Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI •...

70
Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano Programmazione del ciclo logistico-integrato Modulo 4A

Transcript of Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI •...

Page 1: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano

Programmazione del ciclo logistico-integrato

Modulo 4A

Page 2: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita
Page 3: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

247Programmazione del ciclo logistico–integrato

2

La programmazionedel ciclo

logistico integrato

ARGOMENTO

1

Progetto “Formazione di esperti tecnico-logistici”

Modulo 4AProgrammazione del ciclo logistico-integrato

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori

Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano

2

1

Page 4: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

248 Modulo 4A

4

LOGISTICA: DEFINIZIONI

• “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita delle linee di produzione fino al consumatore finale e, in certi casi, comprende il trasferimento delle materie prime dalle fonti di approvvigionamento all'ingresso delle linee di produzione. Queste attività comprendono il trasporto, il magazzinaggio, la movimentazione dei materiali, l'imballaggio di protezione, la gestione delle scorte, l'ubicazione dei fabbricati e dei depositi, la gestione degli ordini, le previsioni di marketing e l'assistenza alla clientela – - National Council of Phisical Distribution Management.

• “L’insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano nell’azienda i flussi dei materiali dall’acquisto delle materie prime presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti finiti ai clienti ed al servizio postvendita” - AILOG (Associazione Italiana di Logistica) .

• “La pianificazione, la realizzazione e il controllo della movimentazione e collocazione di persone e/o beni, e delle relative attività di supporto, all’interno di un sistema organizzato per la realizzazione di obiettivi specifici.” - Technical Commitee CEN/TC 273 “Logistic”, Comitèe Europèen de Normalization.

3

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management) .

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

• Gli Incoterms.

4

3

Page 5: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

249Programmazione del ciclo logistico–integrato

6

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management).

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

• Gli Incoterms.

5

COS’È LA LOGISTICA?

La logistica La logistica èè il processo trasversale di PIANIFICAZIONE, il processo trasversale di PIANIFICAZIONE,

ORGANIZZAZIONE e CONTROLLO delle attivitORGANIZZAZIONE e CONTROLLO delle attivitàà finalizzate a rendere finalizzate a rendere

disponibile:disponibile:

–– il PRODOTTO giustoil PRODOTTO giusto

–– nella QUANTITnella QUANTITÀÀ giustagiusta

–– nel LUOGO giustonel LUOGO giusto

–– al MOMENTO giustoal MOMENTO giusto

–– per il CLIENTE giustoper il CLIENTE giusto

–– al COSTO giustoal COSTO giusto

La logistica consente di incrementare il VALORE (utilità) del prodotto!La logistica consente di incrementare il VALORE (utilità) del prodotto!

6

5

Page 6: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

250 Modulo 4A

8

LA LOGISTICA INTEGRATA

Qual è il vantaggio dell’integrazione?Qual è il vantaggio dell’integrazioneintegrazione?

ottimizzazione globale di tutta la catena, dal luogo di origine al luogo di consumo

La logistica non è più vista come semplice somma di atti-vità volte alla movimentazione, stoccaggio e trasporto dei materiali, ma come l’integrazione funzionale delle attivitàfisiche, gestionali e organizzative che governano il flusso fisico dei beni e delle necessarie informazioni dall’acqui-sizione delle materie prime fino alla consegna dei prodotti finiti ai clienti.

Costo logistico totale minimoCosto logistico totale minimo

Nuovo concetto di

Management

Nuovo Nuovo concetto di concetto di

ManagementManagement

7

LA CATENA LOGISTICA INTEGRATA –SUPPLY CHAIN MANAGEMENT

“La Supply Chain Management abbraccia la pianificazione e la gestione di tutte le attività inerenti alle risorse e agli approvvigionamenti, alla conversione di esse e a tutte le attività di gestione logistica. Essa include anche, in maniera preponderante, la coordinazione e la collaborazione con i partner di canale,

che siano fornitori, intermediari, terzi fornitori di servizi o clienti. In sostanza, il supply chain management integra la gestione della fornitura e della domanda all’interno ed attraverso le imprese.

Il Supply Chain Management è una funzione integratrice con responsabilità primarie nel connettere le principali funzioni e processi aziendali all’interno ed attraverso le aziende in un modello di business coesivo e altamente performante. Esso include tutte le attività di gestione logistica di cui sopra cosi

come le operazioni di produzione portando all’integrazione dei processi e delle attività all’interno ed attraverso le funzioni di marketing, vendite, progettazione del prodotto, finanza ed IT.

(The Council of Supply Chain Management Professionals (CSCMP) - 2005) .

MATERIE MATERIE PRIMEPRIME

FORNITOREFORNITORE

PRODUTTOREPRODUTTORE

DISTRIBUTOREDISTRIBUTORERIVENDITORERIVENDITORECLIENTECLIENTE--

UTILIZZATOREUTILIZZATORE

8

7

Page 7: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

251Programmazione del ciclo logistico–integrato

10

OBIETTIVI DELLA LOGISTICA

• Riduzione dei costi di acquisto (economie di scala) .

• Supporto alla produzione, miglioramento della produttività:

• riduzione rotture di stock;

• migliore utilizzazione (saturazione) degli impianti.

• Riduzione dei costi di trasporto, distribuzione, stoccaggio ed immobilizzazione scorte (oneri finanziari).

• Riduzione del capitale circolante.

Ottimizzare l’EFFICIENZAinterna aziendale

Ottimizzare l’EFFICIENZAEFFICIENZAinterna aziendale

• Rispetto tempi di consegna concordati (affidabilitaffidabilitàà) .

• Riduzione tempi di consegna al cliente (tempestivittempestivitàà) .

• Riduzione errori di evasione ordini.

• Miglioramento servizi assistenza post-vendita.

• Miglioramento rapporto qualità-prezzo del prodotto.

Ottimizzare l’EFFICACIA dell’azienda verso il mercatoOttimizzare l’EFFICACIA EFFICACIA

dell’azienda verso il mercato

9

OBIETTIVI DELLA CATENA LOGISTICA INTEGRATA

• MISSIONE: contribuire alla creazione di valore per il cliente sostenendo il minimo costo totale.

• 2 obiettivi di ottimizzazione in contrasto tra loro:

Ottimizzare l’EFFICIENZA interna

aziendale

Ottimizzare l’EFFICIENZAEFFICIENZA interna

aziendaleTRADE TRADE -- OFFOFF Ottimizzare l’EFFICACIA

dell’azienda verso il mercatoOttimizzare l’EFFICACIA EFFICACIA

dell’azienda verso il mercato

Utilizzo ottimale delle risorse

Capacità di soddisfare le esigenze dei clienti (qualità,

tempi e costi)

Contenere i costi logistici totali !!Contenere i costi logistici totali !!

Garantire il livello di Servizio al cliente

!!

Garantire il livello di Servizio al cliente

!!

10

9

Page 8: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

252 Modulo 4A

12

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

Fornitore 1Fornitore 1

Fornitore 2Fornitore 2

Fornitore nFornitore n

Produttore 1Produttore 1

Produttore 2Produttore 2

Produttore nProduttore n

Distributore 1Distributore 1

Distributore 2Distributore 2

Distributore nDistributore n

Rivenditore 2Rivenditore 2

Rivenditore nRivenditore n

Rivenditore 1Rivenditore 1 Cliente 1Cliente 1

Cliente 2Cliente 2

Cliente nCliente n

Fornitore 1Fornitore 1

Fornitore 2Fornitore 2

Fornitore nFornitore n

Produttore 1Produttore 1

Produttore 2Produttore 2

Produttore nProduttore n

Distributore 1Distributore 1

Distributore 2Distributore 2

Distributore nDistributore n

Rivenditore 2Rivenditore 2

Rivenditore nRivenditore n

Rivenditore 1Rivenditore 1 Cliente 1Cliente 1

Cliente 2Cliente 2

Cliente nCliente n

Caso DELL (DELL (make to ordermake to order)) Caso L.L.BeanL.L.Bean

Fornitore 1Fornitore 1

Fornitore 2Fornitore 2

Fornitore nFornitore n

Produttore 1Produttore 1

Produttore 2Produttore 2

Produttore nProduttore n

Distributore 1Distributore 1

Distributore 2Distributore 2

Distributore nDistributore n

Rivenditore 2Rivenditore 2

Rivenditore nRivenditore n

Rivenditore 1Rivenditore 1 Cliente 1Cliente 1

Cliente 2Cliente 2

Cliente nCliente n

FLUSSO FISICO

FLUSSO INFORMATIVO E MONETARIO

11

Quando il servizio al cliente Quando il servizio al cliente èè determinante?determinante?

• Settori dove il ciclo di vita del prodotto è breve;

• scarsa differenziazione tra prodotti � alta sostituibilità degli stessi da parte del consumatore;

• bassa fedeltà del cliente alla marca;

• quota di mercato medio bassa;

• mercato altamente concorrenziale.

IL SERVIZIO AL CLIENTE

12

11

Page 9: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

253Programmazione del ciclo logistico–integrato

14

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management).

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

• Gli Incoterms.

13

I PROCESSI DEL SISTEMALOGISTICO INTEGRATO

Logistica inversa

Logistica ricambi

Logistica ricambi

Logistica Approvvigionam.

Logistica Approvvigionam.

Logistica di produzione

Logistica di produzione

Logistica distributivaLogistica

distributiva

IN ENTRATA INTERNA IN USCITA

FornitoriFornitori ProduttoriProduttori Utilizzatori/Clienti

Utilizzatori/ClientiRivenditoriRivenditoriDistributoriDistributori

14

13

Page 10: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

254 Modulo 4A

16

IL PROCESSO DI SUPPORTO ALLA PRODUZIONE

Logistica Approvvigionam.

Logistica di produzione

Logistica distributiva

In entrata Interna In uscita

Processo di pianificazione, programmazione e supporto delle attività

produttive.

ATTIVITÀATTIVITÀ Preparazione programma generale di produzione

Gestione scorte materiali in lavorazione ed immagazzinaggio

Movimentazione, trasporto e tempistica dei componenti

OBIETTIVO: Supportare le attività di produzione attraverso una corretta ed efficace gestione dei materiali in entrata e in uscita dei processi produttivi.

OBIETTIVO: Supportare le attività di produzione attraverso una corretta ed efficace gestione dei materiali in entrata e in uscita dei processi produttivi.

