1 I.C. Hegel Scuola Secondaria LECO DELLA 2F · cinque minuti gli uomini e le ... partono alla...
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1 I.C. Hegel Scuola Secondaria
SOMMARIO CRONACA NERA Cade nella piscina del condominio
grave un bambino di due anni 2- 3
CRONACA BIANCA Nasce a Napoli la pizzeria itineran-
te a bordo dell’Apecar
4- 5
MUSICA Emis Killa in concerto a Roma: all'
Orion Club il 21 marzo 2014
6
CINEMA E SPETTA-
COLO
La grande bellezza 7
SPORT La pallanuoto 8- 9
CULTURA SPECIALI-
STICA
Dante Alighieri 10-
11
CUCINA Il tiramisù 12-
13
DALL’ESTERO Aereo scomparso, ricerche in 11 Pae-si Ultimo messaggio alla torre di con-trollo: “Buonanotte, qui da noi va tutto be-ne”
14-
15
VIGNETTA SATIRICA La scuola... 16-
17
RUBRICA DALLA
SCUOLA
Sport 18–
19
FANTASIA La mia emozionante vita 20
EDIZIONE NUMERO 1 Maggio 2014
L’ECO DELLA 2F
CAPOREDATTORI: Laura B & Camilla O. RESPONSABILE: Prof. Maria Cutolo
2 I.C. Hegel Scuola Secondaria
CRONACA
NERA
Cade nella piscina del condomi-
nio grave un bambino di due anni
Ore 19:40 in cinque minuti gli uomini e le donne del 118 erano già in via d e l l a Giustiniana401. La telefonata ar-rivata, la sera prima, girata poi alla posta-zione di Prima Porta, denun-ciava infatti un incidente grave, g r a v i s s i m o , brutto anche da raccontare: un bambino di due anni e dieci me-si era stato tro-vato dentro la
piscina del comprensorio. "Non respira più, correte". I medici e il per-sonale sanita-rio escono dall'ambulan-za, corrono sul prato e trova-no il bambino: effettivamente non respira più, è cianoti-co. Viene som-ministrata l'a-drenalina ese-guiti tutti i pro-cedimenti del caso. Il bimbo risponde al t ra t tamento.
Gli viene prati-cato un mas-saggio cardia-co, è in forte i-potermia e in arresto cardio-c i rcolator io , ma poi riesce a riprendere il ritmo cardiaco e a fare qual-che respiro da
solo.
3 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Ma come è po-tuto accadere e dove erano i ge-nitori? Dopo a-verlo messo in sicurezza, gli o-peratori del 118 lo caricano e partono alla vol-ta dell'ospedale Sant'Andrea, il più vicino. Da qui, dopo averlo stabilizzato, vie-ne trasferito, con una staffet-ta organizzata insieme alla po-lizia, al reparto di terapia inten-siva neonatale del Gemelli. "Non sappiamo neanche quanto è stato in ac-qua" racconta-no i sanitari. "E' stata la prima cosa che abbia-mo chiesto, ma nessuno ha sa-puto risponder-ci. . Si pensava a tutto tranne
che a fare le indagini in quel momento. Si doveva sol-tanto riuscire a salvare la vita di quel bambi-no, un picco-letto di nean-che tre anni. Nessuno, in-fatti, tra le per-sone presenti e tra quelli che hanno chiama-to l'ambulanza ha saputo dire quanto tempo il bambino sia rimasto dentro l'acqua. Come mai si trovas-se lì da solo. Dove fossero i genitori. Sono tante le cose da accertare. "Bisognerà an-che valutare se ci sono danni celebra-li, perché ma-gari è rimasto troppo tempo
senza ossige-no. Domandia-moci quanto sia realmente importante la vigilanza sui minori anche in posti consi-derati magari “sicuri” per-ché lontani da occhi di sco-nosciuti, ma non dai perico-
li.
Lorenzo C., Andrea D. & Christian S.
4 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Napoli: la piz-zeria itinerante a b o r d o dell’Apecar è la nuova iniziativa del gruppo Ros-
sopomodoro.
La Napoli itine-rante diventa un modello visto il successo avu-to, infatti ora anche le pizze-rie inizieranno a spostarsi di strada in strada per vendere il loro attraente
prodotto!
Uscita dalla mente di Jo-hnnyrossoApepomodoro si porta così la pizza in giro per la città. D o p o l’originale idea di APEritivo, per trasportare il vostro aperi-tivo ovunque vogliate a bor-d o d i un’apecar, e quella di Napo-
li in Vespa, so-cietà che vi fa visitare la bella città a bordo di una Vespa d’epoca, an-che Giovanni Kahn della C o r t e , manager della società Rosso-Pomodoro, è diventato itine-
rante.
