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Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Istituto Clinico Humanitas Repubblica (la) 19/03/2015 38 Attenzione, arriva l'eclissi ma niente selfie al sole che diventa nero 1 Marie Claire 28/02/2015 277 Confort zone visiva 3 Panorama 10/06/2015 62 Cure eccellenti. Sei esempi della "meglio sanità" italiana (Palmerini Chiara) 6 Corriere della Sera 14/06/2015 47 Quando e perché si manifesta la miopia? 14 Corriere della Sera 14/06/2015 47 Chirurgia Il laser a eccimeri per «correggere» la cornea 16 Sole 24 Ore (Il) 01/05/2015 16 Cornea. La capsula che previene il rigetto 17 Come Stai 31/03/2015 14 «Come si risolve la cataratta secondaria?» 18 Gente 16/06/2015 108 Se l'occhio è lungo la vista si accorcia (Tagliabue Camilla) 19 Saper Vivere 30/06/2015 7 Trapianti di cornea: nuovo trattamento antirigetto 21 Io Donna - supp. Corriere della Sera 26/09/2015 301 C'è un lato oscuro nei Led? (Codignola Agnese) 22 Io Donna - supp. Corriere della Sera 21/11/2015 163 Niente buio per chi lavora al pc 23 Corriere della Sera 15/02/2015 48 Quando intervenire sul cheratocono (Bazzi Adriana) 24

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Sommario

Testata Data Pag. Titolo p.

1. Istituto Clinico HumanitasRepubblica (la) 19/03/2015 38 Attenzione, arriva l'eclissi ma niente selfie al

sole che diventa nero1

Marie Claire 28/02/2015 277 Confort zone visiva 3

Panorama 10/06/2015 62 Cure eccellenti. Sei esempi della "meglio sanità"italiana (Palmerini Chiara)

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Corriere della Sera 14/06/2015 47 Quando e perché si manifesta la miopia? 14

Corriere della Sera 14/06/2015 47 Chirurgia Il laser a eccimeri per «correggere» lacornea

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Sole 24 Ore (Il) 01/05/2015 16 Cornea. La capsula che previene il rigetto 17

Come Stai 31/03/2015 14 «Come si risolve la cataratta secondaria?» 18

Gente 16/06/2015 108 Se l'occhio è lungo la vista si accorcia (TagliabueCamilla)

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Saper Vivere 30/06/2015 7 Trapianti di cornea: nuovo trattamento antirigetto 21

Io Donna - supp.Corriere della Sera

26/09/2015 301 C'è un lato oscuro nei Led? (Codignola Agnese) 22

Io Donna - supp.Corriere della Sera

21/11/2015 163 Niente buio per chi lavora al pc 23

Corriere della Sera 15/02/2015 48 Quando intervenire sul cheratocono (Bazzi Adriana) 24

Attenzione, arrival'eclissi ma niente self ieal sole che diventa nero

Èunaveracongiunzioneastrale: domanici sarà anchel'equinozio diprimavera e la"super Luna"ELENA DUSI "«a Kl| È materiale per ^

sentire quando il cielo inizierà arabbuiarsi, l'aria si raffredderàall'improvviso, la corona del Solediventerà visibile e gli uccellismetterannodicantareconfusidall'arrivo improvviso della notte.L'inizio dell'eclissi avverrà al-

le9.20allalatitudinediPalermo, alle9.23 a quella di Roma e alle 9.24 aquella di Milano, n massimo saràalle 10.26 a Palermo, alle 10.31aRomaealle 10.32aMi-

lano. Il Sole tornerà a splenderealle 11.26 aPalermo, alle 11.42 aRoma e alle 11.44 a Milano, ndisco solare verrà coperto dallaLunaal54%aPalermo,al62%aRo-ma e al 71% a Milano. La prossimaeclissi totale in Europa (Italiacompresa ) avverrà nel 2081. Piùche dalle leggende sulla fine delmondo, il pericolo dell'eclissi arrivapiù prosaicamente dalla tentazionedi guardare il Sole a occhi nudi, ocon protezioni inadatte. La scorsaeclissi nel 1999 provocò alcuni casidi cecità. Ma quest'anno potrebbeandare peggio acausa dei telefonini."NienteselfieconilSole"ha messo inguardia la Società

Oculistica in Gran Bretagna. Inalcune città ( anche in Italia ) aibambini verrà impedito di uscirein giardino anche durante gliintervalli. n modo migliore perosservare laLunache "mangia" ilSole sarebbe acquistare glispeciali occhialini capaci dibloccare completamente i raggiultravioletti e di ridurre l'intensitàdella luce di circa 1 OOmilavolte. Ma in tutta Italia gliocchialini sono quasi introvabili.Un'alternativa sono gli occhiali dasaldatore con indice di protezione14 o dei filtri solari da applicareal telescopio. «Mettere a fuoco ilSole sull'occhio danneggiaseveramente la

Attenzione, arrival'eclissi ma niente self ieal sole che diventa nero

Èunaveracongiunzioneastrale: domanici sarà anchel'equinozio diprimavera e la"super Luna"ELENA DUSI "«a Kl| È materiale per ^

sentire quando il cielo inizierà arabbuiarsi, l'aria si raffredderàall'improvviso, la corona del Solediventerà visibile e gli uccellismetterannodicantareconfusidall'arrivo improvviso della notte.L'inizio dell'eclissi avverrà al-

le9.20allalatitudinediPalermo, alle9.23 a quella di Roma e alle 9.24 aquella di Milano, n massimo saràalle 10.26 a Palermo, alle 10.31aRomaealle 10.32aMi-

lano. Il Sole tornerà a splenderealle 11.26 aPalermo, alle 11.42 aRoma e alle 11.44 a Milano, ndisco solare verrà coperto dallaLunaal54%aPalermo,al62%aRo-ma e al 71% a Milano. La prossimaeclissi totale in Europa (Italiacompresa ) avverrà nel 2081. Piùche dalle leggende sulla fine delmondo, il pericolo dell'eclissi arrivapiù prosaicamente dalla tentazionedi guardare il Sole a occhi nudi, ocon protezioni inadatte. La scorsaeclissi nel 1999 provocò alcuni casidi cecità. Ma quest'anno potrebbeandare peggio acausa dei telefonini."NienteselfieconilSole"ha messo inguardia la Società

Oculistica in Gran Bretagna. Inalcune città ( anche in Italia ) aibambini verrà impedito di uscirein giardino anche durante gliintervalli. n modo migliore perosservare laLunache "mangia" ilSole sarebbe acquistare glispeciali occhialini capaci dibloccare completamente i raggiultravioletti e di ridurre l'intensitàdella luce di circa 1 OOmilavolte. Ma in tutta Italia gliocchialini sono quasi introvabili.Un'alternativa sono gli occhiali dasaldatore con indice di protezione14 o dei filtri solari da applicareal telescopio. «Mettere a fuoco ilSole sull'occhio danneggiaseveramente la

Giovedì19/03/201519/03/201519/03/201519/03/2015

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Direttore ResponsabileEzio MauroEzio MauroEzio MauroEzio Mauro

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retina» spiega PaoloVinciguerra.direttoredelcentrooculistico dell'Istituto Humanitasdi Milano. «Quando siosservaunafonteluminosamoltoforte.lacorneae ilcristallino concentrano la lucesulla retina. Se si supera una certasoglia di intensità il tessuto vienebruciato». Anche se il tripliceevento astronomico ha dellostraordinario, potrebbe bastare uncielo nuvoloso per vanificare lospettacolo, n meteo prevedebrutto tempo al nord, variabile alcentro e sereno al sud. Per evitaresbalzi nella produzione dielettricità. Terna ha deciso a ognibuon contodi staccare per 24 oretutti gli impianti eolici efotovoltaici da almeno 100 KW.Per osservare l'eclissi totaleanziché parziale le unichealternative sarebbero una crocieranel Nord dell'Atlantico, leFaerOer o le Svalbard. Le piccoleisole in realtà sono però alcompleto, con gli abitanti chehanno affittato perfino le stanze dicasa e le autorità che hanno messoin guardia contro il pericolo degliorsi affamati per l'inverno.

L'eclisse solare dì domani Percorso dell'eclisse totaleCOME OSSERVARE L'ECLISSE IN SICUREZZAEvitare la vista diretta Evitare vetri anneriti con lafiarnma e filtri ottici, usare invece occhiali da saldatore(protestane 14) notte GLIORARI 1PIP MASSIMO IFINE Milano10,32 11,44 f|fPpM»SSIMO| FINE 10,3111,42 Orario di inizio del fenomeno FONTE NASA830 9.00 9.30 11.00 10.30 10.00 marco.g la nn ini@repubb1ica.ìt L'eclisse solare totale Si verificaquando La Luna si trova in perfetto allineamento traTerra ,,e,§ole, oscurandone i raggi in una zona dellasuperficie terrestre Cono d'ombra. Penembra i—Tragitto del cono d'ombra "Mettere a fuoco inPerevitare sbalzi elettrici questo caso danneggiaTerna hadeciso severamente la retina edi staccare gli impianti iltessuto si può bruciare"eolici e fotovoltaici

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Istituto Clinico Humanitas Pag. 2

marie claire febbraio febbraiobenessere. febbraio bCOMFORT OCULARE: MAQUANTO CONTA LAPREVENZIONE? INFO-SEX:LE NUOVE LEGGI E LEULTIME "FRONTIERE" DELDESIDERIO nessere. febbraio bCOMFORT OCULARE: MAQUANTO CONTA LAPREVENZIONE? INFO-SEX:LE NUOVE LEGGI E LEULTIME "FRONTI wwwmarieclaire It/benessere RE"DEL DESIDERIO nessere.

marie claire febbraio febbraiobenessere. febbraio bCOMFORT OCULARE: MAQUANTO CONTA LAPREVENZIONE? INFO-SEX:LE NUOVE LEGGI E LEULTIME "FRONTIERE" DELDESIDERIO nessere. febbraio bCOMFORT OCULARE: MAQUANTO CONTA LAPREVENZIONE? INFO-SEX:LE NUOVE LEGGI E LEULTIME "FRONTI wwwmarieclaire It/benessere RE"DEL DESIDERIO nessere.

Sabato28/02/201528/02/201528/02/201528/02/2015

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Direttore ResponsabileAntonella AntonelliAntonella AntonelliAntonella AntonelliAntonella Antonelli

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Istituto Clinico Humanitas Pag. 3

ZONE benessere prevenzione ZONE TRUCCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA,LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORIESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTO DI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALVAVISTA ZONETRUCCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLIOCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA(CON TANTO DI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITADAL GINECOLOGO ormai fanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo conaltrettanta disciplina: eppure, tra lavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta per tutta la giornata, ritocco serale incluso), malcome oggi gli occhi sono stati costretti a tanto superlavoro E non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e adassicurare il comfort visivo che desideriamo Per non parlare delle malattie vere e proprie molti non lo sanno, ma almeno un milione di italianisoffre di degenerazione maculare {la prima causa di riduzione visiva dopo i 65 anni), una patologia che oggi, se curata tempestivamente, si può"rallentare", anzi persino far regredire «La cosa più importante per difendere il benessere visivo, ma soprattutto per individuare m tempoproblemi e malattie degenerative, e la prevenzione», spiega Paolo Nucci, direttore delia Clinica Oculistica universitaria dell'ospedale SanGiuseppe di Milano, nonché presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica «Questo signifi CO DAL MATTINO ALLA SERA,SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO EQUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTO DI AVVISO DISOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITA DAL GINECOLOGO ormaifanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo con altrettanta disciplina: eppure, tralavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta per tutta la giornata, ritocco serale incluso), mal come oggi gli occhi sono staticostretti a tanto superlavoro E non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e ad assicurare il comfort visivo chedesideriamo Per non parlare delle malattie vere e proprie molti non lo sanno, ma almeno un milione di italiani soffre di degenerazione maculare{la prima causa di riduzione visiva dopo i 65 anni), una patologia che oggi, se curata tempestivamente, si può "rallentare", anzi persino farregredire «La cosa più importante per difendere il benessere visivo ca contralti regolari non solo durante l'infanzia e i'adolescenzaanche in etaadulta e consigliabile un check ogni due anni, più ravvicinato se ci sono difetti visivi Appuntamento che diventa obbligatorio a 40 anni Obiettiviprincipati controllare ia pressione oculare per cogliere all'inizio un eventuale glaucoma, venticare la presenza di microlesioni che segnalano lapredisposizione al distacco di retina, prevenire sul nascere le malattie degenerative Tutto questo va fatto con una visita oculistica (da nonconfondere con i test di pochi minuti eseguiti nei negozi di ottica) Inutile invece l'autodiagnosi fai-da-te aspettare che si manifestino i disturbi perpoi rivolgersi allo specialista significa perdere del tempo prezioso attenzione perche molte malattie oculari non danno alcun sintomo nella faseiniziale» ma soprattutto per individuare m tempo problemi e malattie degenerative, e la prevenzione», spiega Paolo Nucci, direttore delia ClinicaOculistica universitaria dell'ospedale San Giuseppe di Milano, nonché presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica «Questo signifiCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI?URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTODI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITA DALGINECOLOGO ormai fanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo con altrettantadisciplina: eppure, tra lavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta LISTA NERA Ma i controlli non bastano: «Troppo spessoai medici si chiedono miracoli per disturbi che dipendono dalle cattive abitudini», avverte Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa diOculistica deil'Humanitas di Rozzano per tutta la giornata, ritocco serale incluso), mal come oggi gli occhi sono stati costretti a tanto superlavoroE non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e ad assicurare il comfort visivo che desideriamo P 278 mc r non

ZONE benessere prevenzione ZONE TRUCCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA,LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORIESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTO DI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALVAVISTA ZONETRUCCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLIOCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA(CON TANTO DI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITADAL GINECOLOGO ormai fanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo conaltrettanta disciplina: eppure, tra lavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta per tutta la giornata, ritocco serale incluso), malcome oggi gli occhi sono stati costretti a tanto superlavoro E non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e adassicurare il comfort visivo che desideriamo Per non parlare delle malattie vere e proprie molti non lo sanno, ma almeno un milione di italianisoffre di degenerazione maculare {la prima causa di riduzione visiva dopo i 65 anni), una patologia che oggi, se curata tempestivamente, si può"rallentare", anzi persino far regredire «La cosa più importante per difendere il benessere visivo, ma soprattutto per individuare m tempoproblemi e malattie degenerative, e la prevenzione», spiega Paolo Nucci, direttore delia Clinica Oculistica universitaria dell'ospedale SanGiuseppe di Milano, nonché presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica «Questo signifi CO DAL MATTINO ALLA SERA,SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO EQUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTO DI AVVISO DISOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITA DAL GINECOLOGO ormaifanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo con altrettanta disciplina: eppure, tralavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta per tutta la giornata, ritocco serale incluso), mal come oggi gli occhi sono staticostretti a tanto superlavoro E non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e ad assicurare il comfort visivo chedesideriamo Per non parlare delle malattie vere e proprie molti non lo sanno, ma almeno un milione di italiani soffre di degenerazione maculare{la prima causa di riduzione visiva dopo i 65 anni), una patologia che oggi, se curata tempestivamente, si può "rallentare", anzi persino farregredire «La cosa più importante per difendere il benessere visivo ca contralti regolari non solo durante l'infanzia e i'adolescenzaanche in etaadulta e consigliabile un check ogni due anni, più ravvicinato se ci sono difetti visivi Appuntamento che diventa obbligatorio a 40 anni Obiettiviprincipati controllare ia pressione oculare per cogliere all'inizio un eventuale glaucoma, venticare la presenza di microlesioni che segnalano lapredisposizione al distacco di retina, prevenire sul nascere le malattie degenerative Tutto questo va fatto con una visita oculistica (da nonconfondere con i test di pochi minuti eseguiti nei negozi di ottica) Inutile invece l'autodiagnosi fai-da-te aspettare che si manifestino i disturbi perpoi rivolgersi allo specialista significa perdere del tempo prezioso attenzione perche molte malattie oculari non danno alcun sintomo nella faseiniziale» ma soprattutto per individuare m tempo problemi e malattie degenerative, e la prevenzione», spiega Paolo Nucci, direttore delia ClinicaOculistica universitaria dell'ospedale San Giuseppe di Milano, nonché presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica «Questo signifiCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI?URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTODI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITA DALGINECOLOGO ormai fanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo con altrettantadisciplina: eppure, tra lavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta LISTA NERA Ma i controlli non bastano: «Troppo spessoai medici si chiedono miracoli per disturbi che dipendono dalle cattive abitudini», avverte Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa diOculistica deil'Humanitas di Rozzano per tutta la giornata, ritocco serale incluso), mal come oggi gli occhi sono stati costretti a tanto superlavoroE non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e ad assicurare il comfort visivo che desideriamo P 278 mc r non

ZONE benessere prevenzione ZONE TRUCCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA,LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORIESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTO DI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALVAVISTA ZONETRUCCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLIOCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA(CON TANTO DI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITADAL GINECOLOGO ormai fanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo conaltrettanta disciplina: eppure, tra lavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta per tutta la giornata, ritocco serale incluso), malcome oggi gli occhi sono stati costretti a tanto superlavoro E non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e adassicurare il comfort visivo che desideriamo Per non parlare delle malattie vere e proprie molti non lo sanno, ma almeno un milione di italianisoffre di degenerazione maculare {la prima causa di riduzione visiva dopo i 65 anni), una patologia che oggi, se curata tempestivamente, si può"rallentare", anzi persino far regredire «La cosa più importante per difendere il benessere visivo, ma soprattutto per individuare m tempoproblemi e malattie degenerative, e la prevenzione», spiega Paolo Nucci, direttore delia Clinica Oculistica universitaria dell'ospedale SanGiuseppe di Milano, nonché presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica «Questo signifi CO DAL MATTINO ALLA SERA,SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI? URGE UN PO' DI SOLLIEVO EQUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTO DI AVVISO DISOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITA DAL GINECOLOGO ormaifanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo con altrettanta disciplina: eppure, tralavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta per tutta la giornata, ritocco serale incluso), mal come oggi gli occhi sono staticostretti a tanto superlavoro E non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e ad assicurare il comfort visivo chedesideriamo Per non parlare delle malattie vere e proprie molti non lo sanno, ma almeno un milione di italiani soffre di degenerazione maculare{la prima causa di riduzione visiva dopo i 65 anni), una patologia che oggi, se curata tempestivamente, si può "rallentare", anzi persino farregredire «La cosa più importante per difendere il benessere visivo ca contralti regolari non solo durante l'infanzia e i'adolescenzaanche in etaadulta e consigliabile un check ogni due anni, più ravvicinato se ci sono difetti visivi Appuntamento che diventa obbligatorio a 40 anni Obiettiviprincipati controllare ia pressione oculare per cogliere all'inizio un eventuale glaucoma, venticare la presenza di microlesioni che segnalano lapredisposizione al distacco di retina, prevenire sul nascere le malattie degenerative Tutto questo va fatto con una visita oculistica (da nonconfondere con i test di pochi minuti eseguiti nei negozi di ottica) Inutile invece l'autodiagnosi fai-da-te aspettare che si manifestino i disturbi perpoi rivolgersi allo specialista significa perdere del tempo prezioso attenzione perche molte malattie oculari non danno alcun sintomo nella faseiniziale» ma soprattutto per individuare m tempo problemi e malattie degenerative, e la prevenzione», spiega Paolo Nucci, direttore delia ClinicaOculistica universitaria dell'ospedale San Giuseppe di Milano, nonché presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica «Questo signifiCO DAL MATTINO ALLA SERA, SMARTPHONE E TABLET FINO A NOTTE FONDA, LAVORO AL COMPUTER. E GLI OCCHI?URGE UN PO' DI SOLLIEVO E QUALCHE PRECAUZIONE: NUOVI INTEGRATORI ESERCÌZI DI RELAX APP ATEMA (CON TANTODI AVVISO DI SOVRACCARICO). ECCO I CONSIGLI SALV di Anna Alberti VISTA ZONE TRU SE RAP TEST E VISITA DALGINECOLOGO ormai fanno parte delle nostre priorità in agenda, insieme al controllo del seno, la vista no Non ce ne occupiamo con altrettantadisciplina: eppure, tra lavoro al desk, tablet e smartphone (più makeup ad alta tenuta LISTA NERA Ma i controlli non bastano: «Troppo spessoai medici si chiedono miracoli per disturbi che dipendono dalle cattive abitudini», avverte Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa diOculistica deil'Humanitas di Rozzano per tutta la giornata, ritocco serale incluso), mal come oggi gli occhi sono stati costretti a tanto superlavoroE non sempre le nostre abitudini sono adeguate a sostenere questo sforzo, e ad assicurare il comfort visivo che desideriamo P 278 mc r non