Gestione scorte prodotti finiti

Assemblaggio, imballaggio ed etichettatura

15

IL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO

Logistica Approvvigionam.

Logistica di produzione

Logistica distributiva

In entrata Interna In uscita

Processo di acquisizione di prodotti e materiali presso fornitori esterni.

Immagazzinaggio e movimentazione

Controllo qualità

OBIETTIVO: Supportare le funzioni di produzione o di vendita attraverso acquisti tempestivi ed al costo totale più basso.

OBIETTIVO: Supportare le funzioni di produzione o di vendita attraverso acquisti tempestivi ed al costo totale più basso.

ATTIVITÀATTIVITÀ Pianificazione fabbisogni

Individuazione fornitori Contrattazione

Emissione e gestione ordini

Trasporto materiali in entrata

Ricezione e controllo merci

16

15

Page 11: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

255Programmazione del ciclo logistico–integrato

18

LOGISTICA RICAMBI E LOGISTICA INVERSA

Gestione dei flussi di ritorno e dei rifiuti secondo tre direttive:

1. riduzione della produzione di rifiuti alla fonte;2. riutilizzo dei rifiuti/materiali di ritorno;3. smaltimento ecologicamente corretto dei rifiuti.

Logistica ricambi

Logistica ricambi

Logistica inversa (reverse logistics)

Gestione e governo dei flussi di materiali di ricambio (attività di post-vendita) .

17

IL PROCESSO DI DISTRIBUZIONE FISICA

Logistica Approvvigionam.

Logistica di produzione

Logistica distributiva

In entrata Interna In uscita

Processo che assicura il servizio al cliente.

Ricezione ed evasione ordini

OBIETTIVO: contribuire alla generazione di reddito per l’azienda assicurando al cliente il servizio strategicamente ottimale al costo totale più basso.

OBIETTIVOOBIETTIVO: contribuire alla generazione di reddito per l’azienda assicurando al cliente il servizio strategicamente ottimale al costo totale più basso.

ATTIVITÀATTIVITATTIVITÀÀ

Gestione ed immagazzinaggio scorte

Movimentazione e trasporto merci in uscita

Collaborazione con Marketing (definizione

prezzi, supporto promozionale,livelli

di servizio, ecc)

18

17

Page 12: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

256 Modulo 4A

20

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management).

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

19

LE COMPONENTI DEL SISTEMA LOGISTICO

Per conseguire gli obiettivi operativi delle attività di approvvigionamento, supporto alla produzione e distribuzionefisica, ricambi e logistica inversa, è necessario il coordinamento integrato dei seguenti componenti:

Vantaggio competitivo!

ImpiantiImpianti

Previsione e Previsione e gestione ordinigestione ordini

ScorteScorteMagazziniMagazzini

Logistica Approvvigionam.

Logistica di produzione

Logistica distributiva

In entrata Interna In uscita

Logistica inversa

Logistica ricambi

TrasportiTrasporti

• Localizzazione• Numero• Dimensioni• Distribuzione geografica• ….

SISTEMA SISTEMA

INFORMATIVO

INFORMATIVO

• Informazioni corrette e tempestive

• Ordine sbagliato� costo senza vendita

• ……

• Assicurano l’utilità delle scorte in termini di luogo

• Costo • Velocità• Affidabilità• In proprio o in conto terzi• ……

• Politica di gestione• Obiettivo: livello di scorte +

basso per livello di servizio stabilito

• ……

• Numero• Layout• Mezzi di movimentazione• ……

20

19

Page 13: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

257Programmazione del ciclo logistico–integrato

22

I LIVELLI DECISIONALI DELLA CATENA LOGISTICA 2/2• DISEGNO DELLA SUPPLY CHAIN: come strutturare la catena logistica, processi

che caratterizzano ogni stadio.

• Scelte di:• localizzazione;• capacità di produzione;• prodotti da produrre o immagazzinare nei vari depositi;• modalità di trasporto;• tipologia di sistemi operativi da utilizzare.

LIVELLO LIVELLO STRATEGICOSTRATEGICO

• Configurazione della supply chain fissa.• Previsioni per la domanda dell’anno futuro per i diversi mercati.• Decisioni su:

• quali mercati saranno riforniti da quali locazioni;• la subfornitura di produzione;• politiche di approvvigionamento delle scorte;• politiche da attuare in caso di stockout;• tempistica ed entità delle attività promozionali.

LIVELLO LIVELLO TATTICOTATTICO

LIVELLO LIVELLO OPERATIVOOPERATIVO

• Prendere decisioni in merito agli ordini individuali dei clienti.• Intervallo di tempo: settimane o giorni.• Configurazione della supply chain fissa e politiche di pianificazione definite.•• FASI:FASI:

1. allocazione ordini individuali a magazzino/ produzione;2. definizione date di evasione ordine;3. generazione della lista di prelievo a magazzino;4. allocazione dell’ordine ad un particolare modo di trasporto e spedizione;5. definizione schedule di consegna dei mezzi;6. generare ordini di approvvigionamento.

21

I LIVELLI DECISIONALI DELLA CATENA LOGISTICA 1/2

3 stadi decisionali a seconda di:• frequenza della decisione;• intervallo di tempo sul quale la decisione ha effetto.

LIVELLO STRATEGICOLIVELLO STRATEGICO

LIVELLO TATTICOLIVELLO TATTICO

LIVELLO OPERATIVOLIVELLO OPERATIVO

INTE

RV

ALL

O D

I IN

TER

ESSE

INTE

RV

ALL

O D

I IN

TER

ESSE

FREQ

UEN

ZA D

ECIS

ION

ALE

FREQ

UEN

ZA D

ECIS

ION

ALE

Impianto

MagazzinoDepositoFornitore Cliente OBIETTIVO:OBIETTIVO:

supportare gli obiettivi strategici aziendali supportare gli obiettivi strategici aziendali relativamente alla supply chainrelativamente alla supply chain

LUNGO TERMINELUNGO TERMINE

MEDIO TERMINEMEDIO TERMINE

BREVE TERMINEBREVE TERMINE

OBIETTIVO: OBIETTIVO:

Decidere le politiche di pianificazione considerando lDecidere le politiche di pianificazione considerando l’’anno anno come arco temporale come arco temporale

OBIETTIVO: OBIETTIVO:

Implementare le politiche operative, riducendo Implementare le politiche operative, riducendo ll’’incertezza e ottimizzando le performance allincertezza e ottimizzando le performance all’’interno interno dei vincoli stabiliti dalla configurazione dei vincoli stabiliti dalla configurazione e dalle politiche di pianificazionee dalle politiche di pianificazione

22

21

Page 14: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

258 Modulo 4A

24

PASSI CHIAVE NELLA SUPPLY CHAIN 1/2

Schedulazione del vettore• La spedizione richiede un’accelerazione?• Quale vettore verrà utilizzato?

Attività di consolidamento• La spedizione può essere consolidata?

Nessuna• La spedizione richiede un trasporto speciale?Pianificare il trasporto

4 - Pianificazione del trasporto

Nessuna• Specificare l’area per l’equipaggiamento

Stampare la documentazione• Specificare la documentazione

Richiesta dei materiali di packaging• Specificare il packaging e i requisiti di etichettatura

Processo di raccolta (picking) • Preparare i documenti di raccoltaPreparare l’ordine per la spedizione

3 - Pre-spedizione

Generare l’ordine• Dove è disponibile il materiale?• Quando sarà disponibile?• Quanto costa?

Identificare la sorgente per il bisogno

2 - Sorgente

Generare la richiesta di ordine• Quale materiale è richiesto?• Chi ne ha bisogno?• Quando è richiesto?• Dove è richiesto?

Identificare i bisogni1 - Necessità di identificazione

AzioneDomande /Passi da compiereScopoPassi della

Supply Chain

FONTE: University of Tennessee and the Defense Logistics Agency (Departments of Marketing and Logistics and Transportation)

23

FORNITOREFORNITORE PRODUTTOREPRODUTTORE DISTRIBUTOREDISTRIBUTORE/DEPOSITO/DEPOSITO CLIENTECLIENTE

• Dove comprare?• Quanto comprare?• Quando comprare?

• Dove produrre?• Quanto produrre?• Quando produrre?

• Dove immagazzinare?• Quanto immagazzinare?• A chi distribuire?• Per quanto tempo

immagazzinare?

• Quali modalità di trasporto utilizzare?• Quanti mezzi in conto proprio/conto terzi?• Quando spedire la merce?• Quanta merce spedire?• Quali rotte scegliere?

• Quali mercati servire?• Quali tipologie di clienti servire?• Con quale livello di servizio?

IL LIVELLO STRATEGICO-TATTICO

24

23

Page 15: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

259Programmazione del ciclo logistico–integrato

26

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management) .

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

• Gli Incoterms.

25

AzioneDomande /Passi da compiereScopoPassi della

Supply Chain

Necessità di riconoscimento per il ritorno di rifiuti o prodotti obsoleti

• Chi ha utilizzato il materiale?• Per cosa è stato utilizzato?• Quando è stato utilizzato?• Dove è stato utilizzato?• Il materiale è stato attaccato a qualcos’altro?

Utilizzare il reporting e l’aggiornamento dei record

8 - Consumo (utilizzo)

Raccolta, confezionamento, ed istruzioni di consegna

• Quando il materiale è stato emesso?• A chi deve essere emesso il materiale?• Come è stato emesso il materiale?

Coordinare l’emissione dei prodotti

7 - Emissione

Nessuna• Cosa è stato fatto con la ricevuta?

Disposizione della ricevuta• Cosa dovrebbe essere fatto con la ricevuta?

Nessuna• Cosa viene ricevuto?• Quando viene ricevuto?

Gestire il processo di ricevimento

6 - Ricevimento

Nessuna• Quando è stata raccolta?• Quando ci si aspetta che arrivi?• Dov’è la spedizione ora?• Quando è stata consegnata la spedizione?• Chi ha ricevuto la spedizione?

