n. 1 - maggio 2009 - acer.re.it

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inquinanti. Ma anche le altre attività che Acer conduce nei campi della media-zione sociale, della formazione, dell’ap-profondimento scientifico, della ricerca di collaborazioni e di sinergie meritano di essere conosciute: mi auguro che i lettori avranno la curiosità di leggere anche le parti del giornale che a questi argomenti sono dedicate.A conclusione di queste rapide consi-derazioni, vorrei richiamare l’attenzio-ne soprattutto su un fatto che, davve-ro, costituisce un importante successo per Acer e per i Comuni: sono partiti i lavori per il ripristino di ben trecen-to alloggi pubblici che si trovavano in condizioni di inabitabilità. Ne parliamo nella pagina a fianco, qui voglio aggiun-gere soltanto la soddisfazione per un risultato che non è stato semplice ot-tenere e che arricchisce notevolmente il patrimonio abitativo pubblico nella nostra provincia.

Marco CorradiPresidente Acer Reggio Emilia

Come potrete vedere scorrendo le pagine che seguono, questo numero di “Abitare” è ricco di notizie e, soprat-tutto, di fatti molto concreti. In questi ultimi mesi, Acer ha portato avanti – d’intesa e in collaborazione, a seconda dei casi, con Comuni, Provincia, Sinda-cati, Università, altre Aziende casa della nostra regione - numerose iniziative per la realizzazione di nuovi alloggi, per il ripristino e la manutenzione di alloggi già esistenti, per l’efficienza energetica, per la concertazione delle politiche abitative, per la mediazione sociale, per la formazione di giovani studenti. Dalla manutenzione straordinaria negli edifici ERP del comune capoluogo al completamento degli interventi di ri-qualificazione complessiva nei quartieri di Reggio Emilia, dalle nuove costru-zioni a Calerno e a Prato di Correggio ai progetti di riqualificazione energe-tica a S. Ilario e a Cavriago, possiamo senz’altro dire che i risultati di questo impegno si vedono. E si traducono in tangibili miglioramenti della condizione abitativa per molti cittadini, nonché in rilevanti riduzioni dei consumi energe-tici, con conseguenti risparmi per le famiglie e abbattimenti delle emissioni

I risultati del nostro lavoro: fatti concreti a favore dei cittadini

[PRIMO PIANO]

SOMMARIO

Direttore Responsabile: Stefano Morselli - Autorizzazione Trib. di RE n° 656 del 04/06/1987 - Grafica e impaginazione: an-toniettacasini.com - Redazione ed editing: OMNIA snc Servizi Editoriali, Guastalla (RE) - Stampa: Tipografia S. Martino s.n.c. - S. Martino (RE)

Periodico trimestrale dell’Azienda Casa Emilia Romagna di Reggio Emilia

EDITORIALE

Il recupero degli alloggi sfitti

Manutenzione straordinaria

a Reggio EMILIA

La riqualificazione dei quartieri

Nuovi alloggi a Calerno

e a Prato

Fotovoltaico a Cavriago

Risparmio energetico a S. Ilario

A settembre la quarta

Festa dei Vicini

Studenti a scuola di

mediazione sociale

La collaborazione

con le UniversitA’

I convegni di Ecocasa

La concertazione

delle politiche abitative

Acer, le sinergie

migliorano i servizi

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[LE CASE DI ACER]

Luzzara 3 Montecchio 2Novellara 3Poviglio 4 Quattro Castella 7Ramiseto 1 Reggio Emilia 174Rio Saliceto 2Rolo 4 Rubiera 9 San Martino in Rio 3S. Ilario 8Toano 1Vezzano 2 Villaminozzo 1

to decreto legge governativo 159/2007. Per gli altri, che pure facevano parte della lista a suo tempo messa a pun-to e presentata da Acer, la Regione ha deciso autonomamente di stanziare un proprio fondo aggiuntivo. L’importo di spesa complessivo è pari a 6.720.000 euro.

Ecco l’elenco completo

Bagnolo in Piano 1Baiso 3Bibbiano 7Boretto 6 Busana 2 Campagnola 1Casalgrande 3Castelnovo Sotto 4Cavriago 7Correggio 1 4Fabbrico 3Guastalla 2 2 Ligonchio 3

Centinaia di alloggi pubblici, inutilizzati perché le condizioni di degrado li ren-devano inabitabili, saranno recuperati e affittati a canone sociale ad altrettanti assegnatari. I lavori sono già iniziati e, secondo le previsioni, saranno comple-tati entro l’ottobre prossimo. A rendere possibile questo importante intervento, che restituisce alla colletti-vità un cospicuo patrimonio di abita-zioni di edilizia residenziale pubblica, distribuite in 25 comuni reggiani, sono finanziamenti della Regione Emilia Ro-magna e dei Comuni stessi. Nell’esecuzione dei lavori sono state coinvolte piccole e medie imprese con la finalità di far fronte al periodo di cri-si che anche la nostra realtà locale sta vivendo.Nel territorio reggiano risultano com-plessivamente 300 gli alloggi sfitti am-messi a questi finanziamenti. Per la precisione, 217 sono quelli che rientrano nel bando regionale per il ri-pristino emanato sulla base dell’apposi-

