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ATTUALITA’ CULTURA SPECIALE NATALE Tutti gli eventi delle festività nei Comuni pontini LATINA Small, piccoli quadri in mostra alla Ranarossa gallery ATTUALITA’ BASSIANO Legambiente lancia l’allarme discariche sulla Semprevisa PRIVERNO Servizio pubblico dei trasporti, i rischi di una gestione doppia Editoriale Quattro anni meno un giorno. Spegne la sua quarta candelina il nostro gior- nale e se permettete, cari lettori, vorrei approfittare di questo spazio per rendere merito a chi in questi quattro anni ha lavorato senza pretese, consapevole che questa scommessa è ancora in divenire. Siamo cresciuti molto, rischiando del nostro e mettendoci sempre la faccia, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che possiamo ancora migliorare e ci proveremo con tutte le nostre forze. Ci apprestiamo ad affrontare il quinto anno del nostro mag- azine con la stessa passione, forse un po’ più stanchi rispetto al 17 dicembre del 2007, ma motivati a fare bene e a crescere. Lo dobbiamo a noi stessi, a chi ci è stato vicino e a voi lettori che ogni settimana ci date soddisfazioni solo prendendo e sfogliando MondoRe@le. Magari non vi piace, magari vorreste approfondite al- cune notizie e meno altre, ma sapere che lo aspettate ogni venerdì ci ripaga degli sforzi fatti durante la settimana. Non posso, quindi, che ringraziarvi e con me tutte quelle persone che ancora credono in questo progetto e che, in un modo o in un altro, ne hanno permesso la crescita e, contestualmente, sono cresciuti con lui. seven DAYS N.117 Anno IV - numero 40 16 dicembre 2011 di Simone Di Giulio Bye bye 2011... SEZZE La Pacifici e De Magistris spegne 125 candeline PONTINIA Lavori in via Cavour, ma mancano i cartelli

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ATTUALITA’ CULTURASPECIALE NATALETutti gli eventi delle festività

nei Comuni pontini

LATINASmall, piccoli quadri in mostra

alla Ranarossa gallery

ATTUALITA’BASSIANOLegambiente lancia l’allarme

discariche sulla Semprevisa

PRIVERNOServizio pubblico dei trasporti,

i rischi di una gestione doppia

EditorialeQuattro anni meno un giorno. Spegne la sua quarta candelina il nostro gior-

nale e se permettete, cari lettori, vorrei approfittare di questo spazio perrendere merito a chi in questi quattro anni ha lavorato senza pretese,

consapevole che questa scommessa è ancora in divenire. Siamo cresciutimolto, rischiando del nostro e mettendoci sempre la faccia, ma allo stesso

tempo siamo consapevoli che possiamo ancora migliorare e ci proveremo contutte le nostre forze. Ci apprestiamo ad affrontare il quinto anno del nostro mag-azine con la stessa passione, forse un po’ più stanchi rispetto al 17 dicembre del2007, ma motivati a fare bene e a crescere. Lo dobbiamo a noi stessi, a chi ci èstato vicino e a voi lettori che ogni settimana ci date soddisfazioni solo prendendoe sfogliando MondoRe@le. Magari non vi piace, magari vorreste approfondite al-cune notizie e meno altre, ma sapere che lo aspettate ogni venerdì ci ripaga deglisforzi fatti durante la settimana. Non posso, quindi, che ringraziarvi e con me tuttequelle persone che ancora credono in questo progetto e che, in un modo o in unaltro, ne hanno permesso la crescita e, contestualmente, sono cresciuti con lui.

seven

DAYS

N.117Anno IV - numero 40

16 dicembre 2011

di Simone Di Giulio

Bye bye 2011...

SEZZELa Pacifici e De Magistris

spegne 125 candeline

PONTINIALavori in via Cavour, ma

mancano i cartelli

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Dal mondoGheddafi, Bin Laden, FukushimaNell’anno in cui siamo diventati 7 miliardisono caduti regimi e accadute sciagure

MONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Luca Morazzano

Una profezia dei Maya dice che il prossimo anno, nelmese di Dicembre, finirà il mondo. Noi ovviamente nonci crediamo, ma se uno dovesse leggere gli eventi diquesto 2011 che se ne va in una crta maniera, qualchepresagio potrebbe pure riscontrarlo. Premonizioni aparte, il primo evento che ricordiamo nel corso dei dodicimesi appena trascorsi è datato 11 gennaio quando unaserie di allagamenti dovuti al maltempo, causano lamorte di ottocento persone a Rio de Janeiro in Brasile.Due settimane dopo, il 25 gennaio in Egitto, dopo lacaduta del regime tunisino, il popolo insorge contro ilregime di Mubarak. Le sommosse durano fino all’11Febbraio quando lo stesso Mubarak rassegna le dimis-sioni. In seguito è il turno della Libia ad alzare la som-mossa. Il 24 febbraio le truppe di Gheddafi sparano sullafolla dando inizio ad una guerra civile efferatassima. Sicontano almeno 6.000 morti nella sola Tripoli, mentre aZuara (occupata dai ribelli) la stima della stampa libicaè di 23 morti e decine di feriti. Marzo è il mese nero delGiappone. E’ il giorno 11 quando un terremoto con epi-centro in mare, di magnitudo 9.0 della scala Richter (trai dieci più forti della storia della sismografia), colpisce laregione di Tōhoku in Giappone. Il terremoto e le ondeanomale conseguenti causano circa 11.000 morti accer-tati e oltre 17.000 dispersi; gli tsunami hanno interessato,senza causare altre vittime, anche tutto il resto del ba-cino del Pacifico. Inoltre, a causa del maremoto, segueun terribile incidente alla centrale nucleare di Fukushima,che provoca la fuoriuscita di materiale radioattivo. InAprile la furia degli elementi si riversa sugli Stati Uniti. Il27, nel sud degli USA, negli stati dell'Alabama e del Mis-souri, una serie di tornado uccidono più di 300 personee tolgono l'elettricità a migliaia di cittadini. Ci sono statevittime anche negli stati confinanti. Nelle stesse ore i ri-flettori sono però puntati sulla Gran Bretagna: il grangiorno arriva il 29 quando il Principe William del Gallessposa Kate Middleton riportando in auge la favola dellaprincipessa triste lady Diana, madre di William. Il 1 Mag-gio l’Italia è a centro del mondo; contemporaneamentea Roma si celebra il concertine a San Giovanni a poche

ore di distanza dalla nomina a Santo di papa GiovanniPaolo 23. La data clou della lotta al terrorismo, a quasidieci anni dalle torri gemelle, cade il 2 maggio: Il terror-ista Osama Bin Laden, ideatore degli attentati dell'11 set-tembre 2001, è stato ucciso in Pakistan dai Marinesstatunitensi. A movimentare l’estate sono ancora glieventi dell’Africa, dove guerriglie ormai quotidiane dannoil via ad un esodo massiccio verso l’europa, in particolarel’Italia. Il 22 luglio il caldo è gelato da una notizia agghi-acciante dalla Norvegia: un attentato terroristico, di ma-trice neonazista, colpisce il centro di Oslo con un ordignoesplosivo e l'isola di Utøya con una sparatoria: 76 mortiin totale. Il responsabile del massacro è un norvegesedi 32 anni, Anders Behring Breivik. Con ancora i dubbisull’unica foto divulgata della morte di Bin Laden, l’11settembre si commemora il decimo anniversario dell'at-tentato alle Twin Towers. Il 5 ottobre a piangere è ilmondo tecnologico del ‘think different’; muore SteveJobs, fondatore di Apple e di Pixar. Nel A tenere bancosui giornali però è il movimento degli Indignados, chepartito dalla Spagna, a causa di una crisi economicaglobale ormai pressante, il 15 fa tappa in Italia. Lagrande manifestazione di Roma, così come accaduto aGenova dieci anni prima, viene rovinata da poche centi-naia di black block che, incuranti delle forze dell’ordine,mettono a ferro e fuoco la città. Il 20 ottobre in Libia,dopo 8 mesi di guerra civile, viene ucciso Mu'ammarGheddafi, evento che sancisce la fine della fase cruentadella guerra civile. Il 31 Ottobre La Terra supera i 7 mil-iardi di abitanti appartenenti al genere umano. Il reso èstoria dei giorni nostri con la crisi economica che at-tanaglia tutti gli stati europei. Italia, Spagna e Grecia chesono in affanno. Francia e Germania che non riesconoa imboccare la via d’uscita e l’Inghilterra che piomba inuna sorta di isolamento poco edificante.

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Dall’ItaliaAlluvioni meteo e politicheLa pioggia mette in ginocchio l’intero Paese. Il referendum e la crisi fanno saltare il governo

MONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Simone Di Giulio

L’anno che coincide con il 150esimo anniversario dell’U-nità d’Italia è ricco di eventi che sconvolgono il nostroPaese. Spesso è la cronaca a finire sulle prime paginedei giornali e, mai come quest’anno, sono le precipi-tazioni meteorologiche a mettere in ginocchio il Paese.Il 3 marzo la frazione di Casette d’Ete nel comune diSant’Elpidio a Mare (nella provincia di Fermo nelleMarche) è la più colpita. Interessate gran parte della re-gione, il teramano e la Romagna. Esondano i fiumi Vo-mano, Tronto, Ete, Chienti, Fiastra, Esino, Misa e altricorsi d'acqua minori a causa delle intense precipitazioni.A Casette d’Ete, muoiono due persone, padre e figlia,travolte con la loro auto dall'acqua. A Venarotta (AscoliPiceno) un’anziana perde la vita cadendo in un fosso inpiena. Altre 2 persone muoiono a Cervia (Ravenna) eTeramo, affogando all'interno delle loro auto bloccate indei sottopassi allagati. L’estate regala una sosta, ma trail 25 ottobre e il 22 novembre sono ben tre le situazioni

drammatiche. Laprima avviene nellospezzino e in Luni-giana Esondano ilVara, il Magra, il Taroe altri corsi d'acquaminori. In meno di 6ore cadono 520 mmdi pioggia. Il 4 no-vembre l’alluvione aGenova e provinciacon la piena dei fiumiBisagno, Fereg-giano, Sturla eScrivia. Forti mareg-giate lungo le costee 365 mm di acquain 12 ore. Il 22 novembre l’alluvione a Barcellona Pozzodi Gotto, Merì e Saponara, in provincia di Messina. Trepersone, tra cui un bambino di dieci anni, muoiono tra-volti dal fango a Scarcelli, frazione di Saponara. Pas-sando alla politica c’è da registrare il successo delreferendum del 12 e 13 giugno che, finalmente, riescead ottenere il quorum, portando a votare circa il 54% deicittadini italiani, che esprimono il loro pensiero su duequesiti legati alla gestione dei servizi idrici, a quella spin-osa dell’ipotizzato ritorno al nucleare e al legittimo im-pedimento. Un successo che va oltre le aspettative dellavigilia e che mette in allarme la guida politica del Paese,battuta nettamente. La situazione diventa più ingarbugli-ata durante l’estate, con la crisi della Grecia e dellaSpagna. Il 15 ottobre, durante la manifestazione degli In-dignados, Roma viene messa a ferro e fuoco dai blackbloc. Ci sono 70 feriti e la sensazione che, comunque,qualcosa cambierà. La crisi finanziaria accelera ilprocesso della caduta del governo Berlusconi, che il 12novembre, preso atto di non avere più una maggioranza(l’ultimo voto aveva fatto registrare 308 deputati insostegno al governo), rassegna le dimissioni nelle manidel Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Dopo alcunigiorni di consultazioni, il 16 novembre nasce ufficial-mente il nuovo Governo, presieduto da Mario Monti, chemette in atto una manovra finanziaria che fa discuterema che, almeno per il momento, allontana lo spettro deldefault e consente all’Italia di avere ancora un peso euna considerazione in ambito europeo. Dal Belpaese,però, nel 2011 arrivano anche buone notizie, soprattuttoin ambito scientifico: il 23 settembre il Consiglio Europeoper la Ricerca Nucleare, con sede a Ginevra, scopre unfascio di neutrini che va più veloce della luce. Una scop-erta che rivoluziona il campo della fisica delle particelle.

