in gite, escursioni, laboratori d'arte, attività sportive, ecc. Tra le altre, nel mese di Maggio, i minori accompagnati dalle educatrici, insieme agli utenti della Ludoteca Comunale, hanno partecipato ad una visita alla masseria Ruvetto, durante la quale sono state effettuate degustazioni di prodotti tipici e giochi all'aperto. La Coo­perativa Polilabor, che da anni opera nel sociale, auspica per i propri utenti la continuità di iniziative come quella sopra esposta, al fine di con­tinuare ad offrire servizi utili e funzionali alle diversificate esigenze delle famiglie della nostra comunità.

Escursione dei soci del Lions Club a BurgioLa gita ha avuto luogo il 17 ottobre e "oltre che un momento di aggre­gazione" dice il Presidente Vito Renato Maggio, "è stata una riscoperta e una piena valorizzazione della cultura, dell'artigianato, delle tradi­zioni, del buon sapore, autentici valori del piccolo centro dell'Agrigen- tino, un vero e proprio scrigno d'arte". Con l'assistenza di guide molto particolari ed ospitalissime come il sindaco Ferrantelli, i suoi assessori, lo storico locale Pendola, il viaggio tra maioliche, campane di bronzo, portali in pietra, chiese, castelli, centenarie mummie, si è concluso con un pranzo tipico in un noto risto­rante di Eraclea Minoa

N uovo presidente de lla "P ro Loco"E Leo Di Verde il nuovo presidente della Pro Loco di Sambuca, "L'araba Fenicia". La sostituzione in campo è stata dettata dalla nomina ad asses­sore ai Lavori Pubblici del presidente Ignazio Fiore.Il neo presidente, che occupava la vicepresidenza, è stato sostituito da Gabriella Nicolosi, già segretaria, a sua volta sostituita da Giuseppe Ca­cioppo.

Nuova Superiora del "F a n c iu llo "Torna a Sambuca, dopo sei anni, Sr. Eugenia Bonanno, nella qualità di superiora della Casa del Fanciullo, oggi casa di riposo per anziani. So­stituisce Sr. Tarcisia Vicari che a sua volta ritorna a Castellammare del Golfo. Un avvicendamento nel compito di dirigere una casa di riposo.La Voce rivolge un "bentornato" a Sr. Eugenia e un "arrivederci" con un grazie per il servizio prestato a Sr. Tarcisia.

A ltro lib ro di Jane e Peter SchneiderPresentazione a Palermo il 6 luglio dell'ultimo libro di Jane e Peter Sch­neider "Un Destino Reversibile - Mafia, antimafia e società civile a Pa­lermo", stampato per i tipi della Villa e con la prefazione Salvatore Lupo e Postfazione di salvatore Costantino.Gli antropologi americani, negli anni Sessanta residenti a Sambuca per "osservazioni" sul campo, da anni studiano il fenomeno mafioso. Il loro merito nell'ultimo libro, edito in lingua inglese nel 2003, è quello di pren­dere in considerazione sia l'azione che la reazione soprattutto in un pe­riodo in cui cambiano le regole e i protagonisti.Cambia soprattutto la società civile fino a far diventare il fenomeno "Ma­fia", appunto reversibile, quindi estirpabile. La redazione de La Voce, che li vede attenti lettori ed abbonati, si congratula con Jane e Peter Sch­neider.

Centro Benessere Nabes c ity spaInaugurato il 25 ottobre il Centro Benessere Nabes city spa di Marilena Friscia e Giuseppina Pendola in via F.sco Crispi.Accogliente e funzionale l'ingresso e spaziose le zone adibite ai vari trat­tamenti. Numerose e allettanti le offerte: massaggi, percorso benessere con doccia solare e bagno turco, trattamenti di naturopatia, pressotera- pia, estetica classicca e distica e antistress.Folto il pubblico presente che ha visitato il centro. L'inaugurazione si è conclusa con un party. Auguri a Marilena e Giuseppina che contribui­ranno al benessere fisico e psichico dei sambucesi.

Suona la cam pana del ConventoIl 17 ottobre, "Pellegrinaggio della Famiglia" a Sambuca con la pre­senza dell'Arcivescovo Mons. Francesco Montenegro che ha celebrato la messa nella Chiesa di S. Maria di Cana, annessa all'ex Convento dei Cappuccini. A causa della pioggia battente non ha avuto luogo la previ­sta fiaccolata. Momenti di intensa emozione, specialmente per i più an­ziani, allorché la campana della Chiesa, dopo quarantanni di assoluto silenzio, ha ripreso a diffondere nell'aria i suoi argentini rintocchi. La campana è stata realizzata dalla ditta Virgadamo di Burgio, grazie a ll'i­niziativa dei coniugi Miraglia che si sono prodigati per tale opera, nel ricordo del figlio Giuseppe scomparso, a soli 34 anni, e al generoso con­tributo di tanti benefattori. La festa ripropone, in termini nuovi, una anti­chissima tradizione della comunità sambucese che, all'alba del 15 ago­sto, si recava in pellegrinaggio al Convento dei Cappuccini per venerare Maria Santissima Assunta. Poi, a sera, la campagna circostante veniva illuminata dalle "vampe" attorno alle quali dopo le lunghe fatiche dell'e­

state, i contadini danzavano e saltavano dando prova della loro vi­goria. Con il pellegrinaggio, come è stato affermato, "si

vuole iniziare una scuola di preghiera per la Fami­glia, oggi minata da una profonda crisi che la de­

stabilizza con gravi conseguenze per i figli, fu­turo del mondo, e per la società".

Cantina Cellaro

Come salvarla?di Giuseppe Merlo

calzare soprattu tto le centrali sindacali, perché presentino, al più p resto , d isegni di legge di iniziativa p opolare che preve­dano forti incentivi per l'ag ­gregazione tra cantine o l'is ti­tuzione di consorzi, qualora i politici dovessero rim andare alle calende greche il varo di tali norm e. L 'aggregazione o il consorzio tra cantine, appare orm ai una strada obbligata per avere un ruolo determ inante nei m ercati. Potrebbero essere questi, secondo una diffusa opinione, i rim edi per cercare di uscire da una situazione m olto grave che, in particolare, per la C ellaro, presenta pro­spettive per n iente rosee, stando alm eno ai seguenti dati ufficiali: n ell'an n o m corso, i vigneti estirpati am m ontano a circa 70 ettari.

In base alle dom ande di estirpazione presentate, nel 2010 verranno m eno oltre un centinaio di ettari ed altrettanti o forse m olti di più nel 2011. N el 2008 la cantina ha am m as­sato circa 119.000 quintali di uva, nella vendem m ia 2009 circa 111.000 quintali. Secondo questi dati, nei prossim i due anni, la C antina si ridurrà ad am m assare 60 - 70.000 quintali di uva e, sul m ercato, non avrà alcun potere contrattuale. Di contro, i costi di gestione sa­ranno destinati a rim anere m olto alti e lo stato com atoso della C antina sarà destinato a diventare agonia ed inevitabile decesso.

