Montagne & Paesi - Febbraio 2016 OK

Editore: MP & Partners - Direttore Responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo numero 14 dell’8/4/1997 - Anno XX - N. 2 - FEBBRAIO 2016

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Il lago alle prese con un problema ricorrente

Riserve idriche, grande preoccupazione

I dati parlano chiaro. le riserve idriche nei mag-giori laghi lombardi, Iseo compreso, sono in-feriori del 43,7 per cen-to rispetto al 2007, con-siderato come il più cri-

tico del decennio e del 59,7 per cento rispetto alla media 2006-2014.I livelli del Sebino sono sotto osservazione. I rappresentanti degli agricoltori sventolano

l’ipotesi di uno stato d’emergenza che auto-rizzi prelievi oltre le re-gole. La passerella sul lago rischia di arenarsi.

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Intensa attività del Soccorso Alpino della Lombardia

Il difficile rapporto tra l’uomo e la montagna

Quella del Soccorso al-pino è una storia che parte da lontano, di uo-mini e montagna. Oggi è una realtà d’ec-cellenza, dove adde-

stramento e specializ-zazione formano Tec-nici preparati al meglio per fronteggiare l’e-mergenza in ambiente impervio e ostileOggi il SASL (Soccor-so Alpino Speleologico Lombardia) rappresen-ta quattro Delegazio-ni alpine che operano

in Lombardia: V Bre-sciana, VI Orobica, VII Valtellina - Valchiaven-na e XIX LarianaIl 2015 è stato un anno ricco di cambiamenti e quindi molto impegna-tivo. Ecco il bilancio di un intero anno di inter-venti.

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Nonostante il divieto c’è chi non ha resistito ad una passeggiata sul ghiaccio

Quattro passi sul lago di Endine

Mentre sul lago d’Iseo fervono i preparativi per la realizzazione della passerella che permetterà di raggiungere Montisola a piedi “camminando sull’acqua” centinaia di persone hanno rinnova-to la tradizionale camminata sulle acque del lago di Endine la cui superficie, complice un repentino abbassamento delle temperature, si è trasformata in un grande lastra di ghiaccio fra Monasterolo del Castello e Spinone al lago fino alla frazione San Felice di Endine Gaiano.

www.montagneepaesi.it2 Montagne & Paesi

Coinvolti gli oratori della Valle, gli istituti scolastici e il Centro Culturale Islamico

Una staffetta per la paceLa staffetta per la pace, giovedì 4 e venerdì 5 febbraio, organizzata da alcuni giovani sacerdoti che operano negli orato-ri della Vallecamonica, in collaborazione con il Centro culturale Islamico di Costa Volpino e del suo Imam, ha coinvolto gli Istituti scolastici del ter-ritorio utilizzando come filo conduttore la musica dei giovani che non cono-sce barriere. In analogia quanto i giovani nel mon-do sanno realizzare con il linguaggio comune della loro musica, è possibile far nascere un linguag-gio ed un modello di vita interamente votato alla pace individuale e collet-tiva. La musica è stato il primo linguaggio che gli organizzatori hanno uti-lizzato per coinvolgere i ragazzi delle scuole in un gioco-quiz per indovina-re i brani eseguiti scelti dal repertorio giovanile e dalle hit del mondo del momento. L’inizio è stato a Edolo, al Meneghini ed al Cfp Zanardelli, quindi a Ponte di Legno al Cfp alberghiero, per scendere a Capo di Ponte alla Fon-dazione Scuola cattolica di Vallecamonica, a Bre-no e a Pisogne al Tassara-Ghislandi e a Lovere. Qui è stato particolarmente intenso e gioioso il mo-mento vissuto al polo li-

ceale Decio Celeri, dove il grande monumento ai Caduti, risalente al 1934, attorno al quale è stata re-alizzata la grande scuola, luogo simbolo dove can-tare la gioia e la pace. Al termine del breve intratte-nimento musicale, è stata presentata l’iniziativa ai ragazzi delle varie scuo-le, in collaborazione con i rappresentanti di istituto e

con i dirigenti scolastici. Ad ogni scuola, poi, è sta-to lasciato come pegno un tappeto con lo sloga della staffetta per la pace, sul quale i ragazzi dovran-no camminare entrando e uscendo dalla scuola, come attenzione al cam-mino positivo che non calpesta ma rispetta, con un titolo latinizzante che dice “scarpe diem”: che

tradotto liberamente vuol significare che ogni gior-nata va vissuta nel cam-mino condiviso e rispet-toso, in un piccolo grande percorso che va diretto al cuore dei giovani, lie-vito della pace di oggi e di domani. I sacerdoti che hanno ideato questa iniziativa sono gli stessi che curano gli oratori di Lovere, Pisogne, Darfo,

Piancogno, Breno, Edolo. La staffetta è stta seguita da un service audio con un programma musicale molto ben curato e attra-ente, con collaboratori e amici che hanno organiz-zato gli appuntamenti e con la presenza, a Lovere, del rappresentante della comunità mussulmana di Vallecamonica-Sebino. “E’ un piccolo segnale”, ha detto don Claudio Laffranchini, curato di Lovere, in chiusura della staffetta, che indica che

la Chiesa dei nostri tem-pi non sta a guardare, ma vive concretamente que-sto tempo testimoniando, con gesti semplici ma di forte presa sui giovani, che Dio è il regno della pace vera”. E a lui ha fat-to eco Gianbattista Cam-pana, dirigente scolastico del polo liceale loverese, con un’affermazione ap-plaudita da tutti gli stu-denti: “Non è dio colui che non chiede ad ogni uomo ogni giorno e con forza la pace”.

di Lambertenghi & C. snc

AGRICOLTURA - GIARDINAGGIO - HOBBISTICA

Nonostante il divieto c’è chi non ha resistito ad una passeggiata sul ghiaccio

Quattro passi sul lago di Endine

Mentre sul lago d’Iseo fervono i preparativi per la realizzazione della pas-serella che permetterà di raggiungere Montiso-la a piedi “camminando sull’acqua” centinaia di persone hanno rinnovato la tradizionale cammina-ta sulle acque del lago di Endine la cui superficie, complice un repentino abbassamento delle tem-perature, si è trasforma-ta in un grande lastra di ghiaccio fra Monasterolo del Castello e Spinone al lago fino alla frazione San Felice di Endine Gaiano. Il ghiaccio, come al soli-to, ha iniziato a formarsi nel punto più freddo del lago, tra l’abitato di Mo-nasterolo del Castello e il fiume Cherio, ovvero la zona dove in inverno bat-te di meno il sole. La cro-sta poi si è velocemente allargata fino ad arrivare alla sponda di Spinone e a

espandersi verso la parte a monte del lago.E nonostante l’ordinan-za dei sindaci dei quattro comuni che si affacciano sul lago che vieta l’acces-

so alla superficie ghiac-ciata in molti non hanno resistito al “brivido” di una passeggiata sul lago, brivido dovuto allo spes-sore del ghiaccio non pro-

prio a livelli di garanzia. Il fenomeno della super-ficie ghiacciata del lago, molto più ricorrente al-cuni decenni fa, lo scor-so anno si presentò per un breve periodo agli inizi di febbraio con uno spesso-re di pochi centimetri. In passato, trenta e più anni fa, il lago si ghiacciava a metà dicembre e la crosta si ispessiva sempre più fino a metà gennaio, dan-do una certa tenuta anche se nessuno l’ha mai po-tuta né verificare né cer-tificare. Nei tempi in cui l’inverno era inverno vero la sfida consisteva nell’at-traversamento del lago a bordo di una 500 oppure con un carretto trainato da animali.Ecco, ad esempio, come il fenomeno viene rac-contato su internet: “Nei giorni più freddi dell’in-verno il lago si ricopre di uno strato di ghiaccio e si

può percorrere a piedi e in alcuni punti con i pattini o in bicicletta (per quan-to vietato dai regolamenti comunali per motivi di si-curezza). La percorribilità invernale del lago ghiac-ciato era sfruttata fino al XIX secolo per raggiun-gere da Monasterolo la riva occidentale, attraver-so il punto più stretto del lago, là dove il promon-torio di Monasterolo, si protende verso Spinone.Fino a qualche decennio fa era tradizione attendere che, al formarsi della cro-sta di ghiaccio, il parroco di Endine benedicesse la stessa prima che qualcu-no osasse avventurarvi-si sopra. Pare che la Cu-ria abbia sconsigliato il parroco dell’assumersi le responsabilità connesse a tale azione e, di conse-guenza, la cerimonia del-la benedizione del ghiac-cio e’ stata abolita”.

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Il lago alle prese con un problema ricorrente

Riserve idriche, grande preoccupazione

I dati parlano chiaro. le riserve idriche nei mag-giori laghi lombardi, Iseo compreso, sono in-feriori del 43,7 per cen-to rispetto al 2007, con-siderato come il più cri-tico del decennio e del 59,7 per cento rispetto alla media 2006-2014.«Per questo abbiamo riunito tutti i sogget-ti interessati dalla si-tuazione, per condivi-dere le criticità prima dell’arrivo della prima-vera, quando l’acqua sarà indispensabile per l’attività agricola e non solo». Lo ha spiegato l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Vi-viana Beccalossi, che a Palazzo Pirelli ha pre-sieduto, assieme agli assessori Claudia Ma-ria Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo so-stenibile) e Gianni Fava (Agricoltura), il Tavolo regionale per il moni-toraggio delle riserve idriche, al quale han-no partecipato i rappre-sentanti delle Province, delle Organizzazioni professionali agricole, dei Consorzi di boni-fica e irrigazione e g li operatori delle società energetiche.L’assessore ha scritto al Ministro Galletti sotto-lineando che gli inter-venti raccolti al ‘Tavolo

siccità’ sono concordi sulla necessità di prov-vedere subito a conside-rare misure di risparmio idrico, di valutare la possibilità di una possi-bile nuova deroga ai li-miti del DMV (Deflusso Minimo Vitale), nonché

di poter permettere l’ec-cezionale superamento dei livelli massimi dei grandi laghi, allo scopo di poterne valorizzare al massimo la funzione di stoccaggio.“Il Tavolo Regionale - conclude Viviana Bec-

calossi - è riaggiornato al 24 febbraio. Ho per-sonalmente invitato il Ministro a partecipare,

sperando che il Gover-no possa portare rispo-ste concrete per contra-stare una situazione che

minaccia, tra l’altro, di compromettere il siste-ma agroalimentare ita-liano”.