Lavori in corso per il ripristino di trecento alloggi pubblici sfitti

PRONTO ACER

Stampato con inchiostri vegetali e matrici ecologiche prodotte senza l’utilizzo di bagni chimici

Centralino0522 23.66.11

Fax0522 23.66.99

Segreteria Presidenza0522 23.66.55

Morosità e sfratti0522 23.66.39

Orari di apertura al pubblico:dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 12.45 martedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17

Autogestioni e condomini0522 23.66.34

INFOCASA: Servizi URP, richieste di manutenzione, richieste di me-diazione sociale, richiesta e ritiro certificati idoneità dell’alloggio e Agenzia per l’Affitto0522 23.66.66

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[LE CASE DI ACER]

fra l’altro, il recupero all’uso di 30 al-loggi vuoti che possono essere rimessi a disposizione delle graduatorie di as-segnazione. Per le manutenzioni sono previste 24 gare d’appalto, di cui 19 già esperite, per un importo lavori di 3 milioni di euro sui 5 previsti. Si apro-no complessivamente 86 cantieri negli edifici ERP.Poiché le manutenzioni riguardano sia fabbricati di esclusiva proprietà pubbli-ca che fabbricati “misti” (con alloggi di proprietà pubblica e privata insieme), la pianificazione degli interventi è stata realizzata di concerto con le Circoscri-zioni e dopo un confronto costruttivo con i residenti e le comunità condomi-niali, le cui indicazioni sono state molto preziose. Gli interventi miglioreranno e renderanno più funzionali gli edifici, e saranno progettati con particolare attenzione all’efficienza e all’ammoder-namento degli impianti, alle coperture, al risparmio energetico e alle ragioni dell’ecologia. Un’attenzione che si tra-duce, anche in questo caso, in vantaggi per i bilanci familiari, a cominciare dal risparmio sulle bollette. Sul versante delle imprese e del sostegno all’occu-pazione, invece, l’avere esperito più di 20 gare d’appalto ha consentito, da un lato, di limitare fortemente il ricorso al subappalto e, d’altro canto, di coinvol-gere numerose piccole e medie impre-se. In conclusione, una grande sinergia tra Comune di Reggio Emilia ed Acer per tentare di far fronte alle difficoltà cui vanno incontro sia le famiglie che le imprese.

ha riguardato sia la fase di progettazio-ne preliminare, definitiva ed esecutiva che la fase della direzione dei lavori. Gli interventi saranno di diversi tipi: rifacimento delle coperture; ristruttu-razione delle parti in cemento come pilastri, cornicioni e balconi; messa a norma degli impianti elettrici nelle par-ti comuni degli edifici come, ad esem-pio, le scale; installazione dell’impianto di riscaldamento singolo negli alloggi in cui sono presenti vecchie stufe.Con il piano delle manutenzioni si agi-rà quindi su diversi fronti: migliorare la qualità dell’abitare, conservare e accre-

scere il valore del patrimonio edilizio pubblico, creare un’ulteriore misura anti-ciclica per aiu-tare le imprese a sostenere l’impat-to della crisi. Tutto questo significa anche sostenere l’occupazione e il reddito delle fami-glie, in un particola-re momento in cui è importante, data l’emergenza, im-mettere più denaro possibile sul merca-to per far lavorare le imprese. Le manutenzio-ni fatte grazie ai 6 milioni di Euro hanno consentito,

6 milioni di Euro: questo il finanziamen-to che il Comune di Reggio Emilia ha messo a disposizione per le manuten-zioni straordinarie negli edifici ERP.Le opere riguardano 56 fabbricati e 30 alloggi vuoti.Il sindaco Graziano Delrio, l’assessore ai lavori pubblici e al progetto casa, Car-la Colzi, e il presidente di Acer Marco Corradi hanno varato il piano delle ma-nutenzioni proprio in una fase di crisi che coinvolge anche l’edilizia.Il piano prevede un ampio programma di lavori che coinvolgerà 205 cantieri. Per tutti questi cantieri l’attività di Acer

Reggio, 6 milioni di Euro dal Comune per la manutenzione straordinaria

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[LE CASE DI ACER]

il Compagnoni-Fenulli che comporte-rà un costo totale di circa 28 milioni di euro. Ad oggi sono 2.640 gli alloggi pubblici destinati dal Comune all’affitto. Su 56 edifici è stata realizzata un’ope-ra di manutenzione che ha impegnato il Comune con 6 milioni di euro, con un indubbio beneficio per la qualità dell’abitare e il patrimonio immobilia-re stesso. Riguardo alle previsioni per i prossimi anni, il nuovo piano struttura-le comunale prevede altri 2.400 allog-gi di edilizia residenziale sociale (ERS) nei prossimi 15 anni, mentre piani di edilizia integrata pubblico-privato, che partiranno in settembre, renderanno disponibili altri 414 alloggi nei prossi-mi cinque anni destinati a ‘residenziale sociale’ e all’affitto privato a canone calmierato.