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LatinaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Simone Di Giulio

Il 2011 del capoluogo pontino sarà ri-cordato come l’anno successivo alcommissariamento prefettizio neiriguardi della giunta Zaccheo. Lacampagna elettorale per le elezionidi maggio inizia prestissimo e conmolti colpi di scena. A gennaio èsubito tempo di primarie in casa delPartito Democratico, che fa leva sulladisastrosa esperienza del secondomandato di Zaccheo e sulle divisioniall’interno del centrodestra per rius-cire ad imporsi. Tra ClaudioMoscardelli e Giorgio De Marchis labattaglia è serrata ma corretta e allafine è il consigliere regionale ad im-porsi con il 57,37% delle preferenze,mentre il suo avversario si ferma al42,53%. Il centrodestra, dal cantosuo, non riesce ad andare unito emette in campo tanti candidati(record storico per il capoluogo). DiGiorgi però, anche approfittando dialcune clamorose debacle tra i suoiavversari (Gatto si ferma al 2,91%,Redi all’1,49%, Cosignani e Pennac-chi con Futuro e Libertà deludonoraccogliendo solo lo 0,70% di pref-erenze), riesce ad imporsi al primoturno, raccogliendo il 50,96% dei voticontro il 35,51% di Moscardelli. Male difficoltà per il nuovo sindaco sono

dietro l’angolo e non tardano ad ar-rivare. Il Partito Democratico fasubito ricorso al Tar chiedendo il ri-conteggio delle schede, mentre DiGiorgi realizza una giunta che fastorcere la bocca a tanti. In questasituazione il sindaco è costretto aduna modifica dei suoi piani di gov-erno già dopo alcuni mesi, trovando,anche in questo caso, pesanticritiche dai suoi alleati. Intanto ilprimo cittadino, ufficialmente in at-tesa che il Tribunale Amministrativodel Lazio si esprima sulla denunciadel Partito Democratico, non rinunciaal doppio incarico (sindaco e con-sigliere regionale). La polemica di-vampa fino alla votazione delconsiglio della Pisana di sospenderele dimissioni di consigliere e membrodelle commissioni regionali di DiGiorgi fino a metà gennaio. Intanto lacittà non cresce e resta intornoall’80esima posizione nella classificade Il Sole 24Ore dedicata alla qualitàdella vita nelle province italiane. Dicontro il primo cittadino continua aritenersi soddisfatto del lavoro svoltonei primi sei mesi di mandato e am-mette: “Non abbiamo progetti, nientepromesse che restano sulla carta,solo fatti concreti. Tra assessori,

capigruppo e consiglieri c'è un climadi coesione mai visto prima. Colle-gare il mare alla città sarà il nostroobiettivo più grande: intanto punti-amo al finanziamento regionale di 15milioni per la riqualificazione dellitorale grazie al progetto di Portogh-esi”. Tra le maggiori soddisfazioni delsindaco le tariffe del multipiano diLatina Scalo, la delibera sul Pianocasa, il servizio civile comunale, lamanutenzione delle scuole, i nuovisviluppi per l'area ex Svar, la deliberasull'Erp, la stagione teatrale. Di di-verso avviso il capogruppo del PdGiorgio De Marchis, che ha affer-mato: “Il sindaco è costretto adesaltarsi per la ZTL nella zona deipub o per aver rimesso i cassonettiin centro. Davvero poco per la sec-onda città del Lazio”.

Città a Di Giorgi, ma polemiche infiniteIl centrodestra vince le elezioni ma i problemi restano

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Simone Di GiulioVicedirettore

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SezzeMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

Quello che doveva essere un anno tranquillo, in attesadel rush verso le elezioni comunali del 2012, si è di-mostrato, invece, ricco di colpi di scena. In ambitopolitico Campoli, dopo le dimissioni ritirate nel dicembre2010, ha goduto di un sostegno praticamente bulgaro,potendo fare affidamento anche sul gruppo dei ‘respon-sabili’ nato ad inizio dell’anno. Meno fortunato l’approcciocon l’Udc, mai gradito dai vertici provinciali del Pd eandato in malora sulla faccenda Dondi/Acqualatina e, inseguiti, su vicende non strettamente collegate alla polit-ica. Le fiammate sono arrivate nel periodo estivo. Dopoil referendum e l’ottimo risultato raggiunto si è cercato dicavalcare l’onda lunga e a luglio c’è stato un importantepassaggio in consiglio comunale per discutere della situ-azione con il gestore del servizio idrico integrato, laDondi. Peccato che in commissione capigruppo, tregiorni prima, era uscito il nome di Acqualatina come sos-tituto della società di Rovigo. Campoli si è trovato im-provvisamente solo, senza l’Udc appena entrato inmaggioranza e senza una parte del Partito Democraticoche non aveva assolutamente gradito alcune scelte op-erate dal resto della maggioranza. Contestualmente altentativo (inizialmente fallito) di sciogliere la convenzionecon la Dondi a Sezze esplodeva l’affaire rifugiati politici,con decine di extracomunitari scoperti in due casolari,uno al confine tra Sezze e Bassiano, l’altro in viaRoccagorga. Una faccenda davvero intricata, che haportato anche al coinvolgimento di alcuni esponentipolitici setini e che ancora non si conclude. Al ritornodalla pausa estiva Campoli è riuscito ad ottenere quanto

fallito a luglio. Il 26 settembre il consiglio ha approvatola rescissione della convenzione con la Dondi, ma anchein questo caso le polemiche non sono mancate. Gli ultimimesi dell’anno, infine, sono stati all’insegna dellapreparazione per le elezioni della prossima primavera.Da una parte Campoli, che sta cercando di ricostruiredalle macerie almeno un pezzo della coalizione chequattro anni e mezzo fa gli regalò la vittoria al primoturno, dall’altra un centrodestra sempre più allo sbando,concentrato a trovare un candidato sindaco invece chemettere nero su bianco programmi e prospettive perrovesciare l’egemonia del centrosinistra. A pagare ilprezzo maggiore in questa situazione è la crescita delpaese, fermo al palo e poco competitivo sui tavoli region-ali e provinciali. La speranza per il futuro prossimo è chesi torni ad amministrare e si metta da parte l’arte dellapolitica, mai così inutile come in questo periodo.

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Politica in subbuglio,Dondi a casa e questione profughi Un anno incandescentedi Simone Di Giulio

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PrivernoMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Marco MartellettaIl 2011 a Priverno è quasi sicuramente uno di quegli anniche saranno ricordati poco. Perché, a pensarci bene,non è che sia stato caratterizzato da eventi, lavori, attivitàe interventi che, in qualche modo, lasciano il segno sullefuture generazioni. Nemmeno si riesce a trovare qual-cosa che, comunque, abbia potuto concorrere a miglio-rare la qualità della vita della città e dei suoi abitanti.Sicuramente, però, il 2011 è stato per il centro collinarelepino un anno vissuto, soprattutto dalla classe politicalocale, all’insegna della polemica politica, per non parlaredi scontro vero e proprio tra le varie fazioni partitiche.Decisamente. Perché le strade, le rotatorie posticce, legrandi opere pubbliche in piedi da anni (i palazzi Zacca-leoni e San Giorgio, le mura medievali, gli scavi archeo-logici), i problemi del centro storico, la manutenzionedelle frazioni, la qualità dei servizi (sanità, raccolta Rsu),il rilancio turistico e l’occupazione sono rimaste, pratica-mente, allo status quo ante. Se non sono addirittura peg-giorate. E su queste questioni si è sviluppata la polemicatra le parti politiche. L’anno si era aperto con la protestadei lavoratori socialmente utili che speravano in una sta-bilizzazione, sponsorizzata dalla regione Lazio, e si chi-ude con quegli stessi lavoratori che sperano, invece, dipoter continuare a lavorare sia pure in modo precario.Nella stessa situazione si trovano anche i lavoratori dellaMultiservizi Lepini. In primavera era scoppiato – o megliosi era riproposto – il problema dell’isola pedonale in viaConsolare, che poi è diventato il tormentone di tutta l’es-tate e fino alla fine di ottobre quando l’esperimento èfinito e si è ritornati alla sua istituzione nel solo pomerig-gio del sabato. Ed a proposito di isole, come dimenticarela questione delle cosiddette isole ecologiche a scom-parsa. Da oltre due anni la città attende il loro decollo,contestualmente all’avvio della raccolta differenziata deirifiuti che, finora, vede la città di Priverno all’ultimo postotra i Comuni della provincia. Quelle isole, duramentecontestate da forze politiche di opposizione e cittadini,dopo essere state collocate anche in posti caratteristicidel centro storico, sono diventate oggetto dell’usura deltempo e dell’incuria e dell’inciviltà degli uomini. Altro ar-gomento oggetto di forte polemica è stato il castello e,soprattutto, il parco di San Martino che, dopo un inter-vento di messa in sicurezza (!) dei pini, offre di sé unacartolina decisamente diversa e desolante. Per non par-lare della farsa della cosiddetta caccia al cinghiale! Ma ilproblema più grosso, oggetto non solo della polemicapolitica, ma soprattutto della preoccupazione dei citta-dini, è stato nel 2011 sicuramente quello della sanità. IlPunto di primo intervento presso l’ex ospedale “ReginaElena” per tutta l’estate è stato al centro delle cronache

