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EcografiaEcografia

Essa consente, mediante diversi dati biometrici di valutare l’accrescimento del feto.

Tutte le biometrie vanno ovviamente correlate a curve di accrescimento in funzione della

settimana gestazionale.

(Si utilizzano normalmente come limiti,

il 10° ed il 90° percentile.)

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EcografiaEcografia

Diametro Biparietale Diametro Biparietale (DBP)(DBP)

E’ stato il primo parametro biometrico proposto ed è tuttora uno dei più utilizzati.

Esso misura l’ampiezza l’ampiezza massima della scatola massima della scatola cranica a livello dei cranica a livello dei punti più sporgenti punti più sporgenti delle ossa parietalidelle ossa parietali.

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Ecografia Ecografia

Diametro Biparietale Diametro Biparietale (DBP)(DBP)

E’ realizzabile dalla 11°-12°settimana; la curva del diametro biparietale cresce linearmente fino alla 34° settimana, poi presenta una flessione fisiologica.

Viene utilizzato sia per valutare l’epoca gestazionale, sia per monitorare la crescita fetale e riconoscerne even-tuali alterazioni.

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La circonferenza cranica ( CC ) CC )

Per ovviare ai problemi di misura del DBP in funzione della forma del cranio, la tecnica più corretta è quella di misurare la circon-ferenza cranica.

Analogamente al DBP anche la CC presenta un progressivo incre-mento con il procedere della gra-vidanza con un modico rallenta-mento in prossimità del termine.

È più indipendente dalla va-riabilità della forma del cranio e per questo, più attendibile del DBP per la stima dell’epoca gestazionale e la valutazione dell’ accrescimento fetale.

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EcografiaEcografia

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EcografiaEcografia

Biometria del troncoBiometria del tronco

Le prime misure sono state effettuate a livello toracico, ma il piano di scansione è difficile da standardizzare ed interessa organi poco sensibili alle variazioni del peso fetale.

Oggi si utilizzano esclusivamente le misure addominali.

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Biometria dell’addome fetaleUna corretta valutazione biometrica dell’addome fetale trova indicazioni per la stima del peso e la valutazione della simmetria dello sviluppo fetale in correlazione con l’accre-scimento dell’estremo cefalico.

Il piano di scansione ideale è Il piano di scansione ideale è su un piano trasversale su un piano trasversale perpendicolare alla colonna perpendicolare alla colonna vertebralevertebrale all’altezza del ramo di comunicazione portale che deriva dalla vena ombelicale.

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EcografiaEcografia

La circonferenza addominale ( CA )La circonferenza addominale ( CA )

Permette di evitare gli errori dovuti alla posizione fetale.

I valori normali sono nettamente inferiori a quelli I valori normali sono nettamente inferiori a quelli del DBP all’inizio della gravidanza, mentre poi si del DBP all’inizio della gravidanza, mentre poi si equivalgono, per superarli infine durante il terzo equivalgono, per superarli infine durante il terzo trimestretrimestre.

La crescita maggiore si verifica intorno alla 32a settimana.

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EcografiaEcografia

La circonferenza addominaleLa circonferenza addominale

Per monitorare lo sviluppo e la crescita del feto è stata da Campbell introdotta la valutazione del rapporto CC/CA.

Durante il secondo trimestre tale rapporto è >1 per il maggiore sviluppo della sezione cefalica.

Durante il terzo trimestre tale rapporto inizia a diminuire per l’aumento dei tessuti molli sottocutanei addominali ed il relativo incremento degli organi splancnici. Tra la 32° e la 35° settimana i due valori sono pressochè uguali. Dopo la 35° avviene l’inversione del rapporto,che rimane <1 fino a termine di gravidanza.

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Diagnosi strumentale del IUGRDiagnosi strumentale del IUGR EcografiaEcografia

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EcografiaEcografia

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EcografiaEcografia

Biometria degli artiBiometria degli artiLa misura del femore è utile per riconoscere le anomalie della crescita fetale.

