Modulo I - PEDAGOGIA · Educazione fisica e sport a Roma: l’alterità rispetto al mondo greco 1....

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Modulo I: Educazione fisica e sport nel tempo

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Modulo I:Educazione fisica e sport

nel tempo

SPORT EDUCAZIONEFISICA

SPORT

EDUCAZIONEFISICA

SPORT EDUCAZIONE FISICA

SPORT

EDUCAZIONEFISICA

EDUCAZIONE FISICA

SPORT

VS

Relazione tra sport ed educazione fisica (Thomas, 2001)

FENOMENI SEPARATI: C’èOPPOSIZIONE

SI IDENTIFICANO: SONO LA STESSA

REALTA’

SI INTERSECANO: CIASCUNO HA LA

PROPRIA SPECIFICITA’

LO SPORT E’PIU’ VASTO

DELL’EDUCAZIONE FISICA E LA

CONTIENE

L’EDUCAZIONE FISICA CONTIENE

LO SPORT (STRUMENTO)

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TIPOLOGIA DI STUDI SULL’EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA:

Cronologici (studio di periodi specifici) Geografici (aree spaziali determinate)Politici (sistemi di educazione fisica, influenza dei governi)Culturali (funzioni delle pratiche motorie e sportive in relazione ai contesti culturali)Biografici (ruolo delle persone coinvolte)

Storia anticaArcheologiaStoria dell’arteFilologia classicaAntropologiaSociologiaLinguistica

Difficolta’ di collocare storicamente le prime pratiche motorie e sportive.

Necessita’ di un approccio interdisciplinare e di conoscenze che riguardano:

Attività fisica e giochi sportivi nel periodo pre-classico

Gli alborile civiltà americanele civiltà orientaliil vicino oriente anticoi popoli mediterranei

Gli albori delle pratiche motorie

Il gioco: l’armonia del movimento, le regole, la perfezione formaleLa caccia: da attività di sopravvivenza a pratica ritualeLa danza: sacralità, celebrazione imitazione

“Seguire le vicende dell’educazione fisica nel tempo èseguire le diverse concezioni dell’educazione, della vita, della civiltà e dei valori umani, e non solamente la pratica degli esercizi del corpo”

L’attività motoria presso i popoli meso-americani

Guerre, rituali religiosi, giochi di squadrail tlachtli (600 a. C.): la palla elastica lungo il percorso del soleil volador: lancio di giovani da un palo di 30 metri

“Civiltàmeravigliose e fantasiose, dove l’attività motoria ebbe grande possibilità di ben svilupparsi perchésinonimo di ricchezza e prosperità”

L’attività motoria presso i popoli orientali

La Cina: il Kong-fu(arte vitale) descritto dall’imperatore Huang-Ti (2800 a. C.)Il Giappone: il Bushi-do dei SamuraiL’India: lo Yoga e la danza di Shiva

“Tutte le forme di attività motoria in Oriente sono connesse con la vita religiosa … i movimenti e le forme statiche delle attivitàginniche hanno un significato filosofico-religioso”

L’attività motoria presso le civiltà del vicino Oriente AnticoI popoli mesopotamici: la guerra e la caccia; il pugilato nella tavoletta di AshnunnakGli Egizi: cura del corpo e religione; la lotta nell’arte funeraria

Gli Ebrei: l’attivitàfisica come prevenzione nel Levitico; la “pietra di paragone”i Persiani:igiene e religione per un fisico perfetto; la lotta Koshti; la cosmesi

L’attività motoria presso i popoli mediterranei

I Cretesi: religione e ginnastica per la formazione giovanile; la taurocathapsiaGli Achei: l’attivitàmotoria come espressione di nobiltà; i “giochi funebri”

Gli Etruschi: il gioco sportivo come spettacolo; le raffigurazioni delle tombe di Tarquinia (delle bighe, della caccia e della pesca, degli Auguri); il “circo”

Lo sport in Grecia

I Greci: primo popolo che ha fatto dello “sport” un parte integrante della propria paideia.Che ha iniziato a misurare il tempo a partire da una gara sportiva (Olimpiade- periodos-776 a.C)

Iconografia ginnico-sportiva nelle tombe etrusche di Tarquinia

Tomba “delle bighe”: corse di cavalli con e senza bighe, corsa saltatori anche con l’asta (testimonianza unica nel mondo pre-classico), lotta, pugilato, gladiatori armati, un variegato pubblico