locali dei giornali: chiude, anzi no. Viene chiuso soltantodalle 20 alle 8, in orario notturno. Funziona h24. A pre-scindere dagli orari e, in particolare, dall’abnegazionedegli operatori, quel Ppi è diventato sempre più avarodispensatore di servizi sanitari. E poi l’ospedaletto diBorgo S. Antonio. Piano piano ha perso personalemedico e infermieristico e, di conseguenza, numerosiservizi (ginecologia e broncopneumologia su tutti), pernon parlare di quella che avrebbe dovuto diventare(promesse non solo dei politici locali, ma addirittura delpresidente della regione Lazio Renata Polverini) una cit-tadella sanitaria in via Madonna delle Grazie. I lavori diristrutturazione sono iniziati e si sono interrotti chissàquante volte. E la gente e gli operatori lì a protestare ead aspettare. Insomma, un quadro non certo esaltantee che, purtroppo, non sembra promettere miglioramentialla luce delle manovre del governo centrale, tanto chegià da qualche mese il Comune ha pensato bene di met-tere in vendita alcuni gioielli di famiglia (Museo di Fos-sanova, cinema teatro comunale). Hanno retto, invece,nel 2011, i rapporti internazionali, i gemellaggi e i patti diamicizia, soprattutto con città e paesi dell’Europa del-l’est. Come a dire, almeno in politica estera Priverno nonha nulla da invidiare. Ma tutte le colpe non possono cer-tamente essere addebitate agli amministratori comunali,perché la città che fu di Metabo e Camilla, pur potendocontare su autorevoli esponenti di maggioranza inprovincia e, addirittura, in regione, pochi aiuti, se nonnessuno, ha avuto dagli enti sovracomunali. E, allora,che fare a questo punto? Ci fermiamo alle solite lamen-tale, ai soliti piagnistei, alla ricerca di reali o presunte re-sponsabilità? Nemmeno per sogno. Priverno e iPrivernati possono sempre sperare in un futuro migliore.D’altronde – lo dicevano gli antichi Romani – Spes ultimadea… Conclusione aggiuntiva: sicuramente qualcunodirà che siamo i soliti disfattisti. Non è che ci dispiacciadire la verità, però… allora abbiamo cerato almeno unanota positiva nell’anno che sta per chiudersi. L’abbiamotrovata. Stazione ferroviaria di Fossanova: sono iniziati ilavori per il parcheggio antistante lo scalo! Sono 38 anniche viaggio, tra due o tre dovrei andare in pensione – ciha detto un pendolare – vorrei poter utilizzare anch’ioquesto nuovo parcheggio! Amen.

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Un anno che finirànel dimenticatoioLa stagione della polemica politicadi Mario Giorgi

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PontiniaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

Sta per concludersi anche questo2011, l’anno che ha segnato il76esimo anniversario di Pontinia.Come ogni anno, si è deciso di cele-brare l’evento in concomitanza con ilnatale di Latina, il 18 dicembre. Daitempi della palude e delle lestre,dove si rifugiavano pastori eboscaioli, ne è passato di tempo. Eproprio per celebrare questo inces-sante scorrere della clessidra,quest’anno si è deciso di festeggiarei 76 anni di Pontinia con l’apertura, lasofferta apertura del museo demoet-noantropologico di Piazza Kennedy,dove reperti e stampe dell’epoca ri-corderanno a tutti i trascorsi diquesta giovane città. Ma la tormen-tata vicenda del museo, tra autoriz-zazioni non concesse, attesa dimateriale e cartacce varie da firmare,non è l’unico tratto che ha caratteriz-zato questo 2011. Anzi, è stato unanno pregno di eventi. A partire dalletanto discusse elezioni politiche che,quest’anno, hanno visto un andiriv-ieni di candidature e ripensamenti, dipersonaggi politici che hanno fatto ilbalzo del canguro da destra a sinis-tra e da sinistra a destra, nonché lesolite critiche inzuppate nell’ideologiadi questo o quel partito. Il 2011 èstato anche l’anno che ha visto iltriste (ma fortunatamente non fu-nesto) accoltellamento del giovaneLuca Toppetta da parte della suaragazza, Marzia De Barberi, nel loroappartamento di Via Petrarca per fu-tili questioni di gelosia ancora dachiarire. L’anno che ha fatto dannare

l’anima di Bilotta per l’autorizzazionealla costruzione del megastore diMesa che nascerà là dove ora so-pravvivono i ruderi della vecchia MiraLanza e l’alcova di qualche donninadai facili costumi. In Comune, infatti,a parte Bilotta, nessuno è andatocontro tale decisione, né nella mag-gioranza, né nell’opposizione. Ilprogetto, ideato da Giovanni Fer-rarese e che verrà realizzato dallaNuova Edilizia S.r.l., dunque, da unlato rappresenta una fonte di arric-chimento per il paese, dall’altro unospauracchio per i piccoli commer-cianti locali. E come non ricordare learcinote vicende legate all’industriaSep di Mazzocchio, unico faro per ilconferimento dell’umido fino aqualche mese fa e ora, a seguito dicontrolli che hanno verificato anom-alie di vario tipo, chiusa a tempo de-terminato. E poi il sequestro di quasimille metri di terreno di proprietàdella “Fondana Allevamenti” che haportato il fenomeno delle agromafieanche nel comune di Pontinia.L’azione, effettuata dal corpo diPolizia Provinciale e dall’ARPA Lazioè stata spinta dalla presenza di oltre272 tonnellate di fanghi tossici nonancora trattati, accatastati nei pressidel fiume Ufente. Ma non finisce qui.Il 2011 è stato anche l’anno di deci-sioni bizzarre come la riorganiz-zazione delle mansioni del personale

comunale, decisione che ha solle-vato la contestazione di 13 dipen-denti che sono stati costretti acambiare mansione a causa di unrisparmio gestionale proposto dallamaggioranza comunale; o come lacostruzione di un campo da Golf aQuartaccio. La costruzione delcampo prevede l’utilizzo di 1760metri quadri di terreno agricolo e l’exsindaco Mochi non ha tardato adefinire l’azione “una vera e propriaspeculazione edilizia”. Ma, soprat-tutto, il 2011 è stato l’anno della sen-tenza della Corte di Conti che hascosso le finanze e gli animi del Co-mune di Pontinia. Il tribunale ammin-istrativo, infatti, ha condannato alrisarcimento di 831mila euro ammin-istratori sia comunali che dellaTra.Sco. s.r.l. L’accusa formale èquella di aver allocato contributi co-munali a fondo perduto a favore dellasocietà mista per oltre 800mila euro;soldi che non sono stati fatti passarecome prestiti ma come contributo delsocio di maggioranza (comune). Diquesta cifra, 207mila euro a testadovranno corrisponderli il sindacoTombolillo e l’ex assessore alle fi-nanze, scomparso nel nulla, Gio-vanni Farris. 35mila, invece,usciranno dalle tasche degli ex am-ministratori della Tra.Sco., Guidi eGasperini. Gli ex consiglieri di mag-gioranza Francia, De Angelis eanche l’attuale consigliere d’oppo-sizione Bilotta, dovranno sborsare27mila e 500 euro ciascuno. I direttiinteressati, però, si sono detti prontia far ricorso, addirittura, al Tribunaledi Strasburgo. Un anno denso e sullerighe, dunque, che lascia il lenta-mente il posto a un 2012 che si pre-annuncia per niente facile, masicuramente non noioso.

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A maggio schiacciante vittoria di Tombolillo di Roberto Tartaglia

Elezioni, megastoree cronaca nera

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MaenzaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Luca MorazzanoUn anno come tanti altri questo 2011 per Maenza e chepurtroppo non lascia grossi ricordi piacevoli alle suespalle. Dal punto di vista politico l’unico scossone arrivasul far dell’autunno; è il mese di settembre quando lagiunta Mastracci, praticamente imbattibile in consigliograzie a numeri inequivocabili, perde un pezzo con ledimissioni e annessa polemica del campo Cacciotti daparte dell’assessore Mario Iagnocco. I primi mesi del-l’anno sono invece caratterizzati dal problema legato allapotabilità dell’acqua. I dati di Acqualatina parlano di valorimedi di arsenico contenuti nell’acqua maentina ben al disotto della norma di guardia, ma sono dei valori cumula-tivi e non parzializzati per ognuna della quattro fonti diapprovvigionamento idrico del centro abitato. Il dubbiose tutta l’acqua nelle tubature di Maenza sia potabile èdestinato a rimanere insoluto. Intanto la crisi economicasi aggrava e i commercianti locali annaspano alla ricercadi una svolta che, ad un anno di distanza, si capisce inmaniera evidente non potrà essere il fantomatico CentroCommerciale Naturale, che rimane vivo solo in una pag-ina internet e sulla carta di una manifestazione che nel2010, dal buco di presenze registrate, aveva già lasciatopresagire il peggio. La mancata messa in scena di feste

tradizionali come i Presepi e la sagra delle Crespelle aiu-tano a comporre un quadro che, turisticamente parlando,vede un paese in crisi profonda. L’estate, prima dell’en-trata in vigore della ZTL, è caratterizzata dalle polemichedei gestori commerciali di fatto impossibilitati a sfruttaregli spazi esterni alle proprie attività per mettere i tavolini.Gli stessi mesi caldi hanno segnato lo sbocciare delfenomeno ‘polemica telematica’ con il comparire di profiliantigovernativi sui social network, registrati da internautianonimi, con conseguente nascita di focolai di discus-sioni prima assai accese, poi scemate senza concluderenulla. La prima nominata polemica legata al campo Cac-ciotti ha invece monopolizzato l’attenzione degli ultimimesi, dal ritardo dei lavori di installazione della tribuna,al posizionamento della stessa, subito sembrato fuoricanoni, fino alla rimozione con allegato mistero sulle cifrestesse e sulla soluzione del problema. Il tutto in dodicimesi che ci proiettano nel 2012, un anno che si sperapiù vivace dal punto di vista politico, dove si possanoconcretizzare tanti progetti avanzati dagli attuali ammin-istratori, e anche i piani degli oppositori considerato cheproprio i prossimi 365 giorni ci accompagneranno allanuova volata elettorale del 2013.

