mundaTVmagazine Aug. 28, 2011

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Edizione in lingua italiana 28/08/2011 mundaTV magazine Perché il Fiume Kapotaksa mette in ginocchio l’area di Kuhlna e Satkhira Perché il Fiume Kapotaksa mette in ginocchio l’area di Kuhlna e Satkhira ULTIMISSIMA EDIZIONE CON FOTO AGGIORNATE

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কপোতাক্ষ সমস্যার খুলনা - সাতক্ষীরা Kapotaksa problem in Khulna – Satkhira ‘Kapot' means pigeon and 'Aksha' means eye. Once upon a time, the water of the Kapotaksa River was clear and transparent like the eye of a bird. Now the River is no more “allowed” to drain the water in the case of strong rain: that’s the problem in the opinion [not only] of Fr. Luigi. The pictures show the situation in the area as on Aug. 26-27, and the distribution of food that was possible thanks to a charity of 2.000 EUR from the Saverian Mission. English reading friends can find information on Kapotaksa at: http://www.banglapedia.org/httpdocs/HT/K_0276.HTM

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Edizione in lingua italiana 28/08/2011

mundaTVmagazine

Perché il Fiume Kapotaksamette in ginocchio l’area di Kuhlna e Satkhira

Perché il Fiume Kapotaksamette in ginocchio l’area di Kuhlna e Satkhira

ULTIMISSIMA

EDIZIONE

CON FOTO

AGGIORNATE

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Kapot significa piccione e aksa significa occhio.Tanto tempo fa le acque del Kapotaksa (strano nome per un fiume, no?) erano chiare e trasparenti… come l'occhio di un piccione avrebbero detto il Petrarca o Lucio Battisti, se fossero nati in Bangladesh, ricorrendo ad un modo di dire locale assai popolare!

Perché il Kapotaksa mette in ginocchio l’area di Khulna e Satkhira ce l’ha spiegato p. Luigi Paggi

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dal nostro Corrispondente da Mundaland, Luigi Paggi s.x.

Oggi, 27 agosto 2011, a partire da Satkhira e andando giù verso Khulna, un gran numero di villaggi sono allagati: ce lo ha confermato il dott. Krisno. La causa principale di questa alluvione è proprio il fiume Kapotaksa. Un fiume che a causa dell'erosione non ha più letto e quindi l'acqua delle piogge non trova sbocco da nessuna parte. Addirittura, tanto ormai la portata del fiume si è ridotta, contrariamente ad altri tronchi del Delta del Gange, nella nostra area il Kapotaksa non risente più della marea alta e bassa che risale dal Golfo del Bengala, malgrado il fatto (tutt'altro che rassicurante) che il livello del mare si stia alzando sempre di più, c'è chi dice per i disastri ecologici dovuti all'emissione di anidride carbonica da parte dei paesi “civilizzati”, il conseguente riscaldamento delle calotte polari e quindi lo scioglimento dei ghiacci.Prescindendo da ogni considerazione sui disastri di carattere ecologico che possano interessare l'intero Globo (e la ricerca delle relative soluzioni), è un fatto che qui [NdR: nel Distretto di Satkhira che comprende Khulna] l'acqua che quest'anno è caduta dal cielo come fosse il Diluvio Universale… resta stagnante, anche ora che la situazione meteorologica è da tempo molto migliorata e le precipitazioni sono tornate sulle medie stagionali.Con ogni probabilità, se non dragheranno il Kapotaksa, inevitabili alluvioni si verificheranno ogni anno, se solo pioverà un po' di più rispetto alle medie stagionali previste.I danni dell'alluvione attuale, e di quelle prevedibili per il futuro se non si fa nulla, sono immensi. Le capanne di fango si sono sciolte e si scioglieranno nell'acqua come burro al sole. L'agricoltura, e quant'altro è facile immaginare, a cominciare da stradine sterrate, pozzi, latrine, rifugi per gli animali… non possono semplicemente “sopravvivere” ad una inondazione. Perfino ampi tratti delle strade asfaltate sono attualmente sott'acqua, e non si passa che a piedi, con l'acqua al ginocchio.

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La gente dei vari villaggi munda allagati si è riversata sui due lati della strada nei tratti dove questa è asciutta, e passa i giorni e le notti in baracchette improvvisate o su zattere messe insieme con qualche tronco di palma.Anche per il bestiame sono stati costruiti rifugi improvvisati ai lati della strada.Governo e qualche NGO procurano ai Munda un pò di cibo ed acqua potabile, ripromettendosi di poterlo fare “settimanalmente”, ma non lasciando sperare di più.Gli alluvionati passano le giornate a pescare... in questo mare di acqua c'è parecchio pesce... e ci sono anche i maledetti gamberetti che questa volta anche il proletariato rurale può pescare e mangiare senza incorrere nelle ire dei padroni degli allevamenti!Il dottor Krisno (1) e chi poteva dargli una mano ha potuto distribuire nei giorni scorsi un po' di “riso e lenticchie” come diciamo noi [NdR: generi alimentari di prima necessità] alla sua gente nei 5 villaggi munda allagati. Tornando dal suo viaggio ci ha portato alcune foto molto significative. [NdR: quelle che pubblichiamo con la data sovrimpressa in questo Numero di MundaTV Magazine in copertina ed alle pagini seguenti.]

(1) NdR: Krisnapada Munda, come laureato presso l'Univerità di Khulna, in Italia avrebbe il titolo di Dottore in Scienze Economiche. Attualmente il dottor Krisno (come viene affettuosamente chiamato da noi di Mundaland) è Direttore del Progetto SAMS (Sunderban Adibashi Munda Songstha) con un budget specifico annuale di circa 10.000 Euro. Il denaro extra per prestare aiuto “alla sua gente”, ovvero 2 lak pari a circa 2.000 Euro, è stato messo a sua disposizione grazie al pronto e generoso intervento del Superiore dei Saveriani presso la Missione di Khulna, che qui ringraziamo.

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Un Capo Villaggio in posa per la foto ricordo con il dott. Krisno... e un sacco di riso.