alloggi realizzati, dei quali 178 nuovi e 38 ristrutturati, 166 alloggi ERP e 50 a locazione permanente, per un inve-stimento totale di 6 milioni e 434 mila euro. L’intervento di riqualificazione del quartiere Mascagni ha portato alla re-alizzazione di 141 alloggi di nuova co-struzione, di cui 89 alloggi ERP, 10 a lo-cazione permanente e 42 per studenti, per un costo totale di 3 milioni e 700 mila euro.Il Comune di Reggio Emilia e Acer han-no dunque investito 25 milioni e 238 mila euro per la riqualificazione tota-le dei tre quartieri Stranieri, Mascagni e Foscato, da sommare ai 6 milioni di euro di manutenzioni straordinarie.A questi investimenti e interventi si ag-giungono quelli programmati e attua-ti dal Comune di Reggio per un altro quartiere storico di edilizia popolare,

Stranieri, Foscato e Mascagni: una riqualificazione da 25 milioni di euro La ventennale riqualificazione del quar-tiere Stranieri è giunta al termine. L’intervento di Acer ha reso questo storico quartiere più vivibile e acces-sibile. Tutti gli alloggi sono dotati del sistema di contabilizzazione individuale gestito in telecontrollo che permet-te un notevole risparmio energetico, controllando i consumi ed interagendo direttamente con gli inquilini. L’operazione di riqualificazione com-plessiva del quartiere Stranieri ha per-messo di passare dai 369 alloggi totali disponibili prima dell’intervento, ai 414 alloggi totali attuali, dei quali 222 pub-blici e 192 privati. Negli ultimi 4 anni sono stati investiti 15 milioni e 104 mila euro per alloggi e opere urbane come spazi verdi, ciclopedonale, rifacimento e messa in sicurezza della viabilità. Nel quartiere Foscato sono 216 gli

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[LE CASE DI ACER]

A Calerno di S. Ilario, in via Falcone 4, Acer ha realizzato per conto del Co-mune una palazzina con nove alloggi. Di questi, quattro sono andati in per-muta all’impresa costruttrice, mentre gli altri cinque rimasti di proprietà pubbli-ca sono già stati assegnati in locazione permanente (cioè a canone calmiera-to) ad altrettanti affittuari. Le dimensioni degli alloggi, tutti dota-ti di impianto domotico di base per la gestione e i controlli delle utenze elettriche, variano dai 56 agli 87 metri quadri. La palazzina è costruita e attrezzata secondo criteri di risparmio energeti-co ed ecosostenibilità, dalle murature termiche alle vetrate a bassa emissione, dai pannelli solari alla caldaia a conden-sazione.

Calerno, domotica e pannelli solarinella nuova palazzina in via Falcone

A Prato di Correggio sono stati as-segnati 12 alloggi ERP in un nuovo edificio realizzato da Acer nell’ambi-to del Peep comunale. Il fabbricato è distribuito su tre piani: al piano ter-ra sono collocate le autorimesse e le cantine, oltre a due locali ad uso comune e alla centrale termica; al primo e al secondo piano ci sono gli alloggi, di dimensioni differenti (49, 61 e 75 metri quadrati) e serviti da ascensore.

Prato di Correggio 12 nuovi alloggi ERP

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[RISPARMIO ENERGETICO]

Alla realizzazione dell’impianto ha contribuito anche la Regione Emilia Romagna attraverso un finanziamento previsto dal Piano Triennale d’Azione Ambientale 2006, inserito nel quadro programmatico e gestito dalla Provin-cia di Reggio Emilia.Il nuovo impianto fotovoltaico della casa protetta è uno degli interven-ti previsti dal piano per il risparmio energetico del Comune di Cavriago. Di questo progetto fanno parte anche altri interventi progettati da Acer, e fi-nanziati dal Comune, per la riqualifica-zione energetica dell’impianto termico della Scuola elementare De Amicis, della scuola media, della sede munici-pale, della scuola materna i Tigli e della palestra di via Del Cristo.

24 h su 24 e la presenza di macchinari e impianti tecnici per i servizi sanitari.Sulla base di questi dati è stata elabora-ta una diagnosi energetica dell’edificio ed uno studio di fattibilità per la realiz-zazione dell’impianto fotovoltaico.L’impianto fotovoltaico è dotato di un sistema di telegestione e controllo che fornisce i dati di produzione e funzio-namento in tempo reale e li trasmet-te attraverso una rete wireless ad un semplice PC connesso a internet.All’ingresso della casa protetta, inol-tre, è stato installato un pannello che fornisce informazioni in tempo reale sull’energia prodotta e sulle emissioni di CO2 evitate, consentendo di verifi-care quotidianamente i risultati ottenu-ti grazie all’impianto fotovoltaico.I costi di realizzazione dell’impianto, che ammontano a 200.000 euro, sono stati sostenuti da Acer e verranno co-perti con i contributi derivanti dal con-to energia. Inoltre, la gestione e manu-tenzione dell’impianto sarà garantita da Acer per i prossimi vent’anni.

