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Periodico sull'automazione Industriale

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@motionPERIODICO SULL’ AUTOMAZIONE INDUSTRIALE DI SONEPAR ITALIA

ANNO II° - NUMERO 5 - LUGLIO 2009

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Numero 5 - Luglio 2009

INDICEINDICE

Redazionale di benvenuto

PMTeam Automazione Industriale

MoellerSmartWire-Darwin

AsitaSicurezza Elettrica

ItalweberEtimat

Phoenix ContactPSR - Trifase | nanoLine

AbbAutomazione & Materiale Edile

AbbInverter ABB

CaburMorsetti passanti Serie CBC

GrafoplastSiglatura No Problem

OmronOmron Energy Saving

Schneider ElectricNuova gamma di variatori di velocità Altivar 12 e Altivar 312, semplice e completa

SiemensPuntare all’essenziale

SickSick Innovation Marathon 2009

LovatoLovato Electric “GA”

Bticino - LegrandSpidò Legrand

Elenco Filiali Sonepar

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REDAZIONALE

In questo numero pre-estivo troverete la vo-glia nostra e dei nostri partner di reagire alla situazione che il merca-to ci sta prospettando, al momento senza so-

luzione di continuità.

Se molti attori adottano una strategia di at-tesa e puro risparmio di risorse, altri come Sonepar vogliono investire per supportare e sostenere l’economia generale.

Non è voler essere ottimisti a tutti i costi, cosa diffusissima su tutti i media per ovvi motivi di sostegno al “morale” dei consuma-tori. E’ in realtà uno degli approcci possibili alle situazioni difficili, come quella attuale.

Investire adesso, per chi può farlo, può si-gnificare trovarsi in una situazione vincente quando la crisi cederà il passo alla ripresa.

Quello che noi in Sonepar stiamo facendo è sostenere i nostri clienti investendo nella specializzazione delle persone, in organizza-zioni e strutture più efficienti.

Ad esempio in progetti e proposte di soluzio-ni per il cost-saving. Principalmente ci rife-riamo al risparmio energetico perché è una delle voci più importanti dei costi di qualun-que tipo di impresa.

Spesso, convincendo i clienti finali a fare in-vestimenti con un pay-back nel breve/ medio termine (da 6 a 36 mesi), si possono ottene-re risultati eccellenti che rendono più redditizi e competitivi i prodotti di un’industria o i ser-vizi prestati da aziende del terziario.

Il beneficio è comune essendo uno svilup-po di business per noi, ma anche portando

maggior competitività di prezzi nel mercato e un vantaggio per l’ambiente.

La strategia di Sonepar è quindi quella di so-stenere i suoi clienti nella fase di progettazio-ne e proposta di queste soluzioni, sia che siano installatori che a loro volta dovranno “vendere” queste soluzioni, sia che siano di-rettamente consumatori finali che necessita-no di maggiori competenze tecniche, senza doversi rivolgere a costose consulenze.

Ma il risparmio non è solo quello energetico, e neanche il prezzo del singolo prodotto.

I nostri investimenti, all’interno dell’azienda, sono diretti ad ottimizzare e riorganizzare i magazzini per ottenere un servizio di logisti-ca di altissimo livello, grazie anche a sistemi informativi che facilitino e automatizzino i flussi gestionali con clienti e fornitori.

Si riducono al minimo tempi e possibilità di errori; il personale è specializzato nel sugge-rire le migliori soluzioni e prodotti per speci-fiche applicazioni. Il risultato è maggior effi-cienza nella gestione del tempo, dello stock e quindi della liquidità ai nostri clienti.

Siamo qui per voi e non è un caso che nella pubblicazione troverete i nomi dei riferimenti delle nostre società che potranno accogliere le vostre richieste e fornirvi le risposte ne-cessarie.

Vi auguro una buona lettura e soprattutto delle splendide vacanze estive.

Bentrovati a tutti

Gianfranco LanzoniCoordinatore PMTeam Automazione Industriale

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Visitate il sito www.sonepar.it e iscrivetevi nella sezione @motion per ricevere la rivista personalmente e direttamente all’indirizzo che preferite.Se avete richieste e osservazioni, scriveteci alla casella di posta [email protected]

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INDICEPM TEAM

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Gianfranco LanzoniCoordinatore PMTeamAutomazione IndustrialeSonepar [email protected]

Il PMTeam Automazione IndustrialeUna squadra di professionisti per aggiornarvi sulle nuove opportunità dell’automazione industriale.

Lamberto PegePMTeam Automazione Industriale Sonepar Italia [email protected]

Gennaro PennonePMTeam Automazione Industriale Cangiano Sonepar [email protected]

Michele MiloroPMTeam Automazione Industriale Migliore Sonepar [email protected]

Pietro GiordanoPMTeam Automazione Industriale [email protected]

Giuseppe CaronePMTeam Automazione Industriale Sonepar [email protected]

Silvano MarcucciPMTeam Automazione Industriale [email protected]

Carlo LogiPMTeam Automazione Industriale Mazzi [email protected]

Giancarlo GiarinPMTeam Automazione Industriale Sonepar Italia [email protected]

Giambattista SignorelliPMTeam Automazione Industriale [email protected]

Claudio GarosiPMTeam Automazione Industriale Sonepar [email protected]

Raffaele CaldarolaPMTeam Automazione Industriale Forel [email protected]

Moreno LorenzoniPMTeam Automazione Industriale Mazzi Sonepar [email protected]

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principali protocolli Bus: ProfibusDP e CANopen. Ad ogni Gateway sarà possi- bile collegare fino a 99 partecipanti.

• Il cavo non solo trasmetterà i dati di segnale (On, Off o analogici), ma provvederà anche ad erogare la neces- saria potenza di comando.• Il cavo SWD può anche uscire dal qua- dro principale, trasformandosi da piatto in cavo a sezione circolare, per raggiun- gere i quadri e i componenti periferici (la distanza totale dal Gateway può raggiun- gere i 100 metri).

Le connessioniIl cavo piatto viene equipaggiato di speciali connettori mediante crimpaggio:

Il sistema Smar tWire-Darwin (SWD) in poche parole:

La Linea• Sul PLC non sono più necessari I/O, né a livello centrale né remoto: è sufficiente la sola connessione al Gateway SWD• Il Gateway SWD è compatibile con i

Per Impiantisti e Costruttori di Macchine è determinante trovare un equilibrio fra mas-sima funzionalità ed ottimizzazione dei costi.

Moeller Electric risponde a questa necessità con una rivoluzionaria soluzione: SmartWire-Darwin.

Si tratta di un nuovo concetto di cablaggio per comando, segnalazione e comunicazione.

Attualmente i dispositivi di comando sono ancora collegati singolarmente agli Ingressi e alle Uscite del PLC centrale o degli I/O re-moti. Errori di connessione, complessi test funzionali e di cablaggio, diagnostiche com-plesse in caso di guasto, sono tutte conse-guenze inevitabili, nonostante gli intelligenti sistemi di automazione.

SmartWire-Darwin, da un lato collega tra-mite un Gateway ed un unico cavo piatto, il PLC a tutti i componenti del quadro, dall’al-tro trasforma i tradizionali componenti stan-dard (partenze motori, pulsanteria etc.) in utenti attivi nel sistema di comunicazione. Il cablaggio convenzionale tra unità I/O e dispositivi di comando si riduce drastica-mente.

Un’unica dorsale con cavo piatto a 8 poli, collegherà infatti il PLC a tutti i componenti del quadro, siano essi contattori singoli o partenze motore complete, sensori o pul-santeria, interruttori di potenza o drives.

La tecnica di cablaggio tradizionale, tra cui anche quella degli I/O remotati, risulterà estremamente alleggerita, sostituita dalla tecnica a cavo unico con connessione ad innesto.

INDICEMOELLER

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SmartWire-DarwinL’evoluzione del Quadro di comando

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MOELLER

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Numero 5 - Luglio 2009

L’interfacciamento con gli apparecchiIl sistema SmartWire-Darwin non rivoluzio-na però gli standard di cablaggio e di proget-tazione a cui costruttori e quadristi sono abituati.Infatti così come è compatibile con usuali protocolli (ProfibusDp e CANopen) così non richiede particolari componenti: contattori e partenze motore Moeller xStart così come

la pulsanteria RMQtitan sono infatti interfac-ciabili alla dorsale SmartWire-Darwin.

• Elementi funzionali permettono di con- nettere la pulsanteria standard RMQtitan, sostituendone di fatto i classici bloc- chetti di contatti;

• Una “testina” speciale SWD, inseribile ad innesto sul fronte del contattore, connette contattori e partenze motore alla dorsale SWD alla quale trasmette i valori di stato (On,Off) e ne riceve segnali di comando, ma anche la stessa potenza d’eccitazione della bobina del contattore.

Progettazione semplificata

Riduzione degli spazi

Riduzione Tempi-Costi di cablaggio e montaggio

Facilità e velocità di messa in esercizio

Diagnostica semplificata

Manutenzione ed Espansioneagevolata

Riduzione scorte e facilitàd’approvvigionamento

• Grazie alla riduzione di punti terminali e all’impiego di protocolli e componenti standard conosciuti.

I vantaggi

SmartWire-Darwin rappresenta un vero e proprio salto evolutivo nella tecnica di cablaggio e nelle architet-ture di comunicazione dei Quadri di Controllo.

SmartWire-Darwin riduce drastica-mente i costi di cablaggio e contribui-sce a ridurre le spese sull’intera cate-na di valori – dalla progettazione alla costruzione, dalla messa in esercizio agli interventi di manutenzione e/o espansione del quadro macchina.