C on queste prospettive, qualora l'aggregazione tra can­tine dovesse fallire, secondo al­cuni soci, sarebbe m eglio, al m om ento della vendem m ia, andare con i propri m ezzi agri­coli fino a Rom a e buttare le uve, assiem e al m osto in g ia­cenza nei silos, dinanzi a p a­lazzo M ontecitorio o a palazzo M adam a, sedi del Parlam ento. M eglio buttarle che conferirle alle cantine e farsi rubare per pochi centesim i i prodotti e farsi strozzare dagli specula­tori. A quali ulteriori perdite infatti, potrebbero andare in ­contro i viticultori che già pro­ducono in perdita e sono sul­l'orlo del fallim ento? "Q uesta cantina nata m ale finirà male. Siam o orm ai stanchi di m ettere sem pre le m ani in tasca per ri­m ediare alle allegre gestioni di am m inistratori incom petenti che si sono succeduti nel

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(segue da pag. 1)

tem po. Una volta si sono ubriacati i pesci del lago per l'im provvisa perdita di un si­los, u n'altra volta si è avuto un am m anco, u n 'altra volta ab­biam o dovuto pagare i debiti a l l a b a n c a , q u e - s t ' a n n o oltre al v e r g o ­g n o s o p r e z z o d e l l e u v e , u n 'a ltra g r a v e p e rd ita .A 11 u r a m o r t i 'ca fari, falla subito a lu postu di m urìri suppilu su p p p ilu ". N ono­stante queste considerazioni, l'assem blea dei soci convocata dom enica 22 novem bre, sarà costretta ad approvato "a denti stretti" il b ilancio presentato dal cda. Buon senso ha im po­sto infatti di non cadere dalla padella nella brace. D ifficil­m ente la m aggior parte dei soci, riuscirà a sm altire la rab­bia e la d isperazione causate oltre che dalla caduta in p ic­chiata dei prezzi di m ercato, dalla perdita secca del 35% per le uve conferite nella vendem ­mia 2008.

Rabbia e d isperazione tanto più accentuate quanto più si è constatato che le altre cantine della zona hanno pagato per intero le som m e dovute per le uve conferite nella stessa ven­dem m ia 2008 e starebbero ap­prestando il pagam ento per in­tero delle uve conferite nella vendem m ia 2009. "M entre le

altre cantine hanno pagato, fa­cendo debiti che poi ricadono inevitabilm ente su tutti i soci, la nostra cantina, dal punto di vista finanziario, gode di o t­tim a salu te" sostiene il cda.

"S e la C a n t i n a sta bene, noi soci p r o d u ­ciam o in p e r d i t a e, conti­n u a n d o di questo p a s s o , s i a m o d estin a ti a fa llire ." l'im m an ­c a b i l e ,

rabbiosa replica.Le cause della ulteriore per­

dita dei viticultori della Cellaro sarebbero da ricercare nelle "incertezze operative degli am m inistratori in quanto non avrebbero ritenuto di vendere i prodotti perché il prezzo sem ­brava basso e si sperava in un aum ento, m entre col passare dei m esi, d im inuiva sem pre più e, alla fine, non c'era più nem m eno un acquirente". A l­cuni raccontano così la storia m olto intricata della perdita di circa 250.000 euro. C 'è invece chi la lega alle d im issioni di un im piegato che sarebbero state presentate negli anni scorsi dall'in teressato e qu est'anno, finalm ente (per lui) accettate dal cda. E c 'è chi racconta sem ­pre questa stessa storia con 1' im possibilità di incassare le som m e dovute da clienti croni­cam ente m orosi ai quali, nono-

3stante la loro insolvenza, gli addetti ai lavori avrebbero continuato a vendere vino. E c'è poi la storia del pagam ento delle uve conferite nella attuale vendem m ia che, com e è stato assicurato, avverrà nel pros­sim o m ese di dicem bre. "P iù che di un pagam ento d ell'in ­tero im porto, si tratta di una anticipazione per la vend em ­m ia 2009 - precisa il presidente della C antina, Francesco M an­giaracina. Il che significa che la som m a che sarà anticipata a d i­cem bre, sem pre a seconda d el­l'andam ento del m ercato, p o ­trà essere interam ente a saldo oppure potrà essere su scetti­bile di altro eventuale congua- g lio ".

E c'è infine chi punta n el­l'in tervento dei politici, se­condo l'op in ione corrente, gli unici veri responsabili del gra­vissim o stato di abbandono e di crisi in cui versa l'ag rico l­tura per avere favorito con norm e apposite, l'esportazione di tecnologia ed in contraccam ­bio l'im p ortazione dai cosid ­detti Paesi sottosviluppati di prodotti agricoli a bassissim o prezzo e di infim a qualità. Bi­sogna aggiungere, inoltre, le responsabilità altrettanto gravi, sem pre secondo l'o p i­nione corrente, delle centrali sindacali che orm ai da tem po avrebbero derogato al loro ruolo, non più capaci di orga­nizzare scioperi e m anifesta­zioni di piazza m olto efficaci sul piano delle conquiste sala­riali e sociali.

E d 'altronde non è ancora un caso se si è costituito un co­m itato spontaneo degli agricol­tori che appellandosi diretta- m ente a "tu tti i cittad in i" più che alle centrali sindacali, chiede di "consegnare le tes­sere elettorali presso l'aula consiliare del C om une in segno di protesta verso i politici che non hanno attenzionato il pro­b lem a" e chiede ancora di "partecipare a tutte le m anife­stazioni che saranno organiz­zate per sensibilizzare il go­verno regionale, il governo na­zionale e la C om unità Europea ad adottare i provvedim enti necessari per risolvere la crisi d ell'agrico ltu ra".

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4 Anno LI Settembre - Ottobre 2009

La foto del mese

Rosario: così fu costruito il campanile

di Giuseppe Cacioppo

Siamo nel 1949, anno in cui il piccolo campanile della Chiesa del Rosario fu abbattuto per essere sostituito dall'attuale. U n'o­pera che, pur non integrandosi con lo stile della chiesa, è silente testimone dell'instancabile operato di don Salvatore Cacioppo (1887-1974) che qui viene ricordato a 35 anni dalla scomparsa.

Don Salvatore era uomo di Dio nell'accezione piena del ter­mine, sacerdote dalla profonda Fede e vivida intelligenza. Nono­stante la storia ma soprattutto gli uomini siano stati poco generosi nei suoi confronti, ancora oggi la gente comune ne ricorda l'ope­rato, fra tutti la ricostruzione della Chiesa del Carmine prima, e la Chiesa del Rosario poi, dove fu trasferito "d 'ufficio" nei primi anni Quaranta.

Nella mente degli anziani è indelebile l'immagine del giovane sacerdote - siamo a ridosso della 1° Guerra Mondiale - che, a dorso di un'asina, elemosinava frumento e quant'altro a beneficio della chiesa e, non per ultimo, il suo giaciglio fatto di tavole e pa­glia, ricavato in un angolo della sagrestia della Chiesa del Car­mine dopo che i genitori lo avevano cacciato da casa perché aveva impegnato i beni di famiglia per sanare i debiti contratti per la lunga campagna di restauri che interessò il Santuario.