Tomba “della caccia e della pesca”: scena di caccia, pesca, nuoto, tuffi (il “tuffatore”, simile a una raffigurazione rinvenuta a Paestum)

Tomba “degli Auguri”: scene di lotta tra atleti, uomini e animali

Iliade, libro XXIII: i giochi funebri in onore di Patroclo (I)

Vv. 1-257: funerali di Patroclo (lamento funebre, rogo, sepoltura)

257-261: convocazione dei giochi262-652: la gara delle bighe (presentazione dei concorrenti, gara, commenti del pubblico, premiazione)

653-699: gara di pugilato (Epeo ed Eurialo)

Iliade, libro XXIII: i giochi funebri in onore di Patroclo (II)

700-739: gara di lotta (Aiace Telamonio e Odisseo)

740-797: gara di corsa (Odisseo)

798-825: duello in armi (Aiace e Diomede)

826-849: lancio del disco (Polipete)

850-883: tiro con l’arco (Merione)

884-897: lancio del giavellotto (Agamennone)

Sport e giochi nell’antichitàclassicaGli elementi

strutturali della “gara”I giochiLa preparazione sportiva e le istituzioni educativeIppica, atletica, lottaAspetti ideologici e sociologici

Gli elementi strutturali della gara nelle rappresentazioni letterarie,mitologiche ed

epicheLa sfida: la provocazione lanciata da uno dei contendentiL’agonismo: la contrapposizione e al tempo stesso la massima assimilazione tra i contendentiLa posta in gioco: la gara tende alla conquista di qualcosa (un ruolo, un simbolo, un premio materiale)La metis: si vince sia con la forza sia usando astutamente l’intelligenzaL’onore e la gloria: segno materiale dell’immateriale (il merito)L’oblio e il biasimo: la morte per assenza di memoria

I giochiI giochi antichi secondo Huizinga : a. una lotta per qualcosa (serietà, spazio, tempo, regole)b. in connessione con un rito sacro

I giochi del “circuito” o panellenici:i giochi Olimpicii giochi Nemeii giochi Piticii giochi Istmicile Panatenee

I giochi Olimpici (I)

Dove: a Olimpia (Elide) , dal 776 a. C.Quando: ogni quattro anni, a fine estateIn onore di: Zeus Olimpio (abitante dell’Olimpo)Il premio: una corona di olivo

Le gare:200, 400, 4800 metriPentathlonLotta, pugilato, pancrazio,Corsa dei carri e dei cavalli200 mt, lotta e pugilato perragazziCorsa in armi

I giochi Olimpici (II)Il programma delle gare:I giorno: cerimonieII giorno:carri, cavalli, pentathlon, riti seraliIII giorno: ecatombe, gare dei ragazziIV giorno:corse e lotteV giorno:cerimonie e banchetto

Il pentathlon -ciclo di gare impegnanti tutto il corpo:corsasaltodiscogiavellottolotta

I giochi NemeiDove: a Nemea(Argolide), dal 573 a. C.Quando: ogni due anni, d’estateIn onore di: Zeus NemeoIl premio: una corona di sedano selvatico

Le gare:agoni atleticiagoni ippiciagoni musicali (dal periodo ellenistico)

I giochi PiticiDove: a Delfi, dal 582 a. C.Quando: ogni quattro anni, d’estateIn onore di:ApolloIl premio: una corona di alloro

Le gare:dapprima solo agoni musicalipoi anche agoni ginnici, che presero il sopravventoe, in misura limitata, agoni ippici

I giochi IstmiciDove: a Corinto, dal 581 a. C.Quando: ogni due anni, in primaveraIn onore di:PosidoneIl premio: una corona di pino

Le gare:all’inizio gare ginniche e ippichepoi competizioni musicali, letterarie e poetichecarattere popolare e atmosfera disinvolta

La PanateneeDove: ad Atene, dal 566-565 a. C.Quando: ogni anno, per nove giorni (ogni quattro anni un’edizione speciale)In onore di:AtenaIl premio: anfore di olio proveniente da uliveti sacri

Le gare:gare musicali e letterarie (tre giorni)gare ginniche (due giorni)gare ippiche (un giorno)pirriche, o danze con le armi (un giorno)lampadoforie, o corse con le fiaccole (un giorno)regate e processione (ultimo giorno)

La preparazione sportiva e le istituzioni educative (I)

La palestra:“luogo in cui si lotta”nella cittàscopo: allenamento fisico

Il ginnasio:“luogo in cui si eseguono esercizi dopo essersi spogliati”fuori dalla cittàscopi: allenamento fisico (in particolare degli atleti) e preparazione militare