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SGUARDI AL FEMMINILE Buoni consigli gender oriented'' «Trucco solo al di fuori delie mucose oculari no alla mattta-kajal all'interno dellapalpebra inferiore Per evitare di ostruire gli sbocchi delle ghiandole di Meibomio - causa di fastidiose irritazioni bisogna usare cautela nellastesura del mascara e rimuovere accuratamente 4 makeup ogni sera eventuali residui sul batuffolo di cotone, il giorno dopo sono la prova chel'operazione non e stata fatta a dovere Se poi gii occhi sono stanchi e irritati, vietato strofinarli (si rischiano danni alla congiuntiva e talvolta allacornea) conviene risalire alla causa del problema Quanto alle tenti a contatto, acquistare solo quelle prescritte dall'oculista e consigliatedall'ottico Non è solo questione di diottrie ogm lente ha anche diverse caratteristiche (dimensioni curvatura, rigidità) che richiedono prima unavalutazone specialistica dell'occhio E per quanto confortevoli mai indossarle più a lungo di quanto indicato (e monouso devono essere cambiateogni giorno Sì alle lacrime artificiati, se si lavora lunghe ore al computer e in ambienti con aria condizionata I colliri invece, non vanno scelti dipropria iniziativa anche un banale arrossamelo può essere dovuto alle cause più diverse La prescrizione va fatta solo dal medico» (Milano) «Vediocchiali da lettura presi a prestito dal coniugo; controlli saltati per anni di fila, lenti a contatto monouso indossate anche per due o tre giorni,occhi mai struccati la sera, ore passate al video, seguite da serate sui social network Non c'è farmaco o lente che possa sanare le continuetrascuratezze» SGUARDI AL FEMMINILE Buoni consigli gender oriented'' «Trucco solo al di fuori delie mucose oculari no alla mattta-kajalall'interno della palpebra inferiore Per evitare di ostruire gli sbocchi delle ghiandole di Meibomio - causa di fastidiose irritazioni bisogna usarecautela nella stesura del mascara e rimuovere accuratamente 4 makeup ogni sera eventuali residui sul batuffolo di cotone, il giorno dopo sono laprova che l'operazione non e stata fatta a dovere Se poi gii occhi sono stanchi e irritati, vietato strofinarli (si rischiano danni alla congiuntiva etalvolta alla cornea) conviene risalire alla causa del problema Quanto alle tenti a contatto, acquistare solo quelle prescritte dall'oculista econsigliate dall'ottico Non è solo questione di diottrie ogm lente ha anche diverse caratteristiche (dimensioni curvatura, rigidità) che richiedonoprima una valutazone specialistica dell'occhio E per quanto confortevoli mai indossarle più a lungo di quanto indicato (e monouso devono esserecambiate ogni giorno Sì alle lacrime artificiati, se si lavora lunghe ore al computer e in ambienti con aria condizionata I colliri invece, non vannoscelti di propria iniziativa anche un banale arrossamelo può essere dovuto alle cause più diverse La prescrizione va fatta solo dal medico» LATAVOLA CONTA Persino quel che mangiamo influisce sulla vista -Un sufficiente apporto di proteine e fondamentale per i processi nparativianche per gli occhi ce ne siamo resi conto studiando pazienti dopo interventi laser», continua Vinciguerra «Somministrando aminoacidi nei 15giorni precedenti il trattamento i tempi di guarigione si dimezzano Stesso discorso vale per frutta e verdure a foglia verde, ricche di antiossidanticapaci di ritardare i processi alla base di cataratta e degenerazione maculare senile Mentre chi ha una predisposizione a sviluppare alcunemalattie della retina (oggi lo si scopre con un test genetico su un campione di saliva) può ridurre 11 rischio con oligoeie menti tipo lo zinco»Come conferma l'erborista e naturopata Gianluca Mech (mister Tisanoreica) «Per salvaguardare il benessere visivo servono integratori a base dinutrienti antiossidanti, tra cui spiccano mirtillo nero e zafferano particolarmente utili per contrastare i danni derivanti dall'ambiente, oltre chedall'età Al tre sostanze alleate di una buona vista luteina, taurina betacarotene, oltre che vitamina E di cui parlavano già le nonne» SGUARDIAL FEMMINILE Buoni consigli gender oriented'' «Trucco solo al di fuori delie mucose oculari no alla mattta-kajal all'interno della palpebrainferiore Per evitare di ostruire gli sbocchi delle ghiandole di Meibomio - causa di fastidiose irritazioni bisogna usare cautela nella stesura delmascara e rimuovere accuratamente 4 makeup ogni sera eventuali residui sul batuffolo di cotone, il giorno dopo sono la prova che l'operazionenon e stata fatta a dovere Se poi gii occhi sono stanchi e irritati, vietato strofinarli (si rischiano danni alla congiuntiva e talvolta alla cornea)conviene risalire alla causa del problema Quanto alle tenti a contatto, acquistare solo quelle prescritte dall'oculista e consigliate dall'ottico Non èsolo questione di diottrie ogm lente ha anche diverse caratteristiche (dimensioni curvatura, rigidità) che richiedono prima una valutazonespecialistica dell'occhio E per quanto confortevoli mai indossarle più a lungo di quanto indicato (e monouso devono essere cambiate ogni giornoSì alle lacrime artificiati, se si lavora lunghe ore al computer e in ambienti con aria condizionata I colliri invece, i:\TRAKh \ KLL'On 1C \ (iilSIA Pratici, low-cost, magan anche stilosi, gli occhiali comprati sulle bancarelle sono inadatti per un acquirente su tre secondo uno studiodell'Amencan Academy of Optometry possono dare affaticamento e mal di testa 11 perché lo spiega Paolo Vinciguerra, dell'Humanrtas diMilano «Questi occhiali offrono una correzione simmetrica ma la maggior parte delle persone ha asimmetrie che vanno corrette ad hoc Inoltre,per il comfort visivo, il centro ottico delle lenti deve corrispondere al centro della pupilla anche (a distanza va personalizzata Quelle ideali,infine, non deformano e sono antinflesso Dunque acquisti solo nei negozi di ottica E su prescrizione dell'oculista» non vanno scelti di propriainiziativa anche un banale arrossamelo può essere dovuto alle cause più diverse La prescrizione va fatta solo dal medico» LA TAVOLA CONTAPersino quel che mangiamo influisce sulla vista -Un sufficiente apporto di proteine e fondamentale per i processi nparativi anche per gli occhi cene siamo resi conto studiando pazienti dopo interventi laser», continua Vinciguerra «Somministrando aminoacidi nei 15 giorni precedenti iltrattamento i tempi di guarigione si dimezzano Stesso discorso vale per frutta e verdure a foglia verde, ricche di antiossidanti capaci di ritardare iprocessi alla base di cataratta e degenerazione maculare senile Mentre chi ha una predisposizione a s PILLOLE DI ERGONOMIA Un discorso aparte va dedicato a chi lavora giornate intere davanti allo schermo, spiega l'oculista Stefano Campanella perito del Tribunale di Milano e delleassicura zioni, nonché consulente di Medicina del lavoro -Conviene disporre il computer in modo che la luce solare proveniente dalla finestranon colpisca direttamente Io schermo e nel contempo assicurare un'illuminazione diffusa in tutto l'ambiente Inoltre verificare che la parte più altadel monitor sia all'altezza degli occhi, e che la distanza tra viso e schermo sia tra i 50 e gli 80 crn E sedersi dritti con la schiena ben appoggiataallo schienale Inoltre distogliere spesso gli occhi dal computer e guardare fuon dalla finestra, per consentire ai muscoli oculari di cambiareprospettiva - e magari alzarsi, di tanto m tanto per scaricare le tensioni e riattivare la circolazione Fa bene poi nel tempo libero dedicarsi adattività open air Infine, quando si consultano a lungo tablet e smartphone vietato abbassare i'tll um inazione per risparmiare la carica pena unulteriore affaticamento visivo» iluppare alcune malattie della retina (oggi lo si scopre con un test genetico su un campione di saliva) può ridurre11 rischio con oligoeie menti tipo lo zinco» Come conferma l'erborista e naturopata Gianluca Mech (mister Tisanoreica) «Per salvaguardare ilbenessere visivo servono integratori a base di nutrienti antiossidanti, tra cui spiccano mirtillo nero e zafferano particolarmente utili percontrastare i danni derivanti dall'ambiente, oltre che dall'età Al tre sostanze alleate di una buona vista luteina, taurina betacarotene, oltre chevitamina E di cui parlavano già le nonne» SGUARDI AL FEMMINILE Buoni consigli gender oriented'' «Trucco solo al di fuori delie mucoseoculari no alla mattta-kajal all'interno della palpebra inferiore Per evitare di ostruire gli sbocchi delle ghiandole di Meibomio - causa di fastidioseirritazioni bisogna usare cautela nella stesura del mascara e rimuovere accuratamente 4 makeup ogni sera eventuali residui sul batuffolo dicotone, il giorno dopo sono la prova che l'operazione non e stata fatta a dovere Se poi gii occhi sono stanchi e i QUANDO SERVE LAMASCHERA «Un capitolo spesso trascurato della tutela visiva riguarda la prevenzione dei traumi, lavorativi e non», continua lo specialista«Talvolta non ci si pensa ma chi viaggia spesso in auto con lenti correttive o occhiali da sole deve optare per modelli infrangibili lo scoppio di unairbag potrebbe trasformarsi m un grave rischio per gli occhi Inutile dire che per il bricolage o per i lavori manuali conviene sempre indossaremaschere protettive contro eventuali schegge Attenzione anche ai träumt sportivi per chi va in bici, in vela, o scia in alta montagna sono indicatiocchiali avvolgenti anti-uv, antiurto e antivento, che coprono completamente anche i lati del volto» Troppe informazioni Per un ripasso a portatadi tablet, c'è ìVista, l'app prodotta dagli specialisti Humanitas con i fonda mentali della prevenzione (humanitas it) Contiene anche otto esercizirilassanti Più un utilissimo break reminder, per ricordare di staccarsi dai device quando il tempo passato di fronte allo schermo risulta eccessivooritati, vietato strofinarli (si rischiano danni alla congiuntiva e talvolta alla cornea) conviene risalire alla causa del problema Quanto alle tenti acontatto, acquistare solo quelle prescritte dall'oculista e consigliate dall'ottico Non è solo questione di diottrie ogm lente ha anche diversecaratteristiche (dimensioni curvatura, rigidità) che richiedono prima una valutazone specialistica dell'occhio E per quanto confortevoli maiindossarle più a lungo di quanto indicato (e monouso devono essere cambiate ogni giorno Sì alle lacrime artificiati, se si lavora lunghe ore alcomputer e in ambienti con aria condizionata I colliri invece, i:\TRAKh \ KLL'On 1C \ (iil SIA Pratici, low-cost, magan anche stilosi, gliocchiali comprati sulle bancarelle sono inadatti per un acquirente su tre secondo uno studio dell'Amencan Academy of Optometry possono dareaffaticamento e mal di testa 11 perché lo spiega Paolo Vinciguerra, dell'Humanrtas di Milano «Questi occhiali offrono una correzionesimmetrica ma la maggior parte delle persone ha mc 279 asimme

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62 Panorama | 10 giugno 2015

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10 giugno 2015 I Panorama 6310 giugno 2015 I Panorama 6310 giugno 2015 I Panorama 63

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TUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. COPERTINATUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. Più di 15 milapersone al mondo hanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitrai valve repair». Tra loro c'è anchel'attrice dagli occhi viola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompenso cardiaco, fu impiantata a Los Angelesuna clip artificiale che la fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano, Alfieri» pare che i medici le abbiano detto.E la risposta fu: «Dite ad Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è il trapianto di cuore, la routine dei maghi delbisturi è molto cambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili» racconta Ottavio Alfieri nel suo studioall'ospedale San Raffaele di Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia. E dove ha vissuto da protagonistal'evoluzione del mestiere. Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valley all'inizio del 2000 e poi sviluppatada un colosso biomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nel rammendare con un punto la valvolamitralica laddove perdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da quella naturale ma funzionante. Invece di aprire iltorace, oggi la clip che ripara la valvola arriva al cuore con un catetere attraverso la vena femorale, specie nei casi in cui unintervento chirurgico non è possibile. L'eccellenza del centro milanese 64 Panorama | 10 giugno 2015 TUTTI HANNO UNCUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. Più di 15 mila persone al mondohanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitrai valve repair». Tra loro c'è anche l'attrice dagli occhiviola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompenso cardiaco, fu impiantata a Los Angeles una clip artificiale chela fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano, Alfieri» pare che i medici le abbiano detto. E la risposta fu: «Ditead Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è il trapianto di cuore, la routine dei maghi del bisturi è moltocambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili» racconta Ottavio Alfieri nel suo studio all'ospedale San Raffaeledi Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia. E dove ha vissuto da protagonista l'evoluzione del mestiere.Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valley all'inizio del 2000 e poi sviluppata da un colossobiomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nel rammendare con un punto la valvola mitralica laddoveperdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da quella naturale ma funzionante. Invece di aprire il torace, oggi la clipche ripara la valvola arriva al cuore con un catetere attraverso la vena femorale, specie nei casi in cui u è riconosciuta oggisoprattutto per un motivo: «Qui il paziente trova tutte le tecniche, da quelle tradizionali a quelle più innovative. Questo ci consentedi scegliere la più adatta, tenendo conto dello stato di salute della persona e anche dei suoi desideri. Si può davvero parlare dimedicina personalizzata» spiega Alfieri. La parola d'ordine nelle operazioni al cuore è «mininvasività». Cateteri, sonde, sondinisostituiscono, nelle sale operatorie, le macchine per la circolazione extra-corporea. I grandi interventi a torace aperto resistono,specie se il paziente è giovane e non ha problemi di salute. Ma negli ultimi anni sono entrati in maniera massiccia nella praticaclinica proprio gli interventi su cuori anziani, senza aprire il torace. Anche la valvola aortica viene oggi sostituita via catetere,senza fermare il cuore. E al San Raffaele si sperimenta una valvola senza suture: arriva nel punto giusto e si apre come unombrellino, senza bisogno di fissaggi, riducendo i tempi di recupero. Un altro traguardo superato qui è quello del cuore meccanico,non usato come ponte per il trapianto di cuore, ma come suo sostituto permanente e definitivo a tutti gli effetti. A oggi batte nelpetto di una trentina di pazienti. (Chiara Palmerini) intervento chirurgico non è possibile. L'eccellenza del centro milanese 64Panorama | 10 giugno 2015 TUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per levalvole cardiache. Più di 15 mila persone al mondo hanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitraivalve repair». Tra loro c'è anche l'attrice dagli occhi viola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompensocardiaco, fu impiantata a Los Angeles una clip artificiale che la fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano,Alfieri» pare che i medici le abbiano detto. E la risposta fu: «Dite ad Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è iltrapianto di cuore, la routine dei maghi del bisturi è molto cambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili»racconta Ottavio Alfieri nel suo studio all'ospedale San Raffaele di Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia.E dove ha vissuto da protagonista l'evoluzione del mestiere. Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valleyall'inizio del 2000 e poi sviluppata da un colosso biomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nelrammendare con u Mappe a ultrasuoni L'immagine a ultrasuoni di un cuore visualizzato sullo schermo di un computer. punto lavalvola mitralica laddove perdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da LA NUOVA RISONANZA TI SALVA LAPROSTATA (E LA VITA) Un metodo messo a punto all'Istituto europeo di oncologia evita biopsie inutili e rende le diagnosi piùprecise. quella naturale ma funzionante. Invece di aprire il torace, oggi la clip che ripara la valvola arriva al cuore con un catetereattraverso la vena femorale, specie n 1er quell'uomo su sei che, così dicono le statistiche, riceverà una diagnosi di tumore allaprostrata nell'arco della sua vita, inizierà una trafila lunga, spiacevole e ansiogena di accertamenti, esami, visite, biopsie ripetute,fino all'eventuale operazione. Allo Ieo, l'Istituto europeo di oncologia di Milano, le cose sono un po' diverse. Si fa tutto in modopiù veloce, più preciso e, soprattutto, meno invasivo. Con una sola biopsia. E con minori ricadute sul recupero post-operatorio e laqualità di vita del paziente. A fare la differenza è l'applicazione, per questo tipo di tumore, della risonanza magneticamultiparametrica: una parola un po' complicata per indicare una risonanza capace di mettere insieme più parametri: individua conestrema precisione tumori iniziali della prostata; e fornisce ai medici (radiologo, urologo, chirurgo) informazioni dettagliate sultumore, su dov'è localizzato dentro la i casi in cui u è riconosciuta oggi soprattutto per un motivo: «Qui il paziente trova tutte letecniche, da quelle tradizionali a quelle più innovative. Questo ci consente di scegliere la più adatta, tenendo conto dello stato disalute della persona e anche dei suoi desideri. Si può davvero parlare di medicina personalizzata» spiega Alfieri. La parola d'ordinenelle operazioni al cuore è «mininvasività». Cateteri, sonde, sondini sostituiscono, nelle sale operatorie, le macchine per lacircolazione extra-corporea. I grandi interventi a torace aperto resistono, specie se il paziente è giovane e non ha problemi di salute.Ma negli ultimi anni sono entrati in maniera massiccia nella pratica clinica proprio gli interventi su cuori anziani, senza aprire iltorace. Anche la valvola aortica viene oggi sostituita via catetere, senza fermare il cuore. E al San Raffaele si sperimenta unavalvola senza suture: arri Indagine sul tumore La risonanza magnetica multiparametnca individua tumori iniziali. a nel punto giustoe si apre come un ombrellino, senza bisogno di fissaggi, riducendo

TUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. COPERTINATUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. Più di 15 milapersone al mondo hanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitrai valve repair». Tra loro c'è anchel'attrice dagli occhi viola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompenso cardiaco, fu impiantata a Los Angelesuna clip artificiale che la fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano, Alfieri» pare che i medici le abbiano detto.E la risposta fu: «Dite ad Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è il trapianto di cuore, la routine dei maghi delbisturi è molto cambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili» racconta Ottavio Alfieri nel suo studioall'ospedale San Raffaele di Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia. E dove ha vissuto da protagonistal'evoluzione del mestiere. Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valley all'inizio del 2000 e poi sviluppatada un colosso biomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nel rammendare con un punto la valvolamitralica laddove perdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da quella naturale ma funzionante. Invece di aprire iltorace, oggi la clip che ripara la valvola arriva al cuore con un catetere attraverso la vena femorale, specie nei casi in cui unintervento chirurgico non è possibile. L'eccellenza del centro milanese 64 Panorama | 10 giugno 2015 TUTTI HANNO UNCUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. Più di 15 mila persone al mondohanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitrai valve repair». Tra loro c'è anche l'attrice dagli occhiviola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompenso cardiaco, fu impiantata a Los Angeles una clip artificiale chela fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano, Alfieri» pare che i medici le abbiano detto. E la risposta fu: «Ditead Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è il trapianto di cuore, la routine dei maghi del bisturi è moltocambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili» racconta Ottavio Alfieri nel suo studio all'ospedale San Raffaeledi Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia. E dove ha vissuto da protagonista l'evoluzione del mestiere.Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valley all'inizio del 2000 e poi sviluppata da un colossobiomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nel rammendare con un punto la valvola mitralica laddoveperdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da quella naturale ma funzionante. Invece di aprire il torace, oggi la clipche ripara la valvola arriva al cuore con un catetere attraverso la vena femorale, specie nei casi in cui u è riconosciuta oggisoprattutto per un motivo: «Qui il paziente trova tutte le tecniche, da quelle tradizionali a quelle più innovative. Questo ci consentedi scegliere la più adatta, tenendo conto dello stato di salute della persona e anche dei suoi desideri. Si può davvero parlare dimedicina personalizzata» spiega Alfieri. La parola d'ordine nelle operazioni al cuore è «mininvasività». Cateteri, sonde, sondinisostituiscono, nelle sale operatorie, le macchine per la circolazione extra-corporea. I grandi interventi a torace aperto resistono,specie se il paziente è giovane e non ha problemi di salute. Ma negli ultimi anni sono entrati in maniera massiccia nella praticaclinica proprio gli interventi su cuori anziani, senza aprire il torace. Anche la valvola aortica viene oggi sostituita via catetere,senza fermare il cuore. E al San Raffaele si sperimenta una valvola senza suture: arriva nel punto giusto e si apre come unombrellino, senza bisogno di fissaggi, riducendo i tempi di recupero. Un altro traguardo superato qui è quello del cuore meccanico,non usato come ponte per il trapianto di cuore, ma come suo sostituto permanente e definitivo a tutti gli effetti. A oggi batte nelpetto di una trentina di pazienti. (Chiara Palmerini) intervento chirurgico non è possibile. L'eccellenza del centro milanese 64Panorama | 10 giugno 2015 TUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per levalvole cardiache. Più di 15 mila persone al mondo hanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitraivalve repair». Tra loro c'è anche l'attrice dagli occhi viola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompensocardiaco, fu impiantata a Los Angeles una clip artificiale che la fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano,Alfieri» pare che i medici le abbiano detto. E la risposta fu: «Dite ad Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è iltrapianto di cuore, la routine dei maghi del bisturi è molto cambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili»racconta Ottavio Alfieri nel suo studio all'ospedale San Raffaele di Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia.E dove ha vissuto da protagonista l'evoluzione del mestiere. Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valleyall'inizio del 2000 e poi sviluppata da un colosso biomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nelrammendare con u Mappe a ultrasuoni L'immagine a ultrasuoni di un cuore visualizzato sullo schermo di un computer. punto lavalvola mitralica laddove perdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da LA NUOVA RISONANZA TI SALVA LAPROSTATA (E LA VITA) Un metodo messo a punto all'Istituto europeo di oncologia evita biopsie inutili e rende le diagnosi piùprecise. quella naturale ma funzionante. Invece di aprire il torace, oggi la clip che ripara la valvola arriva al cuore con un catetereattraverso la vena femorale, specie n 1er quell'uomo su sei che, così dicono le statistiche, riceverà una diagnosi di tumore allaprostrata nell'arco della sua vita, inizierà una trafila lunga, spiacevole e ansiogena di accertamenti, esami, visite, biopsie ripetute,fino all'eventuale operazione. Allo Ieo, l'Istituto europeo di oncologia di Milano, le cose sono un po' diverse. Si fa tutto in modopiù veloce, più preciso e, soprattutto, meno invasivo. Con una sola biopsia. E con minori ricadute sul recupero post-operatorio e laqualità di vita del paziente. A fare la differenza è l'applicazione, per questo tipo di tumore, della risonanza magneticamultiparametrica: una parola un po' complicata per indicare una risonanza capace di mettere insieme più parametri: individua conestrema precisione tumori iniziali della prostata; e fornisce ai medici (radiologo, urologo, chirurgo) informazioni dettagliate sultumore, su dov'è localizzato dentro la i casi in cui u è riconosciuta oggi soprattutto per un motivo: «Qui il paziente trova tutte letecniche, da quelle tradizionali a quelle più innovative. Questo ci consente di scegliere la più adatta, tenendo conto dello stato disalute della persona e anche dei suoi desideri. Si può davvero parlare di medicina personalizzata» spiega Alfieri. La parola d'ordinenelle operazioni al cuore è «mininvasività». Cateteri, sonde, sondini sostituiscono, nelle sale operatorie, le macchine per lacircolazione extra-corporea. I grandi interventi a torace aperto resistono, specie se il paziente è giovane e non ha problemi di salute.Ma negli ultimi anni sono entrati in maniera massiccia nella pratica clinica proprio gli interventi su cuori anziani, senza aprire iltorace. Anche la valvola aortica viene oggi sostituita via catetere, senza fermare il cuore. E al San Raffaele si sperimenta unavalvola senza suture: arri Indagine sul tumore La risonanza magnetica multiparametnca individua tumori iniziali. a nel punto giustoe si apre come un ombrellino, senza bisogno di fissaggi, riducendo

TUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. COPERTINATUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. Più di 15 milapersone al mondo hanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitrai valve repair». Tra loro c'è anchel'attrice dagli occhi viola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompenso cardiaco, fu impiantata a Los Angelesuna clip artificiale che la fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano, Alfieri» pare che i medici le abbiano detto.E la risposta fu: «Dite ad Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è il trapianto di cuore, la routine dei maghi delbisturi è molto cambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili» racconta Ottavio Alfieri nel suo studioall'ospedale San Raffaele di Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia. E dove ha vissuto da protagonistal'evoluzione del mestiere. Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valley all'inizio del 2000 e poi sviluppatada un colosso biomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nel rammendare con un punto la valvolamitralica laddove perdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da quella naturale ma funzionante. Invece di aprire iltorace, oggi la clip che ripara la valvola arriva al cuore con un catetere attraverso la vena femorale, specie nei casi in cui unintervento chirurgico non è possibile. L'eccellenza del centro milanese 64 Panorama | 10 giugno 2015 TUTTI HANNO UNCUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per le valvole cardiache. Più di 15 mila persone al mondohanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitrai valve repair». Tra loro c'è anche l'attrice dagli occhiviola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompenso cardiaco, fu impiantata a Los Angeles una clip artificiale chela fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano, Alfieri» pare che i medici le abbiano detto. E la risposta fu: «Ditead Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è il trapianto di cuore, la routine dei maghi del bisturi è moltocambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili» racconta Ottavio Alfieri nel suo studio all'ospedale San Raffaeledi Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia. E dove ha vissuto da protagonista l'evoluzione del mestiere.Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valley all'inizio del 2000 e poi sviluppata da un colossobiomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nel rammendare con un punto la valvola mitralica laddoveperdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da quella naturale ma funzionante. Invece di aprire il torace, oggi la clipche ripara la valvola arriva al cuore con un catetere attraverso la vena femorale, specie nei casi in cui u è riconosciuta oggisoprattutto per un motivo: «Qui il paziente trova tutte le tecniche, da quelle tradizionali a quelle più innovative. Questo ci consentedi scegliere la più adatta, tenendo conto dello stato di salute della persona e anche dei suoi desideri. Si può davvero parlare dimedicina personalizzata» spiega Alfieri. La parola d'ordine nelle operazioni al cuore è «mininvasività». Cateteri, sonde, sondinisostituiscono, nelle sale operatorie, le macchine per la circolazione extra-corporea. I grandi interventi a torace aperto resistono,specie se il paziente è giovane e non ha problemi di salute. Ma negli ultimi anni sono entrati in maniera massiccia nella praticaclinica proprio gli interventi su cuori anziani, senza aprire il torace. Anche la valvola aortica viene oggi sostituita via catetere,senza fermare il cuore. E al San Raffaele si sperimenta una valvola senza suture: arriva nel punto giusto e si apre come unombrellino, senza bisogno di fissaggi, riducendo i tempi di recupero. Un altro traguardo superato qui è quello del cuore meccanico,non usato come ponte per il trapianto di cuore, ma come suo sostituto permanente e definitivo a tutti gli effetti. A oggi batte nelpetto di una trentina di pazienti. (Chiara Palmerini) intervento chirurgico non è possibile. L'eccellenza del centro milanese 64Panorama | 10 giugno 2015 TUTTI HANNO UN CUORE, LUI LI RIPARA Ottavio Alfieri applica tecniche su misura per levalvole cardiache. Più di 15 mila persone al mondo hanno il cuore riparato con una tecnica che porta il suo nome: «Alfieri mitraivalve repair». Tra loro c'è anche l'attrice dagli occhi viola. A Elizabeth Taylor, che soffriva negli ultimi anni di scompensocardiaco, fu impiantata a Los Angeles una clip artificiale che la fece stare subito meglio. «L'ha inventata un chirurgo italiano,Alfieri» pare che i medici le abbiano detto. E la risposta fu: «Dite ad Alfieri che l'amo». Anche se il simbolo del cardiochirurgo è iltrapianto di cuore, la routine dei maghi del bisturi è molto cambiata. «I pazienti che si operano sono più anziani e più fragili»racconta Ottavio Alfieri nel suo studio all'ospedale San Raffaele di Milano dove è responsabile della divisione di Cardiochirurgia.E dove ha vissuto da protagonista l'evoluzione del mestiere. Prima di diventare una clip creata da una start-up della Silicon Valleyall'inizio del 2000 e poi sviluppata da un colosso biomedicale, quella di Alfieri era una tecnica chirurgica che consisteva nelrammendare con u Mappe a ultrasuoni L'immagine a ultrasuoni di un cuore visualizzato sullo schermo di un computer. punto lavalvola mitralica laddove perdeva. Si creava una valvola a doppio orifizio, diversa da LA NUOVA RISONANZA TI SALVA LAPROSTATA (E LA VITA) Un metodo messo a punto all'Istituto europeo di oncologia evita biopsie inutili e rende le diagnosi piùprecise. quella naturale ma funzionante. Invece di aprire il torace, oggi la clip che ripara la valvola arriva al cuore con un catetereattraverso la vena femorale, specie n 1er quell'uomo su sei che, così dicono le statistiche, riceverà una diagnosi di tumore allaprostrata nell'arco della sua vita, inizierà una trafila lunga, spiacevole e ansiogena di accertamenti, esami, visite, biopsie ripetute,fino all'eventuale operazione. Allo Ieo, l'Istituto europeo di oncologia di Milano, le cose sono un po' diverse. Si fa tutto in modopiù veloce, più preciso e, soprattutto, meno invasivo. Con una sola biopsia. E con minori ricadute sul recupero post-operatorio e laqualità di vita del paziente. A fare la differenza è l'applicazione, per questo tipo di tumore, della risonanza magneticamultiparametrica: una parola un po' complicata per indicare una risonanza capace di mettere insieme più parametri: individua conestrema precisione tumori iniziali della prostata; e fornisce ai medici (radiologo, urologo, chirurgo) informazioni dettagliate sultumore, su dov'è localizzato dentro la i casi in cui u è riconosciuta oggi soprattutto per un motivo: «Qui il paziente trova tutte letecniche, da quelle tradizionali a quelle più innovative. Questo ci consente di scegliere la più adatta, tenendo conto dello stato disalute della persona e anche dei suoi desideri. Si può davvero parlare di medicina personalizzata» spiega Alfieri. La parola d'ordinenelle operazioni al cuore è «mininvasività». Cateteri, sonde, sondini sostituiscono, nelle sale operatorie, le macchine per lacircolazione extra-corporea. I grandi interventi a torace aperto resistono, specie se il paziente è giovane e non ha problemi di salute.Ma negli ultimi anni sono entrati in maniera massiccia nella pratica clinica proprio gli interventi su cuori anziani, senza aprire iltorace. Anche la valvola aortica viene oggi sostituita via catetere, senza fermare il cuore. E al San Raffaele si sperimenta unavalvola senza suture: arri Indagine sul tumore La risonanza magnetica multiparametnca individua tumori iniziali. a nel punto giustoe si apre come un ombrellino, senza bisogno di fissaggi, riducendo

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Istituto Clinico Humanitas Pag. 8

Esamj ultramirati Giuseppe Petralia della divisione di radiologia dell'Istituto europeo di oncologia.ghiandola, sulla sua potenziale aggressività. «In genere, a un uomo con Psa elevato si fanno piùbiopsie, da 12 a 24 prelievi in una sola seduta. Ma non è detto che il tumore sia individuato subito. E seil test del Psa resta alto, le biopsie devono essere ripetute» spiega Massimo Bellomi, direttore delladivisione di radiologia all'Ieo. «Anni fa abbiamo avuto un paziente che ha dovuto fare 120 prelievi in 5anni, con il test sempre positivo e le biopsie sempre negative. Il cancro era nella zona anteriore dellaghiandola, dove gli aghi non arrivano. Ecco, ora questo non potrebbe più succedere». Allo Ieo, se c'èun sospetto di tumore, prima di bucherellare il paziente gli si fa una risonanza Esamj ultramiratiGiuseppe Petralia della divisione di radiologia dell'Istituto europeo di oncologia. t magneticamultiparametrica. A spiegare bene di che si tratta è Giuseppe Petralia, assistente senior della divisionedi radiologia dell'Istituto. «La risonanza che noi utilizziamo vede dov'è il tumore, la sua morfologia,quanto è vascolarizzato: il tessuto neoplastico infatti, rispetto a quello normale è ipercellulare, richiamaintorno a sé molti più vasi sanguigni. Oggi, per esempio, avremo due pazienti che verranno a farequesto esame». Sotto la guida della risonanza multiparametrica, la loro biopsia sarà mirata (due soliprelievi mirati sulla lesione sospetta) e incrociando tutte le informazioni i medici potranno scegliere unpercorso terapeutico il più possibile individualizzato. Il che significa: evitare esami inutili o eccessivise lil tumore è, come lo chiamano gli esperti, « indollente»; o, al contrario, decidere per l'intervento. |Se si opera, allo Ieo lo si fa con il robot Da Vinci. «Riesce ad avere ingrandimenti 8 volte maggioririspetto alla visione normale, e va molto oltre l'an-1 golo del polso del chirurgo. Ci sono minori rischiIdi impotenza e incontinenza dopo la rimozione |della prostata, meno perdita di sangue e una mino-1 reospedalizzazione» conclude Petralia. (Daniela Mattalia^ Esamj ultramirati Giuseppe Petralia delladivisione di radiologia dell'Istituto europeo di oncologia. t magnetica multiparametrica. A spiegarebene di che si tratta è Giuseppe Petralia, assistente senior della divisione di radiologia dell'Istituto. «Larisonanza che noi utilizziamo vede dov'è il tumore, la sua morfologia, quanto è vascolarizzato: iltessuto neoplastico infatti, rispetto a quello normale è ipercellulare, richiama intorno a sé molti più vasisanguigni. Oggi, per esempio, avremo due pazienti che verranno a fare questo esame». Sotto la guidadella risonanza multiparametrica, la loro biopsia sarà mirata (due soli prelievi mirati sulla lesionesospetta) e incrociando tutte le informazioni i medici potranno scegliere un percorso terapeutico il piùpossibile individualizzato. Il che significa: evitare esami inutili o eccessivi se lil tumore è, come lochiamano gli esperti, « indollente»; o, al contrario, decidere per l'intervento. |Se si opera, allo Ieo lo sifa con il robot Da Vinci. «Riesce ad avere ingrandimenti 8 volte maggiori rispetto alla visione normale,e va molto oltre l'an-1 golo del polso del chirurgo. Ci sono minori rischi Idi impotenza e incontinenzadopo la rimozione |della