Nella foto, inviataci da Firenze da Franco Tresca che qui rin­graziamo, sono riconoscibili Baldassare Tresca, il piccolo Franco Tresca e lo stesso don Salvatore, tra le colonne del campanile.

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La ricetta di Elvira

C a p o n a t a t i e p i d a c o n p o l p o

IngredientiUn polpo freschissimo; Melanzane;Cipolla;Sedano;Olive verdi;Capperi;Passata di pomodoro; Mezzo bicchiere di aceto bianco;3 cucchiai di zucchero circa;Sale, olio per friggere; Basilico.

Lavate le melanzane e tagliatele a cu­betti. Ponetele in un colapasta, cosparge­tele di sale e lasciatele riposare per circa 1 ora affinché perdano l'acqua di vegeta­zione.

Fate appassire una grossa cipolla, ta­gliata sottilmente, aggiungete il sedano tagliato a pezzetti e fatto sbollentare, i capperi e le olive snocciolate e tagliate a piccoli pezzi, le melanzane, che avrete fritto a parte, ed in ultimo la passata di pomodoro fresco ed il basilico; regolate di sale e fate cuocere per qualche minuto.

Infine, versate mezzo bicchiere di aceto bianco e tre cucchiai circa di zucchero ( la dose evidente­mente è indicativa e cambia secondo la quantità delle verdure), continuate la cottura per qualche altro minuto ancora e togliete dal fuoco.

Intanto, bollite il polpo in acqua salata per 20-30 minuti circa, secondo la grossezza, spegnete la fiamma e fatelo riposare per al­tri 20-30 minuti nella stessa acqua di cottura e con il coperchio.

Indi, togliete il polpo, fatelo scolare e tagliatelo a piccoli pez­zetti, unitelo alla caponata già pronta e mescolate in modo tale che il sapore delle verdure si amalgami con quello del polpo.

Poco prima di servire riscaldate il piatto e servitelo appena tie­pido. A piacere, alla preparazione si potranno aggiungere delle mandorle tritate.

B B SIl 25 aprile, a Milano, è nata Francesca Miceli di Mimmo e Fa­biana, una bellissima bambina accolta con gioia dalle sorelline Giulia e Laura e dalla cuginetta Teresa.La Voce porge le più vive felicitazioni ai genitori, ai nonni pa­tem i Maria Teresa e Franco e materni Enzo e Anna Di M odu­gno e augura alla piccola tanta gioia e fortuna.

Il 28 luglio, a Roma, è nata Aurora di Giuseppe Colletti e Da­niela Celilli, una bimba dolcissima che ha portato tanta gioia in famiglia ed è stata accolta con entusiasmo dal fratellino Simone e dalle cuginette Teresa e Carla. Augurissimi ai genitori, ai nonni paterni, Lillo ed Enza, al nonno materno, Antonio, e ai familiari tutti.

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Diete salutari

Anno LI Settembre - Ottobre 2009

Quando al campo si giocava a bocce...

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V e g e t a r i a n o è m e g l i odi Maria Teresa Marzilla

Sul nostro pianeta 2 m iliardi di persone soffrono di m alnu tri­zione e 7,5 m ilioni di uom ini m uoiono ogni anno di fam e. I Paesi industrializzati hanno creato m astodontiche organizzazioni che si occupano di questo tem a da m olti decenni e, alla stregua di quelle create per garantire la pace sul p ianeta, nulla è stato risolto.

Si varano cam pagne, si m ette in atto qualche in iziativa, m a la radice del problem a rim ane intaccata. Lo stesso vale per le sva­riate form e di cooperazione e delle m iriadi di associazioni che, nel m igliore dei casi riescono a far fronte a qualche em ergenza qua e là, nei paesi in cui il problem a della fam e è orm ai endem ico. Ep­pure la so lu zione esiste ed è sem plice: i paesi industrializzati do­vrebbero solam ente essere disposti a cam biare il loro regim e ali­m entare. Essi infatti im piegano i 2/3 della loro produzione di ce­reali p e r l'allevam ento del bestiam e, e si accaparrano le terre m i­gliori del terzo m ondo per coltivare cereali destinati agli anim ali a i allevam ento. Se tutte le terre coltivabili della Terra venissero

una ro-P

parliam o adesso degli anim ali da allevam ento. A m iliardi v ivono la loro breve esistenza in condi­zioni atroci, costretti in box e gabbie e utilizzati com e m acchine da produrre. Per loro, la m acellazione è l'u ltim o atto orribile di una sequenza di atrocità, com piute all'insegna delle "sacre” tradizioni culinarie, quando è accertato che il consum o di carne, tipico dell'a­lim entazione dei Paesi ricchi, è una delle cause principali di m a­lattie cardiovascolari e tum orali. Per non parlare degli effetti degli orm oni con cui gli anim ali vengono fatti ingrassare rapidam ente. Le loro carni intrise di sofferenza, di paura e di chim ica, avvele­nano la nostra carne. Per il bene di noi um ani e per quello degli anim ali occorre scegliere una dieta vegetariana. R icordiam o che il Prof. Veronesi, già M inistro della Sanità, è vegetariano, e lo è an­che il Prof. Ignazio M arino. Per non parlare dei grandi da A lbert E instein a Leonardo da Vinci, da Pitagora a P lutarco, etc. Vorrei concludere con una citazione di Linda M ac C artney ,che ha dedi­cato enorm i energie e cap itali ai diritti degli anim ali:"Se i m attatoi avessero pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani".

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S o g n i o i n c u b i

d i f i n e e s t a t e ?di Enzo Sciamè

- Sono il più grande palleggiatore che abbia palleggiato a " Li M acasinazzi" negli u ltim i centocinquanta anni. Iniziavo subito dopo pranzo, con un pallone di plastica con i pentagoni colorati, e sm ettevo quando zia Paola, esasperata, usciva fuori (di testa e di casa) e m inacciava di m enarm i. Da grande mi piacerebbe fare il .. . Presidente del C onsiglio. E riprendere a palleggiare.

- La fiera della m ia infanzia iniziava prestissim o. A ndavam o ad am m irare, estasiati, il bestiam e m esso in bella m ostra nei cam pi alla periferia del paese, in attesa di essere venduto o barattato. N elle v icinanze, intanto, li stazzunara avevano già esposto i loro m agnifici m anufatti in creta. M a era il C orso, per noi scugnizzi, il m assim o della festa. Era lì che poteva realizzarsi il sogno cullato

per m esi e m esi: l'acqu isto di un giocattolo o, addirittura, di una bicicletta! Era l'apoteosi, nella fiera della sobrietà. N on era ancora arrivata, in paese, la fiera del superfluo e della vanità.

- N el "co rtile " annesso alla C am era del Lavoro c'era , sul finire degli anni Settanta, un cam po di bocce che radunava frotte di ap­passionati. C apitava che noi ragazzi si andasse ad assistere alle in ­term inabili partite di quei straordinari bocciofili. C 'era tra loro una rivalità senza fine, se ne d icevano di tutti i colori, a volte m et­tevano in palio qualche centinaio di lire per dare p iù ... sugo alla sfida! Un vero spettacolo che rivivo con m olto piacere. O ggi quel cam po è ridotto davvero m ale e non c 'è traccia alcuna né di bocce né di bocciofili. Un vero peccato. Sarebbe bello assai rim ettere in funzione quel cam po e ricreare quella sana socialità. N on ci vuole m olto. La C am era del Lavoro e qualche associazione che opera in paese, hanno voglia di provarci?