Rischio di abituarsial ‘poco di tutto’

Polemica finale sulla questione Cacciotti

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LibriMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

Letture per tutto l’anno:ecco alcuni preziosi consigli

Riunione di redazione: si decide cosa scrivere nellepagine di cultura prima della pausa natalizia. Si fa unriepilogo dei libri pubblicati nel 2011? Perfetto, si faquesto. Ma poi succede che la sottoscritta non è dettoche abbia letto libri freschi freschi. E allora che si scrive?E allora si dice (e si pensa) che i libri non scadono mica:che se qualcuno ha ripreso in mano romanzi usciti in li-breria non si sa quando non fa niente; che se per esem-pio hai deciso di rileggere per l'ennesima volta "Cent'annidi solitudine" non vuol dire che non sei abbastanza ag-giornato sul panorama editoriale contemporaneo. E al-lora ecco che la sottoscritta si diverte un po' a tirare giùdalla personalissima libreria qualcosa da proporvi per il2012 con l'augurio che il prossimo anno sia un annopieno di parole. Si fa un libro al mese per dodici mesi?Proviamo. Gennaio è il mese dei buoni propositi, del mimetterò a dieta appena dopo la Befana, dell'andrò inpalestra, giuro che stavolta lo faccio. Rispettateli o noma leggete David Nicholls, "Un giorno", anno di uscita2009. Ve ne parlo senza ancora sapere come finirà. Solouna cosa: iniziato ieri e già a pagina novantasette. Con-sigliatissimo da altri io lo rigiro a voi: una storia d'amore,no, non come quelle che vi aspettate. Ironica, malincon-ica, moderna, profonda senza essere mai stucchevole;un linguaggio fresco, quasi un lungo colloquio con l'au-tore che non scade mai nello stile discorsivo povero esenza anima. Romantico a modo suo, nostalgico e pienodi speranze come dovrebbe essere l'inizio di un nuovoanno. Mi hanno detto che alla fine piangerò: voi fatemisapere (e non barate vedendone il film con la Hathaway).Febbraio, quest'anno con i suoi bei ventinove giorni. Persconfiggere la sfortuna bisesta "La patente" di Piran-dello: seguite le vicende di Rosario Chiarchiaro, lo jetta-tore per professione che chiede un obolo antisfortuna aisuperstiziosi. Come sarò il marzo che ci aspetta?Freddo? O un inizio di primavera? Perché non affrontarloal meglio con "L'educazione delle fanciulle. Dialogo tradue signorine perbene", questo sì uscito nel 2011. Lu-ciana Littizzetto e Franca Valeri chiacchierano di amore,sesso, uomini, donne: un dialogo arguto e sempre diver-tente da leggere con leggera profondità per sperare in

un risveglio primaverile interiore e sociale. Ad aprile èPasqua (l'8, giusto per curiosità): fatevi una lettura con-trocorrente con Corrado Augias e la sua "Inchesta suGesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo". Mag-gio, maggio, maggio: perché non avvicinarsi all'estatepiano piano con "La versione di Barney": il cinismo as-soluto del protagonista sarà perfetto per le prime gior-nate di caldo. Sole, relax e la cruda verità di un uomocontrotendenza: un bel mix che inaugura la stagione piùallegra dell'anno. I mesi estivi sono quelli da letture sottol'ombrellone, quelli con i libri piccoli, maneggevoli e daleggere subito. Buttatevi sulla signora del giallo e sui suoicapolavori: Agatha Christie. Da dove iniziare? Un'espertain materia, nonché mia madre, mi ha iniziato con losplendido "Dieci piccoli indiani", io poi ho continuato con"Assassinio sull'Orient-Express" e "L'assassinio di RogerAckroyd": entrambi imperdibili. Presa da un'ossessioneho macinato "Poirot e la salma" e sono in procinto di di-vorare l'intera collezione che spicca gialla sulla libreria.Per giugno, luglio ed agosto dovreste essere a posto.Settembre si affaccia sempre piuttosto malinconico conquell'aria dalle feriesonofinitetornatealavorare. Lasciateviispirare dalla Svezia, ma non da quella tutta omicidi emistero: "Il centenario che saltò dalla finestra e scom-parve" di Jonas Jonasson è quello che fa per voi. "Migliorlibro dell'anno 2009" in patria, è in corso di traduzionepraticamente ovunque e stanno anche, guarda un po',preprandone un film. Alla soglie dei suoi cent'anni, AllanKarlsson fugge dalla casa di risposo dove abita e dà ilvia ad una serie di equivoci strabilianti: divertentissimo.Dopo lo strampalato vecchietto ecco ottobre e novem-bre: i mesi autunnali che vi costringono in casa causamaltempi generali. Datevi alla cucina: ricettario in manoprovate a strabiliarvi con piatti succulenti approfittandodegli ottimi ingredienti di stagione. Commerciale? Forse,ma la signora Benedetta Parodi ci sa fare ed il suo libroè stravenduto (fresco fresco del 2011): sarà pure meritodi qualcuno. Provate. Ed eccoci a dicembre: è Natale dinuovo. Leggete ad alta voce, leggete in gruppo. Unafiaba, un racconto: basta condividere tra una giocata acarte ed una tombolata. Buone letture.

di Paola Bernasconi

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CinemaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Marco MartellettaUna panoramica sui migliori film premiati nel 2011: eccoquello che MondoRe@le vi propone prima di darvi ap-puntamento al prossimo anno. Un piccolo elenco in or-dine sparso che vi potrà essere d'aiuto durante le lunghegiornate casalinghe tipicamente natalizie. Iniziamo congli Oscar, il premio sicuramente più conosciuto in ambitocinematografico. Se non li avete ancora visti ecco quelloche non deve mancare nella vostra dieta cine-matografica. "The Social Network", "Inception", "Il cignonero", "Il discorso del re", "The fighter": ecco alcuni deipremiati nelle varie categorie. Si passa dalla storia delfondatore di Facebook alla biografia del Duca di York at-traverso l'inquietante ballerina Natalie Portman con unadigressione nel mondo del pugilato e del sogno. Resti-amo oltreoceano con i Golden Globe dove incontriamoalcuni film che sono stati in seguito anche premiati alKodak Theatre di Los Angeles. A portare a casa entrambii premi come "Miglior film straniero", il nordeuropeo "Inun mondo migliore": la storia di due adolescenti che in-iziano un pericoloso cammino incontro al male senzache i genitori possano fare qualcosa. Il festival di Cannesdona la Palma d'oro a "The tree of life", un film di Ter-rence Malick che vede in scena due mostri sacri comeSean Penn e Brad Pitt in una storia che è un camminoverso la crescita. Un padre autoritario, una madre cheaccoglie tra le sue braccia e dei figli che devono essereeducati secondo un rigore tipicamente texano: Jack, ilprotagonista, si ritroverà ad essere adulto senza avermai affrontato le risposte delle vita. Berlino ed il suo Fes-tival riempie di premi invece "Una separazione". Film

drammatico iraniano che è uno sguardo su un paese dif-ficile, sulla sua condizione politica e sociale, sulle donnee i loro diritti. Ma veniamo all'Italia e ai suoi film. Comenon citare il "Benvenuti al Sud", rifacimento del francese"Giù al Nord" che ha portato a casa premi e successo dipubblico. Una commedia sugli stereotipi regionali nellaquale si muove con maestria Claudio Bisio. A fargli daspalle l'esilarante Angela Finocchiaro e Alessandro Sianiin un processo di riscoperta dei tratti in comune di questolungo e disunito paese. Rimaniamo al sud con "Basili-cata Coast to Coast" del regista esordiente Rocco Pa-paleo. Musica, paesaggi ed un lento cammino che faassaporare lo scorrere quieto della vita perché questo èviaggiare: guardare, toccare, odorare, perdersi, ritrovarsie giungere a qualsiasi destinazione più ricchi di come siè partiti (ricchi dentro, è chiaro). Il Leone d'oro al Festivaldi Venezia va invece a "Faust", quarto capitolo di Alek-sandr Sokurov. Film da guardare con impegno magaridopo avere visto anche i primi tre della serie: "Moloch","Taurus" e "Il sole". Premio anche per "Scialla!", film conFabrizio Bentivoglio e Barbora Bobulova. L'incontro traun ragazzo ed un padre che non sapeva di avere unfiglio: una commedia di questi tempi che ha conquistatogiuria e pubblico. Ma basta con i concorsi. Mi riferisco avoi patiti degli anni Ottanta e di tutto quello che gira in-torno a questo stroboscopico periodo. Avete amato ilgruppo di adolescenti meglio conosciuti come i Goonies?Sapete ancora a memoria le battute? Per fare un piccolosalto indietro e sentirvi ancora un po' teenager guardate"Super8". Qui ci sono gli alieni ma l'atmosfera è proprioquella: provare per credere.

Cosa salvare tra le pellicole in sala negli ultimi dodici mesi di Paola Bernasconi

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MusicaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

Salve cari musicofili, siamo giunti ormai alla fine diquesto tortuoso 2011, abbiamo parlato di musica, l'abbi-amo ascoltata, amata, criticata, ma lei è stata pur sem-pre una parte integrante delle nostre giornate, anchesolo per canticchiare sotto la doccia. Ma come sta la mu-sica? In che stato si trova il mercato discografico? Lemajor esistono ancora? E le etichette indipendenti? L'in-dustria della musica, cosa ben diversa dalla musicastessa eppure di vitale importanza per la sopravvivenzadell'arte suddetta, sta subendo una riorganizzazione, adetta degli addetti ai lavori, abbastanza dolorosa. Com-plice l'ormai vetusto e diffuso problema del download il-legale, le vendite dei cd si sono abbassatedrasticamente, ergo le major si sono accorpate tra di lorocreando nuovi colossi dai piedi d'argilla. Nel frattempol'home recording, ovvero l'arte di farsi il proprio cd a casaha sostituito i vecchi e quasi mitologici studi di regis-trazione: oggi, con un computer, una buona interfacciaaudio ed una tastiera midi si può fare veramente di tutto,

dal rock alla tecno al jazz, magari chiusi in cameretta econ le cuffie mentre nonna Sigismonda dorme tranquilla.Nel frattempo l'alternative: questa parola magica così uti-lizzata, deturpata, idolatrata, coincide con un vero e pro-prio mondo fatto di etichette indipendenti chepromuovono band dell'underground e non solo, il tuttocon l'obiettivo o semplicemente la nomea di essere “fuoridal coro”, ovvero lontani dalla logica brutale del mercato,quello grosso. Ora, se da una parte è vero che tutti pos-sono fare dei cd, dall'altra è anche vero che se sei unaciofeca come artista il tuo cd sarà pur sempre unaciofeca, nonostante una edulcorata produzione fatta dicopia taglia e incolla, e per fortuna. Se sei una major evendi immondizia chiudi, se sei una etichetta indipen-dente che spaccia la band “I Controcorrentesempreeco-munque” come il gruppo rivelazione e poi dal vivo nonsanno prendere nemmeno un sol maggiore, chiudianche tu. Se ti spacci per grande sostenitore dell'under-ground, cara agenzia di promozione, e poi chiedi soldiper far fare le serate ai “Desperados”, chiudi. Se sei unlocale dal vivo, il “Megarock”, e solo per il tuo nomechiedi soldi ai gruppi per farli suonare, chiudi. Se ti sveglila mattina e decidi di aprire un locale per la musica dalvivo, sappi che devi investire soldi nell'impianto, nellasonorizzazione del locale, nel cachè dei gruppi. Se tisvegli la mattina e decidi di aprire un locale per la musicadal vivo e basta, chiudi. Caro social network per le band,grazie per far girare il mio nome ed i miei pezzi; caro con-corso a premi per gruppi emergenti, perché mi chiedi diportare gente al mio concerto e fargli pagare un biglietto?Forse devi fare cassa? Ok, mi aiuti nella promozionedella mia band, ma vuoi alzare uno stipendio sui mieiamici? Caro locale di musica dal vivo, ti ho mandato ot-tomila copie del mio demo “Montagne Rockose”, suononella zona dal Paleolitico, perché non mi fai suonare?Perché al posto mio suona la cover band di Pupo? Cariragazzi fuori dai locali che non entrate se si paga l'in-gresso, perché non vi fate una birra in meno e vi vedete'sto cavolo di concerto? Cara cultura musicale, perché,nonostante tu sia lì online gratis e nuda e cruda, nessunoti si fila? Perché dobbi-amo ancora ascoltarecariatidi associatecantare le stesse canzonie gli stessi motivetti e lestesse lagne sempre ecomunque? Potremmoandare avanti ancora mami fermo. Non so sel'avete capito, ma io noncapisco. Buon 2012!