Esamj ultramirati Giuseppe Petralia della divisione di radiologia dell'Istituto europeo di oncologia.ghiandola, sulla sua potenziale aggressività. «In genere, a un uomo con Psa elevato si fanno piùbiopsie, da 12 a 24 prelievi in una sola seduta. Ma non è detto che il tumore sia individuato subito. E seil test del Psa resta alto, le biopsie devono essere ripetute» spiega Massimo Bellomi, direttore delladivisione di radiologia all'Ieo. «Anni fa abbiamo avuto un paziente che ha dovuto fare 120 prelievi in 5anni, con il test sempre positivo e le biopsie sempre negative. Il cancro era nella zona anteriore dellaghiandola, dove gli aghi non arrivano. Ecco, ora questo non potrebbe più succedere». Allo Ieo, se c'èun sospetto di tumore, prima di bucherellare il paziente gli si fa una risonanza Esamj ultramiratiGiuseppe Petralia della divisione di radiologia dell'Istituto europeo di oncologia. t magneticamultiparametrica. A spiegare bene di che si tratta è Giuseppe Petralia, assistente senior della divisionedi radiologia dell'Istituto. «La risonanza che noi utilizziamo vede dov'è il tumore, la sua morfologia,quanto è vascolarizzato: il tessuto neoplastico infatti, rispetto a quello normale è ipercellulare, richiamaintorno a sé molti più vasi sanguigni. Oggi, per esempio, avremo due pazienti che verranno a farequesto esame». Sotto la guida della risonanza multiparametrica, la loro biopsia sarà mirata (due soliprelievi mirati sulla lesione sospetta) e incrociando tutte le informazioni i medici potranno scegliere unpercorso terapeutico il più possibile individualizzato. Il che significa: evitare esami inutili o eccessivise lil tumore è, come lo chiamano gli esperti, « indollente»; o, al contrario, decidere per l'intervento. |Se si opera, allo Ieo lo si fa con il robot Da Vinci. «Riesce ad avere ingrandimenti 8 volte maggioririspetto alla visione normale, e va molto oltre l'an-1 golo del polso del chirurgo. Ci sono minori rischiIdi impotenza e incontinenza dopo la rimozione |della prostata, meno perdita di sangue e una mino-1 reospedalizzazione» conclude Petralia. (Daniela Mattalia^ Esamj ultramirati Giuseppe Petralia delladivisione di radiologia dell'Istituto europeo di oncologia. t magnetica multiparametrica. A spiegarebene di che si tratta è Giuseppe Petralia, assistente senior della divisione di radiologia dell'Istituto. «Larisonanza che noi utilizziamo vede dov'è il tumore, la sua morfologia, quanto è vascolarizzato: iltessuto neoplastico infatti, rispetto a quello normale è ipercellulare, richiama intorno a sé molti più vasisanguigni. Oggi, per esempio, avremo due pazienti che verranno a fare questo esame». Sotto la guidadella risonanza multiparametrica, la loro biopsia sarà mirata (due soli prelievi mirati sulla lesionesospetta) e incrociando tutte le informazioni i medici potranno scegliere un percorso terapeutico il piùpossibile individualizzato. Il che significa: evitare esami inutili o eccessivi se lil tumore è, come lochiamano gli esperti, « indollente»; o, al contrario, decidere per l'intervento. |Se si opera, allo Ieo lo sifa con il robot Da Vinci. «Riesce ad avere ingrandimenti 8 volte maggiori rispetto alla visione normale,e va molto oltre l'an-1 golo del polso del chirurgo. Ci sono minori rischi Idi impotenza e incontinenzadopo la rimozione |della

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scrivania, la medaglia d'oro ncevuta due mesi fa dalla «Ligue univeru bien public» racconta la sua attaglia sostenutaattraverso ricerca impegno sociale Francesco Ono, 44 anm, responsabile dell'ambulatorio di endocrinologia e diabetologiadi tecniche di fertilità all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggì d'Aragona di Salerno, nonché professore associatoall'Università Parthenope di Napoli, da anm porta avanti un programma di screening gratuiti alla tiroide nelle scuole dellasua città, Salerno, e sin dai primi studi, pubblicati sulle pm autorevoli riviste scientifiche, segue la strada segnata daIppocrate, oltre agli insegnamenti di suo padre Franco, già primario di endocrinologia «Primum non nuocere» sottolinea LECURE DOLCI CONTRO L'INFERTILITÀ Francesco uno, a Salerno, applica terapie innovative per proteggere le ovaie.Tecniche rispettose Ovaie ai raggi X. Sotto, Francesco Orio, specialista in infertilità. COPERTINA Tecniche rispettoseOvaie ai raggi X. Sotto, Francesco Orio, specialista in infertilità. LE CURE DOLCI CONTRO L'INFERTILITÀ Francescouno, a Salerno, applica terapie innovative per proteggere le ovaie. scrivania, la medaglia d'oro ncevuta due mesi fa dalla«Ligue univeru bien public» racconta la sua attaglia sostenuta attraverso ricerca impegno sociale Francesco Ono, 44 anm,responsabile dell'ambulatorio di endocrinologia e diabetologia di tecniche di fertilità all'ospedale San Giovanni di Dio eRuggì d'Aragona di Salerno, nonché professore associato all'Università Parthenope di Napoli, da anm porta avanti unprogramma di screening gratuiti alla tiroide nelle scuole della sua città, Salerno, e sin dai primi studi, pubblicati sulle pmautorevoli riviste scientifiche, segue la strada segnata da Ippocrate, oltre agli insegnamenti di suo padre Franco, giàprimario di endocrinologia «Primum non nuocere» sottolinea Su questo principio si basa l'approccio che Ono ha messo apunto per la sindrome dell'ovaio policistico, la causa endocnna pm comune di infertilità «La sindrome è anzitutto dovuta adalterazioni ormonali» spiega «Ma la stessa malattia ha pm facce e può essere affrontata con un intervento personalizzato,grazie a una corretta diagnosi, e senza assumere subito farmaci invasivi come le pillole anticoncezionali» Una tesi che haOrio pubblicato su Nature Reviews Endocrinology, dopo averla sostenuta in 15 anm di studi sugli androgem (tra Napoli,Montpellier e Los Angeles) «In quegli anm ho dimostrato che la sindrome dell'ovaio policlistico può aumentare il rischiocardio-vascolare» Le sue ricerche hanno indicato come l'attività aerobica (corsa o bicicletta) sia efficace per combatterel'infertilità «Su 40 pazienti in sovrappeso o obese, circa il 30 per cento ha riavuto un ciclo mestruale regolare dopo 24settimane di esercizio fisico» I suoi studi in corso riguardano invece i benefici della dieta mediterranea e degli integratoricome il myomositolo (uno zucchero alcolico che può essere efficace contro l'infertilità) Sempre nel 2014 Ono è risultato trai primi 10 «world leaders» per la cura dell'ovaio policistico nella classifica di Expertscape Ed è nella Top italian scientistcon 160 articoli e 4 399 citazioni totalizzate «Mia moglie dice che sono pazzo a non andare all'estero per fare carriera, maattorno al mio studio medico c'è una migrazione al contrario arrivano pazienti da tutt'Italia e anche da Svizzera eGermania»(Mana Pirro) Tecniche rispettose Ovaie ai raggi X. Sotto, Francesco Orio, specialista in infertilità. LE CUREDOLCI CONTRO L'INFERTILITÀ Francesco uno, a Salerno, applica terapie innovative per proteggere le ovaie. scrivania,la medaglia d'oro ncevuta due mesi fa dalla «Ligue univeru bien public» racconta la sua attaglia sostenuta attraverso ricercaimpegno sociale Francesco Ono, 44 anm, responsabile dell'ambulatorio di endocrinologia e diabetologia di tecniche difertilità all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggì d'Aragona di Salerno, nonché professore associato all'UniversitàParthenope di Napoli, da anm porta avanti un programma di screening gratuiti alla tiroide nelle scuole della sua città,Salerno, e sin dai primi studi, pubblicati sulle pm autorevoli riviste scientifiche, segue la strada segnata da Ippocrate, oltreagli insegnamenti di suo padre Franco, già primario di endocrinologia «Primum non nuocere» sottolinea Su questo principiosi basa l'approccio che Ono ha messo a punto per la sindrome dell'ovaio policistico, la causa endocnna pm comune diinfertilità «La sindrome è anzitutto dovuta ad alterazioni ormonali» spiega «Ma la stessa malattia ha pm facce e può essereaffrontata con un intervento personalizzato, grazie a una corretta diagnosi, e senza assumere subito farmaci invasivi come lepillole anticoncezionali» Una tesi che ha Orio pubblicato su Nature Reviews Endocrinology, dopo averla sostenuta in 15anm di studi sugli androgem (tra Napoli, Montpellier e Los Angeles) «In quegli anm ho dimostrato che la sindromedell'ovai 66 Panorama | 10 giugno 2015 policlistico può aumentare il r

scrivania, la medaglia d'oro ncevuta due mesi fa dalla «Ligue univeru bien public» racconta la sua attaglia sostenutaattraverso ricerca impegno sociale Francesco Ono, 44 anm, responsabile dell'ambulatorio di endocrinologia e diabetologiadi tecniche di fertilità all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggì d'Aragona di Salerno, nonché professore associatoall'Università Parthenope di Napoli, da anm porta avanti un programma di screening gratuiti alla tiroide nelle scuole dellasua città, Salerno, e sin dai primi studi, pubblicati sulle pm autorevoli riviste scientifiche, segue la strada segnata daIppocrate, oltre agli insegnamenti di suo padre Franco, già primario di endocrinologia «Primum non nuocere» sottolinea LECURE DOLCI CONTRO L'INFERTILITÀ Francesco uno, a Salerno, applica terapie innovative per proteggere le ovaie.Tecniche rispettose Ovaie ai raggi X. Sotto, Francesco Orio, specialista in infertilità. COPERTINA Tecniche rispettoseOvaie ai raggi X. Sotto, Francesco Orio, specialista in infertilità. LE CURE DOLCI CONTRO L'INFERTILITÀ Francescouno, a Salerno, applica terapie innovative per proteggere le ovaie. scrivania, la medaglia d'oro ncevuta due mesi fa dalla«Ligue univeru bien public» racconta la sua attaglia sostenuta attraverso ricerca impegno sociale Francesco Ono, 44 anm,responsabile dell'ambulatorio di endocrinologia e diabetologia di tecniche di fertilità all'ospedale San Giovanni di Dio eRuggì d'Aragona di Salerno, nonché professore associato all'Università Parthenope di Napoli, da anm porta avanti unprogramma di screening gratuiti alla tiroide nelle scuole della sua città, Salerno, e sin dai primi studi, pubblicati sulle pmautorevoli riviste scientifiche, segue la strada segnata da Ippocrate, oltre agli insegnamenti di suo padre Franco, giàprimario di endocrinologia «Primum non nuocere» sottolinea Su questo principio si basa l'approccio che Ono ha messo apunto per la sindrome dell'ovaio policistico, la causa endocnna pm comune di infertilità «La sindrome è anzitutto dovuta adalterazioni ormonali» spiega «Ma la stessa malattia ha pm facce e può essere affrontata con un intervento personalizzato,grazie a una corretta diagnosi, e senza assumere subito farmaci invasivi come le pillole anticoncezionali» Una tesi che haOrio pubblicato su Nature Reviews Endocrinology, dopo averla sostenuta in 15 anm di studi sugli androgem (tra Napoli,Montpellier e Los Angeles) «In quegli anm ho dimostrato che la sindrome dell'ovaio policlistico può aumentare il rischiocardio-vascolare» Le sue ricerche hanno indicato come l'attività aerobica (corsa o bicicletta) sia efficace per combatterel'infertilità «Su 40 pazienti in sovrappeso o obese, circa il 30 per cento ha riavuto un ciclo mestruale regolare dopo 24settimane di esercizio fisico» I suoi studi in corso riguardano invece i benefici della dieta mediterranea e degli integratoricome il myomositolo (uno zucchero alcolico che può essere efficace contro l'infertilità) Sempre nel 2014 Ono è risultato trai primi 10 «world leaders» per la cura dell'ovaio policistico nella classifica di Expertscape Ed è nella Top italian scientistcon 160 articoli e 4 399 citazioni totalizzate «Mia moglie dice che sono pazzo a non andare all'estero per fare carriera, maattorno al mio studio medico c'è una migrazione al contrario arrivano pazienti da tutt'Italia e anche da Svizzera eGermania»(Mana Pirro) Tecniche rispettose Ovaie ai raggi X. Sotto, Francesco Orio, specialista in infertilità. LE CUREDOLCI CONTRO L'INFERTILITÀ Francesco uno, a Salerno, applica terapie innovative per proteggere le ovaie. scrivania,la medaglia d'oro ncevuta due mesi fa dalla «Ligue univeru bien public» racconta la sua attaglia sostenuta attraverso ricercaimpegno sociale Francesco Ono, 44 anm, responsabile dell'ambulatorio di endocrinologia e diabetologia di tecniche difertilità all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggì d'Aragona di Salerno, nonché professore associato all'UniversitàParthenope di Napoli, da anm porta avanti un programma di screening gratuiti alla tiroide nelle scuole della sua città,Salerno, e sin dai primi studi, pubblicati sulle pm autorevoli riviste scientifiche, segue la strada segnata da Ippocrate, oltreagli insegnamenti di suo padre Franco, già primario di endocrinologia «Primum non nuocere» sottolinea Su questo principiosi basa l'approccio che Ono ha messo a punto per la sindrome dell'ovaio policistico, la causa endocnna pm comune diinfertilità «La sindrome è anzitutto dovuta ad alterazioni ormonali» spiega «Ma la stessa malattia ha pm facce e può essereaffrontata con un intervento personalizzato, grazie a una corretta diagnosi, e senza assumere subito farmaci invasivi come lepillole anticoncezionali» Una tesi che ha Orio pubblicato su Nature Reviews Endocrinology, dopo averla sostenuta in 15anm di studi sugli androgem (tra Napoli, Montpellier e Los Angeles) «In quegli anm ho dimostrato che la sindromedell'ovai 66 Panorama | 10 giugno 2015 policlistico può aumentare il r

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Piccole visioni Nicola Persico alla clinica Mangiagalli di Milano. A destra, un feto al 4° mese digestazione. OPERATI E GUARITI PRIMA ANCORA DI NASCERE Alla Mangiagalli di Milanubiinterviene sui feti con patologie altrimenti fatali. OPERATI E GUARITI PRIMA ANCORA DINASCERE Alla Mangiagalli di Milanubi interviene sui feti con patologie altrimenti fatali. H O Ioricevuto un'email da una signora calabrese II suo bambino aveva un'erma diaframmatica II gmeco logole ha detto che non c'è niente che si possa fare e lei ha cercato online» racconta Nicola Persico Allaclinica Mangiagalli di Milano, lui è l'unico m Italia, uno dei pochi al mondo, che opera i feti percercare di rimediare a un difetto che impedirebbe al bambino di sopravvivere L'erma diaframmatica èun buco nel muscolo che separa l'addome dal torace i viscen risai gono e comprimono i polmoni, chenon si sviluppano Alla nascita il bambino è privo di capacità respiratoria L'intervento che si fa qui e mpochi altri centri m Europa consiste nell'msenre nella trachea del feto un palloncino che, gonfiandosi,trattiene nei polmoni il liquido che vi si forma e impedisce la compressione degli organi Al feto (alla28a settimana) viene fatta l'anestesia con una puntura e, con una sonda che buca la pancia materna, attraverso la bocca del bimbo, si msensce il palloncino Che viene tolto prima della nascita La chinirgiasui feti viene fatta anche nel caso dei gemelli monoconali, attaccati a un'unica placenta (una ogni 500gravidanze) Nel 10 per cento dei casi, i vasi sanguigni si intrecciano nella parte della placentacondivisa uno dei gemelli riceve troppo sangue, l'altro troppo poco «C'era da guardarli morire senzapotere fare nulla» racconta Persico, che ha impara to questi intervenu a Londra, da Kypros Nicolaides,uno dei massimi specialisti di chinirgia fetale Al ritorno m Ita lia, nel 2010, alla clinica milanese è statocreato un centro di chinirgia fetale di cui Persico è responsabile Con aghi miniatunzzati e sonde di duemillimetn (con telecamera) si bruciano i vasi sanguigni intrecciati interrompendo il passaggio delsangue da un feto all'altro «Spiego alla madre che nella metà dei casi sopravvivono entrambi, nel 30per cento uno solo, nel 20 nessuno Siamo abituati a pensare che la soluzione sia l'aborto Ma le coppiecui si spiegano le cose con franchezza decidono di provare In quattro anni, su un centinaio di casi, solocinque o sei donne hanno deciso m partenza di non tentare» (C P) 10 giugno 2015 I Panorama 67ERATI E GUARITI PRIMA ANCORA DI NASCERE Alla Mangiagalli di Milanubi interviene sui feticon patologie altrimenti fatali. H O Io ricevuto un'email da una signora calabrese II suo bambino avevaun'erma diaframmatica II gmeco logo le ha detto che non c'è niente che si possa fare e lei ha cercatoonline» racconta Nicola Persico Alla clinica Mangiagalli di Milano, lui è l'unico m Italia, uno dei pochial mondo, che opera i feti per cercare di rimediare a un difetto che impedirebbe al bambino disopravvivere L'erma diaframmatica è un buco nel muscolo che separa l'addome dal torace i viscen risaigono e comprimono i polmoni, che non si sviluppano Alla nascita il bambino è privo di capacitàrespiratoria L'intervento che si fa qui e m pochi altri centri m Europa consiste nell'msenre nella tracheadel feto un palloncino che, gonfiandosi, trattiene nei polmoni il liquido che vi si forma e impedisce lacompressione degli organi Al feto (alla 28a settimana) viene fatta l'anestesia con una puntura e, conuna sonda che buca la pancia materna, at traverso la bocca del bimbo, si msensce il palloncino Cheviene tolto prima della nascita La chinirgia sui feti viene fatta anche nel caso dei gemelli monoconali,attaccati a un'unica placenta (una ogni 500 gravidanze) Nel 10 per cento dei casi, i vasi sanguigni siintrecciano nella parte della placenta condivisa uno dei gemelli riceve troppo sangue, l'altro troppopoco «C'era da guardarli morire senza potere fare nulla» racconta Persico, che ha impara to questiintervenu a Londra, da Kypros Nicolaides, uno dei massimi specialisti di chinirgia fetale Al ritorno mIta lia, nel 2010, alla clinica milanese è stato creato un centro di chinirgia fetale di cui Persico èresponsabile Con aghi miniatunzzati e sonde di due millimetn (con telecamera) si bruciano i vasisanguigni intrecciati interrompendo il passaggio del sangue da un feto all'altro «Spiego alla madre chenella metà dei casi sopravvivono entrambi, nel 30 per cento uno solo, nel 20 nessuno Siamo abituati apensare che la soluzione sia l'aborto Ma le coppie cui si spiegano le cose con franchezza decidono diprovare In quattro anni, su u