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SAMBUCA DI SICILIA

!* Anno LI Settembre - Ottobre 2009

Premio Città di Leonforte pI Fondazione Ignazio Milillo

Un altro premio a Eufrosina Meeting dei giovaniIl 4, 5 e 6 Settembre, a Sambuca, a cura della Fondazione Ita-

L Ì I F O R T E

Y . * * »

i rpresso il Cinema " E v o lu t io n " di L eonforte (En), nella serata conclu­siva della 31° Edi­zione del Premio Na­zionale di Narrativa,Poesia e Saggistica,Licia Cardillo Di Prima ha ricevuto il premio di narrativa per "Eufrosina", ro­manzo storico-epi­stolare.

L'opera, selezionata, fra le 111 pervenute, dalla prestigiosa giu­ria tecnica presieduta dal Prof. Nicolò Mineo, dell'Università di Ca­tania, è stata scelta per "l'originale rivisitazione critica della storia e per gli arricchimenti fantasiosi, aspetti questi che avvicinano la no­stra ai grandi scrittori siciliani, da De Roberto a Tornasi di Lampe­dusa, e per il rigore analitico e le arditezze linguistiche, che riman­dano a Sciascia e a Consolo".

Questo premio, che Licia Cardillo ha ricevuto va ad aggiungersi a quello già ottenuto lo scorso luglio a Città di Viagrande (Ct). Com­plimenti alla scrittrice, nell'attesa dei prossimi, meritati rie nosci- menti.

Francesca Marzilla Rampulla

Alla Post-gallery, mostra sui falsi miti

L' "Aut Aut" di Eleonora FogazzaIl 9 ottobre, alla Post-gallery di Palermo, è stata inagurata la mostra personale di pittura di Eleonora Fogazza "Aut Aut" patrocinata dalla Provincia di Palermo. A presentare la mostra, il prof. Giuseppe Schi­fano, critico d'arte, Padre Miguel Cavallé, teologo e la Prof.ssa Licia Cardillo Di Prima, autrice della prefazione al catalogo, contenente una disamina delle opere più significative. "Eleonora Fogazza”, ha detto tra l'altro la Cardillo, "continua a esplorare il lato oscuro della vita, a interrogarsi sul male, sulla morte, sull'eternità, sull'enigma del­l’esistenza. In immagini scenografiche fortemente simboliche traduce le sue inquietanti riflessioni sulla deriva di una società che insegue falsi miti - spettacolarizzazione della vita, culto dell'immagine, omo­logazione - e che rischia di scivolare nella deresponsabilizzazione". A mio parere, le opere di quest'artista evocano l'arte dello svizzero J.H. Fussli e dell'inglese W. Blake, per questa sua capacità di trasporre le sue letture in rivisitazioni emotive, in immagini pittoriche forti, in­tense, profonde, violente, in visioni cariche di simboli e significati. In un universo inquietante e desolato, dominato dal mistero e dalla notte, nel quale non sembra esserci posto per la vita, l'artista, utiliz­zando tinte forti come il blu e il nero, colloca l'Uomo/Non-Uomo, asessuato, robotico, esibente un corpo tutto muscoli, che supporta, quando la supporta, una testa o una maschera, la cui espressione del viso rimanda al tema rappresentato. In queste opere però la pittrice fa entrare un elemento di speranza per un futuro migliore; elemento rappresentato dai bambini, dai limoni e dal colore giallo intenso, che allargano l'orizzonte verso il domani.

Francesca Marzilla Rampulla

R eU m b ertoC afè

di Mulè Pietro Riccardo

C orso U m berto I, 92/94 Sam bu ca di Sicilia C ell. 328 1775637

liana per la Legalità e lo Sviluppo "Generale dei Carabinieri Igna­zio M ilillo" e del Movimento Ecologista Europeo Fareambiente, con il patrocinio e la Partecipazione della Provincia Regionale di Agrigento e del Comune di Sambuca, si è svolto il Meeting dei Giovani per la Legalità ed il Rispetto dell'Uomo e dell'Am biente che ha registrato la presenza di neolaureati e universitari prove­nienti dalla Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e da più parti della stessa Sicilia. L'Incontro, nel rispetto delle norme statutarie della Fonda­zione tese alla formazione delle nuove generazioni e di una nuova classe dirigente, ha avuto come obiettivo divulgare e valorizzare la civiltà e la cultura filosofica e giuridica della Sicilia e del M ez­zogiorno d'Italia e la lotta alla mafia e ad ogni forma delinquen­ziale.

Nei 3 giorni di dibattiti e di formazione si è voluto presentare un esclusivo modo di vita improntato all'educazione della Lega­lità, verso un'impostazione sociale che evidenziasse il meglio della cultura siciliana, la sua storia, il suo futuro. Un'iniziativa di alto spessore sociale che si va ad inserire nel programma ancora più articolato di "C ittà ... in m ovim ento" voluto e presentato a Roma dalla Fondazione Milillo (www.fondazionemilillo.eu) per avviare un interessante Ciclo Itinerante di Convegni, Tavole Ro­tonde ed Incontri riguardanti la Legalità, TAmbiente, l'Energia Rinnovabile, l 'Agricoltura, l'im presa e lo Sviluppo Sostenibile.

M ostra fotografica

Natura è/e Arte

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In perfetto orario, il 14 settembre alle 19,30 è stata inaugurata la mostra fotografica in cui espongono le loro ri­spettive personali, Franco Alloro di Sambuca di Sicilia (AG) e Sebastiano Torrente di Cenaia (PI). Entrambi soci della UIF (Unione Italiana Fotoama­tori), presentano due serie di imma­gini diverse tra loro. Franco Alloro con 24 scatti su "Natura è/e Arte" un viaggio tra i variegati aspetti e sfaccet­tature boschive, rielaborate mediante l'ausilio del computer. Sebastiano Tor­rente con una sequenza di immagini ad emblematica rappresentazione dei vari momenti artistici che ne hanno caratterizzato il percorso di produ­zione fotografica. Immagini velate, delicati effetti flow, mossi, sfocati, zommati, oniriche ed altalenanti vi­brazioni. Accolti aU'interno del rustico barocco della Chiesa di Santa Caterina, pochi amici ma buoni che hanno potuto gustare i dolcini di mandorle locali e lo spumante Martini. Immancabili i fiori, le piante, gli odori incensati e la buona musica di fondo.