Dal mese di aprile è entrato in funzio-ne l’impianto fotovoltaico nella casa protetta di Cavriago, realizzato da Acer e dal Comune che, posto sul tet-to dell’edificio, consentirà di produrre energia elettrica da fonte solare.Sono stati installati 90 pannelli che con-sentiranno di coprire il 12% dei con-sumi della struttura, producendo circa 21.000 kWh all’anno. La struttura è il principale consumatore di energia elet-trica a causa della tipologia dei servizi erogati: la cucina centralizzata per la preparazione di pasti per la mensa in-terna e per le mense scolastiche di Ca-vriago; il totale raffrescamento per ga-rantire condizioni di comfort ottimale agli ospiti anziani; l’erogazione di servizi

Cavriago, Comune e Acer insieme per l’efficienza energetica

Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaicaLe celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica, sfruttando il cosiddetto “effetto fotovoltaico” che si basa sulla proprietà di alcuni materiali conduttori opportunamente trattati (tra i quali il silicio, elemento molto dif-fuso in natura), di generare direttamen-

te energia elettrica quando vengono colpiti dalla radiazione solare. Una cella fotovoltaica esposta alla ra-diazione solare si comporta come un generatore di corrente con una curva caratteristica tensione/corrente che di-pende fondamentalmente dall’intensità della radiazione solare, dalla tempera-

tura e dalla superficie. Essa è general-mente di forma quadrata con super-ficie di circa a 100 cm2, si comporta come una minuscola batteria, produ-cendo, nelle condizioni di sole tipiche italiane, una corrente di 3 A (Ampère) con una tensione di 0.5 V (Volt), quindi una potenza di 1.5 W (Watt).

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[RISPARMIO ENERGETICO]

soddisfazione dei sindacati: “Si tratta di un accordo davvero importante, che ha ricadute positive ed immediate sugli inquilini. Per quanto ci riguarda, ritenia-mo che andrebbe proposta ovunque sia possibile”. L’esperienza di S. Ilario lascia facilmente immaginare le enormi potenzialità che gli interventi di riqualificazione energe-tica possono avere, se attuati su larga scala e con adeguate competenze tec-niche. Risultati molto positivi stanno venendo anche da altri interventi per il rispar-mio energetico già realizzati o in corso di realizzazione da parte di Acer, a Ca-stelnovo Monti, a Felina, a Villaminoz-zo, a Cavriago. In questo campo, Acer Reggio Emilia è diventata un punto di riferimento in Italia e anche a livello europeo.

tima generazione, sono stati introdotti i contatori individuali in ogni singolo appartamento, si è provveduto all’iso-lamento termico dei sottotetti. Inoltre, Acer ha “formato” gli inquilini ad un oculato utilizzo del riscaldamento ed è in grado di monitorare a distanza l’an-damento dei consumi. Il costo totale dell’intervento ammonta a 148.000 euro, per due terzi a carico del Comune e per il resto a carico degli inquilini. Questa suddivisione è frutto di un accordo - a sua volta una novità sul piano nazionale - con le organizzazione sindacali. In base a tale accordo, gli in-quilini pagheranno la loro parte nell’ar-co di dieci anni: il contributo medio per alloggio è di 10 euro al mese, quota ricavata dal ben più consistente rispar-mio sulle bollette. Chiara Lupi (Sicet) e Carlo Veneroni (Sunia) esprimono la

In un solo anno, c’è chi ha risparmiato 500 euro, chi oltre 700, chi addirittu-ra 1.400 (scendendo da 2.158 a 776) sulle spese per il riscaldamento. Sono davvero notevolissimi i risultati ottenuti dall’intervento di riqualificazione ener-getica realizzato da Acer – in accordo con l’Amministrazione comunale e con i sindacati degli inquilini – su due condo-mini ERP (edilizia residenziale pubblica) in via Matteotti, a S. Ilario. Mediamente, le bollette delle 43 famiglie residenti nei due condomini si sono ridotte del 50%. Il risparmio complessivo, in cifre assolute, è pari a quasi 22.000 euro. L’anno di sperimentazione è quello che va dall’autunno 2007 all’autunno 2008, mentre i raffronti hanno come riferi-mento gli analoghi periodi 2004-2005 e 2005-2006 (non il 2006-2007, consi-derato anomalo per l’inverno partico-larmente mite). “Come Amministrazione comunale – dice il sindaco Sveno Ferri – crediamo molto nella scelta della riqualificazione energetica. Già questi primi risultati ci dimostrano che i vantaggi per i cittadini, sia in termini economici che in termini di benessere negli alloggi, sono rilevanti. Così come è rilevante il vantaggio per l’ambiente, per le minori emissioni in-quinanti. Con Acer, alla quale su questo tema vanno riconosciute sensibilità e competenze d’eccellenza, stiamo colla-borando anche per la riqualificazione di un edificio scolastico”. Nei due edifici in via Matteotti, si è cambiata la gestione calore, sono state installate caldaie a condensazione di ul-

S. Ilario, la riqualificazione energeticafa risparmiare e fa vivere meglio

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[EDIFICARE COMUNITA’]