Gestire il trasporto5 - Trasporto

PASSI CHIAVE NELLA SUPPLY CHAIN 2/2

FONTE: University of Tennessee and the Defense Logistics Agency (Departments of Marketing and Logistics and Transportation)

26

25

Page 16: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

260 Modulo 4A

28

I principali KPIs della logistica (1/3)

Magazzino

UTILIZZO UTILIZZO DEI VANIDEI VANI

UTILIZZO UTILIZZO DEI VOLUMIDEI VOLUMI

Volume occupato da scaffali

Volume disponibile

Volume occupato dall’unità di carico

Volume del vano

INDICE DI INDICE DI ROTAZIONEROTAZIONE

Quantità prelevata nel periodo

Scorta media nel periodo

Superficie utilizzata

Superficie destinata allo stoccaggioUTILIZZO UTILIZZO

DELLE DELLE SUPERFICISUPERFICI

27

Come misurare?Come misurare?

• Con i KPIsKPIs-- Key Performance IndicatorsKey Performance Indicators: parametri che misurano l’efficacia (fare ciò che servefare ciò che serve) e l’efficienza (nel miglior modo possibilenel miglior modo possibile) dei processi

• 3 classi di indicatori:

MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE LOGISTICHE

Perché misurare?• Controllare l’avanzamento dei processi;

• monitorare le prestazioni nei confronti di clienti e fornitori;

• misurare le prestazioni dei fornitori terzi;

• prendere decisioni corrette e razionali, i cui risultati siano misurabili.

PerchPerchéé misurare?misurare?• Controllare l’avanzamento dei processi;

• monitorare le prestazioni nei confronti di clienti e fornitori;

• misurare le prestazioni dei fornitori terzi;

• prendere decisioni corrette e razionali, i cui risultati siano misurabili. MIG

LIO

RA

MEN

TO

MIG

LIO

RA

MEN

TO

CO

NTI

NU

OC

ON

TIN

UO

DI EFFICIENZADI EFFICIENZA

Misurano i costi del processo e le risorse esso

impiega.

DI VOLUMEDI VOLUME

Misurano il carico di lavoro effettuato (es. # ordini evasi), le risorse disponibili o i vincoli

operativi (es. # addetti al magazzino).

DI EFFICACIADI EFFICACIA

Misurano gli aspetti qualitativi del processo

(livello di servizio).

“Solo quello che si misura può essere migliorato!”

28

27

Page 17: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

261Programmazione del ciclo logistico–integrato

30

I principali KPIs della logistica (3/3)

Livello di servizioLivello di servizio

FLESSIBILITFLESSIBILITÀÀALLE MODIFICHE ALLE MODIFICHE

DELLDELL’’ORDINEORDINE

Numero di modifiche ordine accettate

Numero di modifiche ordine richieste

Quantità ordini consegnati alla data richiesta

Quantità ordini pianificati in consegna

AFFIDABILITAFFIDABILITÀÀNELLE NELLE

CONSEGNECONSEGNE

QUALITQUALITÀÀ DI DI CONSEGNACONSEGNA

Data della fattura

Data di conferma dell’ordine

LEAD TIME DI LEAD TIME DI APPROVVIGIOAPPROVVIGIO

NAMENTONAMENTO

Data di emissione ordine

Data di arrivo della merce

Lato FORNITORE

o lato CLIENTE

Lato FORNITORE

o lato CLIENTE

29

I principali KPIs della logistica (2/3)

Produzione

INDICE DI INDICE DI QUALITQUALITÀÀ

INDICE DI INDICE DI PERFORMANCEPERFORMANCE

LEAD TIME DI LEAD TIME DI PRODUZIONEPRODUZIONE

Momento di uscita prodotto

finito

Momento di ingresso materie

prime

DISPONIBILITDISPONIBILITÀÀMACCHINAMACCHINA Tempo utilizzato

Tempo utilizzato Perdite

Quantità prodotta

Tempo operativo

Tempo macchina *

Pezzi prodotti

Pezzi difettosiPezzi prodotti

30

29

Page 18: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

262 Modulo 4A

32

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management) .

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

• Gli Incoterms.

31

CLASSIFICAZIONE INDICATORI DI PERFORMANCE

SERVIZIO:SERVIZIO:affidabilità;flessibilità vs domanda;puntualità;informatizzazione.

QUALITQUALITÀÀ::livello di servizio;valore aggiunto;controllo.

COSTO:COSTO:progettazione;trasporti;stoccaggio;movimentazione;manodopera;economia di scala.

TEMPO:TEMPO:tempo di consegna;tempo di stoccaggio;lead time.

32

31

Page 19: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

263Programmazione del ciclo logistico–integrato

34

TIPOLOGIE DI COSTI LOGISTICI 1/3

• È l’insieme di tutti i costi di trasporto tra le fabbriche, tra le unità produttive – gli eventuali magazzini – ed i punti vendita.

• Sono molto sensibili alle variazioni del livello di serviziosensibili alle variazioni del livello di servizio in quanto spesso attori principali.

• Principali variabili:

Km percorsi;Km percorsi;

mezzo di trasporto;mezzo di trasporto;

dimensione minima delldimensione minima dell’’ordine;ordine;

capacitcapacitàà di saturazione del mezzo;di saturazione del mezzo;

caratteristiche dellcaratteristiche dell’’unitunitàà di carico;di carico;

tipologia degli imballi.tipologia degli imballi.

COSTI DI TRASPORTOCOSTI DI TRASPORTOCOSTI DI TRASPORTO

33

I COSTI DELLA LOGISTICA

IL SISTEMA LOGISTICO GENERA COSTI

ConoscereConoscere i propri costi logistici consente di:

gestire meglio la quotidianitàaziendale

condurre e non subire una trattativa di outsourcing con un operatore logistico

I costi logistici sono dispersi ed articolati in più funzioni aziendali

Difficoltànell’individuarli

È necessario ragionare in un ottica di riduzione del

costo logistico complessivo!

34

33

Page 20: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

264 Modulo 4A

36

TIPOLOGIE DI COSTI LOGISTICI 3/3

• Rappresenta il valore dei materiali, componenti, materie prime eprodotti finiti divenuti obsoletiobsoleti

• Generati da:elevati valori delle scorte;elevati tempi di attraversamento.

COSTI DI WRITE OFFCOSTI DI WRITE OFFCOSTI DI WRITE OFF

ONERI FINANZIARIONERI FINANZIARIONERI FINANZIARI

• Parte più corposa dei costi logistici.• Rappresentano il costo del capitale immobilizzatocosto del capitale immobilizzato in scorte di materie prime, in

materiali in corso di lavorazione ed in scorte di prodotti finiti.• parametro importante nei progetti di logistica.

Attenzione: contrarre il valore delle scorte può voler dire incrementare i tempi di risposta del sistema, con un inevitabile scadimento del livello di servizio!!

35

TIPOLOGIE DI COSTI LOGISTICI 2/3

• Dipendono da:

locazioni;leasing;servizi tecnici amministrativi;ammortamento infrastrutture;valore scorte.

• Dipendono da:

grado di utilizzo;evoluzione aziendale.

COSTI DI GESTIONE MAGAZZINICOSTI DI GESTIONE MAGAZZINICOSTI DI GESTIONE MAGAZZINI

COSTI DEL SISTEMA INFORMATICOCOSTI DEL SISTEMA INFORMATICOCOSTI DEL SISTEMA INFORMATICO

36

35

Page 21: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

265Programmazione del ciclo logistico–integrato

38

COSTI PALESI E COSTI SOMMERSI

Legati al trasporto dei materiali dal fornitore all’azienda e dei prodotti finiti dall’azienda al cliente.

Quantificabili attivi in quanto erogano un servizio: creano valore aggiunto.

Danno luogo a ricavi se il servizio è riconosciuto dal mercato; in caso contrario a perdite.

COSTI PALESICOSTI PALESI

Difficilmente quantificabili in quanto comprendono tutti gli oneri derivanti da movimentazioni inutili sia nell’ambito produttivo che distributivo.

In genere sono insiti nelle cause che portano ad allungare i tempi del processo aziendale.

Spesso ignorati anche se erodono il profitto.

COSTI SOMMERSICOSTI SOMMERSI

37

Costilogistici

CostiCostilogisticilogistici

Difficilequantificarli

Difficilequantificarli

SommersiSommersi

PalesiPalesi

QuantificabiliQuantificabili

Non aggiung.valore

Non aggiung.valore

PassiviPassivi

PassiviPassivi

AttiviAttivi

Aggiungonovalore

Aggiungonovalore

TrasportiImpresa clienti

TrasportiImpresa clienti

Moviment. StoccaggiSpostamenti

Moviment. StoccaggiSpostamenti

Layout irrazionale,Ritorni ecc.

Layout irrazionale,Ritorni ecc.

STRUTTURA DEI COSTI LOGISTICI

38

37

Page 22: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

266 Modulo 4A

40

Layoutirrazionale

Layoutirrazionale Costi

logisticipassivi

Costilogisticipassivi

Assenza di comunicazioniAssenza di comunicazioni

Mancanza di intersettorialitàMancanza di intersettorialità

Area Approvvigionamenti

Area Approvvigionamenti

Area progettualeArea progettuale

Area ProduttivaArea Produttiva

Area DistributivaArea Distributiva

Progettazionecomplicata

Progettazionecomplicata

FornitoriinaffidabiliFornitori

inaffidabili

Imballi carentiTrasporti costosiImballi carenti

Trasporti costosi

Allungamento della tempistica

Allungamento della tempistica

COSTI LOGISTICI PASSIVI 1/3

39

COSTI SOMMERSI

• Costi opportunità.• Deterioramento.• Obsolescenza.• Assicurazione.

Costi di Costi di mantenimento scortamantenimento scorta

• Mancata vendita.• Perdita cliente.• Penali.• Costi di backorder.• Slittamento incassi.• Perdita di immagine.

Costi di stockCosti di stock--outout

40

39

Page 23: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

267Programmazione del ciclo logistico–integrato

42

COSTI LOGISTICI PASSIVI 3/3

AREA PRODUTTIVAAREA PRODUTTIVA

• Lay-out irrazionale: percorsi dispersivi con materiali che transitano piùvolte sullo stesso “ binario”.

• Carenza di attrezzature di movimentazione e sollevamento, sia in termini di quantità che di capacità.

• Distanze notevoli tra i reparti di produzione ed i magazzini delle materie prime.

• Distanze notevoli tra reparti coinvolti in costanti e continui interscambi di materiali.

