LECO n. 12 del 02-04-11.pdf · grosso, il significato della Festa del 17 marzo è tutto racchiuso...

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Sul filo della memoriaNella memoria dei meno

giovani è ancora vivo epresente il ricordo di

quel 1961, anno in cui si celebròil primo centenario dell’Unitàd’Italia. La commemorazione fuallora un fatto prevalentementetorinese, con la costruzione delvillaggio “ITALIA ‘61” con igrandi padiglioni espositivi incemento a vista e con quel tron-co di ferrovia sospesa, la mono-rotaia, che tanta meraviglia su-scitò nei visitatori. Ogni dome-nica Torino era tutta una festa dibandiere, di vessilli, di bandemusicali che sfilavano, alternatea delegazioni provenienti daogni parte d’Italia, a rappresen-tanze delle associazioni d’arma,con molti veterani e reduci delledue guerre mondiali.

Anche Montichiari partecipòalle celebrazioni, con un suogruppo accompagnato dal cura-to di allora, don Pietro Libretti.

A cinquant’anni di distanzala commemorazione ha assuntoforme e caratteri diversi. In-nanzitutto il 17 marzo è stato

dichiarato festa nazionale eogni città, ogni paese, ogni pic-colo centro ha voluto esserepresente in prima persona a ri-cordare quello che fu il corona-mento del sogno di un popolo:la nascita di un’Italia che ces-sava di essere “un’espressionegeografica”.

Dove le istituzioni si sonomostrate latitanti, sono interve-nuti i cittadini, con la creazionedi comitati spontanei, legatidall’unico desiderio di essereuniti. Anche a Montichiari si èricordato il Centocinquantena-rio, iniziando fin dalla serata dimercoledì 16 marzo con laproiezione, al Cinema TeatroGloria,del film storico “Noicredevamo”, magistralmenteintrodotto dal dirigente scola-stico del Don Milani, dott. Ma-rio Fraccaro.

Il clou della manifestazionesi è avuto però il 17 marzo,quando, nonostante la giornatagrigia e piovigginosa, un cospi-cuo gruppo di cittadini si è ri-unito davanti al duomo, attorno

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ai labari delle associazioni d’ar-ma e di volontariato e alla ban-diera dell’Istituto superiore DonMilani, per assistere poi allamessa celebrata da mons. Gae-tano Fontana a suffragio dei ca-duti di tutte le guerre. Al termi-ne il corteo, accompagnato dal-la banda cittadina Carlo Inico, siè fermato a deporre una coronaal monumento ai Caduti ed haproseguito per il Gardaforum.Qui, introdotti dal giornalistaMario Cherubini, a nome delComitato spontaneo, la prof.ssaSabina Stefano ed alcuni stu-denti del Don Milani hanno let-to poesie ispirate al Risorgimen-to (tra cui Marzo 1821 e La spi-golatrice di Sapri) e tracciatoprofili di donne che hanno la-sciato un’impronta importantein quel delicato e glorioso perio-do della nostra storia. Ed ancorpiù significativo il fatto che ildiscorso ufficiale della manife-stazione, una rassegna degli epi-sodi e dei personaggi che hannocaratterizzato il Risorgimento aMontichiari, sia stato tenuto dal

dott. Albino Mice-li, appassionato ri-cercatore e cultoredi storia, monte-clarense d’adozio-ne ma pugliese dinascita, quasi agettare un ponteideale che uniscedue regioni italia-ne tra di loro agliantipodi.

Nell’atrio delGardaforum nu-merosi disegni, ri-cerche e lavori va-ri a cura deglialunni della Scuo-la Media StataleG.B. Alberti.Rosanna Ferraroni (continua a pag. 2)La cartolina ricordo emessa a Torino in occasione del 1° Centenario dell’Unità d’Italia.

del loro più alto rappresentante

cittadino? Quale degno esempio

è stato loro offerto?

Una forza di governo di qua-

lunque appartenenza politica, do-

po aver giurato fedeltà alla Costi-

tuzione, non può permettersi di

concedere libertà di pensiero su

un argomento come il ricordo de-

dicato a uomini e donne, giovani

e bambini, come il figlio di “Ci-

ceruacchio”, ammazzato a 14 an-

ni, che hanno sacrificato il loro

bene più prezioso, la Vita, per

concederla, più “Sicura” alle ge-

nerazioni future.