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I livelli del Sebino sotto osservazione. I rappresentanti degli agricoltori sventolano l’ipotesi di uno stato d’emergenza che autorizzi prelievi oltre le regole

La passerella sul lagorischia di arenarsi

Non vogliamo fare del terrorismo media-tico, ma le premes-se che l’avvenimento clou dell’inizio estate per l’intero territorio e per le sue aspirazioni turistiche debba fare i conti con un problema “storico” per il Sebino è dietro l’angolo. E noi, come ormai e purtrop-po da vent’anni stia-mo facendo lanciamo il nostro grido d’allarme (inascoltato) anticipan-do i motivi di preoc-cupazione che puntual-mente si presentano.Cominciamo dal Ta-volo Siccità dove sono presenti in molti, man-cano solo i rappresen-tanti delle amministra-zioni locali. In poche parole gli interessi di chi vive intorno al lago sono poco tutelati. Qua-lunque decisione verrà presa non terrà conto del territorio. Ma andrà in un’unica direzione: la necessità di fornire acqua per l’agricoltura e per la produzione di

energia idroelettrica.Le alghe, le puzze, la fuga di turisti disgusta-ti rimangono relegati in ambito locale e saranno da stimolo per i quoti-diani provinciali per produrre pagine su pa-gine che avranno come risultato quello di tener lontano da queste rive un buon numero di po-tenziali visitatori.Leggete alcune “per-le” rilasciate come di-chiarazione al termi-ne dell’incontro di fine gennaio. La deroga al Deflusso minimo vita-le (Dmv) è già previ-sta nel piano di Tutela

e uso delle acque della Lombardia ed è una de-roga che può essere ri-chiesta solo a condizio-ne che ci sia la dichia-razione di uno stato di emergenza. La confer-ma è arrivata dall’as-sessore Claudia Maria Terzi. La deroga può essere utilizzata per un massimo di 60 giorni e non azzera il Dmv, ma, al massimo, può dimez-zarlo.«Se persiste la situazio-ne, sarà anche difficile trovare soluzioni ade-guate - ha spiegato l’as-sessore all’Agricoltura Gianni Fava -. Regi-

stro la preoccupazione del mondo agricolo: la prossima stagione col-turale si preannuncia difficile, già ad oggi, in alcuni casi, abbia-mo assistito alla posti-cipazione delle semine e, dall’altro, registria-mo che parte dei bacini montani sono stati uti-lizzati per finalità turi-stiche, con un tentativo anche velleitario. L’ini-ziativa di oggi va nel-la direzione di aprire il confronto su prospetti-ve e iniziare a elaborare un’ipotesi condivisa».Hai capito l’Assessore all’Agricoltura! Per lui è stato un errore utiliz-zare i bacini di monta-gna per finalità turisti-che, ovvero per produr-re neve artificiale; anzi, è stato addirittura vel-leitario!Non ci è sfuggito, inol-tre, un passaggio del-le dichiarazioni della Beccalossi, ovvero “di poter permettere l’ec-cezionale superamento dei livelli massimi dei

grandi laghi, allo scopo di poterne valorizzare al massimo la funzio-ne di stoccaggio”. Ma Assessore: questa è la proposta che noi lan-ciammo lo scorso anno attraverso queste pagi-ne e successivamente attraverso un specia-le servizio su l’Eco di Bergamo poi recupera-to da radio e televisio-ni locali. La nostra pro-posta fu liquidata come di “difficile attuazione” perché una volta adot-tata per il Sebino avreb-be scatenato la rincorsa degli altri bacini.Un’ultima cosa ci per-mettiamo di sottoline-are agli assessori re-gionali. Fate cercare nel fondo di qualche cassetto il “Documen-to strategico delle ac-que del Sebino del giu-gno 2007”. Lo segna-lo non tanto perché ho contribuito a costruir-lo, ma perché contiene già molte risposte alle domande che oggi ci si pone per risolvere il problema. Una doman-da rimarrà senza rispo-sta: chi ne ha impedito i passaggi successivi per la sua completa attua-zione?

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Intensa attività del Soccorso Alpino della Lombardia

Il difficile rapporto tra l’uomo e la montagna

Quella del Soccorso al-pino è una storia che parte da lontano, di uo-mini e montagna. Oggi è una realtà d’eccellen-za, dove addestramento e specializzazione for-mano Tecnici prepara-ti al meglio per fron-teggiare l’emergenza in ambiente impervio e ostileCome per tutte le realtà montane anche sul no-stro territorio il soccor-so in montagna era un tempo affidato ai resi-denti nonchè ai volen-terosi che si prestavano a portare aiuto a quanti ne avessero bisogno.Documenti recuperati nell’archivio del CAI Bergamo, datati 1937, citano la volontà di co-stituire una squadra di alpinisti emeriti e sele-zionati dediti al soccor-so. Solo nel 1946 tutta-via, al termine della Se-conda Guerra Mondia-le, il Consiglio Sezio-nale decise di costituire una squadra di Soccor-so Alpino.Nel 1954, proprio a

Bergamo, in associa-zione con altre real-tà nazionali venne de-lineato ed istituito il CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO.Oggi il SASL (Soccor-so Alpino Speleologico Lombardia) rappresen-ta quattro Delegazio-ni alpine che operano in Lombardia: V Bre-sciana, VI Orobica, VII Valtellina - Valchiaven-na e XIX LarianaIl 2015 è stato un anno ricco di cambiamenti e quindi molto impegna-tivo anche in seguito alla riorganizzazione del sistema dell’emer-genza e all’introduzio-ne del numero unico europeo 112. A Brescia la Centrale operativa del capoluo-go, a cui fanno riferi-mento anche le provin-ce di Pavia, Cremona, Mantova, Sondrio e Lodi, è uno dei tre call-center NUE (numero unico europeo) della re-gione, insieme a Mila-no e Varese. Il Soccorso alpino e speleologico

ha il compito di prov-vedere alla vigilanza e prevenzione degli in-fortuni nelle attività al-pinistiche, escursioni-stiche e speleologiche, al soccorso sanitario in ambiente impervio e ostile degli infortunati e al recupero dei cadu-ti: per fare questo, for-ma e verifica costante-mente la preparazione dei propri tecnici, che si occupano di ambi-ti molto diversi e con competenze specialisti-che avanzate. Esistono infatti figure in grado di affrontare ogni tipo di situazione, in ambi-to alpino, speleologico, in forra, per la ricerca di persone disperse e in valanga.Rispetto agli anni pre-cedenti, il 2015 è stato più impegnativo: dagli 879 interventi del 2008, 929 nel 2009, 1017 nel 2010, 1162 nel 2011, dopo un paio di anni di decrescita nel 2012 con 996 casi e nel 2013 con 985, si è passati ai 1155 del 2014, fino ai 1274

dell’anno scorso.L’elicottero resta il mezzo prevalente, uti-lizzato da solo in 783 casi, oppure abbina-to all’intervento del-le squadre territoriali o del Centro operativo in 152 casi, per un totale di 983 mezzi impiegati.Quando l’elicottero non può volare o arri-vare sul luogo dell’o-perazione, si rivela fon-damentale e insostitu-ibile la presenza delle squadre territoriali, che raggiungono a piedi le persone da soccorrere, anche nei punti più cri-tici e con qualsiasi con-dizione meteorologica o ambientale. Su base territoriale, gli inter-venti sono stati 241 per la V Bresciana, 280 per la VI Orobica, 382 per la VII Valtellina - Val-chiavenna, 371 per la XIX Lariana.Le cause degli inter-venti sono dovute prin-cipalmente a caduta (494), malore (192), perdita di orientamen-to (91), scivolata (82), incapacità (55) o ritar-do (44), precipitazione (42), scontro (28), va-langa (16), sfinimen-to (14), scivolata su neve (13) e caduta sassi (12). Seguono scivola-

ta su ghiaccio, puntura d’insetti, folgorazione, corda doppia, caduta in crepaccio, cedimen-to appiglio, frana, mal-tempo, crollo e morso di vipera. Le false chiamate sono state sette. Il numero maggiore di infortuni avviene durante attività quali l’escursionismo (448), sci in pista (162),

mountain-bike (58, al-pinismo (57), ricerca di funghi (57), durante il lavoro (53) o la resi-denza in alpeggio (51).Seguono le discipli-ne sportive come para-pendio, deltaplano, sci fuori pista, arrampica-ta sportiva, caccia, surf in pista e fuori pista, sci di fondo, torrentismo, equitazione.

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Linea Brescia-Iseo-Edolo: 2 nuovi treni

Sono in servizio, da lu-nedì 1 febbraio, i due nuovi convogli Stadler GTW a 4 carrozze da 243 posti a sedere, ac-quistati per la linea Brescia-Iseo-Edolo. Si tratta dei treni più capienti in servizio sulla tratta che si ag-giungono agli altri 6

GTW a 2 carrozze da 111 posti e alle 5 com-posizioni Ale668. I due nuovi treni, cli-matizzati e conforte-voli fanno parte del-la commessa di nuo-vi convogli acquistati grazie all’investimen-to di oltre 527 milioni di euro fatto dalla Re-

gione Lombardia, Tre-nitalia e Trenord. Lo spazio interno è lu-minoso e accoglien-te, con finestre di am-pie dimensioni, grazie al moderno design del veicolo. Ogni convoglio è do-tato di 4 porte d’acces-so per ogni lato, per un facile e rapido incar-

rozzamento dei pas-seggeri. Sono presenti ampi vestiboli di accesso, con area polifunzio-nale dedicata anche al trasporto di biciclette. Le toilettes hanno di-mensioni agevolate per i passeggeri con ri-dotte capacità motorie. I GTW sono dotati di

motori Diesel ecologi-ci a basso impatto am-bientale e di ultima ge-nerazione. E’ la prima volta che composizioni così grandi e capienti viag-giano sulla tratta bre-sciana. Si tratta di un’importante opera-zione di potenziamen-to della linea in un’ot-tica di valorizzazione

anche della vocazione turistica del Lago so-prattutto a poche set-timane dal posiziona-mento della passerella di Christo con la pre-visione dell’arrivo di 500.000 visitatori. Per l’avvenimento di inizio estate tutti stan-no lavorando a predi-sporre in maniera ade-guata gli arrivi.