La preparazione sportiva e le istituzioni educative (II)

Gli allenatori:il paidotribes: insegnante privato di educazione fisica, con una sua palestra, affiancato al docente di scuola

il gymnastes: l’allenatore degli atleti, pubblico funzionario del ginnasio

Gli esercizi fisicil’allenamento fisico parte integrante dell’educazionecorsa, lotta, attrezzisticaesecuzione ritmica e musicapareri sull’allenamento

La preparazione sportiva e le istituzioni educative (III)

Dietetica e medicinala dieta e i risultati agonistici: dall’empiria alla teoriaginnastica e scienza medica accomunate dall’interesse per la dieta (Antica medicina)diversi pareri medici sull’attivitàginnica e sportiva: Diocle di Caristo e Galeno

La gare ippiche (I)Tipi di competizionecorsa dei cocchi a quattro cavallicorsa coi cavalli montaticorsa dei cocchi a due cavalligare minori

Ippodromo e circoippodromo greco: tratto di terreno diviso in due corsie e delimitato da una meta (punto di svolta)

circo romano: la spina (muretto divisorio) e la linea di partenza a forma di arco

La gare ippiche (II)La corsa delle quadrighedurata variabile della garaentusiasmo del pubblicole scommesseil premio ai cavalli e ai loro proprietari

La corsa con i cavalli montatisi cavalcava nudi su un cavallo senza sella e senza staffeil cavallo poteva vincere anche senza fantino

Le gare atletiche (I)Lo stadioda unità di misura (185 mt.) a luogo di gara (rettangolo 200 per 30)costruito sfruttando il terreno

Le gare di corsastadio (200 mt)diaulos (2 stadi - 400 mt.)hippios (4 stadi - 800 mt.)dolichos (da 7 a 24 stadi -corsa di fondo)oplitodromia (corsa in armi - da 2 a 15 stadi)lampadedromia (corsa con le fiaccole)stadio femminile (5/6 di stadio)

Le gare atletiche (II)Il saltosalto in lungo con breve rincorsa effettuato con l’aiuto di pesi (halteres) tenuti nelle manialtri salti (alto, triplo, asta) praticati ma non nelle gare

Il lancio del discodisco di metallo, pesante circa 2 kg e di 25 cm. di diametrola ricostruzione dei movimenti mediante la pittura vascolare

Le gare atletiche (III)Il lancio del giavellottoasta di legno di circa 180 cm.lanciato mediante una cinghia di cuoio (ankyle)pratica derivata dalla caccia e dalla guerra

Il pentahlonverifica della completezza di un atletal’ordine delle gare: x - y - z -giavellotto - lottavalutazione: per eliminazione o per attribuzione di punti

Gli sport “corpo a corpo” (I)La lotta tra Aiace Telamonio e Ulisse ai giochi funebri in onore di PatrocloForza fisica e intelligenza astuta

La lottalotta in piedi e lotta a terrale prese: alle braccia, al collo, al corpo (sollevamento verticale, laterale, dorsale)

atterrare per tre voltela vittoria per ritiro

Gli sport “corpo a corpo” (II)Il pugilatocolpire coi pugni cinti da fasce di cuoio e protetti da una fascia intorno alle reninessuna distinzione di peso e nessuna interruzione temporale

Il pancraziola “lotta in cui tutto è possibile” (escluso mordere e strappare)

mosse codificate: il pugno sulla testa, la presa alla gamba scalciante, la torsione del calcagno, le tecniche di sacrificio

la duplice vittoria

Aspetti ideologici e sociologici dello sport nel mondo antico

I tipi di gare: agones hiero kaisthephanitai e agones thematikoiLa sovvenzione degli atleti e il professionismoLe onorificenze: statue e moneteL’ideologia degli atletiI primatiIl tifo sportivo

La “pace olimpica” nell’antichitàgreca

Eiréne = paceEkecheirìa= situazione in cui ci si astiene dall’uso delle mani, immunità, armistizioCaratteristiche dell’ekecheirìa:- inviolabilità del territorio di Olimpia- “tregua sacra”: protezione di tutti coloro che partecipavano alle Olimpiadi- sanzioni contro chi violava la tregua

La ekecheirìa olimpica non era una tregua totale perché

1. Non era l’unica - ogni giochi ne aveva una - fare guerre sarebbe stato impossibile - invece ci sono state moltissime guerre