Se pensavano si trattasse

esclusivamente di una comune fe-

sta di partito si sbagliavano di

grosso, il significato della Festa

del 17 marzo è tutto racchiuso

nella forte emozione provata dal-

l’oratore Albino Miceli.

Credo che questi nostri figli

siano in grado di sorprenderci e

sapranno bene interpretare il mot-

to: “L’unione fa la Forza”, sa-

pranno comprendere che le divi-

sioni non giovano a nessuno. Sa-

pranno ripartire dai quattro Padri

fondatori: Garibaldi, Mazzini,

Vittorio Emanuele II e Cavour,

per dimostrare ai loro padri che

non vi sono altre Italie, perché l’I-

talia è U.N.I.C.A. Una Nazione

Indivisibile Costruita Assieme!

Un monteclarense d’Italia

Lettera al Direttore di BresciaOg-gi 25 marzo 2011

Montichiari e il 150°dell’Unità d’Italia

Egregio sig. direttore le chie-

do ospitalità per riportare

lo sfogo di un cittadino che

raggiunto il limite di sopportazio-

ne che eguaglia la biblica pazien-

za di Giobbe, ma che non essen-

dolo, a volte capita che sbotti.

Penso che a tutto ci sia un limite e

che questo sia stato oltrepassato

ormai tante volte, ma quest’ultima

sia impossibile da digerire.

LEGA, questa parola il 17

marzo scorso ha assunto questo

significato: Lacerante E Grave-

mente Assordante, perché tale è

stato il mutismo messo in atto

dalla giunta comunale di Monti-

chiari in occasione del 150° anni-

versario dell’Unità d’Italia.

In altri Comuni è stata l’ammi-

nistrazione a farsi carico e porta-

voce dei festeggiamenti, a Monti-

chiari c’è voluto un comitato

spontaneo perché questo 17 mar-

zo non fosse un giorno uguale agli

altri, uno di quelli da cornetto e

cappuccino piuttosto che passare

due minuti con la mano sul cuore.

Mentre i nostri figli (gli studenti)

tremanti di emozione erano sul

palco a scandire e declamare le

gesta dei Padri d’Italia, i loro pa-

dri se ne stavano comodamente

spaparanzati nelle poltrone di casa

loro, oppure nuovamente al bar.

Cosa avranno portato con sé

questi figli? Cosa resterà nella lo-

ro mente di questo giorno, che tra

le tante bandiere italiane non

hanno veduto la faccia tricolore

ECOLs e t t i m a n a l e d ’ i n f o r m a z i o n e

della BassaBresciana

’Anno XXX - N. 12 - 2 Aprile 2011 - Aut. Trib. Brescia 19/4/82 N. 21 - 1 copia € 1, copia arretrata € 1,50 - Abb. annuo € 35 - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 - 45% - Art. 1 comma 1 L. 46/2004 - DCB di BSEd. “Il Castello” di M. Pasini & C. s.n.c. - 25018 Montichiari (Bs) Via C. Battisti, 88 - Tel. 030 964039 - [email protected] - Dir. Resp. Damiano Baronchelli - Stampa Tipolitografia Ciessegrafica - Montichiari (Bs)

Mozione discaricheIl punto di vista del Partito Democratico

La vicenda della mozione

sulle discariche ritirata e

non discussa in Consiglio

Comunale è stata argomento di

dibattito tra i cittadini e sulla

stampa, oltre che di rammarico

per quella che taluno ritiene una

occasione persa. Voglio aggiun-

gere al panorama anche il punto

di vista del Partito Democratico.

Innanzitutto è necessario dire

che il PD non era presentatore

Giornale Eco 29-03-2011 10:36 Pagina 1

2N. 12 - 2 Aprile 2011ECOLdella Bassa Bresciana

’

Leggere i numeri

“Mozione discariche”(segue da pag. 1)

Bresciaoggi, 1° marzo, pag.

14: «Montichiari vola,

Lumezzane in stand-by».

Non riguarda l’aeroporto, ma la

crescita demografica della popo-

lazione. Dati ISTAT. La nostra

cittadina nel 1991 aveva 16.797

abitanti; nel 1999 erano 18.459 e,

a settembre 2010, 23.233. Nei

primi dieci anni siamo cresciuti

di 1662 abitanti e, nei dieci suc-

cessivi, di 4774.