A settembre ritorna la Festa dei Vicini nei quartieri e nei comuni

zione. In questo quadro, la Festa reg-giana si è rapidamente affermata come una tra le più importanti per quantità e qualità delle iniziative. Nel giugno dello scorso anno, la terza edizione si articolò in una cinquantina di feste distribuite tra città e provincia (pranzi, cene, spuntini e grigliate, gio-chi e balli). Vi parteciparono migliaia di persone, soprattutto inquilini di alloggi pubblici, ma anche, in misura significati-va, cittadini residenti in abitazioni priva-te, a conferma del fatto che certi ser-vizi possono essere promossi solo da un soggetto pubblico come Acer, che non mette al primo posto il criterio del profitto, bensì il benessere sociale delle persone. Un altro aspetto importante della pas-sata edizione è stato il crescente coin-volgimento di immigrati stranieri: un

In settembre, precisamente sabato 12, ritornerà la Festa dei Vicini. Sarà la quar-ta edizione di un appuntamento – or-ganizzato da Acer, per il coordinamen-to del vicepresidente Alfonso Chiessi, con il patrocinio dell’Amministrazione provinciale e con il sostegno di Anci (associazione nazionale comuni italiani) e Federcasa – che si è ormai radicato nei quartieri di Reggio e in diversi altri comuni della nostra provincia. La manifestazione si collega alla Festa europea del vicinato, nata nel 1999 a Parigi e, a partire da allora, proposta da un numero crescente di città europee. Alla base c’è la volontà di migliorare la conoscenza e la solidarietà tra le fami-glie che vivono negli stessi condomini e negli stessi quartieri; lo sforzo di preve-nire i conflitti e contrastare la solitudine, i fenomeni di disgregazione, l’emargina-

positivo segnale in controtendenza di civile convivenza e di coesione sociale rispetto alle tensioni e ai conflitti che percorrono la società. D’altra parte, proprio questo è lo spirito della Festa dei Vicini e, più in generale, di tutta l’at-tività di mediazione sociale che Acer svolge nella sfera abitativa. L’augurio, naturalmente, è che la quarta Festa dei Vicini in programma a settembre sia ancora più grande, più bella e più partecipata. Tutti coloro che intendono promuovere momenti di incontro e di convivialità sono invitati a prendere contatto tempestivamente con Acer, che come sempre metterà a disposi-zione il proprio supporto organizzati-vo.

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[ACER E UNIVERSITA’]

nell’arco dell’anno, suddivisi in gruppi di tre.L’opportunità offerta dall’accordo con-sente di creare sul campo professiona-lità nuove, funzionali alle trasformazioni che la nostra società vive, offrendo al contempo spunti significativi anche nell’ambito della progettazione condi-visa e nella sperimentazione di nuove strade e soluzioni. L’affiancamento dei laureandi ai me-diatori di Acer creerà un clima di condivisione molto importante per il completamento del ciclo di studi, la formazione professionale e personale grazie all’esperienza dei mediatori e alle competenze scientifiche dell’ate-neo bolognese: un mix d’eccellenza, un’opportunità per la formazione dei laureandi e per la ricerca, una risorsa per la comunità locale.

borazione, formalizzata con la Conven-zione per lo sviluppo delle attività di ti-rocinio per laureandi, tra la stessa Acer e la facoltà di Psicologia dell’Ateneo bolognese. Grazie a questo accordo, la conoscenza e l’esperienza acquisita da Acer vengono messe a disposizione del mondo universitario, favorendo così la formazione dei ragazzi e facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro.La Convenzione firmata dal Presidente di Acer Marco Corradi e dalla Preside della facoltà di psicologia dell’Univer-sità di Bologna Fiorella Giusberti, alla presenza del sindaco Graziano Delrio, permette quindi di attivare periodi di tirocinio formativo di mediazione so-ciale per laureandi in psicologia.Alla firma della Convenzione erano presenti anche il vicepresidente di Acer Alfonso Chiessi, l’assessore alla coesione e sicurezza sociale, Franco Corradini, la professoressa Elvira Cico-gnani, docente di psicologia di comu-nità dell’Università di Bologna; i me-diatori sociali di Acer Claudio Melioli e Filomena De Sciscio e la tutor del progetto Luisa Sironi, dell’Università di Milano-Bicocca.L’accordo prevede l’affiancamento de-gli studenti agli operatori del servizio di mediazione sociale di Acer, favorendo così la formazione dei ragazzi e facili-tando il loro ingresso nel mondo del lavoro.Sono previste 300 ore di formazione nell’ambito della mediazione per la convivenza, la prevenzione e risoluzio-ne dei conflitti; 12 gli studenti coinvolti

“Edificare comunità” è uno degli obiet-tivi del servizio di mediazione sociale di Acer Reggio Emilia per far fronte al profondo cambiamento della socie-tà avvenuto negli ultimi anni dovuto all’evoluzione demografica, all’aumento delle persone anziane e delle famiglie mononucleari, ai flussi migratori e alla convivenza multietnica. I mediatori operano per prevenire situazioni di conflittualità tra inquilini, migliorare le relazioni tra i vicini e risolvere le situa-zioni di tensione abitativa nei condomi-ni di edilizia residenziale pubblica, come in quelli privati. Nato come progetto sperimentale, il servizio di mediazione sociale attivato da Acer è uno stru-mento operativo utile al controllo e alla gestione degli alloggi.Il servizio di mediazione, i risultati rag-giunti e le competenze scientifiche dell’Università degli Studi di Bologna hanno creato le premesse per la colla-