• Eliminazione degli I/O del PLC o remotati.• Unico cavo piatto che elimina o rimpicciolisce le canaline di cablaggio.

• Un unico cavo, connessioni a crimpare a montaggio a scatto, in pratica Plug & Work!

• La semplificazione del layout di cablaggio, l’eliminazione pratica delle possibilità di errore e l’indirizzamento a riconoscimento automatico, rendono lo start-up semplice e veloce.

• In caso di errore, sul componente interessato lampeggia un led che indirizza l’opera- tore nella ricerca del guasto.

• Scollegando un singolo componente il resto del sistema continua a funzionare regolarmente.• La dorsale è ampliabile mediante opportuni connettori di interconnessione verso il nuovo tratto del sistema.

• Grazie all’impiego di protocolli e componenti standard facilmente reperibili sul mercato.

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sto con elevata corrente di prova (200A). REALIMP esegue il calcolo della presunta corrente di guasto considerando la parte reattiva e quella resistiva che compongono l’impedenza, condizione necessaria in pre-senza di cavi con sezione maggiore di 70 mm2. Relativamente alla misura della resistenza di isolamento viene prescritta una tensione di prova 500Vc.c. con un limite di 1 MΩ mentre, per la prova di tensione applicata viene eseguita applicando per un secondo la tensione di 1kVc.a., in pratica la prova serve per accertare eventuali guasti di isolamento verso terra. Gli strumenti AS5100, MARKII e AS5150 permettono ovviamente anche queste prove oltre a quella di continuità. Queste le soluzioni strumentali multifunzio-ne accomunate dall’estrema semplicità di utilizzo e dalla loro robustezza.

Per la prova di continuità del circuito equi-potenziale di protezione (conduttori PE), gli strumenti proposti da ASITA, prediligono una corrente di prova elevata 10A per soddi-sfare pienamente la norma CEI EN 60204-1 la quale suggerisce una maggiore corrente per la migliore precisione dei risultati, spe-cialmente con bassi valori di resistenza. Questa prova deve comunque sempre pre-cedere la verifica dell’impedenza dell’anel-lo di guasto (Zs) da eseguire sul posto con la macchina interamente costruita. Ai fini della sicurezza, la condizione da sod-disfare anche dalle masse più lontane dalla fonte di alimentazione è la seguente: Uo/Zs ≥ Ia; dove Ia rappresenta la corrente di in-tervento del dispositivo di protezione della linea che alimenta la macchina stessa. ASITA, per questa importante prova pro-pone REALIMP, strumento specifico per la misura dell’impedenza dell’anello di gua-

Regola dell’arte che il costruttore deve sod-disfare ottemperando a quanto prescritto dalla specifica normativa CEI EN 60204-1. Sicurezza del macchinario, eseguendo an-che le verifiche richieste al capitolo 18. Dopo aver verificato che l’equipaggiamento elettrico sia conforme alla documentazio-ne tecnica, il costruttore non può esimersi dall’eseguire:• Verifica delle condizioni per la protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione che comprende:- Verifica della continuità del circuito equi- potenziale di protezione mediante prove.- Verifica dell’impedenza dell’anello di guasto e idoneità del corrispondente di- spositivo di protezione contro le sovra- correnti (per i sistemi di tipo TN)• Prove di resistenza dell’isolamento• Prove di tensione • Prove funzionali

INDICEASITA

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Sicurezza ElettricaLe prove e le misure da condurre sull’equipaggiamento elettrico delle macchine ed altro ancora…

Numero 5 - Luglio 2009

Più numerose e accurate sono le verifiche, maggiore è la certezza del costruttore che la macchina non presenta difetti e soddisfa la regola dell’arte.

Modelli

Funzioni

Continuità PE

Isolamento

Tensione applicata

Tempo di scarica

Impedenza Zs

Connessione a PC

AS5100

I di prova: 10A

V di prova 500V

1000V o 2500V

X

-

X

I di prova: 10A,25A

V di prova 500V,1000V

1000V o 2500V

Metodo a 4 sonde

-

X

I di prova: 10A,25A

V di prova 500V,1000V

Fino a 5000V

X

-

X

I di prova: 10A

-

-

-

-

X

-

-

-

-

I di prova 200Amax

X

AS5150 AS5010MARK II REALIMP

www.asita.com

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ferenziale, può essere ottenuta anche abbi-nando agli interruttori automatici i cosiddetti “blocchi differenziali”. Risulta fondamentale poter utilizzare anche l’accessoristica di corredo per tali prodotti, ad esempio i con-tatti ausiliari, le bobine di apertura a lancio di corrente, le bobine di minima tensione, ecc. in modo da consentire la progettazione e la realizzazione di soluzioni complete, mo-derne ed integrate.

Verificare quindi le normative in base alle quali sono stati realizzati gli apparecchi e, soprattutto, verificare la presenza di qualche omologazione di prodotto rilasciata da enti indipendenti (IMQ, VDE, KEMA, UL, ecc.), sicuramente garanzia di qualità e di serietà.In particolare, gli interruttori automatici ma-gnetotermici sono realizzati in conformità alle Norme CEI EN 60898 e CEI EN 60947-2 (rispettivamente interruttori automatici per usi domestici e similari e per usi industriali), e sono utilizzati per la protezione delle ap-parecchiature poste a valle contro le sovra-correnti. I differenziali invece sono destinati tipicamente alla protezione delle persone ed intervengono in caso di dispersione di cor-rente verso terra. In realtà, essi si distinguo-no in “puri” (norma EN 61008-1) e “ma-gnetotermici” (EN 61009-1). Quest’ultima versione, che comprende anche la protezio-ne magnetotermica unita alla protezione dif-

Nel moderno mondo industriale risulta ormai fondamentale poter disporre di un completo sistema di apparecchiature, me-glio se di tipo modulare, in grado di fornire soluzione ad ogni problematica relativa alla protezione, al comando ed all’automazione dei processi industriali. A questo tipo di esigenza è in grado di rispondere solo una gamma di prodotti ampia e variegata, com-posta da interruttori automatici, interruttori differenziali puri o magnetotermici, scarica-tori di sovratensione, contattori modulari, e da altri prodotti complementari, compresi i relativi accessori.Le applicazioni di questi dispositivi sono davvero infinite, ad esempio per quadri di sollevamento acque, bordo macchina, nel settore del condizionamento, nel settore dei quadri per cantieri, ecc. ed è sempre utile (per non dire necessario) controllare la rea-le qualità dei prodotti utilizzati.

ITALWEBER

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Numero 5 - Luglio 2009

EtimatSistema di apparecchiature modulari di protezione e comandoSoluzioni di elevata qualità per ogni applicazione

Esempio applicativo: quadro per centrale termica

Esempio applicativo: quadro pompe sollevamento

Interruttori automatici magnetotermici e differenziali

Un mondo di protezione

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INDICEPHOENIX CONTACT

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in qualsiasi momento. La modalità di simulazione integrata e la funzione di controllo automatico della logica assicurano agli utenti la sicurezza necessa-ria anche durante la fase di progettazione. Bastano pochi clic per configurare ogni mo-dulo. Questo non solo elimina la necessità di un complesso cablaggio, ma minimizza anche le potenziali fonti di errori. Il modulo di sicurezza programmabile consente un’ef-ficiente implementazione dei progetti in tutte le loro fasi. La logica di sicurezza, dopo es-sere stata testata, viene infine scaricata me-diante il cavo USB nel modulo di sicurezza.

Alla fine del 2009, la nuova norma di si-curezza ISO 13849-1 sostituirà in modo definitivo l’attuale DIN EN 954-1. La nuova norma stabilisce che determinati requisiti siano rispettati nell’intero ciclo di vita di una funzione di sicurezza e suggerisce dei me-todi per l’applicazione degli stessi. La progettazione di soluzioni di sicurezza adeguate offre agli utenti vantaggi competi-tivi notevoli, quali una maggiore disponibilità dei componenti di sicurezza e conseguente-mente una maggiore produttività della mac-china o dell’impianto. PSR-Trisafe è il nuovo modulo di sicurezza programmabile di Phoenix Contact. Interi circuiti di sicurezza in macchine e impianti, dagli arresti di emergenza al mo-nitoraggio dei ripari, possono essere mo-nitorati utilizzando un unico dispositivo di controllo.