Il femore è riconoscibile in quanto struttura ipereco-gena ed ha prima della 25° settimana un aspetto li-neare, dopo tale epoca assume un aspetto a “mazza da golf”.“mazza da golf”.

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EcografiaEcografiaBiometria degli artiBiometria degli artiE’ utile valutare anche le altre strutture ossee ed in particolare, le ossa lunghe (omero) per escludere alcune displasie ossee.

Prima della 22° settimana la lunghezza dell’omero corri-sponde all’incirca a quella del femore, ma con il progredire della gravidanza quella del femore diventa relativamen-te maggiore.

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EcografiaEcografia

Misure degli annessi fetaliMisure degli annessi fetali

Lo spessore della placenta aumenta durante tutta la gravidanza fino alla 37° settimana e Grannum ne ha descritto dei gradi di senescenza fisiologica.

Una senescenza avanzata viene spesso osservata nella S.F.C.

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EcografiaEcografia

Liquido AmnioticoLiquido AmnioticoIl volume del L.A. può essere valutato ecograficamente mediante la misura dello spessore della falda più grande, o mediante la valutazione dell’ AFI (amniotic fluid index) che si ottiene dividendo il contenuto uterino in 4 quadranti e sommando le misurazioni delle tasche di L.A. di ciascun quadrante.

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EcografiaEcografia

Liquido AmnioticoLiquido AmnioticoIl valore normale dell’ AFI è compreso tra 5 e 20.

Se il valore è <5 si parla di oligoamnios, mentre in caso di poliamnios si hanno valori superiori a 20.

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Determinazione ecografica esatta dell’età gestazionale

Un’ anomalia nello sviluppo intrauterino può essere interpretata correttamente solo se si ha l’esatta conoscenza dell’età gestazionale.

Quando esiste un dubbio sulla data d’inizio della gravidanza, l’ecografial’ecografia può fornire una valutazione precisa, a condizione che essa sia effettuata a condizione che essa sia effettuata prima della 22° settimana di amenorreaprima della 22° settimana di amenorrea.

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Fino a 12 settimaneFino a 12 settimane di amenorrea la misura del CRL dell’embrione permette una determinazione con margine d’errore di più o meno 4 giorni.

Tra la 13 e la 21 settimanaTra la 13 e la 21 settimana di amenorrea il margine di errore sale a più o meno 7 giorni valutando sia il DBP, sia la lunghezza del femore.

Determinazione ecografica esatta dell’età gestazionale

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Superata quest’epoca l’influenza ambientale sulla crescita intrauterina e la dispersione dei valori normali non consente più di determinare l’età gestazionale.Tuttavia due misurazioni del DBP fatte a 15 gg. di distanza permettono di valutare un rallentamento della crescita comparandola ad una curva normale.Se l’inclinazione delle due curve è identica si può calcolare un’età ecografica presunta che non è precisa ma è in pratica utile.Mentre se la curva rallenta si può dedurre che esiste un IUGR ma in tal caso la stima dell’età gestazionale e più imprecisa.

Determinazione ecografica esatta dell’età Determinazione ecografica esatta dell’età

gestazionalegestazionale

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Applicazione dell’ecografia al depistage Applicazione dell’ecografia al depistage dell’IUGRdell’IUGR

Stima ecografica del peso fetaleStima ecografica del peso fetale

La valutazione approssimativa del peso fetale in utero costituisce un elemento essenziale nella decisione di estrazione prematura di un feto in caso di sofferenza cronica.

Questa valutazione può essere effettuata in modo soggettivo con l’esame clinico o utilizzando formule matematiche prestabilite partendo dalla biometria ecografica.

Le formule proposte sono numerose.