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di Marco Fanella

Un mondo scrittosu sette note

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SezzeMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Simone Di Giulio

Oggi alle 17, presso l’aula magnadell’I.S.I.S.S “Pacifici e De Magistris”di Sezze, in occasione del 125° an-niversario dalla fondazione del localeGinnasio, si terrà una manifestazionedenominata “Le chiavi della memo-ria”. I due istituti cittadini, scuola sec-ondaria superiore e scuolasecondaria di primo grado, intitolatialla nobildonna Giacinta Pacifici e alsuo consorte cav. Superio De Mag-istris, intendono promuovere nel tri-ennio 2011-2014 una serie diiniziative volte a far conoscere al-l’esterno la storia del Ginnasio e ilsuo ruolo nel comprensorio pontino ea diffondere le attività didattiche eculturali che attualmente vi sonosvolte. L’idea progettuale muovedalla convinzione che la scuoladebba riappropriarsi della funzione dicentro di promozione culturale apren-dosi al territorio e collaborando congli organismi istituzionali e le associ-azioni private che ne condividono lefinalità di formazione delle nuovegenerazioni. L’idea di un percorso tri-ennale nasce dal fatto che nel 1886fu inaugurato con una solenne ceri-

monia il Ginnasio privato “Pacifici-DeMagistris”. L’importante avvenimentofu suggellato con la posizione di unalapide marmorea, tutt’ora visibile,sulla facciata del palazzo De Mag-istris (oggi sede del Comune) che fuper sedici anni la prima sede del Gin-nasio. Tre anni dopo, nel 1889, condecreto a firma di Umberto I, lascuola fu riconosciuta come Regioginnasio. La nascita dell’istituto davaesecuzione, dopo circa sessant’annidi accesi contrasti e di oblii, allevolontà testamentarie della nobil-donna Maria Giacinta Pacifici (1760-1825), vedova del cav. Superio DeMagistris (1742-1820), che nel lascitorogato il 10 agosto 1821 aveva elettoad “Eredi universali due scuole, osiano Istituti uno de’ Maschi, e l’altroper le Femine”. Alla morte della no-bildonna nel 1825, il cospicuo patri-monio che riuniva le sostanze di treimportanti famiglie, avendo suo mar-ito ereditato le fortune della casatadei Valletta, fu posto sotto la sorveg-lianza della Congregazione degliStudi. Una relazione firmata dal card.Cappellari, il futuro Gregorio XVI, in-

dusse il pontefice Leone XII a or-dinare di non aprire le due scuole edi utilizzare le rendite del lascito perassistere otto giovani maschi neglistudi presso il locale Seminario, ottogiovani donne nell’educandato diS.Chiara e per finanziare le cattedredi legge, eloquenza e filosofia nelmedesimo Seminario. La presenzadell’istituto diocesano di formazionedei religiosi rappresentò sicuramentel’ostacolo maggiore per la nascitadelle scuole volute dalla nobildonnaGiacinta Pacifici in De Magistris, in uncontesto storico che vedeva Sezze,“paese della palude” e centro più im-portante della provincia di Marittimadopo Velletri, stretto tra il tradizional-ismo pontificio e l’inizio di conati lib-erali. Per decenni il denaro gestitodalla Fondazione Pacifici-De Mag-istris fu speso per finalità che pocoavevano a che vedere conl’istruzione della popolazione setina.Tra gli obiettivi prioritari dell’iniziativaodierna, patrocinata dall’amminis-trazione comunale, c’è anche la cos-tituzione di un’associazione di exallievi dell’istituto.

La Pacifici e De Magistris

spegne la 125esima candelina

Vitelli: “Piano regolatore entro febbraio 2012”“Un traguardo ambizioso poiché arriva 40 anni dopo il precedente”Alle battute finali l’iter per l’approvazione del nuovo pianoregolatore, che dovrebbe arrivare in consiglio prima dinatale ed essere definitivamente approvato entro feb-braio. A comunicarlo è il consigliere Antonio Vitelli, chespiega: “In tempi di difficoltà e crisi Sezze deve rappre-sentare l’eccezione che conferma la regola. L’adozionedel nuovo piano regolatore rappresenta certamente untraguardo ambizioso, poiché arriva 40 anni dopo il prece-dente. Non si tratta solo di ridisegnare da un punto divista urbanistico la città in una visione che la proietti daoggi ai prossimi 30 anni; questo ragionamento si in-serisce nelle dinamiche demografiche e sociali moderne,facendo prevedere una crescita di circa il 20% dellapopolazione. Domanda aggiuntiva di abitazioni, strutture,servizi, che si innesteranno nelle nuove norme edilizieed urbanistiche. Tra nuova edilizia residenziale, at-tuazione delle perequazioni, accordi di programma, in-frastrutture fondamentali, il settore dell’edilizia –

prosegue Vitelli – potrà facilmente cogliere delle oppor-tunità lavorative, trascinando con sé altri settori eco-nomici e produttivi. Se riusciremo a cogliere questorisultato avremo compiuto un operazione indispensabilee a favore dell’intera cittadinanza, che insieme alla cac-ciata della Dondi, rappresenteranno i punti di rottura conil passato più dirompenti, rispetto a tutti i progetti politicied amministrativi che ci hanno preceduto negli ultimi 20anni, indipendentemente dal diverso colore politico. Sefalliremo, politicamente non avremmo alcun demerito,poiché semplicemente non avremmo adottato il nuovoPiano Regolatore, esattamente come chi ci ha precedutonegli ultimi 20 anni. Ci dovremo, però, assumere la re-sponsabilità politica di non aver compiuto, un atto nec-essario, per poter dare risposte alle esigenze deicittadini, dei ceti produttivi, culturali e sociali della nostracomunità, e tutto ciò, in tempi di crisi, ci renderebbe tuttidoppiamente colpevoli”. (sdg)

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Nei giorni scorsi, senza alcun preavviso, nel parco di ViaCavour, a Pontinia, sono iniziati dei strani lavori edilizi.Lavori che, contro ogni normativa, non riportano alcuncartello indicante permesso di costruzione, né pericoloper i passanti. Cosa sta succedendo? Il Testo Unico inmateri edilizia, all’art. 27 dice: “Gli ufficiali ed agenti dipolizia giudiziaria, ove nei luoghi in cui vengono realiz-zate le opere non sia esibito il permesso di costruire,ovvero non sia apposto il prescritto cartello, ovvero intutti gli altri casi di presunta violazione urbanistico-edilizia, ne danno immediata comunicazione all'autoritàgiudiziaria, al competente organo regionale e al dirigentedel competente ufficio comunale, il quale verifica entrotrenta giorni la regolarità delle opere e dispone gli atticonseguenti". Nel 2006, con sentenza n. 16037, è inter-venuta anche la Corte di Cassazione sull’argomento as-serendo sanzionando “con l'ammenda l'inosservanzadelle norme, prescrizioni e modalità esecutive previstedalla legge nonché dai regolamenti edilizi, dagli stru-menti urbanistici e dalla concessione”. La SupremaCorte, inoltre, in riferimento all’art.27 del T.U., asserisceche “da tale disposizione emerge che l'obbligo di espo-sizione del cartello continua ad essere penalmentesanzionato anche in base al testo unico se tale pre-scrizione è imposta dal regolamento o dal permesso di

costruire. I soggetti responsabili dell'apposizione delcartello, che nella fattispecie era prevista, sia dal rego-lamento edilizio che dalla stessa concessione che richia-mava il regolamento, sono quelli già indicati nella L. n.47 del 1985, articolo 6, comma 1, ossia il titolare dellaconcessione, il committente, il costruttore ed il direttoredei lavori". Ma cosa stanno costruendo? Voci di corridoiofanno riferimento alla costruzione di un chiosco bar sullafalsa riga di quello già presente nel parco di Viale Italia.In merito, il consigliere di opposizione, Paolo Torelli fasapere che, se così fosse, vorrebbe “sapere se sonorispettati condizioni tecniche e termini temporali per larealizzazione. Chiedo agli organi comunali di agire cel-ermente – prosegue Torelli, in quanto oggetto di imme-diata Commissione Trasparenza”. Come prima cosa, ècompito dei Vigili Urbani far rispettare la legge e, se nec-essario, agire secondo il citato art. 27 co.4 del T.U.edilizio.

PontiniaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

Finalmente, dopo tanto discutere, suproposta dell’Assessore alla Cultura,Patrizia Sperlonga, sono stati confer-mati i contributi a favore delle asso-ciazioni di Pontinia. L’AssessoreDonnarumma, qualche settimana fa,a causa del periodo di crisi e dellamancata concessione dei 500milaeuro promessi dallo Stato, avevadetto che era giunto il momento ditirare un po’ la cinghia. E fra i varitagli proposti c’erano anche i con-tributi a favore delle associazioni. Adogni modo, vista l’importanza che ri-coprono e la vitalità che hanno sem-pre dimostrato, il Comune ha decisodi ritirare la proposta e di erogare“sulla base del valore culturale delleiniziative e attività svolte e tenuto

conto delle disponibilità di bilancio,alle associazione e soggetti operantisul territorio i seguenti contributi”:600 euro a favore dell’AssociazioneL.I.L.T., 400 per l’AssociazionePONTE BIANCO, mille euro a ben-eficio di RADIO DIFFUSIONI SL48,3.600 euro per l’AssociazioneRE.SE.CO., 3mila per l’AssociazioneNEMESIS, 1.500 per l’AssociazioneIL CHININO e 1.800 a favore delConsiglio Comunale dei Giovani. Ladelibera in oggetto, n. 194 del12/12/2011 , infine, dispone di “daremandato al Responsabile del SettoreServizi alla persona e Attività Produt-tive di predisporre i necessari im-pegni di spesa e liquidazione perl’erogazione dei suddetti contributi e

di rendere la presente, stante l’ur-genza, immediatamente eseguibileai sensi dell’art, 134, comma4, delDlgs 267/2000”. Speriamo si continuisu questa strada e che, per amor dicassa, non si pensi nuovamente dipenalizzare simili, importanti realtàterritoriali.