Con una larghezza di soli 67,5 mm, PSR-Trisafe può essere utilizzato per gestire fino a 20 segnali in ingresso. Il modulo fornisce inoltre quattro uscite di sicurezza nonché uscite per segnali di trigger, allarmi e taglio di polarità a terra. La logica di sicurezza può essere facilmente personalizzata utilizzando la funzione „drag and drop“ nell’intuitivo software di configurazione grafica Safe-conf, che non richiede competenze di pro-grammazione specifiche. I nuovi dispositivi di sicurezza possono pertanto essere inte-grati nel sistema in modo rapido e semplice

PSR - TrifaseModulo di sicurezza programmabile

Codice

29 86 22 9

29 86 23 2

Descrizione

PSR-SPP-24DC/TS/S 20 4 4

Ingressi digitali di sicurezza

Uscite digitali di sicurezza (Cat. 4; PL

“e”; SIL3)Tipologia morsetti Uscite digitali

di segnalazione

PSR-SCP-24DC/TS/S A vite su connettori estraibili 20 4 4

A molla su connettori estraibili

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PHOENIX CONTACT

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Numero 5 - Luglio 2009

Possibili campi applicativi

nanoLine può essere installato in ambiti ap-plicativi dove è richiesta semplicità d’instal-lazione, velocità di programmazione senza specifiche competenze tecniche. Il tutto, salvaguardando i costi. Le applica-zioni tipiche riconducibili a nanoLine sono: l’automatizzazione di serre mediante l’in-stallazione di moduli dedicati ad apertura e chiusura automatica di porte e finestre, irri-gazione centralizzata nonché l’illuminazione interna ed esterna. La gestione del controllo luci in ambiente industriale, sezionando, temporizzando e controllando le varie uten-ze; questo rappresenta un aspetto di gran-de attualità legato al risparmio energetico. nanoLine può essere ottimamente installato come gestore della rete domotica, non ba-sata su bus. Nel trattamento delle acque, il controllo delle pompe è fondamentale per poter erogare correttamente l’acqua alle utenze collegate. Le pompe devono essere azionate in base non solo a criteri locali (fa-sce orarie dell’energia elettrica, condizioni dell’impianto, livelli dei serbatoi) ma anche in base ai livelli ed alle portate rilevate in vari punti di un acquedotto. Nell’automazione di parcheggi, nanoLine permette di controllare i sensori di presenza auto, la movimenta-zione di meccanismi di apertura e chiusura nonché l’illuminazione del parcheggio stes-so. E poi, distributori automatici di bevande e snacks, autolavaggi e piccole isole stand-alone di automazione dove si possono ge-stire I/O digitali e analogici.

e il controllore. Può essere montato sull’uni-tà di controllo oppure può essere utilizzato come unità palmare, che viene collegata al controllore in caso di necessità. Sul pannel-lo di comando l’operatore può visualizzare lo stato di tutti i punti I/O e variabili. Il programma inoltre invia al display mes-saggi con istruzioni o richieste d’inserimen-to dati. Il pannello di comando nanoLine dispone di un tastierino numerico per l’in-serimento dei parametri. La visualizzazione dei messaggi avviene in modo ben visibile sul display grafico da 32 mm con retroil-luminazione. Il pacchetto software gratuito nanoNavigator, disponibile in lingua italia-na, semplifica e accelera le operazioni di configurazione, programmazione e manu-tenzione. La programmazione e la simula-zione del programma avvengono attraverso un PC, collegato all’unità di base nanoLine mediante un modulo di collegamento seria-le, o USB, opzionale. La programmazione dei controllori nanoLine avviene con l’au-silio di un linguaggio di programmazione a diagramma di flusso intuitivo, che offre numerosi vantaggi; non è necessario avere conoscenze di programmazione per creare un programma. E’ inoltre prevista l’aggiunta del linguaggio di programmazione Ladder.

L’innovativa piattaforma di controllo nanoLi-ne permette una programmazione semplifi-cata, con opzioni di comunicazione flessibili e modulari. nanoLine è adatta in modo par-ticolare per le applicazioni entry level, nelle quali la connettività sta assumendo un’im-portanza sempre maggiore.

Connettività all’avanguardia

Con l’integrazione delle funzionalità di Mod-bus TCP e Modbus RTU server, la famiglia nanoLine offre una versatilità di connettività unica per questa classe di prodotti. Modbus TCP e Modbus RTU consentono il moni-toraggio a distanza dell’unità nanoLC me-diante un PC, un PLC di livello superiore o un HMI, consentendo di integrare i nanoLC in sistemi più ampi. In questo modo, tutti i punti I/O, i registri, i timer, i contatori e i flag di programma e di sistema possono essere letti e scritti da postazione remota. È inoltre supportato un controllo di accesso a più li-velli con password e timer watchdog.

Pannello di comando e software nanoNavigator

Il pannello di comando è un’interfaccia fles-sibile preposta all’interazione tra l’operatore

nanoLineIl sistema di controllo semplice ed intelligente

Codice

2701027

Descrizione EspansioniIngressi/usciteonboard Interfacce opzionali

nLC-050-024D-061-04QTP-00A

6 ingressi / 4 uscite digitali PNP

Max. 3 (digitali o analogiche)

Ethernet (Mobdus TCP ser-ver), RS232, RS485 (Modbus RTU server), USB

2701043nLC-050-024D-061-04QRD-05A

6 ingressi / 4 uscite digitali a relè

Max. 3 (digitali o analogiche)

Ethernet (Mobdus TCP ser-ver), RS232, RS485 (Modbus RTU server), USB

2701056nLC-050-024X-081-04QRX-05A

8 ingressi / 4 uscite digitali a relè

Max. 3 (digitali o analogiche)

Ethernet (Mobdus TCP server), RS232, RS485 (Modbus RTU server), USB

Alimentazione

24 V DC

24 V DC

24 V AC / DC

Temperatura di esercizio

-20 / +60°

-20 / +60°

-20 / +60°

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sicurezze o emergenze attivate, livelli dei silos, assorbimenti delle singole macchine (mulino, vagli rotanti...), rottura nastri tra-sportatori, ecc.

Ogni pagina è legata a funzioni specifiche, dove sono visualizzati dati e informazioni e, quando previsto, è possibile impostare tem-pi di lavorazione, soglie, parametri, ecc…La parte dei comandi viene realizzata tra-mite pulsanti di marcia e arresto, con la se-gnalazione riportata sul sinottico, per tutte le macchine che fanno parte del processo automatico e manuale. La disposizione dei pulsanti è suddivisa nelle due sezioni prin-cipali (sabbia e frantumazione) rispettando il processo d’avvio e la sequenza delle fasi del processo. L’unità centrale PLC svolge le funzioni di controllo e comando di tutte le apparecchiature (tramogge, pompe dell’ac-qua, nastri trasportatori, vagli vibranti, muli-no a urto) coinvolte nell’impianto, dal carico del materiale ai silos e oltre, sino al carico camion. È possibile selezionare tre tipi di funzionamento dell’impianto, utilizzando i comandi “automatico”, “manuale” e “ma-

L’architettura ABB fornita si basa sui PLC e sul bus dati CS31, consentendo il controllo distribuito del sistema, ed è suddivisa in tre sotto sistemi: un quadro generale, un pul-pito e quattro sottoquadri con alimentazio-ne di emergenza (UPS). Il quadro generale contiene tutti i contattori di comando e pro-tezione motori delle diverse apparecchiature coinvolte nella lavorazione. Il pulpito di co-mando e di coordinamento delle macchine, con funzione di supervisione, riceve segna-lazioni e allarmi da diversi sensori sullo sta-to delle varie fasi di lavorazione (raccolta o estrazione, frantumazione, selezione, stoc-caggio e carico camion). I quattro sotto-quadri permettono anche la gestione locale delle singole macchine.

Il pulpito realizzato per la gestione centra-lizzata è basato su un PLC, comprende un pannello operatore e un sinottico, da cui l’operatore può supervisionare e comandare il funzionamento dell’impianto. Sul pannello operatore è possibile visualizzare (con di-verse pagine) lo stato di allarmi provenienti dai vari sensori posti lungo tutto l’impianto,

Più automazione quindi più sicurezza e più affidabilità: con il contributo delle appa-recchiature di ABB il processo produttivo di materiale da costruzione della Cava dei Renai di Signa (Firenze) ha conosciuto una sensibile evoluzione, rinnovando l’impianto di lavorazione della ghiaia, in precedenza gestito manualmente.

Macchine specializzate, quali: estrattori, tra-mogge e vagli vibranti, mulini ad urto, silos ecc…, intervengono nelle diverse fasi della trasformazione della ghiaia in sabbia. Per controllare e intervenire tempestiva-mente nel caso di anomalie, le fasi erano da sempre gestite localmente dal personale, ognuna distinta e svincolata dalle altre.I dispositivi ABB (PLC, convertitori di fre-quenza e avviatori graduali ecc.) hanno reso possibile la gestione automatica e centra-lizzata delle macchine, senza precludere la possibilità di intervenire manualmente e in locale in caso di necessità, assicurando maggiore affidabilità dell’impianto e ridu-cendo di conseguenza gli interventi di ma-nutenzione.

INDICEABB

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Automazione & Materiale Edile

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ABB

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Numero 5 - Luglio 2009

nutenzione” a disposizione. Ognuna delle fasi di lavorazione è alimentata, tramite nastri trasportatori, con il materiale da trattare. Naturalmente tutto viene gestito dal PLC con l’ausilio di sensori di prossi-mità, fotocellule, finecorsa e, per garantire controlli motori efficienti (adeguate velocità, riduzione stress elettrici e meccanici, ridu-zione consumi e segnalazioni di anomalie), sono stati scelti i convertitori di frequenza e gli avviatori graduali più idonei per ogni fase di lavorazione.

Nella fase iniziale di raccolta o estrazione del materiale sono utilizzati gli estrattori che prelevano pietre di varie dimensioni in quantità variabile; per gestire la variazione della velocità e della coppia necessarie a ridurre le frizioni del motore d’elevata po-

tenza è stato applicato un convertitore di frequenza in tecnologia DTC (Direct Torque Control). Le restanti fasi di lavorazione pre-vedono il lavaggio, la movimentazione del materiale nelle varie forme, il controllo delle tramogge, del vaglio vibrante e del mulino a urto, ma non richiedendo variazioni di velo-cità o portata sono state equipaggiate con avviatori graduali. Queste apparecchiature assicurano avviamenti e arresti controllati, annullando così effetti di sovraccarichi sui motori dei nastri trasportatori, specialmente nelle fasi di ripartenze a seguito di anomalie.