Layoutirrazionale Costi

logisticipassivi

Assenza di comunicazioni

Mancanza di intersettorialità

Area Approvvigionamenti

Area progettuale

Area Produttiva

Area Distributiva

Progettazionecomplicata

Fornitoriinaffidabili

Imballi carentiTrasporti costosi

Allungamento della tempistica

Allungamento della tempistica

AREA DISTRIBUTIVAAREA DISTRIBUTIVALayoutirrazionale Costi

logisticipassivi

Assenza di comunicazioni

Mancanza di intersettorialità

Area Approvvigionamenti

Area progettuale

Area Produttiva

Area Distributiva

Progettazionecomplicata

Fornitoriinaffidabili

Imballi carentiTrasporti costosi

Allungamento della tempistica

Allungamento della tempistica • Unità di carico non adeguate.• Imballi carenti.• Caratteristiche dei mezzi impiegati nei trasporti inadeguate.• Reti distributive obsolete, eccessive.• Magazzini non sfruttati correttamente.

41

AREA PROGETTUALEAREA PROGETTUALE

• Una vecchia massima “progetta semplice e tutto scorrerà come l’acqua”.

• Minore è il numero dei componenti, minore è il numero dei fornitori necessari, minore è il numero dei controlli, più rapido il processo produttivo, limitate le genesi dei costi passivi.

COSTI LOGISTICI PASSIVI 2/3

Layoutirrazionale Costi

logisticipassivi

Assenza di comunicazioni

Mancanza di intersettorialità

Area Approvvigionamenti

Area progettuale

Area Produttiva

Area Distributiva

Progettazionecomplicata

Fornitoriinaffidabili

Imballi carentiTrasporti costosi

Allungamento della tempistica

Allungamento della tempistica

AREA APPROVVIGIONAMENTIAREA APPROVVIGIONAMENTILayout

irrazionale Costilogisticipassivi

Assenza di comunicazioni

Mancanza di intersettorialità

Area Approvvigionamenti

Area progettuale

Area Produttiva

Area Distributiva

Progettazionecomplicata

Fornitoriinaffidabili

Imballi carentiTrasporti costosi

Allungamento della tempistica

Allungamento della tempistica

• La mancata ricerca di mercato sui fornitori comporta carenze nella valutazione tecnico-economica degli stessi.

• Un fornitore inaffidabile provoca rallentamenti e ritardi, i cui costi sono molto spesso ignorati in quanto di difficile quantificazione e contabilizzazione.

42

41

Page 24: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

268 Modulo 4A

44

I COSTI DELLA LOGISTICA IN INGRESSO

•• Oneri finanziari del magazzino materie prime:Oneri finanziari del magazzino materie prime:

premio assicurativo + (valore della merce * tasso di investimento).

•• Trasporti:Trasporti:

costi dei trasporti della merce in ingresso, sia palesi sia nascosti (ad esempio quando il prezzo di un prodotto comprende anche i costi di trasferimento, nel qual caso ènecessario effettuare lo scorporo) .

•• Impianti:Impianti:

quota d’ammortamento degli immobili dedicati allo stoccaggio delle materie prime o l’ammontare delle locazioni dei magazzini, sommata all’ammortamento delle attrezzature di movimentazione.

•• Sistema informatico:Sistema informatico:

quota di ammortamento del sistema informatico hardware e software e del relativo canone di manutenzione.

•• Personale dedicato alla gestione del ciclo passivo della merce iPersonale dedicato alla gestione del ciclo passivo della merce in ingresson ingresso

dell’amministrazione, del magazzino, dell’ufficio acquisti.

43

FREQUENZA DEI CONTROLLI

• Deve essere rapportata alla velocità dei flussi:– per flussi veloci (ore o giorni) frequenza

molto elevata;– per flussi lenti (settimane o mesi)

frequenza standard.

• Nella logistica integrata (controllo dell’intero processo) ènecessario che la frequenza delle misurazioni parziali siano sincronizzate con i controlli complessivicontrolli complessivi.

44

43

Page 25: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

269Programmazione del ciclo logistico–integrato

46

I COSTI DELLA LOGISTICA IN USCITA•• Oneri finanziari del magazzino prodotti finiti:Oneri finanziari del magazzino prodotti finiti:

al premio assicurativo viene sommato il valore dei prodotti finiti moltiplicato per il tasso di investimento definito dalla funzione finanziaria.

•• Trasporti:Trasporti:i costi delle spedizioni a carico dell’azienda;eventuali premi assicurativi della merce trasportata.

•• Attrezzature e impianti:Attrezzature e impianti:la quota d’ammortamento degli immobili dedicati allo stoccaggio dei prodotti finiti o l’ammontare delle locazioni dei magazzini,sommate all’ammortamento delle attrezzature di movimentazione;nell’ipotesi che il magazzino sia terziarizzato, si evidenzierà il costo del servizio di terziarizzazione.

•• Sistema informatico:Sistema informatico:quota dell’ammortamento del sistema informatico hardware e software e del relativo canone di manutenzione.

•• Personale dedicato alla gestione del ciclo attivo della merce inPersonale dedicato alla gestione del ciclo attivo della merce in uscita:uscita:del magazzino prodotti finiti;dell’ufficio spedizioni;dell’ufficio amministrativo che segue i rapporti con i clienti.

45

I COSTI DELLA LOGISTICA INTERNA

•• Oneri finanziari del materiale in corso di lavorazione:Oneri finanziari del materiale in corso di lavorazione:al premio assicurativo viene sommato il valore dei materiali moltiplicato per il tasso di investimento definito dalla funzione finanziaria.

•• Trasporti:Trasporti:i costi dei trasporti dei materiali in transito, sia interni che esterni (esempio da e verso i conto terzisti).

•• Impianti:Impianti:

la quota d’ammortamento delle attrezzature di movimentazione dedicate alla mobilità tra i reparti, sommata ai costi di manutenzione.

•• Sistema informatico:Sistema informatico:

quota dell’ammortamento del sistema informatico hardware e software e del relativo canone di manutenzione.

•• Personale:Personale:

addetti alla programmazione della produzione; addetti alla movimentazione interna tra i vari reparti produttivi da e verso i conto terzisti.

46

45

Page 26: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

270 Modulo 4A

48

SINTOMI DI ELEVATI COSTI LOGISTICI (1/2)

• Errori nella assegnazione delle priorità con conseguenti ritardi nella produzione;• conoscenza imprecisa dell’esistenza, ubicazione, quantità, di tutti i materiali costituenti il

flusso fisico;• onerosità nella gestione del magazzino;• elevata presenza dei resi;• strutture di distribuzione onerose;• incoerenza tra il programmato e l’eseguito;• lead time lunghi;• mezzi di trasporto costosi e male utilizzati;• tempi di attesa lunghi per effettuare le operazioni di carico e scarico dei mezzi;• danni elevati dovuti alla movimentazione ed al trasporto.

47

SINTOMI DI ELEVATI COSTI LOGISTICI (1/2)

• Incremento del capitale di funzionamento;

• aumento del WIP;

• aumento della tempistica operativa;

• significativa presenza di materiali obsoleti nelle varie tipologie di scorte;

• deterioramento dei materiali per una errata gestione dei prodotti;

• necessità di usare le scorte come polmone per fronteggiare la stagionalità della domanda;

• lentezza o errori nel rifornimento dei materiali dai fornitori;

• troppi vincoli o criticità rispetto ai programmi;

• inefficienze dovute a difficoltà di coordinamento dei flussi fisici;

• difficile gestione delle modifiche tecniche.

48

47

Page 27: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

271Programmazione del ciclo logistico–integrato

50

L’IMPORTANZA DELL’INFORMATION TECHNOLOGY NELLA LOGISTICA

• Le informazioniinformazioni sono essenziali per il successo della supply chain in quanto rappresentano la base a partire dalla quale i managers prendono le decisioni.decisioni..

•• LL’’Information Technology (IT)Information Technology (IT) consiste negli strumenti hardware e software che vengono utilizzati lungo tutta la catena logistica per raccogliere ed analizzare le informazioni.raccogliere ed analizzare le informazioni.

L’IT fornisce al Management le informazioni necessarie per prendere le decisioni giuste al momento giusto �

ABILITATORE DELL’INFORMAZIONE!!

LL’’IT fornisce al Management le informazioni necessarie per prenderIT fornisce al Management le informazioni necessarie per prendere le decisioni e le decisioni giuste al momento giusto giuste al momento giusto ��

ABILITATORE DELLABILITATORE DELL’’INFORMAZIONE!!INFORMAZIONE!!

InformazioniInformazioniInformazioni Visione globaleVisione globaleVisione globale Buone decisioniBuone decisioniBuone decisioni Successo!Successo!Successo!

Le informazioni devono essere complete, corrette e tempestive!Le informazioni devono essere complete, corrette e tempestive!

49

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management) .

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

• Gli Incoterms.

50

49

Page 28: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

272 Modulo 4A

52

LA MAPPA DELL’IT- APPLICAZIONI SOFTWARE 1/3

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della supply chainAttori della supply chain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

Live

llo d

ecisi

onal

eLi

vello

dec

ision

ale

Applicaz. Applicaz. approvv.approvv.

APSAPS

MESMES

SCMSCMPianificazione trasporti Pianificazione trasporti

e magazzinie magazzini

Esecuzione trasporti e Esecuzione trasporti e WMSWMS

CRM CRM /SFA/SFA

Pianific. Pianific. domandadomanda

• Elevate capacità analitiche.

• Risposte in tempo reale a problemi ed emergenze.

• Ambito locale � ottimizzazione locale (a differenza degli ERP) .

• Si basano su dati di sistemi legacy o ERP.

Fonte: libro “Supply Chain Management. Strategy,

Planning and Operation”

VANTAGGIVANTAGGIVANTAGGI SVANTAGGI

SVANTAGGSVANTAGGII

51

SISTEMI ERP- ENTERPRISE RESOURCE PLANNING

VANTAGGIVANTAGGIVANTAGGI SVANTAGGISVANTAGGISVANTAGGI

• Ampio ambito di applicazione � informazioni ad ampio raggio� decisioni migliori.

• Informazioni real time � no ritardi, discontinuità tra le parti della catena.

• Migliore utilizzo rispetto ai legacy delle altre tecnologie, es. Internet.

• Capacità analitiche deboli perché si focalizzano sui livelli operativi.

• Costosi.

• Di difficile implementazione/customizzazione.