2. Tre documenti testimoniano azioni di guerra durante la tregua sacra (422 a.C.: Atene attacca Delo; 412 a.C.: Sparta e Corinto attaccano Atene; 394 a. C.: Sparta attacca Tebe)

3. Tutte le fonti riferiscono la tregua sacra ad azioni contro l’Elide e non a guerre fra “terzi”

Educazione fisica e sport a Roma: l’alterità rispetto al mondo greco

1. I Romani contestavano l’aspetto del professionismo organizzato2. Criticavano altresì la nudità degli atleti3. Hanno conosciuto l’agonismo greco nella sua fase decadente4. Avevano forme di esterofobia5. Non avevano bisogno di giochi per ribadire l’identità nazionale

Differenze tra agones dei Greci e ludi dei Romani

Contestgaracompetitori liberipartecipanti diretti

Gamespettacoloschiavi o prezzolatispettatori

I ludi romaniCircenses: gare di carri nel circo (troianuslusus: gare ginnico-militari per i giovani)

Venationes: caccia di animali

Scaenici: spettacoli teatrali (specialmente commedie)

Certamina: giochi ginnici (tardivamente apparsi sul modello greco)

Gladiatorii: originariamente organizzati da privati in occasione di onoranze funebri

I luoghi dell’attività fisica a Roma

Il circo (arena - carceres - cavea)l’anfiteatroil teatroil Campo di Martele Terme

La fine della civiltà ginnico -sportiva greca e romana

Nel 392 d. C. l’imperatore Teodosio, con l’editto di Costantinopoli, abolisce alcune forme di culto non cristiane, tra cui le OlimpiadiLa repressione di Tessalonica causata da un tumulto in occasione di giochiIl ruolo del vescovo di Milano Ambrogio

L’attività fisica nella visione cristiana della vita

Alcuni Padri della Chiesa (Tertulliano) considerano l’attività fisica un retaggio del paganesimo: la fede cristiana si esercita con la mente, mentre il corpo deve essere mortificato

Altri (Agostino) considerano corpo e anima una unitàinscindibile, e quindi sono favorevole ad una cura del corpo funzionale alla vita di fede

Una visione del cristianesimo medievale: Tommaso d’Aquino

“Il gioco dell’uomo disciplinato, cioè allenato al debito modo di giocare, si distingue dal gioco

dell’uomo indisciplinato, cioè non avente la padronanza di se

stesso in seguito alla mancanza della disciplina”

La nascita della cavalleria nel mondo feudale

Origini della cavalleria presso i sovrani carolingieducazione militare inquadrata e disciplinata da un’ideologia religiosala formazione del corpo e dello spirito: il valore guerresco e la cortesia

I giochi equestri nel mondo medievale

Il torneo: un combattimento simulato tra squadre avversarie (nella “lizza”)

la giostra: scontro tra due cavalieri con armi “spuntate”

il carosello: scenografia equestre

la quintana/giostra del saracino: il cavaliere contro una sagoma mobile

la corsa dell’anello: gioco di destrezza

Il folklore: giochi e sport “popolari”

Firenze: il gioco del calcioSiena: il palio delle contradeArezzo: la giostra del saracinoSan Sepolcro: il palio dei balestrieriGubbio: la corsa dei ceriVenezia: la regata storica

L’attività motoria nell’etàumanistico-rinascimentale

Il concetto di “rinascimento”L’umanesimoL’educazione fisica secondo i pedagogisti dell’umanesimo: Vergerio e VittorinoL’educazione fisica secondo gli intellettuali del rinascimento: Machiavelli, Castiglione, Mercuriale, Tuccaro

L’età rinascimentaleIl tema medievale della rinascita religiosaIl concetto di “rinascimento” come ideale collegamento all’età classicaGli aspetti salienti della cultura rinascimentale: umanesimo e riforma religiosa

La riscoperta dell’educazione fisica classica e della sua funzione educativa

Il movimento umanistico e l’idea di una nuova cultura

1. L’uomo come totalità di anima e corpo: il suo destino e il dominio della natura 2. L’uomo come storicità: conosce il suo passato ma se ne distacca

3. L’uomo come ente educabile: le discipline umanistiche come mezzo di crescita spirituale4. L’uomo come naturalità: la volontà di conoscere il mondo per quello che è

L’educazione fisica secondo i pedagogisti dell’umanesimo

Pier Paolo Vergerio1370 - 1444

De ingenuis moribus et liberalibus studiisadulescentiaela riscoperta dell’educazione fisica classica (Creta e Sparta)l’educazione fisica come propedeutica dell’istruzione militare