Vantaggi dell’applicazione

La scelta di realizzare un impianto modulare e distribuito, con relativa supervisione dedicata, consente di ottenere principalmente i vantaggi seguenti:

• riduzione notevole di cablaggi (segnali e potenza);• risparmio di eventuali soluzioni per eliminare disturbi tra cavi di potenza, in genere onerose nelle soluzioni convenzionali;• manutenzione facilitata e manu- tenzione preventiva/programmata;• diagnostica evoluta;• gestione di anomalie;• possibilità di effettuare statistiche guasti;• possibilità di ampliare o modifica- re il sistema;• affidabilità rispetto a soluzioni convenzionali;• maggiore sicurezza.

Quadro generale

PulpitoPLC Master

Zona 1

Zona 2

Zona 3

Zona 4

Comandi localiRaccolta materiale

Comandi localiTrattamento materiale

Comandi localiGestione Silos

Comandi localiCarico Camions

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Al modulo possono essere collegati tutti i tipi di inverter ABB compatibili con il proto-collo Modbus a partire dalla serie ACS310 fino ad arrivare agli ACS/ACH550.Il modulo accede tramite la rete Modbus a tutti i dati presenti su ogni singolo drive ed è in grado successivamente di formattare queste informazioni su una pagina HTML/XML visualizzabile da una qualsiasi posta-zione collegata ad internet.

La connessione alla rete internet avviene tramite una porta RJ45, al modulo potrà essere assegnato un indirizzo IP STATICO o un IP DINAMICO che risulterà essere l’in-dirizzo con cui raggiungere il modulo dal Web-Browser e quindi avere accesso alle informazioni riguardanti gli inverter.Il modulo dispone in oltre di una porta D-sub 9 poli per il collegamento di un modem GSM/GPRS (opzionale) con cui l’inverter sarà in grado di poter inviare SMS di allar-me/informazioni.

Web browser• Possibilità di monitorare i valori attuali di ogni singolo inverter (Kw, HZ, Rpm..);• Parametrizzazione degli inverter da postazione remota;• Creazione di diverse tipologie d’utente con diverse possibilità d’accesso ai parametri;• Storici dei guasti;• Funzione oscilloscopio per uno o più valori.

Data logging• Invio degli accessi via e-mail o FTP;• Possibilità di salvare i dati in formato CSV(compatibile con Excel).

Allarmi• Condizioni d’allarme personalizzabili (contenuto del messaggio,destinatari);• Invio degli allarmi tramite SMS, e-mail e SNMP.

Sempre più frequentemente si assiste all’uti-lizzo dei convertitori di frequenza (inverter) in ambiti che si discostano dalle classiche applicazioni industriali.In particolare in ambito civile sempre più spesso gli inverter svolgono un ruolo pri-mario nel tema dell’ottimizzazione dei con-sumi negli impianti HVAC e in applicazioni come il teleriscaldamento.Inoltre in ambito industriale sempre mag-giore è l’interesse per ciò che riguarda l’effi-cienza energetica; come nel caso dell’inver-ter che può garantire un risparmio superiore al 35% in applicazioni di pompaggio e ven-tilazione.Parallelamente a questa crescita d’impiego è sempre più frequente la richiesta di poter supervisionare/gestire gli impianti da loca-lità remote cosi da poter essere costante-mente aggiornati sullo stato dell’impianto.

A questo proposito ABB ha sviluppato il mo-dulo SREA-01 (adattatore ethernet) in grado di poter offrire al cliente una semplice solu-zione per integrare, in sistemi già in uso, un controllo remoto degli inverter in campo.Questo permette di monitorare il consumo istantaneo, valutare il risparmio energeti-co, visualizzare eventuali allarmi ed in oltre fornisce la possibilità di parametrizzare da remoto l’inverter.Grazie alla sua semplicità d’uso ed alla pos-sibilità di personalizzazione, il modulo può essere facilmente utilizzato anche da utenti che non dispongono di un’elevata cono-scenza dei prodotti installati sull’impianto.

Il modulo SREA-01 è un’interfaccia remota che può collegare fino a 10 inverter ABB e, tramite Web-Browser (Internet Explorer, Mozzilla..) monitorarne il funzionamento.Le principali funzioni cui si può avere ac-cesso tramite il modulo SREA-01 sono le seguenti:

INDICEABB

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Inverter ABBControllo remoto tramite GPRS/Internet

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ABB

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Ad esempio l’installatore potrà ricevere un SMS con la segnalazione di allarme o even-tuali Log File

Sarà inoltre possibile distinguere più classi d’utenti che accederanno tramite username e password, ad ogni classe corrisponde-ranno diversi privilegi all’interno del sistema (lettura, paramertizzazione, amministratore)Inoltre, ogni utente potrà ricevere solo la classe di guasti cui direttamente interessato cosi da avere una maggiore efficacia nella risoluzione di eventuali problemi.

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UTA1 = Uffici AmministrativiUTA2 = Sale OperatorieUTA3 = Spazi Comuni e Ambulatori

Grazie all’utilizzo del modulo SREA-01 l’utente può da una qualsiasi postazione internet anche esterna al complesso ospe-daliero decidere di abbassare la ventilazio-ne negli uffici amministrativi, quando questi non sono utilizzati e conseguentemente ri-durre i consumi apportando cosi un rispar-mio energetico all’impianto.

L’immagine riporta un tipico caso di pos-sibile applicazione dove può risultare utile avere a disposizione il controllo remoto di ogni singola UTA.Nell’impianto sono stati installati N°6 ACH550 (che dispongono del protocollo Modbus come standard On Board) due per ogni UTA ed un modulo SREA-01 con rela-tiva connessione ad internet.Ogni UTA ha in carico la ventilazione di una determinata parte di ospedale come qui sotto riportato:

L’utente può essere costantemente informa-to nel caso di allarme su un’UTA delle sale operatorie e quindi sapere fin da subito su quale inverter andare a ricercare il guasto e risolverlo. I consumi dell’UTA degli spazi comuni ed ambulatori sono costantemente monitorati permettendo cosi di verificare il risparmio energetico stimato in fase di inserimento degli inverter.

Infine il manutentore può rilevare la caduta di pressione a valle dei filtri (tramite il mo-nitoraggio grazie al modulo SREA-01 dei valori di una sonda collegata all’inverter) e decidere di intervenire per la manutenzione.

ESEMPIO D’APPLICAZIONE: Monitoraggio delle UTA di un ospedale controllate da inverter

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I morsetti Serie CBC sono realizzati con l’ac-curatezza di design, la qualità dei materiali e della lavorazione tipiche di Cabur. Grazie all’esperienza (avvalorata da oltre 20 anni di presenza attiva nei comitati di nor-mazione tecnica internazionale IEC), nonché alla cura ed all’attenzione riposta sin dalla fase progettuale, ogni morsetto è dimensio-nato meccanicamente ed elettricamente per collegare in tutta sicurezza il conduttore del-la sezione nominale immediatamente supe-riore. E’ possibile pertanto ridurre sensibil-mente gli ingombri in morsettiera, cablando conduttori da 4 mm² e 6 mm² in soli 5 e 6 mm di passo, rispettivamente. Con l’impiego di soli 3 morsetti si soddi-sfano pertanto le esigenze di connessione normalmente coperte da sei grandezze nominali.

La Serie CBC, qualificata dai più prestigiosi marchi internazionali, è disponibile nei colo-ri standard beige (RAL 1001) e grigio (RAL 7042) o, a richiesta, anche in altri colori, ed è certificata:

- KEMA ed UL, per quadri industriali - R.I.NA. per installazioni navali - ATEX Ex e ed IEC Ex per impiego in atmosfere potenzialmente esplosive (gas e polveri).

La versatilità offerta dai morsetti Serie CBC di Cabur è oggi sinonimo di affidabilità e si-curezza in presenza di condizioni installative particolarmente gravose, quali:

- presenza di vibrazioni (IEC 6068-2-6), - ambienti potenzialmente esplosivi con presenza di gas, modo di protezione “e” (IEC 60079-7) e polveri combustibili (IEC 61241-0)

I morsetti passanti Cabur Serie CBC, provvi-sti di serraggio a vite e corpo isolante in po-liammide con comportamento alla fiamma UL94V-0, sono caratterizzati da ingombri ridotti e design accurato, permettendo la re-alizzazione di morsettiere uniformi e lineari. La gamma CBC permette la connessione sicura ed antiallentante di conduttori da 0,2 a 50 mm², con o senza speciale prepara-zione.

L’esclusivo sistema di ponticellamento privo di vite “Easy Bridge”, brevettato da Cabur ed intrinsecamente IPXXB senza l’ausilio di protezioni aggiuntive, costituisce la soluzio-ne più razionale e rapida per il collegamento in parallelo dei morsetti; é possibile infatti inserire il ponte e collegare contemporane-amente tutti i poli desiderati con un’unica pressione del cacciavite. La successiva estrazione del ponte è altrettanto agevole. Con tale sistema è possibile ottenere sche-mi di collegamento anche con salto di polo, sfalsati ed incrociati.

Per le sue caratteristiche tecniche, la Se-rie CBC trova impiego ottimale nei quadri d’automazione e distribuzione d’energia ed è conforme ai requisiti per impiego per im-pianti fotovoltaici (con tensioni d’esercizio fino a 1000 Vdc - Sec. IEC 60947-1).

INDICECABUR

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Morsetti passanti Serie CBCUna gamma completa per ogni ambiente installativo

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SCHEMI DI COLLEGAMENTO PONTI PTC

NORMALE OCONCATENATO

CON SALTO DIPOLO

ADIACENTESENZA

DIAFRAMMA

ADIACENTE CONDIAFRAMMA O

PIASTRINANOMINALE

SFALSATI INCROCIATI

SISTEMA EASY BRIDGE

1 2 3

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Quanto sopra senza dimenticare che la nor-mativa CEI EN 60204-1 prescrive al paragrafo 16.4 “Marcatura dell’Equipaggiamento” l’ob-bligo di applicare una targa contenente i “dati di targa” in prossimità di ogni alimentazione e la stampante SI2K unita all’ampia gamma di consumabili, supporti e accessori rappresenta la soluzione ideale per soddisfare tali requisiti.