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Un futuro turistico per la Casa Cantoniera di SpinoneIl Regio Decreto del Re di Sardegna, Carlo Felice, del 13 aprile 1830 istitui-sce la figura del cantonie-re, affidandogli il compi-to di manutenere e con-trollare un «cantone» del-la strada (un tratto di 3-4 chilometri). Per svolgere questi incarichi i canto-nieri dovevano abitare in case site ai margini di cia-scun cantone. Nasce così la Casa Cantoniera. 150 anni dopo la funzio-ne della figura del can-toniere viene modificata ed aggiornata. Nel 1982 viene introdotto il “Re-golamento dei Cantonie-ri” che cancella il vecchio concetto di ‘cantone’ e in-troduce ‘squadre, nuclei e centri di manutenzione’ dotati di personale e mez-zi. Anas possiede su tutto il territorio nazionale 1.244 case cantoniere. Circa la metà sono impiegate come sedi operative, e per il personale di esercizio, sedi di Amministrazio-ni pubbliche, Enti e On-lus, magazzini operativi. Quindi, sul totale, il 35% è indisponibile, il 55% è parzialmente disponibi-le sulla base delle anali-

si dei flussi di clienti, il 10% è ad alto potenziale turistico. Una di quest’ul-timo gruppo è sul terri-torio di Spinone al Lago dove, da tempo, versa in brutte condizioni ed il suo abbandono crea disagio e fa parte di un gruppo di 30 case destinate a parte-cipare ad una fase pilota, progetto nato dalla colla-borazione tra Anas, Mi-bact, MIT e Agenzia del Demanio, per verificare la validità del modello di business. Anas si farà carico della ristruttura-zione dell’immobile (ove necessario) e definirà lo standard di servizi che dovranno essere resi di-sponibili, in modo tale da

garantire la massima uni-formità all’intera rete.Da tempo l’amministra-zione di Spinone rincor-re l’obiettivo di valoriz-zazione della casa canto-niera in chiave turistica ed ora, grazie all’accordo sottoscritto verso la metà di dicembre scorso, que-sto traguardo si avvicina. La casa, si trova in riva al lago, in una zona stra-tegica per tutto il territo-rio della Valcavallina e per lei si sta cercando una modalità di acquisizione per poter valorizzare lo stabile dal punto di vista turistico. Nell’operazione verrebbero coinvolti sog-getti privati nella ristrut-turazione dello stabile.


Nei programmi regionali spazio al Progetto Maternità

Da parecchi anni la Regione, con azioni alterne, ha perseguito un importante p0roget-to a favore di madri in attesa con problemi economici e difficoltà di vario genere, defini-to «Progetto NASCO» con il fine di «promuo-vere la famiglia natura-le, tutelando la natalità e la maternità». L’As-sessore al reddito di autonomia e inclusione sociale, ha conferma-

to lo stanziamento di fondi che con delibe-ra di Giunta consiste in 849 mila euro per il primo semestre 2016: nuove risorse verranno assegnate tramite l’as-sestamento di bilancio 2016. I contributi alle neomamme in difficol-tà che entro i tre mesi di gravidanza ne fa-ranno richiesta tramite Consultori e Centri di Aiuto alla Vita, saranno erogati a livello territo-

riale fino al primo anno di età del bambino, con attenzione a determi-nate fragilità sociali di coppie e famiglie come pure a minorenni e donne sole, che sono aumentate in Lombar-dia. Come ha sostenuto l’Assessore allo Svilup-po economico Mauro Parolini, «non si tratta di un semplice sussi-dio, ma per ogni singo-la donna è previsto un piano personalizzato

di accompagnamento e di sostegno tramite la preziosa collaborazione del Volontariato e del privato sociale costitui-to soprattutto dai Centri di aiuto alla Vita. Un secondo Progetto deno-minato CRESCO vede una continuità nell’a-iuto alle mamme per la crescita del figlio. La notizia giunge propi-zia per queste preziose strutture a base volon-taristica, presenti in Lombardia in numero di 60 e più. Fra questi menzioniamo quello presente nel territorio dell’Alto Sebino con sede a Pisogne che ope-ra a sostegno delle don-ne in attesa di un figlio provenienti dai Paesi del Sebino e della Val-le Camonica fra cui un notevole numero di ex-tracomunitarie. Il Cen-tro, fondato nel 1985 e gestito da volontarie del Centro Italiano Femmi-

nile dell’Alto Sebino ( Pisogne, Costa Volpi-no, Rogno, Lovere), ha dato in questi trent’an-ni un notevole apporto alla natalità attraverso il sostegno morale e psicologico alle donne in difficoltà, sia for-nendo materiali utili all’accoglienza del ne-onato come corredini, carrozzine, latte, pan-nolini fino a un limite di circa due anni di età. In questi trent’anni si può contare un numero di 565 bimbi nati con il sostegno del C.A.V. di cui 77 con rinuncia dell’aborto da parte della madre. Il Centro è sostenuto da offerte volontarie di privati, enti, parrocchie, regio-ne ed opera in collabo-razione con i Consulto-ri familiari delle ASL per l’accertamento dei bisogni e delle situa-zioni familiari ed eco-nomiche per prevenire il più possibile scelte a rischio della vita del nascituro. Le Associa-zioni di volontariato si fanno pure carico di

divulgazione dei valori relativi alla Vita umana e degli aiuti offerti alle mamme, tramite opu-scoli e manifestazio-ni come avviene nella Giornata per la Vita che si svolge in Italia ogni anno la seconda dome-nica di febbraio. Per questa data viene pro-posto alla riflessione di tutti un massaggio del mondo ecclesiale sem-pre nuovo che mette in evidenza l’importanza e gli aspetti significa-tivi della vita in ogni suo stadio- dal con-cepimento fino al suo termine naturale e che, nonostante le situazio-ni sociali, le criticità del momento intende offrire motivazioni va-lide e sufficienti per incoraggiare coppie e genitori al grande dono della vita per un futuro di speranza e di pro-gresso. Il Messaggio di quest’anno, ispirato al tema del Giubileo così proclama: «E’la mise-ricordia che fa fiorire la nostra vita».

R. Belotti

Elegante e resistente.È il Nero Ebano della ValcavallinaLa Cava di “Marmo Nero Ebano” dal cuore centenario, si dimostra inesauribile.Il maestoso Monte che si estende nel territorio di Sovere tra la Valle del Freddo e Possimocol nome di “Fop-pi Bassi”, fornisce da cent’anni grandi quan-tità di Marmo nero eba-no alla Ditta estrattiva di Armati Tranquillo e C. per la produzione di granulati di ogni tipo. Dall’inizio dell’attività della società, questa ca-ratteristica e inesauribi-le pietra -unica nel ter-ritorio bergamasco- ha via via prodotto nume-rosi elaborati attraverso processi complessi e ben curati, tramite l’im-piego di macchinari e impianti di ultima ge-nerazione con sistemi di controllo accurato da parte del personale; e ciò grazie alla plurien-nale esperienza estrat-tiva e di lavorazione del prezioso marmo. Negli anni Cinquanta in particolare il fon-datore Cav. Tranquillo Armati, aveva avviato l’attività di estrazione raggiungendo oltre 500 mila metri cubi di mar-mo: in seguito all’inve-stimento delle risorse finanziarie, parte degli impianti sono stati so-stituiti con una nuova struttura compatta che comprende anche alcu-ni silos di stoccaggio.

Così insieme agli stru-menti di lavoro, si sono evoluti la gamma dei prodotti e i loro possi-bili utilizzi: i prodotti che raggiungono oggi le 50 mila tonnellate l’anno, sono caratte-rizzati dalla marcatura CE, avendo raggiunto caratteristiche e utilizzi sempre più diversificati e qualificati. Un breve elenco dei prodotti: il “Filler”essiccato, viene utilizzato per asfalti, calcestruzzi, guaine di impermeabi-lizzazione, substrati di tappeti e passatoie, non-ché per tappeti di erba sintetica. Vi sono poi i “Granulati”- in varie misure- per la fabbri-cazione di mattonelle , prefabbricati, mosaici, tegole per coperture e per l’industria vetraria. Il prezioso “Pietrame” poi viene utilizzato per muri di rivestimen-to, scogliere, gabbie di contenimento, e poi Pietre scelte per pavi-mentazione fino ai pre-stigiosi “Ciottoli” ( da 2 a 5 mm) impiegati per mattonelle, agglo-merati, prefabbricati, mosaici, arredo urbano e giardini. Si tratta di una varietà incredibile di prodotti e del loro va-riegato impiego in ogni ambito di strutture e arredi, caratterizzati da lunga durata e resisten-za. A quanti poi osser-vano la zona degli sca-

vi, non appaiono come in genere succede, evi-denti squarci che detur-pano le pendici della montagna, che vengono via via ricoperti da sem-pre nuova piantumazio-ne. Nell’antistante spa-zio per la lavorazione e l’accumulo dei materia-li, si ergono imponenti cumuli, diversificati per forme e colori grazie ad un’attività metodica e ordinata nonostante l’andirivieni dei mezzi adibiti al deposito, al carico e al trasporto dei vari prodotti. “Il mer-cato- come afferma il rappresentante Alberto Armati, data la vasta scala dell’utilizzo del carbonato di calcio, si estende in Italia e in molti paesi del mondo, in particolare in Nord Europa, Nord Africa e Paesi Arabi, con distri-buzione su strada e via mare tramite l’accesso ai porti di Marina di Carrara e La Spezia: il servizio è di alta qualità e a prezzi concorrenzia-li.”Il Marmo della Cava “Armati”dal colore nero-ebano esprime la sue qualità di pregio, eleganza e bellezza in tutti i suoi impieghi: un esempio eclatante ci viene fornito nell’uti-lizzo per la costruzione delle maestose colonne della Basilica di San Marco a Venezia.

R. Belotti


Promuovere sani stili di vita partendo dalla scuola

Alimentazione e FuturoLa rete degli Istituti comprensivi di Valle-camonica, con la sola esclusione di Artogne e Pisogne, ha ottenu-to un finanziamento dal Ministero delle Politiche agricole ali-mentari e forestali, di circa 80.000 euro, per un progetto di grande respiro che si intitola “Alimentazione e futu-ro”. Lo scopo è quello di promuovere sani sti-li di vita partendo dal mondo della scuola per

arrivare alla famiglia e dunque alla società. Partendo da lunedì 25 gennaio il mondo della scuola camuno orga-nizza il “bio-interval-lo”: per 6 settimane oltre 6.000 studenti assaggeranno una vol-ta alla settimana una merenda alternativa, sperimentando gusti nuovi che potranno poi essere riproposti anche a casa. Il progetto vede come capofila l’Istituto comprensivo Darfo 2 e coinvolge Darfo 1, Ci-

vidate, Bienno, Capo di Ponte, Cedegolo, Bor-no, Edolo con i plessi scolastici compresi.“Alimentazione e futu-ro” prevede merendine ai ragazzi con spremu-te di arance e biscot-ti, pane e marmellata, succo di mele, yogurt, panino alle noci, pane e ricotta. Le arance provengo-no da terreni biologici curati da Libera, l’As-sociazione che lotta contro la Mafia e che ha in Vallecamonica

un valido presidio; tutti gli altri prodotti sono camuni a chilometro zero, curati in modo particolare dal Biodi-stretto di Vallecamoni-ca. Determinante l’ap-porto operativo della Cooperativa Iris. Società cooperativa di solidarietà sociale, che gestisce anche “A pranzo con Iris”, il ri-storante speciale creato a Boario Terme come supporto alle attività didattiche dell’Istituto comprensivo di Darfo 2, che sta offrendo ser-vizi al territorio con i pranzi a domicilio per gli anziani. Le settima-

ne di attività negli Isti-tuti comprensivi, con un calendario preciso visto l’impegno de-gli operatori coinvol-ti, vanno da lunedì 25 a venerdì 29 gennaio, la seconda settimana da lunedì 1 a venerdì 5 febbraio, la terza da lunedì 8 a venerdì 12 febbraio, la quarta da lunedì 15 a venerdì 19 febbraio, la quinta da lunedì 22 a venerdì 26 febbraio, la sesta e ul-tima da lunedì 29 feb-braio a venerdì 4 mar-zo. Il progetto si allarga anche alle famiglie che potranno partecipare ad appositi incontri con uno chef che fornirà istruzioni ed elemen-ti per preparare buoni piatti a chilometro zero con gusti legati al cibo della tradizione. Inoltre i ragazzi, sotto la guida

di cuochi esperti, po-tranno partecipare ai “laboratori del gusto”, per preparare i piatti utilizzando i prodotti locali. Il progetto era nato con l’Asl Vallecamonica-Sebino che, sotto la forte spinta del dottor Fabio Besozzi Valenti-ni, lo aveva inserito nel percorso della “Scuo-la della Salute per una Valle della Salute”: ora continua con il patro-cinio dell’ATS della Montagna e dell’ASST di Vallecamonica. Il coinvolgimento di circa il 90% dei ragazzi delle scuola primaria di primo grado e di secon-do grado (elementari e medie) può significare un progressivo cambio di mentalità, usi, gusti e stili di vita alimentare che, tramite loro, tocca tutte le famiglie.