Mediazione sociale: Acer fa formazione agli studenti dell’Università di Bologna

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[ACER E UNIVERSITA’]

assume oggi un ruolo di primo piano riconosciuto dalle Acer nazionali. Attualmente in Acer stanno svolgendo uno stage la dottoressa in ingegneria Pamela Vocale dell’Università di Parma e il dottore in architettura Vittorino Belpoliti dell’Università di Ferrara. Han-no invece terminato lo scorso dicem-bre uno stage di due mesi l’ing. Giulia Gosso, l’ing. Fabio Vidotto e l’arch. Ric-cardo Ando provenienti dal Politecnico di Torino.

applicate nei progetti di Acer viene trasferita al mondo universitario, con-tribuendo a dare un taglio concreto agli insegnamenti impartiti agli studenti, troppo spesso costretti ad un approc-cio puramente teorico e poco pratico in merito alle moderne applicazioni.La collaborazione con le università si esplica anche con veri e propri sta-ge degli universitari presso la sede di Acer.I ragazzi in azienda acquisiscono una prima esperienza sul campo, applican-do alla concretezza della progettazione i modelli teorici imparati all’università.Questa sinergia tra il mondo dell’uni-versità e l’impresa consente ad Acer di sviluppare il settore della ricerca e di accrescere il know-how in tema di risparmio energetico, progettazione di edifici a basso impatto ambientale e riqualificazione energetica. Grazie a queste competenze Acer Reggio Emilia

L’esperienza di Acer e dei suoi profes-sionisti fa scuola. Acer, infatti, ha sigla-to convenzioni con alcune prestigiose università, quali il Politecnico di Torino, le università di Bologna, Udine, Ferrara e Parma, per fare incontrare il mondo della ricerca e il mondo del lavoro, in uno scambio reciproco di conoscenze ed esperienze.In particolare, la collaborazione con il Politecnico di Torino, che si è realizzata alla fine dello scorso anno, è nata dalla sensibilità e dal profondo impegno di Acer nel campo dell’efficienza e del re-cupero energetico degli edifici.L’Azienda, infatti, ha appositamente creato nel 2007 il servizio energia-im-pianti per implementare lo studio e la progettazione di edifici a basso impat-to ambientale e l’utilizzo di tecnologie volte a favorire l’efficienza energetica degli edifici.La conoscenza delle nuove tecnologie

Dalle collaborazioni tra Acer e Atenei un’opportunità per i giovani

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[I CONVEGNI DI ECOCASA]

sugli edifici: non saranno più erogati contributi a quei paesi che non rispetti-no i criteri fissati dalla normativa euro-pea, sia per la costruzione di nuovi edi-fici che per la ristrutturazione di quelli esistenti, se non avranno i requisiti mi-nimi di efficienza energetica richiesti. Gli edifici, infatti, sono responsabili di oltre il 40% dei consumi di energia e delle emissioni nocive. Il settore resi-denziale e pubblico rappresentano in-sieme circa l’80% dei consumi e delle emissioni inquinanti, ed è stato stimato un potenziale di risparmio energetico intorno al 30%. Situazione alla quale l’Europa ha deciso di porre fine, sta-bilendo regole ed emanando direttive che dovranno essere recepite da tutti i paesi dell’Unione, se vorranno aver accesso ai finanziamenti.Le aziende Acer di Reggio Emilia, Fer-rara, Ravenna e Cesena hanno quindi presentato alcuni interventi di riquali-ficazione energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili applicate all’edilizia pubblica.Graziano Cremonini, Presidente regio-nale di Confservizi Emilia Romagna, nel concludere il convengo ha annunciato la firma di un Protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna per collabo-rare al Piano energetico regionale.

di Confservizi Emilia Romagna e Presi-dente di Acer, al quale hanno parteci-pato Erhorn Kluttig Heike, esponente di Concerted Action EPBD (Energy Per-formance of Buildings Directive), Julien Dijol, Policy coordinator di Cecodhas (Comitato europeo per l’edilizia socia-le), Morena Diazzi, Direttore generale delle attività produttive, commercio e turismo della Regione Emilia Romagna, e Anna Maria Pozzo, Direttore dell’area tecnica di Federcasa.Dal confronto è emerso che l’Italia potrebbe avere accesso a 32 milioni di euro di fondi strutturali (Fesr) del-la Comunità Economica Europea per i progetti di edilizia che prevedano l’ado-zione di misure di efficienza energetica e investimenti in energie rinnovabili. Si tratta di una grande opportunità sul-la quale il nostro paese deve lavorare, elaborando progetti che presentino i requisiti richiesti per assicurasi que-ste risorse che rappresenterebbero un notevole incentivo al rilancio della nostra economia. Il 4% dei fondi strut-turali potrà essere riposizionato per l’housing sociale. Alle regioni spetta il compito di negoziare con l’Europa per ottenere i finanziamenti.Forte, però, il richiamo dell’Europa al rispetto della nuova direttiva europea