Le sempre più crescenti esigenze di perso-nalizzazione e ricerca di unicità nella pro-duzione di quadri elettrici per automazione e distribuzione viene soddisfatta da Grafo-plast, azienda del gruppo 3M, con la stam-pante a trasferimento termico SI2K, che ol-tre a permettere l’identificazione della parte interna (Morsetti, Cavi,PLC, etc.), come vi abbiamo già illustrato nel precedente nume-ro, garantisce una soluzione completa per l’esterno quadro.

L’ampia gamma di consumabili comprende targhe per pulsanti, etichette per apparec-chiature, targhe FIRMA per l’applicazione dei dati di targa, strisce modulari compresi i relativi supporti e accessori.

Inoltre, grazie al Software SIMPLO, l’utiliz-zatore finale può creare i propri layout di stampa utilizzando immagini nei più comuni formati.

GRAFOPLAST

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Siglatura No Problem

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Come aiutare il cliente a risparmiare energia (e denaro)Pompa sommersa di ricircolo in un im-pianto di termovalorizzazione Dati di targa del motore: Potenza: 160 kW, classe di alimentazione 400 Vac, corrente nominale 280 A.

Prima dell’installazione dell’inverter il mo-tore era alimentato dalla rete a 50 Hz con avviamento stella/triangolo. Il controllo della pressione della pompa avveniva sfruttando una valvola di strozzatura.Una volta installato l’inverter il motore viene alimentato a una frequenza di circa 45 Hz con una potenza erogata di circa 105 kW e la valvola di strozzatura viene lasciata com-pletamente aperta.

Calcolo dell’energy saving annualePotenza consumata con velocità fissa e controllo della portata con valvola di stroz-zatura: 1.320.000 kWh/anno.

Agevolazioni fiscaliOltre a far conseguire un risparmio energe-tico ed economico tangibile e misurabile, l’adozione di inverter e di motori ad elevata efficienza viene riconosciuto dalla Legge finanziaria in vigore e conseguentemente defiscalizzato. Per l’acquisto del variatore di velocità (inverter), infatti, la detrazione dall’imposta lorda è pari al 20% della spesa effettivamente sostenuta e documentata per l’acquisto del medesimo variatore di veloci-tà. (Decreto Motori, Art 6, comma 1).

Vediamo ora concretamente come l’adozio-ne dell’inverter abbia determinato un reale vantaggio in termini non solo di flessibilità dell’applicazione ma anche di risparmio energetico ed economico.

Il motore asincrono è una macchina elettri-ca in grado di trasformare l’energia elettrica in meccanica. E’ certamente la tipologia di motore più utilizzata in ambito industriale grazie alla sua semplicità costruttiva, robu-stezza ed all’enorme efficienza, il tutto con costi contenuti.I motori elettrici sono tra i principali consu-matori di energia elettrica nei siti produttivi industriali. Il loro peso è pari a circa la metà di tutta l’energia utilizzata in Europa e circa due terzi dell’energia usata nell’industria. Ci sono oggi prove concrete che l’accop-piamento di un inverter ad un motore per controllarne la velocità e per gestire il carico riduce sensibilmente il consumo di energia, abbattendo quindi di molto anche i costi operativi. Per applicazioni a coppia varia-bile, come nel caso di pompe e ventole, il risparmio energetico è anche superiore per-ché a basse velocità un inverter consuma ancora meno energia.

Software €SaverPotete valutare il risparmio energetico Omron ha preparato un apposito software che stima la riduzione del consumo di ener-gia con l’installazione di un inverter accop-piato a una pompa, ventola o compressore. Scaricatelo gratuitamente dal sito www.energysaving.omronitalia.it

INDICEOMRON

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Omron Energy Saving

Relazione tra velocità di rotazione del motore (in verde) e potenza assorbita (in rosso).

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OMRON

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Potenza consumata con velocità variabi-le e controllo della portata con inverter: 1.000.000 kWh/annoRisparmio energetico conseguito: 320.000 kWh/anno.

Calcolo del periodo di payback (rientro dell’investimento)Costo dell’investimento: 30.000 Euro; ri-sparmio annuo: 320.000 kWh/anno * 0,11 euro/kWh = 35.000 euro; periodo di pay-back: circa 10 mesi

Applicazione di sollevamento in ambiente di media montagnaSi tratta di una pompa con portata nomina-le di 80 l/s, prevalenza: 30 m, prevalenza massima: 32 m, prevalenza statica: 5 m e rendimento 0,7.Il motore impiegato ha una potenza di 30

kW a 200 V con un rendimento di 0,75.Prima dell’installazione dell’inverter il moto-re veniva alimentato dalla rete a 50 Hz con avviamento stella/triangolo.Il controllo della pressione della pompa era effettuato controllando il motore in ON/OFF.

Calcolo dell’energy saving annualePotenza consumata con velocità fissa e controllo della portata in ON/OFF: 180.000 kWh/anno. Potenza consumata con velocità variabile e controllo della portata con inver-ter: 99.000 kWh/anno.Risparmio energetico conseguito: 81.000 kWh/anno.

Calcolo del periodo di payback (rientro dell’investimento)Costo dell’investimento: 6.000 Euro. Ri-sparmio annuo: 81.000 kWh/anno * 0,12 Euro/kWh = 9.720 Euro. Periodo di pay-back: circa 8 mesi

SOMMARIETTO

Due terzi dell’energia elettrica utilizzata dall’industria è impiegata per muovere i motori elettrici. Una delle azioni che por-tano immediatamente maggiore efficienza energetica, e un risparmio economico im-mediato, è l’installazione di inverter per il comando dei motori asincroni. Un merca-to enorme, dato che in Italia solo l’8% dei motori asincroni è regolato da inverter.

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esterno di Altivar 12 e Altivar 312. Questi prodotti hanno, infatti, la medesima inter-faccia: quattro pulsanti sul pannello ante-riore e un selettore rotativo che permette di accedere rapidamente al menù e cambiare la configurazione degli inverter.Inoltre, numerose caratteristiche costruttive e nuovi tool di configurazione sono comuni ad Altivar 12 e Altivar 312.

Robusti e resistenti gli ambienti più aggressiviDa un punto di vista costruttivo, Altivar 12 e Altivar 312 sono resistenti agli ambienti chi-micamente più aggressivi grazie alla vernice protettiva che riveste le loro schede di con-trollo e di potenza (in accordo con la norma IEC 60721-3-3, classe 3C2 e 3S2).Da un punto di vista elettrico invece, que-sti inverter possono essere perfettamente integrati in un qualunque impianto elettrico residenziale o industriale grazie ai filtri EMC integrati nelle categorie C1 (per Altivar 12), C2 e C3 (per Altivar 312).

Grande capacitàdi comunicazionePer adattarsi alle esigenze dei diversi ope-ratori o per facilitarne alcuni compiti, è di-sponibile una vasta scelta di strumenti di configurazione comuni per le gamme Altivar e Lexium serie 2:• il software SoMove permette di preparare la configurazione e di effettuare la messa a punto del variatore: in questo modo, l’ufficio tecnico di un’impresa può preparare i file

sarà disponibile nelle seguenti taglie:• da 0,18 a 2,2 kW, alimentazione 200 - 240 V monofase, con filtro EMC integrato in categoria C2 o C3;• da 0,18 a 15 kW, alimentazione 200 - 240 V trifase;• da 0,37 a 15 kW, alimentazione 380 - 500V trifase,con filtro EMC integrato in categoria C2 o C3;• da 0,75 a 15 kW, alimentazione 525 - 600 V trifase.

Il nuovo inverter Altivar 312 invece sostitu-irà Altivar 31, rispetto al quale integrerà le seguenti caratteristiche:• possibilità di inserire all’interno del variatore schede opzionali per la comunicazione, CANopen Daisy Chain, DeviceNet, Profibus DP;• possibilità di remotare il controllo utilizzando il terminale remoto di Altivar 12 o quello di Altivar 61 e Altivar 71;• filtri EMC integrati in categoria C2 o C3 per i variatori a 230 V monofase e 400V trifase.

Altivar 312 è totalmente compatibile con Al-tivar 31 mantenendo di base la comunica-zione tramite protocolli Modbus e CANopen, la possibilità di erogare una sovraccoppia fino al 200% della nominale e la capacità di funzionare fino a 50° C di temperatura senza declassamento anche in caso di montaggio affiancato. Per offrire al mercato l’immagine di una gamma completa, Schneider Electric ha curato in modo approfondito il design

Altivar 12 è il nuovo piccolo di gamma dei variatori di velocità di Schneider Electric; sarà realizzato nelle seguenti taglie:• da 0,18 a 0,75 kW,alimentazione 100 -120 V monofase;• da 0,18 a 2,2 kW, alimentazione 200 - 240 V monofase con filtro EMC integrato in categoria C1;• da 0,18 a 4 kW, alimentazione 200 - 240 V trifase.

Altivar 12 sostituirà Altivar 11, del quale manterrà la compattezza e la robustezza, aggiungendo numerose innovative funzio-nalità.