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On line il nuovo portale turistico del lago d’Iseo

www.iseolake.info

È online il nuovo por-tale turistico del lago d’Iseo www.iseolake.info, realizzato dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano e dal «G16» nell’ambito del progetto del Distret-to dell’Attrattività «Il Sebino si presenta con una veste grafica com-pletamente rinnovata e un’organizzazione dei contenuti più funziona-le e intuitiva. L’obiet-tivo è offrire agli utenti uno strumento di facile utilizzo, ricco di propo-ste e informazioni che sono state tradotte in lingua inglese in consi-

derazione del crescente numero di turisti stra-nieri che scelgono il no-stro lago come meta per le proprie vacanze.Il nuovo portale è stato implementato grazie al lavoro degli uffici I.A.T. di Iseo, Lovere e Sarni-co con il coordinamento dell’Agenzia Territoria-le per il Turismo Lago d’Iseo e Franciacorta.La grafica, studiata e sviluppata ad hoc, è to-talmente compatibile con dispositivi mobili quali smartphone e ta-blet. Uno dei punti di forza di iseolake.info è la gran-

de quantità di contenu-ti messi a disposizione degli utenti in italiano e inglese: dalle schede tecniche dei sentieri e dei percorsi per le bici-clette alle schede degli operatori turistici, no-leggi, sport acquatici e molto altro. Per ogni categoria è presente una mappa con contenuti geolocalizza-ti, un modulo di ricerca interno e un sistema di link basato sulle paro-le chiave più ricercate. Ogni Comune del lago dispone di una vetrina dedicata con fotografie, video, testi dettagliati

e una mappa persona-lizzata e interattiva. Ci permettiamo un’unica osservazione.Da anni assistiamo alla presentazione del «nuo-vo portale del lago d’I-seo» (o di altre loca-lità) e ci domandiamo quando verrà presenta-to quello definitivo sul quale convergeranno tutti gli interessi.Non sappiamo quanto sia costata la sua realiz-zazione, ma forse mette-re mano alla penultima o terzultima edizione del “portale del lago” avreb-be fatto risparmiare qualche euro da investi-re in promozione. O no?


Aperta a Lovere una moderna struttura che eroga servizi innovativi

Un aiuto a stare meglio

“Margherita coopera-tiva sociale ONLUS accreditata”, dal 1991 eroga sevizi socio as-sistenziali per anzia-ni e famiglie in tutta la Valle Camonica e Alto Sebino. Per svol-gere tali prestazioni si avvale di figure pro-fessionali qualificate come: Infermieri, As-sistenti Sociali, ASA, OSS Fisioterapisti, Educatori, Animatori Medici. Questi servizi vengono svolti pres-so strutture adeguate e soprattutto presso il domicilio privato, senza spese per l’u-tente.

A partire da DICEM-BRE 2015 coopera-tiva Margherita ha attivato tre nuovi e innovativi servizi per la nostra comunità e soprattutto per i nostri figli da 0-18/20 anni, servizi fortemente voluti dalla Presiden-te Dott.ssa Roberta Macario, dalla consi-gliera Luisella Ercoli e dal Direttore Bet-tino Belinghieri: Po-liambulatorio Magico Mondo; Screening con Spinometria Gra-tuita; Pulmino Radio-logico a domicilio.

“Il centro di tutto è l’essere umano nel-la sua completezza e unicità! – afferma con piglio risoluto la presidente Maca-rio - Magico Mondo è un poliambulatorio psico-socio-sanitario dedicato ai ragazzi e bambini, ma aperto a tutti. Cooperativa Margherita accoglie, ascolta e comprende i bisogni dei nostri figli con equipe specializ-zate e accreditate re-gionalmente (con va-lidità ai fini scolastici) per:- disturbo specifico di apprendimento - disturbo specifico di comportamento- disturbi alimentari- disturbi per uso e abuso di sostanze-disturbi da nuove dipendenze avrete a vostra disposizione figure professionali come: Neuropsichia-tra, Neuropsicologo, Psicologa, Psicope-dagogista, Mediatore familiare, Educatore, Logopedista, Nutri-zionista, Dietologo e molto di più.

Inoltre Margherita vanta uno staff sanita-rio di eccellenze: Or-topedico, Fisiatra, Fi-sioterapista, Medico internista, Pediatra, Cardiologo, Otorino-laringoiatra, Gineco-logo, Dermatologo, Allergologo, Osteo-pata e non solo. Tut-to sotto la regia della dott.ssa Luigi Cotti e dott.ssa Daniela Sa-viori”. Ma l’apertura della moderna struttura a Lovere porta con sé anche iniziative for-temente solidali. Ri-cordiamo, a tal propo-sito, che cooperativa Margherita e Magico Mondo dedicano una giornata al mese per

prendere in carico gratuitamente casi di famiglie con difficoltà e disagi.Conosciamo allora anche gli altri servizi offerti. E’ sempre la dottores-sa Roberta Macario che ci accompagna nella presentazione dell’attività“Screening con Spi-nometria è un sistema a rilevazione ottica che ricostruisce in modo tridimensionale la colonna vertebrale per identificare pre-cocemente anomalie e disturbi.Cooperativa Mar-gherita, con un lavo-ro durato numerosi mesi, ha concordato

che eseguirà gratui-tamente lo screening spinometrico ai bam-bini delle scuole ele-mentari e medie della Valle Camonica, Alto Sebino, Val di Scalve, Val Seriana e Val Bor-lezza a partire da lu-nedì 11 gennaio 2016.Infine un altro ser-vizio che attenua i disagi per molti che risiedono su questo territorio.Il Pulmino radiolo-gico è un servizio di radiologia e ecogra-fia a domicilio (sen-za confini territoriali) che vede cooperativa Margherita e Valle Camonica Solidale prendersi cura di tut-ti quei pazienti che hanno difficoltà di spostamento e vivreb-bero come un trauma l’obbligo di sottopor-si ad esami presso le strutture ospedaliere. Grazie al dott. Bani e dott. Mondini, che prestano la loro ope-ra e il loro tempo, il servizio svolge entro 48/72 ore dalla richie-sta, in tempo reale per le urgenze”.

Cooperativa Marghe-rita vi aspetta, se vo-lete, per approfondire il tutto.Magico Mondo in Lo-vere via Giorgio Pa-glia 26/28 035.96 27 Elisa.Per informazioni Spi-nometria: 035.98 33 57 Elisa.Per informazioni sul pulmino radiologico: 035.983357 Sonia.

Grazie agli amici veriNel mese di marzo di 20 anni fa, veniva alla luce, con un timido “Numero 0” questo gior-nale. Un numero di prova, tanto per tastare il terreno, in attesa dell’autorizzazione del Tribunale di Bergamo che sarebbe arrivata il mese successivo. Nessun proclama altezzo-so, nessuna rivincita da prendere contro qualcuno, ma con le idee molto chiare: essere un giornale gratuito, ad elevata tira-tura, che mettesse da parte la cronaca nera, rossa o rosa per fare emergere fatti e personaggi dei quali quasi nessuno parla perché non fanno vendere e non fanno spettegolare al bar o mentre si è sotto il casco della pettinatrice. Molte volte ci siamo sentiti chiedere: ma se non è in vendita con quali contributi state in piedi? No, nessun contributo, mai! Non li ab-biamo mai chiesti e mai li chiederemo perché il pensiero liberale che ci sorregge ci impedisce di vedere il nostro futuro legato ad una mammella erogatrice di denaro pubblico. Quale altro strumento di informazione locale può dire altrettanto? Ma un giornale come il nostro - al quale si è affiancato il Mercato delle Pulci - ha biso-gno di essere ben distribuito, di incontrare le persone che vogliono leggere. Ci abbiamo lavorato tanto, ma da oggi l’impegno sarà ancora maggiore. A turno pubblicheremo tutti i punti dove i mensili sono distribuiti raggruppandoli sotto una testatina dal titolo «Gli Amici di Monta-gne & Paesi», perché come gli amici veri, si impegnano, senza interesse, a promuover-ne la diffusione.E, per chi fosse lontano o per qualche motivo non lo trovasse più, perché esaurito, c’è sempre la possibilità di collegarsi con www.montagneepaesi.it e, sotto la voce giornali leggere anche i numeri precedenti

L’Editore

ZONA VALLE CAMONICAPresso le attività indicate trovate ogni mese Montagne & Paesi

BIENNO Distributore carburanti sulla salitaBar Edicola Vicino MunicipioMUNICIPIO Alimentari Centro PaesePanificio Centro Paese BERZO INFERIORE Edicola Centro dietro al municipioSupermercato CraiMUNICIPIO ESINE Edicola Lori Forneria a fianco MunicipioTabacchi Piazza MunicipioMUNICIPIO Italmark alla rotatoriaBontempi Fiori e PianteAlimentari Vielmi Sacca di EsineMacelleria Schiavi Sacca di EsineAlimentari PlemoImmob BornoImmob Eden ANGOLO TERMEMacelleria Morosini Via Regina ElenaAlimentari Panada Via Regina ElenaMUNICIPIO

DARFO BOARIOEdicola Via RomaEdicola Via ManifattureEdicola Montecchio Edicola Angone Tabacchi Galassi Via Manifatture BAR STAZIONE Darfo Distributori Carburanti Carburanti Adamello Ufficio Turistico Stazione boario