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della Attori della supplysupply chainchain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

Live

llo d

ecisi

onal

eLi

vello

dec

ision

ale

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della Attori della supplysupply chainchain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della Attori della supplysupply chainchain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

Live

llo d

ecisi

onal

eLi

vello

dec

ision

ale

ERPERPERP potenzialeERP potenziale ERP potenzialeERP potenziale

Sistemi integrati Sistemi integrati di gestione di gestione aziendaleaziendale

Fonte: libro “Supply Chain Management. Strategy, Planning

and Operation”

52

51

Page 29: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

273Programmazione del ciclo logistico–integrato

54

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della Attori della supplysupply chainchain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della Attori della supplysupply chainchain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

ApplicazApplicaz. . approvvapprovv..

APSAPS

MESMES

SCMSCM

Pianificazione Pianificazione trasporti e trasporti e magazzinimagazzini

Esecuzione trasporti Esecuzione trasporti e WMSe WMS

CRM CRM /SFA/SFA

PianificPianific. . domandadomanda

PREVISIONI DELLA DOMANDA:

• INPUT: dati storici e informazioni future;

• OUTPUT: modelli di previsione.

PREVISIONI DELLA DOMANDA:

• INPUT: dati storici e informazioni future;

• OUTPUT: modelli di previsione.

CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT – SALES FORCE AUTOMATION:

• automatizza le relazioni cliente-venditore fornendo informazioni su prezzi e prodotti;

• in real time.

CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT – SALES FORCE AUTOMATION:

• automatizza le relazioni cliente-venditore fornendo informazioni su prezzi e prodotti;

• in real time.

SUPPLY CHAIN MANAGEMENT:

• mix di applicazioni integrate tra loro;

• producono soluzioni di pianificazione e decisioni al livello strategico;

• dipendono da sistemi legacy o ERP per le informazioni necessarie alle analisi.

SUPPLY CHAIN MANAGEMENT:

• mix di applicazioni integrate tra loro;

• producono soluzioni di pianificazione e decisioni al livello livello strategico;strategico;

• dipendono da sistemi legacy o ERP per le informazioni necessarie alle analisi.

ESECUZ. TRASPORTI e WAREHOUSE MGMT SYSTEM:

• simile al MES;• rendono operativi i piani di trasporto e la

pianificazione dei magazzini.

ESECUZ. TRASPORTI e WAREHOUSE MGMT SYSTEM:

• simile al MES;• rendono operativi i piani di trasporto e la

pianificazione dei magazzini.

LA MAPPA DELL’IT- APPLICAZIONI SOFTWARE 3/3

53

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della Attori della supplysupply chainchain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

StrategicoStrategico

OperativoOperativo

TatticoTattico

Attori della Attori della supplysupply chainchain

FornitoreFornitore ProduttoreProduttore ClienteClienteDistributoreDistributore RivenditoreRivenditore

ApplicazApplicaz. . approvvapprovv..

APSAPS

MESMES

SCMSCM

Pianificazione Pianificazione trasporti e trasporti e magazzinimagazzini

Esecuzione trasporti Esecuzione trasporti e WMSe WMS

CRM CRM /SFA/SFA

PianificPianific. . domandadomanda

APPLICAZ. PER APPROVVIGIONAM.:

• automatizza le relazioni fornitore – produttore;

• obiettivo: favorire e snellire il processo di approvigionamento;

• paragoni tra fornitori e tra componenti � da chi comprare e cosa comprare.

APPLICAZ. PER APPROVVIGIONAM.:

• automatizza le relazioni fornitore – produttore;

• obiettivo: favorire e snellire il processo di approvigionamento;

• paragoni tra fornitori e tra componenti � da chi comprare e cosa comprare.

ADVANCED PLANNING AND SCHEDULING:produce schedulazioni su cosa, dove, quando e come produrre tenendo conto di:

•disponibilità materiali;

•capacità impianti;

•altri obiettivi di business.

ADVANCED PLANNING AND SCHEDULING:produce schedulazioni su cosa, dove, quando e come produrre tenendo conto di:

•disponibilità materiali;

•capacità impianti;

•altri obiettivi di business.

PIANIFICAZIONE TRASPORTI:

• determina come, quando, dove e in che quantità i materiali devono essere trasportati;

• paragoni tra carriers, modalità, rotte e piani di carico.

GESTIONE MAGAZZINI:

input: previsioni, costi, margini e livelli di servizio;

output: politiche di inventario;

bilanciano costi di magazzino e di sotto-scorta.

PIANIFICAZIONE TRASPORTI:

• determina come, quando, dove e in che quantità i materiali devono essere trasportati;

• paragoni tra carriers, modalità, rotte e piani di carico.

GESTIONE MAGAZZINI:

input: previsioni, costi, margini e livelli di servizio;

output: politiche di inventario;

bilanciano costi di magazzino e di sotto-scorta.

MANUFACTURING EXECUTION SYSTEM:

• meno analitico di APS;

• produce schedule a breve termine;

• allocazione delle risorse.

MANUFACTURING EXECUTION SYSTEM:

• meno analitico di APS;

• produce schedule a breve termine;

• allocazione delle risorse.

LA MAPPA DELL’IT- APPLICAZIONI SOFTWARE 2/3

54

53

Page 30: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

274 Modulo 4A

56

STRUMENTI ORGANIZZATIVI

DIAGRAMMA DI ISHIKAWA

(o a lisca di pesce)

DIAGRAMMA DI DIAGRAMMA DI ISHIKAWAISHIKAWA

(o a lisca di pesce)(o a lisca di pesce)

• Rappresenta tutte le relazioni causa – effetto alla base di un determinato fenomeno/problema.

• Risalendo alle cause, consente un’efficace risoluzione dei problemi.

PROBLEMAPROBLEMAPROBLEMA

CAUSE CAUSE PRIMARIEPRIMARIE

CAUSE CAUSE SECONDARIESECONDARIE

55

ASPETTI ORGANIZZATIVI 2/2

Quali sono le leve manageriali per raggiungere il coordinamento?Quali sono le leve manageriali per raggiungere il coordinamento?Quali sono le leve manageriali per raggiungere il coordinamento?

• Allineare obiettivi ed incentivi;

• migliorare l’accuratezza delle informazioni;

• migliorare le performance organizzative;

• disegnare strategie di prezzo per stabilizzare gli ordini;

• costruire partnership;

• favorire la fiducia tra i vari attori;

• dedicare risorse al coordinamento;

• focalizzarsi sugli aspetti comunicativi tra le parti;

• condividere equamente i benefici del coordinamento.

56

55

Page 31: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

275Programmazione del ciclo logistico–integrato

58

INCOTERMS

INCOTERMS UNO STRUMENTO INDISPENSABILE

PER GLI OPERATORI IMPORT-EXPORT

57

AGENDA

• Storia ed evoluzione della Logistica.

• La catena logistica integrata (Supply Chain Management) .

• Processi e componenti della catena logistica integrata.

• Definizione ed analisi del sistema logistico.

• Misurazione della performance logistiche.

• I costi della logistica.

• Aspetti tecnologici ed organizzativi.

• Gli Incoterms.

58

57

Page 32: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

276 Modulo 4A

60

INCOTERMS

• Gli Incoterms 2000 forniscono a quanti partecipano agli scambi internazionali, operatori industriali, bancari,dei trasporti, delle assicurazioni, professionisti e giuristi di impresa un utilissimo e moderno strumento di lavoro nel campo degli scambi internazionali di merci.

59

INCOTERMS

• Gli Incoterms, regole che definiscono gli obblighi delle parti in relazione ai termini di consegna delle merci, costituiscono il linguaggio corrente nel commercio internazionale e vengono ormai costantemente utilizzati in tutto il mondo.

60

59

Page 33: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

277Programmazione del ciclo logistico–integrato

62

GLI INCOTERMS SONO COSTITUITI DA 13 TERMINI DI RESA, SUDDIVISI IN 4 GRUPPI:

1º gruppo E(EXW) massima obbligazione per il compratore.

2º gruppo F(FCA, FAS, FOB)

trasporto principale a carico del compratore.

3º gruppo C(CFR, CIF, CPT, CIP)

trasporto principale a carico del venditore, rischi a carico del compratore.

4º gruppo D(DAF, DES, DEQ, DDU,

DDP)

massima obbligazione per il venditore.

61

INCOTERMS

• INCOTERMS 2000.• 13 SIGLE CODIFICATE DA CCI E ECE/ONU:

EXW - FCA - FAS - FOB - CFR - CIF - CPT - CIP - DAF DES - DEQ - DDU – DDP.

62

61

Page 34: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

278 Modulo 4A

64

INCOTERMS

• Definizioni utili • Pre-trasporto-Il primo trasporto di merci da parte del venditore nei locali per

il principale porto d'imbarco. Di solito in camion, per ferrovia o per vie navigabili interne.

• Main trasporto-Il primo trasporto di merci, in generale, per la parte più lunga del viaggio e, in generale, da un paese all'altro. Solito via mare nave o in aereo, ma può essere da camion o per ferrovia, come pure.

• On-trasporto-trasporto dal porto di arrivo nel paese di destinazione per l'acquirente locali. Di solito in camion, per ferrovia o per vie navigabili interne.

63

INCOTERMS

Gli Incoterms presentano, essenzialmente, i seguenti vantaggi:• l'uniformità (sono universalmente riconosciuti); • la precisione (si conoscono esattamente i costi ed i rischi a carico del venditore e del

compratore); • la concisione (una sola sigla precisa l'insieme delle modalità del trasporto); • la flessibilità (nel senso che le parti possono modificare la portata delle obbligazioni,

anche se talvolta si stravolge completamente la norma originaria).

64

63

Page 35: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

279Programmazione del ciclo logistico–integrato

66

I rischi di perdita o di danni alla merce passano dal venditore al compratore al momento della consegna; se il compratore o il vettore o altro soggetto che agisce per suo conto, non prende in consegna la merce nel tempo e nel luogo convenuto o se il compratore non dà al venditore, in tempo utile, le istruzioni di cui questi abbisogna per provvedere alla con-segna, i rischi che la merce può correre a partire dalla data (o data ultima) prevista per la consegna ed ogni onere supplementare a carico della merce gravano sul compratore, a condizione, però, che la merce sia stata individuata quale merce oggetto del contratto.