Vittorino da Feltre1378 - 1446l’esperienza della “Casa Giocosa”nella villa “La Gioiosa”la rivalutazione dell’esercizio fisicol’educazione fisica come parte integrante dell’educazione

L’educazione fisica secondo gli intellettuali del rinascimento (I)Niccolò Machiavelli1469 - 1527Il principe (1513)le qualità fisiche del governante

L’arte della guerra(1521)l’esercizio fisico strumento per addestrare le milizie cittadine

BaldassarCastiglione1478 - 1529Il cortegiano(1518)l’e. f. per l’addestramento militare e per la padronanza del proprio corpol’e. f. come elemento della educazione dell’uomo di corte

L’educazione fisica secondo gli intellettuali del rinascimento (II)Girolamo Mercuriale1530 - 1606Artis Gymnasticaeapud antiquosceleberrimae, nostristemporibus ignoratae(1569)il recupero storico della ginnastica antical’e. f. come supporto della medicina preventiva

Arcangelo Tuccaro1550 - 1620 (circa)Tre dialoghi del saltare e del volteggiare in aria (1599)il tentativo di dare dignità scientifica alla ginnastica acrobatica presso la Corte di Francia

Il Seicento: il secolo della rivoluzione scientifica

Galileo Galilei e il metodo sperimentaleJan Amos Komensky (Comenio) e la fondazione della pedagogia modernaJohn Locke e l’educazione del gentleman

Il Seicento: il secolo della rivoluzione scientifica (I)

Galileo Galilei e il metodo sperimentalesensate esperienze e necessarie dimostrazionil’esperienza èl’esperimento

Jan Amos Komensky(Comenio) e la fondazione della pedagogia modernal’insegnare tutto a tuttiil giusto modo di insegnare tutto a tutti

Il Seicento: il secolo della rivoluzione scientifica (II)

John Locke e l’educazione del gentlemanil riconoscimento dell’infanzia e delle sue peculiaritàla teoria dell’indurimento (hardening)

Conclusionila rivalutazione della naturala rivalutazione della corporeitàil consolidamento dell’idea di uomo integrale (corpo e mente)

Il Settecento illuministico: riscoperta dell’infanzia e nascita dell’educazione

fisica modernaRousseau e l’EmilioIl filantropinismoLa scuola di Dessau: Basedow e ViethLa scuola di Schnepfenthal: Salzmann e GutsMuthsLa scuola di Copengahen: Nachtegall

Rousseau e l’Emiliola centralità della “natura”l’Emilio come utopia pedagogicala scoperta dell’infanzia e delle sue caratteristiche psicologiche

l’educazione “negativa”: “quella che prepara alla ragione mediante l’esercizio dei sensi, che non inculca alcuna virtù, ma che previene il vizio, che non insegna la verità ma che protegge dall’errore”

il ruolo dell’educazione motoria

Il filantropinismo

massima espressione dell’Illuminismo tedesco (1770 - 1800 circa)

ripresa del tema rousseauiano della naturatema illuministico dell’educazione della ragione, contro ogni forma di sentimentalismo

la ragione come guida della condotta individuale e collettivala centralità dell’educazione fisica

La scuola di Dessau (1774-1793): J. B. Basedow e A. Vieth

Johann BernhardBasedow (1723-1790)il Manuale elementareil Philantropinumconvittori e famulantesconcetto unitario di educazione: fisica, intellettuale, moralelimiti pedagogici: la rigidità

Anton Vieth (1763-1836)Saggi di una enciclopedia degli esercizi del corpoattività motoria basata sull’anatomo-fisiologia

concezione dinamica dell’educazione fisica

L’ordinamento interno del Filantropino

art. 4: ogni mese, in un giorno a caso (Casualtag) digiuno fino alle 14, stanze fredde, dormire in terraart. 9: il tempo (5 ore di studio e lavoro, 3 di “moto moderato”, 2 di lavori pesanti)art. 13: “Tutti i convittori e i famuli sono addestrati da una persona competente nei movimenti e nelle posizioni militari, poiché in nessun altro esercizio il corpo acquista tanta agilità”

La scuola di Schnepfenthal (1784): C. Salzmann e J. C. Guts MuthsChristian Salzmann(1744-1811)Il libretto del gambero (1780)migliore organizzazioneformazione degli insegnanti e attenzione alla didattica

