N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di...

8
MARZO 2013 ANNO 1 - N. 1 Come sarà il nuovo Gemelli Il Gemelli cambia volto attraverso un rin- novamento profondo che lo trasformerà in un luogo ad alta intensità di cura con al centro la persona. Da Policlinico a 'Po- li-clinics', la riorganizzazione dell'offerta è già avviata, organizzata per macroaree assistenziali: il Polo Oncologico, il Polo Emergenza, il Polo Donna, il Polo Cardio- vascolare, il Polo Neuroscienze. Queste macroaree, ciascuna delle quali fa capo a più Dipartimenti, tracciano la direzione dei percorsi clinico-assistenziali che ren- deranno più semplici per il paziente e più efficaci per la sua cura tutte le fasi, dalla diagnosi alla riabilitazione. Il percorso di cura viene seguito passo passo, con l'assistenza ai massimi livelli di qualità. Cosa significa questo per il paziente? Come si articolerà l'attività di ricovero? L’iter terapeutico si articolerà in tre gran- di fasi: quella del pre-ricovero, con indivi- duazione dei bisogni del paziente e quin- di del percorso clinico in cui sarà inseri- to, a seconda della patologia da curare, quella del trattamento e quella della di- missione, con garanzia di continuità assi- stenziale post-ricovero. Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli è delineato in base alla riorganizzazione prevista dal Piano Strategico 2012- 2016, illustrato lo scorso 11 febbraio, nel Convegno 'L'Hospitalitas al Malato del XXI secolo’, in occasione della XXI Giornata mondiale del malato. 64 anni, cardiopatico cronico. E’ la prima persona letteralmente portata a nuova vita grazie al cuore artificiale impiantato al Po- liclinico “A. Gemelli”. Ecco il nostro Cuore Artificiale Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, in sala operatoria, ha cominciato a lavo- rare un “robot-chirurgo”. Si chiama “Da Vinci”, nome evocativo di innova- zione e tecnologia. Mi chiamo Da Vinci, sono il robot infallibile come assistente chirurgo Aiutare e curare in maniera specifica i bambini che fin dalla nascita hanno problemi alla vista, associati ad altri disturbi neurologici: al Gemelli final- mente è possibile. Un centro per recuperare la vista nei bimbi con deficit plurisensoriale Il nostro ospedale è un luogo straordinario. Ma non tanto per le tecnolo- gie eccellenti e per le grandi conoscenze. E' un posto fuo- ri dal comune per altri motivi. Abbiamo imparato una lezio- ne fondamentale: avere cura del paziente, cura dell'uomo, cura dello spirito. “Non credo che i farmaci ser- vano a molto…”, dubitava S. Pio. (...) È un momento di scelte importanti e di grandi opportunità La missione di curare L’importanza di comunicare A PAGINA 2 A PAGINA 8 A PAGINA 3 A PAGINA 5 A PAGINA 7 QR code: come si usa? Scoprilo a pagina 2 Maurizio Guizzardi Direttore del Policlinico Agostino Gemelli Rocco Bellantone Preside della Facoltà Medicina e Chirurgia Università Cattolica Questa newsletter, strumento di informazione e reciproca comunicazione del nostro Poli- clinico Universitario con i suoi principali interlocutori, nasce in un momento delicato nella storia del “Gemelli” che, per molti aspetti, rispecchia la fa- se difficile attraversata dal Paese. Ma porta con sé an- che grandi opportunità e pro- gressi tecnologici e organizza- tivi, a beneficio degli operatori e degli assistiti. A PAGINA 3 Sì-Donna Keep in Touch Il Gemelli va a casa delle pazienti ginecologiche Guerra totale alle infezioni con il reparto virtuale Internet gratis per tutti con il Progetto Provincia WiFi E’ di un secolo avanti Cristo la prima celiaca della storia rivelata dal prof. Gasbarrini LE NOSTRE RUBRICHE Le novità terapeutiche per Lei La grande avventura del Gemelli A PAGINA 6 A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 6 A PAGINA 7

Transcript of N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di...

Page 1: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

MARZO 2013 ANNO 1 - N. 1

Come sarà il nuovo GemelliIl Gemelli cambia volto attraverso un rin-novamento profondo che lo trasformeràin un luogo ad alta intensità di cura conal centro la persona. Da Policlinico a 'Po-li-clinics', la riorganizzazione dell'offertaè già avviata, organizzata per macroareeassistenziali: il Polo Oncologico, il PoloEmergenza, il Polo Donna, il Polo Cardio-vascolare, il Polo Neuroscienze. Questemacroaree, ciascuna delle quali fa capoa più Dipartimenti, tracciano la direzionedei percorsi clinico-assistenziali che ren-deranno più semplici per il paziente e piùefficaci per la sua cura tutte le fasi, dalladiagnosi alla riabilitazione. Il percorso dicura viene seguito passo passo, con

l'assistenza ai massimi livelli di qualità.Cosa significa questo per il paziente?Come si articolerà l'attività di ricovero?

L’iter terapeutico si articolerà in tre gran-di fasi: quella del pre-ricovero, con indivi-duazione dei bisogni del paziente e quin-di del percorso clinico in cui sarà inseri-to, a seconda della patologia da curare,quella del trattamento e quella della di-missione, con garanzia di continuità assi-stenziale post-ricovero. Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli èdelineato in base alla riorganizzazioneprevista dal Piano Strategico 2012-2016, illustrato lo scorso 11 febbraio,nel Convegno 'L'Hospitalitas al Malatodel XXI secolo’, in occasione della XXIGiornata mondiale del malato.

64 anni, cardiopatico cronico. E’la prima persona letteralmenteportata a nuova vita grazie alcuore artificiale impiantato al Po-liclinico “A. Gemelli”.

Ecco il nostro Cuore Artificiale

Il Gemelli cambia volto attraverso un rin-novamento profondo che lo trasformeràin un luogo ad alta intensità di cura con alcentro la persona. Da Policlinico a 'Poli-clinics', la riorganizzazione dell'offerta ègià avviata, organizzata per macroareeassistenziali: il Polo Oncologico, il PoloEmergenza, il Polo Donna, il Polo Cardio-vascolare, il Polo Neuroscienze. Questemacroaree, ciascuna delle quali fa capo apiù Dipartimenti, tracciano la direzionedei percorsi clinico-assistenziali che ren-deranno più semplici per il paziente e piùefficaci per la sua cura tutte le fasi, dalladiagnosi alla riabilitazione. Il percorso dicura viene seguito passo passo, con l'as-sistenza ai massimi livelli di qualità.Cosa significa questo per il paziente? Co-me si articolerà l'attività di ricovero?L’iter terapeutico si svolgerà in tre grandifasi: quella del pre-ricovero, con individua-zione dei bisogni del paziente e quindi delpercorso clinico in cui sarà inserito, a se-conda della patologia da curare, quelladel trattamento e quella della dimissione,con garanzia di continuità assistenzialepost-ricovero. Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli èdelineato in base alla riorganizzazioneprevista dal Piano Strategico 2012-2016,illustrato lo scorso 11 febbraio, nel Con-vegno 'L'Hospitalitas al Malato del XXI se-colo’, in occasione della XXI Giornatamondiale del malato."A 50 anni dalla fondazione, il Gemelli rac-coglie le sfide per sostenere il presente egovernare il futuro della sanità e si rinnovacon l'obiettivo di rispondere alle trasfor-mazioni epidemiologiche, economiche esociali dei nostri tempi, di adeguarsi aicambiamenti dei bisogni di salute, delleaspettative e dei comportamenti dei citta-dini, di modificare le reti assistenziali for-mali e informali", ha spiegato il Direttoredel Policlinico, dott. Maurizio Guizzardi."Prevediamo alleanze con centri di eccel-lenza pubblici e privati nazionali nel setto-re dell'assistenza - sottolinea il prof. Mar-co Elefanti, direttore amministrativo del-l'Università Cattolica del Sacro Cuore - ol-

Dal Policlinico ai Poli-clinics. Il Gemellisviluppa i Poli: al centro c’è la persona

Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, insala operatoria, ha cominciato a lavo-rare un “robot-chirurgo”. Si chiama“Da Vinci”, nome evocativo di innova-zione e tecnologia.

Mi chiamo Da Vinci, sono il robotinfallibile come assistente chirurgo

Aiutare e curare in maniera specifica ibambini che fin dalla nascita hannoproblemi alla vista, associati ad altridisturbi neurologici: al Gemelli final-mente è possibile.

Un centro per recuperare la vistanei bimbi con deficit plurisensoriale

Il nostro ospedale è un luogostraordinario. Ma non tanto per le tecnolo-gie eccellenti e per le grandiconoscenze. E' un posto fuo-ri dal comune per altri motivi.Abbiamo imparato una lezio-ne fondamentale: avere curadel paziente, cura dell'uomo,cura dello spirito. “Non credo che i farmaci ser-vano a molto…”, dubitava S.Pio. (...)

È un momentodi scelte importanti

e di grandiopportunità

La missionedi curare

L’importanzadi comunicare

Un grande passo in avanti nell’assisten-za, di migliore qualità e più umana. Ec-co il primo, tangibile vantaggio per ilpaziente. Merito dei percorsi di cura adhoc per le diverse patologie comples-se: il paziente si sentirà accolto e gui-dato in ogni fase del percorso. Que-st'ultima è una condizione fondamenta-le per il buon esito delle prestazionierogate, soprattutto nel caso di anzia-ni, che trovano difficoltà ad orientarsifra i tanti appuntamenti, visite, esami,controlli.

I benefici di una simile organizzazionesono molteplici. Innanzitutto l'assisten-za, allineata a standard di alta qualità,che è garanzia essa stessa del migliorrisultato delle cure. Nell'ambito di cia-scun percorso sarà curata l'assistenzamultidisciplinare, che potrà tenere con-to di tutti gli aspetti della patologia delpaziente. Cure efficaci, complete e benorganizzate, attraverso percorsi definitidi diagnosi e cura si traducono anchein un impiego ottimale delle risorse adisposizione.

A PAGINA 2

A PAGINA 8

A PAGINA 3

A PAGINA 5

A PAGINA 7

QR code: come si usa?Scoprilo a pagina 2

8

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

MaurizioGuizzardi

Direttoredel Policlinico

Agostino Gemelli

RoccoBellantone

Preside della FacoltàMedicina e Chirurgia

Università Cattolica

Questa newsletter, strumentodi informazione e reciprocacomunicazione del nostro Poli-clinico Universitario con i suoiprincipali interlocutori, nascein un momento delicato nellastoria del “Gemelli” che, permolti aspetti, rispecchia la fa-se difficile attraversata dalPaese. Ma porta con sé an-che grandi opportunità e pro-gressi tecnologici e organizza-tivi, a beneficio degli operatorie degli assistiti. A PAGINA 3

Sì-Donna Keep in TouchIl Gemelli va a casadelle pazienti ginecologiche

Guerra totale alle infezionicon il reparto virtuale

Internet gratis per tutticon il Progetto Provincia WiFi

E’ di un secolo avanti Cristola prima celiaca della storiarivelata dal prof. Gasbarrini

LE NOSTRE RUBRICHE

Le novità terapeuticheper Lei

La grande avventuradel Gemelli

A PAGINA 6

A PAGINA 4

A PAGINA 5

A PAGINA 6

A PAGINA 6

A PAGINA 7

tre che della ricerca e della formazione ela partecipazione a network internazionalitra strutture di eccellenza, per la valutazio-ne comparata di esiti e lo scambio di buo-ne pratiche cliniche"."Il nuovo Policlinico - osserva il prof. Roc-co Bellantone, preside della Facolta' dimedicina e chirurgia della Cattolica - do-

vra' diventare un 'locus amoenus', dove lacura e' possibile non solo grazie ai piu' in-novativi strumenti tecnologici, ma soprat-tutto applicando un concetto semplice mamolte volte dimenticato: curare il paziente,curare l'uomo, curare lo spirito, secondoquella che era l'idea originaria di PadreAgostino Gemelli”.