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Dal Comune arrivano finalmente

i fondi per le associazionidi Roberto Tartaglia

di Roberto Tartaglia

Lavori in via Cavour:un giallo senza cartelli

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Il rifugio di sant’Angelo, ai piedi del monte Semprevisa,nel territorio comunale di Bassiano, è stato trasformatoin una discarica. La denuncia è di Legambiente e giungea seguito della segnalazione fatta dalle associazioni am-bientaliste Circolo arcobaleno Legambiente volontariatoe Sempreverde pro-natura, intervenute negli scorsigiorni per un progetto di riqualificazione del rifugio san-t’Angelo. “Gli attivisti- ha spiegato Alessandro Loreti-presidente dell’associazione Circolo Arcobaleno Legam-biente volontariato- erano andati al Rifugio solo per com-piere un’opera di sistemazione generica, trovandosi,invece, con stupore e rammarico, in una situazione benpeggiore di quella che pensavano. Il rifugio e tutta l’areasono stati trasformati in una vera e propria discarica abu-siva. Reti di letti e ferraglie accumulati nell’area di sosta,il fuoco del bivacco trasformato in un cumulo di rifiuti bru-ciati e pietre, pezzi di guaina abbandonata tutt’intorno,un ombrellone per il mare, bombolette di gas da

campeggio. Gli attivisti si sono trovati impotenti di fronteal livello di degrado in cui versa la struttura e, pur se ar-mati di buona volontà e di un fuoristrada non hanno po-tuto rimuovere una tale quantità di rifiuti”. L’opera deivolontari si è quindi concentrato sulla sistemazione dellepanchine e dei tavoli riservati alla sosta degli escursion-isti e nelle prossime settimane, nonostante l’inverno, ledue associazioni si faranno promotrici di altre iniziativeper intervenire sull’area e liberarla dal degrado. “Accantoall’azione delle nostre associazioni, tuttavia- ha sol-lecitato Loreti- auspichiamo che anche da parte dell’am-ministrazione comunale di Bassiano ed in particolare delsindaco Costantino Cacciotti, egli stesso grande appas-sionato di montagna- ci siano interventi di pulizia erisanamento dell’area”.

Un’intesa tra cooperativeGuidi propone un protocollo tra isoggetti che si occupano di servizidi Domiziana Tosatti

La stesura di un protocollo d’intesa per promuovere lanascita di una cooperativa di servizi, che possa favorire,da un lato, lo sviluppo economico e sociale del piccoloborgo attraverso l’istituzione e la garanzie di servizi nec-essari, dall’altro che incentivi l’occupazione giovanile. Laproposta è del consigliere comunale Domenico Guidi,avanzata al primo cittadino di Bassiano, Costantino Cac-ciotti, e a tutti i consiglieri comunali. L’idea è nata a se-guito dell’incontro promosso da Legacoop e dal suopresidente Scinicariello e che si è tenuto nei giorni scorsia Latina. Affrontando le sfide naturalistiche ed ambientaliche oggi ogni Comune di collina richiede, il progetto ‘Co-operative di Comunità’ si propone di incentivare e val-orizzare la crescita dei centri minori. Al centro delprogetto vi è infatti l’obiettivo di promuovere sull’interoterritorio comunale una rete della cooperazione che fa-vorisca la salvaguardia del piccolo centro, attraverso larealizzazione di servizi per il recupero di produzioni,mestieri tradizionali e lo sviluppo della green economy.“Queste cooperative- ha spiegato Guidi- saranno l’occa-sione per creare nuove opportunità lavorative per i gio-vani in aree svantaggiate, ma consentiranno anche dirispondere ai bisogni del piccolo borgo, con l’attivazionedi servizi necessari alla comunità, quali trasporti scolas-tici, collegamenti telematici, iniziative extra scolastiche e

turistiche, ma anche gruppi d’acquisto per le energie rin-novabili e progetti dedicati alla tutela del patrimonio am-bientale ed artistico. Tutte iniziative che si possonosviluppare- si è detto certo il consigliere- mettendo alservizio di Bassiano la propria esperienza e sostenendol’avvio di nuove realtà imprenditoriali sotto forma di co-operativa”. Una proposta con cui si vuole ribadire che ‘laforma cooperativa è uno strumento efficace e flessibile,a disposizione di tutte le persone e le comunità chevogliono assumersi la responsabilità di dare soluzionicondivise ai problemi ed essere protagoniste del propriofuturo’.

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BassianoMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

Semprevisa ridotta in discaricaLegambiente lancia l’allarme su Sant’Angelodi Domiziana Tosatti

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MONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

“L’amministrazione comunale e gli uffici di settore stannolavorando ogni giorno in modo attento per far quadrare iconti, attraverso una gestione economica oculata, cosìcome si è sempre fatto, garantendo risposte in ogni set-tore, dai servizi sociali, alla pubblica istruzione, dalla cul-tura, ai lavori pubblici, fino all’ambiente ed allo sport.L’obiettivo è di continuare a garantire alti standard diservizi a domanda individuale, così come è stato inquesti anni. Nonostante le difficoltà ci stiamo riuscendo”.A proporre un quadro della situazione economica del Co-mune di Sermoneta è l’assessore alle Finanze, AntonioDi Lenola, che, partendo dai vincoli imposti dal Patto distabilità, ha fatto un’analisi della condizione del Comunelepino, alla lue del forte taglio dei trasferimenti statali. Nelcaso specifico Sermoneta è un Comune ‘virtuoso’, manon può spendere soldi e, nonostante sia sempre statorispettato il patto di stabilità, si ritrova a ‘dover fare i conticon i pesanti tagli ai trasferimenti statali, decisi nelle ul-time manovre finanziarie’. “Una ripercussione sui bilancicomunali- ha osservato Di Lenola- di cui non si conosceancora l’entità per il prossimo anno, ma che ha già pe-nalizzato l’Ente negli ultimi due esercizi per circa 300mila euro”. I vincoli imposti dal Patto di stabilità e i taglidel governo potrebbero penalizzare, nel lungo periodo,

l’erogazione di servizi fondamentali proprio in un mo-mento in cui i bisogni sociali aumentano e le risorse deiComuni per rispondere in maniera adeguata continuanoa diminuire. “Per gli enti locali- ha detto l’assessore- èsempre più difficile lavorare in queste condizioni. Ce lamettiamo tutta per dare risposte ai cittadini e per cercaredi tener fede agli impegni presi, nonostante le maggioridifficoltà, legate sia a situazioni sociali ed economichecomplesse, sia alla presenza di vincoli quali il Patto distabilità e gli sforzi di questa amministrazione si scon-trano con le difficoltà degli enti superiori nell’erogazionedi finanziamenti già accordati”. Da tempo, ormai, il Co-mune di Sermoneta sta conducendo un’aspra lotta al-l’evasione fiscale, portando avanti un serrato recuperodi somme non versate per Ici e Tarsu. Ma certo nonbasta. “La scelta giusta – ha concluso Di Lenola –sarebbe quella di individuare in modo più selettivo learee di spreco ancora presenti nel sistema pubbliconazionale, andando con più forza a privilegiare i compor-tamenti virtuosi di quegli Enti Locali, come il nostro, cheindirizzano i loro sforzi verso investimenti strategici perlo sviluppo delle economie locali e alla copertura di unfabbisogno sociale sempre più esteso”.

Numerosi sono gli interventi determinati dal Piano casaapprovato ed adottato dalla Regione Lazio. Si tratta dimisure che richiedono le necessarie deliberazioni daparte dei Consigli comunali ed Antonio Scarsella hachiesto, con una lettera al sindaco Giovannoli, al delegatocomunale all’urbanistica e al presidente del consiglio, chel’argomento sia inserito nell’ordine del giorno in occa-sione della prossima convocazione della massima assisecittadina. Tra le determinazioni regionali si trovano l’am-bito di applicazione e gli ampliamenti e recupero degli ed-ifici esistenti, il cambio di destinazione d’uso di edifici edaree destinate ad attività produttive e servizi, i programmidi intervento e di riqualificazione urbana ed ambientale.Lo strumento urbanistico contiene, poi, nuove dispo-sizioni per favorire il recupero dei nuclei e degli edificiabusivi e la riduzione degli oneri per gli interventiriguardanti la prima casa. “Tutti argomenti ed interventi-

ha osservato Antonio Scarsella- che richiedono e neces-sitano di apposite deliberazioni da parte del Consiglio co-munale. Sia per gli indirizzi attuativi, sia per l’attuazionedelle agevolazioni per chi interviene sulla prima casa. E’bene che il Consiglio deliberi soprattutto sulla possibilitàdi procedere a cambi di destinazione d’uso di costruzioniesistenti, come ex attività produttive, e di aree prima des-tinate a servizi, così come sull’individuazione dei terminiper la presentazione di programmi di recupero ambien-tale e riqualificazione. Temi che necessitano di uno speci-fico approfondimento ed indirizzo da parte del Consigliocomunale, al fine di evitare lo stravolgimento del territo-rio”. Infine esiste la necessità di adeguare, così come pre-visto dalla legge, le perimetrazioni dei nuclei abusivi al2003, così da consentire a centinaia di cittadini con primacasa di poter portare a conclusione l’iter avviato e poterusufruire dello stesso Piano casa.

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Piano Casa, Scarsella

chiede un consiglio ad hoc di Domiziana Tosatti

Sermoneta

di Domiziana Tosatti

Di Lenola evidenzia i limitidel patto di stabilità

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PrivernoTrasporto pubblico:doppia gestione?Sel solleva l’interrogativo con tanti dubbi

MONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Mario Giorgi

Quanto da tempo paventato da Sinistra Ecologia e Lib-ertà potrebbe divenire realtà. Il riferimento è al trasportopubblico urbano nella città di Priverno. Finora è statogestito interamente – alunni e disabili da una parte e co-muni passeggeri dall’altra – da una sola azienda. Prestoil servizio potrebbe, invece, essere sdoppiato e magariaffidato, a seguito di distinte gare, a due ditte diverse.Facendo così venir meno l’unicità, appunto, del servizioe determinando il crearsi di due uffici, due amminis-trazioni, due parchi macchine e nessuna sinergia dimezzi né di personale. A meno che a vincere le due garenon sia la stessa ditta. Ma cerchiamo di capire comestanno le cose, secondo la ricostruzione del consiglierecomunale di opposizione Federico D’Arcangeli (Sel). Fi-nora, dunque, l’unicità del servizio è stata garantita dalladitta Sat Line di Priverno, che ancora vanterebbe con-sistenti crediti da parte di Comune e regione e i cuidipendenti sarebbero in arretrato ancora di qualche men-silità di stipendio. Alcuni mesi fa – secondo D’Arcangeli– l’amministrazione comunale avrebbe dato indicazioneal responsabile del Dipartimento di predisporre la garadi appalto per la gestione del servizio di trasporto pub-blico locale. Ma, poi, in realtà, le gare erano due perché,contrariamente a quanto fatto finora, la Giunta munici-pale aveva deciso di sdoppiare il servizio e di far effet-tuare separatamente il trasporto scolastico e quello deidisabili del Centro diurno e quello cosiddetto normale.Già allora D’Arcangeli aveva chiesto al sindaco qualefosse “la logica di quella decisione difficile da compren-dere”. Perché – aveva sottolineato - è chiaro a tutti chel'obiettivo che il pubblico amministratore è obbligato aperseguire, vale a dire efficacia, efficienza ed economic-ità, si raggiunge con un servizio di trasporto integrato,affidato ad un operatore in grado di ottimizzare strutture,mezzi e personale e ridurre così i costi. La strada scelta,invece, secondo D’Arcangeli, andava esattamente nelladirezione opposta. Per questo aveva chiesto infor-mazioni più precise. Che però non gli sono arrivate. Percui, in un intervento successivo, tornava alla carica.Forse – diceva – pensavano (gli amministratori NdR) chesarebbe passata inosservata “la trovata geniale delledue gare distinte per assegnare l’appalto del trasportopubblico, da una parte alunni e disabili, dall’altra i viag-giatori comuni”. Dopo un quindicennio di gestione inte-grata, insomma, si sarebbe passati “a due Società, dueorganizzazioni, due servizi separati, nessuna collabo-razione, nessuna sinergia, nessun risparmio, alla facciadella efficacia, efficienza ed economicità invocati dalGoverno nella gestione dei servizi pubblici”. Ma le cosesi sarebbero, poi, complicate, perché prima ci sarebbe