Johann C. GutsMuths (1759-1839)Ginnastica per la gioventù (1793)distacco dalla ginnastica antica: verso la ginnastica naturale

sistematizzazionedella materiadalla Form al Bilden

La scuola di Copenaghen: F. Nachtegall

Franz Nachtegall(1777-1847)la ginnastica nell’insegnamento primario (1801)l’Istituto Militare di Ginnastica (1804)la formazione degli insegnanti di educazione fisica (1816)la Scuola Normale di Ginnastica (1828): l’e. f. materia obbligatoria

Conclusionil’educazione fisica come disciplinail nuovo ruolo educativo dell’educazione fisical’istituzionalizzazione dell’educazione fisica

I capiscuola dell’educazione fisica moderna

Il pensiero pedagogico di Immanuel KantIl risveglio dell’ideale nazionale in Johann Gottlieb FichteIl Turnen di Friedrich Ludwig JahnIl metodo scientifico di Peter Heinrich Ling

Il pensiero pedagogico di Immanuel Kant (1724-1804)

L’uomo conosce la natura, agisce moralmente, contempla il bello

l’attività motoria deve essere praticata soprattutto in fase evolutiva, deve educare le facoltà sensitive e perfezionare i movimenti

Trattato di pedagogia (1803-pubblicato da un allievo): nessuna azione morale si realizza senza una adeguata cura del corpo

Il risveglio dell’ideale nazionale in Johann Gottlieb Fichte (1762-1814)

1808: I discorsi alla Nazione Tedescal’azione morale come finalitàsuprema dell’educazione e dell’attività umanal’attività fisica prepara all’educazione morale e religiosa, nel quadro di una comunità nazionaleesercizi fisici, lavori agricoli, mestieri manuali

Il Turnen di Friedrich LudwigJahn: la vita e le opere (I)

Friedrich Ludwig Jahn (1778-1852)studia teologia, letteratura germanica, filosofia1803: è precettore a Neubrandeburg1810: pubblica il Deutsche Volkstum1811: fonda a Berlino, sulla spianata dell’Hasenheide, la scuola-palestra del Turnplatz1813-14: i giovani della scuola di Jahnpartecipano con grande valore alle guerre napoleoniche

Il Turnen di Friedrich LudwigJahn: la vita e le opere (II)

1816: pubblica Die Deutsche Turnkunst, libro che ha un grande successo

1819: Karl Ludwig Sand, un allievo di Jahn, pugnala il Consigliere di stato russo Kotzebue - viene emanata la Turnsperre, una legge che dichiara la chiusura del Turnplatz e vieta l’insegnamento della ginnastica - Jahn èprocessato e condannato

1825: viene graziato, ma la sua libertà viene limitata

1848: è eletto al parlamento di Berlino1852: Jahn muore a Freiburg

Il Turnen di Friedrich LudwigJahn: il metodo (I)

Non Gymnastik ma Turn (tedesco medievale: “grande movimento”)

turnen (fare ginnastica), Turner(ginnasta), Mitturnen (ginnastica collettiva) Wetturnen (ginnastica agonistica)

scopo: rafforzare la vigoria fisica e morale dell’individuo in un contesto naturale e in un clima di idealitànazionale

Il Turnen di Friedrich LudwigJahn: il metodo (II)

Il Turnen come ginnastica tedesca: finalità militari, introduzione di nuovi attrezzi (parallele, sbarra fissa, anelli), ginnastica naturale (passeggiate, corse, marce)la bandiera con le quattro F intrecciate (Frisch, Frei, Froelich, Fromm)Il distintivo con le quattro date: 9 -919 - 1519 - 1811

Il Turnen di Friedrich LudwigJahn: il metodo (III)

Die Deutsche Turnkunst (arte ginnastica tedesca) - 1816 - 4 libri1. Gli esercizi: estremamente impegnativi

2. I giochi: in forma collettiva con regole precise

3. La palestra: pubblica e all’aperto

4. La metodologia: progressione dell’esecuzione e grande attenzione all’insegnante

Il metodo scientifico di PeterHeinrich Ling: la vita e le operePeter Heinrich Ling (1776-1839)influenzato da Rousseau e dai Filantropini, è docente di scherma e ginnastica a Lund1813: è chiamato a Stoccolma, all’Accademia Militare di Karlberg e alla scuola Superiore di Artiglieria di Marieberg

dirige, dallo stesso anno, il Reale Istituto di Ginnastica

muore senza lasciare scritti significativi

Il metodo scientifico di PeterHeinrich Ling: il metodo (I)