N. 1 - MARZO 2013 Il Piano Strategico

Cure migliorie più humanitascon la nuovaorganizzazionePercorsiterapeuticiad hocper le patologiecomplesse

La tavola rotonda del Convegno “L’Hospitalitas al malato del XXI secolo”, moderata da Franco Di Mare.Sul podio, Maurizio Guizzardi. Al tavolo, da sinistra, XXXXXXXXXXXXX

Nella foto, la tavola rotonda del Convegno

Page 2: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

2L’assistenza

Era ricoverato in rianimazione, in condizio-ni critiche e senza ormai nessuna possibili-tà di cura. A 64 anni è stato letteralmenteportato a nuova vita grazie al primo cuoreartificiale impiantato al Policlinico “A. Ge-melli”. L'intervento è stato eseguito presso il Di-partimento di Scienze Cardiovascolari gra-zie alla collaborazione tra l'équipe del pro-fessor Filippo Crea e quella del professorMassimo Massetti, rispettivamente a ca-po della Cardiologia e della Cardiochirurgiadel Policlinico Gemelli. Questo primo inter-vento, reso indispensabile dalla patologiada cui era affetto il paziente, una cardio-miopatia dilatativa idiopatica, ormai irrever-sibile, ha dato il via ad un programma cheprevede l'impianto di altri cuori artificiali adaltri pazienti che non sono curabili altri-menti. L’iniziativa al Gemelli è multidiscipli-nare e riguarda la cura dei pazienti affettida grave insufficienza cardiaca, una condi-zione che caratterizza, purtroppo, la finedel percorso di molte malattie come l'infar-to, le disfunzioni valvolari o le malattiestesse del muscolo cardiaco.“Il Policlinico Gemelli - spiega il professorMassimo Massetti - ha pianificato un pro-getto ambizioso inerente il percorso clini-co del paziente affetto da insufficienza car-diaca. Molti specialisti tra i quali Cardiolo-gi, Cardiochirurghi, Anestesisti e Rianima-tori, Internisti e Geriatri lavorano insiemeintorno alle problematiche del paziente,esprimendo una sinergia d'eccellenza. Inquesto contesto è stato avviato il program-ma che prevede l'impianto di cuori artificia-li nelle gravi insufficienze d'organo che nonrispondono alle terapie convenzionali”.Il cuore artificiale impiantato, denominatoJarvik 2000, è una pompa in titanio dellagrandezza di una pila torcia e del peso di90 grammi. L'energia che lo fa funzionareè fornita da una batteria esterna (dell'in-gombro di un paio di telefoni cellulari mes-

si insieme) attraverso un cavo elettrico col-legato a uno spinotto fissato dietro l'orec-chio. Quest'apparecchiatura è quindi pocoingombrante e facile da utilizzare, ancheper i pazienti più anziani. Dopo l'impiantodel cuore artificiale i pazienti possono lavo-rare, guidare l'auto, fare la doccia e il ba-gno in piena sicurezza.Dopo l'intervento chirurgico e un breve pe-riodo di degenza post-operatoria, il pazien-te è stato trasferito in un centro di riabilita-zione cardiologica con esperienza nei sog-getti portatori di cuori artificiali. Attualmen-te le sue condizioni cliniche sono in nettomiglioramento e nei prossimi giorni verràdimesso per ritornare al suo domicilio inuna regione del Centro Italia.Il successo per il Policlinico Gemelli è du-plice: all'impianto del primo cuore artificia-le, si abbina l’aver centrato l’obiettivo di ri-portare in Italia, dalla Francia, il cardiochi-rurgo Massimo Massetti, realizzato tramiteuna chiamata diretta della Facoltà di Medi-cina e chirurgia dell'Università Cattolica,dopo 20 anni trascorsi all'estero e oltre200 tra pubblicazioni e comunicazioniscientifiche alle spalle.

Impiantato al Gemelliil primo cuore artificialeIl freddo salva la vita:

funziona su un 15ennel’ipotermia terapeutica

LA SANITA’CHE FUNZIONA

Grazie a una tecnica applicata pergli adulti, ma ancora non impiegatasu larga scala per i bambini e gliadolescenti e' stato possibile salva-re, impedendo i danni al cervello,un giovane di 15 anni che rischiavadi morire per soffocamento. Tra-sportato in codice rosso presso ilDea del Gemelli e assistito nella Te-rapia intensiva pediatrica coordina-ta dal professor Giorgio Conti. Ilgiovane, deve la vita ed il pieno re-cupero all'ipotermia terapeutica:tecnica applicata dai medici che,attraverso un abbassamento gra-duale della temperatura del corposono riusciti a contenere al massi-mo i danni al cervello causati dallamancanza temporanea di ossigeno.

Iperidrosi: basta disagicon la ‘chirurgia dolce’L'iperidrosi, la sudorazione ecces-siva, è un disturbo che puòdavvero complicare l’esistenza,rendendo difficile una normale vitadi relazione. Al Gemelli la cura de-finitiva è possibile per via chirurgi-ca endoscopica, con invasivitàminima, in grado di garantire unaelevatissima percentuale di suc-cesso. Come spiega il prof. Pier-luigi Granone, Direttore dell'UnitàOperativa Complessa di Chirurgiatoracica del Policlinico, in un artico-lo sull'European Association forCardio-Thoracic Surgery, il nervosimpatico (che manda il comando“sudore”) non viene tagliato, macompresso con l’utilizzo di clip in ti-tanio, graffette che bloccano ilmessaggio nervoso che induce ilsudore.

QR code: inquadratelo col cellulare

LA SANITA’CHE FUNZIONA

Il simbolo di forma quadrata chetrovate in ciascuna pagina è un“QR code”. Inquadrato con la fo-tocamera del cellulare, collega di-rettamente alla pagina web del-l’articolo a cui è associato, nel si-to www.policlinicogemelli.it. Per-

ché funzioni, il telefono deve po-tersi collegare ad internet, averela fotocamera ed il programma(scaricabile gratis dalla rete) cheriesce a “vedere” e leggere i QRcode. Per maggiori informazioni:

http://bit.ly/QRistruzioni

Gemelliinforma - Bollettino a diffusione internaper il Policlinico �A. Gemelli� di Roma - testata in attesa di registrazione

Direttore Nicola CerbinoBoard editoriale: A. Giulio De Belvis, Luca Revelli,

Carla Alecci, Francesca Russo, Emiliana StefanoriConsulenza giornalistico-editoriale: Value Relations srl - Enrico Sbandi

Redazione tecnico-scientifica:Alessandro Barelli, Christian Barillaro, Ettore Capoluongo,

Ivo Iavicoli, Roberto Iezzi, Gaetano Lanza, Federica Mancinelli,Marco Marchetti, Mario Rigante, Carlo Rota.

Stampa: Cangiano Grafica - via Palazziello 80040 Volla (Na)

7Novità terapeutiche

Aiutare e curare per tempo, in maniera spe-cifica e mirata, i bambini che fin dalla nasci-ta hanno problemi alla vista, associati ad al-tri disturbi neurologici: al Gemelli finalmenteè possibile. Il nuovo Centro di diagnostica eriabilitazione visiva per bambini con deficitplurisensoriali è finalmente operativo qui alPoliclinico universitario. La struttura è natain collaborazione con l’Agenzia internaziona-le per la prevenzione della cecità-IAPB Italiaonlus.Ma qual è l'obiettivo, quali i vantaggi e co-me funziona il nuovo Centro?La struttura punta ad accogliere il bambinoed i suoi genitori fin dalla nascita. Un teamdi specialisti, che comprende neuropsichia-tri infantili esperti in funzioni visive, oculisti,neonatologi ed esperti di riabilitazione perl’ipovisione, valuterà la presenza di un resi-duo visivo nel bambino fin dai primi giornisuccessivi alla nascita.Fondamentale è il coinvolgimento direttodei genitori fin dalla diagnosi: sarà possibilecosà organizzare il percorso riabilitativo delbambino. Il confronto tra le diverse figureprofessionali e i genitori sarà costante, siaal momento della diagnosi che durante le vi-site successive. Con i genitori si identifiche-ranno i punti di forza e le competenze daattivare e si proporranno attività da esegui-re in ambito familiare, presso il Centro, sulterritorio e nella scuola. La prima accoglienza viene svolta all’inter-no del day hospital di Neuropsichiatria In-fantile, al III piano del Gemelli (percorso gial-lo). Per gli incontri successivi sedi indicate

sono sia i locali della Neuropsichiatria Infan-tile, sia un ambiente dedicato presso il PoloNazionale di Servizi e Ricerca per la Preven-zione della Cecità e la Riabilitazione Visivadegli Ipovedenti, al II piano (palazzina C,percorso rosso). Nel riquadro qui a destra,i recapiti telefonici e gli indirizzi e-mail performulare richieste.

Un centro per far recuperare la vistaai bimbi con deficit plurisensoriale

Il 10 luglio 1964, a Roma, inizia ufficial-mente l'attività il Policlinico universitario“Agostino Gemelli”.Nasce tre anni dopo l'inaugurazione dellaFacoltà di Medicina e Chirurgia dell'Uni-versità Cattolica del Sacro Cuore, avve-nuta il 5 novembre 1961 alla presenza diPapa Giovanni XXIII.Porre sempre l'uomo al centro delle sueazioni, sia questi studente - l'impegnoformativo e scientifico - o malato - l'impe-gno assistenziale: questa la mission del-la sede di Roma dell'Università Cattolica(fondata a Milano nel 1921 e presente inItalia con cinque sedi e 12 facoltà), chein soli cinque decenni da “un sogno” per-seguito con tenacia dal suo fondatore,Padre Agostino Gemelli (nella foto a sini-stra), è divenuta una città del sapere e

della salute.Facoltà di Medicina e Policlinico universi-tario sono un binomio inscindibile, un pa-trimonio per l'intera collettività locale enazionale: un laboratorio nella didattica enella ricerca medica, nell'organizzazionee nella gestione della sanità.Quando il Policlinico universitario “Agosti-no Gemelli” fu costruito (tra fine anni '50e primi anni '60) i policlinici universitarierano organizzati per “cliniche” autosuffi-cienti, dotate di tutti i servizi di cui singo-larmente avevano bisogno: con propriesale operatorie, radiologie, laboratori dianalisi. In pochi anni, il Gemelli apporte-rà, come sarà messo in luce nelle suc-cessive puntate, un’autentica innovazio-ne nel sistema.