Tra queste, le principali sono:• la comunicazione Modbus tramite connettore RJ45;• un’uscita analogica;• frequenzadi uscita fino a 400 Hz;• gamma di potenza estesa fino a 4 kW a 230 V trifase;• filtro EMC integrato in categoria C1 per i variatori a 230V monofase;• fino al 70% di coppia frenante senza resistenza.

AI pari di Altivar 11, Altivar 12 abbina ca-ratteristiche prestazionali come il 170% di sovraccoppia a caratteristiche di robustezza quali la possibilità di funzionare fino a 50° C senza declassamento e numerose funzioni di protezione in caso di guasto.Altivar 312 completerà la gamma low-end di variatori di velocità Schneider Electric e

INDICESCHNEIDER ELECTRIC

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Nuova gamma di variatori di velocità Altivar 12 e Altivar 312, semplice e completaSchneider Electric presenta Altivar 12 e Altivar 312, i nuovi prodotti della gamma low-end dei suoi inverter.

Altivar 12 Altivar 312

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SCHNEIDER ELECTRIC

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necessari per la configurazione e trasferirli poi all’inverter direttamente dal PC tramite l’adattatore USB/RJ45, oppure tramite lo strumento Multi Loader. SoMove consente anche di mettere a punto la dinamica della macchina: in questo caso, un aiuto prezio-so è fornito dalla funzione oscilloscopio che permette di effettuare gli aggiustamenti necessari al perfetto funzionamento della macchina stessa;• il software SoMove Mobile, da installare su telefoni cellulari, è stato invece pensato per inverter installati in impianti di vaste di-mensioni o per quelle imprese che fornisco-no un servizio di teleassistenza. Utilizzando un apposito accessorio, è possibile collega-re via Bluetooth un telefono cellulare ad unAltivar 12 o Altivar 312: SoMove Mobile permette quindi all’operatore di modificare la configurazione del variatore da remoto, via telefono;• il tool di configurazione Simple Loader permette di copiare molto rapidamente la configurazione da un variatore ad un altro, permettendo, soprattutto per i costruttori di macchine, di risparmiare una notevole quantità di tempo per la programmazione;• il tool Multi Loader permette di copiare di-verse configurazioni da un inverter all’altro dopo il salvataggio di queste su una scheda di memoria SD. Una determinata configu-razione, realizzata con SoMove, può essere salvata su una scheda SD e poi trasferita ai variatori usando il Multi Loader: così fa-cendo si evita di portare il PC sul campo, semplificando notevolmente l’operato del programmatore. Utilizzando il Multi Loa-der, Altivar 12 può essere programmato da spento ancora nell’imballo, senza estrar-re il prodotto dalla scatola: una dozzina di prodotti può essere configurata in meno di 5 minuti. Sia i software che i tool di confi-

gurazione saranno compatibili anche con i prodotti della gamma high-end di Schneider Electric, Altivar 61 e Altivar 71, oltre che con Altivar 31 che continuerà ad essere commercializzato nella versione in cassetta IP55.

Rispetto dell’ambienteed efficienza energeticaAltivar 12 e Altivar 312 sono realizzati po-nendo in primo piano l’ecologia: questi due prodotti, infatti, rispettano le direttive RoHSe WEEE. Inoltre, se usati in applicazioni con pompe e ventilatori, questi inverter per-mettono di ottenere un risparmio del 50% dell’energia che verrebbe consumata in un’installazione tradizionale, in cui vengano utilizzate valvole o serrande per la variazio-ne della portata del fluido.

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• SIMATIC HMI Manual Collection (DVD), in 5 lingue (tedesco, inglese, francese, italiano, spagnolo), comprende tutti i manuali per l’utente, i manuali dei pro- dotti e i manuali sulla comunicazione per SIMATIC HMI attualmente disponibili• cavo Ethernet per apparecchiature PN• cavo MPI per apparecchiature DP (per download e scopi di test)• buono per abilitare Software-Update- Service (validità 1 anno, riceverete automaticamente gli aggiornamenti del software)

Highlights dei Basic Panels• Serie ideale per primo approccio alla su- pervisione, con grandezza display da 4 a 15 pollici per macchine ed impianti di piccole dimensioni• Display con funzionalità touch per un uti- lizzo intuitivo• Tasti progettabili a piacere con feedback tattile• Modelli per il collegamento a PROFINET/ Ethernet oppure a PROFIBUS DP/MPI• Scalabilità delle progettazioni nell‘ambito della famiglia HMI grazie alla progettazio- ne con SIMATIC WinCC flexible• Compatibilità d‘incasso con i Panels e i Multi Panels già esistenti a catalogo• Design industriale SIMATIC HMI• Qualità comprovata di Siemens

grafico a colori di tipo touchscreen da 15 pollici. I nuovi Basic Panels comunicano di serie tramite PROFINET/Ethernet o via PRO-FIBUS/MPI.

Ineguagliabili: massima efficienza di pro-gettazioneCome per tutti i pannelli operatore SIMATIC, la progettazione si realizza con SIMATIC WinCC flexible. L’innovativo software di engineering assicura massima efficienza di progettazione. È prevista la scalabilità di tutte le progettazioni HMI – per portarle in modo semplice e veloce ai diversi livelli di performance. Un ulteriore vantaggio quin-di: se mutano le esigenze, la scalabilità del software di engineering WinCC flexible consente in ogni momento un passaggio senza problemi ad apparecchiature di altro livello di performance o con altre grandezze di display.

Parte di Totally Integrated AutomationI Basic Panels SIMATIC fanno parte di Totally Integrated Automation, la gamma omogenea ed unica di prodotti e sistemi per soluzioni di automazione – adatta per tutte le indu-strie ed applicazioni - dall‘entrata merci fino all‘uscita dei prodotti finiti -. L‘eccezionale omogeneità di Totally Integrated Automation consente una netta riduzione dei costi di en-gineering e pertanto dei costi complessivi di realizzazione e messa in servizio.

Assicuratevi ulteriore risparmio con i nostri Starter Kit che comprendono:• un Basic Panel SIMATIC• il software di engineering SIMATIC WinCC flexible

I nuovi Basic Panels SIMATICLa supervisione anche per piccole macchi-ne e semplici applicazioni, è una funziona-lità sempre più richiesta, ma qui il fattore costo gioca un ruolo essenziale. È proprio questa l’esigenza che teniamo in considerazione con i nuovi Basic Panels SI-MATIC.Puntando all’essenziale, questi pannelli operatore offrono esattamente le funziona-lità di base richieste a condizioni economi-che ottimali. Un rapporto prezzo-prestazioni perfetto.Come tutta la gamma di prodotti per l’au-tomazione industriale i nuovi Basic Panels offrono la comprovata qualità SIMATIC e indipendentemente dalla grandezza del di-splay, numerose funzioni software di serie: ad es. sistema di segnalazioni, gestione ri-cette, funzionalità di curve e cambio della lingua di interfaccia. Gli utenti possono così sfruttare i vantag-gi della visualizzazione anche nelle piccole applicazioni contribuendo ad una migliore qualità dei processi.

Omogeneità: una sola famiglia per svaria-te applicazioniI nuovi Basic Panels SIMATIC, nell’elegante design industriale SIMATIC HMI, sono do-tati di touchscreen per un utilizzo sempre intuitivo. Il display grafico consente una rappresentazione chiara e brillante di pagi-ne video ed apre nuove prospettive per la visualizzazione. In aggiunta al touchscreen, le apparecchiature da 4, 6 e 10 pollici hanno diversi tasti meccanici con feedback tattile, liberamente configurabili. Per applicazioni che richiedono rappre-sentazioni grafiche di grandi dimensioni, è disponibile un’apparecchiatura con display

INDICESIEMENS

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Puntare all’essenzialeI nuovi Basic Panels SIMATIC

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SIEMENS

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Le grandi novità nella gamma di PLC SI-MATIC S7-300: velocità, memoria, nuove funzionalità e nuovo look!Per venire incontro alle necessità del mer-cato e offrire ai propri clienti dei controllori che possano sempre soddisfare le richieste crescenti delle applicazioni di automazione, dal mese di aprile 2009 sono disponibili delle nuove versioni delle CPU SIMATIC S7 300 che, rispetto alle precedenti, risulta-no essere più potenti, performanti e dotate di un ventaglio di caratteristiche aggiuntive di sicuro interesse. Nonostante questo però le nuove CPU S7-300 non hanno subito va-riazioni del prezzo di listino e sono totalmen-te compatibili con le versioni precedenti.Di tutta la gamma di CPU, le prime ad esse-re disponibili nella loro versione aggiornata, sono: CPU 312, 314, 315-2DP e 315F-2-DP (versione Fail Safe). Tutte queste sono caratterizzate da: delle performance fino a 5 volte superiori e della memoria di lavoro; l’armonizzazione dei dati tecnici delle CPU, per facilitare la portabilità del programma utente tra le differenti CPU S7-300 e tra le CPU S7-300 e la famiglia S7-400; l’introdu-zione della modalità isocrona in PROFIBUS su tutte le CPU che hanno la funzionalità Master, al fine di poter controllare processi dove sono necessarie particolari presta-zioni. In particolare, grazie a quest’ultima funzionalità, l’elevata ripetibilità dei tempi di esecuzione che è ottenibile grazie alla mo-

Al fine di rendere le applicazioni dei nostri clienti sempre più competitive, moderne e più economicamente efficaci, le novità del mondo SIMATIC S7-300 non si limiteranno solamente a quanto appena descritto. Sono già previste infatti delle nuove funzio-nalità che nei prossimi mesi verranno rese disponibili a tutti i clienti, offrendo così degli ulteriori buoni motivi per utilizzare un con-trollore S7-300 dotato di maggiori presta-zioni e funzionalità ma con le inalterate pre-rogative di robustezza ed affidabilità che da sempre contraddistinguono i PLC SIMATIC.