Dalla ginnastica militare alla valorizzazione delle capacità igienico-terapeutiche dell’attività motoriaindividuare un metodo razionale che migliori la salute fisica e moralelavoro analitico sui movimenti, fondato su precise basi anatomo-fisiologiche

Il metodo scientifico di PeterHeinrich Ling: il metodo (II)

Quattro tipi di attività:1. Ginnastica pedagogica: l’unitàarmonica

2. Ginnastica militare: unità del corpo con l’arma

3. Ginnastica medica: correggere difetti o malformazioni

4. Ginnastica estetica: l’anima coinvolge il corpo per raggiungere una unità psico-fisica

Il metodo scientifico di PeterHeinrich Ling: il metodo (III)

Predilezione per il trattamento del tronco ed in particolare del rachidenuovi attrezzi: scale, spalliera, quadro, bomme, plinto, pancherigetto dei grandi attrezzi del Turnkunstginnastica statica, segmentaria, anatomicadall’empirismo alla scienza

L’educazione fisica nel mondo tedesco nel secolo XIX

il proseguimento del Turnkunstl’indirizzo igienico-razionalel’indirizzo pedagogicol’indirizzo ecletticogiochi e sport

Il proseguimento del TurnkunstErnst Eiselen (1793-1846)1837: Turntafeln (Tavole ginniche)sviluppa il metodo Jahn in direzione della ginnastica educativa in palestra

Johann Friedrich Massmann (1797-1874)1849: Del vecchio e del nuovo metodo di ginnasticacerca di fondere metodo tedesco e metodo svedese; introduce esercizi che esercitino la componente psichica dell’atleta (sviluppo dei sensi)

Friedrich Albert Lange (1828-1875)programma sistematico di ginnastica per 4 fasce di età, con fini prevalentamente militari

L’indirizzo igienico-razionaleHugo Rothstein (1810-1865)1848-1859: La ginnastica secondo il sistema del ginnasiarca svedese P. H. Lingla “polemica delle parallele” (1851-1862)maggiore rigore scientifico e meno empirismo spiccioloun epigono: Ernst Fischer e la Storia e cura delle deviazioni laterali della colonna vertebrale (1885)

L’indirizzo pedagogico (I)

Adolf Spiess(1810-1858)lavora a Burgdorf, erede ideale di Pestalozzi e GutsMuths

vuole superare i metodi di Jahn, graduando l’attivitàmotoria secondo rigorosi criteri didattici e scientifici

1840-1846: La dottrina della ginnastica (4 volumi)ginnastica a corpo libero per entrambi i sessi, gli esercizi di sospensione, gli esercizi di appoggio, gli esercizi collettivi

L’indirizzo pedagogico (II)

Puntigliosa e sistematica classificazione degli esercizi (corpo libero e alcuni grandi attrezzi)

quotidianitàdell’educazione fisica (nelle scuole primarie)

schema ideale di una lezione

“… opera di un lettore che, messosi dinanzi a un manchino, come fanno i pittori nei loro studi, descrive l’uno dopo l’altro tutti gli innumerevoli movimenti dei quali il fantoccio è capace, senza curarsi punto della loro utilità e del loro meccanismo …”(A. Mosso)

L’indirizzo eclettico (I)Otto Hienrich Jaeger (1828-1862)1864: La ginnastica scolastica per la gioventùrecupero del valore formativo della ginnastica grecaesercizi in velocità (col bastone di ferro che prese il suo nome), pochi attrezzi (cavallo da volteggio, parallele, sbarra pertiche, trave)

ginnastica in grandi spazi aperti o chiusi

L’indirizzo eclettico (II)Programma dell’Istituto per la Formazione degli Insegnanti di Ginnastica di Stoccarda6 mesi di corso, per 34-36 ore settimanali8 ore per esercizi liberi, elementi di ginnastica e scherma4 ore per corse lotte e salti; attrezzistica; nuoto; maneggio armi; tirocinio nelle scuole; anatomia, fisiologia, igiene, storia e metodi di ginnastica2 ore per preparazione dei piani di lavoro

Giochi e sport (I)

Konrad Kock(1846-1911) introduce i giochi inglesila Deutsche Gymnastik Bundinizia a organizzare periodiche feste ginnico-sportive (la proma a Coburgo nel 1860)

Programma di una festaricevimenti, concertipasseggiate, marcepentathlon: corsa veloce, getto della pietra (15 kg), salti in alto e in lungo, lotta

corone di quercia ai vincitori

Giochi e sport (II)