1- CONTINUA

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

La grande avventura del Gemelli

E il sogno di padreAgostino divenne la cittàdel sapere e della salute

Le richieste di valutazione diagnosti-co-funzionale passeranno attraversocontatto telefonico o via e-mail:Centro di diagnostica e riabilitazionevisiva per bambini con deficit plurisen-sorialipresso Policlinico A. Gemelli, Largo A.Gemelli, 8 - 00168 – Roma - III piano,percorso giallotel. + 39 06 3551 0819fax + 39 06 [email protected]/polonazionale

RIVOLGERSI QUI

Il cuore artificialeJarvik 2000 L’attore Max Giusti all’inaugurazione

del Centro pediatrico di Diagnosticae Riabilitazione Visiva

N. 1 - MARZO 2013 N. 1 - MARZO 2013

Page 3: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

Donne in contatto con il proprio specialistavia sms. Un filo diretto che regala qualitàdella vita e consente, al tempo stesso, ilcontrollo in tempo reale delle condizioni cli-niche delle pazienti ginecologiche: è ilProgetto SI-Donna Health Kit (Keep InTouch) del Policlinico “A. Gemelli”. Ilservizio, che funziona tramite messag-gi sul telefono cellulare, è attivo per lepazienti oncologiche e per le donne ingravidanza seguite al Gemelli per ilcontrollo del diabete gestazionale. Glispecialisti possono così seguire, anchea distanza, il percorso terapeutico dellapaziente, interpretando in tempo realesegnali di allarmi in caso di anomaliedei risultati. La paziente diventa prota-gonista “attiva” del suo processo assisten-ziale e impara a gestire la sua patologiacon il continuo controllo del medico curan-te. Lo specialista, se dalle indicazioni che lastessa paziente gli ha inviato riscontra unquadro clinico ‘allarmante’, ha subito unaprecisa indicazione sul da farsi.Qualità della vita e qualità dell’assistenzaavanzano sullo stesso binario, grazie al Pro-getto SI-Donna: in malattie complesse ecroniche, come quelle oncologiche, vannoapplicati protocolli terapeutici specialistici,che richiedono un controllo costante daparte dell'équipe dei curanti con la cosid-detta compliance delle pazienti, fondamen-tale per il buon esito dei trattamenti. Il Progetto SI-Donna risponde a queste esi-genze: attraverso un dialogo opportuna-mente calendarizzato fra medico e pazien-te, tramite sms, consente di controllarescrupolosamente le terapie, di raccoglierele informazioni di rilevanza clinica in modoorganico e sempre disponibili all'equipe me-dica (come parametri fisiologici, risultati diesami), controlla 24h le situazioni potenzial-mente a rischio di peggioramenti, che senon riconosciute per tempo e opportuna-mente gestite possono determinare conse-guenze negative per la paziente. In detta-glio, l'equipe medica definisce sul sistemainformativo un calendario di messaggi chevengono inviati alla paziente tramite Sms.La risposta è ricevuta automaticamente dalsistema SI-Donna e integrata nel fascicolosanitario elettronico della paziente. In que-sto modo le informazioni arrivano e sonoschedate in tempo reale. “Un intervento tempestivo può migliorare lavita o anche solo migliorare la qualità dellavita delle pazienti oltre che ottimizzare i co-sti del sistema sanitario - spiega la gineco-

loga oncologa del Gemelli, Antonia Testa,che sta sperimentando il sistema di mes-saggistica -. Grazie a SI-Donna, inviando iprogrammati memo sul telefonino, ricordia-

mo alle nostre pazienti di assumere unacerta terapia, di fare determinati esami e dicomunicare i risultati al medico curante. Lapaziente è così sempre sotto controllo enon è mai lasciata sola”. “SI-Donna è un percorso dedicato - spiega

il direttore Giovanni Scambia - ideato esperimentato per le donne affette da pato-logie oncologiche, che vanno seguite neltempo, poi esteso alla vigilanza sul diabete

in gravidanza. La paziente diabetica invia ilvalore di glicemia rilevato dal glucometrocollegato al suo telefono cellulare e condu-ce la gravidanza serena e in salute”.

“Questa applicazione - spiega Gio-vanni Hoz, Direttore Sistemi Informa-tivi - è un esempio di come i SistemiInformativi di un ospedale modernodebbano essere sempre più aperti al-l'integrazione col territorio, miglioran-do i servizi per i pazienti e riducendo icosti della sanità”.“I sistemi informativi integrati - spiegaFabrizio Massimo Ferrara della GESI- riescono a far raggiungere l'obiettivodi garantire la continuità del percorsoassistenziale per la paziente, con una

contemporanea riduzione dei costi, aumentodell'efficacia delle singole prestazioni e unamaggiore appropriatezza del ricovero”.

Sì-Donna Keep in Touch. Il Gemellia casa delle pazienti ginecologiche

Uno speciale gel prodot-to dal sangue della pa-ziente aiuta a guarire ra-pidamente la ferita chi-rurgica garantendo, conuna più veloce ripresapost-operatoria, un mi-glioramento della qualitàdella vita. Il gel è una del-le novità targate Policlini-co Gemelli, presentate inoccasione lo scorso otto-bre al XX Congressomondiale della FIGO - Fe-derazione internazionaledi Ginecologia e Ostetri-cia. Il comitato organiz-zatore italiano del Con-gresso, che si è svolto a

Roma, ha avuto comepresidente il Prof. Gio-vanni Scambia, che di-rige il Dipartimento perla Tutela della Salute del-la Donna, della Vita Na-scente, del Bambino edell’Adolescente del Poli-clinico A. Gemelli, pressoil quale il gel è già statosperimentato su alcunedonne, affette da carci-noma vulvare e sottopo-ste a chirurgia demoliti-va.

Cisti ovariche rimossetramite la sola cicatriceombelicale, grazie alla la-paroscopia a singolo ac-

cesso (LESS). Lo studio,presentato al CongressoFIGO dai ginecologi delGemelli, ha riguardato uncampione di 125 donnee “dimostra che la chirur-gia LESS, oltre a garanti-re un intuitivo migliore ri-sultato estetico, permet-te di diminuire il dolorepost-operatorio e con-sente una minore ospe-dalizzazione ed una mi-gliore ripresa post-chirur-gica”, come spiega ladottoressa CarolinaBottoni specializzandadi Ginecologia ed Ostetri-cia presso il PoliclinicoGemelli. Le cisti ovari-che, sono formazioni dinatura benigna molto co-muni nelle donne in etàfertile (costituiscono cir-ca il 10-20% di tutte lepatologie ginecologiche).

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

Un gel piastrinicorimargina le feriteda interventoin oncologia

Via la cisti ovaricain laparoscopiaentrando dal soloforo ombelicale

Le novità terapeutiche per Lei

6Pianeta Donna

Rocco Bellantone*

Il nostro ospedale è un luogo straordinario. Ma non tanto per le tecnologie eccellenti e per le grandi conoscenze.E' un posto fuori dal comune per altri motivi. Abbiamo imparato unalezione fondamentale: avere cura del paziente, cura dell'uomo, curadello spirito. “Non credo che i farmaci servano a molto…”, dubitava S. Pio da Pie-trelcina, aggiungendo subito: ”…Se al letto del malato non portate l'a-more”. “E l'amore lo portate con le parole. Quelle che possono solle-vare il malato. Portate Dio ai malati: e questo varrà più di qualsiasi al-tra cura…”.La nostra missione è: “Impegno per l'eccellenza e per l'uomo che sof-fre”. Considerato che ci sarà sempre un uomo che soffre e che l'ec-cellenza - per definizione - non ha mai un punto fermo: non sarà maipossibile fermarsi a dire quanto siamo bravi. Dobbiamo ogni giornorimboccarci le maniche, metterci in discussione, e spingere - a fondo- il piede sull'acceleratore.Siamo qui per qualcosa di speciale, per qualcosa di molto coraggio-so. Se qualcuno ha dei dubbi ricordi le parole di un nostro grande pa-ziente, Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura”. Se qualcuno si sentedepresso dalle tante difficoltà ricordi che la depressione può essereuna terribile malattia del fisico ma a volte può essere una malattia -ancora più terribile - dell'anima. E questa può portare alla perdita dellafede. Coraggio!Qualche tempo fa il mio parroco mi spiegava come il Vangelo non siaun manuale di bon ton e nemmeno una sorta di Galateo. Il Vangelonon invita alla timidezza. Anzi. Incita con forza a schierarsi con gliumili e a difenderli con tutte le forze.Si racconta che Padre Agostino Gemelli avesse un “caratteraccio”.Qualcuno - addirittura - non lo chiamava “Magnifico Rettore” ma “Ma-gnifico Terrore”. Ma era un giusto. E guardate cosa ha costruito pergli umili. Con il suo carattere. I suoi eredi hanno realizzato il suo sogno: in 3 anni hanno costruitoun enorme Ospedale (1961-1964). Oggi è un rarissimo esempio (inItalia) di Policlinico totalmente universitario. Qui non si impara la teo-ria: qui si vive medicina.Qui nel 1961 c'era solo campagna. I nostri predecessori andavano acercare i pazienti nelle borgate quando tutta Roma andava giustamen-te nelle magnifiche realtà universitarie ed ospedaliere già esistenti.In 50 anni siamo entrati a pieno titolo nella grande tradizione romanae svolgiamo a pieno titolo la nostra funzione di servizio pubblico: i cit-tadini del Lazio e dell'Italia ci scelgono come centro di eccellenza delsistema sanitario pubblico nazionale. … Mettetele in fila 1.000.000 di persone l'anno!Il paziente - per noi - non è solo un caso clinico: è un uomo malato,verso il quale il medico deve adottare un atteggiamento di sincera,autentica, reale empatia, soffrendo insieme lui, mediante una parteci-pazione personale nelle situazioni concrete del singolo paziente.Malattia e sofferenza sono fenomeni che, compresi a fondo, vanno ol-tre la medicina e toccano l'essenza della condizione umana. Questo continuerà ad essere il posto dove si combatterà la sofferen-za del fisico e dello spirito, dove si cercherà di evitare la morte fisicama dove soprattutto seguendo l'esempio di un medico di eccezione,San Giuseppe Moscati, la morte non esisterà.