Agenzia Imm.re Boario Via Roccole, 95Gastronomia Gatti Pizza Express MUNICIPIO Pezzoli Shop – Via ManifattureIl Centro C.C. Vari spaziSaturno Casa Piazza Patrioti GIANICO Valgrande Supermercato Edicola Centro BAR LUME MUNICIPIO ARTOGNEEdicola Centro Distributore carburanti sulla stataleMUNICIPIO PIANCAMUNO Centro revisione Frassi Bar Colombine Macelleria Otelli Acconciature Sara Macelleria Andreoli StataleBar Femia BEATA MUNICIPIO PISOGNE Tabaccheria in piazzetta Immobilcasa Pisogne Centro Commerciale Italmark Tabaccheria Gratacasolo Bar Centrale/Marconi / Stazione Bar Posta Edicola Gratacasolo StataleAcconc VIVICISSVA MUNICIPIO

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Suona, ripara e costruisce batterie; un artigiano/artista delle percussioni

Quando la musica è un battitoLa musica è di tutti, ma sa, anche, come farti sentire unico. A volte ti accompagna a iso-larti anche quando sei in mezzo ad una folla perché sa offrire emo-zioni che solo tu puoi provare. La storia che voglia-mo raccontare è quella di Paolo Bettineschi, classe 1981 di Costa Volpino, che dopo aver trascorso i primi anni della vita lavorativa a cambiare gomme agli automezzi ha deciso di farsi conquistare dalla passione che lo accom-pagna fin da ragazzetto, forse nata in occasione di un regalo di uno zio che, intuendo la sua propensione per la mu-sica, gli regalò una bat-teria giocattolo. Quelle prime percussio-ni, prodotte per gioco, lo hanno portato a suonare

prima come autodidat-ta, poi a prendere lezio-ni privatamente dal Ma-estro Arcangelo Buelli (ARKI) di Paratico che faceva anche restauro di strumenti musicali. “Mi sono pentito di non essermi mai iscritto al conservatorio” si confi-da Paolo, che si è dato un obiettivo da raggiun-gere in tempi brevi: ri-uscire a realizzare una batteria che si affermi

sul mercato, valorizzan-do il lavoro artigianale e faccia bella mostra del suo logo sul palco dove si esibiscono le più importanti band del momento. Ambizione non da poco ed un progetto che ha già avuto il suo primo battesimo in occasio-ne di un incontro con Brian Blade, un batte-rista jazz statunitense, rinomato session man,

compositore e cantau-tore che, provando un prototipo della produ-zione ha espresso i suoi complimenti.Inseguendo questo sogno Paolo si appli-ca quotidianamente nell’impresa non sem-pre facile di ridare vita a vecchie batterie da tempo dimenticate in cantine o garage alle quali bisogna risistema-re i bordi, procedere alla

pulizia togliendo l’ossi-do provocato dall’umi-dità, lucidare, carteg-giare e accordare le pel-li. Non nasconde la sua passione per il vintage, soprattutto per le batte-rie anni ’70, “Mi piace il suono che producono che è pieno e particola-re – afferma Bettineschi – frutto di un’attenzio-ne nella costruzione che si è smarrita nel corso degli anni, dalla scel-ta di legni pregiati ol-tre che meccaniche più complesse. Io prediligo l’acero, il pioppo e il mogano, mentre nella lavorazione propongo la smaltatura ad acqua”Passione, tanta passio-

ne, perchè l’attività pur ben impostata non per-mette ancora una sicu-rezza economica. “Per la mia scala di valori spero di essere realizza-to come uomo, perché se non mi sento realiz-zato non riesco a fare la musica che voglio e far rivivere gli strumen-ti come intendo io. La musica è emozione, e trasmettere un’emozio-ne senza partecipazione suonerebbe artificioso”.Lui è Paolo Bettineschi, un sognatore che cerca di legare alla musica tutto ciò che le sta attor-no. I contatti attraverso Facebook o al cellulare al 347.1261217

Si avvicina il momento del voto per il rinnovo dell’Amministrazione

Costa Volpino. Centrodestra di nuovo nella burrasca

Ha destato sorpresa il nome uscito dal cappel-lo del centrodestra per le prossime consultazioni elettorali che porteranno al rinnovo dell’ammi-nistrazione. Soprattutto all’interno dello schiera-mento storico di questa area politica che, stando alle dichiarazioni rila-sciate, non è stata coin-volta nel tentativo di condivisione della scelta. E se il semplice elettore si pone la domanda «Chi è costui?» chi ha un po’ di passione politica e, da tempo, l’ha messa a di-sposizione della sua co-munità non si ferma alla riflessione su un nome, ma vorrebbe sapere con quale logica si è giunti a questa scelta.“Probabilmente, il signor Cecchini, è il migliore dei candidati, ma pri-ma vorremmo sapere da dove viene e dove vuole andare, con quali pro-grammi e quali obiettivi è il commento di chi cer-ca di capire, ma che fa-tica a non manifestare la propria irritazione. Per-ché la rabbia è molta e ci

riporta indietro di quasi cinque anni, quando una spaccatura difficilmen-te ripetibile consegnò il paese nelle mani del cen-trosinistra, che di sinistra aveva ben poco, in verità. La lezione non è servita anche se gli scenari sono leggermente mutati.E così si corre ai ripari convocando le truppe per studiare una strategia. Sul banco degli imputati la Lega che non ha vo-luto aprire un minimo di spiraglio, atteggiamento comprensibilissimo se il partito di Salvini avesse deciso di correre da solo, ma l’apertura a Giuseppe Frassi, da poche settima-ne neo coordinatore di Forza Italia non è suf-ficiente a poter dire che il centrodestra è coeso e destinato a marciare uni-to verso l’obiettivo.L’idea di fare una terza lista per ora è poco pra-ticabile anche se non ac-cantonata. Qualcuno si spinge a sponsorizzarla non fosse altro per dare una lezione alla coppia Maluta/Frassi. Qualcun altro invita a non avere

fretta, che tutto si aggiu-sta, che a Bergamo poco sanno di questa operazio-ne che, pare, non abbia avuto la benedizione del-le segreterie.Sull’altro fronte Mau-ro Bonomelli, sindaco uscente, per ora si gode il disorientamento che regna tra alcune frange dei possibili competitori, ben conscio che la partita non è ancora vinta. Anzi, stando alle dinamiche puramente politiche, una semplice vittoria in que-ste condizioni sarebbe un colpo alle personali velleità che lo proiettano a Milano o a Roma. Per questo guarda con atten-zione ad una componente importante dell’attuale opposizione, a Anch’io per Costa Volpino che fa capo a Gianpietro Bo-naldi, raggruppamento che in questo mandato ha condiviso buona parte delle scelte Amministra-tive e a sua volta ha visto accolte le proprie propo-ste in favore del territo-rio. «Le dinamiche che hanno portato all’indivi-duazione del candidato a

sindaco del centrodestra - secondo Gianpietro Bo-naldi - sfuggono ad ogni logica della partecipazio-ne attiva e sono lontane dal nostro modo di fare politica per il territorio. Non sono e non siamo disposti ad avvallare tale decisione e questa indi-cazione è emersa forte e chiara in un incontro del gruppo a cui faccio riferi-mento. Siamo in attesa di evoluzioni aperti a discu-tere con chi sottoporrà le soluzioni più condivisi-bili”.La questione è ancora aperta anche per Luigi Bettoli: «E’ presto per definire che la partita è chiusa. Rimane lo smar-rimento e l’irritazione per come sono evolute le situazioni. Dagli in-contri che abbiamo fat-to è emersa la necessità di fare chiarezza. Nella pratica è stata aperta una bottiglia senza guardare l’etichetta, ma noi vo-gliamo conoscere il con-tenuto. Se ci verrà data la possibilità di esprimere il nostro parere, bene, al-trimenti trarremo le con-clusioni, ma, ripeto, c’è ancora tempo».Intanto Cinque Stelle pare disinteressarsi della competizione, mentre a sinistra si guarda a come evolve la situazione.


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Riscaldamento globale: gli impianti di riscaldamento sono i principali responsabili

Si è conclusa a Parigi la più attesa conferenza sul riscaldamento glo-bale e sui cambiamen-ti climatici, COP 21. Il risultato maggiore è che si è riusciti a raggiun-gere la consapevolezza che un aumento della temperature globale ol-tre i 2°C potrebbe cau-sare dei cambiamenti climatici radicali in gra-do di mettere a repenta-glio la vita sulla Terra.Il surriscaldamento cli-matico è attribuibile all’effetto di rifrazione dei raggi solari all’inter-no dell’atmosfera cau-sato dall’innalzamento dei livelli di gas serra. Il principale, la CO2 ani-dride carbonica, rappre-senta circa il 75% delle emissioni. La produzio-ne di anidride carboni-ca è principalmente le-gata alla combustione di combustibili fossili (carbone, petrolio e suoi derivati, gas naturale), sfruttata per produrre energia elettrica, per ri-scaldare e per la loco-mozione. L’unico modo per evitare, quindi, che sul pianeta si inneschi-no cambiamenti clima-tici irreversibili e dan-nosi per l’uomo è quello di ridurre tali emissioni. Il principale responsa-bile delle emissioni di gas serra nelle città è il riscaldamento dome-

stico. Al secondo posto tra le cause dell’inqui-namento da gas serra troviamo la mobilità ur-bana privata, cioè le au-tovetture dei cittadini, e al terzo posto la produ-zione di energia elettri-ca, con percentuali va-riabili su tutto il terri-torio italiano. Secondo le rilevazioni ISTAT re-lative all’anno 2014 in materia di impianti di riscaldamento domesti-co, le principali fonti di riscaldamento utilizzate dagli italiani per la casa sono:- metano (70%)- pellet e legna (15%)- GPL (6%)- energia elettrica (5%)- gasolio (4%) In questo scenario e con queste diffusioni dei combustibili, la pri-ma soluzione per ridur-re le emissioni di CO2 all’interno delle abi-tazioni degli italiani è quella di adottare calda-ie sempre più efficienti, come le caldaie a con-densazione. Questo tipo di caldaie a gas, infatti, permettono di abbattere non solo le emissioni di CO2, ma anche quelle degli ossidi di azoto. L’energia elettrica viene invece utilizzata poco dagli italiani per il ri-scaldamento della casa e di questa piccola per-centuale, buona parte è

assorbita da stufe alo-gene e sistemi di riscal-damento non integrati. Proprio l’energia elet-trica, invece, andrebbe rivalutata come fonte di riscaldamento, in quan-to non emette diretta-mente CO2 nell’aria, è affidabile ed è molto si-cura. Il dispositivo prin-cipale che permette di sfruttare l’energia elet-trica per riscaldare la casa è la pompa di calo-re, un’apparecchiatura in grado di estrarre ca-lore dall’aria circostan-te o dall’acqua del sot-tosuolo, con un fattore di efficienza davvero elevatissimo. La pompa di calore è poco diffusa in Italia anche per i co-sti di installazione che sono certamente mag-giori delle caldaie tradi-zionali.