CRONACA
BIANCA
Nasce a Napoli la pizzeria iti-
nerante a bordo dell’Apecar
5 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Ecco un nuovo modo di inter-pretare lo street food: sul mezzo a tre ruote è stato montato un vero e pro-prio forno con tanto di canna fumaria smon-tabile e tavolini da lavoro a s c o m p a r s a . Così, chi vuole e vede passare o sostare que-sto locale vaga-bondo, potrà gustare la pizza ripiegata a por-tafoglio e servi-ta nella consue-
ta carta paglia.
L ’ i n i z i o dell’attività di JohnnyrossoA-pepomodoro ri-sale a qualche mese fa, quan-do per le strade del Vomero, du-rante la Notte Bianca, si pote-va incontrare
questo simpa-
tico Apecar.
Le sue caratte-ristiche sono la doppia lievi-t a z i o n e dell’impasto e la genuinità dei prodotti: su ogni pizza vengono usati il pomodorino giallo e foglie di basilico fre-sco, staccate da una pianta sempre pre-sente sul mez-
zo.
Provare per credere: vi a-spettano a Ca-stel dell’Ovo dall’8 al 10 giu-gno durante l’evento Viti-gnoitalia. Du-rante l’estate, i n v e c e , l’appuntamento sarà fuori città, sul Ponte Milvio di Ro-ma, ma anche
fuori dal pae-se. Infatti, a s e t t e m b r e l’Apecar si re-cherà a Londra per portare un po’ di Napoli nella città in-
glese.
Lorenzo C., Andrea D. & Christian S.
6 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Emis Killa, all'anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, si avvi-cina al rap all'età di 14 anni, attratto principalmente dalle rap battle, disciplina che coltiva da subito in strada. Dopo il successo dell’album di debutto “L’erba cattiva” (disco di platino che è rimasto in classifica per oltre un anno consecutivo), Emis Killa si conferma tra gli artisti più a-mati e apprezzati della scena hip hop italiana, raggiun-gendo numeri sorprendenti: il suo canale Youtube ha ol-tre 70 milioni di views, oltre 754 mila fan su Facebook, ol-tre 270 mila followers su Twitter e oltre 127 mila seguaci
su Instagram.
Emis Killa è salito sul palco dell’Orion in occasione del “MERCURIO TOUR” che prende il nome dal nuovo album del rapper milanese, primo in classifica di vendita nella settimana d’esordio. Dopo il successo della tournee dello scorso anno, Emis Killa torna ad esibirsi sui palchi dei principali club, per presentare dal vivo il suo ultimo al-bum “Mercurio” (uscito per Carosello Records), che in-clude il singolo “Scordarmi chi ero”, oltre ai i brani che lo hanno reso uno degli artisti della scena hip hop italiana
più amati ed apprezzati dal pubblico.
MUSICA Emis Killa in concerto a Roma: all'
Orion Club il 21 marzo 2014
7 I.C. Hegel Scuola Secondaria
l film che ha vinto l'oscar a Hollywood come mi-
glior film straniero si intitola "La grande bellezza",
diretto da Paolo Sorrentino. L'ultimo Oscar che si è
aggiudicato un film italiano è stato nel 1999 grazie a
Roberto Benigni con "La vita è bella". "La grande
bellezza" ha vinto altri premi come: il Golden Globe
come miglior film straniero, il BAFTA, quattro Euro-
pean film Awards e cinque Nastri d'Argento. ha fat-
to anche altri due record: quello di incassi, con eu-
ro 7.096.059 e quello di più visioni con 8.861.000 spettatori quando è
stato trasmesso su Canale 5. Il protagonista di questa
"bellezza", Jep Gambardella (interpretato da Toni Servillo), è un gior-
nalista, un critico d'arte e uno scrittore che all'età di 26 anni scrisse
un libro che fu apprezzato. Oggi si è ridotto a fare articoletti per una
rivista poco letta. Pensa di non avere più nulla in cui credere e niente
da comunicare agli altri che fanno la sua stessa vita. E' entrato, pur-
troppo, nel vortice delle volgari feste della borghesia, ambientate sul-
le terrazze di una Roma bellissima, ed oltre a farne parte, vuole avere
il potere di farle fallire, come dice lui stesso. Frequenta un gruppo di
amici sull'orlo della disperazione. Una mattina, tornato da una di
quelle nottate, incontra sul pianerottolo il marito di Elisa, la ragazza
di cui era innamorato da ragazzo, che gli dice che lei è morta. Il mari-
to si trovava lì per dire a Jep di aver trovato il diario della defunta, su
cui lei aveva scritto che amava ancora Jep e che il marito era solo un
"buon compagno". Questa notizia porta il protagonista a confrontarsi
con un passato a cui non pensava da tempo e anche all'idea di rico-
minciare a scrivere, ma ritiene che in questo momento la sua vita è u-
guale al nulla, senza ispirazione Così, dovendosi recare all'isola del
Giglio per un reportage sul naufragio della Costa Concordia, gli viene
un flashback sul primo incontro con Elisa e gli ritorna l'ispirazione,
per poi scrivere un nuovo libro.