* Preside della Facoltàdi Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica

È un momento di scelte importantie di grandi opportunità

Maurizio Guizzardi*

Questa newsletter, strumento diinformazione e reciproca comuni-cazione del nostro Policlinico Uni-versitario con i suoi principali sta-keholder (in primis, cittadini e as-sistiti, professionisti sanitari inter-ni ed esterni, associazioni) nascein un momento delicato nella sto-ria del “Gemelli”. Questa situazio-ne, per molti aspetti, rispecchiala situazione generale di crisi eco-nomica, sociale e valoriale che at-traversa il Paese, ma è portatriceanche di grandi opportunità e pro-gressi tecnologici e organizzativi,a beneficio degli operatori e degliassistiti.Tecnologie sempre più avanzateconsentono l'impiego di procedu-re diagnostiche e terapeutichemeno invasive rispetto al passa-to, con ricoveri più brevi ed esitipiù favorevoli; la telemedicina e lamicrorobotica permettono di por-tare al letto delle persone assisti-te, anche domiciliarmente, appa-recchiature sofisticate; la mag-gior parte dei tumori, grazie atrattamenti più mirati e meno tos-sici, si sta radicalmente trasfor-mando in malattie croniche. Il cit-tadino, più informato e preparato,partecipa di più rispetto al passa-to sui temi della salute.Queste ragioni, insieme all'invec-chiamento della popolazione e al-la necessità di garantire miglioreassistenza con meno risorse, pro-muovono le strutture ospedaliereche non si pongono più solo co-me monadi, ma sono integratecon altre strutture e con le reti delterritorio. Ospedali focalizzatisempre più sulla gestione del pro-blema di salute grave, acuto eurgente che si integrano con gliattori dell'assistenza domiciliaree/o territoriale. Le strutture vincenti, non solo inItalia, ma in tutta Europa devonoanche perseguire, monitorare edimostrare in maniera trasparentedi poter offrire i migliori standardnell'assistenza e nella gestioneeconomica. Il Gemelli è da 50 anni per i citta-dini italiani luogo elettivo di un'ho-spitalitas in cui l'applicazione dellemigliori tecnologie e conoscenze

in ambito clinico-assistenziale sicombina con l'attenzione alla per-sona sofferente, ai suoi bisogni,non solo assistenziali. Ciò deter-mina per assistiti, famiglie e ope-ratori sanitari un forte senso diappartenenza, anche perché ilGemelli, come Policlinico Universi-tario dell'Università Cattolica, èstruttura leader a livello nazionalenell'ambito della ricerca e dellaformazione di medici, infermieri emanager sanitari. Il Policlinico “A. Gemelli” detienealcuni primati che presentano ul-teriori margini di miglioramentonella qualità dell'assistenza: è laprima struttura ospedaliera dellaRegione Lazio per numero di rico-veri (circa 100mila all'anno) e perla quota di ricoveri ad alta com-plessità; è l'ospedale che in Italiaha la maggiore capacità di attra-zione di pazienti proveniente dafuori Regione (oltre 17mila degen-ti extra Regione nell'anno 2011);è il più grande ospedale oncologi-co del Paese, con volumi e risul-tati riconosciuti a livello nazionale;nell'ambito del sistema sanitariodella Regione Lazio, è struttura diriferimento principale (hub) in nu-merosi ambiti di intervento, chenon riguardano solo l'assistenzaospedaliera (come la rete oncolo-gica, cardiologica, ictus, malattieinfettive e perinatale), ma anchequella territoriale (sistema diemergenza-urgenza ed elisoccor-so, specialistica ambulatoriale,diagnostica di base, centro dialisi,ambulatorio del dolore e hospi-ce).Questo è lo spirito di questanewsletter: la drammatica emer-genza finanziaria della sanità, checoinvolge pesantemente anchequesta struttura per motivi preva-lentemente esterni ad esso, nondovrà assolutamente intaccare lasperanza e le reali opportunità dicura riposte nel Policlinico “Ge-melli”, che si sta sviluppando peressere sempre più “faro” per isuoi medici, e per tutti quelli chead esso guardano come esempiodi qualità per l'assistenza e l'ag-giornamento. Questo è il nostrocostante impegno. Buona lettura!

*Direttore del PoliclinicoAgostino Gemelli

3Editoriali

La missione di curareL’importanza di comunicare

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.itN. 1 - MARZO 2013 N. 1 - MARZO 2013

Page 4: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

Si chiama Unità di Consulenza Infettivologi-ca Integrata: è il Reparto “virtuale” infetti-vologico nato al Gemelli per un controlloserrato e centralizzato delle infezioni ospe-daliere. Un sistema informatico centralizza-to ed un team dedicato sono pronti a ge-stire tutte le consulenze ordinarie sui casidi infezione che si possono presentare inqualsiasi reparto di degenza, entro 24 oredalla richiesta. La nuova struttura è nata per ottimizzare lagestione dei pazienti con infezioni gravi fre-quentemente causate da germi altamenteresistenti (MDR), che sempre più di frequen-te vengono osservati in ospedale. Il repartovirtuale, dalla denominazione "tecnica" diUnità di Consulenza Infettivologica Integra-ta (UdCII), consiste in un team di infettivolo-gi deputato a gestire tutte le consulenze ri-chieste all’Istituto di Clinica delle Malattie in-fettive da parte degli altri reparti del Gemel-li. Lo scopo è il controllo e la gestione pun-tuali, rapidi e proattivi delle infezioni che siosservano in pazienti ricoverati. “L'Unità è strutturata in piena integrazionecon le altre Unità dell’Istituto di Clinica del-le Malattie Infettive, con il Servizio di Mi-crobiologia, con la Direzione Rischio Clini-co e Igiene, con la Direzione Sanitaria, contutte le Unità Operative Assistenziali delPoliclinico e con la Farmacia Interna”, spie-ga il professor Roberto Cauda, direttoredell’UOC di Malattie infettive del Gemelli.

“L’Unità integrata - chiarisce il dr. Massi-mo Fantoni, che ne è il responsabile -,rappresenta, così come è strutturata, unanovità nel panorama infettivologico italianoperché mette in relazione competenze esaperi diversi con la finalità di gestire l’e-vento acuto infettivo in stretta collabora-zione con gli altri colleghi che curano lostesso paziente per malattie, ad esempio,croniche, cercando di ridurre al minimo lanecessità di trasferimenti di competenze”.Compito del “reparto virtuale” è gestire siale consulenze ordinarie, sia quelle attivepiù complesse. “Le prime saranno espleta-te tutte entro 24 ore dalla richiesta – spie-ga Cauda - attraverso il sistema informati-co centralizzato di richiesta e refertazione.Con un criterio di follow-up omogeneo, ipazienti saranno poi seguiti dall’infettivolo-go del team fino a risoluzione del quadroinfettivo, realizzando appunto il concetto di“reparto virtuale”, che coinvolge tutto il Po-liclinico”. L’Unità gestirà anche le consulenze attive,ovvero quelle che avvengono non su chia-mata del medico che ha in cura il paziente,ma sulla base di una segnalazione (alert)proveniente direttamente dal Laboratoriodi Microbiologia del Gemelli, relativamenteall’isolamento di alcune specie batterichecon resistenze multiple agli antibiotici, cherichiedono particolare attenzione in ambitoospedaliero.Le consulenze attive sulla base degli alertdel Laboratorio di Microbiologia, riguarde-ranno i pazienti con infezioni da germi resi-stenti, perché esse presentano una valen-za sia clinica che epidemiologica di pecu-liare interesse e competenza degli infetti-vologi.

Guerra alle infezionicon un reparto virtualeProgetto Provincia wi-fi

Gratis al GemelliInternet per tutti

NEWS IN BREVE

Connessione gratuita a Internet nellearee di ingresso del Policlinico e del-la Facoltà di Medicina dell'UniversitàCattolica: il Gemelli è entrato a farparte del Progetto “Provincia di Ro-ma WiFi”. Degenti, familiari, visitato-ri, studenti hanno modo di accederegratuitamente alla rete internet dapc, tablet o smartphone grazie allainstallazione di 8 “hot spot” collocatial 3° e 4° piano del Policlinico Ge-melli e presso gli Istituti Biologicidella Facoltà di Medicina. Quella del-la Provincia di Roma è la più granderete pubblica italiana di accessogratuito a internet senza fili. L’accor-do con il Policlinico Gemelli è statostipulato con l'obiettivo di favorireuna migliore accoglienza dei degen-ti, promuovere la cultura digitale afavore dei cittadini e consentire ser-vizi migliori.

Rapido e senza codeil referto arriva via emailSuccesso per il servizio del Gemellidi invio gratuito a mezzo e-mail deireferti ambulatoriali. Sono più di100mila i referti consegnati viaweb a tutt’oggi, pari a circa il 25%del totale. A utilizzare il serviziosoprattutto giovani donne.I referti, sono inviati in formato pdf,in una sorta di “busta chiusa digita-le, cioé resi sicuri da una passwordpersonale di cui è a conoscenza ilsolo assistito. Hanno la firma digi-tale, assumendo in questo modopiena validità legale pari agli omo-loghi referti cartacei, che comun-que possono essere sempre ritiratiagli sportelli della Spedalità delPoliclinico Gemelli attraverso leusuali procedure.

INQUADRA il codice a sinistracon il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadro

per il pdf di questa pagina, dastampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

4L’assistenza 5Innovazione al Gemelli

Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, in sa-la operatoria, ha cominciato a lavorare un“robot-chirurgo”. Si chiama “Da Vinci”, no-me evocativo di innovazione e tecnologia.Finito il suo training, farà 500 interventil'anno. Ad oggi ne ha già portati a termi-ne con successo circa 50. Non c’è un so-lo tipo particolare d’intervento per il qualeil chirurgo possa valersi di questo “straor-dinario” assistente. Da Vinci “lavora” con ichirurghi digestivi, i chirurghi endocrini, gliurologi, i ginecologi, i chirurghi toracici edepatobiliari. Interventi di tanti tipi. Tutti conrisultati eccellenti: resezioni intestinali (co-lon e retto) e del pancreas, asportazionedi ghiandole surrenali, interventi per pro-lasso utero-vaginale, asportazioni radicalidella prostata, dell'utero, della colecisti,del timo e perfino bypass gastrici per igrandi obesi.Sia chiaro: non è il robot che opera. E'sempre il chirurgo. La macchina - estrema-mente sofisticata - mette a disposizionebraccia e mani elettroniche in grado di fa-re movimenti particolarmente fini e delica-ti. E riesce a raggiungere posti in cui diffi-cilmente arriva la mano “ingombrante” delchirurgo. Anche la visione permessa dalrobot è speciale, tridimensionale, molto in-grandita. Consente di controllare megliostrutture molto piccole.Le braccia del robot sono in grado di ese-

guire manovre comandate dal chirurgoche lavora seduto ad una consolle, con unmonitor, lontano dal letto operatorio. Ingenere pochi metri, concettualmente an-che in un altro continente. Le tecniche robot-assistite sono l'evoluzio-ne tecnologica degli interventi laparosco-pici che, attraverso sonde ed ottiche, per-mettono di operare attraverso accessi chi-rurgici molto piccoli (chirurgia mini-invasi-va) in modo da garantire il minor traumapossibile e una rapida ripresa post-opera-toria. Ciò si traduce in ricoveri più brevi,maggiore soddisfazione per il paziente erisparmio in termini di sanità pubblica. Ma il terreno dei costi è minato. Da Vincicosta più di 3 milioni di euro. In Italia ce

ne sono 60, di cui sei nel Lazio. E a voltefiniscono anche per non essere utilizzati,per problemi di budget. D'altro canto, inmolti casi, il robot è in grado di offrire unmigliore risultato funzionale legato allamaggiore accuratezza e precisione del ge-sto chirurgico. Ma non dobbiamo dimenti-care che il chirurgo è un artigiano. Un me-dico che opera con le mani: ma anchecon il cuore e con il cervello. L'obiettivodel chirurgo e del robot è lo stesso: guari-re il paziente attraverso un atto necessa-rio e utile, a volte molto difficile. Il robotsostituisce le mani, anche in manieraegregia. Ma non il cuore e il cervello. L'uo-mo e la macchina, insieme, possono farela differenza.

Ecco come funziona il robot Da Vinciun infallibile assistente del chirurgo

Lo rivela una ricerca dell’equipe del prof. Gasbarrini

La “ragazza di Cosa” prima celiaca della storia

AL GEMELLI LE VISITE PER L'AMBULATO-RIO CELIACHIA si possono richiedere allo06.3015.4845 dal lunedi al venerdi dalle ore12 alle ore 13.30 oppure di persona allo spor-tello del servizio di gastroenterologia dalla ore9 alle 13 (ala F).Il servizio di gastroenterologia offre ancheBREATH TEST prenotabili nelle modalità so-praindicate, e inoltre:- visite gastroenterologiche generali, visite percrohn e colite ulcerosa (ambulatorio IBD), am-bulatorio pancreatiti, ecografie dell'intestino eaddominali, prenotabili al numero 06-30156265 dal lun al ven ore 9-13 o di persona pres-so la segreteria della UOC di Medicina internae gastroenterologia al 4L.