Particolarmente interessanti i dati emer-si nel corso del convegno sull’housing sociale, organizzato da Acer e Confser-vizi Emilia Romagna, in collaborazione con Federcasa e Cecodhas (Comitato europeo per l’edilizia sociale), presie-duto da Marco Corradi, responsabile del Coordinamento politiche abitative

Housing sociale: l’abitare di qualità e ad alta efficienza energeticaPer il terzo anno consecutivo, Acer ha partecipato alla fiera Ecocasa, che si è svolta lo scorso febbraio nei padiglioni delle Fiere di Reggio Emilia, per promuovere il marchio Ecoabita e le proprie politiche abitative. Nel corso della manifesta-zione, Acer ha organizzato in collaborazione con Confservizi Emilia Romagna due convegni sull’evoluzione dell’edilizia residenziale pubblica e sulle nuove tecnologie in grado di migliorare la qualità dell’abitare dei disabili e degli anziani.

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[I CONVEGNI DI ECOCASA]

alla riqualificazione energetica di molti edifici e all’installazione di 370 centra-line domotiche in diversi appartamen-ti, di cui molte sono già in utilizzo nei quartieri Stranieri, Brenta di Sant’Ilario d’Enza e Compagnoni.Acer, inoltre, ha avviato una sperimen-tazione su un progetto elaborato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Infor-mazione dell’Università degli Studi di Parma, in collaborazione con medici e psicologi, per l’applicazione di un si-stema di tele-domiciliarità in grado di fornire tele-assistenza, tele-soccorso e tele-medicina attraverso tecnologie flessibili, adattabili e dai costi contenuti per favorirne la diffusione.L’anziano, attraverso tecnologie sem-plici, potrà avere la gestione di tutta la casa (segnalazione di perdite di acqua, spegnimento dei fornelli, spegnimento luci, rilevamenti anticaduta e del battito cardiaco). I controlli potranno essere effettuati anche a distanza, o potreb-bero essere adottate soluzioni di “por-tierato sociale”, permettendo così alle persone anziane o disabili di continua-re a vivere autonomamente nella loro casa il più a lungo possibile.

entro il 2050.Il progressivo invecchiamento della po-polazione genera inevitabilmente un aumento delle condizioni di disabilità delle persone che si riflette in termini di costi sociali e umani di grande rile-vanza.Inoltre la mutazione dei modelli socia-li - mobilità nel lavoro, nuclei familiari ridotti o costituiti da un unico compo-nente - fa sì che le tradizionali forme di assistenza familiare non riescano più a coprire le necessità delle persone an-ziane o affette da disabilità non neces-sariamente connesse all’età avanzata.Un aiuto importante può arrivare al-lora dalle nuove tecnologie, quali la domotica, e dalle norme wel-hops, che stabiliscono linee guida comuni per la progettazione delle case a “misura d’uomo”, in grado di favorire una mi-gliore qualità dell’abitare.Reggio Emilia è all’avanguardia sul tema. Acer negli ultimi anni ha provveduto

Un aiuto importante per migliorare la qualità di vita delle persone anziane o disabili arriva dall’applicazione nelle abi-tazioni delle nuove tecnologie e della domotica, in grado di renderle più sicu-re, confortevoli e funzionali. Questa la conclusione a cui sono giun-ti Marco Corradi, presidente di Acer, l’arch. Alessandro Tugnoli di Ervet, la prof. Ilaria De Munari dell’Universi-tà degli Studi di Parma, l’arch. Assun-ta D’Innocenzo, Segretario generale dell’Associazione Abitare Anziani, Atos Cattini, responsabile di Caad Reg-gio Emilia, Centro per l’adattamento dell’ambiente domestico, l’ing. Massi-mo Mascaretti, di Acer Forlì-Cesena e Umberto Bedogni, presidente di Auser Reggio Emilia nel corso del convegno sui temi della domotica che si è svolto nel corso di Ecocasa 2009.In Italia la tendenza all’aumento della popolazione anziana è particolarmente accentuata e si prevede che triplicherà

La domotica incontra le norme di benessere abitativo per gli anziani

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[AMMINISTRAZIONE]

questo protocollo, in quanto delinea le relazioni sindacali nell’ambito delle po-litiche abitative intese sia come tema di rilevanza sociale, sia sotto l’aspetto del benessere dei dipendenti, sia della qualità e della sicurezza del proces-so produttivo. Questo è l’inizio di un percorso che contribuirà a rafforzare i processi di collaborazione già in atto. Marco Corradi, presidente di Acer, ha precisato che “la firma di questo pro-tocollo conferma il forte sistema di relazioni tra Acer, la Provincia e tutte le organizzazioni sindacali presenti sul territorio. Per il futuro infatti - ha evi-denziato Corradi - è necessario raf-forzare le alleanze e le collaborazioni tra le parti per migliorare le politiche abitative che coinvolgono tutto il terri-torio e si ripercuotono non solo sulla qualità di vita della comunità intera, ma sono in grado anche di determinare uno sviluppo positivo dell’economia nel rispetto dell’ambiente”.