Di fatto, il triplo. Nel 1999,

l’allora candidato-sindaco,

geometra G. Rosa, in polemica

con l’amministrazione Badili-

ni, considerata troppo “molle e

permissiva”, aveva dichiarato

il suo impegno a “contenere

l’aumento della popolazione,

tenendo lontano gli stranieri,

per conservare i caratteri ori-

ginari della nostra cultura e

della nostra terra”.

Cinguetta la sindachessa, ri-

guardo a Montichiari: «Bella,

pulita, ordinata». I concittadini

facciano una passeggiata nelle

vie Padania, Cornelio e S.Ber-

nardino. Sostando accanto ai

cassonetti ancora operanti, in at-

tesa della “favolosa raccolta dif-

ferenziata”.

O alla City, a due passi dal

Comune. Constateranno, di per-

sona, la differenza tra le parole e

la cruda realtà. Ordine pubblico:

da 18 vigili urbani, sono divenu-

ti 11. Ed il capo se n’è andato ad

altro comune, appena ne ha avu-

to l’occasione.

«La spiegazione di questa

crescita è semplice: offriamo i

servizi della città... con le carat-

teristiche di un paese di campa-

gna quale è rimasto il nostro»,

piroetta la sindachessa. Imper-

meabile all’evidenza. Ogni tre

nuovi monteclarensi, due pro-

vengono da fuori. Ma voi, cit-

tadini e lettori, li vedete nord-

africani, est-europei ed asiatici

presi da estasi per la nostra

campagna?

Si tratta, nella maggior parte,

di operai, salariati agricoli, ma-

novali, badanti, addetti ad umili

lavori. Nel rispetto della dignità,

è difficile pensare che il loro

contributo all’economìa ed alla

crescita della nostra comunità

possa essere definito medio-alto.

Vanno aggiunti, poi, i problemi

vari di inserimento, ordine pub-

blico ed integrazione.

Di pari passo è cresciuta la

cementificazione. A parole tanto

osteggiata sempre per gli strame-

nati motivi “social-culturali”. Di

fatto, dilagante. Al punto che,

per finanziare il nuovo stadio del

Montichiari, si pensa di “cemen-

tare” l’attuale Romeo Menti.

Fatto che Zanola, Rosa ed il

loro capogruppo di maggioran-

za, Togni, hanno rimproverato

alla precedente amministrazione.

Per poi riproporre, improvvisan-

do ed in contraddizione, le stesse

soluzioni. In omaggio alla co-

erenza, la sindachessa si esalta

per il balzo demografico che, nu-

mericamente, sta per portarci al

rango di seconda cittadina della

provincia: «Merito della nostra

amministrazione, governiamo

Montichiari dal ’99 con il sinda-

co Rosa per due mandati ed ora

con me». Sfortunato autoincen-

samento, con zappata sui piedi!

Quelli che si lamentano,

perché a Montichiari ci sono

troppi stranieri e “tanc negher

chè romp le bale”, ringrazino

Zanola, Rosa & C. Continuan-

do con questi signori, un giorno

arriveranno a chiedersi: «Dove

sono i monteclarensi?».

Dino Ferronato

Bravata... o contestazione?Comunque sia, entrambe da condannare

Nei giorni scorsi, nel-l’assoluto anonimato,è stata distrutta gran

parte della staccionata di viaCerlongo, a Montichiari.

Molti si ricorderanno diquesto progetto da noi presen-tato alcuni anni fa. Il proble-ma era quello di risolvere laviabilità degli automezzi pe-santi che trovavano spazionell’ ex ferriera. Dopo diverseprese di posizione fra l’Am-ministrazione comunale e laproprietà, sfociata anche in un

ricorso al Tar, fra le parti sitrovava una soluzione con uncospicuo aiuto economicodella Ditta per la realizzazio-ne del nuovo tratto di strada.

Accantonate anche le la-mentele di alcuni proprietaridi case della via viene colle-gata la strada che diventa una“tangenzialina” per limitare iltraffico su via Brescia. Questaa sommi capi la storia di que-sto tratto di strada, che pur-troppo fa registrare questo in-crescioso fatto.

della mozione, in quanto PDL-

LN e ACM, anche in ragione del-

l’alleanza politica esistente tra i

due gruppi, hanno ritenuto di

portare avanti questa iniziativa

amministrativo-politica autono-

mamente. In questo contesto il

Partito Democratico, pur non es-

sendo contrario alla sostanza del-

la mozione, non aveva certamen-

te titolo per decidere del ritiro

della stessa.