La prima celiaca della storia risaleal I sec. a. C. e si trovava alle portedi Roma. Lo hanno scoperto i ricer-catori dell'Università Cattolica di Ro-ma. In particolare, il team di Anto-nio Gasbarrini, direttore della UOCdi Medicina Interna e Gastroentero-logia del Policlinico A. Gemelli, haritrovato i "geni della celiachia" nelleossa di una nostra antenata, la co-siddetta “ragazza di Cosa” (nella fo-to), dal nome della località vicina adAnsedonia, nei cui scavi ne vennerinvenuto lo scheletro. La scoperta,grazie all'estrazione e all'esame delDna del reperto a opera dei geneti-sti del Centro di Antropologia Mole-colare per gli studi sul Dna antico

dell'Università di Tor Vergata, sug-gerisce che questa malattia abbiaun'origine lontana e che abbia fattoparte della storia dell'uomo fin dal-l'introduzione del grano nella nostraalimentazione.La ricerca dell’equipe del prof. Ga-sbarrini è stata pubblicata sulla rivi-sta The World Journal of Gastroen-terology.

INQUADRA il codicecon il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riqua-dro per ottenere la ver-sione pdf stampabile di

questa pagina,presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

RIVOLGERSI QUI

Il Team dell’Unità di ConsulenzaInfettivologica Integrata

N. 1 - MARZO 2013 N. 1 - MARZO 2013

Page 5: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

Si chiama Unità di Consulenza Infettivologi-ca Integrata: è il Reparto “virtuale” infetti-vologico nato al Gemelli per un controlloserrato e centralizzato delle infezioni ospe-daliere. Un sistema informatico centralizza-to ed un team dedicato sono pronti a ge-stire tutte le consulenze ordinarie sui casidi infezione che si possono presentare inqualsiasi reparto di degenza, entro 24 oredalla richiesta. La nuova struttura è nata per ottimizzare lagestione dei pazienti con infezioni gravi fre-quentemente causate da germi altamenteresistenti (MDR), che sempre più di frequen-te vengono osservati in ospedale. Il repartovirtuale, dalla denominazione "tecnica" diUnità di Consulenza Infettivologica Integra-ta (UdCII), consiste in un team di infettivolo-gi deputato a gestire tutte le consulenze ri-chieste all’Istituto di Clinica delle Malattie in-fettive da parte degli altri reparti del Gemel-li. Lo scopo è il controllo e la gestione pun-tuali, rapidi e proattivi delle infezioni che siosservano in pazienti ricoverati. “L'Unità è strutturata in piena integrazionecon le altre Unità dell’Istituto di Clinica del-le Malattie Infettive, con il Servizio di Mi-crobiologia, con la Direzione Rischio Clini-co e Igiene, con la Direzione Sanitaria, contutte le Unità Operative Assistenziali delPoliclinico e con la Farmacia Interna”, spie-ga il professor Roberto Cauda, direttoredell’UOC di Malattie infettive del Gemelli.

“L’Unità integrata - chiarisce il dr. Massi-mo Fantoni, che ne è il responsabile -,rappresenta, così come è strutturata, unanovità nel panorama infettivologico italianoperché mette in relazione competenze esaperi diversi con la finalità di gestire l’e-vento acuto infettivo in stretta collabora-zione con gli altri colleghi che curano lostesso paziente per malattie, ad esempio,croniche, cercando di ridurre al minimo lanecessità di trasferimenti di competenze”.Compito del “reparto virtuale” è gestire siale consulenze ordinarie, sia quelle attivepiù complesse. “Le prime saranno espleta-te tutte entro 24 ore dalla richiesta – spie-ga Cauda - attraverso il sistema informati-co centralizzato di richiesta e refertazione.Con un criterio di follow-up omogeneo, ipazienti saranno poi seguiti dall’infettivolo-go del team fino a risoluzione del quadroinfettivo, realizzando appunto il concetto di“reparto virtuale”, che coinvolge tutto il Po-liclinico”. L’Unità gestirà anche le consulenze attive,ovvero quelle che avvengono non su chia-mata del medico che ha in cura il paziente,ma sulla base di una segnalazione (alert)proveniente direttamente dal Laboratoriodi Microbiologia del Gemelli, relativamenteall’isolamento di alcune specie batterichecon resistenze multiple agli antibiotici, cherichiedono particolare attenzione in ambitoospedaliero.Le consulenze attive sulla base degli alertdel Laboratorio di Microbiologia, riguarde-ranno i pazienti con infezioni da germi resi-stenti, perché esse presentano una valen-za sia clinica che epidemiologica di pecu-liare interesse e competenza degli infetti-vologi.

Guerra alle infezionicon un reparto virtualeProgetto Provincia wi-fi

Gratis al GemelliInternet per tutti

NEWS IN BREVE

Connessione gratuita a Internet nellearee di ingresso del Policlinico e del-la Facoltà di Medicina dell'UniversitàCattolica: il Gemelli è entrato a farparte del Progetto “Provincia di Ro-ma WiFi”. Degenti, familiari, visitato-ri, studenti hanno modo di accederegratuitamente alla rete internet dapc, tablet o smartphone grazie allainstallazione di 8 “hot spot” collocatial 3° e 4° piano del Policlinico Ge-melli e presso gli Istituti Biologicidella Facoltà di Medicina. Quella del-la Provincia di Roma è la più granderete pubblica italiana di accessogratuito a internet senza fili. L’accor-do con il Policlinico Gemelli è statostipulato con l'obiettivo di favorireuna migliore accoglienza dei degen-ti, promuovere la cultura digitale afavore dei cittadini e consentire ser-vizi migliori.

Rapido e senza codeil referto arriva via emailSuccesso per il servizio del Gemellidi invio gratuito a mezzo e-mail deireferti ambulatoriali. Sono più di100mila i referti consegnati viaweb a tutt’oggi, pari a circa il 25%del totale. A utilizzare il serviziosoprattutto giovani donne.I referti, sono inviati in formato pdf,in una sorta di “busta chiusa digita-le, cioé resi sicuri da una passwordpersonale di cui è a conoscenza ilsolo assistito. Hanno la firma digi-tale, assumendo in questo modopiena validità legale pari agli omo-loghi referti cartacei, che comun-que possono essere sempre ritiratiagli sportelli della Spedalità delPoliclinico Gemelli attraverso leusuali procedure.

INQUADRA il codice a sinistracon il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadro

per il pdf di questa pagina, dastampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

4L’assistenza 5Innovazione al Gemelli

Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, in sa-la operatoria, ha cominciato a lavorare un“robot-chirurgo”. Si chiama “Da Vinci”, no-me evocativo di innovazione e tecnologia.Finito il suo training, farà 500 interventil'anno. Ad oggi ne ha già portati a termi-ne con successo circa 50. Non c’è un so-lo tipo particolare d’intervento per il qualeil chirurgo possa valersi di questo “straor-dinario” assistente. Da Vinci “lavora” con ichirurghi digestivi, i chirurghi endocrini, gliurologi, i ginecologi, i chirurghi toracici edepatobiliari. Interventi di tanti tipi. Tutti conrisultati eccellenti: resezioni intestinali (co-lon e retto) e del pancreas, asportazionedi ghiandole surrenali, interventi per pro-lasso utero-vaginale, asportazioni radicalidella prostata, dell'utero, della colecisti,del timo e perfino bypass gastrici per igrandi obesi.Sia chiaro: non è il robot che opera. E'sempre il chirurgo. La macchina - estrema-mente sofisticata - mette a disposizionebraccia e mani elettroniche in grado di fa-re movimenti particolarmente fini e delica-ti. E riesce a raggiungere posti in cui diffi-cilmente arriva la mano “ingombrante” delchirurgo. Anche la visione permessa dalrobot è speciale, tridimensionale, molto in-grandita. Consente di controllare megliostrutture molto piccole.Le braccia del robot sono in grado di ese-

guire manovre comandate dal chirurgoche lavora seduto ad una consolle, con unmonitor, lontano dal letto operatorio. Ingenere pochi metri, concettualmente an-che in un altro continente. Le tecniche robot-assistite sono l'evoluzio-ne tecnologica degli interventi laparosco-pici che, attraverso sonde ed ottiche, per-mettono di operare attraverso accessi chi-rurgici molto piccoli (chirurgia mini-invasi-va) in modo da garantire il minor traumapossibile e una rapida ripresa post-opera-toria. Ciò si traduce in ricoveri più brevi,maggiore soddisfazione per il paziente erisparmio in termini di sanità pubblica. Ma il terreno dei costi è minato. Da Vincicosta più di 3 milioni di euro. In Italia ce

ne sono 60, di cui sei nel Lazio. E a voltefiniscono anche per non essere utilizzati,per problemi di budget. D'altro canto, inmolti casi, il robot è in grado di offrire unmigliore risultato funzionale legato allamaggiore accuratezza e precisione del ge-sto chirurgico. Ma non dobbiamo dimenti-care che il chirurgo è un artigiano. Un me-dico che opera con le mani: ma anchecon il cuore e con il cervello. L'obiettivodel chirurgo e del robot è lo stesso: guari-re il paziente attraverso un atto necessa-rio e utile, a volte molto difficile. Il robotsostituisce le mani, anche in manieraegregia. Ma non il cuore e il cervello. L'uo-mo e la macchina, insieme, possono farela differenza.

Ecco come funziona il robot Da Vinciun infallibile assistente del chirurgo

Lo rivela una ricerca dell’equipe del prof. Gasbarrini

La “ragazza di Cosa” prima celiaca della storia

LE VISITE PER L'AMBULATORIO CELIACHIA sipossono richiedere allo 06.3015.4845 dal lunedi alvenerdi dalle ore 12 alle ore 13.30 oppure di per-sona allo sportello del servizio di gastroenterologiadalla ore 9 alle 13 (ala F). Il servizio di gastroente-rologia offre anche BREATH TEST prenotabili nellemodalità sopraindicate e, inoltre, visite gastroente-rologiche generali, visite per crohn e colite ulcero-sa (ambulatorio IBD), ambulatorio pancreatiti, eco-grafie dell'intestino e addominali, prenotabili al nu-mero 06-3015 6265 dal lun. al ven. ore 9-13 o dipersona presso la segreteria della UOC di Medici-na interna e gastroenterologia al 4L.Presso il Servizio Analisi Ormonali e Biologia Mole-colare Clinica è possibile effettuare tutti i test sia didiagnostica immunologica di base che di tipo mole-colare per lo studio del rischio di malattia celiaca.

La prima celiaca della storia risaleal I sec. a. C. e si trovava alle portedi Roma. Lo hanno scoperto i ricer-catori dell'Università Cattolica diRoma. In particolare, il team di An-tonio Gasbarrini, direttore dellaUOC di Medicina Interna e Ga-stroenterologia del Policlinico A.Gemelli, ha ritrovato i "geni dellaceliachia" nelle ossa di una nostraantenata, la cosiddetta “ragazza diCosa” (nella foto), dal nome dellalocalità vicina ad Ansedonia, nei cuiscavi ne venne rinvenuto lo schele-tro. La scoperta, grazie all'estrazio-ne e all'esame del Dna del repertoa opera dei genetisti del Centro diAntropologia Molecolare per gli stu-

di sul Dna antico dell'Università diTor Vergata, suggerisce che questamalattia abbia un'origine lontana eche abbia fatto parte della storiadell'uomo fin dall'introduzione delgrano nella nostra alimentazione.La ricerca dell’equipe del prof. Ga-sbarrini è stata pubblicata sulla rivi-sta The World Journal of Gastroen-terology.