Aurora C. & Camilla P.
FILM LA GRANDE BELLEZZA
8 I.C. Hegel Scuola Secondaria
La pallanuoto o palla a nuoto
(inglese: water polo dalla pro-
nuncia inglese) è uno sport di
squadra acquatico nato nel
XIX secolo in Inghilterra e in
Scozia, le cui regole furono
cambiate per la prima volta
nel 1887 da William Wilson. U-
na partita di pallanuoto vede
affrontarsi due squadre, ognuna rappresentata in campo da sette
giocatori, chiamati pallanuotisti, che possono essere sostituiti
nell'arco della partita per un numero illimitato di volte, tranne nel
caso commettano tre falli gravi, allora viene decretata un’ espul-
sione definitiva con relativo obbligo di sostituzione. Nuotando in
uno specchio d'acqua gli atleti devono scagliare con le mani (vige
per tutto l'incontro, tranne che per il portiere, l'obbligo di toccare
la palla con una mano sola) un pallone il maggior numero di volte
possibile nella porta avversaria. Quando ciò avviene si effettua un
punto. Al termine dei quattro tempi di gioco la squadra con il mag-
gior numero di punti è proclamata vincitrice.
Inserita nel programma olimpico fin dal 1900, la pallanuoto è di-
ventata nel tempo uno degli sport più popolari di tale competizio-
ne. Nonostante la grande popolarità che conquistò agli inizi del
ventesimo secolo, resta una disciplina diffusa principalmente in
Europa, Stati Uniti e Australia, praticata solo in pochi paesi del
mondo. Le regole della pallanuoto vengono elaborate e pubblicate
con un intervallo di quattro anni l’una dall’altra dalla FINA, l'asso-
ciazione internazionale che coordina l'attività agonistica interna-
zionale della pallanuoto, oltre che quella del nuoto, del nuoto sin-
cronizzato e dei tuffi.
SPORT LA PALLANUOTO
9 I.C. Hegel Scuola Secondaria
La storia della palla-
nuoto trova le sue ori-
gini in Inghilterra e in
Scozia, alla fine del
XIX secolo, dove si
diffuse con il nome di
acquatic hand-ball e
successivamente di
water-polo. Originaria-
mente la pallanuoto fu
una competizione esclusivamente maschile ed era una dimostra-
zione di forza bruta . Nel 1887 William Wilson, istruttore e allena-
tore di nuoto scozzese, apportò una modifica fondamentale allo
sport, prendendo ispirazione dal calcio. Fino ad allora la palla do-
veva essere posizionata con le mani in un punto prestabilito. Wil-
son mise in acqua delle porte simili a quelle usate nel gioco del
calcio, permettendo così ai giocatori di poter lanciare la palla in
porta. Wilson, oltre all'inserimento delle porte, stilò una serie di
nuove regole per il neonato sport, che egli stesso ribattezzò con
il nome di aquatic football .Nel 1888 si disputò il primo campiona-
to ufficiale, quello inglese; due anni più tardi, nel 1890, a Kensin-
gton ebbe luogo il primo incontro tra due rappresentative nazio-
nali tra inglesi e scozzesi, vinto 4-0 a favore dei primi.
Tra il 1890 e il 1900 il gioco della pallanuoto si diffuse in tutta Eu-
ropa; furono organizzati tornei in Germania, Austria, Francia, Bel-
gio, Ungheria e Italia, che seguivano le regole elaborate in
Inghilterra.
Lorenzo H. &
Marco M.