Ci\A.S)di ClUnzaic

Anno LI Settembre - Ottobre 2009 7Incontri culturali alla Banca di Credito Cooperativo

//I l r e d e g l i e m i g r a n t i

di Andrea Randazzo

n

IL RE DEGLI EMIGRANTIili

Andrea Giuseppe Randazzo

Il 23 ottobre 2009, presso la Sala delle Conferenze della Banca di Credito Coopera­tivo di Sambuca ha avuto luogo la presenta­zione del libro di Andrea Giuseppe Ran­dazzo "D re degli emigranti". Il prof. Enzo Randazzo, che ha coordinato gli interventi, ha fatto una minuziosa e attenta disamina - sul piano contenutistico e formale - del ro­manzo, soffermandosi sui brani più signifi­cativi che sono stati interpretati dai bravi at­tori Pippo Puccio e Antonella Cacioppo. È seguita, quindi, la relazione della prof.ssa Daniela Rizzuto, sul penultimo libro dello scrittore "Il figlio di Don Cor- leo". Docente del Liceo Classico di Sciacca, la relatrice già nota al pubblico sambucese, si è distinta per la finezza dell'analisi e per la scrupolosa e in­telligente lettura del testo.

Una serata all'insegna del buon gusto che si è conclusa con l'inter­vento dell'autore e con un party offerto nel salone dell'istituto di credito.

Il 29 ottobre Claudia Maggio presso l'Università di Palermo, ha con­seguito la Specializzazione in "Radio Diagnostica" con il massimo dei voti., discutendo brillantemente la tesi "Ruolo delVimaging a risonanza magnetica pesata in diffusione nell'insufficienza renale cronica". Relatoriil Prof. Roberto Lagalla, il Magnifico Rettore e il Prof. Massimo Midiri Direttore del Policlinico di Palermo. Trattasi di tesi sperimentale, già pre­sentata in occasione del Congresso 2009/2010 tenutosi in Catania nel mese di ottobre, patrocinato dalla Società Italiana di Radiologia Medica.

Da La Voce, auguri a Claudia per uria brillante carriera e complimenti al marito Andrea Miceli, ai genitori Martino e Antonella e ai familiari tutti. *****

Il 10 ottobre presso VAccademia di Belle Arti "E. D'Aragona", Fa­coltà Universitaria di Sciacca, Carmela Tumminello ha conseguito con 110/110 e lode, la laurea in "Arti visive e discipline dello spettacolo" di­scutendo brillantemente la tesi "Gianbecchina, una vita per l'arte. Un'av­ventura pittorica lunga un secolo". Relatori i Proff. Maurizio Bono, An­tonio Venezia, Leonardo Cannella. Il Commissario Prof. Riccardo Mazza- rini delTUniversità di Palermo, ha elogiato la tesi cartacea e l'esposizione orale. Alla neo laureata che ha raggiunto l'ambito traguardo a solo 23 anni, ai genitori Filippo e Rosa, alfralello Giovanni, al fidanzato Antonio e a tutti i familiari gli auguri dalla redazione de La Voce.

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Scambio solidali di libri

Libri a Trazione AnterioreNella calda serata della seconda domenica d'agosto, presso il

piazzale Bammina si è svolto "Libri a Trazione Anteriore", scam­bio solidale di libri finalizzato alla divulgazione della cultura. La manifestazione, organizzata per la seconda volta dal Circolo "Fe­licia Bartolotta Im pastato", ha visto la partecipazione di giovani provenienti da Cipro, Germania e Polonia giunti nel nostro paese per uno scambio interculturale. Ad animare e sostenere la serata uno dei tesserati onorari del Circolo, Enzo Sciamè, che dopo aver presentato artisti e poeti locali ha interpretato straordinariamente alcune delle più belle poesie di Gianni Rodari. Con lui si sono of­ferti lettori Felice Guzzardo, Erina Mulè e l'instancabile Pippo Puccio, e gli autori M immo Triveri, Agostino Maggio, Gaspare Montalbano e Antonio Montalbano.

La manifestazione ha "acceso i fanali" sulla "bu ia" e silenzio­sissima estate sambucese. Per l'occasione il numeroso pubblico presente ha portato uno o più libri scambiandoli con altri. In un angolo, invece, un gruppetto di ragazzi, utilizzando giochi di squadra, ha trascorso piacevolmente la serata.

Nicola Di Giovanna

Importante iniziativa

Il piacere di bere bene

In occasione di Iny- con 2009, svoltosi a Menfi dal 2 al 4 otto­bre, la Strada del

o 1 Vino Terre Sicane haS t r a d a Q Q partecipato, con il i r * del L ‘ Direttore Gori Spa- V 1 1 1 0 racino, al talk show

"Vino & Giovani", dove è stata presentata l'iniziativa "Il piacere di bere", per un consumo re­sponsabile del vino, e sono stati distri­buiti depliants ed etilometri, per il con­trollo preventivo del tasso alcolico, rea­lizzati per conto della Strada.

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Anno LI Settembre - Ottobre 2009

Riceviamo e Pubblichiamo • Riceviamo e Pubblichiamo • Riceviamo

Basta sporcizia eEternit abbandonate nelle campagne, mate­riale molto dannoso per la salute e inquinante per l'ambiente. Frigoriferi e lavatrici lasciati per le strade del centro e delle periferie insieme a cumuli di rifiuti dovrebbero farci vergognare tutti. L'incuria e la sporcizia non conoscono zone franche a Sambuca di Sicilia. Come se non bastasse, cassonetti stracolmi e male odo­ranti. Tante sono le lamentele dei cittadini ri­ferisce Franco Zinna, consigliere del Partito Democratico, in quanto le "condizioni in cui versa il paese sono sicuramente poco decorose non solo per l'Amministrazione comunale, ma anche per consiglieri, commercianti e cittadini e lo sono tanto di più nel periodo estivo, per la presenza di turisti e vacanzieri presenti nel paese". Inoltre aggiunge Zuma: "i nostri concittadini hanno diritto ad avere da­gli amministratori risposte chiare ed interventi tempestivi e questo indi­pendentemente dai problemi economici dell'Amministrazione. È un'e­mergenza, quindi si faccia uso di una parte delle risorse previste nel fondo di riserva per rimettere in ordine il paese ". Un piccolo paese che aspira a conquistarsi il ruolo di Città di Cultura, Turismo e che si pregia, inoltre, del tentativo di promuovere l'enogastronomia e l'agricoltura di qualità non può girare e spalle di fronte a problemi ormai quotidiani da terzo mondo. Oltre la sporcizia, il degrado colpisce anche campi di cal­cetto, di tennis, aree attrezzate per bambini e strade interne malamente ripristinate.

Francesco Zinna

Dov'è l'emergenza sanitaria?Al sindaco, ai medici, ai cittadini di SambucaSpettabile redazione, complimenti per il vostro modo di entrare tramite la scrittura in casa della gente.... Sono Gino Di Maria, mi sono sposato a Sambuca e vivo a Brescia. Il mio tempo libero lo passo facendo volonta­riato al 118 soccorso d'emergenza.Complimenti a tutti i medici che si mettono a disposizione giorno e notte, ma l'emergenza sanitaria a Sambuca dov'è? Tantissime persone adesso non ci sono più a causa della mancanza di assistenza sanitaria primaria d'emergenza. Perché non si costituisce un'associazione di vo­lontariato a Sambuca in modo da garantire al cittadino un degno soc­corso? Ne ha tutti i diritti.... Bisogna mettersi d'accordo e pensare alla sanità sul serio. Troppe cose non funzionano ed il sindaco non può far finta di nulla. Questo è lo sfogo di un soccorritore che giornalmente en­tra dentro le case della gente disperata e alla fine dopo una corsa all'o­spedale con i presidi giusti riusciamo a volte a strappare un sorriso di ri­presa. Ogni volta che vengo a Sambuca mi sento dire "Sì, ma qua è così" Non è vero, non ci credo. Il fatto è che nessuno se ne vuole interessare. Spero che questo messaggio possa toccare la sensibilità del cittadino e so- pratutto dei medici e che le mie parole possano risvegliare la voglia di vo­lontariato.