INQUADRA il codicecon il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riqua-dro per ottenere la ver-sione pdf stampabile di

questa pagina,presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

RIVOLGERSI QUI

Il Team dell’Unità di ConsulenzaInfettivologica Integrata

N. 1 - MARZO 2013 N. 1 - MARZO 2013

Page 6: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

Donne in contatto con il proprio specialistavia sms. Un filo diretto che regala qualitàdella vita e consente, al tempo stesso, ilcontrollo in tempo reale delle condizioni cli-niche delle pazienti ginecologiche: è ilProgetto SI-Donna Health Kit (Keep InTouch) del Policlinico “A. Gemelli”. Ilservizio, che funziona tramite messag-gi sul telefono cellulare, è attivo per lepazienti oncologiche e per le donne ingravidanza seguite al Gemelli per ilcontrollo del diabete gestazionale. Glispecialisti possono così seguire, anchea distanza, il percorso terapeutico dellapaziente, interpretando in tempo realesegnali di allarmi in caso di anomaliedei risultati. La paziente diventa prota-gonista “attiva” del suo processo assisten-ziale e impara a gestire la sua patologiacon il continuo controllo del medico curan-te. Lo specialista, se dalle indicazioni che lastessa paziente gli ha inviato riscontra unquadro clinico ‘allarmante’, ha subito unaprecisa indicazione sul da farsi.Qualità della vita e qualità dell’assistenzaavanzano sullo stesso binario, grazie al Pro-getto SI-Donna: in malattie complesse ecroniche, come quelle oncologiche, vannoapplicati protocolli terapeutici specialistici,che richiedono un controllo costante daparte dell'équipe dei curanti con la cosid-detta compliance delle pazienti, fondamen-tale per il buon esito dei trattamenti. Il Progetto SI-Donna risponde a queste esi-genze: attraverso un dialogo opportuna-mente calendarizzato fra medico e pazien-te, tramite sms, consente di controllarescrupolosamente le terapie, di raccoglierele informazioni di rilevanza clinica in modoorganico e sempre disponibili all'equipe me-dica (come parametri fisiologici, risultati diesami), controlla 24h le situazioni potenzial-mente a rischio di peggioramenti, che senon riconosciute per tempo e opportuna-mente gestite possono determinare conse-guenze negative per la paziente. In detta-glio, l'equipe medica definisce sul sistemainformativo un calendario di messaggi chevengono inviati alla paziente tramite Sms.La risposta è ricevuta automaticamente dalsistema SI-Donna e integrata nel fascicolosanitario elettronico della paziente. In que-sto modo le informazioni arrivano e sonoschedate in tempo reale. “Un intervento tempestivo può migliorare lavita o anche solo migliorare la qualità dellavita delle pazienti oltre che ottimizzare i co-sti del sistema sanitario - spiega la gineco-

loga oncologa del Gemelli, Antonia Testa,che sta sperimentando il sistema di mes-saggistica -. Grazie a SI-Donna, inviando iprogrammati memo sul telefonino, ricordia-

mo alle nostre pazienti di assumere unacerta terapia, di fare determinati esami e dicomunicare i risultati al medico curante. Lapaziente è così sempre sotto controllo enon è mai lasciata sola”. “SI-Donna è un percorso dedicato - spiega

il direttore Giovanni Scambia - ideato esperimentato per le donne affette da pato-logie oncologiche, che vanno seguite neltempo, poi esteso alla vigilanza sul diabete

in gravidanza. La paziente diabetica invia ilvalore di glicemia rilevato dal glucometrocollegato al suo telefono cellulare e condu-ce la gravidanza serena e in salute”.

“Questa applicazione - spiega Gio-vanni Hoz, Direttore Sistemi Informa-tivi - è un esempio di come i SistemiInformativi di un ospedale modernodebbano essere sempre più aperti al-l'integrazione col territorio, miglioran-do i servizi per i pazienti e riducendo icosti della sanità”.“I sistemi informativi integrati - spiegaFabrizio Massimo Ferrara della GESI- riescono a far raggiungere l'obiettivodi garantire la continuità del percorsoassistenziale per la paziente, con una

contemporanea riduzione dei costi, aumentodell'efficacia delle singole prestazioni e unamaggiore appropriatezza del ricovero”.

SI-Donna Keep in Touch. Il Gemellia casa delle pazienti ginecologiche

Uno speciale gel prodot-to dal sangue della pa-ziente aiuta a guarire ra-pidamente la ferita chi-rurgica garantendo, conuna più veloce ripresapost-operatoria, un mi-glioramento della qualitàdella vita. Il gel è una del-le novità targate Policlini-co Gemelli, presentate inoccasione lo scorso otto-bre al XX Congressomondiale della FIGO - Fe-derazione internazionaledi Ginecologia e Ostetri-cia. Il comitato organiz-zatore italiano del Con-gresso, che si è svolto a

Roma, ha avuto comepresidente il Prof. Gio-vanni Scambia, che di-rige il Dipartimento perla Tutela della Salute del-la Donna, della Vita Na-scente, del Bambino edell’Adolescente del Poli-clinico A. Gemelli, pressoil quale il gel è già statosperimentato su alcunedonne, affette da carci-noma vulvare e sottopo-ste a chirurgia demoliti-va.

Cisti ovariche rimossetramite la sola cicatriceombelicale, grazie alla la-paroscopia a singolo ac-

cesso (LESS). Lo studio,presentato al CongressoFIGO dai ginecologi delGemelli, ha riguardato uncampione di 125 donnee “dimostra che la chirur-gia LESS, oltre a garanti-re un intuitivo migliore ri-sultato estetico, permet-te di diminuire il dolorepost-operatorio e con-sente una minore ospe-dalizzazione ed una mi-gliore ripresa post-chirur-gica”, come spiega ladottoressa CarolinaBottoni specializzandadi Ginecologia ed Ostetri-cia presso il PoliclinicoGemelli. Le cisti ovari-che, sono formazioni dinatura benigna molto co-muni nelle donne in etàfertile (costituiscono cir-ca il 10-20% di tutte lepatologie ginecologiche).

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

Un gel piastrinicorimargina le feriteda interventoin oncologia

Via la cisti ovaricain laparoscopiaentrando dal soloforo ombelicale

Le novità terapeutiche per Lei

6Pianeta Donna

Rocco Bellantone*

Il nostro ospedale è un luogo straordinario. Ma non tanto per le tecnologie eccellenti e per le grandi conoscenze.E' un posto fuori dal comune per altri motivi. Abbiamo imparato unalezione fondamentale: avere cura del paziente, cura dell'uomo, curadello spirito. “Non credo che i farmaci servano a molto…”, dubitava S. Pio da Pie-trelcina, aggiungendo subito: ”…Se al letto del malato non portate l'a-more”. “E l'amore lo portate con le parole. Quelle che possono solle-vare il malato. Portate Dio ai malati: e questo varrà più di qualsiasi al-tra cura…”.La nostra missione è: “Impegno per l'eccellenza e per l'uomo che sof-fre”. Considerato che ci sarà sempre un uomo che soffre e che l'ec-cellenza - per definizione - non ha mai un punto fermo: non sarà maipossibile fermarsi a dire quanto siamo bravi. Dobbiamo ogni giornorimboccarci le maniche, metterci in discussione, e spingere - a fondo- il piede sull'acceleratore.Siamo qui per qualcosa di speciale, per qualcosa di molto coraggio-so. Se qualcuno ha dei dubbi ricordi le parole di un nostro grande pa-ziente, Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura”. Se qualcuno si sentedepresso dalle tante difficoltà ricordi che la depressione può essereuna terribile malattia del fisico ma a volte può essere una malattia -ancora più terribile - dell'anima. E questa può portare alla perdita dellafede. Coraggio!Qualche tempo fa il mio parroco mi spiegava come il Vangelo non siaun manuale di bon ton e nemmeno una sorta di Galateo. Il Vangelonon invita alla timidezza. Anzi. Incita con forza a schierarsi con gliumili e a difenderli con tutte le forze.Si racconta che Padre Agostino Gemelli avesse un “caratteraccio”.Qualcuno - addirittura - non lo chiamava “Magnifico Rettore” ma “Ma-gnifico Terrore”. Ma era un giusto. E guardate cosa ha costruito pergli umili. Con il suo carattere. I suoi eredi hanno realizzato il suo sogno: in 3 anni hanno costruitoun enorme Ospedale (1961-1964). Oggi è un rarissimo esempio (inItalia) di Policlinico totalmente universitario. Qui non si impara la teo-ria: qui si vive medicina.Qui nel 1961 c'era solo campagna. I nostri predecessori andavano acercare i pazienti nelle borgate quando tutta Roma andava giustamen-te nelle magnifiche realtà universitarie ed ospedaliere già esistenti.In 50 anni siamo entrati a pieno titolo nella grande tradizione romanae svolgiamo a pieno titolo la nostra funzione di servizio pubblico: i cit-tadini del Lazio e dell'Italia ci scelgono come centro di eccellenza delsistema sanitario pubblico nazionale. … Mettetele in fila 1.000.000 di persone l'anno!Il paziente - per noi - non è solo un caso clinico: è un uomo malato,verso il quale il medico deve adottare un atteggiamento di sincera,autentica, reale empatia, soffrendo insieme lui, mediante una parteci-pazione personale nelle situazioni concrete del singolo paziente.Malattia e sofferenza sono fenomeni che, compresi a fondo, vanno ol-tre la medicina e toccano l'essenza della condizione umana. Questo continuerà ad essere il posto dove si combatterà la sofferen-za del fisico e dello spirito, dove si cercherà di evitare la morte fisicama dove soprattutto seguendo l'esempio di un medico di eccezione,San Giuseppe Moscati, la morte non esisterà.