L’indicazione emersa tra i Ca-

pigruppo durante la sospensione

chiesta da PDL-LN dopo l’inter-

vento del consigliere Fontana,

poteva essere la soluzione per

una discussione più articolata in

commissione rispetto ad una mo-

zione che, al di la della occasione

per una discussione pubblica sul

tema e sulle incongruenze tra il

dire e il fare, aveva tutti i presup-

posti per la consueta bocciatura.

L’evoluzione successiva ha

invece lasciato spazio alla posi-

zione della maggioranza finaliz-

zata ad evitare una discussione

che poteva essere scomoda, ed

evitare disallineamenti con posi-

zioni politiche che i partiti hanno

su altri tavoli.

Ho ricordato in un recente

commento come, in tema di dis-

cariche, oltre alla equivoca posi-

zione della Giunta monteclarense

(ricordo la delibera che ha di fat-

to autorizzato Ecoeternit riba-

dendone contestualmente la con-

trarietà) anche la duplice posizio-

ne delle forze politiche che espri-

mono da oltre un decennio il go-

verno sia in regione Lombardia

che in provincia di Brescia.

Da un lato hanno sostanzial-

mente autorizzato tutto quanto è

oggi interrato ed in attività sul no-

stro territorio, e dall’altro, parteci-

pano della preoccupazione della

cittadinanza di Montichiari ma si

limitano a raccomandare alla

giunta, blandamente e senza crea-

re tensioni o problemi, di valutare

attentamente per il futuro le nuo-

ve richieste di autorizzazione, op-

pure semplicemente a ripassare il

cerino acceso al comune.

Forse l’ennesimo tentativo di

PDL-LN per dimostrare interesse

alla questione mettendo in evi-

denza le contraddizioni esistenti

nell’amministrazione senza met-

tere in gioco la posizione su altri

tavoli, non ha funzionato, e Area

Civica Monteclarense si è trova-

ta in difficoltà a mantenere da so-

la la mozione.

Ma quel che più importa, è

che i cittadini hanno visto ancora

una volta strumentalizzato il pro-

blema. ACM ha materia da riflet-

tere sul sodalizio amministrativo,

ma inevitabilmente anche politi-

co con PDL-LN, cui si potrebbe-

ro aggiungere ulteriori conside-

razioni dopo la ricorrenza del

150° dell’unità d’Italia.

Nel merito della questione, il

Partito Democratico ritiene che il

problema ecologico sia ancora

aperto e che la delibera consiliare

del febbraio 2010 rappresenti an-

cora le linee essenziali da tradur-

re in scelte amministrative con-

crete e verificabili dai cittadini.

L’idea di un lavoro in com-

missione, pur con difficoltà im-

maginabili, ritengo sia comun-

que da percorrere per ricercare

una proposta il più possibile con-

divisa. Il primo passo è che si ar-

rivi a convocare questa commis-

sione e che si definisca insieme

un percorso di lavoro.

Angelo FerrariCapogruppo Partito Democratico

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Staccionata di via Cerlongo

La staccionata di via Cerlongo. (Foto Mor)



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Oltre il successodei Mondiali di paraciclismo

Icampionati mondiali di para-ciclismo svoltisi al Velodro-mo Fassa Bortolo di Monti-

chiari dall’11 al 13 marzo scor-so, come posto in risalto la setti-mana scorsa, sono stati un even-to di grande portata, grazie aduna organizzazione di alta pro-fessionalità espressa a livello lo-cale dalla Famiglia Bregoli, sup-portata dal ciclismo bresciano,italiano e mondiale. Dicevamoche la diversità motoria o visivadegli atleti di 27 nazioni, sareb-be stato più adatto chiamarli “ci-clismopiù” anziché paracicli-smo, considerandola una riccarisorsa, espressa con gare di altolivello, un’abilità diversa sicura-mente, ma un qualcosa di piùdella nostra normalità.