Anche l’energia elet-trica comporta emis-sioni di CO2Per quanto, come ab-biamo visto, il fabbiso-gno termico di una casa possa essere soddisfat-to senza ricorrere alla combustione diretta di combustibili fossili, an-che l’energia elettrica ha un suo impatto sui gas serra. Infatti, nono-stante il continuo trend di crescita del mix di fonti rinnovabili nella produzione nazionale

di corrente elettrica, la produzione di corrente elettrica dipende ancora in larga parte dalla com-bustione di combustibili fossili, circa il 62% del-la produzione netta na-zionale, secondo i dati Terna. Approvvigionan-dosi dalla rete elettrica, quindi, si sposta il luo-go della combustione dalla propria abitazione alle grandi centrali ter-miche, ma non si risol-ve del tutto il problema della CO2, dei gas ser-ra e di tutti gli inqui-nanti rilasciati nell’aria con la combustione. Per tali motivi, la soluzione migliore per agire sulle emissioni dannose può essere, ancora una vol-ta, riportato a livello della singola abitazio-ne. La corrente elettri-ca può essere prodotta infatti anche dagli uten-ti privati, mediante l’in-stallazione di impianti fotovoltaici domestici o condominiali. La pro-duzione di energia elet-trica dal sole non com-porta emissioni di gas serra e, soprattutto, rap-presenta un ottimo inve-stimento per ridurre an-che il costo delle bollet-te della luce.

Siamo tutti responsa-bili dell’aria che respi-riamoDa quello che abbiamo

potuto vedere, ogni sin-gola abitazione può es-sere causa, e allo stes-so tempo soluzione, dei problemi connessi al surriscaldamento glo-bale. Per cui, quando si parla di clima e gas serra, non bisogna fare l’errore di credere che tali proble-mi riguardino solo i go-verni o le multinaziona-li. Ogni cittadino può, e deve, contribuire alla riduzione dei gas serra con i mezzi a sua dispo-sizione che, come ab-biamo visto, sono mol-teplici. Inoltre, sempre per favorire l’adozione

di tecnologie più puli-te, i vari governi che si sono succeduti negli ul-timi anni in Italia han-no sempre promosso gli Incentivi Fiscali come strumento di facilita-zione per l’accesso alle nuove tecnologie basa-te su fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Se lo sforzo sarà condi-viso anche dai nuovi pa-esi in forte espansione industriale, come Cina ed India, gli obiettivi fissati durante la COP 21 di Parigi non solo sa-ranno possibili, ma ad-dirittura saranno facili da raggiungere e conve-nienti per tutti.


In un mare di detrazioniCon la Legge di Stabilità 2016 sono state proro-gate fino al prossimo 31 dicembre le medesime aliquote di detrazioni IR-PEF previste a chi ristrut-tura o riqualifica immobi-li, nonché acquista arredi ed elettrodomestici desti-nati agli immobili oggetto di lavori edilizi agevolati. Ma, oltre a confermare le detrazioni ormai note, la manovra finanziaria ha anche introdotto interes-santi novità che riguarda-

no in particolare le giova-ni coppie ed i dispositivi per il risparmio del con-sumo energetico.

Dispositivi multimedialiIn particolare la Legge di stabilità 2016 ha esteso la detrazione per la ri-qualificazione energetica del 65% anche alle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la mes-sa in opera di dispositivi multimediali per il con-

trollo da remoto degli impianti di riscaldamen-to o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative, volti ad aumentare la consa-pevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti.

Bonus mobili per giovani coppieDebutta una nuova detra-zione fiscale per l’acqui-

sto di mobili, denominata «Bonus mobili per giova-ni coppie», con lo scopo di andare a sostenere le giovani coppie che acqui-stano l’abitazione prin-cipale. Come le altre de-trazioni fiscali nel settore immobiliare, il nuovo Bonus mobili per giova-ni coppie avrà il positivo effetto collaterale di dare una boccata di ossigeno alle imprese che operano nel settore dell’arreda-mento e dell’edilizia.La detrazione pari al 50% delle spese sostenute si applica agli acquisti effet-

tuati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 per l’acquisto di mobili de-stinati ad arredare l’a-bitazione principale di giovani coppie, sia che si tratti di coniugi che di conviventi purché abbia-no costituito nucleo fami-liare da almeno tre anni e almeno uno dei due com-ponenti non abbia supera-to i 35 anni. La detrazione IRPEF del 50% viene concessa per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), fina-

lizzati all’arredo dell’im-mobile oggetto di ristrut-turazione. L’ammontare complessivo massimo di spesa è pari a 16.000 euro. La detrazione IR-PEF sarà ripartita tra gli aventi diritto in dieci quo-te annuali di pari importo. Il Bonus mobili per gio-vani coppie non è cumu-labile con l’altro Bonus Arredi, riconosciuto per l’arredo dell’immobile ristrutturato e prorogato anch’esso fino al 31 di-cembre 2016.

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Quali spese possono usufruire della detrazione 50%?

Anche se parliamo genericamente di detrazioni per lavori di ristrutturazione, in realtà con questa parola si indica una tipologia ben precisa di interventi edilizi.

Il bonus 50% è previsto per tutte le seguenti categorie di lavori: manutenzione stra-ordinaria, restauro e risa-namento conservativo e ri-strutturazione edilizia.Inoltre, per i soli edifici con-dominiali, è possibile detrar-re anche le spese per i lavo-ri di manutenzione ordinaria eseguiti sulle parti comuni.Le spese detraibili non sono solo quelle relative all’ese-cuzione dei lavori da par-te delle imprese, ma anche quelle relative all’acquisto dei materiali, anche nel caso in cui i lavori si eseguano in proprio.Altre spese detraibili sono quelle professionali relati-ve a progettazione, perizie, consulenze, rilascio di certi-ficati di conformità dei lavo-ri eseguiti.Sono detraibili anche tutte le spese per costi vari come oneri concessori, imposte di bollo, diritti di segreteria, eventuali permessi.La proroga della detrazione è estesa alle spese di acqui-sto dei mobili ed elettrodo-mestici utilizzati per arreda-re gli edifici ristrutturati.Gli interventi su edifici esi-stenti possono usufruire an-che dell’Iva agevolata al 10%.Tra gli interventi soggetti a detrazione 50% ci sono an-che quelli di recupero a fini abitativi di sottotetti esisten-ti; essi rientrano a tutti gli effetti tra quelli di ristruttu-razione o restauro e risana-mento conservativo.Naturalmente è necessario che la trasformazione in abi-tazione non comporti un au-mento di volume.Per questo tipo di interventi

è necessaria la redazione di un atto notarile per definire il sottotetto come pertinen-za dell’abitazione esistente. Questo atto è fondamenta-le per ottenere la riduzione degli oneri da corrispondere per il rilascio del permesso di costruire.Essendo quindi indispensa-bile per determinare l’im-porto delle spese detraibili, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche l’onora-rio da corrispondere per la sua redazione al notaio rien-tra tra i costi ammessi a de-trazione 50%.Invece, le spese notarili rela-tive all’acquisto di immobi-li ristrutturati non sono am-messe a detrazione, pur es-sendo tali acquisti detraibili.

Come richiedere la detrazio-ne 50%?Per ottenere lo sconto IR-PEF non è necessario pre-sentare alcuna domanda o richiesta specifica, ma è suf-ficiente, in sede di dichiara-zione dei redditi, indicare i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento.È indispensabile, tuttavia, che i pagamenti siano effet-tuati con bonifico bancario o postale, a eccezione di quelli che non possono essere ese-guiti con questa modalità, come il pagamento di oneri concessori, diritti di segrete-ria, bolli, ecc..Nel bonifico devono essere

indicati il codice fiscale del beneficiante e il codice fi-scale o la partita Iva del be-neficiario.La causale da indicare è la seguente: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno di-ritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986 La maggior parte degli isti-tuti di credito ha comunque predisposto una modulisti-ca apposita per la richiesta della detrazione e una pro-cedura analoga per i bonifici effettuati on line, già com-prensive della causale spe-cifica.Tale causale è valida anche per gli interventi di adegua-mento sismico, per i quali è prevista un’aliquota di de-trazione maggiore, pari al 65%, diversa però da quella relativa agli interventi di ri-qualificazione energetica.

Definizioni degli interventi ediliziNell’ambito dell’attività edilizia esistono differenti categorie di lavori edili, che si possono differenziare tra quelli che si attuano su edi-fici esistenti e quelli relativi alla costruzione di nuovi im-mobili.La loro definizione risulta importante perché, in base alla categoria di intervento in cui ricadono, per attuarli

è necessario presentare la ri-chiesta di un titolo abilitati-vo piuttosto che un altro.Un altro ambito in cui risul-tano fondamentali è quello delle detrazioni Irpef, per-ché in base alla tipologia di intervento è possibile o meno usufruire del bonus fi-scale. Tuttavia a volte sorgo-no dubbi e incertezze sulla tipologia di intervento con la quale si ha a che fare. Ad esempio, restando nell’am-bito delle detrazioni fiscali, è pacifico che esse sono am-missibili per gli interventi di manutenzione straordinaria e non per quelli di manu-tenzione ordinaria, ma quali lavori fanno parte di una ca-tegoria e quali dell’altra? Se si sostituiscono sanitari, pia-

strelle e tubazioni del nostro bagno, è manutenzione ordi-naria o straordinaria?Cerchiamo, quindi, di fare chiarezza, facendo un rie-pilogo dei diversi interventi edilizi.

Normativa di riferimentoLe definizioni dei diversi interventi edilizi sono con-tenute nell’art. 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamen-

tari in materia edilizia, il D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001.Al comma 1 sono elencati i seguenti interventi:- manutenzione ordinaria;- manutenzione straordina-ria;- restauro e risanamento conservativo;- ristrutturazione edilizia;- nuova costruzione;- ristrutturaz. urbanistica.

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Dopo la proroga a tutto il 2016 con la Legge di Stabilità, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione aggiornata a gennaio 2016 della guida all’incentivo delle detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali

L’Agenzia nei giorni cor-si ha messo online anche la versione aggiornata al 2016 della guida fiscale sul Bonus Mobili ed elettrodomestici, altra misura prorogata dal-la Legge di Stabilità 2016 al 31 dicembre dell’anno in corso. Si attende a breve an-che l’aggiornamento 2016 della guida alle detrazioni del 65% per gli interven-ti di efficienza energetica, il cosiddetto Ecobonus, che come gli altri due incentivi è stato esteso fino al 31 di-cembre 2016.