Piccole visioni Nicola Persico alla clinica Mangiagalli di Milano. A destra, un feto al 4° mese digestazione. OPERATI E GUARITI PRIMA ANCORA DI NASCERE Alla Mangiagalli di Milanubiinterviene sui feti con patologie altrimenti fatali. OPERATI E GUARITI PRIMA ANCORA DINASCERE Alla Mangiagalli di Milanubi interviene sui feti con patologie altrimenti fatali. H O Ioricevuto un'email da una signora calabrese II suo bambino aveva un'erma diaframmatica II gmeco logole ha detto che non c'è niente che si possa fare e lei ha cercato online» racconta Nicola Persico Allaclinica Mangiagalli di Milano, lui è l'unico m Italia, uno dei pochi al mondo, che opera i feti percercare di rimediare a un difetto che impedirebbe al bambino di sopravvivere L'erma diaframmatica èun buco nel muscolo che separa l'addome dal torace i viscen risai gono e comprimono i polmoni, chenon si sviluppano Alla nascita il bambino è privo di capacità respiratoria L'intervento che si fa qui e mpochi altri centri m Europa consiste nell'msenre nella trachea del feto un palloncino che, gonfiandosi,trattiene nei polmoni il liquido che vi si forma e impedisce la compressione degli organi Al feto (alla28a settimana) viene fatta l'anestesia con una puntura e, con una sonda che buca la pancia materna, attraverso la bocca del bimbo, si msensce il palloncino Che viene tolto prima della nascita La chinirgiasui feti viene fatta anche nel caso dei gemelli monoconali, attaccati a un'unica placenta (una ogni 500gravidanze) Nel 10 per cento dei casi, i vasi sanguigni si intrecciano nella parte della placentacondivisa uno dei gemelli riceve troppo sangue, l'altro troppo poco «C'era da guardarli morire senzapotere fare nulla» racconta Persico, che ha impara to questi intervenu a Londra, da Kypros Nicolaides,uno dei massimi specialisti di chinirgia fetale Al ritorno m Ita lia, nel 2010, alla clinica milanese è statocreato un centro di chinirgia fetale di cui Persico è responsabile Con aghi miniatunzzati e sonde di duemillimetn (con telecamera) si bruciano i vasi sanguigni intrecciati interrompendo il passaggio delsangue da un feto all'altro «Spiego alla madre che nella metà dei casi sopravvivono entrambi, nel 30per cento uno solo, nel 20 nessuno Siamo abituati a pensare che la soluzione sia l'aborto Ma le coppiecui si spiegano le cose con franchezza decidono di provare In quattro anni, su un centinaio di casi, solocinque o sei donne hanno deciso m partenza di non tentare» (C P) 10 giugno 2015 I Panorama 67ERATI E GUARITI PRIMA ANCORA DI NASCERE Alla Mangiagalli di Milanubi interviene sui feticon patologie altrimenti fatali. H O Io ricevuto un'email da una signora calabrese II suo bambino avevaun'erma diaframmatica II gmeco logo le ha detto che non c'è niente che si possa fare e lei ha cercatoonline» racconta Nicola Persico Alla clinica Mangiagalli di Milano, lui è l'unico m Italia, uno dei pochial mondo, che opera i feti per cercare di rimediare a un difetto che impedirebbe al bambino disopravvivere L'erma diaframmatica è un buco nel muscolo che separa l'addome dal torace i viscen risaigono e comprimono i polmoni, che non si sviluppano Alla nascita il bambino è privo di capacitàrespiratoria L'intervento che si fa qui e m pochi altri centri m Europa consiste nell'msenre nella tracheadel feto un palloncino che, gonfiandosi, trattiene nei polmoni il liquido che vi si forma e impedisce lacompressione degli organi Al feto (alla 28a settimana) viene fatta l'anestesia con una puntura e, conuna sonda che buca la pancia materna, at traverso la bocca del bimbo, si msensce il palloncino Cheviene tolto prima della nascita La chinirgia sui feti viene fatta anche nel caso dei gemelli monoconali,attaccati a un'unica placenta (una ogni 500 gravidanze) Nel 10 per cento dei casi, i vasi sanguigni siintrecciano nella parte della placenta condivisa uno dei gemelli riceve troppo sangue, l'altro troppopoco «C'era da guardarli morire senza potere fare nulla» racconta Persico, che ha impara to questiintervenu a Londra, da Kypros Nicolaides, uno dei massimi specialisti di chinirgia fetale Al ritorno mIta lia, nel 2010, alla clinica milanese è stato creato un centro di chinirgia fetale di cui Persico èresponsabile Con aghi miniatunzzati e sonde di due millimetn (con telecamera) si bruciano i vasisanguigni intrecciati interrompendo il passaggio del sangue da un feto all'altro «Spiego alla madre chenella metà dei casi sopravvivono entrambi, nel 30 per cento uno solo, nel 20 nessuno Siamo abituati apensare che la soluzione sia l'aborto Ma le coppie cui si spiegano le cose con franchezza decidono diprovare In quattro anni, su u

Mercoledì10/06/201510/06/201510/06/201510/06/2015

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Direttore ResponsabileGiorgio MulèGiorgio MulèGiorgio MulèGiorgio Mulè

Diffusione Testata265.365265.365265.365265.365

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Vista al massimo Sotto, Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa di oculistica all'Istituto Humanitas. COPERTINA ILASER CHE CANCELLANO TUTTI I DIFETTI DELL'OCCHIO All'Istituto Humanitas di Rozzano, Milano, strumentiall'avanguardia e chirurqia d'eccellenza. Duello che rende speciale Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro oculistico dell'ospedaleHumanitas di Rozzano (Milano), è la capacità di dire no: no a un paziente che vuole farsi operare ma non è adatto, no se l'occhio nonè pronto, no se la cornea non è idonea, no se agisce d'impulso e non vuole aspettare il tempo necessario (a volte mesi). In cambio,nella chirurgia refrattiva garantisce la massima qualità: nel suo reparto ogni anno si fanno 700-1.000 operazioni con il laser percorreggere miopia, presbiopia, astigmatismo; una casistica fra le più alte in Italia (Vinciguerra è stato il primo a usare il laser inoculistica) e con le tecnologie più avanzate, sia per la diagnosi che per l'intervento. Sempre «tagliato su misura» sul paziente, tenendoconto di innumerevoli varianti. «Per i difetti dell'occhio, non c'è un'unica tecnica» premette Vinciguerra. «Per un giovane che vuoleeliminare la miopia è più indicato il laser a eccimeri, che agisce sulla cornea; per la persona miope di 55 anni, con un cristallino cheinizia a invecchiare, meglio il laser a femtosecondi che agisce sul cristallino. I pazienti che vengono da me si lamentano sempreperché devono aspettare ore, è vero. Ma io li passo al setaccio. La parte diagnostica prima del'intervento, fondamentale per capirel'idoneità all'operazione, richiede tempi lunghi. Dico loro: si può fare prima facendo male, lei sarebbe contento? Nessuno mi rispondedi sì». Per operare, Vinciguerra utilizza, da qualche mese, un laser a sette dimensioni. «Mi spiego: l'occhio si può spostare a destra o asinistra, in alto o in basso, si muove con il battito cardiaco... Questo laser calcola movimenti e velocità dell'occhio per prevedere dovefar cadere la luce quando impatterà sulla cornea. E se 68 Panorama | 10 giugno 2015 I LASER CHE CANCELLANO TUTTI IDIFETTI DELL'OCCHIO All'Istituto Humanitas di Rozzano, Milano, strumenti all'avanguardia e chirurqia d'eccellenza. Duello cherende speciale Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro oculistico dell'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), è la capacità didire no: no a un paziente che vuole farsi operare ma non è adatto, no se l'occhio non è pronto, no se la cornea non è idonea, no seagisce d'impulso e non vuole aspettare il tempo necessario (a volte mesi). In cambio, nella chirurgia refrattiva garantisce la massimaqualità: nel suo reparto ogni anno si fanno 700-1.000 operazioni con il laser per correggere miopia, presbiopia, astigmatismo; unacasistica fra le più alte in Italia (Vinciguerra è stato il primo a usare il laser in oculistica) e con le tecnologie più avanzate, sia per ladiagnosi che per l'intervento. Sempre «tagliato su misura» sul paziente, tenendo conto di innumerevoli varianti. «Per i difettidell'occhio, non c'è un'unica tecnica» premette Vinciguerra. «Per un giovane che vuole eliminare la miopia è più indicato il laser aeccimeri, che agisce sulla cornea; per la persona miope di 55 anni, con un cristallino che inizia a invecchiare, meglio il laser afemtosecondi che agisce sul cristallino. I pazienti che vengono da me si lamentano sempre perché devono aspettare ore, è vero. Ma ioli passo al setaccio. La parte diagnostica prima del'intervento, fondamentale per capire l'idoneità all'operazione, richiede tempi lunghi.Dico loro: si può fare prima facendo male, lei sarebbe contento? Nessuno mi risponde di sì». Per operare, Vinciguerra utilizza, daqualche mese, un laser a sette dimensioni. «Mi spiego: l'occhio si può spostare a destra o a sinistra, in alto o in basso, si muove con ilbattito cardiaco... Questo laser calcola movimenti e velocità dell'occhio per prevedere dove far cadere la luce quando impatterà sullacornea. E se 68 Panorama | 10 giugno 2015 Vista al massimo Sotto, Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa di oculisticaall'Istituto Humanitas. insegue l'occhio, deve avere tutte le informazioni necessarie». Per questo, prima di essere toccato dal laser,l'occhio viene mappato in ogni dettaglio: mappe dello spessore della cornea, della sua forma, mappe cinematiche della pupilla, e poil'abberometria, esame che analizza le qualità ottiche ed eventuali imperfezioni (che verranno poi corrette con il laser, insiemeall'intervento sullo specifico difetto visivo). «Anni fa venne da me un importante industriale, già operato a un occhio in un altrocentro. Si presento con una scorta di otto persone. Aveva fretta, ma siccome sulla cornea c'era ancora l'impronta della lente a contatto,gli dissi di tornare dopo due mesi. Non voleva saperne. Una battaglia infinita. Alla fine l'ho operato, è tornato a vedere bene. Conl'altro occhio invece vedeva aloni la sera. Ha capito che la pignoleria paga. Attenzione a non forzare i medici a fare ciò che non ègiusto». Oltre alla correzione della miopia, allhumanitas esiste un nuovo sistema per gli interventi alternativi al trapianto di cornea neicasi di cheratocono, malattia che ne altera la forma. E che qui viene curato unendo il laser ultravioletto a quello a eccimeri. «Primarimodelliamo la cornea con il laser a eccimeri, poi la cross-linkiamo con il laser ultravioletto» spiega Vinciguerra. «Il cross-linking èun metodo che permette di aumentare i legami delle fibre che compongono la cornea. Siamo stati i primi a farlo. Ma questo è unsettore dove c'è una rivoluzione continua.Nell'88, per sapere se una cornea era levigata, dovevamo toccarla con un dito. Oggi, le cosesi muovono così velocemente che se ti fermi un attimo, sei finito».(D.M.) I LASER CHE CANCELLANO TUTTI I DIFETTIDELL'OCCHIO All'Istituto Humanitas di Rozzano, Milano, strumenti all'avanguardia e chirurqia d'eccellenza. Duello che rendespeciale Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro oculistico dell'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), è la capacità di dire no:no a un paziente che vuole farsi operare ma non è adatto, no se l'occhio non è pronto, no se la cornea non è idonea, no se agisced'impulso e non vuole aspettare il tempo necessario (a volte mesi). In cambio, nella chirurgia refrattiva garantisce la massima qualità:nel suo reparto ogni anno si fanno 700-1.000 operazioni con il laser per correggere miopia, presbiopia, astigmatismo; una casistica frale più alte in Italia (Vinciguerra è stato il primo a usare il laser in oculistica) e con le tecnologie più avanzate, sia per la diagnosi cheper l'intervento. Sempre «tagliato su misura» sul paziente, tenendo conto di innumerevoli varianti. «Per i difetti dell'occhio, non c'èun'unica tecnica» premette Vinciguerra. «Per un giovane che vuole eliminare la miopia è più indicato il laser a eccimeri, che agiscesulla cornea; per la persona miope di 55 anni, con un cristallino che inizia a invecchiare, meglio il laser a femtosecondi che agisce sulcristallino. I pazienti che vengono da me si lamentano sempre perché devono aspettare ore, è vero. Ma io li passo al setaccio. La partediagnostica prima del'intervento, fondamentale per capire l'idoneità all'operazione, richiede tempi lunghi. Dico loro: si può fare primafacendo male, lei sarebbe contento? Nessuno mi risponde di sì». Per operare, Vinciguerra utilizza, da qualche mese, un laser a sette dr m

Vista al massimo Sotto, Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa di oculistica all'Istituto Humanitas. COPERTINA ILASER CHE CANCELLANO TUTTI I DIFETTI DELL'OCCHIO All'Istituto Humanitas di Rozzano, Milano, strumentiall'avanguardia e chirurqia d'eccellenza. Duello che rende speciale Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro oculistico dell'ospedaleHumanitas di Rozzano (Milano), è la capacità di dire no: no a un paziente che vuole farsi operare ma non è adatto, no se l'occhio nonè pronto, no se la cornea non è idonea, no se agisce d'impulso e non vuole aspettare il tempo necessario (a volte mesi). In cambio,nella chirurgia refrattiva garantisce la massima qualità: nel suo reparto ogni anno si fanno 700-1.000 operazioni con il laser percorreggere miopia, presbiopia, astigmatismo; una casistica fra le più alte in Italia (Vinciguerra è stato il primo a usare il laser inoculistica) e con le tecnologie più avanzate, sia per la diagnosi che per l'intervento. Sempre «tagliato su misura» sul paziente, tenendoconto di innumerevoli varianti. «Per i difetti dell'occhio, non c'è un'unica tecnica» premette Vinciguerra. «Per un giovane che vuoleeliminare la miopia è più indicato il laser a eccimeri, che agisce sulla cornea; per la persona miope di 55 anni, con un cristallino cheinizia a invecchiare, meglio il laser a femtosecondi che agisce sul cristallino. I pazienti che vengono da me si lamentano sempreperché devono aspettare ore, è vero. Ma io li passo al setaccio. La parte diagnostica prima del'intervento, fondamentale per capirel'idoneità all'operazione, richiede tempi lunghi. Dico loro: si può fare prima facendo male, lei sarebbe contento? Nessuno mi rispondedi sì». Per operare, Vinciguerra utilizza, da qualche mese, un laser a sette dimensioni. «Mi spiego: l'occhio si può spostare a destra o asinistra, in alto o in basso, si muove con il battito cardiaco... Questo laser calcola movimenti e velocità dell'occhio per prevedere dovefar cadere la luce quando impatterà sulla cornea. E se 68 Panorama | 10 giugno 2015 I LASER CHE CANCELLANO TUTTI IDIFETTI DELL'OCCHIO All'Istituto Humanitas di Rozzano, Milano, strumenti all'avanguardia e chirurqia d'eccellenza. Duello cherende speciale Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro oculistico dell'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), è la capacità didire no: no a un paziente che vuole farsi operare ma non è adatto, no se l'occhio non è pronto, no se la cornea non è idonea, no seagisce d'impulso e non vuole aspettare il tempo necessario (a volte mesi). In cambio, nella chirurgia refrattiva garantisce la massimaqualità: nel suo reparto ogni anno si fanno 700-1.000 operazioni con il laser per correggere miopia, presbiopia, astigmatismo; unacasistica fra le più alte in Italia (Vinciguerra è stato il primo a usare il laser in oculistica) e con le tecnologie più avanzate, sia per ladiagnosi che per l'intervento. Sempre «tagliato su misura» sul paziente, tenendo conto di innumerevoli varianti. «Per i difettidell'occhio, non c'è un'unica tecnica» premette Vinciguerra. «Per un giovane che vuole eliminare la miopia è più indicato il laser aeccimeri, che agisce sulla cornea; per la persona miope di 55 anni, con un cristallino che inizia a invecchiare, meglio il laser afemtosecondi che agisce sul cristallino. I pazienti che vengono da me si lamentano sempre perché devono aspettare ore, è vero. Ma ioli passo al setaccio. La parte diagnostica prima del'intervento, fondamentale per capire l'idoneità all'operazione, richiede tempi lunghi.Dico loro: si può fare prima facendo male, lei sarebbe contento? Nessuno mi risponde di sì». Per operare, Vinciguerra utilizza, daqualche mese, un laser a sette dimensioni. «Mi spiego: l'occhio si può spostare a destra o a sinistra, in alto o in basso, si muove con ilbattito cardiaco... Questo laser calcola movimenti e velocità dell'occhio per prevedere dove far cadere la luce quando impatterà sullacornea. E se 68 Panorama | 10 giugno 2015 Vista al massimo Sotto, Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa di oculisticaall'Istituto Humanitas. insegue l'occhio, deve avere tutte le informazioni necessarie». Per questo, prima di essere toccato dal laser,l'occhio viene mappato in ogni dettaglio: mappe dello spessore della cornea, della sua forma, mappe cinematiche della pupilla, e poil'abberometria, esame che analizza le qualità ottiche ed eventuali imperfezioni (che verranno poi corrette con il laser, insiemeall'intervento sullo specifico difetto visivo). «Anni fa venne da me un importante industriale, già operato a un occhio in un altrocentro. Si presento con una scorta di otto persone. Aveva fretta, ma siccome sulla cornea c'era ancora l'impronta della lente a contatto,gli dissi di tornare dopo due mesi. Non voleva saperne. Una battaglia infinita. Alla fine l'ho operato, è tornato a vedere bene. Conl'altro occhio invece vedeva aloni la sera. Ha capito che la pignoleria paga. Attenzione a non forzare i medici a fare ciò che non ègiusto». Oltre alla correzione della miopia, allhumanitas esiste un nuovo sistema per gli interventi alternativi al trapianto di cornea neicasi di cheratocono, malattia che ne altera la forma. E che qui viene curato unendo il laser ultravioletto a quello a eccimeri. «Primarimodelliamo la cornea con il laser a eccimeri, poi la cross-linkiamo con il laser ultravioletto» spiega Vinciguerra. «Il cross-linking èun metodo che permette di aumentare i legami delle fibre che compongono la cornea. Siamo stati i primi a farlo. Ma questo è unsettore dove c'è una rivoluzione continua.Nell'88, per sapere se una cornea era levigata, dovevamo toccarla con un dito. Oggi, le cosesi muovono così velocemente che se ti fermi un attimo, sei finito».(D.M.) I LASER CHE CANCELLANO TUTTI I DIFETTIDELL'OCCHIO All'Istituto Humanitas di Rozzano, Milano, strumenti all'avanguardia e chirurqia d'eccellenza. Duello che rendespeciale Paolo Vinciguerra, responsabile del Centro oculistico dell'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), è la capacità di dire no:no a un paziente che vuole farsi operare ma non è adatto, no se l'occhio non è pronto, no se la cornea non è idonea, no se agisced'impulso e non vuole aspettare il tempo necessario (a volte mesi). In cambio, nella chirurgia refrattiva garantisce la massima qualità:nel suo reparto ogni anno si fanno 700-1.000 operazioni con il laser per correggere miopia, presbiopia, astigmatismo; una casistica frale più alte in Italia (Vinciguerra è stato il primo a usare il laser in oculistica) e con le tecnologie più avanzate, sia per la diagnosi cheper l'intervento. Sempre «tagliato su misura» sul paziente, tenendo conto di innumerevoli varianti. «Per i difetti dell'occhio, non c'èun'unica tecnica» premette Vinciguerra. «Per un giovane che vuole eliminare la miopia è più indicato il laser a eccimeri, che agiscesulla cornea; per la persona miope di 55 anni, con un cristallino che inizia a invecchiare, meglio il laser a femtosecondi che agisce sulcristallino. I pazienti che vengono da me si lamentano sempre perché devono aspettare ore, è vero. Ma io li passo al setaccio. La partediagnostica prima del'intervento, fondamentale per capire l'idoneità all'operazione, richiede tempi lunghi. Dico loro: si può fare primafacendo male, lei sarebbe contento? Nessuno mi risponde di sì». Per operare, Vinciguerra utilizza, da qualche mese, un laser a sette dr m