* Preside della Facoltàdi Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica

È un momento di scelte importantie di grandi opportunità

Maurizio Guizzardi*

Questa newsletter, strumento diinformazione e reciproca comuni-cazione del nostro Policlinico Uni-versitario con i suoi principali sta-keholder (in primis, cittadini e as-sistiti, professionisti sanitari inter-ni ed esterni, associazioni) nascein un momento delicato nella sto-ria del “Gemelli”. Questa situazio-ne, per molti aspetti, rispecchiala situazione generale di crisi eco-nomica, sociale e valoriale che at-traversa il Paese, ma è portatriceanche di grandi opportunità e pro-gressi tecnologici e organizzativi,a beneficio degli operatori e degliassistiti.Tecnologie sempre più avanzateconsentono l'impiego di procedu-re diagnostiche e terapeutichemeno invasive rispetto al passa-to, con ricoveri più brevi ed esitipiù favorevoli; la telemedicina e lamicrorobotica permettono di por-tare al letto delle persone assisti-te, anche domiciliarmente, appa-recchiature sofisticate; la mag-gior parte dei tumori, grazie atrattamenti più mirati e meno tos-sici, si sta radicalmente trasfor-mando in malattie croniche. Il cit-tadino, più informato e preparato,partecipa di più rispetto al passa-to sui temi della salute.Queste ragioni, insieme all'invec-chiamento della popolazione e al-la necessità di garantire miglioreassistenza con meno risorse, pro-muovono le strutture ospedaliereche non si pongono più solo co-me monadi, ma sono integratecon altre strutture e con le reti delterritorio. Ospedali focalizzatisempre più sulla gestione del pro-blema di salute grave, acuto eurgente che si integrano con gliattori dell'assistenza domiciliaree/o territoriale. Le strutture vincenti, non solo inItalia, ma in tutta Europa devonoanche perseguire, monitorare edimostrare in maniera trasparentedi poter offrire i migliori standardnell'assistenza e nella gestioneeconomica. Il Gemelli è da 50 anni per i citta-dini italiani luogo elettivo di un'ho-spitalitas in cui l'applicazione dellemigliori tecnologie e conoscenze

in ambito clinico-assistenziale sicombina con l'attenzione alla per-sona sofferente, ai suoi bisogni,non solo assistenziali. Ciò deter-mina per assistiti, famiglie e ope-ratori sanitari un forte senso diappartenenza, anche perché ilGemelli, come Policlinico Universi-tario dell'Università Cattolica, èstruttura leader a livello nazionalenell'ambito della ricerca e dellaformazione di medici, infermieri emanager sanitari. Il Policlinico “A. Gemelli” detienealcuni primati che presentano ul-teriori margini di miglioramentonella qualità dell'assistenza: è laprima struttura ospedaliera dellaRegione Lazio per numero di rico-veri (circa 100mila all'anno) e perla quota di ricoveri ad alta com-plessità; è l'ospedale che in Italiaha la maggiore capacità di attra-zione di pazienti proveniente dafuori Regione (oltre 17mila degen-ti extra Regione nell'anno 2011);è il più grande ospedale oncologi-co del Paese, con volumi e risul-tati riconosciuti a livello nazionale;nell'ambito del sistema sanitariodella Regione Lazio, è struttura diriferimento principale (hub) in nu-merosi ambiti di intervento, chenon riguardano solo l'assistenzaospedaliera (come la rete oncolo-gica, cardiologica, ictus, malattieinfettive e perinatale), ma anchequella territoriale (sistema diemergenza-urgenza ed elisoccor-so, specialistica ambulatoriale,diagnostica di base, centro dialisi,ambulatorio del dolore e hospi-ce).Questo è lo spirito di questanewsletter: la drammatica emer-genza finanziaria della sanità, checoinvolge pesantemente anchequesta struttura per motivi preva-lentemente esterni ad esso, nondovrà assolutamente intaccare lasperanza e le reali opportunità dicura riposte nel Policlinico “Ge-melli”, che si sta sviluppando peressere sempre più “faro” per isuoi medici, e per tutti quelli chead esso guardano come esempiodi qualità per l'assistenza e l'ag-giornamento. Questo è il nostrocostante impegno. Buona lettura!

*Direttore del PoliclinicoAgostino Gemelli

3Editoriali

La missione di curareL’importanza di comunicare

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.itN. 1 - MARZO 2013 N. 1 - MARZO 2013

Page 7: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

2L’assistenza

Era ricoverato in rianimazione, in condizio-ni critiche e senza ormai nessuna possibili-tà di cura. A 64 anni è stato letteralmenteportato a nuova vita grazie al primo cuoreartificiale impiantato al Policlinico “A. Ge-melli”. L'intervento è stato eseguito presso il Di-partimento di Scienze Cardiovascolari gra-zie alla collaborazione tra l'équipe del pro-fessor Filippo Crea e quella del professorMassimo Massetti, rispettivamente a ca-po della Cardiologia e della Cardiochirurgiadel Policlinico Gemelli. Questo primo inter-vento, reso indispensabile dalla patologiada cui era affetto il paziente, una cardio-miopatia dilatativa idiopatica, ormai irrever-sibile, ha dato il via ad un programma cheprevede l'impianto di altri cuori artificiali adaltri pazienti che non sono curabili altri-menti. L’iniziativa al Gemelli è multidiscipli-nare e riguarda la cura dei pazienti affettida grave insufficienza cardiaca, una condi-zione che caratterizza, purtroppo, la finedel percorso di molte malattie come l'infar-to, le disfunzioni valvolari o le malattiestesse del muscolo cardiaco.“Il Policlinico Gemelli - spiega il professorMassimo Massetti - ha pianificato un pro-getto ambizioso inerente il percorso clini-co del paziente affetto da insufficienza car-diaca. Molti specialisti tra i quali Cardiolo-gi, Cardiochirurghi, Anestesisti e Rianima-tori, Internisti e Geriatri lavorano insiemeintorno alle problematiche del paziente,esprimendo una sinergia d'eccellenza. Inquesto contesto è stato avviato il program-ma che prevede l'impianto di cuori artificia-li nelle gravi insufficienze d'organo che nonrispondono alle terapie convenzionali”.Il cuore artificiale impiantato, denominatoJarvik 2000, è una pompa in titanio dellagrandezza di una pila torcia e del peso di90 grammi. L'energia che lo fa funzionareè fornita da una batteria esterna (dell'in-gombro di un paio di telefoni cellulari mes-

si insieme) attraverso un cavo elettrico col-legato a uno spinotto fissato dietro l'orec-chio. Quest'apparecchiatura è quindi pocoingombrante e facile da utilizzare, ancheper i pazienti più anziani. Dopo l'impiantodel cuore artificiale i pazienti possono lavo-rare, guidare l'auto, fare la doccia e il ba-gno in piena sicurezza.Dopo l'intervento chirurgico e un breve pe-riodo di degenza post-operatoria, il pazien-te è stato trasferito in un centro di riabilita-zione cardiologica con esperienza nei sog-getti portatori di cuori artificiali. Attualmen-te le sue condizioni cliniche sono in nettomiglioramento e nei prossimi giorni verràdimesso per ritornare al suo domicilio inuna regione del Centro Italia.Il successo per il Policlinico Gemelli è du-plice: all'impianto del primo cuore artificia-le, si abbina l’aver centrato l’obiettivo di ri-portare in Italia, dalla Francia, il cardiochi-rurgo Massimo Massetti, realizzato tramiteuna chiamata diretta della Facoltà di Medi-cina e chirurgia dell'Università Cattolica,dopo 20 anni trascorsi all'estero e oltre200 tra pubblicazioni e comunicazioniscientifiche alle spalle.

Impiantato al Gemelliil primo cuore artificialeIl freddo salva la vita:

funziona su un 15ennel’ipotermia terapeutica

LA SANITA’CHE FUNZIONA

Grazie a una tecnica applicata pergli adulti, ma ancora non impiegatasu larga scala per i bambini e gliadolescenti e' stato possibile salva-re, impedendo i danni al cervello,un giovane di 15 anni che rischiavadi morire per soffocamento. Tra-sportato in codice rosso presso ilDea del Gemelli e assistito nella Te-rapia intensiva pediatrica coordina-ta dal professor Giorgio Conti. Ilgiovane, deve la vita ed il pieno re-cupero all'ipotermia terapeutica:tecnica applicata dai medici che,attraverso un abbassamento gra-duale della temperatura del corposono riusciti a contenere al massi-mo i danni al cervello causati dallamancanza temporanea di ossigeno.

Iperidrosi: basta disagicon la ‘chirurgia dolce’L'iperidrosi, la sudorazione ecces-siva, è un disturbo che puòdavvero complicare l’esistenza,rendendo difficile una normale vitadi relazione. Al Gemelli la cura de-finitiva è possibile per via chirurgi-ca endoscopica, con invasivitàminima, in grado di garantire unaelevatissima percentuale di suc-cesso. Come spiega il prof. Pier-luigi Granone, Direttore dell'UnitàOperativa Complessa di Chirurgiatoracica del Policlinico, in un artico-lo sull'European Association forCardio-Thoracic Surgery, il nervosimpatico (che manda il comando“sudore”) non viene tagliato, macompresso con l’utilizzo di clip in ti-tanio, graffette che bloccano ilmessaggio nervoso che induce ilsudore.

QR code: inquadratelo col cellulare

LA SANITA’CHE FUNZIONA

Il simbolo di forma quadrata chetrovate in ciascuna pagina è un“QR code”. Inquadrato con la fo-tocamera del cellulare, collega di-rettamente alla pagina web del-l’articolo a cui è associato, nel si-to www.policlinicogemelli.it. Per-

ché funzioni, il telefono deve po-tersi collegare ad internet, averela fotocamera ed il programma(scaricabile gratis dalla rete) cheriesce a “vedere” e leggere i QRcode. Per maggiori informazioni:

http://bit.ly/QRistruzioni

Gemelliinforma - Bollettino a diffusione internaper il Policlinico �A. Gemelli� di Roma - testata in attesa di registrazione

Direttore Nicola CerbinoBoard editoriale: A. Giulio De Belvis, Luca Revelli,

Carla Alecci, Francesca Russo, Emiliana StefanoriConsulenza giornalistico-editoriale: Value Relations srl - Enrico Sbandi

Redazione tecnico-scientifica:Alessandro Barelli, Christian Barillaro, Ettore Capoluongo,

Ivo Iavicoli, Roberto Iezzi, Gaetano Lanza, Federica Mancinelli,Marco Marchetti, Mario Rigante, Carlo Rota.

Stampa: Cangiano Grafica - via Palazziello 80040 Volla (Na)

7Novità terapeutiche

Aiutare e curare per tempo, in maniera spe-cifica e mirata, i bambini che fin dalla nasci-ta hanno problemi alla vista, associati ad al-tri disturbi neurologici: al Gemelli finalmenteè possibile. Il nuovo Centro di diagnostica eriabilitazione visiva per bambini con deficitplurisensoriali è finalmente operativo qui alPoliclinico universitario. La struttura è natain collaborazione con l’Agenzia internaziona-le per la prevenzione della cecità-IAPB Italiaonlus.Ma qual è l'obiettivo, quali i vantaggi e co-me funziona il nuovo Centro?La struttura punta ad accogliere il bambinoed i suoi genitori fin dalla nascita. Un teamdi specialisti, che comprende neuropsichia-tri infantili esperti in funzioni visive, oculisti,neonatologi ed esperti di riabilitazione perl’ipovisione, valuterà la presenza di un resi-duo visivo nel bambino fin dai primi giornisuccessivi alla nascita.Fondamentale è il coinvolgimento direttodei genitori fin dalla diagnosi: sarà possibilecosà organizzare il percorso riabilitativo delbambino. Il confronto tra le diverse figureprofessionali e i genitori sarà costante, siaal momento della diagnosi che durante le vi-site successive. Con i genitori si identifiche-ranno i punti di forza e le competenze daattivare e si proporranno attività da esegui-re in ambito familiare, presso il Centro, sulterritorio e nella scuola. La prima accoglienza viene svolta all’inter-no del day hospital di Neuropsichiatria In-fantile, al III piano del Gemelli (percorso gial-lo). Per gli incontri successivi sedi indicate

sono sia i locali della Neuropsichiatria Infan-tile, sia un ambiente dedicato presso il PoloNazionale di Servizi e Ricerca per la Preven-zione della Cecità e la Riabilitazione Visivadegli Ipovedenti, al II piano (palazzina C,percorso rosso). Nel riquadro qui a destra,i recapiti telefonici e gli indirizzi e-mail performulare richieste.