Le novitàOltre a prorogare fino al 31 dicembre 2016 la detrazio-ne fiscale del 65% su Irpef e Ires, la Legge di Stabilità 2016 estende l’incentivo an-che alle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di “di-spositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative”. Altra novità è la possibilità per gli interventi su parti co-muni dei condomini di ce-dere l’ecobonus alle aziende

che fanno i lavori - “i forni-tori” del servizio nel testo - in cambio di uno sconto. In questo modo si permette an-che agli inquilini incapien-ti di sfruttare le detrazioni. Le modalità operative del-la cessione dovranno essere chiarite dall’Agenzia delle Entrate, con un provvedi-mento da emanarsi entro il 1° marzo 2016.Ultima estensione: la legge di Stabilità stabilisce che le detrazioni siano usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari, comun-que denominati, per le spese sostenute, dal 1º gennaio al 31 dicembre 2016, per inter-venti realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubbli-ca.Gli interventi devono essere eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edi-fici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli stru-mentali (per l’attività d’im-presa o professionale). Non sono agevolabili, quin-di, le spese effettuate in cor-so di costruzione.Nelle ristrutturazioni per le quali è previsto il fraziona-

mento dell’unità immobilia-re, con conseguente aumen-to del numero delle stesse, il beneficio è compatibile uni-camente con la realizzazio-ne di un impianto termico centralizzato a servizio delle suddette unità.

Interventi incentivatiRiqualificazione globale su edifici esistenti, ossia l’in-sieme di interventi che fac-ciano conseguire determina-ti miglioramenti delle pre-stazioni energetiche: si pos-sono detrarre fino a 100mila euro (cioè il 65% di una spe-sa di circa 154mila euro).Coibentazione di pareti, sof-fitti o la sostituzione di fi-nestre e serramenti con altri con particolari prestazioni di isolamento (fino a 60mila euro di detrazione fiscale);Installazioni di pannelli so-lari termici (fino a 60mila euro);Sostituzione della caldaia con un modello a condensa-zione (fino a 30mila euro);Installazione di pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bas-sa entalpia (fino a 30 mila euro);Acquisto e posa in opera del-

le schermature solari elenca-te nell’allegato M del decre-to legislativo n. 311/2006 (fino a 60mila euro)Acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale a biomasse (fino a 30mila euro);Acquisto, installazione e messa in opera di sistemi di domotica, ossia multimedia-li per il controllo da remoto degli impianti di riscalda-mento, produzione di acqua calda e climatizzazione nel-le unità abitative.

Come funzional’incentivoPorta in detrazione dall’Ir-pef o dall’Ires su 10 anni, tramite quote di pari impor-to, il 65% della spesa soste-nuta. Non è cumulabile - per i medesimi interventi - con la detrazione del 50% per le ristrutturazioni o con al-tri incentivi come il conto termico (cui hanno diritto, in alternativa alla detrazio-ne, pannelli solari termici e pompe di calore).Sono detraibili tutte le spese concernenti i lavori, anche quelle di progetto e ammini-strative.

Interventi di manutenzio-ne ordinariaSono definiti così gli inter-venti edilizi che riguarda-no le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzio-ne delle finiture degli edifi-ci e quelle necessarie ad in-tegrare o mantenere in effi-cienza gli impianti tecnolo-gici esistenti.Pertanto lavori come la tin-teggiatura delle pareti, la so-stituzione dei pavimenti, o la riparazione dell’impianto idraulico o elettrico sono in-terventi di manutenzione or-dinaria.Per ciò che concerne l’am-bito delle detrazioni del 50% (ex 36%), tali interven-ti non sono ammessi quan-do avvengono su singole unità immobiliari, ma solo su parti comuni di edifici condominiali. Pertanto, se si procede alla tinteggiatura

della facciata condominiale o alla ripavimentazione del cortile, è possibile richiede-re le detrazioni. Se gli stes-si interventi vengono attuati per un villino privato, inve-ce, non è possibile.

Interventi di manutenzio-ne straordinariaSono le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strut-turali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le super-fici delle singole unità im-mobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso.Quindi in questa categoria rientra una vasta casistica di interventi che vanno dal ri-facimento completo del tet-to di copertura alla medesi-

ma quota di quello esistente, al rifacimento di un servizio igienico, con sostituzione dei sanitari e messa a nor-ma degli impianti.Per il completamento di que-ste opere sono spesso previ-sti interventi, come la tinteg-giatura, che rientrano nella casistica della manutenzio-ne ordinaria e che, prese da sole non sarebbe suscettibili di bonus fiscali ma che lo di-ventano nell’ambito di inter-venti più complessi.

Interventi di restauro e ri-sanamento conservativoSono gli interventi edilizi ri-volti a conservare l’organi-smo edilizio e ad assicurar-ne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano desti-

nazioni d’uso con essi com-patibili. Tali interventi com-prendono il consolidamen-to, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’elimina-zione degli elementi estra-nei all’organismo edilizio. Insomma, lo scopo del re-stauro è quello di provvede-re alla manutenzione ed alla conservazione di un manu-fatto storico, quale può es-sere un antico edificio.

Interventi di ristruttura-zione ediliziaGeneralmente si indica con il termine ristrutturazione qualunque tipo di interven-to compiuto su un edificio esistente, di grande o di mo-desta entità, ma più precisa-mente essa consiste negli in-

terventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi median-te un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’e-dificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interven-ti di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quel-li consistenti nella demoli-zione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni ne-cessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica. In particolare l’ultima tipo-logia annoverata nella defi-nizione, quella della demo-lizione e ricostruzione di un edificio secondo determi-nati criteri, ci fa capire quale può essere l’entità di un in-tervento di ristrutturazione.

Interventi di nuova costru-zioneSono considerati tali gli in-terventi di trasformazio-ne edilizia e urbanistica del territorio non rientran-

ti nelle categorie defini-te alle lettere precedenti. Per cui possiamo conside-rare interventi di nuova co-struzione, la realizzazione di edifici, interrati o fuori terra, su lotti liberi, o l’am-pliamento di edifici esisten-ti che comporti la modifi-ca della sagoma, l’installa-zione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, come campers, roulottes o case mobili, utilizzati come abi-tazione o luogo di lavoro, la realizzazione di infra-strutture ed impianti, e co-munque la realizzazione di tutte quelle opere che com-portino la trasformazio-ne di un suolo esistente.

Interventi di ristruttura-zione urbanisticaIn questo caso si tratta di in-terventi rivolti a sostituire l’esistente tessuto urbanisti-co-edilizio con altro diverso, mediante un insieme siste-matico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale. Insomma opere di una certa consistenza, che comporta-no anche ingenti investi-menti economici.


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Anche nel 2016 valgono ledetrazioni per l’acquisto di mobili

La Legge di Stabilità ha prorogato fino al 31 di-cembre 2016 il bonus mobili, la detrazione IRPEF al 50% per l’ac-quisto di mobili e gran-di elettrodomestici vin-colata alla realizzazio-ne di lavori di ristruttu-razione dell’immobile per cui il contribuente può fruire della detra-zione 50%.Anche se sono due de-trazioni connesse fra di loro, l’Agenzia delle entrate ha stabilito che il bonus mobili è una detrazione propria che ha regole autonomeLa detrazione è fruibi-le per le spese sostenu-te dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2016.La principale condi-zione per poter gode-re dell’agevolazione fi-scale è effettuare inter-venti di ristrutturazione dell’immobile per cui si può fruire della detra-zione IRPEF al 50%, anch’essa prorogata dalla Legge di Stabili-tà fino al 31 dicembre 2016. La detrazione spettante, che deve essere riparti-ta tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, deve esse-re calcolata sull’impor-to massimo di 10.000 euro riferito alla singo-la unità immobiliare, comprensiva delle per-tinenze. Ciò significa che se si eseguono lavo-ri di ristrutturazione su più unità immobiliari, il contribuente avrà dirit-to più volte al beneficio.Gli articoli per i qua-li sono ammissibili le detrazioni sono: letti, armadi, cassettiere, li-brerie, scrivanie, tavo-li, sedie, comodini, di-vani, poltrone, creden-ze, nonché i materassi e gli apparecchi di il-luminazione e grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come frigori-feri, congelatori, lava-trici, asciugatrici, lava-stoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elet-

triche, forni a microon-de, apparecchi elettrici di riscaldamento, radia-tori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Controlli formali dell’Agenzia delle En-trate su 50%, 65% e bo-nus mobiliI controlli formali sul-le detrazioni fiscali per ristrutturazione (50%), risparmio energetico (65%) e bonus mobili consistono nella verifi-ca da parte dell’Agen-zia delle Entrate della corrispondenza tra gli importi indicati da de-trarre in dichiarazio-ne dei redditi e la do-cumentazione inerente i lavori conservata dal contribuente.

Documenti da esibire durante controlli su de-trazione 50%- Domanda di accata-stamento (se l’immobi-le non è ancora censito in catasto);- ricevute di pagamento dell’imposta comunale ICI/IMU (se dovuta);- pratica edilizia o, quando non richiesta dal Comune, dichiara-zione sostitutiva di atto notorio, indicante la data di inizio lavori di ristrutturazione;- copia della comunica-zione ASL (se richiesta dalla normativa ineren-te la sicurezza nei can-tieri);- fatture o ricevute fi-scali comprovanti le spese sostenute per la realizzazione degli in-terventi;- ricevute di pagamento

mediante apposito bo-nifico per le detrazioni fiscali;- in caso di lavori ese-guiti su parti comuni di edifici condominiali, copia della delibera as-sembleare di approva-zione dell’esecuzione dei lavori e tabella mil-lesimale di ripartizione delle spese;- in caso di lavori ese-guiti da un detentore dell’immobile diver-so dal familiare convi-vente, dichiarazione di consenso del possesso-re alla realizzazione dei lavori.

Documenti da esibire durante controlli su de-trazione 65%- Fatture o ricevute fi-scali comprovanti le spese sostenute per la realizzazione degli in-terventi;- ricevute di pagamento mediante apposito bo-nifico per le detrazioni fiscali;- certificato di asseve-razione redatto da un tecnico abilitato (sosti-tuibile con la certifica-zione del produttore in caso di sostituzione di infissi o caldaia a con-densazione con potenza inferiore a 100kW);- ricevuta di invio della comunicazione Enea;- in caso di lavori ese-guiti su parti comuni di edifici condominiali, copia della delibera as-sembleare di approva-zione dell’esecuzione dei lavori e tabella mil-lesimale di ripartizione delle spese;- in caso di lavori ese-guiti da un detentore

dell’immobile diver-so dal familiare convi-vente, dichiarazione di consenso del possesso-re alla realizzazione dei lavori.

Documenti da esibire durante controlli sul bo-nus mobili- Pratica edilizia o, quando non richiesta dal Comune, dichia-razione sostitutiva di atto notorio, indicanti la data di inizio lavori di ristrutturazione.- fatture o ricevute fi-scali comprovanti le spese sostenute;- documentazione atte-stante il pagamento (ri-cevuta del bonifico ap-posito per detrazioni fi-scali o in caso di paga-mento con carte di cre-dito o debito la ricevuta di avvenuta transazione e la documentazione di addebito sul conto cor-rente).