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Applicazione dell’ecografia al depistage dell’IUGRApplicazione dell’ecografia al depistage dell’IUGR Stima ecografica del peso fetaleStima ecografica del peso fetale

Il metodo più conosciutometodo più conosciuto è quello di Hansmann

che realizza un monogramma partendo dal DBP e

dal DAT. Qualunque sia il peso, al massimo l’errore

non supera il 10%.

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Applicazione dell’ecografia al depistage dell’IUGRApplicazione dell’ecografia al depistage dell’IUGR Stima ecografica del peso fetaleStima ecografica del peso fetale

Altra formulaAltra formula è quella di De Mangon e Benis che, utilizzando i più comuni parametri, pongono una semplice formula:

(47,33 x DAT)+(39,70 x femore) – 4155 = peso (47,33 x DAT)+(39,70 x femore) – 4155 = peso in grin gr

Altre formule sono state proposte, ma nessuna mette al riparo da errori gravi soprattutto nei casi estremi.

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La La flussimetriaflussimetria

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La flussimetriaLa flussimetria

Lo studio del sistema cardiocircolatorio fetale si basa sulla valutazione di diversi parametri derivati dall’applicazione del sistema Doppler e basati sulle velocità del flusso ematico.Questi parametri sono calcolati a partire dalla valutazione di:✮ Velocità massima sistolica (S)Velocità massima sistolica (S)✮ Velocità telediastolica (D)Velocità telediastolica (D)✮ Velocità media (M)Velocità media (M)

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La flussimetriaLa flussimetria

L’arteria ombelicale:L’arteria ombelicale:Lo studio del flusso ematico a questo livello permette di valutare lo stato della circolazione feto-placentare.

Nei feti con IUGR si osserva un aumento delle onde aumento delle onde velocimetriche secondario a diminuzione, velocimetriche secondario a diminuzione, assenza o inversione del flusso telediastolicoassenza o inversione del flusso telediastolico.Queste modificazioni sono segno di un’aumentata segno di un’aumentata impedenza vascolare placentareimpedenza vascolare placentare.

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La flussimetriaLa flussimetria

L’arteria ombelicaleL’arteria ombelicale

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La flussimetriaLa flussimetria

L’Aorta:L’Aorta:Modificazioni del flusso ematico a questo livello riflettono alterazioni a livello di:✤ Gittata cardiaca✤ Resistenze periferiche fetali✤ Resistenze placentari✤ Combinazione di tutti questi fattori

Nei feti con IUGR si osserva una riduzione del PI riduzione del PI associato a flussi telediastolici assenti o associato a flussi telediastolici assenti o invertitiinvertiti, questo si traduce in una notevole riduzione del flusso diretto al distretto splancnico e si associa ad un’elevata incidenza di complicazioni neonatali.

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La flussimetriaLa flussimetria

L’AortaL’Aorta

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La flussimetriaLa flussimetria

L’Arteria renale:L’Arteria renale:Nei feti con IUGR si osserva un PI aumentatoPI aumentato, questo fenomeno è direttamente proporzionale alla proporzionale alla severità dell’ipossiemia fetale ed inversamente severità dell’ipossiemia fetale ed inversamente proporzionale al volume del liquido amnioticoproporzionale al volume del liquido amniotico.

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La flussimetriaLa flussimetria

La circolazione cerebrale:La circolazione cerebrale:Nei feti con IUGR si osserva un PI ridotto a livello PI ridotto a livello dell’arteria cerebrale mediadell’arteria cerebrale media; questa modificazione è secondaria ad una risposta vasomotoria risposta vasomotoria (vasodilatazione che si realizza durante il (vasodilatazione che si realizza durante il “brain “brain spring”spring” (centralizzazione del circolo).