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LA FABBRICA DEI POLMONI, RINATI E TRAPIANTATI Organi ragliati su misura o mantenuti «vivi» fuoridal corpo, interventi a distanza da seguire attraverso i monitor. Succede all'lsmett di Palermo. Ricambi comenuovi L'équipe di Alessandro Bertani (il secondo da destra) del reparto di chirurgia toracica all'lsmett diPalermo. LA FABBRICA DEI POLMONI, RINATI E TRAPIANTATI Organi ragliati su misura o mantenuti«vivi» fuori dal corpo, interventi a distanza da seguire attraverso i monitor. Succede all'lsmett di Palermo. lineacon i migliori benchmark nazionali e internazionali. Anzi, a volte facciamo anche meglio». Qui, per esempio, èstato portato a termine un complicatissimo doppio trapianto di polmone e fegato. «Era una ragazza di 17 anni,con fibrosi cistica: oggi, a sette anni dall'intervento, sta bene». Ed è qui, nel 2007, che è stato effettuato il primotrapianto al mondo di polmone a un paziente Hiv-positivo. «Questo tipo di trapianto è sempre stato sconsigliatoa causa della compromissione del sistema immunitario, ma è andato a buon fine». Tra i pazienti, anche bambini.I polmoni, in questi casi, stanno nel palmo di una mano. «Il più piccolo» ricorda Bertani «aveva appena treanni». In qualche caso, poi, la tecnologia consente di resistere in attesa dell'organo. «Siamo riusciti a operarepazienti dopo il trattamento con il polmone artificiale, l'Ecmo (vedi grafico apag. 61, ndrj. Circa il 15 per centodi chi è in lista d'attesa viene supportato da questa apparecchiatura, fino all'arrivo del polmone. Oggi riusciamo autilizzare l'Ecmo sul paziente sveglio». I problemi sono a monte, nella possibilità di reperire un organo. Ilpolmone, poi, è uno dei più fragili: solo uno su dieci è utilizzabile. All'lsmett sono anche in grado, in alcuni casi,di «ricondizionare» gli organi, ossia rendere funzionali e utilizzabili, quando dieci anni fa, per esempio, nonsarebbero stati trapiantabili. «Quando preleviamo un polmone, prima di trapiantarlo lo "testiamo", ventilandolocome se fosse all'interno del corpo del paziente. Lo curiamo con i farmaci, mentre è ancora sul banco. In questomodo, facciamo crescere del 10-15 per cento il numero degli organi disponibili». Ma non solo. A Palermotrapiantano anche polmoni «su misura», adattando le dimensioni dell'organo donato a quelle del ricevente. «Inpratica» chiarisce Bertani «"ritagliamo" soltanto i lobi, cioè una parte dell'organo, e impiantiamo quelli». Inquesto modo si riescono a salvare molte vite, soprattutto quelle dei bambini. (Accursio Sabella) 10 giugno 2015I Panorama 69 LA FABBRICA DEI POLMONI, RINATI E TRAPIANTATI Organi ragliati su misura omantenuti «vivi» fuori dal corpo, interventi a distanza da seguire attraverso i monitor. Succede all'lsmett diPalermo. linea con i migliori benchmark nazionali e internazionali. Anzi, a volte facciamo anche meglio». Qui,per esempio, è stato portato a termine un complicatissimo doppio trapianto di polmone e fegato. «Era unaragazza di 17 anni, con fibrosi cistica: oggi, a sette anni dall'intervento, sta bene». Ed è qui, nel 2007, che è statoeffettuato il primo trapianto al mondo di polmone a un paziente Hiv-positivo. «Questo tipo di trapianto è semprestato sconsigliato a causa della compromissione del sistema immunitario, ma è andato a buon fine». Tra ipazienti, anche bambini. I polmoni, in questi casi, stanno nel palmo di una mano. «Il più piccolo» ricordaBertani «aveva appena tre anni». In qualche caso, poi, la tecnologia consente di resistere in attesa dell'organo.«Siamo riusciti a operare pazienti dopo il trattamento con il polmone artificiale, l'Ecmo (vedi grafico apag. 61,ndrj. Circa il 15 per cento di chi è in lista d'attesa viene supportato da questa apparecchiatura, fino all'arrivo delpolmone. Oggi riusciamo a utilizzare l'Ecmo sul paziente sveglio». I problemi sono a monte, nella possibilità direperire un organo. Il polmone, poi, è uno dei più fragili: solo uno su dieci è utilizzabile. All'lsmett sono anchein grado, in alcuni casi, di «ricondizionare» gli organi, ossia rendere funzionali e utilizzabili, quando dieci annifa, per esempio, non sarebbero stati trapiantabili. «Quando preleviamo un polmone, prima di trapiantarlo lo"testiamo", ventilandolo come se fosse all'interno del corpo del paziente. Lo curiamo con i farmaci, mentre èancora sul banco. In questo modo, facciamo crescere del 10-15 per cento il numero degli organi disponibili». Manon solo. A Palermo trapiantano anche polmoni «su misura», adattando le dimensioni dell'organo donato aquelle del ricevente. «In pratica» chiarisce Bertani «"ritagliamo" solt A Palermo c'è un po' di America. L'Ismett,Istituto mediterraneo per i trapianti e le terapie ad alta specializzazione, nato nel 1997 grazie a un partenariatocon la University of Pittsburgh Medical Center, oggi ha toccato quota 1.500 trapianti. Alessandro Bertani èresponsabile del reparto di chirurgia toracica e del programma di trapianto polmonare. Uno dei settori di punta,dove dal 2005 al 2014 sono stati eseguiti 118 interventi. «Le malattie che costringono al trapianto» spiegaBertani «sono soprattutto la fibrosi cistica e la fibrosi polmonare idiopatica». E l'importanza del reparto guidatoda Bertani è nei numeri: «In Italia si eseguono circa 120 trapianti di polmone l'anno, in nove centri». A sud diRoma, c'è solo l'Ismett. «I dati sulla sopravvivenza a cinque anni dal trapianto» continua Bertani «sono in nto ilobi, cioè una parte dell'organo, e impiantiamo quelli». In questo modo si riescono a salvare molte vite,soprattutto quelle dei bambini. (Accursio Sabella) 10 giugno 2015 I Panorama 69 LA FABBRICA DEIPOLMONI, RINATI E TRAPIANTATI Organi ragliati su misura o mantenuti «vivi» fuori dal corpo, interventia distanza da seguire attraverso i monitor. Succede all'lsmett di Palermo. linea con i migliori benchmarknazionali e internazionali. Anzi, a volte facciamo anche meglio». Qui, per esempio, è stato portato a termine uncomplicatissimo doppio trapianto di polmone e fegato. «Era una ragazza di 17 anni, con fibrosi cistica: oggi, asette anni dall'intervento, sta bene». Ed è qui, nel 2007, che è stato effettuato il primo trapianto al mondo dipolmone a un paziente Hiv-positivo. «Questo tipo di trapianto è s

Mercoledì10/06/201510/06/201510/06/201510/06/2015

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Quando e perché si manifesta la miopia <Lo specialista Il bulbooculare allungato fa vederemale da lontano e il problemapuò insorgere a qualsiasi età

La miopia è il difetto visivo più frequente almondo; in Italia si contano almeno 2-3 miopiogni io persone. Qualcuno sostiene che lemoderne abitudini di vita, come passare oredavanti allo schermo di un pc, di un tablet o diun cellulare, possano favorirne lo sviluppo. «Inrealtà uno studio recente su grandi numeri nonha evidenziato un chiaro legame — osservaPaolo Vinciguerra, direttore di HumanitasCentro Oculistico, Milano —. Quello che èormai evidente è che quanto più è precoce losviluppo della miopia, tanto maggiore è ilrischio che peggiori con la crescita». A checosa è dovuta «Nella maggior parte dei casi lamiopia è causata da un bulbo oculare più lungodel normale, così i raggi luminosi provenientida oggetti lontani, invece che cadere sullaretina, si fermano davanti a essa, generandouna visione sfocata. Lo stesso può accedere sec'è una curvatura eccessiva della cornea,frequente nel caso di una malattia ocularechiamata cheratocono. Altre volte la miopiaderiva da un eccessivo potere refrattivo delcristallino: può avvenire in caso di cataratta,che comporta l'opacamento del^ cristallino». Èuna condizione ereditaria «Esiste unafamiliarità. Quando entrambi i genitori sonomiopi, le probabilità che i figli lo siano sonoalte. Analizzando le modalità di trasmissione,però, risulta chiaro il coinvolgimento di piùgeni, probabilmente influenzati anche da fattoriambientali». Il miope rischia di più il distaccodi retina «D fatto che l'occhio miope sia piùlungo del normale fa sì che tutti i tessuti sianosottoposti a uno stress maggiore, questofavorisce lesioni a livello della periferia dellaretina che può assottigliarsi tanto da andareincontro a lacerazioni e quindi al distacco.Questo è vero soprattutto per le miopieelevate». Come si riconosce la miopia «Lamiopia può insorgere a tutte le età. In granparte dei casi si sviluppa nell'adolescenza etende ad aumentare durante lo sviluppocorporeo, per stabilizzarsi intorno ai 20-25anni. In alcuni casi però può continuare apeggiorare. Scoprirne la presenza è semplice,anche nei bambini piccoli. I primi controllioculistici sono indicati tra i tre e i sei anni, aseconda dei casi. Segnali spia sono: la tendenzaa stropicciare gli occhi per cercare dimigliorare la ambulatorio e con anestesiatopica (gocce di collirio).

messa a fuoco, la difficoltà a vedere oggettilontani, l'affaticamento visivo e il mal di testache spesso ne consegue. Per una diagnosi certaè sufficiente un'accurata visita oculistica chepreveda anche l'uso di gocce cidopegiche (perfar dilatare la pupilla). Se si sospetta ladifficoltà a vedere da lontano possa essere laspia di altri problemi, come il cheratoconooppure una cataratta precoce, possono servireulteriori accertamenti». Quali sono glistrumenti per correggerla «Occhiali(particolarmente indicati nei bambini perchépiù facili da gestire), lenti a contatto (convieneaspettare l'adolescenza, salvo eccezioni) e, perchi vuole liberarsene per sempre, la chinirgiarefrattiva, se vi sono le indicazioni. Pervalutare l'idoneità a questo tipo di trattamento èfondamentale un'accurata valutazione dellecaratteristiche cliniche del soggetto. Di normal'intervento viene eseguito sui due occhi nellastessa seduta operatoria, in La chinirgiarefrattiva andrebbe eseguita, salvo eccezioni,solo quando la miopia è stabile da almeno unanno». Antonella Sparvoli ©RIPRODUZIONE RISERVATA

PaoloVinciguerraDirettore diHumanitasCentroOculistico,Milano

Quando e perché si manifesta la miopia <Lo specialista Il bulbooculare allungato fa vederemale da lontano e il problemapuò insorgere a qualsiasi età

La miopia è il difetto visivo più frequente almondo; in Italia si contano almeno 2-3 miopiogni io persone. Qualcuno sostiene che lemoderne abitudini di vita, come passare oredavanti allo schermo di un pc, di un tablet o diun cellulare, possano favorirne lo sviluppo. «Inrealtà uno studio recente su grandi numeri nonha evidenziato un chiaro legame — osservaPaolo Vinciguerra, direttore di HumanitasCentro Oculistico, Milano —. Quello che èormai evidente è che quanto più è precoce losviluppo della miopia, tanto maggiore è ilrischio che peggiori con la crescita». A checosa è dovuta «Nella maggior parte dei casi lamiopia è causata da un bulbo oculare più lungodel normale, così i raggi luminosi provenientida oggetti lontani, invece che cadere sullaretina, si fermano davanti a essa, generandouna visione sfocata. Lo stesso può accedere sec'è una curvatura eccessiva della cornea,frequente nel caso di una malattia ocularechiamata cheratocono. Altre volte la miopiaderiva da un eccessivo potere refrattivo delcristallino: può avvenire in caso di cataratta,che comporta l'opacamento del^ cristallino». Èuna condizione ereditaria «Esiste unafamiliarità. Quando entrambi i genitori sonomiopi, le probabilità che i figli lo siano sonoalte. Analizzando le modalità di trasmissione,però, risulta chiaro il coinvolgimento di piùgeni, probabilmente influenzati anche da fattoriambientali». Il miope rischia di più il distaccodi retina «D fatto che l'occhio miope sia piùlungo del normale fa sì che tutti i tessuti sianosottoposti a uno stress maggiore, questofavorisce lesioni a livello della periferia dellaretina che può assottigliarsi tanto da andareincontro a lacerazioni e quindi al distacco.Questo è vero soprattutto per le miopieelevate». Come si riconosce la miopia «Lamiopia può insorgere a tutte le età. In granparte dei casi si sviluppa nell'adolescenza etende ad aumentare durante lo sviluppocorporeo, per stabilizzarsi intorno ai 20-25anni. In alcuni casi però può continuare apeggiorare. Scoprirne la presenza è semplice,anche nei bambini piccoli. I primi controllioculistici sono indicati tra i tre e i sei anni, aseconda dei casi. Segnali spia sono: la tendenzaa stropicciare gli occhi per cercare dimigliorare la ambulatorio e con anestesiatopica (gocce di collirio).

messa a fuoco, la difficoltà a vedere oggettilontani, l'affaticamento visivo e il mal di testache spesso ne consegue. Per una diagnosi certaè sufficiente un'accurata visita oculistica chepreveda anche l'uso di gocce cidopegiche (perfar dilatare la pupilla). Se si sospetta ladifficoltà a vedere da lontano possa essere laspia di altri problemi, come il cheratoconooppure una cataratta precoce, possono servireulteriori accertamenti». Quali sono glistrumenti per correggerla «Occhiali(particolarmente indicati nei bambini perchépiù facili da gestire), lenti a contatto (convieneaspettare l'adolescenza, salvo eccezioni) e, perchi vuole liberarsene per sempre, la chinirgiarefrattiva, se vi sono le indicazioni. Pervalutare l'idoneità a questo tipo di trattamento èfondamentale un'accurata valutazione dellecaratteristiche cliniche del soggetto. Di normal'intervento viene eseguito sui due occhi nellastessa seduta operatoria, in La chinirgiarefrattiva andrebbe eseguita, salvo eccezioni,solo quando la miopia è stabile da almeno unanno». Antonella Sparvoli ©RIPRODUZIONE RISERVATA

PaoloVinciguerraDirettore diHumanitasCentroOculistico,Milano

Domenica14/06/201514/06/201514/06/201514/06/2015

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La miopia è un difetto visivo legato al fatto che i raggi luminosi provenienti daoggetti lontani cadono su un piano posto davanti alla retina, generandoun'immagine retinica confusa, II risultato è che gli oggetti lontani appaionosfuocati LE CAUSE Le cause rincipali della miopia sono CRISTALLINORETINA! Neiioccn/onoi si /ormano sum retino e donno luogo o uno messo ofuoco nitido ® Un bulbo oculare più lungo del normale (miopia assiale)Nefi'occnio miope l'immagine ® Una curvatura maggiore della norma della corneasi formo doranti olio retino, (potreteesseresprad/ctaïïtoconojodel cristallinogenerando uno visionesfuocoto ® Un eccessivo potere refrattivo del cristallino*&^lontani (la lente all'interno dell'occnioèpiù "potente" aelia normoj. Questoavviene soprattutto nella cataratta, condizione che colpisce il nucleo del cristal(ino, facendolo addensare e aumentando così il suo indice di refrazione(SINTOMI i sintomi tipici delia miopia sono CORNEA e la distanza alla quale sivede bene <§> Necessità di strizzare gli occhi, socchiudendo lepalpebre,percercaredi mettereafuoco gli oggetti lontani ® Affaticamento della vista e mal ditesta perii continuo sforzo di messa a fuoco LA DIAGNOSI innanzituttol'acutezza visiva, che esprime la prestazione visiva raggiungibile da ciascunocchio. Si misura in decimi facendo leggere su tabelloni appositi lettere o numeri.Quanto più piccoli sono i simboli riconosciuti tanto maggiore è l'acutezza visiva(gliocchisanihannounacapacitàvisivadi lOdecimi) ® Per determinare conprecisione l'entità del difetto visivo si ricorre anche all'instillazione di goccecicloplegiche, che provocano la dilatazione della pupilla e una difficoltà nellamessa a fuoco ® La miopia si misura in diottrie. Per esempio, se a una personamancano tre diottrie all'occhio destro, significa che con quell'occhio riesce avedere da 7 metri una lettera che una persona non miope distingue da 10 metri didistanza ® Sulla base dell'entità del difetto, la miopia si può distinguere, in lieve(fino a3 diottrie), media (da 3 a 6 diottrie), elevata (oltre le 6 diottrie) LE CURE *OCCHIALI E LENTI A CONTATTO , - ->™ r-,—. -A ÌJlJlfL, . ìdèfotthlotnjcLENTE DIVERGENTE FORMA OCCHIO NORMALE Per correggere lo miopiasi usano lenti divergenti (negative), che fanno in modocne/raggi luminosicadanosi/Ilo rèrinoenon doranti od esso LE INDICAZIONI ® Nei bambini e negliadolescenti fino ai 14-16 anni è preferibile la correzione con occhiali. Nelbambino è utile seguire qualche accorgimento pratico • preferire modelli inaii ilmargine superiore della montatura arriva al sopracciglio per evitare che ilbambino, quando rivolge lo sguardo verso Tallo, veda fuori dalla lente • usarelenti infrangibili • fare in modo che l'occhiale venga portato praticamente sempre(è importantecheal cervello arrivino immagini nitide, per evitare uno stimolo alpeggioramento da difetto) ® Le lenti a contatto, se ben tollerate e curate con ledovute attenzioni, hanno il pregio di offrire una visione più completa di tutto ilcampo visivo, essendo sferiche e appoggiate direttamente sulla corneaCHIRURGIA REFRATTIVA //Wv^iÌri t d&iTOma$ri&suïte> Interventisuperficiali, come la PRK o fotocheratectomia refrattiva, in cui si assottiglia lasuperficie della cornea per modificare la forma e lo spessore della lente corneale (\f V \ Interventi intrastromali, come la LASIK o cheratomileusi con laser aeccimeri, in cui si taglia un piccolo lembo di cornea creando una «finestra»(ftapjjl) al di sotto della quale si opera con il laser a eccimeri per assottigliare lacornea (2). Successivamente il lembo viene richiuso (3) LE INDICAZIONI ® Lachirurgia refrattiva andrebbe eseguita, salvo eccezioni, solo quando la miopia èstabile da almeno un anno ® La scelta del tipo di intervento viene presa dalchirurgo in base a vari fattori, come per esempio il grado di miopia, lo spessorecorneale e le esigenze della singola persona ® Una corretta visita preoperatoriache preveda esami specifici, come la misura dello spessore corneale la mappaturadella cornea, la valutazione del diametro pupillare è fondamentale per selezionarecorrettamente i candidati all'operazione nonché ridurre al minimo le probabilità dieffetti collaterali come aloni e distorsioni visive

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Chinirgia 11laser a eccimeriper «correggere»la corneaI laser a eccimeri viene applicato sulla cornea condiverse tecniche, la cui scelta si basa su un accuratostudio delle caratteristiche individuali dell'occhio.«Nelle procedure superficiali, come la Prk, —spiega Paolo Vinciguerra, direttore di HumanitasCentro Oculistico — si assottiglia la superficiedella cornea per modificare forma e spessore. Nelletecniche intrastromali, come la Lasik, si taglia unpiccolo lembo di cornea creando una "finestra", aldi sotto della quale si opera con il

laser a eccimeri per assottigliare, poi il lembo vienerichiuso. In entrambe le modalità, quello che conta èla precisione della correzione ottica: il laser devetrattare un'area abbastanza vasta, per ottenere unabuona visione anche al buio, con la pupilla dilatata;deve essere rapido e flessibile; deve intervenire inmodo preciso e personalizzato, correggendo anche lepiccole variazioni individuali. Questo è possibile conle più recenti tecnologie». A. S.