Saluti da Brescia, Gino Di Maria

I m p o r t a n t e i n i z i a t i v a i m p r e n d i t o r i a l e

Apre "Muraria Marmi"Il 30 ottobre, nella zona PIP, (Piano Insediamenti Produttii) si è inaugurata la " Muraria Marmi " di Giuseppe D'Anna e Lucio Ga­gliano, una nuova struttura per la lavorazione della pietra e del marmo, finanziata dal Patto Territoriale Valle del Belice che si av­vale dell'ausilio di macchine computerizzate.L'inaugurazione, cui hanno partecipato il parroco Don Pino Ma­niscalco, il Sindaco Martino Maggio, il Direttore del Patto Territo­riale Gori Sparacino, l'On. Giacomo Di Benedetto e il Vice Presi­dente della Provincia Carmelo Pace, si è svolta alla presenza di un folto gruppo di sambucesi e non, che hanno in seguito partecipato ad un grandioso buffet.Alla Muraria Marmi gli auguri de " La Voce " per un sereno e pro­ficuo lavoro.

8

Due comunità, una sola devozione

Pellegrini a Roccella Valdemone

Festa grande a Roccella Valdemone (ME) l'8 agosto per il pelle­grinaggio alla Madonna dell'Udienza di 115 fedeli sambucesi.

C'erano le rappresentanze dei Fratelli e delle Dame accolte ca­lorosamente dalle autorità comunali ed accompagnatenella ca­piente Matrice al suono delle cam pane.il gruppo ha trovato posto accanto a non pochi devoti roccellesi della Madonna dell'Udienza

con i foulards azzurri dedicati alla Vergine che portavano sia le donne roccellesi che quelle sambucesi non facendo emergere dif­ferenze nell'assem blea, mentre gli uomini di Sambuca indossa­vano lo scapolare, ascrivibile ad antica tradizione. Dopo il saluto di benvenuto da parte di Mons. La Fauci ha avuto inizio la solenne celebrazione Eucaristica. Alla cerimonia era presente il Sindaco Giuseppe Spartà con la fascia tricolore e l'assessore Salvatore Bo- nascia. Dopo la messa è stato stato recitato il rosario in vernacolo in onore della Vergine dell'Udienza. Fra lo stupore generale, le due comunità hanno scoperto di avere in comune non solo il culto alla Vergine Santa con questo singolare titolo, ma anche un in­sieme di esternazioni e manifestazioni di affetto verso la Madre di Gesù. La più significativa è stata messa in risalto dallo stesso Mons. La Fauci, non appena i Sambucesi hanno salutato Maria con queste acclamazioni: (corista) E chiamamula cu putenza! (po­polo) Viva Maria di l'Adienza! Per mezzagosto a Roccella, nei mo­menti più salienti della processione, i fedeli analogamente gri­dano: (corista) E chiamamula chi n'aiuta! Evviva! (popolo) Viva la gran Vergini Maria!

Sorprendente anche la somiglianza fra le due statue marmoree, che sicuramente Antonello Gagini scolpì nelle prime decadi del Cinquencento. Le due statue si differenziano solo per il basa­mento. In quella di Sambuca c'è scolpita la natività, mentre in quella di Roccella c'è la Dormitio Virginis. Ulteriori approfondi­menti potrebbero essere rivolti sui marchesi di Spadafora che, nello stesso periodo, erano presenti sia a Sambuca che a Roccella.

La manifestazione è sorta a seguito della pubblicazione nel2008 del pamphlet "Vulgo Audientia appellata", dell'arch. Giu­seppe Cacioppo. Le notizie riportate in questo volume ed i con­fronti con quanto illustrato nel libro "A M atrici" dell'ing. Salvuc- cio Borrello, hanno motivato le due confraternite di Sambuca ad organizzare lo straordinario pellegrinaggio.

Notizie storiche ci fanno sapere che la Madonna dell'Udienza era venerata anche nella città di Messina e precisamente nel mo­nastero dell'Alto, ove l'abadessa Sr. Bartolomea Spatafora aveva fatto collocare un quadro della Madonna dell'Udienza, inoltre nella stessa città c'era una confraternita molto antica col titolo della Madonna dell'Udienza (Cfr. Placido Samperi - 1644). In epoca recente ritroviamo questa devozione a M ezzoiuso, Salemi, Menfi, S. Margherita, Giuliana, Melissa (CZ).

Verosimilmente i padri Carmelitani posero questa immagine mariana nella sfera della loro devozione e/o della loro leggenda aurea, divenendo così, in vari luoghi ove furono presenti, il trait d'union di questo culto verso la Madre di Dio, che ascolta sempre ed amorevolmente i suoi figli.

Salvatore Borrello

degrado!

Bastasporcizia e degrado.

È ora c h e il S in d aco prenda ser i e co n cre ti p rov ved im en ti.

Meritiamo di più. Tutti. MPartito! Democratico

Anno LI Settembre - Ottobre 2009

Circolo Felicia Bartolotta Impastato

Tempo di bilanciA distanza di un anno dalle elezioni, nella qualità di rappresentante in Consiglio Comunale del Circolo Politico-Giovanile- Culturale "Fe­licia Bartolotta Impastato", è doveroso fare un resoconto dell'attività ad oggi svolta nelle sedi istituzionali. La lusinghiera fiducia riposta dai cittadini nei confronti di questo movimento, che coinvolge tanti giovani, ci ha consentito di esprimere un rappresentante in Consiglio Comunale e ha fatto sì che noi del circolo cominciassimo, sin dall'in­domani delle elezioni, a prendere atto della situazione politico-ammi- nistrativa locale, ponendoci all'ascolto dei singoli cittadini che spesso esprimono vere e proprie lamentele verso una politica che, ormai da anni, risulta essere assai lontana dagli "ideali" e dai bisogni della gente.Abbiamo denunciato in Consiglio Comunale:• la tassa eccessiva per la spazzatura;• l'urgenza del ripristino del Campetto di S. Maria e la creazione di un centro di aggregazione giovanile;• il pericolo dei campi elettromagnetici;• le deficienze nel settore dell'illuminazione, manutenzione e segna­letica delle strade principali;• l'inefficienza dell'Ente Unione dei Comuni "Terre Sicane", palese esempio di "sperpero" di denaro pubblico;• le problematiche occupazionali giovanili;• l'opportunità della ripresa televisiva dei Consigli Comunali;• la creazione di una stazione alla fermata dell'autobus per gli scolari;• il fallimento della Giunta Comunale (erbacce; strade dissestate; per­dite idriche);• l'elettrosmog; la mala gestione di spazi comuni; l'assenza di Isola Ecologica; la trascuratezza della segnaletica stradale; la noncuranza dei locali scolastici e comunali; i disservizi delle pubbliche illuminazioni;• l'assenza di promozione turistica del territorio;• la necessità di un Assistente Sociale Comunale ai sensi delle leggi vigenti;• la necessità di adeguare il Corpo di Polizia Municipale ai bisogni della cittadinanza.Dunque, le iniziative del Circolo "Bartolotta" hanno puntualizzato fi­nora e continueranno a sottolineare sempre serietà, originalità e con­senso.

