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MONITORAGGIO SISMICO DEL CENTRO DI PROTEZIONE CIVILE DI FOLIGNO (PG) Giornata di Studio Monitoraggio sismico degli edifici strategici e di particolare rilevanza ENEA – Roma, 27 gennaio 2015 DIREZIONE: PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DELL’UMBRIA SERVIZIO: OO.PP.: programmazione, monitoraggio e sicurezza – progettazione ed attuazione SEZIONE: attuazione OO.PP., valutazione, progettazione, esecuzione e controllo ING. PAOLO FELICI REGIONE UMBRIA

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MONITORAGGIO SISMICO DEL CENTRO DI PROTEZIONE CIVILE DI FOLIGNO (PG)

Giornata di Studio Monitoraggio sismico degli edifici strategici e di particolare rilevanza ENEA – Roma, 27 gennaio 2015

DIREZIONE: PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DELL’UMBRIA

SERVIZIO: OO.PP.: programmazione, monitoraggio e sicurezza – progettazione ed attuazione

SEZIONE: attuazione OO.PP., valutazione, progettazione, esecuzione e controllo

ING. PAOLO FELICI

REGIONE UMBRIA

Giornata di Studio Monitoraggio sismico degli edifici strategici e di particolare rilevanza ENEA – Roma, 27 gennaio 2015

“Quelli che si innamorano di pratica senza

scienza, son come ‘l nocchiere, ch’entra in

navilio senza timone o bussola, che mai ha

la certezza di dove vada”

Leonardo da Vinci

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ACCORDO RICERCA ENEA-REGIONE

Convenzione del 24/01/2011 poi rinnovata “Art. 3”

•Progettazione ed istallazione di reti accelerometriche •Identificazione di strutture di nuova costruzione alle quali applicare i moderni sistemi antisismici e scelta di progettazione sismica •Identificazione di strutture esistenti alle quali applicare i moderni sistemi antisismici .....

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ATTO ESECUTIVO MONITORAGGIO

“Art. 3” Oggetto del presente Atto Esecutivo è la collaborazione tecnico-scientifica per la realizzazione di un sistema di monitoraggio sismico, analisi dei dati registrati e identificazione strutturale dei seguenti tre edifici inseriti nel nuovo Centro di Protezione Civile regionale di Foligno: edificio Centro Operativo (Cupola), palazzina della Guardia Forestale e capannone in cemento armato precompresso (c.a.p.). Le attività saranno realizzate in due fasi, ed in particolare: •nella fase “A” si procederà, a seguito dell’analisi dei dati di progetto, alla progettazione, fornitura, installazione e collaudo delle reti accelerometriche; saranno effettuati anche rilievi di vibrazioni con rete velocimetrica, acquisizione, processamento ed interpretazione delle registrazioni ottenute; •nella seconda fase “B” si procederà alla gestione di sistemi di monitoraggio sismico, analisi dei dati, identificazione strutturale. In particolare l’ENEA, per ciascuno dei tre edifici: •effettuerà la progettazione della rete accelerometrica e fornirà assistenza all’installazione della stessa; •metterà a disposizione, per tutta la durata delle attività, la strumentazione accelerometrica, consistente in un acquisitore e dodici accelerometri (di cui una terna eventualmente interna all’acquisitore) e nei relativi cavi di connessione dei sensori all'acquisitore; •effettuerà le misure di vibrazioni ambientali, l’analisi e l’interpretazione dei dati sperimentali mediante rete velocimetrica; •metterà a punto un modello numerico; •collaborerà alla redazione di un rapporto tecnico previsto al termine della fase A; •effettuerà l’acquisizione, l’elaborazione dei dati registrati dalla rete accerelometrica; •collaborerà alla pubblicazione degli eventi registrati su apposito sito web messo a disposizione dalla Regione; •provvederà alla redazione della relazione finale sulle registrazioni ottenute; La Regione Umbria: •fornirà i dati di progetto in formato cartaceo ed elettronico; •assicurerà la messa in opera del materiale necessario all’installazione delle reti accelerometriche permanenti; •effettuerà, tramite ditta specializzata, sotto il controllo dell'ENEA, l’installazione delle reti accelerometriche permanenti. •garantirà la protezione e il controllo della strumentazione installata.

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PERCHE’ IL MONITORAGGIO?

STUDIO DI RICERCA COMUNE ENEA - REGIONE

REGIONE:

Valutare il comportamento finale delle strutture rispetto alla modellazione

Affidabilità di risposta delle strutture

Valutazione e vantaggi rispetto alle strutture non isolate (strategiche)

Utilizzare la tecnologia dell'isolamento sismico per nuove strutture regionali e per l'adeguamento delle esistenti (Ospedali?)

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CENTRO OPERATIVO

CORPO FORESTALE

VIGILI DEL FUOCO

C.R.I.

AUTOPARCO

PALAZZINA SERVIZI

CENTRO OPERATIVO EMERGENZA BENI

CULTURALI CENTRO OPERATIVO

MANUTENZIONE MODULI

CENTRO REGIONALE PROTEZIONE CIVILE

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CORPO FORESTALE

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CORPO FORESTALE

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CORPO FORESTALE

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CENTRO OPERATIVO MANUTENZIONE MODULI

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CENTRO OPERATIVO MANUTENZIONE MODULI

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CENTRO OPERATIVO MANUTENZIONE MODULI

Caratteristiche strumentazioni

La strumentazione installata in ciascuna struttura è identica e costituita da:

- Acquisitore Kinemetrics K2, con temporizzazione assoluta mediante GPS, dotato di convertitore A/D (Analogico Digitale) a 24 bit; 12 canali di acquisizione, di cui 3 connessi alla terna di sensori interna all'acquisitore stesso e 9 connessi ai sensori esterni, tutti monoassiali. - I sensori, sia la terna interna che i 9 esterni, sono sensori accelerometrici Kinemetrics Force Balance con dinamica > 120 dB e fondo scala 2 g.