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Cornea La capsulache previene ilrigetto

v In Italia si effettuano ognianno5mila trapianti di cornea.Il rischio di rigetto dipendedalla patologia ma puòraggiungere anche il 75% inalcune indicazioni al trapiantomoltogravi,diminuendolapossibilitàdiesitopositivo dopo ogni successivoretrapianto. Per avere maggioriprobabilità di successo, laterapia antirigetto deve essereiniziata precocemente. Nuoveprospettive al trattamento delrigetto nel trapianto di corneaarrivano da uno studiocoordinato da PaoloVinciguerra, direttore diHumanitas Centro Oculistico, epubblicato su «Corneajournal»,lapiùimportante rivista delsettore del trapianto, che hapreso ispirazione dalle iniezioniintravitreali che si effettuanonelle maculopatie retiniche.«La nuova tecnica prevede che,in casodi rigetto, ai pazientivenga iniettata direttamentenell'occhio una speciale capsulache rilascia il cortisonegradualmente per 4-6 mesi,sciogliendosi poicompletamente senza lasciarealcun residuo», spiegal'oculista.

Venerdì01/05/201501/05/201501/05/201501/05/2015

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Direttore ResponsabileRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto Napoletano

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«Sono stata da poco operata di cataratta a un occhio ma, dopo la visita di controllo, il medico mi ha detto chesi è formata una cataratta secondaria e che avrò bisogno di un trattamento laser. Rischio di tornare a vederemale?» Mariangela - Saronno (Va) «Come si risolve la CATARATTA SECONDARIA?» SI CCESSO \ VIK«Come si risolve la CATARATTA SECONDARIA?» «Sono stata da poco operata di cataratta a un occhioma, dopo la visita di controllo, il medico mi ha detto che si è formata una cataratta secondaria e che avròbisogno di un trattamento laser. Rischio di tornare a vedere male?» Mariangela - Saronno (Va) RISPONDEL'OCULISTA II professor Paolo Vinciguerra è direttore del Centro oculistico dell'Istituto clinica Humanitasdi Rozzano (Mi). Si occupo di chinirgia della cataratta, chinirgia refrattiva, trattamenti di fotoablazioneterapeutica, trapianti della cornea, chirurgie della retina e maculopatie. «Come si risolve la CATARATTASECONDARIA?» «Sono stata da poco operata di cataratta a un occhio ma, dopo la visita di controllo, ilmedico mi ha detto che si è formata una cataratta secondaria e che avrò bisogno di un trattamento laser.Rischio di tornare a vedere male?» Mariangela - Saronno (Va) La cataratta, ovvero l'opacizzazione delcristallino (una lente naturale che permette ili mcl Irn- a fuoco le immagini), è un disturbo associatoall'invecchiamento. Di norma si traila di un processo lento e progressivo, al punto che spesso solo dopomolto tempo fa persona ne avverte i sintomi, cioè annebbiamento della vista, affaticamento visivo, difRISPONDE L'OCULISTA II professor Paolo Vinciguerra è direttore del Centro oculistico dell'Istitutoclinica Humanitas di Rozzano (Mi). Si occupo di chinirgia della cataratta, chinirgia refrattiva, trattamenti difotoablazione terapeutica, trapianti della cornea, chirurgie della retina e maculopatie. «Come si risolve laCATARATTA SECONDARIA?» «Sono s ficoltà ad adattarsi alla poca luce, comparsa dì aloni luminosi.Può essere risolta mediante un'operazione che prevede la costituzione del cristallino con una lente artificiale,che permette di ottenere una buona visione per aimi. UN PROGRESSIVO ISPESSIMENTO Durantel'intervento, si esegue uno strappo controllato della ata da poco operata di cataratta a un occhio ma, dopo lavisita di controllo, il medico mi ha detto che si è formata una cataratta secondaria e che avrò bisogno di untrattamento laser. Rischio di tornare a vedere male?» Mariangela - Saronno (Va) La cataratta, ovverol'opacizzazione del cristallino (una lente naturale INTERVENIRE PRECOCEMENTE che permette ili mclIrn Grazie alle moderne tecniche chirurgiche e ai nuovi materiali, l'intervento per la risoluzione deltacataratta è sicuro ed efficace Per questo si tende a intervenire con la sostituzione del cristallino quandoancora l'occhio a fuoco le immagini), è un disturbo associato all'invecchiamento. Di norma si traila di unprocesso lento e progressivo, al punto che spesso solo dopo molto tempo fa persona ne avverte i sintomi,cioè annebbiamento della vi è in buone condizioni generali e prima che i sintomi siano rilevateli dalpaziente. Questo accorgimento permette anche di ridurre sensibilmente il rischio di andare incontro a fibrosicapsulare ta, affaticamento visivo, dif RISPONDE L'OCULISTA II professor Paolo Vinciguerra è direttoredel Centro oculistico dell'Istituto clinica Humanitas di Rozzano (Mi). Si occupo di chinirgia della capsula,cioè la membrana ehe avvolge il cristallino, così da posizionare correttamente la lente artificiale.Normalmente la struttura capsulare è trasparente ma, a contatto con la nuova lente, può capitare che vadaincontro a fibrosi, noè a un progressivo ispessimento. La capsula fibrotica diventa così opaca, provocandoun annebbiamento simile a quello della cataratta. Questa reazione, chiamata fibrosi capsulare o catarattasecondaria, può avvenire anche anni dopo l'operazione di cataratta. Più raramente la filmisi è già in corsoprima che il paziente venga sottoposto all'operazione, perch«1 JKT esempio la cataratta è già in uno stadioavanzato e ha già compromesso l'integrità della capsula. NON SERVE OPERARSI ANCORA In questi casinon e necessario sottoponi a un nuovo intervento, ma è sufficiente un trattamento con un apparecchio laserchiamato La* ser Vag. \ iene creato un piccolo foro di 4-5 millimetri nella capsula, in posizione centrale.Quello che rimane è un anello, utile per sostenere la lente nella sna posizione, senza ostacolare la visione.Questo trattamento viene effettuato Ìn ambulatorio, è indolore e dura pochi secondi. Dopo il la^er, la visionetorna a essere buona.ip C R cataratta, chinirgia refrattiva, trattamenti di fotoablazione terapeutica, trapiantidella cornea, chirurgie della retina e maculopatie. «Come si risolve la CATARATTA SECONDARIA?»«Sono s ficoltà ad adattarsi alla poca luce, comparsa dì aloni luminosi. Può essere risolta medianteun'operazione che prevede la costituzione del cristallino con una lente artificiale, che permette di ottenereuna buona visione per aimi. UN PROGRESSIVO ISPESSIMENTO Durante l'intervento, si esegue unostrappo controllato della ata da poco operata di cataratta a un occhio ma, dopo la visita di controllo, ilmedico mi ha detto che si è formata una cataratta secondaria e che avrò bisogno di un trattamento laser.Rischio di tornare a vedere male?» Mariangela - Saronno (Va) La cataratta, ovvero l'opacizzazione delcristallino (una lente naturale INTERVENIRE PRECOCEMENTE che permette ili mcl Irn Grazie allemoderne tecniche chirurgiche e ai nuovi materiali, l'intervento per la risoluzione delta cataratta è sicuro edefficace Per questo si tende a intervenire con la sostituzione del cristallino quando ancora l'occhio a fuoco leimmagini), è un disturbo associato all'invecchiamento. Di norma si traila di un processo 14 le

Martedì31/03/201531/03/201531/03/201531/03/2015

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Direttore ResponsabileMonica SoriMonica SoriMonica SoriMonica Sori

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TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giornale con gli occhiali. In effetti le cause dellamiopia sono ereditarie e genetiche. ARRIVA IL TEST CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UN ADULTOMIOPE SALUTE GENTE SALUTE ARRIVA IL TEST CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UN ADULTOMIOPE TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giornale con gli occhiali. In effetti le causedella miopia sono ereditarie e genetiche. L'CH U VISTA SI ACCORCIA SALUTE ARRIVA IL TEST BASTAMISURARE IL GLOBO OCULARE DEI BIMBI A 6-7 ANNI: SE È ALLUNGATO È PROBABILE CHE DOVRÀPORTARE GLI OCCHIALI PER VEDERE BENE DALONTANO CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UNADULTO MIOPE TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giornale con gli occhiali di CamillaTagliabue Sembra un gioco di parole, eppure la miopia si può prevedere: è quanto sostengono i ricercatori dell'Universitàdell'Ohio in un recente studio pubblicato su JAMA Ophthalmology. Stando a questa recente ricerca, basta un semplice testoculistico della vista e della conformazione dell'occhio, eseguito intorno ai 6-7 anm, per ipotizzare l'insorgenza In effetti lecause della miopia sono ereditarie e genetiche. L'CH U VISTA SI ACCORCIA SALUTE ARRIVA IL TEST BASTAMISURARE IL GLOBO OCULARE DEI BIMBI A 6-7 ANNI: SE È ALLUNGATO È PROBABILE CHE DOVRÀPORTARE GLI OCCHIALI PER VEDERE BENE DALONTANO CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UNADULTO MIOPE TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giorna della miopia in etàadolescenziale o da adulti: a 6-7 anni, infatti, i bambini sono fisiologicamente ipermetropi, con un globo oculare più cortodella norma; crescendo, l'occhio si allunga e si stabilizza, consentendo la messa a fuoco normale. Se però l'ipermctropiainfantile è scarsa o assente, con l'età l'occhio potrebbe allungarsi troppo e portare alla miopia. «Quella americana è laconstatazione di un fenomeno che si conosce da tempo», spiega il dottor Matteo Pioveila, e con gli occhiali di CamillaTagliabue Sembra un gioco di parole, eppure la miopia si può prevedere: è quanto sostengono i ricercatori dell'Universitàdell'Ohio in un recente studio pubblicato su JAMA Ophthalmology. Stando a questa recente ricerca, basta un semplice testoculistico della vista e della conformazione dell'occhio, eseguito intorno ai 6-7 anm, per ipotizzare l'insorgenza In effetti lecause della miopia sono ereditarie e genetiche. L'CH U VISTA SI ACCORCIA

TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giornale con gli occhiali. In effetti le cause dellamiopia sono ereditarie e genetiche. ARRIVA IL TEST CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UN ADULTOMIOPE SALUTE GENTE SALUTE ARRIVA IL TEST CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UN ADULTOMIOPE TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giornale con gli occhiali. In effetti le causedella miopia sono ereditarie e genetiche. L'CH U VISTA SI ACCORCIA SALUTE ARRIVA IL TEST BASTAMISURARE IL GLOBO OCULARE DEI BIMBI A 6-7 ANNI: SE È ALLUNGATO È PROBABILE CHE DOVRÀPORTARE GLI OCCHIALI PER VEDERE BENE DALONTANO CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UNADULTO MIOPE TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giornale con gli occhiali di CamillaTagliabue Sembra un gioco di parole, eppure la miopia si può prevedere: è quanto sostengono i ricercatori dell'Universitàdell'Ohio in un recente studio pubblicato su JAMA Ophthalmology. Stando a questa recente ricerca, basta un semplice testoculistico della vista e della conformazione dell'occhio, eseguito intorno ai 6-7 anm, per ipotizzare l'insorgenza In effetti lecause della miopia sono ereditarie e genetiche. L'CH U VISTA SI ACCORCIA SALUTE ARRIVA IL TEST BASTAMISURARE IL GLOBO OCULARE DEI BIMBI A 6-7 ANNI: SE È ALLUNGATO È PROBABILE CHE DOVRÀPORTARE GLI OCCHIALI PER VEDERE BENE DALONTANO CHE PREDICE SE IL TUO BAMBINO SARA UNADULTO MIOPE TALE PADRE, TALE FIGLIO Un papa e il suo bambino leggono il giorna della miopia in etàadolescenziale o da adulti: a 6-7 anni, infatti, i bambini sono fisiologicamente ipermetropi, con un globo oculare più cortodella norma; crescendo, l'occhio si allunga e si stabilizza, consentendo la messa a fuoco normale. Se però l'ipermctropiainfantile è scarsa o assente, con l'età l'occhio potrebbe allungarsi troppo e portare alla miopia. «Quella americana è laconstatazione di un fenomeno che si conosce da tempo», spiega il dottor Matteo Pioveila, e con gli occhiali di CamillaTagliabue Sembra un gioco di parole, eppure la miopia si può prevedere: è quanto sostengono i ricercatori dell'Universitàdell'Ohio in un recente studio pubblicato su JAMA Ophthalmology. Stando a questa recente ricerca, basta un semplice testoculistico della vista e della conformazione dell'occhio, eseguito intorno ai 6-7 anm, per ipotizzare l'insorgenza In effetti lecause della miopia sono ereditarie e genetiche. L'CH U VISTA SI ACCORCIA

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presidente della Società oftalmologica italiana (Soi). «L'occhio si ingrandisce e si allunga con l'età, e la miopia non è altroche un allungamento anomalo dell'occhio, che si verifica di solito intorno ai 10-15 anni, ovvero durante la pubertà».Qualsiasi oculista può effettuare questo test, che però non previene la miopia, ma solo la prevede. «Tuttavia», continuaPiovella, «se a 6 anni si è lievemente ipermetropi non significa affatto che non si diventerà miopi. Siccome l'i-CURETEMPESTIVE Un oculista visita un bambino con un oftalmoscopio. È importante che la miopia sia scoperta il primapossibile, in modo da poterla curare precocemente. Oltre agli occhiali, indispensabili, può aiutare l'assunzione di integratorialimentari e vitamine. presidente della Società oftalmologica italiana (Soi). «L'occhio si ingrandisce e si allunga con l'età, ela miopia non è altro che un allungamento anomalo dell'occhio, che si verifica di solito intorno ai 10-15 anni, ovverodurante la pubertà». Qualsiasi oculista può effettuare questo test, che però non previene la miopia, ma solo la prevede.«Tuttavia», continua Piovella, «se a 6 anni si è lievemente ipermetropi non significa affatto che non si diventerà miopi.Siccome l'i-Guardare a lungo e intensamente il vìdeo del computer affatica molto la vista. Le pause sono indispensabili.presidente della Società oftalmologica italiana (Soi). «L'occhio si ingrandisce e si allunga con l'età, e l permetropia è ildifetto contrario alla miopia, un bimbo lievemente ipermetrope "parte avvantaggiato": se questo bimbo diventerà miope ildifetto potrebbe essere più contenuto». Ma si può prevenire la miopia, oltre che prevederla? «La prevenzione consiste nelmonitorare costantemente e accuratamente i bambini: il difetto visivo va scoperto il prima possibile, in modo da poterlocurare precocemente, anche in tenera età. La miopia solitamente non regredisce, ma peggiora con gli anni; tuttavia, èpossibile tenerla sotto controllo e stabilizzarla. Oltre agli occhiali, agli adolescenti è utile prescrivere pure integratorialimentari e vitamine; i ragazzini più responsabili possono iniziare a mettere le lenti a contatto già a 14 anni». Dopo i testalla nascita, che scongiurino ogni possibile patologia congenita, il bambino deve essere sottoposto a una visita oculistaperiodicamente, meglio se all'età di 3, 6 e 12 anni, e ogni sei mesi qualora si riscontrasse un difetto visivo: «L'astigmatismoe l'ipermctropia sono congeniti, quindi presenti dalla nascita. Nei primi anni di vita un certo numero di bimbi possonopresentare una lieve ipermctropia che crescendo non necessita di alcuna correzione con gli occhiali. La miopia lieve insorgenormalmente nell'età dello sviluppo: le cause sono per lo più ereditarie e genetiche. In Italia soffrono di questo disturbo18-20 milioni di persone, ma in Giappone e in Corea è miope una miopia non è altro che un allungamento anomalodell'occhio, che si verifica di solito intorno ai 10-15 anni, ovvero durante la pubertà». Qualsiasi oculista può effettuarequesto test, che però non previene la miopia, ma solo la prevede. «Tuttavia», continua Piovella, «se a 6 anni si è lievementeipermetropi non significa affatto che non si diventerà miopi. Siccome l'i-Guardare a lungo e intensamente il vìdeo delcomputer affatica molto la vista. Le pause sono indispensabili. presidente della Società oftalmologica italiana (Soi).«L'occhio si ingrandisce e si allunga con l'età, e l permetropia è il difetto contrario alla miopia, un bimbo lievementeipermetrope "parte avvantaggiato": se questo bimbo diventerà miope il difetto potrebbe essere più contenuto». Ma si puòprevenire la miopia, oltre che prevederla? «La prevenzione consiste nel monitorare costantemente e accuratamente ibambini: il difetto visivo va scoperto il prima possibile, in modo da poterlo curare precocemente, anche in tenera età. Lamiopia solitamente non regredisce, ma peggiora con gli anni; tuttavia, è possibile tenerla sotto controllo e stabilizzarla.Oltre agli occhiali, agli adolescenti è utile prescrivere pure integratori alimentari e vitamine; i ragazzini più responsabilipossono iniziare a mettere le lenti a contatto già a 14 anni». Dopo i test alla nascita, che scongiurino ogni possibilepatologia congenita, il bambino deve essere sot OCCHIALI DA SOLE oposto a una vis MODA E NECESSITA Purtropposi è scoperto che quasi il 67% dei bambini italiani non si scherma abbastanza dai raggi ultravioletti. Troppo spesso, infatti,si dimentica che sole e vento danneggiano gli occhi: bisogna sempre proteggerli con un buon paio di occhiali, e sin dallatenera età. Spiega poi il dottor Paolo Vinciguerra, responsabile dell'Unità operativa di oculistica allhumanitas. «I difettirefrattivi della vista (ipermctropia, miopia e astigmatismo) possono subire fattori di influenza estemi come l'equilibrio fra ilnumero di ore di sonno e la veglia, lo svolgimento di un'attività fisica e una corretta alimentazione che deve prevedere ungiusto bilancio tra l'apporto di proteine, carboidrati e grassi. Altri fattori di rischio per il momento non sono ancora statidimostrati. È viceversa vero che, maggiore è il difetto nell'età dell'adolescenza e della pubertà, maggiore sarà il difettofinale in età adulta». ta oculista periodicamente, meglio se all'età di 3, 6 e 12 anni, e ogni sei mesi qualora si riscontrasse undifetto visivo: «L'astigmatismo e l'ipermctropia sono congeniti, quindi presenti dalla nascita. Nei primi anni di vita un certonumero di bimbi possono presentare una lieve ipermctropia che crescendo non necessita di alcuna correzione con gliocchiali. La miopia lieve insorge normalmente nell'età dello sviluppo: le cause sono per lo più ereditarie e genetiche. InItalia soffrono di questo disturbo 18-20 milioni di persone, ma in Giappone e in Corea è miope una miopia non è altro cheun allungamento anomalo dell'occhio, che si verifica di solito intorno ai 10-15 anni, ovvero durante la pubertà». Qualsiasioculista può effettuare questo test, che però non previene la miopia, ma solo la prevede. «Tuttavia», continua Piovella, «se a6 anni si è lievemente ipermetropi non significa affatto che non si diventerà m Ina bimba gio. con gli occhiali scuri: laprotezione I dai raggi Uve "U— fondamentale. ,- è • opi. Siccome l'i-Guardare a lungo e intensamente il vìdeo del computeraffatica molto la vista. Le persona su due». Ma è vero che far lavorare troppo gli occhi da vicino fa male? «Scientificamentenon è stata ancora provata una correlazione tra miopìa e iperstimolazione dell'occhio», conclude Piovella. «Il buon senso,però, ci consiglia di non affaticare per troppo tempo la vista da vicino e in presenza di luce artificiale o scarsa. Meglio nonleggere per troppe ore consecutive e non stare davanti al computer o ai videogiochi tutto il giorno».• pause sonoindispensabili. presidente della Società oftalmologica italiana (Soi). «L'occhio si ingrandisce e si allunga con l'età, e lpermetropia è il difetto contrario alla miopia, un bimbo lievemente ipermetrope "parte avvantaggiato": se questo bimbodiventerà miope il difetto potrebbe essere più contenuto». Ma si può prevenire la miopia, oltre che prevederla? «Laprevenzione consiste nel monitorare costantemente e accuratamente i bambini: il GENTI 109 difetto v