Tutte le informazioni aggiornate sul tema SIMATIC S7-300 sono disponibili sul sito www.siemens.it/S7-300.

dalità isocrona, permette di ottenere degli ottimi risultati in termini di precisione, otti-mizzando così i tempi di risposta e la qualità della lavorazione.In aggiunta a tutte le caratteristiche appe-na descritte, le nuove versioni di control-lore migliorano sensibilmente l’interazione dell’operatore con le CPU S7-300, soprat-tutto durante la fase di messa in servizio. Infatti è ora possibile collegarsi al control-lore online da STEP7, al fine di controllare il programma utente, simultaneamente con due PG/PC differenti oppure da un singolo PG/PC su due blocchi software distinti.

Oltre alle novità riguardanti le CPU, nella fa-miglia SIMATIC S7-300 è stata recentemen-te introdotta anche un’ulteriore novità legata a tutti i moduli di espansione. Da oggi infatti, per garantire ai nostri clienti la giusta com-petitività sul mercato, premiando la qualità e l’uniformità delle soluzioni SIEMENS e per tutelare i clienti finali che acquistano sistemi di automazione, tutti i moduli di espansione della famiglia S7-300/ET200M cambiano look, avendo sul frontale, oltre al consueto nome identificativo, anche la scritta SIE-MENS, applicata in modo evidente.Sarà così più facile riconoscere in modo immediato e univoco tutti i moduli di espan-sione prodotti da SIEMENS.

Prodotto Codice di ordinazioneSIMATIC HMI BASIC PANELSKTP400 Basic mono Profinet 6AV6647-0AA11-3AX0

KTP600 Basic mono Profinet 6AV6647-0AB11-3AX0KTP600 Basic 256 colori Profibus/MPI 6AV6647-0AC11-3AX0KTP600 Basic 256 colori Profibus 6AV6647-0AD11-3AX0STARTER PACKAGES SIMATIC HMI BASIC PANELSStarter Package KTP400 Basic mono Profinet 6AV6652-7AA01-3AA0

Starter Package KTP600 Basic mono Profinet 6AV6652-7BA01-3AA0Starter Package KTP600 Basic 256 colori Profibus/MPI 6AV6652-7CA01-3AA0Starter Package KTP600 Basic 256 colori Profinet 6AV6652-7DA01-3AA0SIMATIC HMI BASIC PANELSKTP1000 Basic colori Profibus/MPI 6AV6647-0AE11-3AX0

KTP1000 Basic colori Profinet 6AV6647-0AF11-3AX0TP1500 Basic colori Profinet 6AV6647-0AG11-3AX0Starter Packages for SIMATIC HMI Basic PanelsStarter Package KTP1000 Basic colori Profibus/MPI Comprende:- KTP1000 Basic colori Profibus/MPI - WinCC flexible 2008 Compact Edition - Vou-cher per Software Update Service (validità 1 anno) - Cavo MPI - SIMATIC HMI Manual Collection

6AV6652-7EA01-3AA0

Starter Package KTP1000 Basic colori Profinet Comprende:- KTP1000 Basic colori Profinet - WinCC flexible 2008 Compact Edition - Voucher per Software Update Service (validità 1 anno) - Cavo Ethernet - SIMATIC HMI Manual Collection

6AV6652-7FA01-3AA0

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anche all’interno di macchine con spazi limitati. L’housing è in acciaio inossidabile 14435 / AISI 316L estremamente resistente e approvato per il contatto col cibo. I LED di stato sono integrati nel profilo, i fori M3 possono essere completamente sigilla-ti. Il risultato di questi accorgimenti è una superficie liscia, priva d’incavi in cui pos-sano depositarsi sporco o batteri, facile da mantenere pulita e igienica.Dal punto di vista fotoelettrico il sensore of-fre la miglior immunità alla luce ambientale. L’impiego della nuova tecnologia pin-point e LED su tutta la serie, permette ai sensori di emettere una luce più focalizzata e omoge-nea. La serie W4S-3 Inox offre le alternative più semplici e moderne per la regolazione del sensore. La variante più innovativa è senz’altro quella con l’impostazione dei parametri via IO Link: così il sensore, oltre a poter essere impostato da remoto, può anche comunicare all’operatore importan-ti parametri di stato, di funzionamento e di manutenzione, fornendo un importante contributo alla garanzia di una superiore di-sponibilità della macchina.

telecamera per il controllo della posizione dei componenti di imballaggio, sistemi laser per il comando di robot caricatori, ecc.. I prodotti SICK soddisfano le esigenze di que-sto settore con notevoli vantaggi in termini di prestazioni, possibilità di collegamento in rete e flessibilità.

L’industria del food&beverageIn questo settore produttivo vigono le più se-vere condizioni igieniche che comprendono anche il processo di imballaggio. I senso-ri di SICK vengono utilizzati negli ambienti asciutti e umidi di queste industrie, dimo-strandosi la scelta giusta grazie a disponibi-lità e flessibilità straordinariamente elevate. L’estrema facilità di impiego permette inoltre di ridurre i tempi di preparazione della mac-china durante il cambio del prodotto. Per quel che riguarda in particolare l’industria delle bevande e dell’imbottigliamento, oc-corrono sensori particolarmente resistenti; l’acqua e gli altri liquidi, uniti a particolari sforzi meccanici , possono infatti mettere a dura prova i macchinari e gli stessi sen-sori.

Le novità di “SICK Innovation Marathon” per il mercato del packaging

• W4S-3 Inox: fotocellule per situazioni estreme, oltre l’IP69k!La W4S-3 Inox è la combinazione provata – unica al mondo – della migliore tecnologia fotoelettrica in una custodia progettata per assicurare un’affidabile operatività per molti anni, sia che vengano impiegati detergenti aggressivi e disinfettanti, sia in presenza di vapori corrosivi.Le dimensioni compatte, poco superiori a quelle di una zolletta di zucchero, consen-tono una facile integrazione del sensore

All’interno di un contesto di mercati in crisi e con trend negativi, SICK esprime con forza la volontà di reagire e dimostrare le proprie capacità attraverso l’Innovation Marathon, una lunga corsa tecnologica che porterà al lancio di 52 nuovi prodotti in 52 settimane, nell’arco 2009.La maratona, sintomo di sforzo prolungato, di tenacia per reagire ai momenti di debo-lezza, di capacità di mantenere il ritmo ed addirittura di farlo crescere fino al traguar-do è stata scelta come simbolo portavoce dell’impegno di SICK che, in questo periodo denso di incertezze, vuole dichiarare il pro-prio messaggio di azienda che si distingue nel mercato per l’altissimo tasso di innova-zione sia tecnologica che di prodotto.Innovazione che, supportata da oltre 350 brevetti e diversi centri R&D nel mondo per un investimento di oltre il 9% dei rica-vi, costituisce da sempre fiore all’occhiello, obiettivo e motivo di continuo miglioramen-to di quest’azienda che, da oltre 60 anni, si impone a livello internazionale come leader nell’automazione di fabbrica e logistica.Tra gli oltre 50 prodotti che saranno intro-dotti sul mercato poniamo oggi l’attenzione sulle novità per i settori del packaging e del food&beverage, che costituiscono per SICK un business di importanza primaria.

SICK e l’industria del PackagingL’industria del Packaging necessita di sen-sori e sistemi che siano progettati per fun-zioni complesse e di frequente variazione e, contemporaneamente, siano in grado di soddisfare le sempre più esigenti diret-tive per la tutela dei marchi di fabbrica, la sicurezza e la documentazione. Un’ampia gamma di fotocellule, prodotte in materiale igienico e resistente all’umidità per l’identi-ficazione del vetro, sensori intelligenti con

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SICK Innovation Marathon 2009Protagonista dell’anno!

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• Igienici, robusti e versatili: la nuova gamma di sensori per l’industria alimen-tare in acciaio Inox 316L

V18V: efficacia e precisioneSulle fotocellule V18V, il sistema brevetta-to consente una facile impostazione del-la sensibilità senza potenziometro o altre parti meccaniche con una tenuta garantita fino a 100°C, grazie all’impiego di materiali specifici. Un menu vario e completo, con le versioni a tasteggio fino a 800 mm, a ri-flessione fino a 5 m e a sbarramento con portata fino a 25 m.; senza dimenticare la versione a riflessione per materiali traspa-renti che permette anche il rilevamento di bottiglie e film.

MH15V: compattezza e igieneLa serie MH15V, invece, è stata studiata per lavorare in spazi molto ridotti. Infatti, il corpo M18 è molto corto e per-mette un montaggio protetto, anche gra-zie al supporto dell’anello frontale inox di fissaggio, adatto a garantire le condizioni igieniche. Con le versioni a tasteggio fino a 350 mm, a riflessione fino a 4,5 m e a sbarramento fino a 5 m, la serie MH15V è la soluzione appropriata per diverse applica-zioni del settore alimentare.

IMF: robustezza e resistenzaLa caratteristica più importante dei sensori induttivi serie IMF è la flessibilità che per-mette di utilizzarli in modo affidabile in ogni area del processo alimentare. Il loro corpo, in acciaio inox 316L e con parti plastiche in PPS certificate dalla FDA, è in grado di sostenere gli agenti chimici utilizzati quoti-dianamente nell’industria alimentare. Nessun problema nemmeno in aree ad ele-vata temperatura, grazie al range esteso da -40° C a +100°C.