Un evento straordinario, unaopportunità da non perdere, di-cevano alcuni spettatori. Pecca-to che oltre a quanti erano ad-detti ai lavori, come atleti, ac-compagnatori, organizzatori,giurati, giornalisti, fotografi, po-chi erano i comuni spettatori.Nonostante lo sforzo organizza-tivo dell’Amministrazione Co-munale e degli organizzatori, lastampa nazionale, anche sporti-va si è limitata a qualche riga.Ci sono trasmissioni televisiveche dedicano qualche minuto,ma perché non inserirle comenotizie sportive alla pari dellealtre. Perché i Giochi Paralimpi-ci non si effettuano all’internodelle altre gare dei normodotati.

Ritornando ai campionati, daapplaudire il coinvolgimentodelle scuole, forse occorrevauno sforzo maggiore per coin-volgere tanta altra gente di ogni

età. Invitare a livello di zonagruppi di volontariato, tanto piùse impegnati coi disabili, geni-tori e famiglie che vivono la dis-abilità, gruppi sportivi, ammini-stratori comunali, con entratagratuita per tutti.

Ciò sarebbe stato un grossorisultato di sensibilizzazione,per dare risposte vere ai dirittidei disabili, onde favorirne l’in-serimento sociale e lo stimolo direlazionare con gli altri. Cittadi-

ni tutti, che maturano idee econvinzioni per accettare questadiversità, ed accoglierla comepreziosa risorsa. Oltre a solleci-tare giovani ed adulti a rivolger-si all’uso della bicicletta, permotivi di salvaguardia dell’am-biente, di salute e di economia.

Un primo passo verso un si-mile obbiettivo potrebbe essereil coinvolgimento a livello di di-stretto zona di Montichiari, lapossibilità che tutti i disabilipossano accedere al Velodromoe magari anche alla Fiera, a tut-te le manifestazioni grandi opiccole, gratuitamente loro ed igenitori, od un accompagnatore.

Il Velodromo allora non ser-virà solo alla speranza di trova-re ciclisti in grado di competeree vincere in rappresentanza del-l’Italia, ma realizzare il sognodi tante persone disabili che difrequente restano isolate e sole,così come le loro famiglie.

Marino Marini

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Seguono i primi piatti: risot-to con punte di asparagi, crespel-le ricotta spinaci e salame, pen-nette al pesce di spada.

Vengono poi serviti i secondi

piatti: carrè di vitello a fornocon patatine novelle, fritto di sco-glio con misticanza di stagione.

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Pallacanestro: Lorenzo Portesani

L’Oscar dello Sportivo èun appuntamento attesoda tutto il mondo dello

sport bresciano e rappresentaun’occasione per rammentaretraguardi e risultati raggiunti,evidenziando la straordinariaarticolazione dello sport ago-nistico sul nostro territorio.

Si tratta di un evento parti-colarmente significativo, per-ché, premiando gli sportivibresciani che più si sono di-stinti in ogni disciplina, offre atutti noi la preziosa occasionedi rivivere i successi e le vitto-rie di un anno intero, permet-tendo alle emozioni della no-stra memoria di spaziare a tut-to campo nel meravigliosomondo dello sport.

L’Oscar dello Sportivo bre-sciano racconta anche i pas-saggi e rende merito agli atletiche in ogni stagione si fannoambasciatori di brescianitàvincente nel mondo, capaci direndere successo l’intenso la-voro che si pone alla base diogni conquista, di ogni obietti-vo raggiunto .

All’interno di queste consi-derazioni le premiazioni deivari atleti, giornalisti e Socie-tà, meritevoli di questo ricono-

scimento. Quest’anno per losport della pallacanestro è sta-to premiato Lorenzo Portesani.

La sua crescita sportiva nelpalazzetto dello sport delCentro Fiera dove ha trovatomodo di farsi conoscere edapprezzare. “Pivot che ha sa-puto ritagliarsi una carrieradi tutto rispetto nei campiona-ti dilettanti, è stato il miglioregiocatore bresciano nellascorsa stagione. Grazie alle

sue prestazioni di as-soluto livello, la Fer-raboli New Best Ba-sket ha raggiunto ilbrillante risultato digiocare la semifinaledei play off per lapromozione in serie Bdilettanti”. La sua se-rietà professionale èriconosciuta da tifosie società dove ha gio-cato e dove è stato unesempio per tutti.

Simpatico quadret-to familiare durante lapremiazione che vedeprotagonista il piccoloMario Portesani, cheindossa la maglia conil numero 14 del papà(un’improvvisata di

mamma Silvia). Sfuggito allasorveglianza della nonna Mar-gherita si è recato sul palcoconscio che con quella magliae quel numero importanteavrebbe ricevuto il giusto ap-plauso, e così è stato. Un ini-zio di una futura promettentecarriera sportiva dove il ba-sket nelle famiglie Portesani eMor è di casa.