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MONITORAGGIO ACCELEROMETRICO SALA OPERATIVA

DESCRIZIONE CONFIGURAZIONE Il sistema di monitoraggio accelerometrico fisso prevede l’impiego di 12 canali accelerometrici, collegati ad un acquisitore. Tre canali (CH01, CH02, CH03) sono interni all’acquisitore che si prevede di collocare alla base solidale al terreno nella zona interrata indicata nella foto di Fig.1 e orientato come i sensori sulla sovrastruttura che saranno indicati successivamente in questo documento.

Fig. 1 Zona collocazione acquisitore

Al piano a quota 5.27 m (piano primo) 4 sensori (CH07, CH08, CH09, CH10) sono disposti secondo due direzioni ortogonali in posizione periferica tangenti alla trave di coronamento e 3 sensori (CH04, CH05, CH06) sono disposti verticalmente adiacenti a tre dei quattro sensori orizzontali, come Indicato in Fig. 2; i sensori dovranno essere collocati direttamente sulla trave in C.A. Nella stessa Fig. 2 è indicata in grigio la disposizione dei cavi che, orizzontalmente, viaggiano al di sotto del pavimento galleggiante; per ogni tratto è indicato il numero di cavi da prevedere. Si precisa che nella zona dei bagni non è presente il pavimento galleggiante e quindi tale zona è stata evitata; nel caso si presentasse analogo problema in altri ambienti si avrà cura di ruotare tutta la configurazione per mantenere le condizioni prima indicate.

Fig. 2 Accelerometri sovrastruttura

cupola

Pianta

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cupola

Sezione

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MONITORAGGIO ACCELEROMETRICO EDIFICIO FORESTALE

DESCRIZIONE CONFIGURAZIONE Il sistema di monitoraggio accelerometrico fisso prevede l’impiego di 12 canali accelerometrici, collegati ad un acquisitore che andrà posizionato in fondazione (Fig.1). Tre canali (CH01, CH02, CH03) sono interni all’acquisitore che si prevede di collocare nel piano interrato, solidale alla fondazione, in prossimità del vano scala..

Fig. 1 Piano interrato livello fondazioni

I restanti 9 canali sono collegati all’acquisitore tramite altrettanti 9 cavi; 6 accelerometri verranno posizionati sul primo solaio all’intradosso, immediatamente sopra il sistema di isolamento solidali alla struttura in C.A., altri 3 saranno posizionati in copertura all’intradosso (possibilmente all’interno della controsoffittatura esistente), sempre solidali alla struttura in C.A., con i cavi che viaggeranno verso l’alto nel condotto verticale che ospita l’impianto elettrico e che si trova adiacente al vano scale. Nelle sezioni

forestale

Fondazione

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forestale

Primo Piano

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forestale

Copertura

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forestale

Sezione Longitudinale

forestale

Sezione Trasversale Giornata di Studio Monitoraggio sismico degli edifici strategici e di particolare rilevanza

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MONITORAGGIO ACCELEROMETRICO CAPANNONE MODULI

DESCRIZIONE CONFIGURAZIONE Il sistema di monitoraggio accelerometrico fisso prevede l’impiego di 12 canali accelerometrici, collegati ad un acquisitore che andranno posizionati in corrispondenza di uno dei telai intreni (Fig.1). Tre canali (CH01, CH02, CH03) sono interni all’acquisitore che si prevede di collocare alla base della colonna centrale del telaio, solidale con la struttura di fondazione.

Fig. 1 Telaio da monitorare

In particolare, i canali CH01, CH02 e CH03 sono collocati dentro l’acquisitore alla base della colonna centrale, i canali CH09 e CH10 sono collocati a mezza altezza sui pilastri di estremità nel piano del telaio, i canali CH04, CH05 e CH06 sono posizionati lungo la trave in corrispondenza dei pilastri, i canali CH07 e CH08 sono posizionati in sommità dei pilastri in direzione ortogonale al piano del telaio. Nella Fig. 3 è indicata la disposizione in pianta ai tre livelli, base, intermedio, copertura. Nelle figure sono indicati, con una linea grigia, i cavi di collegamento dei vari canali esterni con l’acquisitore, con l’indicazione del numero dei cavi stessi per ogni tratto.

Fig. 2 Schema Sensori in alzato

capannone

Calpestio

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capannone

Intermedio

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capannone

Copertura

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CENTRO OPERATIVO

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CENTRO OPERATIVO

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CORPO FORESTALE

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CENTRO OPERATIVO MANUTENZIONE MODULI

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CENTRO OPERATIVO MANUTENZIONE MODULI

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PERCHE’ IL MONITORAGGIO?

CONTINUITA' DI INTENTI, SULLA SCORTA DI ESPERIENZE VALIDE E VALIDATE, AL FINE DI UTILIZZARE LA TECNOLOGIA DELL'ISOLAMENTO SISMICO PER LE ESIGENZE FUTURE.

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FINE

Ing. Paolo Felici – Regione Umbria