stato un intervento deciso da parte di una delle impreseinteressate alla gara, e poi gli stessi esponenti di Selhanno chiesto conto al sindaco di una scelta che – sec-ondo loro – avrebbe potuto interessare molto la Cortedei Conti nel caso avesse comportato “un inevitabile au-mento del costo del servizio”. Il consigliere di oppo-sizione ritenne di aver colpito nel segno. Infatti, con unsuccessivo comunicato informava i cittadini che tutto siera bloccato e prima della gara si doveva aspettare cheun esperto fornisse al Comune un parere tecnico suquella che D’Arcangeli definiva un’idea non certo bril-lante. Probabilmente quel parere sarà arrivato. Perché– stando sempre alle dichiarazioni dell’esponente dellaSel – sarebbe stato pubblicato finora un solo bando,quello relativo al trasporto pubblico, cosiddetto comune.Cui, probabilmente, ne seguirà un altro per l’altra brancadel servizio. Se così fosse veramente il consigliere co-munale di opposizione esprime tutta la sua preoccu-pazione, ritenendo che “dividere in due la gara perl’affidamento del servizio di trasporto pubblico (da unaparte alunni e disabili, dall’altra i comuni passeggeri) nonpotrà assolutamente rispondere meglio ai criteri di effi-cienza ed economicità cui un pubblico amministratoredeve sempre attenersi. Perché comporterebbe due uffici,due amministrazioni, due parchi macchine e nessunasinergia né di mezzi né di personale. Insomma, non saràassolutamente conveniente. Dalla sponda amminis-trazione, al momento, nessuna notizia. Ma, probabil-mente, tra qualche giorno se ne saprà di più.

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Davanti ad un folto pubblico, il Consiglio dei Giovani diPriverno ha inaugurato la propria sede in via San Lorenzo(Centro Zag), dove è stato illustrato il sito dell’assise gio-vanile, www.consigliodeigiovanipriverno.org, e proiettatoun breve cortometraggio, in cui sono stati protagonistimolti ragazzi della comunità privernate. La benedizionedei locali è stata effettuata dal parroco di S. AntonioAbate, don Titta Ficarola. Il Consiglio dei Giovani, attra-verso i suoi consiglieri – si legge in una nota dell’ufficiostampa dell’organismo giovanile privernate - vuole ren-dersi portavoce di tutte le criticità della comunità giovaniledella città e, attraverso una ricca programmazione, puntaa risolvere le varie problematiche, attraverso l’impegnoquotidiano che fino ad ora ha contraddistinto i membri delCdG. Per l’amministrazione comunale – quella dei grandi- è intervenuto Roberto Federico, assessore alle Politichegiovanili, il quale ha regalato ad ogni consigliere il libro‘Cuore’ di Edmondo De Amicis, alcune immagini dellacittà d’Arte ed un crocefisso da affiggere nella sede. Du-

rante la cerimonia di inaugurazione, i presidenti delleCommissioni consiliari hanno esposto la propria program-mazione ed i presidenti dei gruppi la linea politica deirispettivi schieramenti. Il messaggio più importante che èstato lanciato dall’assise giovanile, anche se formata daconsiglieri di diversa cultura politica, è che il raggiungi-mento dell’obiettivo unico, passa attraverso il lavoro disquadra al fine di realizzare progetti importanti per il benedella comunità. In temi brevi i giovani del Consiglio inten-dono anche organizzare incontri con il sindaco della cittàUmberto Macci, l’assessore provinciale Fabio Martelluccie il consigliere regionale Gina Cetrone. Per la cronacaquesto l’organigramma del CdG privernate: AlessandroMiccinilli (presidente), Nicola Cimmino, Gabriele Politano,Giuseppe Sarra, Francesco Del Broccolo, Maria ElenaMartellucci, Sara D’Annibale, Riccardo Frabotta, MartinaOnorati, Domenico Capodilupo, Luca Fiormonti, PaoloBovieri, Simone D’Errico, Agostino Graziani e CorradoD’Arcangeli (consiglieri).

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Case abbandonate, rischio crollo

Quanto sono lontane da noi le emer-genze che hanno colpito la Liguria,la Toscana e il Piemonte? Il riferi-mento è alle inondazioni dei mesiscorsi che hanno colpito le zoneelencate e più recentemente la Si-cilia e non certamente in termini didistanza chilometrica. Storie chefanno nuovamente parlare di abusiedilizi che, in nome del business o diinteressi politici, sacrificano la salva-guardia del territorio e la vita di moltepersone quando poi si scatena lafuria degli elementi naturali. A solle-vare la questione è Sandro Pucci:“Parto da questa amara consider-azione per parlare di nuovo e richia-mare l’attenzione sul nostro centrostorico. Un centro storico sul qualepiù volte abbiamo sollevato l’atten-zione senza però arrivare a risultatitangibili. Dalla questione delle casefantasma, ovvero ruderi fatiscenti diproprietà di società più o meno fan-tomatiche, lasciate nell’incuria peranni e che proprio a causa dei dannidel tempo sono diventate pericolantie pericolose. Questo deve far muo-vere delle considerazioni per evitare

che precipitazioni atmosferiche co-piose diano vita anche da noi a sci-agure ‘evitabili’. Per questo lanciouno slogan convinto sul recuperodell’esistente senza colare ulteriorecemento. Dobbiamo scommetteresulla valorizzazione del nostro anticocentro abitato perché possa rappre-sentare una leva di sviluppo turisticoper sperimentare nuove formule diresidenzialità, con ricadute positivesull’economia locale, e un opportu-nità di investimento immobiliare. Ilnostro centro storico ha ancora unequilibrio tra architettura ,ambiente epaesaggio e possiamo certamentesperimentare un nuovo stivale di vitadove il concetto di esclusività non sideve limitare ai comfort offerti ma sifonde con l’essere parti di uno sce-nario immaginifico. Per fare questoabbiamo l’esigenza impellente di in-tervenire sulle vecchie abitazioni chestanno letteralmente cadendo apezzi”. La constatazione amara econclusiva di Pucci è infatti: “Come èaccaduto in un comune della Siciliase non si pongono in essere attiidonei e interventi urgenti per pre-

venire crolli o rovine con grave peri-colo per l’incolumità pubblica e perevitare delle vere e proprie tragediesi potrebbe correre il rischio che leautorità preposte vengano incrimi-nate per omissione dei lavori in edi-fici o costruzioni che minaccianorovine”. In tal senso, da qualche set-timana, è stato pubblicato dal Co-mune un bando rivolto alle ditte,incluso nel quadro regionale dei la-vori per il recupero e risanamento deicentri storici minori del Lazio.

di Luca Morazzano

PrivernoIl consiglio dei giovani ha una nuova sede

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di Mario Giorgi

Maenza

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RoccagorgaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

Lavori in corso in località Mazzocchio tra Pontinia ePriverno. In una nota a firma di Everardo Longarini,portavoce del presidente della provincia di Latina Ar-mando Cusani si apprende infatti: “È in corso d’operala realizzazione di una rotatoria in corrispondenzadell’intersezione del tronco stradale Via Marittima IIvecchia - Via Marittima II nuova - Via Consortile latomonte nell’agglomerato industriale di Mazzocchio,nel Comune di Pontinia. Il progetto esecutivo è statoapprovato il 21 luglio del 2010 e allo stato attuale ègià stato realizzato il 50% dello stato di avanzamentodei lavori. L’intervento è inserito nel piano delle operepubbliche 2010-2012 approvato dal Consiglio provin-ciale il 18 dicembre 2009 con deliberazione n° 72. Lostesso progetto è altresì inserito nel Piano triennaledelle Opere Pubbliche 2010-2012 del Consorzio perlo Sviluppo Industriale Roma- Latina. L’opera, infatti,è eseguita in virtù del protocollo d’intesa tra l’ente divia Costa e il Consorzio per lo Sviluppo IndustrialeRoma- Latina. Il progetto, che prevede un investi-mento complessivo da parte della Provincia di Latinadi 389.400,08 euro, occupa una superficie di terrenodi 2.500 metri quadrati circa, di proprietà del Con-sorzio per lo Sviluppo Industriale Roma- Latina. Sec-ondo il protocollo sottoscritto nell’aprile del 2009, ilConsorzio per lo Sviluppo ha ceduto volontariamentealla Provincia di Latina le aree necessarie alla realiz-zazione dell'opera e si occuperà della procedura diaffidamento ed esecuzione delle opere, mentre laProvincia di Latina si assume l’onere di finanziare l’in-tervento”. “Nella nostra programmazione triennale –assicura il presidente della Provincia di Latina, Ar-mando Cusani - il piano delle opere pubbliche con-templata numerosi interventi manutentori e strutturalirelativi alle infrastrutture della Provincia di Latina. Trai lavori di maggiore rilevanza la Provincia di Latina haprevisto la realizzazione del I° stralcio funzionale delporto Canale di Rio Martino per un importo di7.800.000 euro, le manutenzioni ordinarie e straor-dinarie della viabilità provinciale per un importo di2.900.000 euro, il completamento del I° lotto della SPSonninese per 1.000.000 euro la ricostruzione, final-mente, dopo lungaggini burocratiche del ponte Cicer-chia sulla SP Litoranea per un importo di 765.000euro, la messa in sicurezza del porto canale di RioMartino per 2.727.492 euro, l’ampliamento del pontein località Le Ferriere e la relativa sistemazione del-l’incrocio per un importo di 1.945.908,00 euro, larazionalizzazione della viabilità esistente all’internodell’area industriale di Mazzocchio per 800.000 euro,lavori di completamento della strada Suio Mare per1.715.913,00 euro, l’ampliamento del sottovia fer-roviario sulla SP Sebastiani per 2.760.000 euro”.(L.M.)