SPORT LA PALLANUOTO
10 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Dante Alighieri nato a Firenze, tra il 22 maggio e
il 13 giugno 1265 e morto a Ravenna il 14 settem-
bre 1321, è stato un poeta, scrittore e politico ita-
liano. Considerato il padre della lingua italiana, è
l'autore della “Comedìa”, divenuta celebre come
“Divina Commedia” e universalmente considera-
ta la più grande opera scritta in italiano e uno dei
più grandi capolavori della letteratura mondiale.
Nella sua vita fu un grande politico di Firenze e, nel 1301, ci fu un gran
conflitto tra guelfi, bianchi e neri: i primi volevano l’indipendenza e i se-
condi l’autorità del papa, lui si schierò con quelli bianchi. Ma dopo la
vittoria dei guelfi neri venne condannato all’esilio.
Dante nella sua opera immagina di compiere un viaggio nei tre regni
dell’oltretomba, con il compito, poi, di riferire ai viventi quanto visto e
trattenerli così dal compiere peccati.
CULTURA SPECIALISTICA DANTE ALIGHIERI
11 I.C. Hegel Scuola Secondaria
L’inferno è immaginato come una pro-
fonda voragine a forma di imbuto provo-
cata dalla caduta sulla terra di Lucifero,
un angelo rivoltato contro dio con 3 te-
ste e 6 ali. La voragine infernale è divisa
in 9 cerchi: in ogni cerchio vengono pu-
nite le persone che hanno peccato.
L’inferno è un luogo buio e rumoroso, a-
nimato da tempeste e fuochi, popolato
da diavoli che infliggono punizioni ai
dannati: più si scende verso il basso,
più gravi sono i peccati
Lo sprofondamento di Lucifero ha pro-
vocato l’emergere di una montagna dall’
altra parte della Terra: il Purgatorio. Un
lungo e stretto cunicolo sotterraneo
collega la parte più bassa dell’ Inferno
alle pendici del Purgatorio. In cima al
Purgatorio si trova il Paradiso Terrestre.
L’ambiente del Purgatorio è più sereno
e calmo rispetto a quello dell’ Inferno ed
è popolato da anime penitenti che sono condannate ad espiare i propri
peccati. Più si va in alto e meno il peccato è grave.
Sopra la montagna del Purgatorio si trova il
Paradiso: nove cieli concentrici che girano
vorticosamente grazie all’amore di Dio, il
quale si trova nell’Empireo o cielo quieto.
L’ambiente del Paradiso è pieno di Luce e le
anime dei beati sono incorporee.
Federico Ce &
Federico Ci
12 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Sei un po’ giù??
Ecco a te il TIRAMISÙ!!!!!!
CUCINA IL TIRAMISÙ
INGREDIENTI :
6 uova
Caffè ( per bagnare i savoiardi ).
120 g. di zucchero
500 di mascarpone
400 g. di savoiardi
Cacao amaro in polvere
PREPARAZIONE:
Per preparare il tiramisù, dividete gli albumi dai tuorli, aggiungete ai tuor-
li metà dello zucchero (1) e montate con uno sbattitore elettrico dotato
di fruste (2) fino ad ottenere un bel composto chiaro, spumoso e cremo-
so (3)
13 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Aggiungete il mascarpone al composto di tuorli (4), quindi occupatevi
degli albumi: montateli, aiutandovi con una planetaria o sempre con u-
no sbattitore elettrico (5), e quando saranno semimontati aggiungete
l'altra metà dello zucchero a pioggia e continuate a montare finchè non
saranno a neve ben ferma. Una volta che gli albumi risulteranno montati
alla perfezione aggiungeteli al composto di tuorli, zucchero e mascar-
pone (6). Fate questa operazione delicatamente, mescolando dal basso
verso l'alto, con un cucchiaio in modo da non smontare gli albumi.
Ora che la crema è pronta, disponetene un cucchiaio sul fondo di ogni coppetta (7), oppure in un'unica teglia, passate i savoiardi nel caffè fa-cendo attenzione a non inzupparli troppo (8), quindi sistemateli nella
coppetta tagliandoli secondo la forma del contenitore (9). Disponete un cucchiaio di crema sopra i savoiardi (10), livellate la cre-
ma e ricoprite con un altro strato di savoiardi imbevuti nel caffè se i pri-
mi li avete disposti verticalmente, questi ultimi poneteli orizzontalmen-
te (e viceversa) (11), livellate bene e spolverizzate con il cacao amaro in
polvere (12). Se volete potete cospargere la superficie della coppetta
con qualche ricciolo di cioccolato. Riponete in frigo per qualche ora per
far compattare il dolce e... BUON AP-
PETITO dalla vostre cuoche fidate !!!!!