Il venditore è tenuto ad assicurare la merce solo nei Termini CIF e CIP, secondo quanto prescritto in tali Termini; il venditore e compratore possono, ovviamente, pattuire una copertura più ampia di quella prevista nei predetti due Termini; possono anche provvedere, ciascuno per proprio conto, ad assicurare la merce per la tratta di rischio di rispettiva spettanza, qualunque sia l'Incoterm utilizzato.

65

Nella seguente tavola, in cui sono rappresentate schematicamente le condizioni di resa delle merci secondo i 13 Incoterms, la voce "spese" comprende sempre, salvo precisazione, le spe-se di trasporto.

L'EXW comporta il livello minimo, e il DDP il livello massimo, di obbligazioni per il venditore.

Nell'EXW, il venditore deve solo mettere la merce a disposizione del compratore nei propri locali o in altro punto convenuto.

Nel DDP, il venditore deve sdoganare la merce sia all'esportazione sia all'importazione nel Paese di destinazione e deve anche provvedere al suo trasporto sino al "luogo di destinazione convenuto" ove avviene la consegna, con conseguente trasferimento dei rischi; tale luogo può essere situato anche in un qualisiasi posto interno nel Paese di destinazione. Tutto ciò vale anche per il DDU, fatta eccezione, avviamente, per lo sdoganamento all'importazione, che è a carico dell'importatore.Anche nel CTP e nel CIP il "luogo di destinazione" (e nel CFR e nel CIF il "porto di destinazione") può trovarsi all'interno del Paese di destinazione; però, in questi ultimi quattro Termini la consegna avviene "alla partenza", rimettendo la merce al vettore (o primo vettore) e il venditore sopporta il costo (ma non il rischio) per il trasporto della merce a destinazione.

66

65

Page 36: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

280 Modulo 4A

68

INCOTERMS

• VARIANTI - Gli "Incoterms 2000" non forniscono suggerimenti in merito alla formulazione specifica di varianti rispetto all'Incoterm utilizzato (così, ad es., se le parti vogliono modificare l'Incoterm FOB, aggiungendo lo stivaggio a bordo); essi, invece, raccomandano fortemente di esplicitare nel contratto di vendita il significato preciso di eventuali varianti (V., tra l'altro, introduzione, paragrafo 11, "varianti agli Incoterms"), specificando se le modifiche incidono sull'attribuzione delle spese o anche sul passaggio dei rischi.

67

TAVOLA SINOTTICO-COMPARATIVA DEGLI INCOTERMS 2000 A CURA DI CCI-ITALIA

T Indica l'bbligazione di stipulare il contratto di trasporto.T Indica la facoltà di stipulare il contratto di trasporto.A Indica l'obbligazione di stipulare il contratto di assicurazione.O Indica l'obbligazione di provvedere allo sdoganamento delle merci all'esportazione.

• Indica l'obbligazione di provvedere allo sdoganamento delle merci all'importazione

68

67

Page 37: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

281Programmazione del ciclo logistico–integrato

70

Grazie per l’attenzione!

69

IN CONCLUSIONE…

La logistica non La logistica non èè pipiùù solo un costosolo un costo……

ma, al contrario, se intesa come un PROCESSO INTEGRATO, ma, al contrario, se intesa come un PROCESSO INTEGRATO,

rappresenta una fonte di rappresenta una fonte di vantaggio competitivo vantaggio competitivo

……non solo per lnon solo per l’’aziendaazienda…… ma anche ma anche per lper l’’intera filiera produttivaintera filiera produttiva!!!!

70

69

Page 38: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita
Page 39: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano

Le politiche di filiera-agroalimentare, rifiuti industriali, farmaco, distribuzione urbana

delle merci: criticità e punti di forza

Modulo 4B

Page 40: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita
Page 41: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

285Le politiche di filiera-agroalimentari

2

FILIERA AGROALIMENTARE

• La normativa di riferimento per la gestione di prodotti alimentari è il d.lgs 155/1997, per la parte residua, che prevede il c.d. “autocon-trollo HACCP”;

• per la gestione del trasporto, è inoltre neces-sario che i mezzi siano dotati di attestazione A.T.P. (l. 264/1977 e D.P.R. 404/1979).

1

Progetto “Formazione di esperti Tecnico-logistici”

Modulo 4BLe politiche di filiera - agroalimentare, rifiuti industriali,

farmaco, distribuzione urbana delle merci: criticità e punti di forza

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori

Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano

2

1

Page 42: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

286 Modulo 4B

4

NORMATIVA H.A.C.C.P. 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) igiene dei prodotti alimentari, di seguito denominata “igiene”: tutte le misure

necessarie per garantire la sicurezza e la salubrità dei prodotti alimentari. Tali misure interessano tutte le fasi successive alla produzione primaria, (…), e preci-samente: la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la fornitura, compresa la som-ministrazione, al consumatore;

b) industria alimentare: ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che esercita una o più delle seguenti attività: la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la fornitura, compresa la som-ministrazione, di prodotti alimentari.

3

NORMATIVA H.A.C.C.P.

1. Il responsabile dell'industria deve garantire che la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la mani-polazione, la vendita o la fornitura, compresa la somministrazione, dei prodotti ali-mentari siano effettuati in modo igienico.

4

3

Page 43: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

287Le politiche di filiera-agroalimentari

6

NORMATIVA H.A.C.C.P.

3. Il responsabile dell'industria alimentare che esercita attività di produzione, di trasporto, distribuzione, vendita e somministrazione diretta di prodotti alimentari al consumatore deve tenere a disposizione dell'autorità competente preposta al controllo, anche in assenza dei manuali di cui all'articolo 4, un documento conte-nente l'individuazione, da lui effettuata, delle fasi critiche di cui al comma 2 e delle procedure di controllo che intende adottare al riguardo, nonché le informazioni concernenti l'applicazione delle procedure di controllo e di sorveglianza dei punti critici e i relativi risultati.

5

NORMATIVA H.A.C.C.P. 2. Il responsabile della industria alimentare deve individuare nella propria attività

ogni fase che potrebbe rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e deve garantire che siano individuate, applicate, mantenute ed aggiornate le adeguate procedure di sicurezza avvalendosi dei seguenti principi su cui è basato il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points):

a) analisi dei potenziali rischi per gli alimenti; b) individuazione dei punti in cui possono verificarsi dei rischi per gli alimenti; c) decisioni da adottare riguardo ai punti critici individuati, cioè a quei punti che

possono nuocere alla sicurezza dei prodotti; d) individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza dei

punti critici; e) riesame periodico, ed in occasione di variazioni di ogni processo e della tipologia

d'attività, dell'analisi dei rischi, dei punti critici e delle procedure di controllo e di sorveglianza.

6

5

Page 44: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

288 Modulo 4B

8

CONTROLLO DELL’APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA H.A.C.C.P.

Viene svolto in base al D.Lgs 123/1993:•il controllo riguarda tutte le fasi della produzione, della fabbricazione, della lavo-razione, del magazzinaggio, del trasporto, della distribuzione, del commercio e del-l'imiportazione;•il controllo ha la finalità di assicurare la conformità dei prodotti alimentari alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la pubblica salute e a proteggere gli interessi dei consumatori.

7

NORMATIVA H.A.C.C.P.

Al fine di facilitare l'applicazione delle misure di cui all'articolo 3, possono essere predisposti manuali di corretta prassi igienica tenendo conto, ove necessario, del Codice internazionale di prassi raccomandato e dei principi generali di igiene del Codex Alimen-tarius.

(Indicazioni dettagliate circa l'elaborazione dei manuali sono state emanate dal Ministero della salute con la Circolare n. 21 del 28 luglio 1995 recante "disposizioni riguardanti le linee guida per l'elaborazione dei manuali di corretta prassi igienica in materia di derrate alimentari", e con la Circolare n. 26 gennaio 1998, n. 1 che aggiorna e modifica la Circolare n. 21/95): il “pacchetto igiene”contiene indicazioni circa l’adozione di “manuali comunitari” e fa salvi i manuali di corretta prassi igienica adottai in base alla normativa abrogata.

8

7

Page 45: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

289Le politiche di filiera-agroalimentari

10

GLI STANDARD DEL SETTORE

Sono standard introdotti a livello europeo dalle catene della grande distribuzione per garantire la qualità del servizio di logistica e trasporto. Integrano le norme ISO 9000, ISO 22000 e HACCP.Si segnalano la BRC Global Standard Storage and Distribution, pubblicata dall’associazione dei retailer inglesi e e la IFS Logistics (associazioni di retailer tedeschi e francesi).

9

CONTROLLO DELL’APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA H.A.C.C.P.

Il controllo di cui al comma 1 consiste in una o più delle seguenti operazioni: a) l'ispezione; b) il prelievo di campioni; c) l'analisi dei campioni prelevati; d) il controllo dell'igiene del personale; e) l'esame del materiale scritto e dei documenti di vario genere; f) l'esame dei sistemi di verifica eventualmente installati dall'impresa e dei relativi risultati.

10

9

Page 46: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

290 Modulo 4B

12

SANZIONI

• Sono previste dall’art. 8 del D.lgs 155/1997 “salvo che il fatto costituisca più grave reato”.

• Le sanzioni penali sono previste dagli art. 515 “Frode nell'esercizio del commercio” e 516 “Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine” del codice penale.

11

IL “PACCHETTO IGIENE”

Il regolamento 853/2004 stabilisce, in apposite tabelle, le temperature di conser-vazione e trasporto dei prodotti animali, il cui rispetto è da intendersi necessario per l’assolvimento degli obblighi di corretta gestione.

12

11

Page 47: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

291Le politiche di filiera-agroalimentari

14

NORMATIVA A.T.P.

Regola le caratteristiche dei mezzi di trasporto utilizzati per derrate alimentari.I mezzi di trasporto devono possedere:- attestazione ATP, di competenza del Ministero dei Trasporti;- attestazione sanitaria, di competenza delle Provincie o delle Regioni.Sui veicoli è vietata la promiscuità di carico con merci che possano inquinare i prodotti

alimentari.

13

NORME PER IL TRASPORTO

Il trasporto delle sostanze alimentari deve avvenire con mezzi di trasporto igienicamente idonei e tali da assicurare una corretta prassi igienica. Ciò in rela-zione al genere delle sostanze trasportate dagli agenti atmosferici o da altri fattori ambientali.