Un caso applicativo: controllo qualità nel-la produzione di bottiglie in vetro con il sensore di visione InspectorI sensori di visione Inspector permettono di effettuare ispezioni sulla linea di produzio-ne, per il controllo di difetti come inclusio-ni, cricche, mancanze e presenza di corpi estranei.L’alta velocità di ispezione, lo strumento di localizzazione e la possibilità di controllare illuminatori esterni rendono Inspector una soluzione semplice ed economica per effet-tuare controlli specifici sulla produzione di prodotti in vetro cavo.Il sensore può essere utilizzato con l’illu-minazione integrata, in versione diretta o diffusa, quest’ultima particolarmente indi-cata per evitare i riflessi tipici del materiale. Inoltre è possibile collegare e controllare direttamente un illuminatore esterno, ad esempio un retroilluminatore, particolar-mente utile per le applicazioni di ispezione di difetti sul vetro.Nel settore del vetro per food and beverage l’ispezione è spesso affidata a complesse e costose macchine dedicate, con diverse te-lecamere ed illuminazioni. Un unico sensore Inspector può essere utilizzato in aggiunta ai sistemi esistenti, per ispezionare difetti ri-correnti che i sistemi dedicati non riescono a identificare.La facilità d’uso e di configurazione permet-tono ai tecnici di linea di creare facilmente nuovi punti di ispezione, a seconda del tipo di bottiglia o vasetto prodotti.

• Inspector I20: flessibilità in primo pianoLa serie Inspector è composta da sensori di visione semplici, compatti e affidabili, dotati di illuminazione integrata, di potenti strumenti di analisi dell’immagine e di in-terfaccia ethernet. Questi dispositivi sono stati progettati per risolvere un’ampia gam-ma di applicazioni, sono infatti in grado di ispezionare oggetti con differenti posizioni ed orientamento, con tempi di elaborazione veloci e ripetibili. Il design robusto è adatto per le applicazioni negli ambienti più gravo-si, inoltre, le veloci funzioni di elaborazione, permettono ad Inspector di tenere il ritmo di linee di produzione ad alta velocità.Inspector I20 permette una facile sostitu-zione dell’ottica, questa caratteristica, unita all’illuminazione integrata, rende Inspector I20 ideale sia per gli utenti finali che per i sy-stem integrator che, con un solo dispositi-vo, possono risolvere diverse applicazioni.Inspector I20 dispone di uscite logiche configurabili. Sullo stesso oggetto posso-no essere combinate diverse ispezioni con semplici operatori logici AND/OR, per cre-are risultati flessibili in base alle esigenze dell’applicazione. Tramite un box di espansione esterno è possibile aumentare il numero di I/O e ave-re a disposizione più ingressi, in modo da poter selezionare tutti i 16 programmi me-morizzabili all’interno di Inspector I20, sen-za compromettere le funzionalità speciali di ingressi come il trigger, l’ingresso encoder e il segnale di apprendimento esterno.

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Massima componibilitàÈ possibile montare fino a 4 componenti aggiuntivi: contatti ausiliari, quarto polo, morsetto di terra e di neutro.

Versioni tripolari e quadripolariDi base vengono forniti nella versione tripo-lare. Per realizzare la versione quadripolare è sufficiente acquistare il 4° polo aggiuntivo.

Elevate prestazioni in AC23Le correnti nominali le in AC23 (690VAC) sono le più elevate della categoria.

Versioni per applicazioni fotovoltaicheGli interruttori sezionatori tipo GA...D sono idonei sia per piccoli impianti domestici che per impianti con un grande numero di stringhe. La corrente d’impiego, a 800V in categoria DC21B, è 20A con 4 poli in serie e 35A con 8 poli in serie.

Maniglie lucchettabiliTutte le maniglie sono dotate di meccani-smo lucchettabile integrato.

Dimensioni compatteGli interruttori sezionatori tripolari da 16A a 40A sono realizzati in un corpo di soli 36mm di larghezza;quelli da 63A a 125A in un corpo di soli 70mm di larghezza.

Finestratura modulareSono realizzati per poter essere alloggiati anche in centralini modulari.

Quarto polo laterale aggiuntivoChiusura simultanea oppure anticipata polo rispetto ai poli dell’interruttore sezionatore.

Contatti ausiliari aggiuntiviUn solo blocchetto aggiuntivo idoneo per tutte le 8 taglie di interruttori sezionatori.

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Lovato Electric “GA”Interruttori sezionatori per ogni esigenza applicativaDimensioni compatte e ampia gamma di accessori.

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LOVATO

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Maniglie IP65É disponibile un’ampia gamma di maniglie a selettore ed a leva, con fissaggio a vite ed a ghiera.

Adattabilità delle maniglieL’ampia dotazione di fori sulla mostrina con-sente di sostituire interruttori sezionatori comunemente in commercio senza ricorre-re ad ulteriori forature.

Visibilità dello stato dell’interruttoreGrazie al design semplice e moderno del-le maniglie, lo stato di interruttore aperto o chiuso è chiaramente ed inequivocabilmen-te visibile a distanza.

PortafusibileAgli interruttori sezionatori con comando diretto da 16A a 32A può essere aggiunto un portafusibile tripolare ottenendo un ap-parecchio monoblocco compatto.

OmologazioniTutti gli interruttori sezionatori serie GA... sono omologati Kema e cULus secondo UL508. Le versioni da 63A a 125A sono anche omologati cULus secondo UL98.

Maniglie versione UL508AIn conformità alla norma UL508A, che ri-chiede la possibilità di ispezionare il quadro in tensione da parte di personale autorizza-to, sono disponibili maniglie a selettore ed a leva con sblocco della funzione blocco porta a sezionatore in posizione ON.

Versione a 6 e 8 poliPer interruttori sezionatori con comando di-retto da 16A a 125A è disponibile il sistema di unione meccanica per ottenere seziona-tori a 6/8 poli e l’interblocco meccanico per la funzione di commutazione (I-0-II).

Corrente AC21(A)

Tripolari

Larghezza 36 mm Larghezza 70 mm

4° polo chiusurasimultanea •

4° polo chiusuraanticipata • •

Larghezza 36 mm Larghezza 70 mm Larghezza 100 mm Larghezza 220 mm

ESECUZIONE COMANDO DIRETTOE BLOCCO PORTA

ESECUZIONE MONTAGGIOSU PORTELLA ESECUZIONE IN CASSETTA

Tripolari e 4° polo per applicazioni fotovoltaiche

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comprendere in un unico articolo raccor-do, O-ring e ghiera, sono dotati di una par-ticolare ghiera svasata che ha una doppia funzione, riduce l’ingombro della sezione di fissaggio del raccordo, utile ad esem-pio, per l’accoppiamento a una scatola di derivazione o un canale metallico, a tutto vantaggio della spazio di cablaggio e, non avendo angoli vivi, facilita la curvatura del cavo diminuendo al minimo i rischi di abrasioni sul filetto o di danneggiamento dello stesso.

Le caratteristiche tecniche non sono da meno di quelle innovative:

La tenuta meccanica allo strappo è alta, mentre la tenuta a polvere e liquidi è ga-rantita da un grado di protezione IP68 con le guaine PN e P2.

Spidò è disponibile in due finiture, allumi-nio per applicazioni “generiche” e Inox per tutti quegli ambienti in cui è richiesta resi-stenza ad agenti aggressivi, massima sicu-rezza di resistenza e durata nel tempo.

Con Spidò, il Sistema guidacavi RTA di Legrand ribadisce la sua capacità di inno-vazione a dimostrazione di una costante affidabilità nel tempo, fattori che garanti-scono soluzioni ottimali per ogni esigenza installativa.

Dall’esperienza di chi da sempre opera nel settore dell’automazione e della di-stribuzione di energia e segnale nasce il raccordo che semplifica e rende più ra-pida l’installazione delle guaine metallo-plastiche.

Spidò: il raccordo che può essere attesta-to sulla guaina senza smontarlo.

La soluzione tradizionale di fissaggio è re-alizzata eseguendo una lunga sequenza di operazioni: il raccordo viene fornito smon-tato in quattro pezzi: dado, anello di tenuta, virola, corpo del raccordo.

Sulla guaina vengono inseriti in sequenza il dado con filettatura femmina, l’anello di tenuta, a seconda della guaina utilizzata, quindi si intesta e si avvita la virola di fissag-gio sul terminale della guaina e finalmente si fissa il corpo del raccordo.

L’operazione, lunga e complessa, comporta numerose manovre di assemblaggio ma-nuale e l’impiego di accessori diversi (anelli di tenuta dedicati) in funzione delle distinte tipologie di guaine.

Per superare questa problematica, con il nuovo raccordo Spidò, Legrand ha re-alizzato un sistema di bloccaggio della guaina sul corpo del raccordo basata su un sistema pre-assemblato.

Con Spidò è sufficiente allentare legger-mente il dado, attestare il raccordo sulla guaina e serrare il tutto, un’operazione che richiede solo qualche secondo.

L’innovazione non si ferma qui: infatti, nel-la versione Small, i raccordi Spidò, oltre a

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Spidò LegrandNuovi raccordi rapidi per i sistemi guidacavi RTA

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@motion è una rivista di Sonepar Italia Redazione: Gianfranco Lanzoni, Lamberto Pege, Claudio Garosi, Pietro Giordano Coordinamento e supervisione organizzativa: Giordano MieniProgetto grafico: Work in Progress by W.I.P. Communication S.r.l.Stampa: Pieffe Industria Grafica

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Sonepar Italia SpARiviera Maestri del Lavoro, 24 - 35127 PadovaTel. +39 (-) 049 89 46 611Fax: +39 (-) 049 89 46 628www.sonepar.it