del mercato locale delle locazioni. Questi sono solo alcuni dei temi in materia di alloggio che rientrano a pie-no titolo in quel complesso di buone pratiche e politiche virtuose auspica-te dalle organizzazioni sindacali e che identificano Acer quale interlocutore privilegiato, date le competenze e le capacità operative, per realizzare al meglio gli obiettivi comuni di governo pubblico in materia di housing sociale.Particolare soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa dai firmatari, convinti che per affrontare efficace-mente la grave crisi economica che colpisce il nostro territorio occorra una forte concertazione tra istituzioni pubbliche e parti sociali e sia necessa-rio realizzare interventi efficaci in rispo-sta ai bisogni primari delle famiglie più deboli. Questo accordo tra Enti locali, Acer e Sindacati punta esattamente al raggiungimento di questi due obiettivi.I rappresentati dei sindacati hanno inoltre accolto con favore la firma di

La Provincia di Reggio Emilia, Acer e le Confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, rappresentate dai settori delle costru-zioni (Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil), della funzione pubblica (Fp-Cgil, Fps-Ci-sl, Fpl-Uil) e degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat) hanno sottoscritto in febbraio un protocollo di intesa che stabilisce e rafforza le relazioni tra loro.L’accordo sancisce ufficialmente il rap-porto di collaborazione costante e lo scambio di informazioni tempestivo tra Provincia, Acer e le organizzazioni sin-dacali su tre temi di interesse comune quali l’attività istituzionale, il processo produttivo e le relazioni interne.Acer, infatti, negli ultimi anni ha orien-tato la propria attività verso aree di in-tervento innovative, quali la sostenibili-tà ambientale del patrimonio pubblico immobiliare residenziale e non residen-ziale, la certificazione ambientale degli edifici, l’applicazione del fotovoltaico e della domotica, la mediazione sociale tra gli inquilini, gli interventi a sostegno

Accordo tra Provincia, Acer e sindacatiper concertare le politiche della casa

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ti, mantenendo un forte radicamento territoriale che permette di rispondere ai bisogni specifici dei singoli Comuni.

comune della bollettazione tra tutte le Acer coinvolte.Infine si è deciso di predisporre un ca-talogo informativo nel quale elencare le attività delle aziende per illustrare e valorizzare le competenze e proporre i propri servizi in modo più incisivo sui territori provinciali di pertinenza.A distanza di un anno, quindi, le strate-gie operative comuni individuate dalle quattro aziende Acer si stanno rilevan-do sempre più importanti per le Am-ministrazioni pubbliche, che si trovano a dover rispondere ai mutati e crescen-ti bisogni dei cittadini.Le attività comuni per il futuro preve-dono un aumento della rete di servizi e la condivisione delle migliori compe-tenze al fine di valorizzare al meglio il patrimonio interno di risorse umane e di know-how, in particolare per i servizi tecnici e di ingegneria, per l’attività di mediazione sociale e gestione dei con-flitti, per la gestione del personale, per creare un centro acquisti in comune, fino ad arrivare a uniformare l’attività di amministrazione condominiale, at-traverso la creazione di unità operati-ve dislocate sui quattro territori e un unico ufficio per la contabilizza-zione.Questi gli obiettivi condivisi dagli amministratori pro-vinciali e delle Acer di Reg-gio Emilia, Modena, Parma, Piacenza che puntano alla valorizzazione delle eccel-lenze di ogni realtà, alla loro diffusione sulle province aderen-

A distanza di un anno dalla firma del protocollo d’intesa, nato per ottimiz-zare e migliorare le politiche abitative dei rispettivi territori, gli amministratori provinciali di Reggio Emilia, Modena, Parma e Piacenza e i dirigenti delle re-lative aziende Acer si sono ritrovati per fare il punto sui risultati ottenuti grazie all’accordo, e organizzare nuove attività per il futuro.All’ultimo incontro, che si è svolto presso la sede di Acer Reggio Emilia lo scorso marzo, hanno partecipato Mar-cello Stecco, assessore provinciale alle politiche sociali e casa, Marco Corradi, presidente di Acer, e gli amministratori provinciali e delle aziende Acer di Mo-dena, Parma, Piacenza.Primo obiettivo del protocollo è stato avviare un processo di razionalizzazio-ne dei servizi e delle attività tra le Acer, tale da mettere in pratica economie di scala per ottimizzare e valorizzare l’organizzazione delle aziende e le pro-fessionalità interne, migliorando così i livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi.Particolare attenzione è stata dedica-ta alla formazione del personale delle Acer. Quindi si è ritenuto opportuno procedere all’individuazione di moda-lità comuni attraverso le quali coordi-nare l’amministrazione del personale, così come è stato presentato uno studio che porterà all’individuazione di regolamenti per fissare gli incentivi al personale.Allo stesso tempo è stata elaborata una proposta per l’avvio della gestione

Le sinergie tra quattro Acer miglioranol’efficienza e la qualità dei servizi

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