Termini entro i quali l’Agenzia delle Entrate

può eseguire controlli sulle detrazioni fiscaliÈ noto che le detrazioni fiscali 50%, 65% e bo-nus mobili sono ripar-tite in 10 anni, a partire dalla prima dichiarazio-ne dei redditi successi-va ai pagamenti effet-tuati. Ma, la Commis-sione Tributaria Regio-

nale Lombardia ha ap-profondito di recente la questione determinando che il potere di control-lo formale dell’Agenzia delle Entrate deve esse-re esercitato entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quel-lo di presentazione del-la dichiarazione.


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Dopo aver tenuto le bocche cucite per mesi, Mauro Fiora e Giannino Botticchio hanno rivelato i pri-mi dettagli sui camu-ni che faranno parte della nuova edizione de “I Personaggi del-la Valle Camonica” durante l’incontro con i giornalisti, presso il Centro Congressi di Boario Terme dove è stato annunciato anche il debutto fissato per la serata di lunedi 29 feb-braio. Non si è entrati nei particolari: è stato l’annuncio che i lavori sono finiti e la raccolta va data alla stampa: E’ Mauro Fiora ad aprire la riunione con i colle-ghi della televisione e

della carta stampata“Quando io e Gianni-no abbiamo deciso di metterci al lavoro per questa nuova edizione de “I Personaggi della Valle Camonica” del 2007, sapevamo che andavamo incontro ad un grande, lungo e difficile lavoro con la scelta dei nominativi, la ricerca dei loro re-capiti, i ripetuti con-tatti telefonici e per e.mail, gli incontri in-terlocutori, le sedute fotografiche, la com-plicata e difficilissima scelta delle fotografie stesse e per le biogra-fie, la impaginazione, la correzione e infine la stampa. A inizio settembre del

2015 avevamo definito un elenco di circa 250 nominativi ma abbia-mo subito deciso di non inserire nel nostro volume, per questioni di spazio, più di 170 nuovi personaggi”

“Alcuni dei personag-gi di questo nostro la-voro,- sottolinea Gian-nino Botticchio - sono molto noti, altri sono conosciuti in ambiti ristretti o per il loro lavoro o per qualche “impresa”, altri invece sono quasi sconosciuti sia per la loro ritrosia ma anche perché non hanno fatto cronaca ma hanno agito lasciando comunque un segno del loro impegno, del

loro lavoro e delle loro presenza nella nostra Valle Camonica: per noi è questo che conta “! Alla fine delle sedu-te fotografiche, durate ininterrottamente più di quattro mesi ave-vamo a disposizione oltre 50.000 immagini da visionare e selezio-nare e, come già per il primo volume abbia-mo scelto non le più “belle”, ma quelle che ci “mostravano l’ani-ma” del personaggio”Quindi, come dice-vamo, i contenuti di questa seconda raccol-ta saranno svelati nel corso di una speciale serata che si svolgerà presso il Centro con-gressi di Boario Ter-me.E siccome il “vecchio saggio” è solito affer-mare che “non esisto-no grandi storie senza grandi personaggi” sarà interessante sfo-gliare le pagine della raccolta per intuire se l’accoppiata Fiora/Botticchio ha sapu-to cogliere nel segno e, fosse anche per un solo personaggio cita-to, merita di rimanere nella nostra libreria.Il libro sarà posto in vendita presso le li-brerie e d edicole della Valle, oltre che presso Radio Valle Camonica al costo di euro 30,00.


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AZIENDA di Costa Vol-pino, specializzata in im-pianti elettrici, CERCA urgentemente impiegato tecnico con esperienza e conoscenza del disegno tecnico, per realizzazione schemi elettrici e plani-metrie. inviare curriculum al fax 035.4340633DITTA di autotrasporti CERCA apprendista au-tista italiano con patente C - e CQC - con esperien-za di guida - con possi-bilità di contratto in ap-prendistato - ORE PASTI 342.8306353AZIENDA di Rogno, specializzata in idraulica industriale, cerca 1 tubi-sta con esperienza e cono-scenza del disegno tecni-co, max 45 anni, disponi-bile a trasferte settimanali - ORE UFFICIO035 .967980 33ENNE CERCA la-voro per montaggi 320.3824544TUBISTA industriale con pluriennale esperienza nel settore CERCA lavoro 377.268517729enne italiano, auto-

munito CERCA lavoro, esperienze: metalmecca-nico generico, elettricista, commesso/tecnico infor-matico, vigilanza non ar-mata presso cantiere not-turno. 346.399177841ENNE con esperien-za in fatturazione - am-ministrazione contabili-tà - commerciale ufficio personale CERCA lavoro come impiegata segreta-ria centralinista part time 349.4348193LAUREATA in lingue inglese francese e tedesco residente a Sovere espe-rienza 20ennale come im-piegata commerciale este-ro - CERCA lavoro prefe-ribilmente per mansioni similari 347.888560526ENNE automuni-to CERCA qualsiasi la-voro in Valle Camonica 0364.433286POSATORE in porfido ciottoli cubetti rivesti-mento scale con lastra-me vario CERCA lavoro anche privati per grossi e piccoli lavoro 349.5241418

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QUANDO RIPARARE E QUANDO SOSTITUIRE

Si sa, la scheggiatura o rottura del parabrezza della propria auto è uno dei danni più frequenti che possa capitare a un automobilista. Dal sas-solino impazzito che colpisce il nostro vetro alla grandine che d’estate ci coglie impreparati, sono diversi i fattori che possono procurarci questo genere di danno.Che fare in questi casi? La prima cosa da verificare è se nella propria polizza auto è compresa la garanzia cristalli, ovvero la garanzia non obbligatoria che copre i danni ai cristalli del proprio veicolo (quindi sia parabrezza, sia lunotto posteriore, sia vetri laterali) causati da eventi accidentali (per esempio appunto il sasso che per caso colpisce il vetro). Copre generalmente sia la sostituzione del cristallo sia la riparazione. Questa garanzia prevede generalmente sempre un massimale, che dovrebbe essere adeguato alla propria auto, soprattutto se si ha una vettura di prestigio, con vetri oscurati, sensori pioggia/fari o radar. Un massimale troppo basso potrebbe non bastare a coprire l’eventuale sostituzione del vetro. Questo a discapito dell’automobilista. Spesso la garanzia prevede anche una franchigia.Se la garanzia è operante in polizza, si può stare tranquilli: l’Assicu-razione provvederà a rimborsare la sostituzione del cristallo e l’Au-tomobilista è libero di scegliere dove far sostituire il vetro. Tutte le nostre carrozzerie provvedono alla sostituzione e alla riparazione dei cristalli e si preoccupano della riscossione del credito direttamente dalla Compagnia Assicurativa.Altrettanto importante è la differenza tra cristallo originale e compa-tibile: si è liberi di scegliere, l’importante è essere consapevoli della propria scelta. Un vetro originale viene acquistato esclusivamente dal Concessionario e spesso riporta il marchio della casa automobilistica. Tutti gli altri vetri sono compatibili e non andrebbero spacciati per ori-ginali.Per sapere se un cristallo si può riparare o dev’essere necessariamente sostituito, recatevi in una delle nostre carrozzerie, sapremo consigliarvi al meglio!Nel caso sia sufficiente la riparazione, è importante eseguirla prima possibile rispetto a quando è accaduto il fatto perché:Aumenta la sicurezza dell’automobilista!Se il parabrezza è scheggiato, può incrinarsi in qualsiasi momento; il parabrezza fornisce fino al 30% della resistenza strutturale della vet-tura. La sua riparazione consente di mantenere la stessa resistenza che aveva prima di subire il danno.Evita che la scheggiatura si trasformi in incrinaturaFa risparmiare tempo (per la riparazione basta un’ora di tempo!)Fa risparmiare denaro, soprattutto se non si è assicurati!Migliora l’estetica, anche se, a causa di polvere e sporco presenti nell’a-ria e sul vetro, non sempre si riesce a far scomparire del tutto il segno della scheggiaturaAugurando ai nostri lettori un buon viaggio, ricordiamo che l’automo-bilista è sempre libero di scegliere di rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia per far riparare la propria auto e sostituire il proprio cristallo (anche se la polizza auto suggerisce spesso centri convenzionati per la riparazione o sostituzione).Il Consorzio Carrozzieri Bresciani di Valle Camonica vi dà appuntamen-to al prossimo mese con un nuovo argomento!


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Stagione Teatrale 2015/2016: Danza, Teatro, Opera al Centro Polifunzionale di Demo

Sarebbe meglio andarsene in tempoInizia la rassegna al Centro Polifunzionale di Demo. Apre la stagione, sa-bato 13 febbraio, lo spettacolo “Sarebbe meglio andarsene in tempo”, un concerto in stile teatrale con spudo-rati personaggi che ele-gantemente sognano... mentre il tempo passa andandosene a tempo. Lo spettacolo è pre-sentato da “Collettivo Atrio Fustagno Tea-tro”: - Valentina Soster voce e chitarra classica; - Nelson D. Sosa basso acustico e cajon; - Cristian Negrini chi-tarra solista;- Michele Sordo perfor-mance visionarie; - Giulia Rossi con

Adriana Barberini e Sergio Biraga appari-zioni danzanti.

L’inizio della rappre-sentazione è previsto alle 20.30, la bigliet-teria sarà aperta dalle 19.00.

Ulteriori informazio-ni, immagini, riduzioni (over 65 e under 14) sono a disposizione sul sito di riferimento, www.associazionetea-trostudio.com. È pre-sente anche la mappa con le indicazioni e gli

ulteriori orari di aper-tura della biglietteria, oltre alle sere di spetta-colo. Per informazionI sono a disposizione i seguenti contatti: Mail [email protected]

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La Costavolpinese Claudia Cretti, capace di conquistare un brillante terzo posto al debutto stagionale in pista (Trofeo Santini del 9 gennaio) è reduce del ritiro con la nazio-nale azzurra in Spagna:“con la nazionale abbiamo lavorato tanto, mi sento bene” queste sono le sue parole. “Darò il massimo con l’obiettivo di far bene in QATAR” L’instancabile Claudia Cretti, selezionata dal tecnico della nazionale Italiana Edoardo Salvoldi, partira’, con altre cinque compagne azzurre, per il Ladies Tour Of Qatar, in programma dal 2 al 5 febbra-io. L’appuntamento internazio-nale ospiterà le migliori forma-zioni mondiali e testerà i percorsi di crono e in linea dei prossimi Campionati del Mondo previsti in Qatar dal 9 al 15 ottobre. In attesa della tappa del GIRO D’ITALIA femm.le COSTA VOLPINO-LOVERE gli impegni agonistici proseguiranno con intensi impe-gni nelle classiche del Belgio.

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Claudia Cretti (al centro) in Qatar con la Nazionale.


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