Lavinia C. & Sara L.
14 I.C. Hegel Scuola Secondaria
«Tutto bene, buona-
notte». L’ultima co-
municazione del pilo-
ta del Boeing 777-200
con la torre di con-
trollo - rivelata oggi
dalle autorità malesi -
infittisce il mistero
sull’aereo della Mala-
ysian Airlines scom-
parso l’8 marzo con
239 persone a bordo.
Un saluto rilassato, u-
na comunicazione av-
venuta, sembra, una
decina di minuti dopo
lo spegnimento ma-
nuale del transponder
e del sistema di co-
municazione Acars,
che a intervalli prede-
finiti invia dati sulla
posizione dell’aereo.
Oltre al mistero di
quest’ultima comu-
nicazione, tra le ri-
velazioni che fiori-
scono sui giornali di
tutto il mondo, in
special modo sui
tabloid britannici,
s p i c c a a n c h e
l’attivismo politico -
ai limiti del fanati-
smo - del pilota, par-
tito poco dopo aver
assistito in tribunale
alla condanna a cin-
que anni del leader
de l l ’oppo s i z ione
malese Anwar Ibra-
him, di cui era un
fervente sostenito-
re.
Dopo l’appurato
cambio di rotta ver-
so ovest del jet ri-
masto in volo per
sette ore dal mo-
mento in cui furono
disattivati i sistemi
di comunicazione a
bordo, si è reso ne-
cessario inoltre un
ampliamento delle
ricerche da 14 a 25
Paesi, data la vastità
dell’area che potreb-
be aver sorvolato il
Boeing: la speranza
è che l’incrocio di
dati tra i vari Stati
possa portare a in-
formazioni non an-
cora emerse.
Aereo scomparso, ricerche in 11 Paesi
Ultimo messaggio alla torre di controllo:
“Buonanotte, qui da noi va tutto bene”
DALL’
ESTERO ricordiamo
15 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Ma l’altro aspetto fonda-mentale da chiarire è capi-re chi fosse ai comandi e con quali intenzioni. Parti-colare attenzione è stata quindi dedicata alba-ckground dei due piloti - il primo di 53 anni, il co-pilota di 27 - e al rapporto tra di loro.
E’ stato rivelato che alle
sette ore di volo successi-
ve alla virata a ovest - una
conclusione raggiunta
sulla base dei deboli se-
gnali dell’aereo captati dai
satelliti - potrebbero aver
seguito due percorsi pro-
fondamente diversi: uno
verso nord-ovest poten-
zialmente fino all’Asia
centrale, l’altro verso sud-
ovest in direzione del cen-
tro dell’Oceano Indiano.
La seconda pista rimane
la più battuta, e il fatto
che oggi l’India abbia so-
speso le ricerche confer-
ma il sospetto che l’aereo
possa aver puntato alla
vastità dell’oceano fino
all’esaurimento del carbu-
rante, dopo una «azione
deliberata» di cambiamen-
to di rotta, come ha detto
il primo ministro malay-
siano Najib Razak .
Appurato il dirottamen-
to, rimane insomma da
capire se si è trattato di
un atto lucido da parte
dei piloti o di un atto ter-
roristico che li ha co-
stretti a virare. Entram-
be le ipotesi presentano
però punti deboli, dato
che non si capisce il fi-
ne ultimo del dirotta-
mento. E nel caso
l’MH370 sia precipitato
in mare, lungo una rotta
ancora ignota, per il suo
ritrovamento potrebbero
essere necessari tempi
molto lunghi. Nel 2009,
quando il volo Air Fran-
ce Rio de Janeiro-Parigi
precipitò nell’Oceano A-
tlantico, ci vollero due
anni. E nell’assenza di
certezze fioriscono le i-
potesi e torna a spunta-
re anche lo spettro
dell’11 settembre. Se-
condo il Sunday Tele-
graph, le autorità malesi
stanno investigando
sulle dichiarazioni fatte
in tribunale a New York,
e già comparse sulla
stampa, da Sajid Badat,
un cittadino britannico
condannato nel 2005 in
Gran Bretagna per terro-
rismo, che ha affermato
di aver consegnato in
Afghanistan una scarpa
esplosiva ad un gruppo
di malesi - uno dei quali
era un pilota - che vole-
vano far saltare la porta
della cabina di pilotag-
gio di un aereo e pren-
dere il controllo del veli-
volo. Gli esperti di sicu-
rezza, citati dal domeni-
cale, affermano che Ba-
dat è una fonte credibile
e che un’operazione del
genere, pur richiedendo
una lunga preparazione
e addestramento, è fatti-
bile. «È chiaro che si
tratta di un dirottamento
- ha detto Anthony Gle-
es dell’Università di Bu-
ckingham - la prova che
l’aereo sia tornato verso
la Malaysia significa che
può essere stato un
complotto ordito da
gruppi islamici malesi
per far schiantare il veli-
volo contro un edificio
di Kuala Lumpur».