La speranza è che possaconcludere la sua carrierasportiva nella squadra diMontichiari, dove attualmen-te risiede.

Red

Riconoscimento alla carrieracementata nei palazzetti di Montichiari

Papà Portesani con l’importante riconoscimento e ilpiccolo Mario. (Foto Mor)

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Kick Boxing & Ju JitsuSchool Fontanella

La società Kick Boxing& Ju Jitsu SchoolFontanella, scuola di

arti marziali e sport da com-battimento con sede a Monti-chiari, ha conquistato nuova-mente il gradino più alto delpodio grazie al suo promet-tente e giovane atleta BoselliDaniele. Domenica 27 feb-braio 2011, nella cittadinamantovana di Castelgoffredo,si è infatti svolto un torneo diKick Boxing al quale la socie-tà fondata dal compianto M°Fabio Fontanella è stata invi-tata a partecipare e dove si so-no svolti incontri a contattoleggero.

Nella seconda parte dell’e-vento sportivo i più espertihanno proseguito nei combat-timenti regalando al pubblicomatch sempre più coinvolgentied entusiasmanti nonché impe-gnativi. Tra questi incontri siinserisce anche quello delmonteclarense Boselli Danielenella categoria Light-Contact -70 Kg, dimostratosi nettamen-te superiore rispetto al suo av-versario tant’è che, prima dellafine della seconda ripresa, l’ar-bitro ha decretato la vittoria

per l’atleta della Kick Boxing& Ju Jitsu School.

Un sentito ringraziamentoper il successo di questo deter-minato atleta va al caro M°Giuseppe Betelli che purtrop-po non ha potuto essere pre-sente al torneo, ma che costan-temente provvede a seguire gliatleti per la preparazione pugi-listica tutti i mercoledì pressola palestra della scuole ele-mentari di Montichiari.

Sempre a Montichiari sisvolgono i corsi, oltre che diKick Boxing, anche di Ju Jitsue difesa personale sia per adul-ti che per bambini. Per qualun-que informazione non esitate avisitare il sito web www.kick-boxingjujitsuschool.it oppurea contattare direttamente il M°De Monte Alessandra al 339-3190141.

Paola Lanfranchi

I rappresentanti della scuola.



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Mostra di crocifissiDall’1 al 25 aprile

Dopo il successo dell’i-niziativa dei Presepi, acura dell’Associazione

con a capo don Claudio, parro-co di Vighizzolo, ecco spuntarel’idea del presidente per la rea-lizzazione di una mostra a Pas-qua dedicata al Crocefisso.

I validi collaboratori del-l’Associazione si sono subitomessi al lavoro per cercare cro-cefissi di ogni natura fra le va-rie conoscenze. In testa Scatto-lini che presenterà due opere“d’arte” a lui congeniali per lasua passione del bello e dell’o-riginalità. Nel suo migrare peril mondo, America del sud edAfrica, al seguito dell’iniziativadi don Serafino, il Grimm,Scattolini ha realizzato un’ideaispirata dai peones del Brasile:un contadino crocefisso contutti i suoi arnesi da lavoro.Non sarà solo questa l’operache metterà in mostra, insiemead altri capolavori. Uno di que-sti è il crocefisso, di proprietàdi Nicoli Scaroni con Madonnaorante, una rarità. Dal Castello

Bonoris uscirà un crocefissoparticolare, mentre il pittoreBeppe Ferretti presenterà unvolto di Cristo.

Sono queste alcune delle nu-merose opere che sono state as-semblate per una prima mostradi questo genere a Montichiari;dopo i presepi di Natale, i Cro-cefissi a Pasqua.

La mostra rimarrà apertadall’1 al 25 aprile, presso la Sa-la Civica in via Trieste.

Concerto per AssociazioneSindrome di Rett

Venerdì 18 febbraiopresso il comune diAsola, una sala gremita

ha piacevolmente passato unpaio d’ore all’ascolto dei Gioo-mArabika, un gruppo di giova-ni cantautori locali che hannospaziato tra vari generi musica-li d’autore. La loro musica èstata ancor più apprezzata perlo scopo benefico a cui era de-stinato il ricavato della serata:l’Associazione Italiana Sindro-me di Rett, le “bambine dagliocchi belli”, perchè comunica-no con gli occhi ciò che non ri-escono a dire a voce.