Non c’è pace per SpazianiArriva l’attacco di Ricci

La rotonda di Mazzocchiofa parte di unpiano articolato

Non c’è proprio pace nemmeno in periodo natalizio per ilPD rocchigiano. A tirare ancora una volta in ballo il segre-tario Erasmo Spaziani è Area democratica. E’ il respons-abile del movimento, frangia del PD stesso, Antonio Ricci,ad invitare il segretario del Pd a riassumere il proprio ruolodi coordinatore, nel nome delle regole comuni ed abban-donando il moralismo. Il riferimento è alle ultime ester-nazioni. Ricci non mette in discussione le qualità di unuomo come Erasmo Spaziani, ma lo stato di immobilismoin cui versa il partito: “Sono sotto gli occhi di tutti le difficoltàche il Pd sta vivendo a Roccagorga. A che cosa potrà maiportare la strada impervia e gravida di incognite imboccatadal segretario Spaziani? Eletto da un congresso divenuto«unitario» proprio per favorire la pluralità interna al partito,oggi sembra percorrere la via del moralismo a sensounico. Sarebbe, di contro, venuto meno un terreno d’equi-librio in cui le tante ragioni che vivono nel partito trovino laloro legittimazione”. Ricci si spiega meglio: “Un segretario,che assume a sé l’onere di rappresentare la giusta morale,mortificando di fatto l’esigenza di un confronto sul pianoetico e politico che nel Pd è per sua stessa natura neces-sario, non fa bene a quello e soprattutto stenta a rappre-sentarlo». Un segretario dovrebbe svolgere il suo ruolo ele sue funzioni nel rispetto delle regole, con rigore ed im-parzialità. Al Partito democratico rocchigiano, in sostanza,serve semplicemente un segretario. Quello stesso checonvochi il partito, che programmi e realizzi iniziativepolitiche, che determini una linea politica attraverso il con-fronto, che componga gli organismi nel rispetto del plural-ismo culturale, che si faccia carico di dare sostegnoall’amministrazione con una modalità corretta e attraversouna sua autonoma proposizione, che crei in buonasostanza le condizioni per liberare le tante energie di cui ècoordinatore. Ecco la domanda cruciale: Spaziani ha forsesmesso di esercitare il suo ruolo in rappresentanza di tuttoil partito? Se così fosse bisognerebbe cominciare a ra-gionare in maniera diversa. Nell’ultimo direttivo però, èstata avanzata, al fine di aprire una nuova fase politica, larichiesta di un docu-mento programmaticoper impostare il partitosia in termini di organiz-zazione degli organismi,che di pianificazionedelle prossime azionidel Pd. La speranza èche Spaziani assumaquesto impegno nelrispetto di tutti coloroche lo hanno votato uti-lizzando la saggezza el’imparzialità che il ruoloche è chiamato a rico-prire gli impongono”.

di Luca Morazzano

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CulturaMONDORE@LE | NUMERO 117 | 16 DICEMBRE 2011

di Marco Martelletta

Si terrà questo fine settimana la II edizione della“Fiera del Libro di Pontinia”. Tema di quest’anno saràla recentissima rivoluzione democratica in corso neipaesi arabi. Gli ospiti e gli scrittori proverranno perlo più dal nord Africa e dal Maghreb. In pratica sitratta di una quattro giorni di libri, musica, danza, di-battiti e gastronomia, all'insegna della diversità cul-turale, della legalità e del dialogo, per costruire unfuturo migliore partendo dalla conoscenza e dallacondivisione delle radici culturali. La manifestazionesi terrà presso il Teatro “Federico Fellini” di PiazzaIndipendenza dal 16 al 19 Dicembre 2011. La man-ifestazione ospiterà stand di case editrici medie epiccole impegnate in pubblicazioni di qualità.Saranno previsti incontri letterari con autori, scrittorimigranti, convegni e dibattiti sul tema dell’inte-grazione, della cittadinanza e della biodiversità cul-turale. Si terrà, inoltre, l’iniziativa di “bookcrossingnatalizio”. Chiunque andrà in Fiera sarà invitato apartecipare al bookcrossing, una pratica che con-siste nello scambiarsi libri, lasciando il proprio eprendendo quello di un altro. Questo circolo virtuosodi libri e di parole diventa un gesto d’amore nei con-fronti del libro, vero protagonista della fiera. Sarannopresenti anche stand della rete del commercio Equo& Solidale, di Libera, l’associazione di don Ciotti con-tro le mafie e di Legambiente, per rimarcare la vo-cazione e l’impegno di Equilibri nel contribuire aformare una coscienza civile sensibile e aperta al-l’alterità, attraverso una cultura della legalità e delrispetto per l’ambiente. Sarà allestito, infine, un veroe proprio Salotto Letterario, un luogo di incontro e diconfronto sulle letture, dove sarà possibile sorseg-giare tè arabo accompagnato dalle delizie tipiche diquelle terre. Un’ampia finestra sarà dedicata allapratica interculturale, alla cultura dell’integrazione ealla letteratura migrante, la nuova letteratura italianacioè, che parla cinese, portoghese, bulgaro, al-banese, somalo ma scrive nella nostra lingua. LaFiera è a ingresso gratuito e osserverà questi orari:tutti i giorni dalle 9 alle 21.

“Small”, piccoli quadri

alla Ranarossa GalleryInteressante collettiva a Latina

A Pontinia c’è lafiera del libro

Inaugurata sabato scorso, "Small" sarà visibile al pubblicofino al 10 febbraio. Presso LaRanaRossa Gallery in viaParini (Latina), Ersilia Sarrecchia e Federica Miraglia curanoquesta mostra d'arte collettiva visibile dal martedì al venerdìdalle 17.30 alle 19.30 ed il sabato dalle 17 alle 20. Un unicolimite: il formato delle opere che non deve essere superioreal 50x50, "small" appunto. Per il resto libertà ai sette giovaniartisti italiani provenienti da formazione e stili differenti. Nes-sun tema in comune, solo l'intersecarsi artistica di sette per-sone che si ritrovano a condividere uno spazio, unmomento, un'esperienza. Gabriele Boetto, Alessandro DiGregorio, Laura Giusti, Elisabetta Marangon, Raffaele Mollo,Emanuele Puzziello ed Ersilia Sarrecchia: questi i nomi deiprotagonisti. Il primo vive e lavora a Torino ed è diplomatoall'Accademia Albertina di Belle Arti mentre De Gregorioproviene da una formazione accademica e vive a Fondi. C'èpoi Laura Giusti, setina, con le sue opere ispirate al mondovegetale ed animale in un collage che trova la sua finituranella scrittura, parte integrante del quadro. Di Latina sonoElisabetta Marangon ed Ersilia Sarrecchia: la prima pre-senta R.E.M., un racconto fotografico ambientato nei parchigiochi e nei cortili della sua città; la seconda propone invece"Pagine", sintesi del processo creativo che ha caratterizzatoil suo lavoro. Raffaele Mollo è invece di Formia, Diplomatoall'Accademia delle Belle Arti di Roma, nel corso di Scultura:i suoi sono disegni a metà tra pittura e scultura. EmanuelePuzziello vive invece a Modena: le sue ultime opere evo-cano l'inaspettatoe la complessità inun sistema dicomprensione nonsempre facil-mentge intuibileda parte dellospettatore.

di Paola Bernasconi

di Roberto Tartaglia

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Un mare di Eventi

Ultimo numero prima della pausa natalizia: ecco allora quello che c'è da fare e vederein questo periodo di luci, colori, suoni, siamo tutti più buoni, auguri e buon anno. Par-tiamo da Sezze dove, sarà la crisi, il Governo Mari O Monti o quello che volete ma nonc'è un programma di eventi per il Natale (almeno ad oggi, dodici giorni prima del 25).Segnaliamo un'interessante iniziativa dell'Associazione culturale "Colli Futura" che si svolgerà la seradella vigilia alle 23.15 presso la chiesa di S. Sebastiano e Rocco. Una rappresentazione del Presepevivente a cura di questa nuova associazione nata nel 2011 da un gruppo di amici con la voglia dicreare attività per la comunità locale. Per il resto nulla più: si spera in una corsa finale. Il comune diSermoneta ha invece organizzato, in collaborazione con la Pro Loco, una serie di eventi ad ingresso gratuito che dall'8 dicembreproseguiranno fino all'8 gennaio. Per sabato 17 è prevista una Tombolata presso il teatro parrocchiale ed il tradizionale concertodi Natale alle 18 presso la cattedrale Santa Maria Assunta. Tanti gli appuntamenti proposti: performance teatrali e musicali,animazione per i bambini insieme a Babbo Natale e alla Befana e tanti momenti di gioco per tutta la cittadinanza. In programmaanche una serie di mostre: due dedicate ai presepi, la prima sui lavori creati da artisti locali e la seconda, a Doganella di Ninfa,sull'arte presepiale; fino al 15 gennaio c'è una mostra itinerante di arte e artigianato; presso la Chiesa dell'Annunziata ce n'èuna fortografica intitolata "Obiettivo sul centro storico" e infine, presso la Galleria d'arte Il Chiodo, potrete ammirare i disegnidi Luca Caimmi. Per non mancare nessun evento potete visitare il sito istituzionale del comune: da lì potrete prendere nota diluoghi, orari e informazioni dettagliate. Anche Roccagorga accompagna i cittadini con un una serie di iniziative che, inauguratel'8 dicembre, termineranno il 6 gennaio. Domenica alle 16 portate i bambini da Babbo Natale: zucchero filato, burattini, ani-mazione e quant'altro. Il 23 ed il 28 previsti due concerti: il primo è della banda "Giuseppe Verdi" mentre nel secondo giorno siesibirà la Corale San Carlo di Sezze. Il 5 gennaio spazio alla letteratura con la presentazione del libro "Quando le volpi sisposano" di Rossana Carturan mentre il 6 si conclude con la Befana a cura della ludoteca "Magicabula" e la premiazione delconcorso "Presepiando". Anche in questo caso potete trovare ulteriori informazioni sul sito del comune. Passiamo a Priverno,dove il comune ha stilato un programma che si concluderà il giorno dell'Epifania e che ha visto già l'inaugurazione di unamostra di Presepi a cura di Enzo Becchimanzi presso i Portici Comunali, l'allestimento dell'albero in piazza e l'accensione delleluminarie. "Priverno sotto l’albero", questo il nome della manifestazione che è nata in collaborazione con la Regione Lazio,l’Amministrazione provinciale di Latina, l’associazione "Priverno in Europa" ed il Centro ZAG. Protagonista sarà il centro storicocon l'obiettivo dichiarato dell'amministrazione di farlo rivivere in tutto il suo splendore. Tante le iniziative a partire dalle mostredi pittura, quella a cura di Anna Colaiacovo, quella invece allestita dal Centro Diurno San Martino e l'ultima a cura dell'Associ-azione delle Arti. Immancabili gli appuntamenti dedicati ai bambini: tombolate, giochi, animazione, fiabe, film natalizi e i sem-preverdi incontri con Babbo Natale e la Befana. Per i più grandi previsto un Mercato artigianale, concerti, spettacoli teatrali eancora il presepe vivente nel Borgo di Fossanova. Per saperne di più fate un giro sul sito del comune privernate. Da nonperdere, infine, a Sezze, il 22 la serata di gala organizzata dalla Clan Syrio all’auditorium Costa.

di Paola Bernasconi