14

13

Page 48: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

292 Modulo 4B

16

CLASSIFICAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO

MEZZO DI TRASPORTO REFRIGERATO Un mezzo di trasporto isotermico è definito refrigerato se, con l’ausilio di una fonte di

freddo (ghiaccio naturale con o senza aggiunta di sale, piastre eutetiche, ghiaccio secco, gas liquidi con e senza regolazione dell’evaporazione, etc.) diversa da un impianto meccanico o ad “assorbimento”, consente, con una temperatura media esterna di +30°C, di abbassare la temperatura all’interno della carrozzeria vuota e di mantenerla:

• fino a 0°C per la classe A;• fino a – 10°C per la classe B;• fino a – 20°C e oltre per la classe C.

15

CLASSIFICAZIONE DEI MEZZIDI TRASPORTO

MEZZO DI TRASPORTO ISOTERMICO Un mezzo di trasporto si definisce isotermico quando la sua carrozzeria è costituita da pareti termoisolanti, incluse le porte, il pavimento ed il tetto, che consentono di limitare lo scambio di calore fra la superficie interna ed esterna della carrozzeria.

16

15

Page 49: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

293Le politiche di filiera-agroalimentari

18

CLASSIFICAZIONE DEI MEZZIDI TRASPORTO

MEZZO DI TRASPORTO CALORIFERO Un mezzo di trasporto isotermico è definito calorifero se è dotato di un dispositivo di

riscaldamento.

17

CLASSIFICAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO

MEZZO DI TRASPORTO FRIGORIFERO Un mezzo di trasporto isotermico è definito frigorifero se è dotato di un impianto di

raffreddamento, che consente, con una temperatura media esterna di +30°C, di abbassare la temperatura all’interno della carrozzeria vuota e di mantenerla in seguito costantemente nel modo seguente:

classe A se dotato di dispositivo di raffreddamento tale che t1 (temperatura interna) può essere scelta tra +12°C e 0°C incluso;

classe B se dotato di dispositivo di raffreddamento tale che t1 (temperatura interna) può essere scelta tra +12°C e –10°C incluso;

classe C se dotato di dispositivo di raffreddamento tale che t1 (temperatura interna) può essere scelta tra +12°C e –20°C incluso.

18

17

Page 50: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

294 Modulo 4B

20

TERMOREGISTRATORI

Dal 1. gennaio 2006 vi è l’obbligo dell’installazione di termoregistratori su veicoli di massa complessiva superiore ai 70 q.li.

Il tracciato del termoregistratore va conservato per un anno.

19

CLASSIFICAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO

• Il paragrafo 5 dell’appendice 1 dell’allegato 1 all’accordo A.T.P. prescrive espressamente:

“Sui mezzi di trasporto saranno applicate le sigle di rico-noscimento e le indicazioni conformemente alle dispo-sizioni dell’appendice 4 del presente allegato. Esse devono essere soppresse non appena il mezzo di tra-sporto cesserà di essere conforme alle norme fissate dal presente allegato”.

• L’appendice 4 dell’allegato 1 dell’accordo A.T.P. prevede che tutti i mezzi di trasporto speciali devono riportare la sigla di riconoscimento secondo l’accordo A.T.P. (es.: IN, IR, FNA, etc.) e sotto la sigla la data (mese ed anno) di scadenza dell’attestato A.T.P.

20

19

Page 51: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

295Le politiche di filiera-agroalimentari

22

CARATTERISTICHE DETERMINANTISUI COSTI DELLA LOGISTICA

21

DISPOSIZIONI PARTICOLARI

• Alimentari surgelati;• carne fresca;• prodotti della pesca;• prodotti freschi.

22

21

Page 52: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

296 Modulo 4B

24

PRINCIPI GENERALI

Le attività di distribuzione dei prodotti farmaceutici sono soggette ad autorizzazione regionale secondo l’art. 100 del codice dei farmaci:

“distribuzione all'ingrosso di medicinali: qualsiasi attività consistente nel procurarsi, detenere, fornire o esportare medicinali, salvo la fornitura di medicinali al pubblico” (art. 1).

23

FILIERA DEL FARMACO

La normativa di riferimento per la distribuzione di prodotti farmaceutici è oggi il d.lgs 219/2006: il titolo VI, art. 99 e ss, detta le regole per la distribuzione dei farmaci per uso umano.

Altre normative rilevanti:D.P.R. 309/1990, sulle sostanze stupefacenti e psicotrope;D.M. 6.7.1999, linee guida per la gestione dei farmaci per uso umano;D.M. 15.7.2004, c.d. tracciabilità del farmaco.

24

23

Page 53: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

297Le politiche di filiera-agroalimentari

26

AUTORIZZAZIONE: REQUISITI

Art. 101 codice dei farmaci:• requisiti relativi ai locali ed alle attrezzature;• requisiti relativi al personale – Farmacista direttore tecnico;• procedure di gestione.

25

AUTORIZZAZIONE REGIONALE

Cass. pen., sez. II 26-05-2005, n. 19880:“L'obbligo di osservare la disciplina prevista dal D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 538 sul

commercio dei medicinali per uso umano sussiste anche a carico del tras-portatore, atteso che l'onere di assicurare le condizioni di conservazione al fine di tutela della salute pubblica sussiste in tutte la fasi di distribuzione dei medicinali”.

26

25

Page 54: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

298 Modulo 4B

28

D.Lgs 219/2006 art. 104

Il titolare dell’autorizzazione è tenuto a:h) rispondere ai principi e alle linee guida in materia di buona pratica di distribuzione

dei medicinali di cui al decreto del Ministro della sanità in data 6 luglio 1999.

27

D.Lgs 219/2006 art. 104

Il titolare dell’autorizzazione è tenuto a:g) avvalersi, sia in fase di approvvigionamento, sia in fase di distribuzione dei

medicinali, di mezzi idonei a garantire la corretta conservazione degli stessi durante il trasporto, nell'osservanza delle norme tecniche eventualmente adottate dal Mini-stero della salute, assicurandone l'osservanza anche da parte di terzi.

28

27

Page 55: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

299Le politiche di filiera-agroalimentari

30

D.M. 6.7.1999

4.4 I medicinali vanno trasportati in modo tale che: a) il loro documento di identificazione non vada smarrito; b) non contaminino o siano contaminati da altri prodotti o materiali; c) siano previste misure adeguate in caso di spargimento di prodotti o rottura dei conte-

nitori; d) siano al sicuro, cioè non sottoposti a calore diretto, freddo, luce, umidità o altre

condizioni sfavorevoli, né all'attacco di microrganismi o di insetti.

29

D.M. 6.7.1999

2.3 Procedure scritte devono descrivere le diverse operazioni che possono avere influenza sulla qualità dei prodotti o sull'attività di distribuzione: ricevimento e controllo delle forniture, immagazzinamento, pulizia e manutenzione dei locali (incluso il controllo degli organismi nocivi), registrazione delle condizioni di im-magazzinamento, sicurezza delle scorte sul posto e delle consegne in transito, ritiro dalle scorte delle merci vendibili, registrazioni, prodotti restituiti, pianificazione dei ritiri e delle vendite dei prodotti prossimi alla scadenza. Tali procedure vanno approvate, firmate e datate dalla persona responsabile del sistema di qualità.

30

29

Page 56: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

300 Modulo 4B

32

D.M. 6.7.1999

• 4.6 Tutti i mezzi impiegati per il trasporto dei medicinali devono essere dotati, nel vano di trasporto, di impianti idonei a garantire una temperatura alla quale, in linea con le indicazioni europee sulle prove di stabilità, le caratteristiche dei prodotti non vengano alterate. Tali mezzi devono essere provvisti anche di adeguata coiben-tazione, fatti salvi casi eccezionali e documentati di trasporti in situazioni di urgen-za o di necessità, purché da essi non derivino rischi di deterioramento dei medici-nali.

• I medicinali per i quali è necessaria una temperatura di conservazione controllata, così come previsto dai decreti di autorizzazione all'immissione in commercio, vanno quindi trasportati con mezzi speciali e idonei, attraverso tutti i punti della catena distributiva.

• A tale scopo devono essere impiegati mezzi refrigerati o confezionamenti separati in colli idonei al mantenimento della temperatura in rapporto ai tempi di consegna.

31

D.M. 6.7.1999

• 4.5 È vietato il trasporto promiscuo con prodotti che possano, in qualsiasi modo, rappresentare un pericolo per la sicurezza o per l'efficacia dei farmaci.

32

31

Page 57: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

301Le politiche di filiera-agroalimentari

34

FARMACI CON PARTICOLARI REGOLAMENTAZIONI

• Sostanze stupefacenti o psicotrope (d.lgs 309/1990);• radiofarmaci (D.lgs 230/1995; D.M. 19.11.2003).

33

D.M. 6.7.1999

• 8.1 Si applicano le sanzioni previste dall'art. 15, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 538, nell’ipotesi di violazione delle disposizioni recate dalle presenti linee direttrici.

34

33

Page 58: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

302 Modulo 4B

36

decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 modificato con decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4Parte IV – Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati in attuazione di direttive comunitarie.

La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata al fine di assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci, tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi.

FILIERA DEI RIFIUTI INDUSTRIALI

35

SOSTANZE STUPEFACENTI O PSICOTROPE

1. La consegna di sostanze sottoposte a controllo, da parte degli enti o delle imprese autorizzati a commerciarle, deve essere fatta:

• …..• d) mediante agenzia di trasporto o corriere privato. In questo caso, ove si tratti di

sostanze stupefacenti o psicotrope indicate nelle tabelle I e II, sezione A, di cui all'articolo 14 e il cui quantitativo sia superiore ai cento grammi, il trasporto deve essere effettuato previa comunicazione, a cura del mittente, al più vicino ufficio di Polizia di Stato o comando dei carabinieri o della Guardia di finanza.

• La comunicazione, di cui al comma 1, lettera d), compilata in triplice copia, deve indicare il mittente ed il destinatario, il giorno in cui si effettua il trasporto, la natura e la quantità degli stupefacenti trasportati. Una delle copie è trattenuta dall'ufficio o comando predetti; la seconda è da questo inviata al corrispondente ufficio o comando della giurisdizione del destinatario, per la opportuna azione di vigilanza; la terza, timbrata e vistata dall'ufficio o comando di cui sopra, deve accompagnare la merce ed essere restituita dal destinatario al mittente.