Ne erano presenti quattro, lapiù piccolina una dolce biondi-na di Montichiari, una moretti-na di Castiglione, una di Ba-gnolo Mella e la più grande,Vittoria, bionda con occhioniazzurri di Remedello (per meri-to suo ho conosciuto l’Associa-zione) che si è lasciata traspor-

tare dalle note abbracciata aigenitori.

La Sindrome di Rett non èforse molto conosciuta, proprioper questo i genitori associaticercano in ogni modo possibiledi informarci, perchè pur es-sendo una malattia rara, meritaattenzione e soprattutto neces-sita di una continua ricerca, perdare a queste bimbe una quali-tà di vita accettabile, pur tramille problemi fisici e psichici.Nascono sane e prevalente-mente entro i 2 anni si manife-stano i primi disturbi nello svi-luppo neurologico.

La rappresentante regionale,signora Riboldi, mamma di unaragazza di 23 anni con questasindrome, ha illustrato il pro-getto in corso: ampliamentoprevisto per marzo del centroriabilitativo don Calabria diMilano, già in funzione da an-ni, dove operano fisioterapisti

specializzati proprio per lavo-rare con queste bimbe per lequali una riabilitazione speci-fica e mirata è importantissima,unita alla musicoterapia, e per-mette loro una migliore qualitàdi vita.

Ora si può fare la diagnosiprenatale, ed è già molto, maservono anche fondi per conti-nuare la ricerca genetica, (esisteun policlinico a Siena) semprescarsi quando si tratta di malat-tie rare. Da 20 anni l’Ass. Sin-drome di Rett ha avuto e ha tut-tora una grande missione ed haraggiunto grandi risultati, ma habisogno del sostegno di noi tut-ti, perchè le bimbe dagli occhibelli devono poter sfruttare almeglio le loro capacità e viverequindi la loro difficile situazio-ne il più dignitosamente possi-bile. Per ulteriori informazioniwww.airett.it

Ornella Olfi

Il prossimo incontro mensiledegli “Amici del libro” diMontichiari è fissato per

Venerdì 29 aprile, ore 20,45sempre presso la sala della exbiblioteca in via XXV aprile. Ilromanzo oggetto della consue-ta libera conversazione sarà:La Gloria, di Giuseppe Berto,disponibile nella BUR, euro7,50. La lettura di questo librocade particolarmente opportu-

na nel periodo pasquale. Allasua uscita nel 1978, DomenicoPorzio si chiedeva: “ Era indi-spensabile, affinchè sul Golgo-ta si verificasse il più preziosoavvenimento della storia uma-na, che uno dei discepoli di Ge-sù, il più colto ed impegnatodegli Apostoli, tradisse il figliodell’uomo? Per quale ragionela complessa economia dellaRedenzione assegnò a Giuda di

Simeone Iscariota la parte del-l’infamia e della perdizione? Aqueste da secoli inquietanti do-mande, Giuseppe Berto propo-ne una sua appassionata rispo-sta con La Gloria, un romanzoscritto con superba e, nella no-stra narrativa, rara immagina-zione storica e religiosa, e de-stinato forse a rimanere il suolibro più alto”.

E di questa sua coinvolgen-te fatica letteraria lo stessoBerto disse: “Sognavo un ro-manzo ambizioso e bellissimo,e l’ho scritto pensando ai gio-vani e a tutti coloro che noncredono in Dio, ma sentonol’angoscia di non crederci”.

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Briciole di bontà: Don Luigi Lussignoli

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A Montichiari nella Sala Civica

Il contadino crocifisso. (Foto Mor)



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Cara maestra, grazie!

Ho ricordi vivi del mioprimo giorno di scuo-la, ottobre 1944: la

mano sinistra nella mano dimia madre che mi accompa-gnava per “consegnarmi” allamaestra, la mano destra chestringeva la maniglietta dellafiammante cartella. Ero emo-zionato, e sicuramente lo eraanche la mamma: anche perlei era un giorno importante, enel percorso da casa a scuolami ripeteva le ultime racco-mandazioni.