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Poet i in erbaLa poesia della piccola Giulia Sutera, abitante a Solarino (Sr), è dedicata alla nonna Caterina Verde:La mia nonna/è una persona molto carina /e si chiama Caterina. /A lei piac­ciono tanto gli animali,/cani e gatti per lei son tutti uguali./Mi racconta tante storielle/molto, molto belle. [Per restare con lei/qualsiasi cosa farei.

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"Querelle" affreschi dei Vicoli

Di chi sono?Gli affreschi "realizzati nel 1999 da amici ed allievi" di Gian­

becchina che "lo hanno omaggiato di tali dipinti in occasione del suo novantesimo com pleanno" e "collocati per mera opportunità nei Vicoli Saraceni"secondo il figlio, architetto Alessandro, appar­terrebbero all'Artista e sarebbero rimasti per un decennio "incu­stoditi, deturpati e palesemente oltraggiati da atti vandalici".

Tale stato di degrado, come si rileva da una lettera (ne ripor­tiamo testualmente i brani virgolettati ndr)inviata dallo stesso al sindaco Martino Maggio, lo ha indotto "a farsi carico del recupero artistico di detti affreschi collocandoli....presso lo studio di Adra­gna aperto al pubblico" (il 2 agosto scorso in occasione delle ma­nifestazioni del centenario della nascita del Maestro ndr).

Sarebbero queste "le ragioni che hanno indotto" l'architetto "ad effettuare il cambiamento di sito delle opere parietali" (rea­lizzate allora su telai mobili predisposti allora dallo stesso archi­tetto ndr) con la consapevolezza "di aver dato ... l'attenzione ed il pregio che meritavano sin d'allora, ed oggi, con l'apertura della casa-studio, godranno della fruizione di tutti coloro che vorranno visitare questo luogo magico in cui ha operato per lunghissimi anni un grande A rtista".

Per l'Àm m inistrazione Comunale le cose stanno invece ben di­versamente. Nella apposita delibera adottata dalla Giunta M uni­cipale si contesta lo stato di degrado in quanto "..questo Ente è in­tervenuto, con propri fondi, per realizzare dei pannelli trasparenti collocati sopra gli affreschi proprio per proteggerli dalle intemperie".

Si rivendica la proprietà degli affreschi al Comune e si dà diret­tiva al sindaco "d i diffidare l'Architetto Becchina a ripristinare la situazione di fatto preesistente, ricollegando le opere nei luoghi ove sono state prelevate, assegnandogli il termine di 15 giorni, con l'avvertenza che, nel caso di inottemperanza, saranno avviate le procedure di legge." Tuttavia i quindici giorni sono trascorsi ab­bondantemente e gli affreschi non sono tornati nei Vicoli Saraceni.

E la Giunta il 27 ottobre scorso é tornata alla carica, " ...c irca l'indebita ed arbitraria sottrazione delle opere ..custodite ed ..in possesso deir Amministrazione com unale...la invitiamo a ripristi­nare la situazione di fatto preesistente....con riferimento, invece, alla titolarità delle predette opere si contesta integralmente quanto da lei dedotto... atteso che la sua affermazione secondo cui "gli affreschi realizzati nel 1999 da amici ed allievi dell'artista che lo hanno omaggiato di tali dipinti" necessita in ogni caso di puntuale accertamento, che dovrà rivolgere con domanda giudi­ziale presso il tribunale competente. Certi che la vicenda possa trovare un bonario componimento senza necessità di agitare un contenzioso, la invitiamo e diffidiamo a restituire le citate opere all'Ente entro 15 giorni dal ricevimento della presente.

Caso diverso attiveremo ogni più opportuna iniziativa giudi­ziale tanto in sede penale, che civile con oneri e spese a suo esclu­sivo carico".

A tutt'oggi però, nei Vicoli Saraceni degli affreschi nemmeno l'ombra. Si arriverà davvero nelle aule giudiziarie o tutto rimarrà una sterile diffida imposta dalla "arbitraria sottrazione" degli af­freschi ? E' quanto si chiedono in tanti dal momento che, stando alle ragioni addotte dalla Giunta M unicipale, gli affreschi appar­terrebbero all'intera comunità sambucese.

Giuseppe Merlo

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10 Anno LI Settembre - Ottobre 2009

A Lamezia Terme la cerimonia di consacrazione Problematiche occu pazionaì i

La vocazione ha vinto! | Scuola: precari a SambucaMichele e Biagio Paimeri rispettivamente 35 e 30 anni sono stati ordi­nati sacerdoti il 24 ottobre nella cattedrale San Pietro e Paolo di Lame- zia Terme (CZ).La solenne cerimonia è stata presieduta dal Vescovo Monsignor Luigi Cantafora. Dopo varie peripezie che hanno portato i due fratelli ad es­sere accolti nel seminario della cittadina calabra, ha vinto la vocazione e l'incrollabile volontà di consacrarsi a Dio.Una vocazione che Biagio ha sentito fin da bambino e che i genitori, in un primo tempo non hanno condiviso, ma che hanno assecondato una volta resisi conto della determinazione del figlio. Michele, invece "ha sentito la chiamata" da adulto ed ha abbandonato il suo lavoro.Alla cerimonia, oltre ai genitori Vincenzo e Antonietta, hanno parteci­pato la sorella Maria Pia col marito Marcello Brullo, fannacista, i nipo­tini Emilio, Bianca e Agnese i familiari e gli amici più intimi. La fami­glia ha messo a disposizione della comunità sambucese un pullman- che è partito alla volta di Lamezia.Il 31 ottobre, ad un anno esatto daH'ordinazione a diaconi, hanno cele­brato la loro prima messa a Sambuca, nel santuario di Maria Santis­sima dell'Udienza "che - dicono i due neosacerdoti - ha guidato la no­stra mente ed i nostri passi, concedendoci la grazia di coronare un so­gno". Era gremita all'inverosimile la chiesa dove ad accogliere Biagio e Michele Paimeri c'era don Pino Maniscalco. Presenti il cerimoniere dell'arcidiocesi agrigentina don Mario Chiara, una rappresentanza di seminaristi di Agrigento accompagnati dal vice-rettore, don Giuseppe Cumbo, ed una nutrita rappresentanza di famiglie della comunità di Acconia. A concelebrare la solenne liturgia, il cerimoniere della diocesi di Lamezia, don Carlo Cittadino, guida spirituale dei due fratelli as­sieme a don Ignazio Nicosia.Momenti di intensa emozione e fragorosi applausi, allorché don Bia­gio a nome anche del fratello don Michele, ha ripercorso la vicenda della vocazione ed ha ringraziato tutti i presenti e tutti coloro che - ha detto - si sono prodigati "per realizzare il disegno dell'Altissimo che ci ha voluti suoi ministri per diffondere la Sua parola e dedicare la nostra vita al servizio dei più umili e dei più deboli".A testimoniare la propria amicizia con i novelli sacerdoti, l'on. Gian­carlo Granata, ex assessore regionale alla Sanità. Dopo qualche giorno di permanenza a Sambuca, sono tornati a Lamezia dove Don Michele è stato nominato vice-parroco della parrocchia del Carmine ed inse­gnante di religione e don Biagio collaboratore della parrocchia di S. Domenico, vice-parroco della cattedrale e vice-presidente della Caritas Diocesana.