27 ottobre 1882: il ministro dell’Istruzione Pubblica vonGassler emana una circolare con la quale si promuovono nella scuola giochi, gite, attività all’aperto

1890:commissione di studio per nuovi programmi di educazione fisica e introduzione generalizzata dei giochi sportivi nella scuola, come Kockaveva auspicato

L’educazione fisica in Francia nel secolo XIX

Francisco Amoros y Ondeana (1770-1847)la ginnastica militarel’opera divulgativa di Eugene Paz (1837-1901)l’educazione fisica nelle scuole della Terza Repubblica

L’educazione fisica e sportiva in Gran Bretagna nel secolo XIX

Le influenze straniere: Clias e la scuola svedeseThomas Arnold (1795-1842) e il collegio di RugbyThomas Hughes (1822-1896) e il testo Gli anni di scuola di Tom BrownArchibald Maclaren(1821-1886) e il manuale A System of PhysicalEducation

L’educazione fisica e sportiva in Italia nel secolo XIX

Le prime esperienze di educazione fisica: la cultura illuministica ed Eugenio YoungL’educazione fisica a Torino e Napoli: Rodolfo Obermann e Niccolò AbbondatiL’educazione fisica fino alla legge del 1878L’educazione fisica fino alla legge del 1909

Le prime esperienze di educazione fisica: la cultura illuministica ed Eugenio Young

Gaetani FilangieriVincenzo CuocoSilvio Pellico sul “Conciliatore”Eugenio Young a MilanoAlessandro Gallina a Cremona

L’educazione fisica a Torino e Napoli: Rodolfo Obermann e Niccolò Abbondati

Rodolfo Obermann (1812-1869) e l’Accademia militare sarda

la Società Ginnastica di Torino (1844): la prima società civile di ginnastica in Italia

Niccolò Abbondati (1806-1870) e la Istituzione di arte ginnastica per le truppe di fanteria di S. M. Siciliana

la Commissione provvisoria per la pubblica istruzione (1848) e il ruolo di Francesco De Sanctis

L’educazione fisica fino alla legge del 1878

L’educazione fisica agli albori del regno d’ItaliaLa scuola di Torinola scuola di Bologna: Emilio BaumannLa legge 4442 del 1878 (ministro della Pubblica istruzione Francesco De Sanctis: la ginnastica educativa diventa obbligatoria in tutte le scuole italiane

L’educazione fisica fino alla legge del 1909

Le scuole magistrali di ginnasticaL’opera teorica di Baumannla Commissione ministeriale del 1885la figura di Angelo Mossoi nuovi programmi del 1893la legge 805 26 dicembre 1909 (legge Rava-Daneo)

L’educazione fisica e sportiva nell’Europa del XX secolo

L’Inghilterra: lo scautismo di Robert Baden-PowellLa Francia: la ginnastica naturale di Georges HébertL’Italia: educazione fisica e nascita dello sport di massa

L’Inghilterra: lo scautismo di RobertBaden-Powell (1857-1941)

Una vita avventurosa nel college e nella carriera militarela nascita dello scautismo e la sua diffusionei quattro punti fondamentali: salute fisica, abilità manuale, carattere, senso civicol’autoeducazione attraverso il metodo dell’imparare facendo

La Francia: la ginnastica naturale di Georges Hébert (1875-1957)Dalla tradizione militare al “metodo naturale”l’enfasi sull’attività all’aria apertai gruppi fondamentali degli esercizi fisiciscopi educativi (età evolutiva), estetici (sesso femminile), atletici (militari)luci ed ombre sull’hebertismo

L’Italia: educazione fisica e nascita dello sport di massa (I)I contributi di Giuseppe Monti ed Ettore Patini al dibattito sull’educazione fisicala nascita e la diffusione dello scautismo in Italia

l’educazione fisica fuori dalla scuola: Giovanni Gentile e l’istituzione dell’Ente Nazionale per l’Educazione Fisica (ENEF)

l’educazione fisica durante il regime fascista: Opera Nazionale Balilla e GioventùItaliana Littorio

L’Italia: educazione fisica e nascita dello sport di massa (II)Lo sport di massa e il suo uso politico da parte del regime fascista: calcio, ciclismo, pugilato

l’educazione fisica nel secondo dopoguerra: i programmi scolastici

l’educazione fisica e i suoi insegnanti: la nascita dell’ISEF

la guida politica dello sport: il Comitato Olimpico nazionale Italiano (CONI)