A riceverci nella scuola ru-rale di Campagnoli Mattina,un’unica grande aula per tuttee cinque le classi dalla primaalla quinta, c’era una solamaestra, la signora Este MariaMorelli, morta in questi giorniall’età di 99 anni.

Nel leggere l’avviso mor-tuario davanti al cancello dicasa mi si è aperta l’onda deiricordi, in certi casi tanto ni-tidi da stupirmi. La ricordoquando, seduta sul leggìo delprimo banco, raccolta nelgrembiule nero lucido comeseta, rivolta verso di noi cidava un senso di vicinanza edi affetto, di protezione pernoi ultimi arrivati, un pocospauriti.

Non ci si conosceva nem-meno fra di noi bambini pro-venienti da contrade distanti

fra loro: Teotti, CampagnoliSera, Casuccio e CascineSparse disseminate fin verso iconfini dei paesi vicini. Nonc’era stato l’asilo a prepararcialla scolarizzazione, nessunrudimento nell’uso di carta ematita: era il ’44, venivamodagli anni bui della guerra,perduravano i bombardamentie avevamo imparato ad ap-piattirci nei fossatelli quandosentivamo gli aerei abbassarsisopra di noi.

In quell’enorme aula, incui consisteva tutta la scuola,ci si sentiva però sicuri intor-no alla nostra maestra, che eradavvero come una secondamamma. La maestra unicadelle scuole elementari non siscorda mai. Ricordo di essa lavoce, il tono caldo del saluto,anche negli anni a seguirequando ci si incontrava. Ri-cordo perfino l’espressioneche assumevano i tratti soma-tici del viso nel pronunciarecerte parole durante le lezioni.

Era una specie di innamo-ramento, una vera e propriadevozione quella che nutrivoper la mia maestra. Fui con leiper quattro anni, fino a quan-do quella grande pluriclassefu divisa in due, in due aulepiù piccole con entrate sepa-rate. Le classi quarte e quintefurono assegnate alla seconda

maestra, per me fu un dolore epiansi una sorta di orfanezza.

La maestra Morelli! Fu unriferimento esemplare peralunni e famiglie di quellecontrade per i molti anni cheinsegnò nella scuola dei Cam-pagnoli. Giungeva in biciclet-ta del paese, e qualche volta siandava ad aspettarla sullostradone.

Sempre puntualissima, esi-gente nell’ordine della perso-na come negli adempimentiscolastici, ci trasmise il sensodel dovere e del rispetto di sé;i quaderni delle composizionie dell’aritmetica erano reli-giosamente ricoperti e conser-vati, come quello delle tabel-line. Con il suo insegnamentoappresi il piacere dello scrive-re, della frase logicamentecompiuta, dell’uso correttodelle voci verbali.

Era la “scuola di base”, delleggere, dello scrivere e delfar di conto, la scuola che peri più sarebbe stata l’unica, ri-ferimento però di tutta una vi-ta, base comune di principi ci-vici fondamentali per più ge-nerazioni. C’è oggi qualchemotivo per averne nostalgia.

Grazie, cara maestra, anchea nome dei tanti tuoi affezio-nati alunni di 45 anni di inse-gnamento.

Giliolo Badilini

La maestra Maria Morelli con la sua folta pluriclasse dei Campagnoli negli anni ’46-’47.

(In ricordo dell’insegnante Maria Morelli, ved. Este)



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L’accogliente caffetteria di Aldina Nicoli con annesso vasto assortimento di arte sacra. (Foto Mor)

La caffetteria e arte sacradi Nicoli Aldina

Da alcuni mesi è stataaperta la Caffetteriacon annesso locale di

Arte Sacra da Nicoli Aldina efamiglia. Nel solco della tradi-zione che vede da diversi anniesercitare questa attività, la si-gnora Aldina con la figlia Pao-la hanno ristrutturato un vec-chio locale, in località Colle diS. Giorgio strada per Carpene-dolo, realizzando una conforte-vole caffetteria e proponendouna esposizione di arte sacra.

La caffetteria offre aperiti-vi, antipasti, primi e secondipiatti, pasticceria e dolci, conun servizio bar completo diogni specialità.

Nel vasto negozio annessoal bar si trova un ricco assorti-menti di articoli religiosi, artesacra, medaglie e statue sacre,crocefissi e corone.

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LECO n. 12 del 02-04-11.pdf · grosso, il significato della Festa del 17 marzo è tutto racchiuso...

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