Giuseppe Merlo

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Anche a Sambuca, nella più totale disperazione i precari della scuola, in seguito ai tagli effettuati dal ministro Gelmini. La Maria Stella nazionale seguendo le istruzioni del suo collega Tremonti, si è però guardata bene dal tagliare i veri sprechi, e cioè il grande giro di milioni di euro legato al finanziamento di progetti scola­stici inutili e cervellotici ed i vergognosi privilegi della casta dei politici. Ma che senso ha disperarsi quando con il proprio voto, nelle varie consultazioni elettorali, come tanti robot telecoman­dati, anche i precari della scuola hanno dato il proprio consenso alla linea politica adottata dal ministro?Eppure il personale scolastico, se fosse granitico e compatto (uto­pia, solo utopia) nel tutelare i propri interessi, con un semplice passaparola limitato allo stretto ambito familiare, avrebbe potuto e potrebbe causare a tutta la classe politica di ogni colore e ten­denza che della scuola se ne è sempre fregata, un vuoto di almeno tre, quattro milioni di voti. Per rendersene conto basta m oltipli­care per tre o quattro un milione di dipendenti che, con varie man­sioni, operano nel settore scolastico. ^ ^

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A questo numero hanno collaborato: Sario Arbisi, Sal­vatore Borrello, Gino Di Maria, Giu­seppe Cacioppo, Nicola Di Gio­vanna, Licia Cardillo, Vitalba Giudice, Maria Teresa Marzilla, Pippo Merlo, Francesca Rampulla, Elvira Romeo, Gori Sparacino, Enzo Sciamè, Mi­chele Vaccaro, Franco Zinna.F o to d i: Enzo Randazzo, Franco Tresca,Pippo Merlo, Gianluca Di Mi­celi, Anna e Pietro Cacioppo.

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O r i e t t a B e r t i a S a m b u c aDomenica, 13 settembre, Orietta Berti in

concerto a Sambuca. L'ever green cantante emiliana si è esibita nella centralissima Piazza della Vittoria. Ovazioni da parte dei numerosi fan di ogni età allorché VOrietta nazionale ha riproposto i suoi cavalli di battaglia coinè "Tu sei quello", "lo, tu e le rose", "Finché la barca va", "lo ti darò di più". Una voce melodica, ti­pica della più classica tradizione italiana le ha consentito di stare sulla cresta dell'onda per molti anni ed anche quando i gusti e le mode sono cambiati notevol­mente, ed il grande pubblico, specialmente dei più giovani, non si è rico­nosciuto più nel personaggio, Orietta Galimberti, questo il suo vero co­gnome, resta sempre nel cuore della gente per la sua carica di simpatia e di genuinità che riesce a comunicare, per i suoi modi semplici e sponta­nei. Unico neo del riuscitissimo concerto la cafonaggine di molti giovani genitori che hanno lasciato che i loro bambini schiamazzassero libera­mente, disturbando più volte la cantante ed il pubblico. Un fine setti­mana denso di manifestazioni che hanno richiamato un notevole pubblico anche di molti centri vicini: La notte bianca di venerdì 11 settembre si è protratta fino alle prime luci dell'alba nella casbah in miniatura del vicoli saraceni. Una sfilata di moda ha avuto luogo nella serata di sabato 12, promossa, come sempre, dalla associazione "Modarte" lungo la scalinata del Belvedere nella parte sommitale di Sambuca. Protagonisti giovani sti­listi e splendide bellezze locali abbastanza disinvolte e disinibite nel loro improvvisato ruolo di indossatrici. Ed inoltre degustazione di prodotti ti­pici del territorio, spazi musicali con gruppi e cantanti locali.

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simi... Vegnu a vautri a capu scupertu....Vogliamo organizzare un 'estate con alcuni appuntamenti fatti di cul­

tura, buona compagnia, cibo ed altro. Con Simona abbiamo stilato un programma che è solo uno stimolo per tutti voi allo scopo di fornire nomi, proposte e date da inserire nel programma. L'idea, non tanto peregrina è quella di utilizzare il nostro spazio alla Nivina...". È nata così l'idea di Salvatore e Simona di dare vita a un insolito programma per l'estate sam­bucese. La prima serata il 18 luglio ed è stata dedicata alla poesia, alla sa­tira di costume e i poeti colti: Meli, Martoglio, Volpes, Salvato. Ripro­pongo di seguito i commenti della serata che sono stati pubblicati sul fo ­rum www.valledelbelice.net. "In cifre: 5 chili di couscous, 40 presenze, 20 litri di vino, sorrisi, complimenti e buoni propositi. Rita Bongiorno ha recitato il monologo dei "Giganti della Montagna" di Pirandello, io ho presentato un libro di poesia dal titolo Vampi e faiddi di Salvatore Volpes - Lucchesi poi si sono lette le poesie. Molto apprezzate le recite di Pippo Puccio e di Gaspare Montalbano". La seconda serata si è tenuta il 22 ago­sto: "cunti è canti". Ecco come è stata presentata nella mail di Salvatore e Simona: "...ci piacerebbe creare un posto dove mettere insieme i libretti poveri, magari stampati alla buona, i libretti che contengono rime sten­tate o roboanti o buffe nella loro pretenziosità ma belle comunque. "Il sa­bato del villaggio" è un desiderio diventato possibilità: ognuno porta un libro, un libro di poesia, e per una notte lo farà rivivere, ne leggerà una parte o lo farà leggere ad altri, in modo molto semplice, senza microfoni e sottofondi musicali perché LA PAROLA BASTA A SE STESSA non ne­cessita di altro che di orecchie attente". I cantastorie della serata sono stati Caterina Verde, Giorgio Imbrogiani, Enzo Sciame', Pippo Puccio ed altri ancora... Hanno raccontato le loro storie, vere ed o immaginate, su­scitando emozioni, trasmettendo storia. L'ultima serata si è tenuta sabato 29, "Vuci jiccati, Rosa e le altre". Si è trattato di una serata musicale in onore di Rosa Balistreri. Tra i presenti il cantautore Nino Ciavarino che ha raccontato con parole e corpo la storia di "Lu riccu burgisi", oltre a de­liziarci con dei brani propri. Presente anche Giuseppe Sgrò che ha inter­pretato alcuni brani popolari. Margot Cacioppo e Marilena Monti hanno invece ricordato con la loro voce Rosa, la sua vita, le sue canzoni. Si è conclusa così l'estate Tavella-Maurici & Friends: serate in musica, poesia e condivisione, non solo di buon cibo, di risate e di ricordi, ma anche di vita.

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