Daniele P. &
Andrea T.
16 I.C. Hegel Scuola Secondaria
VIGNETTA
SATIRICA LA SCUOLA...
17 I.C. Hegel Scuola Secondaria
VIGNETTA
SATIRICA LA SCUOLA...
Riccardo D.
18 I.C. Hegel Scuola Secondaria
DALLA
SCUOLA SPORT
CLASSI INTERVISTATE II F - II G - II H - II L
1) Pratichi sport?
2) Se sì quale?
1) Sport SI 88 1) Sport NO 5 (5,37%)
2) Karate 12 (12,9%) Basket 6 (6,45%)
Calcio 15 (16,12%) Pallavolo 12 (12,9%)
Nuoto 18 (19,35%) Danza 19 (20,43%)
Altri sport (pattinaggio sul ghiaccio,
floorball,ginnastica artistica, skate, tennis) 6 (6,45%)
19 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Andrea D. & Daniele M.
Da alcune interviste effettuate dagli inviati
della seconda F, è stato scritto un articolo
sugli sport più praticati dagli alunni delle
seconde.
Al primo posto si è classificato il calcio che
è praticato da 25 alunni.
Il nuoto si è posizionato al secondo posto
con 18 nuotatori.
Il terzo posto se lo è aggiudicato la pallavo-
lo con 15 piccoli atleti.
Medaglia di legno per il karate, praticato da
12 amanti delle arti marziali.
A pari merito troviamo il basket e la danza
con 6 ballerini e 6 giocatori di pallacanestro.
Infine, rimangono gli sport meno diffusi co-
me baseball, pattinaggio artistico,floorball,
ginnastica artistica e ritmica...
DALLA
SCUOLA SPORT
20 I.C. Hegel Scuola Secondaria
Driin, driin, driin! La sveglia. Quella dannatissima sveglia che o-
gni mattina suona finché non la butti per terra. Con quell’odioso
rumore iniziò la mia emozionante giornata, ovviamente di scuola.
Ah non mi sono ancora presentata: mi chiamo Arianna e ho 12
anni. E da come avrete capito sono una quasi adolescente, il che
significa che sto attraversando uno dei periodi più brutti della
mia vita: l’adolescenza. Adolescenza vuol dire: scuola, compiti, li-
tigate con i genitori, primi amori e di nuovo tanti, tanti troppi
compiti! Dopo che feci colazione, mi vestii, mi lavai e andai in una
prigione chiamata “scuola”. Odio la scuola perché è un posto do-
ve bisogna studiare, fare esercizi, verifiche ed essere interrogati.
E puntualmente, se tu non studi, puoi fare tutte le preghiere pos-
sibili, ma ti beccano sempre. E tu stai li, come un sacco di patate
a sperare di ricordarti qualcosa mentre la professoressa cerca di
farti le domande più difficili per farti cadere come un asino. Quel
giorno ebbi l’interrogazione di storia, il mio punto debole. Io O-
DIO storia! Che m’importa di quello che è successo prima che so-
no nata? Tanto ci sono stati solo morti, guerre, editti, leggi, re
strani, imperatori che pensano solo ad arricchirsi e chi più ne ha
più ne metta. Ebbi talmente tanta paura che cominciai a tremare.
Mi venne voglia di scappare e tornare a casa, ma seppi di non po-
terlo fare. Avevo studiato, sì ma avevo paura di non ricordare più
nulla. La professoressa intanto disse: -Allora vediamo chi viene
oggi… Numero quattordici! Giusti! Arianna vieni? Io sinceramen-
te stetti per svenire ma andai lo stesso. Fortunatamente tutto
quello che mi chiese lo seppi per cui mi mise sette! La classe ri-
mase a bocca aperta! E se devo dirla tutta anch’io pensai fosse u-
no scherzo. Per il resto della mia giornata fui felice di quel sette
con cui avrei stupito i miei genitori.
Lorena D.
& Isabella L.
FANTASIA LA MIA EMOZIONANTE VITA