36

35

Page 59: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

303Le politiche di filiera-agroalimentari

3838

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

• d) Gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura;

• e) raccolta: l'operazione di prelievo, di cernita o di raggrup-pamento dei rifiuti per il loro trasporto;

• g) smaltimento: le operazioni previste nell'Allegato B alla parte quarta del de-creto legislativo.

3737

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

• a) Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'Allegato A alla parte quarta del decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi;

• b) produttore: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti (produttore iniziale) e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o la composizione di detti rifiuti;

• c) detentore: il produttore dei rifiuti o il soggetto che li detiene;

38

37

Page 60: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

304 Modulo 4B

4040

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

• m) Deposito temporaneo: raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della rac-colta, nel luogo in cui sono prodotti ove rispetti le condizioni di cui all’articolo 183, comma 1, lettera m), non è soggetto ad alcun tipo di autorizzazione.

3939

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

• h) recupero: le operazioni previste nell'Allegato C alla parte quarta del decreto legislativo.

• i) luogo di produzione dei rifiuti: uno o più edifici o stabilimenti o siti infra-strutturali collegati tra loro all'interno di un'area delimitata in cui si svolgono le attività di produzione dalle quali sono originati i rifiuti;

• l) stoccaggio: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare (D15), nonché le attività di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva (R13).

40

39

Page 61: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

305Le politiche di filiera-agroalimentari

4242

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

• Sono pericolosi i rifiuti non domestici indicati espressamente come tali, con apposito asterisco, nell'elenco di cui all'Allegato D alla parte quarta del decreto legislativo (elenco europeo dei rifiuti)., sulla base degli Allegati G, H e I alla medesima parte quarta.

4141

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

I rifiuti sono classificati: secondo l'origine:• rifiuti urbani;• rifiuti speciali.

Secondo le caratteristiche di pericolosità:• rifiuti pericolosi;• rifiuti non pericolosi.

42

41

Page 62: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

306 Modulo 4B

4444

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

D.Lgs. 152/06

Articolo 212Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

4343

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

D.Lgs. 152/06

Articoli 213-216Procedure semplificate per lo svolgimento delle attività di recupero dei rifiuti conformi alla norme tecniche nazionali:D.M. 5 febbraio 1998 - Recupero rifiuti non pericolosi.

D.M. 161/2003 - Recupero rifiuti pericolosi.

44

43

Page 63: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

307Le politiche di filiera-agroalimentari

4646

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Articolo 212, D.Lgs. 152/06ISCRIZIONE = AUTORIZZAZIONE• le imprese che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti;• Commercianti e intermediari di rifiuti.

ISCRIZIONE = ABILITAZIONE• le imprese che gestiscono impianti di titolarità di terzi;• le imprese che gestiscono impianti mobili di smaltimento e recupero dei rifiuti;• le imprese che effettuano attività di bonifica dei siti;• le imprese che effettuano attività di bonifica dei beni contenenti amianto.

4545

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

L’Albo nazionale gestori ambientali www.albogestoririfiuti.it

• Comitato Nazionale, presso il Ministero dell’ambiente:funzioni di indirizzo e coordinamento, provvede sui ricorsi.

• Sezioni regionali e provinciali, presso le Camere di commercio dei capoluoghi di Regione e delle province autonome di Trento e Bolzanoprovvedono in materia di singole iscrizioni.

46

45

Page 64: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

308 Modulo 4B

4848

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

L’iscrizione all’Albo, con procedura ordinaria:• deve essere rinnovata ogni cinque anni;• è subordinata alle garanzie finanziarie secondo gli importi fissati dal

D.M.23 aprile 1999.Tali importi sono ridotti:

a) del cinquanta per cento per le imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 761/2001 del 19 marzo 2001 (EMAS);

b) del quaranta per cento nel caso di imprese in possesso di certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001.(art.212, comma 7, D.Lgs 152/06).

4747

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Obbligo d’iscrizione all’Albo

Articolo 212, comma 5, del D.Lgs. 152/06

Procedura ordinaria:• imprese che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi;• imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi (esclusi i trasporti dei

rifiuti effettuati dal produttore degli stessi in quantità che non eccedano i trenta chilogrammi al giorno o trenta litro al giorno).

48

47

Page 65: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

309Le politiche di filiera-agroalimentari

5050

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

L’iscrizione semplificata:• deve essere rinnovata ogni cinque anni;

• non è sottoposta a garanzie finanziarie;

• le imprese iscritte all’Albo con procedura ordinaria sono esentate dall’obbligo dell’iscrizione semplificata se lo svolgimento dell’attività di raccolta e tras-porto dei rifiuti sottoposti a procedure semplificate non comporta variazioni della categoria, della classe e della tipologia di rifiuti per le quali tali imprese sono iscritte.

4949

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Obbligo d’iscrizione all’Albo

Articolo 212, comma 18, del D.Lgs. 152/06

Procedura semplificata:• imprese che effettuano attività di raccolta e trasporto dei rifiuti sottoposti a

procedure semplificate ai sensi dell'articolo 216, ed effettivamente avviati al riciclaggio ed al recupero.

50

49

Page 66: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

310 Modulo 4B

5252

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Classi d’iscrizione

Categoria 1:

a) superiore o uguale a 500.000 abitanti;

b) inferiore a 500.000 abitanti e superiore o uguale a 100.000 abitanti;

c) inferiore a 100.000 abitanti e superiore o uguale a 50.000 abitanti;

d) inferiore a 50.000 abitanti e superiore o uguale a 20.000 abitanti;

e) inferiore a 20.000 abitanti e superiore o uguale a 5.000 abitanti;

f) inferiore a 5.000 abitanti.

5151

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Iscrizione con procedura semplificata:

• art.212, comma 5, D.Lgs 152/06: Iscrizione delle aziende speciali, dei consorzi e delle società di gestione dei servizi pubblici di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

• per tali soggetti, il Comune o il Consorzio garantiscono il possesso dei requisiti di idoneità tecnica e di capacità finanziaria. L’iscrizione “semplificata” è efficace solo per le attività svolte nell’interesse del Comune o dei Consorzi.

52

51

Page 67: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

311Le politiche di filiera-agroalimentari

5454

I REQUISITI PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

Delibera Comitato nazionale n.1 del 30 gennaio 2003 -criteri e requisiti per l’iscrizione nelle categorie dalla 1 alla 5, e relative classi:

• dotazioni minime di mezzi e personale;

• Importi e modalità per dimostrare la capacità finanziaria.

5353

LE AUTORIZZAZIONI AL TRASPORTO DEI RIFIUTI

Classi d’iscrizione

Categorie dalla 2 alla 5:

a) quantità annua complessivamente trasportata superiore o uguale a 200.000tonnellate;

b) quantità annua complessivamente trasportata superiore o uguale a 60.000 tonnellate e inferiore a 200.000 tonnellate;

c) quantità annua complessivamente trasportata superiore o uguale a 15.000 tonnellate e inferiore a 60.000 tonnellate;

d) quantità annua complessivamente trasportata superiore o uguale a 6.000 tonnellate e inferiore a 15.000 tonnellate;

e) quantità annua complessivamente trasportata superiore o uguale a 3.000 tonnellate e inferiore a 6.000 tonnellate;

f) quantità annua complessivamente trasportata inferiore a 3.000 tonnellate.

54

53

Page 68: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

312 Modulo 4B

5656

I REQUISITI PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

Articolo 12 del D.M. 406/98: – il possesso del titolo autorizzativo al trasporto di cose (licenza al trasporto di

cose in conto proprio o autorizzazione al trasporto di cose in conto terzi), ove prescritto, nonché l’even-tuale documentazione relativa all’ADR;

– la disponibilità dei mezzi di trasporto ai sensi della legge 6 giugno 1974, n. 298, riguardante la disciplina sull’autotrasporto di cose, e del Dlgs 30 aprile 1992, n. 285 (Codice della strada).

5555

I REQUISITI PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

Il trasporto dei rifiuti su strada, oltre ad essere soggetto alla normativa in materia di gestione dei rifiuti, deve rispondere anche alle norme riguardanti l’autotrasporto di cose (legge 298/74, codice della strada, norme relative al trasporto delle merci pericolose ecc.).

56

55

Page 69: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

313Le politiche di filiera-agroalimentari

5858

M.U.D.

Al fine di assicurare un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato, anche ai fini della pianificazione delle attività di gestione dei rifiuti, è stato istituito il Catasto dei rifiuti che viene alimentato dai dati comunicati annualmente dalle imprese interessate con la denuncia MUD.

5757

I REQUISITI PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

Inoltre, le imprese di trasporto devono presentare un’attestazione, a mezzo di perizia giurata, dell’idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare redatta da un ingegnere o da un chimico o da un medico igienista o da un biologo, iscritto all’ordine.

I contenuti della perizia sono stati stabiliti, ai sensi dell’articolo 6 del D.M.406/98, dal Comitato nazionale con deliberazione n.4 del 27 settembre 2000 (G.U.29 novembre 2000, n. 179).

58

57

Page 70: Modulo 4A - ICASUD esperti tecnico... · 2013-11-26 · 248 Modulo 4A 4 LOGISTICA: DEFINIZIONI • “La logistica è l'efficiente trasferimento dei prodotti finiti, a partire dall'uscita

314 Modulo 4B

6060

I REGISTRI DI CARICO E SCARICO DEI RIFIUTI

Il registro di carico e scarico contiene le informazioni relative alla quantità e qualità dei rifiuti prodotti, trasportati, recuperati, smaltiti o intermediati e costituisce la base informativa per la compilazione della comunicazione annua-le dei rifiuti – MUD.

5959

M.U.D.

Soggetti obbligati:

• raccolta e trasporto di rifiuti (eccetto trasporto dei propri rifiuti);• i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione;• chi svolge le operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti;• i consorzi istituiti con le finalità di recuperare particolari tipologie di rifiuto;• CONAI per imballaggi immessi sul mercato, riutilizzati e rifiuti di imballaggio

riciclati e recuperati provenienti dal mercato nazionale (art. 220, c. 2);• produttori iniziali di rifiuti pericolosi e produttori iniziali di rifiuti non

pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g).

60

59