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Trapianti di cornea: nuovo trattamento antirigetto Nuove prospettive altrattamento del rigetto nel trapianto di cornea arrivano da uno studiocoordinato dal dottor Paolo Vinciguerra, direttore di Humanitas CentroOculistico, e pubblicato su Cornea Journai la più importante rivista delsettore, che ha preso ispirazione dalle iniezioni mtravitreali che sieffettuano nelle maculopatie retimene. La nuo- Nuove prospettive altrattamento del rigetto nel trapianto di cornea arrivano da uno studiocoordinato dal dottor Paolo Vinciguerra, direttore di Humanitas CentroOculistico, e pubblicato su Cornea Journai la più importante rivista delsettore, che ha preso ispirazione dalle iniezioni mtravitreali che sieffettuano nelle maculopatie retimene. La nuo-va tecnica prevede che, incaso di rigetto, ai pazienti venga iniettata direttamente nell'occhio unaspeciale capsula che rilascia il cortisone gradualmente per 4-6 mesi,sciogliendosi poi completamente senza lasciare residui. La capsulapermette di somministrare una quantità di cortisone adeguata, in un'unicavolta e con un micro-ago. Nuove prospettive al trattamento del rigetto neltrapianto di cornea arrivano da uno studio coordinato dal dottor PaoloVinciguerra, direttore di Humanitas Centro Oculistico, e pubblicato suCornea Journai la più importante rivista del settore, che ha presoispirazione dalle iniezioni mtravitreali che si effettuano nelle maculopatie r

Trapianti di cornea: nuovo trattamento antirigetto Nuove prospettive altrattamento del rigetto nel trapianto di cornea arrivano da uno studiocoordinato dal dottor Paolo Vinciguerra, direttore di Humanitas CentroOculistico, e pubblicato su Cornea Journai la più importante rivista delsettore, che ha preso ispirazione dalle iniezioni mtravitreali che sieffettuano nelle maculopatie retimene. La nuo- Nuove prospettive altrattamento del rigetto nel trapianto di cornea arrivano da uno studiocoordinato dal dottor Paolo Vinciguerra, direttore di Humanitas CentroOculistico, e pubblicato su Cornea Journai la più importante rivista delsettore, che ha preso ispirazione dalle iniezioni mtravitreali che sieffettuano nelle maculopatie retimene. La nuo-va tecnica prevede che, incaso di rigetto, ai pazienti venga iniettata direttamente nell'occhio unaspeciale capsula che rilascia il cortisone gradualmente per 4-6 mesi,sciogliendosi poi completamente senza lasciare residui. La capsulapermette di somministrare una quantità di cortisone adeguata, in un'unicavolta e con un micro-ago. Nuove prospettive al trattamento del rigetto neltrapianto di cornea arrivano da uno studio coordinato dal dottor PaoloVinciguerra, direttore di Humanitas Centro Oculistico, e pubblicato suCornea Journai la più importante rivista del settore, che ha presoispirazione dalle iniezioni mtravitreali che si effettuano nelle maculopatie r

Trapianti di cornea: nuovo trattamento antirigetto Nuove prospettive altrattamento del rigetto nel trapianto di cornea arrivano da uno studiocoordinato dal dottor Paolo Vinciguerra, direttore di Humanitas CentroOculistico, e pubblicato su Cornea Journai la più importante rivista delsettore, che ha preso ispirazione dalle iniezioni mtravitreali che sieffettuano nelle maculopatie retimene. La nuo- Nuove prospettive altrattamento del rigetto nel trapianto di cornea arrivano da uno studiocoordinato dal dottor Paolo Vinciguerra, direttore di Humanitas CentroOculistico, e pubblicato su Cornea Journai la più importante rivista delsettore, che ha preso ispirazione dalle iniezioni mtravitreali che sieffettuano nelle maculopatie retimene. La nuo-va tecnica prevede che, incaso di rigetto, ai pazienti venga iniettata direttamente nell'occhio unaspeciale capsula che rilascia il cortisone gradualmente per 4-6 mesi,sciogliendosi poi completamente senza lasciare residui. La capsulapermette di somministrare una quantità di cortisone adeguata, in un'unicavolta e con un micro-ago. Nuove prospettive al trattamento del rigetto neltrapianto di cornea arrivano da uno studio coordinato dal dottor PaoloVinciguerra, direttore di Humanitas Centro Oculistico, e pubblicato suCornea Journai la più importante rivista del settore, che ha presoispirazione dalle iniezioni mtravitreali che si effettuano nelle maculopatie r

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Istituto Clinico Humanitas Pag. 21

C'è un lato oscuro nei LedConsumano poco, duranoe illuminano tanto. Maalcuni Led potrebberoavere un lato oscuro. Sucui l'Agenzia francese perla sicurezza ambientale(anses, fr) vuole farechiarezza. Ora uno studiodel Centro di ricerca diCordeliers descrive idanni alla retina di cavie,più estesi rispetto a unneon. «Il potenziale dannodipende dalla luceemessa: quelkblu presenteanche nel sole e in alcunineon - è moltoenergetica» dice PaoloVinciguerra, direttore delCentro oculisticodell'Istituto Humanitas diMilano (humamtas.it).«Per difendersi,bisognerebbe non"sparare" la luce negliocchi e acquistare prodottidi qualità». AgneseCodignola

Sabato26/09/201526/09/201526/09/201526/09/2015

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Istituto Clinico Humanitas Pag. 22

Niente buio per chilavora al pc Occhiaffaticati dopo ore alcomputer? PaoloVinciguerra, direttoredel Centro oculisticodell'Istituto Humanitasconsiglia: «La sok lucedel pc affatica l'occhio,quindi mai lavorare albuio. L'ideale è ricevereluce dall'alto, evitandoriflettori sullo schermo.E poi fare pausefrequenti, leggere sucarta stampata, areare lastanza, regolaregrandezza dei caratteri escegliere font semplici,sbattere spesso lepalpebre». A.S.

Sabato21/11/201521/11/201521/11/201521/11/2015

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Direttore ResponsabileDiamante D'AlessioDiamante D'AlessioDiamante D'AlessioDiamante D'Alessio

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Istituto Clinico Humanitas Pag. 23

Quando intervenire sul cheratocono Nuove tecniche potrebbero migliorareil trattamento che evita il progredire di questa patologia della cornea. Maricorrervi non è sempre necessario

Colpisce una persona su 2.000(secondo altre stime sarebbepiù diffusa) ed è consideratauna malattia rara: si chiamacheratocono e provoca unassottigliamento della cornea,compromettendo la vista (ilsintomo principale èl'astigmatismo: le immagini,cioè, appaiono sfuocate). Finoa una quindicina di anni fal'unica soluzione terapeutica,quando il paziente non riuscivapiù a vedere, era il trapianto dicornea. Non c'erano vie dimezzo. «Poi i tedeschi hannoproposto una nuova terapia, —dice Paolo Vinciguerra,responsabile dell'Unità diOculistica all'IstitutoHumanitas di Milano — ilcosiddetto cross-lmfcmg: sirimuove l'epitelio, cioè lostrato più superficiale dellacornea, si somministra uncollirio a base di riboflavina esi espone la cornea ai raggiultravioletti A (UvA), chevengono assorbiti dallariboflavina, e rendono piùrigido il tessuto corneale.Questo trattamentonon migliora la visione, ma evitala progressione della malattia». Lametodica, in altre parole, «uccide»i cheratociti della cornea (chesono i responsabili dellaformazione del "bernoccolo", cioèdel cheratocono sulla superficiedel bulbo oculare) e fa sì che siattivino cellule capaci di produrreun nuovo tessuto. «A questointervento — aggiungeVinciguerra — si può poiassociare, nei casi avanzati,l'inserimento di anelliintrastromali, cioè di inserti di pia

stica, all'interno della cornea chene migliorano la forma, anche senon arrestano la progressionedella malattia». Ma torniamo alcross-Iinfcing che adesso si èperfezionato grazie allaiontoforesi, tecnica nata in Italia.«È un intervento — spiegaAlberto Bellone, oculistatorinese — che consentel'assorbimento della riboflavina,da parte dei tessuti corneali, conl'applicazione di una correnteelettrica a basso voltaggio, laiontoforesi appunto. Grazie aquesta tecnica si può

evitare la rimozione dell'epitelioche può comportare un rischio,anche se minimo, di infezione,provoca dolore al paziente edetermina, nei due o tre mesisuccessivi, un peggioramentodella vista. Si chiama infatticross-linking corneale transepiteliale». La nuova metodicaoffrirebbe, dunque, vantaggi alpaziente ma anche all'oculistaperché accorcia i tempi dellaprocedura. Ed è per questo cheoltre alla iontoforesi, si stannostudiando sistemi per aumentarela

potenza dei raggi UvA e ridurre itempi di esposizione (semprenell'ottica di semplificare laprocedura di cross- linking),almeno così la pensa PaoloRama, direttore dell'Unità diOculistica all'Ospedale SanRaffaele di Milano. «Sulla realeutilità della iontoforesiaspettiamo conferme da studiclinici — dice Rama —. Ingenerale comunque l'efficaciadel cross-linking è accertata: èuna metodica sicura ed efficacee arresta la progressione dellamalattia. Occorre peròselezionare accuratamente ipazienti, perché non tuttipeggiorano e, comunque, dopouna certa età la malattia sistabilizza da sola». Ecco ilpunto. È bene diagnosticareprecocemente la malattia,soprattutto nei bambini(Vinciguerra propone visiteoculistiche, compresi esamiavanzati, tipo la topografia, cioèla fotografia della cornea, a tuttiuna volta nella vita epreferibilmente in età giovanile),ma occorre essere consapevoliche esami di questo tipo possonoindividuare cheratoconi che nonevolvono. Ecco perché certestime parlano di un caso dicheratocono ogni 500 persone(invece che ogni 2.000): gliesami intercettano tutti i casipotenziali. Sta allora all'oculistadecidere dove intervenire per ilbene del paziente. Adriana Bazzi

La malattia La cornea è un tessutotrasparente che riveste la parteanteriore del globo oculare. Essendocurva ha anche una funzione di lentepositiva ed è quindi fondamentale perla corretta messa a fuoco delleimmagini sulla retina OCCHIONORMALE OCCHIO CONCHERATOCONO Sa. Il cheratoconoè una malattia della cornea che puòdanneggiare la visione attraverso losviluppo di un astigmatismoirregolare, secondario a unosfiancamento e assottigliamento dellacornea, che passa dalla forma di unasfera a quella di un cono jn generecolpisce entrambi gli occhi, anche sespesso in misura diversa. L'esordioeTevoluzione della malattia sonomolto variabili VISIONENORMALE VISIONE CONCHERATOCONO

li metodo La procedurachiamata cross-linking,prevede lasomministrazione delcollirio riboflavina Laproposta Grazie a unacorrente a bassovoltaggio il farmacosembra penetrare meglioLa proposta Grazie a unacorrente a bassovoltaggio il farmacosembra penetrare meglio

Domenica15/02/201515/02/201515/02/201515/02/2015

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Direttore ResponsabileFerruccio de BortoliFerruccio de BortoliFerruccio de BortoliFerruccio de Bortoli

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Quando intervenire sul cheratocono Nuove tecniche potrebbero migliorareil trattamento che evita il progredire di questa patologia della cornea. Maricorrervi non è sempre necessario

Colpisce una persona su 2.000(secondo altre stime sarebbepiù diffusa) ed è consideratauna malattia rara: si chiamacheratocono e provoca unassottigliamento della cornea,compromettendo la vista (ilsintomo principale èl'astigmatismo: le immagini,cioè, appaiono sfuocate). Finoa una quindicina di anni fal'unica soluzione terapeutica,quando il paziente non riuscivapiù a vedere, era il trapianto dicornea. Non c'erano vie dimezzo. «Poi i tedeschi hannoproposto una nuova terapia, —dice Paolo Vinciguerra,responsabile dell'Unità diOculistica all'IstitutoHumanitas di Milano — ilcosiddetto cross-lmfcmg: sirimuove l'epitelio, cioè lostrato più superficiale dellacornea, si somministra uncollirio a base di riboflavina esi espone la cornea ai raggiultravioletti A (UvA), chevengono assorbiti dallariboflavina, e rendono piùrigido il tessuto corneale.Questo trattamentonon migliora la visione, ma evitala progressione della malattia». Lametodica, in altre parole, «uccide»i cheratociti della cornea (chesono i responsabili dellaformazione del "bernoccolo", cioèdel cheratocono sulla superficiedel bulbo oculare) e fa sì che siattivino cellule capaci di produrreun nuovo tessuto. «A questointervento — aggiungeVinciguerra — si può poiassociare, nei casi avanzati,l'inserimento di anelliintrastromali, cioè di inserti di pia

stica, all'interno della cornea chene migliorano la forma, anche senon arrestano la progressionedella malattia». Ma torniamo alcross-Iinfcing che adesso si èperfezionato grazie allaiontoforesi, tecnica nata in Italia.«È un intervento — spiegaAlberto Bellone, oculistatorinese — che consentel'assorbimento della riboflavina,da parte dei tessuti corneali, conl'applicazione di una correnteelettrica a basso voltaggio, laiontoforesi appunto. Grazie aquesta tecnica si può

evitare la rimozione dell'epitelioche può comportare un rischio,anche se minimo, di infezione,provoca dolore al paziente edetermina, nei due o tre mesisuccessivi, un peggioramentodella vista. Si chiama infatticross-linking corneale transepiteliale». La nuova metodicaoffrirebbe, dunque, vantaggi alpaziente ma anche all'oculistaperché accorcia i tempi dellaprocedura. Ed è per questo cheoltre alla iontoforesi, si stannostudiando sistemi per aumentarela

potenza dei raggi UvA e ridurre itempi di esposizione (semprenell'ottica di semplificare laprocedura di cross- linking),almeno così la pensa PaoloRama, direttore dell'Unità diOculistica all'Ospedale SanRaffaele di Milano. «Sulla realeutilità della iontoforesiaspettiamo conferme da studiclinici — dice Rama —. Ingenerale comunque l'efficaciadel cross-linking è accertata: èuna metodica sicura ed efficacee arresta la progressione dellamalattia. Occorre peròselezionare accuratamente ipazienti, perché non tuttipeggiorano e, comunque, dopouna certa età la malattia sistabilizza da sola». Ecco ilpunto. È bene diagnosticareprecocemente la malattia,soprattutto nei bambini(Vinciguerra propone visiteoculistiche, compresi esamiavanzati, tipo la topografia, cioèla fotografia della cornea, a tuttiuna volta nella vita epreferibilmente in età giovanile),ma occorre essere consapevoliche esami di questo tipo possonoindividuare cheratoconi che nonevolvono. Ecco perché certestime parlano di un caso dicheratocono ogni 500 persone(invece che ogni 2.000): gliesami intercettano tutti i casipotenziali. Sta allora all'oculistadecidere dove intervenire per ilbene del paziente. Adriana Bazzi

La malattia La cornea è un tessutotrasparente che riveste la parteanteriore del globo oculare. Essendocurva ha anche una funzione di lentepositiva ed è quindi fondamentale perla corretta messa a fuoco delleimmagini sulla retina OCCHIONORMALE OCCHIO CONCHERATOCONO Sa. Il cheratoconoè una malattia della cornea che puòdanneggiare la visione attraverso losviluppo di un astigmatismoirregolare, secondario a unosfiancamento e assottigliamento dellacornea, che passa dalla forma di unasfera a quella di un cono jn generecolpisce entrambi gli occhi, anche sespesso in misura diversa. L'esordioeTevoluzione della malattia sonomolto variabili VISIONENORMALE VISIONE CONCHERATOCONO

li metodo La procedurachiamata cross-linking,prevede lasomministrazione delcollirio riboflavina Laproposta Grazie a unacorrente a bassovoltaggio il farmacosembra penetrare meglio

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