Un centro per far recuperare la vistaai bimbi con deficit plurisensoriale

Il 10 luglio 1964, a Roma, inizia ufficial-mente l'attività il Policlinico universitario“Agostino Gemelli”.Nasce tre anni dopo l'inaugurazione dellaFacoltà di Medicina e Chirurgia dell'Uni-versità Cattolica del Sacro Cuore, avve-nuta il 5 novembre 1961 alla presenza diPapa Giovanni XXIII.Porre sempre l'uomo al centro delle sueazioni, sia questi studente - l'impegnoformativo e scientifico - o malato - l'impe-gno assistenziale: questa la mission del-la sede di Roma dell'Università Cattolica(fondata a Milano nel 1921 e presente inItalia con cinque sedi e 12 facoltà), chein soli cinque decenni da “un sogno” per-seguito con tenacia dal suo fondatore,Padre Agostino Gemelli (nella foto a sini-stra), è divenuta una città del sapere e

della salute.Facoltà di Medicina e Policlinico universi-tario sono un binomio inscindibile, un pa-trimonio per l'intera collettività locale enazionale: un laboratorio nella didattica enella ricerca medica, nell'organizzazionee nella gestione della sanità.Quando il Policlinico universitario “Agosti-no Gemelli” fu costruito (tra fine anni '50e primi anni '60) i policlinici universitarierano organizzati per “cliniche” autosuffi-cienti, dotate di tutti i servizi di cui singo-larmente avevano bisogno: con propriesale operatorie, radiologie, laboratori dianalisi. In pochi anni, il Gemelli apporte-rà, come sarà messo in luce nelle suc-cessive puntate, un’autentica innovazio-ne nel sistema.

1- CONTINUA

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

La grande avventura del Gemelli

E il sogno di padreAgostino divenne la cittàdel sapere e della salute

Le richieste di valutazione diagnosti-co-funzionale passeranno attraversocontatto telefonico o via e-mail:Centro di diagnostica e riabilitazionevisiva per bambini con deficit plurisen-sorialipresso Policlinico A. Gemelli, Largo A.Gemelli, 8 - 00168 – Roma - III piano,percorso giallotel. + 39 06 3551 0819fax + 39 06 [email protected]/polonazionale

RIVOLGERSI QUI

Il cuore artificialeJarvik 2000 L’attore Max Giusti all’inaugurazione

del Centro pediatrico di Diagnosticae Riabilitazione Visiva

N. 1 - MARZO 2013 N. 1 - MARZO 2013

Page 8: N. 1 - MARZO Il Piano Strategico Dal Policlinico ai Poli ... · in un luogo ad alta intensità di cura con al ... risultato delle cure. ... Cure migliori e più humanitas con la nuova

MARZO 2013 ANNO 1 - N. 1

Come sarà il nuovo GemelliIl Gemelli cambia volto attraverso un rin-novamento profondo che lo trasformeràin un luogo ad alta intensità di cura conal centro la persona. Da Policlinico a 'Po-li-clinics', la riorganizzazione dell'offertaè già avviata, organizzata per macroareeassistenziali: il Polo Oncologico, il PoloEmergenza, il Polo Donna, il Polo Cardio-vascolare, il Polo Neuroscienze. Questemacroaree, ciascuna delle quali fa capoa più Dipartimenti, tracciano la direzionedei percorsi clinico-assistenziali che ren-deranno più semplici per il paziente e piùefficaci per la sua cura tutte le fasi, dalladiagnosi alla riabilitazione. Il percorso dicura viene seguito passo passo, con

l'assistenza ai massimi livelli di qualità.Cosa significa questo per il paziente?Come si articolerà l'attività di ricovero?

L’iter terapeutico si articolerà in tre gran-di fasi: quella del pre-ricovero, con indivi-duazione dei bisogni del paziente e quin-di del percorso clinico in cui sarà inseri-to, a seconda della patologia da curare,quella del trattamento e quella della di-missione, con garanzia di continuità assi-stenziale post-ricovero. Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli èdelineato in base alla riorganizzazioneprevista dal Piano Strategico 2012-2016, illustrato lo scorso 11 febbraio,nel Convegno 'L'Hospitalitas al Malatodel XXI secolo’, in occasione della XXIGiornata mondiale del malato.

64 anni, cardiopatico cronico. E’la prima persona letteralmenteportata a nuova vita grazie alcuore artificiale impiantato al Po-liclinico “A. Gemelli”.

Ecco il nostro Cuore Artificiale

Il Gemelli cambia volto attraverso un rin-novamento profondo che lo trasformeràin un luogo ad alta intensità di cura con alcentro la persona. Da Policlinico a 'Poli-clinics', la riorganizzazione dell'offerta ègià avviata, organizzata per macroareeassistenziali: il Polo Oncologico, il PoloEmergenza, il Polo Donna, il Polo Cardio-vascolare, il Polo Neuroscienze. Questemacroaree, ciascuna delle quali fa capo apiù Dipartimenti, tracciano la direzionedei percorsi clinico-assistenziali che ren-deranno più semplici per il paziente e piùefficaci per la sua cura tutte le fasi, dalladiagnosi alla riabilitazione. Il percorso dicura viene seguito passo passo, con l'as-sistenza ai massimi livelli di qualità.Cosa significa questo per il paziente? Co-me si articolerà l'attività di ricovero?L’iter terapeutico si svolgerà in tre grandifasi: quella del pre-ricovero, con individua-zione dei bisogni del paziente e quindi delpercorso clinico in cui sarà inserito, a se-conda della patologia da curare, quelladel trattamento e quella della dimissione,con garanzia di continuità assistenzialepost-ricovero. Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli èdelineato in base alla riorganizzazioneprevista dal Piano Strategico 2012-2016,illustrato lo scorso 11 febbraio, nel Con-vegno 'L'Hospitalitas al Malato del XXI se-colo’, in occasione della XXI Giornatamondiale del malato."A 50 anni dalla fondazione, il Gemelli rac-coglie le sfide per sostenere il presente egovernare il futuro della sanità e si rinnovacon l'obiettivo di rispondere alle trasfor-mazioni epidemiologiche, economiche esociali dei nostri tempi, di adeguarsi aicambiamenti dei bisogni di salute, delleaspettative e dei comportamenti dei citta-dini, di modificare le reti assistenziali for-mali e informali", ha spiegato il Direttoredel Policlinico, dott. Maurizio Guizzardi."Prevediamo alleanze con centri di eccel-lenza pubblici e privati nazionali nel setto-re dell'assistenza - sottolinea il prof. Mar-co Elefanti, direttore amministrativo del-l'Università Cattolica del Sacro Cuore - ol-

Dal Policlinico ai Poli-clinics. Il Gemellisviluppa i Poli: al centro c’è la persona

Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, insala operatoria, ha cominciato a lavo-rare un “robot-chirurgo”. Si chiama“Da Vinci”, nome evocativo di innova-zione e tecnologia.

Mi chiamo Da Vinci, sono il robotinfallibile come assistente chirurgo

Aiutare e curare in maniera specifica ibambini che fin dalla nascita hannoproblemi alla vista, associati ad altridisturbi neurologici: al Gemelli final-mente è possibile.

Un centro per recuperare la vistanei bimbi con deficit plurisensoriale

Il nostro ospedale è un luogostraordinario. Ma non tanto per le tecnolo-gie eccellenti e per le grandiconoscenze. E' un posto fuo-ri dal comune per altri motivi.Abbiamo imparato una lezio-ne fondamentale: avere curadel paziente, cura dell'uomo,cura dello spirito. “Non credo che i farmaci ser-vano a molto…”, dubitava S.Pio. (...)

È un momentodi scelte importanti

e di grandiopportunità

La missionedi curare

L’importanzadi comunicare

Un grande passo in avanti nell’assisten-za, di migliore qualità e più umana. Ec-co il primo, tangibile vantaggio per ilpaziente. Merito dei percorsi di cura adhoc per le diverse patologie comples-se: il paziente si sentirà accolto e gui-dato in ogni fase del percorso. Que-st'ultima è una condizione fondamenta-le per il buon esito delle prestazionierogate, soprattutto nel caso di anzia-ni, che trovano difficoltà ad orientarsifra i tanti appuntamenti, visite, esami,controlli.

I benefici di una simile organizzazionesono molteplici. Innanzitutto l'assisten-za, allineata a standard di alta qualità,che è garanzia essa stessa del migliorrisultato delle cure. Nell'ambito di cia-scun percorso sarà curata l'assistenzamultidisciplinare, che potrà tenere con-to di tutti gli aspetti della patologia delpaziente. Cure efficaci, complete e benorganizzate, attraverso percorsi definitidi diagnosi e cura si traducono anchein un impiego ottimale delle risorse adisposizione.

A PAGINA 2

A PAGINA 8

A PAGINA 3

A PAGINA 5

A PAGINA 7

QR code: come si usa?Scoprilo a pagina 2

8

INQUADRA il codice a sini-stra con il tuo smartphone

oppureCLICCA su questo riquadroper il pdf di questa pagina,da stampare o condividere,

presente nel sito:

www.policlinicogemelli.it

MaurizioGuizzardi

Direttoredel Policlinico

Agostino Gemelli

RoccoBellantone

Preside della FacoltàMedicina e Chirurgia

Università Cattolica

Questa newsletter, strumentodi informazione e reciprocacomunicazione del nostro Poli-clinico Universitario con i suoiprincipali interlocutori, nascein un momento delicato nellastoria del “Gemelli” che, permolti aspetti, rispecchia la fa-se difficile attraversata dalPaese. Ma porta con sé an-che grandi opportunità e pro-gressi tecnologici e organizza-tivi, a beneficio degli operatorie degli assistiti. A PAGINA 3

Sì-Donna Keep in TouchIl Gemelli va a casadelle pazienti ginecologiche

Guerra totale alle infezionicon il reparto virtuale

Internet gratis per tutticon il Progetto Provincia WiFi

E’ di un secolo avanti Cristola prima celiaca della storiarivelata dal prof. Gasbarrini

LE NOSTRE RUBRICHE

Le novità terapeuticheper Lei

La grande avventuradel Gemelli

A PAGINA 6

A PAGINA 4

A PAGINA 5

A PAGINA 6

A PAGINA 6

A PAGINA 7

tre che della ricerca e della formazione ela partecipazione a network internazionalitra strutture di eccellenza, per la valutazio-ne comparata di esiti e lo scambio di buo-ne pratiche cliniche"."Il nuovo Policlinico - osserva il prof. Roc-co Bellantone, preside della Facolta' dimedicina e chirurgia della Cattolica - do-

vra' diventare un 'locus amoenus', dove lacura e' possibile non solo grazie ai piu' in-novativi strumenti tecnologici, ma soprat-tutto applicando un concetto semplice mamolte volte dimenticato: curare il paziente,curare l'uomo, curare lo spirito, secondoquella che era l'idea originaria di PadreAgostino Gemelli”.

N. 1 - MARZO 2013 Il Piano Strategico

Cure migliorie più humanitascon la nuovaorganizzazionePercorsiterapeuticiad hocper le patologiecomplesse

La tavola rotonda del Convegno “L’Hospitalitas al malato del XXI secolo”, moderata da Franco Di Mare.Sul podio, Maurizio Guizzardi. Al tavolo, da sinistra, XXXXXXXXXXXXX

Nella foto, la tavola rotonda del Convegno