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Cardiotocografia

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IL CARDIOTOCOGRAFO

E’ un apparecchio che associa la possibilità di registrare la frequenza cardiaca fetale (FCF),insieme alla registrazione dell’attività contrattile uterina (ACU) e i dei movimenti fetali, grazie all’impiego contemporaneo di un:•TRASDUTTORE AD ULTRASUONI: che rileva la FCF•TOCODINAMOMETRO :che appoggiato sull’addome materno registra l’ACU e i movimenti fetali

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La registrazione della FCF consente di verificare l’esistenza di differenti

parametri che vanno riconosciuti e valutati per una corretta

interpretazione delle condizioni di salute fetale

FFCF DI BASE

FVARIABILITA’

FVARIAZIONI PERIODICHE /EPISODICHE: ACCELERAZIONI O DECELERAZIONI

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FCF DI BASE

LA FREQUENZA CARDIACA FETALE MEDIA IN UN TRATTO DI 10 MIN IN ASSENZA DI

ACCELERAZIONI O DECELERAZIONI O DI AUMENTI DELLA VARIABILITA’ >25 bpm,

STABILE PER ALMENO 2 MIN.

E’ REGOLATA DAL SNA.

L’INTERVALLO DI NORMALITA’ E’ COMPRESO

TRA 110 E 160 bpm

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TACHICARDIA FETALE

UNA FCF > A 160 bpm PER ALMENO 10 minDI REGISTRAZIONE Può essere suddivisa:

TACHICARDIA LIEVE 161-179 bpmTACHICARDIA GRAVE >180 bpm

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BRADICARDIA FETALE

UNA FCF < A 110 bpm PER ALMENO 10 min DI REGISTRAZIONE Può essere suddivisa:

BRADICARDIA LIEVE 100-109 bpmBRADICARDIA GRAVE < 100 bpm

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VARIABILITA’ESPRESSIONE VISIVA DELLE CONTINUE

OSCLILLAZIONI DELLA FCF IN RISPOSTA AL COMPLESSO DI STIMOLI CHE RAGGIUNGONO IL FETO CON CONSEGUENTE ATTIVAZIONE

DEL SNA

E’ UN INDICE DI REATTIVITA’ CHE RIFLETTE IL BENESSERE E LA CAPACITA’ DI ADATTAMENTO DEL FETO

ESPRESSIONE DELL’INTEGRITA’ DELLA CORTECCIA CEREBRALE,DEL MESENCEFALO,DEL SISTEM.VAGALE E DEL SISTEMA DI CONDUZIONE CARDIACO

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VARIABILITA’VIENE CALCOLATA MISURANDO LA DIFFERENZA IN bpm TRA IL PUNTO PIU’ ALTO E QUELLO PIU’ BASSO

DELLE OSCILLAZIONI IN 1 min DI TRACCIATO (VN TRA 6 E 25 bpm)

L’ampiezza delle oscillazioni permette di definire:

-un tracciato piatto o silente ≤ 5 b.p.m.-un tracciato oscillatorio ristretto 6-9 b.p.m.-un tracciato normale 10-24 b.p.m.-un tracciato saltatorio >25 b.p.m.

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Accelerazioni

Si considera accelerazione un aumento della FCF dalla linea di base con un’ampiezza >a 15 bpm e una durata >a 15 sec ma < 2 min

• Sono segno di benessere fetale e cioè una risposta del feto a uno stimolo che può essere di varia origine.

• Le accelerazioni possono verificarsi spontaneamente ma sono più spesso associate a movimenti fetali od a contrazioni uterine.

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DecelerazioniSi considera come decelerazione un rallentamento periodico e transitorio

della frequenza cardiaca di base deve deviare più di 15 sec. ed avere

un’ampiezza di almeno 15 b.p.m.

D. Uniforme: PRECOCE-TARDIVA

D. Variabile• Le decelerazioni con una durata inferiore a 15”

sono state definite dip 0 da Hommachen e Spikes da Caldepro-Borcia

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TRACCIATO NORMALEREATTIVO

1. FCF DI BASE TRA 110 -160 bpm

2. VARIABILITA’ TRA 10 E 25 bpm

3. ALMENO 2 ACCELERAZIONI di 15 bpm e almeno 15 sec. di durata in 20 min di registrazione

4. MAF